Podcasts about torri gemelle

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Rassegna Stampa
Il crollo delle Borse, arriva il decreto sicurezza, Trump dalla A alla Z

Rassegna Stampa

Play Episode Listen Later Apr 5, 2025 22:35


Le Borse crollano, di nuovo, a causa dell'annuncio dei dazi voluti da Trump. La peggiore è Piazza Affari, un crollo simile a quello avvenuto dopo l'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001. In Italia, intanto, è arrivato il via libera in Consiglio dei ministri al decreto sicurezza, con pene più severe per alcuni reati e una tutela legale per gli agenti di polizia. E infine parliamo, di nuovo, di Donald Trump ma questa volta sotto la lente di ingrandimento ci sono le sue parole, il suo alfabeto.

Amici e Nemici - L'informazione della settimana
Dazi: Borse a picco. Le Torri Gemelle 24 anni dopo

Amici e Nemici - L'informazione della settimana

Play Episode Listen Later Apr 5, 2025


Il crollo delle borse, dazi, Pnrr, politica interna, riarmo europeo e violenza di genere i temi della puntata di sabato 5 aprile della trasmissione di Daniele Bellasio con Marianna Aprile.In apertura Lorenzo Bini Smaghi, presidente del CdA della banca Societe Generale, già membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea.Nostri ospiti anche il Sen. Stefano Patuanelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato e l'On. Irene Tinagli, economista ed europarlamentare del Partito Democratico.In chiusura, torna Alessandra Sardoni, giornalista e conduttrice televisiva del TgLa7.

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Dazi: il nuovo 11 Settembre delle Borse

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Apr 4, 2025


Borse europee ed americane in fortissimo calo dopo i Dazi imposti dall'amministrazione Trump. Valori negativi come per il crollo delle Torri Gemelle. Ne parliamo con Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte e con il corrispondente del Sole 24 Ore a New York, Marco Valsania. Come ogni venerdì, ci diamo appuntamento alla prossima settimana con le previsioni meteo di Mattia Gussoni de IlMeteo.it.

il posto delle parole
Mauro Garofalo "Il mago dell'aria"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 13, 2024 24:23


Mauro Garofalo"Il mago dell'aria"Mondadori Editorewww.mondadori.itIl 7 agosto 1974, alle 7.05 del mattino, Philippe Petit con l'aiuto di alcuni amici tende un cavo d'acciaio spesso tre centimetri tra le Torri Gemelle di New York. Sospeso a 417,5 metri dal suolo, senza alcun sistema di sicurezza, nei successivi quarantacinque minuti compie la traversata tra le due torri avanti e indietro per otto volte. Sotto di lui, la città si sveglia, alza la testa e spalanca gli occhi… E non solo per quei quarantacinque minuti: continuerà a farlo per tutti gli anni a venire, e lo stesso succederà a molte persone che quel giorno non erano nemmeno nate, perché l'immagine di quell'uomo appeso al cielo è la dimostrazione eterna che l'orizzonte dei sogni non deve avere limiti. Ma perché Philippe è salito lassù? Quali pensieri, quali sogni incendiavano la sua mente e il suo cuore mentre progettava l'impresa? Dall'infanzia passata a correre nelle campagne francesi alla giovinezza vagabonda tra le città di mezzo mondo con i loro alti palazzi, dalla passione per i giochi di prestigio all'innamoramento per il funambolismo nonostante i suoi estenuanti allenamenti, Il mago dell'aria è la biografia immaginaria di uno spirito liberissimo, un racconto fantastico che è insieme storia di formazione, romanzo di avventura e viaggio di un eroe moderno e incantato.Mauro Garofalo è nato a Roma nel 1974 e cresciuto in Maremma. Giornalista, collabora con varie testate nazionali. Specializzato in reportage ambientali, scrittore di romanzi per adulti e ragazzi, insegna in alcune scuole di cinema e scrittura di Milano, dove vive da circa vent'anni.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Radio Pirata, la Radio nella Radio
Bastian Contrario Per la precisa ricorrenza replica della puntata 11 Settembre e non solo (Le torri gemelle e l'immigrazione)

Radio Pirata, la Radio nella Radio

Play Episode Listen Later Sep 16, 2024 9:38


Bastian Contrario 28 Per la precisa ricorrenza replica della puntata 11 Settembre e non solo (Le torri gemelle e l'immigrazione) 11 Settembre 2017)

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni
160 - 11 settembre 2001: la ricostruzione tecnica dei crolli delle torri gemelle e della torre 7

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni

Play Episode Listen Later Sep 11, 2024 26:18


L'11 settembre 2001, in seguito ai quattro attacchi terroristici che sconvolsero gli Stati Uniti, due aerei dell'American Airlines colpirono il World Trade Center causando il crollo delle Torri Gemelle (WTC1 e WTC2) e dell'edificio 7 (WTC7). Dirottati da un gruppo terroristico di Al Qaeda, il primo aereo si schiantò alle 8:46 sulla Torre Nord mentre il secondo aereo si schiantò alle 9:02 sulla Torre Sud. In quel tragico martedì morirono 2900 persone.   In questo episodio analizziamo le cause del collasso dal punto di vista tecnico-ingegneristico. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Non spegnere la luce
L'attentato alle Torri Gemelle - Come l'11 settembre ha cambiato il mondo

Non spegnere la luce

Play Episode Listen Later Sep 11, 2024 87:07


11 settembre 2001, New York City - È una mattina come tante altre a Manhattan, ma ben presto quel giorno si trasformerà in uno dei più tragici della storia americana e non solo. Alle 8:46, un aereo civile dell'American Airlines si schianta contro la Torre Nord del World Trade Center. Diciassette minuti dopo, un secondo aereo della United Airlines colpisce la Torre Sud. Le torri gemelle, simbolo del potere economico globale, crollano nel giro di poche ore, portando con sé migliaia di vite. L'attacco viene rapidamente attribuito ad Al-Qaeda, un'organizzazione terroristica guidata da Osama Bin Laden. La nazione e il mondo intero rimangono scioccati, assistendo in diretta televisiva all'orrore di quel giorno. Ma cosa ha spinto Al-Qaeda a compiere un gesto così estremo? E come ha cambiato l'11 settembre il corso della storia moderna? Proviamo a scoprirlo insieme ad Elena Milanesio: esperta di Stati Uniti e di cronaca nera, nonché autrice del blog www.elestorieamericane.itIscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast

Exodus: il podcast dell'esplorazione spaziale
11 SETTEMBRE E TORRI GEMELLE: INSIDE JOB?

Exodus: il podcast dell'esplorazione spaziale

Play Episode Listen Later Sep 11, 2024 43:52


VIDEO DI CHIARO&SEMPLICE COMPLETO (spiegazione della torre numero 7 WTC7) https://www.youtube.com/watch?v=ucEGpVyJbLA&list=PLw27Asr7GRvbvtnSmfvr7eNNMubQq-Fnx&index=4&t=8312s In questo video, affrontiamo uno dei temi più controversi legati all'11 settembre 2001: le teorie del complotto sulle Torri Gemelle. Con un'analisi dettagliata, esplora le ipotesi secondo cui il crollo delle torri sarebbe stato causato da una demolizione controllata, smontando punto per punto queste teorie. Metteremo in discussione le affermazioni diffuse da noti cospirazionisti come Massimo Mazzucco, evidenziando le falle logiche e tecniche dietro l'idea di un inside job dell'11 settembre orchestrato dalla CIA o altre agenzie governative. Attraverso un'accurata spiegazione delle dinamiche strutturali e fisiche, il video dimostra come il crollo delle torri sia stato causato dagli incendi seguiti all'impatto degli aerei, e non da esplosivi preinstallati. Il video, parte di una serie dedicata alla verità sull'11 settembre, serve a incoraggiare una discussione basata su fatti concreti, invitando gli spettatori a superare le teorie del complotto come quelle esposte nei documentari come Inganno Globale o la Nuova Pearl Harbor di Mazzucco e a concentrarsi su come sono andate realmente le cose durante l'attentato dell'11 settembre. __________________

Ultim'ora
USA 24 - Verso le presidenziali negli Stati Uniti - Episodio 31

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Sep 11, 2024 22:32


MILANO (ITALPRESS) - Nel trentunesimo episodio del format Italpress "USA 24 - Verso le presidenziali negli Stati Uniti", Claudio Brachino e Stefano Vaccara parlano del confronto tra Donald Trump e Kamala Harris. I due candidati alla Casa Bianca, a meno di due mesi dall'Election Day, si sono confrontati sui principali temi nazionali e internazionali. Sono stati 90 minuti roventi di duello tv, durante i quali Kamala Harris ha mostrato fin dai primi secondi della diretta tv più sicurezza dell'avversario. abr/gsl/

Ultim'ora
USA 24 - Verso le presidenziali negli Stati Uniti - Episodio 31

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Sep 11, 2024 22:32


MILANO (ITALPRESS) - Nel trentunesimo episodio del format Italpress "USA 24 - Verso le presidenziali negli Stati Uniti", Claudio Brachino e Stefano Vaccara parlano del confronto tra Donald Trump e Kamala Harris. I due candidati alla Casa Bianca, a meno di due mesi dall'Election Day, si sono confrontati sui principali temi nazionali e internazionali. Sono stati 90 minuti roventi di duello tv, durante i quali Kamala Harris ha mostrato fin dai primi secondi della diretta tv più sicurezza dell'avversario. abr/gsl/

Radio Pirata, la Radio nella Radio
Bastian Contrario - 11 Settembre e non solo (Le torri gemelle e l'immigrazione)

Radio Pirata, la Radio nella Radio

Play Episode Listen Later Apr 19, 2024 9:38


Bastian Contrario 02 11 Settembre e non solo (Le torri gemelle e l'immigrazione) 13 Marzo 2017 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/radiopirata/message

Ultim'ora
Marchese Ragona "Papa? Ironico e generoso.Su Ucraina strumentalizzato"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Apr 10, 2024 25:37


ROMA (ITALPRESS) - Ironico, generoso e umile, ma anche molto determinato a trasformare la Chiesa in un servizio al popolo: è il ritratto di Papa Francesco descritto da Fabio Marchese Ragona, vaticanista di Mediaset, che ha curato l'autobiografia "Life - La mia storia nella Storia", intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell'agenzia Italpress. L'idea del libro - distribuito in 21 Paesi in contemporanea e tradotto in otto lingue - è nata "dalla mia curiosità giornalistica, che mi ha spinto a domandarmi dov'era il Papa quando l'Argentina ha vinto il Mondiale dell'86 o quando cadeva il muro di Berlino, con chi era o cosa faceva quando c'è stato l'attacco alle Torri Gemelle", ha raccontato. Sull'Ucraina, "credo che il Papa sia stato non solo mal interpretato, ma proprio strumentalizzato da chi voleva accendere qualche miccia. Sono sicuro che ci sia stata una 'manina' che ha voluto metterlo in difficoltà", ha sottolineato Marchese Ragona,mgg/gsl

Keration Podcast
Cosa ci riserva davvero il futuro?

Keration Podcast

Play Episode Listen Later Feb 29, 2024 4:18


MOLTI appassionati di fantascienza hanno una mente curiosa, il desiderio di cambiare la società umana e un grande interesse per il futuro. La fantascienza offre molte, molte versioni diverse di come potrebbe essere il futuro. Ma scommettereste la vostra vita su uno di questi? Su cosa basereste le vostre scelte? Questi scenari, o i corsi degli eventi previsti, non possono essere tutti veri. Infatti, dal momento che ciascuno di essi implica delle congetture – finzione – si può dire con sicurezza che anche uno solo di essi è la verità? È molto più probabile che nessuno di loro lo sia. Non si realizzano Molti scenari fantascientifici non si sono avverati. Lungi dall'essere una civiltà migliorata, la realtà di oggi è l'opposto. Lo scrittore tedesco Karl Michael Armer osserva: “Il futuro ci ha travolti […] minacce globali di morte atomica, disastri ambientali, fame, povertà, crisi energetiche [e] terrorismo sponsorizzato dai governi”. Queste parole furono pronunciate diversi anni prima che scoppiasse la guerra al terrorismo in seguito all'attacco alle Torri Gemelle. Il futuro della terra e della famiglia umana descritto in molti racconti di fantascienza non si sta muovendo verso la realizzazione. Al contrario, con il peggioramento delle condizioni sulla terra, la condizione umana sta peggiorando. Nonostante i progressi scientifici o tecnici, in tutto il mondo la società umana sperimenta sempre più criminalità, violenza, povertà, odi etnici e disgregazione familiare. Alcuni sforzi scientifici hanno accresciuto notevolmente i mali dell'uomo. Consideriamo solo alcuni esempi: l'inquinamento chimico dell'aria, dell'acqua e del cibo; il disastro di Bhopal in India, dove un incidente in un impianto industriale ha rilasciato gas velenosi, causando la morte di 2.000 persone e il ferimento di circa 200.000; la fusione della centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina, che ha provocato molti morti e un aumento del cancro e di altri problemi di salute in una vasta area. Colonizzare lo spazio? Un gran numero di futuristiche storie di fantascienza offre una via di fuga dalle miserie della vita e dai fallimenti dei piani umani sulla terra in un altro modo ancora. Trasferiscono gli appassionati in scenari immaginari nello spazio. Gli esseri umani che usano astronavi intergalattiche per colonizzare altri pianeti e altre parti dell'universo sono temi comuni. Questo induce molti a pensare come la persona che scrisse al direttore di un giornale di New York: “Il futuro dell'umanità è nell'esplorazione spaziale”. È vero che l'esplorazione spaziale affascina grazie alle navette spaziali che volano vicino alla terra e al lancio di strumenti che sondano lo spazio. Ma che dire della vita nello spazio? Anche se si parla di voli umani a lunga distanza, al momento non ci sono piani di lavoro definiti per colonizzare la Luna o uno qualsiasi dei pianeti vicini, tanto meno le altre galassie. In realtà, la colonizzazione dello spazio esterno da parte degli sforzi umani non è un'opzione realistica nel prossimo futuro. E gli attuali programmi spaziali di varie nazioni costano così tanto che vengono ridimensionati o abbandonati. Ideologie umane Gran parte della fantascienza riflette le ideologie di questo vecchio mondo. In che modo? La fantascienza è decollata in un periodo di cosiddetta illuminazione, quando molte persone rifiutavano l'autorità tradizionale e credevano che l'uomo potesse elaborare il proprio futuro. Tuttavia, le idee umane, per quanto ben pensate, hanno una portata limitata. Una vera scoperta scientifica Il famoso scienziato Isaac Newton si paragonò a “un ragazzo che gioca sulla riva del mare, … mentre il grande oceano della verità giaceva tutto da scoprire davanti a [lui]”. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/corgiov/message

Stelle e Strisce
Gli Stati Uniti e la guerra al Terrorismo - Da Bin Laden, fino ad Isis e Hamas

Stelle e Strisce

Play Episode Listen Later Oct 15, 2023 61:02


Sono le 8 della mattina dell'11 settembre del 2001 quando quattro aerei vengono dirottati da alcuni terroristi di Al Qaeda, un gruppo di estremisti islamici guidati da Osama bin Laden. Due aerei si schiantarono contro le Torri Gemelle del World Trade Center di New York, un terzo aereo si lanciò sul Pentagono (ossia sull'edificio del comando militare degli Stati Uniti) e un quarto precipitò su un campo nello stato americano della Pennsylvania. Le vittime furono 2.083, tra passeggeri degli aerei e persone che in quel momento erano al lavoro nelle Twin Towers. Da quel giorno, il mondo è cambiato, e con esso anche la definizione di “terrorismo”. Ma  quale significato racchiude davvero questo termine per gli statunitensi? Se vuoi ascoltare una puntata bonus ogni mese e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/StelleeStrisce732 Iscriviti al canale Telegram per non perderti gli approfondimenti e le novità in anteprima sulle prossime puntate: https://t.me/StelleStrisce

18 secondi. La strage di Linate
1. 8 ottobre 2001

18 secondi. La strage di Linate

Play Episode Listen Later Oct 5, 2023 36:43


Quel lunedì è una giornata molto particolare. Nella notte è cominciata l'operazione “Enduring Freedom”, con i primi bombardamenti angloamericani sull'Afghanistan, dopo l'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre. Su Milano cala una nebbia fittissima, come non se ne vedeva da anni.Alle 8.10, nell'aeroporto di Linate un Boeing MD87 della Scandinavian Airlines si schianta contro un jet privato, entrato in pista per errore. L'MD87 si spacca in due e precipita contro un edificio adibito allo smistamento dei bagagli, provocando un incendio che non lascia scampo. Il bilancio è drammatico: 118 vittime e un solo sopravvissuto. Si pensa subito a un attentato o una rappresaglia terroristica. Nessuno considera, nel primo giorno di guerra, l'ipotesi di una collisione accidentale in pista. In poche ore, però, emerge un'altra drammatica verità: si è trattato di una serie di negligenze ed errori. Milano segue incredula l'avvicendarsi delle notizie, mentre alcuni famigliari cominciano ad apprendere del terribile incidente.

Proxi Luminale
#187 Torri dimenticate

Proxi Luminale

Play Episode Listen Later Sep 19, 2023 33:09


Ci siamo resi conto di quanto si parli poco ormai delle Torri Gemelle e allora ci abbiamo ragionato su.

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni
34 - Torri gemelle - la ricostruzione del crollo dell'11 settembre 2001

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni

Play Episode Listen Later Sep 11, 2023 14:15


Gli attentati del 9/11 furono quattro attacchi suicidi coordinati, pianificati da un gruppo di terroristi di al-Qaeda, contro obiettivi civili e militari degli Stati Uniti d'America, fra i quali il World Trade Center. I quattro attacchi causarono la morte di oltre 2.900 persone. La mattina di martedì 11 settembre 2001 due dei quattro aerei di linea vennero dirottati sulle Twin Towers, schiantandosi contro i due grattacieli simbolo di New York e provocandone la caduta. Il primo aereo colpì la Torre Nord alle 8:46 del mattino, tra il 93° e il 96° piano. Le emittenti televisive interruppero la loro programmazione per trasmettere le immagini di quello che stava accadendo. Il secondo aereo si abbatté contro la Torre Sud alle 9:02, tra il 77° e l'85° piano, e questa volta il mondo vide l'impatto in diretta. Nonostante siano trascorsi 20 anni restano ancora molti dubbi sulle dinamiche della tragedia. Se i due edifici hanno resistito alla collisione con gli aerei allora perché sono caduti? In questo video spieghiamo come sono crollate le Torri Gemelle dal punto di vista tecnico-scientifico, riprendendo la versione del NIST che è quella più accreditata. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Radio Bullets
11 settembre 2023 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Sep 11, 2023 17:38


· Afghanistan: dal maggiore produttore di eroina, a quello di anfetamine. · 11 settembre, la data maledetta, i 50 anni dal colpo di stato in Cile ai 12 dall'attentato delle Torri Gemelle. · Marocco: lotta contro il tempo per cercare i sopravvissuti, tre giorni di lutto nazionale. · Il presidente del calcio spagnolo si dimette dopo lo scandalo del bacio. · La giunta del Gabon ritiene che servano due anni per arrivare alle elezioni. · La Cina valuta di vietare indumenti che “feriscono i sentimenti” della nazione. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
11 settembre, ventidue anni dopo: cambiano i nemici, ma la guerra è ancora un'opzione possibile | 11/09/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Sep 11, 2023 2:34


A cura di Daniele Biacchessi L'11 settembre 2001, la rete terroristica al Qaeda sferrava l'attacco mortale contro gli Stati Uniti. Un Boeing 757 della American Airlines precipitò sulla facciata Ovest della sede dell'esercito Usa. Poco prima, altri due aerei colpirono le Torri Gemelle del World Trade Center. Un altro aereo, con l'obiettivo di colpire il Campidoglio o la Casa Bianca, si schiantò in Pennsylvania. Il bilancio totale fu di 2.977 vittime a cui si aggiunsero 19 attentatori. 189 persone morirono solo nell'attacco al Dipartimento della difesa. Dall'11 settembre 2001, cambiò la geopolitica del mondo. Si aprì un lungo periodo di guerre combattute dai soldati americani sul campo in Afghanistan, in Iraq, tutte sostanzialmente perdute. Oggi Kabul è tornata nelle mani dei talebani, degli stessi nemici di ventidue anni fa, a cui, nella fuga di due estati fa, gli americani dovettero cedere un arsenale spaventoso e moderno. Oggi Baghdad è ancora divisa sull'intervento americano diretto del marzo 2003, tra chi parla di invasione e chi di liberazione. Ventidue anni dopo, le priorità militari degli Stati Uniti non sono più concentrate nel Medio Oriente, ma nell'invio costante di armi sempre più sofisticate e tecnologiche a supporto dell'Ucraina nel conflitto contro la Russia. I vecchi nemici ritornano sul campo dello scacchiere internazionale dal 24 febbraio 2022. Il nemico non è più la vecchia Unione sovietica, ma la Russia nazionalista e neozarista di Vladimir Putin. Ventidue anni dopo siamo sprofondati in un clima da guerra fredda. Ventidue anni dopo l'11 settembre, gli Stati Uniti hanno confini più sicuri, non intervengono più direttamente sul piano militare negli scenari dei conflitti. La guerra e la minaccia nucleare restano ancora opzioni possibili. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
11 settembre, ventidue anni dopo: cambiano i nemici, ma la guerra è ancora un'opzione possibile | 11/09/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Sep 11, 2023 2:34


A cura di Daniele Biacchessi L'11 settembre 2001, la rete terroristica al Qaeda sferrava l'attacco mortale contro gli Stati Uniti. Un Boeing 757 della American Airlines precipitò sulla facciata Ovest della sede dell'esercito Usa. Poco prima, altri due aerei colpirono le Torri Gemelle del World Trade Center. Un altro aereo, con l'obiettivo di colpire il Campidoglio o la Casa Bianca, si schiantò in Pennsylvania. Il bilancio totale fu di 2.977 vittime a cui si aggiunsero 19 attentatori. 189 persone morirono solo nell'attacco al Dipartimento della difesa. Dall'11 settembre 2001, cambiò la geopolitica del mondo. Si aprì un lungo periodo di guerre combattute dai soldati americani sul campo in Afghanistan, in Iraq, tutte sostanzialmente perdute. Oggi Kabul è tornata nelle mani dei talebani, degli stessi nemici di ventidue anni fa, a cui, nella fuga di due estati fa, gli americani dovettero cedere un arsenale spaventoso e moderno. Oggi Baghdad è ancora divisa sull'intervento americano diretto del marzo 2003, tra chi parla di invasione e chi di liberazione. Ventidue anni dopo, le priorità militari degli Stati Uniti non sono più concentrate nel Medio Oriente, ma nell'invio costante di armi sempre più sofisticate e tecnologiche a supporto dell'Ucraina nel conflitto contro la Russia. I vecchi nemici ritornano sul campo dello scacchiere internazionale dal 24 febbraio 2022. Il nemico non è più la vecchia Unione sovietica, ma la Russia nazionalista e neozarista di Vladimir Putin. Ventidue anni dopo siamo sprofondati in un clima da guerra fredda. Ventidue anni dopo l'11 settembre, gli Stati Uniti hanno confini più sicuri, non intervengono più direttamente sul piano militare negli scenari dei conflitti. La guerra e la minaccia nucleare restano ancora opzioni possibili. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Exodus: il podcast dell'esplorazione spaziale
11 settembre: INGEGNERE AEROSPAZIALE spiega la MANOVRA IMPOSSIBILE del Pentagono

Exodus: il podcast dell'esplorazione spaziale

Play Episode Listen Later Sep 11, 2023 20:43


La manovra al Pentagono, anche chiamata "la manovra impossibile" o "la virata impossibile", è uno dei punti più critici quando si affronta il tema dell'11 settembre 2001 e degli attentati di Al Qaeda ai danni del World Trade Center e delle Torri Gemelle. È davvero una manovra fisicamente impossibile? Stando a molte teorie alternative, un aereo non sarebbe in grado di eseguirla, e dovrebbe sfracellarsi, o addirittura aprirsi a metà a a causa dei carichi aerodinamici coinvolti e dell'effetto suolo spaventoso (ground effect). Inoltre, un pilota inesperto come Hani Hanjour avrebbe avuto serie difficoltà a eseguire una manovra di questo genere. Vediamo, però, come stanno davvero le cose. FONTI e APPROFONDIMENTI - Flight Path Study: American Airlines 77 https://www.ntsb.gov/about/Documents/Flight_Path_Study_AA77.pdf - American Society of Civil Engineers: The Pentagon Building Performance Report https://www.nist.gov/publications/pentagon-building-performance-report - Massimo Polidoro, La Cospirazione Impossibile https://www.cicap.org/new/files/11-9_cospirazione_impossibile.pdf - Jeffrey Scott credentials https://aerospaceweb.org/about/bios/jeffscott.shtml - Pentagon & Boeing 757 and Ground Effect https://aerospaceweb.org/question/conspiracy/q0274.shtml - La risposta di Bernacchia a un presunto esperto https://undicisettembre.blogspot.com/2006/12/un-pilota-dilettante-saprebbe.html - Volo radente impossibile? Di Paolo Attivissimo https://undicisettembre.blogspot.com/2008/08/volo-radente-impossibile-con-aerei-di.html - Video di volo radente al Portugal Airshow https://www.youtube.com/watch?v=_dK5VOhKk8s - Undicisettembre Blogspot https://undicisettembre.blogspot.com/ - Credenziali di Giulio Bernacchia http://www.911myths.com/html/giulio_bernacchia.html - 9/11 Myths – Reading between the lines http://www.911myths.com/indexold.html

Rimbalzi
Ep.81 - Quando il tornado Williams travolse il tennis

Rimbalzi

Play Episode Listen Later Sep 9, 2023 17:05


L'8 settembre 2001, a tre giorni dall'attentato alle Torri Gemelle che avrebbe per sempre segnato la storia dell'America, per la prima volta dopo 117 anni due sorelle si sfidano su un campo da tennis per il titolo del Grande Slam. Sono afroamericane, sono Venus e Serena Williams. Con loro il mondo del tennis non sarebbe più stato lo stesso. I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle news della CNN dell'11 settembre 2001, dalla telecronaca NBC della finale degli US Open 2001, dall'audio della finale di Wimbledon 2004, dal trailer del film “King Richard” con la regia di Reinaldo Marcus Green, prodotto da Will Smith, Tim e Trevor White per Star Thrower Entertainment, Warner Bros. e Westbrook Studios; dal discorso di Serena Williams dopo la sua ultima partita agli Us Open 2022, trasmesso in Italia da Eurosport. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Impostori
Trailer - Impostori

Impostori

Play Episode Listen Later Sep 7, 2023 1:24


Cos'hanno in comune Tania Head, salvatasi dall'attacco alle Torri Gemelle, e il serial killer svedese Sture Bergwall? E cosa c'entra lo scrittore di culto JT Leroy con il sopravvissuto alla Shoah Samuel Artale? Hanno finto di essere qualcosa - e qualcuno - che non erano. Ma come hanno fatto? Cosa hanno cercato di ottenere fabbricandosi una nuova identità? E quale obiettivo sono riusciti a raggiungere? E, soprattutto, come e da chi sono stati scoperti? Attraverso le parole di testimoni ed esperti, 'Impostori' racconta storie di donne e uomini che, per le ragioni più diverse, hanno deciso di indossare una maschera.See omnystudio.com/listener for privacy information.

MONDOSERIE. Il podcast
24: quando la paranoia conquistò l'America | 1 classico in 2

MONDOSERIE. Il podcast

Play Episode Listen Later Apr 21, 2023 18:59


Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d'Elci e Livio Pacella.Il 6 novembre 2001 andava in onda la prima puntata di 24: serie che sarebbe diventata iconica, come raccontiamo in questa puntata del podcast. Eravamo subito dopo l'11 settembre, e lo show - che aveva al centro un'unità americana dell'anti-terrorismo e il suo migliore agente, Jack Bauer (interpretato da un ottimo Kiefer Sutherland) - seppe sintonizzarsi con gli USA delle Torri Gemelle abbattute. Tra paranoia, complotti, doppi-giochi, nemici spietati.Non solo: 24 costruì uno spettacolo molto innovativo nelle modalità della narrazione, come discutiamo nel podcast. Fin dalla struttura stessa di ogni stagione: 24 episodi a rappresentare le 24 ore di una singola giornata, con un racconto quasi in tempo reale. Appassionante. E naturalmente controverso, con la sua filosofia da “il fine giustifica i mezzi - a partire dal ricorso alla tortura. E una serie ancora vivissima. Le cui 8 stagioni classiche sono oggi disponibili su Disney+, assieme allo spinoff 24: Legacy.“1 classico in 2” è uno dei format del podcast di Mondoserie: conversazioni a due voci su serie che hanno segnato l'immaginario. Vai all'articolo: https://www.mondoserie.it/24-podcast/ Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social: https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://twitter.com/mondoserie_it https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/

K44 - La voce del trasporto
Le Ruote della Storia | Ep. 4 | 2000-2010: la stagione dei contrasti

K44 - La voce del trasporto

Play Episode Listen Later Jan 26, 2023 25:18


In molti hanno definito gli anni 2000 come il «decennio breve», proprio per la frenesia di accadimenti registrati nel giro di pochissimi anni. Tra il 2001, anno del crollo delle Torri Gemelle, e il 2008, con l'inizio della crisi economico-finanziaria. Nel mezzo, un turbinio di eventi destinati a rivoluzionare la storia recente: l'introduzione dell'euro, l'allargamento dell'UE ai Paesi dell'est, il boom di internet e delle tecnologie digitali. In questo mondo in piena ebollizione, anche l'autotrasporto corre veloce e nel giro di pochi anni assiste a una grande trasformazione del settore, che vede prima scomparire le tariffe a forcella e poi introdurre la liberalizzazione «regolata» e i costi minimi della sicurezza. Sullo sfondo, la grande stagione dei fermi causati dagli aumenti del costo del gasolio e dai ritardi nei pagamenti. Ma è anche il decennio dell'exploit dell'elettronica, che viene introdotta a bordo dei veicoli in maniera sempre più massiccia, e dell'Iveco Stralis, un mezzo destinato a rivoluzionare il modo di vivere il camion.A condurci in questo viaggio nella storia è Gennaro Speranza, giornalista di Uomini e Trasporti, con le testimonianze di Daniele Di Ubaldo (direttore Uomini e Trasporti), Michele Latorre (direttore TrasportoEuropa), Massimo Condolo (storico e giornalista), Ezio Camusso (formatore Iveco e memoria storica dell'azienda). Le Ruote della Storia è realizzata in collaborazione con Iveco.

il posto delle parole
David Grieco "Miracolo a New York"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 8, 2022 19:38


David Grieco"Miracolo a New York"La nave di Teseohttps://www.lanavediteseo.eu/L'11 settembre 2001 non era un giorno qualsiasi per morire. Gli amici e i parenti di tutti coloro che sono morti quella mattina sono destinati a non dimenticarli mai perché non hanno nemmenouna tomba su cui piangere o pregare. Il dottor Matthew Mason, protagonista di Miracolo a New York, non fa eccezione. Quel giorno ha perso sotto le macerie sua moglie Jodie, la madre del suo piccolo Charlie, e sebbene egli viva da tempo con un'altra donna che ha cresciuto suo figlio, Matthew trascorre le sue notti insonni a costruire con il Lego una folle, improbabile riproduzione delle Torri Gemelle. Una di quelle notti, Matthew viene chiamato al Pronto Soccorso dell'ospedale dove lavora. Si ritrova davanti a una donna che ha tentato il suicidio proprio lì. Matthew la riconosce. Jodie. Sua moglie. Non può che essere lei.Ma nessuno lo deve sapere. Da quel momento in poi, la vita di Matthew deraglia completamente. Ma quando perderà tutto, proprio tutto, il dottor Mason farà una scoperta sconvolgente che gli permetterà di rinascere.Giornalista, scrittore e regista, David Grieco ha scritto il romanzo Il comunista che mangiava i bambini (1994) – dal quale ha tratto un film intitolato Evilenko, interpretato da Malcolm McDowell – e numerosi libri di non fiction, l'ultimo dei quali è La macchinazione (2015), sulla morte di Pier Paolo Pasolini, e di questo ha diretto il film omonimo. È autore di numerose sceneggiature per il cinema, fra le quali quella di Caruso Pascoski di padre polacco con Francesco Nuti. Ha vinto svariati premi, tra i quali quello come miglior regista – unico italiano nella storia del premio – al festival americano di Tiburon e il prestigioso premio Adriana Prolo alla carriera conferito all'Associazione Museo Nazionale del Cinema.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Leggero ma non troppo
Ep. 2 Cosa ha fatto cadere le Torri Gemelle

Leggero ma non troppo

Play Episode Listen Later Sep 21, 2022 11:23


L'attacco terroristico dell'11 settembre 2001 ha ridefinito gli standard nella costruzione degli edifici, cambiando la storia dell'ingegneria civile.

Il Trequartista
Alex Zanardi, senza replay

Il Trequartista

Play Episode Listen Later Jul 15, 2022 44:29


Se la vita ti dà limoni, fai limonate.L'esempio di quanto la vita può essere cinica, sprezzante, cattiva, maligna, anche ironica se si vuole. Decide per te, il tuo destino, quello della tua famiglia, quello di tua sorella. Ti regala il kart amato il giorno di una strage, ti fa vivere il tuo personale dramma a 4 giorni da quello collettivo delle Torri Gemelle. Ma Alex è sempre stato più forte di tutto e di tutti. Si è sempre rialzato, col sorriso, con quel ghigno che è un ghigno di chi non ha paura di affrontare le sfide che la vita li pone di fronte. E nemmeno di riviverle, un modo quasi per esorcizzarle, per sentirle fuori da sè, lontane, dietro, passate. Perché se c'è un simbolo nella vita di Zanardi quello è la ruota: la ruota gira e ogni giro si lascia dietro quello precedente, senza rimpianti, il prossimo metro è quello che conta. E' questa sua filosofia che lo rende un unicum nel mondo contemporanea che ama spesso rimuginare, giocare con la nostalgia, rivivere, rivedere. Zanardi ha sempre e solo voluto vivere, senza replay. Motori, handbike, ma anche nuoto, maratone: un uomo di sport, devoto allo sport, un vanto anche per il nostro popolo nel mondo, simbolo di tenacia, positività, amore per il prossimo, amore per la vita.E Zanardi è spiazzante: quando pensi che possa soffrire, che possa rimanere toccato da un evento, da un ricordo, da un'immagine, Alex ha sempre una parola inaspettata che ha la capacità di cambiare la prospettiva immediatamente e lasciarti così a riflettere, che sì forse non è poi così male come sembra.Con Giorgio Terruzzi, Carlo PastoreRegia: Alessio AlbanoUna produzione 7:31 LABIn collaborazione con Xiaomi Italia.

Corriere Daily
Torna il burqa, ma non solo: la guerra in Ucraina e l'Afghanistan

Corriere Daily

Play Episode Listen Later May 11, 2022 10:45


La scorsa estate, quando gli Stati Uniti e i loro alleati se ne sono andati, eravamo sinceramente convinti che non ci saremmo dimenticati facilmente del disastro che il ritorno dei Talebani al potere avrebbe provocato. Poi però è scoppiato il conflitto voluto da Vladimir Putin. E l'attenzione del mondo si è spostata. Le donne ne sono state le prime vittime. Ma tutto il Paese sta soffrendo una crisi drammatica, come racconta Viviana Mazza.Per altri approfondimenti:- Afghanistan, i talebani reintroducono l'obbligo del burqa in pubblico per le donne https://bit.ly/39c375o- I talebani impongono il burqa, ma il mondo guarda altrove https://bit.ly/3N8T6o0- Stati Uniti e Afghanistan, dalle Torri Gemelle al ritiro: cos'è successo negli ultimi 20 anni https://bit.ly/3sswVS3

SBS Italian - SBS in Italiano
Su SBS TV, la storia di Zelensky e la reazione di George W. Bush all'attentato alle torri gemelle

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Apr 29, 2022 9:26


Cosa vedere sui canali televisivi SBS? Ecco i nostri consigli per la settimana dal 29 aprile al 7 maggio. In Australia potete poi rivedere il vostro programma preferito o recuperare quello che avete perso su SBS On Demand.

BASTA BUGIE - Politica
L'Ucraina nella narrazione degli stregoni della notizia

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Mar 1, 2022 10:00


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6913L'UCRAINA NELLA NARRAZIONE DEGLI STREGONI DELLA NOTIZIA di Giovanni LazzarettiQuando c'è un evento di grande portata, che coinvolge grandi movimenti di potere e di denaro, che ha fonti di notizie fisicamente lontane (e quindi gestite solo da rilanci di agenzia) oppure inaccessibili per il popolo normale (e quindi gestite solo dagli "esperti"), i grandi media cartacei e televisivi (ora autodefinitisi "editori responsabili") hanno qualche giorno di assestamento e poi confezionano il "frame", la cornice dalla quale nessuno può sfuggire.Tutto ciò che dicono e scrivono gli "editori responsabili" sta in queste cornici. Il dissidente in TV viene progressivamente espulso: ne conservano solo alcuni, per rappresentanza.Il destino dei dissidenti in TV è quello di essere sovrastati (proporzione 5 a 1 in trasmissione) oppure sbeffeggiati (libertà di ironia e di insulto da parte degli altri partecipanti).In questo modo gli "editori responsabili" cessano di essere informazione, ma sono semplicemente il filtro per espellere le idee e per confezionare una versione precotta, fatta normalmente di slogan. LA CORNICE UCRAINALa cornice ucraina è semplicissima: «Ogni Stato può aderire all'alleanza che vuole // noi democratici siamo buoni // Putin l'autoritario è cattivo // il discorso di Putin per l'inizio della guerra è "delirante" // l'integrità territoriale è sacra».- Mattarella ha ricominciato l'uso della parola "inaccettabile".- È iniziato il teatrino televisivo del "tutti unanimi, tranne uno al massimo per ogni trasmissione".- È iniziata l'esposizione del "dolore ucraino occidentale", dimenticando che da 8 anni c'è un "dolore ucraino orientale".- Draghi era da tempo preparato alla guerra (nuovo "stato di emergenza" per 3 mesi, così ci raccordiamo direttamente col covid). ROMPERE LA CORNICE, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDINoi, mammolette occidentali, ci crediamo amanti della pace.1999: la NATO bombarda Belgrado per favorire il distacco del Kosovo dalla Serbia; abbiamo creato uno stato mussulmano in Europa.2001: USA, Gran Bretagna, Canada, Australia, invadono l'Afghanistan, col pretesto delle Torri Gemelle, dalle quali i Talebani si sono sempre chiamati fuori. 20 anni di guerra. Persa.2003: Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Polonia invadono l'Iraq, avendo come motivazione la bugia delle "armi di distruzione di massa" (mai trovate, essendo inesistenti). Da 733.000 a 1.446.000 morti. Finita la fase dell'invasione nel 2011, inizia la fase dell'ISIS.2011: La NATO realizza la "no-fly-zone" a modo suo, distruggendo la Libia. Il paese più prospero dell'Africa, con un Indice di Sviluppo Umano (ISU) superiore a 10 stati europei, diventa sede di destabilizzazione e di guerra permanente fino a oggi.2011: Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna supportano i cosiddetti "ribelli moderati" in Siria. La Siria è distrutta, ma ancora il presidente Assad regge. Nel 2013 Obama era pronto a fare della Siria ciò che fecero della Libia. Fermato dalla giornata di preghiera e digiuno indetta da Papa Francesco? Chissà.Siamo i maggiori produttori di cadaveri in giro per il mondo (uso il plurale perché non mi chiamo fuori, non è colpa mia ciò che FA l'occidente, è colpa mia ciò che NON FACCIO come cattolico: preghiera e digiuno costante per la pace).La cornice si può quindi rompere con questi passaggi.«Ogni Stato può aderire all'alleanza che vuole». Vero, chi può impedirlo? Ma se l'alleanza a cui aderisci ha mostrato in passato un'indole aggressiva e violenta, l'aderirvi "contro" qualcuno è un atto di ostilità e di pre-guerra.«Noi democratici siamo buoni // Putin l'autoritario è cattivo». A parte l'azzeramento della democrazia attuato durante il covid in Italia, noi democratici NON siamo i buoni. Per maggiori informazioni chiedere in Siria sotto embargo da 11 anni. Chiedere in Libia. Chiedere in Afghanistan. Chiedere in Iraq.«Il discorso di Putin per l'inizio della guerra è "delirante"». Il titolo "delirante" lo trovate in 206.000 siti. Altri 183.000 hanno la variante "raggelante". La realtà è che nessuno lo ha letto, mentre è un buon discorso di geopolitica, che descrive tra l'altro cosa l'Occidente avrebbe dovuto fare dopo la calma fine dell'URSS.«L'integrità territoriale è sacra». Sì, come no. A Siria, Libia, Afghanistan, Iraq, aggiungere anche la Serbia per ulteriori informazioni.TORNANO LE "BANDIERE DELLA PACE"Tornano le "bandiere della pace" arcobaleno. Esplosero nel 2003, quando l'attaccante era Bush. Tacquero nella radiosa era Obama, Nobel per la pace, quando la Libia veniva distrutta. Tornano quando l'attaccante è Putin."Pace senza se e senza ma" era lo slogan 2003. Smentito lo slogan con la guerra di Libia, della cui distruzione nessuno si interessò, oggi quelle bandiere ritornano, ma sono poco più che stracci.Si svegliano anche i sonnolenti sindacati: «Non vogliamo più bandiere neonaziste» Sono comparse due giorni fa nella manifestazione che era organizzata dai sindacati: «Ora bisogna vigilare». Non si sono ancora resi conto a Reggio Emilia che Pravyj Sektor e le sue bandiere sono parte in causa nella guerra del Donbass da 8 anni? SPEZZATA LA CORNICE, È TEMPO DI STUDIARESpezzare la cornice è la precondizione necessaria. Altrimenti saremo lì a guardare la TV credendo per l'ennesima volta che ci stia dicendo la verità. Dopo due anni di bugie sul covid, è possibile crederci ancora?Se anche le cose che ci fanno vedere fossero vere, sono ugualmente false perché non fanno mai vedere la controparte. Se vedo il dolore di una donna ucraina occidentale sul TG1, mentre per vedere il dolore di una donna ucraina orientale devo andare su "ArezzoNotizie", capite che la disparità di trattamento è violenta.Cosa vuol dire studiare? All'inizio significa raccogliere la cornice vera, ossia l'insieme di nomi, luoghi, date, avvenimenti. Parametri, senza alcun giudizio. Per questa prima cernita Wikipedia è utilissima. Quindi ho scaricato:- Elezioni parlamentari ucraine dal 1994 al 2019- Elezioni presidenziali ucraine dal 1991 al 2019- Rivoluzione arancione 2004, rivoluzioni colorate varie- Euromaidan 2014, strage di Odessa- Guerra del Donbass 2014-2022- Accordi di Minsk, gruppo di contatto Trilaterale sull'Ucraina- Gasdotto Nord Stream 2, Morawiecki (il "banchiere" che guida la Polonia) [...]Ne avrò per un po'.Chi non vuole studiare ha sempre un'alternativa. Va su Youtube, fa partire il video con la canzone di Edoardo Bennato "In Fila Per Tre" poi, al minuto 1 e 38" si alza in piedi e si mette a cantare: «e sempre in fila per tre // marciate tutti con me // e ricordatevi i libri di storia // noi siamo i buoni e perciò // abbiamo sempre ragione // andiamo dritti verso la gloria».Così la questione è chiusa in un attimo. Poi si accende la TV. Dentro la cornice, sempre.

Altalex News
Torri gemelle, condanna di uno Stato straniero a risarcire gli eredi delle vittime di un crimine contro l'umanità

Altalex News

Play Episode Listen Later Jan 18, 2022 5:25


La Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione della Corte di Appello di Roma e ha detto sì alla delibazione della sentenza americana di risarcimento danni ai familiari eredi delle vittime dell'attentato alle Twin Towers.>> Leggi anche l'articolo: https://bit.ly/3FtJX5m>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w

Matassa
015: Guantánamo: vent'anni di cancellazione dei diritti

Matassa

Play Episode Listen Later Jan 11, 2022 28:31


Nell'indifferenza generale della politica statunitense e internazionale — con poche eccezioni — oggi si celebrano i 20 anni dall'arrivo dei primi detenuti afgani nel famigerato carcere dove le torture e i soprusi erano, e restano, la quotidianità L'11 gennaio 2002 arrivano a Guantánamo i primi venti detenuti afgani. Oggi, l'anniversario dei vent'anni di apertura del centro di detenzione di Guantánamo sta passando in sordina. Nonostante nell'opinione pubblica sembri uno scandalo relegato al passato, nel centro sono rinchiusi ancora 39 “nemici combattenti” — ovvero prigionieri di guerra. L'amministrazione Biden sta valutando di costruire nella baia una seconda aula di tribunale militare, per snellire le procedure e poter condurre più di un processo parallelamente. Guantánamo è stata aperta l'11 gennaio 2002, sulla scia della politica intrusiva di Bush con perno nel Patriot Act dopo l'attacco alle Torri Gemelle. La legge federale rinforzava i corpi di polizia e di spionaggio, intaccava il diritto alla privacy e permetteva arresti senza base giuridica. Negli anni sono state molte le indagini e le rivelazioni che ci hanno permesso di capire cosa stesse succedendo all'interno della struttura — da una prima, fondamentale, inchiesta di Amnesty International passando per la pubblicazione di documenti segretati da parte di WikiLeaks. Negli anni, il centro di detenzione è diventato così sede di una perpetua violazione dei diritti, che continua ancora oggi: infatti, a differenza del caso di Abu Ghraib, dove la prigione è stata chiusa, anche se non si è fatta giustizia, finora nessuno dei due partiti di governo statunitensi sembrano essere intenzionati a mettere fine agli abusi. Show notes  Timeline: 20 years of Guantanamo Bay prison | Human Rights News | Al Jazeera Guantánamo entra nel ventesimo anno: violazioni dei diritti umani ancora in corso   - Amnesty International Italia Deputati tedeschi a Biden: "Chiudere il campo di Guantanamo" Abu Ghraib: 5 milioni di dollari agli ex prigionieri | Globalist Guantanamo, a 20 anni dall'apertura rimane imprigionato nelle promesse Usa, per la prima volta detenuto Guantanamo descrive torture Cia - Mondo - ANSA Guantanamo: An enduring symbol of the savagery unleashed upon innocent Muslims | Middle East Eye Guantánamo Is an Unresolved Vestige of America's Occupation of Afghanistan Guantánamo 20 anni dopoSostieni l'informazione indipendente di the Submarine: abbonati a Hello, World! La prima settimana è gratis In copertina, foto Shane T. McCoy, marina statunitense. Via Wikimedia Commons

MONDOSERIE. Il podcast
24 raccontò la paranoia post 11 settembre | 1 classico in 2

MONDOSERIE. Il podcast

Play Episode Listen Later Nov 5, 2021 18:59


Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d'Elci e Livio Pacella.20 anni fa, il 6 novembre 2001, andava in onda la prima puntata di 24: serie che sarebbe diventata iconica, come raccontiamo in questa puntata del podcast. Eravamo subito dopo l'11 settembre, e lo show - che aveva al centro un'unità americana dell'anti-terrorismo e il suo migliore agente, Jack Bauer (interpretato da un ottimo Kiefer Sutherland) - seppe sintonizzarsi con gli USA delle Torri Gemelle abbattute. Tra paranoia, complotti, doppi-giochi, nemici spietati.Non solo: 24 costruì uno spettacolo molto innovativo nelle modalità della narrazione, come discutiamo nel podcast. Fin dalla struttura stessa di ogni stagione: 24 episodi a rappresentare le 24 ore di una singola giornata, con un racconto quasi in tempo reale. Appassionante. E naturalmente controverso, con la sua filosofia da “il fine giustifica i mezzi - a partire dal ricorso alla tortura. E una serie ancora vivissima, se si pensa che - anche al di là di spinoff e varie altre derivazioni - le sue 8 stagioni classiche sono oggi disponibili su due delle maggiori piattaforme in Italia: Netflix e Disney+.“1 classico in 2” è uno dei format del podcast di Mondoserie: conversazioni a due voci su serie che hanno segnato l'immaginario. Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social: https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://twitter.com/mondoserie_it https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
L'11 settembre dei complottisti | 13/09/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Sep 13, 2021 2:52


A cura di Ferruccio Bovio Si sono concluse le commemorazioni ufficiali per il ventennale del 11 settembre. Abbiamo tutti rivisto le immagini, ascoltato le testimonianze, letto le rievocazioni e le analisi di generali, diplomatici e politologi che ci hanno portati a riflettere sulla straordinaria impronta storica lasciata, in tutto il mondo, da quei quattro aerei di linea lanciati come bombe devastanti su oltre tremila cittadini americani. Però, purtroppo, a non pochi di noi è pure capitato di doversi anche sorbire tutta una serie di fandonie complottiste, ribadite, con cieca ed incrollabile convinzione, dai tanti gruppi di fanatici che credono di opporsi alla dittatura sanitaria , alla cospirazione del nuovo ordine mondiale ed alla immancabile piovra ebraica che governerebbe il Pianeta fin dai tempi di Re Salomone.... E certamente, la tragica vicenda delle Torri Gemelle si presta molto bene a stimolare la fantasia malata dei vari terrapiattisti di destra e di sinistra che, affermando i loro dogmi e le loro verità, imperversano un po' ovunque sui social, volendoci, raccontare, ad ogni costo, la realtà arcana degli attentati di quel giorno, fin da subito subdolamente celata, a noi poveri ingenui, dalle fonti di informazione ufficiali. Tra i movimenti complottisti online più noti, come ad esempio QAnon, una delle teorie più diffuse sostiene che il vero responsabile di tutto quanto avvenne, in quello sventurato martedì di fine estate, sarebbe stato lo stesso governo statunitense - all'epoca guidato dal presidente George W. Bush – che avrebbe organizzato ed eseguito gli attacchi, o che, comunque, pur essendone stato informato anticipatamente, nulla avrebbe fatto per impedirli. Su queste basi, sono poi facilmente germogliate anche altre stramberie come quella secondo la quale Osama Bin Laden non sarebbe stato altro che un burattino manovrato da fantomatiche élite mondiali, interessate a provocare uno sconquasso geopolitico, per poter ridurre le libertà dei cittadini e favorire così l'affermarsi di una dittatura tecnocratica a livello globale. E poi, come al solito, poteva mancare qualcuno che non si chiedesse come mai, tra le vittime newyorkesi, non figurasse alcun ebreo, nonostante fossero ben quattromila i lavoratori israeliti a servire, regolarmente, ogni giorno presso le Twin Towers? Ma è chiaro...perché erano stati tutti avvertiti, la sera prima, di non andare il mattino dopo in ufficio...probabilmente dallo stesso governo di Gerusalemme, oppure da qualche misteriosa loggia finanziaria magari facente capo ai Rothschild o a George Soros...A nulla servono i dati ufficiali degli ospedali e degli obitori che ci parlano di una percentuale del 9,2% di ebrei che rimasero sotto le macerie: un dato, del resto, perfettamente in linea proprio con quel 9,7% che riguarda, invece, la presenza di residenti israeliti nella Grande Mela. Ma tant'è...evidentemente quella di credere alle fiabe è un'esigenza che accompagna certi individui per tutta la vita. Ascolta "Il Corsivo": Ferruccio Bovio in Redazione e Roberto Frangipane in Studio, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
L'11 settembre dei complottisti | 13/09/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Sep 13, 2021 2:52


A cura di Ferruccio Bovio Si sono concluse le commemorazioni ufficiali per il ventennale del 11 settembre. Abbiamo tutti rivisto le immagini, ascoltato le testimonianze, letto le rievocazioni e le analisi di generali, diplomatici e politologi che ci hanno portati a riflettere sulla straordinaria impronta storica lasciata, in tutto il mondo, da quei quattro aerei di linea lanciati come bombe devastanti su oltre tremila cittadini americani. Però, purtroppo, a non pochi di noi è pure capitato di doversi anche sorbire tutta una serie di fandonie complottiste, ribadite, con cieca ed incrollabile convinzione, dai tanti gruppi di fanatici che credono di opporsi alla dittatura sanitaria , alla cospirazione del nuovo ordine mondiale ed alla immancabile piovra ebraica che governerebbe il Pianeta fin dai tempi di Re Salomone.... E certamente, la tragica vicenda delle Torri Gemelle si presta molto bene a stimolare la fantasia malata dei vari terrapiattisti di destra e di sinistra che, affermando i loro dogmi e le loro verità, imperversano un po' ovunque sui social, volendoci, raccontare, ad ogni costo, la realtà arcana degli attentati di quel giorno, fin da subito subdolamente celata, a noi poveri ingenui, dalle fonti di informazione ufficiali. Tra i movimenti complottisti online più noti, come ad esempio QAnon, una delle teorie più diffuse sostiene che il vero responsabile di tutto quanto avvenne, in quello sventurato martedì di fine estate, sarebbe stato lo stesso governo statunitense - all'epoca guidato dal presidente George W. Bush – che avrebbe organizzato ed eseguito gli attacchi, o che, comunque, pur essendone stato informato anticipatamente, nulla avrebbe fatto per impedirli. Su queste basi, sono poi facilmente germogliate anche altre stramberie come quella secondo la quale Osama Bin Laden non sarebbe stato altro che un burattino manovrato da fantomatiche élite mondiali, interessate a provocare uno sconquasso geopolitico, per poter ridurre le libertà dei cittadini e favorire così l'affermarsi di una dittatura tecnocratica a livello globale. E poi, come al solito, poteva mancare qualcuno che non si chiedesse come mai, tra le vittime newyorkesi, non figurasse alcun ebreo, nonostante fossero ben quattromila i lavoratori israeliti a servire, regolarmente, ogni giorno presso le Twin Towers? Ma è chiaro...perché erano stati tutti avvertiti, la sera prima, di non andare il mattino dopo in ufficio...probabilmente dallo stesso governo di Gerusalemme, oppure da qualche misteriosa loggia finanziaria magari facente capo ai Rothschild o a George Soros...A nulla servono i dati ufficiali degli ospedali e degli obitori che ci parlano di una percentuale del 9,2% di ebrei che rimasero sotto le macerie: un dato, del resto, perfettamente in linea proprio con quel 9,7% che riguarda, invece, la presenza di residenti israeliti nella Grande Mela. Ma tant'è...evidentemente quella di credere alle fiabe è un'esigenza che accompagna certi individui per tutta la vita. Ascolta "Il Corsivo": Ferruccio Bovio in Redazione e Roberto Frangipane in Studio, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Tenero Gheriglio
59 • Sono molto precisa, e innamorata dell'ordine

Tenero Gheriglio

Play Episode Listen Later Sep 13, 2021 15:59


A 20 anni dalla strage delle Torri Gemelle vi parlo del documentario 9/11 (Apple TV+). Poi vi racconto dell'università, di "Mirianaerobics", della mia nuova libreria a muro, e della precisione, dell'ordine fisico, dell'ordine mentale, contrapposto al disordine creativo. • "Mirianaerobics" (aerobics/anaerobic): → Post: https://miry1919.github.io/hugosite/post/mirianaerobics/ → Playlist: https://music.apple.com/it/playlist/mirianaerobics/pl.u-Ymb00Bycq9vbM1?l=en • Contenuti menzionati presenti su Apple TV+: → 9/11: https://tv.apple.com/it/movie/911-inside-the-presidents-war-room/umc.cmc.4z19ay2w4pmtze6itezwa78w6 → Physical: https://tv.apple.com/it/show/physical/umc.cmc.6gdc6v4vwyaab7klocftv2s10 • Foto in divisa AM: https://www.instagram.com/p/CTjNVpKigCU/?utm_medium=copy_link • Foto nuova libreria: https://www.instagram.com/p/CTtyxfyKcvu/?utm_medium=copy_link • Books: https://miry1919.github.io/hugosite/books/ Canale Telegram: https://t.me/miry1919 CONTATTI Telegram: @miriananovella Instagram: @miry_geek Twitter: @Miry1919 DONAZIONE libera su Satispay: https://www.satispay.com/download/qrcode/S6Y-CON--4A100249-E43A-4CDA-BB0B-1ED7DA3EBE66

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
L'11 settembre dei complottisti | 13/09/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Sep 13, 2021 2:52


A cura di Ferruccio Bovio Si sono concluse le commemorazioni ufficiali per il ventennale del 11 settembre. Abbiamo tutti rivisto le immagini, ascoltato le testimonianze, letto le rievocazioni e le analisi di generali, diplomatici e politologi che ci hanno portati a riflettere sulla straordinaria impronta storica lasciata, in tutto il mondo, da quei quattro aerei di linea lanciati come bombe devastanti su oltre tremila cittadini americani. Però, purtroppo, a non pochi di noi è pure capitato di doversi anche sorbire tutta una serie di fandonie complottiste, ribadite, con cieca ed incrollabile convinzione, dai tanti gruppi di fanatici che credono di opporsi alla dittatura sanitaria , alla cospirazione del nuovo ordine mondiale ed alla immancabile piovra ebraica che governerebbe il Pianeta fin dai tempi di Re Salomone.... E certamente, la tragica vicenda delle Torri Gemelle si presta molto bene a stimolare la fantasia malata dei vari terrapiattisti di destra e di sinistra che, affermando i loro dogmi e le loro verità, imperversano un po' ovunque sui social, volendoci, raccontare, ad ogni costo, la realtà arcana degli attentati di quel giorno, fin da subito subdolamente celata, a noi poveri ingenui, dalle fonti di informazione ufficiali. Tra i movimenti complottisti online più noti, come ad esempio QAnon, una delle teorie più diffuse sostiene che il vero responsabile di tutto quanto avvenne, in quello sventurato martedì di fine estate, sarebbe stato lo stesso governo statunitense - all'epoca guidato dal presidente George W. Bush – che avrebbe organizzato ed eseguito gli attacchi, o che, comunque, pur essendone stato informato anticipatamente, nulla avrebbe fatto per impedirli. Su queste basi, sono poi facilmente germogliate anche altre stramberie come quella secondo la quale Osama Bin Laden non sarebbe stato altro che un burattino manovrato da fantomatiche élite mondiali, interessate a provocare uno sconquasso geopolitico, per poter ridurre le libertà dei cittadini e favorire così l'affermarsi di una dittatura tecnocratica a livello globale. E poi, come al solito, poteva mancare qualcuno che non si chiedesse come mai, tra le vittime newyorkesi, non figurasse alcun ebreo, nonostante fossero ben quattromila i lavoratori israeliti a servire, regolarmente, ogni giorno presso le Twin Towers? Ma è chiaro...perché erano stati tutti avvertiti, la sera prima, di non andare il mattino dopo in ufficio...probabilmente dallo stesso governo di Gerusalemme, oppure da qualche misteriosa loggia finanziaria magari facente capo ai Rothschild o a George Soros...A nulla servono i dati ufficiali degli ospedali e degli obitori che ci parlano di una percentuale del 9,2% di ebrei che rimasero sotto le macerie: un dato, del resto, perfettamente in linea proprio con quel 9,7% che riguarda, invece, la presenza di residenti israeliti nella Grande Mela. Ma tant'è...evidentemente quella di credere alle fiabe è un'esigenza che accompagna certi individui per tutta la vita. Ascolta "Il Corsivo": Ferruccio Bovio in Redazione e Roberto Frangipane in Studio, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

I Padrieterni
Padri alla prova del primo giorno di scuola

I Padrieterni

Play Episode Listen Later Sep 12, 2021


Nella prima puntata della stagione, i Padrieterni raccontano storie di papà iperprotettivi, di nuovi inizi e di grandi padri.Cosa significa avere Big Luciano come papà? Lo chiediamo ad Alice Pavarotti, figlia 18enne dell’immortale tenore modenese e di Nicoletta Mantovani, che questa settimana ha calcato il palcoscenico per la prima volta.Ricordiamo il ventesimo anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle e parliamo di come spiegare l’11 settembre ai nostri figli con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari, allora corrispondente da New York.Avere genitori iperprotettivi rende i figli più vulnerabili e più esposti al rischio di ansia e depressione, è quanto emerge da uno studio condotto da Benedetto Farina, ordinario di psicologia clinica all’UniversitàEuropea di Roma e autore con Giovanni Liotti di “Sviluppi traumatici” (Raffaello Cortina Editore). Alla vigilia di un nuovo anno scolastico, chiediamo al nostro amico professore e scrittore Enrico Galiano le cinque cose che un papà non dovrebbe mai fare il primo giorno di scuola.

Olympia
Kabul anno zero: l'Afghanistan e lo sport al tempo dei talebani

Olympia

Play Episode Listen Later Sep 12, 2021


11 settembre 2001: l'attacco di Al Quaeda alle Torri Gemelle di New York. 11 settembre 2021: il nuovo governo di Kabul già da qualche giorno sta disegnando le sue nuove strategie, dopo il ritorno al potere dei talebani e la drammatica evacuazione del Paese attraverso l'aeroporto della capitale.Vent'anni che disegnano una parabola che non coincide solo con la storia dell'Afghanistan, ma con quella dell'intero Occidente, e di ognuno di noi. Anche attraverso lo sport, che di tensioni e mutamenti geopolitici è sempre la più immediata cartina di tornasole.Cosa ha rappresentato in questi 20 anni lo sport per l'Afghanistan? e cosa rappresentarà, da adesso in poi, in particolare per le donne, che anche attraverso l'attività sportiva avevano cercato una nuova via per l'emancipazione?Dario Ricci ne parla con lo storico dello sport Nicola Sbetti, il presidente della federazione Cricket italiana Fabio Marabini, l'ex giocatore azzurro di cricket Kelum Perera e la giornalista inviata di guerra Barbara Schiavulli. olympia@radio24.it La regia della puntata è a cura di Valeria Bernardi

Stay Nerd - Gaming Wildlife
11 settembre e videogiochi: cosa è cambiato 20 anni dopo

Stay Nerd - Gaming Wildlife

Play Episode Listen Later Sep 12, 2021 62:24


Vent'anni dopo l'attentato delle Torri Gemelle, Lorena, Sharif e Claudio discutono sull'impatto culturale che ha avuto il 9/11 sul presente, andando a toccare anche i videogiochi.Libri citati:Ed Halter, From Sun Tzu to XboxJean Baudrillard, Pornografia del terrorismoJean Baudrillard, Miti FataliFilm citati:La 25° ora (2002)Lost (2004 - 2010)The Leftovers (2014 - 2017)Good Kill (2014)Recupera i video citati di GLITCH qui:https://www.youtube.com/channel/UCBjarcEbuV864B0MwL9Fe1AMusic by: SCORTESI

Radio3 Mondo,  2019
RADIO3 MONDO - Lettere da Guantanamo

Radio3 Mondo, 2019

Play Episode Listen Later Sep 12, 2021 30:00


Il controverso campo di prigionia di Guantánamo, aperto vent'anni fa nella base militare americana sull'isola di Cuba dopo l'attentato alle Torri Gemelle dell'11 settembre, è attivo ancora oggi. In Francia è cominciato il...

Zuppa di Porro
Morte in diretta: vi racconto il mio 11 settembre

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Sep 11, 2021 9:21


Vent’anni fa ero direttore di Class Cnbc. C’era un collegamento dalla Borsa di New York. In quel momento, il primo aereo si schianta sulle Torri Gemelle. Non capivamo cosa succedesse. […]

Le rubriche di Radio Immagina
Festa dell'Unità - A 20 anni dalle torri gemelle, quale sicurezza globale?

Le rubriche di Radio Immagina

Play Episode Listen Later Sep 11, 2021 55:20


Enrico Borghi, Matt Browne, Silvia Francescon, Giovanna Pancheri, Nicoletta Pirozzi. Modera Giuliano Foschini

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Nè vinti, né vincitori | 11/09/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Sep 11, 2021 3:12


A cura di Ferruccio Bovio Sono passati esattamente vent'anni da quel'11 settembre in cui, negli Stati Uniti, circa tremila persone vennero uccise, da quattro aerei di linea dirottati per essere usati come bombe devastanti, lanciate su un'America che, con il presidente Bush junior, stava seriamente cercando di recuperare la sua tendenza genetica al non interventismo. Parlare di attentato terroristico – sia pure il più grave di sempre – ci sembra riduttivo, poiché in realtà si trattò di un vero e proprio atto di guerra: non importa se compiuto da un gruppo autonomo ( quale è Al-Quaeda ) e non da un Paese straniero e nemico, perché il fatto fu comunque vissuto, dall'intero Occidente, come l'azione bellica di gran lunga più spietata e annientatrice mai realizzata dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. D'altra parte, le intenzioni ( o le illusioni che dir si voglia ) di Bin Laden erano proprio quelle di dare, attraverso quella dimostrazione di efficienza criminale, il via ad un conflitto su scala globale, dimostrando a tutto l'universo islamico che il tempo dello strapotere militare e tecnologico dei tanto odiati ”crociati” era ormai giunto agli sgoccioli. E non a caso, la reazione a quanto avvenne in quella drammatica giornata di fine estate, è stato l'unico caso, nella storia della Nato, in cui si è fatto ricorso all' articolo 5 del suo Statuto, il quale stabilisce che un attacco contro uno Stato membro deve essere considerato come un attacco contro l'intera comunità atlantica. In queste ultime settimane, abbiamo osservato il confusionario ritiro dell'Occidente dall'Afghanistan, accompagnato dal ritorno dei talebani al potere e, pertanto, molti di noi hanno anche giustamente riflettuto sul prezzo pagato - sia in termini di vite umane (53 vittime soltanto tra i soldati italiani), che in termini economici (circa 300 milioni di dollari spesi ogni giorno) - per questa ventennale avventura a Kabul. Però, prima di giudicare del tutto inconcludente lo sforzo compiuto da USA ed alleati, bisogna forse anche domandarsi che cosa sarebbe successo se America ed Europa non avessero messo in atto alcun tipo di reazione alla strage e si fossero limitate a porgere, con rassegnazione, l'altra guancia allo “Sceicco del terrore”. In fondo, quel disegno di Al- Quaeda di scatenare un conflitto a livello planetario, ha avuto un seguito di dimensioni piuttosto limitate, sia territorialmente, che ideologicamente. Lo stesso Bin Laden è stato eliminato in Pakistan nel 2011 e quella rivoluzione islamica mondiale, da lui tanto sognata, si è sviluppata, essenzialmente, tramite una rete di sigle e di sotto sigle Jihadiste assai frammentate tra di loro. Ed anche la più importante di esse – e cioè l'Isis – dopo un periodo di forte espansione, attraversa oggi una fase di chiaro ridimensionamento, sia in Iraq che in Siria. Certo, l'ordine talebano, in questo sabato 11 settembre 2021, regna sovrano a Kabul, ma – almeno rispetto alle aspirazioni iniziali di chi ideò gli attacchi alle Torri Gemelle – non è che si possa poi parlare di un risultato straordinario… Siamo, dunque, in presenza di una lunga guerra che, tra alti e bassi, sarà destinata a durare ancora a lungo...Per ora, sul campo, non registriamo, in modo evidente, né vinti, né vincitori. Ascolta "Il Corsivo": Ferruccio Bovio in Redazione e Roberto Frangipane in Studio, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Nè vinti, né vincitori | 11/09/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Sep 11, 2021 3:11


A cura di Ferruccio Bovio Sono passati esattamente vent'anni da quel'11 settembre in cui, negli Stati Uniti, circa tremila persone vennero uccise, da quattro aerei di linea dirottati per essere usati come bombe devastanti, lanciate su un'America che, con il presidente Bush junior, stava seriamente cercando di recuperare la sua tendenza genetica al non interventismo. Parlare di attentato terroristico – sia pure il più grave di sempre – ci sembra riduttivo, poiché in realtà si trattò di un vero e proprio atto di guerra: non importa se compiuto da un gruppo autonomo ( quale è Al-Quaeda ) e non da un Paese straniero e nemico, perché il fatto fu comunque vissuto, dall'intero Occidente, come l'azione bellica di gran lunga più spietata e annientatrice mai realizzata dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. D'altra parte, le intenzioni ( o le illusioni che dir si voglia ) di Bin Laden erano proprio quelle di dare, attraverso quella dimostrazione di efficienza criminale, il via ad un conflitto su scala globale, dimostrando a tutto l'universo islamico che il tempo dello strapotere militare e tecnologico dei tanto odiati ”crociati” era ormai giunto agli sgoccioli. E non a caso, la reazione a quanto avvenne in quella drammatica giornata di fine estate, è stato l'unico caso, nella storia della Nato, in cui si è fatto ricorso all' articolo 5 del suo Statuto, il quale stabilisce che un attacco contro uno Stato membro deve essere considerato come un attacco contro l'intera comunità atlantica. In queste ultime settimane, abbiamo osservato il confusionario ritiro dell'Occidente dall'Afghanistan, accompagnato dal ritorno dei talebani al potere e, pertanto, molti di noi hanno anche giustamente riflettuto sul prezzo pagato - sia in termini di vite umane (53 vittime soltanto tra i soldati italiani), che in termini economici (circa 300 milioni di dollari spesi ogni giorno) - per questa ventennale avventura a Kabul. Però, prima di giudicare del tutto inconcludente lo sforzo compiuto da USA ed alleati, bisogna forse anche domandarsi che cosa sarebbe successo se America ed Europa non avessero messo in atto alcun tipo di reazione alla strage e si fossero limitate a porgere, con rassegnazione, l'altra guancia allo “Sceicco del terrore”. In fondo, quel disegno di Al- Quaeda di scatenare un conflitto a livello planetario, ha avuto un seguito di dimensioni piuttosto limitate, sia territorialmente, che ideologicamente. Lo stesso Bin Laden è stato eliminato in Pakistan nel 2011 e quella rivoluzione islamica mondiale, da lui tanto sognata, si è sviluppata, essenzialmente, tramite una rete di sigle e di sotto sigle Jihadiste assai frammentate tra di loro. Ed anche la più importante di esse – e cioè l'Isis – dopo un periodo di forte espansione, attraversa oggi una fase di chiaro ridimensionamento, sia in Iraq che in Siria. Certo, l'ordine talebano, in questo sabato 11 settembre 2021, regna sovrano a Kabul, ma – almeno rispetto alle aspirazioni iniziali di chi ideò gli attacchi alle Torri Gemelle – non è che si possa poi parlare di un risultato straordinario… Siamo, dunque, in presenza di una lunga guerra che, tra alti e bassi, sarà destinata a durare ancora a lungo...Per ora, sul campo, non registriamo, in modo evidente, né vinti, né vincitori. Ascolta "Il Corsivo": Ferruccio Bovio in Redazione e Roberto Frangipane in Studio, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Reportage
11 settembre, ritorno a New York 20 anni dopo - di Riccardo Barlaam

Reportage

Play Episode Listen Later Sep 11, 2021


Sono passati vent'anni dagli attentati alle Torri Gemelle. Dopo venti anni di guerra ai terroristi islamici, l'Occidente non è riuscito a esportare la democrazia. Gli americani e la coalizione occidentale si sono ritirati. Al governo dell'Afghanistan ci sono i talebani, alcuni dei quali erano imprigionati a Guantanamo o ricercati come terroristi internazionali. Ora guidano il paese. Ogni newyorchese ha perso qualcosa quel giorno a Ground Zero. Quest'anno il senso di sconfitta sarà ancora maggiore.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Nè vinti, né vincitori | 11/09/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Sep 11, 2021 3:12


A cura di Ferruccio Bovio Sono passati esattamente vent'anni da quel'11 settembre in cui, negli Stati Uniti, circa tremila persone vennero uccise, da quattro aerei di linea dirottati per essere usati come bombe devastanti, lanciate su un'America che, con il presidente Bush junior, stava seriamente cercando di recuperare la sua tendenza genetica al non interventismo. Parlare di attentato terroristico – sia pure il più grave di sempre – ci sembra riduttivo, poiché in realtà si trattò di un vero e proprio atto di guerra: non importa se compiuto da un gruppo autonomo ( quale è Al-Quaeda ) e non da un Paese straniero e nemico, perché il fatto fu comunque vissuto, dall'intero Occidente, come l'azione bellica di gran lunga più spietata e annientatrice mai realizzata dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. D'altra parte, le intenzioni ( o le illusioni che dir si voglia ) di Bin Laden erano proprio quelle di dare, attraverso quella dimostrazione di efficienza criminale, il via ad un conflitto su scala globale, dimostrando a tutto l'universo islamico che il tempo dello strapotere militare e tecnologico dei tanto odiati ”crociati” era ormai giunto agli sgoccioli. E non a caso, la reazione a quanto avvenne in quella drammatica giornata di fine estate, è stato l'unico caso, nella storia della Nato, in cui si è fatto ricorso all' articolo 5 del suo Statuto, il quale stabilisce che un attacco contro uno Stato membro deve essere considerato come un attacco contro l'intera comunità atlantica. In queste ultime settimane, abbiamo osservato il confusionario ritiro dell'Occidente dall'Afghanistan, accompagnato dal ritorno dei talebani al potere e, pertanto, molti di noi hanno anche giustamente riflettuto sul prezzo pagato - sia in termini di vite umane (53 vittime soltanto tra i soldati italiani), che in termini economici (circa 300 milioni di dollari spesi ogni giorno) - per questa ventennale avventura a Kabul. Però, prima di giudicare del tutto inconcludente lo sforzo compiuto da USA ed alleati, bisogna forse anche domandarsi che cosa sarebbe successo se America ed Europa non avessero messo in atto alcun tipo di reazione alla strage e si fossero limitate a porgere, con rassegnazione, l'altra guancia allo “Sceicco del terrore”. In fondo, quel disegno di Al- Quaeda di scatenare un conflitto a livello planetario, ha avuto un seguito di dimensioni piuttosto limitate, sia territorialmente, che ideologicamente. Lo stesso Bin Laden è stato eliminato in Pakistan nel 2011 e quella rivoluzione islamica mondiale, da lui tanto sognata, si è sviluppata, essenzialmente, tramite una rete di sigle e di sotto sigle Jihadiste assai frammentate tra di loro. Ed anche la più importante di esse – e cioè l'Isis – dopo un periodo di forte espansione, attraversa oggi una fase di chiaro ridimensionamento, sia in Iraq che in Siria. Certo, l'ordine talebano, in questo sabato 11 settembre 2021, regna sovrano a Kabul, ma – almeno rispetto alle aspirazioni iniziali di chi ideò gli attacchi alle Torri Gemelle – non è che si possa poi parlare di un risultato straordinario… Siamo, dunque, in presenza di una lunga guerra che, tra alti e bassi, sarà destinata a durare ancora a lungo...Per ora, sul campo, non registriamo, in modo evidente, né vinti, né vincitori. Ascolta "Il Corsivo": Ferruccio Bovio in Redazione e Roberto Frangipane in Studio, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Daily Cogito
11 settembre Vent'anni dopo: l''Occidente Confuso

Daily Cogito

Play Episode Listen Later Sep 11, 2021 80:21


Vent'anni fa le Torri Gemelle cadevano e noi siamo stati gettati in crisi. Ragioniamo intorno all'evento che ha dato via a questo secolo: filosofia, politica e psicologia. In Live ogni giorno qui ➤➤➤ https://www.twitch.tv/dailycogitoGli eventi dal vivo ➤➤➤ https://rickdufer.com/eventi/Il canale Youtube ➤➤➤ https://www.youtube.com/c/RiccardoDalFerroLa mia newsletter ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfzLa Community di Patreon ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickduferLa chat di Discord ➤➤➤ https://discord.gg/vs3reA2kInstagram ➤➤➤ https://www.instagram.com/rickdufer/Tutti i miei libri ➤➤➤ http://bit.ly/libduferIl nostro negozio ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/Daily Cogito: il podcast per tutti e per nessuno.Ogni giorno un nuovo episodio, a cura di Rick DuFer.La voce della sigla è di Gianluca Iacono.La musica è di Jules Gaia, da Epidemic Sound. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Filippodcast Ceretti
11/09: le ragioni dei terroristi e la narrazione mediatica

Filippodcast Ceretti

Play Episode Listen Later Sep 11, 2021 13:28


Ventennale dell'attacco terroristico alle Torri Gemelle: come riflettere su un evento "epocale"? Pensando al punto di vista dei terroristi - perché ciò che accade ha le sue ragioni, anche se terribili; oppure facendo i conti con le responsabilità del narrare la storia, al di là della spettacolarizzazione mediatica.

Pick Up News
10 Settembre 21: 20 anni come 20 minuti

Pick Up News

Play Episode Listen Later Sep 10, 2021 6:48


Domani sarà il ventesimo anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle ed al Pentagono USA ed in Afghanistan sembra come se il tempo fosse tornato tristemente indietro. Nel frattempo in Italia la Lega si smentisce e vota a favore del Green Pass e i NoVax vego visitati dalle forze dell' ordine.

TG Zero
Podcast del 10/09/2021 - Massimo Clementi - Gianni Riotta

TG Zero

Play Episode Listen Later Sep 10, 2021 96:22


Prima ora - Audio Whatsapp degli ascoltatori. - RadioTraffic: la viabilità con Mita Fermi. - Il Prof. Massimo Clementi, virologo del San Raffaele di Milano, ci dà la spiegazione scientifica della diffusione delle varianti e l'effetto dei vaccini e del perché ci sarà bisogno della terza dose. Seconda ora - Borse e Mercati con Ettore Livini: Alitalia, arriva la condanna Ue. - Al telefono, il direttore Gianni Riotta per un ricordo dell'11 settembre, dopo 20 dall'attacco alle Torri Gemelle.

TG Zero
Podcast del 10/09/2021 - 11 settembre 2021, vent'anni dall'attentato alle Torri Gemelle

TG Zero

Play Episode Listen Later Sep 10, 2021 4:19


TG Zero
Podcast del 10/09/2021 - Massimo Clementi - Gianni Riotta

TG Zero

Play Episode Listen Later Sep 10, 2021 96:22


Prima ora - Audio Whatsapp degli ascoltatori. - RadioTraffic: la viabilità con Mita Fermi. - Il Prof. Massimo Clementi, virologo del San Raffaele di Milano, ci dà la spiegazione scientifica della diffusione delle varianti e l'effetto dei vaccini e del perché ci sarà bisogno della terza dose. Seconda ora - Borse e Mercati con Ettore Livini: Alitalia, arriva la condanna Ue. - Al telefono, il direttore Gianni Riotta per un ricordo dell'11 settembre, dopo 20 dall'attacco alle Torri Gemelle.

SBS Italian - SBS in Italiano
L'America si prepara a ricordare l'11 settembre

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Sep 10, 2021 15:45


Gli Stati Uniti si preparano a ricordare il ventennale dell'attacco alle Torri Gemelle e al Pentagono che causò quasi 3000 vittime e diede il via alla cosiddetta "Guerra al Terrore".

Zoom - Dentro la notizia
11 settembre, 20 anni dopo: «Quell'attentato ha cambiato il mondo»

Zoom - Dentro la notizia

Play Episode Listen Later Sep 10, 2021 14:27


L'11 settembre 2001, durante l'attentato alle Torri Gemelle, Martina Gasperotti era in una delle Twin Towers di New York. Una piccola coincidenza le permise di scampare alla morte. Cosa successe quella mattina? Quali le conseguenze della strage sugli equilibri mondiali? Da quel giorno l'economia globale cambiò il suo corso. Il racconto attraverso le firme di Osvaldo De Paolini, Carlo Nordio e Vittorio Emanuele Parsi.

ANSA Voice Daily
Gli orfani dell'attacco alle Torri gemelle

ANSA Voice Daily

Play Episode Listen Later Sep 10, 2021 2:52


Circa 3.000 erano bambini e persero un genitore. A vent'anni dall'11 settembre, raccontano il loro dolore, ma anche l'orgoglio per la loro determinazione

MIm (MI minore)
#17: GROUND ZERO. La pop culture e l'11 Settembre, vent'anni dopo. (MIm Extra)

MIm (MI minore)

Play Episode Listen Later Sep 10, 2021 36:51


Il nuovo millennio non ha avuto un punto di partenza e di rottura, fino all'11 settembre 2001. Quando si interrompeva la Melevisione e una intera generazione scopriva la paura. Un giorno che è il riassunto perfetto di tutto ciò che sarebbe accaduto nei vent'anni successivi. Un momento in cui sembrava che tutto stesse per sparire, e le persone si sono affidate alla musica, al cinema, all'intrattenimento per restare in piedi, per cercare conforto, aiuto, pace. Come la pop culture ha affrontato la tragedia delle Torri Gemelle, la più spaventosa della nostra storia recente, tra Imagine mandata in loop su MTV, i concerti di beneficenza, il Festivalbar rimandato, Britney, Michael Jackson, gli u2, Jovanotti. Le immagini e i suoni impossibili da dimenticare. Il punto ZERO degli anni ZERO, il punto ZERO del nuovo millennio.Stagione 2, Episodio 6MIm extra: GROUND ZERO. La Pop Culture e l'11 Settembre, Vent'Anni dopo.•••Follow @miminore_ on instagram ( http://instagram.com/miminore_ ) • Iscriviti al canale telegram: http://t.me/MiMinorePod • Tutti gli altri episodi: gopod.me/mimintro: Hunting For Witches, Bloc Party.Approfondisci la storia qui:• Alessio Viola, Venti20, TV8 https://tv8.it/programmi/2020-i-vent-anni-del-duemila.html• MTV Life After 9/11 https://youtu.be/DOXe0uXDWfo• AA.VV., Gli Anni Zero, ISBN Edizioni
• Paola Maugeri e Luca De Gennaro, Storytellers, TEA
• The Falling Man, TIME - Behind The Photo https://youtu.be/SMDkvJRHaNM• James Marsh, Man On Wire, 2008
• Late Night With David Letterman (17 Settembre 2001) https://youtu.be/XZeEdye0h9A
• MTV Day 2001 https://www.rockol.it/news-36078/campo-dall-orto-e-l-mtv-day-non-sono-i-grandi-nomi-a-fare-un-buon-festival http://www.vita.it/it/article/2001/09/14/mtv-cancella-megaconcerto-in-segno-di-lutto/5146/• GIP, World Trade Center X Mtv Italia http://www.vivagip.com/world-trade-center-2001/• MTV Brand:New, Massimo Coppola https://youtu.be/FAyERwuuANc
• Massimo Coppola e Alberto Piccinini con Giovanni Robertina, Brand:New, Minimum fax.• Clear Channel Memorandum https://en.wikipedia.org/wiki/Clear_Channel_memorandum• Urban Myths, Sky Arte https://en.wikipedia.org/wiki/Urban_Myths• iPod https://youtu.be/kN0SVBCJqLs• List of Entertainment affected https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_entertainment_affected_by_the_September_11_attacks• List of songs https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_songs_about_the_September_11_attacks• Jovanotti, Salvami (videoclip) https://www.youtube.com/watch?v=7Wt6a2dPHsU• Oriana Fallaci, La Rabbia e L'Orgoglio https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/09_Settembre/15/rabbia1.shtml• Total Britney Live, https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/09_Settembre/15/rabbia1.shtml• u2 Superbowl 2002, https://youtu.be/4VcBsqOYhYo• MTV Pausa http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2002/09/10/Cronaca/11-SETTEMBRE-LA-MUSICA-DI-MTV-SI-FERMA-PER-60-SECONDI_182500.php / https://www.dtti.it/programmitv/11-settembre-il-network-di-mtv-dedica-la-giornata-al-10-anniversario-della-tragedia-6799/• Nicolas Lozito, Generazione 11 Settembre, La Stampa https://www.lastampa.it/cultura/2016/09/11/news/generazione-11-settembre-1.34802460
• La puntata di MIm su SCRIVILE SCEMO https://gopod.me/scrivilescemo

TG Zero
Podcast del 10/09/2021 - 11 settembre 2021, vent'anni dall'attentato alle Torri Gemelle

TG Zero

Play Episode Listen Later Sep 10, 2021 4:19


Le interviste di Radio Number One
Martina Gasperotti, sopravvissuta all'11/9/2001: «Da quel giorno non rimando a domani quello che voglio fare oggi»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later Sep 9, 2021 8:40


Nella mattinata di giovedì 9 settembre, i nostri Claudio Chiari e Fabiana Paolini hanno intervistato Martina Gasperotti, italiana sopravvissuta all'attacco alle Torri Gemelle. Nel 2001 Martina si trovava a New York per motivi di studio e oggi ha raccontato in diretta cosa stava facendo esattamente alle 8:46 di quell'11 settembre. Ci ha spiegato le emozioni di paura e confusione di quel giorno, ma anche quale segno ha lasciato in lei quell'esperienza traumatica.

Prisma
Prisma di martedì 07/09/2021

Prisma

Play Episode Listen Later Sep 7, 2021 105:18


Afghanistan, la disperata resistenza nella valle del Panshir guidata dal giovane Massud, a 20 anni dall'omicidio di suo padre, il 'Leone del Panshir', ucciso prima dell'attentato alle Torri Gemelle. Quale legame ci fu tra i due eventi? Ne parliamo con Andrea Nicastro inviato del Corriere della Sera. Università: il green pass lede il diritto allo studio? L'appello di decine di docenti contro l'obbligo del pass spiegato da uno di loro, Andrea Staid dell'Universita' dell'Insubria e il parere invece favorevole al green pass del prof Carlo Lavecchia dell'Universita' di Milano. E voi che ne pensate? Microfono aperto facciamo anche il punto sulle vaccinazioni degli adolescenti, a pochi giorni dall'inizio della scuola, con il dott Massimiliano Dozzi del sindacato pediatri Simpef..Infine il Festival della Politica, dedicato quest 'anno al 'Potere delle donne'. Con noi la curatrice di questa edizione, Linda Laura Sabbadini.

Prisma
Prisma di mar 07/09/21

Prisma

Play Episode Listen Later Sep 6, 2021 105:18


Afghanistan, la disperata resistenza nella valle del Panshir guidata dal giovane Massud, a 20 anni dall'omicidio di suo padre, il 'Leone del Panshir', ucciso prima dell'attentato alle Torri Gemelle. Quale legame ci fu tra i due eventi? Ne parliamo con Andrea Nicastro inviato del Corriere della Sera. Università: il green pass lede il diritto allo studio? L'appello di decine di docenti contro l'obbligo del pass spiegato da uno di loro, Andrea Staid dell'Universita' dell'Insubria e il parere invece favorevole al green pass del prof Carlo Lavecchia dell'Universita' di Milano. E voi che ne pensate? Microfono aperto facciamo anche il punto sulle vaccinazioni degli adolescenti, a pochi giorni dall'inizio della scuola, con il dott Massimiliano Dozzi del sindacato pediatri Simpef..Infine il Festival della Politica, dedicato quest 'anno al 'Potere delle donne'. Con noi la curatrice di questa edizione, Linda Laura Sabbadini.

Storia in Podcast
Guerra in Afghanistan. Opinioni a confronto

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Sep 1, 2021 20:07


Cosa ci ha insegnato la Storia che può aiutarci a comprendere il presente? Storiainpodcast affronta i grandi temi del passato mettendo a confronto opinioni diverse di autorevoli esperti.Con la partenza dell'ultimo aereo USA da Kabul può considerarsi conclusa, dopo vent'anni, la guerra più lunga combattuta dagli Stati Uniti d'America. Il conflitto, iniziato a seguito dell'attentato alle Torri Gemelle del 2001, ha provocato circa 240mila vittime, tra soldati della coalizione, esercito afghano, talebani, giornalisti, personale umanitario e, soprattutto, popolazione civile. La stima, oltretutto, non conteggia le persone morte per malattie, perdita di accesso a cibo e acqua o per altre conseguenze indirette. Il costo economico è stato stratosferico, secondo i dati della Brown University. «Da quando hanno invaso l'Afghanistan nel 2001, gli Stati Uniti hanno speso 2,26 trilioni di dollari per la guerra, incluse le operazioni nel vicino in Pakistan», scrivono gli analisti.Storiainpodcast ne ha parlato con il Generale Mauro Del Vecchio – che dal febbraio 2004 al settembre 2007 ha comandato il Corpo d'Armata di Reazione Rapida italiano della NATO, è stato Comandante delle forze NATO in Afghanistan nell'ambito dell'operazione ISAF dal 2005 al 2006, per poi essere nominato al vertice del Comando operativo di vertice interforze – e con Emanuele Giordana, giornalista, analista, grande conoscitore d'Afghanistan e attualmente direttore di “Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo”.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Corriere Daily
«Quello che ho visto a Kabul»: il racconto di Lorenzo Cremonesi

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Aug 29, 2021 14:46


Il reportage dell'inviato Lorenzo Cremonesi, che era nella capitale afghana nei giorni del tentativo di fuga in massa dall'aeroporto dopo il ritorno al potere dei Talebani. A vent'anni dal loro arrivo, le truppe di Stati Uniti e altri Paesi occidentali stanno per completare il ritiro dal Paese, come annunciato la scorsa primavera dal presidente Joe Biden. Ma il precipitare della situazione renderà ancora più triste l'anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle.Per altri approfondimenti:- Afghanistan, i 4 errori dell'America e i nuovi pericoli https://bit.ly/3gIQa3Q- Afghanistan, sono finite le illusioni nel tempo delle sconfitte https://bit.ly/2Y1IEdH- “Biden criticato dalle stesse persone che hanno fallito in questi vent'anni” https://bit.ly/3jqmNou

Almanacco di bellezza - Intesa Sanpaolo On Air
Almanacco di bellezza del 7 agosto

Almanacco di bellezza - Intesa Sanpaolo On Air

Play Episode Listen Later Aug 9, 2021 21:46


1974, il funambolo Philippe Petit compie la traversata nel vuoto delle Torri Gemelle 1964, durante un colloquio concitato con Moro e Saragat, il Presidente della Repubblica Antonio Segni viene colpito da un ictus cerebrale

Punti di Vista con Lapo De Carlo
Stato d'emergenza, quell'insulto alla Costituzione e Olimpiadi: non esistono «neri italiani», italiani basta e avanza | 02/08/2021 | Punti di vista

Punti di Vista con Lapo De Carlo

Play Episode Listen Later Aug 2, 2021 9:54


Massimo Cacciari, su La Stampa, risponde al precedente articolo Piergiorgio Odifreddi che andava contro il filosofo veneziano e contro le sue idee sulle misuire anti-covid. Risponde Cacciari: "Sotto la pressione della pandemia e l'ansia comprensibile per superarla al più presto viviamo un periodo di profonde trasformazioni giuridiche, istituzionali e politiche senza chiara consapevolezza, in modo informe e casuale. Qui sta il vero pericolo. Tendenze in atto da tempo, almeno dalla grande crisi che inaugurò il millennio con le Torri Gemelle, che sono andate via via “volatilizzando” i poteri delle assemblee elettive, trasformando da noi l'attività legislativa sostanzialmente in convalida della decretazione d'urgenza, e ciò sempre, si dice, per rispondere con tempestività ed efficacia a un bisogno di sicurezza e protezione invocato dall'opinione pubblica, vanno ormai stabilizzandosi: lo stato di emergenza sta diventando la norma, ormai... [...]". Sul Corriere della Sera, invece, il breve articolo di Aldo Cazzullo sulle imprese olimpiche della giornata di ieri. Come sostiene l'autore: "la splendida, commovente immagine di Lamont Marcell Jacobs nello stadio olimpico di Tokyo con il tricolore è più importante e utile per l'integrazione della più giusta e doverosa delle leggi". Ascolta “Punti di Vista” a cura di Lapo De Carlo, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Less is More by Marketing Espresso
Stagione 2 | Generazione Z

Less is More by Marketing Espresso

Play Episode Listen Later Jun 25, 2021 4:59


Segnata dall'attacco alle Torri Gemelle, è sicuramente una delle Gen più interessanti. Un gruppo ricco di sorprese! Chi sono? Lo vediamo da vicino.

Festival della Mente
Philippe Petit - Creatività: il crimine perfetto - Festival della Mente 2014

Festival della Mente

Play Episode Listen Later Jun 16, 2021 58:40


Fin da giovanissimo – molto prima di aver compiuto la sua epica traversata nel 1974 su un cavo metallico teso tra le Torri Gemelle del World Trade Center – Philippe Petit si è avventurato lungo i confini poco noti della ricerca di conoscenza e perfezione, che lui stesso ha intrapreso da autodidatta. Intuito, improvvisazione, osservazione, passione sono gli spunti primari che alimentano il suo lungo e frenetico percorso di creatività. Ma anche rigore, controllo, dedizione totale. Per Petit, l'invito a creare partendo dal caos e dalla ribellione sfocia inevitabilmente nell'ordine, indispensabile per definire ogni programma. Servendosi di esempi dal vivo, ispirati ai suoi personalissimi processi creativi (disegno, dimostrazioni, partecipazione dell'uditorio, proiezioni di video, persino trucchi di magia), Petit inviterà gli spettatori a trovare la propria strada per varcare le porte da lui dischiuse.

Audible Original
Le guerre di Anna. La terra tra i due fiumi - Pablo Trincia

Audible Original

Play Episode Listen Later May 31, 2021 45:46


Il podcast racconta la storia di Anna Prouse, italiana di 50 anni che vive a San Francisco dove lavora per un colosso mondiale della tecnologia. Raccontiamo la sua storia a partire dai giorni nostri, quando la sua vita frenetica viene stravolta dalla scoperta di un tumore incurabile al cervello, per poi tornare indietro alla sua infanzia nell'alta borghesia milanese, la carriera da giornalista, per arrivare agli otto anni passati in Iraq con vari incarichi governativi durante l'occupazione americana.Anna racconta la difficile vita nel Paese, i due attentati a lei diretti e la fatwa a cui è scampata. Il suo racconto si intreccia al racconto del Paese, dalla dittatura di Saddam Hussein fino ad arrivare all'invasione americana e al rovesciamento del dittatore, e gli anni dell'occupazione, raccontati anche dalle voci di diversi testimoni che hanno vissuto quel tragico periodo in prima persona. Il racconto si chiude tornando a oggi, per scoprire se Anna ha sconfitto o meno il tumore, e i fantasmi del suo passato.La terra tra i due fiumi:In questa seconda puntata, Anna, ragazza di una famiglia dell'alta borghesia milanese, sogna di diventare campionessa di tennis. La sua promettente carriera viene interrotta da un infortunio. Anna si laurea, si fidanza con Arnaldo e trova lavoro in un quotidiano nazionale. Raccontiamo però anche la storia dell'Iraq prima della guerra: la Mesopotamia e la civiltà sumera, le varie dominazioni, l'ascesa al potere di Saddam Hussein, l'invasione del Kuwait, l'embargo. La puntata si chiude con l'attacco alle Torri Gemelle.La serie completa de "Le guerre di Anna " è disponibile in esclusiva su Audible.

Off topic
È tutta colpa dei poteri forti

Off topic

Play Episode Listen Later Dec 5, 2020


Chi governa il mondo? Chi c'è dietro? Ma dietro cosa? Dietro tutto! In questa puntata noi di Off Topic vogliamo capire cosa c'è nella mente dei complottisti: dalla terra piatta alle Torri Gemelle, dal Covid al 5G ogni grande evento porta con se una minoranza molto rumorosa che ci spiega la sua personale teoria di come vanno le cose. Per parlarne con noi Giulio Cavalli, giornalista che ha pubblicato da poco "il decagolo del complottista", un elenco molto ironico sul profilo tipico di chi pensa che JFK è stato ucciso dai rettiliani. Buon ascolto, se i poteri forti non faranno sparire questo episodio...

il posto delle parole
Luisa Mattia "Racconti d'estate"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 23, 2020 20:40


Luisa Mattia"Racconti d'estate"illustrazioni di Lorenzo TerraneraEdizioni Lapishttp://www.edizionilapis.it/it/operatori.htmlDieci volte estate per dieci racconti che invitano a una passeggiata emozionante attraverso epoche diverse. Storie d'amore, sogni e scoperte nel contesto di periodi significativi del Novecento, dai primi anni del secolo allo sgomento della caduta per le Torri Gemelle. I protagonisti sono adolescenti che vivono una realtà che li incalza. Ma anche quando si sente l'eco della guerra in arrivo, o incombe il rischio di una nuova difficoltà, l'amore non si spegne e la preziosa fragilità dei sentimenti illumina le loro vite. 10 storie, 10 protagonisti, 10 epoche. Un filo conduttore: Il costume da bagno. Luisa Mattia racconta dieci vacanze secondo una successione di periodi estivi che hanno preceduto o seguito momenti significativi del Novecento. Per ogni vacanza narrata, un diverso protagonista alle prese con sogni e scoperte che rappresentano il momento storico in cui la narrazione è ambientata. Il tema comune è l'estate, che diventa però il pretesto per parlare d'amore, di sentimenti e di modi di manifestarli che nel corso del tempo sono cambiati nella forma, ma hanno mantenuto la connotazione di scoperta di sé che attraversa ogni epoca e supera ogni cronologia. Età di lettura: da 9 anni.Luisa Mattia, romana, è autrice di numerosi romanzi e coordina un progetto di scrittura per la scuola. E' autrice, insieme ad altri cinque "soci di penna", di Melevisione, trasmissione per bambini di RAI TRE. Scrive una serie di gialli per ragazzi, I misteri di Teo, che continua ad avere notevole successo tra i giovani lettori.Dal 2003 scrive i testi per la trasmissione “il giornale del Fantabosco” (RAI TRE) ed è autrice, dal 2004, di MELEVISIONE (RAI TRE).E' autrice di testi teatrali per ragazzi e di numerosi romanzi che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il PREMIO PIPPI 2006, dedicato a Astrid Lindgren, vinto con il romanzo LA SCELTA (Sinnos Editrice)Ha ricevuto il PREMIO ANDERSEN 2008 MIGLIOR SCRITTORE con la motivazionePer i felici esiti del complesso della sua opera narrativa, capace di affrontare differenti temi e generi della letteratura per ragazzi, sempre sostenuta da passione civile, sia quando narra l'oggi sia quando si misura con la storia.http://www.luisamattia.com/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

WE GOT GAME
We Got Game S02E33 - Diete, pazze idee e Torri Gemelle

WE GOT GAME

Play Episode Listen Later Jun 19, 2020 37:57


Nuova puntata di We Got Game, dove parliamo delle strambe idee di Kyrie Irving, della dieta di NIkola Jokic e dell'evoluzione del ruolo del centro, attraverso le storie delle Twin Towers

THE CUTTING EDGE
We Got Game S02E33 - Diete, pazze idee e Torri Gemelle

THE CUTTING EDGE

Play Episode Listen Later Jun 19, 2020 37:57


Nuova puntata di We Got Game, dove parliamo delle strambe idee di Kyrie Irving, della dieta di NIkola Jokic e dell'evoluzione del ruolo del centro, attraverso le storie delle Twin Towers

BASTA BUGIE - Cinema
FILM GARANTITI: United 93 - Un atto di eroismo nel cielo americano (2006) ****

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Jun 2, 2020 13:45


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=16UN ATTO DI EROISMO NEL CIELO AMERICANO di Guido GiorginiIn quella terribile mattina dell'11 settembre 2001, quando nei cieli degli Stati Uniti venne attuato il più grave attentato terroristico della storia, uno dei 4 aerei dirottati dai fanatici islamici non giunse a colpire il bersaglio prefissato, per merito della eroica rivolta dei passeggeri. A 5 anni di distanza, questo drammatico avvenimento è stato rievocato da un film, che però non ne mette in luce adeguatamente l'aspetto epico e il movente religioso. Desideriamo quindi celebrare questa storia di comune eroismo che costituisce un esempio e un monito per la nostra epoca.UN DRAMMATICO DIROTTAMENTOLa vicenda del Boeing 707, volo n° 93 della compagnia aerea statunitense United Airlines, partito la mattina dell'11 settembre 2001 da New York per arrivare a Los Angeles, è ormai chiara nelle sue linee generali; essa è stata confermata da una indagine della FBI pubblicata un anno dopo il drammatico avvenimento.Lisa Jefferson, centralinista della Verizon, ha testimoniato che in quel giorno, alle ore 9,45, fu chiamata col telefonino da un passeggero di quell'aereo, Todd Beamer, 32 anni, ex giocatore di football, sposato e in attesa di un figlio. Egli le comunicò che 4 terroristi musulmani, armati di soli coltelli, ma minacciando di far esplodere il velivolo con una bomba a pulsante, avevano ucciso i piloti, si erano impadroniti del velivolo e lo avevano dirottato verso una destinazione sconosciuta.La centralinista gli rispose avvertendolo che, proprio pochi minuti prima, altri 3 aerei erano stati dirottati e scagliati contro le Torri Gemelle di New York e contro il Pentagono di Washington, provocando migliaia di morti.Informati di questo, i passeggeri del Boeing capirono che il loro aereo era stato anch'esso dirottato per scagliarsi contro un bersaglio simbolico. Constatando che stavano volando verso Sud in direzione di Washington, ipotizzarono che quel bersaglio fosse la Casa Bianca.In effetti, in questo caso, il piano criminale in atto avrebbe portato a compimento la sua logica: dopo il simbolo economico e quello militare, i terroristi di al-Qaida avrebbero colpito anche il simbolo politico degli Stati Uniti. Allora i passeggeri si resero conto che stavano rapidamente volando verso il suicidio, nonostante le menzognere frasi tranquillizanti che un dirottatore rivolgeva a loro per tenerli sotto controllo.Dopo un primo momento di terrore e di disperazione, le vittime designate si calmarono e ripresero coraggio e iniziativa. Nonostante le minacce dei terroristi, essi si rifugiarono nel fondo dell'aereo per mettersi d'accordo su come uscire da quella drammatica situazione. In questo modo, si resero conto che a loro restava una sola, estrema possibilità di sventare il piano criminale.Ai propri compagni di sventura, Beamer propose di tentare un colpo di mano: i passeggeri più giovani dovevano aggredire all'improvviso i terroristi, disinnescare la bomba e penetrare nella cabina di pilotaggio per prendere il controllo dell'aereo facendolo deviare dal bersaglio. Alla peggio, se proprio erano destinati a morire, potevano almeno salvare gli abitanti del bersaglio predestinato. Tutti furono d'accordo nel tentare l'audace gesto.Rimasta in contatto telefonico con Beamer, la centralinista li udì invocare l'aiuto divino recitando la preghiera del "Padre nostro" e alcuni Salmi; poi ella sentì grida terribili e rumori confusi di lotta, seguìti da esclamazioni di gioia degli insorti. Probabilmente essi erano riusciti a neutralizzare i due terroristi che li controllavano e a disinnescare la bomba, in quanto dalle indagini fatte dall'FBI non risulta che l'aereo sia esploso in volo. Il primo risultato era stato ottenuto.Restava però da penetrare nella cabina di pilotaggio, dove si erano rinchiusi gli altri due terroristi, ben decisi a lanciare l'aereo sul bersaglio. Allora la centralinista udì Beamer che esclamava: "Lanciatelo alla carica!"; dai rumori che seguirono, ella capì che gli insorti stavano usando il carrello delle vivande come un ariete, per sfondare la porta della cabina.Qui la comunicazione telefonica cadde e quindi finisce la testimonianza della centralinista. Le indagini ipotizzano che gli insorti riuscirono a penetrare nella cabina ma, nella violenta colluttazione con i dirottatori, non riuscirono a prendere il controllo dell'aereo; il velivolo, che stava già planando verso Washington, rimase senza guida e si schiantò nella campagna della Pennsylvania, appena 17 minuti prima di raggiungere l'obiettivo.UNA TESTIMONIANZA DI EROISMORaccontandoci un avvincente episodio di eroismo compiuto da gente comune, questo dramma costituisce un prezioso insegnamento. Come la decisione di appena 4 terroristi è riuscita ad impadronirsi di un aereo nel tentativo di provocare una strage, così la decisione di appena 5 o 6 passeggeri è riuscita a sventare quel piano criminale. Essi sono stati stimolati da quello fra loro che, avendo capito cosa stava succedendo e qual era la posta in gioco, li ha guidati alla soluzione.I passeggeri del volo UA 93 non hanno ceduto alla tentazione di "cedere per non perdere" ed al ricatto psicologico dei terroristi, che cercavano di tenerli buoni illudendoli su una felice conclusione del dirottamento. Le vittime designate hanno reagito con lucidità, responsabilità e coraggio, disponendosi a tentare il tutto per tutto pur di salvare le altre vittime imminenti.Essi si sono ricordati del giudizio evangelico che dice: «nessuno dimostra maggior amore per il prossimo, di colui che sacrifica la propria vita per i fratelli». Questo eroismo è stato premiato dalla Divina Provvidenza: il sacrificio dei passeggeri è riuscito ad evitare la terza strage di quel giorno terribile.Non piangiamo dunque su di loro, ma piuttosto rallegriamoci, perché quel dramma, che avrebbe potuto concludersi in tragedia, si è trasformato in un piccolo ma significativo episodio epico del nostro tempo, che ne è così povero. Quei passeggeri hanno vinto la loro battaglia contro la paura e la vigliaccheria, lasciando una eroica testimonianza al mondo intero.Ci auguriamo che il loro sacrificio abbia meritato, oltre la riconoscenza degli uomini, anche il premio della salvezza eterna, secondo la promessa evangelica: «chi avrà sacrificato la propria vita, la salverà».La vicenda del volo UA 93 è stata molto celebrata negli Stati Uniti e la figura di Beamer è diventata popolare, esaltata come simbolo della volontà di reagire alla minaccia terroristica e di riscattarsi moralmente. In Europa, invece, questa lezione di eroismo è stata quasi del tutto occultata da quella censura mass-mediatica che continua a dominare nel nostro continente.IL FILM UNITED 93A 5 anni dal dramma accaduto nel cielo della Pennsylvania, esso è stato finalmente rievocato in un film americano: United 93, titolo che allude appunto al volo n° 93 della compagnia aerea United Airlines. Negli Stati Uniti questa pellicola ha avuto notevole successo; anche in Italia, sebbene sia stata proiettata come riserva per riempire il periodo estivo, è stata molto apprezzata, dato che è arrivata quarta nella classifica fra quelle di maggior incasso della stagione.Nel primo tempo del film, per la verità, la narrazione stenta un po' a... decollare assieme al velivolo, in quanto si dilunga troppo nel raccontare i preliminari del dirottamento, descritto in parallelo con quelli degli altri 3 aerei dell'11 settembre.Ma nel secondo tempo esplode il dramma, il ritmo diventa serrato, la tensione sale e lo spettatore viene coinvolto emotivamente nel destino dei passeggeri. Il film descrive bene anche lo sconcerto e l'impaccio delle autorità civili e militari, che non sanno come affrontare un'emergenza così anomala e imprevista.Particolarmente avvincente è la lunga sequenza finale, che va dall'assalto degli insorti fino alla caduta dell'aereo. La sceneggiatura sposa l'ipotesi più probabile: quella secondo cui i passeggeri riuscirono a neutralizzare i terroristi, ma non a prendere il controllo del velivolo.Com'era prevedibile, la sceneggiatura ha cercato di evitare l'accusa di alimentare un "conflitto di civiltà" tra Oriente musulmano e Occidente cristiano; per questo essa ha in parte censurato l'aspetto religioso della rivolta dei passeggeri; sebbene si veda uno di loro che si fa il segno della Croce e un altro che recita il Rosario, non appaiono le preghiere recitate dagli insorti prima di partire all'assalto.Il regista Paul Greengrass ha raccontato la terribile vicenda mescolando con prudenza e parsimonia fatti accertati e supposizioni verosimili, usando uno stile asciutto e quasi cronachistico che punta molto sull'azione concede poco ai risvolti psicologici dei personaggi.Le figure dei dirottatori vengono descritte in maniera sobria e grigia; essi risultano abbastanza plausibili nel loro freddo fanatismo religioso, che punta a vincere sfruttando la vigliaccheria suscitata dal terrore, ma che viene alla fine travolto da una inaspettata reazione, anch'essa animata da una opposta convinzione religiosa.Gli attori del film non sono famosi; tuttavia essi fanno un buon "gioco di squadra", riuscendo a ben rappresentare la rapida maturazione di quei passeggeri che, dall'iniziale sconcerto e terrore, giungono a meditare lucidamente sulla loro responsabilità e a prendere una coraggiosa decisione finale.United 93 è insomma un film che vale la pena di vedere, non tanto per le qualità tecniche del prodotto, quanto per la testimonianza che rievoca e per l'insegnamento che se ne trae, utile soprattutto per quella futura generazione che, si spera, non vorrà imitare l'ignavia dei molti bensì l'eroismo dei pochi.

Dpen
Complotti: cosa ci stanno nascondendo?

Dpen

Play Episode Listen Later May 11, 2020 36:54


Oggi parliamo di complotti. Terrapiattisti, 5g, poteri forti, Covid-19, Cina Corea, Torri Gemelle... cosa accomuna questi eventi? perché i poteri forti si ostinano a comandarci in modo subdolo?Ci potete ascoltare su: Nostro Sito: https://dpenpodcast.wixsite.com/website . Apple Podcast: https://podcasts.apple.com/it/podcast/dpen/id1491536770 . Spotify: https://open.spotify.com/show/69CuHfAuRjpZkr0JYATFvU?si=zCXgJ1ScStyaC2jFtWVF2w . Spreaker: https://www.spreaker.com/user/dpen . E su tutte le app principali di streaming.Seguiteci anche sui nostri social dove potrete anche commentare le puntate e comunicare con noiGruppo Telegram: https://t.me/dpenpodcast . Instagram: https://www.instagram.com/dpenpodcast/ . Twitter: https://twitter.com/DpenPodcast . Jazzaddict's Intro by Cosimo Fogg (201) https://soundcloud.com/cosimo-fogg Creative Commons — Attribution 3.0 Unported— CC BY 3.0 Free Download / Stream: https://bit.ly/jazzaddicts-intro Music promoted by Audio Library https://youtu.be/hY4yspCQRaM

La Storia - Novecento
1931 - Viene costruito l'Empire State Building

La Storia - Novecento

Play Episode Listen Later Jan 18, 2020 12:20


L'Empire State Building è un grattacielo in stile art déco della città di New York, situato nel quartiere Midtown del distretto di Manhattan, all'angolo tra la Fifth Avenue e la West 34th Street. Divenuto uno dei maggiori simboli della città, con i suoi 443 metri di altezza, è stato il grattacielo più alto del mondo fra il 1931 e il 1973, quando fu superato dalle Torri Gemelle del World Trade Center. Riassunse il primato cittadino dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, e tornò al secondo posto nel 2014, con l'inaugurazione del One World Trade Center. Dal 1981 risulta iscritto al National Historic Landmark Program come monumento nazionale --- Support this podcast: https://anchor.fm/claudia-diletta-milioni-guerriero8/support

BASTA BUGIE - Islam
La Turchia scheda i nemici europei dell'islam... con i soldi dell'UE

BASTA BUGIE - Islam

Play Episode Listen Later Dec 12, 2019 13:46


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5920LA TURCHIA SCHEDA I NEMICI EUROPEI DELL'ISLAM... CON I SOLDI DELL'UE di Souad SbaiNei confronti della Turchia di Erdogan, l'Unione Europea fa da un lato la voce grossa, indignata per la repressione degli oppositori e della libertà di stampa o per l'invasione anti-curda in Siria; dall'altro, continua invece a cedere su tutti i fronti, avallandone persino le strategie di assalto culturale, oggi principalmente incentrate sull'utilizzo manipolatorio della cosiddetta "islamofobia".Prodotto dei pensatori fondamentalisti contemporanei appartenenti ai Fratelli Musulmani, il concetto d'"islamofobia" viene utilizzato come clava per colpire chiunque in Europa, e in generale nel mondo occidentale, osi esprimersi in maniera critica nei confronti della componente di religione e cultura islamica.Anche le critiche espresse in maniera civile e razionale - che invocano il rispetto dei diritti umani e delle donne, della libertà religiosa e di espressione - vengono equiparate a forme di razzismo, intolleranza e xenofobia, malgrado l'oggettiva refrettarietà di ambienti come quelli influenzati dai Fratelli Musulmani ad accettare valori, principi, usi e costumi dei paesi europei.UNA TRAPPOLA PER GLI INGENUI OCCIDENTALIUna trappola, insomma, rivolta agli ingenui occidentali, soprattutto se progressisti e di sinistra, in cui anche Bruxelles è caduta in pieno, come dimostra il finanziamento da parte dell'UE del "Rapporto 2018 sull'islamofobia europea", elaborato dalla "Fondazione per la ricerca politica, economica e sociale" (SETA), pensatoio di punta del partito fondamentalista AKP di Erdogan.Quest'ultimo, che dei Fratelli Musulmani si considera il leader politico mondiale, si è molto prodigato per diffondere l'applicazione distorta del concetto d"islamofobia" tra gli accademici e gli addetti ai lavori in tutto il continente europeo, promuovendo la collaborazione con centri di studio turchi di matrice islamista. Il Rapporto, pubblicato annualmente da SETA, è il frutto di tale collaborazione, e coinvolge "esperti" provenienti da ognuno dei 28 stati membri dell'UE, più un numero di paesi partner nei Balcani e nel Caucaso.La scheda sull'Italia, elaborata da due sociologi "impegnati" presso le università di Ferrara e Torino, è un esempio perfetto della convergenza tra l'agenda dei Fratelli Musulmani e l'agenda progressista. Se la prima si serve del concetto d'"islamofobia" per farsi largo nel tessuto sociale, culturale, religioso e politico italiano (dinamica in atto ovunque in Europa), la seconda vede con favore e promuove l'avanzare e il sovrapporsi di tutto ciò che è "altro" rispetto alla cultura, all'identità e alle tradizioni connaturate al paese e alla sua storia, in nome della "diversità" e del "multiculturalismo", da applicare naturalmente solo in Italia (e in Europa), non certo in Turchia.I due sociologi, rispettando rigorosamente gli schemi che presiedono all'uso strumentale dell'"islamofobia", non operano la distinzione tra le discriminazioni in cui i musulmani incorrono in Italia (un fenomeno senza dubbio da combattere e prevenire con nuove politiche in ambito culturale ed educativo), dalle critiche legittime che andrebbero considerate con spirito costruttivo, al pari di quelle che possono ricevere gli atei, gli agnostici e i fedeli di qualunque altra religione.Di conseguenza, partiti come Fratelli d'Italia, nonché organi di stampa come Il Giornale, La Verità e Libero, sono stati categorizzati come di "estrema destra", mentre il PD e persino l'ANPI come bastioni della lotta al razzismo e, appunto, all'islamofobia.UN MODO PER COLPIRE INTELLETTUALI, SCRITTORI E PERSONALITÀ PUBBLICHEI due sociologi concludono la loro disamina stilando una serie di raccomandazioni, tra cui quella di "creare un sistema [...] efficiente di raccolta dei dati degli eventi [di natura] islamofobica, razzistica e discriminatoria", nel quale molto probabilmente schedare come esponente di "estrema destra" chiunque abbia un'opinione "non allineata": un modo per colpire intellettuali, scrittori e personalità pubbliche, laiche e moderate, come accaduto e continua ad accadere in diversi paesi del mondo arabo e musulmano, Turchia inclusa. Risale allo scorso luglio, ad esempio, la pubblicazione, da parte sempre del "think tank" SETA, di una lunga lista di proscrizione con i nomi, i profili biografici e i volti di oltre 200 giornalisti, sia turchi che stranieri, basati in Turchia e sgraditi al regime di Erdogan.Come se non bastasse, i due sociologi delle università di Ferrara e Torino propongono di "rafforzare la rete anti-discriminazione tra Ong, associazioni, sindacati e partiti di sinistra, soprattutto a livello locale, dove è possibile promuovere più efficacemente uguaglianza e giustizia". Si tratta di un piano d'azione vero e proprio, che in Italia è già in corso di realizzazione come nel resto d'Europa.A sostegno della diffusione del fondamentalismo dei Fratelli Musulmani nel continente, il Sultano sta sfruttando abilmente come "cavallo di Troia" i portatori insani del pensiero unico dominante di una certa sinistra, che continua a ispirare l'operato suicida dell'Unione Europea. Se queste sono le conseguenze della collaborazione con gli accademici italiani promossa dalla Turchia di Erdogan, quali saranno allora i frutti dell'Accordo di cooperazione in ambito culturale e scientifico che il Senato si appresta a ratificare con il Qatar, che dei Fratelli Musulmani è il principale sponsor e sostenitore?Nota di BastaBugie: per leggere il precedente articolo sul "Rapporto sull'islamofobia in Europa" dove si sottolineava che anche BastaBugie è stato inserito tra i ''cattivi''http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5899L'ISLAMOFOBIA È UN CAVALLO DI TROIARiccardo Cascioli nell'articolo seguente dal titolo "Da Durban a oggi, l'islamofobia è un cavallo di Troia" spiega che il termine islamofobia appare per la prima volta nel 2001 in un documento ONU firmato dai leader di quasi 200 paesi nel mondo. È un pretesto per chiudere la bocca a chi cerca di risvegliare un Occidente in declino.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana L'8 novembre 2019:Nel pensiero comune, gli allarmi sull'islamofobia nascono dopo gli attentati terroristici negli Stati Uniti dell'11 settembre 2001, quando le minoranze islamiche nei paesi occidentali hanno cominciato ad essere viste con diffidenza se non aperta ostilità.Niente di più errato. Il termine islamofobia ha una genesi precedente, sin dagli anni '90 del XX secolo, e accompagna la rinascita islamica che si impone come fenomeno globale e che supera le divisioni e le differenze interne alla comunità musulmana. Ma soprattutto si impone alla comunità internazionale in occasione della Conferenza internazionale dell'ONU sul razzismo, svoltasi a Durban (Sudafrica) dal 31 agosto all'8 settembre 2001, pochissimi giorni prima dell'attentato alle Torri Gemelle.Per la prima volta a una Conferenza dell'ONU è stato possibile assistere a questa sfida aperta dei paesi islamici contro l'Occidente. Argomento principale si rivelò il Medio Oriente, per il quale il blocco dei paesi islamici chiedeva con forza la condanna di Israele e di equiparare il sionismo al razzismo. Fu una battaglia durissima, al punto che le delegazioni degli Stati Uniti e di Israele abbandonarono la Conferenza. L'Unione Europea decise invece di restare, sperando - invano - in un compromesso dell'ultimo minuto. I paesi islamici andarono avanti compatti fino alla fine, una situazione sorprendente e inedita per chi - come il sottoscritto - era presente e aveva esperienza delle Conferenze ONU.Due i motivi: primo, malgrado le grandi divisioni interne al mondo musulmano, sia politiche sia religiose, nell'occasione i paesi islamici fecero blocco, unendosi nella comune sfida all'Occidente: si percepiva in questi paesi, un senso di grande sicurezza e di consapevolezza della propria forza, ben decisi a usarla.Secondo, la determinazione ad andare avanti con la loro agenda senza scendere ad alcun compromesso, la ricerca del quale era invece prassi in tutte le Conferenze internazionali dell'ONU. Il mondo islamico, dunque, riuscì a Durban a dettare la propria legge in barba alle consuetudini internazionali. Potendo contare anche sulla debolezza dei paesi occidentali, Unione Europea in testa.È in questo contesto di prova di forza che il termine islamofobia entra nella Dichiarazione finale di Durban, prima volta che compare in un documento dell'ONU, firmato da quasi duecento paesi. Appare in due paragrafi della Dichiarazione finale: al no. 61, che recita: «Riconosciamo con profondo rincrescimento l'aumento dell'Antisemitismo e dell'islamofobia in varie parti del mondo». E al n° 150 che richiama gli Stati a «opporsi a ogni forma di razzismo, e a contrastare «l'antisemitismo, l'anti-arabismo e l'islamofobia a livello mondiale». Un vero e proprio assurdo storico, se si considera che eventuali episodi di discriminazione contro musulmani erano minimi e comunque condannati dalla stessa società occidentale. E comunque è un nulla in confronto alla sistematica discriminazione e persecuzione sofferta dai non musulmani, cristiani in primis, nei paesi islamici.Anche l'attentato alle Torri Gemelle, avvenuto appena tre giorni dopo la conclusione della Conferenza di Durban, va situato in questo contesto di "rinascita islamica". Questo non vuol dire che tutti i paesi islamici vadano ritenuti responsabili del terrorismo, ma è giusto osservare che il fenomeno terrorista ha anche un brodo di coltura che lo rende più forte. Così dopo l'11 settembre l'accusa di islamofobia viene sistematicamente usata per tappare la bocca a chiunque ponga anche solo qualche riflessione critica sul mondo islamico.Fino ad arrivare al Rapporto sull'Islamofobia in Europa pagato dall'Unione Europea, di cui si parla in questi giorni, altro segnale inequivocabile che l'Europa politica ha scelto il suicidio.

ARTICOLI di Rino Cammilleri
I sauditi hanno diffuso l'estremismo musulmano nel mondo

ARTICOLI di Rino Cammilleri

Play Episode Listen Later Oct 15, 2019 7:22


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5810I SAUDITI HANNO DIFFUSO L'ESTREMISMO MUSULMANO NEL MONDO di Rino CammilleriNell'anno 851 un famoso erudito arabo, Nuaym bin Hammad, compilò il Kitab al-Fitan, una raccolta di hadith (detti di Maometto e del suo genero Alì) nella quale si può leggere questa singolare profezia: «Se vedi le bandiere nere resta dove sei e non muovere le mani o i piedi. Verrà a te una gente che è debole e non ha alcuna capacità, i loro cuori sono come blocchi di ferro. È la gente dello Stato, essi non rispettano le promesse né i trattati. Parlano di verità ma non la possiedono. I loro cognomi sono nomi di città e i loro capelli sono sciolti come quelli delle donne. Combatteranno fra loro, poi Allah porterà la verità».Terence Ward, nel suo Il Codice Wahhabi. Come i sauditi hanno diffuso l'estremismo nel mondo (Lef, pp. 130, € 14), fa notare che l'attuale capo dell'Isis («Stato» islamico) si chiama al-Baghdadi: un nome di città come cognome. Pare che negli ultimi quarant'anni l'Arabia Saudita abbia speso più di dieci miliardi di dollari per diffondere la dottrina wahhabita nel mondo sunnita, tra il 15 e il 20% della somma sarebbe andata ai jihadisti. Fino a poco tempo fa in Arabia erano vietati i minareti e i simboli funerari, chi non partecipava alla preghiera veniva flagellato.Si parte dal 1703, anno di nascita di Mohammed ibn abd al-Wahhab, che ancor giovane prese a percorrere la penisola arabica predicando il ritorno alla purezza delle origini. Visto il suo successo, nel 1744 l'emiro di Diriyah, Muhammad bin Saud, stipulò un patto di ferro con lui e da allora la dinastia dei Saud fu wahhabita.L'UNICITÀ ASSOLUTA DI ALLAHIl wahhabismo proclamava l'unicità assoluta di Allah e condannava la venerazione di qualunque intermediario, fosse pure il Profeta. Poiché era invalsa tra i musulmani l'abitudine ai pellegrinaggi alle tombe dei «santi» islamici, Wahhab le fece distruggere tutte. E ancora oggi è in pericolo la stessa tomba di Maometto a Medina, veneratissima dagli sciiti. I quali venerano anche Hussein, nipote del Profeta e «martire». La cui tomba a Kerbala, in Iraq, fu distrutta dal secondo Saud, Abdul-Aziz bin Muhammad, che nel 1802 attaccò la città con un'armata di diecimila wahhabiti e ne massacrò la popolazione. I wahhabiti continuarono a «purificare» la penisola uccidendo i maschi kafiri (secondo loro, seguaci di pratiche pagane) e riducendo in schiavitù donne e bambini fino a quando, nel 1813, il sultano d'Egitto, Muhammed Ali (come si vede non c'è molta varietà nei nomi propri), mandò l'esercito a ricacciarli nel deserto. Qui rimasero fino al 1902, anno in cui un altro Saud, Abdul Aziz, li riunì sotto la sua guida e diede vita alla «fratellanza (ikhwan) wahhabita», che si impegnò nell'indottrinamento dei beduini del deserto. Nel 1924 un poderoso esercito wahhabita conquistò La Mecca e Medina, cancellando ogni traccia di islam che non fosse rigorosamente «salafita» (la pretesa purezza della prima generazione di musulmani). Ma il capo Saud commise l'errore di dotarsi di telegrafo, telefono e automobile, cosa che al clero integralista parve intollerabile.MISSIONE WAHHABINel 1926 si venne dunque allo scontro aperto, che il Saud risolse con pugno di ferro. Da allora l'alleanza tra la famiglia reale saudita e il wahhabismo è stata fragile, e per restare al potere i Saud dovettero cedere al clero il totale controllo sulla religione. Ci vollero interminabili dibattiti per ammettere nel regno la moneta cartacea, nel 1951. E altri undici anni per l'abolizione ufficiale della schiavitù. Ma l'equilibrio restava precario.Negli anni Settanta l'idea: il ministero degli affari islamici, grazie ai proventi stellari del petrolio, lanciò la «Missione Wahhabi» (Dawah Wahhabiya) per diffondere il verbo wahhabita nel mondo. Così, enti benefici islamici presero a fondare moschee e madrase (scuole wahhabite) dappertutto, mentre torme di volontari supportavano il jihad contro il regime comunista in Afghanistan. Ma i rapporti tra dinastia e movimento wahhabita rimasero in bilico. Nel 1979 militanti wahhabiti arrivarono a occupare la Grande Moschea della Mecca in contestazione dei Saud. I quali aggravarono le cose nel 1991 permettendo l'installazione di 15.000 soldati americani nella penisola arabica.Il saudita Osama bin Laden creò al-Qaeda e nel 2001 attaccò le Torri Gemelle di New York. Il resto è cronaca.

ESC - MustárFM
2019.07.29. Le Spritzate - Italian program

ESC - MustárFM

Play Episode Listen Later Jul 29, 2019 36:30


Il 2001 è stato un anno di svolta: l'attentato alle Torri Gemelle l'11 settembre ha dato il via alla guerra contro Bin Laden, e il XXI secolo è iniziato nel modo più sanguinoso possibile. Ma in Italia la tragedia è iniziata giusto due mesi prima: dal 19 al 22 Luglio si tenne infatti a Genova il G8, che verrà poi ricordato negli anni per le violenze, gli scontri, i pestaggi e i vergognosi fatti della Diaz e di Bolzaneto. Cercando di essere il più obiettivi possibile, Antonella, Carmelo e Serena vi guideranno oggi attraverso i tragici fatti di quei giorni, a partire dall'uccisione di Carlo Giuliani fino alle torture della scuola Diaz e della Caserma di Bolzaneto. Abbiamo cercato di attenerci ai fatti documentati e alle sentenze dei vari processi, ma forse le emozioni hanno preso un po' il sopravvento.

Border Nights
Border Nights, puntata 247 (Federica Francesconi-Alessandro Catto 24-10-2017)

Border Nights

Play Episode Listen Later Oct 24, 2017 254:06


FILOSOFA ED ESOTERISTA: FEDERICA FRANCESCONIIl primo collegamento della serata sarà con Federica Francesconi, filosofa, blogger ed esoterista. Con lei parleremo di potere, esoterismo, mondialismo, spiritualità, religione, ritualità. Cura il blog http://federicafrancesconi.blogspot.itI RADICAL CHIC CON ALESSANDRO CATTONella seconda parte spazio ad Alessandro Catto, curatore del blog Radical Chic su Il giornale.it ed autore dell'omonimo libro "Radical Chic - Conoscere e sconfiggere il pensiero unico globalista" (edizioni La Vela)Radical Chic è il libro ideale per capire il vero retroterra politico e culturale del pensiero unico politicamente corretto. Dall'istruzione all'economia, dalla storia all'attualità, dalla geopolitica alla cultura vengono sfatati in modo leggero e divertente tutti i miti pro-global ai quali siamo quotidianamente esposti e le loro pretestuose retoriche, sempre più incapaci di nascondere il distacco tra l'alto e il basso della nostra società, tra chi con il cosmopolitismo imperativo per tutti ci guadagna e chi, ogni giorno, perde diritti, spazi democratici e possibilità di emancipazione a casa propria.Alessandro Catto classe 91, è laureato in Storia Contemporanea, fondatore e autore del network "La Via Culturale" e presidente di Politica è Comunicazione, società in cui si occupa di strategia politica, social media marketing e organizzazione di campagne elettorali. Analista a tutto tondo, esperto di rapporti internazionali, tematiche sociali, culturali e in particolar modo dell'evoluzione storica della sinistra italiana ed europea.BARBARA MARCHAND LEGGE CHARROUXDopo le rivelazioni di Carpeoro su un libro di Robert Charroux che avrebbe profetizzato l'abbattimento delle Torri Gemelle alcuni decenni prima per mano degli islamici e su indicazione di un'ascoltatrice, Barbara Marchand tradurrà per noi Charroux con una sorpresa sul vero significato da non perdere.La ruota libera con Paolo Franceschetti spazierà dalla spiritualità alla crescita interiore passando per la cosiddetta New Age.Completerà la puntata la scheda di Maestro di Dietrologia.Per scriverci: redazione@bordernights.it

Border Nights
Border Nights, puntata 247 (Federica Francesconi-Alessandro Catto 24-10-2017)

Border Nights

Play Episode Listen Later Oct 24, 2017 254:06


FILOSOFA ED ESOTERISTA: FEDERICA FRANCESCONIIl primo collegamento della serata sarà con Federica Francesconi, filosofa, blogger ed esoterista. Con lei parleremo di potere, esoterismo, mondialismo, spiritualità, religione, ritualità. Cura il blog http://federicafrancesconi.blogspot.itI RADICAL CHIC CON ALESSANDRO CATTONella seconda parte spazio ad Alessandro Catto, curatore del blog Radical Chic su Il giornale.it ed autore dell'omonimo libro "Radical Chic - Conoscere e sconfiggere il pensiero unico globalista" (edizioni La Vela)Radical Chic è il libro ideale per capire il vero retroterra politico e culturale del pensiero unico politicamente corretto. Dall'istruzione all'economia, dalla storia all'attualità, dalla geopolitica alla cultura vengono sfatati in modo leggero e divertente tutti i miti pro-global ai quali siamo quotidianamente esposti e le loro pretestuose retoriche, sempre più incapaci di nascondere il distacco tra l'alto e il basso della nostra società, tra chi con il cosmopolitismo imperativo per tutti ci guadagna e chi, ogni giorno, perde diritti, spazi democratici e possibilità di emancipazione a casa propria.Alessandro Catto classe 91, è laureato in Storia Contemporanea, fondatore e autore del network "La Via Culturale" e presidente di Politica è Comunicazione, società in cui si occupa di strategia politica, social media marketing e organizzazione di campagne elettorali. Analista a tutto tondo, esperto di rapporti internazionali, tematiche sociali, culturali e in particolar modo dell'evoluzione storica della sinistra italiana ed europea.BARBARA MARCHAND LEGGE CHARROUXDopo le rivelazioni di Carpeoro su un libro di Robert Charroux che avrebbe profetizzato l'abbattimento delle Torri Gemelle alcuni decenni prima per mano degli islamici e su indicazione di un'ascoltatrice, Barbara Marchand tradurrà per noi Charroux con una sorpresa sul vero significato da non perdere.La ruota libera con Paolo Franceschetti spazierà dalla spiritualità alla crescita interiore passando per la cosiddetta New Age.Completerà la puntata la scheda di Maestro di Dietrologia.Per scriverci: redazione@bordernights.it

Super 8
New York 1972

Super 8

Play Episode Listen Later Mar 27, 2017 10:32


Nel 1972 le Torri Gemelle erano nella fase finale di costruzione. Trovare un film super 8 che le immortala in quell'anno è stato un grande risultato per un collezionista come me, perché attira i registi che stanno ambientando il loro racconto in quell'epoca nella la città più utilizzata come sfondo di film, documentari e programmi televisivi.Per vedere i filmati di cui parla il podcast basta collegarsi a:http://iltelecinema.it/new-york-1972/Super 8 è il podcast di Daniele Carrer e del sito di digitalizzazione di pellicole 8 mm:www.iltelecinema.it

Super 8
New York 1972

Super 8

Play Episode Listen Later Mar 27, 2017 10:32


Nel 1972 le Torri Gemelle erano nella fase finale di costruzione. Trovare un film super 8 che le immortala in quell'anno è stato un grande risultato per un collezionista come me, perché attira i registi che stanno ambientando il loro racconto in quell'epoca nella la città più utilizzata come sfondo di film, documentari e programmi televisivi.Per vedere i filmati di cui parla il podcast basta collegarsi a:http://iltelecinema.it/new-york-1972/Super 8 è il podcast di Daniele Carrer e del sito di digitalizzazione di pellicole 8 mm:www.iltelecinema.it

Esoterica Academy
Parigi e Torri gemelle sotto il segno del nr.14

Esoterica Academy

Play Episode Listen Later Nov 15, 2015 27:41


Come il quattordicesimo arcano della Temperanza, si abbina ai fatti accaduti il 13.11.2015 e 11.9.2001 (1+3+1+1+2+0+1+5=14* // 1+1+9+2+0+0+1=14*)

Ermetismo Magico Alchemico
Parigi e Torri gemelle sotto il segno del nr.14

Ermetismo Magico Alchemico

Play Episode Listen Later Nov 15, 2015 27:41


Come il quattordicesimo arcano della Temperanza, si abbina ai fatti accaduti il 13.11.2015 e 11.9.2001 (1+3+1+1+2+0+1+5=14* // 1+1+9+2+0+0+1=14*)

Le parole e i simboli
Matite e kalashnikov – audio

Le parole e i simboli

Play Episode Listen Later Jan 23, 2015 19:24


Una lettura dei simboli del terrorismo, dalle Torri Gemelle ai fatti parigini, è stata offerta dall’intervento di Tarcisio Lancioni, docente di Semiotica.

Le parole e i simboli
Matite e kalashnikov – video

Le parole e i simboli

Play Episode Listen Later Jan 23, 2015 19:30


Una lettura dei simboli del terrorismo, dalle Torri Gemelle ai fatti parigini, è stata offerta dall’intervento di Tarcisio Lancioni, docente di Semiotica.

Macchiaradio
Sabatonotte (3a puntata: 22/4/2006)

Macchiaradio

Play Episode Listen Later Apr 22, 2006


Sabatonotte (3a puntata: 22/4/2006)

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