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Filippo La Porta, Benedetto Intrigila"L'evidenza e l'emozione"Una passeggiata fra scienza e letteraturaLuca Sossella Editorewww.lucasossellaeditore.itDue amici di gioventù, che hanno condiviso gli studi universitari di filosofia – e in parte la turbolenta stagione politica dei primi anni settanta –, si ritrovano a ragionare delle loro passioni di allora, della loro “educazione sentimentale”, pensando alle giovani generazioni.Un critico letterario e un informatico dialogano passeggiando a partire dalla separazione tra le due culture – scientifica e umanistica – e poi via via affrontando i temi che considerano oggi più urgenti: attualità o meno del “metodo” dialettico, necessità della fede religiosa, critica dell'esistente, intelligenza artificiale e autenticità dell'esperienza, rapporto natura-cultura.Filippo La PortaCritico letterario e saggista. Scrive su Robinson de “la Repubblica” e collabora all'“Unità”.Ha una rubrica sul settimanale “Left”, collabora con Di Martedì La7.Ha pubblicato L'arte del riassunto. Come liberarsi del superfluo; Pasolini. Profili di storia letteraria; Uno sguardo sulla città. Gli scrittori italiani contemporanei e i loro luoghi; Roma è una bugia; Il bene e gli altri: Dante e un'etica per il nuovo millennio; Come un raggio nell'acqua. Dante e la relazione con l'altro.Insegna alla Luiss e alla Scuola Holden.Benedetto IntrigilaGià professore ordinario di informatica presso l'Università di Roma “Tor Vergata”.Laurea in Matematica (cum laude) e in Filosofia (cum laude).I suoi interessi di ricerca sono nel campo del lambda calcolo e delle applicazioni dei metodi formali all'informatica. Oltre al lambda calcolo la sua ricerca si è svolta fra l'altro nel campo della verifica dei sistemi software-like (protocolli) e dei sistemi ibridi, nel campo delle tecnologie XML e dei linguaggi formali.È autore di oltre 60 lavori scientifici su riviste e conferenze internazionali.In precedenza – dopo aver superato con successo un corso-concorso presso la Scuola Superiore della P.A – ha lavorato nel campo dell'informatica e dell'organizzazione del lavoro come funzionario del Ministero delle Finanze.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ale Guzzetti"Sguardi diversi"Quando i robot incontrarono gli antichi DeiFino al 06 Giugno 2025Milano, Fondazione Mudima, Via Tadino 26http://www.mudima.netQuando i robot incontrarono gli antichi Dei, è il titolo della mostra personale di Ale Guzzetti organizzata da Fondazione Mudima a Milano, dal 6 maggio al 6 giugno 2025. Curata da Gino Di Maggio, l'esposizione ripercorre la lunga parabola creativa dell'artista, tra i primi in Italia a sondare il binomio arte e tecnologia.A partire dai primi anni Ottanta Guzzetti ha intrapreso una proficua ricerca creativa volta a esplorare i territori dell'arte elettronica e interattiva, fino a indagare le potenzialità della robotica, della stampa 3D e delle scansioni digitali. La mostra presenta un nucleo di opere emblematiche del suo percorso pionieristico, sculture e installazioni in cui figure plastiche e circuiti elettronici istituiscono un rapporto attivo con lo spettatore, costantemente stimolato a diventare co-produttore delle opere stesse.«Il lavoro di Ale Guzzetti si propone di far convivere arte e scienza aprendo - tra i primi artisti al mondo - un nuovo percorso artistico in cui i materiali utilizzati diventano essi stessi linguaggio specifico. Sono opere interattive, ma a differenza di quanto già accaduto nella storia dell'arte, le sue creazioni sono autonome. È il caso dei suoi lavori più recenti dedicati alla robotica, in cui le sculture non sono solo osservabili, ma a loro volta ci osservano, o osservano altre sculture. Per gli esseri umani è una situazione nuova, forse inquietante, perché non siamo ancora preparati a dialogare, per lo meno con lo sguardo, con una presenza artificiale. Ma la presenza c'è e come, e fin da subito dobbiamo, noi umani, decidere se prestarci a un gioco a cui ancora non siamo pronti» commenta il curatore Gino Di Maggio.Accogliendo la sfida della complessità, teorizzata dall'epistemologo Edgar Morin, e collaborando con filosofi come Mauro Ceruti e Gianluca Bocchi - principali cultori in Italia della scienza della complessità - Guzzetti concepisce l'opera d'arte come un vero e proprio ecosistema, frutto delle interrelazioni con l'ambiente e delle connessioni che stabilisce con i fruitori. Sin dalle prime sperimentazioni, le sue opere si configurano come oggetti “senzienti”: è il caso delle Sculture sonore, a cui l'artista inizia a lavorare nel 1983, aggregazioni di oggetti in plastica (bottiglie, boe, tubi) che ospitano circuiti elettronici o dispositivi luminosi in grado di emettere rumori, voci e luci, a seconda del contatto, diretto o indiretto, con i visitatori.Le creature di Guzzetti sono “organismi tecnologici” in grado di dissolvere confini e limiti consolidati: quelli tra il mondo naturale e artificiale, tra spiritualità e tecnologia, classicità e modernità, passato e presente. Nelle sue opere sfuma la contrapposizione fra la sacralità dell'arte, che intimorisce e allontana, e l'ironia, che invita al coinvolgimento, al gioco e alla partecipazione. È il caso della serie Robot Portraits, caricature robotiche di personaggi famosi, reali o immaginari, inseriti all'interno di grandi cornici baroccheggianti. Profili di visi in resina e circuiti di Dante, Cleopatra, Cyrano, Federico da Montefeltro, Pinocchio, caratterizzati da grandi occhi tecnologici, grazie alla presenza di sensori, scrutano con curiosità ogni movimento. Tra le sculture e gli spettatori si instaura così un originale gioco di sguardi che sovverte continuamente le dinamiche tradizionali tra osservatore e oggetto osservato.I robot di Guzzetti ci sfidano e ci ri-guardano, desiderosi di stabilire un rapporto empatico con lo spettatore, e talvolta tra di loro. Nella serie Affective Robots, ad esempio, busti robotici o scultorei anelano a interagire l'uno con l'altro e a scambiarsi gesti affettuosi come in Impossible Kiss (2012) dove due volti umanoidi trasparenti tentano di entrare in contatto come due amanti colti nell'atto di scambiarsi un bacio. Un tipo di connessione che genera in chi osserva un senso di straniamento, ma anche di tenerezza, perché in un futuro prossimo i nostri sentimenti potrebbero assumere sfumature sempre meno umane. Ancora una volta sono gli occhi l'elemento che permette al pubblico di immedesimarsi nei due dispositivi artificiali. I loro occhi sono simili ai nostri ma diversi per la linea dello sguardo: nell'uomo orizzontale nei robot verticale. Quello dei due robot mima lo scrolling che ormai, in maniera del tutto automatica e “naturale”, caratterizza il nostro modo di vedere il mondo attraverso i device digitali.Fanno parte della stessa serie anche Affective Robot VS Naukides Discobolus (2013) e Robot VS Michelangelo (Daniele da Volterra) (2012), due conversazioni tête-à-tête tra una riproduzione in gesso di un'opera classica e un umanoide. Un simbolico passaggio di testimone tra i canoni di rappresentazione dell'essere umano nel corso della storia. Tra i due busti ci sono differenze epocali, eppure un filo rosso le accomuna: la volontà dell'umanità di avvicinarsi alla perfezione divina. Se nel mondo classico la perfezione era incarnata dalla figura dell'atleta e scolpita in blocchi di marmo, oggi l'uomo perfetto è il risultato di ciò che ha saputo costruire intorno a sé: relazioni, progresso intelligente, innovazione.I lavori più recenti di Ale Guzzetti, Quando i robot incontrarono gli antichi Dei, approfondiscono ulteriormente il tema dell'ibridazione tra antichità e contemporaneità, forme classiche e tecnologie avanzate. Dalla Medusa del Rondanini al Torso Gaddi, da una testa di Polifemo, risalente al II secolo a.C., a quella del dio Hypnos, conservata al British Museum: le riproduzioni stampate in 3D di busti e volti classici sono potenziate da visori, schermi e device di ultima generazione, come se i personaggi del passato cercassero di mimetizzarsi con l'uomo del nuovo millennio, ormai incapace di percepirsi senza ausilio tecnico. Alcuni dei dispositivi che innervano queste sculture sembrano provenire da un futuro lontano, quasi apocalittico: in realtà la tecnologia è già diventata un prolungamento dei nostri stessi corpi, una protesi necessaria alla nostra esistenza. Non ci appaiono dunque così aliene le figure che l'artista ci consegna da un passato lontano, contaminandole con gli esiti più avanzati del progresso. Incalzate dal nostro sguardo si animano, reagiscono alla nostra presenza, ci sussurrano quello che sanno e che apprendono.Dall'antichità, passando per gli automi rinascimentali, fino ai robot e all'intelligenza artificiale, il sogno della scultura, sin dai tempi più remoti, è stato quello di replicare la vita. Il tentativo di creare opere d'arte autonome, infatti, è un tema che affonda le proprie radici nel mito greco di Dedalo, fautore di invenzioni antropomorfe straordinarie, in grado di muoversi e persino di parlare. Con Dedalo l'artista diviene mago, ha il potere non solo di imitare l'esistenza, ma di plasmarla, creando opere che hanno libertà di azione e si rapportano con i viventi. Le creature di Guzzetti si inseriscono in questo millennario filone di sperimentazione, e traggono da esso il potere di sollecitare la nostra curiosità, prima che l'inquietudine abbia il sopravvento.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Mi occupavo anche di questo un tempo e oggi gestisco tutta la parte informatica da sola, dal canale YouTube, i podcast ed il profilo Instagram, magari non con enormi risultati...
Visti a punto, lavoro in Australia e percezioni sull'immigrazione: l'agente d'immigrazione Emanuela Canini racconta le ultime dal mondo dei visti.
Le romance scam, o truffe romantiche, sono tra le truffe online più insidiose, perché sfruttano emozioni e sentimenti per ingannare le vittime. In questo video analizziamo come funzionano, quali segnali aiutano a riconoscerle e come difendersi. Un caso eclatante è quello di una donna francese che, convinta di avere una relazione con Brad Pitt, ha perso 830 mila euro. Ma come fanno questi truffatori a manipolare le persone? Vediamo insieme le tecniche più usate e i consigli fondamentali per evitare di cadere in trappola. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Buon salve a tutti ascoltatrici ed ascoltatori!Con l'episodio di oggi andremo ad intervistare un altra grande figura del panorama del GDR in Italia: Fabio Boverio. Oltre ad essere Direttore e Fondatore di una scuola di Teatro e Doppiaggio, Fabio ha saputo fondere armoniosamente questo suo lavoro con il mondo del GDR, e quindi, assieme a dei suoi amici, colleghi ed alunni, ha messo in piedi il gruppo “Attori di Ruolo”.
Salve a tutti ruolatori ed ascoltatori!Oggi in questa puntata ci aspetta un bel discorso, ed un bel dibattito, sui Roleplay definiti “Live Show”. Come ben sappiamo molti giocatori, in erba e non, si sono avvicinati, o riavvicinati, al mondo del GDR grazie all'arrivo di questi giorni su piattaforme social, streaming e di gaming online. Oggi, dove tutto questo mondo è assorbito dai social e dalle apparenze, riusciremo a fare luce su cosa è preparato ed interpretato e cosa è realmente vissuto e sentito? Fabio de “Attori di Ruolo” ci darà modo di scoprire la sua prospettiva e le sue percezioni su questo mondo, visto dal dietro le quinte, di uno dei podcast e dei canali più seguiti in Italia. Siete pronti per questo episodio a dir poco “piccante”?
Buongiorno ascoltatori, oggi vi portiamo un episodio molto istruttivo e particolare: lo stand, o meglio, la conferenza, tenuta da Claudio Pustorino, Stef Kirian e Claudio Serena durante l'evento “All Day Role Play” dei nostri amici Ruolatori Seriali. In questo incontro i nostri autori ed esperti ci racconteranno l'importanza della crescita del personaggio, e del giocatore nei vari giochi di ruolo. Sarà davvero necessario far avanzare, non solo di livello, il nostro PG? Lo scopriremo assieme in questa puntata!Grazie ai Ruolatori Seriali per l'opportunità di aver fatto la conoscenza di questi, e di tanti altri ospiti, presso l'evento “All Day Role Play”, svoltosi in Villa Oliva a Cassano Magnago in data 16 Novembre 2024. ⚔️Che il dado sia con voi!
Buon salve a tutti ascoltatrici ed ascoltatori!Con l'episodio di oggi, che è anche l'ultimo dell'anno, andremo ad intervistare una persona di spicco nel mondo dei GDR: Claudio Pustorino. Claudio è speaker ed autore di Funble GDR, oltre ad essere lo scrittore ed ideatore di Giochi di Ruolo come “Not The End” e “PRISM”. Sam lo ha intervistato e conosciuto meglio per poter capire il suo punto di vista e per poter scoprire cosa si cela dietro ai retroscena di questo fantastico mondo.
Buon salve a tutti ascoltatrici ed ascoltatori!Con l'episodio di oggi andremo ad intervistare una persona davvero fantastica ed importante, ossia Davide Milano. Davide è Game Designer di Mana Project Studio, Master e collaboratore per la produzione e l'ideazione di molti giochi come i GDR “Cowboy Bebop”, “Historia” e tanti altri ancora.Assieme a Tom e a Sam lo conosceremo meglio e scopriremo come ci si sente ad avere la possibilità di lasciare una propria impronta nel divertimento e nel gioco delle persone.
Round 6 of the team roping at the 2024 NFR saw the fastest time of the Finals thus far. Brenten Hall and Kaden Profili took home the Round 6 win with a 3.5-second run for $33,687.18 a man. For Hall, the round win is his first since the 2020 NFR, but it's Profili's first at his breakout Finals. Hall and Profili join The Short Score to break down their run.__Designed around cooling and comfort, Professional's Choice is proud to present the revolutionary 2XCool technology in a Contoured Cinch. The cinch's liner features patented Triple Chill Effect technology which uses cooling minerals to instantly and continuously adsorb heat and wick moisture. A silicone honey comb soft grip overlay keeps the saddle firmly in place.Combined with an innovative contoured design that allows for freedom of movement while assisting with pressure distribution, the 2XCool cinch will keep your horse cool and comfortable. At Professional's Choice the more comfortable the horse the better the performance.
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Buon salve a tutti ascoltatrici ed ascoltatori!Con l'episodio di oggi andremo ad intervistare una persona davvero fantastica ed importante, ossia Davide Milano. Davide è Game Designer di Mana Project Studio, Master e collaboratore per la produzione e l'ideazione di molti giochi come i GDR “Cowboy Bebop”, “Historia” e tanti altri ancora.Assieme a Tom e a Sam lo conosceremo meglio e scopriremo come ci si sente ad avere la possibilità di lasciare una propria impronta nel divertimento e nel gioco delle persone.
Le Cronache del Dado presentano un evento targato @ruolatoriseriali: “ALL DAY ROLE PLAY”
Il Capitano, dopo aver parlato con tutti i passeggeri, legge loro le sue impressioni e quelle degli altri navigatori in merito all'omicidio avvenuto la scorsa notte. Riusciranno i sopravvissuti a scovare l'assassino prima che mieti un'altra vita?/// Profili social Instagram dei partecipanti: Tom (Master): @tommydeldado / Sam (Cafalterün): @samdeldado / Pietro (Doric): @_pietro.vala_ / Giorgio (Flint): @gio_valaguzza / “Le Cronache del Dado”: @le_cronache_del_dado
Subito dopo l'omicidio, in attesa di aiuto, l'equipaggio ascolta gli identikit stilati dal capitano dopo i vari colloqui avvenuti singolarmente in cabina di comando. Riusciranno a trarre le prime conclusioni dopo aver ascoltato le prime informazioni? /// Profili social Instagram dei partecipanti: Tom (Master): @tommydeldado / Sam (Cafalterün): @samdeldado / Pietro (Doric): @_pietro.vala_ / Giorgio (Flint): @gio_valaguzza / “Le Cronache del Dado”: @le_cronache_del_dado
Mentre il Veliero Nero prosegue nel suo viaggio, qualcosa di inaspettato accade, facendo calare il panico ed il timore sull'intera imbarcazione…/// Profili social Instagram dei partecipanti: Tom (Master): @tommydeldado / Sam (Cafalterün): @samdeldado / Pietro (Doric): @_pietro.vala_ / Giorgio (Flint): @gio_valaguzza / “Le Cronache del Dado”: @le_cronache_del_dado
Rok zbliża się ku końcowi, ale to jeszcze nie czas na odpoczynek. W tym odcinku podcastu "Marka Eksperta Online" opowiadam o tym, jak skutecznie wykorzystać ostatni kwartał na budowanie swojej marki osobistej. Dowiesz się, jakie konkretne działania warto podjąć, aby zakończyć rok z sukcesem i przygotować się na nowe wyzwania w 2025 roku.________Umów szkolenie 1:1https://www.naffy.io/joanna-cieslakBądźmy w kontakcie!joanna@markaeksperta.onlinehttps://www.linkedin.com/in/joannacieslak/________O czym jest ten podcast?marka osobista, personal brand, personal branding, szkolenia, marka eksperta, LinkedIn, LinkedIn tips, planowanie, produktywność, cele, podsumowanie roku, marketing, marketing online,________O prowadzącej:JOANNA CIEŚLAK-OSPALSKAtrenerka, * social media i employee advocacy manager, * autorka dwóch podcastów: “Marka Eksperta Online” oraz “Opanuj LinkedIn”.Od ponad dwudziestu lat pokazuje, jak budować markę, wzmacniać wizerunek i stosować komunikację, która spójna jest z wartościami.Prowadzi szkolenia dot. marketingu online, mediów społecznościowych oraz wystąpień publicznych.Współpracuje z firmami, fundacjami, stowarzyszeniami, osobami indywidualnymi i uczelniami.Jest wykładowczynią na studiach podyplomowych związanych z marketingiem: “Nowoczesny Marketing”, “Executive Marketing”. “Grafika i social media” na Uniwersytecie Merito.Wykłada również na studiach MBA w Wyższej Szkole Gospodarki w Bydgoszczy. Jest opiekunką merytoryczną studiów podyplomowych “Wystąpienia publiczne w biznesie” oraz “Podcasting w firmie” na Uniwersytecie Merito.Autorka i prowadząca podcast Marka Eksperta Online, który dotyczy budowania marki osobistej, działań w Internecie oraz dobrej organizacji pracy; a także podcast “Opanuj LinkedIn”, w którym pokazuje, jak skutecznie działać na LinkedIn.
Pronti per una nuova avventura, i nostri tre protagonisti dovranno raggiungere l'altra sponda del continente utilizzando un'imbarcazione magica di ultima generazione. Ma cose strane si percepiscono nell'aria… /// Profili social Instagram dei partecipanti: Tom (Master): @tommydeldado / Sam (Cafalterün): @samdeldado / Pietro (Doric): @_pietro.vala_ / Giorgio (Flint): @gio_valaguzza / “Le Cronache del Dado”: @le_cronache_del_dado
Siamo alla resa dei conti… che si dia il via al mezzogiorno di fuoco. /// Profili social Instagram dei partecipanti: Mosè (Master) @mosehandcraft / Michele (Tim) @mikybraz / Marcello (Johnny) / Sam (Al) @samdeldado / Tom (Clyde) @tommydeldado / Pietro (Tecnico del Podcast) @_pietro.vala_ / “I Ruolatori Seriali”: @ruolatoriseriali / “Ca' Serena”: @ca_serena_mornago / “Le Cronache del Dado”: @le_cronache_del_dado
Siamo agli ultimi preparativi prima dell'arrivo dei Power Ganger… ce la faranno i nostri protagonisti a portarsi a casa la fiducia di Ringo ed il suo aiuto? Riusciranno ad organizzare in tempo una strategia valida a proteggere la città dall'assalto? Lo scopriremo assieme, in questa puntata!/// Profili social Instagram dei partecipanti: Mosè (Master) @mosehandcraft / Michele (Tim) @mikybraz / Marcello (Johnny) / Sam (Al) @samdeldado / Tom (Clyde) @tommydeldado / Pietro (Tecnico del Podcast) @_pietro.vala_ / “I Ruolatori Seriali”: @ruolatoriseriali / “Ca' Serena”: @ca_serena_mornago / “Le Cronache del Dado”: @le_cronache_del_dado
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Dopo delle prime indagini, i nostri protagonisti continuano ad escogitare il piano che salverà la città. Ce la faranno? Lo scopriremo in questa puntata! /// Profili social Instagram dei partecipanti: Mosè (Master) @mosehandcraft / Michele (Tim) @mikybraz / Marcello (Johnny) / Sam (Al) @samdeldado / Tom (Clyde) @tommydeldado / Pietro (Tecnico del Podcast) @_pietro.vala_ / “I Ruolatori Seriali”: @ruolatoriseriali / “Ca' Serena”: @ca_serena_mornago / “Le Cronache del Dado”: @le_cronache_del_dado
Marco Belpoliti"Scarabocchi"Il mio primo festivalDal 13 al 15 settembre, la 7. edizione del festival della Fondazione Circolo dei lettori e Doppiozero A Novara Scarabocchi disegna Facce visi voltiTra gli ospiti Rachele Bastreghi, Altan, Giovanni Muciaccia, Marco Aime, Laura Pigozzi, Tolja Djokovic, Federico Vullo, Pierre Bourrigault, Margherita Mattotti, Elena Tognoli... Novara, 5 settembre 2024. Scarabocchi, il festival dedicato al gesto primordiale dell'esistenza,torna per la 7. edizione, disegnando i contorni di Facce visi volti, in programma a Novara da venerdì 13 a domenica 15 settembre.La visione e l'incontro con l'altro sono i fili conduttori del festival ideato e organizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori con Doppiozero: tre giorni di eventi, laboratori e performance animate da grandi nomi dell'illustrazione, dell'arte e della cultura, nel cuore di Novara al Complesso Monumentale del Broletto.Tra gli ospiti, Rachele Bastreghi insieme ad Alessandro Baronciani e Mario Conte inaugura Facce visi volti con il concerto disegnato Un giorno da Psychodonna. E ancora: incontri e laboratori con il papà della Pimpa Francesco Tullio Altan, lo storico conduttore di Art Attack Giovanni Muciaccia, l'antropologo Marco Aime, la psicologa Laura Pigozzi, la drammaturga Tolja Djokovic, lo stencil artist Federico Vullo, illustratori e illustratrici come Pierre Bourrigault, Margherita Mattotti, Elena Tognoli. «Facce visi volti. Tre parole diverse per indicare la nostra visione dell'altro. Facce si riferisce direttamente all'azione del “fare”; visi indica l'aspetto dell'apparire e anche dell'immaginare; volti riguarda l'atto stesso del vedere. Noi guardiamo gli altri mobilitando innumerevoli aspetti del nostro carattere e, da quando abbiamo inventato lo specchio, ci guardiamo come se fossimo un altro. L'alterità è uno degli aspetti fondamentali della relazione umana. Un festival dedicato prima di tutto al disegno: laboratori per bambini e adulti, e incontri per scoprire con le mani e con gli occhi tanti aspetti: io, noi, essi» racconta Marco Belpoliti, curatore di Scarabocchi. Scarabocchi inaugura venerdì 13 settembre alle h 21 nella Sala Arengo del Complesso Monumentale del Broletto con Un giorno da Psychodonna. Lo show è un concerto disegnato a partire dall'album solista di Rachele Bastreghi, voce dei Baustelle, con l'illustratore Alessandro Baronciani e l'artigiano acustico Mario Conte: un'esperienza che unisce voce, pianoforte ed elettronica per esplorare il potere della creatività attraverso un format intimistico e coinvolgente. Sabato, il festival si anima fin dalla mattina con Macchie di colore, una performance di live painting di gruppo: tre grandi tele sono a disposizione di chiunque passi dal Cortile del Broletto e voglia lasciare la sua impronta di colori e personalità, per poi, alle h 17.30, lasciare spazio all'artista Federico Vullo che trasformerà questi segni creativi collettivi in un'opera d'arte unica. La giornata prosegue con laboratori dedicati ai più piccoli, come gli appuntamenti Le mille facce dell'arte curato da Cappuccetto Giallo e Visi comunicanti a cura di CreAttivi, che accompagnano i bambini e le bambine a esplorare l'arte in modo interattivo e divertente, scoprendo i segreti di artisti come Pablo Picasso e creando maschere colorate. Per gli adulti la Galleria Giannoni ospita Profili geologici con Elena Tognoli, un laboratorio che invita i partecipanti a rileggere il proprio viso come fosse un paesaggio, creando autoritratti stratificati con la tecnica della pittura a tempera. Margherita Mattotti in Giravolto riporta l'animazione artigianale alla dimensione della meraviglia da illusione ottica attraverso volti elaborati dai più piccoli e una trottola, mentre Alessandro Barbaglia in Sala Arengo ci conduce dentro una storia coloratissima con gli amici Tratto e Ritratto. Con Giuseppe Di Napoli torniamo in Galleria Giannoni per una lezione interattiva dal titolo Dove sono io?, esplorazione grafica e filosofica dell'identità personale, mentre Giovanna Durì, seguendo le tre maschere di Saul Steinberg, ci fa fare un viaggio nell'essenza di una faccia. Volto pagina! è invece il laboratorio kids del celebre illustratore francese di libri per l'infanzia e film di animazione Pierre Bourrigault diviso in due parti: la mattina cattura rabbia, felicità, sorpresa e tristezza, il pomeriggio dà vita a una divertente animazione. Il sabato continua con Laura Pigozzi e la sua lezione interattiva su racconti e analisi di un riconoscimento di sé; la messa in pratica di diverse tecniche pittoriche per rappresentare l'altro insieme a Francesca Rizzato e l'esperimento laboratoriale a coppie di Stefano Ricci. La domenica comincia con laboratori per bambine e bambini come Ogni faccia al suo posto e Disegnare sul volto con Monica Rossi, mentre gli adulti possono partecipare a Mestieri e talenti scritti in faccia con Manuela Bertoli, che analizza l'arte del ritratto come strumento di auto-espressione e scoperta dei talenti nascosti. Segue poi l'incontro Sguardi dall'Africa con l'antropologo Marco Aime, che condivide le storie e i volti delle persone incontrate durante i suoi viaggi, offrendo una prospettiva unica sulle culture e le tradizioni di questo vasto continente. La mattinata si conclude con Tolja Djokovic e il suo laboratorio per bambini con cui esplora quella linea continua e magica che racchiude il profilo di una persona e con Roberto Papetti e Stefano Tedioli che animano il sottoportico dell'Arengo con giochi di cattura della luce e raffigurazioni totemiche. Il pomeriggio comincia in compagnia di Francesca Zoboli che a partire da Dame e cavalieri (Topipittori) riscopre i profili di antichi personaggi dell'arte e della storia. Poi è l'ora di Francesco Tullio Altan che in Ritratti, facce ed espressioni condivide con il curatore del festival Marco Belpoliti e Giovanna Durì una riflessione critica e umoristica sui tratti fisionomici della nostra società. Michela Dezzani conduce Faccia a faccia con Bruno Munari, un laboratorio sulle molteplici ricerche visive dell'artista Munari attraverso il disegno delle facce. Antonio Laponeragiona sulla fisiognomica, la capacità di dedurre il carattere di un individuo attraverso l'aspetto esteriore, a partire da supereroi e maschere. Guido Scarabottolo guida una creazione artistica collettiva attraverso il movimento con esercizi acrobatici e clowneschi. In tutto questo non mancano nel week end angoli per disegnare e giocare grazie a Non si finisce mai di giocare nel Cortile del Broletto dove potersi rilassare tra un laboratorio e l'altro. Inoltre, pensato come una festa per tutta la città, Scarabocchi offre occasioni di crescita per i bambini e le bambine della scuola primaria con un calendario di attività in programma nei giorni precedenti all'inizio del festival, nelle scuole e all'aperto. I tre giorni di giochi, esplorazioni e riflessioni si concludono con il mitico Giovanni Muciaccia che presenta uno show di arte astratta e figurativa, di una carica espressiva, inedita e coinvolgente, che si domanda: lo scarabocchio può essere considerato un'opera d'arte? IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dal mondo della ricerca arrivano le prime evidenze sugli effetti della viticoltura rigenerativa che si sta sempre più diffondendo nel mondo da un lato per recuperare e rivitalizzare i terreni impoveriti, dall'altro per contribuire alla lotta contro gli effetti del cambiamento climatico, in particolare il surriscaldamento globale.
Riunito il gruppo, i quattro protagonisti, il cane ed il robot sono diretti verso la casa del dottore per poter salvare la vita ad una persona con... una pallottola in testa... sperando possa riuscirci, Johnny attende ancora di poter essere risanato, curando così la propria gamba. /// Profili social Instagram dei partecipanti: Mosè (Master) @mosehandcraft / Michele (Tim) @mikybraz / Marcello (Johnny) / Sam (Al) @samdeldado / Tom (Clyde) @tommydeldado / Pietro (Tecnico del Podcast) @_pietro.vala_ / “I Ruolatori Seriali”: @ruolatoriseriali / “Ca' Serena”: @ca_serena_mornago / “Le Cronache del Dado”: @le_cronache_del_dado
Mentre Al e Clyde hanno letteralmente un fucile puntato ed un'intera locanda pronta a battersi per poter soccorrere il proprio amico, Johnny e Tim si avventurano per capire quale fosse la causa di quello sparo proveniente dalla cima della collina... /// Profili social Instagram dei partecipanti: Mosè (Master) @mosehandcraft / Michele (Tim) @mikybraz / Marcello (Johnny) / Sam (Al) @samdeldado / Tom (Clyde) @tommydeldado / Pietro (Tecnico del Podcast) @_pietro.vala_ / “I Ruolatori Seriali”: @ruolatoriseriali / “Ca' Serena”: @ca_serena_mornago / “Le Cronache del Dado”: @le_cronache_del_dado
Finalmente arrivati al bar dopo la loro missione, i protagonisti si rilassano e possono riposare, non dando assolutamente nell'occhio… si spera… /// Profili social Instagram dei partecipanti: Mosè (Master) @mosehandcraft / Michele (Tim) @mikybraz / Marcello (Johnny) / Sam (Al) @samdeldado / Tom (Clyde) @tommydeldado / Pietro (Tecnico del Podcast) @_pietro.vala_ / “I Ruolatori Seriali”: @ruolatoriseriali / “Ca' Serena”: @ca_serena_mornago / “Le Cronache del Dado”: @le_cronache_del_dado
Çdo mëngjes zgjohuni me “Wake Up”, programi i njëkohshëm radio-televiziv i “Top Channel” e “Top Albania Radio”, në thelb ka përcjelljen e informacionit më të nevojshëm për mëngjesin. Në “Wake Up” gjeni leximin e gazetave, analiza të ndryshme, informacione utilitare, këmbimin valuator, parashikimin e motit, biseda me të ftuarit në studio për tema të aktualitetit, nga jeta e përditshme urbane e deri tek arti dhe spektakli si dhe personazhe interesantë. Zgjimi në “Wake Up” është ritmik dhe me buzëqeshje. Gjatë tri orëve të transmetimit, na shoqëron edhe muzika më e mirë, e huaj dhe shqiptare.
Oggi torniamo a parlare di mutui assistiti dalla garanzia statale per cercare di comprendere quali siano i cosiddetti profili di nullità, questo anche sulla base di una recente pronuncia del Tribunale di Monza.Ne discutiamo con Luciana Cipolla, Partner dello Studio, e Luca Scaccaglia, Managing Associate.
Un gruppo variopinto alla ricerca di ricchezza vaga in questo mondo post-apocalittico, dove tutto sembra pericoloso, infimo e… radioattivo. Chissà quali particolari avventure attenderanno i nostri protagonisti. /// Profili social Instagram dei partecipanti: Mosè (Master) @mosehandcraft / Michele (Tim) @mikybraz / Marcello (Johnny) / Sam (Al) @samdeldado / Tom (Clyde) @tommydeldado / Pietro (Tecnico del Podcast) @_pietro.vala_ / “I Ruolatori Seriali”: @ruolatoriseriali / “Ca' Serena”: @ca_serena_mornago / “Le Cronache del Dado”: @le_cronache_del_dado
Donald trump'ın başkan yardımcılığı adaylığına seçtiği j. D. Vance ohio'nun fakir bölgelerinden gelen bir isim. Eşi usha vance de en az dikkat çeken bir profil. Hindistan asıllı yale üniversitesi'ni bitiren usha vance dün akşam kurultay sahnesindeydi
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7832L'IMPORTANZA DELL'INGINOCCHIARSI NELLA PREGHIERA di Andrea ZambranoIl primo segnale fu la sostituzione dei vecchi banchi con nuove panche sprovviste di inginocchiatoio. Bisognava capirlo fin da subito che l'arredamento liturgico era una spia che qualcosa stava cambiando. E fu così che tante chiese, dopo la riforma liturgica, si adeguarono al nuovo corso: per pregare basta stare in piedi, via con queste anticaglie preconciliari! E fu così che, lentamente, lo stare in ginocchio come atto di adorazione di fronte a Dio è stato sostituito dal più comodo e pratico stare in piedi. "Da risorti", si tende a dire, perché questo è l'atteggiamento che si deve tenere a Messa: semmai è una comoda scusa.Oggi sempre meno fedeli pregano stando in ginocchio durante i momenti salienti della Preghiera eucaristica e sempre meno, quasi nessuno, si inginocchia per ricevere la Santa Comunione. Fedeli tutti affetti da gonalgia? E che dire dei sacerdoti che non si inginocchiano durante la consacrazione? Anche per loro un improvviso dolore alle gambe, da curare stando in piedi? O forse non è piuttosto che nel tempo si è persa la funzione principale dell'inginocchiarsi di fronte a Dio: quella dell'adorazione, che gli antichi chiamavano "proskynesis" e che stava a simboleggiare l'atto di sottomissione di fronte a Dio e poi al sovrano. La parola deriva dal greco "proskyneo" che significa sì sottomettersi, ma anche adorare. Dunque, inginocchiarsi significa adorare. Non farlo suscita il terribile sospetto che non ci sia più la consapevolezza di questa adorazione dovuta a Dio.Pigrizia? Perdita di conoscenza? O non è forse piuttosto un atto di totale rifiuto del sacro dell'Eucarestia come presenza reale di Dio?Eppure, tanto la Scrittura quanto la vita dei santi raccomandano di stare in ginocchio quando si prega.L'ESEMPIO DI GESÙA cominciare proprio da Gesù, sommo exemplum non solo con le sue parole, ma anche con i suoi gesti, che nell'Orto degli Ulivi, ossia nel momento della sua vita terrena in cui la preghiera al Padre si concretizzava nell'offerta del suo corpo e del suo sangue, pregava in ginocchio. «Ed egli (Gesù) si staccò da loro circa un tiro di sasso; e postosi in ginocchio pregava» (Lc 22,41). Il testo greco non lascia spazio ad ambiguità. «Thèis tà gònata», letteralmente «si poneva sulle ginocchia».Nell'antica Grecia, soprattutto in Omero, i verbi di posizione associati agli dei e alle ginocchia esprimono il significato figurato di stare sulle ginocchia degli dei, ossia nel volere degli dei. Ne consegue che la preghiera in ginocchio non esprime soltanto il senso di adorazione, ma anche quello di mettersi sulle ginocchia di Dio, proprio come un bambino, che sulle ginocchia del babbo, è protetto e consolato.Non che Gesù abbia inventato alcunché. La Scrittura è piena zeppa di personaggi che pregano in questo modo. Elia e Daniele servono Dio pregando in ginocchio: «...Gettatosi a terra, si mise la faccia tra le ginocchia» (1 Re 18,42) e «...Daniele (...) tenendo le finestre della sua camera superiore aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchi, pregava e rendeva grazie al suo Dio» (Dan 6,10). Uomini del tempo che furono, si dirà, che ancora avevano ben impresso nella memoria il comando che Dio stesso diede tramite Isaia: «Ogni ginocchio si piegherà davanti a me», da cui poi San Paolo dirà «affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra» (Fil 2,10). Infatti, quella di stare in ginocchio era una pratica che i primi cristiani adottarono subito senza grossi problemi, e con cotanti "maestri" non era difficile. A cominciare da Stefano che nel momento del martirio si mise in ginocchio (At 7,60). E come lui anche Pietro (At 9,40) e Paolo (At 20,36).DA PAPA BENEDETTO XVI AL CARDINAL SARAHInsomma, siamo arrivati a oggi rifiutando lo stare alla presenza di Dio? Eppure, di consigli ne abbiamo avuti. Da Benedetto XVI, ad esempio, che riprese a comunicare personalmente e pubblicamente i fedeli in ginocchio durante le Messe papali a partire dalla solennità del Corpus Domini del 2008, quando ricordò "quasi scandalosamente" che «inginocchiarsi davanti all'Eucaristia è professione di libertà: chi si inchina a Gesù non può e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte. Noi cristiani ci inginocchiamo solo davanti al Santissimo Sacramento». Basterebbe questo. Ma se non bastasse potrebbe venire in soccorso anche il magistero.L'esortazione apostolica Sacramentum Caritatis, al numero 65, ricorda che una manifestazione di riverenza verso l'Eucaristia è «l'inginocchiarsi durante i momenti salienti della preghiera eucaristica», mentre l'istruzione Redemptionis Sacramentum ricorda - e ribadisce, visti i tempi - che «i fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi» salvo poi che «quando però si comunicano in piedi, si raccomanda che facciano la debita riverenza». E, quasi precorrendo i tempi e certi plateali rifiuti che oggi umiliano molti fedeli «non è lecito negare a un fedele la santa Comunione, per la semplice ragione che egli vuole ricevere l'Eucaristia in ginocchio».Del resto, pochi cardinali come Robert Sarah hanno insistito più volte nella loro predicazione pubblica proprio su questi aspetti. E lo hanno fatto ponendo come esempio grandi santi contemporanei, proprio per mostrare l'attualità necessaria di questa postura. «L'intera vita di Karol Wojtyła - dice Sarah nella prefazione al libro di don Federico Bortoli La distribuzione della Comunione sulla mano. Profili storici, giuridici e pastorali (Cantagalli, Siena 2018) - è stata segnata da un profondo rispetto per la Santa Eucaristia. Malgrado fosse estenuato e senza forze si è sempre imposto di inginocchiarsi davanti al Santissimo».E che dire di Santa Madre Teresa di Calcutta? «Si asteneva dal toccare il Corpo transustanziato del Cristo; piuttosto ella lo adorava e lo contemplava, rimaneva per lungo tempo in ginocchio, prostrata davanti a Gesù Eucaristia». E ancora: «Riceveva la Comunione nella sua bocca, come un piccolo bambino che si lasciava umilmente nutrire dal suo Dio».
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Duecentosettantesima puntata della trasmissione “Generazioni Mobili” di Radio 24, il primo “passaporto radiofonico valido per l’espatrio”.In questa puntata:- Federico Fabiani, fondatore di “Scambi Europei”, ci elenca le ultimissime e concrete opportunità di studio, stage e lavoro in Europa e nell’UE;- Alfredo Della Monica, manager 44enne al lavoro presso una delle più importanti aziende di carte di credito internazionali a New York, ci spiega come fare carriera nel settore corporate USA, con un focus sui profili legati alla giurisprudenza internazionale - ospite in onda Elisa Fenzi, segretaria generale dell’associazione “Italy Untold”;- Alessio Romeo, esperto in Digital Innovation e processi di HR Transformation, ci porta a scoprire i trend lavorativi e le migliori offerte di impiego in Europa e nel mondo;- nella rubrica “Expats Social Club” nuovo appuntamento con i consigli pratici dell’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, con la quale andiamo ad esplorare le opportunità di fare impresa a livello globale. Oggi proseguiamo con Vancouver, insieme a Ilaria Baldan, Executive Director presso la Camera di Commercio Italiana in Canada.CONNETTITI CON "GENERAZIONI MOBILI""Studiate/lavorate/siete imprenditori all'estero? Siete junior o senior? Avete una storia da raccontare e consigli preziosi da dare per cogliere opportunità oltreconfine, sfruttando le occasioni di mobilità internazionale? Scrivete a: generazionimobili@radio24.itOppure, avete domande da porre su come studiare/fare stage/lavorare/avviare start-up all'estero? Inviatele a: generazionimobili@radio24.itInfine, avete un sito/blog all'estero, nel quale fornite consigli pratici su come trasferirsi nel vostro attuale Paese di residenza? O avete scritto un libro su questo tema? Segnalateci tutto, sempre a: generazionimobili@radio24.it
Davide Sisto"I confini dell'umano"La tecnica, la natura, la specieEdizioni il Mulinowww.mulino.itL'umano cambia, perché l'umano è storia. E noi adesso dobbiamo decidere cosa vogliamo diventare.La rivoluzione tecnologica sta rendendo il nostro mondo uno straordinario laboratorio di futuro, anche se pieno di rischi. Per la prima volta, è la forma stessa dell'umano – i suoi limiti e i suoi confini – a diventare l'oggetto di una trasformazione che sposta il percorso evolutivo della nostra specie dalla storia della natura a quella dell'intelligenza, rendendo le sue prossime tappe solo un risultato delle nostre scelte. Davide Sisto racconta questa svolta in un libro acuto e coraggioso, che dà ragione a chi ha detto che «siamo qui perché le cose devono ancora avvenire», e che tutto il nostro passato sarà presto ridotto «a non più che preistoria».Davide Sisto è docente all'Università di Torino e al Master Death Studies & the End of Life dell'Università di Padova. Collabora inoltre con l'Università di Trieste. Tra i suoi libri, tradotti in diverse lingue, «La morte si fa social. Immortalità, memoria e lutto nell'epoca della cultura digitale» (2018), «Ricordati di me. La rivoluzione digitale tra memoria e oblio» (2020) e «Porcospini digitali. Vivere e mai morire online» (2022), tutti editi da Bollati Boringhieri.Torino Spiritualitàwww.torinospiritualita.orgSabato 30 settembre, ore 10:00 Circolo dei Lettori"Il death café" del Festivalcoordina Davide Sisto, tanatologo e filosofoUn'occasione per discutere insieme, in un gruppo ristretto e in un'atmosfera informale, sulla morte e sul morire. Non una se- duta terapeutica o un gruppo di mutuo aiuto, ma un momen- to di condivisione limpida e profonda, in cui tabù e rimozioni cedono il posto a tè, biscotti e convivialità.Sabato 30 settembre, ore 17:00Circolo dei Lettori"L'eternità è online"con Massimo Mantellini, esperto di internet e cultura digitaleDavide Sisto, tanatologo e filosofomodera Giulia Moscatelli, scrittriceDopo avere rivoluzionato le nostre esistenze, l'online e i social network stanno rivoluzionando anche il modo di rapportarci alla morte, al lutto e all'immortalità. Profili che sopravvivono alla vita biologica dell'utente, bacheche come spazi di elabo- razione comunitaria di una perdita privata, post di partecipa- zione a cordogli collettivi, esperimenti tecnologici di interazio- ne postuma, sono espressioni di un nuovo modo di pensare il legame tra il vivere e il morire, tra il corpo fisico e la presenza digitale, su cui vale la pena interrogarsiDomenica 1° ottobre, ore 15:00Circolo dei Lettori"I riti dell'ultimo viaggio"Tanatoestetica e cerimonie funebricon Simona Pedicini, tanatoesteta e scrittricecon Ade Zeno, cerimoniere funebre e scrittoremodera Davide Sisto, tanatologo e filosofoL'incontro intende riflettere sulle caratteristiche rituali, pre- valentemente laiche, dell'ultimo viaggio del defunto. La cura meticolosa della salma, l'attenuazione dei segni visibili della morte e la condivisione di parole e musiche amate dal de- funto personalizzano il momento doloroso del commiato, pro- teggendo la condivisione del dolore e curando le tracce più significative del ricordo. La tanatoestetica e le cerimonie fune- bri accompagnano il congedo e introducono il mondo nuovo, privo di colui che abbiamo amato.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Il giornalismo è stato letteralmente stravolto dai social: testate come Factanza o Will Media che vivono di fatto su Instagram o Tik Tok sono seguitissime da giovani e non solo. Profili che hanno redazioni giornalistiche ben strutturate e che spesso ripartono, nei pezzi che pubblicano, dai fatti, guidando il lettore o la lettrice nei contesti delle notizie e approfondendo anche aspetti apparentemente secondari di ciò che accade. E in questo aprono un canale di comunicazione diretto con il pubblico che sollecita spesso domande scontate ma mai stupide. Di tutto questo parliamo con Silvia Boccardi, giornalista e host di Will.ita.
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