Podcasts about d'altronde

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Polo Nerd
Speciale The Last Of Us

Polo Nerd

Play Episode Listen Later Jun 22, 2020 87:42


A pochi giorni dall'uscita dell'attesissimo seguito parliamo di un gioco che ha rappresentato un punto fondamentale nella storia videoludica: The Last Of Us.Lasciando a chi è più bravo di noi tutti i commenti tecnici ci addentreremo invece nelle sue caratteristiche più narrative ed emozionali, cercando di spiegare perché secondo noi è diventato così importante e perché un neo-giocatore come Sergio ha finalmente capito le immense potenzialità dei videogiochi proprio grazie a The Last Of Us.D'altronde, se gli stiamo dedicando il nostro primo episodio interamente concentrato su un videogioco ci sarà un motivo, no?Non mancheranno cenni al seguito, ma esclusivamente in termini di speranze, ipotesi e impressioni. Vi aspettiamo per parlavi di Joel, Ellie e un mondo fin troppo familiare.Per sostenerci offrendoci uno o più caffèhttps://www.buymeacoffee.com/polonerdSito, Mail e Contatti:redazione@polonerd.nethttps://www.polonerd.nethttps://www.polonerd.net/contattiPagina dell'episodio:https://www.polonerd.net/?p=521

Matteo Flora
COVID: un SMS che ti infetta?

Matteo Flora

Play Episode Listen Later May 28, 2020 7:45


Un sms di Regione Lombardia nella notte e sei ''potenzialmente infetto'' e devi stare a casa. Una telefonata da Croce Rossa e devi presentarti per un test.D'altronde, cosa potrà mai andare storto?Io sono http://matteoflora.commi trovi su Youtube qui http://go.mgpf.it/mgpf-ytsu Faceboook qui http://go.mgpf.it/mgpf-fbsu Podcast qui http://go.mgpf.it/2iG9pPAe su Instagram e Twitter come @lastknight

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Berlusconi: «Salvini? Noi operiamo in maniera diversa dai nostri alleati»

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Play Episode Listen Later Apr 30, 2020 0:55


«Salvini? Noi operiamo in maniera diversa, usiamo dei metodi e un linguaggio diversi a quelli dei nostri alleati. D'altronde, noi siamo una coalizione, non un partito unico». Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a "Mattino 5". «Siamo una coalizione - ha sottolineato l'ex premier -. A tal proposito ricordo che nella coalizione di centrodestra noi di Forza Italia siamo l'anima liberale, cattolica, garantista ed europeista. Siamo l'anima portatrice dei valori dell'Occidente, siamo quindi una componente indispensabile per un centrodestra di governo». «Anche nei confronti dell'Europa» rispetto ai nostri alleati Lega-Fdi «abbiamo posizioni differenti». E '«non capisco proprio la loro posizione sul Mes», ha affermato Berlusconi.

Podcast F0TH
Primo appuntamento

Podcast F0TH

Play Episode Listen Later Feb 24, 2020 0:26


Il primo appuntamento è il primo appuntamento,non il secondo o il terzo e può generare varie ansie per voler fare bella figura sull'altro. Il fatto di voler fare bella figura sull'altro non sempre ci fa essere il vero noi per timidezza e paura e allora non diciamo quello che pensiamo. Peccato. D'altronde una rondine non vola solo e soltanto a primavera.

From0tohero
Primo appuntamento

From0tohero

Play Episode Listen Later Feb 24, 2020 0:25


Il primo appuntamento è il primo appuntamento,non il secondo o il terzo e può generare varie ansie per voler fare bella figura sull'altro. Il fatto di voler fare bella figura sull'altro non sempre ci fa essere il vero noi per timidezza e paura e allora non diciamo quello che pensiamo. Peccato. D'altronde una rondine non vola solo e soltanto a primavera.

Strade e Motori
Strade e Motori del giorno 30/11/2019: Auto aziendali: marcia indietro del Governo

Strade e Motori

Play Episode Listen Later Nov 30, 2019


Il Governo si interessa alla questione automotive e fa addirittura ammenda su alcune previsioni normative che potrebbero danneggiare il settore. È quanto testimoniato dagli interventi del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Ministro dei Trasporti Paola De Micheli all'ultima Conferenza del Traffico e della Circolazione organizzata da Aci.La sostenibilità ambientale, legata però a filo doppio a una necessaria sostenibilità sociale, sembra essere la stella polare della politica italiana dei trasporti che, seguendo gli obiettivi del green new deal, volge lo sguardo anche al mondo produttivo.D'altronde l'industria automobilistica italiana non ha avuto pochi problemi negli ultimi anni, come dimostrato anche dal calo delle immatricolazioni, e gli stessi consumatori non hanno avuto vita facile: come rivela uno studio Anfia, il settore automotive è uno dei più tassati del nostro Paese, con un carico fiscale di oltre 76 miliardi solo nel 2018. Quel che è sicuro è che la necessità di politiche accorte si fa ancora più urgente in un periodo di transizione come quello che l'automotive sta vivendo nell'avanzata verso l'elettrico. E proprio verso l'elettrico si spinge Smart, abbandonando definitivamente le motorizzazioni endotermiche e lanciando 3 nuovi modelli totalmente elettrici. Maurizio Zaccaria, direttore vendite di Smart, ci svela l'attento disegno del gruppo Daimler che ha deciso di destinare il brand Smart al solo mondo dell'elettrico.

Espresso Triplo Gran Cafè con Angelo Bandiziol - Marketing e Comunicazione
Scrivere un Titolo Efficace | Tecnica semplice di Copywriting per analfabeti

Espresso Triplo Gran Cafè con Angelo Bandiziol - Marketing e Comunicazione

Play Episode Listen Later Nov 5, 2019 5:52


Un titolo per catturare l'attenzione deve essere scritto bene. D'altronde è la parte più importante non solo di un testo ma anche di un video, di una canzone e pure di Instagram (così facciamo contenti tutti). Non tutti amano scrivere, ecco quindi LA tecnica per scrivere un titolo efficace, perfetto per ogni occasione. Basato su tre principi: Risultati, Obiezioni, Tempo. Questa tecnica fa parte di un corso gratuito che offro sul sito. Psicowriting Course: http://bit.ly/psicomarketing-corso ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ✅Iscriviti sul canale YT: https://www.youtube.com/c/Espressotriplo

Voce delle Chiese
Analisi della geografia religiosa nel 2050

Voce delle Chiese

Play Episode Listen Later Jan 16, 2019 32:36


Il centro statistico statunitense Pew Research ha condotto una ricerca sul futuro delle presenze religiose. Una sorta di futura geografia religiosa del mondo proiettata al 2050. Qui potete trovare l'articolo pubblicato su Il Sole 24 ore. Abbiamo analizzato questo studio con Valentino Castellani, presidente del comitato Interfedi di Torino. "Andiamo incontro ad una presenza consistente di musulmani - dice ai microfoni di Voce delle Chiese - almeno dal punto di vista numerico. D'altronde, se andiamo indietro nella storia dell'Europa non ci dovrebbe stupire più di tanto questo panorama. Le diversità sono sempre complesse da gestire, ma è un cammino ineludibile: andremo incontro a comunità sempre più multietniche, multiculturali e multireligiosa. Vedo questa pluralità anche come opportunità per poter testimoniare meglio la propria fede. Questo è anche uno stimolo, per tutta la comunità cristiana, una riscoperta delle radici profonde della propria fede religiosa".Proseguiamo parlando della mostra Artiste si raccontano, a Biella. Nell'intervista a Irene Finiguerra, curatrice della mostra, viene presentato questo percorso espositivo al femminile. La mostra percorre l’attività di artiste che tra gli anni Novanta e oggi hanno svolto la loro ricerca secondo forme e tipologie talora molto lontane fra di loro, ma sempre fedeli ad una autentica indagine del sé o del rapporto con il mondo, con l’altro.Infine, un aggiornamento sui soccorsi in mare. L'agenzia di stampa Nev.it documenta sulla conferenza stampa “Sea Watch, Open Arms e la politica europea nel Mediterraneo”. Vi hanno partecipato Christiane Groeben, vice presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Marco Fornerone, pastore della Chiesa valdese di Roma, Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch Italia, Riccardo Gatti, capo missione di Open Arms, Lucia Gennari dell’Associazione Mediterranea e Luigi Manconi, presidente di “A Buon Diritto”.

News da Pandora TV . it
PTV News 17.07.18 - Ricomincia l’attacco contro il governo giallo-verde

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Play Episode Listen Later Jul 17, 2018 5:32


Ricomincia l’attacco contro il governo giallo bluIl Fmi ha tagliato le stime di crescita dell'Italia: 0,3 punti in meno rispetto alle previsioni nel 2018, 0,1 per cento in meno nel 2019. L'organizzazione con sede a Washington mostra la strada al governo italiano: si' ai tagli e all'irrobustimento del settore bancario, stop, invece, alle riforme promesse dal governo (dual tax, reddito di cittadinanza, aumento delle pensioni minime e revisione della Legge Fornero). Insomma, siamo stati rimandati a settembre, quando il governo presentera' la bozza di legge di bilancio per il 2019. Che, ci hanno fatto capire, dovra' essere in linea con le priorita' dell'euroagenda.Ritirate e accordi in Siria Damasco e le Forze democratiche siriane sostenute dagli Usa hanno concordato la gestione congiunta della diga di Tabqa, in provincia di Raqqa. Un accordo stipulato di recente che potrebbe gettare le basi per la futura cooperazione dei curdi con il governo. I contatti tra le parti si sono intensificati dopo gli accordi tra Usa e Turchia su Afrin e Manbij. Al centro dei negoziati, oggi, c'è il trasferimento sotto il controllo di Damasco dei giacimenti petroliferi a Est dell'Eufrate prima, e di tutti i territori nordorientali della Siria poi. La rapidita' con cui Damasco sta liberando il territorio siriano dai tagliagole ha spinto gli Stati Uniti a pianificare la fuga dalla Siria dei Caschi Bianchi e delle loro famiglie. A tale proposito, fa sapere la CNN, Washington potrebbe discutere l'apertura di corridoi con Giordania e Israele. Non sembrano intenzionati a lasciare il Paese gli stessi americani che, secondo fonti curde, starebbero costruendo una nuove base militare sul confine siriano-iracheno. Nemmeno Israele intende riconoscere la vittoria di Assad, dimostrandolo con l'ennesimo attacco missilistico contro una base siriana in provincia di Aleppo. Prove di cambio di alleanzeMentre l'attenzione del mondo era puntata sull'imminente incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump, a Pechino si svolgeva il vertice tra Cina e Unione europea. Durante il quale sono state prese due decisioni molto importanti: riformare insieme l'Organizzazione mondiale del commercio e unire le forze nella lotta al protezionismo. Quello americano, s'intende, anche se gli Usa sono stati invitati, assieme alla Russia, a partecipare al processo. Pechino valuta di aprire ulteriormente il suo mercato, l'Europa si dice pronta a concretizzare la collaborazione nel settore delle infrastrutture. Entrambi ribadiscono l'impegno nell'accordo sul nucleare iraniano. "Cina e Unione europea sono costruttori di pace mondiale", ha dichiarato Xi Jinping al termine dell'incontro. Secondo gli esperti, in occasione del vertice si sarebbero delineati i contorni di una possibile futura alleanza in chiave di contenimento americano. "Le azioni intraprese dal presidente Trump sono pienamente legittime in base al diritto degli Stati Uniti e alle regole del commercio internazionale", spiegano a Washington. Quelle ritorsive, di Cina e Europa,invece, no.Il sogno dei neocon americani Russia e Stati Uniti presto alleati contro la Cina. O almeno, cosi' scrive la rivista statunitense The American Conservative. "Perche' no?", si chiede l'autore, direttore degli studi della difesa presso il Center for the National Interest. "Una potenza emergente che sfida l'ordine internazionale puo' trasformare in alleati persino due nemici giurati". D'altronde, sappiamo che Donald Trump e Vladimir Putin hanno parlato anche di Cina a Helsinki. "Non ci sono ragioni obiettive per uno scontro tra Russia e Stati Uniti", ha detto, piu' tardi, Putin. "Avremmo dovuto avere questo dialogo molto tempo fa, prima che entrassi alla Casa Bianca", gli ha fatto eco Trump. Ma da allora sono successe molte cose. Gli Stati Uniti hanno portato avanti un attacco inesorabile contro la sfera degli interessi della Russia. Concretizzando, gia' adesso, tutte quelle minacce che secondo The American Conservative verranno in futuro dalla Cina. Di contro, i rapporti bilaterali tra Mosca e Pechino non hanno fatto che rafforzarsi.

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PTV News 26.06.18 - L'Europa preferisce il gas made in USA

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Play Episode Listen Later Jun 29, 2018 6:35


L'Europa preferisce il gas made in USA? GiuliaPer non incappare nelle sanzioni statunitensi, Bruxelles dovra' interrompere "volontariamente" la costruzione del gasdotto Nord Stream-2. "All'Europa rimangono ancora delle leve per fermare il progetto", ha affermato, ieri, il vice segretario degli Stati Uniti per la diplomazia energetica, Sandra Oudkirk, durante una riunione a Washington sui sistemi energetici dell'Europa centrale e orientale. "Non voglio dover dire che le sanzioni sono l'ultimo strumento", ha aggiunto la diplomatica americana. I presidenti dei Parlamenti di Polonia, Ucraina, Georgia, Moldova e Lituania discuteranno, mercoledi', la "minaccia rappresentata dalla costruzione di Nord Stream-2". A ospitare l'incontro sara' il Congresso degli Stati Uniti. Bruxelles, per ora, resiste, pronta a rispondere a eventuali misure. "Anche la nostra e' una grande economia e deve proteggere i suoi interessi economici e le sue aziende", sostiene il commissario europeo per l'Energia, Maroš Šefčovič. Ma da buoni alleati, precisa, sarebbe meglio tentare la via dei negoziati, prima di intraprendere misure piu' serie. D'altronde, come ha sottolineato il presidente russo, Vladimir Putin, lo scorso 18 giugno, l'obiettivo degli americani è soltanto quello di promuovere il loro prodotto sul mercato europeo. "Gli Stati Uniti di nuovo confondono la politica con l'economia", ha aggiunto, ieri, la Duma di Stato, "attraverso la pressione politica cercano di promuovere il loro gas naturale liquefatto, più costoso del gas russo. Tutte le dichiarazioni, secondo cui il progetto Nord Stream-2 rappresenterebbe una minaccia per la sicurezza dell'Europa sono assurde, poiché la Russia non ha mai sospeso la fornitura di gas all'Europa”.Ancora sanzioni USA contro il Venezuela GiuliaIl Consiglio affari esteri dell'Unione europea ha adottato ieri, lunedi' 25 giugno, nuove sanzioni contro 11 funzionari venezuelani, tra cui la vicepresidente della Repubblica bolivariana, Delcy Rodriguez, il vicepresidente per l'economia, Tareck el Aissami, e il presidente del Consiglio elettorale nazionale, Xavier Antonio Moreno Reyes. Accusati di violazione dei diritti umani e di aver compromesso la democrazia e lo stato di diritto. "Rifiutiamo categoricamente l'aggressione incessante di Bruxelles contro il Venezuela", risponde Caracas, e aggiunge: “E' sorprendente la flagrante subordinazione dell'Europa all'amministrazione Trump". "Il Venezuela coglie l'occasione per ribadire che il popolo venezuelano è sovrano e indipendente", sottolinea la nota diffusa dal ministero degli Esteri, "che le sue istituzioni democratiche nascono dal suffragio universale e che rispondera' a tutte le aggressioni con la dovuta proporzionalità, facendo rispettare il principio di non interferenza, il rispetto della sovranità nazionale e dell'autodeterminazione”.Argentina contro Macri e FMI GiuliaLunedì 25 giugno, si è svolto in Argentina uno sciopero generale della durata di 24 ore contro la politica economica del presidente Macri, organizzato dalla Confederazione generale del lavoro. Uno sciopero che "non portera' a nulla", ha annunciato Macri ai manifestanti. In tutto il Paese banche e scuole sono rimaste chiuse; paralizzato il trasporto pubblico, con circa 600 voli nazionali e internazionali cancellati. Nella capitale Buenos Aires, i manifestanti hanno bloccato le strade, chiedendo al governo di riavviare i negoziati sull'aumento dei salari in linea con l'aumento dell'inflazione, che entro la fine dell'anno potrebbe raggiungere quota 27%. Ma in Argentina si protesta anche contro la decisione delle autorità di chiedere un prestito al Fmi, riconosciuto responsabile della gravissima crisi economica dei primi anni 2000. A fronte di un piano economico che prevede la parita' di bilancio entro il 2020, con tagli alle spese stimati in oltre 19 miliardi di dollari, il Fmi ha dato il via libera a un prestito di 50 miliardi di dollari, il piu' grande nella storia dell'organizzazione. "Il procedere per gradi è la strada per proteggere i settori più vulnerabili", ha affermato il leader argentino in un'intervista, ma ora l'operare in modo graduale sarà ridotto "perchè la fiducia del mondo (o forse sarebbe meglio dire "dei mercati") si è deteriorata”.

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PTV News 31-05-18 - Italia, la finanza mondiale pronta a concretizzare le sue minacce

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Play Episode Listen Later Jun 1, 2018 6:01


Italia, la finanza mondiale pronta a concretizzare le sue minacceMentre, in Italia, la situazione politica resta fluida, mercoledi', l'agenzia di rating statunitense Moody's ha messo sotto osservazione 12 banche italiane in vista di un possibile declassamento del rating sovrano. Nella decisione sono coinvolte UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banca Imi, Cdp, Mediobanca, Bnl, Fca Bank, Credito Emiliano, Credit Agricole-Cariparma, Cassa Centrale Raiffeisen, Invitalia e, infine, la Banca del Mezzogiorno. A stretto giro, Moody's ha preso in considerazione la possibilità di ridurre i rating a lungo termine delle società di servizi ai consumatori Cdp Reti, Compagnia valdostana delle acque, Hera, Italgas, Snam e Terna. Sotto esame anche i colossi Eni, Poste Italiane e Rai. Ma in alcuni Paesi, per esempio in Cina e in Russia, la grande troika americana delle agenzie di rating - Standard and Poor's, Moody's e Fitch - da tempo viene chiamata con il suo nome, ovvero uno strumento dell'elite finanziaria degli Stati Uniti nella lotta contro i suoi concorrenti. Completamente priva di trasparenza e di obiettività, se non quella dei suoi interessi economici, nel 2017 Moody's aveva tagliato il rating della Cina, la cui economia è in costante crescita da quasi trent'anni. "Il debito continua a salire e il potenziale di crescita rallenta", scrivevano allora gli analisti di Moody's dagli Stati Uniti, Paese che vanta un debito pubblico record di 21 mila miliardi di dollari, in crescita a una velocita' pari a oltre 36 volte quella del Pil. Non e' una novita' il coinvolgimento della troika nella crisi finanziaria di dieci anni fa: la banca Lehman Brothers aveva continuato a mantenere il rating “A” fino al 15 settembre del 2008, il giorno del suo fallimento. Per non parlare della Grecia. Non semplici osservatori esterni, quindi, ma partecipanti attivi agli eventi assieme ai mass media, perfetti canali di trasmissione del terrorismo finanziario. "Credo che sarebbe meglio se risolvessero le cose dall'interno della zona Euro senza compiere cambiamenti significativi, e certamente gli italiani hanno la possibilità di farlo", ci ha consigliato, martedi', un alto funzionario del Tesoro degli Stati Uniti. Va in scena a Kiev la parodia del caso SkripalIl giornalista russo Arkadij Babchenko, trasferitosi in Ucraina nel 2017 e "freddato" dai servizi speciali russi martedi', e' risuscitato. Si e' trattato, infatti, di una messinscena organizzata dal Servizio di sicurezza ucraino con l'obiettivo, dicono, di impedire un vero omicidio e di identificarne i mandanti. Che secondo Vasilij Hrytsak, a capo dei servizi segreti ucraini, si troverebbero, guarda caso, al Cremlino. 30 mila dollari, affermano a Kiev, la cifra promessa al finto sicario dal presunto intermediario di Mosca - il "signor G.", imprenditore ucraino che fornisce le armi per l'operazione dell'esercito di Kiev nel Donbass. Attraverso il suo avvocato, il "signor G." ha gia' fatto sapere che l'ordine di omicidio non e' affatto partito da Mosca, ma dal dipartimento di controspionaggio del Servizio di sicurezza ucraino. Forse, aggiungiamo noi, su richiesta di un concorrente commerciale. Nel frattempo, il procuratore generale dell'Ucraina, Jurij Lutsenko, ha accolto con entusiasmo la reazione della comunita' internazionale alla notizia dell'omicidio: "ancora all'oscuro del materiale delle indagini, il mondo intero ha immediatamente accusato la Russia". Niente di nuovo sul fronte occidentale, quindi. Gli italiani sono stati prontamente informati dai mass media dei rapporti ostili tra Arkadij Babchenko e il Cremlino. Mentre il capo della diplomazia britannica, Boris Johnson, si e' detto "scioccato dall'omicidio di un altro giornalista russo che esprimeva apertamente le sue opinioni". Non tutti, pero', hanno apprezzato lo scherzo. A esprimere "la sua più profonda indignazione alla scoperta della manipolazione attuata dai servizi segreti ucraini per la loro guerra dell'informazione" e' la ONG "Reporter senza frontiere". Anche il ministro degli Esteri belga, Didier Reynders, ha chiesto spiegazioni al regime ucraino. Una versione parodica del caso Skripal, la definiscono a Mosca. D'altronde, come sostiene la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, a Kiev, "l'isterismo antirusso è l'unico modo rimasto per restare al potere". Un potere che traballa, quello di Petro Poroshenko, che a meno di un anno dalle prossime elezioni ha un indice di gradimento del 6%. Si e' aperta cosi', quindi, con una messinscena surreale, la campagna elettorale del presidente in carica. Intanto, e' stato ucciso in Messico, stavolta per davvero, il giornalista Hector Gonzalez Antonio: il terzo nelle ultime due settimane, il sesto dall'inizio dell'anno. Ma questo non fa notizia.No Comment - L’etica di AssadSOT, Murad Gazdiev, giornalista di RT: "Per quanto riguarda la sua relazione con gli Stati Uniti, il presidente Trump l’ha definita, e cito, 'Animal Assad'. Lei ha un soprannome per il presidente degli Stati Uniti?"SOT, Bashar al-Assad, Presidente siriano: "Questa non è il mio modo di esprimermi, quindi non posso usare un linguaggio simile. Questa è la sua lingua, rappresenta lui, e penso che ci sia un principio molto conosciuto secondo cui “sei quello che dici”. Quindi, voleva rappresentare ciò che è, ed è normale. Comunque non ha muoverà nulla, e questo tipo di linguaggio non dovrebbe far cambiare nulla per nessuno.L'unica cosa che ti muove sono le persone che ti danno fiducia, persone che sono equilibrate, persone che sono premurose, persone che sono morali, etiche, questo è ciò che dovrebbe muovere qualcosa dentro di te, sia in positivo che in negativo. Qualcuno come Trump non muoverà niente per me.Autogol a stelle e strisce nella guerra commerciale con PechinoNonostante la tregua, gli Stati Uniti minacciano nuove misure economiche contro la Cina. La decisione di imporre un dazio del 25% sulle importazioni di prodotti cinesi per un valore totale di 50 miliardi di dollari, e' stata annunciata, martedi' scorso, dalla Casa Bianca. La lista completa dei prodotti verrà comunicata il 15 giugno e le tariffe potrebbero entrare in vigore dopo appena due settimane. Entro il 30 giugno, inoltre, Washington intende annunciare ulteriori misure volte a frenare gli investimenti cinesi negli Stati Uniti e ad aumentare il controllo sull'esportazione di tecnologie statunitensi in Cina. Pechino non ha nascosto la sua sorpresa di fronte alla decisione della Casa Bianca, in netto contrasto con quanto concordato a Washington con la delegazione cinese lo scorso 20 maggio. La portavoce della diplomazia cinese, Hua Chunying, ha messo in guardia gli Stati Uniti: questi cambi di opinione continui, ha detto, potrebbero rovinarne la reputazione. Pechino, in ogni caso, si riserva il diritto di rispondere adeguatamente alle nuove misure. Le azioni intraprese da Washington per pareggiare la bilancia commerciale con la Cina rischiano di provocare l'effetto contrario. Secondo quanto riferito dai mass media, Pechino avrebbe lanciato 46 nuovi progetti con l'obiettivo di raggiungere l'Occidente nella produzione di microprocessori di qualita' entro il 2020. Una decisione presa dopo che, lo scorso aprile, il dipartimento del commercio degli Stati Uniti aveva vietato alle aziende americane di vendere componenti al colosso cinese degli smartphone, Zte. Un duro colpo, quindi, per il gigante statunitense dei chip, Intel, che oggi fornisce i suoi prodotti alla Cina per un ammontare di 200 miliardi di dollari all'anno.Miguel Diaz-Canel, Presidente di CubaA nome dei cubani, che hanno apprezzato le tue vittorie, il talento e la solidarietà di fronte all'aggressione della destra imperialista e neoliberista, consapevoli che l'eredità rivoluzionaria è viva e vibrante in Venezuela, io dichiaro senza esitazioni che non importa quanto siano grandi le difficoltà e le sfide. Oggi e sempre potrai contare sulla solidarietà di Cuba. Grazie mille.Nicolas Maduro, Presidente del VenezuelaIntendiamo andare avanti con intensità nello sviluppo economico condiviso tra Cuba, Venezuela, ALBA e la nostra America. Ho vera fede in questo.

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PTV News 30-05-18 - Italia, la quiete tra le tempeste

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Play Episode Listen Later May 30, 2018 12:03


Pandora TV1. Italia, la quiete tra le tempeste Dopo aver sfondato, martedì, la soglia dei 320 punti, con le voci della riapertura di una trattativa per un possibile governo giallo-verde, lo spread ha aperto oggi in netto calo con 270 punti base, 20 in meno rispetto alla chiusura di ieri. Avvio positivo a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che segna un rialzo dello 0,67%. E le banche rimbalzano dopo due giorni di sofferenza. Positive anche le altre piazze europee. Ma la situazione resta fluida, con affermazioni contraddittorie riportate dai mass media che rendono difficile prevederne gli sviluppi. Stamane, ai microfoni di Agorà su Rai Tre, il capogruppo della Lega al Senato, Gian Marco Centinaio, ha ribadito che per la Lega il nome di Paolo Savona al ministero dell'Economia rimane un punto fermo: "per noi Savona è il ministro dell'Economia. Riteniamo che il suo curriculum sia all'altezza di stare in quella squadra di governo. E secondo noi, continua Centinaio, quella è la squadra migliore per portare avanti quel programma''. "Inutile", conclude, l'ipotesi di un voto estivo: "una maggioranza in Parlamento esiste gia'". Mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, dice no al voto anticipato al 29 luglio, ed esorta Mattarella: "ci dica come uscire dallo stallo", "non ostacoleremo soluzioni d'emergenza". "Crediamo che il più grande errore sia stato quello di respingere il Governo del cambiamento 48 ore fa", dichiara, da parte sua, il leader del M5s, Di Maio,"ora ci sono due strade: o si fa partire il Governo Conte con una soluzione ragionevole, o si va al voto subito". Intanto, il presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, non ha ancora sciolto la riserva.2. Finanza e multinazionali sul piede di guerra "La mancata approvazione della proposta di governo dei vincitori delle elezioni politiche è il riconoscimento formale della fine della democrazia e del passaggio della sovranità del popolo Italiano alla finanza e alle multinazionali. Il pensiero neoliberista può festeggiare il suo trionfo liberticida". Ad affermarlo e' Paolo Maddalena, giurista e giudice emerito della Corte Costituzionale. "La spiegazione data dal Presidente della Repubblica - fare il bene dei risparmiatori italiani, impedendo l’uscita dall’euro - non convince, continua Maddalena, e non tiene conto che il debito pubblico non nasce dai nostri sprechi, ma ci viene imposto dalla speculazione finanziaria, incostituzionale e illegale, la quale non si ispira più alla regola della domanda e dell’offerta, ma a quella della pura convenienza individuale, costringendoci a “privatizzare” e a “svendere” tutte le nostre fonti di produzione della ricchezza, in modo da privarci dell’intero territorio, e cioè dell’esistenza stessa della nostra Comunità politica". "Cottarelli è lì per fare la patrimoniale, il prelievo straordinario sui patrimoni degli italiani", scrive Maurizio Blondet, "Jens Weidmann (presidente della Deutsche Bundesbank) non fa che ripeterlo in tutte le sedi: voi italiani siete più ricchi di noi, avete risparmi e patrimoni per centinaia di miliardi – usateli per ridurre il vostro debito pubblico". Il governo, continua Blondet, farà le nomine in scadenza, mettendoci suoi scherani e servi di obbedienza piddina: Cassa Depositi e Prestiti, Leonardo-Finmeccanica, RAI, Sogei, Ferrovie dello Stato e Poste Italiane, Enel ed Eni. Questo è il Deep State italiano, che Cottarelli affiderà al partito che ha perso le elezioni. "È stato un processo lungo, subdolo, quasi invisibile. Durato 30 anni", aggiunge il direttore di PandoraTV, Giulietto Chiesa. "Finora pochi se n'erano accorti. Domenica 27 è stata celebrata, coram populo, la sua epifania. I "padroni universali" ci hanno detto che il potere è il loro. E che il Consiglio di Amministrazione della Banca conta di più della volontà di un popolo. Dei popoli. E che non siamo e non saremo più proprietari né dei nostri beni, né del nostro destino e neppure della nostra vita. Se il popolo italiano non comprende, ora, questa sentenza, non ci sarà più riscatto." 3. Il "governo del cambiamento" fa tremare Berlino A riprova dell'esattezza di queste considerazioni, il commissario europeo per il bilancio e le risorse umane, Gunther Oettinger, intervistato martedi' sera dall'emittente Deutsche Welle News, si aspetta che "che gli sviluppi nei mercati, nei titoli e nell’economia italiana assumano dimensioni tali da diventare un segnale agli elettori a non votare per i populisti di destra o di sinistra". "Posso solo sperare che questo possa avere un ruolo nella campagna elettorale e che mandi un segnale a non dare a populisti di destra o di sinistra alcuna responsabilità nel governo", conclude il politico tedesco. D'altronde, come ha dichiarato, martedi', lo stesso Paolo Savona, "se non avesse avuto veti inaccettabili, perché infondati, il governo Conte avrebbe potuto contare sul sostegno di Macron". Che, in effetti, si era precipitato a telefonare al premier incaricato Giuseppe Conte, esprimendo la sua impazienza di lavorare insieme. "Ora Savona conferma che il governo cui Mattarella ha impedito di vedere la luce poteva contare su un alleato importante in Europa", spiega Maurizio Blondet. "Anzi, che Macron aspettava con ansia di partecipare con Conte (e con Savona come ministro dell’Economia) all’imminente incontro europeo al vertice di Bruxelles, per esercitare una pressione efficace – finalmente – sulla Germania".4. Si rafforza l'asse Cina-Iran-Russia Pechino intende continuare a lavorare con Teheran, nonostante la decisione di Donald Trump di abbandonare l'accordo sul nucleare e di reimporre le sanzioni. Xi Jinping incontrera' il suo omologo iraniano, il presidente Rouhani, ai margini del summit di Shangai dell'Organizzazione per la Cooperazione che si svolgera' il 9 e 10 giugno prossimi. Sara' presente anche il presidente russo, Vladimir Putin. Russia e Cina, assieme ad alcuni Stati europei, sono fra i firmatari dell'accordo del 2015 ed intendono salvarlo. Pechino e' il principale partner commerciale di Teheran e fra i maggiori acquirenti di petrolio. Potrebbe inoltre subentrare al vuoto lasciato dalle compagnie statunitensi ed europee che si accingono a lasciare il Paese in seguito alle sanzioni. L'Iran e' membro osservatore dell'organizzazione per la Cooperazione, a cui si sono aggiunti recentemente India e Pakistan e che rappresenta il 40% della popolazione mondiale. Nel frattempo, a un mese circa dalla condanna dell'Iran da parte di un giudice newyorkese per gli attacchi dell'11 settembre, l'Iran ha deciso ieri, martedi' 29 maggio, di trascinare gli USA nella Corte internazionale di Giustizia per l'attacco terristico ai danni del parlamento di Teheran accaduto il 7 giugno dell'anno scorso, in cui morirono 17 persone, e rivendicato dall'Isis. "Piu' volte, durante la sua campagna elettorale, Donald Trump ha affermato che l'Isis e' una creatura di Hillary Clinton", affermano i parlamentari, "percio' la responsabilita' ricade su Washington". 5. Ancora bombe su Gaza L'aviazione militare israeliana ha bombardato ieri sera, martedi' 29 maggio, la Striscia di Gaza. Secondo l'esercito, sarebbero stati colpiti un tunnel in costruzione presso il checkpoint di Kerem Shalom e 55 postazioni della formazione Yihad Islamica, che poche ore prima, assieme ad Hamas, aveva lanciato dei razzi contro alcune citta' israeliane. Al momento, non si registrano morti o feriti. Il tutto avviene mentre un gruppo di imbarcazioni di civili, fra cui alcuni feriti durante la Grande Marcia del Ritorno, e' stato fermato dalla marina israeliana durante un tentativo di rompere il blocco sul mare. Ma soprattutto, alla vigilia di un accordo di cessate il fuoco reciproco fra Israele ed Hamas, con la mediazione dell'Egitto, ora fortemente compromesso . "Tutto dipendera' da Hamas", ha commentato il Ministro dell'intelligence, Israel Katz,. "Se continuano ad attaccare, non so quale sara' il loro destino". Intanto, mentre le testimonianze dirette si diffondono su Internet, la Knesset, il parlamento di Tel Aviv, discute un disegno di legge che prevede il carcere fino a 10 anni per chiunque riprenda con video o foto le gesta dell'esercito israeliano.6. Media israeliani: accordo segreto tra Mosca e Tel Aviv in Siria La grande offensiva dell'esercito siriano per liberare la Siria meridionale dai tagliagole e' ai nastri di partenza. Il dislocamento di mezzi tecnici militari nelle province di Daraa e di Quneitra continua ormai da qualche giorno, mentre l'aviazione siriana lancia volantini sui territori occupati, esortando i terroristi a gettare le armi. Territori che, pero', fanno parte della zona di deescalation nel Sud del Paese, al confine con Israele, tanto che Mosca intende concordare l'operazione con Tel Aviv, Washington e Amman. Il ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman, e il capo dell'intelligence militare, Tamir Hyman, raggiungeranno la capitale russa entro domani, giovedi' 31 maggio, per assicurarsi che gli Hezbollah e le forze filo-iraniane non partecipino all'offensiva. Lunedì scorso, a pochi giorni dai colloqui, i media israeliani avevano riferito di un accordo segreto tra Russia e Israele, secondo cui Tel Aviv si sarebbe impegnato a non ostacolare il ritorno dell'esercito siriano nelle zone di confine sulle Alture del Golan. Mosca, in cambio, garantirebbe il passaggio dei territori liberati dai tagliagole sotto il controllo esclusivo di Damasco. Quasi a conferma dell'esistenza dell'accordo, sempre lunedi', il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha dichiarato che "al confine tra Israele e la Siria, dalla parte siriana ci saranno esclusivamente esponenti delle forze armate della Repubblica Araba". Da parte sua, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha immediatamente precisato che Israele si oppone alla presenza dell'Iran in qualsiasi zona della Siria.7. Brasile. L'incarcerato Lula in testa ai sondaggi

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PTV News 26.04.18 - La dura minaccia di Israele allIran

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Play Episode Listen Later Apr 26, 2018 9:13


Pandora TVwww.pandoratv.it La dura minaccia di Israele all’Iran "Se l'Iran attaccherà Tel Aviv, Israele colpirà Teheran e distruggerà ogni postazione militare iraniana in Siria". A dirlo è il ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman, in un'intervista ad Elaph, un portale saudita basato a Londra. Anche Riad, come Israele, teme le manovre iraniane nella regione medio orientale. L'intervista arriva alla vigilia di un incontro di Lieberman a Washington con alti funzionari americani. Il ministro sottolinea che Israele non può tollerare la presenza dell'Iran in Siria. A suo parere, il regime iraniano è prossimo "ai suoi ultimi giorni" e il probabile ritiro americano dall'accordo nucleare lo porterà al crollo economico. Anche perchè, secondo Lieberman, Teheran avrebbe speso oltre 13 miliardi di dollari in Siria e ne spende altri due ogni anno per sostenere Hezbollah, Hamas e la Jihad Islamica. Israele, afferma Lieberman senza fornire altri dettagli, è impegnato in un dialogo con alcuni paesi arabi. "Le cose si stanno muovendo nella giusta direzione - afferma - siamo d'accordo al 75%”. I capi della diplomazia della Russia Sergey Lavrov, della Turchia Mevlut Cavusoglu e dell'IranMohammad Javad Zarif si incontreranno a Mosca il 28 aprile prossimo.USA, Francia e NATO contro l’accordo sul nucleare iraniano Emmanuel Macron non e' riuscito a convincere Trump sulla necessita' di preservare l'accordo sul nucleare iraniano. Infatti, e' vero il contrario. “La Francia non lascera' l'accordo, perche' lo abbiamo firmato. Ma il presidente Donald Trump ed io abbiamo deciso di lavorare a un nuovo accordo globale”, ha annunciato il leader francese dopo la sua visita negli Stati Uniti. Tra le condizioni del nuovo accordo, lo stop al programma missilistico di Tehran e la “promozione della stabilita' politica” nella regione. Due punti che rendono impossibile qualsiasi compromesso con il governo iraniano. “Il programma missilistico dell'Iran ci preoccupa in modo particolare, così come i suoi sforzi per destabilizzare la regione, il sostegno a vari gruppi terroristici e la minaccia alla libera navigazione”, ha dichiarato in queste ore a Bruxelles il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Dall'International Film Festival di Teheran, il regista americano, Oliver Stone, si e' detto scioccato dal discorso di Macron: “Ricordo molto bene quanto fui fiero quando il presidente Chirac disse di no a George Bush quando voleva invadere l'Iraq. E adesso vediamo questo giovane uomo che non ha per nulla il senso della storia, della grande tradizione della Francia. La Francia deve imparare che non puo' piu' essere imperialista. Macron deve imparare a non essere un imperialista”, spiega Oliver Stone. Nel frattempo, Mosca sottolinea che qualsiasi accordo preso senza la partecipazione di Russia e Cina, ma soprattutto dell'Iran, non avra' alcuna efficacia giuridica. D'altronde, come afferma il presidente iraniano, Hassan Rouhani, “l'uomo d'affari Donald Trump non ha alcuna competenza in materia di politica, di diritto e di trattati”.Israele risponderà L'uso della forza militare senza il consenso del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite favorisce i terroristi. Lo ha dichiarato Vladimir Putin, che mercoledì 25 aprile, in occasione del nono incontro internazionale sulla sicurezza, ha accolto a Sochi i rappresentanti di alto livello di 118 Paesi. Questa prassi, adottata “da alcuni membri della comunità internazionale”, contribuisce all'inasprimento dei conflitti, genera instabilità politica, spiega il leader russo, con particolare riferimento ai recenti attacchi perpetrati dalla coalizione occidentale e da Israele sul territorio siriano, che presto potrebbero farsi più pericolosi. La fornitura di armi antiaeree a Damasco iniziera' a breve, annuncia lo Stato Maggiore russo, il quale, tuttavia, non specifica il tipo di sistema. Secondo alcune fonti, tra cui l'ambasciatore siriano a Mosca, potrebbe trattarsi di S-300. Che il ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman, ha già minacciato di distruggere. “E' importante che le armi difensive che i russi stanno fornendo alla Siria non vengano usate contro di noi”, ha detto, “altrimenti Israele rispondera'”. “Se qualcuno mirera' ai nostri aerei, lo annienteremo”. Israele si riserva cosi' il diritto di bombardare, impunito, uno Stato sovrano. Opac: "Nessuna arma chimica a Damasco"'L'OPAC conferma di non aver trovato nessun'arma chimica nel centro di ricerca Barzeh di Damasco’. Ad annunciarlo ieri, 25 aprile, è il generale Sergey Rudskoy, Capo della Direzione Operativa russa, che aggiunge: ‘In qualsiasi paese dove ci siano armi chimiche, queste vengono conservate e protette scrupolosamente. I tre edifici bombardati il 7 di aprile avrebbero dovuto provocare la morte immediata di migliaia di persone. Invece le persone sono sta immediatamente assistite e senza alcuna protezione'. L'annuncio arriva subito dopo il secondo sopralluogo degli ispettori a Douma e a poche ore dalla sessione straordinaria presso il quartier generale olandese dell'OPAC, all'Aja: proprio ora, mentre scriviamo, la Fact-Finding Mission - la commissione indipendente incaricata di verificare i dati - sta interrogando testimoni siriani. Pechino accusa Washington: “Non siete i paladini dei diritti umani” Il Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese ha pubblicato, martedi', un rapporto sulle violazioni dei diritti umani negli Stati Uniti. Nulla a che fare col documento pubblicato venerdi’ scorso dal Dipartimento di Stato americano che, nel suo consueto ruolo di difensore dei diritti umani in tutto il mondo, si esprimeva sugli affari interni di Cina, Russia, Iran, Corea del Nord, Turchia e Birmania. “La sensazione - afferma Pechino - e' che in questo mondo soltanto negli Stati Uniti esista la situazione ideale per il rispetto dei diritti umani”. Ma la realta’ americana e' ben diversa dalle sensazioni. Gravi violazioni dei diritti civili, discriminazione razziale sistemica, anche contro donne, bambini e disabili, vertiginoso aumento del divario tra ricchi e poveri. Nel 2017, più di 40 milioni di americani hanno vissuto in povertà. Di questi, quasi la metà, 18,5 milioni, in condizioni di povertà estrema. Un punto a parte, le operazioni militari statunitensi all'estero, per esempio in Siria, che hanno provocato migliaia di vittime. Mentre nel campo di prigionia di Guantanamo continuano le torture. Il Venezuela verso nuove elezioni tra le proteste Operazione Ragnatela. Cosi' l'opposizione venezuelana ha definito la nuova ondata di proteste pianificata per domani, venerdi 27 aprile. Obiettivo: obbligare il presidente Nicolas Maduro ad abbandonare il paese. Un'iniziativa elogiata dal Segretario generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (OSA), Luis Almagro. Dopo il fallimento del negoziato con il governo, l'opposizione è determinata a non partecipare alle elezioni presidenziali e comunali del 20 maggio, nonostante la presenza di osservatori internazionali. Una chiara volonta' di boicottaggio del processo democratico. Nel frattempo, l'opposizione venezuelana radunata nel MUD, Tavolo di Unita' Democratica, ha dichiarato il suo sostegno alle violenti proteste in Nicaragua contro il governo sandinista di Ortega, che hanno visto sinora la morte di 30 persone e durante le quali, lunedi' 22 aprile, e' stata distrutta un'enorme statua riproducente l'ex leader venezuelano, Hugo Chavez. Nicolas Maduro condanna le violenze in Nicaragua, comparandole a quelle provocate dal MUD in Venezuela, con 125 morti in 4 mesi. Intanto, domenica inizia la campagna elettorale, sei i candidati in lizza, ma lo sfidante principale di Maduro rimane Henri Falcón, ex militare che non ha aderito al boicottaggio evocato dal MUD. Il cancelliere venezuelano Jorge Arreaza, interpellato in una conferenza stampa presso la sede dell'ONU a New York, prevede piu' del 60% di partecipazione alle urne.

Casa Baggio
#16 | Professor Lele (con Daniele Adani)

Casa Baggio

Play Episode Listen Later Mar 15, 2018 52:53


Una delle persone più buone, preparate e belle del calcio. Daniele Adani, detto "Lele", è l'ospite della sedicesima puntata di Casa Baggio. Oltre alla sua imperdibile intervista, spazio anche all'Europa, tra Champions ed Europa League, e al campionato. Ma anche un richiamo al Dottore Valentino Rossi, che ha rinnovato per altri due anni con la Yamaha. Questo e molto altro nell'ultima puntata di Casa Baggio. D'altronde si dice che la poesia sia nata con lo sport e noi vogliamo condividerla con voi.

Casa Baggio
#02 | Numeri 1 (con Zoff, Pagliuca e Ex-Otago)

Casa Baggio

Play Episode Listen Later Dec 7, 2017 58:39


Seconda puntata di Casa Baggio all'insegna dei portieri, con l'intervista doppia al mitico Dino Zoff e Gianluca Pagliuca. I due mitici ex-numeri 1 affrontano il big match di sabato tra Juventus e Inter, ricordando il loro trascorso storico. Poi spazio anche alla musica, abbiamo chiacchierato con Francesco Bacci, chitarrista degli Ex-Otago in tour il 9 dicembre all'Alcatraz di Milano, su Genova e Marassi. Il Milan che affronta il ciclone Uefa e perde terreno in campionato ed il Pallone d'Oro 2017 chiudono la puntata in bellezza. D'altronde si dice che la poesia sia nata con lo sport e noi vogliamo condividerla con voi.

Nerd 4 You
N4Y Puntata#10 " It's a me Raffreddore! Babba Bia!"

Nerd 4 You

Play Episode Listen Later Mar 7, 2017 116:53


Con questa puntata raggiungiamo un traguardo mica da ridere, la doppia cifra di un progetto in cui crediamo moltissimo e con cui speriamo di raggiungere il maggior numero di nerd possibile! Vi aspettavate fuochi d'artificio, ospiti a sorpresa o incredibili novità? Ebbene non le avrete (eh, volevi!), non che non ci avessimo pensato, ma la sorte vi ha riservato una puntata ricca di qualità e spunti di discussione che anche in privato ci hanno fatto discutere parecchio. Se siete nuovi arrivati, magari arruolati recentemente in quel di Rho, sappiate che siete i benvenuti e vi consigliamo caldamente di recuperare un po' di puntate precedenti dove abbiamo parlato delle cose più disparate, dal porno (si, avete capito bene) al Nintendo Switch, dall'E3 al rapporto nerd-non nerd. Insomma ce n'è per tutti i gusti, e se manca qualcosa state pure certi che prima o poi arriverà. Intanto, ecco la scaletta: [3:10] Cocco Bello: Come al solito arrivano le ultime dalle nostre passioni, iniziando da Fra e il suo approccio al nuovo reboot di Wonder Woman da poco uscito in fumetteria e continuando con la visione, da parte di Ale, di quel gran pezzo di anime che è No Game No Life. Chiude la rubrica Fabio con la sua esperienza su Rainbow Six: Siege, gioco che assottiglia la linea di separazione tra la tattica e le esplosioni ignoranti. [45:39]Late to the Party: Uno non fa in tempo a distrarsi un secondo che Undertale diventa subito materiale per la rubrica dei recuperi. Ne sa qualcosa Fra, che ci parla di questa perla Indie, indubbiamente rivelatasi iconica (vedasi il numero di cosplayers a Cartoomics) ma non senza qualche difettuccio. [1:09:37]Pattume: E qui Ale un po' ci inganna. Ci inganna perché la sua descrizione sembra partire come un classico rant su un'opera mediocre e invece no. Kill la Kill è tutt'altro che brutto, ma noi non lo capiamo e ha luogo una delle più accese discussioni mai avvenute su questi lidi. D'altronde il bello di una discussione è anche quello di essere in disaccordo e qualche volta non capirsi. Sai che noia altrimenti. [1:37:10] I'm You But: Fabio conclude la puntata con questa insolita rubrica trattando la diversa visione dello zombie/non morto nella nuova comedy di casa Netflix: Santa Clarita Diet. Basterà un po' di spolveratina di comedy mista a scene gore spintissime a resuscitare (lol) un genere che sembra essere stato esplorato in ogni sua possibile forma?

Attenti a quei tre
Attenti a quei tre - 3a Puntata

Attenti a quei tre

Play Episode Listen Later Mar 3, 2006


Fervono i preparativi per l'allestimento del nostro personalissimo studio di registrazione, se così possiamo chiamare un mixer e tre microfoni collegati ad un Mac.Nel frattempo, ci si aggieggia come si può. Ed è nuovamente il fidato microfono Trust da Euro 4,20 a raccogliere le confessioni (o forse è più opportuno chiamarli deliri) di tre uomini alle prese con un dopocena vagamente alcolico.D'altronde, come spesso si dice, la forma non è poi così importante, a contare sono i contenuti.E' quando mancano entrambi che cominciano i casini...Quella che stiamo per presentarvi, tra le altre cose, è un forbito dibattito sulle varie accezioni della parola "piccione". Prima della trasmissione, in sala è anche stato mostrato del materiale audiovisivo sull'argomento. Ahem.Ecco qua il comodo link alla trasmissione, 23MB per una cinquantina di minuti.Ma il modo migliore per dimostrarci il vostro affetto, e per ricevere in automatico tutto quello che le nostre menti malate riescono a concepire (spesso coadiuvate da sostanze psicotrope in bottiglia) è sicuramente quello di sottoscrivere il podcast. Come, è presto detto:- Se avete iTunes, versione 4.9 o successive, ci trovate nella directory dei podcast, cercando "Attenti a quei tre", oppure "Antonio, Fabio e Pietro".Se siete a digiuno di tecnicismi, vi sarà sufficiente scaricare iTunes ed installarlo, quindi cliccare su questo link.Dopo aver premuto il pulsante "I have iTunes" sarete indirizzati direttamente alla nostra pagina, dalla quale potrete ricevere regolarmente (e gratuitamente) il programma cliccando su "Abbonati". Rapido ed indolore... - Se invece siete un pò più smanettoni, e preferite usare un qualsiasi altro software per la gestione dei podcast, tipo l'ottimo Juice (ex-iPodder), a quest'altro indirizzo trovate il nostro feed, gentilmente fornito da FeedBurner.Rieccoci in conclusione, tra l'altro la batteria del portatile mi sta lasciando e vorrei evitare di riscrivere tutto il post.Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro un buon proseguimento di serata con le nostre trasmissioni. Ah, non è che per caso sapete come cacchio si fa a togliere del limoncello da una sedia da ufficio in tessuto? No, eh? Vabbè.