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Il fascismo, movimento politico fondato da Mussolini, trasformò l'Italia in un regime totalitario dal 1922 al 1943, segnando profondamente la sua storia.
Il ruolo della donna durante il fascismo, ovvero la condizione femminile durante il Ventennio: la "donna nera" e i mass media, le organizzazioni femminili, la politica demografica.
Dal 1882 al 1960, iniziò il colonialismo italiano in territori in Africa orientale e settentrionale, lasciando un'eredità complessa e dibattuta.
Biografia e pensiero politico di Vincenzo Gioberti, presbitero, filosofo e patriota è stato uno dei protagonisti del Risorgimento italiano attraverso il neoguelfismo, ovvero l'unità d'Italia guidata dal papa.
Vittorio Emanuele II fu il primo re d'Italia, protagonista del Risorgimento. Con Cavour e Garibaldi portò all'unificazione nazionale nel 1861.
La Destra storica, corrente liberal-conservatrice, governò l'Italia post-unitaria, affrontando le sfide dell'unificazione con politiche centralizzate.
La Ferrara degli Este fiorì tra arte e politica dal 1471 al 1598, quando la signoria finì con la devoluzione allo Stato Pontificio, segnando la sua fine.
Storia, origini e ascesa della famiglia dei Gonzaga di Mantova dal 1328 al 1708. Dallo splendore alla decadenza della Mantova gonzaghesca: eventi, protagonisti e caratteristiche.
L'Italia nel '400 fu un mosaico di Stati e corti rinascimentali, con la politica dell'equilibrio che mantenne la stabilità tra le potenze regionali.
La Repubblica di Firenze e la dinastia dei Medici segnarono il Rinascimento con Cosimo e Lorenzo. Scopri la loro ascesa e il declino della dinastia.
Ludovico Maria Sforza detto il Moro: biografia e pensiero del principe a capo del Ducato di Milano dal 1480 al 1494. La sua corte fu una delle più splendide del Rinascimento europeo.
Il tempo del Ducato di Milano: la dominazione degli Sforza e dei Visconti , il rapporto con la Francia e la dominazione spagnola.
Il 23 Aprile 1946 Enrico Piaggio ottiene il brevetto per la prima Vespa e oggi parliamo della sua storia..Support the project on Tipeee or Patreon and receive transcriptions of each episode, complete with translations of the most challenging words:https://it.tipeee.com/italian-stories-with-davide/news/226313.https://www.patreon.com/posts/127345731.Donation - Paypal:https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=HJF6KQ4BY27Y2.Hope you enjoy and...Ci vediamo presto!Music by Davide EmanuelliSources:https://www.insella.it/da-sapere/storie-di-moto/vespa-primavera-dal-flop-al-successo-pochi-anni-61633.https://www.insella.it/da-sapere/storie-di-moto/5-idee-geniali-che-hanno-reso-unica-vespa-64437.https://www.arte.it/notizie/italia/la-vespa-storia-di-un-mito-1409.https://style.corriere.it/attualita/societa/vespa-piaggio-la-storia-di-un-icona-mondiale/
Repubblica di Venezia: potenza navale e commerciale durata mille anni, protagonista della storia del Mediterraneo e dell'Europa.
Forse la conosci, ma quanto davvero ne sai su come sia nata? Ascolta l'episodio e scopri tutto quello che serve per capire le origini della Pinacoteca più importante d'Italia!
I Longobardi regnarono in Italia dal VI all'VIII secolo, lasciando un segno nella cultura medievale con il loro sistema politico, sociale e artistico.
Il primo re d'Italia, il Milite Ignoto e il Presidente della Repubblica riuniti in un solo monumento colossale: scopri tutto sull'Altare della Patria a Roma!
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comNel 1992, per la prima volta, la politica italiana vede un partito che vuole la separazione del nord da "Roma ladrona".Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon a livello Pizza.La trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com Testo e voce di Salvatore GrecoSuoni da Zapsplat
Monza, la città della Formula 1, è stata fondata da una regina, Teodolinda. Ma chi era davvero Teodolinda?
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comA gennaio del 1994, crolla l'ultimo pezzo della "prima repubblica" italiana. Dopo 50 anni sempre al governo del Paese, finisce la DC.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon a livello Pizza.La trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com Testo e voce di Salvatore GrecoSuoni da Zapsplat
Edoardo Angelino"RDI. Il muro di Firenze"Besa Muciwww.besamucieditore.itDurante la conferenza di Yalta (febbraio 1945) Roosevelt e Stalin decidono di dividere l'Italia in due parti come la Germania. Nel Nord nasce la Repubblica Democratica Italiana (RDI), simile alla DDR (Germania Orientale) e sotto l'influenza sovietica; al Sud, invece, resta il Regno d'Italia sotto la monarchia sabauda, fortemente condizionata dalla Chiesa e dagli USA. La Repubblica Democratica Italiana segue il destino degli stati dell'Europa Orientale ed è scossa da rivolte e repressioni fino alla caduta del Muro di Firenze nell'89 e alla successiva riunificazione con il Regno. Il Regno del Sud invece ha uno sviluppo industriale impetuoso di tipo occidentale, con tutti i pregi e i difetti del capitalismo. In questo scenario è ambientata la vicenda di Amedeo Millero, professore che per quarant'anni insegna storia e marxismo leninismo nel liceo della sua città in Piemonte, acquistandosi fama di docente severissimo e spietato. Egli, ormai in pensione, alla fine del marzo '91 prende il treno per Roma e durante il viaggio rievoca il proprio passato non in modo lineare, ma alternando episodi recenti ad altri lontani.Il libro, attraverso le vicende del protagonista, fa emergere una storia d'Italia fantastica ma possibile, indaga sui meccanismi che hanno portato l'utopia marxista a trasformarsi nel socialismo reale e sui rapporti tra intellettuali e potere in un regime dittatoriale.Edoardo Angelino (Alessandria, 1950) vive ad Asti. Docente in pensione, ha insegnato Storia e filosofia nel Liceo Scientifico della sua città e attualmente tiene lezioni di Geopolitica all'Università delle Tre Età. Ha esordito con il romanzo L'inverno dei mongoli, per Einaudi, grazie al quale si è aggiudicato il Premio Berto 1995 ed è entrato nei finalisti del Premio Alassio. Ha pubblicato anche, con Paolo Berta, Un tuffo nella vita (Lindau, 2016). Per Besa ha già pubblicato Binario morto (1998), vincitore del Premio Fedeli come miglior romanzo poliziesco dell'anno.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comNel 1993, nell'uragano di scandali di Tangentopoli, finisce tragicamente la storia di un grande imprenditore, geniale e amante del mare: Raul Gardini.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon.La trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com Testo e voce di Salvatore GrecoSuoni da Zapsplat
Scopri cosa è stato del Colosseo dopo l'Impero, perché oggi una parte è crollata e cosa c'entra la famiglia Frangipane con questo monumento. Ti consiglio anche un libro!
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comNel 1995, finisce la storia dell'MSI, il partito dei neofascisti italiani. Al suo posto nasce Alleanza Nazionale. Un partito diverso, ma non troppo.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon.La trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com Testo e voce di Salvatore GrecoSuoni da Zapsplat
Scopri cosa c'entra Bari, un affresco a Padova e una festa dell'antica Roma con il Natale.
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comTra il 1992 e il 1993 sono esplose almeno 5 bombe in Italia. Tanta paura, tante minacce, tutte firmate da Cosa Nostra.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon.La trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com Testo e voce di Salvatore GrecoSuoni da Zapsplat
David Salomoni"Leonesse"Le guerriere del RinascimentoLaterza Editoriwww.laterza.itC'è stato un tempo di donne in grado di guidare eserciti e di condurli in battaglia. Un tempo in cui, dall'alto delle mura di città circondate dai nemici, erano voci femminili a dare ordini e incitare gli uomini. Era il tempo delle leonesse, le donne cavaliere del Rinascimento.Chi l'ha detto che le donne del Rinascimento erano destinate unicamente a indossare splendidi abiti come Monna Lisa? O a passare la vita tra seduzione, inganni e trame come Lucrezia Borgia? In realtà in Italia è esistita una tradizione importante di donne dedite all'arte della guerra: feudatarie, capitane di ventura, donne cavaliere e anche popolane. Se Matilde di Canossa è la prima, e forse la più conosciuta, altre sono state all'epoca capaci di suscitare sconcerto e terrore per l'audacia delle proprie imprese: da Caterina Sforza a Cia Ordelaffi, da Orsina Visconti a Bona Lombardi – la Giovanna d'Arco italiana. Donne al comando di eserciti in difesa dei propri castelli, è il caso di Donella Rossi, e battaglioni interamente femminili, come quelli che combatterono a protezione di Siena e della sua indipendenza durante l'assedio dei fiorentini nel 1555.caQuello che emerge da queste storie avventurose e che oggi appaiono quasi leggendarie, è un tema trascurato dagli storici: quello di una vera e propria educazione militare impartita alle donne dai padri e più spesso dalle madri o dalle nonne, che hanno dato vita a una via femminile alla guerra.Per secoli è stato facile idealizzare queste donne combattenti, imbalsamandole nel ruolo di figure eccezionali e irripetibili, quasi letterarie, addomesticandone la portata rivoluzionaria. Oggi, finalmente, possiamo provare a restituire a queste donne la loro verità di soggetti attivi, anche nella violenza estrema della guerra.David Salomoni è docente presso l'Università per Stranieri di Siena. Ha lavorato nel Dipartimento di Storia e Filosofia della scienza dell'Università di Lisbona nell'ambito del progetto ERC Rutter: Making the Earth Global e nel 2022 è stato Berenson Fellow presso l'Harvard University Center for Italian Renaissance Studies a Villa I Tatti.Tra le sue più recenti pubblicazioni, Scuola, maestri e scolari nelle comunità degli stati gonzagheschi e estensi (Anicia 2017) e Educating the Catholic People: Religious Orders and Their Schools in Early Modern Italy (1500-1800) (Brill 2021). Per Laterza è autore di Magellano. Il primo viaggio intorno al mondo(2022) e Francis Drake. Il corsaro che sfidò un impero (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dario Colombo"Montagne nere"Egida / Minerva Edizioniwww.minervaedizioni.comQuando alle 15:20 del 3 novembre 1918, a Villa Giusti, i plenipotenziari austriaci firmano l'armistizio che pone fine ai tre anni e mezzo di guerra con l'Italia, gli oltre centomila abitanti delle zone di confine – in maggioranza donne, anziani e bambini – che, allo scoppio del conflitto, erano stati “esodati” in Moravia, Austria e soprattutto Boemia, coronano il sogno di tornare finalmente nei loro paesi, la maggioranza in Trentino.Ma il sogno si rivela ben presto una drammatica illusione.La gran parte delle abitazioni, delle strade, degli acquedotti, delle ferrovie è andata distrutta. Montagne, boschi e campi sono una distesa lunare di crateri, trincee, reticolati, macerie. La guerra si è portata via tutto quello che avevano lasciato.L'opera di ricostruzione si rivela più difficile e drammatica del previsto perché, per le autorità del Regno d'Italia a cui ora i profughi appartengono, loro sono ancora “austriaci”, i nemici di un tempo.Montagne nere ripercorre le vicende degli abitanti di una delle valli trentine dopo il rientro dalla Boemia: l'immane compito di ricostruire i paesi distrutti ma anche di ridare un senso nuovo alle loro vite, in un contesto – quello del giovane Stato Italiano alla vigilia del fascismo – che giorno dopo giorno si rivela ostile, carico di tensioni e di inattese inquietudini.Il romanzo, secondo volume di una trilogia dedicata a questa pagina in gran parte sconosciuta di Storia italiana, continua a narrare le vicende dei due protagonisti di Boemia: la maestra Cecilia e il parroco don Vigilio, alle prese con le difficili sfide per la conquista di una nuova normalità.Dario Colombo, giornalista metà lombardo e metà trentino, per oltre 40 anni ha lavorato per i principali periodici, quotidiani, radio e televisioni nazionali. Ha diretto la testata giornalistica di “Tele+” (oggi SKY). Grande appassionato di montagna e di storia della Prima guerra mondiale, è autore su questo argomento di numerosi libri, documentari, lavori teatrali e rievocazioni storiche. Dopo Boemia (2023), Montagne nere è il secondo romanzo della trilogia dedicata alle vicende del popolo trentino, esodato e bersagliato dagli sconvolgimenti storici del primo conflitto mondiale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comNel 1991, dopo 70 anni di storia, muore il partito comunista italiano. Al suo posto un partito nuovo, una storia nuova... e un po' di vuoto.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon.La trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com?utm_source=navbar&utm_medium=web&r=306xbtTesto e voce di Salvatore GrecoSuoni da Zapsplat
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comCosa succede in Italia mentre il mondo cambia? Cade il muro di Berlino, finisce il comunismo, Reagan diventa presidente negli Stati Uniti... e in Italia?Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com?utm_source=navbar&utm_medium=web&r=306xbtTesto e voce di Salvatore Greco
Tita Prestini"L'ultimo ballo della grande mietitrice"Barta Edizioniwww.barta.itComincia in una gelida notte milanese del febbraio 1956 con la morte di una barbona, «in uno dei tanti angoli sporchi […] del mondo sotterraneo sul quale sono costruite tutte le città», la quarta avventura del commissario Fabio Settembrini, il poliziotto che ama il cioccolato, gira disarmato e non sa perché piace alle donne.Indagando sull'omicidio di Olinda Pollastri, un tempo nota come Margherita Star, il commissario scopre che le ragioni del delitto affondano in vecchie storie risalenti alla conquista italiana dell'Africa Orientale, intrecciate al saccheggio delle opere d'arte avvenuto durante l'occupazione nazista dell'Italia e agli affari dei nuovi ricchi che hanno costruito troppo rapidamente, e chissà con quali metodi, le proprie fortune nel dopoguerra. Specie a Milano.Perché nella capitale lombarda, una città in cui «si fa fatica a riconoscersi», in fondo tutto si tiene, tutto è collegato, ma niente è ciò che appare a prima vista e ogni lampo riflesso può nascondere cose diverse: il metallo di una pistola, il luccicare di pietre preziose, il cristallo di un bicchiere di champagne. Oppure un barlume del passato che torna a ferire il commissario, a svegliarne il senso di colpa per essere stato la causa della morte della sua Laura.E allora forse è il tempo per un ultimo blues con la Grande Mietitrice, in un letto, sotto la luce della luna, o in piedi, contro il cielo terso della Svizzera.Tita Prestini, giornalista, si è occupato di editoria a Brescia e a Milano. Vive sul lago d'Iseo, scrivendo libri. Con Barta ha pubblicato, oltre a codesta, le prime tre indagini di Settembrini – La doppia morte della compagna Sangalli (2019), con cui ha vinto nel 2020 il premio MicroEditoria di qualità; L'uomo che voleva uccidere il diavolo (2021); Una breve estate lontano dalla polvere (2022) – nonché il romanzo breve La prima legge di Aguirre (2022), in cui ritorna uno dei protagonisti della seconda indagine di Settembrini.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comCosa succede quando un presentatore televisivo viene accusato di essere un membro della camorra? Molti problemi, tante lotte, una grande storia italiana.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com?utm_source=navbar&utm_medium=web&r=306xbtTesto e voce di Salvatore Greco
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comAssassino, rapinatore, uomo pieno di fascino. Il simbolo degli anni '70 e '80 Renato Vallanzasca.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com?utm_source=navbar&utm_medium=web&r=306xbtTesto e voce di Salvatore Greco
Orsola Severini"La quarta compagna"Fandango Libriwww.fandangolibri.itMilano, primi del Novecento. Ada, figlia giovanissima di un piccolo ristoratore socialista, inizia a occuparsi di politica.La sua vita è scandita dalle manifestazioni e dalla gestione della famiglia, fa parte della classe operaia e immagina un sole dell'avvenire che illumini e corregga le ingiustizie intorno a lei.Frequenta i capi del partito comunista clandestino, ma sa di non avere molto in comune con loro, istruiti e borghesi, quasi tutti maschi, che la interpellano per conoscere la “voce del popolo”.Nei primi anni del regime fascista collabora alla diffusione dell'Unità a Milano e raccoglie fondi per il Partito comunista. Fino al giorno in cui, nel 1927, viene seguita, la sua casa perquisita, il padre minacciato e lei condotta verso un luogo sconosciuto.Imprigionata e sottoposta a indicibili torture, in balia di un potere oppressivo e violento, dopo anni di abusi viene finalmente interrogata dallo stesso giudice istruttore del processo contro Gramsci, che le dà uno spiraglio (forse): un modo, per quanto doloroso, potrebbe esserci per evitare un processo politico come nemica dello Stato.Ispirato a una storia vera, La Quarta Compagna rende omaggio alle tante donne combattenti italiane che, durante il regime fascista e per tutto il secolo scorso, hanno lottato per difendere il proprio senso di giustizia, a costo di perdere tutto ciò che avevano.Un racconto per tornare alle matrici della lotta per un mondo più giusto.Orsola Severini, nata a Roma nel 1981 da madre francese e padre italiano, ha ottenuto la laurea in Storia contemporanea presso la Sorbona di Parigi, seguita da un master in Linguistica nella stessa università. Oggi lavora come insegnante di francese e scrive di storia e cultura per il quotidiano online Globalist. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo, Il consolo (Fandango Libri), seguito nel 2023 dal racconto Yesterday nell'antologia femminile Arripizzari (Le Commari Edizioni).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Laura Forti"La figlia inutile"Guanda Editorewww.guanda.it«In fondo è questo la memoria: incarnare lo scomparso, entrare nelle sue scarpe e muovere le dita dei suoi piedi stranieri, sentire al suo posto attivando i sensi. Solo così il ricordo si scongela e rivela i suoi tesori, come una gemma che nasce nel ghiaccio e lo rompe in primavera quando fiorisce e il sole consente alla vita di riprendere.»Un'urna riposa solitaria in una tomba vuota, nella zona del cimitero ebraico destinata ai suicidi e ai casi ambigui. Elena avrebbe desiderato che le sue ceneri fossero sparse nella Mosella, il fiume che amava. Ma la famiglia non ha rispettato la sua volontà e la nipote, a distanza di anni, capisce che in quel mistero c'è un nodo da sciogliere, un conto in sospeso con la memoria.Nata in una famiglia di esuli russi che l'avevano lasciata a balia in Francia nei primi anni di vita, Elena era cresciuta ribelle e anticonformista, dispotica e generosa, amante dei gatti e delle tradizioni. Per ricomporre le tante facce della sua identità, la nipote deve ripercorrere il cammino dei Dresner, le tappe di una integrazione di successo in Italia: le amicizie con il sionismo nascente dei Rosselli e dei Sereni ma poi perfino con Mussolini, la scalata del Credito Italiano. Quando nel 1938, con le leggi razziali, i Dresner sono costretti di nuovo all'esilio, Elena, l'elemento emotivo, sensuale e vitale, dannoso per una famiglia che considera i sentimenti un lusso inutile, viene di nuovo abbandonata, proprio nel momento in cui il fascismo sta mostrando il suo volto più feroce.La scrittura riempie la tomba vuota, restituisce fisicità e verosimiglianza a un fantasma, narrando una storia che attraversa l'Europa del Novecento ma è tutta italiana.Laura Forti, scrittrice e drammaturga, è una delle autrici italiane più rappresentate all'estero. Insegna scrittura teatrale e autobiografica e collabora come giornalista con radio e riviste nazionali e internazionali. In ambito editoriale, ha tradotto per Einaudi I cannibali e Mein Kampf di George Tabori. Con La Giuntina ha pubblicato L'acrobata e Forse mio padre, romanzo vincitore del Premio Mondello Opera Italiana, Super Mondello e Mondello Giovani 2021. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comIl partito comunista italiano non ha mai governato e non ha mai deciso niente in Italia. Ma uno dei suoi leader è diventato un personaggio chiave della storia italiana: Enrico Berlinguer.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com?utm_source=navbar&utm_medium=web&r=306xbtTesto e voce di Salvatore Greco
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Gianni Oliva"45 milioni di antifascisti"Il voltafaccia di una nazione che non ha fatto i conti con il ventennioMondadori Editorewww.mondadori.it«In Italia sino al 25 luglio c'erano 45 milioni di fascisti; dal giorno dopo, 45 milioni di antifascisti. Ma non mi risulta che l'Italia abbia 90 milioni di abitanti»: la frase attribuita a Winston Churchill fotografa con la forza del sarcasmo la condizione di un paese che nel 1940 è entrato in guerra inneggiando all'aggressività fascista e tre anni dopo se ne è prontamente dimenticato.Dopo la Conferenza di Pace di Parigi del 1946, tutte le responsabilità della disfatta vengono infatti attribuite esclusivamente a Mussolini, ai gerarchi e a Vittorio Emanuele III. Una volta eliminati i primi a Dongo e in piazzale Loreto ed esautorata la monarchia con il referendum del 2 giugno, l'Italia può riacquistare la sua presunta integrità politica e morale usando la Resistenza, opera di una minoranza, come alibi per assolversi dalle responsabilità del Ventennio.Quando i perdenti salgono sul carro dei vincitori la memoria storica viene spazzata via e ha inizio una nuova stagione. Per eliminare una classe dirigente bisogna però averne un'altra a disposizione: come defascistizzare tutto e tutti se in quegli anni pressoché tutto e tutti erano stati fascisti?La rottura con il passato si rivela così un brusco e disarmante riciclo senza pudore di uomini, di strutture e di apparati: come nel caso eclatante di Gaetano Azzariti che, da presidente del Tribunale della Razza, massimo organismo dell'aberrazione razziale, diventa vent'anni dopo presidente della Corte costituzionale, massimo organismo di garanzia della democrazia, senza che nessuno gli abbia chiesto di ritrattare, né il monarchico Badoglio, né il comunista Togliatti, né il democristiano Gronchi.Gianni Oliva ci costringe, ancora una volta, a guardare alla storia con onestà, facendo luce su quanto i «conti non fatti sul passato» pesino ancora sul presente.Gianni Oliva, docente di Storia delle istituzioni militari, ha dedicato molti studi al periodo 1940-45. Da Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, I vinti e i liberati, Foibe, «Si ammazza troppo poco», Soldati e ufficiali, Il tesoro dei vinti, Gli ultimi giorni della Monarchia, La guerra fascista, La bella morte, Il purgatorio dei vinti. È presidente del conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
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Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comA un certo punto della storia italiana, è arrivato un politico, esponente di un partito piccolo e con poca identità, e ha cambiato il Paese. Quell'uomo era Bettino Craxi.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com?utm_source=navbar&utm_medium=web&r=306xbtTesto e voce di Salvatore Greco
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Luciano Canfora"Il fascismo non è mai morto"Edizioni Dedalowww.edizionidedalo.itSecondo alcuni, il fascismo è finito 79 anni fa. Per chi abbia familiarità con i tempi lunghi della storia, questa appare però, senza eccessivo sforzo mentale, come una sciocchezza. Lo riprova quotidianamente la cronaca, che certo non ci rallegra.Ciclicamente rispunta una teoria autoconsolatoria che sentenzia: il fascismo è finito in un preciso giorno di 79 anni fa. Per chi abbia familiarità con i tempi lunghi della storia, questa appare però, senza eccessivo sforzo mentale, come una sciocchezza. E basterebbe del resto la cronaca del settantennio che abbiamo alle spalle per convincersi della vacuità di una tale teoria. Lo riprova inoltre quotidianamente la cronaca, che certo non ci rallegra: tanto più che - come un secolo fa - non si tratta di una questione solo italiana. Del resto, tutte le principali forze politiche del Novecento, dai cattolici ai neoliberali, passando per i socialisti, vivono, uguali e diverse, e variamente denominate, nel nuovo secolo. La partita, a quanto pare, è ancora aperta.Luciano Canfora è professore emerito dell'Università di Bari, uno degli storici più noti a livello nazionale e internazionale. Dirige la rivista «Quaderni di storia» e collabora con il «Corriere della Sera» e altre testate. Autore di molti best seller, i suoi libri sono stati anche tradotti in diverse lingue. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Europa gigante incatenato (Dedalo, 2020), La democrazia dei signori (Laterza, 2022), Lezioni di filologia classica (il Mulino, 2023), Sovranità limitata (Laterza, 2023), La democrazia. Storia di un'ideologia (Laterza, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
Marcello Dòmini"Boom!"Marsilio Editoriwww.marsilioeditori.itRicciotti Chiusoli ha fatto la guerra e ne è uscito vivo. Suo fratello Candido è morto mentre collaborava con la Resistenza, i suoi zii hanno dovuto espatriare perché ebrei, il suo migliore amico, il padre che non ha avuto, era il podestà fascista di Bologna, Leandro Arpinati, ed è stato giustiziato. Ma la vita si sconta vivendo e Ricciotti, per il quale la gioia è il sentimento della realtà, venduta l'azienda agricola di famiglia allo zio ebreo rientrato in patria, decide di seguire una vecchia passione per i motori e apre la prima rivendita di Alfa Romeo in Emilia-Romagna.L'uomo è capace, allegro, ha i contatti, e a casa è felice: ha una moglie, tre figli, e il cibo non manca. Così, nei primi anni Cinquanta, la commissionaria Chiusoli diventa il centro di un mondo – il nostro – in piena espansione economica. La modernità e la velocità portano a case comode e palazzi, portano a ferrovie e strade. E dopo aver fatto le strade, ci vogliono le macchine per percorrerle. È allora naturale che, una volta cresciuti, i suoi figli lo affianchino nell'attività di famiglia, mentre l'Italia si appresta a addentrarsi in un nuovo periodo cupo, fatto di attentati e rapimenti: è proprio il terzogenito di Ricciotti, che porta lo stesso nome dello zio partigiano, a venire travolto dai nuovi conflitti che scuotono l'Italia degli anni di piombo, quando il terrorismo fa sentire la propria voce alzando in maniera inesorabile la posta in gioco.Dopo Di guerra e di noi, Marcello Dòmini rievoca altri vent'anni di storia italiana narrando le vicende della famiglia Chiusoli attraverso il Boom che dà il titolo al romanzo, dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, mettendo in risalto l'avventura e le contraddizioni che risiedono in ciascun uomo e in ciascuna famiglia: il fascismo mai processato, l'industria mai diventata davvero cultura, la volontà di costruire un mondo nuovo accompagnata alla nostalgia di quello vecchio. Raccontando la storia, Dòmini ci racconta il presente. Il nostro.Marcello Dòmini (Bologna, 1965) è medico-chirurgo e professore associato di chirurgia pediatrica all'Università di Bologna. Per Marsilio, oltre a Boom!, nel 2020 ha pubblicato il romanzo Di guerra e di noi, aggiudicandosi il premio John Fante Opera Prima 2021, il premio Massarosa 2020 e il premio Raffaele Artese-Città di San Salvo 2020, e arrivando finalista al premio Manzoni 2020 e al premio Acqui Storia 2020.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comNel 1981, quasi per caso, la giustizia italiana scopre l'esistenza di un gruppo segreto che vuole cambiare la costituzione e forse sovvertire la democrazia.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com?utm_source=navbar&utm_medium=web&r=306xbtTesto e voce di Salvatore Greco
Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comGli americani avevano Serpico e l'ispettore Callaghan, gli italiani.. avevavano il poliziottesco!Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com?utm_source=navbar&utm_medium=web&r=306xbtTesto e voce di Salvatore GrecoMusica sullo sfondo:Almost in F - Tranquillity di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100394Artista: http://incompetech.com/
Carmelo Burgio"Nassiriyah. Dall'attentato alla ricerca della verità"Vallecchi Firenzewww.vallecchi-firenze.itIraq, città di Nassiriyah, 12 novembre 2003, 10.40 del mattino (ore locale), un camion cisterna lanciato a tutta velocità esplode davanti all'ingresso della base militare Maestrale, sede della MSU italiana dei Carabinieri. L'attentato, rinominato subito dai mass media Strage di Nassiriyah provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni: l'esplosione è così violenta da distruggere completamente la base Maestrale riducendola a un rudere di cemento. Anche il complesso Libeccio, distante qualche centinaio di metri, viene investito. A vent'anni dalla tragedia, il generale Carmelo Burgio racconta la sua verità sull'attentato. Proprio in quei giorni fatali l'autore assumeva il comando della missione al posto del suo predecessore che terminava il mandato. Nassiriyah ricostruisce l'attacco terroristico del 12 novembre, i mesi immediatamente successivi dedicati alla ricostruzione del reparto e la lunga vicenda giudiziaria, volta a individuare le responsabilità penali e civili dei comandanti sul terreno. Una testimonianza diretta e personale di un evento drammatico che ha segnato la storia dell'Italia e dell'Arma dei Carabinieri.Carmelo Burgio Gen. di Corpo d'Armata (ris) nei Carabinieri, ha prestato servizio soprattutto nell'Arma Territoriale – in Sardegna, Sicilia e Campania – e in reparti paracadutisti. Ha all'attivo oltre 700 lanci, e ha concluso la carriera reggendo, in successione, le Scuole dell'Arma e i comandi Interregionali Culqualber (Calabria e Sicilia) e Podgora (Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria). Ha partecipato alle missioni in Libano, Bosnia-Erzegovina, Albania, Iraq e Afghanistan ed è decorato – fra l'altro – di Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, Medaglia di Bronzo al Valore dell'Arma, Croce d'Oro al Merito dell'Arma, due Croci di Bronzo al Merito dell'Esercito e Legion of Merit USA. Conferenziere, scrive per varie riviste di storia militare. Ha dato alle stampe alcune opere a carattere storico e GIS - La vera storia del Gruppo d'Intervento Speciale, I ragazzi del Tuscania. 1980-2010, le missioni in Libano - Bosnia - Albania - Iraq - Afghanistan nei ricordi di un carabiniere paracadutista e I Carabinieri in Afghanistan.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
I decenni hanno un'identità? Di sicuro gli anni 80 italiani ci provano! Leggerezza, colore, divertimento... e altro?Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: http://eepurl.com/hVUHW5Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comTesto e voce di Salvatore GrecoSullo sfondo:Fluidscape di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100393Artista: http://incompetech.com/
In this episode, we talk about one of the most famous Italian companies ever, FIAT.Support the project on Tipeee or Patreon and receive transcriptions of each episode, complete with translations of the most challenging words:https://en.tipeee.com/italian-stories-with-davide/news/176757.https://www.patreon.com/posts/91756973/.Donation - Paypal:https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=HJF6KQ4BY27Y2.Hope you enjoy and...Ci vediamo presto!Music by Davide Emanuelli
In this episode, we talk about one of Italy's greatest natural tragedies: the Vajont tragedy..Support the project on Tipeee or Patreon and receive transcriptions of each episode, complete with translations of the most challenging words:https://it.tipeee.com/italian-stories-with-davide/news/175095.https://www.patreon.com/posts/90720523.Donation - Paypal:https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=HJF6KQ4BY27Y2.Hope you enjoy and...Ci vediamo presto!Music by Davide Emanuelli
Nel 1980 una bomba è esplosa nella stazione di Bologna. Non era un caso, non era un incidente, è un grande mistero italiano.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: http://eepurl.com/hVUHW5Per altre informazioni, contenuti e le trascrizioni dei vecchi episodi, visita il sito www.salvatoreracconta.comTesto e voce di Salvatore GrecoSullo sfondo:The golden present - Jesse Gallagher
Marco RevelliConvegno Internazionale8 settembre 1943-2023Riflettere sulla storia italiana da un luogo di memoriaStoriografia internazionale ed esperienze di territorioBorgata Paraloup, Rittana (Cuneo)Sabato 9 settembre 2023, ore 10-16.30La Fondazione Nuto Revelli, in collaborazione con Borgata Paraloup e l'Istituto storico dellaResistenza di Cuneo, organizzano per sabato 9 settembre un convegno internazionale conrelatori provenienti dalla Germania per celebrare l'avvio delle celebrazioni dell'ottantesimoanniversario dell'inizio della Lotta di Liberazione dell'Italia dal nazifascismo e riflettere sulrapporto fra storia e luoghi di memoria.Il convegno, che gode del Patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, ComitatoResistenza e Costituzione ed è inserito nell'ambito delle manifestazioni 1943-2023 Ora esempre Resistenza coordinato dall'Istituto storico della Resistenza di Cuneo, si svolgerà in unluogo di memoria unico come Paraloup, “al riparo dai lupi”, la borgata alpina a 1.360 metriin Valle Stura in provincia di Cuneo che fu sede, fra settembre 1943 e aprile 1944, dellabanda partigiana Italia Libera dei gruppi di Giustizia e Libertà, in cui militarono circaduecento giovani ventenni provenienti da tutta Italia, fra cui Duccio Galimberti, Dante LivioBianco, Giorgio Bocca e lo stesso Nuto Revelli.“Storia e memoria sono le due vie attraverso le quali il passato comunica col presente”,afferma Marco Revelli, Presidente della Fondazione Nuto Revelli. “Due vie analoghe ma nonidentiche: la storia affidata alla conoscenza dei fatti attraverso i documenti e la lorooggettività, la memoria alla soggettività dei testimoni e all'empatia che con essi si stabilisce.Oggi, a ottant'anni dagli eventi che hanno posto le basi della nuova Europa, la storiografiaha prodotto una sistematica mole di studi e ricerche, capaci di consegnarci un quadropressoché completo, mentre la memoria, dopo una lunga stagione di creativa ricostruzioneletteraria e diaristica della quotidianità vissuta dai protagonisti, vede la progressivascomparsa dei testimoni diretti e il passaggio di mano dalle persone ai luoghi in cui gli eventisi svolsero, come custodi e protagonisti del racconto.”Il convegno intende appunto incrociare queste due dimensioni: favorire un dialogo trastudiosi sulla Resistenza italiana ed europea, a partire dalla data fondativa dell'8 settembre1943, con confronti incrociati soprattutto tra Italia e Germania, in un luogo di memoriaparticolarmente pregnante (la borgata Paraloup, sulle montagne cuneesi, doveimmediatamente dopo l'armistizio nacque la prima formazione partigiana italiana diGiustizia e Libertà, la banda Italia libera) offrendo loro come riferimento anche una serie diesperienze di valorizzazione di quel racconto sul territorio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
La storia della strage di Ustica, quando un aereo di linea è caduto improvvisamente in mare uccidendo 81 persone. E no, non è stato un incidente.Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: http://eepurl.com/hVUHW5Per altre informazioni, contenuti e le trascrizioni dei vecchi episodi, visita il sito www.salvatoreracconta.comTesto e voce di Salvatore GrecoSullo sfondo:Orison – Dan Bodan Fractal of lights – Chris Haugen End of the Era - Kevin MacLeod - License: CC BY 3.0 (http://goo.gl/BlcHZR) Download: https://youtu.be/nWJG2xfx538 Emotional sad guitar – Chalashvili Music