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PALERMO (ITALPRESS) - "E' un'occasione importante". Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ad Assisi per i festeggiamenti per San Francesco Patrono d'Italia. Previsti numerosi appuntamenti dove sarà anche protagonista la Sicilia regione scelta per il 2024 per offrire l'olio che alimenterà la lampada votiva che arde giorno e notte sulla tomba del Poverello d'Assisi. Ad accendere la lampada, domani, sarà proprio il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla in rappresentanza di tutti i sindaci dei Comuni d'Italia. Nell'ambito dei festeggiamenti, fino al prossimo 7 ottobre presso la Sala Palazzo Capitano del Popolo di Assisi si potrà visitare parte della mostra “Palermo rifiorisce con Santa Rosalia”. vbo/gtr(Fonte video: Comune di Palermo)
(ITALPRESS) - PALERMO (ITALPRESS) - "Una Sicilia festante, oggi e domani, è chiamata a invadere Assisi in tutte la sue bellezze e in tutta la sua sacralità. Porteremo qui l'olio santo per alimentare la fiamma di san Francesco. Una Sicilia fatta da gente per bene che ama il lavoro e che vuole uscire dai temi della disoccupazione, della siccità per la quale ci stiamo battendo alacremente sotto il profilo istituzionale. Una Sicilia che accoglie, una Sicilia che aiuta chi sta male, che si occupa dei deboli; questa è la Sicilia che portiamo ad Assisi e della quale siamo orgogliosi». È il saluto che il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha voluto rivolgere alle istituzioni, ai duecento sindaci e ai cinquemila pellegrini provenienti dall'Isola, ma anche dall'Umbria e da tutte le altre regioni italiane, all'apertura delle celebrazioni in onore di San Francesco, patrono d'Italia. La Sicilia, infatti, è la regione scelta per il 2024 per offrire l'olio che alimenta la lampada votiva che arde giorno e notte sulla tomba del Poverello d'Assisi.Oggi pomeriggio, i saluti del presidente Schifani, del vice presidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, dei sindaci di Assisi, Stefania Proietti, e Palermo, Roberto Lagalla, al centro congressi Domus Pacis, accanto alla Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, poi il corteo fino all'ingresso della chiesa, dove monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo e vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana, ha celebrato i Primi vespri. Durante la celebrazione - a cui erano presenti anche gli assessori regionali della Famiglia, Nuccia Albano, e dell'Agricoltura, Salvatore Barbagallo - il presidente Schifani, al momento dell'offertorio, ha donato alla Cappella del Transito di San Francesco una riproduzione bronzea della Madonna "Mater Siciliae" del maestro Salvo Salvato, realizzata dal Laboratorio Federiciano per i giardini di Palazzo d'Orléans.Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli la Presidenza della Regione Siciliana, per l'occasione, ha promosso il restauro di un dipinto a olio su tela raffigurante "La Madonna sui luoghi della Passione", del XVII secolo, attribuito a Piergirolamo Crispolti.pc/gtr(Fonte video: Regione Siciliana)
(ITALPRESS) - PALERMO (ITALPRESS) - "Una Sicilia festante, oggi e domani, è chiamata a invadere Assisi in tutte la sue bellezze e in tutta la sua sacralità. Porteremo qui l'olio santo per alimentare la fiamma di san Francesco. Una Sicilia fatta da gente per bene che ama il lavoro e che vuole uscire dai temi della disoccupazione, della siccità per la quale ci stiamo battendo alacremente sotto il profilo istituzionale. Una Sicilia che accoglie, una Sicilia che aiuta chi sta male, che si occupa dei deboli; questa è la Sicilia che portiamo ad Assisi e della quale siamo orgogliosi». È il saluto che il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha voluto rivolgere alle istituzioni, ai duecento sindaci e ai cinquemila pellegrini provenienti dall'Isola, ma anche dall'Umbria e da tutte le altre regioni italiane, all'apertura delle celebrazioni in onore di San Francesco, patrono d'Italia. La Sicilia, infatti, è la regione scelta per il 2024 per offrire l'olio che alimenta la lampada votiva che arde giorno e notte sulla tomba del Poverello d'Assisi.Oggi pomeriggio, i saluti del presidente Schifani, del vice presidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, dei sindaci di Assisi, Stefania Proietti, e Palermo, Roberto Lagalla, al centro congressi Domus Pacis, accanto alla Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, poi il corteo fino all'ingresso della chiesa, dove monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo e vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana, ha celebrato i Primi vespri. Durante la celebrazione - a cui erano presenti anche gli assessori regionali della Famiglia, Nuccia Albano, e dell'Agricoltura, Salvatore Barbagallo - il presidente Schifani, al momento dell'offertorio, ha donato alla Cappella del Transito di San Francesco una riproduzione bronzea della Madonna "Mater Siciliae" del maestro Salvo Salvato, realizzata dal Laboratorio Federiciano per i giardini di Palazzo d'Orléans.Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli la Presidenza della Regione Siciliana, per l'occasione, ha promosso il restauro di un dipinto a olio su tela raffigurante "La Madonna sui luoghi della Passione", del XVII secolo, attribuito a Piergirolamo Crispolti.pc/gtr(Fonte video: Regione Siciliana)
Episodio incentrato sul santo medievale più popolare: San Francesco.
2024 marks the 50th anniversary of The Poverello Center, Missoula's nonprofit homelessness shelter and advocacy organization. This week the Missoula County Commissioners spoke with Jill Bonny, director of the Pov, about the history, changing demographics and current challenges of serving individuals in need of housing, food and human connection. Related episodes: "The Economic Impact of Homelessness in Missoula", May 22, 2024.Related links:Housing Solutions FundTemporary Safe Outdoor SpaceVolunteer at the Pov Thank you to Missoula's Community Media Resource for podcast recording support!
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7773UNA STIGMATIZZATA FUORI DAL COMUNI di Rino CammilleriHo scrutato attentamente il video che il dottor Paolo Basso da Crema mi ha recapitato sulla beata Maria Domenica Lazzeri, detta la "Meneghina", nata nel 1815 e morta nel 1848. Diciamo subito, per chi non lo sapesse, che si tratta di una stigmatizzata. Stavo per scrivere "la solita stigmatizzata", perché essendomi occupato per trent'anni, ogni giorno, prima sul quotidiano Avvenire e poi Il Giornale, di santi e beati, di stigmatizzate ne ho viste tante. Quante siano potete agevolmente contarle, se avete pazienza, sul sito santiebeati.it. Da Caterina da Siena, a Teresa Neumann, eccetera. Mai, però, avevo considerato il fatto che queste mistiche sanguinanti fossero tutte donne. Sì, abbiamo il Poverello e Padre Pio. E basta, almeno che io ricordi. Tutte le altre sono donne, sempre donne. Queste strane privilegiate dal Cielo in genere non devono far altro che starsene in un letto a patire. Qualcuna ha visioni e detta libri, come Katharina Emmerick. Qualche altra manifesta i dolori della Passione in periodi ricorrenti e limitati, come Natuzza Evolo. Qualche altra ancora, come Elena Aiello, continua a occuparsi dei suoi orfanotrofi. Ma le più devono solo fare le "vittime". Perché donne? Forse perché sono più delicate e fragili? In effetti ciò si accorderebbe con il risultato modus operandi del Cielo: scegliete il personaggio più improbabile onde mostrare che quanto gli accade viene solo esclusivamente dall'Alto. La potenza di Dio si manifesta meglio nella debolezza, come dice Paolo. E più la creatura prescelta è inadeguata, più appare, a chi voglia vederla, l'opera di Dio.RIMANEVA MORTANaturalmente noi crediamo che la ricompensa per tali "vittime" sarà straordinaria, altrimenti prendere una ragazza minuta e insignificante, confinarla in un letto di dolore senza mangiare, né bere, né dormire, ma solo e sempre sanguinare tra le sofferenze più atroci sarebbe puro sadismo. Ma noi sappiamo che il Creatore è Bontà e Amore, perciò non ci resta che aggrapparci alla Fede. E veniamo alla Nostra. Al solito, nasce in un posto sperduto e dimenticato, Capriana in Val di Fiemme, Trento. Figlia di un povero mugnaio fin da subito conosce la fatica e i geloni alle dita in un tempo e in un luogo in cui se vuoi scaldarti devi prima far legna e accendere il camino. Ultima di cinque figli, dopo qualche anno di scuola, va a servizio, anche perché il padre è nel frattempo morto. Nel 1833, mentre si prodiga per i malati d'influenza, rimane contagiata. A quel tempo o si guarisce o si muore di polmonite. Lei, invece, sviluppa un crescendo di sintomi mai visti prima che in breve la confinano a letto, impedita a mangiare, bere e dormire. Riesce solo a "inghiottire" l'ostia, di cui nell'800 bisogna essere "degni", perciò mensile. Chiamata in paese "meneghina" ("Domeneghina"), ha diciannove anni quando comincia: sudorazione di sangue come nel Getsemani, ferite sulla fronte come da coronazione di spine, stigmate alle mani, al torace e ai piedi. Le mani sono artigliate, come si suppone siano state quelle inchiodate di Cristo, i piedi sempre sovrapposti. Ogni venerdì, all'ora della morte di Cristo, anche lei rimane morta per diverso tempo. Sì, morta. Indi si rianima e si riparte con il calvario.IL SANGUE OLTRE LA GRAVITÀGli scienziati che scrutano il caso sono intrigati anche dal fatto che su di lei il sangue gocciola non seguendo la gravità, ma come se davvero fosse appesa verticale a una croce. E ciò accade tutti i venerdì, per quattordici anni (per chi ama le coincidenze sempre in questi casi c'è il bicchiere mezzo pieno: la mistica è in grado di seguire omelie pronunciate in altri luoghi e di riferire cose dette altrove, di comprendere lingue straniere e pure antiche, di bilocarsi). Naturalmente, il caso fa scalpore e in breve la sua casa è assediata da visitatori provenienti da ogni dove. Anche semplici curiosi, certo. Ma per fortuna il vescovo competente è il beato Giovanni Nepomuceno de Tschiderer, che prende a cuore la vicenda e provvede a disciplinare l'accesso. Il primario dell'ospedale di Trento, dopo accurato studio, stende una relazione che viene presentata in ben tre congressi scientifici nazionali. Vengono illustri personaggi da tutta Europa, viene il beato Antonio Rosmini, perfino l'Arcivescovo di Sidney. Scoppia il caso sulla stampa, fogli cattolici e fogli protestanti incrociano le lame. Diversi editori europei fiutano l'affare e sguinzagliano agenti alla ricerca di testimoni oculari per cavarne libri e opuscoli a sensazione, i pamphlets il più delle volte di scaso valore, ma che concorrono alla divulgazione della notizia. Malgrado l'interessata non abbia mai voluto fotografie. Che pensare di tutto questo? Perché Dio sceglie una "vittima" e la massacra (o permette che lo sia, ma è lo stesso) per tutta la vita? Certo la cosa è sempre su base volontaria e se qualche farabutto conclamato scansa la dannazione eterna proprio grazie a queste mistiche che accettano di farsi maciullare al loro posto dalla Bontà Divina?HA RAGIONE DIOSi, Uno potrebbe osservare che Cristo in croce ci rimane tre ore, mica 14 anni, cioè 728 venerdì. Ma, attenzione, la prescelta assenziente viene fornita di un dono speciale: l'amore per la croce. La meneghina, si scoprì, portava il cilicio. Come se non le bastassero le sofferenze inaudite che doveva sopportare. Nella letteratura mistica questo fenomeno è chiamato "follia della croce", che, seppure alla lontanissima, può essere paragonato a quel che prova un padre che si fa togliere un rene per salvare la vita al figlio. Forse l'esempio è inadeguato, ma non me ne vengono altri. E non me ne vengono perché io, come voi, aborro la sofferenza e faccio di tutto per evitarla. Siamo fatti per la gioia, non per il dolore (il che dimostra che il peccato originale è un fatto storico). È per questo, temo, che a molti la preghiera sembra una perdita di tempo: se fosse efficace, se venissimo sempre esauditi, saremmo tutti in ginocchio. Ma ogni nostra preghiera - ci si faccia caso - è una richiesta per toglierci una croce. O la croce. Forse è per questo che di solito non succede niente. Si, poi il devoto spiega che Dio ascolta, ma si riserva dell'esaudimento al tempo opportuno; oppure che stai chiedendo la cosa sbagliata, oppure che...La solita arrampicata sugli specchi perché Dio, per definizione, ha sempre ragione e tu torto. Come Giobbe, cui alla fine Dio rispose come il Marchese del Grillo. Insomma, boh. Proviamo a chiedere lumi alla Meneghina.
"Es ist möglich, dass den Poverello von Assisi in Rom die Mosaiken der Basilika Santa Maria Maggiore mit der Darstellung der Geburt Jesu beeindruckt hatten" (Papst Franziskus).Schreiben Sie uns Ihre Anliegen und Fragen per E-Mail an: seelsorge@k-tv.orgHier können Sie K-TV unterstützen: https://www.k-tv.org/spenden Weitere wichtige Kanäle von K-TV: Livestream: https://www.k-tv.org/live-stream/ YouTube: https://www.youtube.com/@KTVKatholischesFernsehen Instagram: https://www.instagram.com/katholisches_fernsehen/Facebook: https://www.facebook.com/K.TV.Fernsehen/ Mediathek: https://kathtv.org/Android App: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.ktv.app&hl=de iOS App: https://apps.apple.com/de/app/k-tv-katholisches-fernsehen/id1289140993
In de laatste aflevering van onze zomerserie Luizen in de Pels zijn niet een, maar twee onderzoeksjournalisten te gast: de Vlaamse Ruben en Marieke Brugnera. Ze werkten als vrijwilliger bij Poverello, een van de belangrijkste Vlaamse liefdadigheidsinstellingen en stuitten tijdens het rondbrengen van de koffie op een enorme mysterieuze berg geld. En dat terwijl de daklozen uiterst sober werden opgevangen. Het onderzoek werd beloond met de Loep, de belangrijkste prijs voor onderzoeksjournalistiek in Nederland en Vlaanderen. Ruben en Marieke Brugnera zijn twee Vlaamse freelance onderzoeksjournalisten die de moeilijke dossiers niet schuwen. Van undercoverjournalistiek bij een liefdadigheidsinstelling tot waarheidsvinding in een kindermisbruikzaak. Hoe ga je te werk als je eerst ergens werkt en plotseling de rol van journalist moet aannemen? Hoe traceerden ze de geldstromen van Poverello? En hoewel bij kindermisbruik in combinatie met echtscheidingen bij veel journalisten spontaan de rode vlag omhoog gaat, besloten zij de zaak tot op de bodem uit te zoeken. Hoe werken broer en zus samen om de waarheid boven tafel te krijgen in deze heikele dossiers? Presentatie: Eric Arends
In de laatste aflevering van onze zomerserie Luizen in de Pels zijn niet een, maar twee onderzoeksjournalisten te gast: de Vlaamse Ruben en Marieke Brugnera. Ze werkten als vrijwilliger bij Poverello, een van de belangrijkste Vlaamse liefdadigheidsinstellingen en stuitten tijdens het rondbrengen van de koffie op een enorme mysterieuze berg geld. En dat terwijl de daklozen uiterst sober werden opgevangen. Het onderzoek werd beloond met de Loep, de belangrijkste prijs voor onderzoeksjournalistiek in Nederland en Vlaanderen. Ruben en Marieke Brugnera zijn twee Vlaamse freelance onderzoeksjournalisten die de moeilijke dossiers niet schuwen. Van undercoverjournalistiek bij een liefdadigheidsinstelling tot waarheidsvinding in een kindermisbruikzaak. Hoe ga je te werk als je eerst ergens werkt en plotseling de rol van journalist moet aannemen? Hoe traceerden ze de geldstromen van Poverello? En hoewel bij kindermisbruik in combinatie met echtscheidingen bij veel journalisten spontaan de rode vlag omhoog gaat, besloten zij de zaak tot op de bodem uit te zoeken. Hoe werken broer en zus samen om de waarheid boven tafel te krijgen in deze heikele dossiers? Presentatie: Eric Arends
In this week's episode, we continue with part three of our Lenten book study Be Transformed by Dr. Bob Schuchts. First, we discuss how Holy Communion heals the wound of abandonment, ponder what it means to allow the fullness of this Sacrament take root in our lives, and reflect on the beauty that Jesus will never leave us. Then, we move into how Confirmation heals the wound of powerlessness and share ways the Holy Spirit has inspired us to do things we never could do on our own. Hey friends! We know that Be Transformed is packed with incredible things, so we encourage you to not feel the need to rush. We want this to be a place where you can rest and be with the Holy Spirit. If you find yourself stuck on a chapter, we invite you to take the time you need and join us again when ready. May God bless you and bring you healing through His Sacraments! Heather's One Thing- Restore the Glory Podcast Sister Miriam's One Thing - March Madness Michelle's One Thing - Corda Candles especially the St. Francis of Asissi scent (Poverello) Michelle's Other One Thing - Hope's Garden's resources on the Song of Songs Discussion Questions: What in my life and heart hinders the Sacrament of Holy Communion from fully transforming me? What do you believe was present in the early Church community that is missing today in our communities? When have I experienced the fruits of Confirmation in my life? Where in my life do I need the Holy Spirit to overwhelm my fear? Journal Questions: When and how have you experienced the pain of abandonment in your life? How has Christian community either reinforced or healed those wounds? What are the obstacles that prevent me from loving Him fully and receiving His Love fully? When do I resist the embrace of the Lord? Quotes to Ponder: “Whoever eats my flesh and drinks my blood remains in me and I in him” - John 6:56 “Anointing is not an act, but rather a state or mode of being and behaving and, so to say, a whole style of living.” - Fr. Raniero Cantalamessa (Be Transformed, pg 74) Scripture for Lectio: “I have the strength for everything through him who empowers me” (Phil 4:13). Sponsor - Live Liturgically: Live Liturgically helps Catholic families bring peace into their homes with products that bring order and intention. Their flagship product, the Liturgical Family Wall Planner, is a game-changer for families seeking to live with more purpose. Many families are using and LOVING the Wall Planner. Paulette, a planner user said, “An absolute must for organization in a Catholic way!” The planner includes: A memorable quote from Sunday's Gospel across the top as a focal point for the week Space for a Gratitude List, Prayer Intentions, and Meal Planning Reminder of the liturgical week and color of the current Church season Daily list of National Holidays and Catholic Feast Days Colored circle to indicate the liturgical color of the day Grocery List To-Do List Section to plan Sunday Mass time See what 3 months using this calendar will do for your family! Head over to LiveLiturgically.com and check it out. You can try your first planner for 50% off with the code AbidingTogether50.
Stephanie Dolan and Clair Bopp talked about their 'Pumkins for the POV' fundraiser an dhow they are preparing to open their winter shelter. Jesse Mullen is running for Senate District 39. He talked about his campaign.
Blessed Angela of Foligno (1248-1309)Thirteenth Century Mystic - Passionate Lover of Jesus Hello, family and welcome. We're Bob and Penny Lord and we have a very special Super Saint to share with you today, Blessed Angela Foligno.Within twenty five years after the world was to lose St. Francis of Assisi, the little, great Poverello, the Lord was to call forth a new light to brighten the world - our penitent Blessed Angela. In Foligno, a city a very short distance from Assisi, a cry would come forth in the night that would one day reach out and touch some of the greatest Saints in the world, and now us. The seed had been planted by the contradictory Poor One, Francis, and the Lord would not allow it to lie dormant in the ground. Like the Mustard Seed, a great strong tree would grow and having blossomed, bear great fruit. One might agree with such great Saints as Catherine of Siena and Catherine of Genoa in saying that Blessed Angela was one of the blossoms from that tree that would bring a new, delightful fragrance to the world by her love story with Jesus, so like that of St. Francis - her Spiritual Father.More about Blessed Angela of FolignoSupport the show
C'est l'un des saints les plus populaires au monde, Saint François d'Assise. Ce fils de riche marchand devenu le “Poverello”, celui qui murmure à l'oreille des animaux va consacrer sa vie à aimer toute la création, à vivre dans le dénuement la pauvreté. Une règle de vie qui va façonner l'ordre qu'il va fonder. Mais comment est né l'ordre des frères mineurs? Quelle est la règle qui structure cet ordre? Qu'est ce qui caractérise la spiritualité franciscaine et comment rayonne-t-elle aujourd'hui dans le monde?Dans le BA-BA du christianisme, Pauline de Torsiac reçoit Frère Eric Moisdon, franciscain, gardien de l'ermitage de la Cordelle, à Vézelay.
“Ik word daar zó kwaad van", zegt Liesbeth in deze podcast. Ze heeft het over het nieuwe schandaal rond Poverello, de daklozenorganisatie waar miljoenen geïnvesteerd wordt in vastgoed in plaats van in armoedebestrijding. "Zoveel mensen geven daar geld aan, vanuit de beste bedoelingen. En dan krijg je dit." Onvermijdelijk hebben we het ook over het meest dramatische Overlegcomité sinds coronaheugenis. En over de uitkomst daarvan: de mondmaskers voor kinderen. "Een moeilijke, en we moeten deze maatregel terug afbouwen als het mogelijk is. Maar in tussentijd, alstublieft: zet uw kind niet in de vuurlijn van een waterkanon."
Dear St. Anne Family, I greet you with affection from the little village of Greccio where I arrived yesterday, walking and singing in the rain - just like Gene Kelly. In 1223, St. Francis celebrated Christmas here with his brothers and friends and began, unbeknownst to him, a tradition that has continued to this day: the representation of the birth of our Redeemer. What is so natural for us - placing a nativity scene at home or reproducing the manger scene in any way possible - originated in these cold mountains. St. Francis' idea is now part of our culture, and as disciples of Christ we have the mission and the joyful responsibility of perpetuating it, passing it on to the next generations. In this way, they too will be able to contemplate and receive the boundless love of a God who became man to save us. " Thus says the LORD: ‘Shout with joy for Jacob, exult at the head of the nations; proclaim your praise and say: The LORD has delivered his people, the remnant of Israel'”. I imagine that, back in the United States, the streets, houses and businesses are filled these days with so many signs of death, fear, and darkness. In the face of that exaltation of the macabre, I announce to you from here that true life that has been manifested in the flesh of a newborn Child. With the holy prophet David I tell you this Sunday: "The Lord has done great things for us; we are filled with joy.” I invite you to let Christ, the only light of the world, heal the blindness that prevents us from seeing with the eyes of God. In the Flocknote group where we are walking together in the knowledge of St. Francis of Assisi, tomorrow we will share the story of that distant Christmas celebrated here in Greccio. It is probably the most beautiful page of all the Franciscan sources and I encourage you to savor it slowly. Two days ago in the hermitage of the Speco of Narni, Brother Vincenzo explained to me that Francis' main purpose with that first representation was to show the relationship between the mystery of the Incarnation and that of the Eucharist: as the second reading tells us, Christ is priest between God and mankind because, after Mary's courageous and generous yes, he became one of us in everything except sin. In the economy of grace that Jesus initiates, he is the eternal priest who offers the one sacrifice, and the immolated victim is that body that at Christmas we can contemplate for the first time lying in the manger. The Holy Mass is the sacramental renewal of Christ's offering to the Father for us. St. Francis of Assisi teaches us, therefore, that the Mass makes truly, bodily present for us each day, the birth of our Lord in the flesh. All this is to lose oneself and to die of joy in the gentle, humble, tender, and infinite love of the Lord for us poor sinners. If we are not saints, we are miserably losing our lives. Is it possible to refuse the gift of God? Can we close the door to the Child who desires to transform our souls? We know the answer: "He came to what was his own, but his own people did not accept him." (Jn 1:11) As we have heard in the Gospel, this Christmas, which is already so close, the Master calls you. He wants to give you back your sight. He wants to fill your heart with the only light that is never extinguished; to heal, by touching you, the sicknesses of your spirit. He wants to give you back the innocence and joy of a little child. At St. Anne we want to offer opportunities for you, too, to rise and come closer to Him and live this Christmas with great joy and intensity. To this end, we are preparing activities for children, families and people of good will that will be communicated to you in the coming days. Following the invitation of the Poverello, we want to live these days, the happiest of the year, in Jesus, with Jesus and for Jesus. We will have personal, family and community prayer. There will be joy in our songs, beauty in our liturgical celebrations, charity for the most needy, and hope and peace in the many events that we wish to share with you. The Baby Jesus Mission will return to bring the image of the God who is born for us to the streets of Gilbert and many other cities. We will have opportunities to be reborn again through conversion, mercy, and the grace of sacramental forgiveness. Borrowing the words with which Thomas of Celano described the Christmas of 1223 here in Greccio, our parish will become "a new Bethlehem" where God will come again, and where men will open their lives so that the Divine Child may find a worthy dwelling place in them. Please be attentive to the Christmas activities that will be announced shortly. Participate in parish life as much as possible. Like Bartimaeus, let us believe that Jesus is capable of doing impossible things in us and let us allow his Word and his Body to bring us healing, grace and joy. Only two months left! From the grotto of the Nativity in Greccio, Italy, your brother, father, and unworthy pastor blesses you and wishes you peace. Fr. Sergio
October 10, 2021 (28th Sunday in Ordinary Time) Readings: Wisdom 7:7-11; Psalm 90:12-13, 14-15, 16-17; Hebrews 4:12-13; Mark 10:17-30 https://bible.usccb.org/bible/readings/101021.cfm
Amy Allison Thompson is the Executive Director of the Poverello Center, a non-profit organization dedicated to providing food, shelter, clothing and other essential services to the hungry and homeless population in and around Missoula, MT. In today's conversation we get the pandemic state of play from Amy's perspective, debunk some of the pernicious myths about homelessness and learn more about Amy's approach to leading a perpetually resource-constrained, yet vital community organization. Full transcript available here: https://umt.box.com/s/txi75jebod78rxacyc1rc31k51lzbwui
Just as there are no two recipes that contain the exact same ingredients or measurements, there are no two success stories exactly the same. Recipe For Success features entrepreneurs, visionary leaders and innovators of all ages who will share their ingredients that make them successful – personally and professionally. Let's get cooking! Michael Goodman, Founder of Goodman Public Relations, brings an integrated marketing approach to every project. Securing domestic and international publicity, creating consumer promotional campaigns, implementing special events and developing cooperative advertising and partnership marketing opportunities, Goodman strategically launches award winning public relations/marketing campaigns. Over the years, he has been credited with representing many notable projects, including but not limited to South Florida Regional Transportation Authority/Tri-Rail, The Galleria at Fort Lauderdale, Broward MPO, Sawgrass Mills, Simon, Design Center of the Americas, Broward Center for the Performing Arts, Holy Cross Hospital, Florida Department of Transportation, South Florida Commuter Services, Cleveland Clinic Florida, Hard Rock Cafe, National Hockey League and Pfizer. He has successfully created cross-promotional programs on behalf of clients with Norwegian Air, McDonald’s, Subway, Wendy’s, Pollo Tropical, Publix and several Broadway shows. Goodman has been recognized for his professional and philanthropic work. He received the Art and Culture Center/Hollywood’s Arts Leader of the Year Award in 2014, Leadership Broward Foundation’s Profiles in Leadership Award in 2013, the 2006 and 2007 ArtServe Encore Award for Individual Leadership and Special Recognition and the 1997 South Florida Business Journal’s Up & Comers Award in the field of public relations. He also received the Golden Pen Award of Excellence from the Gold Coast Chapter of the International Association of Business Communicators. With a strong commitment to the community, Goodman serves in leadership roles in support of vital not-for-profit organizations. He is Board Chair of the Florida Theatrical Association, immediate past Board Chair of Neighbors 4 Neighbors and an honorary Board member of Art and Culture Center/Hollywood. He is a past Chair of ArtServe, Poverello, Wilton Manors Community Affairs Advisory Board and the School Advisory Board for the City of Oakland Park. Also, he is a former board member of Arc Broward, Junior Achievement, Family Central and Gilda’s Club. He is a graduate of Leadership Broward Class XV. Goodman has served on numerous committees in support of the Community Foundation of Broward, United Way of Broward County and Children’s Home Society. He is credited as the founder of noted fundraisers such as Sawgrass Mills’ Role Models, The Galleria’s Men of Style, Tri-Rail’s Senior Idol and South Florida Kids Got Talent. His prior work experience includes serving as a Special Events Manager for Macy’s and the Community Relations Manager for Broward House. Goodman holds a Bachelor of Arts degree in Mass Communications from Florida Atlantic University in Boca Raton, Fla. He resides in Oakland Park. Learn more about Goodman PR at https://goodmanpr.com/ For more information about Junior Achievement of South Florida, visit https://www.jasouthflorida.org. Follow us on social media: Facebook: https://www.facebook.com/jasouthflorida LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/junior-achievement-of-south-florida/ Instagram: https://www.instagram.com/jasouthflorida Twitter: https://twitter.com/JASouthFlorida
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6383LA TESTIMONIANZA DEI PRIMI MARTIRI FRANCESCANI800 anni fa San Francesco esclamò: ''Ora ho cinque veri frati'' e sant'Antonio, volendo imitarli, partì per andare in Africa a convertire i musulmani, ma accadde che...di Ermes DovicoRicorre l'800° anniversario della nascita al cielo dei cinque protomartiri francescani Berardo da Calvi, Ottone da Stroncone, Pietro da Sangemini, Accursio da Aguzzo e Adiuto da Narni, uccisi in Marocco, a Marrakesh, il 16 gennaio 1220.Per la ricorrenza si stanno tenendo in questi giorni diversi eventi soprattutto nella Diocesi di Terni-Narni-Amelia, cioè nella terra da dove provenivano questi gloriosi martiri, le cui reliquie sono in parte custodite nel santuario ternano di Sant'Antonio di Padova. La ricorrenza di oggi ha molto in comune con quella celebrata nel 2019, ossia l'800° anniversario dell'incontro di san Francesco con il sultano Al-Kamil. Un aspetto in particolare le lega e ne costituisce il fondamento: il desiderio di annunciare Gesù Cristo a tutte le genti e, nello specifico, ai musulmani.È opportuno ricordarlo perché è proprio questo fondamento che ormai da anni viene taciuto o lasciato sullo sfondo in buona parte della stessa Chiesa, a causa di una malintesa idea di dialogo ecumenico, portato avanti a discapito dell'annuncio dell'unico e vero Salvatore, quel Gesù che spiega perché i cinque martiri donarono senza indugio la loro vita.Era stato san Francesco in persona a convertire Berardo e compagni durante la sua predicazione del 1213 nei borghi dell'Umbria meridionale, attraendo uno dopo l'altro sulla via dell'imitazione di Cristo. Ed era stato sempre il Poverello d'Assisi, alla Porziuncola, durante il capitolo generale del 1219, ad affidare loro la missione in Marocco per predicarvi il Vangelo. Come si legge in una cronaca scritta da un anonimo testimone dell'epoca, Francesco li esortò a mettere «in Dio la vostra speranza, che Egli vi sarà guida e fortezza in ogni vostro bisogno». Del gruppo faceva parte anche un sesto frate, Vitale, il più anziano, posto a capo della spedizione, a cui tuttavia dovette rinunciare lungo il cammino verso l'Africa, per la grave malattia che lo colpì nel Regno d'Aragona.L'OPERA DI EVANGELIZZAZIONELa missione proseguì sotto la guida di Berardo, ottimo conoscitore dell'arabo. I cinque arrivarono a Coimbra, in terra portoghese, dove furono ricevuti dalla regina Urraca, che rimase colpita dalla loro profonda fede. Conobbero poi ad Alenquer la sorella del re Alfonso II, Sancha del Portogallo, una badessa devotissima (verrà beatificata nel 1705), che li convinse ad accettare degli abiti comuni per poter proseguire con meno problemi il viaggio. Che entrò nel vivo con la tappa di Siviglia, allora sotto il dominio musulmano. Nella città dell'Andalusia i cinque frati furono ospiti per otto giorni di un mercante cristiano, trascorrendo questo tempo in preghiera per trovare la forza di portare a compimento l'opera. Con il saio di nuovo addosso, si recarono quindi alla principale moschea di Siviglia e si misero a parlare di Gesù, vero Dio e vero uomo, venendo presi per pazzi e picchiati.Senza perdersi d'animo, riuscirono a farsi ricevere dal sultano. Il quale, sentendoli parlare della fede cattolica come l'unica vera, li fece rinchiudere in una torre ed era tentato di farli decapitare. Ma alla fine, consigliato da un nobile, si convinse a lasciarli partire per il Marocco, secondo il desiderio espresso dai cinque, ma ordinando loro di non predicare più.I frati si imbarcarono verso l'Africa con don Pedro, infante del Portogallo. E fin dal primo giorno a Marrakesh, senza curarsi del pericolo, i cinque iniziarono l'opera di evangelizzazione. Addirittura Berardo si mise a predicare sopra un carro al passaggio del sultano locale, che si limitò a espellerli dalla città e comandò loro di imbarcarsi a Ceuta e fare ritorno nella Spagna cristiana. Ma i frati disattesero l'ordine e ritornarono a Marrakesh, riprendendo la predicazione. Stavolta il sultano li fece gettare in una fossa con l'ordine di lasciarli morire di fame e di sete. Rimasero in prigionia tre settimane, durante le quali fenomeni avversi capitati a Marrakesh («una lunga, infuocata bufera», scrive l'anonimo cronista) convinsero il sovrano a liberarli. E si constatò che i cinque, dopo il tempo a digiuno, stavano meglio di prima. Nuovamente il sultano ordinò l'espulsione verso la Spagna e nuovamente i cinque, sul cammino verso Ceuta, riuscirono a sottrarsi al controllo dei loro accompagnatori, riprendendo l'opera di evangelizzazione.Allo scoppiare di una ribellione interna delle tribù del Marocco, don Pedro decise di aggregare i frati a una spedizione mista di truppe musulmane e cristiane, onde evitare che in sua assenza i cinque potessero essere oggetto di violenze. La rivolta fu sedata e durante il lungo viaggio di ritorno, mentre l'esercito rischiava la disidratazione, Berardo, dopo aver invocato Dio, scavò una fossa nel deserto, da cui sgorgò un'abbondante sorgente, consentendo a tutti di dissetarsi e fare scorta d'acqua.FRUSTATI A SANGUEAl rientro a Marrakesh, per la loro perseveranza nel predicare Gesù, furono nuovamente imprigionati dal sultano, nonché frustati a sangue. Un alto dignitario di nome Abozaida (forse il figlio del sultano), che pure aveva assistito al miracolo nel deserto ma non voleva accettare l'idea della conversione, li interrogò per conoscere il motivo di tanta tenacia. «Siamo venuti per predicarvi la via della verità: benché voi non lo crediate, vi amiamo di cuore, per grazia di Dio», gli risposero. L'interrogatorio proseguì, ma le risposte sulla Santissima Trinità e su Gesù quale «Via, Verità e Vita» fecero infuriare Abozaida. Sottoposti alla flagellazione, e costretti a dormire un'ultima notte in catene, i cinque furono infine condotti dal sultano. Che rimase ammirato da tanta fortezza e cercò di convincere i frati a convertirsi all'islam, offrendo loro onori, ricchezze e cinque giovani donne.Ma non ci fu nulla da fare e il 16 gennaio 1220, all'ennesimo rifiuto ricevuto, il sultano si adirò a tal punto da eseguire lui stesso la decapitazione. I corpi e le teste mozzate dei cinque martiri furono liberati dallo scempio della folla solo grazie a un forte temporale, che consentì ai cristiani di recuperare le preziose spoglie. Don Pedro le trasportò poi in Portogallo, e infine si decise di deporle nella chiesa di Santa Croce a Coimbra, dove un giovane canonico regolare poté osservare i resti dei cinque francescani. Quel giovane si chiamava don Fernando e ancora nessuno sapeva che sarebbe passato alla storia come sant'Antonio di Padova. Che da quell'esempio di fedeltà a Cristo ebbe, come confidò lui stesso in seguito, la spinta decisiva a entrare nell'Ordine francescano, nonché a partire per il Marocco per cercare di imitare Berardo e compagni fino al martirio (ma per lui Dio aveva altri progetti).Raggiunto dalla notizia del martirio, che aveva desiderato per sé stesso, san Francesco commentò: «Ora posso dire che ho cinque veri Frati minori». E anche santa Chiara d'Assisi venne a sapere del fatto, come si legge nei suoi atti per la canonizzazione: «Sora Cecilia figliola de messere Gualtieri Cacciaguerra, monaca del monastero de Santo Damiano, giurando [...] Anche disse che la preditta madonna Chiara era in tanto fervore de spirito, che voluntieri voleva sostenere el martirio per amore del Signore: e questo lo dimostrò quando, avendo inteso che nel Marocco erano stati martirizzati certi frati, essa diceva che ce voleva andare».Erano tutti santi, ma prima di tutto persone in carne e ossa innamorate di Cristo crocifisso e risorto, desiderose di porsi alla Sua sequela e annunciarlo, a Sua maggior gloria e per il bene delle anime. Che i santi Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto intercedano per donarci questa fede e carità. Titolo originale: Annunciare Gesù, l'eredità dei protomartiri francescaniFonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 16-01-2020Pubblicato su BastaBugie n. 692
Une traversée de la France à pied, jusqu'à Assise, ville-phare du dialogue interreligieux. En 2014, Isabelle Eliat-Serck a choisi de partir sans argent, dans la plus grande simplicité du pèlerin. Et de demander l'hospitalité à des musulmans. Une démarche de vulnérabilité choisie qu'elle raconte dans son livre "De mosquées en églises" (éd. Fidélité). "S'épanouir l'un l'autre dans nos religions respectives" L'accueil et l'ouverture aux autres Elle a vécu en Haïti, au Rwanda, ou encore en Syrie. En matière de voyages et de rencontres interreligieuses, Isabelle Eliat-Serck, catholique convaincue, n'en est pas à ses débuts. "On se sent amenés à s'approcher du monde arabe, musulman, de la langue arabe, de la culture arabe." Avec son mari, professeur de religion dans une école publique, ils accueillent dans leur maison de Louvain-la-Neuve en Belgique, des réfugiés syriens musulmans. "On peut s'épanouir l'un l'autre dans nos religions respectives quand on vit cet accueil." Avec les jeunes qu'ils hébergent une "proximité spirituelle" s'est peu à peu dessinée. Et puis un jours, Isabelle s'est dit: "Moi qui accueille des musulmans je voudrais être accueillie par des musulmans!" Et la voilà partie sur les routes de France et d'Italie. "Ce n'est pas parce qu'on prie avec des musulmans qu'on devient musulman" vers assise, "Le djihad du cœur" "Le langage du cœur est universel et dans chaque religion il y a des mots pour ça." Au cours de son périple où elle est allée frapper à la porte des mosquées, notamment, un musulman lui a dit qu'elle faisait "le djihad du cœur". Une expression qu'il l'a émue. Si Isabelle Eliat-Serck a choisi Assise pour destination ce n'est pas par hasard. La cité du Poverello est celle qu'a choisi Jean-Paul II pour y établir des rencontres interreligieuses d'envergure mondiale. Dans cet esprit, elle agit à son échelle, celle de la rencontre individuelle. "Depuis quelques années ont voit que dans nos sociétés il y a un regard qui est fermé, il y a quelque chose qui doit s'ouvrir entre nous." ÉCOUTER ► Histoire du dialogue interreligieux Une spiritualité du lien Isabelle et Bruno Eliat-Serck s’impliquent depuis des années dans la communication non-violente - leur ouvrage, "Oser la relation" a été réédité en 2011. Et aussi dans le dialogue Interreligieux. Un jour, un prêtre leur a dit: "Ce n'est pas parce qu'on prie avec des musulmans qu'on devient musulman." Depuis, elle prie tous les vendredis avec les femmes musulmanes du quartier. "Au début je n'étais pas trop sûre de moi, témoigne-t-elle, et puis ça devient naturel et c'est magnifique!" Elle ne vient pas là pour se convertir ou convertir. Mais pour développer "une spiritualité du lien". En prenant appui sur la vie du Christ. "Si on regarde la vie de Jésus il n'a pas arrêté d'ouvrir des liens, de créer des ponts, justement à l'égard des personnes stigmatisées ou blessées."
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6097OMELIA XIV DOMENICA TEMPO ORD. - ANNO A (Mt 11,25-30)La pagina del Vangelo di questa domenica è un'autentica perla preziosa. Per comprenderla e assaporarla come si deve, dobbiamo a lungo meditarla e dobbiamo farci piccoli nell'umiltà. Gesù ce lo fa capire chiaramente con queste sublimi parole: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli» (Mt 11,25).Vogliamo essere anche noi tra questi piccoli, ai quali sono dischiuse le ricchezze del Vangelo. Lo saremo se imiteremo Gesù, il quale ci dice: «Imparate da me, che sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29). L'umiltà e la mitezza aprono il nostro cuore alla Sapienza di Dio.Con questo commovente rendimento di lode al Padre, Gesù ci fa entrare nel segreto più profondo del suo Cuore e ci fa comprendere quelle che sono le sue preferenze. Egli predilige i piccoli, i poveri e gli umili, che accolgono con semplicità la dottrina del Vangelo, e così vengono premiati con la rivelazione dei misteri del Regno dei Cieli.Vero sapiente non è colui che sa molte cose, ma colui che comprende l'unica cosa veramente importante, anzi fondamentale per la nostra vita, ovvero la nostra totale dipendenza da Dio. Siamo stati creati per conoscere, amare e servire Dio; e, senza di Lui, noi siamo come un ramo distaccato dall'albero, destinato a seccare.Chi è mite ed umile di cuore sente una attrattiva irresistibile per le dolci parole di Gesù, il quale ci invita ad andare a Lui senza timore, per trovarvi il ristoro: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro» (Mt 11,28). Dove potremo trovar riposo se non presso il Signore? Gesù stesso diceva a santa Margherita Maria Alacoque riguardo a tutti i devoti del suo divin Cuore: «Li consolerò nelle loro pene». Il Cuore di Gesù, trafitto per i nostri peccati, è la fonte purissima della grazia, che disseta l'arsura del nostro cuore. Questa fonte è stata aperta dalla lancia di Longino e continua a riversare su di noi fiumi di misericordia.Questa fonte che ci ristora dalle nostre fatiche, non è lontana da noi: la troviamo in chiesa, presso ogni Tabernacolo dove è custodito il Santissimo Sacramento dell'Altare. È lì che Gesù ci aspetta. L'umile di cuore avverte chiaramente questo invito e non indugia. Il superbo, al contrario, vaga per le strade di questo mondo, ansimante e agitato, e non riesce a trovare riposo.Se si comprendesse davvero che Gesù ci aspetta per farci grazia, non lo faremmo attendere così tanto e non lo lasceremmo solo nelle nostre chiese. Come una fonte limpida e tranquilla ristora il viandante che da lungo tempo cammina; così la Presenza eucaristica di Gesù dona a noi sempre nuove energie per affrontare il peso della giornata, serenamente, con la pace nel cuore. Il nostro divin Maestro ci dice infatti: «Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me [...]. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero» (Mt 11,29-30). La nostra croce diviene leggera se staremo vicini a Gesù e se attingeremo alla fonte sempre aperta del suo Cuore trafitto.Quando ci sentiamo oppressi e sfiniti per il carico che grava sulle nostre spalle, andiamo da Gesù. Anche se ci sembrerà di non riuscire a pregare e di perdere il nostro tempo, non scoraggiamoci; anche se ci sembrerà di aver un cuore di pietra, rimaniamo vicini a Gesù: le pietre al sole si arroventano; così i nostri cuori alla presenza di Gesù Eucaristia si scalderanno un po' per volta e si trasformeranno.Gesù diceva a santa Margherita: «Ecco il Cuore che ha tanto amato gli uomini, che nulla a risparmiato fino a consumarsi per manifestare loro il suo amore; eppure in ricambio, io non ricevo, dalla maggior parte, che ingratitudini con irriverenze e sacrilegi». Queste parole devono scuoterci dal nostro torpore e devono farci comprendere che Gesù rimane nei nostri Tabernacoli per amore nostro, e noi siamo tenuti a ricambiare questo immenso amore del nostro Salvatore.A santa Margherita, Gesù disse che san Francesco d'Assisi era stato il Santo più vicino al suo Cuore, colui che lo aveva di più amato. San Francesco volle essere infatti perfetto imitatore della povertà e dell'umiltà del Figlio di Dio. Così, vivendo in povertà e umiltà, il Poverello di Assisi entrò nel Cuore di Gesù per mai più uscirvi. Egli, che aveva in orrore la superbia, diceva: «Mai dobbiamo desiderare di essere sopra gli altri, ma anzi dobbiamo essere servi e soggetti ad ogni umana creatura per amore di Dio» (FF 199). San Francesco non si limitava soltanto a dire queste belle parole ma, per primo, le voleva mettere in pratica. Con piena convinzione, egli si riteneva l'ultimo di tutti e il servo di tutti, per questo motivo fu il Santo più vicino al Cuore di Gesù.Come quando sotto il sole cocente, istintivamente cerchiamo l'ombra; così l'anima umile, di fronte alle vanità di questo mondo, ricerca il silenzio e il nascondimento. Impariamo anche noi da Gesù e ripetiamo spesso durante la giornata: "Gesù, mite ed umile di cuore, rendi il nostro cuore simile al tuo". Solo così potremo trovare ristoro per le nostre anime.
Amy Allison Thompson has been the Executive Director of the Poverello Center, Missoula’s homeless shelter, for 3 years. She has her BA in Psychology and Masters in Social Work, both from the University of Montana. She has an extensive background in social work, and spent many years working with the homeless and other vulnerable groups at the Pov and other locations before filling her current position. In this episode we talk about the importance to society of housing the homeless, and how the Poverello center helps those who live without a permanent and safe place to take shelter. We also discuss changes caused by Covid and how isolation works when you don’t have a secure place to hunker down. Amy also spends some time talking about changes she would like to see occur, that would help alleviate Missoula’s housing crisis and provide more and better options for the local homeless population. For more information about the Poverello Center, visit their website at https://www.thepoverellocenter.org/. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/zahp-the-zootown-affordable-housing-podcast/message Support this podcast: https://anchor.fm/zahp-the-zootown-affordable-housing-podcast/support
Rev. Zach Darrah, Chief Executive Officer of the Poverallo House which has been offering health care, meals, shelter and social services to the needy of Fresno for more than 40 years shares with Jim Grant current services at the Pov, homelessness in Fresno and the goals and plans he has for the ministry he has recently been chosen to direct.
Lisa Casarez and Vikki Luna talk with Cruz Avila, executive director of the Poverello House in Fresno. The Poverello House is a non-profit organization which has helped the homeless in Fresno for over 45 years. It was founded by Mike McGarvin, who as a young man received much needed help from a priest who ran a coffee house in San Francisco also called Poverello. Years later, Mike, who everyone affectionally called "papa Mike", moved to Fresno with his wife Mary and started the non-profit organization as a way to help the homeless in the community. His philosophy: "Listen with compassion; give with a warm heart and a smile". Cruz Avila follows this philosophy and shares with us his hope that one day everyone sees the homeless without any judgement. He would like people to stop believing the homeless are in the streets because they want to be there and instead listen to their story and find out how they got there. If you want information, volunteer or donate to the Poverello House, you can do so by calling: (559) 498-6988 or go to https://poverellohouse.org
Publié en 1907, le succès de cette biographie de Saint François d'Assise joua un rôle considérable dans l'engouement pour le Poverello dans le monde catholique et bien au-delà. François d'Assise (en italien Francesco d'Assisi), né sous le nom de Giovanni di Pietro Bernardone à Assise (Italie) en 1181 ou 11821 et mort le 3 octobre 1226, est un religieux catholique italien, diacre et fondateur de l'ordre des frères mineurs (OFM, communément appelé Ordre franciscain) caractérisé par une sequela Christi dans la prière, la joie, la pauvreté, l'évangélisation et l'amour de la Création divine. Il est canonisé dès 1228 par le pape Grégoire IX et commémoré le 4 octobre dans le calendrier liturgique catholique. Lu par : Monique Chuberre
Publié en 1907, le succès de cette biographie de Saint François d'Assise joua un rôle considérable dans l'engouement pour le Poverello dans le monde catholique et bien au-delà. François d'Assise (en italien Francesco d'Assisi), né sous le nom de Giovanni di Pietro Bernardone à Assise (Italie) en 1181 ou 11821 et mort le 3 octobre 1226, est un religieux catholique italien, diacre et fondateur de l'ordre des frères mineurs (OFM, communément appelé Ordre franciscain) caractérisé par une sequela Christi dans la prière, la joie, la pauvreté, l'évangélisation et l'amour de la Création divine. Il est canonisé dès 1228 par le pape Grégoire IX et commémoré le 4 octobre dans le calendrier liturgique catholique. Lu par : Monique Chuberre
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Publié en 1907, le succès de cette biographie de Saint François d'Assise joua un rôle considérable dans l'engouement pour le Poverello dans le monde catholique et bien au-delà. François d'Assise (en italien Francesco d'Assisi), né sous le nom de Giovanni di Pietro Bernardone à Assise (Italie) en 1181 ou 11821 et mort le 3 octobre 1226, est un religieux catholique italien, diacre et fondateur de l'ordre des frères mineurs (OFM, communément appelé Ordre franciscain) caractérisé par une sequela Christi dans la prière, la joie, la pauvreté, l'évangélisation et l'amour de la Création divine. Il est canonisé dès 1228 par le pape Grégoire IX et commémoré le 4 octobre dans le calendrier liturgique catholique. Lu par : Monique Chuberre
Publié en 1907, le succès de cette biographie de Saint François d'Assise joua un rôle considérable dans l'engouement pour le Poverello dans le monde catholique et bien au-delà. François d'Assise (en italien Francesco d'Assisi), né sous le nom de Giovanni di Pietro Bernardone à Assise (Italie) en 1181 ou 11821 et mort le 3 octobre 1226, est un religieux catholique italien, diacre et fondateur de l'ordre des frères mineurs (OFM, communément appelé Ordre franciscain) caractérisé par une sequela Christi dans la prière, la joie, la pauvreté, l'évangélisation et l'amour de la Création divine. Il est canonisé dès 1228 par le pape Grégoire IX et commémoré le 4 octobre dans le calendrier liturgique catholique. Lu par : Monique Chuberre
This set was recorded live from Hunter's Nightclub in Fort Lauderdale, FL on November 24, 2017. It was part fundraiser for an HIV/AIDS support organization called Poverello and a Tribute to DJ Wendy Hunt, who was one of the DJs for this bi-annual event, and who, after struggling with depression, took her own life. She was legendary in the club world, a mentor to me and a friend to all...especially if you owned a dog!!! :) Produced by Joe Solar & JohnB Thorpe: DJ: Robbie Leslie, David Knapp, Randy Bettis & Warren Gluck...with a tribute set of Wendy Hunt. My set was part 3 in the evening, with a live performance by Kitty Meow during this set. PLAYLIST: 1. Under Pressure - Glamazon (HumanJive Mix) 2. Love Is the Answer - Fr ft. Jenny (FR Gospel Mix) 3. Coming Back - Matt Consola ft Brenda Reed & LFB (Matt Consola & LFB Club Mix) 4. Rise Up - feat. Manuela (Andrea T Mendoza vs Tibet Club Mix) 5. We Found Love With Somebody - Rihanna vs. Whitney (DJ Matt Bailer vs. Michaelagelo Mashup) 6. Relight My Fire - Ricky Martin ft. Loleatta Holloway (Hex Hector/Mac Qualye Vocal Mix, Edited by Randy Bettis) 7. What About Us - Pink (Barry Harris Club Mix) 8. Elektro - Outwork ft. Mr. Gee (Scott Wozniak Remix) 9. Lover That You Are - Pulse feat. Antoinette Roberson (Hex Hector) KITTY MEOW PERFORMANCE 10. Rhythm Is A Dancer - SNAP! (Nari & Milani Mash-Up 2011 / DJRB's Extended Transition Edit) 11. Can You Feel It - The Jacksons (HumanJive Remix) 12. This I Promise You - N’Sync (Hex Hector Vocal Mix) 13. This Is the Love - Spandau Ballet (Eric Kupper Vocal Mix) 14. How Can I Love You More - M People (Jimmy Gomez Vocal Anthem 15. I Still Haven’t Found What I’m Looking For - DB Sound (DJ Shocker Remix) All Rights Are Reserved by the original artists. This is not for sale.
Capt. Thiel finds a pilot to drop his A-team onto Raven Rock Mountain. He's gambling the careers and maybe the lives of his men that Malthus is in the bunker beneath the mountain.At Scott Air Base, Lt. Tony Harris and the 369th MPs are called out by their captain. Capt. Poverello has learned -- through unofficial channels -- that an unknown unit is on its way to the base to relieve them, even though the 369th only arrived at Scott a few days earlier. In the barracks, the shouts of their guards and the sound of boots hitting the turf at a run begin to wake the detainees.And driving back to St. Louis from Iowa, Special Agent Joe Unes discovers with a shock that the situation is far more serious than he bargained for.