POPULARITY
Geoffrey FelixDirettore Alliance Française di TorinoManuela Vico, traduttricewww.alliancefrto.itNell'anno delle celebrazioni del suo 15°compleanno, l'Alliance Française Torino presenta l'edizione 2025 del Mese della Francofonia: oltre un mese di eventi per raccontare il francese nel mondo.L'Alliance Française Torino propone una ricca programmazione pensata per promuovere plurilinguismo e diversità culturale, in collaborazione con realtà del territorio, istituzioni internazionali e con scuole piemontesi.Tra i partner di quest'anno: Fondazione Circolo dei Lettori, Associazione Spazio Contrada, Edizioni Clichy, CineTeatro Baretti, Delegazione del Québec a Roma, l'Institut Français Italia, l'Università degli Studi di Torino e le Biblioteche civiche Torinesi.Geoffrey Felix, Direttore dell'Alliance Française Torino, invita il pubblico torinese a scoprire gli appuntamenti previsti per l'edizione 2025 della Festa della Francofonia: le celebrazioni quest'anno inizieranno il 21 febbraio – Giornata internazionale della Lingua Madre e proseguiranno fino a fine marzo con la Giornata internazionale della Francofonia (20 marzo). Intorno a questa data, il Ministero della cultura francese ha istituito la Settimana della lingua francese e della Francofonia, giunta alla 30°edizione (15 – 23 marzo), che quest'anno declina il tema «Prenez la parole!» che invita ogni persona a esprimersi, a creare, ad appropriarsi e a giocare con le parole.Le mostre “Écrire en français” e “ExpoDicos” per il grande pubblico e per le scuole! La riflessione sul tema di quest'anno si lega alla mostra “Écrire en français” proposta dall'Alliance Française Torino (Spazio Contrada,fino al 14 marzo 2025) e ideata dall' Alliance Française Parigi. La mostra, che dopo Torino toccherà anche le città di Trieste, Salerno e Bari, invita a scoprire la storia di 100 autrici e autori provenienti da tutto il mondo, che hanno scelto la lingua francese come mezzo di espressione e trasmissione. Attraverso citazioni tratte dalle loro opere e testimonianze, lo spettatore si potrà immergere in una molteplicità di percorsi ed esperienze, messi in luce da Bernard Magnier e Sabyl Ghoussoub e illustrati da Raphaelle Macaron. Il curatore della mostra Bernard Magnier, insieme a Chloé Thomas, docente dell'Alliance Française Torino, sarà protagonista dell'incontro “Scrivere in francese, scelta, caso o eredità?” che si terrà al Circolo dei Lettori venerdì 21 febbraio – Giornata internazionale della Lingua Madre e appuntamento inaugurale del Mese della Francofonia a Torino.A marzo l'Alliance Française Torino propone, in collaborazione con la Delegazione del Québec a Roma, la mostra “ExpoDicos” realizzata dalle professoresse Nadine Vincent e Paméla Vachon dell'Université de Sherbrooke. L'esposizione utilizza parole caratteristiche della cultura o della lingua francese del Québec e aiuta a identificare le diverse fonti del lessico e, allo stesso modo, i contatti che i quebecchesi francofoni hanno avuto con diversi popoli nel corso della loro storia.Le mostre “Écrire en français” e “ExpoDicos” esplorano il tema di quest'anno, «Prenez la parole!» con originalità e pluralità, trasformandosi in un'opportunità preziosa per le scuole e in un'occasione di riflessione anche per il pubblico generalista.Incontro con l'autoreGiovedì 6 marzo, alle ore 18.00, la Biblioteca dell'Alliance Française ospita l'incontro con Pierric Bailly autore de Il fulmine pubblicato in Italia da Edizioni Clichy. Accolto con entusiasmo da pubblico e critica, Il fulmine è un romanzo potente e travolgente che reinventa in chiave europea la tradizione del nature writing americano. John, pastore solitario nel Giura, scopre che Alexandre, un ex compagno di liceo, è accusato di omicidio. Spinto dal turbamento, John lascia la baita per indagare e si avvicina a Nadia, la moglie di Alexandre, ritrovandosi in un intreccio di passione e mistero. Un noir magistrale tra isolamento, natura e desiderio.CinemaIl cinema conferma il suo ruolo centrale nella programmazione del Mese della Francofonia e, grazie alla collaborazione con il CineTeatro Baretti, le proposte nel mese di marzo si moltiplicano: alla consueta rassegna MERCREDI FRANÇAIS (Hedi. Un vent de liberté, 19 marzo) si aggiungono gli appuntamenti di Portofranco dedicati al cinema francofono che vede il cast stellare di Je verrai toujours vos visages (18 e 22 marzo), portare in segna un episodio di giustizia riparativa, pratica diffusa in Francia e Belgio che permette a vittime e autori di reato di dialogare in un ambiente sicuro. Inoltre, domenica 30 marzo grazie alla collaborazione con la Delegazione del Québec a Roma, verrà proiettato RU, adattamento cinematografico del romanzo di Kim Thuy, rifugiata del Vietnam in Québec; la matinée sarà preceduta da una colazione à la française.Tutti i film sono proposti in francese con sottotitoli in italiano, grazie al supporto dell'Institut Français e del MAFTO dell'Università degli studi di Torino.Attività per i bambiniSabato 22 marzo ore 11.00 presso la Biblioteca Guidetti Serra, l'Alliance Française Torino, in collaborazione con le Biblioteche Civiche torinesi, invita i bambini e le famiglie a un evento speciale: Un sabato incantato – racconti e canzoni in francese. Un appuntamento GRATUITO aperto anche a chi nonconosce il francese. Un'occasione per avvicinare i bambini alla lingua e alla diversità culturale in modo coinvolgente e creativo.Inoltre il 20 marzo, Giornata internazionale della Francofonia verranno annunciati i vincitori del concorso Dis-moi dix mots che coinvolge gli allievi delle Scuole Primarie e Secondarie di I e II Grado delle Province di Asti, Alessandria, Novara, Torino e Verbania. Lo stesso giorno conosceremo anche i vincitori del concorso Instagram delle Alliances Françaises d'Italia 2025: grazie alla collaborazione con Lions Clubs de France e AMICIF i partecipanti ( ragazzi e ragazze tra i 18 e i 24 anni) possono vincere un soggiorno di 4 settimane in Francia con giovani da tutto il mondo!L'occasione per scoprire la nostra biblioteca e CulturethèqueIn occasione del Mese della Francofonia, la nostra équipe ha individuato una piccola selezione di libri, con proposte per grandi e piccini, disponibile nella nostra biblioteca dedicata al premio Nobel Annie Ernaux. La Biblioteca dell'Alliance Française Torino è aggregata al circuito delle Biblioteche civiche torinesi: un esempio dello stretto legame con le istituzioni culturali del territorio, con le quali si è lavorato per diffondere e rendere sempre più inclusivo l'accesso alla cultura francofona; il catalogo è disponibile on lineInvitiamo inoltre tutti gli amanti della lettura, torinesi e non solo, a scoprire Culturethèque, l'immensa mediateca digitale dell'Institut Français, gratuita per i nostri soci ( per attivare il profilo: scrivere a biblioteca@alliancefrto.it, indicando i dettagli della tessera socio). Con oltre 70.000 risorse tra documenti scaricabili e consultabili online, Culturethèque offre un'ampia gamma di contenuti: dai romanzi classici e contemporanei a una vasta selezione di quotidiani, riviste, documentari e conferenze, passando per poesia, teatro e fumetti. Una sezione speciale è dedicata alle risorse pensate per chi studia il francese.Cos'è la Francofonia?Il termine francofonia è apparso intorno al 1880 quando un geografo francese, Onesime Reclus, lo utilizzò per descrivere l'insieme delle persone e dei Paesi che parlavano francese. Secondo i dati pubblicati dall'Observatoire de la Langue française, oggi si stimano circa 300 milioni di persone che parlano francese nei 5 continenti, con la previsione di una crescita che potrebbe toccare i 700 milioni entro il 2050, rendendo così il francese il secondo idioma più parlato. Nel 1970 è stata istituita l'Organisation internationale de la francophonie (OIF), per riunire sotto un unico riferimento tutti i Paesi che condividono la lingua francese, come lingua madre o lingua ufficiale. L'OIF comprende 54 stati membri e governi, 7 membri associati e 27 osservatori. Lo scopo è quello di promuovere la lingua e la cultura francese, facilitando inoltre lo sviluppo economico e gli scambi commerciali tra i Paesi membri. Dal 1990, il 20 marzo si celebra la Giornata internazionale della Francofonia: la data è stata scelta per commemorare la firma a Niamey (Niger) del trattato che nel 1970 ha dato origine all'OIF.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
I titoli: Cuba annuncia il rilascio di 553 prigionieri. La decisione del governo è frutto di una mediazione con la Chiesa Cattolica. Accolto l'auspicio del Papa per l'Anno Santo Francesco all'udienza generale: si converta il cuore di chi fabbrica armi, i loro prodotti aiutano a uccidere. La preghiera del Pontefice anche per le vittime della frana in Myanmar Sono i bambini a pagare il prezzo più caro della povertà. Il Papa: atroce l'abuso sui più piccoli, basta essere complici dello sfruttamento minorile
Shinji torna alla base della Nerv e impara a suonare uno strumento. Accolto gelidamente da suo padre e da “REI”, trova conforto nella compagnia di Kaworu, ma l'idillio non è destinato a durare: scoperta la verità su Rei, su sua madre e sul destino del mondo dopo il near-Third Impact, a Shinji non resta che prendere la decisione peggiore possibile!Come dici? Ci sostieni su Patreon? Ma allora c'è un contenuto speciale che abbiamo registrato apposta per te: ascoltalo subito! ♥Patreon (per sostenerci): dummysystemInstagram (per scriverci): dummy.systemSito (per leggerci): dummy-system.com
Il 14 agosto la liturgia universale della Chiesa ricorda san Massimiliano Maria Kolbe, il grande apostolo dell'Immacolata del XX secolo.Raimondo Kolbe nacque in Polonia il 7 gennaio 1894 da ferventi genitori cristiani. Accolto nel collegio dei francescani conventuali di Leopoli prese il nome di Massimiliano. Studiò a Roma dove conseguì la laurea in filosofia e in teologia e fu ordinato sacerdote, il 28 aprile 1918. Celebrò la sua prima Messa il giorno successivo all'altare della cappella di sant'Andrea delle Fratte dove la Madonna nel 1842 era miracolosamente apparsa, convertendolo, all'ebreo Alfonso Ratisbonne.
Intro di Maracanà con Marco Piccari. Ospiti: Afeltra:" Con il ricorso accolto la giustizia sportiva fa completamente riformata."
Intro di Maracanà con Marco Piccari. Ospiti: Afeltra:" Con il ricorso accolto la giustizia sportiva fa completamente riformata."
(01:32) Giovanni Bianconi racconta la decisione con la quale il tribunale di Budapest ha permesso alla maestra italiana accusata di lesioni a due militanti neonazisti di uscire dal carcere. (07:42) Dopo le polemiche per il furto dello smartphone simulato dal cantante Fabio Rovazzi, Cesare Giuzzi parla della situazione dell'ordine pubblico in città. (15:10) Luigi Ippolito spiega perché per i giovani italiani (e non solo) sarà sempre più difficile lavorare nella City.I link di corriere.it:Accolto il ricorso, Ilaria Salis andrà ai domiciliariFabio Rovazzi e il finto furto di cellulare: l'ira di Sala, le scuse del cantanteGran Bretagna e lo stipendio minimo di 45.000 euro: nella City di Londra cancellate le offerte di lavoro ai neolaureati
Sostieni il Canale e accedi ai contenuti esclusivi
Franco Faggiani"La compagnia del gelso"Aboca Edizioniwww.abocaedizioni.itPier Maria Croz, professore e milanese di nascita, si è da poco trasferito alla facoltà di Scienze Forestali dell'Università di Ascoli.Vive in una villetta adiacente a quella dei proprietari di casa, l'anziano Nevio e la figlia Fosca, due abitazioni pressoché identiche, tanto che una sera Nevio, alla guida della sua mitica Panda 30, confonde gli ingressi e investe il professore. L'incidente ha peròntutto il sapore di un segno del destino… Nevio infatti ingaggia Pier Maria come autista e lo coinvolge nelle bizzarre avventure della banda di ottantenni di cui fa parte. Accolto con simpatia e non senza una certa dose di bonaria derisione, il professore deve attraversare le Marche alla ricerca del motore di ricambio per la Panda di Nevio. Catapultato in un mondo diverso da quello cittadino, scopre i segreti del gelso attraverso i racconti della compagnia di anziani che in gioventù raccoglieva e vendeva i gelsi abbandonati e ne piantava di nuovi.Il gelso è un albero decisamente generoso, i suoi usi sono molteplici: lo sciroppo di more; le radici per la salute; il legno per creare oggetti; il lattice per allontanare dai campi gli animali sgraditi. Il gelso è come “lu porcu”, perché della pianta, come del maiale, non si butta niente…Un romanzo dai toni caldi, una commedia di risate ma anche di nostalgia per un passato rurale, in cui non mancherà l'amore…Franco FaggianiVive a Milano e fa il giornalista. Con La manutenzione dei sensi (Fazi Editore, 2018), vincitore del Premio Parco Majella 2018, del Premio Letterario Città delle Fiaccole 2018 e del Be Kind Award 2019, si è fatto conoscere e amare da moltissimi lettori. Con Il guardiano della collina dei ciliegi (Fazi Editore, 2019), ha vinto il Premio Biblioteche di Roma 2019 e il Premio Selezione Bancarella 2020. Sempre con Fazi Editore sono usciti anche Non esistono posti lontani (2020), Tutto il cielo che serve (2021) e L'inventario delle nuvole (2023) con cui con cui ha vinto il Premio Cortina Montagna 2023. I suoi libri sono già usciti anche nei Paesi Bassi, in Bulgaria, in Ucraina.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Accolto in Cassazione il ricorso dei privati sui confini del demanio marittimo avviato nel '73 dalla Capitaneria di porto di Venezia sul litorale del Cavallino.
Accolto come una superstar, anche Elon Musk ha fatto tappa al VivaTech, la fiera della tecnologia di Parigi diventata in pochi anni uno degli appuntamenti più affollati in Europa per aziende e start up. Enrico Pagliarini racconta cosa sta accadendo sulla scena tech europea e intervista Nalin Patel, EMEA private capital analyst a Pitchbook per parlare di investimenti in start up; Guive Balooch, responsabile del L'Oreal Technology Incubator per parlare di beauty tech e Andy Yen, fondatore di Proton per parlare di privacy. Con Massimo Proverbio, Chief Data, AI, Innovation and Technology Officer Intesa Sanpaolo e Antonio Valitutti, Amministratore Delegato di Isybank parliamo del lancio della nuova banca digitale di Intesa Sanpaolo che punta a diventare uno dei leader nel settore fintech. Ci occupiamo del mercato delle connessioni ad internet. La decisione dell'Agcom di aumentare il costo all'ingrosso dei collegamenti sulla rete TIM che tipo di conseguenze potrà avere sul consumatore finale? Risponde Cristoforo Morandini, esperto di regolamentazione nel settore TLC ed Executive Vice President di PTS.
Trentesima puntata della quinta stagione di J-TACTICS, la rubrica di radiomegliodiniente.com, dedicata alla vecchia signora bianconera."Un detenuto in attesa di giudizio".Parafrasando il titolo della bellissima pellicola di Nanni Loy si potrebbe definire così la serata della Juventus al Castellani di Empoli.Proprio come Alberto Sordi protagonista del film, la squadra di Allegri in attesa del giudizio della Corte d'Appello federale sul caso plusvalenze, va ad Empoli per giocare un match sulla carta semplice contro i padroni di casa oramai salvi e proseguire a mettere punti in cascina.È una serata da incubo per la Juventus.La squadra di Allegri prima fa i conti con la penalizzazione di 10 punti in classifica per la sentenza della Corte d'appello federale sul caso plusvalenze e poi incassa una pesante sconfitta con il risultato di 4-1.La Vecchia Signora scende quindi in campo al Castellani pochi minuti dopo l'ufficialità della stangata per effetto della quale passa dal secondo al settimo posto in classifica in un sol colpo.I bianconeri passano da 69 punti a 59, per l'ennesima volta viene stravolta a colpi di sentenza la classifica della Juve in questa stagione a dir poco travagliata.In attesa delle motivazioni ufficiali che saranno pubblicate nei prossimi giorni si legge nel comunicato: "Chiamata dal Collegio di Garanzia dello Sport a rinnovare la sua valutazione sulla sanzione da irrogare a carico della Juventus per il cosiddetto ‘caso plusvalenze', la Corte Federale d'Appello ha sanzionato il club bianconero con dieci punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva".Una situazione alla quale si arriva dopo che il Collegio di garanzia del Coni aveva restituito il maltolto, i 15 punti precedentemente tolti alla Juventus per la questione plusvalenze, chiedendo però una ridefinizione del tutto per una seconda modifica importante alla classifica del campionato.In definitiva la corte d'appello federale conferma l'impianto accusatorio iniziale e dunque la: "voluta e reiterata alterazione delle evidenze contabili per effetto di numerose plusvalenze i cui valori erano fittizi".Accolto quindi il ricorso della Juve solo su un aspetto, quello relativo alle responsabilità sportive dei dirigenti senza delega.Si legge infatti testualmente nella nota: "La Corte ha altresì prosciolto dalle incolpazioni ascritte i sigg.ri Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano".Si apprende poi che nel nuovo dibattimento il procuratore federale Chinè aveva chiesto 11 punti di penalizzazione per la Juventus, quindi 2 in più rispetto alla precedente richiesta, perseguendo ancora una volta la famosa afflittività della pena, avente lo scopo, in base a quella che è stata definita come "dosimetria sanzionatoria", di privare la squadra di Allegri dei punti necessari per qualificarsi alle prossime coppe europee.Con 10 punti di penalizzazione, classifica alla mano, la Juve esce dalla zona Champions e dalla zona Europa, ma resta ancora in gioco per entrambi gli obbiettivi, tutto dipenderà dalle ultime 2 partite ancora da giocare.Match che arrivano in un clima da tregenda, con i bianconeri reduci come detto da una surreale prestazione contro l'Empoli dove molti protagonisti sono apparsi scarichi e mentalmente altrove.Di questo e altro parleremo in questa puntata!Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live!Ecco i link dei nostri social:CANALE TELEGRAM:https://t.me/+TYOn7FZAQwet7MAtINSTAGRAM:https://instagram.com/jtactics_?igshid=YmMyMTA2M2Y=TWITTER:https://twitter.com/RadioMDN?t=woKQltSFRUTw9qibbRZaJA&s=09
Maurizio Crozza nei panni di Vittorio Feltri in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwSee omnystudio.com/listener for privacy information.
Mattia Insolia"Cieli in fiamme"Mondadori Editorehttps://mondadori.itChi è la persona che ogni mattina incontriamo allo specchio? Quanto ci riconosciamo nel nostro sguardo e quanto ci vorremmo diversi da come siamo?Nel 2019 Niccolò ha diciotto anni e una storia famigliare complicata, per lui è impossibile non scorgere sul proprio volto le tracce del passato dei genitori. L'arroganza e la crudeltà con cui agisce lo aiutano a sentirsi libero, ma forse non fanno che spingerlo sempre più in un destino già scritto: quello del padre, Riccardo. Riccardo ha trentasei anni ed è un uomo al capolinea che vorrebbe il perdono del figlio. In auto, i due andranno verso Sud, verso Camporotondo, dove tutto ha avuto inizio diciannove anni prima. Lungo la strada Niccolò cercherà il significato del proprio passato, Riccardo la redenzione. Estate 2000: Teresa è un'adolescente che vive male, soffocata tra una madre incattivita dall'infelicità, un padre depresso e coetanee alle quali crede di doversi uniformare pur sentendosi lontana dai loro interessi e desideri. Quando, in vacanza a Camporotondo coi genitori, incontra Riccardo, diciottenne bellissimo e feroce, capisce che lui sarà il suo salvatore e insieme il suo carnefice.Cieli in fiamme è un romanzo potente, in cui la generazione dei figli guarda i genitori e li scopre inadeguati, adolescenti loro stessi, una visione dura ma nient'affatto priva di pietas. Pur così giovane, Mattia Insolia ha una poetica, la determinazione di esplorare la confusione, le contraddizioni, il furore, la vitalità di due generazioni: genitori e figli. Nella sua scrittura convivono in maniera originale ed esplosiva un'essenza antica, un passo da tragedia, e una sensibilità totalmente contemporanea, vicina al miglior cinema di questi anni. Il romanzo d'esordio di Insolia, Gli affamati, è uscito con Ponte alle Grazie nel 2020 ed è stato proposto al premio Strega. Accolto con entusiasmo dagli scrittori e dalla critica, che ne hanno sottolineato la voce unica.Mattia Insolia è nato a Catania nel 1995. Si è laureato in Lettere alla Sapienza di Roma con una tesi sul movimento letterario dei Cannibali. Ha scritto alcuni racconti poi inclusi in raccolte antologiche. Collabora con “7”, il settimanale del “Corriere della Sera”, “Domani” e “L'Indiependente”. Il suo primo romanzo è Gli affamati, pubblicato nel 2020 da Ponte alle Grazie e tradotto in Germania.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
La storia della capsula radioattiva perduta in Australia. Il Papa accolto da un milione di fedeli in Congo Invia qui i tuoi suggerimenti per la puntata del sabato Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1- Accolto da eroe a Washington Zelensky torna a Kiev dovrà affrontare una situazione drammatica. Secondo i giornali americani il presidente ucraino ha espresso durante i colloqui le sue preoccupazioni per il futuro. Intanto da Parigi il Presidente Macron insiste sulla necessità di concedere garanzie di sicurezza anche alla Russia: “ l' Ucraina in Nato non è lo scenario più probabile “ . 2- Ritorno a Bucha, la città teatro della strage compiuti da militari russi. In questo inverno sta affrontando le conseguenze degli attacchi missilistici: la popolazione è senza luce e senza riscaldamento. ( Irma Ggjinaj – Cesvi) 3-Israele. È nato il governo più estremista nella storia del paese. Il nuovo gabinetto guidato da Netanyahu sarà condizionato dai partiti della destra religiosa che intendono ridimensionare i poteri della Corte Suprema. ( Eric Salerno) 4-Afghanistan. Il trattamento delle donne in Afghanistan da parte dei talebani può costituire un crimine contro l'umanità: il G7 ha condannato la recente esclusione delle studentesse dall'università. L'Intervista di Esteri. 5-Music from saharian WhatsApp, la compilation ideata a Portland in Oregan che raccoglie di canzoni provenienti dall'africa subsahariana. ( Marcello Lorrai)
L'Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back), noto anche come Guerre stellari: V Episodio - L'Impero colpisce ancora o Star Wars: Episodio V - L'Impero colpisce ancora (Star Wars: Episode V - The Empire Strikes Back), è un film del 1980 diretto da Irvin Kershner. Seguito di Guerre stellari, è il secondo film in ordine di produzione (quinto in ordine di cronologia interna della serie) dell'omonima saga fantascientifica ideata da George Lucas ambientato tre anni dopo le vicende raccontate in Guerre stellari ed è il secondo atto della trilogia originale (Episodi IV, V e VI). L'Impero Galattico, sotto la guida del perfido Dart Fener è alla ricerca di Luke Skywalker e delle forze dell'Alleanza Ribelle. Mentre gli amici di Luke, Ian Solo e Leila Organa, sono impegnati a fuggire dalla minaccia imperiale, il giovane eroe viene inviato da Obi-Wan Kenobi dal vecchio maestro Jedi Yoda, al fine di completare l'addestramento. Il film, a cui presero parte Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Billy Dee Williams, Alec Guinness, Anthony Daniels e Frank Oz, venne prodotto in maniera indipendente dallo stesso Lucas, senza l'influenza di uno studio cinematografico, ed ebbe una realizzazione travagliata, vessata da ritardi, screzi all'interno della troupe e inagibilità dei set. Accolto tiepidamente dalla critica, straniata dal brusco cambio di atmosfere della pellicola rispetto al suo predecessore, L'Impero colpisce ancora vinse due premi Oscar diventando negli anni un fenomeno culturale ed è oggi considerato il miglior film della saga e una delle migliori pellicole di fantascienza mai realizzate.
Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
The Wolf of Wall Street è un film del 2013 diretto e prodotto da Martin Scorsese.(con Margot Robbie: Naomi Lapaglia - Barbie 2023)La pellicola, adattamento cinematografico dell'autobiografia Il lupo di Wall Street pubblicata negli Stati Uniti nel settembre 2007 e in Italia nel gennaio 2014, narra l'ascesa e la caduta di Jordan Belfort, spregiudicato broker newyorkese interpretato da Leonardo DiCaprio alla sua quinta collaborazione con Scorsese. Fulcro della pellicola è la sua vita fatta di eccessi che lo porteranno poi a una rovinosa caduta.Accolto positivamente dalla critica, il film ha ricevuto cinque candidature agli Oscar nelle categorie miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista e migliore sceneggiatura non originale.The Wolf of Wall Street è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 25 dicembre 2013, distribuito dalla Paramount Pictures, mentre in Italia la pellicola ha debuttato il 23 gennaio 2014, distribuita da 01 Distribution. «…quando ho letto il libro, gran parte del divertimento della narrazione di Jordan era dato dalle sue digressioni. Descriveva le diverse fasi da strafatto o i tre tipi di prostitute, questi commenti stravaganti. Le sue osservazioni sulle persone. Il genere di cose che avrebbe detto ma che non necessariamente si prestavano al dialogo naturale o alla storia narrata.»
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6764LA CONVERSIONE CHE DIMOSTRA LA FINE DELL'ANGLICANESIMO di Lorenzo BertocchiLa notizia della conversione al cattolicesimo di un eminente vescovo anglicano, Michael Nazir-Ali, 72 anni, doppia cittadinanza britannica e pakistana, è di qualche giorno fa e ora, un altro convertito dall'anglicanesimo al cattolicesimo, Gavin Ashenden, ne sottolinea la portata.«Si tratta, senza dubbio», dichiara Ashenden, ex cappellano anglicano della regina Elisabetta, divenuto cattolico nel dicembre 2019, «di uno dei cambiamenti di appartenenza più significativi dal punto di vista politico e teologico nel mondo cristiano da lungo tempo». Michael Nazir-Ali, infatti, è stato un esponente di spicco nell'episcopato anglicano guidando per 15 anni la loro diocesi di Rochester e assumendo ruolo di guida teologica su temi spinosissimi come il rapporto con l'Islam e la tenuta contro la deriva secolarizzante. Nel 2008, un anno prima di lasciare Rochester, ha ricevuto minacce di morte per aver detto a un giornale che gli estremisti islamici stavano creando "zone vietate" per i non musulmani in Gran Bretagna.UNA CONVERSIONE CHE DIMOSTRA LA FINE DELL'ANGLICANESIMO«Ha costituito il centro di un nucleo di resistenza evangelica allo scivolamento nella progressiva secolarizzazione della chiesa anglicana», ha scritto Ashendon in un articolo su cristhiantoday.com. «È stato particolarmente esplicito sulle gravi conseguenze dell'ignorare le implicazioni di crescita dell'Islam e sull'importanza di limitare la definizione cristiana del matrimonio a quella di un uomo e una donna che intendono avere figli».Le precedenti conversioni episcopali di alto profilo, sottolinea ancora Ashendon, erano quasi scontate. «Ce le si aspettava in un certo senso. (...) Ma Nazir-Ali è diverso». Lui era il centro del movimento di resistenza all'interno dell'anglicanesimo, «la sua voce teologica articolata e ben informata ha agito da collante per tenere insieme disparate azioni ortodosse in tutto il mondo anglicano (...) contro la rivoluzione progressista guidata dalla Chiesa episcopale americana e seguita dall'arcivescovo Justin Welby di Lambeth Palace».La sua conversione al cattolicesimo secondo Ashenden segna due punti importanti:1) «Nazir-Ali ha giudicato, come altri che si sono recentemente convertiti al cattolicesimo, che lo scisma nella Chiesa causato dalla Riforma è esaurito. La Chiesa non è più realisticamente divisa dagli argomenti usati dai Riformatori cinquecento anni fa. Questi conflitti sono stati sostituiti da un nuovo ma non meno significativo riassetto culturale e filosofico»;2) «secondo Nazir-Ali, l'anglicanesimo è stato così compromesso dalle forze del secolarismo progressista che non può più essere salvato».COSA MANCA AGLI ANGLICANIInoltre, «ciò che questa crisi ha rivelato è che all'anglicanesimo mancava uno strumento essenziale per la lotta al relativismo, il Magistero». Perché, secondo l'ex cappellano di Sua Maestà, «Michael Nazir-Ali ha scoperto che i suoi tentativi di tenere insieme l'alleanza di compromesso conservatrice sono falliti senza questo meccanismo cattolico essenziale per definire la verità e l'autorità».Nella sua e-mail inviata ad un amico in cui spiegava la sua decisione, Nazir-Ali ha scritto: «Credo che il desiderio anglicano di aderire agli insegnamenti apostolici, patristici e conciliari possa essere mantenuto al meglio nell'Ordinariato (cattolico)».Accolto nella Chiesa cattolica lo scorso 29 settembre, secondo quanto riporta il National catholic register, Nazir-Ali sarà ordinato diacono nell'Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham il 28 ottobre e ordinato sacerdote dal cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, il 30 ottobre nella chiesa principale dell'Ordinariato di Nostra Signora dell'Assunzione e San Gregorio a Londra.Nota di BastaBugie: nel seguente articolo dal titolo "Da Canterbury a Roma: l'ex cappellano della regina è diventato cattolico" viene intervistato Gavin Ashenden, divenuto cattolico nel dicembre 2019.Ecco l'intervista completa pubblicata sul Sito del Timone il 12 marzo 2020:Poco prima di Natale 2019, si è diffusa la notizia che l'ex cappellano anglicano della regina Elisabetta, Gavin Ashenden, si era convertito al cattolicesimo.Per nove anni, dal 2008 al 2017, Ashenden è stato uno dei cappellani anglicani assegnati alla regina. Il 22 dicembre 2019, la quarta domenica di Avvento, nella cattedrale di Shrewsbury, il vescovo Mark Davies ha accolto Ashenden nella Chiesa cattolica.Come ha deciso di diventare cattolico?«Lentamente, ma con sicurezza. Negli ultimi 10 anni è diventato più chiaro, sia nella mia mente che nelle mie preghiere, che ciò che la Chiesa cattolica ha insegnato, in particolare riguardo alla Messa, non solo era vero, ma lo era sempre stato, dai Padri Apostolici in poi. Ho iniziato anche a esplorare il ruolo che la Madonna ha avuto nella Chiesa, in particolare attraverso la ricca e diversificata storia delle apparizioni, mentre la Chiesa le discerneva. E insieme a Lei cresceva anche la mia percezione dell'importanza della Comunione dei Santi. È diventato sempre più importante per me appartenere alla stessa Chiesa dei santi ai quali mi ero avvicinato in preghiera».Dopo tanti anni, non solo come parte della Chiesa d'Inghilterra, ma come qualcuno nel cuore dell'establishment anglicano, come ha capito che quello era il momento di cambiare, di lasciare definitivamente Canterbury per Roma?«Avevo iniziato a rendermi conto, con crescente urgenza, che avevo una responsabilità personale nel curare lo scisma nel corpo di Cristo che i miei antenati spirituali avevano creato. E questo poteva essere veramente fatto solo ritornando, in tutta umiltà, alla Chiesa Madre, in penitenza per lo scisma e ricevendo penitenzialmente la piena Comunione».Quali pensa siano le prospettive per la Chiesa anglicana?«Ogni chiesa che si addentra in uno scisma con la sola, santa, cattolica e apostolica Chiesa deve avere una buona ragione, sia per averlo fatto in primo luogo, sia per continuare lo scisma. Il problema che la Chiesa anglicana deve affrontare è che le sue origini erano tanto - forse anche più - politiche di quanto fossero teologiche. L'anglicanesimo è, come il mio ex vescovo diocesano anglicano ha spiegato con tristezza più di un decennio fa, "un esperimento ecumenico di 500 anni che è appena fallito".Ora che ha ceduto il suo pensiero teologico alle mode e alle correnti del secolarismo e, in particolare, al femminismo, e si è resa accettabile dalla cultura progressista per cercare di evitare la critica popolare, ha perso le sue credenziali come chiesa. E presto scoprirà che non è riuscita a comprare il favore di una cultura popolare sempre più secolare...».Quali le sfide future per il cristianesimo in Inghilterra?«Di fronte a una cultura più determinata e aggressivamente progressista da una parte, e un futuro demografico che vedrà oltre la metà della popolazione seguire l'Islam entro il 2050, voglio fortemente suggerire alla mia ex comunità che solo la Chiesa cattolica ha la chiarezza della comprensione di sé, della storia e delle risorse spirituali, per affrontare entrambe queste enormi sfide per le anime.L'Inghilterra e l'Europa hanno urgente bisogno di riconversione, e solo la Chiesa cattolica può farlo e portare le persone nella pienezza della fede cristiana e nelle profondità della santità ha il potenziale da offrire».Dopo tutto ciò che le è successo nell'ultimo periodo, cosa pensa le riservi il futuro?«Solo Dio lo sa. Ma sono molto grato che la Chiesa abbia accettato di guardare il mio viaggio e di discernere se io abbia o meno una vocazione come sacerdote cattolico, per consentirmi di sostenere il più pienamente possibile il mio vescovo e la sua diocesi nella missione di costruire qui la Chiesa; e così facendo reclamiamo l'Inghilterra per la Chiesa che ha portato il Vangelo su quest'isola in primo luogo».
Versione audio: Fra la primavera e l’estate del 1482, Leonardo da Vinci (1452-1519) lasciò Firenze per trasferirsi a Milano, che a quell’epoca era una vera e propria metropoli. Accolto da Ludovico il Moro con tutti gli onori, l’artista fu introdotto a corte. Durante questo lungo periodo milanese (durato 17 anni), Leonardo dipinse alcuni grandi capolavori. […] L'articolo La Vergine delle rocce di Leonardo e l’Immacolata Concezione proviene da Arte Svelata.
Welcomed in Italy positively by the government and negatively by some opposition parties, the aid package for the post-pandemic of the European Union is analysed by the University of New South Wales-Canberra professor. - Accolto in Italia positivamente dal governo e negativamente da parte delle opposizioni, il pacchetto di aiuti per il post-pandemia dell'Unione Europea viene analizzato dal docente della University of New South Wales-Canberra.
GIOSTRE a Palazzo Roverella di Rovigo. Storie, immagini, giochi lo sguardo di grandi fotografi, giocoso e affascinante. - E' tornato a casa! Accolto da nuovi allestimenti e da una grande installazione multimediale all'Accademia Carrara di Bergamo: la Resurrezione del Mantegna - DAL MONDO A GERUSALEMME una mostra di vignette satiriche raccontano il dramma palestinese. Incontriamo HAMED FRASSINI artista e curatore - A Palazzo Reale di Milano una delle mostre più notevoli della stagione: ANTONELLO DA MESSINA. Faremo un viaggio per le abbonate e abbonati tra i suoi capolavori.
GIOSTRE a Palazzo Roverella di Rovigo. Storie, immagini, giochi lo sguardo di grandi fotografi, giocoso e affascinante. - E' tornato a casa! Accolto da nuovi allestimenti e da una grande installazione multimediale all'Accademia Carrara di Bergamo: la Resurrezione del Mantegna - DAL MONDO A GERUSALEMME una mostra di vignette satiriche raccontano il dramma palestinese. Incontriamo HAMED FRASSINI artista e curatore - A Palazzo Reale di Milano una delle mostre più notevoli della stagione: ANTONELLO DA MESSINA. Faremo un viaggio per le abbonate e abbonati tra i suoi capolavori.
GIOSTRE a Palazzo Roverella di Rovigo. Storie, immagini, giochi lo sguardo di grandi fotografi, giocoso e affascinante. - E' tornato a casa! Accolto da nuovi allestimenti e da una grande installazione multimediale all'Accademia Carrara di Bergamo: la Resurrezione del Mantegna - DAL MONDO A GERUSALEMME una mostra di vignette satiriche raccontano il dramma palestinese. Incontriamo HAMED FRASSINI artista e curatore - A Palazzo Reale di Milano una delle mostre più notevoli della stagione: ANTONELLO DA MESSINA. Faremo un viaggio per le abbonate e abbonati tra i suoi capolavori.
Beatrice Covassi, capo della rappresentanza in Italia della Commissione Europea ; Andrea Bonanni, corrispondente di repubblica da Bruxelles ; Massimiliano Romeo, presidente Senatori Lega.
Tre uomini e una rabbia “Ma l'amore c'entra?” di Elisabetta Lodoli è un documentario che evita i luoghi comuni tanto usati dai media, e invece parla della rabbia come scelta controllabile, volontaria. Come volontario e spontaneo è stato l'accesso dei tre protagonisti del film al primo centro pubblico nato per aiutare chi ha commesso atti di violenza, l'Ldv (Liberiamoci dalla violenza) dell'Ausl di Modena. Il film - dice Betta Lodoli a Psicoradio - non è però la storia di un trattamento terapeutico, ma cerca di stimolare una riflessione sull'educazione sentimentale e sugli stereotipi culturali, sulla differenza uomo-donna e sulle gabbie culturali in cui ancora ci chiudiamo.....Paolo, Luca e Giorgio sono nomi di fantasia, ma le loro storie di violenza familiare contro le loro compagne sono reali. Non sono dei ‘mostri' ma uomini normali, diversi per età, origine e provenienza sociale e culturale. La regista Elisabetta Lodoli, insieme alla sceneggiatrice Federica Iacobelli ed alla produttrice esecutiva Roberta Barboni ha raccolto le testimonianze dei tre protagonisti nell'arco di due anni...Accolto con successo alla recente Festa del Cinema di Roma, ‘Ma l'amore c'entra' verrà proiettato lunedì 11 dicembre alle 20 al Mast di Bologna in collaborazione con la Cineteca di Bologna, e poi in varie altre città d'Italia..... ....“Io come voi sono stata sorpresa....mentre rubavo la vita,....buttata fuori dal mio desiderio d'amore.....Io come voi non sono stata ascoltata....e ho visto le sbarre del silenzio....crescermi intorno e strapparmi i capelli.”....Questi versi di Alda Merini hanno aperto la prima puntata di Psicoradio, quasi dodici anni fa. Ora la poetessa torna a Psicoradio attraverso le parole di un suo amico: Giovanni Nuti, il cantautore che ha realizzato lo spettacolo “Alda Merini, il concerto”, qualche settimana fa a Bologna, con Monica Guerritore e Roberto Vecchioni...“Lei riceveva le persone in camera dal letto, sdraiata come l'ultima diva, era meravigliosa" - ci racconta Nuti, che ha musicato molte poesie della Merini. “Diceva che la poesia, grazie alla musica, arriva anche a coloro che non entrerebbero mai in una libreria”. Nuti ricorda la sua gioia nell'acquistare piccoli oggetti: collane, carillon, bambole… per poi regalarli ad amici e conoscenti. E il suo piacere di essere riconosciuta e fermata per strada, quando iniziò ad arrivare la popolarità televisiva...L'Alda Merini raccontata da Nuti, piena di passione, tenerezza e dolcezza, ha conosciuto per tanti anni la sofferenza del manicomio e a noi di Psicoradio viene in mente quando, molti anni fa, ci disse “sarete anche matti, ma non avete visto il manicomio, quindi io con voi di queste cose non voglio parlare”.
Tre uomini e una rabbia “Ma l’amore c’entra?” di Elisabetta Lodoli è un documentario che evita i luoghi comuni tanto usati dai media, e invece parla della rabbia come scelta controllabile, volontaria. Come volontario e spontaneo è stato l’accesso dei tre protagonisti del film al primo centro pubblico nato per aiutare chi ha commesso atti di violenza, l’Ldv (Liberiamoci dalla violenza) dell’Ausl di Modena. Il film - dice Betta Lodoli a Psicoradio - non è però la storia di un trattamento terapeutico, ma cerca di stimolare una riflessione sull’educazione sentimentale e sugli stereotipi culturali, sulla differenza uomo-donna e sulle gabbie culturali in cui ancora ci chiudiamo.....Paolo, Luca e Giorgio sono nomi di fantasia, ma le loro storie di violenza familiare contro le loro compagne sono reali. Non sono dei ‘mostri’ ma uomini normali, diversi per età, origine e provenienza sociale e culturale. La regista Elisabetta Lodoli, insieme alla sceneggiatrice Federica Iacobelli ed alla produttrice esecutiva Roberta Barboni ha raccolto le testimonianze dei tre protagonisti nell’arco di due anni...Accolto con successo alla recente Festa del Cinema di Roma, ‘Ma l’amore c’entra’ verrà proiettato lunedì 11 dicembre alle 20 al Mast di Bologna in collaborazione con la Cineteca di Bologna, e poi in varie altre città d’Italia..... ....“Io come voi sono stata sorpresa....mentre rubavo la vita,....buttata fuori dal mio desiderio d’amore.....Io come voi non sono stata ascoltata....e ho visto le sbarre del silenzio....crescermi intorno e strapparmi i capelli.”....Questi versi di Alda Merini hanno aperto la prima puntata di Psicoradio, quasi dodici anni fa. Ora la poetessa torna a Psicoradio attraverso le parole di un suo amico: Giovanni Nuti, il cantautore che ha realizzato lo spettacolo “Alda Merini, il concerto”, qualche settimana fa a Bologna, con Monica Guerritore e Roberto Vecchioni...“Lei riceveva le persone in camera dal letto, sdraiata come l’ultima diva, era meravigliosa" - ci racconta Nuti, che ha musicato molte poesie della Merini. “Diceva che la poesia, grazie alla musica, arriva anche a coloro che non entrerebbero mai in una libreria”. Nuti ricorda la sua gioia nell’acquistare piccoli oggetti: collane, carillon, bambole… per poi regalarli ad amici e conoscenti. E il suo piacere di essere riconosciuta e fermata per strada, quando iniziò ad arrivare la popolarità televisiva...L’Alda Merini raccontata da Nuti, piena di passione, tenerezza e dolcezza, ha conosciuto per tanti anni la sofferenza del manicomio e a noi di Psicoradio viene in mente quando, molti anni fa, ci disse “sarete anche matti, ma non avete visto il manicomio, quindi io con voi di queste cose non voglio parlare”.
Tre uomini e una rabbia “Ma l’amore c’entra?” di Elisabetta Lodoli è un documentario che evita i luoghi comuni tanto usati dai media, e invece parla della rabbia come scelta controllabile, volontaria. Come volontario e spontaneo è stato l’accesso dei tre protagonisti del film al primo centro pubblico nato per aiutare chi ha commesso atti di violenza, l’Ldv (Liberiamoci dalla violenza) dell’Ausl di Modena. Il film - dice Betta Lodoli a Psicoradio - non è però la storia di un trattamento terapeutico, ma cerca di stimolare una riflessione sull’educazione sentimentale e sugli stereotipi culturali, sulla differenza uomo-donna e sulle gabbie culturali in cui ancora ci chiudiamo.....Paolo, Luca e Giorgio sono nomi di fantasia, ma le loro storie di violenza familiare contro le loro compagne sono reali. Non sono dei ‘mostri’ ma uomini normali, diversi per età, origine e provenienza sociale e culturale. La regista Elisabetta Lodoli, insieme alla sceneggiatrice Federica Iacobelli ed alla produttrice esecutiva Roberta Barboni ha raccolto le testimonianze dei tre protagonisti nell’arco di due anni...Accolto con successo alla recente Festa del Cinema di Roma, ‘Ma l’amore c’entra’ verrà proiettato lunedì 11 dicembre alle 20 al Mast di Bologna in collaborazione con la Cineteca di Bologna, e poi in varie altre città d’Italia..... ....“Io come voi sono stata sorpresa....mentre rubavo la vita,....buttata fuori dal mio desiderio d’amore.....Io come voi non sono stata ascoltata....e ho visto le sbarre del silenzio....crescermi intorno e strapparmi i capelli.”....Questi versi di Alda Merini hanno aperto la prima puntata di Psicoradio, quasi dodici anni fa. Ora la poetessa torna a Psicoradio attraverso le parole di un suo amico: Giovanni Nuti, il cantautore che ha realizzato lo spettacolo “Alda Merini, il concerto”, qualche settimana fa a Bologna, con Monica Guerritore e Roberto Vecchioni...“Lei riceveva le persone in camera dal letto, sdraiata come l’ultima diva, era meravigliosa" - ci racconta Nuti, che ha musicato molte poesie della Merini. “Diceva che la poesia, grazie alla musica, arriva anche a coloro che non entrerebbero mai in una libreria”. Nuti ricorda la sua gioia nell’acquistare piccoli oggetti: collane, carillon, bambole… per poi regalarli ad amici e conoscenti. E il suo piacere di essere riconosciuta e fermata per strada, quando iniziò ad arrivare la popolarità televisiva...L’Alda Merini raccontata da Nuti, piena di passione, tenerezza e dolcezza, ha conosciuto per tanti anni la sofferenza del manicomio e a noi di Psicoradio viene in mente quando, molti anni fa, ci disse “sarete anche matti, ma non avete visto il manicomio, quindi io con voi di queste cose non voglio parlare”.
La Corte Suprema di Cassazione si è pronunciata, annullando senza rinvio la sentenza della Corte di Appello di Trento, non sussistendo le condizioni per far luogo all'estradizione.Il Collega Sigal, presidente dell'autorità nazionale anticorruzione Ucraina, era detenuto in Italia per essere estradato. La Cassazione ha ritenuto diversamente, nonostante il parere contrario del Governo italiano. Accolto l'accorato appello delle associazioni di tutela dei diritti umani e del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati della Regione di KIEV.Ne parliamo con il difensore Avv. Fulvio Sarzana del Foro di Roma, facente parte del collegio difensivo con il Collega Giuseppe Ghezzer, del Foro di Trento.