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Il settore agroalimentare in Europa è gravato da regole e legislazioni obsolete, farraginose e controproducenti, applicate in modo inefficiente e talora sconsiderato.Senza mettere in pericolo la sicurezza alimentare si potrebbero apportare delle semplificazioni e dei miglioramenti a tutto l'impianto.Ne parliamo con l'Avv. Cesare Varallo da anni impegnato in questo settore.
Questo è quanto evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Human Brain Mapping, che commentiamo a Obiettivo Salute con Giovanni Mento, coordinatore della ricerca e docente al Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova
Oggi, 24 ottobre, a bordo con le Donne al Volante, in compagnia di Liliana Russo e Katia De Rossi, è salito il direttore Riccardo Quintili, per parlare dell'ultimo articolo de Il Salvagente sul decreto legge che riguarda il biologico. Un decreto sul quale sta lavorando il Ministro all'Agricoltura Lollobrigida, che secondo Quintili: «complicherà la vita ad un settore in espansione, che attualmente ricopre il 20% del territorio nazionale e mira all'obiettivo europeo del 25% entro il 2030». All'interno del decreto ministeriale "Contaminazioni", che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2025, da un lato c'è l'articolo 3 «che vieta la presenza accidentale di tracce di un pesticida (sotto allo 0,01 mg/kg). Dall'altro - aggiunge il direttore de Il Salvagente - c'è l'articolo 5, dove si usa più tolleranza alla presenza accidentale di pesticidi in quantità maggiori (superiori a 0,01 mg/kg). É un controsenso».CAOS TRA I CONSUMATORI - Cosi i consumatori «non capirebbero più perché comprare il biologico - commenta Quintili - quando adesso è un prodotto sostenibile e sicuro. Una norma difficile da comprendere. L'Unione Europea è molto preoccupata del decreto italiano. Si creerebbe una distorsione nel mercato: magari in Italia un prodotto non può essere definito biologico mentre in Germania si. Immaginate la confusione che si verrebbe a creare».
La digitalizzazione del mondo vitivinicolo è tema assai discusso, rispetto al quale emerge fortemente il gap attuale delle dotazioni del settore rispetto alle potenzialità messe a disposizione dalla tecnologia e non ancora pienamente sfruttate. Una dimensione in cui l'aspetto deficitario è amplificato, in particolare sul piano della comunicazione, da una crescente esigenza di trasparenza unita a curiosità da parte dei consumatori, desiderosi di accedere ad un set di informazioni sempre più ampio non solo sul prodotto ma anche per tutto ciò che riguarda le aziende produttrici in senso più stretto, dalla loro storia, al contesto territoriale in cui sono calate e di cui sono espressione. In questo scenario si inserisce la notizia della pubblicazione da parte del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Mipaaf) del Decreto Direttoriale n. 507377 del 1° ottobre 2024 (Modalità attuative del Decreto Ministeriale 280498 del 22 giugno 2022) che sblocca gli incentivi previsti dalla legge di Bilancio 2022 a favore delle imprese produttrici di vino biologico, DOP e IGP che vogliano investire in sistemi digitali (in particolare sull'uso del QR Code) per migliorare le attività di promozione.
Emanuele Zuanetti, CEO e fondatore del Gruppo Germinal, in occasione della Giornata europea del biologico, istituita dal Parlamento Europeo, dalla Commissione e dal Consiglio dell'Unione europea il 23 settembre ha dichiarato: "il biologico si conferma, da parte dei consumatori, sempre più una scelta etica, salutare e consapevole, lontano dall'essere un trend di mercato passeggero"I dati di mercato confermano le affermazioni di Zuanetti: nel primo semestre del 2024, il biologico in Italia ha mostrato segnali positivi, in contrasto con il calo del -1,7% registrato nel 2023, che ha colpito l'intero comparto alimentare su tutti i canali di vendita (Fonte: NielsenIQTrade*Mis Market Track, giugno 2024).
ROMA (ITALPRESS) - In questo numero di Agrifood Magazine, prodotto dall'Italpress in collaborazione con TeleAmbiente:- Nuovi record per il commercio con l'estero- Confagricoltura chiede una svolta europea- Fertilizzanti, in arrivo le etichette digitali- Crescono le superfici agricole coltivate con metodo biologicomgg/gtr/col
GUADAGNARE senza LAVORARE
AssoBio, l'Associazione Nazionale delle Imprese di Trasformazione e Distribuzione dei Prodotti Biologici, ha tenuto a Bologna l'annuale Assemblea dei Soci, alla quale hanno partecipato Nicoletta Maffini, Presidente di AssoBio, gli organi associativi, Luigi D'Eramo, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e i principali rappresentanti del settore biologico italiano. L'occasione è stata quella di presentare, non solo il positivo bilancio economico e le attività svolte in corso d'anno dall'associazione, ma anche fornire uno sguardo sui principali trend di vendita e dati di mercato del biologico in Italia, attraverso le presentazione delle ricerche di NielsenIQ e SWG Spa.
En el episodio de hoy, exploraremos el impacto que tienen las emociones en nuestro cuerpo y nuestra mente. Esta temporada es como disfrutar de un café virtual mientras tenemos una charla relajada, pero cargada de información de psicología respaldada por la ciencia. Así que prepárate tu cafecito o tu copa de vino favorita, y únete a mí en esta conversación de autodescubrimiento y bienestar emocional. ¡Es hora de darle play!
Amedeo Reyneri"Oltre il biologico c'è di più: l'agricoltura rigenerativa"Food & Science Festival, Mantovawww.foodsciencefestival.itSabato 18 maggio 2024, ore 14:30Science & Food FestivalCon Amedeo Reyneri e Danilo ZagariaOltre il biologico c'è di più: l'agricoltura rigenerativaL'agricoltura rigenerativa non esiste ma si fa. L'espressione agricoltura rigenerativa, molto utilizzata all'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso e poi abbandonata, torna oggi in agenda, in quanto ripresa dall'Unione Europea e dalla FAO come modalità di gestione agraria rispettosa dell'ambiente. Si tratta di pratiche che spesso sono ricondotte a quelle dell'agricoltura biologica, ma con una specificità: considerano anche la produttività e utilizzano innovazioni tecnologiche come agrofarmaci e fertilizzanti. In pratica integrano pratiche tradizionali con tecnologie moderne.Professore ordinario di Agronomia e coltivazioni erbacee presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell'Università di Torino. Oltre all'Università di Torino tiene o ha tenuto insegnamenti presso il Politecnico di Torino e l'Università di Genova. Dal 2015 al 2018 è stato vicedirettore alla ricerca presso DISAFA. Dal 2006 al 2009 è stato membro del Consiglio nazionale del WWF. Dal 2012 al 2015 è stato vicepresidente della Società Italiana di Agronomia; è membro della International Society for Mycotoxicology e della European Society for Agronomy. È accademico ordinario dell'Accademia di Agricoltura di Torino. Dal 2023 è membro della Cattedra Unesco in “Sustainable development and Landscape promotion”.Ha partecipato anche con funzioni di coordinatore a progetti nazionali e internazionali sull'agrotecnica, sulla qualità tecnologica e sanitaria dei cereali con particolare attenzione ai sistemi cerealicoli sostenibili, al controllo dei contaminanti e alla creazione di filiere innovative. Dal 2019 a oggi è relatore del Tavolo tecnico del settore cerealicolo dello stesso Ministero. Dal 2020 è stato più volte convocato dalla Commissione agricoltura di Camera e Senato per l'espressione di pareri tecnico-scientifici. Le attività di ricerca sono attestate da oltre 280 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali di cui 80 su riviste scientifiche catalogate oltre che alcuni capitoli di libri. Numerose e frequenti sono i contributi nei dibattiti sull'indirizzo e sulle applicazioni delle nuove tecnologie nell'ambito dei sistemi agrari e delle filiere agro-alimentari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Manca sempre meno al ritorno di Probios a Cibus, la manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare Made in Italy giunta quest'anno alla sua 22esima edizione. Un'occasione importante per Probios, l'azienda pioniera del biologico certificato dal 1978, che dopo un lungo periodo di assenza, è pronta a stupire i visitatori della fiera portando in scena i prodotti più innovativi, salutistici e free-from, che caratterizzano la sua ampia offerta, per svelare in anteprima grandi novità, destinate a tracciare una nuova traiettoria nel settore.
Approfondiamo con il giornalista Paolo Viana, della famosa rivista digitale Risoitaliano, il tema del falso bio nel riso, che ha recentemente riacceso l'interesse dei massmedia. Il riso biologico si può veramente produrre? Come vengono fatti i controlli? Cosa non torna nei dati raccolti dall'Enterisi? --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/agrifake/message
NAPOLI (ITALPRESS) - Cresce il biologico in Europa con un incremento delle aree a vocazione di più del 5%. Il Punto dell'economista Gianni Lepre.fsc/gsl
A Marca 2024 durante il workshop “L'Italia di oggi e di domani: il ruolo sociale ed economico del biologico nella Distribuzione Moderna”, è stato presentato il consuento monitoraggio realizzato da Nomisma sul consumo di prodotti biologici in Italia. ITALIANI SEMPRE PIÙ ATTENTI A SCELTE ALIMENTARI SOSTENIBILI Nel 2023 a cambiare è lo scenario inflattivo, con una dinamica in progressivo rallentamento: nel corso del 2023 la crescita dei prezzi è stata pari al 5,7%, in calo rispetto all'8,1% del 2022 ma con impatti ancora rilevanti sulle famiglie italiane (l'aggravio di costo per una famiglia con due figli è stato di almeno 1.600 euro, di cui oltre 700 euro afferenti alla componente alimentare). Situazione che, nonostante il rallentamento nella crescita dei prezzi, ha spinto gli italiani ad adottare strategie di salvaguardia del potere di acquisto. In questo contesto, circa 9 italiani su 10 hanno messo in atto strategie per gestire la spesa alimentare: nello specifico, il 71% ha rinunciato all'acquisto di prodotti superflui, il 64% ha effettuato la spesa guardando in primis alle promozioni mentre più di 6 italiani su 10 hanno acquistato prodotti a marchio del distributore.
Proteggere le colture dagli insetti dannosi è fondamentale per agricoltori e consumatori, ma l'impiego di insetticidi è problematico sotto vari punti di vista. Gabriele Bolletta ci spiega il perché, raccontandoci come il controllo biologico possa essere una valida alternativa per un futuro più sostenibile.agRicerca é un podcast che racconta il presente e il futuro dell'agricoltura con le voci della ricerca scientifica. Gli autori sono Paola Cassiano e Francesco Garassino. Le musiche sono di FiftySounds. Per contattarci, scrivi ad agricerca@proton.me.
Tre giorni dedicati al vino buono, pulito e giusto: la terza edizione di Slow Wine Fair, organizzata da BolognaFiere e SANA, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, con la direzione artistica di Slow Food, torna a Bologna dal 25 al 27 febbraio 2024. Da oggi, sul sito della manifestazione www.slowinefair.it, è possibile prenotare le prime Masterclass in programma e registrarsi alle conferenze online, accedere alla lista delle prime 400 cantine già selezionate nel catalogo della fiera e candidare il proprio “locale del cuore” per il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow.
Portare al 25% la superficie a biologico in Unione Europea è una transizione ecologica o rivoluzione ecologica? Potrebbe solo pesare sulle nostre tasche senza migliorare di fatto la sostenibilità? Ne parliamo col Professor Roberto Pilu, Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/agrifake/message
Nell'ambito dell'OSSERVATORIO SANA, lo strumento promosso da BolognaFiere con il patrocinio di FederBio e AssoBio che propone il monitoraggio dei numeri chiave della filiera biologica, dalla produzione fino alle dimensioni del mercato, Nomisma ha come ogni anno presentato le ultime stime sul mercato interno del biologico, i risultati di una survey sul consumatore italiano e un'indagine su 254 imprese alimentari e vitivinicole italiane condotta nell'ambito di ITA.BIO, la piattaforma online di dati e informazioni per l'internazionalizzazione del biologico Made in Italy curata da Nomisma e promossa da ICE Agenzia e FederBio.Dai dati raccolti emerge che la crescita del biologico italiano non si arresta. Lo confermano i dati su superfici agricole, operatori ed export. Positive anche le performance del mercato interno, grazie al traino dei consumi fuori casa (ristorazione commerciale e collettiva segnano un +18% sul 2022) ma anche di una ripresa a valore dei consumi domestici (+7% anno terminante luglio 2023 rispetto all'anno precedente), certamente spinta dalle dinamiche inflattive data la lieve flessione riportata a volume in distribuzione moderna.
A Bologna durante il terzo giorno di SANA - 35° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale sono stati annunciati i vincitori del World Gluten Free Beer Award (WGFBA) e del premio Best Bio Beer, organizzati rispettivamente dai portali web Nonsologlutine e Piacevolezza con la collaborazione di Unionbirrai. Il World Gluten Free Beer Award, giunto alla decima edizione, ha visto la partecipazione di ottanta birre, distribuite nelle sette categorie previste dal concorso, con ventuno premi assegnati, a cui si aggiunge il podio “Premio speciale Fratelli la Bufala”, conferito alla birra che meglio si abbina alla pizza margherita, assegnato in partnership con la catena di pizzerie napoletane “Fratelli la Bufala". Sei in due categorie, invece, i premi assegnati per la quarta edizione del Best Bio Beer, che è dedicato alle birre biologiche artigianali, ovvero, per quelle non italiane, alle birre non pastorizzate e microfiltrate. SANA è stato anche occasione per Unionbirrai per inserirsi fra le proposte delle produzioni italiane di eccellenza di CIA – Agricoltori Italiani, con alcune birre prodotte con materie prime da agricoltura biologica. In particolare, ad aderire all'iniziativa dell'associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti con le loro birre biologiche sono stati i birrifici Gilac, Il Mastio, Zuker e Valsenio.
Produrre la pasta migliore d'Italia è la mission che guida lo storico pastificio Sgambaro, che dal 2001 ha deciso di utilizzare solo grano duro italiano e investire nel biologico, diventando un punto di riferimento nel mercato. Impegnato da anni nel costante studio dei grani antichi, il pastificio veneto ha deciso di investire sulla sua nuova linea prodotta con grano Khorasan, 100% italiano e proveniente da agricoltura bio. Una scelta che si sposa con un benessere a tutto tondo che parte proprio dalla nutrizione, unendo il fattore gusto alle esigenze di benessere e salute.
La trentacinquesima edizione di SANA si presenta al pubblico di operatori e professionisti del comparto con oltre 650 aziende espositrici (il 15% delle quali dall'estero), per un totale di 5 padiglioni e circa 20.000 mq di superficie espositiva. A fare sempre più ricca e attrattiva la principale vetrina per il mercato italiano del bio e del naturale, concorre un nutrito palinsesto di iniziative che, nel fare il punto sull'andamento del settore, ne interpreta e anticipa priorità e tendenze.
Il Consorzio del Prosciutto di Modena sarà presente a Sana, il 35° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, in programma a Bologna dal 7 al 10 settembre, all'interno dello stand della Regione Emilia-Romagna, importante vetrina per le produzioni di qualità regionali. In particolare, nelle giornate di giovedì 7 e venerdì 8, il Consorzio del Prosciutto di Modena organizzerà delle degustazioni guidate con l'obiettivo di far conoscere attraverso l'assaggio le caratteristiche inconfondibili di questo straordinario prosciutto e, grazie anche alla presenza di esperti del Consorzio, approfondire tutti gli aspetti legati alla sua storia e alla sua produzione.
Cosa potranno mai insegnarci gli insetti?Le formiche hanno molto da cui prendere ispirazione.Sembrano esserini piccoli e insignificanti eppure hanno il nostro stesso peso in quanto a biomassa totale di specie.Le formiche hanno usato sistemi di coltivazione "agricoli" miglia di anni prima di noi.Compreso l'allevamento.Curioso vero?E ' di questo e altre curiosità che tratteremo con Nicola Anaclerio, in questa seconda parte della sua intervista.Chissà se riusciremo mai ad ispirarci al modo di agire di alcuni insetti che arrivano a costituire, con le loro comunità, dei veri e propri "Super Organismi".Il loro spirito di condivisione e altruismo sono davvero ammirevoli.Le api arrivano pefino a sacrificare al vita pur di difendre il proprio alverare.Speriamo di avere ancora tempo per prendere spunto e imparare, prima che il nostro fare globale rischi di distruggere tutti gli habitat e far estinguere la gran parte della vita.
Ho deciso di prendermi cura di un'azienda agricola ai piedi di Montagna Grande, vicino Trapani: un territorio caratterizzato da interminabili paesaggi agricoli scarsamente abitati e in stato d'abbandono da parte dell'uomo.Ho iniziato con circa due dei nove ettari di terra che sono coltivati a vigneto, allevati a spalliera, potati a guyot, della varietà Nero D'Avola. Col tempo ho diversificato il panorama delle varietà di uve coltivate aggiungendo il Grillo, Il Catarratto e il Perricone, stabilendo che i futuri vitigni saranno principalmente autoctoni.Il più antico promontorio in Sicilia che “respira aria di mare” e trasferisce alla terra che ha intorno tutti i minerali. Una montagna gentile, dai contorni rotondi, che fa da spartiacque tra il mare e la campagna, dove la natura continua a pulsare con i suoi ritmi e senza frenesia. L'impianto risale al 1998. Le mie sono vigne “leggere” con poche gemme in produzione e con un apparato fogliare idealmente appena sufficiente a soddisfare le esigenze nutritive della pianta e del frutto. Uso solo ammendanti organici, “compost” generato dalla degradazione naturale dei residui di potatura ed eventualmente stallatico di sicura provenienza. Anche noi dobbiamo certamente “difenderci” dai più comuni aggressori delle viti come le crittogame (oidio e peronospora). Questo però accade, per quanto possibile, nel rispetto dell'Ambiente.Nella mia azienda ho abbracciato in pieno il concetto di sostenibilità e biodiversità.Ciò significa che cerco di utilizzare tutte le tecniche e le conoscenze disponibili per non arrecare danno all'intero ecosistema: suolo, flora e fauna.Per questo ho escluso qualsiasi sostanza chimica o procedura che possa risultare nociva, privilegiando il lavoro manuale, i metodi di difesa integrata del territorio e le pratiche agronomiche di prevenzione.Il mio obiettivo è quello di non “forzare” le piante con concimazioni chimiche ma piuttosto ricercare la “fertilità” del suolo: un terreno vivo in cui i microrganismi e i minerali già presenti possano “muoversi” liberamente per alimentare le radici delle piante. Tutto ciò si allinea perfettamente con la mia idea di produttività di qualità, rispettosa dell'ambiente e del territorio.
Il second hand è uno dei modi per salvaguardare l'ambiente con piccolo gesti. Talvolta però la filiera dei mercatini dell'usato non è così etica come sembra
Oggi puntata speciale: parliamo della più antica e finora fallimentare delle ambizioni umane: la Vita Eterna. Si può fermare il processo di invecchiamento? O addirittura andare in retromarcia e ringiovanire? Secondo alcuni studi scientifici e il (solito) miliardario americano che li sta finanziando e sperimentando su se stesso – Bryan Johnson, un 45enne che è secondo i risultati “tornato” indietro nel tempo di 5 anni, la risposta è: si. Ne parliamo con Claudia Gravaghi, studiosa e nutrizionista di fama internazionale, che ci dirà anche cosa, nel nostro piccolo, possiamo fare per fermare il processo biologico e rimanere giovani…Non perdetevi questa puntata speciale, e non dimenticatevi di registrarvi al programma e scaricare tutte le puntate su tutte app musicali dove ci trovate sotto la voce “Vera America”. Buon ascolto! Qui sotto trovate alcuni articoli e link di rilievo per l'episodio: Biotech CEO, 45, May Have Reduced His Biological Age by 5 Years: Bloomberg (businessinsider.com)blueprint (bryanjohnson.co)www.claudiagravaghi.comReal America, il podcast su tutto ciò che è America per gli Italiani in giro per il mondo!
L'ONU dopo quasi quindici anni di negoziazioni è riuscita a trovare un accordo internazionale per la tutela degli oceani. Vi spieghiamo come mai è così importante
Il parlamento europeo vuole vietare la vendita di veicoli che usano combustibili fossili inquinanti ma l'Italia non è d'accordo. Vi spieghiamo come mai
La siccità in Italia sta diventando un emergenza strutturale. Ne parliamo con il professore Daniele Bocchiola
Quanto è importante la formazione per un giardiniere?Che sia appassionato o professionista la conoscenza è il miglior capitale, a lungo termine, in cui tu possa investire.Non basta avere solo un bagaglio tecnico.Occorre anche basare il proprio agire su principi etici e avere la lungimiranza per valutare gli sviluppi futuri del tuo giardino.Solo così potrai ottimizzare tutte le risorse necessarie a raggiungere, in modo sano, i tuoi obiettivi.
Chi regala una rosa rossa è sicuramente innamorato ma non è detto che comprare una rosa sia un gesto d'amore anche per l'ambiente. Oggi vi spieghiamo l'impatto ambientale delle rose.
La siccità e le alte temperature non hanno fatto nevicare quest'anno. Una condizione eccezionale ma destinata a diventare normalità. Ne parliamo con Daniele Cat Berro, membro della società meteorologica Italiana
Secondo il nuovo report di Legambiente l'Italia respira ancora troppo smog. Quali politiche pubblche ci dobbiamo aspettare per contrastare l'inquinamento atmosferico?
Mancano poche settimane al 25 Dicembre e l'assillo di cosa comprare ai parenti che non vedi mai incombe anche quest'anno. Ma forse è l'occasione giusta per diffondere nuove pratiche di sostenibilità. Ne parliamo con Camilla Mendini, in arte Carotilla
La scelta della cremazione viene fatta sempre di più dalle famiglie italiane. Ma anche il nostro modo di gestire la morte non è privo di risvolti ambientali. Sta cambiando il nostro modo di gestire gli addii?
Quando gli europei arrivarono in America e in Oceania non introdussero solo piante e animali; con loro portarono anche microbi e soprattutto migranti.
ESPECIAL DIA DOS PAIS Picolé De Limão é um quadro do canal Não Inviabilize. Aqui você ouve as suas histórias misturadas às minhas! Use a hashtag #Biologico e comente a história no nosso grupo do telegram: https://t.me/naoinviabilize Envie a sua história bem detalhada para naoinviabilize@gmail.com, seu anonimato será mantido, todos os nomes, profissões e locais são trocados para preservar a sua identidade. Site: naoinviabilize.com.br Transcrição dos episódios: naoinviabilize.com/episodios Assine e fortaleça o meu trabalho: apoia.se/naoinviabilize Histórias em Libras no Youtube: youtube.com/naoinviabilize Instagram: instagram.com/naoinviabilize TikTok: tiktok.com/@naoinviabilize Twitter: twitter.com/naoinviabilize Facebook: facebook.com/naoinviabilize
L'agricoltura è uno tra maggiori settori lavorativi in Italia. Ma come è disposta rispetto ai prodotti OGM? Cosa intendiamo precisamente con "biologico" e in cosa è differente dal più discusso "biodinamico"? Abbiamo cercato di fare chiarezza tra produzione, politiche e vere e proprie credenze. Per farlo in modo completo e preciso non potevamo che rivolgerci a Silvano Fuso, Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche, divulgatore, scrittore e socio effettivo del CICAP.Ospiti: Silvano FusoRedazione: Elisa Baioni, Diego Martin, Alex Ordiner, Chiara Vitaloni, Dasara Shullani, Enrico Zabeo, Cecilia Penelope ZambelliGrafica e Logo: Fabio MialichAltri Riferimenti: http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=schedalibro&Itemid=72&isbn=9788843079230 Naturale = Buono? di Silvano FusoSigla ed effetti: https://www.zapsplat.com/ ZapsplatMusiche: https://www.epidemicsound.com/ Epidemic SoundSeguiteci sui profili social del CICAP:Facebook: @cicap.orgTwitter: @cicapInstagram: cicap_it
Sembra che ancora non siamo pronti ad abbandonare la scienza certa, anche se a volte nociva, per pratiche meno impattanti ma ancora poco chiare come la biodinamica.Anche chi legifera non ha voluto equiparare le pratiche biodinamiche applicate in campo agricolo alle discipline del biologico, nonostante vengano utilizzati prodotti del tutto naturali e in quantitativi quasi ridicoli.Forse la paura che possa soppiantare l'uso di prodotti della chimica, che generano un mercato colossale, mascherata dalla dubbia efficacia, ha contribuito a bollarla a pratica quasi degna di credenze e superstizioni.Se non sai cosa sia la biodinamica o ne hai sentito parlare e vuoi approfondire, eccoti il mio pensiero in merito.Buon ascolto.
L'attacco a Berlusconi perché dice la verità sulle sanzioni. Il motivo per cui gli Usa non guadagnano dalla guerra del gas e Draghi senza mascherine davanti agli alunni.
La famiglia Gabellini, proprietaria della azienda, si trasferisce a Bertinoro dall'entroterra romagnolo e nel 1962 acquista la terra con i vigneti di Sangiovese e di Albana all'epoca coltivati ad alberello.Il vino era una parte importante della tradizione contadina, e servirlo in tavola significava condividere con gli ospiti l'amore e l'orgoglio per il frutto del lavoro della terra; già allora non era considerato solo un alimento, quanto un punto di unione tra le persone, un'occasione per stare bene insieme.Il vino è per noi tradizione e passione che ci lega indissolubilmente alla nostra terra. Crediamo profondamente che la storia, l'esperienza, la dedizione e la professionalità delle persone che la lavorano confluiscano nella qualità e nel carattere dei vini da essa ottenuti, rendendoli unici. Agricoltura biologica crediamo da sempre nell'agricoltura biologica, che pratichiamo in maniera certificata fin dal 1999. Per questo non usiamo insetticidi chimici nelle coltivazioni, preservando la salute delle persone e delle viti stesse, permettendo ad ogni vigneto di mantenere il naturale equilibrio, i suoi profumi integri, i colori accesi e l'avvolgente atmosfera di armonia.Dal 2018 abbiamo iniziato le pratiche dell'agricoltura biodinamica per stimolare l'attività̀ del suolo facilitando i processi vitali nella gestione dei nostri vigneti. La concimazione, la coltivazione e l'allevamento sono attuati con modalità che rispettano e promuovono la fertilità e la vitalità del terreno e allo stesso tempo le qualità tipiche delle specie vegetali e animali. L'inerbimento del terreno è alternato alla pratica del sovescio, il cotico erboso viene sfalciato meccanicamente e non si pratica nessun diserbo chimico.Le lavorazioni di allevamento dei vigneti e la raccolta dell'uva sono operazioni che vengono tutte effettuate manualmente. Non usiamo il tavolo di cernita ma la selezione dell'uva viene fatta a mano direttamente in vigna durante la raccolta.Attualmente l'estensione dei nostri vigneti è di circa 12 ettari di vigneto, 10 di proprietà e 2 in affitto, con una produzione media annua di 50.000 bottiglie.
Certe scelte “di vita” si fanno a volte in modo non razionale, magari con la convinzione di essere guidati dalle emozioni, dai sentimenti, quando invece, più o meno inconsciamente, si obbedisce a qualcosa d'altro. Così fu quando, all'inizio degli anni '70, Thea e Sergio Navacchia diedero il via a questa avventura. E così è stato quando David e Vittorio, alla morte della loro mamma, nel 1989, decisero che fare vino sarebbe stato il lavoro della loro vita.Sergio e Thea, a modo loro, furono dei rivoluzionari. Una rivoluzione che partì in vigna (fra i primi a piantare con grandi densità per ettaro e a sperimentare con vitigni non tradizionali) per proseguire in cantinaCollaborazioni importanti con la migliore enologia italiana: un giovanissimo Francesco Spagnolli nei primi anni ottanta, quindi Vittorio Fiore fino ad arrivare a Donato Lanati, i cui insegnamenti sono stati fondamentali per la crescita di Vittorio come responsabile della gestione agronomica ed enologica dell'azienda. Fu quindi naturale e fisiologico l'emergere dell'azienda nel panorama produttivo prima regionale e poi anche nazionale. Prima la stampa specializzata e le guide (il primo “tre bicchieri” è datato 1997) nazionali e a seguire anche le testate internazionali (Il Thea 2008 è stato uno dei primi Sangiovese di Romagna a vedersi attribuire i 90/100 da Wine Spectator, Il Thea Passito, addirittura 94/100 da Wine Enthusiast!)
L'azienda agricola San Valentino sorge sulla cresta della collina di Covignano (o Col Vignano come si chiamava secoli fa), a 150 metri sul livello del mare, in provincia di Rimini, scaldata dal sole e accarezzata da un vento che porta i benefici influssi del vicino mare. Sono le nove finestre colorate della cantina, al centro del podere, il simbolo della San Valentino: affacciarsi a una di queste significa immergersi in un panorama integro e inebriarsi del profumo di una terra generosa. La vista si perde lungo ettari di terreno coltivato a vigne ed ulivi verso sud-ovest fino al monte Titano e ai colli di Verucchio e Santarcangelo, alle spalle il mare. Tutt'intorno borghi e castelli che narrano la storia antica e prestigiosa di quest'angolo di Romagna e della sua città, fondata nel 268 a.C. dai Romani, snodo tra la via Flaminia e la via Emilia, feudo dei Malatesta dal XIV secolo, culla di artisti e, ancora, città natale di Federico Fellini. I vini prodotti nella cantina San Valentino nascono per un atto d'amore: fu la passione per i frutti della terra a spingere Roberto Mascarin nel 1997 a prendere in mano l'azienda del padre e a dare la svolta importante raggiungendo traguardi prestigiosi nel volgere di pochi anni. Ma è l'incontro con Valentina, Enrico e Alfredo Aureli, che nel 2016 entrano in società con Roberto, a sancire la rinascita della San Valentino. L'azienda, oggi più moderna ed innovativa, è un punto di riferimento del settore e vanta punteggi internazionali tra i più alti nel suo territorio. Protagonista anche il noto enologo Luca D'Attoma, che già negli anni 2000 aveva curato la piantumazione dei nuovi impianti e dal 2016 affianca San Valentino nella gestione dei vigneti e nella produzione dei vini.I vigneti si estendono su una superficie di 17 ettari in proprietà, tutti in collina ed esposti a sud e sud-ovest; il 70% degli stessi è a Sangiovese e Rebola ed il restante a Cabernet Franc, Syrah, e Merlot. Vengono inerbiti a filari alterni e condotti secondo le direttive del Biologico. Il sesto d'impianto conta 7000 piante per ettaro, a guyot. I terreni sono poveri, con una piccola percentuale di argilla e calcare. La resa è di circa 8.000 chili di uva per ettaro, tutta raccolta a mano. Tutti gli interventi sulle piante sono fatti ad un unico scopo: creare condizioni ottimali per uve sane e di eccellente qualità perché “il vino buono nasce nel vigneto e si completa in cantina”. I vini San Valentino, tutti biologici, sono identitari e caratteristici, sia della varietà che del territorio. Quattro sono le uve principali, nove le etichette totali. Quattro i cru: ViVi, Terra di Covignano, Luna Nuova e Mascarin. Tutti vini fermi; due sono bianchi, sei rossi e un passito di Rebola affinato in caratelli di rovere per oltre 15 anni con metodo solera: Contesse Muschietti.
Sono Jacopo Giovannini e con orgoglio vi posso dire che siamo vignaioli da 3 generazioni.Fondata a metà degli anni 60 dal capostipite della famiglia mio nonno Garibaldo Giovannini, l'attività è proseguita grazie a mio padre Giorgio e circa venti anni fa', dopo il diploma superiore, ho deciso seppur molto giovane, di unirmi all'azienda.Con il passare degli anni ho ereditato la passione e l'impegno della mia famiglia, imparando prima il lavoro in vigna e in seguito ampliando la rete commerciale. Mi piace pensare di proporre a chi ci vuole conoscere, un vino vero, testimone della tradizione della nostra terra, senza lasciare nulla al caso.Da pochi anni, dopo essere diventato padre a mia volta, si è aggiunto in azienda un tocco femminile grazie all'aiuto di mia moglie Maddalena.L'azienda Agricola Giovannini si trova sui colli Imolesi in provincia di Bologna, nella Vallata del Santerno. Situata in una posizione che permette una visuale da sogno, sono ubicati 15 ettari di vigneto, tutti originari del nostro territorio.Principalmente coltiviamo uve di Albana, Sangiovese e Trebbiano, in poderi con terreno limoso e argilloso, che forniscono alle uve profumi inconfondibili.Dal 2014 abbiamo convertito la nostra Azienda seguendo un modello di sviluppo sostenibile, dove il rispetto dell'ambiente e la salute di chi beve i nostri vini è basilare.Abbiamo deciso di bandire ogni prodotto chimico dal processo produttivo dei nostri vini, stimolando invece le vigne tramite processi naturali per lo sviluppo di una vite che produce uve sane e ricche.
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L'azienda agricola Maria Galassi si trova a Paderno sulle prime colline di Cesena nel comprensorio di Bertinoro.Da più di trent'anni Maria Daniela si occupa con il sostegno del marito Marco dell'azienda di famiglia che si tramanda da quattro generazioni di donne.L'azienda segue da sempre le regole dell'agricoltura biologica, per una precisa scelta di vita e dal 2006 oltre a coltivare la vigna Maria Daniela ha deciso di vinificare e di dedicare il suo primo vino “NatoRe” alla memoria di suo padre Renato, suo mentore ed appassionato agricoltore.
Putin acercandose a la capital y Zelensky con su ejercito peliando por su pais. Putin amenaza con atacar usando armas biologica. Y biden con las manos crusada pensando cuando le va comprar petroleo a Venezuela. No respetan a biden, el candidato manchurian.
Organic wine: trend o nicchia di mercato? Dagli Stati Uniti dati, tendenze, trucchi del marketing e certificazioni made in USA per vini prodotti in Italia. Sapevate che un vino made in Italy può ottenere il sigillo USDA Organic? Scopri di più su www.theitalianwinegirl.it dove troverai anche le fotografie delle etichette a cui faccio riferimento nel podcast. Seguimi sui social per news quotidiane, mi trovi su Instagram, Youtube, Linkedin e Facebook come The Italian Wine Girl o Laura Donadoni. --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app
Parte tutto da qui: i semi.Li diamo per scontati, ma hanno del miracoloso!Fintanto che qualcuno non ci mette lo zampino.In questo episodio andiamo a vedere come il mondo dei semi sia lo specchio della società.Il settore del giardinaggio segue le stesse impronte di quella che è ormai diventata una agricoltura industriale.Il breve termine ha ormai eclissato il medio e lungo termine, in ogni aspetto della vita.A cominciare dai semi.Non ti anticipo altro, buon ascolto.