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Cambiano i limiti risarcitori per il collegio sindacale con l'introduzione di nuovi scaglioni e cambia il momento a partire dal quale decorrono i cinque anni per la prescrizione. Quali sono le novità? L'approfondimento di Mario Ravaccia
Paolo Rodari"Il mantello di RutFeltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itRoma, 1926. Remo ha appena dodici anni quando la madre lo lascia davanti all'ingresso del Seminario Pontificio, vicino alla basilica di San Giovanni in Laterano. Rimasta da poco vedova, con quattro figli da sfamare, non ha avuto altra scelta che affidarlo alla Chiesa.Nel 1943, mentre la città è occupata dai tedeschi, è un'altra madre a cambiare per sempre la vita di Remo. Un incontro che farà vacillare tutte le sue certezze. Lui è diventato il parroco di una chiesa nel quartiere Monti, accanto al Collegio dei Catecumeni. Lei è Rachele, giovane vedova che una notte, poco dopo il famigerato rastrellamento al Portico di Ottavia, gli affida la piccola Aida perché la prenda sotto il suo mantello e la protegga finché lei non sarà tornata. Remo e Aida la aspetteranno per anni. Ispirato a fatti realmente avvenuti durante la Shoah romana, quando venti bambine ebree riuscirono a salvarsi dalla deportazione grazie all'aiuto di un prete e di alcune suore che le nascosero in una stanza segreta – ancora oggi visitabile – ricavata sotto la cupola della chiesa della Madonna dei Monti, Il mantello di Rut, che nella Bibbia evoca fedeltà e protezione, è la struggente lettera che Remo, ormai anziano, decide di scrivere ad Aida per raccontarle di quei mesi. Una storia che si fa confessione di un amore impossibile e di uno straordinario atto di fede, perché la promessa fatta a Rachele segnerà il suo destino. Con mano sapiente e delicata, Paolo Rodari spinge il lettore a porsi una domanda cruciale: fino a che punto è giusto sacrificarsi per amore?“Lasciar andare, questo è amare. Nulla di meno, nulla di più.” Una giovane madre in trappola. Un amore impossibile.Una storia indimenticabile, ispirata a fatti realmente accaduti durante la Shoah romana.Paolo Rodari (Milano, 1973) è giornalista e scrittore. Dopo la laurea in Scienze Politiche presso l'Università Cattolica di Milano si è trasferito a Roma, dove ha ottenuto la licenza in Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha lavorato a “il Riformista” e “Il Foglio”, ed è stato per nove anni inviato e vaticanista a “la Repubblica”. Dal 2023 fa parte della redazione Cultura della Radiotelevisione della Svizzera Italiana (RSI) e collabora con “il manifesto”. È autore di numerosi saggi.www.paolorodari.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Sonora do Marilia Marton, secretária de Cultura, Economia e Indústria Criativas do Estado de São Paulo.
ROMA (ITALPRTESS) - Si svolgeranno i prossimi 24, 25 e 26 gennaio le assemblee elettorali per il rinnovo del Comitato Centrale, l'organo di governo della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, della Commissione Albo Odontoiatri nazionale e dei componenti effettivi e supplenti del Collegio dei revisori per il quadriennio 2025-2028.A essere chiamati alle urne saranno i 106 presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e i 106 presidenti delle Commissioni nazionali Albo Odontoiatri.sat/gtr
ROMA (ITALPRTESS) - Si svolgeranno i prossimi 24, 25 e 26 gennaio le assemblee elettorali per il rinnovo del Comitato Centrale, l'organo di governo della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, della Commissione Albo Odontoiatri nazionale e dei componenti effettivi e supplenti del Collegio dei revisori per il quadriennio 2025-2028.A essere chiamati alle urne saranno i 106 presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e i 106 presidenti delle Commissioni nazionali Albo Odontoiatri.sat/gtr
L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti tutto in meno di 30 minuti. A Roma, nella giornata di venerdì, un gruppo di alunni ha deciso di prendere possesso degli spazi scolastici per protestare contro il ministro Valditara, l'escalation in Palestina e l'alternanza scuola lavoro. Successivamente, è arrivata la reazione di genitori, docenti e alunni contrari alla protesta studentesca. La richiesta di un iniziativa collettiva è maturata durante il Collegio dei docenti convocato d'urgenza dalla dirigente scolastica Isabella Palagi. È scattata la contro-occupazione, una manifestazione silenziosa che si contrappone a quella degli occupanti. Ci colleghiamo proprio con Isabella Palagi, preside del Liceo Virgilio di Roma.
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7924IL BEATO SCHUSTER, ARCIVESCOVO DI MILANOdi Roberto de MatteiIl 30 agosto sono ricorsi i 70 anni dalla morte del beato cardinale Ildefonso Schuster, monaco benedettino, cardinale di Santa Romana Chiesa e arcivescovo di Milano.Fu battezzato con il nome di Alfredo Ludovico a Roma, dove nacque il 18 gennaio 1880, primogenito di Giovanni, zuavo pontificio di origine bavarese, e della sua terza moglie, Maria Anna Tutzer di Bolzano. A nove anni, perse il padre e per interessamento del barone Pfiffer d'Altishofen, colonnello delle guardie svizzere, venne mandato a studiare presso i benedettini del monastero romano di S. Paolo fuori le Mura. Qui ebbe come maestro il beato Placido Riccardi (1844-1915), rettore dell'abbazia di Farfa, che lo aiuto a discernere la vocazione religiosa. Entrato come novizio nell'ordine benedettino col nome di Ildefonso prese i voti nel 1899, si laureò in filosofia al Collegio di S. Anselmo e nel 1904 divenne sacerdote.Mostrò, fin da giovanissimo, grandi qualità di studioso, nei campi della storia, dell'archeologia, della liturgia, della musica sacra, ma soprattutto si distinse per una grande pietà ed esattezza nell'osservanza della disciplina monastica. Gli vennero perciò affidati importanti incarichi, come il rettorato del Pontificio istituto Orientale e la missione di visitatore apostolico in Lombardia, Campania e Calabria. Il 26 marzo 1918, a soli 38 anni, fu eletto abate del monastero romano di S. Paolo fuori le Mura, incarico che mantenne fino a quando, nel 1929, Pio XI lo scelse come arcivescovo di Milano, creandolo cardinale. Fu il primo vescovo a prestare giuramento di fedeltà davanti a Vittorio Emanuele III, come prevedevano i Patti Lateranensi appena firmati tra Italia e Santa Sede l'11 febbraio dello stesso anno.Il cardinale Schuster osservò una posizione di lealismo nei confronti delle legittime autorità politiche, che in quel momento erano rappresentate dal sovrano sabaudo e dal Duce del fascismo Benito Mussolini. Ciò non gli impedì di resistere ai tentativi di ingerenza del regime fascista nella vita della sua diocesi e di denunciare il razzismo hitleriano come "un'eresia", in una celebre predica dal pulpito del Duomo, il 13 novembre 1938, che suscitò la protesta del regime (Angelo Majo, Schuster, una vita per Milano, NED, Milano 1994, pp. 64-65).UN PASTORE ESEMPLAREFu un pastore esemplare del popolo a lui affidato. Milano era una diocesi di 1000 parrocchie servite da 2000 sacerdoti. Schuster compì in venticinque anni ben cinque Visite Pastorali, consacrando 280 nuove chiese, ma senza mai mancare alla Messa Capitolare di ogni domenica e di ogni festa.Durante la Seconda guerra mondiale appartenne a quel gruppo di coraggiosi Pastori, come i cardinali Elia Dalla Costa (1872 - 1961), arcivescovo di Firenze, e Antonio Santin (1895-1981), arcivescovo di Trieste, ai quali fu applicato il titolo di "defensor civitatis", per l'impegno con cui difesero la loro diocesi nelle ore più buie del conflitto. Nell'aprile 1945, alla caduta della Repubblica Sociale Italiana, il cardinale propose una trattativa tra i rappresentanti partigiani e Mussolini, ma quest'ultimo invece di consegnarsi agli alleati, preferì partire verso quel confine svizzero dove trovò la morte. Quando i corpi di Mussolini e dei gerarchi fascisti furono esposti a piazzale Loreto, Schuster ne condannò lo scempio e li benedisse per il rispetto che si deve a qualsiasi cadavere. Nel dopoguerra fu eletto primo presidente della Conferenza episcopale italiana e nel 1954, ammalato, si ritirò nel seminario di Venogono, da lui fatto costruire, dove si spense il 30 agosto di quell'anno. Fu beatificato il 12 maggio 1996 da Giovanni Paolo II, che ne fissò la memoria liturgica al 30 agosto. E' sepolto nel Duomo di Milano, dove è continuo il flusso davanti ai suoi resti mortali.Il cardinale Schuster fu sempre e innanzitutto un figlio di San Benedetto, di cui meditò a fondo la Regola, basata sull'Ora et labora. Egli era convinto che questa Regola, che fonde in un armonioso equilibrio la preghiera e l'azione, potesse plasmare la vita non solo dei monaci, ma di chiunque sia disposto a vivere nel mondo, ispirandosi alla spiritualità benedettina. Prese certamente come modello uno dei suoi predecessori più illustri nel governo della diocesi di Milano, san Carlo Borromeo, ma non bisogna dimenticare, un'altra eminente figura a lui particolarmente cara, il beato benedettino, Giuseppe Benedetto Dusmet, dei marchesi de Smours (1818 - 1894), cardinale-arcivescovo di Catania, pastore amatissimo del popolo della città etnea.RTANTI STUDI SUI SACRAMENTI E SULLA LITURGIAIl cardinale Schuster va ricordato inoltre per i suoi importanti studi sui sacramenti e sulla liturgia, come il Liber Sacramentorum (Marietti, Torino 1919-1929), un commento storico-liturgico in 9 volumi al Messale Romano, frutto delle lezioni tenute presso il Pontificio Istituto di Musica sacra. Il vescovo Cesario d'Amato, che di lui fu successore alla guida dell'abbazia di San Paolo, racconta di aver avuto, per due anni, l'onore di servire la Messa al futuro cardinale nel suo oratorio privato e riferisce che Schuster "[...] subito si metteva allo scrittoio a scrivere rapidamente il commento alla messa del giorno. La maggior parte del Liber Sacramentorum è nata così, per dirlo con una frase che gli piaceva: «sulle ginocchia».Al centro della vita spirituale del cardinale Schuster è Gesù Cristo, Verbo Incarnato e Re della storia. Questo è il titolo delle sue Lezioni di storia ecclesiastica, in cui scrive: "la storia della società cristiana esige (...) un primo principio di azione tutto divino, onnipotente e sapiente che noi ammaestrati dalla Teologia riconosciamo nello Spirito di Colui che ci ha promesso che sarebbe rimasto tra noi sino alla fine dei secoli" (Gesù Cristo nella storia. Benedictina Editrice, Roma 1996, pp. 34-35).Ai seminaristi di Venegono, poco prima di morire, disse: «Altro ricordo non ho da darvi che un invito alla santità. La gente pare che non si lasci più convincere dalla nostra predicazione, ma di fronte alla santità, ancora crede, ancora si inginocchia e prega. La gente pare che viva ignara delle realtà soprannaturali, indifferente ai problemi della salvezza. Ma se un santo, o vivo o morto, passa, tutti accorrono al suo passaggio» (Angelo Majo, Schuster, una vita per Milano, p. 32).Vivo o morto. La distinzione è importante. Non sempre infatti nella vita di un santo tutti accorrono al suo passaggio. Sappiamo bene che molti attraversano il proprio tempo, ignoti o incompresi dai più. Ma tutti accorrono al passaggio dei santi dopo la loro morte, amandoli e onorandoli, soprattutto quando la Chiesa ne ha decretato le virtù. Così accade oggi per il beato cardinale Ildefonso Schuster, di cui chiediamo l'intercessione.
Il 27 giugno 1980 nel mar Tirreno meridionale, nel tratto compreso tra le isole italiane di Ponza e Ustica, esplose in volo e precipitò in mare l'IH870 della compagnia aerea Itavia. Il velivolo, decollato dall'aeroporto di Bologna-Guglielmo Marconi, era diretto all'aeroporto di Palermo-Punta Raisi.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7827APOSTOLO DEL SACRO CUORE E PADRE SPIRITUALE DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE di Roberto de MatteiLa devozione al Sacro Cuore che caratterizza il mese di giugno è legata soprattutto alla figura di santa Margherita Maria Alacoque, (1647-1690), suora dell'ordine della Visitazione, fondato da san Francesco di Sales e santa Giovanna di Chantal. Fu a questa umile suora che la Provvidenza affidò un grande rimedio soprannaturale contro una nuova eresia che nasceva nel XVII secolo.Questa nuova eresia era il giansenismo, una corrente religiosa che sul piano dogmatico stravolgeva la dottrina cattolica della grazia, spingendola verso il calvinismo, e sul piano morale rinchiudeva la vita cristiana in un tetro e insopportabile rigorismo. I giansenisti ignoravano il ruolo della misericordia, appellandosi solo alla implacabile giustizia divina. Ma al di là degli errori teologici e morali, la peggiore insidia giansenista stava nel suo tentativo di voler riformare la Chiesa dall'interno e non più dall'esterno, come aveva cercato di fare il protestantesimo. Il giansenismo intendeva rimanere dentro la Chiesa, senza essere condannato, ma cercando anzi la condanna dei suoi avversari che, in quel momento, erano soprattutto i gesuiti, i più fedeli difensori dell'ortodossia romana.I disegni della Divina Provvidenza sconvolsero questo programma di distruzione della Chiesa. Margherita Maria Alacoque, lo strumento di questo straordinario intervento della grazia, nacque in Borgogna nel 1647, e dovette vincere la resistenza dei genitori per entrare, a ventiquattro anni, nelle visitandine del convento di Paray-le-Monial, dove fu incompresa dalle consorelle e malgiudicata dai superiori, finché, nel 1675 fu nominato Rettore del Collegio gesuita di Paray-le-Monial il padre Claudio de La Colombière, che aveva allora 34 anni, ma si era già distinto per la sua pietà e la sua dottrina. D'accordo con il suo Superiore, oltre al voto di obbedienza al Papa, il padre de La Colombière aveva pronunciato quello, eroico, di osservare sotto pena di peccato tutte le regole del suo OrdineUN INCARICO APPARENTEMENTE SECONDARIOI superiori gli affidarono un incarico apparentemente secondario, perché sapevano che nel Monastero della Visitazione, si trovava una religiosa favorita da rivelazioni del Cielo. Margherita Maria, da parte sua, aspettava che il Signore adempisse la promessa di inviarle un suo "servo fedele e amico perfetto ", per realizzare la missione alla quale la destinava: manifestare al mondo le ricchezze imperscrutabili del suo amore.Giunto nella sua nuova destinazione il padre de La Colombière, incontrò suor Margherita Maria e ne divenne direttore spirituale, orientandola nella sua vita spirituale e suggerendogli di mettere per iscritto tutto ciò che passava nella sua anima. Durante l'ottava del Corpus Domini 1675, Gesù, mostrando il suo Cuore a Margherita, le disse: "Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e in contraccambio non riceve che ingratitudini, disprezzo, irriverenze, sacrilegi e freddezza in questo Sacramento d'amore ".Quella del giansenismo era una concezione di Dio oppressiva ed angosciante. Il Sacro Cuore appare a santa Margherita Maria Alacoque affermando, invece, che bisogna abbandonarsi al suo Amore, e formulando la grande promessa dei primi Nove Venerdì del mese: "Io ti prometto nell'eccesso della misericordia del mio Cuore che il mio Amore onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno al primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi, la grazia della perseveranza finale; essi non morranno nella mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, servendo loro il mio cuore di asilo sicuro in quell'ora estrema ". Il Signore disse poi alla religiosa visitandina: "Rivolgiti al mio servo, il Padre de La Colombière, e digli da parte mia di fare il possibile per propagare questa devozione e di fare questo piacere al mio Cuore divino... Sappia che è onnipotente colui che diffida interamente di se stesso per confidare solo in me ".Margherita comunicò il suo messaggio al Padre e tutti e due, il 21 giugno, si consacrarono al Cuore di Gesù e moltiplicarono i loro sforzi per diffondere questa devozione. La loro fu un'inscindibile amicizia spirituale dai frutti straordinari.Dopo un anno e mezzo di permanenza a Paray-le-Monial, nel 1676 il padre de La Colombière fu destinato a Londra, come cappellano della giovane duchessa di York, Maria Beatrice d'Este, nota in Inghilterra come Mary of Modena, perché era figlia del duca di Modena Alfonso d'Este. Maria di Modena aveva sposato Giacomo Stuart, duca di York, che, alla morte del fratello Carlo II, nel 1685, avrebbe regnato con il nome di Giacomo II, fino alla Rivoluzione del 1688, che stroncò la possibilità di una restaurazione cattolica dell'Inghilterra. Giacomo si era segretamente convertito al cattolicesimo, mentre la moglie Maria subiva una dura opposizione a causa della sua fede cattolica.LA MISSIONE A LONDRANella Londra ferocemente protestante, esisteva però un'enclave cattolica, che aveva il suo centro nella chiesa di St. James nella Spanish Place dove, dal 1676 al 1679 il padre de La Colombière, predicò, dedicandosi all'istruzione nella vera fede di cattolici o ex-cattolici inglesi. In questa Chiesa sarebbe stato battezzato, due secoli dopo, l'11 ottobre 1865, Rafael Merry del Val, futuro cardinale di Santa Romana Chiesa.Improvvisamente, alla fine del 1678, il padre de La Colombière fu arrestato sotto l'accusa calunniosa di essere coinvolto in uno pseudo "complotto papale ". Fu imprigionato nel carcere di King's Bench, dove restò durante tre settimane, sottoposto a gravi privazioni, ma in virtù della sua posizione a corte e della sua cittadinanza francese, sfuggì alla condanna a morte e fu espulso dall'Inghilterra. Tornò a Paray-le-Monial dove morì, a soli 41 anni, il 15 febbraio 1682. Da quel giorno, nella sua preghiera personale, alle litanie dei santi santa Margherita Maria aggiungeva: "San Claudio, prega per noi! "Nel 1929, Claudio de La Colombière fu beatificato da papa Pio XI e nel 1992 canonizzato da Giovanni Paolo II. La casa editrice AdP ha ripubblicato nel 2023 il suo Diario spirituale, che merita di essere letto da chiunque voglia approfondire la devozione al Sacro Cuore, ma anche da chiunque voglia capire come vivere in spirito di completo abbandono alla Divina Provvidenza. Nel Diario, san Claudio traccia questo programma: "Vivere giorno per giorno. Sperare di morire nell'occupazione che svolgiamo ". Cercare, in una parola, la perfezione nel momento presente, non preoccupandoci del nostro domani e affidandoci ciecamente a Dio. "Mio Dio, - scrive - sono intimamente persuaso che non sarà mai troppa la fiducia che ho in Te e che, ciò che otterrò da Te, sarà sempre al di sopra di ciò che avrò sperato ".Lo spirito di abbandono alla Provvidenza e la devozione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria, sono più che mai necessari per infondere vita e calore soprannaturale in un'epoca, come la nostra, in cui le anime sembrano così spesso raggelate e prive del fuoco dell'Amore divino.
La nuova ricerca di Robb Knight mette sotto accusa Perplexity Bot per il mancato rispetto delle indicazioni sui file Robots.txt. Cosa significa questo per la privacy e i diritti d'autore sul web?Forbes lo definisce un ''cinico furto'' e oggi ne parliamo in profondità insieme a Guido Scorza del Collegio del Garante.~~~~~ SOSTIENI IL CANALE! ~~~~~Con la Membership PRO puoi supportare il Canale » https://link.mgpf.it/proSe vuoi qui la mia attrezzatura » https://mgpf.it/attrezzatura~~~~~ SEGUIMI ANCHE ONLINE CON LE NOTIFICHE! ~~~~~» CANALE WHATSAPP » https://link.mgpf.it/wa» CANALE TELEGRAM » https://mgpf.it/tg» CORSO (Gratis) IN FUTURO » https://mgpf.it/nl» NEWSLETTER » https://mgpf.it/nl~~~~~ CIAO INTERNET E MATTEO FLORA ~~~~~ Questo è “Ciao Internet!” la prima e più seguita trasmissione di TECH POLICY in lingua italiana, online su YouTube e in Podcast.Io sono MATTEO FLORA e sono:» Professore in Fondamenti di Sicurezza delle AI e delle SuperIntelligenze (ESE)» Professore ac in Corporate Reputation e Crisis Management (Pavia).Sono un Imprenditore Seriale del digitale e ho fondato:» The Fool » https://thefool.it - La società italiana leader di Customer Insight» The Magician » https://themagician.agency - Atelier di Advocacy e Gestione della Crisi» 42 Law Firm » https://42lf.it - Lo Studio Legale per la Trasformazione Digitale » ...e tante altre qui: https://matteoflora.com/#aziendeSono Future Leader (IVLP) del Dipartimento di Stato USA sotto Amministrazione Obama nel programma “Combating Cybercrime (2012)”.Sono Presidente di PermessoNegato, l'associazione italiana che si occupa di Pornografia Non- Consensuale e Revenge Porn.Conduco in TV “Intelligenze Artificiali” su Mediaset/TgCom.~~~~~ INGAGGI E SPONSORSHIP ~~~~~ Per contatti commerciali: sales@matteoflora.com
Il 6 giugno 2024 è stato pubblicato il provvedimento in versione definitiva, dopo la consultazione pubblica, che ridefinisce i criteri per la gestione dei metadati della posta elettronica in contesto lavorativo.Il provvedimento approva il Documento di Indirizzo che aveva suscitato molte discussioni per la sua complessità e le implicazioni pratiche che comporta.Perché è importante? Perché ci obbliga a una riflessione sulla nostra comprensione della sicurezza dei dati e sull'accountability aziendale e perché, oggettivamente, non era particolarmente agevole da capire.Ora lo è? E cosa prevede?Ne parliamo oggi con Guido Scorza del Collegio del Garante, nel nuovo episodio di #Garantismi.~~~~~ SOSTIENI IL CANALE! ~~~~~Con la Membership PRO puoi supportare il Canale » https://link.mgpf.it/proSe vuoi qui la mia attrezzatura » https://mgpf.it/attrezzatura~~~~~ SEGUIMI ANCHE ONLINE CON LE NOTIFICHE! ~~~~~» CANALE WHATSAPP » https://link.mgpf.it/wa» CANALE TELEGRAM » https://mgpf.it/tg» CORSO (Gratis) IN FUTURO » https://mgpf.it/nl» NEWSLETTER » https://mgpf.it/nl~~~~~ CIAO INTERNET E MATTEO FLORA ~~~~~ Questo è “Ciao Internet!” la prima e più seguita trasmissione di TECH POLICY in lingua italiana, online su YouTube e in Podcast.Io sono MATTEO FLORA e sono:» Professore in Fondamenti di Sicurezza delle AI e delle SuperIntelligenze (ESE)» Professore ac in Corporate Reputation e Crisis Management (Pavia).Sono un Imprenditore Seriale del digitale e ho fondato:» The Fool » https://thefool.it - La società italiana leader di Customer Insight» The Magician » https://themagician.agency - Atelier di Advocacy e Gestione della Crisi» 42 Law Firm » https://42lf.it - Lo Studio Legale per la Trasformazione Digitale » ...e tante altre qui: https://matteoflora.com/#aziendeSono Future Leader (IVLP) del Dipartimento di Stato USA sotto Amministrazione Obama nel programma “Combating Cybercrime (2012)”.Sono Presidente di PermessoNegato, l'associazione italiana che si occupa di Pornografia Non- Consensuale e Revenge Porn.Conduco in TV “Intelligenze Artificiali” su Mediaset/TgCom.~~~~~ INGAGGI E SPONSORSHIP ~~~~~ Per contatti commerciali: sales@matteoflora.com
Cosa dicono i programmi dei partiti per le elezioni europee sul digitale? Solo nell'ultima legislatura l'Unione ha varato grandi pacchetti di norme, come l'AI Act sull'intelligenza artificiale. Ma il tema resta marginale nei manifesti per il voto dell'8 e 9 Giugno (Wired.it). Microsoft annuncia il più grande investimento mai realizzato finora in Francia (4 Miliardi di Euro) per accelerare l'adozione dell'intelligenza artificiale, delle competenze e dell'innovazione (news.microsoft.it). Abbiamo chiesto a Guido Scorza, Componente del Collegio per la protezione dei dati personali, un commento rispetto alle novità presentate di recente da OpenAI e Google.Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice è il podcast che ti offre un approccio chiaro e accessibile a questa nuova tecnologia.Ogni lunedì, Pasquale Viscanti e Giacinto Fiore ti guideranno alla scoperta di quello che sta accadendo grazie o a causa dell'Intelligenza Artificiale, spiegandola semplice.Puoi iscriverti anche alla newsletter su iaspiegatasemplice.it
La vicenda del giro di escort minorenni scoperto dopo la denuncia di una madre pone la domanda: quale è il confine tra diritto/dovere di un genitore di controllare il figlio minorenne, soprattutto nell'ambito dei dispositivi digitali, e il diritto alla privacy di un adolescente? Interviene Guido Scorza, avvocato e componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali.
In un'epoca in cui la complessità delle questioni legali legate ai contratti, alle successioni e ad altri affari giuridici è sempre più evidente, il ruolo del notaio diventa cruciale per garantire la sicurezza e la trasparenza nelle transazioni. Per agevolare i cittadini del Lazio nell'affrontare tali questioni, il Collegio Notarile di Roma, Velletri e Civitavecchia ha lanciato l'iniziativa "Parlane con il Notaio", uno sportello dedicato a offrire consulenze gratuite su specifici argomenti.A illustrare l'importanza di questa iniziativa è stata il notaio Paola Pastore, delegata alla Comunicazione del Collegio Notarile di Roma, Velletri e Civitavecchia, intervenuta ai microfoni di Casa Radio nella rubrica Bricks and Music. La trasmissione, condotta da Paolo Leccese ed Emiliano Cioffarelli, ha offerto uno spazio per discutere dei dettagli di questa nuova opportunità offerta ai cittadini.Il notaio ha spiegato che lo Sportello "Parlane con il Notaio" mira a fornire un primo consulto gratuito ai cittadini che ne faranno richiesta su tematiche specifiche legate all'attività notarile. Questo servizio rappresenta un'opportunità unica per i residenti del Lazio di ricevere chiarimenti da professionisti del settore su questioni come compravendite immobiliari, testamenti, donazioni, contratti matrimoniali e molto altro ancora.L'iniziativa si inserisce in un contesto in cui la consapevolezza dell'importanza del ruolo del notaio è in costante crescita. Il notaio, infatti, non è solo un testimone delle transazioni, ma svolge un ruolo cruciale nel garantire la validità legale e la correttezza delle operazioni. Attraverso la sua firma e il suo sigillo, il notaio conferisce autenticità agli atti, assicurando che essi siano conformi alla legge e tutelino gli interessi di tutte le parti coinvolte.L'iniziativa "Parlane con il Notaio" rappresenta un passo significativo verso la democratizzazione dell'accesso alla consulenza legale di qualità. Troppo spesso, i cittadini si trovano ad affrontare questioni complesse senza la giusta conoscenza o le risorse per consultare un esperto. Lo sportello offre loro la possibilità di ricevere informazioni chiare e affidabili da parte di professionisti del settore, senza dover affrontare costi iniziali.Questa iniziativa si inserisce in un più ampio impegno del Collegio Notarile a promuovere la trasparenza e la tutela dei diritti dei cittadini attraverso l'informazione e l'assistenza legale.In un periodo in cui la comprensione e la consapevolezza delle questioni legali sono più cruciali che mai, iniziative come "Parlane con il Notaio" rappresentano un faro di speranza per i cittadini del Lazio, offrendo loro un supporto prezioso nel navigare le acque spesso complesse del diritto. Ogni giovedì dalle 10.30 alle 12.30 a turno un Notaio del Collegio incontrà gli interessati, presso la sede del Consiglio in Via Flaminia 122, fornendo loro ascolto e orientamento su problematiche e quesiti relativi a compravendite immobiliari, donazioni, successioni, mutui, costituzioni societarie, etc. Il servizio nasce per promuovere una forma di dialogo e vicinanza tra l'istituzione notarile e la comunità. Per accedervi è necessaria la prenotazione, compilando il form presente sulla pagina web https://consiglioroma.it/sportello-parlane-con-il-notaio/ e specificando l'argomento per cui si sta richiedendo il colloquio. Successivamente la Segreteria provvederà a fornire delle informazioni su giorno e ora dell'appuntamento e eventuale documentazione da portare.
Ospiti: Impallomeni:" su De Katelaere e Scamacca la firma di Gasperini. Scamacca alla Dzeko. Ordine:" A Bergamo c'è un pò di collegio e i giocatori crescono. Scamacca titolare all'Europeo. Maracanà con Marco Piccari e Stefano impallomeni.
Ospiti: Impallomeni:" su De Katelaere e Scamacca la firma di Gasperini. Scamacca alla Dzeko. Ordine:" A Bergamo c'è un pò di collegio e i giocatori crescono. Scamacca titolare all'Europeo. Maracanà con Marco Piccari e Stefano impallomeni.
Rispetto alle elezioni politiche, le Europee sono tutto un altro campionato. La cosa che più cambia tra le due competizioni elettorali è che per le seconde bisogna avere un bel gruppo di persone che lavora insieme.
PALERMO (ITALPRESS) - Gemellaggio tra l'Ordine dei medici di Palermo e il Collegio dei medici di Siviglia (Ricoms), con l'obiettivo di avviare attività di comune interesse destinate alla promozione e al miglioramento dei livelli scientifici, culturali economici e sociali dei medici. “Apriamo un confronto tra due realtà molto simili - ha spiegato Toti Amato, presidente dell'Ordine dei medici di Palermo -. Abbiamo addirittura in termini di cittadini numeri sovrapponibili, stesso discorso vale per il numero di medici iscritti nei rispettivi ordini. Vogliamo dare risposte, possibilmente univoche, con la stessa modalità. Siviglia è al sud della Spagna, Palermo è al sud dell'Italia e c'è un problema meridionale mondiale. I paesi meridionali del mondo hanno una sanità che va più a rilento rispetto alla sanità dei paesi, cosiddetti ricchi, del nord. Vogliamo quindi confrontarci su questo e operare insieme per studiare, analizzare le varie problematiche e dare quei suggerimenti alla politica, che poi deve farsene carico per trovare le opportune soluzioni”. Per Amato “questa collaborazione è frutto di un accordo mondiale tra quei paesi che fanno parte della Confemel, che raggruppa tutti i paesi del meridione del mondo che hanno le stesse problematiche”.Sulla stessa lunghezza d'onda anche il presidente della Ricoms, Alfonso Carmona Martínez, presente a Palermo nella sede dell'Ordine dei medici di Palermo per la firma dell'accordo: “Questo protocollo è importante per la formazione dei nostri iscritti, la protezione della società civile, dei nostri medici contro le aggressioni. Facendo tutto questo insieme sarà molto più forte che singolarmente e sarà una cosa positiva per tutti”. xd6/vbo/tvi/gsl
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Paola Gregory"Per un'architettura empatica"Prospettive, concetti, questioniCarocci Editorewww.carocci.itPartendo dalla svolta emozionale che nella nostra epoca caratterizza la comprensione della realtà, il volume ripercorre alcuni nuclei tematici del pensiero estetico, filosofico e neuroscientifico che hanno categorizzato l'empatia come modo fondamentale della relazione con l'alterità. All'interno di quest'ultima si colloca anche il nostro rapporto con gli oggetti e con gli spazi che abitiamo, nel quale le risposte affettive precedono qualsiasi interpretazione riflessiva. Tuttavia l'empatia, coinvolgendo nella relazione con l'altra o con l'altro la nostra stessa esistenza, tiene insieme emozione, cognizione e comportamento, indicando anche una postura etica e sociale che può favorire nel progetto architettonico una risposta maggiormente orientata alla condivisione consapevole e all'inclusione dell'alterità. In questo orizzonte di riferimento rientrano quelle ricerche che aprono a una concettualizzazione “patica”, non priva di potenzialità critiche, dello spazio abitato, ripensato come medium incorporato della nostra esperienza vissuta. Di qui l'interesse per un'architettura multisensoriale, multidimensionale, interattiva e sinestetica, capace di esaltare nell'essenza relazionale dell'architettura il nostro “corpo coinvolto”, ovvero il modo poetico in cui ci confrontiamo e sintonizziamo fra noi e con il mondo-ambiente.Paola GregoryÈ professore associato di Composizione architettonica al Politecnico di Torino ed è membro del Collegio dei docenti del dottorato in Architettura. Teorie e Progetto della Sapienza Università di Roma. Si interessa delle implicazioni di una dimensione paesaggistica dell'architettura, articolata negli ultimi anni sulla questione della rigenerazione urbana, e del pensiero architettonico contemporaneo nei suoi molteplici risvolti interdisciplinari, come testimoniano le numerose pubblicazioni e conferenze in Italia e all'estero.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
“Discutere di Europa attraverso i Lego è stato stimolante, perché, in un modo originale e innovativo, ha reso possibile una vicinanza collettiva a temi importanti come l'Agenda 2030, creando un forte senso di comunità.” Con queste parole, Manuela Losito e Giacomo Palumbo raccontano l'esperienza dei workshop di @ineuropa_ue basati sulla metodologia Lego Serious Play , realizzati all'interno del Collegio San Carlo, con la partecipazione di numerosi studenti! Fuori ora il quinto podcast di Radio FSC-Unimore per FSC4You&Me, il progetto nato dalla Fondazione San Carlo con il contributo della @regione_emiliaromagna per discutere l'Europa tra i giovani con i nuovi media.
Migrazioni climatiche, il report finale del progetto MICLIMILe migrazioni climatiche più che uno scenario futuro sono una realtà con cui bisogna iniziare a fare i conti. Il progetto MICLIMI è uno dei primi studi ad aver indagato la potenziale propensione alla migrazione verso le aree montane.Fatti in breveNei fatti in breve questa settimana Serafin ci riporta il parere del presidente del Collegio provinciale delle guide alpine dell'Alto Adige sul turismo di lusso in montagna. Le altre due notizie ci parlano di aspetti della crisi idrica: un video che affronta il problema per le Dolomiti e il lago di misurino che complice una perdita su una sponda continua ad abbassarsi.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7603EMILIA KACZOROWSKA, LA MAMMA DI SAN GIOVANNI PAOLO II di Renzo AllegriLa madre di Giovanni Paolo II, Emilia Kaczorowska, era figlia di un sellaio lituano, ma era nata in Slesia il 26 marzo 1884. Aveva otto fratelli. La famiglia si trasferì a Cracovia quando Emilia era ancora piccola e fu bersagliata da dolori e disgrazie. In pochi anni, Emilia perse quattro fratelli e anche i genitori. Per alcuni anni crebbe in un Collegio delle suore della Misericordia. Poté frequentare solo le scuole elementari. Poi dovette pensare a guadagnarsi da vivere facendo la sarta.Era gracile e cagionevole di salute, ma era molto bella.Maria Janina, una coetanea di Emilia, nel 1978, subito dopo l'elezione a Pontefice di Karol Wojtyla, ricordava: «Emilia Kaczorowska, da ragazza, era la più bella ed elegante di Wadovice. Abitavamo nella stessa casa. Era snella, aveva profondi occhi neri e un sorriso disarmante. Di carattere era gaia e sempre serena. Vestiva modestamente, ma era distinta, molto femminile. Si confezionava lei stessa i vestiti. Aveva capelli lunghi e si pettinava, come si usava allora, puntandoli tutti in alto».Il padre del Papa si chiamava Karol. Al figlio poi diede il proprio nome, come si usava spesso allora. Era nato nel 1879. Era figlio di un sarto e anche lui aveva imparato il mestiere del sarto, ma poi lo aveva abbandonato per un posto di ufficiale di carriera nell'esercito.«Era alto, con spalle molto dritte e aveva un incedere armonioso», raccontava Maria Janina, la vicina di casa. «Gli stivali lunghi e la divisa militare con le scintillanti tre stellette di sottufficiale sul colletto gli davano fascino ed eleganza. Era molto ammirato dalle ragazze. Anche Emilia si era nascostamente innamorata di lui, e fu felicissima quando Karol la scelse come fidanzata».I due giovani si erano conosciuti nella chiesa cattolica di Cracovia che entrambi frequentavano. Emilia se ne era innamorata subito. Secondo un rapporto dell'esercito austriaco, dove Karol prestava servizio, egli era «onesto, leale, serio, educato, modesto, retto, responsabile, generoso e instancabile». Era anche un affascinante parlatore. Tutte doti preziose, immediatamente apprezzate da Emilia.IL MATRIMONIO E I FIGLISi sposarono il 10 febbraio 1904 e subito dopo si trasferirono a Wadowice, dove aveva sede un prestigioso reggimento di fanteria in cui Karol Wojtyla svolgeva compiti amministrativi.Nell'agosto del 1906, Emilia diede alla luce un maschietto, che fu chiamato Edmund. Ma già fin da quel primo parto risultò che Emilia aveva una salute gracile e che successive maternità potevano essere fatali per lei. I medici quindi le consigliarono di non avere altri figli.La vita dei coniugi Wojtyla a Wadowice trascorreva serena. Lo stipendio di Karol non era pingue ma sufficiente. Emilia lo amministrava con oculatezza. Lavorava anche lei come sarta contribuendo al bilancio familiare. Amava vestire bene il suo bambino e andava a comperargli qualche vestitino a Cracovia.Edmund era intelligente, studiava con profitto. Emilia decise che quel suo ragazzo doveva frequentare l'università e diventare importante. Era orgogliosa di lui.Nel 1914 però Emilia rimase di nuovo incinta. La gravidanza questa volta fu difficile, il parto complicato e nacque una bambina che visse poche ore. Emilia la volle chiamare Olga, come la propria sorella morta a soli 22 anni.Quella difficile maternità e la perdita della bambina segnarono molto Emilia. Fisicamente ma anche psicologicamente. Era diventata una donna molto sofferente. Andava soggetta a fortissimi mal di schiena che le impedivano perfino di reggersi in piedi. Inoltre veniva presa da improvvisi capogiri, svenimenti che le facevano perdere conoscenza. Quando arrivavano quelle crisi, doveva restare a letto anche per quattro cinque giorni di fila. Doveva essere trasportata a Cracovia, per essere assistita da medici specialisti. Le assenze duravano anche una settimana e allora era il marito a sbrigare le faccende domestiche, fare da mangiare, lavare i piatti, pulire la casa.I medici dicevano che aveva i reni compromessi e il cuore malandato. Doveva condurre un'esistenza tranquilla, serena, non doveva affaticarsi e neppure lontanamente pensare ad altre maternità.IL RIFIUTO DELL'ABORTO TERAPEUTICOMa alla fine del 1919 si accorse di aspettare un nuovo bambino. Aveva già 35 anni e mezzo e la nuova gravidanza si annunciò subito difficile. I medici dissero che era pericolosa per lei e per il nascituro: doveva interromperla. Ma Emilia era una donna di fede. Con grande semplicità, si affidò al buon Dio. Mai avrebbe impedito a quel suo bambino di venire al mondo: per lui era disposta a morire.I nove mesi di gestazione furono pieni di complicazioni per la salute cagionevole di Emilia. Il parto, avvenuto il 18 maggio 1920, fu difficile. Il bambino però nacque sano e venne chiamato Karol, come il padre.Da quel momento l'esistenza di Emilia divenne precaria. I disturbi al cuore e ai reni peggiorarono, i gonfiori alle gambe le impedivano di restare a lungo in piedi. Doveva egualmente provvedere alla casa e ai figli. Si sacrificava in silenzio. «Sopportava il dolore con fede», raccontò la sua coetanea Maria Janina. «Non parlava mai dei suoi disturbi e riusciva sempre a tenere un sorriso dolce e sereno sulle labbra, anche nei momenti di maggior sofferenza».Il piccolo Karol crebbe sereno e vezzeggiato. Nel 1926 cominciò ad andare a scuola. Aveva difficoltà in matematica, ma con l'aiuto del fratello maggiore, che era già universitario, riuscì a superarle e divenne uno dei migliori allievi.Nell'inverno del 1928 le condizioni di salute di Emilia si aggravarono. Karol, che aveva compiuto otto anni, cominciò a capire e ad avere il terrore di perdere la mamma. Un suo insegnante di allora raccontò che il bambino era spesso pensieroso e assente. La mattina del 13 aprile 1929, Karol, dopo aver fatto colazione, era uscito presto come il solito per andare a scuola. Verso mezzogiorno arrivò nella sua classe il preside e disse all'insegnante che doveva parlare con il piccolo Wojtyla. Fuori dell'aula, Karol vide una vicina di casa. Capì che era accaduto qualcosa di grave alla sua mamma e scoppiò a piangere. La signora Emilia, infatti, era spirata poco dopo aver mandato a scuola il bambino.La salma esposta nella casa, i funerali, la sepoltura nel cimitero, impressionarono tremendamente il piccolo Karol. Quel lutto segnò la sua vita per sempre. Gli fece scoprire il dolore di perdere la persona più cara. Tutti gli amici di Karol Wojtyla sono concordi nel dire che egli rimase sconvolto dalla perdita della madre al punto di non riuscire quasi mai a parlare di lei. Solo una volta, al giornalista francese André Frossard, che era suo amico, confidò:«La morte di mia madre è sempre profondamente scolpita nella mia mente». Il suo amore tenero e vivo lo dimostrò tenendo sempre con sé alcuni oggetti che erano appartenuti a sua madre: un tavolino e la cesta di vimini che Emilia usava per raccogliere la biancheria.In seguito, quando Karol Wojtyla era anche diventato un famoso poeta, scrisse, in ricordo della madre questa poesia:«Sulla tua tomba bianca / Fioriscono bianchi fiori della vita.Oh, quanti anni sono stati senza di te, / Quanti anni fa?Sulla tua tomba bianca / Da tanti anni già chiusa:Come se in alto qualcosa si innalzasse, / Come la morte incomprensibile.Sulla tua tomba bianca, / O madre, mio spento amore,Con tanto affetto filiale / Faccio preghiera: Dio, donale eterno riposo».Versi densi di un tremendo dolore mai venuto meno.
Donatella Solda"Learning More Festival"www.learningmorefestival.itIl primo festival italiano dedicatoalla formazione e all'apprendimento Modena | da venerdì 10 a domenica 12 novembreoltre 70 incontri, più di 120 ospiti, 7 location Torna a Modena, per la sua seconda edizione, il Learning More Festival, da venerdì 10 a domenica 12 novembre, il primo festival in Italia dedicato alla formazione e all'apprendimento. Tre giorni per mettersi in discussione con gli oltre 120 esperti del settore.Il Learning More Festival nasce come un luogo in cui educatori, formatori, imprenditori e professionisti, e anche genitori, studenti e cittadini di tutta Italia, possano informarsi e scoprire metodologie emergenti, modelli di successo e tecnologie per formare e apprendere, che rispondano ai bisogni della contemporaneità.Ci saranno alcuni dei massimi esperti del settore, italiani e internazionali, che terranno più di 70 incontri, tra cui lezioni, workshop, talks di approfondimento e learning shows. Per le famiglie e le scuole, si terranno anche dei laboratori innovativi, contest e incontri di orientamento. Le location della rassegna saranno diffuse nella città: gli spazi di Future Education Modena e AGO - Modena Fabbriche Culturali, alla Chiesa della Fondazione Collegio San Carlo, alla Fondazione di Modena | Spazio F, al Polo dei Musei e presso l'ex Cinema Arena. Il festival è organizzato da FEM - Future Education Modena, hub innovativo dell'EdTech, operato da Wonderful Education, realtà che opera nello sviluppo, nella produzione e nell'offerta di attività ed esperienze formative innovative, e da Fondazione di Modena. Il programma è ricco e si sviluppa attorno a sei palinsesti tematici. Neuroscienze e apprendimento. La mente che impara. Gli esperti di questo palinsesto si chiederanno come funziona il cervello, come impara, e come sviluppare tecniche efficaci di apprendimento. Tra i tanti ospiti stranieri: Bradley Busch, celebre psicologo di Oxford, autore di vari bestseller sull'apprendimento, e Tracy Packiam Holloway, autrice del caso editoriale Think Like a Girl (Zondervan). Ci saranno anche: Leonardo Fogassi, docente all'Università di Parma, membro del team che ha scoperto i neuroni specchio; Isabel Gangitano, autrice del podcast “Le Basi”; Stefano Calabrese, docente all'Unimore, esperto nel nesso tra racconto e neuroscienza, e molti altri. Augmented Learning. Accrescere e potenziare l'apprendimento. Quali sono i metodi innovativi per imparare in maniera efficace? Ne parleremo con: Annamaria Testa, autrice e saggista, a proposito del potere delle storie; Andrea De Cesco, responsabile della Chora Media Academy insieme a Nicola Bigi di Tiwi, e Rossella Pivanti, Branded Podcast Producer, che approfondiranno l'utilità dei podcast; Luca Raina parlerà di didattica ludica basata sul gaming, argomento approfondito anche da Francesca Antonacci, dell'Università Bicocca di Milano. Si parlerà anche di nuovi modi per insegnare la matematica con Laura Branchetti, docente all'Università di Milano, e Giorgio Bolondi, professore all'Università di Bolzano. Imparare e lavorare con l'Intelligenza Artificiale (IA). Sulle opportunità e le sfide offerte dalla IA nel campo della formazione parleranno: Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la Privacy; Giovanni Corazza del Marconi Institute for Creativity, che approfondirà il nesso tra IA e immaginazione; Luca Bolognini, Presidente dell'Istituto Italiano di Privacy, parlerà dei provvedimenti europei su IA e innovazione. Insieme a loro, molti altri workshop dedicati a uno dei temi più dibattuti del contemporaneo. Le competenze del XXI Secolo e il futuro del lavoro. Sulle competenze necessarie per il futuro del lavoro si esprimeranno numerosi esperti del settore, tra cui: Roberto Ricci, Presidente di INVALSI; Cristina Grieco, Presidentessa di INDIRE; Michele Faioli, docente all'Università Cattolica di Milano, già consigliere CNEL, approfondirà il rapporto tra lavoro, persone e tecnologie. Si parlerà anche di prime sperimentazioni di competenze innovative, per esempio con Giorgio Ventre e Antonio Pescapè, docenti di Ingegneria elettrica e tecnologie all'Università Federico II di Napoli. Non potrà mancare un affondo sulla sostenibilità, con Antonello Pasini, meteorologo e autore. Mentre con Luca Sofri, direttore de Il Post, si parlerà di Come funzionano i giornali, come funziona l'informazione? per scoprire come ci informeremo in futuro.Organizzazioni che imparano, la società che cresce. Come creare organizzazioni e imprese che tengano conto e sappiano navigare nella complessità? Sull'importanza dell'investimento sul capitale umano interverranno: Lisa Kepinski dell'Inclusion Institute, che parlerà di valorizzazione del talento in azienda; Alberto Gangemi e Priel Korenfeld di Kopernicana, realtà che lavora per aiutare le imprese a cambiare. Molti altri esperti del settore, inoltre, parleranno di come facilitare il cambiamento in impresa: Michele Zanini, Marta Cabiati, Betty Pagnin, Riccardo Bovetti, Gilda Antonelli e Jacopo Roguzzi. EdTech: strumenti per l'innovazione. L'apprendimento è in evoluzione grazie alle tecnologie. Di questo si parlerà in un palinsesto tutto dedicato all'EdTech, ossia all'Education Technology, organizzato in collaborazione con EdTech Italia, l'Associazione italiana dell'ecosistema. LMF ospita le finali italiane del GESA, ossia i Global EdTech Startup Awards, per premiare la startup italiana più innovativa che volerà poi alle finali globali di Londra nel gennaio 2024. Saranno moltissimi gli esperti, inoltre, che parleranno del tema: dal Nord Europa arriveranno Jannie Jeppesen, CEO della Swedish EdTech Industry, insieme a Natalia Kucirkova, docente all'Università di Stavanger (Norvegia); Anna Åkerfeldt, di Swedish Edtest; Marjo Kenttälä, CEO di Helsinki Education Hub; Oddur Sturluson, Innovation Hub, University of Iceland, e Esben Trier, CEO of Edtech Denmark.Palinsesti speciali. Oltre al programma principale, il festival ospita numerosi eventi su temi specializzati. Fra queste, il Family Lab, che affronta la genitorialità ai tempi del digitale, insieme a Silvia Demozzi, docente di Pedagogia e Sessuologia all'Università di Bologna e Michele Marangi, dell'Università Cattolica di Milano. LMF arriva poi nelle scuole, portando gli speaker davanti a studenti e studentesse, in un format-gioco di orientamento.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. 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Henry Purcell (1659-1695) - Dido and Aeneasopera in tre atti di Henry Purcell, su libretto di Nahum Tate. L'Opera si ispira alle avventure di Enea (protagonista dell'Eneide di Virgilio) a Cartagine, Ospite della regina Didone.Prima rappresentazione: 11 aprile del 1689 (data incerta) - Collegio di Josias Priest, Chelsea (Londra) Dido: Bernarda FinkBelinda: Sophie KarthäuserAneas: Gerald FinleyZweite Frau: Elisabeth von MagnusZauberin: Wolfgang HolzmairErste Hexe: Elisabeth von MagnusZweite Hexe: Johanna AschenbrennerSeeman: James TaylorGeist: Peter KövariAneas: Gerald FinleyConcentus Musicus WienArnold Schönberg Chor Nikolaus Harnoncourt, direttore
Il Green Deal ha segnato non solo un cambiamento storico nella politica energetica e ambientale europea, ma in generale una svolta mai vista prima per l'Unione Europea. Questo podcast racconta gli avvenimenti e le politiche più importanti relativi all'iniziativa degli ultimi tre mesi, che vengono approfonditi nel Green Deal Watch, pubblicazione trimestrale dello IAI.In questo episodio*, parliamo del discorso sullo Stato dell'Unione Europea della Presidente della Commissione, del mini-rimpasto del Collegio dei Commissari e delle priorità dell'UE per la prossima COP-28 a Dubai.* Il podcast è stato registrato prima del raggiungimento dell'accordo sulla riforma del mercato dell'elettricità nel Consiglio dell'Unione europea del 17 ottobre.
In questa puntanta analizzo due importanti pronunce sulla trasparenza e democraticità associativa. Dalla recente sentenza della Corte Costituzionale sul divieto dei tre mandati conscutivi al parere del Collegio di garanzia del Coni sul voto in assemblea anche ai minorenni. PER TUTTI I RIFERIMENTI, DOCUMENTI E CONTENUTI CITATI COLLEGATI QUIRIMANIAMO IN CONTATTO : CLICCA QUI PER AVERE TUTTI I MIEI RIFERIMENTIDISCLAIMER Il podcast Diritto e Rovescio ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale. Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutivo di una consulenza legale specifica. The only purpose of Diritto e Rovescio Podcast is to provide general information. It is not a legal opinion nor should it be relied upon as a substitute for legal adviceDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/diritto-e-rovescio--4262765/support.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7530IL RIFIUTO DEI LEFEBVRIANI DI SOTTOMETTERSI AL PAPA E' UN ATTO SCISMATICO di Luisella ScrosatiAd emergere in modo preoccupante nelle repliche, spesso scomposte, al dossier della Bussola sulla Fraternità Sacerdotale San Pio X è l'insufficiente comprensione della natura della Chiesa e dell'appartenenza al Corpo mistico di Cristo. Pio XII nell'enciclica Mystici Corporis insegnava che la natura giuridica della Chiesa è l'espressione della dimensione visibile della Chiesa. Ed è nell'unione della dimensione visibile ed invisibile che la Chiesa «presenta una perfettissima immagine di Cristo», il quale "nascondeva" la sua divinità invisibile nell'umanità visibile: Dio agiva mediante la carne assunta. Qui si radica la sacramentalità della Chiesa, così come la sua azione sacramentale. Ora, sottolinea ancora Pio XII, è proprio «in virtù di quella missione giuridica per la quale il divin Redentore mandò nel mondo gli Apostoli come egli stesso era stato mandato dal Padre», che Cristo continua ad agire tramite la Chiesa.Chi ci accusa di essere formalisti, legalisti, non comprende il senso della struttura giuridica della Chiesa. Ed è in ragione di questa dimensione essenziale che mai la Chiesa ha approvato l'esercizio del ministero clericale "slegato" dalla sua struttura giuridica. La posta in gioco non è semplicemente canonica, ma di fede. Ed è bene ricordare che le norme canoniche scaturiscono non solo dalla giustizia, ma spesso e volentieri dai dogmi della fede. Così come è da tenere presente che la costante disciplina canonica è sempre stata considerata come un locus theologicus, ossia un elemento della sacra Tradizione. Pensiamo, tra le tante attestazioni di questa verità, al fatto che Giovanni Paolo II si riferì proprio alla costante pratica della Chiesa per sostenere l'impossibilità di ordinare delle donne. La logica secondo cui, siccome l'elezione dei vescovi è questione disciplinare, allora non riguarda la fede, è decisamente sbagliata; e, ironia della sorte, si pone nella stessa linea del presente pontificato che ha sganciato completamente tra loro prassi e dottrina.CONSACRATO CONTRO LA VOLONTÀ DEL PAPAL'istituzione di un vescovo è prerogativa del Papa: non si è vescovi cattolici semplicemente con la consacrazione (come non si è sacerdoti cattolici solo con l'ordinazione). E nemmeno semplicemente con la dottrina. Qualcuno ha questionato sul fatto che l'obbligatorietà della nomina dei vescovi da parte del Papa sia contraddetta dalla storia. Abbiamo già avuto modo di distinguere la modalità di elezione dalla nomina; e parimenti nessuno intende sostenere che debba essere il Papa in persona a consacrare. Nemmeno è richiesto che questa designazione del vescovo provenga esplicitamente dal Papa, ma è assolutamente chiaro che nessuno può consacrare un vescovo contro la volontà del Papa e nessuno può essere considerato un vescovo cattolico se il Capo del Collegio episcopale non lo accoglie nel Collegio. Questo è un aspetto chiave del primato del Papa, da cui deriva anche la sua potestà di deporre un vescovo, ovunque si trovi. Un pontefice può certamente abusare di questo suo potere, ma, come si suol dire, l'abuso non toglie l'uso.È proprio perché si va contro la legge divina e non quella semplicemente umana, che il Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, nella Nota sulla scomunica per scisma in cui incorrono gli aderenti al movimento del Vescovo Marcel Lefebvre, chiariva che «non si dà mai una necessità di ordinare Vescovi contro la volontà del Romano Pontefice, Capo del Collegio dei Vescovi. Ciò infatti significherebbe la possibilità di "servire" la Chiesa mediante un attentato contro la sua unità in materia connessa con i fondamenti stessi di questa unità». Mai. Sostenere il contrario significherebbe pensare che Nostro Signore, disponendo in questo modo le cose, non sia stato in grado di prevedere tutte le situazioni e circostanze che si sarebbero verificate nella storia della sua Chiesa. Ecco perché rifarsi allo "stato di necessità" per andare contro un diritto divino è un controsenso.Ci sono due lettere di papa Innocenzo I (+417) che attestano l'impossibilità di concepire l'episcopato senza la sua connessione con il Papa. Nella lettera 29, indirizzata al Concilio di Cartagine, egli parla della Sede Apostolica «a quo ipse episcopatus et tota auctoritas nominis hujus emersit» (PL 20, 583). L'episcopato e la sua autorità provengono dalla Sede Apostolica. Nella lettera successiva, indirizzata al Concilio di Milevi, il Pontefice afferma inoltre che i vescovi «ad Petrum (...) sui nominis et honoris auctorem referre debere» (PL 20, 590); Pietro è quindi l'autore sia del nome che della dignità dei vescovi.Si potrebbero aggiungere anche altri testi che vanno nella stessa direzione: nei primi secoli, quando ancora non c'era tecnicamente il mandatum, né c'era un codice di diritto canonico che prevedeva sanzioni, era già chiaro che un episcopato contro la volontà del Papa è semplicemente una contraddizione; come risulta un nonsenso la teorizzazione della separazione tra potere d'ordine e potere di giurisdizione (separazione, non distinzione). Per la Chiesa la semplice questione della validità di un sacramento non è mai stata questione dirimente il fatto che lo si possa ricevere o esercitare. Un vescovo validamente consacrato contro la volontà del Papa semplicemente non è un vescovo cattolico.LA GIURISDIZIONE PROVIENE SOLO DAL PAPAUn altro chiarimento: supponiamo che la tesi della separazione tra potere d'ordine e giurisdizione sia possibile. Ne consegue che mons. Lefebvre non ha voluto trasmettere alcuna giurisdizione, come la Fraternità Sacerdotale San Pio X afferma. Ma allora, perché la Fraternità Sacerdotale San Pio X agisce come se l'avesse ricevuta dal Papa, mentre il Papa non solo non gliel'ha data, ma gliel'ha espressamente rifiutata? Lo stato di necessità non può dare alcuna giurisdizione: è di fede che la giurisdizione provenga solo dal Papa. Quali fonti magisteriali o della Tradizione può esibire la Fraternità Sacerdotale San Pio X per affermare che lo stato di necessità, per se stesso, conferisce la giurisdizione?Dunque, perché mons. Lefebvre ha istituito - e la Fraternità Sacerdotale San Pio X continua ad avere - un Tribunale Canonico che usurpa i diritti di chi invece ha giurisdizione? Perché, a quanti si rivolgono a questi tribunali per ricevere una sentenza sulla validità del proprio matrimonio o sulla dispensa dai voti, si fa firmare una dichiarazione nella quale si promette «di non rivolgermi ad un tribunale ecclesiastico ufficiale per fargli esaminare o giudicare il mio caso», il tutto giurando con la mano sul Vangelo? Perché la Fraternità solleva i fedeli dal precetto domenicale che impone l'assistenza alla Messa, qualora questi non possano ricorrere a delle Messe nel rito antico? Perché impedisce ai propri sacerdoti ogni tipo di partecipazione attiva, inclusa quella di assistere in coro con la cotta, alle Messe con il rito riformato ed anche alle Messe in rito antico celebrate dai sacerdoti ex-Ecclesia Dei? Perché non ammette il culto pubblico dei santi canonizzati dai papi post-conciliari, per la ragione che tutto quello che viene dopo il Concilio è dubbio? Perché non accetta il Codice di Diritto canonico, rifiuta la Professio Fidei, e insegna essere dubbio tutto il Magistero dopo il Vaticano II? La lista, purtroppo, potrebbe continuare. Se ci sono cose che la Fraternità Sacerdotale San Pio X ha nel frattempo corretto, ne saremmo sinceramente contenti. Ma sarebbe bene dirlo pubblicamente, soprattutto di fronte ai propri fedeli.UN ATTO SCISMATICO: IL RIFIUTO DELLA SOTTOMISSIONE AL PAPAUn'altra obiezione riguarderebbe il fatto che la Fraternità Sacerdotale San Pio X non sarebbe in scisma, perché mons. Lefebvre non aveva l'intenzione di compiere un atto scismatico. Qui c'è una confusione piuttosto evidente tra il finis operis ed il finis operantis. Lo scisma - lo si è già visto - è essenzialmente «il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti» (CIC, can. 751). Non in teoria, ma nella pratica. L'autore classico di riferimento è il Cajetanus, che trova la specificità dello scisma nel voler agire non come una parte, regolata dall'autorità, ma come un corpo autonomo, indipendente. Per distinguere lo scisma dalla disobbedienza, egli spiegava che il rifiuto di obbedire non riguarda l'ordine che viene dato (e che dunque si presume sbagliato), ma il fatto di non riconoscere il Papa come superiore, anche se lo si crede tale (non recognoscens eum ut superiorem, quamvis hoc credat).
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7528IL MINISTERO DEI SACERDOTI LEFEBVRIANI E' ILLEGITTIMO di Luisella ScrosatiUn primo chiarimento all'articolo "Delusi da Roma, ma seguire i lefebvriani non è la soluzione" è d'obbligo. Allorché si afferma la prerogativa esclusiva del Papa di nominare un vescovo, non si intende che spetti direttamente al Papa eleggere un vescovo. La modalità elettiva ha conosciuto e conosce concretizzazioni diverse: elezione del candidato da parte di un Sinodo (per le chiese orientali), del Capitolo cattedrale, presentazione di una terna da parte di una Conferenza episcopale, etc.Quello che rimane sempre fermo e non derogabile è il diritto del Papa di nominarlo e concedere il mandatum apostolicum, senza il quale la consacrazione, pur essendo valida, risulta illegittima. Nessun vescovo può essere consacrato contro la volontà del Papa, né può esercitare il suo ministero se il Papa non ne accetta la consacrazione, unendolo in tal modo al Collegio dei vescovi. Ora, nel caso di mons. Lefebvre, Giovanni Paolo II aveva esplicitamente rifiutato di conferire il mandatum ‒ e spiace davvero che, all'inizio del rito consacratorio, l'allora Superiore della FSSPX, l'abbé Franz Schmidberger, avesse invece confermato di avere il mandatum apostolicum. Inoltre, una volta avvenute le consacrazioni, lo stesso Papa non ha accolto questi vescovi nel Collegio.Nemmeno si può invocare l'analogia con i vescovi ausiliari: i quattro vescovi consacrati nel 1988 non sono ausiliari, in quanto mons. Lefebvre non era un Ordinario; né la FSSPX aveva alcun diritto di incardinare i propri membri sacerdoti (ordinati illecitamente). E se pure li si considerasse arbitrariamente tali, si deve ricordare che anche i vescovi ausiliari devono essere nominati (non eletti!) dal Papa, necessitano del mandatum apostolicum e devono essere confermati dalla Sede apostolica.Si è visto come la revoca delle scomuniche da parte di Benedetto XVI non abbia comportato alcun cambiamento quanto alla situazione scismatica. Ma, scisma o non scisma, un altro punto fondamentale da comprendere è che i sacerdoti della FSSPX esercitano un ministero illegittimo.Proprio quel Papa che aveva deciso di rimettere la più grave sanzione canonica ai quattro vescovi consacrati da mons. Lefebvre, aveva anche spiegato che «finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa, e i suoi ministri - anche se sono stati liberati dalla punizione ecclesiastica - non esercitano in modo legittimo alcun ministero nella Chiesa».Si tratta di una mera questione disciplinare? Di una semplice "irregolarità canonica"?LA STRUTTURA GIURIDICA DELLA CHIESALa Chiesa cattolica insegna che per esercitare legittimamente il proprio ministero, il clero dev'essere parte della struttura giuridica della Chiesa; non è sufficiente un'ordinazione valida, ma è necessario ricevere una missione giuridica, da parte del Papa per i vescovi, e da parte dell'Ordinario per i sacerdoti e i diaconi (incardinazione). Per evitare fraintendimenti, sottolineiamo subito che non si tratta di semplici questioni di diritto ecclesiastico: alla base c'è la dottrina sulla Chiesa, un'ecclesiologia, che si distingue nettamente da quella protestante, proprio perché afferma la necessità di essere parte della Chiesa cattolica visibile, mediante il triplice vincolo della vera fede, dei veri sacramenti e della sottomissione alle legittime autorità. L'appartenenza alla struttura giuridica della Chiesa è requisito necessario e per il clero si traduce nel fatto di ricevere una missione canonica da parte delle legittime autorità.Di nuovo, non è una questione puramente "formale", se con questo termine si intende qualcosa di non essenziale; è il Concilio di Trento, nei canoni sul sacramento dell'Ordine, a colpire con l'anatema quanti affermano che «quelli che, senza essere stati regolarmente ordinati o inviati (rite ordinati nec missi sunt) dall'autorità ecclesiastica e canonica, ma provenendo da altri, sono legittimi ministri della parola e dei sacramenti» (Denz. 1777). Dunque è questione di fede e non di semplice disciplina; o, meglio, di quella disciplina che nasce dalla retta fede.Pio XII, nella Mystici Corporis, spiegava il senso profondo della dimensione giuridica della Chiesa. Parlando del «modo con cui Gesù Cristo vuole che l'abbondanza dei suoi doni dalla propria divina pienezza affluisca nella Chiesa», sottolineava che la Chiesa dev'essere intesa «secondo tutto il suo modo di vivere, quello visibile e quello invisibile». Questa visibilità della Chiesa si connette con la sua struttura giuridica, da cui deriva la missione giuridica. Per questo, Pio XII poté affermare che è «in virtù di quella missione giuridica per la quale il divin Redentore mandò nel mondo gli Apostoli come egli stesso era stato mandato dal Padre (cfr. Gv 17, 18; 20, 21)», che nella vita della Chiesa è Cristo stesso «che battezza, insegna, governa, assolve, lega, offre, sacrifica, per mezzo della Chiesa».Come si può notare, l'elemento giuridico è tutt'altro che secondario e discutibile: esso appartiene alla costituzione stessa della Chiesa, così come Cristo l'ha voluta, e connette la gerarchia con la missione che Egli ha ricevuto dal Padre: «Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi» (Gv 20,21). I successori degli Apostoli devono, come gli Apostoli stessi, ricevere questa missione da Cristo, a cui «è stato dato ogni potere in cielo e in terra» (Mt 28, 18). Senza quell'«andate dunque e ammaestrate...» (Mt 28, 19), ricevuto da Cristo per mezzo del suo Vicario in terra, nessuno può esercitare alcun legittimo ministero. Nella Chiesa cattolica si può trasmettere solo se prima si ha ricevuto; un vescovo non può "mandare" i suoi sacerdoti se a sua volta non è stato "mandato" dal Papa, né tanto meno un vescovo o un sacerdote possono inviare se stessi.NEL CUORE DELLA CHIESASi comprende che qui siamo nel cuore della Chiesa, nel cuore della sua unità: la sua natura giuridica e la missione giuridica sono strettamente collegate e sono inseparabili. Se si colpisce la seconda, se la si ignora, se la si disattende inevitabilmente si colpisce la natura stessa della Chiesa, perché la Chiesa di Cristo è la Chiesa cattolica visibile, e riconoscibile proprio grazie agli elementi visibili che scaturiscono dalla natura giuridica.Ora, la FSSPX, dalla sua soppressione nel 1975, non ha alcuna realtà giuridica nella Chiesa cattolica. I suoi sacerdoti non sono incardinati e i suoi vescovi non hanno alcuna missione canonica. È per questa ragione che il loro ministero rimane illegittimo. Nella visione cattolica, non basta che i sacramenti siano validi: devono essere anche legittimamente amministrati.Qualcuno potrà sollevare l'obiezione che queste siano tutte considerazioni ormai inutili, dal momento che papa Francesco ha concesso loro la giurisdizione per il sacramento della Penitenza e l'autorizzazione agli Ordinari «perché possano concedere anche licenze per la celebrazione di matrimoni dei fedeli che seguono l'attività pastorale della Fraternità» (la delega è concessa ad un sacerdote della diocesi e, solo dove ciò non sia possibile, direttamente ad sacerdote della FSSPX).Iniziamo con la cosa più evidente: se il Papa ha concesso queste autorizzazioni «in modo da assicurare la validità e la liceità del sacramento da loro amministrato e non lasciare nell'inquietudine le persone», lo ha fatto perché senza queste autorizzazioni i due sacramenti non sono validi. Con questo atto, il Papa non ha riconosciuto la validità di quei sacramenti fino ad allora amministrati, ma li ha resi validi; anteriormente al 27 marzo 2017, non lo erano. Purtroppo. La FSSPX, di nuovo, ha usurpato un diritto che appartiene solo al Papa e all'Ordinario, "prendendosi" la giurisdizione per le confessioni e le deleghe per assistere ai matrimoni, giurisdizione che nessuna legittima autorità ha dato loro.In secondo luogo, facciamo notare che ritenere che la discutibile decisione di papa Francesco significhi che la FSSPX non sia più in scisma o che i suoi sacerdoti possano esercitare legittimamente il loro ministero (e dunque che i fedeli vi possano ricorrere) è del tutto errato. Che si condivida o meno la decisione del Papa, la Chiesa può dare facoltà per singoli sacramenti anche a sacerdoti scismatici in situazioni particolari, per il bene delle anime. Questo è evidente nel can. 844 §2, dove si riconosce la validità del sacramento della Penitenza da parte dei ministri delle chiese orientali non in comunione con la Chiesa cattolica. Il che significa che il Papa ha concesso a questi sacerdoti giurisdizione per questo sacramento, che altrimenti sarebbe invalido (ricordo che la Penitenza e il Matrimonio sono gli unici due sacramenti che per essere validi, devono anche essere legittimamente amministrati).
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7517CATTOLICI DELUSI? I LEFEBVRIANI NON SONO LA SOLUZIONE di Luisella ScrosatiLa grave e prolungata crisi che stiamo vivendo nella Chiesa cattolica, venuta chiaramente alla luce durante gli anni del pontificato in corso, ha portato molti fedeli a cercare lidi considerati più sicuri. Gli anni della pandemia hanno ulteriormente esasperato la situazione, soprattutto dal punto di vista liturgico: obbligo di mascherine, nastri da carpentiere nella navata della chiesa, imposizione della Comunione sulla mano, gel, guanti e cotton fioc, ed altre trovate fantasiose dei preti che facevano a gara a realizzare la parrocchia più asettica del pianeta hanno portato molti all'esasperazione.Come naufraghi alla ricerca della terra ferma, molti fedeli hanno comprensibilmente iniziato a frequentare cappelle nelle quali vi fosse non solo almeno la parvenza della normalità, ma anche una liturgia celebrata in modo decoroso e solenne. Le cappelle della Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX) hanno senza dubbio costituito quest'oasi per molti. E di questo bisogna rendere merito ai loro sacerdoti.Tuttavia, molti non conoscono la situazione della FSSPX o perché non si sono affatto posti il problema, oppure perché, pur avendo sentito di qualche "irregolarità", sono stati rassicurati che sarebbero in tutto e per tutto cattolici dai fedeli di lunga data di queste cappelle e dai loro sacerdoti. La confusione è stata ulteriormente alimentata anche da alcune esternazioni di stimati vescovi e prelati che hanno cercato di sminuire la gravità della situazione della Fraternità, descrivendola come una semplice irregolarità canonica. La situazione che si è creata, insieme alle richieste di alcuni lettori, richiedono di dedicare una serie di articoli sulla dolorosa questione legata alla FSSPX.Perché la verità è purtroppo molto differente da come viene presentata. La Fraternità, fondata da Mons. Marcel Lefebvre (1905-1991), arcivescovo emerito di Tulle, fu eretta canonicamente come Pia Unione, ossia un'associazione pubblica di fedeli, a Friburgo il 1°novembre 1970, da Mons. François Charrière (1893-1976), vescovo di Losanna-Ginevra-Friburgo per un periodo di prova di sei anni. Questa configurazione canonica comporta che la Fraternità non poteva incardinare sacerdoti e dipendeva dall'autorità di Mons. Charrière. Il 21 novembre 1974, dopo una visita apostolica ordinata da Paolo VI, durante la quale i due visitatori avrebbero più volte pronunciato affermazioni errate o eretiche, Mons. Lefebvre pubblicò la famosa Dichiarazione nella quale rifiutava «la Roma di tendenza neo-modernista e neo-protestante che si è manifestata chiaramente nel Concilio Vaticano II e dopo il Concilio, in tutte le riforme che ne sono scaturite» ed affermava il «rifiuto categorico di accettazione della riforma» liturgica.NEL 1976 MONS. LEFEBVRE VENNE SOSPESO A DIVINISIl 6 maggio 1975, il successore di Mons. Charrière, il vescovo Pierre Mamie (1920-2008) sopprimeva la FSSPX, con approvazione di Paolo VI. Il 23 luglio 1976 Mons. Lefebvre venne sospeso a divinis per aver ordinato dei sacerdoti senza le legittime lettere dimissorie; per i restanti anni della sua vita, Lefebvre continuava ad esercitare il suo ministero, incluse le ordinazioni sacerdotali, senza tener conto della sospensione che gli proibiva di esercitare ogni atto derivante dal potere d'ordine.Il 30 giugno 1988 la decisione più grave: l'ordinazione di quattro vescovi contro l'espresso divieto di papa Giovanni Paolo II, che costò a loro e al vescovo consacrante la scomunica latæ sententiæ riservata alla Sede Apostolica, a norma del can. 1387. È importante sottolineare alcuni dettagli. Anzitutto, la Santa Sede, mediante la mediazione del Cardinale Joseph Ratzinger, aveva proposto a Mons. Lefebvre la possibilità di avere un vescovo per la FSSPX, scelto tra i sacerdoti della medesima, che sarebbe stato ordinato verso la metà del mese di agosto del 1988; Lefebvre dapprima accettò, ma il giorno dopo revocò il consenso al protocollo d'intesa. Seconda sottolineatura: le ordinazioni episcopali non vennero compiute semplicemente senza il mandato pontificio, ma contro la volontà del Papa, che aveva proibito in modo formale a Mons. Lefebvre di procedere con le ordinazioni, mediante un monitum inviato loro dal Cardinale Prefetto della Congregazione per i Vescovi il 17 giugno 1988. Infine, la scomunica prevista "è scattata" di per sé: non è dunque propriamente una sanzione inflitta dal Papa, ma una sanzione che Mons. Lefebvre e i quattro vescovi da lui ordinati si sono in qualche modo auto-inflitti.Nel Motu Proprio Ecclesia Dei Adflicta, Giovanni Paolo II, spiegava che questo atto era stato «una disobbedienza al Romano Pontefice in materia gravissima e di capitale importanza per l'unità della Chiesa»; una disobbedienza «che porta con sé un rifiuto pratico del Primato romano» e pertanto «costituisce un atto scismatico». Il Papa rivolgeva poi un appello a «rimanere uniti al Vicario di Cristo nell'unità della Chiesa Cattolica», e a «non continuare a sostenere in alcun modo quel movimento. Nessuno deve ignorare che l'adesione formale allo scisma costituisce una grave offesa a Dio e comporta la scomunica stabilita dal diritto della Chiesa», a norma del can. 1364.UN ATTO SCISMATICOLa FSSPX, dal canto suo, si è sempre difesa dall'accusa di scisma, ricorrendo ad una distinzione: Mons. Lefebvre non avrebbe compiuto un atto scismatico, in quanto non ha voluto trasmettere alcun potere di giurisdizione, ma solo il potere dell'ordine episcopale. In questo modo, non avrebbe usurpato quel potere che appartiene solo al Papa (giurisdizione), ma avrebbe comunicato il potere d'ordine che appartiene ad ogni vescovo e non solo al Papa. Quest'ultimo viene trasmesso con il rito delle sacre ordinazioni, mentre la giurisdizione mediante l'ingiunzione del Sommo Pontefice. Sulla base di questa distinzione, le consacrazioni episcopali conferite da Mons. Lefebvre non sarebbero state un atto scismatico - in quanto lo scisma si verificherebbe laddove si intenda trasmettere quello che solo il Papa può dare -, ma semmai un atto di disobbedienza, reso però necessario dallo stato di necessità provocato dalla crisi della Chiesa.L'argomento non regge. Prerogativa del primato di Pietro non è semplicemente trasmettere la giurisdizione, ma decidere chi può essere ammesso nel Collegio dei Vescovi e chi no; in sostanza, il primato di Pietro include anche il diritto esclusivo di nomina del vescovo (che può concretamente realizzarsi in differenti modalità). Nell'esortazione Ad Apostolorum principis (29 giugno 1958), Pio XII ricordava che «i sacri canoni chiaramente ed esplicitamente sanciscono che spetta unicamente alla sede apostolica giudicare circa l'idoneità di un ecclesiastico per la dignità e la missione episcopale e che spetta al romano pontefice nominare liberamente i vescovi (...) ne consegue che vescovi non nominati né confermati dalla Santa Sede, e anzi scelti e consacrati contro le esplicite disposizioni di essa, non possono godere di alcun potere né di magistero né di giurisdizione (...) e gli atti di potestà di ordine, posti da tali ecclesiastici, anche se validi ... sono gravemente illeciti, cioè peccaminosi e sacrileghi».Pio XII confermava che «nessuna persona o assemblea, sia di sacerdoti sia di laici, può arrogarsi il diritto di nominare vescovi; nessuno può conferire legittimamente la consacrazione episcopale se prima non sia certa l'esistenza dell'apposito mandato apostolico»; e sottolineava un principio fondamentale, di grande importanza per la questione che ci interessa: «Non si provvede ai bisogni spirituali dei fedeli con la violazione delle leggi della Chiesa».Queste «leggi della Chiesa» non devono essere intese come mero diritto ecclesiastico, ma espressione di un diritto divino conferito a Pietro e ai suoi legittimi successori. Lo spiegava chiaramente Pio IX, nella sua condanna della chiesa armena: «Abbiamo ritenuto che non si dovesse tacere sul Nostro diritto di fare qualche elezione anche fuori della terna proposta, (...) poiché i diritti e i privilegi che le sono stati conferiti dallo stesso Cristo Dio possono essere sì contestati, ma non possono essere aboliti; e non è in potere di alcun uomo rinunciare ad un diritto divino, quando talvolta, per volontà di Dio, fosse costretto ad esercitarlo» (Enciclica Quartus supra, § 32).Dunque, la nomina dei vescovi è a tutti gli effetti di un diritto divino conferito al Papa «dallo stesso Cristo Dio». Ora, le consacrazioni effettuate da Lefebvre sono state un atto scismatico a tutti gli effetti, in quanto hanno usurpato un potere che appartiene solo al Papa per diritto divino, ossia quello di nominare i vescovi, e non semplicemente quello di conferire loro la giurisdizione. La distinzione portata avanti dalla FSSPX risulta di fatto non pertinente ed errata.
Each story started with a phone call from an insurance executive, calling on Johnny to investigate an unusual claim. Each story required Johnny to travel to some distant locale, usually within the United States but sometimes abroad, where he was almost always threatened with personal danger in the course of his investigations. Johnny's file on each case was usually referenced as a "matter," as in "The Silver Blue Matter" or "The Forbes Matter". Later episodes were more fanciful, with titles like "The Wayward Trout Matter" and "The Price of Fame Matter" (the latter featuring a rare guest-star appearance by Vincent Price as himself). Johnny usually stuck to business, but would sometimes engage in romantic dalliances with women he encountered in his travels; later episodes gave Johnny a steady girlfriend, Betty Lewis. Johnny's precious recreational time was usually spent fishing, and it was not uncommon for Johnny's clients to exploit this favorite pastime in convincing him to take on a job near good fishing locations. His past was rarely mentioned, but Dollar in one episode described himself as a four-year US Marine veteran who then worked as a police officer for a decade before changing careers to insurance investigation. Each story was recounted in flashback, as Johnny listed each line item from his expense account. The episodes generally finished with Johnny tallying up his account and traveling back to Hartford, CT, where he was based. Most of the expense account related to transportation, lodging, and meals and served to transition between scenes, but no incidental expense was too small for Johnny to itemize, as in "Item nine, 10 cents. Aspirin. I needed them." YOUR REVIEWS AT APPLE/ITUNES ARE NEEDED AND APPRECIATED! Learn more about your ad choices. Visit podcastchoices.com/adchoices
Hat Jesus gelacht? - Eine Frage, die wir mit Pater Laurentius Eschlböck OSB im Collegio Sant'Anselmo in Rom diskutieren durften. Er ist Professor für Kirchenrecht und erlaubte uns einen Blick ins Collegio - und erklärte die Struktur des Benediktinerordens: Anders als die Jesuiten sind sie nicht einer zentralen Führung unterstellt und so geniesst auch das Kloster Disentis weitgehende Autonomie. Die Fragen stellten Stefan M.Seydel und Dominik Landwehr. Die Aufnahme entstand am 15.Juli 2023 in Rom. Länge 75 Minuten.
Trentesima puntata della quinta stagione di J-TACTICS, la rubrica di radiomegliodiniente.com, dedicata alla vecchia signora bianconera."Un detenuto in attesa di giudizio".Parafrasando il titolo della bellissima pellicola di Nanni Loy si potrebbe definire così la serata della Juventus al Castellani di Empoli.Proprio come Alberto Sordi protagonista del film, la squadra di Allegri in attesa del giudizio della Corte d'Appello federale sul caso plusvalenze, va ad Empoli per giocare un match sulla carta semplice contro i padroni di casa oramai salvi e proseguire a mettere punti in cascina.È una serata da incubo per la Juventus.La squadra di Allegri prima fa i conti con la penalizzazione di 10 punti in classifica per la sentenza della Corte d'appello federale sul caso plusvalenze e poi incassa una pesante sconfitta con il risultato di 4-1.La Vecchia Signora scende quindi in campo al Castellani pochi minuti dopo l'ufficialità della stangata per effetto della quale passa dal secondo al settimo posto in classifica in un sol colpo.I bianconeri passano da 69 punti a 59, per l'ennesima volta viene stravolta a colpi di sentenza la classifica della Juve in questa stagione a dir poco travagliata.In attesa delle motivazioni ufficiali che saranno pubblicate nei prossimi giorni si legge nel comunicato: "Chiamata dal Collegio di Garanzia dello Sport a rinnovare la sua valutazione sulla sanzione da irrogare a carico della Juventus per il cosiddetto ‘caso plusvalenze', la Corte Federale d'Appello ha sanzionato il club bianconero con dieci punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva".Una situazione alla quale si arriva dopo che il Collegio di garanzia del Coni aveva restituito il maltolto, i 15 punti precedentemente tolti alla Juventus per la questione plusvalenze, chiedendo però una ridefinizione del tutto per una seconda modifica importante alla classifica del campionato.In definitiva la corte d'appello federale conferma l'impianto accusatorio iniziale e dunque la: "voluta e reiterata alterazione delle evidenze contabili per effetto di numerose plusvalenze i cui valori erano fittizi".Accolto quindi il ricorso della Juve solo su un aspetto, quello relativo alle responsabilità sportive dei dirigenti senza delega.Si legge infatti testualmente nella nota: "La Corte ha altresì prosciolto dalle incolpazioni ascritte i sigg.ri Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano".Si apprende poi che nel nuovo dibattimento il procuratore federale Chinè aveva chiesto 11 punti di penalizzazione per la Juventus, quindi 2 in più rispetto alla precedente richiesta, perseguendo ancora una volta la famosa afflittività della pena, avente lo scopo, in base a quella che è stata definita come "dosimetria sanzionatoria", di privare la squadra di Allegri dei punti necessari per qualificarsi alle prossime coppe europee.Con 10 punti di penalizzazione, classifica alla mano, la Juve esce dalla zona Champions e dalla zona Europa, ma resta ancora in gioco per entrambi gli obbiettivi, tutto dipenderà dalle ultime 2 partite ancora da giocare.Match che arrivano in un clima da tregenda, con i bianconeri reduci come detto da una surreale prestazione contro l'Empoli dove molti protagonisti sono apparsi scarichi e mentalmente altrove.Di questo e altro parleremo in questa puntata!Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live!Ecco i link dei nostri social:CANALE TELEGRAM:https://t.me/+TYOn7FZAQwet7MAtINSTAGRAM:https://instagram.com/jtactics_?igshid=YmMyMTA2M2Y=TWITTER:https://twitter.com/RadioMDN?t=woKQltSFRUTw9qibbRZaJA&s=09
-1 all'Euroderby di Milano, con il Milan che si avvicina alla stracittadina con il dubbio Leao: ci sarà o non ci sarà il portoghese? Chiediamo a Marco Imarisio, giornalista del Corriere della Sera e grande tifoso rossonero, come sta vivendo l'attesa della partita.Pubblicate le motivazioni del Collegio di Garanzia del CONI sulla Juventus, in arrivo con ogni probabilità una nuova penalizzazione entro la fine del campionato per la squadra di Allegri: convocatoMassimo Zampini, sostenitore bianconero.Scopriamo per quale motivo Leo Turrini si trova bloccato in coda sulla Pero-Cormano questa settimana. Ci raggiunge anche Filippo Maria Ricci, corrispondente della Gazzetta dello Sport da Madrid, tra semifinali di Champions, sciamani che tolgono maledizioni e Messi che potrebbe raggiungere Ronaldo in Arabia Saudita.
Il parlamento dovrebbe essere il luogo della rappresentanza dei cittadini, eppure negli ultimi decenni la crescente mancanza di rapporto tra elettori ed eletti ha contribuito ad accrescere negli italiani il disinteresse alla politica. Se la cattiva notizia è che la democrazia rappresentativa non gode affatto di ottima salute, quella buona è che esiste una cura ed è tutta nelle nostre mani.
Ventiseiesima puntata della quinta stagione di J-TACTICS, la rubrica di radiomegliodiniente.com, dedicata alla vecchia signora bianconera.È stato decisamente un bel giovedì, oseremo dire un giovedi da leoni, per la Juventus: il club bianconero prima ha incassato la cancellazione sia pure provvisoria, in attesa del nuovo giudizio della Corte Federale della penalizzazione di 15 punti per la vicenda plusvalenze, poi ha ottenuto sul campo la qualificazione alla semifinale di Europa League pareggiando in serata in casa dello Sporting in Portogallo.La Juventus soffre ma riesce a portare a casa un preziosissimo 1-1 sul campo dello Sporting Lisbona che, grazie all'1-0 dell'andata all'Allianz Stadium, le consente di qualificarsi alla semifinale dell'Europa League 2022-2023 dove affronterà il Siviglia e continuare quindi a cullare il sogno di tornare a vincere un trofeo europeo.Si chiude dunque nel migliore dei modi per il club bianconero la giornata che aveva visto il Collegio di Garanzia del Coni annullare momentaneamente la penalizzazione di 15 punti in campionato imponendo alla Corte d'Appello della FIGC di emettere una nuova sentenza per quanto riguarda le plusvalenze fittizie.La qualificazione al penultimo atto della competizione europea ha il sapore dunque di una doppia vittoria per gli uomini di Allegri alla vigilia del match di campionato contro la capolista Napoli e del ritorno della semifinale di Coppa Italia contro l'Inter.Di questo e altro parleremo in questa puntata!Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live!Ecco i link dei nostri social:CANALE TELEGRAM:https://t.me/+TYOn7FZAQwet7MAtINSTAGRAM:https://instagram.com/jtactics_?igshid=YmMyMTA2M2Y=
È un giorno storico per il calcio italiano, tra le cinque squadre approdate alle semifinali delle coppe europee e la sentenza del Collegio di Garanzia del CONI sulla penalizzazione alla Juventus.L'Ultimo Uomo è un progetto indipendente che sta costruendo un nuovo modo di raccontare lo sport. Vogliamo mantenerlo aperto e gratuito per tutti, ma per farlo abbiamo bisogno del sostegno di chi conosce e apprezza il nostro lavoro. Se volete sostenerci, potete farlo a questo indirizzo:https://www.ultimouomo.com/checkout/ Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Venticinquesima puntata della quinta stagione di J-TACTICS, la rubrica di radiomegliodiniente.com, dedicata alla vecchia signora bianconera.Puntata incentrata sulla sfida dell'Allianz Stadium valevole per l'andata dei quarti di finale di Europa League tra la Juventus e i lusitani dello Sporting club di Lisbona.Il Graffio di Gatti, i balzi felini di Perin, le sette vite di Szczesny.È tutto qui il racconto della sfida tra i bianconeri e i temibili portoghesi già giustizieri dell'Arsenal nel turno precedente.La Juve soffre ma ottiene un importante successo per 1-0.Importantissimo il decisivo gol siglato da Federico Gatti e la miracolosa doppia parata di Perin nel finale di gara che mettono in una situazione di vantaggio i bianconeri in vista della gara di ritorno in programma tra una settimana in Portogallo e regalano una vittoria fondamentale.Una vittoria arrivata al termine di un match che ha visto la Juventus partire bene con le combinazioni tra i due esterni del tridente schierato da Allegri subito protagonisti, Di Maria e Chiesa.Come accade spesso però, i bianconeri esauriscono ben presto il loro furore agonistico abbassando pericolosamente il baricentro.Lo Sporting ne approfitta per prendere in mano il pallino del gioco e rendersi più volte pericoloso con Szczesny decisivo in almeno un paio di occasioni capitate prima a Coates e poi a Pedro Goncalves.Nel finale del primo tempo il portiere polacco fa spaventare lo Stadium quando accusa un malore ed esce dal campo in lacrime toccandosi il petto.Il suo sostituto Mattia Perin è subito chiamato in causa in avvio di ripresa dovendo intervenire sul tiro di Pedro Goncalves.Dopo una fase di sofferenza la Juventus si alza nuovamente e riprende in mano il pallino del gioco impegnando la difesa lusitana senza però riuscire a mettere a frutto le occasioni create.Allegri prova allora a mischiare le carte mandando in campo Dusan Vlahovic, al posto di uno spento e legnoso Milik e Nicolò Fagioli, al posto di Kostic, ritornando al modulo al quale si è nell'ultimo periodo maggiormente affidata la squadra del tecnico livornese, cioè il 3-5-1-1 con Chiesa a tutta fascia sulla corsia mancina.Su calcio d'angolo Vlahovic colpisce di testa trovando il salvataggio sulla linea di porta di Coates ma sulla respinta arriva Federico Gatti che spinge il pallone in rete regalando il vantaggio alla Juventus e siglando il suo primo gol in maglia bianconera.Sul finale di partita c'è spazio per il ritorno in campo del redivivo Paul Pogba e qualche minuto anche per il desaparecido Leandro Paredes.La Juve anziché provare il forcing finale alla ricerca di un più rassicurante doppio vantaggio, si addormenta letteralmente in modo tale che ad andare vicinissimo al gol del pareggio è lo Sporting che nel recupero ha una doppia occasione ravvicinata vanificata da due miracolosi interventi di Mattia Perin che salva di fatto il risultato blindando il successo dei bianconeri.Non mancherà poi uno sguardo alle immancabili vicende extra campo con le nuove accuse della Procura FIGC in merito alla "manovra stipendi" e l'imminente udienza davanti al Collegio di Garanzia del Coni che dovrà emettere il verdetto definitivo sulla penalizzazione di 15 punti.Di questo e altro parleremo in questa puntata!Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live!Ecco i link dei nostri social:CANALE TELEGRAM:https://t.me/+TYOn7FZAQwet7MAtINSTAGRAM:https://instagram.com/jtactics_?igshid=YmMyMTA2M2Y=
Il monologo di Maurizio Crozza su Berlusconi e non solo in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwSee omnystudio.com/listener for privacy information.
Release Date: September 3, 2010Johnny Dollar investigates a jewelry theft tied up in a murder.Original Air Date: June 8, 1950Support the show monthly at patreon.greatdetectives.netSupport the show on a one-time basis at http://support.greatdetectives.net.Mail a donation to: Adam Graham, PO Box 15913, Boise, Idaho 83715Take the listener survey at http://survey.greatdetectives.netGive us a call at 208-991-4783Follow us on Instagram at http://instagram.com/greatdetectivesFollow us on Twitter @radiodetectives
Torna il personaggio di Alice Allevi, comparsa per la prima volta dieci anni fa nel romanzo "L'allieva" cui sono seguiti altri sette volumi che narravano le storie della specializzanda in medicina legale curiosa e un po' pasticciona, diventata anche protagonista di una serie tv. Dopo qualche anno di pausa dal suo personaggio seriale, Alessia Gazzola torna a raccontare le vicende di Alice in "La ragazza del collegio" (Longanesi). Alice ha 32 anni, ha una relazione stabile con CC, il famoso Claudio Conforti, suo mentore di cui era stata innamorata fin dall'inizio, ed è medico legale a tutti gli effetti. Mentre lavora sul caso di una ragazza investita mentre usciva dal collegio che frequentava, Alice è anche alle prese con le sue vicende personali: ora che CC è una presenza stabile nella sua vita, desidera un figlio. "Oh mia bela madunina", la canzone simbolo di Milano, era stata composta da Giovanni D'Anzi, uno dei personaggi che compare nel romanzo "Il gigante e la madonnina" di Luca Crovi (Nero Rizzoli). Oltre a D'Anzi compaiono altri personaggi realmente esistiti come il pugile Primo Carnera e il nano Bagonghi. Siamo nella Milano fra gli anni '20 e '30. Il protagonista è il commissario Carlo De Vincenzi, antifascista che al saluto romano preferisce la stretta di mano, che deve indagare su una serie di suicidi che sono avvenuti nel Duomo come quello della giovane Clotilde Martini. La trama poliziesca e le indagini sembrano quasi un pretesto per l'autore per raccontare la Milano dell'epoca attraverso diversi quadri umani, brevi capitoli in cui si dipinge la società del periodo, attraversata appunto da personaggi come Primo Carnera, Giovanni D'Anzi e il nano Bagonghi.
Anche il Ministro Di Maio a Bali per il G20 Esteri. Al centro l'Ucraina e la crisi alimentare. Ne parliamo con Ugo Tramballi, consigliere scientifico ISPI. Boris Johnson annuncia le dimissioni dal partito conservatore ma resta a capo del governo. Ci colleghiamo con Londra dove c'è Giorgia Scaturro. Tornerà in Italia il corpo del bambino morto per sospetta intossicazione alimentare a Sharm el Sheikh. Il commento diMarco Silano, direttore dell'Unità operativa Alimentazione, nutrizione e salute dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Garante della privacy: nel 2021 raddoppiate le violazioni di dati personali. Con noi l'Avv. Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali.
Having suffered from extreme public speaking anxiety throughout law school and law practice, Heidi's passion lies in researching, studying, and writing about introversion, shyness, social anxiety, and extreme public speaking anxiety in the legal context—and helping quiet law students and lawyers amplify their authentic advocacy voices. Based on her research, she was appointed to serve as a Board Member of the Association of American Law Schools' Committee on Balance in Legal Education. She also won the Global Legal Skills Award at the Global Legal Skills Conference at the Collegio di Giurisprudenza at the Università Degli Studi di Verona, in Verona, Italy in 2014, for “excellence in the advancement of global legal skills education around the world.” Heidi is leading a Task Force on Law Student and Lawyer Well-Being at Brooklyn Law School. Heidi is the author of four other books on federal litigation and legal writing. She resides in Brooklyn, New York and when she is not teaching or writing, she loves working out at SoulCycle, boxing, studying Italian, and accumulating stamps in her passport. This show is sponsored by Leopard Solutions Legal Intelligence Suite of products, Firmscape, and Leopard BI. Push ahead of the pack with the power of Leopard. For a free demo, visit this link: https://www.leopardsolutions.com/index.php/request-a-demo/ Links: https://www.brooklaw.edu/Contact-Us/Brown-Heidi-K https://www.linkedin.com/in/theintrovertedlawyerbook/ http://www.theintrovertedlawyer.com/ www.viacharacter.org
Juniors Jack Coleman, Grace Rothrock and Simon Lee take you on a deep dive into the experiences of D1 athletes that have been students or faculty here at Seattle Prep. In this episode, they interview Megan Heuer '00, former student and cross country runner that now holds a spot in the Hall of Fame, and former University of Washington Soccer player and current Collegio teacher, Mr. Kiehn. Finally, we have prospective D1 athletes Carter Joy ‘23 and Ben Royce ‘23.
Torna il personaggio di Alice Allevi, comparsa per la prima volta dieci anni fa nel romanzo "L'allieva" cui sono seguiti altri sette volumi che narravano le storie della specializzanda in medicina legale curiosa e un po' pasticciona, diventata anche protagonista di una serie tv. Dopo qualche anno di pausa dal suo personaggio seriale, Alessia Gazzola torna a raccontare le vicende di Alice in "La ragazza del collegio" (Longanesi). Alice ha 32 anni, ha una relazione stabile con CC, il famoso Claudio Conforti, suo mentore di cui era stata innamorata fin dall'inizio, ed è medico legale a tutti gli effetti. Mentre lavora sul caso di una ragazza investita mentre usciva dal collegio che frequentava, Alice è anche alle prese con le sue vicende personali: ora che CC è una presenza stabile nella sua vita, desidera un figlio.
Torna il personaggio di Alice Allevi, comparsa per la prima volta dieci anni fa nel romanzo "L'allieva" cui sono seguiti altri sette volumi che narravano le storie della specializzanda in medicina legale curiosa e un po' pasticciona, diventata anche protagonista di una serie tv. Dopo qualche anno di pausa dal suo personaggio seriale, Alessia Gazzola torna a raccontare le vicende di Alice in "La ragazza del collegio" (Longanesi). Alice ha 32 anni, ha una relazione stabile con CC, il famoso Claudio Conforti, suo mentore di cui era stata innamorata fin dall'inizio, ed è medico legale a tutti gli effetti. Mentre lavora sul caso di una ragazza investita mentre usciva dal collegio che frequentava, Alice è anche alle prese con le sue vicende personali: ora che CC è una presenza stabile nella sua vita, desidera un figlio. Nella seconda parte parliamo di "Le nostre vite" di Francesco Carofiglio (Piemme), un romanzo sulla perdita della memoria e la necessità di ritrovare un'identità. Ci sono diversi piani temporali e diversi personaggi, ma l'attenzione è concentrata soprattutto su Stefano, un quasi 50enne che insegna filosofia a Parigi e che a 19 anni aveva perso completamente la memoria in un incidente domestico in cui i suoi genitori erano morti. Stefano "era diventato orfano di tutto, dei suoi genitori, della sua casa, di ogni dettaglio della sua vita passata". Al risveglio dal coma, il nonno materno l'aveva aiutato a ricostruire una vita, ma poi Stefano aveva sentito la necessità di andare via, vivendo un'esistenza sempre in sospeso finché un giorno incontra una donna che lo colpisce particolarmente. In parallelo si seguono altre storie, come quella di Nina, 16 anni verso la fine degli anni '80, in vacanza con la madre. Una ragazzina insicura e con l'istitinto di fuggire che vivrà su una spiaggia pugliese una notte destinata a cambiare la sua vita.
A Catholic Church, Santa'Agata al Collegio in the Sicilian town of Caltanissetta was desecrated. The Most Holy Eucharist was thrown on the floor. Relics and images were desecrated. Dr Taylor Marshall reports. Taylor Marshall’s book: Infiltration: The Plot to Destroy the Church from Within: https://amzn.to/35fGp6k Watch this new podcast episode by clicking here: Taylor Marshall’s book: Infiltration: The Plot to Destroy the Church from Within: https://amzn.to/35fGp6k Or listen to the audio mp3 here: If you’d like to order a copy of Taylor’s new book Infiltration: The Plot to Destroy the Church from Within, you can order it in Hardback, Kindle, or Audiobook. Check out Patreon Patron Benefits for Donating to Dr Taylor Marshall’s Show! All these video discussions are free. Do you want to recommend a show, get signed books, and show support? Here's how: click on Patreon Patron link: Become a Patron of this Podcast: I am hoping to produce more free weekly podcast Videos. Please help me launch these videos by working with me on Patreon to produce more free content. In gratitude, I'll send you some signed books or even stream a theology event for you and your friends. Please become one of my patrons and check out the various tier benefits at: https://www.patreon.com/drtaylormarshall If the audio player does not show up in your email or browser, please click here to listen. If you find this podcast episode helpful, please share this podcast on Facebook. Get more from the Taylor Marshall Show: * Read Taylor Marshall’s historical fiction Sword and Serpent Trilogy. * Download the Study Guide at: http://swordandserpent.com * Take classed with Dr Marshall at the New Saint Thomas Institute. Please visit newsaintthomas.com for more details. Please Share Your Feedback for Taylor Marshall Show: * I'd love to read your feedback: While you listen to today's podcast, would you please take 30 seconds to write a review? Please click here to Rate this Podcast! * iTunes: 3,549,958 downloads * Youtube: 10,311,915 downloads * SHOUT OUTS: A huge “shout out” to all 1,692 of you who wrote amazing 5-star reviews at iTunes. Please rate this podcast by clicking here. From there you can leave a review. I appreciate you for this! Thank you! How to Subscribe on iTunes, Stitcher, Spotify,