Quante stupidaggini hai sentito sull'alimentazione? Esiste una verità sulla sana alimentazione? Esiste una certezza e una strada che puoi seguire? Scoprilo qui, con serietà, professionalità, ma raccontato con linguaggio semplice. Sono Annamatilde Baiano, anima e ideatrice di CiboCrudo.com. Ti farò d…
I composti chimici contenuti nei prodotti alimentari sono migliaia!. Sostanze tossiche che da anni stanno contaminando i nostri alimenti talmente elaborati da non contenere piu i nutrienti essenziali! Ma che cosa possiamo fare? Verdura Fresca? Frutta fresca? ascoltiamo insieme in nuovo podcast di CiboCrudo!
Mio figlio mangia solo schifezze!!! ma perché?Basta con questo cibo spazzatura!E' Colpa sua io provo a dirgli di mangiare bene!Quante di queste domande ci facciamo giornalmente, ma ci siamo mai fatti un esame di coscienza?E se la colpa è anche nostra?Parliamone insieme con il nuovo Podcast di ciboCrudo
Ogni anno diamo molta importanza a come trascorrere le feste in famiglia;ma c’e’ qualcosa di diverso oggi; moltissimi di noi hanno perso di vista la cultura,il fitness, il divertimento, i contatti umani e soprattutto il mangiare bene; abbiamo perso di vista il prendersi cura di noi stessi e siamo stati rinchiusi nelle nostre menti.Parliamone insieme e Buone Feste!
Il sole l’aria e la natura quanto incide sul nostro umore e sulle nostre sensazioni? molto piu di quanto pensiamo!MA ci siamo mai domandati come mai esistono cibi stagionali? forse la natura ci dice di alimentarci con i cibi del momento? del periodo dell’anno che stiamo vivendo? Parliamone insieme; segui il nuovo Podcast CiboCrudo!
Quelle abitudini alimentari ad orario e non!Che cos'é un'abitudine alimentare?, è il momento in cui tutto si ferma perchédevi mangiare! Abbiamo realmente bisogno di mangiare in quel momento?
Passato, Presente e Futuro; ripercorriamo insieme l'evoluzione alimentare dei nostri tempi; dall'alimentazione tradizionale di "Casa" all'alimentazione di oggi.
Dimmi un po’ anche tu vorresti svegliarti domani mattina e avere il fisico della bellucci? Oppure, se sei un uomo vorresti avere il fisico di Bolle?Scopriamo in questo video perché la forma magica per il dimagrimento non esiste.Ciao, sono Annamatilde, titolare di Cibocrudo Srl. Te lo dico subito: non sono né un medico, né un nutrizionista e tanto meno un’estetista. Sono un’appassionata di sana alimentazione. Mi piace informarmi, testare in prima persona i prodotti che vendo e mi piace condividere. Senza alcuna costrizione.Si sta avvicinando natale, purtroppo iniziano a metterci l’ansia delle feste e dell’ingrassare!Viviamo in un’epoca in cui proliferano i guru e le loro formule magiche per dimagrire.Ma siamo sicuri che bastino queste formule magiche?Sei d’accordo con me che se fosse così avremmo tutti il fisico della Bellucci e Bolle?Per avere un bel corpo bisogna avere un sano stile di vita che parte da un sano stile di alimentazione. Chiediti un attimo “Tua nonna riconoscerebbe come cibo la maggior parte delle cose che mangi? Sì sto parlando proprio delle merendine, degli stuzzichini...”Sì, so a cosa stai pensando “Io ne mangio uno ogni tanto”. E forse proprio nelle feste chissà Ogni tanto quanto? Ti do un consiglio Tieni un diario alimentare e vediamo.Guarda: il corpo funziona secondo un meccanismo matematico. Se vuoi dimagrire devi introdurre meno calorie di quelle che bruci. E qui non ci piove, le formule magiche per mangiare a volontà e perdere peso io ancora non le ho trovateVuoi un buon consiglio:siediti, prendi un foglio e preparati uno schema di quello che hai intenzione di mangiare questa settimana. E in quella prossima delle festività, Sai benissimo che ogni giorno non possono mancare frutta e verdura di stagione, giusto? Io consiglio biologiche e crude!Quindi il consiglio che mi sento di darvi è non sedervi vicino al cibo (i vari stuzzichini) mentre chiacchierate a tavola con la famiglia o state giocando a carte perché la cosa peggiore che si possa fare è questa : la distrazione porta a una mancata consapevolezza di cosa e di quanto si è mangiato. Tutto questo spizzicare poco bilanciato non aiuta di certo ad avere il fisico informala distrazione e la mancata attenzione al momento in cui mangi giocano un ruolo fondamentale nell’appagamento, nel senso di sazietà e in generale nel rapporto con il cibo. Facci caso quando mangi senza consapevolezza non ti senti mai sazio e mangi di più!Inoltre influisce in modo negativo sulla quantità e qualità del tuo cibo e anche sulla tua salute e la distrazione durante i pasti non giova per nulla alla digestione( vi capita di andare al cinema e mangiare o vedere le persone con cestini di pop corn smisurati? A volte anche più grandi di loro eppure si riesce a mangiarli, perché mangi quando sei distratto a vedere il film, invece se mangiassi la stessa quantità con attenzione non ce la faresti a finire.Il cibo è convivialità e socialità sempre e specialmente durante le feste però forse è il caso prima di sedersi in compagnia di controllare che avanti a noi ci siano dei mandarini e arance mentre siamo a tavola a chiacchierare durante le feste e no dolci stuzzichini vari o avanzi del pranzo.Per concludere durante le feste : Impara ad apprezzare i sapori, gli odori e a riconoscerli, mangiando lentamente e senza stress e distrazioni: in questo modo, quando avrai finito, ti sentirai appagato. Questa regola deve valere in tutti i casi, durante le feste e fuori le feste.
Prendo questo o quello? quel prodotto costa molto meno ed è meno conosciuto! Meglio questo che costa poco ma ne trovo di più o questo che costa di più ma ne trovo meno?Questa confezione è in offerta! conviene prenderla ora!Quante volte sentiamo o ci capita di dirlo? Come possiamo definire una spesa giusta o scadente? Parliamone insieme.
Scrittore, naturopata e penna del sito di (disi)informazione più noto d'Italia; www.disinformazione.it
Bentornati dopo la pausa estiva!, in questo video - podcast non vi farò nessuna romanzina! cerchiamo di riprendere insieme i punti fondamentali per una sana alimentazione e affrontiamoli insieme! Grazie per essere venuti a trovarmi! mi ha fatto molto piacere conoscervi! Alla prossima
Oggi ci salutiamo con l’ultimo episodio prima delle vacanze e mi sembrava doveroso salutarci parlando dell’Acqua! Sapete dirmi quanto sopravvive il nostro corpo senza acqua? -Pochi giorni!E sapete di quant’acqua è composto il corpo umano? -Una stima grossolana è il 60%, ma cambia molto in base a: età, sesso e quantità di grassoEs: I bambini hanno più acqua rispetto ad una persona anzianaL’acqua riveste un ruolo di straordinaria importanza nell’organismo umano, è un elemento necessario al corretto mantenimento delle funzioni vitali, eppure, quanti di voi si sono fermati a capire veramente quanto è importante e a conoscerla meglio?10 anni fà, leggendo dei libri sull’acqua mi colpì molto una storia, quella del dr batmanghelidjChe in carcere prescriveva l’ acqua come medicina, qundi ad intervalli regolari e non bevuta al segnale della sete.Ora voglio dare il mio parere riguardo alla disputa "acqua del rubinetto vs acqua minerale". La pubblicità delle acque minerali ci propina, con insistenza, la necessità per il corpo umano dei minerali contenuti quasi sembrerebbe solo in acqua minerale venduta in bottiglia. I minerali sono fondamentali per l’organismo umano niente di più vero, solo che i minerali assimilabili dall’uomo, fondamentali per la vita, sono solo quelli ORGANICI. Per intenderci quelli metabolizzati dalle piante, quelli che si possono assimilare con la verdura, oppure se vuoi fare un pieno di Sali minerali preparati un estratto! Al contrario sappiamo che l’assunzione di minerali inorganici è dannosa per l’uomo, perché si depositano nell’organismo, causando scompensi al nostro corpo.Altro arcano mistero quant’acqua bere? Chi consigli 1,2 litri , chi 2 litri al giorno addirittura una volta ho letto fino a 6 litri, ma è proprio necessario farci dire quant’acqua bere? Chi ti conosce meglio di te stesso, molti sono i fattori che incidono sulla variabile di quanto bere, e allora come si risolve il problema? Semplice un corpo ben idratato non ti manda i segnali di sete, perché vuol dire che le tue cellule sono già disidratate e bisogna vedere il colore e l’odore dell’urina un corpo disidratato ne produce di colore più scuro e con un cattivo odore, invece un corpo ben idratato ha un colore chiaro e inodore. esiste la probabilità di chi al contrario beve troppo?Si! anche quello è un problema si chiama iperidratazione, il primo problema e che la concentrazione di sodio nel sangue è troppo bassa.Ma io non sono un dottore! Riassumendo Bere acqua naturale, non troppo fredda, spalmata durante il giorno, prima di avere lo stimolo della sete e controllare il colore dell’urina. Non è difficile! Buon Agosto
In questo periodo in molti mi chiedono consigli su come prendere il sole e cosa usare per l’esposizione al sole! Il sole è fonte di vita! Nessuno lo mette in dubbioPerò non c’è rosa senza spine!Iniziamo:di solito una persona solare è per noi una persona allegra, socievole aperta!Quindi il sole ha un effetto positivo sul corpo umano, da sempre. Il sole è fonte di vita: senza di esso molte reazioni essenziali per il mantenimento dell’equilibrio della vita non potrebbero avvenire, tuttavia, l’esposizione al sole comporta anche numerosi svantaggi.I svantaggi sono causati dalla nostra incauta esposizione al sole.Il sole è la maggiore e migliore fonte di vitamina D, che è importante per l’uomo.Esporsi al sole è fondamentale ma con criteri: esporsi tutto l’anno, dall’inverno all’estate a 360°.Stando attenti ad idratarsi e a bere adeguatamente. Curando sempre la nostra pelle che è l’organo più esteso del nostro corpo.
Ascolta ora l’intervista a Pietro Leemann!“Aiutando il corpo a mantenersi sano, anche la mente funzionerà meglio e saremo anche psicologicamente più equilibrati. Viceversa, se la nostra mente e la nostra psiche funzionano bene, anche il nostro corpo starà meglio".
Dopo le combinazioni alimentari voglio parlare della frutta e delle varie leggende che ruotano intorno ad essa, fa bene? Fa ingrassare? Come mangiarla? E quando? Perché mangiarla?Nella frutta il maggiore componente è l’acqua (fino al 95% a seconda dei tipi). Il secondo componente è lo zucchero, una discreta quantità di fibra, vitamine e ai sali minerali, contenuti in notevole quantità.Nonostante la frutta sia ricca di fruttosio, è poco calorica perché ricca di acqua e fibre, è povera di grassi e sodio. Non contiene colesterolo. Io parlo sempre di frutta consumata cruda e intera, no sciroppata, succhi di frutta quelli non sono validi sostituti.È quindi un alimento che dovrebbe far parte regolarmente di qualunque tipo di dieta.È alla piena maturità che la frutta raggiunge il massimo delle sue qualità nutritive e gustative ma la frutta matura non si trasporta sempre bene e la frutta buona non è sempre bella: le varietà selezionate sono state scelte più per il bell’aspetto. Inoltre, al giorno d’oggi ci sono sempre ogni sorta di frutta in ogni periodo dell’anno, e vi chiedo che sapore ha? Piuttosto che mangiare frutta fuori stagione preferite della frutta essiccata di qualità, essiccata al sole e senza nulla di aggiunto zuccheri oli, correttori, colore o conservati vari (fichi, prugne, banane, mele ecc.) ha più o meno le stesse caratteristiche della frutta fresca, se raccolta al momento giusto e essiccata correttamente, ma ovviamente, avendo perso gran parte dell’acqua, sarà molto più calorica, usatela dopo averla reidratata e bevete l’acqua dopo l’ammollo!Invece il discorso è diverso per la frutta secca in guscio (noci, nocciole, mandorle e arachidi) che sicuramente contiene più grassi rispetto alla frutta, ma anche tanti altri nutrienti. lo sapevate che le noci del brasile o amazzonia sono ricchissime di selenio.Recentemente, la frutta secca ha acquisito maggior importanza nella dieta collettiva; le maggiori istituzioni, in virtù del suo elevato contenuto in acidi grassi polinsaturi, ha stabilito che la frutta secca è consigliabile consumarne abitualmente e in modo vario, anche qui non usatele tostate e salate.Un altro consiglio che vi do è di riattivare la frutta secca, io la riattivo! la lascio in ammollo per una notte (12ore) e l’asciugo in essiccatore per 1-2 giorni, o al sole in estate non usate un forno per asciugarla, perché il calore troppo alto, e assicuratevi che quella che comprate è cruda, altrimenti è già morta, una volta asciugata bene si conserva per mesi.Le caratteristiche della frutta sono simili a quelle della verdura, ho detto simili perché essendo la frutta più calorica, purtroppo ne viene consigliato un consumo minore, ma comunque quotidiano. È la frutta che ingrassa ?Se analizziamo la composizione chimica dei frutti in grosse linee perché dipende dal tipo di frutta e dalla sua maturazione, contengono: Acqua biologica: in quantità molto variata dal 95% nel cocomero al 4% nelle noci. Mangiando la frutta si facilita il mantenimento dell'idratazione anche nei soggetti che trascurano o non avvertono lo stimolo della sete.Proteine: quantità scarsa eccetto che per mandorle, noci, pinoli, nocciole.Grassi: in genere assenti, ne risulta ricca la frutta oleosa. Sono acidi grassi polinsaturi Zuccheri: monosaccaridi (fruttosio e glucosio); disaccaridi (saccarosio); polisaccaridi (amidi: castagne).Fibra: Circa il 2% del frutto sono fibre alimentari, prevalentemente pectina e emicellulosa non vengono assimilate, ma assorbono e trattengono l’acquaMinerali: la frutta ne è ricca Carboidrati: Tra il 5% e il 20% è costituito da carboidratiVitamine: vitamina A, vitamina C, vitamine del complesso B. Sali minerali: è ricca di potassio, magnesio, ferro e calcio, mentre il sodio vi è contenuto in quantità pressoché irrilevanti.Il contenuto di grasso varia tra lo 0,1 e lo 0,5%, mentre la proteina può essere compreso fra 0,1 e 1,5%. L'avocado contiene acido oleico che è un acido grasso, monoinsaturo, ma la noce di cocco è ricca di grassi saturi come l'acido palmitico.Calorie: Il potere calorifico è determinata dalla sua concentrazione di zucchero, In realtà, la frutta fresca si caratterizza per molti altri aspetti nutrizionali e le vitamine costituiscono solo una frazione dell'importante apporto nutrizionale della frutta.Una parola in più dev'essere spesa per illustrare il potenziale antiossidante della frutta fresca; sappiamo che a livello cellulare queste molecole rappresentano un vero e proprio scudo contro lo stress ossidativo, quindi contro l'invecchiamento.Allora la frutta ingrassa?Dovrebbe essere fatta una distinzione tra frutta e frutta ... ma in ogni caso, supponendone un consumo adeguato, la risposta è no!Il consumo di frutta deve essere contestualizzatoDal mio punto di vista, consumare frutta in sostituzione agli alimenti dolci rappresenta uno dei principi cardine della sana alimentazioneMolti dolci che vantano come ingrediente la frutta (vedi marmellate, confetture, frutta sciroppata, frutta candita, ecc), dovrebbero essere consumati solo in poche occasioni. Gli alimenti dolci hanno quasi soppiantato il consumo di frutta fresca; pensiamo specialmente ai bambini, mangiano solo dolci confezionati per merenda.Con questo non voglio obbligarvi ad abolire tutti gli alimenti dolci... ma semplicemente ricordare che sostituendone gran parte con la frutta si potrebbe migliorare la qualità della propria linea- benessere. Sempre da un punto di vista botanico, la funzione del frutto è di proteggere e accompagnare lo sviluppo dei semi e degli embrioni in essi contenuti, Esistono molto spesso una confusione – che comprende anche alcuni ortaggi come melanzane, pomodori, zucche, ecc : una melanzana è un vero frutto quanto una pesca, anche se non è dolce!La buccia del frutto è quella con la più alta concentrazione di fibre, ma anche dove si può trovare qualche traccia di contaminanti, quali insetticidi, che sono difficili da rimuovere. La buccia della frutta: cosa contiene? Fa bene mangiarla?Mangiare la buccia della frutta potrebbe crearvi qualche preoccupazione a causa dell’uso di pesticidi utilizzati nella coltivazione di piante e frutti. Sbucciando la frutta vi perdete una parte fondamentale del frutto: quella che contiene più antiossidanti, vitamine e fibre. La buccia è una parete protettiva che protegge la polpa dal sole, dalle intemperie e dall’attacco di batteri. Assieme ai semi, è la parte meno nobile del frutto ma qui si concentrano le proprietà nutritive.Regole base:Consuma frutta fresca intera o essiccata di qualità a basse temperature e senza aggiunte.Scegli tra diverse qualità di frutta, di stagione, di diversi colori.Preferisci quella biologica.Consumala in modo regolare.Tieni sempre frutta in casa, e consumala per gli spuntini. Mangiala fresca il prima possibile.Scegli solo frutta di stagioneConsuma la frutta lontano dai pasti, specie in caso di digestione lenta.Al posto delle caramelle, offri ai tuoi figli frutta seccata, la frutta bisogna usarla matura
Dopo le combinazioni alimentari Vi ho promesso che avremmo parlato di legumi ed eccomi qua!Chi non ha mai sentito dire: I legumi non dovrebbero mai mancare in una dieta sana e bilanciata, poiché rappresentano fonte di proteine, carboidrati e Sali minerali. Insomma, di sostanze preziose. Ed è vero! se controlliamo le tabelle nutrizionali dei legumi vedremo che hanno innumerevoli pregi.Sono: - un’ottima fonte di proteine contenendone, allo stato secco, dal 20 al 40% (il livello più alto è nei semi di soia secca); Infatti vengono anche volgarmente chiamati carne dei poveri per il loro valore proteico.- di grassi, ad eccezione della soia e arachidi (sentito bene le arachidi sono legumi), ne contengono pochi - hanno un elevato contenuto di fibre alimentari, sia insolubili (la cellulosa della buccia esterna) utili per regolare le funzioni intestinali, sia solubili, che contribuiscono al controllo dei livelli di glucosio e colesterolo nel sangue.- Contengono i carboidrati che rappresentano circa il 50% del loro peso da secco(io ora faccio una media tra i vari legumi poi i dati variano da legume a legume)-Hanno anche una discreta quantità di sali minerali, -I legumi sono uno dei cibi con proprietà anticolesterolo. Contengono, infatti, le saponine in grado di ridurre l’assimilazione il colesterolo “cattivo” (LDL)-I legumi non affaticano il fegato, le proteine vegetali sono più leggere da assimilare di quelle animali, Inoltre, esistono numerosissime varietà di legumi diffuse in quasi tutti i paesi del mondo, Coltivati e consumati dall’uomo fin dai tempi più remoti, quindi tra le innumerevoli varietà non c’è possibilità di stancarsi nel mangiarliÈ c’è da dire che molti nutrizionisti consigliano l’abbinamento legumi e cereali, perché La loro associazione porta a un piatto completo la corretta combinazione è costituita per 2/3 da cereali e per 1/3 da legumi. In genere, i legumi si consumano essiccati e si trovano in commercio tutto l’anno; non costano molto. A fronte di tante virtù, la domanda che mi viene spontanea è: perché non mangiare legumi tutti i giorni? Contengono tutto, e sembrano invincibili! Però anche i legumi presentano dei punti deboli.Per iniziare sono ricchi di acido fitico che è capace di legare a sé i minerali diminuendone l’assorbimento intestinale. È una sorta di difesa che la pianta mette in atto per proteggere i suoi semi. Bisogna quindi tener conto del fatto che, le sostanze nutritive effettivamente assorbite sono inferiori a quelle riportate sulle tabelle di nutrizionali. è anche vero che gli esseri umani possono tollerare moderate quantità di acido fitico senza danni, quindi non vi preoccupate subito.E’ anche importante sapere che l‘acido fitico si può ridurre con l’ammollo. Per questo consiglio sempre di mettere in ammollo i legumi in acqua e aceto di mele o in acqua e succo di limone.I consigli per la cottura dei legumi si sprecano, in giro se ne leggono tantissimi: vanno messi in ammollo per 12-24 ore. Questo è necessario per una cottura più rapida. L’ammollo dei legumi consente l’eliminazione di “fattori antinutrizionali”.Un altro problema comune è che i legumi provochino flatulenza e altri disturbi digestivi. Ciò dipende da particolari carboidrati che non sono eliminati con la cottura e non possono essere digeriti. Si può ovviare in parte a questo problema decorticando i legumi, questo può attenuarlo ma non eliminarlo completamente. Un accorgimento importante sembra essere quello di aggiungere il sale solo a fine cottura: questo permetterebbe di evitare l’indurimento della buccia esterna dei legumi, così come l’aggiunta di semi di finocchio o di alloro all’acqua di cottura.Un consiglio che ho sempre sentito è aggiungere bicarbonato all’ammollo specialmente dei ceci, me lo ha insegnato mia mamma, poi leggo di non aggiungete bicarbonato all’acqua di ammollo né a quella di cottura: rende le vitamine più instabili al calore. Ok, ma tanto con il calore le vitamine non muoiono uguale? Però L’aggiunta di bicarbonato di sodio evita la formazione di composti insolubili tra le proteine e i sali di calcio dell’acqua, specie se troppo dura. ??? sarà Un altro trucco che ho letto è che basta aggiungere dell’alga kombu nell’acqua: è questo per rendere i legumi più teneri ed arricchirli di sali minerali sembra che l’alga aiuti la digestione.Inoltre, è bene cambiare l’acqua di ebollizione, questo favorisce l’eliminazione di alcune sostanze come le purine, che sono tossiche ed antinutrienti. Quando mia mamma mi ha sempre detto non cambiarla perché altrimenti i legumi non si cuociono più bene! E’ bene consumare i legumi in forma di purè, utilizzando parte dell’acqua di cottura per frullarli, ricca di sali minerali, specialmente se i destinati ai bambini ed anziani.Vogliamo ora parlare dello scatolame? Cioè i legumi in scatola rappresenta la soluzione più comoda e veloce. Nello scatolame può esser presente anche zucchero, acido ascorbico o glutammato sono ingredienti inseriti per esaltare la sapidità dei legumi. Inoltre, le lattine contengono Bisfenolo. “i legumi in scatola sono un po’ meno ricchi di proteine poiché queste vengono parzialmente perse durante i processi di lavorazione e pastorizzazione.” Prima di acquistarli leggete l’etichetta: “è bene controllare la presenza di eventuali additivi o altre aggiunte.”Dopo tutte queste informazioni e varie prove Io sono arrivata alle mie conclusioni I legumi non sono un alimento necessario per la salute. Vanno bene per variare le proteine durante la settimana, ma non contengono sostanze nutritive che non possiamo ottenere da altri alimenti.Detto questo, e dopo aver provato di tutto, (perché quando mangi vegetale la prima cosa che ti propongono come alternativa alle proteine sono i legumi): se ti piacciono i legumi, li tolleri bene, li prepari in modo corretto e li consumi un paio di volte a settimana non ti faranno male. A me i legumi piacciono ma se mangiati tutti i giorni mi creano problemi. Il test migliore Per capire se ti fanno bene o male, è molto semplice mangiali per vedere quali sono gli effetti che hanno sul tuo corpo. Se dopo aver mangiato legumi, ad esempio, hai gonfiore addominale o formazione di gas intestinale, vuol dire che probabilmente non sono adatti a te, o ne hai abusato. Fai anche questa prova inizia a mangiarli una volta a settimana, poi 2 o 3 , mangiarli interi o frullati e sperimenta come meglio ti senti. Se ti dovessero risultare indigesta prova con le farine di legumi con le quali si preparano per es: la cecina, o le panelle o usa la pasta di farina di legumi o tempeh che essendo soia fermentata è ottimo. Per i legumi crudi vanno bene le tradizionali fave e piselli freschi, per gli altri è meglio farli germogliare e poi mangiarli.
I cibi vanno abbinati in modo giusto tra loro per favorire la digestione e assimilare tutti i nutrienti. Se abbiniamo male gli alimenti in uno stesso pasto, infatti, rischiamo di allungare e rendere difficile il processo digestivo.A cosa serve abbinare gli alimenti? Mangiare in maniera equilibrata, ve lo ripeto sempre, è una delle chiavi del benessere a lungo termine. Spesso si sottovaluta però l’importanza di combinare bene gli alimenti tra di loro, per avere una migliore assimilazione dei nutrienti (vitamine sali, minerali, ecc.), imparare a fare le giuste associazioni alimentari può influire più di quello che crediamo sulla nostra salute. La digestione è un delicato processo che si basa su precise leggi chimiche. Stomaco bocca e intestino producono diversi succhi digestivi quindi la digestione è estremamente selettiva in quanto quasi ogni categoria di cibo ha il proprio succo digestivo. Questi succhi si dividono in due grandi categorie quelle che si attivano e funzionano in ambiente acido e quelli che al contrario funzionano in ambiente basico o alcalino. Se proviamo a mescolare una sostanza acida con una basica l'effetto finale è che si annullano. Questo è semplice da capire che se mangiamo cibi diversi per esempio se mangiamo insieme un cibo che richiede una digestione acida con uno che invece ha bisogno di un ambiente alcalino l'effetto finale sarà che nessuno dei due verrà bene digerito. è importante abbinare bene gli alimenti tipo: non abbinare mai proteine con carboidrati, consapevoli di quanto sia difficile mettere in pratica questa regola Perché la nostra cucina a moltissime ricette composte proprio da proteine con carboidrati, sicuramente molti di voi rimarranno stupiti di fronte a questa mia affermazione .per esempio un cattivo abbinamento è la mozzarella col pomodoro la classica caprese oppure prosciutto e melone come anche pane e formaggio, ecc…. se facciamo caso in natura non esistono cibi che abbinano insieme proteine e carboidrati ad eccezione dei legumi che difatti restano anche un po' difficile da digerire. Sui legumi farò una puntata a parte.Ricordiamo che ciò che mangiamo non finisce solo in energia e grasso ma incide sul nostro umore e potenzia o diminuisce la nostra energia. La classica sonnolenza e mal di testa stanchezza post-pranzo ne sono sintomi. Questo perché l’organismo deve impiegare più energia per digerire cioè che abbiamo mangiato.I Cibi dopo essere stati mangiati sono scomposti e digeriti da enzimi diversi e con tempi differenti l’uno dall’altro, oltre che assimilati lungo tratti diversi dell’intestino e in ambienti con ph diverso. Per questo è necessario conoscere quali cibi vanno bene insieme.Sembra difficile, ma è solo questione d’abitudine, con la giusta pratica diventerà routine. La prima cosa è avere bene in mente la distinzione tra le varie categorie di cibo: carboidrati, proteine e grassi, come pure dividere: verdura e frutta (acida o basica), semi oleosi, spezie, aromi, condimenti e zuccheri.Se si associano cibi simili tra loro, la digestione procede velocemente e le sostanze nutritive vengono assimilate bene. Al contrario, se si associano alimenti diversi tra loro, la digestione diventa difficoltosa compromettendo l’assimilazione delle sostanze nutritive.Per facilitare il processo digestivo, dunque, i carboidrati andrebbero consumati da soli e non associati a proteine, grassi o cibi acidi. Questo perché i carboidrati sono digeriti da enzimi basici, mentre proteine, grassi e cibi acidi sono digeriti da enzimi acidi.Altra regola generale delle combinazioni alimentari e non associare carboidrati diversi e proteine diverse nello stesso piatto. Se scegliamo di mangiare la pasta, evitiamo riso o patate che necessitano di enzimi diversi per essere digeriti.Vi faccio un esempio a Napoli si usa pasta e patate o riso con le patate, che a me piace molto, è un piatto vegano e buono, ma come abbinamento non ci siamo, sono carboidrati diversi, ricordate che non siamo estremisti, quindi se vi capita di mangiare qualcosa mal associato non è un problema basta che sia un eccezione e no una regola.Carboidrati e proteine, singolarmente, possono essere associati alle verdure, sia cotte sia crude. Purché non si tratti di verdure ricche di amido, come carote, barbabietole, zucche e carciofi che si comportano come carboidrati.I legumi non andrebbero associati alle proteine e nemmeno ai carboidrati. Spezie ed aromi vanno bene su tutto.Succo di limone e aceto, invece, essendo acidi non vanno aggiunti ai carboidrati.La frutta va sempre consumata lontano dai pasti.Il consiglio è di consumare un solo frutto per volta, ahimè anche la macedonia è una cattiva associazione! Oppure associare frutta acida con semi-acida e frutta dolce a semi-acida, mai frutta acida con quella dolce. consumare la frutta a stomaco vuoto lontano dai pasti o a colazione o come spuntino, ma mai la sera.Perché se si mangia la frutta a fine pasto, la frutta viene digerita dall'intestino e se invece deve rimanere ferma nello stomaco per la digestione di altri cibi fermenta e produce ulteriori acidità e impedisce la digestione dei carboidrati. In tanti si lamentano di questo fenomeno che mangiando la frutta dopo un pasto, in particolar modo quando si mangiano meloni o angurie, si sentono gonfi pesanti. Ogni alimento ha un proprio tempo di digestione e dei propri succhi per essere digeriti quindi è importante mangiare con il corretto abbinamento. non abbinare insieme le sostanze acide con i carboidrati i carboidrati hanno bisogno di un ambiente alcalino (basico) per essere digeriti, mentre proteine e grassi di un ambiente acido. Capite bene, quindi, che mangiare un carboidrato e una proteina nello stesso pasto può creare dei problemi nella digestione perché il vostro corpo “non sa a chi dare la priorità”.I vantaggi di una corretta combinazione:- Il processo digestivo è ottimale e quindi i nutrienti vengono assorbiti facilmente, essendo che gli alimenti ingeriti sono digeriti più facilmente- Il processo tossiemico viene facilitato, perché si velociza la digestione e la si migliora, in questo modo ci sono solo gli scarti giusti, nulla di più. - Si perde il peso in eccesso più facilmente, digerendo bene funziona tutto in modo corretto.- ma anche di accrescere il benessere quotidiano aumentando l'energia e la vitalità durante la giornata e la qualità del sonno durante la notte, e migliorare i processi digestivi e intestinali l'alimentazione adottata ai giorni nostri dalla maggior parte delle persone è scorretta perchè si basa sul presupposto che il nostro organismo sia in grado di digerire qualsiasi alimento mangiato.
"Il corpo è stato ideato per essere attivo e non per stare dietro una scrivania, quindi ri-evolviamo naturalmente correndo, saltando, lanciando, arrampicandosi, giocando-lottando, muovendosi, amando!" E' questa la citazione di Luca Speranza Personal Natural Trainer di Fruttalia.it Benessere Semplice e Naturale; un associazione di promozione sociale, culturale e sportiva, che coniuga la divulgazione di una sana alimentazione naturale, lo sviluppo del Bio Movimento, in un contesto di cultura del benessere semplice e con buon senso, in vari modi e forme nelle sue sedi associativi e ne parchi pubblici. Il nostro status associativo è stato pensato per collaborare, cooperare con altre associazione, e anche di poter dialogare in modo migliore e a nome unico con istituzioni, proporre progetti, partecipare a bandi pubblici, e avere più forza come gruppo, che come singoli.Ascolta ora il PodCast e conosci il "fruttarismo"!
Oggi questa mia intervista alla Dottoressa De Petris è per sfatare la maggior parte dei falsi miti che ci sono in giro sull’alimentazione vegetale.Michela De Petris Nata a Milano. Laurea con lode in Medicina e Chirurgia nel 2000. Specialità, sempre con lode, in Scienza dell’Alimentazione nel 2004. Già medico specialista dell’Ospedale San Raffaele di Milano.Ricercatrice in studi di intervento alimentare presso l’Istituto Nazionale dei Tumori fino al 2008.Dietologa libero professionista Esperta in alimentazione vegetariana, vegana, macrobiotica, crudista e nella terapia nutrizionale del paziente oncologico.Membro del Comitato Medico Scientifico dell’Associazione Vegani Italiani (ASSOVEGAN) e dell’Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale (ICEA).Docente di Nutrizione Clinica nei corsi di Alimentazione e Benessere indetti dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Milano. Autrice di svariati libri : 1 guarire con la dieta vegan,2 buono sano vegano, 3 bimbo sano vegano, 4 mangio sano cucino vegan 5 scelta vegetariana e vita in biciclettaIniziamo con il cacao crudo, quello che fa bene! una passione che ci accomuna e ci ha fatto conoscere.Per poi parlare di qual è la miglior alimentazione per essere in forma oggi e costruire la salute del domani?Ancora in troppi hanno paura di avere delle carenze nutrizionali scegliendo un’alimentazione a base vegetale La dottoressa ci spiegherà perché si è arrivato a credere questo? Il primo passo più importante non è togliere gli alimenti di origine animale ma è di strutturare bene la propria alimentazione. È vero che per cambiare alimentazione bisogna per forza essere seguito da un nutrizionista?Tanti medici dicono che la carne fa bene, o meglio una certa quantità sembrerebbe indispensabile! È da tempo che viene ripetuta questa cosa, sarà vero o qualcosa è cambiato? Come posso compensare la carne?Il latte e i latticini animali sono sostituibili? È meglio il latte di mucca o il latte di mandorle?È possibile crescere dei bimbi con un’alimentazione a base vegetale? Anche donne in gravidanza possono seguire una dieta 100% vegetale?Si sente tanto parlare di vitamina B12: va davvero integrata e se sì perché?È proprio vere che carenze e problemi legati all’alimentazione sono solo per chi è vegano?per contattare la dott.ssa MICHELA DE PETRISinviare una email a:depetris@infinito.itoppure chiamare il numero: tel. 328.4747882https://www.facebook.com/micheladottoressa.depetris/
Quando si passa al cibo crudo, nei primi periodi può sembrare che siano più le difficoltà che non i vantaggi: sia per come risponde il nostro corpo che perché noi dobbiamo modificare le nostre abitudini consolidate da sempre. Vediamo insieme come smontare queste obiezioni e difficoltà e godere dei benefici che il crudismo dà al nostro corpo.Perché dovremmo imparare a mangiare crudo?“Perché inserire cibi crudi nella dieta significa avere più energie, mangiando alimenti vivi che hanno completamente intatte o quasi intatte le proprietà nutrizionali dell'alimento. Inoltre, mangiare crudo favorisce la digestione e aiuta anche a dimagrire”. Che cosa significa mangiare crudo? Perché sembra non gustoso...“Mangiare crudo non significa nutrirsi solo di frutta e verdura allo stato naturale. Si possono mangiare anche tutti gli alimenti intiepiditi non oltre i 42 gradi, che è un valore convenzionale al di sotto del quale non vengono distrutti gli enzimi, vitamine ed i nutrienti. Tuttavia, bisogna poi approfondire caso per caso: per esempio l'olio d'oliva per non perdere la vitamina E deve essere spremuto a freddo, cioè non oltre i 27 gradi, la tiamina (o vit. B1) sembra essere una delle molecole più sensibili al calore, come l'acido ascorbico (vit. C) è estremamente instabile; esso risente sia della cottura, sia dell'esposizione alla luce. Quindi mangiare cibi crudi significa che possono anche essere mangiati frullati, disidratati, marinati e congelati.Attenzione però che anche il congelamento fa perdere alcuni valori nutritivi”. Quindi tutto sta nell’imparare a manipolare gli alimenti con ricette più o meno semplici per renderli più gustosi e meno monotoni. Quindi mangiare crudo è la chiave per vivere davvero bene. Però quando iniziamo possiamo trovare delle difficoltà, giusto?“Ovviamente sì. Ed è per questo che ho pensato di impostare la puntata proprio su questo argomento, in modo da vedere insieme come superarle.La prima difficoltà che si incontra è una specie di astinenza da cibo cotto. Perché cuocendo noi ingeriamo una quantità maggiore di cibo, e inizialmente, mangiando crudo non ci si sente appagati, perché il cibo crudo ha più acqua e viene digerito più in fretta. Ci vuole un po’ prima che si riesca a bilanciare questa sensazione: bisogna disintossicarsi e ripulirsi. In particolar modo ci si trova ad affrontare la dipendenza dal glutine e da tutto ciò che è pasta, pane e pizza. Alcune persone sperimentano una vera e propria crisi d'astinenza, con i segnali che di solito accompagnano chi cerca di disintossicarsi o di uscire da una dipendenza: mal di testa, nausea, crampi, affaticamento generale”.Perché si è così dipendenti dal glutine? “Il glutine è una colla, a tutti gli effetti.Avrai notato che quando metti in bocca un pezzo di pane e lo mastichi, diventa appiccicoso proprio come una colla. Pensa ora cosa fa al tuo stomaco, specialmente al tuo colon: lo intasa totalmente, rallenta il sistema digerente, supporta la costipazione e si attacca alle pareti intestinali. Una volta nello stomaco questa colla riempie e da un senso di sazietà: quando mangiamo pane e pasta ci sentiamo pieni più a lungo, rispetto ad un’insalata.A differenza di quello che puoi pensare però, non è un bene. Perché il nostro stomaco ci mette di più per digerire la pasta ad esempio, essendosi formata questa colla, ma in realtà non da alcun nutrimento anzi! Ecco perché il nutrizionista se deve farti un piano alimentare, la prima cosa che toglie è proprio pasta e pane bianchi e comunque ne limita il consumo e li sostituisce con alimenti sempre integrali. Il consiglio che posso dare è comunque di usare alternative come gli pseudocereali, che sono dei simil cereali, ma senza glutine tipo riso, quinoa, amaranto o miglio e se nel periodo di transizione non riesci a farne a meno usa sempre alimenti integrali e in chicchi quando possibile, anche se, ripeto, riuscire ad eliminarlo è la cosa migliore”. È il glutine il responsabile dei fenomeni di dipendenza alimentare di cui ci dicevi?“Non voglio fare un trattato ed annoiare chi ascolta, però è importante scendere un po’ anche nei particolari per spiegare come funzionano certe cose. Nei test di laboratorio, i peptidi che compongono il glutine si comportano in modo da attivare i recettori degli oppioidi. Questi peptidi sono proteine di dimensioni piccolissime, che prendono il nome di esorfine del glutine.Si tratta di sostanze che, a differenza delle endorfine di cui sicuramente avrete sentito parlare, non sono direttamente prodotte dal nostro corpo e che possono attivare i recettori oppioidi del cervello.Partendo dal presupposto che il glutine, almeno nelle persone che soffrono di celiachia, può indebolire, danneggiare e assottigliare le pareti intestinali, è molto probabile che le esorfine passino direttamente nel sangue. In questo modo arrivano al cervello e scatenano la dipendenza da glutine. È un dato ormai noto a tutti quelli che si occupano di disordini alimentari, che il frumento è tra gli alimenti che danno maggiore dipendenza, secondo solo allo zucchero raffinato.Non ci sono dati certi su questo aspetto, ma io credo che sia comunque un’informazione da tenere nella massima considerazione, che non dovrebbe essere trascurata”.E se decidiamo di spezzare questo circolo vizioso alimentare e di scegliere l’alimentazione crudista?“Quando ci si avvicina al crudismo, l'impatto iniziale di questo potente cambiamento alimentare su una persona che ha mangiato per tanti anni in modo non corretto, può a volte essere pesante e portare a pensare “ma chi me lo fa fare? Mollo tutto!”. Io vi esorto invece ad andare oltre le prime difficoltà, a porvi degli obiettivi raggiungibili e man mano andare ad alzarli. Provate almeno 30 giorni, scegliete di iniziare quando fa caldo e di crearvi un quaderno dove vi scrivete il vostro percorso.Un consiglio è quello di iniziare con una percentuale di crudo pari al 30%, magari partendo dalla colazione che può essere il pasto più semplice da modificare( dove la maggior parte delle persone ancora la fa a casa) oppure dagli spuntini, per poi arrivare in maniera graduale fino al 70-80%: e qui già siamo in una situazione che ci permette di apprezzare completamente i benefici del cambiamento. Se poi si riesce ad arrivare anche al 90%, allora siamo praticamente ad un passo dalla perfezione e posso assicurare a tutti che la differenza si sente, eccome!Vedrete che nella fase iniziale avvertirete maggiormente lo stimolo della sete ed è bene bere più di un litro di acqua al giorno. Se non ci riuscite o non siete più abituati a bere acqua, dovreste comunque sforzarvi, per aiutare la fase di eliminazione delle tossine accumulate”. Quali possono essere le complicazioni iniziali che si devono affrontare?“Inizialmente c’è una prima vera e propria fase di disintossicazione che può indurre degli stati febbrili, degli sfoghi cutanei, difficoltà ad andare in bagno, gonfiore e dolore diffuso. Tutte queste problematiche sono il prodotto di tutte le scorie e tossine che sono state accumulate nel corso degli anni e che stanno riandando in circolo nel corpo. Mangiando solo vegetali e frutta cruda, il corpo si ri-abituerà a non sprecare energia e a non fare fatica nella digestione quotidiana e quindi potrà concentrarsi sullo sciogliere tutti gli accumuli di tossine e di grasso che ci siamo conservati nel tempo ed è anche questo che contribuisce al dimagrire. Un consiglio che posso dare a tutti è di ascoltare i segnali inviati dal vostro corpo, soprattutto durante questa fase di transizione, quando cominciano ad entrare in circolo tutti gli effetti della disintossicazione. Quella della detox è una fase piuttosto delicata, che però non vi deve spaventare perché si tratta solo del nostro corpo che si sta liberando da tutte le tossine, gli scarti non espulsi e accumulati in anni di alimentazione non idonea”.Un errore da non fare in questa fase di transizione?“Quando si passa da un'alimentazione cosiddetta normale ad una crudista, spesso si sbaglia nell'introdurre troppi grassi ogni giorno. Siamo abituati con il cibo cotto: pensiamo a tutti i piatti che mangiamo, sono tutti conditi, pure troppo! Il passaggio al crudo all'inizio può dare una certa insoddisfazione, perché, digerendo molto più rapidamente, ci sembra di avere subito di nuovo fame. E quindi rimangiamo. Ma questo spaventa le persone che poi fanno retromarce. Purtroppo, come ho detto prima, la fase di transizione è molto delicata sia perché si va in crisi di astinenza da cibo cotto e da glutine, che è la prima droga insieme allo zucchero e al sale, diciamo che siamo vittime di una sbagliata educazione alimentare, quindi rimbocchiamoci le maniche e rimpariamo, perché mangiare vegetale non è la panacea di tutti i mali, come se gli alimenti di origine vegetale fossero liberi da tutte le regole e non avessero bisogno di essere bilanciati correttamente, cosa che invece è fondamentale anche in questo caso”.
Perché consumare alimenti essiccati dolcemente?Intanto, l’essiccazione è un po’ la scoperta dell’acqua calda! Tante volte con questa storia del progresso pensiamo di dover abbandonare il passato, è cambiare per migliorare. E invece in questo caso non è per niente così! Nell’appuntamento di oggi ho pensato di dare spazio all’essiccazione, alla sua storia e al perché recuperare questa ottima abitudine e ripeto: recuperare!Qui sta tutta la filosofia di CiboCrudo, che essicca tutto sotto i 42° senza aggiungere trattamenti chimici o conservanti.Quindi più che imparare, che dà l’idea di qualcosa di nuovo, direi ricominciare ad usare alimenti essiccati, perché decenni addietro era una cosa normale.Per approfondire l’argomento dell’essiccazione bisogna fare qualche passo indietro!Torniamo a qualche decennio indietro, quando non c’era il frigorifero e se parlavi di coltivazione in serra nessuno sapeva cosa fosse.In quel tempo che oggi ci sembra così lontano, la zucchina la mangiavi da giugno a settembre, al massimo. Perché quello è il periodo in cui la Natura te la mette a disposizione, in cui puoi raccoglierla e portarla in tavola.E se ne avevi voglia dopo? Non potevi mica andare al supermercato e comprartela a dicembre semplicemente perché non c’era! In realtà non c’erano neanche i supermercati, ma questa è un’altra storia!Ed è qui che entra in gioco l’essiccazione, che se ne parla oggi come un metodo utilizzato nella cucina crudista sembra quasi che sia una scoperta del XX sec, ... invece le nostre nonne, essiccavano e le loro nonne prima di loro!Semplicemente si prendeva la zucchina, la si faceva a fette e la si metteva esposta al sole, girando le fettine per cercare di essiccarle omogenee il più possibile. Perché se non si asciugavano bene in inverno non ci arrivavano.Perdendo l’acqua, la zucchina poteva essere conservata e mangiata anche oltre il suo periodo stagionale, così come i pomodori, melanzane cipolle ecc…. Oppure conservarle secche per poi reidratarle e condirle al momento opportuno era meno costoso che metterle sott’olio, o ci potevi arricchire il minestrone! E poi diciamocelo chiaramente: ma che senso ha, seppure oggi le troviamo, comprare le verdure e la frutta fresca fuori stagione? Già se non acquisti da un fruttivendolo di fiducia o in un posto dove vendono frutta e verdura bio e di qualità, fai fatica a riconoscere il sapore vero e naturale che hanno. Se poi compri quelle di serra, sono proprio insapore, se non addirittura cattive, inoltre spendi molto di più. Trovo assurdo spendere 57 euro al kilo le zucchine a gennaio e non comprarsi una verza! Più saporita, di stagione e sicuramente più nutriente.Io credo comunque che la stagionalità vada rispettata e seguita. Quale evoluzione c’è stata nell’essiccazione dal tempo delle nonne ad oggi?Prima l’essiccazione era molto usata nei posti caldi, logicamente ci doveva essere il sole forte per poter essiccare, ma oggi abbiamo anche a disposizione delle evoluzioni dell’essiccazione al sole per conservare i cibi, come per esempio l’essiccatore!È un elettrodomestico che ci permette non solo di essiccare frutta e verdura e tenerle in dispesa, ma anche di “cuocere” alcuni cibi a temperature gentili, quelle sotto i 42° che mantengono intatti gli attivi. Infatti, la cucina crudista gourmet si avvale dell’essiccazione per molte preparazioni sfiziose e gustose, anche se dobbiamo mangiare sano per vivere bene, questo non implica il non manipolare gli alimenti per renderli più appetibili, siamo Italiani e la cucina per noi è una forma di arte! Lo puoi usare per fare dei biscotti, per il pane crudista e per tante altre preparazioni. Anche le stesse verdure se condite ed essiccate, saranno sia nutrienti che buone e sfiziose.Come riconosco un’essiccazione fatta bene? Lo sapevi che 100g di frutta essiccata equivalgono a quasi 2 kg di frutta fresca? Quindi puoi ben capire che è un processo che ha un costo non indifferente! Se prendiamo le grandi distribuzioni o i grandi marchi, per loro è importante abbattere i costi per poter restare in un prezzo competitivo ( oggi si da poco valore al cibo, quando è il nostro nutrimento), quindi invece di essiccare al sole o in essiccatori sotto i 42° alzano le temperature in modo da accorciare i tempi e i costi ( per essiccare ci vogliono giorni al contrario di disidratate in 34 ore), infatti ci sono disponibili vari metodi per la conservazione degli alimenti e la loro scelta dipende sia dal tipo di alimento che da fattori economici come anche l’aggiunta di zucchero, l'impiego di prodotti chimici (additivi, antisettici, antiossidanti); la pastorizzazione e la sterilizzazione.Perché si usano le alte temperature e i prodotti chimici? Per avere una shelf-life sicura!Cos’è la shelf-life? è quel periodo di tempo durante il quale il prodotto mantiene le sue caratteristiche qualitative nelle normali condizioni di conservazione e utilizzo, essa dipende da diversi fattori che riguardano sia le caratteristiche proprie del frutto, che le variabili esterne, che sarebbe il modo in cui viene conservata, e lavorata.Concludendo se agli alimenti togli l’acqua in modo rapido e con temperature alte, sei sicuro di avere una scadenza lunga ed evitare problemi con lo stoccaggio, ma il problema è che ammazzi anche il buono! Se poi aggiungi anche zuccheri e conservanti ci ritroviamo a mangiare un alimento che non è più salutare.Se vado a comprare delle Albicocche o prugne io vi sfido a provare voi ad essiccarle in terrazzo al sole e poi confrontate il risultato.
Quale sarà il punto di partenza della puntata di oggi? Mi sembra che vuoi dargli un taglio scientifico, giusto?Oggi iniziamo con una semi citazione: Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. Vorrei fare una riflessione condivisa con tutti quelli che mi ascoltano, con l’obiettivo di cercare di capire qualcosa di più riguardo l’alimentazione e l’impatto che può avere sul nostro generale stato di benessere.Il mondo del mangiare vegetale e crudo ci porta a fare diverse riflessioni in realtà, perché parte da concetti di base così tanto diversi rispetto a quelli della cucina tradizionale italiana, che immediatamente sembrano assurdi. Ma deve pur esserci un motivo se in Italia il numero di chi mangia cibi vegetali e crudi è cresciuto in maniera vertiginosa ed è arrivato ad oltre 480mila persone che si definiscono crudiste. Entriamo subito nel vivo dai! Che cos’è la leucocitosi digestiva e perché dobbiamo saperlo?Sarà una delle prime “parole” che incontrerai se inizierai questo viaggio all’interno della scelta vegetale e crudista e quindi voglio darti subito una mano a capire meglio.Il motivo per cui ti consiglio vivamente di mangiare crudo è che cuocere i cibi sopra ai 42° ne altera le proprietà naturali, andando ad agire in maniera negativa sugli attivi e può contribuire a creare problemi alla salute. Uno tra questi è proprio la leucocitosi digestiva: in pratica aumentano i leucociti nel sangue dopo aver mangiato e come sai i leucociti alti sono il segno che nel nostro corpo c’è un’infiammazione, un qualche problema.Da quanto tempo si studia la leucocitosi digestiva? I primi esperimenti legati a quella che poi sarebbe diventata nota come Leucocitosi Digestiva, risalgono al 1846, quando Donders osserva un aumento del numero dei leucociti del sangue dopo i pasti.Tanti studiosi da questo momento si sono occupati di prendere in esame questa problematica, osservando ed analizzando le variazioni quantitative e qualitative dei globuli bianchi del sangue prima e dopo aver mangiato. La conclusione alla quale si è arrivati è che se il pasto è composto da cibi crudi, non si registra alcun tipo di variazione. Se invece si è ingerito qualcosa di cotto, allora si verificherà un aumento dei globuli bianchi. Perché? Perché appunto l’aumento di globuli bianchi e leucociti è legato ad un’infiammazione: il corpo percepisce che c’è qualcosa che non va e si prepara alla battaglia, schierando le truppe difensive. Questo significa, che il cibo cotto viene riconosciuto dal corpo come una minaccia, come qualcosa da cui appunto difendersi. Quindi se non ho capito male, mangiare cotto è come beccarsi un’infezione?Non proprio, è più un discorso evolutivo che ha portato a difendersi da una minaccia che minaccia non è. I globuli bianchi, che possono assorbire anche sostanze chimiche e tossiche, contengono numerosi enzimi che hanno lo scopo di difendere l’organismo, fagocitando corpi estranei o microbi penetrati nel sangue.Quando l’organismo è chiamato a fronteggiare un’infezione, cioè un’improvvisa invasione di microbi patogeni, mobilita rapidamente i macrociti che cercano di spazzare via gli “invasori”: più l’organismo è in pericolo, maggiore è il ritmo di produzione dei macrociti per sostituire i microfagi e macrofagi che muoiono in battaglia, innescando in questo modo la leucocitosi.Quindi c’è una correlazione diretta tra aumento di globuli bianchi e lo stato di infezione di un organismo, come esiste una diretta correlazione tra ingestione di cibi cotti ed aumento dei globuli bianchi. Per proprietà transitiva quindi, esiste anche un legame tra magiare cibo cotto e attivarsi nel corpo di una reazione simile a quella che causa un’infezione.Ora non voglio fare un trattato scientifico anche perché non sono un medico e riporto solo quello che studio e mi appassiona, ma la cosa importante è iniziare a riflettere sul fatto che il cibo dovrebbe essere qualcosa che ci fa stare bene, che ci ricarica, ci dona nuova energia, proprio come la benzina che metti nella macchina.Se così non è e se addirittura si verifica un fenomeno medico come quello di cui abbiamo parlato oggi...allora forse c’è qualcosa da cambiare!Possiamo affermare che il verificarsi della leucocitosi digestiva è una conferma del fatto che l’essere umano non è “fatto” per mangiare cibi cotti?Vorrei che alle conclusioni arrivassero direttamente le persone che ci ascoltano, andando a mettere insieme i dati e magari anche approfondendo per conto proprio, perché mai mi permetterei di dare una dieta o una prescrizione da seguire, io voglio divulgare e far riflettere, poi ognuno deve approfondire e cercare di trovare la sua migliore alimentazione. Se mi chiedi la mia, ti dico che da varie ricerche ho capito che questo aumento dei valori dei globuli bianchi non si viene a manifestare quando si mangiano vegetali o frutta. Quindi posso dedurre che la cottura va a modificare l’alimento e quindi la reazione che il corpo ha nei confronti di quell’alimento. Inoltre, questo fenomeno mi dimostra anche che i cambiamenti di abitudini alimentari avvenute nel corso di migliaia di anni, non hanno prodotto un adattamento in questo senso dell’organismo umano che mantiene ancora il suo carattere crudista. La mia conclusione, studi alla mano, è che il fenomeno della leucocitosi sia una risposta naturale dell’organismo nei confronti di alcune sostanze percepite come pericolose e questo perché gli alimenti che cuociamo cambiano, subendo delle trasformazioni chimiche che sembrano non piacere al nostro organismo.
Quanto è importante lo sport, l’attività fisica, per una persona che già si alimenta bene? E quanto influisce sul benessere generale?“Per esperienza posso dirti che l’attività fisica conta tanto quanto la corretta alimentazione, il corretto riposo, l’approccio in generale alle circostanze della vita, come reagiamo agli eventi, soprattutto quelli non positivi. Il ruolo di tutti questi elementi è determinante. L’essere umano come macchina motoria è stato concepito per muoverci: la sedentarietà è una condizione innaturale per noi. Da qui si apre un mondo”. Sentiamo spesso dire che l’attività fisica fa bene. Ma quanto? Che cosa significa questo?“C’è da operare una distinzione tra-Attività fisica aerobica, come le attività di resistenza, corsa, maratona, ciclismo, attività a bassa intensità per un lungo periodo di tempo-Attività fisica anaerobica, che utilizza attività ad alta intensità, con sovraccarichi, che sfrutta resistenze a cui il nostro organismo deve far fonte, come corpo libero o pesistica o macchinariEntrambe devono essere incluse nello stile di vita dell’uomo moderno affinché l’essere umano possa goderne dei benefici. L’American Medical Association ha emanato delle linee guida, le ultime nel 2018, per l’attività fisica e qui ci sono delle indicazioni ben precise.Per prima cosa la popolazione viene divisa per classi, si parte da bambini da 3 a 5 anni per arrivare all’età adulta, fino a toccare anche persone con disabilità.Per esempio per gli adulti vengono suggeriti da un minimo di 150 fino a oltre 300 min di attività a bassa intensità oppure da 75 a 150 da attività ad alta su scala settimanale, il tutto accompagnato da attività con le resistenze: questo è il minimo per ottenere dei benefici. Il nostro corpo è una macchina, se non lo alleniamo andiamo incontro a problemi”.Che cosa mi dici delle proteine?“Sono 7 anni che mangio cibi di origine solo vegetale e di mestiere faccio il personal trainer. Quindi la mia opinione è piuttosto chiara. Ci sono da dire due cose, per dare informazioni oggettive e scientifiche.Per prima cosa nei cibi di origine vegetale sono presenti tutti gli aminoacidi essenziali. D’altra parte non si può dire che mangiare cibi vegetali o animali sia la stessa cosa, significa fare falsa informazione.Bisogna saper creare dei piani alimentari all’interno dei quali le fonti di proteine vegetali siano diversificati ed attraverso questa differenziazione il profilo aminoacidi riesce a completarsi. I cibi vegetali non hanno quei rapporti così adeguati e corretti per una corretta assimilazione a livello intestinale come quelle di origine animale. Non sono bilanciate allo stesso modo.La parte difficile sta proprio nel preparare un piano alimentare vegetale che soddisfi le esigenze energetiche e quelle legate ai macronuetrienti e non è sempre facilissimo. Ecco perché io lavoro con nutrizionisti, in tutta Italia.Nello specifico poi, io mi occupo di allenamento con i pesi finalizzato alla composizione corporea (differenza tra massa muscolare e massa adiposa). Per fare questo c’è bisogno di un apporto proteico standardizzato in base ad evidenze scientifiche.Chi si allena con i sovraccarichi deve assumere un quantitativo di proteine che varia da 1,5 g per kg di peso corporeo fino anche ai 3 grammi. Una persona sedentaria ha dei bisogni dimezzati.Non è facilissimo prenderle solo dal cibo, anche perché non dobbiamo eccedere con le calorie. Bisogna far quadrare i conti ed il modo più semplice ed immediato è assumere degli integratori”.Tu alleni anche sportivi onnivori, ma loro stanno così bene? Visto che sugli sportivi veg si insinua sempre il dubbio.“L’utente medio è in sovrappeso, non ha consapevolezza motoria del proprio corpo, si iscrive in palestra per qualche mese senza cognizione di causa, molla e poi lo rivedi dopo un anno perché ha accumulato ancora più grasso. Alcuni addirittura vengono in palestra per poter mangiare ancora più dopo. C’è una grande diseducazione alimentare e poi tutti hanno i bibitoni con gli integratori. E questo è il profilo di onnivori: a che cosa serve a loro integrare?Se lo faccio io, mi vedono con il bibitone e mi dicono “a, ecco perché tu hai questo fisico!”. La situazione è esattamente questa”.Esistono cibi che fanno dimagrire?“Non esistono molecole in grado di farti dimagrire o farti ingrassare! La pillola magica esiste solo nella testa delle persone che non vogliono capire che per raggiungere un obiettivo devono cambiare convinzioni, abitudini e poi lavorare moltissimo”.Ci sono cibi da eliminare? Dobbiamo eliminare i grassi?“E’ il bilancio energetico che dobbiamo tenere in conto: se mangi di più di quello che spendi predisponi l’organismo ad ingrassare, al contrario lo predisponi a dimagrire. Potrebbe sembrare un’estremizzazione facile, ma è così che funziona nella realtà. Ovviamente io sto parlando di persone che hanno un metabolismo energetico “sano”. Tutte le varie diete delle quali sentiamo parlare non hanno basi scientifiche, sono tutte basate sul marketing. Ovvio che alcuni hanno dei benefici: prima mangiavano malissimo, adesso hanno una corretta ripartizione dei nutrienti, allora migliorano. Ma non è perché hanno seguito la dieta, solo perché, non sapendolo, hanno lavorato sul miglioramento del bilancio energetico.Però non sono stati rieducati all’alimentazione e quindi non cambierà nulla nel lungo periodo. Stessa cosa per l’attività fisica”. Dopo quanto tempo si iniziano a vedere i risultati?“Quelli che io propongo sono dei percorsi che durano mesi o addirittura anni. All’interno di questi percorsi ci tengo a rieducare, fornire gli strumenti alla persona affinché arrivata ad un certo punto abbia la capacità di gestirsi da sola, a me piace rendere le persone consapevoli e libere. Se vieni da me io ti devo portare un risultato, io ci metto tutto ma se tu non ci metti del tuo, tu stai perdendo soldi ed io sto perdendo il mio tempo”.Con un’alimentazione vegetale si possono avere risultati ottimi? Ci sono atleti professionisti che hanno ottenuto risultati? “Sono circa 5 anni che giro l’Italia portando la mia esperienza e nell prime conferenze che ho fatto dedicavo sempre una slide agli atleti famosi. Ultimamente l’ho tolta per un motivo: io non ho la fortuna di conoscere direttamente un personaggio famoso vegan. In tutti i casi dei personaggi citati, non potrei avere la certezza di dire la verità sul loro modo di alimentarsi. E soprattutto quello che io cerco di far capire è che anche se sei vegano puoi ottenere questi risultati, questo non significa che è certo. Le evidenze scientifiche mi dicono che è possibile. Preferisco parlare di persone normali, che si alzano presto come noi, lavorano, hanno un mutuo da pagare. Quello del campione è un mondo diverso, che non è neanche “reale”. Io porto esempi più tangibili e dimostrabili”.Cosa ne pensi del crudo? Bisogna integrare frutta e verdura fresca? E della frutta secca che tutti dicono che sia calorica?“L’essere umano ha bisogno di un colpevole quando non raggiunge un obiettivo. Quindi magari me la prendo con la frutta o con la frutta secca se non riesco a raggiungere un risultato. Quello che conta è il bilancio energetico ed assumere tutti i nutrienti, macro e micro, oltre al giusto apporto di fibra e l’acqua.A volte basterebbe parlare con i nostri nonni e capire com’era strutturata la loro alimentazione. Non è che dobbiamo diventare tutti contadini, però frutta e verdura di stagione, che va mangiata cruda, è un’ottima abitudine. All’interno di una difficoltà oggettiva legata al mondo e ai ritmi di oggi, comunque possiamo riuscirci. Oggi tutti scegliamo il cibo sulla base di un unico parametro: mi piace o non mi piace. Nessuno pensa al bilancio energetico e ai micro e macro nutrienti di cui abbiamo bisogno. Io faccio esattamente questo, che poi la persona sia onnivora, crudista o vegana, è la stessa cosa. Certo, il consiglio è preferire dei cibi più salutari, di qualità elevata”.
Partendo dal presupposto che mangiare crudo è il miglior modo per alimentarsi, immagino che chi ci ascolta si chieda perché noi di CiboCrudo che, portiamo avanti l'idea dell’alimentazione crudista, consigliamo nello specifico di mangiare per l’80 % crudo ed il restante cotto: puoi spiegarlo? Certo ed è molto semplice! Noi veniamo da una lunga tradizione culinaria, che dura ormai da secoli, in cui gli alimenti sono stati cotti. È vero che l'uomo è nato frugivoro, quindi raccoglieva e mangiava, ma per evolvere ha dovuto imparare a cuocere e a mangiare cibi cotti, tipo cereali e carne: gli servivano per sopravvivere. Poi man mano, alla sopravvivenza si sono aggiunti altri motivi per mangiare e così si è cominciato ad elaborare ricette e a trasformare la cucina non più in un semplice bisogno ma in un’arte.La nostra tradizione, dove tutto viene cotto, ci dice che più un cibo è cucinato e condito, più acquista valore. Proporre un 100% crudo diventa difficile proprio per come è impostata la nostra cultura e raggiungere almeno un 70-80% crudo perché è un’ottima soglia, che ci avvicina al benessere e apporta i giusti nutrienti al corpo.Ecco perché ti sento spesso dire che non c’è niente di rigido nell’alimentazione crudista e che tutto va rapportato alla condizione di ognuno di noi! Anche il fattore climatico gioca un ruolo importante e l’80-20 lo tiene in considerazione, giusto?Ormai siamo più nomadi come i primi uomini e quindi sì, entra in gioco anche il fattore climatico che a volte può essere fondamentale. Cerco di spiegarmi con degli esempi che rendono tutto più comprensibile. Non mi sognerei mai di consigliare a chi vive in montagna di mangiare crudo con fuori la neve! Al contrario, vediamo bene tutti che in estate, con il caldo afoso che fa, a nessuno va di mangiare cibi cotti, ma anzi si prediligono più frutta e verdura fresche o comunque anche la classica insalata di pasta: la pasta viene cotta, ma poi la mangi fredda! E ancora, nessuno si sognerebbe di farsi una minestra di fagioli o un minestrone a ferragosto!Tutti questi esempi per dire che il clima influisce molto sulla nostra alimentazione. Quindi se in estate possiamo riuscire a raggiungere anche il 100% crudo senza molti sforzi - cosa che tra l’altro sarebbe l'ideale perché gli alimenti crudi idratano il nostro corpo e ci aiutano meglio a sopportare il calore a differenza di quelli cotti – allo stesso tempo se in inverno ci va di mangiare un minestrone o una zuppa di legumi per riscaldarci va benissimo: l'importante è sempre mantenere un equilibrio sul 70-80% crudo. Tu definisci questa formula dell’80-20 il crudismo sociale: ci spieghi cosa intendi?Per chi non lo sapesse, io sono di origini napoletane: vuoi che non conosca il valore della convivialità, dello stare a tavola insieme con amici e parenti? Per noi italiani stare a tavola è un momento in cui ci si ritrova insieme, anche se poi spesso finiamo per mangiare troppo e stare male.Ci piace stare in compagnia, in famiglia, fare quei pranzi lunghissimi durante le feste ed uscire a cena con gli amici: tutte occasioni belle da un punto di vista sociale, ma impegnative da uno strettamente alimentare.Però, sono comunque occasioni che nessuno di noi vuole perdere e che non devi proprio perdere!La formula dell’80-20 ti permette anche di fare qualche strappo alla regola, perché è ovvio che non puoi imporre agli altri di andare a cena sempre al ristorante crudista o, nei pranzi, di famiglia fare l’asociale con la tua insalatina.Concedersi dei piatti cotti in questi casi sai che non è un problema, se hai mantenuto negli altri parti della giornata la giusta percentuale di crudo.Ovvio che poi il consiglio è sempre quello di non esagerare con le quantità, per non andare a perdere comunque parte del lavoro fatto per ridare il giusto e sano equilibrio al tuo organismo.Frutta secca e disidrata sono alimenti che consigli all’interno di un corretto regime alimentare crudista. Quali attenzioni dobbiamo avere al momento in cui le compriamo?Mi hai fatto un assist perfetto, perché c'è un altro fattore da prendere in considerazione: oltre al fatto che per cultura, la maggior parte degli alimenti che acquistiamo e portiamo a casa li cuociamo, a volte ci capita di acquistare cibi cotti, senza che neanche ce ne rendiamo conto.Sembra un ragionamento contorto, ma è semplice.Facciamo proprio l’esempio della frutta secca e della frutta disidratata di cui mi chiedevi tu. Ti sei mai chiesto come viene lavorata prima di essere messa nei sacchetti?Dopo la raccolta, viene asciugato e disidratata ad alte temperature, ben sopra i 42° che ti ricorderai ci dicono che un alimento ha ancora intatti i suoi attivi, per risparmiare tempo e guadagnare in sicurezza.Ma attenzione: non la sicurezza per te cliente finale, ma per gli investimenti delle aziende produttrici!È logico che se io prendo delle albicocche o delle mele e le essicco al sole come facevano i nostri nonni, ci vuole più lavoro e più tempo: devo rigirare le mele ogni tanto, rimetterle dentro la sera e c’è forte il rischio che tutto il lavoro che ho fatto in una giornata possa andare a male. E poi, se fai tutto in maniera naturale e non inserisci conservanti e altre alterazioni chimiche, entro un tempo limitato devi andarli a consumare.Invece oggi la maggior parte dei prodotti che devono stare sugli scaffali devono avere una scadenza lunga e sicura, devono stare lì e non creare problemi: questa è la legge del mercato.Quello che ti posso consigliare è di fare tantissima attenzione a questo. Cerca sempre di leggere con attenzione le etichette, di vedere le temperature, di controllare le date di scadenza e se c’è l’aggiunta di conservanti o zuccheri o coloranti.Un cibo sano e naturale non ha niente di tutto questo!Ok, mi sembra tutto molto chiaro. Ci puoi dare qualche consiglio finale per chiudere la puntata?Per prima faccio una precisazione: il crudismo non è una religione, ma solamente uno stile alimentare che ci fa sentire bene senza privarci del resto del mondo.Qualche consiglio semplice e alla portata di tutti è di cercare di fare sempre degli spuntini nel corso della giornata con frutta fresca di stagione oppure con dei frullati o smoothie e della frutta secca eo frutta disidratata.Già lo so che vi state chiedendo “si ma quanta ne devo mangiare”: questo rientra in quello che dico spesso, che ognuno deve studiare la sua alimentazione; la quantità dipende da tante cose come il tipo di lavoro che si fa, l’età, l'attività fisica che viene svolta.Inizia sempre i pasti, sia il pranzo che la cena con un’insalata cruda. Perché? Un altro problema che abbiamo è che spesso non conosciamo le corrette combinazioni alimentari e il cibo viene introdotto nel nostro corpo in maniera disorganizzata. Invece ogni cibo ha un proprio tempo di digestione e una combinazione giusta con altri alimenti.Tornando al perché dell’insalata, i cibi crudi vengono digeriti più facilmente ed è per questo che ti consiglio sempre di iniziare pranzo e cena con della verdura cruda. Poi, eventualmente, puoi passare al piatto cotto, che può essere uno pseudo cereale o un legume abbinato sempre ad altra verdura cruda o se si vuole anche una verdura cotta: l’importante è che la percentuale di cibo che mangiamo durante il giorno sia sempre in favore del crudo in modo da poter nutrire il nostro corpo con tutti i nutrienti necessari.
Cosa significa pH alcalino? Farei prima un passo indietro e mi chiederei che cos’è il pH. Lo so che sembrerà stupido, perché comunque tutti sappiamo cos’è...o, penso io, crediamo di saperlo! Scommetti che se chiedo la definizione a tutti quelli ci ascoltano, pochi sanno spiegarlo a parole. Il pH è una scala di misura dell’acidità o della basicità di una soluzione acquosa. Quindi ce n’è più di un “tipo”. Ma di questo parleremo meglio tra poco.Il valore del pH varia in una scala da zero a 14: 0 indica la massima concentrazione possibile di ioni idrogeno (H+) in un acido, mentre il valore 14 indica che tali ioni sono assenti.Un pH superiore a 7 è detto alcalino, mentre inferiore a 7 è detto basico.L'equilibrio del pH del corpo umano è la chiave per vivere una vita sana e piena di energia, anche perché da questo valore dipende in parte il nostro benessere: l’acidosi precede le malattie.Altro dato importante da avere presente per avere un quadro generale di riferimento, è che il pH non è sempre uguale in ogni parte del nostro corpo: quando si attiva la digestione, per favorirla, nel nostro stomaco si vengono liberati degli acidi con un ph molto basso, che può variare da 1 al 2. Quindi, se esistono diversi pH, vuol dire che uno è più importante di un altro?Il pH più importante, dove il valore deve essere sempre costante, è quello del sangue: deve essere compreso 7.35 e 7.45, pena gravi conseguenze. Alla regolazione di questo valore contribuisce l’azione di differenti organi: dall'apparato respiratorio a quello urinario, ai reni. Il corpo fa di tutto per mantenere questo equilibrio, tanto che, in situazioni non ottimali, va a pescare riserve necessarie di sali minerali sottraendoli a ossa, capelli, cartilagini, per non spostarsi da questo vitale equilibrio.Io cosa posso fare per mantenere questo equilibrio? La cosa più semplice è portare avanti una dieta alcalinizzante, costituita principalmente da alimenti crudi di origine vegetale - che sono quelli più alcalini - bere acqua lontano dai pasti, respirare bene e muoversi ogni giorno. Ma come può accadere che si vada in acidosi? Purtroppo, è molto più semplice di quello che credi!Il nostro corpo viene acidificato dallo stile di vita sbagliato, dallo stress, dal consumo di cibi acidi tipo zucchero, caffè, cereali raffinati, alcol, carne, pesce, uova e latticini. Tra i fattori che potrebbero creare uno squilibrio verso l'acidità troviamo anche il fumo, l’inquinamento, una situazione emotiva negativa. L'alimentazione così detta normale si è arricchita a dismisura negli ultimi anni di prodotti artefatti ed elaborati e di proteine animali, a sfavore di frutta e verdura crude. Il cibo che noi mangiamo, produce continuamente nutrimento e rifiuti acidi: quanto di uno o dell’altro, dipende da cosa mangiamo e quanto ne mangiamo. Se mangiamo cibi acidi ogni tanto non è un problema, ma se lo facciamo di continuo, ci stiamo facendo del male! Se fosse per me, io consiglierei di eliminare molti dei cibi acidificanti dalla propria dieta. Ma mi rendo conto che è complicato, quindi, per lo meno, dobbiamo cercare di mangiare in modo equilibrato, contribuendo così a mantenere inalterato il pH. Quindi, dai sempre la precedenza ai cibi alcalini rispetto a quelli acidificanti. Proprio all’inizio dicevi che l’acidosi è l’anticamera dello sviluppo di alcune malattie. Ci chiarisci meglio questo concetto?Molti dottori ritengono che le malattie si sviluppino quando il nostro organismo crea un ambiente acido, quindi favorevole alla proliferazione delle malattie. Tuttavia, io credo che si debba ben comprendere come gli eccessi, in entrambi i casi, sono sbagliati: il nostro corpo deve essere in equilibrio per funzionare bene. Per vedere se sei in acidosi o a rischio, una cartina al tornasole fondamentale sono le urine, perché il pH urine varia al variare dell’equilibrio acido-base del nostro corpo. I valori che possiamo ricontrare in un soggetto sano variano da 5 a 8 nel soggetto: in un individuo con una dieta abbastanza sana, il pH delle urine è di solito intorno 6.Per ritornare alla tua domanda sul perché l’acidosi sia “pericolosa”, ti dico che se il livello di pH nel nostro corpo non è in uno stato di perfetto equilibrio, allora non ci sarà possibile assimilare efficacemente vitamine e minerali o altre sostanze fondamentali. Quando l'organismo non è più capace di assimilare le sostanze nutritive, non riesce a produrre nuove cellule, non riesce a depurarsi e a riparare i tessuti danneggiati. Per giunta in un ambiente acido si favorisce lo sviluppo di cellule tumorali ed aumenta il livello di affaticamento e delle malattie.Adesso estremizzo: se mi acidifico mi ammalo e muoio? Sicuramente non ti fai del bene!Come ho accennato sopra, quando gli acidi aumentano, il corpo fa di tutto per mantenere questo equilibrio, usando le scorte di minerali alcalinizzanti tipo potassio, calcio e magnesio. Questi ultimi sono un po’ l’ultimo baluardo, quello che entra in azione per mantenere questo equilibrio acido-base nell'organismo.Se però le scorte a disposizione non sono sufficienti e le quantità di scorie acide superano quelle che il nostro organismo è in grado di eliminare, allora insorge l'acidosi: le sostanze acide vengono “parcheggiate” in alcuni tessuti, in attesa di essere smaltite.Se però noi continuiamo ad alimentare questa situazione, con stili di vita e alimentari scorretti, l'organismo si sovraccarica di queste sostanze di scarto e non riesce mai a smaltirle.Gli organi che si occupano del loro smaltimento saranno sottoposti a stress continui e questo condurrà, a lungo andare, al loro deterioramento. Che cosa significa nella pratica? Che a causa di un’acidosi prolungata, il tessuto connettivo si indebolisce (cellulite), la consistenza delle ossa diminuisce (osteoporosi), i denti si cariano o cadono (parodontite), i capelli si diradano, le articolazioni diventano dolenti (reumatismi, gotta, artrosi), le infezioni da funghi si moltiplicano (al piede, alle unghie, agli organi genitali) e questo solo per citare alcuni sintomi. Senza contare poi che in presenza di acidosi il metabolismo non funziona correttamente. Come si calcola l’alcalinità o l’acidità dei cibi? L'acidità o l'alcalinità di un cibo si valuta in base alle sue ceneri. Con questo termine si intende il residuo che rimane dopo la combustione completa in stufa di una determinata quantità di alimento.Se nelle ceneri di un alimento prevalgono i minerali acidi, allora si dice che ha un impatto acidificante, al contrario se c’è maggiore presenza di minerali alcalini si realizzerà un’azione alcalinizzante. Per fare degli esempi, latticini e carni sono fortemente acidi e per questo sono classificati tra i peggiori acidificanti del sangue. Al contrario frutta e verdura che invece hanno ceneri alcaline. I cibi più alcalinizzanti sono limoni, arance, agrumi ed erba di grano, che in partenza, avendo un sapore acido, potrebbero invece sembrarti degli alimenti acidi. Bere una bella spremuta è un dono della natura, come anche il tanto consigliato acqua e limone di prima mattina. Il grave errore che commettiamo nell’alimentazione odierna è l’abbondare in carne, pesce, uova e latticini che sono alimenti acidi e anche in pasta, pane, pizza, cibi cotti, riso bianco, sale, caffè, vino, alcool e farmaci tutte sostanze spesso raffinate che acidificano fortemente il corpo. Quale sarebbe quindi il tuo consiglio finale per evitare problemi? Forse la cosa più semplice è cambiare l’alimentazione, cercando di mangiare il più possibile alimenti crudi e vegetali, anche se molti già fanno fatica a fare questo passo. Molto più complesso è invece molto più difficile cambiare lo stile di vita.Quindi, il consiglio è di migliorare l’alimentazione per migliorare la nostra salute. Un’ultima domanda: come si misura il pH del nostro corpo?Dalle urine o dalla saliva. E, nel quaderno degli esercizi di questa settimana, vi spiego come fare!
In Italia aumentano l’obesità e le malattie legate allo stile di vita occidentale, nonostante abbiamo uno stile alimentare che tutto il mondo ci invidia: la dieta mediterranea. Vediamo insieme perché è importante non solo recuperare i suoi aspetti fondamentali ma migliorarli arrivando a mangiare vegetale e crudo con percentuale 80-20.
Rigenerare corpo e mente dopo le feste? Prova la detox!Anche se sei attento all’alimentazione, sicuramente durante le feste hai un po’ esagerato: tranquillo capita a tutti. In questa puntata parleremo della detox, perfetta per rimettersi in carreggiata in questo periodo, ma che io ti consiglio di fare ogni tanto, per ripulire il tuo corpo da tutte le tossine. E se vuoi iniziare un percorso di cambiamento verso il crudismo, questo è proprio il primo passo da fare!Che cosa si intende quando si parla di disintossicazione o di detox? È solo una moda del momento o c’è di più?“Dal mio punto di vista la detox è sia il punto di partenza per chi vuole passare ad un’alimentazione a base vegetale, meglio ancora se crudismo 80-20, e un momento che, ad intervalli regolari, tutti dovrebbero concedersi per ricalibrare l’equilibrio del proprio fisico”. Quindi dai molta importanza al detox. Ci spieghi perché?“Per la propria sopravvivenza fisica l’uomo ha da sempre delle priorità ed alimentarsi rappresenta ovviamente una di queste, forse la più importante. Nel corso dell’evoluzione, il nostro organismo si è programmato per conservare e far fruttare quanto più possibile il nutrimento che riceve. Questo era utile soprattutto prima della società dell’opulenza nella quale noi oggi viviamo e dove sprechiamo molto, perché abbondiamo con il cibo, oltre le quantità che ci servirebbero. E comunque siamo abituati a mangiare molto di più di quello di cui oggettivamente necessitiamo. Tuttavia, i tempi delle carestie, epidemie, guerre, nelle quali il cibo scarseggiava e quindi il corpo doveva fare scorta, non sono ancora così lontane affinché la nostra memoria biologica le abbia dimenticate: il nostro organismo continua ad accumulare la quantità in eccesso perché crede che poi magari domani potrebbe non mangiare.Quindi, mangiamo troppo e male ed accumuliamo grasso e tossine, che vengono conservate dal nostro corpo per essere rimesse in circolo, in teoria, quando servono. Ma capisci bene da solo che, se continuiamo a mangiare in eccesso, queste riserve non le andremo mai a toccare e quindi si accumuleranno sempre di più!”.In pratica un circolo vizioso che ci fa accumulare non solo grasso, ma anche tossine e materiale di scarto, giusto?“Esattamente! E, come già più di una volta ho accennato nelle puntate del podcast, l’eliminazione delle tossine e degli scarti metabolici è un processo attivo che richiede molta energia.Ma i nostri problemi moderni con l’accumulo di tossine e grassi non finiscono con la quantità di cibo che ingeriamo.Rispetto al passato, facciamo anche molto meno movimento: siamo diventati sedentari per natura e se non ci sforziamo di fare attività fisica, inseriamo un altro carico negativo per il nostro corpo.Non muovendoci non consumiamo energia e quindi ancora di più, non abbiamo bisogno di toccare le riserve che il nostro corpo mette da parte quotidianamente visto che mangiamo più del dovuto”.E la digestione in tutto ciò? “Soffre! Perché la digestione è un processo che richiede grande energia al nostro corpo, così come l’assimilazione dei nutrienti. Se mangiamo alimenti vegetali e crudi, allora questi contengono direttamente gli enzimi che ci sono utili per la digestione e quindi ci danno una mano a rendere il processo più agevole e a consumare meno energie e dunque “stancare” meno il nostro corpo.Quando invece lui si trova a dover digerire quantità di cibo troppo elevate e oltretutto complesse da digerire perché cotte e dunque senza enzimi al loro interno, diventa un super lavoro!Paradossalmente quindi, mangiare in continuazione, anziché caricarci, toglie energie al nostro organismo”.Ed ecco perché serve una detox!“Per ripulire il corpo da tossine e riserve in eccesso e resettare il lavoro dell’organismo. Ovvio che poi, se fai la detox ma ricominci come prima...serve a poco! Dovrebbe essere il primo passo per rimettersi in carreggiata, il primo step del cambiamento. E poi una costante, da fare ogni tanto, quando magari si esagera un po’ come durante il periodo delle feste o magari in vacanza che ci lasciamo un po’ andare”.Che cosa consigli tu?“Per la detox, io condivido la visione dell’igiene naturale che consiglia di rispettare i ritmi circadiani. Questi ultimi, comprendono 8 ore di assimilazione durante le quali si mangia, 8 ore di appropriazione durante le quali il corpo si appropria degli elementi presenti nel cibo e 8 ore di eliminazione, durante le quali il corpo lavora per processare e convogliare all’esterno le scorie metaboliche.Oltre a rispettare i ritmi circadiani, il consiglio è di diminuire il carico di cibo: se mangi di meno il corpo è costretto ad usare il grasso conservato e quindi si liberano anche le tossine varie che entrano in circolazione e vengono smaltite degli organi emuntori, che sono intestino, reni, polmoni, pelle”.Anche se molto ci hai già detto sopra, voglio puntualizzare un aspetto: perché è importante fare un periodo di detox?“I motivi sono diversi. Per prima cosa, per tenere in equilibrio anabolismo e catabolismo. In pratica, il metabolismo, che è l’insieme delle reazioni chimiche che avvengono nel nostro organismo, si divide appunto in questi due insiemi di azioni, diciamo così: il catabolismo consiste nella degradazione di molecole complesse in molecole più semplici con una produzione di energia; l’anabolismo, al contrario, è la sintesi di molecole complesse a partire da molecole semplici e produce un consumo di energia. La detox ha l’effetto di innescare meccanismi anabolici e dunque ci aiuta a consumare energia ed eliminare così le riserve di grasso e le tossine accumulate.Altro motivo da tenere presente è che ogni cellula del nostro corpo produce degli scarti, che devono essere eliminati. Se così non fosse, questi scarti si accumulerebbero, favorendo l’acidosi che è molto pericolosa per il nostro corpo. Ma a questo concetto specifico dedicherò una puntata del pod, quindi ora non voglio dilungarmici. Basti sapere che anche in questo caso, la detox è utile perché permette di eliminare le scorie prodotte naturalmente dalle cellule.L’igiene naturale, alla quale la mia idea di detox si rifà molto, indica nella tossiemia - la presenza in circolo di sostanze tossiche – la causa primaria di molte malattie. Da qui deriva l’ovvietà che l’alimentazione corretta, quella che non favorisce l’accumulo di tossine, è la nostra prima arma contro questo problema”.Le tossine le accumuliamo solo alimentandoci?“No, le tossine non sono solo gli scarti prodotti dalla digestione degli alimenti, ma possiamo acquisirle anche respirandole e per contatto con la nostra pelle. Purtroppo siamo sottoposti continuamente a stress ed esposti a vari inquinanti nell’aria”.Il ruolo della detox in questo panorama di tossine?“La detox è il nostro momento di pulizia: evita carenze di nutrimenti fondamentali e ne massimizza l’assorbimento, evita squilibri intestinali dovuti a gas nocivi che si creano dalla combinazione errata degli alimenti, aiuta ad eliminare le tossine in circolo accumulate in anni di alimentazione sbagliata. Un corpo pulito è un corpo sano!”. Come si inizia e quanto dura un periodo detox?“Un periodo di detox deve durare all’incirca una decina di giorni, per rigenerare l’intestino ed il corpo in genere, facendo un’operazione di ripulitura.Lo schema che più o meno puoi seguire è questo:-la mattina si beve, quindi digiuno fino alle 12, con solo acqua e limone ed estratto di frutta e verdura come merenda-a pranzo, una mega insalata con varie noci o semi oleosi o germogli. Importante è che sia poco condita e comunque con olio, limone, sale oppure olio, aceto di mele crudo sale. Per l’olio attieniti sempre ad un cucchiaino-merenda pomeridiana, frutta fresca o frullato verde-a cena inizia con verdura cruda e aggiungi o un 60 g di pseudocereali che possono essere riso, grano saraceno, miglio, quinoa, tef oppure un piatto di legumi secchi sui 40 g. Puoi anche aggiungere un piatto di verdura cotta, possibilmente a vapore, oppure essiccata.E come ci si sente all’inizio della fase detox? Subito a 1000?“Se il tuo corpo per qualche anno è stato intossicato da elementi che non gli facevano per niente bene, per smaltirli tutti ci vuole. Puoi anche smaltirli nel corso dei mesi, ma se fai la detox otterrai più rapidamente i benefici e quindi poi continuerai.La prima volta che farai la detox potrai, anche se non capita a tutti e dipende dal tuo stato di partenza, avere dei fastidi e potresti stare con qualche piccolo malessere, tipo mal di pancia, lieve febbre o mal di testa; nulla che non si sopporti, ma può farti sembrare che ci sia qualcosa che non va, invece è la strada giusta: è necessario fare questo sacrificio per resettare, altrimenti non digerisci bene, non assimili bene e ti porti dietro anni di accumuli e ti sarà più difficile mangiare pulito. Se hai già fatto altre volte la detox, vedrai che questi fastidi non li senti più e puoi anche ridurre un po’ il periodo rispetto ai 10 giorni che ti consigliavo prima”. Quali cibi dobbiamo proprio escludere quando siamo in fase detox?“Oltre ai cibi di origine animale, che quelli secondo me devono proprio essere esclusi del tutto dalla dieta per stare bene, devi fare a meno di:• zuccheri• glutammato • sale• caffè• alcool”
Come sopravvivere alle feste?Il Natale si sa è la festa per antonomasia da dedicare alla famiglia, da trascorrere nel caldo tepore della casa, in compagnia delle persone care, shopping, caminetto acceso e presepe, albero con luci, chiacchierando e giocando e …. mangiando! Le feste natalizie sono soprattutto il miglior modo per aumentare notevolmente la propria massa corporea.Così succede che al termine delle feste invece di sentirci riposati e rilassati per iniziare con vitalità il nuovo anno spesso ci sentiamo ancor più affaticati e appesantiti. Perché chi più chi meno in questi giorni di festa si mangia di più! e poi ci ritroviamo a pagarne le conseguenze.Quindi oggi voglio darvi dei consigli su come: sopravvivere alle feste!!!Primo consiglio: “giochiamo d’anticipo”!Sapendo che ci si siede a mangiare il 24 e ci si alza il 6 gennaio (a Napoli è così) già dai primi di dicembre aumentiamo la percentuale delle verdure crude nella nostra giornata, impariamo a bere l’erba di grano e estratti di frutta e verdura, alcalinizziamoci.Secondo consiglio: Raddoppiamo il nostro abbonamento in palestra! Al contrario dei luoghi comuni per cui tutti il mese di dicembregennaio evitano di entrare in palestra perché presi dai preparativi in vista del Natale, noi ci dobbiamo imporre di andare, anzi andiamoci di più! Terzo consiglio: Proposte “operative”Proponiamo un Natale austero in linea con la politica italiana!Proponiamo di sostituire i dolci con una marea di frutta fresca! O se proprio non riusciamo a farci appoggiare, compriamo pochi dolci, ma di qualità e possibilmente senza zucchero! Ricordiamo a tutte le persone con le quali trascorreremo il Natale che le feste di Natale e fine anno non significano “abbuffatevi e date sfogo, mangiando di tutto”. Ovvio che questo non significa neanche “pranzare con pane e acqua”, ma preparare un menù con largo anticipo scrivendo tutto con carta e penna, in linea con le feste ma cercando di restare il più possibili soft! Può essere un buon escamotage per non esagerare.Rinuncia agli intingoli e ai cibi troppo conditi, dove poi ci andiamo a tuffare pure una bella fetta di pane!Prendiamo le distanze dagli avanzi, che sono una categoria subdola, che minaccia la nostra linea. Se si invita per il cenone o si viene invitati, il consiglio è di regalare agli invitati quello che avanza, o se invece siete invitati, evitate di prendere qualsiasi cosa, almeno non prolungherete la tentazione!Quarto consiglio: mai saltare i pasti!Nei giorni caldi delle feste, la cosa più sbagliata è di saltare i pasti.Sapendo cosa ci aspetta a tavola, non andiamo tipo al cenone del 24 avendo saltato il pranzo. Poi ci verrà automatico mangiare di più a cena. Invece se mangiamo il nostro pranzo sano e leggero, facciamo merenda con frutta e prima di presentarci a cena ci mangiamo un bel pinzimonio di verdure crude di sicuro eviteremo spiacevoli eccessi. Quinto consiglio: iniziare il pasto con verdure crude!Questo è un consiglio che vale per tutto l’anno ma in questo periodo deve essere un comandamento forse anche imperativo: iniziate ogni pasto con una buona dose di verdure crude!Fare il pieno di una ricca ciotola d’insalata verde prima del pasto vi aiuterà a sentirvi subito sazi e a contenere le porzioni del resto della cena.E per finire...Litighiamo con gli amici, che ogni anno ci regalano piatti tipici natalizi da ogni parte d’Italia e non solo, solo perché non sapevano cos’altro regalare, poi ci rifacciamo pace il 7 gennaio. Oppure gli diciamo cosa potrebbe servirci! Stessa cosa anche con la Mamma, zia e nonna che perennemente ci vedono sciupati...un’idea potrebbe essere fingere di aver cambiato religione, motivo per cui non puoi partecipare al pranzo di Natale. Scherzi a parte, cerca di non abbandonare le buone abitudini conquistate faticosamente sino ad ora.
Spunti, spero, interessanti per un Natale crudo e gustoso...con i nostri alimenti differenti ad arricchire di bontà e benessere la tua tavola!Ho immaginato per te non solo dei piatti buonissimi che puoi servire come antipasti, primi e dolci...ma ho anche pensato che di solito, durante le feste, qualcuno si presenta sempre a casa senza preavviso...e tu, cosa gli offri? Bene, con queste ricette non dovrai più preoccuparti neanche di questo!Consulta il menu completo su CiboCrudo!vai a questo link e consulta il Menù Completo: https://www.cibocrudo.com/news/599/natale-raw-.html
Perché vuoi parlare dei veleni? Cosa intendi con il fatto che mangiamo del veleno?Hai ragione: ci vuole da fare subito un po’ di chiarezza! I veleni bianchi così comunemente definiti, anche se riconosco che veleno è un termine molto forte, in realtà li assumiamo tutti i giorni e spesso senza neanche saperlo, perché sono contenuti in tutti gli alimenti industriali. Uso questo termine “veleno”, perché rovinano la nostra salute in silenzio. Sono il sale, lo zucchero e la farina bianca. Ma scusa, il sale è sempre stato usato dall’antichità ad oggi, anzi considerato un bene di lusso, perché oggi non dovremmo usarlo? Non è che non dobbiamo usarlo, ma dovremmo assumere solo quello che è già contenuto naturalmente nel cibo che mangiamo; al contrario le statistiche dicono che ne assumiamo ben 10 volte di più della razione consigliata dai nutrizionisti! Questo perché il sale è contenuto in moltissimi alimenti confezionati e, se ci pensiamo bene, in qualsiasi cosa che noi prepariamo per pranzo o cena, aggiungiamo anche del sale extra. Chi di voi non sala ogni pietanza che cucina? Forse la macedonia si salva! Come facciamo a sapere quanto sale è possibile usare durante il giorno? Il sale andrebbe consumato mai sopra i 5 grammi al giorno, che se fai un rapido conto fanno quasi due chili all’anno. E sai invece quanto se ne consuma oggi, secondo le statistiche, a livello europeo? Tra gli 8 e i 12 grammi, quindi si arriva quasi ai 5 chili annui. Che sia giusto diminuirne il consumo di sale è un dato di fatto: ancora non ho incontrato un dottore o un nutrizionista che affermi di aumentare il consumo di sale perché fa bene.Un eccessivo consumo di sale a lungo andare provoca danni all'organismo: contribuisce all'innalzamento della pressione arteriosa, provoca affaticamento, cattiva digestione, favorisce la ritenzione idrica (la carissima cellulite che noi donne tanto amiamo) e inoltre è uno stimolatore dell'appetito. Se pensiamo che già i cibi contengono una percentuale di sale che non è semplice calcolare, una sana regola sarebbe quella di non aggiungerne altro. O comunque di pesare i 5 grammi consigliati (e fosse per me, anche meno) e usare solo quello durante il giorno, sempre che non si consumino cibi preconfezionati o non preparati da noi. Tra i cibi da evitare, hai elencato anche lo zucchero. Come è possibile? Partiamo dal fatto che nessun adulto ha bisogno di assumere zucchero extra oltre la propria alimentazione. Purtroppo però è un elemento “tranello”: lo troviamo quasi in tutti gli alimenti industriali, proprio come il sale, e lo zucchero innesca un processo che produce insulina che affatica moltissimo l'organismo. Inoltre purtroppo dà anche assuefazione. L'eccesso di zucchero è associato anche a una ridotta capacità di concentrazione, oltre ad essere tra i responsabili dei chili di troppo. Considera poi che quando introduciamo degli zuccheri, la glicemia si impenna e occorre l'intervento dell'insulina per ristabilire l'equilibrio ed eliminare lo zucchero in eccesso. È utile eliminarlo o comunque consumarlo il meno possibile. Un consiglio che posso dare, se proprio non ci riuscite a toglierlo del tutto, è di diminuirne man mano l’uso scegliendo dolcificanti alternativi naturali. Perché tutti dicono che lo zucchero fa ingrassare? Proprio poco fa ho accennato che lo zucchero crea dipendenza: il suo consumo provoca picchi di insulina e glicemia, che nel giro di un’ora precipitano e ti portano ad aver subito voglia di rimangiarlo. Secondo l’Oms – Organismo Mondiale della Sanità -, se si vuole stare bene la dose giusta da consumare è di 25 g al giorno. E già qui mi aspetto l’obiezione: sì ma come faccio a contare i grammi visto che lo zucchero è nascosto in moltissimi alimenti che acquistiamo? Bisogna essere molto attenti nella lettura delle etichette, dove lo zucchero compare nella voce “carboidrati” con la dicitura “di cui zuccheri...” Come si ottiene lo zucchero?Viene ricavato a partire dalla barbabietola o dalla canna da zucchero. Il primo passo è quello di estrarre il succo zuccherino grezzo, che poi è sottoposto a complesse trasformazioni industriali.Durante prima depurazione viene aggiunto il latte di calce, che ne provoca l’immediata perdita e la distruzione di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali di calcio.In seguito, il prodotto viene trattato con anidride carbonica per eliminare la calce che è rimasta in eccesso, quindi subisce ancora un trattamento con acido solforoso per eliminare il colore scuro. Successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione.Si arriva così allo zucchero grezzo.Nella seconda fase di lavorazione, lo zucchero viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene, proveniente dal catrame e quindi potenzialmente cancerogeno. Il prodotto finale è una bianca sostanza cristallina che non ha più nulla a che fare con il ricco succo zuccherino di partenza!Mammamia, ci stai dando delle notizie toste! E invece, la farina bianca che è alla base di tanti piatti tipici della dieta mediterranea, come pasta o pane, perché è menzionata anche lei? Storicamente era un bene di lusso che solo i ricchi potevano permettersi e invece tu ci dici che dovremmo eliminarla...La farina bianca è un altro alimento poco salutare, insieme a tutti gli alimenti che la contengono. Pensiamo a quanta farina mangiamo durante il giorno, dalla colazione al pranzo fino alla cena: a seguito della sua ingestione, nel il nostro organismo si forma una massa glutinosa che causa sonnolenza e costipazione. Pensa un attimo alla tua esperienza personale: è vero che dopo aver mangiato un bel piatto di pasta a pranzo hai subito o quasi un forte senso di sonnolenza, mentre se mangi una bella insalata ti lascia comunque energico, sazio e pieno di forze? Basta riflettere su un solo dato per farsi qualche domanda: pensiamo anche agli innumerevoli casi di celiachia che aumentano sempre di più. Sarà un caso? O un segnale?Come ho fatto prima per lo zucchero, anche in questo caso voglio portare l’attenzione sulla lavorazione. Per rendere la farina bianca di quel colore, occorre macinare il grano in modo da ottenere una consistenza fine; questo significa eliminare la maggior parte dei nutrienti contenuti nell’involucro che racchiude il chicco, le fibre. Praticamente con la lavorazione andiamo a togliere i componenti che fanno bene alla salute, in particolare le fibre che proteggono l’intestino. Altro dato da sottolineare è che ha un indice glicemico più alto. La farina si ricava dalla macinatura del grano e, in base al livello di raffinazione, si possono ricavare: farina integrale, farina tipo 2, farina di tipo 1, farina di tipo 0 e farina di tipo 00. La farina più chiara ha una consistenza impalpabile ed è quella di tipo 00. La resa del grano tenero in farina bianca è del 70% circa; il rimanente 30% è costituito dalla crusca, dal cruschello, dal germe e dal farinaccio. Alla fine del processo di raffinazione, nella farina bianca rimangono più carboidrati e meno lipidi, proteine, fibre, sali minerali e vitamine. Inoltre, la “purezza” facilita la digestione e velocizza l'assorbimento del glucosio con l'aumento dei livelli di glicemia (glucosio nel sangue), il pancreas reagisce liberando insulina, che è un ormone anabolico, che cioè favorisce la crescita dei tessuti e delle riserve energetiche, incluso l'adipe. Differente è invece il discorso quando si parla di farina integrale: le fibre vengono preservate ed i valori nutrizionali cambiano. Quindi vuoi dire che invece la farina integrale fa bene? Quando la farina viene raffinata perde le proprietà nutrienti tipiche del frumento integrale, che è un’ottima fonte di fibre ed è ricco di numerose sostanze, che si trovano nella crusca e nel germe. Sicuramente è più consigliabile, anche se sempre nella giusta misura io preferisco usare i pseudocereali: non è che eliminando la farina bianca ma mangiando tantissimo pane e pasta integrale allora va bene! La cosa proprio migliore da fare sarebbe mangiare pseudocereali e diminuire anche drasticamente non solo la farina bianca ma anche il glutine in generale, e comunque comprare i chicchi integrali e poi macinarli al momento, in modo da avere un prodotto fresco e ricco.Vi lascio con un dato: le tesi del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) e del Codice Europeo Contro il Cancro 2014, raccomandano di mantenere una dieta sana basata prevalentemente su cereali integrali, legumi, verdura e frutta. Nessuno menziona sale, zucchero o farina bianca raffinata. Puntata densa di contenuti! Facciamo come al solito un riepilogo veloce?Certo! Ecco la sintesi di ciò di cui abbiamo parlato in questa puntata:•Ogni giorno ingeriamo alimenti che non sono nutrienti per il nostro corpo, sia in maniera consapevole che inconsapevole, e se mangiati in quantità elevata, ci logorano piano piano! Il sale, lo zucchero e la farina bianca sono alcuni di questi alimenti•Di sale se ne consuma fino a 10 volte di più della massima razione giornaliera raccomandata dai nutrizionisti•Il consumo eccessivo e prolungato di sale, provoca danni all'organismo, come l'innalzamento della pressione arteriosa, affaticamento, cattiva digestione, ritenzione idrica. Inoltre è uno stimolatore dell'appetito.•Lo zucchero crea dipendenza e influisce negativamente sulla nostra salute, nessun adulto ha bisogno di assumere zucchero extra•L’ingestione di farina provoca nel il nostro organismo la formazione di una massa glutinosa che causa sonnolenza e costipazione ed aumenta i livelli di glicemia•Il modo per evitare di assumere troppi zuccheri anche in maniera inconsapevole è leggere con attenzione le etichette Il proposito da portare avanti per questa settimana, fino al prossimo pod?
Perché mangiare crudo fa bene? Tutti gli alimenti crudi o non trattati al di sopra dei 42°, conservano la gran parte dei principi nutritivi come vitamine e sali minerali e soprattutto gli enzimi. Cosa significa? Che mangiare cibo crudo e vivo ti permette non solo di mangiare ma di nutrirti davvero, fare un pieno di antiossidanti, composti fitochimici oltre che di micronutrienti che consentono al nostro corpo di mantenere o riacquistare una salute completa, oltre che un sano ph lievemente alcalino. Queste sono tutte condizioni che prevengono l'invecchiamento precoce, mantengono il sistema immunitario in perfetta efficienza e il corpo in salute.E se non riesco a mangiare solo crudo? Perdo la possibilità di avere questi vantaggi?Mangiare crudo al 100% sarebbe l’ottimale, ma il tuo obiettivo deve essere arrivare a mangiare almeno il 7080% crudo: vedrai che il tuo organismo ti ringrazierà! Ingerire cibi crudi, rispetto a mangiare cibi cucinati, incrementa il livello di energia e di vitalità, aiuta ad alleviare le allergie ai cibi e minimizza i problemi digestivi, rinforza il sistema immunitario, abbassa il colesterolo, normalizza i problemi di peso. E non solo: mangiare cibi crudi aiuta a rendere la pelle più giovane, migliora l’aspetto fisico, rinforza unghie e capelli, allevia l’emicrania e può anche ridurre la depressione e l’ansia.Riesci a farci proprio un elenco dei benefici che possiamo ottenere mangiando crudo per il 70-80%? Certo! E faccio di più, li spiego anche in maniera un po’ più specifica così spero di dare a chi ci ascolta e ancora non ha provato la giusta spinta per muoversi verso questo grande e positivo cambiamento!1. Migliore digestione Il primo beneficio in assoluto è la miglior digestione. I cibi crudi vengono riconosciuti come sostanze nutritive e quindi il corpo le accetta bene e riesce a prendere tutto ciò che gli serve; ha meno scorie da scartare ed eliminare. Invece con un cibo cotto i nutrienti sono andati dispersi o distrutti, quindi si mangia di più perché non si trovano i nutrienti necessari e si fatica di più nella digestione, perché avendo mangiato di più c’è più cibo da processare e vengono prodotti più scarti. Una migliore digestione aiuta il controllo del peso, la salute del sistema cardiovascolare e la salute dell'apparato digerente. Anche nelle diete dimagranti si consiglia di iniziare il pasto con un alimento crudo, perché fornisce gli enzimi coadiuvanti della digestione; ed evita lo spiacevole fenomeno della Leucocitosi Digestiva, alla quale dedicheremo una puntata del podcast.2. Perdita di pesoIl crudismo ti permetterà di raggiungere il tuo peso ideale grazie ad un’alimentazione fatta principalmente di frutta e verdura cruda e tutti cibi naturali preparati in maniera semplice e si elimineranno gli zuccheri ed i grassi. Dimenticandoti di fritture e cotture prolungate, dove spesso viene cotto anche l’olio, di grassi saturi vari, di cibi spazzatura e scegliendo al contrario di seguire una dieta sana, a base di cibi crudi vegetali e di prodotti genuini, potrai ottenere risultati importanti in questo senso: un’alimentazione costruita in questo modo ti aiuta a perdere liquidi in eccesso, con un effetto drenante e sgonfiante che si può notare soprattutto nei primi tempi, e una perdita di grasso successivamente. Di conseguenza noterai un’energia vitale inaspettata e una continua voglia di fare. I cibi crudi hanno un contenuto di calorie minore rispetto a quelli cotti e ti danno più sazietà, quindi aiuteranno a perdere peso e disintossicare l'organismo. Altra cosa fondamentale: quando si mangia crudo è impossibile mangiare troppo!3. Migliora il sistema immunitarioSiamo una macchina perfetta che se trattata bene è capace di difendersi da sola. Ci tengo a sottolineare che assolutamente non voglio passi il concetto che sto “demonizzando” le medicine, perché in alcuni casi servono e sono importanti. Quello che condanno è l’abuso: prima trattiamo male il nostro corpo e poi quando ci chiede aiuto lo azzittiamo ricorrendo a questi palliativi. Un altro vantaggio associato al cibo crudo e agli attivi che contiene è la prevenzione delle malattie cardiovascolari: riducendo notevolmente il consumo di grassi, specialmente quelli saturi, si migliorano i livelli di colesterolo. È provato che il consumo di ortaggi crudi previene e combatte le malattie degenerative e inoltre studi recenti sulla dieta crudista hanno dimostrato che questo tipo di alimentazione protegge dal cancro, riduce ipertensione, obesità, malattie cardiache e dentarie. Aiutiamo il corpo a riacquistare la sua innata capacità di difendersi da solo.4. DisintossicazioneMangiando crudo e vegetale si ha il vantaggio di introdurre nel corpo cibo vivo ed anche un elevato apporto di acqua contenuta nei cibi crudi. In questo modo Il corpo avrà tutto il tempo necessario per pulirsi in modo naturale e dolce. Gli alimenti cotti e denaturati, specialmente quelli industriali, sono meno digeribili del cibo crudo. Tutto quello che consumiamo e che non può essere digerito o assimilato, è eliminato come materiale di rifiuto. Assumere in modo costante alimenti denaturati produce scorie e rifiuti in abbondanza; gli organi di eliminazione non riescono a compiere il loro lavoro in modo adeguato: il materiale di rifiuto, se troppo, non riesce ad essere scartato tutto e si accumula. Questo processo provoca un generale stato di intossicazione dell’organismo a volte portando anche la malattia. Mangiare crudo ti porterà ad eliminare anche tutte le tossine che hai accumulato e di eliminarle un po' per volta: come le hai accumulate nel corso del tempo, allo stesso modo ce ne vorrà altrettanto per buttarle via. Iniziando a mangiare crudo vedrai che, proprio per questo processo che ti ho appena descritto, diminuirai i mal di testa, la stanchezza e anche l'odore del corpo stesso cambierà. Sicuramente mangiando crudo ci si disintossica perché non si consumano più cibi fritti, grassi, troppo elaborati. Altra cosa ancora, mangiare cibi crudi permette una naturale idratazione del nostro corpo, che, lo sappiamo, è composto dal 70% di acqua.5. Si dorme meglio e di meno Molte persone che iniziano a mangiare crudo riscontrano di dormire di meno e notano una migliore qualità nel riposo. Perché? Quando consumiamo alimenti vegetali e crudi a cena, il corpo avrà già digerito la maggior parte della cena prima di andare a dormire: ecco perchè le persone che mangiano bene dormono meglio! Il motivo sta proprio nella migliore digestione che evita al corpo di affaticarsi con la digestione mentre si dorme.6. Una pelle più giovaneLa pelle è l’organo più grande del corpo umano. Compie diverse funzioni, una delle quali è l’eliminazione delle tossine attraverso i suoi pori. Consumando una dieta vegana e crudista il corpo ha meno tossine da eliminare e i vasi sanguigni rimangono più puliti. In questo modo si facilita il lavoro della pelle che risulterà di conseguenza più giovane, perché avendo meno scorie da espellere avrà più tempo per rigenerarsi e mantenersi bella ed in salute.7. Si è più positiviUn corpo in salute è un corpo felice! Quando si iniziano ad eliminare le sostanze di scarto accumulate nel corpo, ci si sente meglio! Inizierai ad avvertire i sintomi del benessere ed entrerai in un circolo virtuoso. Non ti sentirai più pesante, ma felice! Ti ritroverai a riuscire a gestire meglio molte sfide emotive giornaliere.8. Si ha più energiaDopo la fase di disintossicante iniziale, percepirai un aumento di energia. Il tuo corpo non deve costantemente impiegare la sua energia nella digestione di cibi pesanti e nell’eliminazione di una quantità eccessiva di tossine: frutta e verdura fresca, sono gli alimenti più facili da digerire per il corpo umano. Questo significa che avrai una carica e un’energia che non ti ricordavi! Quindi si è più energici perché si spende meno energia nella digestione e nello smaltimento dei rifiuti, inoltre il generale benessere raggiunto può migliorare anche la capacità di concentrazione, in quanto si acquista più lucidità! I cibi cotti sono morti e privi della forza vitale di cui ha bisogno l’organismo. La stanchezza e la pesantezza di chi si ciba di alimenti cotti è proprio dovuta al fatto che questi non sono in grado di dare all’organismo l’energia vitale di cui ha bisogno.9. Ci si sente più EticiQuesti sono solo alcuni dei tanti benefici apportati al tuo corpo. Ma non è tutto qui. Una dieta crudista basata su alimenti vegetali è anche il modo migliore per aiutare il pianeta. Positivi sono anche gli effetti ambientali della dieta crudista su scala globale, dal momento che consente di eliminare il 90% della spazzatura prodotta ogni giorno, contribuendo alla salvaguardia dell'ambiente, oltre a limitare drasticamente l'uso di gas e corrente elettrica. L’efficienza della produzione di carne è bassissima: lo sai che per ottenere un chilo di carne ci vogliono 15mila litri di acqua, mentre per ottenere un chilo di cereali ce ne vogliono 1000? Quindi gli animali trasformano in cibo solo il 10 per cento di quello che ricevono. Non voglio entrare nelle scelte etiche di ciascuno, ma semplicemente dire come stanno esattamente le cose, poi ognuno può liberamente fare le sue scelte, ma in maniera consapevole. Secondo la Fao il 18% dei gas serra presenti nell’ambiente derivano dagli allevamenti. L’impatto delle scelte alimentari sul pianeta in molti casi è importantissimo. Ti va di fare un riepilogo veloce, tipo specchietto da lasciare ai nostri ascoltatori?Mangiare crudo fa bene perché;•Migliora la digestione, il cibo crudo si digerisce prima e meglio in quanto ricco di micronutrienti.•Aiuta il controllo del peso, mangiando prevalentemente frutta e verdura crude ci si nutre e ci si sazia prima, è impossibile mangiare tanto quando si mangia crudo.•Migliora il sistema immunitario, con un pieno di micronutrienti il sistema immunitario lavora meglio perché è nutrito nel modo adeguato. •Ci si disintossica, si assume meno cibo spazzatura e
Benvenuti in questo podcast, io sono Corrado, il mio ruolo è quello di intervistare Annamatilde, mentre il suo ce lo dirà subito lei. Iniziamo con la presentazione, Annamatilde, puoi dirci qualcosa su di te?Ciao, sono Anna Matilde di CiboCrudo, sono una mamma vegana crudista appassionata di sana alimentazione, perché da quando ho migliorato la mia alimentazione ho visto che il mio modo di affrontare la vita è cambiato. Perché un podcast sulla sana alimentazione?Con tanta energia e salute voglio condividere la mia esperienza ed ho deciso di iniziare questo Podcast per tutte le persone che mi chiedono informazioni sulla sana alimentazione, cosa mangio, sul crudismo, sui vantaggi del crudismo. Mi vengono rivolte molte domande e rispondere in maniera singola, solo a quella persona che me l’ha posta, resta un'informazione isolata e non a disposizione di tutti: ecco perché ho deciso di rispondere a tutti questi dubbi argomentando le risposte in modo chiaro ed esaustivo in un podcast. Perché ho fatto questa scelta? Ho deciso di registrare questo podcast perché lo trovo il modo più comodo è vantaggioso, per creare contenuti sempre disponibili che possono essere ascoltati da tutti, quando vogliono, comodamente in palestra, in auto, mentre cucinano. Insomma mentre si vive la propria vita quotidiana. Quando si può sentire un podcast?Quando si ha del tempo a disposizione, o mentre si fa altro, perché io da quando ho scoperto il podcast non ne riesco più a fare meno, mi riempie dei momenti della giornata che altrimenti andrebbero sprecati.È vero esistono i video su YouTube, ma ritengo che il podcast sia migliore perché non ti obbliga a stare incollato davanti a uno schermo a vedere un video. Sono molto contenta ed emozionata per questa mia nuova iniziativa, perché mi piace quello che faccio e voglio condividere la mia passione per la sana alimentazione: dopo le mie molte ricerche personali, è arrivato il momento di condividere quello che so in maniera più ampia! Che vantaggi ci prometti nel seguirti?Seguire questo podcast sicuramente ti darà molti spunti di riflessione, rispolvera quello che già sai, ti porterà delle informazioni utili e nuove. Crediamo che mangiare sia semplice, qualcosa che facciamo in modo automatico. Invece non è così: l'alimentazione e alla base della nostra vita, è il primo gradino per migliorarci. Possiamo paragonare il nostro corpo ad un’auto: non andremo mai a metterci l'acqua al posto della benzina, perché sappiamo che quell’auto si romperà e non funzionerà più. Il nostro corpo è uguale all'auto, deve essere nutrito per durare sano nel tempo. Purtroppo troppe volte non colleghiamo i vari piccoli disturbi che abbiamo, al modo in cui trattiamo il nostro corpo. Tu sei specializzata nell’alimentazione, anche se non sei medico, perché credi che sia l’alimentazione la chiave del successo e quali sono i primi consigli che vorresti dare?La prima vera rivoluzione è nel piatto. Da questo podcast non avrai la verità assoluta perché io per prima credo che non ci sia una verità assoluta, ma di sicuro ti porterò a farti riflettere, a farti fare delle domande e a capire cosa è meglio per te, siamo tutti diversi con esigenze diverse e ritmi diversi. Quindi l'alimentazione è a ognuno la sua. L'alimentazione è un qualcosa che deve essere costruito, a proprio gusto, ognuno nei propri tempi, ognuno a modo suo. La prima cosa che mi interessa è comunque farti incuriosire, farti approfondire argomenti ai quali non hai mai dato peso oppure davi per scontato oppure neanche conoscevi, in modo che tu possa scegliere in modo consapevole cosa mettere nel tuo piatto. Quali sono gli argomenti che proporrai?Gli argomenti che tratterò nel podcast saranno vari e disparati. Si inizierà dall'alimentazione, perché ritengo che sia il primo vero passo per un cambiamento e poi toccheremo anche altri argomenti che possono aiutarti a vivere nel miglior modo possibile, con energia e positività. Spazieremo dal bere al respirare dal dormire, dalla attività fisica alla meditazione: la vita è una viviamola bene, cerchiamo di viverla a pieno!Il nostro sarà un viaggio. Immagino quasi di accompagnarti per mano nella tua ricerca, voglio creare un quaderno dove darti dei compiti in modo che ogni singolo podcast che tu ascolterai riuscirà a darti un qualcosa e che possano rimanerti a mente delle informazioni utili per te. Mi piace pensare di lanciare un seme e che tu sia il terreno fertile dove questo seme germoglierà.Associato al podcast, hai creato anche un gruppo su Facebook, dove lo troviamo? Come e chi ci si può iscrivere?Potrai cercare su facebook “CiboCrudo – Il Gruppo della Sana Alimentazione”: sarà il nostro punto di incontro online. È il modo che ho scelto per parlare a tu per tu con tutti quelli che vorranno fare questo cammino di scoperta e di consapevolezza, anche perché voglio sapere le vostre opinioni, poter rispondere direttamente ai vostri dubbi, capire se ci sono argomenti che vorreste io trattassi o che vorreste approfondire.Il gruppo è dedicato a chi segue il podcast e a chi è già cliente CiboCrudo, perché significa che ha già iniziato un percorso verso la sana alimentazione.Mi hai detto dei 30gg da crudista per chi ti seguirà sul podcast, come si svolgerà? Quando ci sarà il primo? E perché lo farai?In pratica condividerò un percorso con miei consigli e ricette con l’appoggio di una nutrizionista, per fare le cose con la massima serietà e farti provare sulla tua pelle quelli che sono i benefici rivoluzionari dell’alimentazione a base crudista.Propongo un mese e non la solita settimana, perché nei primi sette giorni in realtà quello che accade è che il corpo si disintossica, è una detox più che altro. È dopo un periodo più lungo che si vedono i primi importanti cambiamenti.Inizieremo a farlo tra qualche mese, con il ritorno del caldo perché così sarà più semplice soprattutto per chi è alle prime armi.Ok, speriamo di aver incuriosito gli ascoltatori, quindi saluti a tutti e al prossimo primo episodio
Benvenuti in questa nuova puntata, iniziamo subito a freddo: cosa significa mangiare crudo e quali sono le differenze?La differenza sostanziale che c'è tra un cibo crudo e un cibo cotto sta nella perdita di micronutrienti, che sono sostanze essenziali nella nostra alimentazione, sufficienti già in piccole quantità. I micronutrienti che vengono ridotti o persi con la cottura sono: vitamine, enzimi, sali minerali, acqua organica. Spiegaci meglio questi micronutrientiVediamo nello specifico cosa sono queste sostanze. Avrai già sentito parlare degli enzimi e probabilmente sai che fanno bene, ma non sai esattamente il perché. Proviamo, quindi, a fare un po’ di chiarezza. Quasi tutti gli enzimi conosciuti sono delle proteine, sono catalizzatori delle reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo. Sappiamo che ne esistono di diversi tipi, tra cui gli enzimi digestivi e gli enzimi metabolici. Noi approfondiremo gli enzimi metabolici che attraverso la scomposizione del cibo in nutrienti più semplici aiutano il nostro organismo a velocizzare la digestione (questo significa catalizzatori). Gli enzimi sono estremamente termolabili, come tutte le proteine. Quando la temperatura sale sopra i 43 °C infatti ha inizio la denaturazione irreversibile delle proteine e quindi comincia la degradazione dei nutrienti. Con la cottura non facciamo altro che sovraccaricare il nostro organismo nella digestione ed impoverirlo, perché uccidiamo gli enzimi. Senza un’adeguata presenza di enzimi la digestione è più complessa e lunga: e noi potremmo, andare incontro ad una cattiva digestione, al malassorbimento di nutrienti o la fastidiosa pancia gonfia. Ogni alimento contiene dei propri enzimi che ci aiutano a digerirlo: sì proprio così! Molti alimenti già contengono gli enzimi che ci aiuteranno nella loro trasformazione e digestione, sempre che quell’alimento non venga cotto! Quello che ti consiglio è di preferire vegetali freschi, biologici, di stagione e portati a giusta maturazione, oppure usare alimenti sempre maturi, biologici e di stagione, ma essiccati sotto i 42 ° per non uccidere gli enzimi.Quindi gli enzimi sono davvero importanti e spesso non è che se ne parli molto. Quali altri micronutrienti si preservano con gli alimenti crudi?Le vitamine sono d’importanza vitale per la nostra salute, sono indispensabili alle funzioni vitali e la loro carenza può provocare gravi disturbi. Il loro nome significa “amine della vita”. L'organismo non è in grado di sintetizzarli, quindi bisogna assumerli con il cibo. Il loro fabbisogno varia in funzione di età e sesso, gravidanza e allattamento. Tutte le vitamine di cui abbiamo bisogno si trovano nel cibo nelle quantità giuste, per assumerle ogni giorno bisogna mangiare una certa varietà di alimenti freschi...altrimenti l’industria degli integratori sintetici è tra le più ricche: basta andare in farmacia e si troverà una vasta gamma, tra la quale non ci resta che l’imbarazzo della scelta!Ma vi siete mai chiesti, con tutto il cibo che abbiamo a disposizione, perché molte persone fanno ricorso a questi integratori? Perchè anche malesseri come stanchezza, stress e nervosismo, emicrania e tante altre, piccoli sintomi possono essere riconducibili ad una carenza di vitamine! Purtroppo nella nostra società tutti questi piccoli campanelli d’allarme vengono considerati come normali, ma normali non sono. E si risolve correndo in farmacia a comprare integratori sintetici. Invece proprio la regolare assunzione di vitamine tramite gli alimenti può avere effetti importanti nella prevenzione di numerose malattie. Possiamo dire che le vitamine sono molecole essenziali per la vita umana e possiamo classificarle in:•vitamine idrosolubili >> sono solubili in acqua, sono la vitamina C e le 8 vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, biotina, vitamina B6, vitamina B12 e acido folico). Proprio perché sono idrosolubili l'organismo le elimina velocemente con le urine; per questo devono essere assunte regolarmente con l’alimentazione.•vitamine liposolubili >> sono solubili nei grassi; per questo possono essere immagazzinate nel tessuto adiposo, sono la vitamina A, la vitamina D, la vitamina E e la vitamina K.•vitamine termostabili >> cioè resistenti al calore•vitamine termolabili >> che si vanno a perdere con il caloreMolto interessante! Cosa altro si preserva meglio?Ci sono i sali minerali, che sono principi nutritivi non energetici, presenti in piccole quantità negli alimenti, e sono presenti nel corpo umano per circa il 4% del peso totale. I sali minerali sono sostanze inorganiche normalmente assunte attraverso il cibo e l'acqua. Bilanciare la loro assunzione è molto importante. Un'alimentazione varia ed equilibrata è l'arma migliore per mantenersi in forma: nessun cibo contiene tutti i minerali di cui l'organismo ha bisogno e nelle giuste proporzioni, mentre evitare la monotonia, ad esempio mangiando verdure sempre diverse, aiuta a fare il pieno di tutti gli elementi di cui si ha bisogno. Fortunatamente a differenza degli enzimi e delle vitamine, la cottura non altera i sali minerali presenti nel cibo, tuttavia, cucinare le verdure in acqua può in parte disperderli. Sali minerali, vitamine ed enzimi, potremmo produrli senza ingerirli?Il tuo corpo non riesce a produrre da solo i sali minerali, ma senza di loro non puoi vivere. I sali minerali vengono eliminati con la diuresi e la sudorazione, per cui è necessario reintegrarli di continuo, per questo motivo la frutta e la verdura, che contengono grosse quantità di minerali, non devono mai mancare sulla tavola quotidiana. A cosa ci servono tutte queste informazioni?Tutte queste informazioni, ora che le avete sentite possono sembrare anche banali. Infatti, se ci pensiamo, tutti i dottori consigliano di mangiare 5 porzioni di frutta e verdura durante il giorno, logicamente cruda (questa raccomandazione l’aggiungo io!), è una nozione base che ci sentiamo ripetere da piccoli, “mangia frutta e verdura che ti fa bene”, ma purtroppo non la seguiamo. Pensiamo agli innumerevoli tipi di verdura che esistono e a quanta ne mangiamo cruda e quanta invece ne cuociamo: la sproporzione è esagerata! Prima di prepararci un piatto di verdura pensiamo a questo: che tutti i micronutrienti che la verdura contiene di sicuro non li troveremo in un piatto di verdura cotta, quindi non stiamo nutrendo in nostro corpo ma solo riempendolo!Una domanda che mi verrebbe spontanea è: gli alimenti freschi sono ricchi di acqua, se si cuociono, si perde sicuramente. Questo è importante o irrilevante?Per ultima, ma non ultima in importanza, io ho detto che tra le sostanze che vengono perse con la cottura c'è l'acqua. Certo, mi direte “l'acqua?”. Che differenza c’è tra l'acqua nei cibi crudi e cibi cotti? L'acqua è presente nei cibi crudi, tra cui verdure e frutta, ed è importantissima! L'acqua che viene contenuta negli alimenti crudi infatti ha la corretta proporzione che rende il cibo che mangiamo più digeribile e più assimilabile senza contare che quell'acqua è già stata trasformata dalla frutta e dalla verdura, che, filtrandola dal terreno, l’hanno anche arricchita. Quindi non è l'acqua che noi beviamo dalla bottiglia. Un altro consiglio che spesso credo tutti abbiamo sentito è quello di non bere durante i pasti, ma lontano. Certo quello che hai detto è molto utile e quasi rivoluzionario e spero che nel quaderno degli esercizi che hai preparato, tu ci abbia dato dei primi suggerimenti. Ma ti voglio chiedere: è facile da fare questo cambiamento?Lo so che è difficile cambiare da un giorno all’altro introducendo troppe sane abitudini, specialmente se pensiamo che le nostre abitudini sono il risultato di secoli. Come bere durante i pasti: non è facile non bere durante i pasti considerando che si mangia spesso quasi tutto cotto, infatti cuocendo abbiamo tolto l’acqua dagli alimenti e sentiamo il bisogno di assumerla dall’esterno. Il modo più corretto di introdurre l’acqua nel nostro organismo è tramite gli alimenti e bevendo lontano dai pasti. Ne viene da sé che gli alimenti crudi sono più digeribili: -perché contengono acqua -perché contengono enzimi -perché contengono tutti i micronutrienti necessari per una buona digestioneNon possiamo accusare una verdura di essere pesante e indigesta, quando siamo noi che con la cottura l’abbiamo modificata. Io faccio sempre un esempio: i cavoli se li cuoci puzzano, magari tante persone non li riescono a digerire, cosa normale perché durante la cottura si trasformano; ma gli stessi cavoli, però crudi sono buonissimi e vengono digeriti in maniera ottima, come anche i peperoni! Prima di dire che qualcosa è indigesto, io ti consiglio di provarlo crudo. Senza considerare che un alimento crudo essendo pieno di tutte le sostanze nutritive che ci servono, ci rende sazi perché viene riconosciuto dal cervello come nutriente per il nostro corpo, (anche quest’altro argomento sarà poi approfondito in un altro podcast).Sicuramente utile per tutti ascoltare queste informazioni, cosa altro ci puoi dire?Sull’alimentazione c’è un mondo da dire, e invece si crede che sia tutto semplice, banale. Quando pensiamo al Paradiso che è comunque il luogo per antonomasia più bello e perfetto che ci possa venire in mente cosa immaginiamo? Un frutteto, rigoglioso, verde brillante, carico di frutti maturi e colorati, dove per mangiare bastava raccogliere frutta. Nessuno immagina Adamo ed Eva davanti a una pentola a mangiare lo stufato. Prendiamo come esempio la natura: nessun animale in natura cuoce i suoi cibi, l'unico animale che mangia il suo cibo cotto è l'uomo.Giustamente nei secoli questa pratica ha permesso all'uomo di sopravvivere, ma continuare oggi che non c'è più bisogno di sopravvivere, sarebbe assurdo, non ci serve a nulla. Già! Purtroppo mangiamo cibo sempre tutto uguale, abbiamo perso la maggior parte della nostra biodiversità e il cibo coltivato spesso e volentieri è impoverito, da colture che pensano