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Nell'estate del 2001, la città italiana di Genova divenne il fulcro del dibattito globale quando il G8 si riunì per discutere delle questioni economiche mondiali. Tuttavia, ciò che doveva essere un summit internazionale si trasformò in un evento noto per un tragico incidente che avrebbe cambiato per sempre il panorama politico e sociale.Carlo Giuliani, un giovane attivista italiano, si trovava tra i manifestanti che protestavano contro il vertice, esprimendo il loro dissenso contro la globalizzazione e le politiche economiche dei paesi più industrializzati. Le tensioni raggiunsero il culmine quando la polizia e i manifestanti entrarono in conflitto violento nelle strade di Genova.In quello che sembrava un momento di caos e confusione, Carlo Giuliani fu colpito mortalmente da un proiettile sparato da un ufficiale di polizia. Le circostanze esatte di come e perché Carlo sia stato ucciso sono ancora oggetto di controversia e dibattito. Gli eventi successivi videro una reazione internazionale di indignazione e protesta, con molte voci che sollevavano domande sulla giustizia e sui diritti umani.In questo episodio del nostro podcast, esploreremo i dettagli di quella giornata fatale, gli attori coinvolti e il contesto sociale e politico che ha portato alla morte di Carlo Giuliani. Attraverso interviste, testimonianze oculari e analisi degli eventi, cercheremo di gettare luce su una delle pagine più oscure della storia moderna italiana e globale.Un episodio commovente e rivelatore che cerca di rendere giustizia alla memoria di Carlo Giuliani e di far riflettere sulla fragilità dei diritti civili e sulla complessità delle dinamiche socio-politiche in un mondo sempre più interconnesso.
Oggi a Cult: Thomas Schlesser parla del suo libro "Gli occhi di Monna Lisa" (Longanesi); Claudia Cipriani sul suo doc "Di vita non si muore" su Carlo Giuliani; al Cantiere Florida di Firenze l'edizione 2024 del Materia Prima Festival; la rubrica di classica a cura di Giuseppe Califano...
Genova, estate 2001 - Dal 20 al 22 luglio, si riuniscono i rappresentati degli otto paesi più influenti del mondo, i cosiddetti G8: tra questi c'erano George W. Bush, Vladimir Putin, Tony Blair, Jacques Chirac, oltre a Silvio Berlusconi a fare da padrone di casa. All'ordine del giorno del vertice del G8, la gestione economica mondiale, il commercio internazionale e il rapporto con i Paesi in via di sviluppo. Negli stessi giorni, i movimenti no-global e le associazioni pacifiste danno vita a Genova a manifestazioni di dissenso per chiedere un'economia più equa e meno globalizzata: il loro slogan più famoso è "un altro mondo è possibile". Nelle manifestazioni, inizialmente pacifiche, la tensione sale e si verificano scontri tra civili e polizia che si surriscalderanno fino ad un punto di non ritorno: la morte di Carlo Giuliani, alla quale seguiranno l'incursione alla Diaz prima, ed i fatti della caserma di Bolzaneto poi. Perché a più di 20 anni di distanza, nonostante i processi svoltisi per determinare la verità, si tratta di una serie di eventi che tuttora divide l'opinione pubblica nazionale? Proviamo a scoprirlo insieme a Luca Pallavidino: insegnante, esperto di cronaca nera, nonchè speaker e co-fondatore del podcast “Dpen Crimini”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast
Nel luglio 2001, mentre a Genova si manifesta contro il G8 e muore Carlo Giuliani, tre ragazzi partono verso sud. Ma quello che sta accadendo là li insegue ovunque.Francesco Pecoraro, "Solo vera è l'estate", Ponte alle GrazieLeggi anche:- Cosa successe al G8 di Genova- L'omicidio di Carlo Giuliani, 15 anni faTimbuctu è un podcast del Post condotto da Marino Sinibaldi Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Les habitants de Gênes ont fui ou se terrent chez eux. La ville est déserte et l'état de siège a été proclamé. C'est le G8, son sommet, et la mort d'un militant italien, Carlo Giuliani. Qui se souvient encore de lui ? Qui se souvient de l'école Diaz ? Qui se souvient de la caserne de Bolzaneto ? Frédéric Paulin revient sur les événements de feu, qu'il a connus de l'intérieur. #AuPoste, l'auteur de « La nuit tombée sur nos âmes » (Agullo Editions) a parlé deux bonnes heures. De ses souvenirs, de la position de l'écrivain, de comment ce dernier choisit des noms de personnages et des perspectives de récit. De Wag, ce personnage trouble au cœur de son livre, à la fois son double et son opposé (Wag est un informateur de la police, quand Paulin est plutôt tout le contraire), de Clash et de Rage against the machine. Mais aussi du duo de la DST, qui passe de page en page, du MSI néo-fasciste qui venait alors d'arriver au pouvoir en Italie, ou de Bush sur son bateau au large de la ville.
Juan Mayorga estrena en El Español la obra Silencio, protagonizada por Blanca PortilloEl escritor Antonio Soler rompe el silencio de la Iglesia sobre un cura y sus orgías en la España de Franco. Oriol Pla nos presenta Ragazzo, memoria del activista Carlo Giuliani, asesinado hace 20 añosDespedimos el Festival Actual y saludamos al Inverfest
L'ospite di questo episodio è Francesco Barilli, autore di una sacco di sceneggiature per fumetti tra i quali "CARLO GIULIANI. IL RIBELLE DI GENOVA"; ma per questo episodio è soprattutto lo scrittore del romanzo epistolare "E NON FUMMO PIÙ RAGAZZI"Speriamo vi piaccia la puntata quanto è piaciuta a noi, qua sotto trovate il link per i libriBuona vita
Passato il ventennale, è importante ricordare che la repressione nel sangue di quei giorni ha lasciato campo libero agli eccessi del capitalismo contro cui si battevano i manifestanti nel 2001Durante il G8 di Genova del 2001 sono state compiute torture e i più gravi abusi dello stato di diritto in Italia degli ultimi decenni: un episodio che ha lasciato tracce profonde — forse più di quello che sembrava all'inizio — nella società del paese. Negli scorsi giorni a Genova si sono tenute diverse celebrazioni per ricordare le vittime di violenza e repressione. Ma com'era l'Italia di allora?Abbiamo cercato di capire com'era il paese in quel momento: per certi versi simile a quello di oggi e per certi versi ancora diverso — c'erano già i segni di una crescente precarizzazione del lavoro, ad esempio, contro cui il movimento del Genoa Social Forum si batteva. Ed era un paese che si era appena affacciato al governo Berlusconi 2, il più lungo dell'Italia repubblicana, che avrebbe lasciato tracce devastanti nella società degli anni successivi.Abbiamo cercato di ricostruire precisamente cosa accadde durante le manifestazioni di quei giorni, tra errori grotteschi di coordinazione delle forze di polizia e responsabilità delle massime cariche dello stato, completamente impreparate o addirittura conniventi con i massacri e le violenze sugli innocenti esibite dalle forze dell'ordine. Oppire la dinamica dell'omicidio di Carlo Giuliani e delle assurde scuse accampate dalle forze dell'ordine per averlo ucciso.Abbiamo cercato di raccontare l'uso della forza alla scuola Diaz e alla caserma Bolzaneto, definito in diversi modi — “macelleria messicane,” “torture,” “martirio” — che non riescono comunque a cogliere la gravità dei fatti: secondo la formula di Amnesty International, che non possiamo sottovalutare solo perché l'abbiamo sentita più volte, “la più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale.”Abbiamo cercato di capire quali sono stati gli effetti di lungo termine sulla sinistra italiana e sulla società del paese in generale, e come sia stato possibile che nessuno nelle forze dell'ordine abbia pagato per quanto è successo, mentre diversi attivisti sono ancora perseguitati dalla giustizia e dai ricordi — insomma: di come la brutalità del “metodo Genova” abbia fatto scuola.Show notes Il 20 luglio 2001 a Genova nelle riprese d'archivio di Indymedia Il G8 di Genova è stato il “trauma psicopolitico” di una generazione La notte della Diaz nelle riprese di Indymedia Genova, vent'anni dopo.. Il G8 del 2001, storia di un fallimento di Mari Giovanni - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio Vittorio Agnoletto: "Avevamo ragione noi, il G8 non solo una sconfitta" Ventennale G8, l'ex ministro Scajola: "La responsabilità fu dei violenti ma la polizia era impreparata" - Genova 24In questa puntata sono con voi: Stefano Colombo, Marta Clinco e Alessandro Massone.Sostieni l'informazione indipendente di the Submarine: abbonati a Hello, World! La prima settimana è gratisin copertina: foto CC-BY 2.5 Camillo. Elaborazione CC-BY the Submarine
Il ventennale del G8 di Genova. 2001 - 2021. 3 di 11
Quali sono stati gli effetti della violenza per chi l'ha subita in prima persona? Che cosa è rimasto vent'anni dopo? Qual è il segno che lascia sulla memoria e sull'azione politica? La giornalista Annalisa Camilli cerca le vittime del blitz della polizia alla scuola Diaz-Pertini. Infine a Genova incontra la sorella di Carlo Giuliani, Elena, che negli ultimi vent'anni ha parlato molto poco con i giornalisti.
Vent'anni fa, un vasto movimento internazionale partito da Seattle due anni prima sbarcava a Genova durante la riunione del G8. Non c'era ancora stato l'attacco di Al qaeda contro le Twin towers di New York, alla guida degli Stati Uniti c'era george Bush Jr e in Italia regnava sovrano Silvio Berlusconi. Le provocazioni dei black bloc, gli scontri generalizzati che misero a ferro e fuoco la città ligure e la relativa repressione da parte degli apparati dello Stato chiusero per sempre la voce a vaste aree giovanili e associative. L'uccisione di Carlo Giuliani, l'assalto della polizia di notte alla scuola Diaz e le detenzioni illegali nella caserma di Bolzaneto trasformavano Genova in uno Stato di eccezione dove la democrazia si eclissò. Quel movimento però poneva ai grandi del mondo temi ancora oggi irrisolti e non affrontati. Nei social forum di Genova si parlava di acqua pubblica, beni comuni, conversioni ecologiche, disuguaglianze sociale, vecchie e nuove povertà, clima, sviluppo sostenibile e transizione ecologiche. le tesi elaborate nei documenti, prima della dura violenza, restano ancora oggi nelle agende politiche dei vari stati e. Molte delle critiche ad una globalizzazione non controllata e ad uno sviluppo liberista erano giuste e, almeno sul piano dei contenuti, il movimento di Genova 2001 aveva ragione tanto che ormai non c'è incontro istituzionale, in cui, nell'assenza drammatica di una visione del mondo, qualcuno non faccia uscire dalla borsa un piano sostenibile. Una scatola magica che, se non riempita adeguatamente con idee, rischia di rimanere un mero sogno, una chimera, una utopia. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App
Vent'anni fa, un vasto movimento internazionale partito da Seattle due anni prima sbarcava a Genova durante la riunione del G8. Non c'era ancora stato l'attacco di Al qaeda contro le Twin towers di New York, alla guida degli Stati Uniti c'era george Bush Jr e in Italia regnava sovrano Silvio Berlusconi. Le provocazioni dei black bloc, gli scontri generalizzati che misero a ferro e fuoco la città ligure e la relativa repressione da parte degli apparati dello Stato chiusero per sempre la voce a vaste aree giovanili e associative. L'uccisione di Carlo Giuliani, l'assalto della polizia di notte alla scuola Diaz e le detenzioni illegali nella caserma di Bolzaneto trasformavano Genova in uno Stato di eccezione dove la democrazia si eclissò. Quel movimento però poneva ai grandi del mondo temi ancora oggi irrisolti e non affrontati. Nei social forum di Genova si parlava di acqua pubblica, beni comuni, conversioni ecologiche, disuguaglianze sociale, vecchie e nuove povertà, clima, sviluppo sostenibile e transizione ecologiche. le tesi elaborate nei documenti, prima della dura violenza, restano ancora oggi nelle agende politiche dei vari stati e. Molte delle critiche ad una globalizzazione non controllata e ad uno sviluppo liberista erano giuste e, almeno sul piano dei contenuti, il movimento di Genova 2001 aveva ragione tanto che ormai non c'è incontro istituzionale, in cui, nell'assenza drammatica di una visione del mondo, qualcuno non faccia uscire dalla borsa un piano sostenibile. Una scatola magica che, se non riempita adeguatamente con idee, rischia di rimanere un mero sogno, una chimera, una utopia. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App
Vent'anni fa, un vasto movimento internazionale partito da Seattle due anni prima sbarcava a Genova durante la riunione del G8. Non c'era ancora stato l'attacco di Al qaeda contro le Twin towers di New York, alla guida degli Stati Uniti c'era george Bush Jr e in Italia regnava sovrano Silvio Berlusconi. Le provocazioni dei black bloc, gli scontri generalizzati che misero a ferro e fuoco la città ligure e la relativa repressione da parte degli apparati dello Stato chiusero per sempre la voce a vaste aree giovanili e associative. L'uccisione di Carlo Giuliani, l'assalto della polizia di notte alla scuola Diaz e le detenzioni illegali nella caserma di Bolzaneto trasformavano Genova in uno Stato di eccezione dove la democrazia si eclissò. Quel movimento però poneva ai grandi del mondo temi ancora oggi irrisolti e non affrontati. Nei social forum di Genova si parlava di acqua pubblica, beni comuni, conversioni ecologiche, disuguaglianze sociale, vecchie e nuove povertà, clima, sviluppo sostenibile e transizione ecologiche. le tesi elaborate nei documenti, prima della dura violenza, restano ancora oggi nelle agende politiche dei vari stati e. Molte delle critiche ad una globalizzazione non controllata e ad uno sviluppo liberista erano giuste e, almeno sul piano dei contenuti, il movimento di Genova 2001 aveva ragione tanto che ormai non c'è incontro istituzionale, in cui, nell'assenza drammatica di una visione del mondo, qualcuno non faccia uscire dalla borsa un piano sostenibile. Una scatola magica che, se non riempita adeguatamente con idee, rischia di rimanere un mero sogno, una chimera, una utopia. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App
Dal 19 a 22 luglio 2001, a Genova, si svolge il summit del G8. Nelle stanze di palazzo Ducale sono presenti George Bush, Stati Uniti; Jean Chretien, Canada; Jacques Chirac, Francia; Gerhard Schröder, Germania; Toni Blair, Gran Bretagna; Vladimir Putin, Russia; Junichirō Koizumi, Giappone; Silvio Berlusconi, Italia.Qualche mese prima, nel gennaio del 2001, a Porto Alegre, viene organizzato il primo Forum Sociale Mondiale, incontro tra movimenti della società civile che si oppongono alla globalizzazione dominante e al mercato che considera il denaro l'unica misura di riferimento.Quel forum, nel luglio del 2001, si trasferisce a Genova, per lanciare dibattiti, sfilare per le strade, affermare un dissenso che deve restare pacifico. Sono presenti movimenti no-global, gruppi cattolici, pacifisti, liberi pensatori, Tute Bianche espressione del Laboratorio di Disobbedienza sociale, Reti ribelli, eccetera eccetera. A Genova arrivano anche i Black bloc.Il dispiegamento di forze dell'ordine è impressionante. Viene delimitata una zona rossa, dentro la quale ci sono i potenti della terra.Il 20 luglio inizia il finimondo: le manifestazioni degenerano. Durante gli scontri un giovane manifestante, Carlo Giuliani, 23 anni, viene ucciso da un colpo di pistola sparato da un carabiniere ausiliario. Qualcuno disse: “Morì un ragazzo, ammazzato dall'inesperienza di chi non aveva mai sperimentato una situazione di ordine pubblico. Morì un giovane che stava protestando contro un mondo che non riconosceva”.Genova 2001 fu anche le torture alla caserma di Bolzaneto e la mattanza alla scuola Diaz. Lo stato di diritto, in quei giorni di luglio a Genova, venne sospeso.Questo lavoro ricostruisce con Elena Giuliani, sorella di Carlo, e Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa social forum, il caldo di quel luglio a Genova. Parallelamente, una voce ricostruisce un viaggio dal Ticino, nato per manifestare un dissenso pacifico, e sfociato in un'esperienza che non aveva precedenti.
Il G8 di Genova del 2001 è passato alla storia per l'uccisione di Carlo Giuliani, gli scontri in strada e le violenze. Sapevate però che quel vertice fu decisivo per la vita di milioni di malati di AIDS, malaria e tubercolosi? Ne parliamo con il Prof. Stefano Vella, infettivologo ed ex componente del Global Fund.
21 luglio del 2001. Solo poche ore fa Carlo Giuliani è stato ucciso da un colpo di pistola sparato da un carabiniere, negli scontri scatenati dalla carica di via Tolemaide. La città è sotto shock, tra i manifestanti si piange e ci si abbraccia. Per il pomeriggio è previsto il corteo internazionale, con tutte le sigle del Genoa Social Forum e tanti nuovi arrivi attesi da tutta Italia. Ad accompagnarmi in questa giornata saranno i racconti di Mario Agostinelli, Elena Rosselli e Salvatore Cannavò, oltre ai suoni della cronaca in presa diretta realizzata durante quei giorni da Radio Popolare...
Ciao Ragazzi!This episode is about the G8 riots in Genoa, 2001.It was a sad day for democracy, a suspension of all forms of human rightsA sad page of Western history and a lesson to be learnedHere is the link to my website, where you'll find the transcript in Italian:Go to https://italianstorieswithdavide.com/....My Instagram page for all your feedback & commentshttps://www.instagram.com/italian_stories_with_davide/.....link per riascoltare euro 68:https://italianstorieswithdavide.com/09-euro-68/.link per riascoltare peppino impastato:https://italianstorieswithdavide.com/03-peppino-impastato/.Hope you enjoy and...Ci vediamo presto!Music by Andrea Danuzzo: https://soundcloud.com/andrea-sven-danuzzo...Sources:RAI - Blu Notte - Genova 2001 G8:https://www.raiplay.it/video/2011/07/Genova-2001-G8---Blu-notte-1fa7b5c1-7a77-4b89-bd03-b2b1c2a33c4f.html.DIAZ - Don't clean up this blood - Trailer:https://www.youtube.com/watch?v=KVysTs75mBI&ab_channel=Fandango.Duncan McDonnell - The Genoa G8 and the Death of Carlo Giuliani:https://www.academia.edu/173843/The_Genoa_G8_and_the_Death_of_Carlo_Giuliani.Enrico Deaglio - Patria 1978-2010:https://www.amazon.it/Patria-1978-2010-Enrico-Deaglio/dp/8856502135Concita De Gregorio - Perché tutto questo?:https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/07/23/perche-tutto-questo.html?ref=search.Men in black behind chaos - Rory Carroll & co:https://www.theguardian.com/world/2001/jul/23/globalisation.davidpallister.Valerio Callieri - È così che ci appartiene il mondo:https://www.amazon.it/%C3%88-cos%C3%AC-che-appartiene-mondo/dp/8807493071.Manu Chao (live) - Genova 2001:https://www.youtube.com/watch?v=lwRED_-8nVc&ab_channel=davsau.Notizie TG Italiani:https://www.youtube.com/watch?v=FEyv1BEbf5o&ab_channel=lucazollino75canale7
Il 20 luglio comincia il G8 a Palazzo Ducale, mentre ventimila manifestanti raggiungono i sit-in. Alla piazza sul lavoro indetta dai Cobas si forma un black bloc e si mette subito in azione: incendia cassonetti, spacca bancomat, il gruppo si muove indisturbato per due ore davanti alle forze dell'ordine, si sposta nella città fino al carcere di Marassi. Intanto il corteo delle tute bianche è in ritardo, mentre scende su via Tolemaide è caricato dal terzo battaglione Lombardia dei carabinieri armato di mazze di ferro fuori ordinanza: le cariche, violentissime, durano ore, fino alla morte di uno dei manifestanti, Carlo Giuliani, ucciso dal carabiniere Mario Placanica.
Am 20. Juli 2021 jährt sich der Tod von Carlo Giuliani zum 20. Mal. Giuliani starb im Rahmen der globalisierungskritischen Proteste gegen den G8-Gipfel in Genua. Aus dem Auto heraus schoss ein Polizist dem Studenten in den Kopf, als sich dieser mit einem Feuerlöscher auf ein Polizeifahrzeug zubewegte, während dutzende Einsatzkräfte tatenlos danebenstanden. Für viele ... >
Heute im Info geht’s um die Praktikant*innen in den Berner Kitas, um Grusel am weltbekannten Filmfestival NIFFF und um die Gipfel-Proteste, diesen Juli jährt sich der Tod von Carlo Giuliani. Den Podcast gibt’s hier: Zwei Jahre Prakti vor der Berufslehre Es gibt sie in jeder Berner Kita, die Praktikant*innen, die um eine Lehre buhlen. ... >
Carlo Giuliani era andato a manifestare per le strade di Genova il 20 luglio del 2001. La pallottola che pose fine alla sua vita fu solo una delle tante cose che andarono storte in quei giorni.
Seconda parte dell'intervista con Giulio Laurenti, proviamo a mettere le cose in prospettiva e ci facciamo raccontare cos'ha significato per lui fare le ricerche di cui ci parla.(ERRATA CORRIGE: al min 32.48 si intende ovviamente Stefano Cucchi e non Carlo Giuliani, presi dal racconto del nostro ospite nessuno dei due ha avuto la prontezza di correggerlo)Questo è il libro "La madre dell'uovo":https://www.amazon.it/madre-delluovo-Giulio-Laurenti/dp/8897648398Se volete rimanere aggiornati seguiteci su:https://t.me/backtotheG8
Oggi proviamo a interrogarci sulla figura di Carlo Giuliani, su quello che sappiamo di lui e su quello che ha significato simbolicamente la sua vicenda rispetto agli avvenimenti di quei giorni.Se volete rimanere aggiornati seguiteci su:https://t.me/backtotheG8
PRIMA PARTE. L'Europa continua a trattare. Il più lungo vertice della recente storia europea è ancora in corso: gli stalli, le trattative, il merito e le possibili soluzioni con Alessandro Principe. - SECONDA PARTE. Il destino dell'Europa e l'ingorgo fiscale in Italia. Quale parte del destino europeo è in gioco nel vertice sul Recovery Fund in corso a Bruxelles, l'analisi di Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento europeo. Comincia oggi la protesta dei commercialisti sull'accumulo di scadenze fiscali, Alessandro Santoro, professore di Scienza delle Finanze all'Università Bicocca di Milano, ci spiega come ci siamo arrivati, perché era inevitabile e cosa servirebbe al fisco italiano per migliorare. - TERZA PARTE. Taranti, Genova 2001 e i racconti del Covid di una generazione perduta . Taranto tra lo sciopero dei lavoratori della ex-Ilva proclamato dall'Usb e una nuova generazione che non si aspetta più nulla ma vuole cambiare, il racconto dell'attivista-giornalista Angelo Cannata. Il G8 di Genova, 19 anni dopo, il ricordo di Carlo Giuliani in piazza e nel racconto della sorella Elena e la testimonianza di Vittorio Agnoletto su ciò che resta. "Una generazione perduta" cominciano oggi i racconti dalle Rsa dei familiari delle vittime dell'associazione "Felicita" per non dimenticare.
L'uccisione di Carlo Giuliani al G8 di Genova e l'accordo tra governo e Autostrade.
PRIMA PARTE. L'Europa continua a trattare. Il più lungo vertice della recente storia europea è ancora in corso: gli stalli, le trattative, il merito e le possibili soluzioni con Alessandro Principe. - SECONDA PARTE. Il destino dell'Europa e l'ingorgo fiscale in Italia. Quale parte del destino europeo è in gioco nel vertice sul Recovery Fund in corso a Bruxelles, l'analisi di Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento europeo. Comincia oggi la protesta dei commercialisti sull'accumulo di scadenze fiscali, Alessandro Santoro, professore di Scienza delle Finanze all'Università Bicocca di Milano, ci spiega come ci siamo arrivati, perché era inevitabile e cosa servirebbe al fisco italiano per migliorare. - TERZA PARTE. Taranti, Genova 2001 e i racconti del Covid di una generazione perduta . Taranto tra lo sciopero dei lavoratori della ex-Ilva proclamato dall'Usb e una nuova generazione che non si aspetta più nulla ma vuole cambiare, il racconto dell'attivista-giornalista Angelo Cannata. Il G8 di Genova, 19 anni dopo, il ricordo di Carlo Giuliani in piazza e nel racconto della sorella Elena e la testimonianza di Vittorio Agnoletto su ciò che resta. "Una generazione perduta" cominciano oggi i racconti dalle Rsa dei familiari delle vittime dell'associazione "Felicita" per non dimenticare.
PRIMA PARTE. L'Europa continua a trattare. Il più lungo vertice della recente storia europea è ancora in corso: gli stalli, le trattative, il merito e le possibili soluzioni con Alessandro Principe. - SECONDA PARTE. Il destino dell'Europa e l'ingorgo fiscale in Italia. Quale parte del destino europeo è in gioco nel vertice sul Recovery Fund in corso a Bruxelles, l'analisi di Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento europeo. Comincia oggi la protesta dei commercialisti sull'accumulo di scadenze fiscali, Alessandro Santoro, professore di Scienza delle Finanze all'Università Bicocca di Milano, ci spiega come ci siamo arrivati, perché era inevitabile e cosa servirebbe al fisco italiano per migliorare. - TERZA PARTE. Taranti, Genova 2001 e i racconti del Covid di una generazione perduta . Taranto tra lo sciopero dei lavoratori della ex-Ilva proclamato dall'Usb e una nuova generazione che non si aspetta più nulla ma vuole cambiare, il racconto dell'attivista-giornalista Angelo Cannata. Il G8 di Genova, 19 anni dopo, il ricordo di Carlo Giuliani in piazza e nel racconto della sorella Elena e la testimonianza di Vittorio Agnoletto su ciò che resta. "Una generazione perduta" cominciano oggi i racconti dalle Rsa dei familiari delle vittime dell'associazione "Felicita" per non dimenticare.
Il summit G8 più noto resta probabilmente quello di Genova del 19-21 luglio 2001. Esso venne pesantemente contestato da migliaia di no global provenienti da ogni parte del mondo. Tra i manifestanti pacifici si mischiò un numero imprecisato di appartenenti al black block, fautori di azioni violente e teppistiche a danno di quelli che venivano visti come i simboli del sistema capitalistico e globalizzato, quali banche e società di lavoro interinale. Le forze dell'ordine intervennero caricando duramente anche i cortei pacifici. Durante gli scontri che ne seguirono, il 20 luglio, seconda giornata dei lavori, mentre una camionetta dei carabinieri era assaltata in piazza Alimonda, un Carabiniere di leva sparò ad altezza d'uomo uccidendo un ragazzo, Carlo Giuliani, che a circa 4 metri dalla camionetta aveva sollevato un estintore con l'intenzione di lanciarlo verso il mezzo. Il carabiniere, Mario Placanica, fu poi prosciolto dalle accuse a suo carico per aver agito in stato di legittima difesa. Rimane da chiarire l'effettiva dinamica di molti degli episodi di quei giorni, che arrecarono danni alla città e in cui molti manifestanti pacifici furono duramente colpiti dalle forze dell'ordine e rimasero feriti. In particolare resta un episodio oscuro: la violenta perquisizione da parte delle forze dell'ordine nella scuola Diaz e la successiva traduzione degli occupanti della scuola nella caserma di Bolzaneto, fatti in cui molti degli occupanti della scuola furono feriti e maltrattati. L'episodio ha destato l'attenzione di autorevoli osservatori quali Amnesty International a causa delle torture per motivi abietti subite dai reclusi nella caserma del reparto celere di Bolzaneto.
Nico (pseudonimo di Christa Päffgen), Ian Curtis e Carlo Giuliani. Con lo scrittore Massimo Palma abbiamo parlato di "Nico e le maree" e "Happy Diaz", libri di difficile catalogazione dove musica (Velvet Underground, Joy Division, New Order) e storia (Germania nazista, Inghilterra thatcheriana, G8 di Genova) si intrecciano.
Malaerba - Genova 2001: la lotta contro il G8, repressione e torture nella caserma BolzanetoOspite in studio Marco, compagno umbro che ci racconta della sua esperienza al G8 di Genova, il suo arresto e le terrificanti torture subite nel corso della detenzione presso la caserma di Bolzaneto. Le giornate di lotta contro il G8 di Genova rappresentano una profonda ferita della storia degli ultimi anni, definita da Amnesty International ´una violazione dei diritti umani di dimensioni mai viste nella recente storia europea´. L´assassinio di Carlo Giuliani, i pestaggi indiscriminati, il massacro della scuola Diaz e le torture a Bolzaneto, unite alla sostanziale impunità dei responsabili delle forze dell´ordine, sono fatti che gridano e chiedono ancora giustizia. Per diffondere questa puntata: https://www.radiotandem.it/malaerba-del-12-febbraio-2020 Tutti i podcast di Malaerba: https://www.radiotandem.it/category/malaerba
«C’era la luna, c’erano le stelle, c’era una nuova emozione sulla pelle…». La ricordate? «Il tempo va, passano le ore e finalmente faremo l’amore solo una volta o tutta la vita, speriamo prima che l’estate sia finita». È Alex Britti e siamo nel 1998, e con lui entriamo nei ricordi di tre ragazzi di oggi nati su Internet, tra YouTube e Instagram.Rispettivamente classe ‘90, ’89, ’98, professione influencer, declinazioni: modella, comico e conduttore, scrittrice. Giulia Valentina, Frank Matano e Sofia Viscardi sono stati bambini mentre intorno succedevano varie cose: erano le Notti magiche di Italia 90, facevamo i palloni con le big bubble, Silvio Berlusconi scendeva in campo, nasceva Google mentre la Playstation era la console più venduta al mondo e al cinema eravamo tutti in fila per Titanic. Portavamo, fieramente, il Barbour, facevamo collezione di schede telefoniche, intrecciavamo Scoubidou, ascoltavamo i Take That e i Backstreet Boys. Le Spice Girl. E avevamo Piccoli problemi di cuore, come il cartone che guasrdavamo. Intanto tra Britney Spears e Justin Timberlake tutto sembrava procedere a gonfie vele.È anche, questo, un ventennio di morti dolorose per la musica: se ne vanno Domenico Modugno, Mia Martini, Ivan Graziani, Lucio Battisti, Fabrizio De Andre. Mentre nascono gli Articolo 31 ed esplode er Piotta e c’è un tormentone su tutti che balliamo tutti, dei Las Ketchup, prima della canzone del capitano di Dj Francesco.In tv intanto guardiamo Un medico in famiglia con nonno Libero/Lino Banfi, innamorandoci di Lele e Alice, e sul comodino in casa abbiamo i tamagotchi, pulcini virtuali da accudire. Capita l’ 11 settembre, che travolge le certezze dell’Occidente e durante il G8 di Genova muore un giovane manifestante, Carlo Giuliani, mentre un primo gennaio ci svegliamo diversi: non c’è più la lira, è arrivato l’euro. Ai distributori di benzina chiudono le pompe della rossa e della super: è la nuova era della verde o del Diesel.Dicevamo puntata un po’ speciale questa con un trio di influencer guest star. Li abbiamo incontrati al Jova beach party, con l'Estate addosso, data di Rimini, ospiti di Sammontana, e quella sabbia li ha subito riportati ai tempi in cui una preparava feste di compleanno a sorelle nate in agosto, l’altro dava il primo bacio e scopriva il sesso per la prima volta con una ragazza che non riesce più a trovare, l’ultima veniva buttata al mare da un papà appassionato di kite surf e avventura.Giocano con noi a Chiudi gli occhi, torna bambino (in quest’ordine) Giulia Valentina, Frank Matano e Sofia Viscardi.Giulia Valentina«Se chiudo gli occhi e torno bambina penso al compleanno di mia sorella che è ad agosto e a quelle tutte le povere ragazze che hanno compleanno ad agosto e quindi non lo festeggiano con amiche ma con quelle estive, che le conoscono di meno, all’organizzazione di una festa che fosse giorno speciale per lei e penso alle passeggiate in montagna... forse sono una delle poche che pensa alla montagna e non al mare quando pensa all’estate. Quando ero piccola passavo tanto tempo in montagna es era molto divertente, come adesso con i miei cani, momenti indimenticabili forse i più belli.L’Estate è un momento prima del nuovo inizio: nonostante i miei 28 anni per me comincia a settembre con la scuola, quindi è il momento in cui sono più tranquilla, ho meno pensieri perché tra poco inizia tutto da capo. Quindi è un momento di calma».Frank MatanoSe chiudo gli occhi più che bambino l’estate mi fa pensare ai miei 15 anni perché ho perso la verginità in spiaggia in estate a Scauri che è nel Lazio con una ragazza che si chiama Valentina e mi colpì molto perché lei era nata il 25.12. Non l’ho mai più rivista l’ho anche cercata sui social quindi questo magari è anche un appello “Cara Valentina vorrei sentirci e ricordarci di quei giorni”. Eravamo nella spiaggia dei sassolini e ho perso la verginità è ho dato anche il primo bacio, tutto ho fatto con lei... perciò Viva Valentina e viva i miei 15 anni»Sofia Viscardi«Torno bambina e mi viene in mente tantissimo la mia famiglia perché io ancora adesso da adulta continuo ad andare in vacanza con la famiglia perché ho passato con loro bellissimi momenti a volte in Barça altre in Toscana altre in giro per il mondo sulle spiagge. Mi viene in mente il kyte surf sport che papà mi ha insegnato a fare da quando ero piccola che adesso pratico meno che sono un po’ pigra. Cma il mio bellissimo rapporto con il mare e a una terapia urto che mio papà ha attuato nei miei confronti: a un anno mi buttava in acqua e mi lasciava annegare se non avessi nuotato. Ho imparato a cavarmela tra le onde e mi trovo molto a mio agio. Ho un bellissimo rapporto con il mare tanto che una volta ero a Barcellona con amiche: eravamo in spiaggia e stava tramontando il sole e ho pensato che sembra scontato e non lo è “se tutti i gg andassi a dormire in una casa davanti al mare avrei svoltato”.L’estate è l’estate addosso di Jovanotti, sentita appena uscita dall’orale di maturità e è momento in cui mi sono sentita più grande di tutto e il rosmarino de mio nonno che aveva piantato nel giardino della nostra casa al mare ed era diventato grande, gigante ed è una spezia che mangio sempre lì e quando cucino tocco il rosmarino e mi viene in mente il nonno e poi tantissimi giochi di carte di società sotto l’ombrellone e libro».Un programma di Lavinia Farnese
Il 2001 è stato un anno di svolta: l'attentato alle Torri Gemelle l'11 settembre ha dato il via alla guerra contro Bin Laden, e il XXI secolo è iniziato nel modo più sanguinoso possibile. Ma in Italia la tragedia è iniziata giusto due mesi prima: dal 19 al 22 Luglio si tenne infatti a Genova il G8, che verrà poi ricordato negli anni per le violenze, gli scontri, i pestaggi e i vergognosi fatti della Diaz e di Bolzaneto. Cercando di essere il più obiettivi possibile, Antonella, Carmelo e Serena vi guideranno oggi attraverso i tragici fatti di quei giorni, a partire dall'uccisione di Carlo Giuliani fino alle torture della scuola Diaz e della Caserma di Bolzaneto. Abbiamo cercato di attenerci ai fatti documentati e alle sentenze dei vari processi, ma forse le emozioni hanno preso un po' il sopravvento.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5601PER CUCCHI VINCE LA NARRAZIONE DELLA SINISTRA di Rino CammilleriHanno perso le elezioni, si sono ridotti al lumicino dei voti ma la loro narrazione domina come sempre. Ci si faccia caso: lo spazio e l'importanza che si dà loro nei tiggì sono quasi gli stessi dei bei tempi in cui governavano (senza mandato popolare, tra l'altro), come se la vera e unica opposizione all'attuale governo gialloverde sia la loro.Tanti (ormai) anni fa, quando Berlusconi scippò il potere alla «gioiosa macchina» dei postcomunisti, a Firenze fui invitato a una giornata di riflessione e dibattito insieme a cinquecento intellettuali di centrodestra. Dissi che la priorità stava nella riconquista culturale, perché tutte le parole d'ordine erano da troppo tempo di sinistra. Non fui ascoltato, perché, come diceva la vecchia Dc, la cultura «non si mangia». Il risultato lo vediamo oggi: un partito punito dagli elettori e che quasi non conta più niente continua a dettare legge nelle menti e nelle coscienze, seguitando a fare dell'Italia un Paese cattocomunista pur se la gente vota Lega e M5S.Anche perché l'ideario comunista (pure nelle sue versioni ecologista e politicamente corretto) è ben presente in una delle principali anime dei grillini. La riprova, se mai ce ne fosse bisogno, è nella mozione del Comune di Roma, a guida pentastellata, a favore della proposta di intitolare una strada o una piazza a Stefano Cucchi. Per il quale continua a valere, fino a prova contraria, quel che va ripetendo l'ex senatore Giovanardi: le perizie negano che la sua morte sia dovuta alle percosse ricevute dai carabinieri. L'iniziativa, non a caso targata Sel, in Campidoglio ha avuto solo tre voti contrari. Lo stesso Comune ricordiamo, ha negato con indignazione analogo riconoscimento a Giorgio Almirante, che pur aveva avuto delle benemerenze per il Paese in una stagione particolarmente triste e difficile, benemerenze riconosciutegli anche da Indro Montanelli.Cucchi, invece, è un simbolo e basta. Un simbolo come Carlo Giuliani, morto nei moti del G8 a Genova e a cui fu intitolata un'aula del Senato quando presidente della Camera era il capo di Rifondazione Comunista. Simbolo di che? Della «polizia assassina» con le esse disegnate sui muri a mo' di SS hitleriane, al tempo in cui i graffiti siglavano quotidianamente gli Anni di Piombo. Il riflesso pavloviano è rimasto, anche dopo il crollo del Muro, anche dopo la batosta elettorale del 4 marzo. E il fatto che detto riflesso trovi schiaccianti maggioranze nella capitale d'Italia la dice lunga su chi e cosa comanda, ancora e malgrado tutto, nelle menti e nelle coscienze.Naturalmente, lo stesso riflesso impedisce che vie e piazze vengano intitolate a poliziotti e carabinieri caduti nell'adempimento del loro dovere. Nell'immaginario di sinistra, egemone, sono simboli «di destra», che è cattiva per definizione: l'eroe è il ribelle da centro sociale, o il tossicodipendente «vittima della società». Come Cucchi, il geometra che era stato arrestato per droga.Ogni scuola di pensiero, certo, ha i suoi eroi. Ma quando riesce a imporli a tutti, ecco il problema. Salvini ha molta strada da fare, ma se farà come la Dc e, dopo di lei, come Berlusconi, avrà vita breve. Perché la cultura, sì, non si mangia, ma di cultura si muore. Ed è inutile vincere le elezioni (Berlusca docet) se le chiavi della città (e della propaganda) restano saldamente in mani avverse.
Trasmetteremo la conferenza di Giorgio Cerquetti con l'associazione Realtà allo Specchio, torneremo a parlare del delitto di Erba con Stefania Panza e poi dei casi di Ilaria Alpi e Carlo Giuliani: cosa li accomuna?Partiremo con il collegamento con l'associazione Realtà allo Specchio per la conferenza di Giorgio Cerquetti: "L'arte di vivere, l'arte di amare". Ogni giorno, vivendo, possiamo imparare ad amare meglio noi stessi, gli altri ed ogni forma di vita. Questa conoscenza spirituale è una vera e propria arte le cui basi sono già dentro di noi. Siamo potenzialmente artisti cosmici e possiamo trasformare consapevolmente la nostra esistenza in un vero e piacevole CAPOLAVORO. Incontrarsi con gioia e con amore è già un opera artistica che fa molto bene alla nostra salute. Stiamo bene quando VIVERE ed AMARE diventano la stessa cosa. Giorgio Cerquetti è uno Spirito libero, maestro spirituale e scrittore. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Il potere dell’energia vitale”, L.S.Gruppo Editoriale, “La Scienza Spirituale dei Chakra”, “Saggezza senza tempo”, Anima Edizioni. Vedi: www.cerquetti.org.Nella seconda parte torneremo a parlare del delitto di Erba e dei nuovi possibili risvolti con Stefania Panza, autrice insieme a Paola D'Amico del libro "Una strage imperfetta""La lettura di tutti gli atti giudiziari impone una riflessione approfondita. Attraverso i principi dell’analisi forense abbiamo ricostruito il puzzle di questa terribile vicenda. Ne è emersa una storia colma di pregiudizi, bugie, congetture e ricostruzioni fantasiose. Anche, una storia di diritti negati. Perché certo Rosa Angela Bazzi e Olindo Romano non hanno beneficiato di tutti i diritti previsti dalla nostra Costituzione, dai nostri Codici, e dalla Dichiarazione dei Diritti umani. Sono stati bistratti, derisi, condannati ancor prima del giudizio. Al pari dei loro difensori. Contro ciò combattiamo, ci schieriamo, prendiamo posizione. Perché crediamo nella legalità e nella giustizia, nei sommi principi che regolamentano la nostra democrazia. L’unica sola, vera ragione di questo libro è l’amor di verità".Stefania intervista lo scrittore Giulio Laurenti. Cosa accomuna l'omicidio della giornalista Ilaria Alpi in Somalia nel 1994 e quello di Carlo Giuliani al G8 di Genova nel 2001? Lo scrittore Giulio Laurenti, nel suo romanzo-inchiesta "La madre dell'uovo", lega le due vicende scoprendo tra i protagonisti di entrambe gli stessi personaggi legati alle forze dell'ordine e ai servizi segreti. Nell'intervista parliamo anche di Eurogendfor, la superpolizia militare europea con ampi poteri e immunità.Completeranno la puntata l'angolo di Barbara Marchand e la scheda di Maestro di Dietrologia.Per intervenire: bordernights@webradionetwork.eu
Trasmetteremo la conferenza di Giorgio Cerquetti con l'associazione Realtà allo Specchio, torneremo a parlare del delitto di Erba con Stefania Panza e poi dei casi di Ilaria Alpi e Carlo Giuliani: cosa li accomuna?Partiremo con il collegamento con l'associazione Realtà allo Specchio per la conferenza di Giorgio Cerquetti: "L'arte di vivere, l'arte di amare". Ogni giorno, vivendo, possiamo imparare ad amare meglio noi stessi, gli altri ed ogni forma di vita. Questa conoscenza spirituale è una vera e propria arte le cui basi sono già dentro di noi. Siamo potenzialmente artisti cosmici e possiamo trasformare consapevolmente la nostra esistenza in un vero e piacevole CAPOLAVORO. Incontrarsi con gioia e con amore è già un opera artistica che fa molto bene alla nostra salute. Stiamo bene quando VIVERE ed AMARE diventano la stessa cosa. Giorgio Cerquetti è uno Spirito libero, maestro spirituale e scrittore. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Il potere dell’energia vitale”, L.S.Gruppo Editoriale, “La Scienza Spirituale dei Chakra”, “Saggezza senza tempo”, Anima Edizioni. Vedi: www.cerquetti.org.Nella seconda parte torneremo a parlare del delitto di Erba e dei nuovi possibili risvolti con Stefania Panza, autrice insieme a Paola D'Amico del libro "Una strage imperfetta""La lettura di tutti gli atti giudiziari impone una riflessione approfondita. Attraverso i principi dell’analisi forense abbiamo ricostruito il puzzle di questa terribile vicenda. Ne è emersa una storia colma di pregiudizi, bugie, congetture e ricostruzioni fantasiose. Anche, una storia di diritti negati. Perché certo Rosa Angela Bazzi e Olindo Romano non hanno beneficiato di tutti i diritti previsti dalla nostra Costituzione, dai nostri Codici, e dalla Dichiarazione dei Diritti umani. Sono stati bistratti, derisi, condannati ancor prima del giudizio. Al pari dei loro difensori. Contro ciò combattiamo, ci schieriamo, prendiamo posizione. Perché crediamo nella legalità e nella giustizia, nei sommi principi che regolamentano la nostra democrazia. L’unica sola, vera ragione di questo libro è l’amor di verità".Stefania intervista lo scrittore Giulio Laurenti. Cosa accomuna l'omicidio della giornalista Ilaria Alpi in Somalia nel 1994 e quello di Carlo Giuliani al G8 di Genova nel 2001? Lo scrittore Giulio Laurenti, nel suo romanzo-inchiesta "La madre dell'uovo", lega le due vicende scoprendo tra i protagonisti di entrambe gli stessi personaggi legati alle forze dell'ordine e ai servizi segreti. Nell'intervista parliamo anche di Eurogendfor, la superpolizia militare europea con ampi poteri e immunità.Completeranno la puntata l'angolo di Barbara Marchand e la scheda di Maestro di Dietrologia.Per intervenire: bordernights@webradionetwork.eu
Describimos la muerte de Carlo Giuliani a través de la obra 'Ragazzo', su protagonista Oriol Pla y su autora Lali Álvarez.
Recreamos los últimos momentos en la vida de Carlo Giuliani, el activista de 23 años muerto en Génova en 2001 por disparos de la policía. Sus últimos días de vida saltan ahora a escena a través de la obra 'Ragazzo' protagonizada por Oriol Pla.
CCD: Consigli Distrettuali di DisciplinaParleremo dei nuovi organismi ai quali la Nuova Legge professionale conferisce il compito del controllo disciplinare sugli avvocati iscritti all'albo.Ai nostri microfoni, Carlo Giuliani, del Foro di Tivoli, Segretario del CDD di Roma, e Marianna De' Giudici, del Foro di Venezia, Segretario del CDD di Venezia.In diretta telefonica, sentiremo la Collega Avv. Laura Jannotta, Presidente dell'UNCC, sull'incontro tenutosi a Roma venerdì u.s. in merito alle "specializzazioni".Rubriche:Rassegna Stampa di Domenico Monterisi;"Avvocati nella Letteratura" di Clara Mazzarella;"Aspettando il Congresso" di Pino Gallo;"Gruppo FB - PCT Processo Civile Telematico" con Rosaria Scaringi, a cura di Roberto di Pietro;"Radio Corso Atti e Pareri" di Vincenzo Grieco.Vi aspettiamo in diretta su Con il Senatore MARCO PERDUCA, un pensiero a Marco Pannella e la sua capacità comunicativa, anche come fondatore di Radio Radicalewww.webradioiuslaw.it
Stanotte - un podcast di Gianluca Neri - Ep. 2: "Genova" del 25/6/2015 (Brano tratto dalla puntata 9 di SabatoNotte del 7/7/2007)
Stanotte - un podcast di Gianluca Neri - Ep. 2: "Genova" del 25/6/2015 (Brano tratto dalla puntata 9 di SabatoNotte del 7/7/2007)
Il padre di Carlo Giuliani parla del libro di Vittorio Agnoletto e Lorenzo Guadagnucci che - a dieci anni dai fatti - racconta le verità nascoste sul G8 2001 a Genova.