Podcasts about scuola normale

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il posto delle parole
Lina Bolzoni "Lettura: un meraviglioso isolamento"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 26, 2025 27:19


Lina Bolzoni"Lettura: un meraviglioso isolamento"Domenica 8 giugno 2025, ore 15:30Memoria Festival, Mirandolahttps://memoriafestival.it/evento/lettura-un-meraviglioso-isolamento/Lettura: un meraviglioso isolamentoCon Lina Bolzoni e Marco VigevaniQuando si apre un libro la solitudine è solo apparente: subito accanto a noi emergono fantasie, altri mondi, emozioni, ricordi, sensazioni. Due grandi conoscitori del mondo letterario come Lina Bolzoni e Marco Vigevani ci mostrano cosa è in grado di offrirci la lettura: uno spazio personale e intimo in cui la mente può viaggiare, riflettere e scoprire nuove dimensioni dell'esperienza umana.Lina Bolzoni"Una meravigliosa solitudine"L'arte di leggere nell'Europa modernaEinaudi Editorehttps://www.einaudi.it/catalogo-libri/critica-letteraria-e-linguistica/filologia-e-critica-letteraria/una-meravigliosa-solitudine-lina-bolzoni-9788806233594/Viviamo in un mondo in cui i modi di comunicare, e di pensare, cambiano a una velocità che la storia non ha mai conosciuto. Cosa significa tutto questo per la lettura? Davanti ai rischi, e alle nuove sfide che oggi si delineano, questo libro guarda al passato per farne emergere i grandi miti che hanno nutrito l'esperienza della lettura all'inizio del mondo moderno: miti pieni di fascino, fragili e potenti insieme; inesorabilmente lontani, ci osservano con "uno sguardo familiare".Lina Bolzoni ha insegnato alla Scuola Normale di Pisa, all'Università di Harvard, alla Ucla e al Collège de France. Ha curato l'edizione delle Opere letterarie di Tommaso Campanella e la parte introduttiva della mostra La fabbrica del pensiero: dall'arte della memoria alle neuroscienze (Firenze-Parigi 1990). Ha pubblicato, tra gli altri, La rete delle immagini. Predicazione in volgare dalle origini a San Bernardino da Siena (Einaudi) vincitore del Premio speciale del Presidente al Premio Viareggio (2002) e del Premio Brancati per la saggistica, Il cuore di cristallo. Ragionamenti d'amore, poesia e ritratto nel Rinascimento (Einaudi, 2010), Una meravigliosa solitudine. L'arte di leggere nell'Europa moderna (Einaudi, 2019), vincitore del premio De Sanctis, Nel giardino dei libri (Mauvais livres 2023) e con José Tolentino Mendonça Poesia e stupore. Antiche e moderne esperienze (Treccani, 2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Anima Latina
Anima Latina - CLXXXIII - 23.02.2025

Anima Latina

Play Episode Listen Later Feb 23, 2025 24:58


Habemus podcast! CLXXXIII puntata di Anima Latina con Federica Scognamiglio, studiosa di letteratura greca e filologia classica, che spiega quanto sia importante per un ricercatore conoscere il latino anche per consultare la bibliografia scientifica, e don Mario Popovic, dell'Ufficio Lettere Latine, che rivela l'origine biblica dell'invito "aperite portas" pronunciato dai Papi in apertura del Giubileo. Ospiti: Don Mario Popovic, scriptor dell'Ufficio Lettere Latine della Segreteria di Stato vaticana Federica Scognamiglio, studiosa di letteratura greca e filologia classica, dottore di Ricerca della Scuola Normale di Pisa e attualmente assegnista di ricerca presso l'Università di Messina Conducono: Fabius Colagrande & Maria Milvia Morciano Puoi ascoltare tutti i podcast di Radio Vaticana - Vatican News cliccando qui: vaticannews.va/it/podcast.html

Nessun luogo è lontano
Siria nel caos, anatomia di una ribellione

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Dec 5, 2024


La caduta di Hama potrebbe essere l'inizio della fine del regime di Bashar al-Assad. In tredici anni di guerra civile, la città che era sempre rimasta sotto il controllo governativo è stata presa dai ribelli sunniti. Ne parliamo con Silvia Carenzi, ricercatrice Ispi e Scuola Normale di Pisa.

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
Il raid su Damasco fa infuriare l'Iran

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Apr 2, 2024


Raid israeliano a Damasco, l’Iran accusa anche gli Stati Uniti. Le amministrative turche segnano la sconfitta di Erdogan. Con noi Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali. Prosegue il dibattito sulla collaborazione tra università italiane e israeliane. Sentiamo Guglielmo Meardi, preside della Classe in scienze politico-sociali della Scuola Normale di Pisa. Sanità in affanno: l’Italia spende la metà di Germania e Francia. Ne parliamo con Marzio Bartoloni, esperto di sanità de Il Sole 24 Ore.

il posto delle parole
Nicolangelo D'Acunto "Sillabario Medievale"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 24, 2023 24:52


Nicolangelo D'Acunto"Sillabario medievale"Vita e Pensierowww.vitaepensiero.itIl Sillabario medievale affronta, attraverso l'analisi di undici parole chiave, alcune problematiche fra le più interessanti e innovative dell'odierno panorama medievistico italiano ed europeo, muovendosi con disinvoltura tra le fonti e il dibattito storiografico. L'autore tratta di alcuni importanti nodi storiografici che hanno animato e tutt'oggi animano il dibattito interno alla disciplina: il determinismo ambientale, la spazialità, il dissenso, il rapporto fra gerarchia e libertà, fra sacro e profano, il desiderio, il nesso fra responsabilità e individualità, la nozione di carisma, la teoria degli «ordines», i concetti di Riforma (con particolare riguardo all'XI secolo), Rinascimento e Rivoluzione. Ogni parola di questo Sillabario viene illustrata e discussa facendo riferimento al dibattito storiografico e all'applicazione nell'ambito della ricerca medievistica. Un libro utile per comprendere alcune nozioni fondamentali inerenti la cultura e la mentalità medievale; al contempo, viva espressione di una peculiare visione storiografica, che in dialogo con le scienze sociali approfondisce il quadro sociale e culturale del tempo, senza mai dimenticare l'aderenza al contesto storico.Nicolangelo D'Acunto (Albenga, 1966) ha studiato alla Scuola Normale di Pisa. Ordinario di Storia medievale all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia, è direttore del Dipartimento di Studi medievali, umanistici e rinascimentali e del Centro per la Storia degli Insediamenti Monastici Europei (CESIME). Tra le sue pubblicazioni: Cum anulo et baculo. Vescovi dell'Italia medievale dal protagonismo politico alla complementarietà istituzionale (Spoleto 2019) e La lotta per le investiture. Una rivoluzione medievale (998-1122), (Roma 2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

il posto delle parole
Lucia Cataldo, Marta Paraventi "Il museo oggi"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 27, 2023 28:58


Lucia Cataldo, Marta Paraventi"Il museo oggi"Modelli museologici e museografici nell'era della digital transformationHoepli Editorehttps://hoepli.itLa nuova edizione di questo manuale dedicato alla museologia e alla museografia contemporanee si presenta completamente aggiornata sia nella trattazione sia nelle scelte iconografiche. Il volume, che trasmette l'idea di museo come spazio aperto di formazione e di progettazione, in grado di evolversi con il pubblico pur nella salvaguardia della storia, affronta i temi trattati con un approccio multidisciplinare orientato alla dimensione digitale contemporanea. Tra i nuovi e i più recenti argomenti trattati si evidenziano in particolare i musei del futuro, i metodi di coinvolgimento dei nuovi pubblici e gli studi internazionali sulla progettazione del display museale e sulla User Experience. Viene inoltre posta grande attenzione anche alle nuove frontiere della comunicazione museale e del marketing. La nuova edizione appare infine innovativa in materia di management alla luce delle normative nazionali, dei documenti internazionali, dell'Agenda 2030 e dei contesti geopolitici, segnati da conflitti e pandemie. Arricchito da numerosi approfondimenti online, il testo è altresì disponibile in versione eBook+ a colori, per una migliore fruizione delle immagini.Lucia Cataldo, dottore di ricerca in Archeologia presso Sapienza Università di Roma, è docente di Museologia e di Storia dell'arte presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata, dove coordina il Dipartimento di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico. Insegna anche nelle Accademie di Belle Arti di Firenze e di Verona. Per Hoepli ha curato il volume Musei e patrimonio in rete (2014).Marta Paraventi, specializzata in Storia dell'arte presso l'Università di Bologna, si è perfezionata in Gestione e valorizzazione dei beni culturali alla Scuola Normale di Pisa. Funzionario della Regione Marche (2000-2020), con responsabilità nel settore museale e culturale, è docente di ruolo di Storia dell'arte nella Scuola secondaria di secondo grado, tiene seminari universitari e svolge consulenze per musei.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

il posto delle parole
Maddalena Vaglio Tanet "Tornare dal bosco"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 13, 2023 24:46


Maddalena Vaglio Tanet"Tornare dal bosco"Marsilio Editorihttps://marsilioeditori.itIl bosco è il bosco, la montagna è la montagna, il paese è il paese e la maestra Silvia è la maestra Silvia, ma è scomparsa. In una piccola comunità agitata dal vento della Storia che investe tutta l'Italia all'inizio degli anni Settanta, Silvia, la maestra, esce di casa una mattina e invece di andare a scuola entra nel bosco. Il motivo, o forse il movente, è la morte di una sua alunna. Non la morte: il suicidio. La comunità la cerca, ma teme che sia troppo tardi, per trovarla o per salvarla, e in qualche modo che queste due morti siano una maledizione. Il paese è di montagna e le paure e i sentimenti, che pure non possono essere negati, non possono nemmeno essere nominati.Teme il paese il contagio di una violenza tutta umana e mai sopita, una violenza che dopo due guerre mondiali si è trasfusa in una guerra civile, politica. La maestra però non si trova e il paese, per continuare a vivere e convivere con il lutto e l'incertezza, si distoglie. In questa distrazione, Martino, il bambino che non è nato nel paese e nemmeno è stato accolto, tagliando per il bosco incrocia un capanno abbandonato, e nel capanno, color della muffa e dorata come il cappello di un fungo, sta la maestra. Il bambino non dice di averla trovata, e la maestra non parla.Ma il bambino torna e la maestra, in fondo, lo aspetta. A partire da fatti reali e racconti di famiglia, articoli di giornali, dicerie e mitologie, Maddalena Vaglio Tanet racconta una storia di possibilità e di fantasmi, di esseri viventi che inciampano in vicende più grandi di loro, e di bambini dei quali – come scriveva Simona Vinci, al suo esordio – non si sa niente, se non che sono gli unici a conoscere quanta realtà ci sia nelle fiabe, quanto amore stia nella paura, e quante sorprese restino acquattate nel bosco.Maddalena Vaglio Tanet (1985) ha studiato letteratura all'Università di Pisa e alla Scuola Normale. Si è poi trasferita a New York per un dottorato alla Columbia University. Adesso abita a Maastricht e lavora come scout letteraria. Ha pubblicato poesie in italiano e tedesco, oltre ai libri illustrati Il cavolo di Troia e altri miti sbagliati (Rizzoli 2020, finalista al premio Strega Ragazzi 2021 come miglior esordio) e Casa musica (come un papero innamorato) (Raum Italic 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Kult
13 - Che fare?

Kult

Play Episode Listen Later Mar 29, 2023 57:37


Siamo arrivati alla fine. Nell'ultimo episodio di Kult proviamo a unire i fili, raccontando di significati applicati al Lenin simbolo da comunità molto diverse tra loro. Dalla Russia di Putin a Piazza Lenin di Cavriago, raccontiamo dei nuovi significati di un'icona che si trasforma pur non cambiando forma. A questa puntata hanno collaborato: Giovanni Savino, ex professore all'Accademia Presidenziale di Mosca ora all'Università Federico II di Napoli; Gian Piero Piretto, ex docente di Cultura russa e Metodologia della cultura visuale all'Università degli Studi di Milano; Maria Chiara Franceschelli, dottoranda alla Scuola Normale di Pisa specializzata in società civile e movimenti sociali in Russia; Max Collini, il cantante degli Offlaga Disco Pax; Francesca Bedogni, Sindaca Cavriago; Massimo Zamboni, autore de La Trionferà e fondatore dei leggendari CCCP. Siamo Angelo Zinna & Eleonora Sacco, gli autori di Cemento Podcast. Siamo tornati per raccontarvi essenzialmente una storia di idee. Idee dopo le quali la vita di miliardi di persone non sarebbe mai più stata la stessa. Questa storia inizia con un ragazzo tedesco che va a Londra a vedere le fabbriche di suo padre, e finisce con centinaia di statue di Lenin che cadono giù, una dopo l'altra, in diversi paesi del mondo. È l'onda lunga della storia, che fa il suo corso. L'onda sommerge e lava, ma qualcosa resiste. Qualche roccia ben ancorata a terra, che l'onda bagna soltanto, senza trascinarla via. Una di quelle rocce si trova in un paesino sperduto della bassa padana, in provincia di Reggio Emilia. Dove l'aria che si respira arriva da lontano, e non sa di provincia. Se ti è piaciuto Kult, puoi ascoltare anche il nostro primo podcast, Cemento. Per contattarci puoi scrivere a posta@cementopodcast.it.

Radio Brea
Come districarsi nel canone di Tolkien

Radio Brea

Play Episode Listen Later Nov 18, 2022 224:41


Il concetto di "canone" in Tolkien è stato, ed è tutt'ora, argomento ampiamente dibattuto nell'ambito degli studi e recentemente inaspritosi con l'uscita della serie televisiva "Gli Anelli del Potere". Ma è possibile definire il "canone" in Tolkien? E in quale modo rispetto ad altri autori? È coretto parlare di canonicità tra libri, film e serie tv? Ma, soprattutto, quali opere del Professore sarebbero canoniche e quali, anche inaspettate, non ne rientrerebbero? Cercheranno di rispondere a queste e altre domande tre esperti studiosi di rinomata levatura nazionale e internazionale, Beppe Pezzini, Oronzo Cilli e Ivano Sassanelli, moderati da Pierluigi Cuccitto con il supporto dello staff di Radio Brea. La puntata andrà in onda Venerdì 18 Novembre sul canale Twitch di Radio Brea

Radio Brea
Come districarsi nel canone di Tolkien

Radio Brea

Play Episode Listen Later Nov 18, 2022 224:41


Il concetto di "canone" in Tolkien è stato, ed è tutt'ora, argomento ampiamente dibattuto nell'ambito degli studi e recentemente inaspritosi con l'uscita della serie televisiva "Gli Anelli del Potere". Ma è possibile definire il "canone" in Tolkien? E in quale modo rispetto ad altri autori? È coretto parlare di canonicità tra libri, film e serie tv? Ma, soprattutto, quali opere del Professore sarebbero canoniche e quali, anche inaspettate, non ne rientrerebbero? Cercheranno di rispondere a queste e altre domande tre esperti studiosi di rinomata levatura nazionale e internazionale, Beppe Pezzini, Oronzo Cilli e Ivano Sassanelli, moderati da Pierluigi Cuccitto con il supporto dello staff di Radio Brea. La puntata andrà in onda Venerdì 18 Novembre sul canale Twitch di Radio Brea

Quotomania
Quotomania 304: Carlo Ginzburg

Quotomania

Play Episode Listen Later Oct 1, 2022 1:52


Subscribe to Quotomania on Simplecast or search for Quotomania on your favorite podcast app!Carlo Ginzburg (1939) has taught at the University of Bologna, at UCLA, at the Scuola Normale of Pisa. His  books, translated into more  than twenty languages, include The Night Battles; The Cheese and the Worms; Clues, Myths, and the Historical Method; The Enigma of Piero della Francesca; History, Rhetoric, and Proof; The Judge and the Historian; Wooden Eyes; No Island is an Island; Threads and Traces; Fear Reverence Terror: Five Essays in Political Iconography.  He received the Aby Warburg Prize (1992), the Humboldt-Forschungs Prize (2007), the Balzan Prize for the History of Europe, 1400-1700 (2010) and sixteen honorary degrees from different universities. From https://history.ceu.edu/people/carlo-ginzburg. For more information about Carlo Ginzburg:Previously on The Quarantine Tapes:Elif Shafak about Ginzburg, at 06:55: https://quarantine-tapes.simplecast.com/episodes/the-quarantine-tapes-025-elif-shafakJorie Graham about Ginzburg, at 10:45: https://quarantine-tapes.simplecast.com/episodes/the-quarantine-tapes-139-jorie-grahamThe New History: Confessions and Conversations: https://www.wiley.com/en-us/The+New+History%3A+Confessions+and+Conversations-p-9780745630212“Being Jewish, Becoming Jewish: Carlo Ginzburg in Conversation with Paul Holdengräber”: https://www.youtube.com/watch?v=gM5RIFd8mjE“Interview with Carlo Ginzburg”: https://www.versobooks.com/blogs/4460-there-is-always-in-history-this-possibility-of-the-unexpected-interview-with-carlo-ginzburg

Italian Wine Podcast
Ep. 902 Historic Perspectives On Wine Blog | Wine2Wine Recorded Sessions

Italian Wine Podcast

Play Episode Listen Later May 12, 2022 39:49


Welcome to Episode 902; Historic perspectives on wine blogs with José Rallo and Felicity Carter Welcome to Wine2Wine Business Forum 2021 Series. The sessions are recorded and uploaded on Italian Wine Podcast. wine2wine is an international wine business forum, held annually in Verona Italy since 2014. The event is a key reference point for wine producers and a diverse variety of wine professionals eager to develop and grow their wine business worldwide. About the Speaker Felicity Carter is a Journalist and editor, she is the Executive Editor at The Drop, the content arm of Pix. Previously she worked for Meininger Verlag, Europe's biggest wine and spirits publisher, where she built Meininger's Wine Business International into the world's only global wine business magazine, with correspondents from 30 countries and subscribers in 38 To learn more visit: Instagram: @carter.felicity Twitter: @FelicityCarter LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/felicity-carter-a5754380/ More about the Moderator José Rallo represents the fifth generation of a Sicilian family with 160 years of experience in quality wine. She graduated in Business and Economics at the S. Anna School of Higher Education and Specialization in Pisa with the highest degree “cum laude plus honorable mention”. After a professional experience in international management consulting companies, in the early 90s José Rallo joined Donnafugata, the family winery founded in 1983 by her parents Giacomo and Gabriella. Together with her brother Antonio, she is today the managing director. Donnafugata has 5 wineries and over 400 hectares of vineyards between Marsala, Contessa Entellina, Pantelleria, Etna and Vittoria, all territories with extraordinary potential. Face and voice of the company, José Rallo leads the marketing and public relations team, oversees management control and the quality system. She is committed to the eco-sustainable and cultural development of her territory: from energy savings to the production of energy from renewable sources, up to the certification of the carbon-footprint; for 20 years she has supported the Scuola Normale di Pisa in archaeological excavations in Sicily and financed the “Giuseppe Nenci” Study Award. To learn more visit: Instagram: @jose.rallo Let's keep in touch! Follow us on our social media channels: Instagram @italianwinepodcast Facebook @ItalianWinePodcast Twitter @itawinepodast Tiktok @MammaJumboShrimp LinkedIn @ItalianWinePodcast If you feel like helping us, donate here www.italianwinepodcast.com/donate-to-show/ Until next time, cin cin!

Prisma
Prisma di lunedì 11/04/2022

Prisma

Play Episode Listen Later Apr 11, 2022 77:26


Guerra in Ucraina, ultimi sviluppi, analisi e commenti. Con Emanuele Valenti e Francesco Strazzari della Scuola Normale . Superiore di Pisa. Elezioni in Francia, i risultati del primo turno commentati da Francesco Giorgini, Luisa Nannipieri e Eric Joszef di Libération. San Siro, a che punto siamo e quale l'impatto ambientale dell'operazione nuovo stadio con Michele Crosti e il professore del Politecnico di Milano Paolo Pileri

guerra francia pisa ucraina prisma san siro elezioni luned politecnico superiore scuola normale luisa nannipieri francesco giorgini michele crosti
Database - Numeri, parole e analisi  sull’Italia che cambia

28-10-2021. Database. Un programma di RAI – GR Parlamento in collaborazione con l'Istituto Cattaneo. Nella puntata di oggi Carlo Albertazzi discute delle proposte sul salario minimo con Paolo Barbieri (Ordinario di Sociologia economica all'Università di Trento) e Guglielmo Meardi (Preside della Classe di Scienze politico-sociali della Scuola Normale di Pisa).

Gramsci Audio
S1E21 - Nel 1° volume delle Confessioni e professioni di fede

Gramsci Audio

Play Episode Listen Later May 23, 2020 1:24


Testo integrale: 1° volume delle Confessioni e professioni di fede già citate sono contenute le risposte dei seguenti letterati ecc. italiani: Angiolo Silvio Novaro, prof. Alfredo Poggi, prof. Enrico Catellani, Raffaele Ottolenghi, prof. Bernardino Varisco, Augusto Agabiti, prof. A. Renda, Vittore Marchi, direttore del giornale «Dio e Popolo», Ugo Janni, pastore valdese, A. Paolo Nunzio, Pietro Ridolfi Bolognesi, Nicola Toscano Stanziale, direttore della «Rassegna Critica», Dott. Giuseppe Gasco, Luigi Di Mattia, Ugo Perucci, maestro elementare, prof. Casimiro Tosini, direttore di Scuola Normale, Adolfo Artioli, prof. Giuseppe Morando, direttore della «Rivista Rosminiana», preside del Liceo Ginnasio di Voghera, prof. Alberto Friscia, Vittorio Nardi, Luigi Marrocco, pubblicista, G. B. Penne, Guido Piccardi, Renato Bruni, prof. Giuseppe Rensi. Quaderni del Carcere 1, Testo 21 Versione completa disponibile qui: http://quaderni.gramsciproject.org Musica: Focus by A. A. Aalto https://freemusicarchive.org/music/A_A_Aalto/Connections/Focus Find out more at https://gramsci-audio.pinecast.co This podcast is powered by Pinecast.

Tecnologia
TECNOLOGIA - Stefano Ghidini: "Vi spiego perché la scuola a distanza funziona come la scuola normale (e anche meglio)"

Tecnologia

Play Episode Listen Later Mar 21, 2020 27:50


TECNOLOGIA - Stefano Ghidini: "Vi spiego perché la Smart School funziona come la scuola normale (e anche meglio)"In questo podcast Mat fa una bellissima chiacchierata con Stefano Ghidini, Amministratore di C2 Group su come fare scuola nell'era delle scuole chiuse.La scuola da casa è infatti diventata ora la condizione di normalità per milioni di studenti italiani, dalle elementari all'università.Quella che sembra a tutti una condizione precaria e difficile, è in realtà una situazione ricca di opportunità e di lati positivi. Stefano, che si occupa da anni di tecnologia abilitante per le Smart School, ci racconta nei dettagli e senza dimenticare nulla, anche i problemi (per esempio, la scarsità di hardware disponibile in questo momento a causa del blocco di produzione in Cina).Mat, poi, propone a Stefano 5 domande raccolte da professori, studenti e genitori per avere chiarezza su diversi aspetti chiave della Smart School. Insomma, un podcast che racconta come questa nuova dimensione scolastica non debba essere vissuta come una negatività. E di visioni positive, in questo momento, c'è davvero bisogno. Buon ascolto!!Altri contenuti su www.radioit.it

Radio IT
TECNOLOGIA - Stefano Ghidini: "Vi spiego perché la scuola a distanza funziona come la scuola normale (e anche meglio)"

Radio IT

Play Episode Listen Later Mar 21, 2020 27:50


TECNOLOGIA - Stefano Ghidini: "Vi spiego perché la Smart School funziona come la scuola normale (e anche meglio)" In questo podcast Mat fa una bellissima chiacchierata con Stefano Ghidini, Amministratore di C2 Group su come fare scuola nell'era delle scuole chiuse. La scuola da casa è infatti diventata ora la condizione di normalità per milioni di studenti italiani, dalle elementari all'università. Quella che sembra a tutti una condizione precaria e difficile, è in realtà una situazione ricca di opportunità e di lati positivi. Stefano, che si occupa da anni di tecnologia abilitante per le Smart School, ci racconta nei dettagli e senza dimenticare nulla, anche i problemi (per esempio, la scarsità di hardware disponibile in questo momento a causa del blocco di produzione in Cina). Mat, poi, propone a Stefano 5 domande raccolte da professori, studenti e genitori per avere chiarezza su diversi aspetti chiave della Smart School. Insomma, un podcast che racconta come questa nuova dimensione scolastica non debba essere vissuta come una negatività. E di visioni positive, in questo momento, c'è davvero bisogno. Buon ascolto!! Altri contenuti su www.radioit.it

Radio Brea
LCDRB S1:Ep03 - The Tree of Tales

Radio Brea

Play Episode Listen Later Jan 30, 2020 134:11


Stagione 1, Episodio 3 - The Tree of Tales PROGRAMMA DELLA PUNTATA: - APPROFONDIMENTO TOLKIENIANO con LUKE&TONY L'approfondimento della puntata verrà dedicato all'evento The Tree Of Tales che si terrà a Rimini dal 18 al 23 Agosto 2020. Interverrano in diretta Oronzo Cilli (Tolkieniano Collection) e il prof Giuseppe Pezzini. - OSPITE DELLA SERATA : GIUSEPPE PEZZINI Giuseppe Pezzini è Professore Associato in Latino all'Università di St Andrews, in Scozia. Ha studiato alla Scuola Normale di Pisa e all'Università di Oxford. Le sue pubblicazioni riguardano principalmente la linguistica e la filologia latina, la commedia romana, e la teoria della finzione letteraria, antica e moderna; è collaboratore dell'Institute for Theology, Imagination and the Arts dell'Università di St Andrews, e contribuisce assiduamente al Journal of Inklings Studies. - NOTIZIE FANTASY con Gilby e Ichi (tv, cinema, musica e videogame) NON MANCATE! COME SEGUIRE RADIO BREA: - per VEDERCI live, seguite le pagine Radio Brea - La WebRadio di Sentieri Tolkieniani e Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani da cui andremo in diretta - per SENTIRCI in diretta, andate su www.spreaker.com/sentieritolkieniani - per ASCOLTARE i podcast su www.gopod.me/radiobrea, dove potrete selezionare il servizio di podcasting che preferite! COME INTERAGIRE? COMMENTI: Scrivete in diretta su spreaker.com/sentieritolkieniani o sul video in diretta che verrà trasmesso sulle nostre pagine Facebook MESSAGGI AUDIO: inviateli via Whatsapp al numero 391 3790739 COME SUPPORTARE RADIO BREA? Abbiamo aperto da pochi giorni il nostro canale KoFi sul quale fare delle piccole donazioni per permettere all'associazione Sentieri Tolkieniani di mantenere il progetto Radio Brea. Per effettuare una donazione, visitate il sito https://ko-fi.com/radiobrea

Radio Brea
LCDRB S1:Ep03 - The Tree of Tales

Radio Brea

Play Episode Listen Later Jan 30, 2020 134:11


Stagione 1, Episodio 3 - The Tree of Tales PROGRAMMA DELLA PUNTATA: - APPROFONDIMENTO TOLKIENIANO con LUKE&TONY L'approfondimento della puntata verrà dedicato all'evento The Tree Of Tales che si terrà a Rimini dal 18 al 23 Agosto 2020. Interverrano in diretta Oronzo Cilli (Tolkieniano Collection) e il prof Giuseppe Pezzini. - OSPITE DELLA SERATA : GIUSEPPE PEZZINI Giuseppe Pezzini è Professore Associato in Latino all’Università di St Andrews, in Scozia. Ha studiato alla Scuola Normale di Pisa e all’Università di Oxford. Le sue pubblicazioni riguardano principalmente la linguistica e la filologia latina, la commedia romana, e la teoria della finzione letteraria, antica e moderna; è collaboratore dell’Institute for Theology, Imagination and the Arts dell’Università di St Andrews, e contribuisce assiduamente al Journal of Inklings Studies. - NOTIZIE FANTASY con Gilby e Ichi (tv, cinema, musica e videogame) NON MANCATE! COME SEGUIRE RADIO BREA: - per VEDERCI live, seguite le pagine Radio Brea - La WebRadio di Sentieri Tolkieniani e Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani da cui andremo in diretta - per SENTIRCI in diretta, andate su www.spreaker.com/sentieritolkieniani - per ASCOLTARE i podcast su www.gopod.me/radiobrea, dove potrete selezionare il servizio di podcasting che preferite! COME INTERAGIRE? COMMENTI: Scrivete in diretta su spreaker.com/sentieritolkieniani o sul video in diretta che verrà trasmesso sulle nostre pagine Facebook MESSAGGI AUDIO: inviateli via Whatsapp al numero 391 3790739 COME SUPPORTARE RADIO BREA? Abbiamo aperto da pochi giorni il nostro canale KoFi sul quale fare delle piccole donazioni per permettere all'associazione Sentieri Tolkieniani di mantenere il progetto Radio Brea. Per effettuare una donazione, visitate il sito https://ko-fi.com/radiobrea

BASTA BUGIE - Omosessualità
Da donna a uomo e da uomo ad... alieno a-gender

BASTA BUGIE - Omosessualità

Play Episode Listen Later Sep 26, 2019 12:49


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5831DA DONNA A UOMO E DA UOMO AD... ALIENO A-GENDER di Manuela AntonacciAi benpensanti che sostengono che l'ideologia gender con tutti i suoi frutti folli e nefasti, sia invenzione di un manipolo di esaltati, vogliamo dedicare questa storia che è solo una delle tante e recenti, deliranti conseguenze di una mentalità ormai diffusa che pretende di identificare la realtà con la fantasia, scindendo il sesso biologico dall'identità psichica maschile e femminile e trasformando la realtà in percezione e la percezione, di conseguenza, in qualcosa di estremamente reale, qualunque sia la follia che veicoli.Prima di arrivare a parlare di quest'ultimo "caso", che un tempo, nemmeno lontano, ahinoi, sarebbe stato definito e trattato, appunto, come un "caso psichiatrico" e, davanti a cui oggi, invece, ci si inchina in nome della "libertà di scelta", vogliamo ricordare brevemente alcuni ameni esempi della deriva antropologica a cui può portare chi abbraccia gli assunti dell'ideologia gender: pensiamo ai "transpecie" ovvero quegli individui che non si sentono "umani" ma di un'altra specie come gli "uomini-cane" che si comportano come cuccioli a tutti gli effetti, chiedendo coccole ai loro padroni, mangiando in una scodella, arrivando persino a passeggiare a quattro zampe per le vie della città, ovviamente al guinzaglio, o ancora gli "age gender" coloro che non si identificano con la loro età anagrafica, come il papà di ben 6 figli che a Toronto ha trovato una famiglia disposta ad adottarlo e a lasciarlo vivere come se fosse una bambina di 7 anni.TRASFORMARSI IN UN ALIENOPer arrivare all'ultima follia di cui intendiamo occuparci e che viene dall'Inghilterra. Ne ha parlato diffusamente il Mirror: si tratta di Jareth Nebula una ragazza di 33 anni che a 29 è divenuta transgender perché si percepiva di sesso maschile ma che, non contenta ora, ha deciso di trasformarsi in un alieno "a-gender", arrivando a farsi rimuovere il seno e a radersi le sopracciglia per sembrare meno "umana". La cosa singolare è che i suoi genitori le avevano dato la loro benedizione al momento della riassegnazione del sesso biologico ma ora non riescono ad accettare la nuova identità della figlia, o dovremmo dire, della figli*. Si tratterebbe di un comportamento incoerente in realtà: se l'accettazione della giovane donna come trans era motivata dal "basta che stia bene tu", non si comprende perché in questo nuovo caso la scelta della ragazza non venga accettata. Eh sì, perché è un po' come la teoria della pallina sul piano inclinato, una volta presa una certa china, sulla base della realizzazione dei propri desideri a tutti i costi, anche a costo di negare la realtà più oggettiva che possa esistere, ovvero quella biologica, tutto è lecito e, partendo da questo assunto, ogni scelta intrapresa, anche la più stramba dovrebbe in teoria, essere considerata di tutto rispetto. E di questo "intoppo" imprevisto, ora che è troppo tardi, evidentemente si stanno accorgendo anche i genitori di Jareth.IL MONDO DEI MEDIA DIFFONDE IL VIRUS DELLA FOLLIAMa in tutto ciò, una delle responsabilità maggiori ce l'ha il mondo dei media, che tratta questi casi come se fossero la normalità spicciola, contribuendo a diffondere il virus della follia che vediamo pienamente manifestarsi nelle parole con cui Jareth esprime la sua scelta: «Pensavo che essere un transessuale avrebbe risolto tutti i miei problemi e le lotte interiori per scoprire chi fossi, ma non ero così felice come mi aspettavo. Mi sembrava di provare a inserirmi nell'identità di qualcun altro. Non volevo sentirmi costretta, è stato allora che ho scoperto cos'è l'a-gender. Sono sempre stato ossessionata anche dagli alieni, quindi l'idea di essere un alieno senza sesso si adatta perfettamente alla mia identità». E di fronte alla disapprovazione di genitori e amici fa spallucce affermando: «Le persone mi trattano come un mostro perché sono un alieno [...] ma chi sono gli altri per dirti chi puoi o non puoi essere? Se qualcuno vuole identificarsi con qualunque cosa, anche con un animale, lo faccia, io continuerò a trasformarmi in un alieno ogni giorno di più». Insomma, "così è (se vi pare)".Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).CONDIZIONARE I BAMBINI SUL "CAMBIO" DI SESSO È VIOLENZAUltima puntata dedicata al documento del Collegio americano dei Pediatri dal titolo: "L'ideologia gender danneggia i bambini"."Condizionare i bambini a credere che una vita intera di impersonificazione chimica o chirurgica dell'altro sesso sia una cosa normale – spiega il documento - è violenza sui bambini.Supportare la discordanza di genere come normale attraverso la scuola o le politiche legislative confonderà bambini e genitori, portando più bambini a presentarsi alle "cliniche del genere" ove gli daranno farmaci blocca-pubertà.Questo, in cambio, praticamente gli garantisce che essi "sceglieranno" una vita di ormoni cross-sex carcinogenetici e comunque tossici, e molto probabilmente penseranno a mutilazioni non necessarie delle parti sane del loro corpo quando saranno adulti".(Gender Watch News, 04-02-2019)TUTTI CAVALCANO L'ONDA PRIDESul sito ufficiale dell'Onda Pride è riportato ancora il manifesto dello scorso anno: «L'Onda Pride nasce dalla volontà comune di mettere in rete le tante e diverse realtà dell'associazionismo, per coinvolgere le istituzioni, i cittadini e le cittadine, amici e amiche, familiari e vicini di casa in un grande sforzo unitario per affermare diritti, uguaglianza e visibilità per tutte le persone e tutte le famiglie e combattere ogni forma di discriminazione, a partire da quelle per orientamento sessuale e identità di genere. […] Il Pride è di tutt*»Veramente è di tutti, pare. Hanno aderito idealmente al Pride Month, appunto il mese del cosiddetto "Orgoglio Gay", nientepopodimeno che brand come Google, Facebook, Apple, Android, Microsoft, YouTube, Disney, H & M, Mac Cosmetics, Adidas, Nike, Reebok, Levi's, American Eagle, Calvin Klein, Michael Kors, Converse, Ralph Lauren, Dr Martens, Diesel, Sephora, Banana Republic, Hunter, Ugg, Gap, Fossil, Ray-Ban, Eastpack, Ikea, Starbucks…Ci fermiamo a trenta brand ma potremmo andare avanti parecchio, talmente parecchio che diventa difficile anche solo pensare a un boicottaggio, sia perché ormai solo un piccolo gregge ha la reale consapevolezza di quale sia la portata di manifestazioni di questo tipo, sia perché l'adesione del mondo commerciale è ormai quasi totale e include perfino quell'Oreo dei biscotti, quella Vitasnella degli yogurt, quella Barilla che fino a quarant'anni fa era sinonimo di casa, o Gillette che negli anni Novanta era «il meglio di un uomo». Non sembra possibile sottrarsi alla dittatura del pensiero unico Lgbt. Perfino la Listerine ha fatto un collutorio arcobaleno per l'occasione, come dire: chi non si piegherà per principio, dovrà farlo per timore dell'alito cattivo, o del dentista.E intanto l'Onda va, da Varese a Siracusa, da Torino a Trieste, da Cagliari a Gallipoli passando per Campobasso, benedetta non solo dai più potenti e ricchi marchi commerciali ma anche da diverse sigle politiche, in primis il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle, dalle amministrazioni di moltissime regioni, province, città e comuni, dai principali quotidiani italiani, dalla Cgil e dall'Anpi in diverse città. E poi ancora, in Toscana tra i sostenitori del Pride c'è la Scuola Normale di Pisa, in Lombardia l'Ordine degli psicologi sostiene i "pride" di Bergamo e Brescia così come l'Ordine degli psicologi della Sardegna sostiene quello che si svolgerà a Cagliari, eccetera. Il tutto ovviamente accompagnato dall'appoggio pressoché totale del mondo artistico e televisivo. È questa la discriminazione?Ma non c'è tempo di rispondere, il Pride di Milano è già avanti e scrive nel manifesto: «Esigiamo che vi sia libero accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita per tutte le persone, abrogando quindi il divieto dell'accesso a tali percorsi da parte di coppie di donne o single. Rivendichiamo la necessità di iniziare un percorso di riflessione che, nel pieno rispetto della libertà di autodeterminazione e nella piena tutela delle persone coinvolte, porti anche in questo paese ad un inquadramento che disciplini la gestazione per altre e altri».L'unico antidoto resta la consapevolezza di questo piccolo gregge e la necessità di recuperare e conservare uno sguardo realmente cristiano, che sappia giudicare ciò che è male e ciò che è bene e non si trinceri dietro l'ipocrisia del «basta che non tocchino i bambini». Se concediamo a questa ideologia di fare qualunque cosa, per quale ragione dovrebbero star lontani dai bambini?(Raffaella Frullone, Sito del Timone, 14 giugno 2019)SIENA È USCITA DALLA RETE READYA Siena la lista civica Sena Civitas aveva chiesto al sindaco di uscire dalla rete Ready, network che collega diverse amministrazioni locali per supportare le rivendicazioni del mondo LGBT. Un paio di giorni fa la richiesta è stata accolta.Greta Sartelli, presidente del Movimento Pansessuale-Arcigay Siena, ha commentato: è "una decisione miope che rappresenta un segnale di imbarbarimento e segna un passo indietro sulla strada dei diritti".Noi siamo di diverso avviso: è un passo significativo verso il bene delle persone omosessuali, verso le famiglie, i bambini e la società intera.(Gender Watch News, 20 settembre 2019)

Senza rossetto
Chiudi le gambe, di Ilaria Gaspari - Senza rossetto s02e04

Senza rossetto

Play Episode Listen Later Jul 13, 2017 11:38


Da bambina “chiudi le gambe” era una frase che ti diceva tua madre. Poi sei cresciuta e tenere le gambe chiuse, essere composta e “non darla via al primo appuntamento” sono diventati i moniti per giudicare il tuo rapporto con l’altro sesso. E così, noi stesse, ci troviamo a chiederci come dovremmo essere, senza fermarci a pensare a come veramente siamo e a cosa vogliamo. Ilaria Gaspari è diplomata in Filosofia alla Scuola Normale di Pisa, ha vissuto e lavorato a Parigi. Etica dell’acquario (edito da Voland) è il suo primo romanzo.

Querty
Chiudi le gambe, di Ilaria Gaspari - Senza rossetto s02e04

Querty

Play Episode Listen Later Jul 13, 2017 11:38


Da bambina “chiudi le gambe” era una frase che ti diceva tua madre. Poi sei cresciuta e tenere le gambe chiuse, essere composta e “non darla via al primo appuntamento” sono diventati i moniti per giudicare il tuo rapporto con l’altro sesso. E così, noi stesse, ci troviamo a chiederci come dovremmo essere, senza fermarci a pensare a come veramente siamo e a cosa vogliamo. Ilaria Gaspari è diplomata in Filosofia alla Scuola Normale di Pisa, ha vissuto e lavorato a Parigi. Etica dell’acquario (edito da Voland) è il suo primo romanzo.

Senza rossetto
Chiudi le gambe, di Ilaria Gaspari - Senza rossetto s02e04

Senza rossetto

Play Episode Listen Later Jul 13, 2017 11:38


Da bambina “chiudi le gambe” era una frase che ti diceva tua madre. Poi sei cresciuta e tenere le gambe chiuse, essere composta e “non darla via al primo appuntamento” sono diventati i moniti per giudicare il tuo rapporto con l’altro sesso. E così, noi stesse, ci troviamo a chiederci come dovremmo essere, senza fermarci a pensare a come veramente siamo e a cosa vogliamo. Ilaria Gaspari è diplomata in Filosofia alla Scuola Normale di Pisa, ha vissuto e lavorato a Parigi. Etica dell’acquario (edito da Voland) è il suo primo romanzo.

Memos
Uguaglianza e pensiero critico. In ricordo di Luciano Gallino. Intervista con Michele Ciliberto.

Memos

Play Episode Listen Later Nov 10, 2015 29:23


Con Luciano Gallino, morto domenica scorsa a Torino all'età di 88 anni, è scomparso uno dei sociologi italiani più autorevoli. Professore emerito dell'Università di Torino, Gallino aveva iniziato la sua attività professionale all'Olivetti di Ivrea. Era stato Adriano Olivetti a volerlo nel 1956 all'Ufficio studi relazioni sociali dell'azienda. Adriano Olivetti era il fondatore di quella “impresa responsabile” (dal punto di vista sociale) a cui Gallino aveva dedicato poco più di un anno fa un libro-intervista. In quel volume il professore contrapponeva il modello dell'impresa Olivetti degli anni '50 all'impresa “irresponsabile” di oggi. Luciano Gallino era esperto di nuove tecnologie e del loro rapporto con la formazione, oltre che uno studioso delle trasformazioni del mercato del lavoro; era un critico della globalizzazione finanziaria di questa epoca (“Finanzcapitalismo”, “Il colpo di stato di banche e governi”, “L'attacco allo stato sociale”, sono i titoli di alcuni suoi libri sul tema). Il suo ultimo lavoro, pubblicato di recente, è intitolato: “Il denaro, il debito e la doppia crisi spiegata ai nostri nipoti” (Einaudi, 2015). Scrive Gallino: «Quel che vorrei provare a raccontarvi, cari nipoti, è per certi versi la storia di una sconfitta politica, sociale, morale: che è la mia, ma è anche la vostra (...) Abbiamo visto scomparire due idee e relative pratiche che giudicavamo fondamentali: l'idea di uguaglianza e quella di pensiero critico». Da queste parole di Gallino comincia il ricordo del grande sociologo oggi a Memos. Ospite è Michele Ciliberto, storico della filosofia alla Scuola Normale di Pisa.

Memos
Uguaglianza e pensiero critico. In ricordo di Luciano Gallino. Intervista con Michele Ciliberto.

Memos

Play Episode Listen Later Nov 9, 2015 29:23


Con Luciano Gallino, morto domenica scorsa a Torino all'età di 88 anni, è scomparso uno dei sociologi italiani più autorevoli. Professore emerito dell’Università di Torino, Gallino aveva iniziato la sua attività professionale all’Olivetti di Ivrea. Era stato Adriano Olivetti a volerlo nel 1956 all’Ufficio studi relazioni sociali dell’azienda. Adriano Olivetti era il fondatore di quella “impresa responsabile” (dal punto di vista sociale) a cui Gallino aveva dedicato poco più di un anno fa un libro-intervista. In quel volume il professore contrapponeva il modello dell'impresa Olivetti degli anni '50 all'impresa “irresponsabile” di oggi. Luciano Gallino era esperto di nuove tecnologie e del loro rapporto con la formazione, oltre che uno studioso delle trasformazioni del mercato del lavoro; era un critico della globalizzazione finanziaria di questa epoca (“Finanzcapitalismo”, “Il colpo di stato di banche e governi”, “L'attacco allo stato sociale”, sono i titoli di alcuni suoi libri sul tema). Il suo ultimo lavoro, pubblicato di recente, è intitolato: “Il denaro, il debito e la doppia crisi spiegata ai nostri nipoti” (Einaudi, 2015). Scrive Gallino: «Quel che vorrei provare a raccontarvi, cari nipoti, è per certi versi la storia di una sconfitta politica, sociale, morale: che è la mia, ma è anche la vostra (...) Abbiamo visto scomparire due idee e relative pratiche che giudicavamo fondamentali: l'idea di uguaglianza e quella di pensiero critico». Da queste parole di Gallino comincia il ricordo del grande sociologo oggi a Memos. Ospite è Michele Ciliberto, storico della filosofia alla Scuola Normale di Pisa.

Memos
Uguaglianza e pensiero critico. In ricordo di Luciano Gallino. Intervista con Michele Ciliberto.

Memos

Play Episode Listen Later Nov 9, 2015 29:23


Con Luciano Gallino, morto domenica scorsa a Torino all'età di 88 anni, è scomparso uno dei sociologi italiani più autorevoli. Professore emerito dell’Università di Torino, Gallino aveva iniziato la sua attività professionale all’Olivetti di Ivrea. Era stato Adriano Olivetti a volerlo nel 1956 all’Ufficio studi relazioni sociali dell’azienda. Adriano Olivetti era il fondatore di quella “impresa responsabile” (dal punto di vista sociale) a cui Gallino aveva dedicato poco più di un anno fa un libro-intervista. In quel volume il professore contrapponeva il modello dell'impresa Olivetti degli anni '50 all'impresa “irresponsabile” di oggi. Luciano Gallino era esperto di nuove tecnologie e del loro rapporto con la formazione, oltre che uno studioso delle trasformazioni del mercato del lavoro; era un critico della globalizzazione finanziaria di questa epoca (“Finanzcapitalismo”, “Il colpo di stato di banche e governi”, “L'attacco allo stato sociale”, sono i titoli di alcuni suoi libri sul tema). Il suo ultimo lavoro, pubblicato di recente, è intitolato: “Il denaro, il debito e la doppia crisi spiegata ai nostri nipoti” (Einaudi, 2015). Scrive Gallino: «Quel che vorrei provare a raccontarvi, cari nipoti, è per certi versi la storia di una sconfitta politica, sociale, morale: che è la mia, ma è anche la vostra (...) Abbiamo visto scomparire due idee e relative pratiche che giudicavamo fondamentali: l'idea di uguaglianza e quella di pensiero critico». Da queste parole di Gallino comincia il ricordo del grande sociologo oggi a Memos. Ospite è Michele Ciliberto, storico della filosofia alla Scuola Normale di Pisa.

Memos
Ttip, Tpp: i trattati della nuova globalizzazione americana. Intervista con Marcello De Cecco.

Memos

Play Episode Listen Later Oct 15, 2015 26:30


Un trattato già firmato (Tpp) e un altro ancora in alto mare (Ttip). In gioco c'è la riscrittura delle regole della globalizzazione economica e gli Stati Uniti sono gli attori principali su entrambi i tavoli. Una decina di giorni fa Washington ha chiuso l'accordo con il Giappone e nove paesi dell'area del Pacifico, Cina esclusa. Siamo invece ancora nella fase delle trattative con l'Unione Europea. E' finita l'era del Wto, l'organismo multilaterale di 161 paesi fondato vent'anni fa? Perchè gli Stati Uniti preferiscono trattare accordi di libero scambio “bilaterali”, con specifiche aree del mondo, e non muoversi all'interno di intese globali, multilaterali? Memos ne ha parlato oggi con Marcello De Cecco, economista prima alla Scuola Normale di Pisa e poi alla Luiss di Roma. A proposito del Ttip, De Cecco ha un'idea precisa, lo ha scritto di recente e lo ha confermato a Memos: “l'obiettivo del trattato è fungere da veicolo per indebolire definitivamente le strutture dello stato sociale a vantaggio delle grandi imprese, europee e specialmente americane”. Perchè gli Stati Uniti escludono la Cina dagli accordi di libero scambio nell'area del Pacifico? «E' un modo nuovo di guardare alla Cina, alle liberalizzazioni cinesi. Finora sono andate bene a Washington, ma ad un certo punto – racconta De Cecco – è accaduto che qualcuno (negli Stati Uniti, ndr) si è rifatto un paio di conti e ha realizzato di avere il fiato dei cinesi sul collo. Hanno pensato che il “comunismo capitalistico” cinese di oggi possa essere più pericoloso del “comunismo semplice” del passato». Ma gli Stati Uniti possono fare a meno della domanda di beni dalla Cina? «C'è un'opzione alternativa che consiste nel sostituire la domanda cinese con il riarmo, anche perchè si è visto che in Cina è finita la fase di crescita al 10% annuo. Direi che messa in questi termini la situazione è preoccupante, lo abbiamo già visto in passato con la corsa agli armamenti si va a finire male».

Memos
Ttip, Tpp: i trattati della nuova globalizzazione americana. Intervista con Marcello De Cecco.

Memos

Play Episode Listen Later Oct 14, 2015 26:30


Un trattato già firmato (Tpp) e un altro ancora in alto mare (Ttip). In gioco c'è la riscrittura delle regole della globalizzazione economica e gli Stati Uniti sono gli attori principali su entrambi i tavoli. Una decina di giorni fa Washington ha chiuso l'accordo con il Giappone e nove paesi dell'area del Pacifico, Cina esclusa. Siamo invece ancora nella fase delle trattative con l'Unione Europea. E' finita l'era del Wto, l'organismo multilaterale di 161 paesi fondato vent'anni fa? Perchè gli Stati Uniti preferiscono trattare accordi di libero scambio “bilaterali”, con specifiche aree del mondo, e non muoversi all'interno di intese globali, multilaterali? Memos ne ha parlato oggi con Marcello De Cecco, economista prima alla Scuola Normale di Pisa e poi alla Luiss di Roma. A proposito del Ttip, De Cecco ha un'idea precisa, lo ha scritto di recente e lo ha confermato a Memos: “l'obiettivo del trattato è fungere da veicolo per indebolire definitivamente le strutture dello stato sociale a vantaggio delle grandi imprese, europee e specialmente americane”. Perchè gli Stati Uniti escludono la Cina dagli accordi di libero scambio nell'area del Pacifico? «E' un modo nuovo di guardare alla Cina, alle liberalizzazioni cinesi. Finora sono andate bene a Washington, ma ad un certo punto – racconta De Cecco – è accaduto che qualcuno (negli Stati Uniti, ndr) si è rifatto un paio di conti e ha realizzato di avere il fiato dei cinesi sul collo. Hanno pensato che il “comunismo capitalistico” cinese di oggi possa essere più pericoloso del “comunismo semplice” del passato». Ma gli Stati Uniti possono fare a meno della domanda di beni dalla Cina? «C'è un'opzione alternativa che consiste nel sostituire la domanda cinese con il riarmo, anche perchè si è visto che in Cina è finita la fase di crescita al 10% annuo. Direi che messa in questi termini la situazione è preoccupante, lo abbiamo già visto in passato con la corsa agli armamenti si va a finire male».

Memos
Ttip, Tpp: i trattati della nuova globalizzazione americana. Intervista con Marcello De Cecco.

Memos

Play Episode Listen Later Oct 14, 2015 26:30


Un trattato già firmato (Tpp) e un altro ancora in alto mare (Ttip). In gioco c'è la riscrittura delle regole della globalizzazione economica e gli Stati Uniti sono gli attori principali su entrambi i tavoli. Una decina di giorni fa Washington ha chiuso l'accordo con il Giappone e nove paesi dell'area del Pacifico, Cina esclusa. Siamo invece ancora nella fase delle trattative con l'Unione Europea. E' finita l'era del Wto, l'organismo multilaterale di 161 paesi fondato vent'anni fa? Perchè gli Stati Uniti preferiscono trattare accordi di libero scambio “bilaterali”, con specifiche aree del mondo, e non muoversi all'interno di intese globali, multilaterali? Memos ne ha parlato oggi con Marcello De Cecco, economista prima alla Scuola Normale di Pisa e poi alla Luiss di Roma. A proposito del Ttip, De Cecco ha un'idea precisa, lo ha scritto di recente e lo ha confermato a Memos: “l'obiettivo del trattato è fungere da veicolo per indebolire definitivamente le strutture dello stato sociale a vantaggio delle grandi imprese, europee e specialmente americane”. Perchè gli Stati Uniti escludono la Cina dagli accordi di libero scambio nell'area del Pacifico? «E' un modo nuovo di guardare alla Cina, alle liberalizzazioni cinesi. Finora sono andate bene a Washington, ma ad un certo punto – racconta De Cecco – è accaduto che qualcuno (negli Stati Uniti, ndr) si è rifatto un paio di conti e ha realizzato di avere il fiato dei cinesi sul collo. Hanno pensato che il “comunismo capitalistico” cinese di oggi possa essere più pericoloso del “comunismo semplice” del passato». Ma gli Stati Uniti possono fare a meno della domanda di beni dalla Cina? «C'è un'opzione alternativa che consiste nel sostituire la domanda cinese con il riarmo, anche perchè si è visto che in Cina è finita la fase di crescita al 10% annuo. Direi che messa in questi termini la situazione è preoccupante, lo abbiamo già visto in passato con la corsa agli armamenti si va a finire male».

Memos
L'Italia ce la farà? Dialogo sul renzismo con lo storico della filosofia Michele Ciliberto

Memos

Play Episode Listen Later Oct 29, 2014 26:45


Michele Ciliberto è uno storico della filosofia. Insegna alla Scuola Normale di Pisa. E' un intellettuale, ma non si riconosce in quella rappresentazione del ceto intellettuale dominante fatta da Renzi: un ceto - secondo il capo del governo - assimilabile a quei pensionati che guardando i lavori di un cantiere ripetono "non ce la faranno, non finiranno mai". Ciliberto racconta quelle che per lui sono le luci e le ombre del pensiero renziano e lo fa attraverso alcune contrapposizioni: nuovo-vecchio, democrazia-populismo, politica-tecnocrazia, diritti-opportunità, sinistra-destra. Nella contrapposizione giovane-vecchio Ciliberto vede una delle modalità standard di presa del potere: "quella dell'autorità del capo che si libera della tradizione, guarda al futuro e che taglia i ponti con un passato che non può che essere negativo".

nella filosofia pisa dialogo renzi storico insegna scuola normale ciliberto renzismo
Memos
L'Italia ce la farà? Dialogo sul renzismo con lo storico della filosofia Michele Ciliberto

Memos

Play Episode Listen Later Oct 28, 2014 26:45


Michele Ciliberto è uno storico della filosofia. Insegna alla Scuola Normale di Pisa. E' un intellettuale, ma non si riconosce in quella rappresentazione del ceto intellettuale dominante fatta da Renzi: un ceto - secondo il capo del governo - assimilabile a quei pensionati che guardando i lavori di un cantiere ripetono "non ce la faranno, non finiranno mai". Ciliberto racconta quelle che per lui sono le luci e le ombre del pensiero renziano e lo fa attraverso alcune contrapposizioni: nuovo-vecchio, democrazia-populismo, politica-tecnocrazia, diritti-opportunità, sinistra-destra. Nella contrapposizione giovane-vecchio Ciliberto vede una delle modalità standard di presa del potere: "quella dell'autorità del capo che si libera della tradizione, guarda al futuro e che taglia i ponti con un passato che non può che essere negativo".

Memos
L'Italia ce la farà? Dialogo sul renzismo con lo storico della filosofia Michele Ciliberto

Memos

Play Episode Listen Later Oct 28, 2014 26:45


Michele Ciliberto è uno storico della filosofia. Insegna alla Scuola Normale di Pisa. E' un intellettuale, ma non si riconosce in quella rappresentazione del ceto intellettuale dominante fatta da Renzi: un ceto - secondo il capo del governo - assimilabile a quei pensionati che guardando i lavori di un cantiere ripetono "non ce la faranno, non finiranno mai". Ciliberto racconta quelle che per lui sono le luci e le ombre del pensiero renziano e lo fa attraverso alcune contrapposizioni: nuovo-vecchio, democrazia-populismo, politica-tecnocrazia, diritti-opportunità, sinistra-destra. Nella contrapposizione giovane-vecchio Ciliberto vede una delle modalità standard di presa del potere: "quella dell'autorità del capo che si libera della tradizione, guarda al futuro e che taglia i ponti con un passato che non può che essere negativo".

CHIASMOS: The University of Chicago International and Area Studies Multimedia Outreach Source [audio]
Keynote: “Provincializing the World: Europeans, Indians, Jews (1704)”

CHIASMOS: The University of Chicago International and Area Studies Multimedia Outreach Source [audio]

Play Episode Listen Later Mar 12, 2010 51:15


A keynote address by Carlo Ginzburg, Scuola Normale di Pisa (partial recording). From the conference 'After Europe: Postcolonial Knowledge in the Age of Globalization'. Co-sponsored by the Chicago Center for Contemporary Theory (3CT), the Franke Institute for the Humanities, and the Nicholson Center for British Studies.