Podcasts about giustamente

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Le interviste di Radio Number One
Quintili (Il Salvagente): «Compagnia aerea può negare il rimborso»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later Jun 27, 2024 3:31


Riccardo Quintili, direttore del mensile Il Salvagente, ospite a Radio Number One con Le Donne al Volante Katia De Rossi, ha parlato di alcune situazioni possibili dopo la cancellazione/spostamento di un volo già programmato. La normativa europea cerca di tutelare gli utenti infatti in seguito alla cancellazione di un volo è di norma previsto un risarcimento: dai 150 euro per i voli più brevi, fino a 600 euro per quelli più lunghi. Tuttavia, sottolinea Quintili, ultimamente i consumatori rischiano di non avere l'indennizzo: «Capita con purtroppo una certa frequenza che le compagnie aeree, in seguito a cancellazione del volo, riescano ad aggrapparsi a cavilli burocratici grazie ai quali non risarciscono i consumatori».L'ESEMPIO- Quintili, durante l'intervista, ha analizzato un caso specifico: «Di recente è capitato: una compagnia aerea, in seguito ad un guasto, si è trovata costretta ad annullare un volo. Giustamente i clienti del volo si aspettavano un risarcimento il quale tuttavia non è arrivato in quanto la Corte di Giustizia ha "giustificato" la compagnia aerea spiegando che non fosse previsto un rimborso ai passeggeri in quanto l'aereo in questione fosse nuovo, quindi ancora in fase di "rodaggio"».

Zuppa di Porro
L’Ue schifa la destra. E la Meloni giustamente s’infuria

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Jun 26, 2024 25:59


Zuppa di Porro 26 giugno 2024: rassegna stampa quotidiana

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Gio 23] Commento: Eliminare la cause del male.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later May 22, 2024 2:37


Anche i gesti di amore apparentemente meno significanti, come quello di dare un bicchiere di acqua, se compiuti nel nome del Signore, saranno motivo di merito e oggetto di ricompensa. Lo stesso Gesù aveva detto: «Date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio». Facendoci poi pregustare il momento del giudizio finale, convoca alla gioia eterna tutti coloro che lo hanno riconosciuto nei poveri, negli affamati e negli assetati, ritenendo fatto a se quello che hanno dato a quei miseri. Guai però a farsi complice del male o indurre altri all’errore. Questo severo ammonimento vale per tutti, ma particolarmente per i suoi discepoli. Essi debbono essere luce del mondo e sale della terra. Hanno quindi il compito e la missione di guidare tutti al bene. Lo scandalo è esattamente il contrario: è il tradimento della propria vocazione, significa non solo cedere al male, ma addirittura coinvolgere e spingere gli altri nello stesso baratro. Le condanne che Gesù preannuncia per tali nefandezze sono particolarmente gravi: l’autore dello scandalo deve essere gettato nel mare con al collo una macina girata da asino; gettato con due piedi nella Geenna, nel fuoco eterno. È da credere che egli vuole più che comminare condanne, far comprendere la gravità dello scandalo e con quel linguaggio simbolico, voglia dirci che deve essere assolutamente cancellato dalla vita dei suoi discepoli. È per questo che dobbiamo essere disposti anche a privarci di una mano, di un piede o anche di un occhio, piuttosto che scandalizzare qualcuno. Giustamente viene posta un’attenzione speciale per i piccoli. Gesù dice che i loro angeli vedono sempre il volto del Padre, li predilige per la loro purezza, innocenza e semplicità e quindi vuole ergere una particolare protezione nei loro confronti affinché nessuno osi infangare la loro innocenza. Costatiamo invece che proprio nei loro confronti ai nostri giorni c’è un accanimento selvaggio, un vero e proprio bombardamento di fango, che vorrebbe sporcarli e travolgerli. Ancora una volta gli adulti, che dovrebbero essere i loro protettori ed educatori, tramano invece contro la loro splendida innocenza. Questo è lo scandalo, una miseria da cancellare dal nostro mondo.

Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali

Oggi parliamo di Italia, l'Italia che viene truffata e che fortunatamente ferma il truffatore, ma anche l'Italia che accende la TV per spegnere il cervello o si scaglia contro la storia per salvaguardare un piatto ormai troppo famoso. Pronti? Mettetevi comodi, stiamo per iniziare. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio How Neapolitans Celebrate Christmas - https://www.youtube.com/watch?v=h8bN-UHl-Bc Iniziamo subito, male! O almeno, non proprio bene. Cos'è "Ciao Darwin!"? Purtroppo è un programma televisivo che ormai da anni cerca di annientare l'intelletto degli italiani. https://it.wikipedia.org/wiki/Ciao_Darwin Annientare: Ridurre a niente, distruggere: a. il nemico, l'avversario; il battaglione fu annientato dall'artiglieria nemica; abbattere: a. ogni resistenza, ogni ostacolo. Fig.: a. un'accusa, a. le testimonianze contrarie, distruggerle provandone l'inconsistenza o la falsità; a. una persona, prostrarne le forze e lo spirito: fu annientato da quella tremenda rivelazione. 2. rifl. Umiliarsi profondamente, abbassarsi: si è annientata completamente all'ombra del marito. ◆ Part. pass. annientato, anche come agg.: essere, sentirsi, sembrare annientato. -vocabolario Treccani (https://www.treccani.it/vocabolario/annientare/) Poi passiamo al pandoro! Giustamente dopo una puntata in cui abbiamo parlato del suo rivale, il panettone, questa volta parliamo del pandoro. Purtroppo però ne parliamo non proprio bene. A quanto pare una delle imprenditrici italiane più famose ha fatto un passo falso, una beneficenza non proprio senza scopo di lucro. https://www.youtube.com/watch?v=vQlx0GWXawA La signora Ferragni ha poi risposto. Troppo tardi? https://www.youtube.com/watch?v=Cxm6ItUq1RA E voi che ne pensate? Croissant formaggio e prosciutto promosso? Ananas sulla pizza? E la carbonara con la PANNA???? C'è qualcuno in Italia che non vuole sentir ragione e non accetta nemmeno il passato della carbonara. Ma noi invece siamo curiosi e interessati. Ecco la ricetta della carbonara del 1954 e la sua storia: https://www.lacucinaitaliana.it/gallery/carbonara-storia-ricetta-la-cucina-italiana-1954/ Trascrizione Raffaele: [0:09] Siamo tutti matti! Matteo: [0:16] Che è successo? Che succede? Raffaele: [0:25] Siamo davvero tutti matti, soprattutto nella settimana di Natale. Matteo, benvenuto a Napoli! Matteo: [0:33] Grazie, grazie. Ottima accoglienza. Mangiato bene, ho trovato un'ottima temperatura. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership

Recensioni CaRfatiche
Recensioni CaRfatiche - Bones and All (Luca Guadagnino 2022)

Recensioni CaRfatiche

Play Episode Listen Later Apr 28, 2023 17:48


Potentissimo, romantico, disturbante. Questi e tanti altri aggettivi possono descrivere Bones and All, ultima fatica di Luca Guadagnino, regista italiano che, GIUSTAMENTE (almeno secondo il mio parere) ha preferito andare negli States per girare lo stracazzo che gli pareva. Il risultato è una storia d'amore, di cannibalismo, di redenzione, dolore, famiglia e crescita che avercene! Devo ammettere che i protagonisti, Timothee Chalamet e Taylor Russell, sono perfetti nell'incarnare due anime fragili, tormentate da ciò che sono e saranno per sempre, che cercano la serenità ed una parvenza di speranza nel futuro, pur non potendo rinunciare al loro sanguinoso istinto ed una irrefrenabile voglia di nutrirsi di carne umana. Guadagnino sbatte tutto in faccia allo spettatore, che resta attonito e incantato, sia dalla perfezione della messa in scena ed una colonna sonora che prende per mano, sia dalla caratterizzazione dei personaggi e delle loro storie. Il film ha momenti fortissimi e una buona dose di sangue, sempre finalizzata alla trama e spesso non si sa se amare o odiare i due ragazzi, per quanto ci si senta parte comunque della loro dannazione in terra. Menzione di merito per Mark Rylance, che offre un personaggio estremamente terrificante. Un film sicuramente non per tutti, ma da vedere senza alcuna scusa.

ARTICOLI di Rino Cammilleri
L'impero romano e quello americano: uguaglianze e differenze

ARTICOLI di Rino Cammilleri

Play Episode Listen Later Feb 21, 2023 4:44


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7323L'IMPERO ROMANO E QUELLO AMERICANO: UGUAGLIANZE E DIFFERENZE di Rino CammilleriL'impero romano, quando sottometteva un territorio, lo riempiva di sue basi militari onde assicurarsi che i sottomessi non facessero scherzi. Giustamente, così fa l'occupante e così ha sempre fatto. I più a rischio erano gli ebrei, che a ogni Pasqua scatenavano tumulti dietro all'ennesimo preteso Messia che li avrebbe messi al posto dei dominatori (per questo l'unico Messia, Gesù, che non prometteva riscosse e rivincite - anzi, diceva di pagare le tasse a Cesare - venne eliminato). Poiché ogni volta tutto partiva dal Tempio, che a Pasqua si riempiva di ebrei venuti da ogni dove (c.d. "diaspora") e le prediche dei sacerdoti ricordavano loro con toni accesi la liberazione dalla schiavitù d'Egitto, i romani pretesero da Erode il Grande, loro re-fantoccio, una caserma proprio dentro al Tempio. E lui costruì la Torre detta Antonia in servile omaggio al suo protettore Marco Antonio (salvo poi buttarsi con Ottaviano quando il vento cambiò).Era situata in uno dei quattro angoli, con una guarnigione sempre pronta a intervenire in caso di problemi. Non solo. Tanto per chiarire chi comandava, i sacri paramenti del Sommo Sacerdote erano chiusi a chiave dentro la detta Torre: venivano rilasciati per il tempo necessario alle cerimonie più solenni e poi rimessi sveltamente sotto chiave. In cambio della sottomissione, e dei tributi, però, i romani erano generosi di opere pubbliche: grandiosi acquedotti, strade, edifici, palestre, terme eccetera (nonché una giustizia più giusta e democratica). E roba di prima qualità, tanto che molta parte rimane in piedi ancora oggi. La sirena per molti giovani era quasi irresistibile, di contro alla vita di soli lavoro, preghiera e miriadi di obblighi soffocanti cui li costringevano i loro rabbini. E gli "ellenizzanti" (così li chiamavano) si moltiplicavano: capelli corti, facce rasate, banchetti sul triclinio, nomi romani. O greci. Uno degli Apostoli si chiamava Filippo, nome greco, e ben due Evangelisti avevano nomi romani, Marco e Luca (Lucanus).Sì, perché i romani, com'è noto, avevano avuto il buon gusto di assorbire la cultura greca (Graecia capta ferum victorem coepit: la Grecia vinta prese a sua volta il brutale vincitore), da loro, correttamente, giudicata superiore. Si può dire lo stesso dell'impero americano? Bene, le basi militari ce le abbiamo e ci hanno difeso per decenni dalla minaccia sovietica. Ma adesso che cosa minaccia l'Europa? Putin? Per quanto cerchino di farlo passare per il nuovo Hitler, non ci crede nessuno. Veniamo al resto del paragone. L'impero americano ha forse assorbito la cultura superiore della vecchia Europa? No, al contrario: ha invaso l'Europa con la sua, mercantile al ribasso, uccidendo perfino il buon gusto e la buona educazione. Diversamente dai romani, gli americani, fin dai loro fondatori, hanno sempre considerato l'Europa corrotta e decadente: i Pilgrim Fathers ne erano fuggiti apposta, e tale imprinting è rimasto.Il benessere complessivo delle popolazioni sottomesse è aumentato come sotto l'impero americano? Non sembra, visto che negli Usa la benzina e i telefoni non costano quasi niente mentre qui da noi si rischia il freddo e la povertà per comprare l'energia da loro e a prezzo triplicato. E sono patetici i nostri politici che, pistola alla tempia, devono ripetere gli slogan sulla povera Ucraina invasa dal cattivone indicato da Stanlio&Ollio, cioè Uk e Usa (come tutti sanno, il cervello del duo era il primo). Certo, non c'è alternativa. Ma almeno ci lascino uggiolare (in attesa di qualche new Legge Mancino che ci vieti anche quello). Finirà in persecuzione, come con i no vax, per quelli di noi che si sono stufati di dare armi e soldi a Zelensky, armi e soldi che, tra l'altro, non si sa bene dove finiscano?

3' Grezzi di Cristina Marras
3' grezzi Ep. 398 Ma non guardano i film catastrofici?

3' Grezzi di Cristina Marras

Play Episode Listen Later Feb 2, 2023 3:01 Transcription Available


Se la stupidità umana non ha confini, basterebbe dedicare un paio d'ore alla visione di Jurassic Park per capire perché gli animali estinti è meglio lasciarli dove sono e usare invece i soldi che si hanno per proteggere quelli ancora in vita ma in via d'estinzione.TRASCRIZIONE [ENG translation below]C'ho questo dubbio terribile, e cioè che gli scienziati e le scienziate non abbiano abbastanza tempo da dedicare alla visione di film al cinema o a casa. Perché se così fosse, se qualcuno di questi scienziati avesse mai visto un film catastrofale, catastrofista al cinema o alla televisione saprebbe benissimo cosa succede quando qualcuno cerca di portare di nuovo in vita un animale estinto. Se avessero visto anche solo uno dei tanti Jurassic Park sapessero che è una formula destinata a portare a disastri orribili.Perché parlo di animali estinti? Perché c'è un gruppo di scienziati in Texas, gli scienziati della Colossal Biosciences che si è messo in testa di riportare in vita degli animali che sono estinti. Quindi qualche tempo fa hanno annunciato che avrebbero lavorato sul riportare in vita il mammut, quindi immaginate l'elefante, però pieno di peli e con le zanne, poi hanno parlato della tigre della Tasmania e adesso l'ultima notizia di cui parlano tutte le riviste è che vogliono anche portare di nuovo in vita il dodo.Il dodo era un uccello abbastanza grosso che esisteva nelle isole Mauritius e che è estinto alla fine del Seicento, dopo che gli europei erano arrivati su quelle isole e gli avevano dato la caccia, avevano portato animali che gli davano la caccia al dodo. Il dodo, che era un uccello pacifico che si faceva i fatti suoi, non aveva paura degli esseri umani e quindi è finito vittima dello spiedo per arrostire, poi anche degli altri animali che l'hanno ammazzato.Ecco, questi signori nel Texas hanno questa idea che secondo loro bisogna riportare in vita gli animali che la stupidità umana ha fatto estinguere. Giustamente qualcuno dice, ma se questi soldi che hanno racimolato - perché questi signori hanno racimolato un bel po' di soldi sono passati da (l'ho letto da qualche parte) da 120 milioni adesso hanno più di 200 milioni da dedicare a questo progetto.Ecco, se questi soldi venissero utilizzati per mantenere in vita le specie animali che in vita ancora ci sono, ma ancora per poco, perché si sa, la distruzione dell'habitat degli animali è la causa principale dell'estinzione degli stessi animali, ecco, se utilizzassero quei soldi e il loro know-how, la loro intelligenza, la loro lungimiranza, la loro scienza per mantenere in vita gli animali che già in vita ci sono sarebbe molto meglio per tutti, perché, si sa, puo' solo andar male quando cercano di riportare in vita animali che sono morti. Lasciamo i morti in pace. Occupiamoci piuttosto dei vivi, eh? Che ne dite?TRANSLATIONI have this terrible doubt, namely that men and women scientists do not have enough time to devote to watching films at the cinema or at home. Because if that were the case, if any of these scientists had ever seen a catastrophic film in cinema or television they would know very well what happens when someone tries to bring an extinct animal back to life. If they'd seen even one of the many Jurassic Parks they'd know it's a formula bound to lead to horrific disasters.Why am I talking about extinct animals? Because there's a group of scientists in Texas, the scientists at Colossal Biosciences who have made up their minds to bring back animals that are extinct. So some time ago they announced that they would be working on bringing the mammoth back to life, imagine the elephant, but full of hair and with tusks, then they talked about the Tasmanian tiger and now the latest news that all the magazines are talking about is that they also want to bring the dodo back to life again.The dodo was a fairly large bird that existed in Mauritius and became extinct at the end of the seventeenth century, after the Europeans arrived on those islands and hunted it, they brought animals that hunted the dodo. The dodo, which was a peaceful bird that minded its own business, was not afraid of humans and therefore ended up a victim of the spit for roasting, then also of the other animals that killed it.Here, these gentlemen in Texas have this idea that according to them we need to bring back to life the animals that human stupidity has made extinct. Some rightly say, but if this money they have raised - because these gentlemen have raised quite a lot of money has gone from (I read it somewhere) from 120 million now they have more than 200 million to devote to this project.Here, if this money were used to keep alive the animal species that are still alive, but for a little while, because it is known, the destruction of the animal habitat is the main cause of the extinction of the same animals, here, if they used that money and their know-how, their intelligence, their foresight, their science to keep alive the animals that already exist, it would be much better for everyone, because, you know, it can only go wrong when they try to bring back animals that have died. Let's leave the dead alone. Let's deal with the living instead, huh? What do you think?

Vera Vita
155: La potenza della parola giustamente ricevuta

Vera Vita

Play Episode Play 59 sec Highlight Listen Later Jan 12, 2023 55:18


Oggi vediamo un brano del Nuovo Testamento (1 Tessalonicesi 2: 13-16) e vediamo delle cose per applicare nel nuovo anno nel Signore (2023) per poter vivere degnamente della chiamata del Signore e nella gioia Sua.Link:DomandeIl DiscepolatoLa Paura - come vincerlaIl Vangelo - che cos'è?Vera Vita su TelegramVerità & Vita PodcastLibretto gratis - LibertàLibretto gratis - Mi ConnettoLibretto gratis - Riforma 500Fare una Domanda -  SpeakpipeCatechismo Playlist- Cibo Spirituale e Verità Biblica per la Vita Quotidiana -

BASTA BUGIE - Politica
Saviano da della bastarda alla Meloni e viene giustamente processato

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Nov 22, 2022 7:26


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7216SAVIANO DA' DELLA BASTARDA ALLA MELONI E VIENE GIUSTAMENTE PROCESSATO di Ruben RazzanteDelimitare i confini tra l'esercizio della libertà di critica e la lesione dell'onore e della reputazione è questione assai delicata. Non sempre quei confini sono nitidi e certi, spesso si entra nella sfera dell'opinabile e i punti di vista divergono. Quando poi ad essere coinvolti sono personaggi di primo piano della vita di un Paese, l'opinione pubblica si divide in fazioni e la questione rischia di sfuggire di mano.Di sicuro, però, qualcuno tende ad abusare del suo ruolo o della credibilità che si è costruito negli anni per provare a forzare le regole e a sfuggire al giudizio dei tribunali. Ed è quello che sta facendo con disinvoltura e un tantino di sfacciataggine Roberto Saviano, imputato in un processo che si è aperto qualche giorno fa e nel quale è accusato di aver diffamato la leader di Fratelli d'Italia e presidente del consiglio, Giorgia Meloni.Lo scrittore aveva definito "bastarda" l'attuale Presidente del Consiglio nel corso di una trasmissione tv su La7 (Piazzapulita) nel dicembre 2020. Il tema al centro della puntata erano gli arrivi irregolari e i naufragi nel Mediterraneo. Presenti in tribunale, tra gli altri, l'attrice Kasia Smutniak; gli scrittori Sandro Veronesi, Michela Murgia e Nicola Lagioia; il direttore del quotidiano La Stampa Massimo Giannini. L'udienza è durata pochi minuti ed è stata aggiornata al 12 dicembre sempre davanti al tribunale monocratico. Mentre i legali di Giorgia Meloni stanno valutando il ritiro della querela, Matteo Salvini intende costituirsi parte civile e non ha nessuna intenzione di darla vinta a Saviano. «La querela nasce dal livore utilizzato. Io ho insegnato a mio figlio che la parola "bastardo" è una offesa, valuteremo comunque se ritirare la querela», ha chiarito l'avvocato Luca Libra, legale del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «Salvini lo avrò contro sia in questo processo sia nel processo l'anno prossimo per la frase "il ministro della malavita"», ha ricordato Saviano. «In aula si è detto che non dovevo fare il comizio ma io voglio solo difendermi. Credo di aver il record di giornalista, personalità, individuo più processato da questo governo».IL MONOLOGO DA MARTIRELo scrittore nelle ultime ore ha recitato il suo monologo da martire, ruolo che gli calza a pennello. «Mi ritrovo oggi qui e ritengo singolare che uno scrittore sia processato per le parole che spende, per quanto dure esse siano, mentre individui inermi continuano a subire atroci violenze e continue menzogne», ha spiegato Saviano, che ha poi rasentato il ridicolo accusando l'attuale maggioranza di coltivare il pensiero unico: «L'opportunità, in questo processo, non è per me, ma perché ho fiducia che si possa finalmente esorcizzare la più subdola delle paure e cioè che avere un'opinione contraria alla maggioranza significhi avere un'opinione non legittima, e che quindi avere un problema con la maggioranza di questo Governo significhi avere un problema con la giustizia - prosegue Saviano - lo sono uno scrittore: il mio strumento è la parola. L'accusa è quella di aver ecceduto il contenimento, il perimetro lecito, la linea sottilissima che demarca l'invettiva possibile da quella che qui viene chiamata diffamazione. Sono uno scrittore e quindi, avendo ottenuto la libertà di parola prima di qualsiasi altra, sono deciso a presidiarla. E lo farò non sottraendomi, non proteggendomi dietro una dialettica comoda, sicura, approvata e già per questo innocua», ha rincarato lo scrittore, dimenticando tutte le volte in cui il pensiero unico sia stato veicolato dai suoi sodali e non dai suoi avversari. La stessa Meloni, all'opposizione fino a due mesi fa, ne sa qualcosa.FACCIO QUELLO CHE DICE SAVIANODunque, in quanto scrittore, lui intende arrogarsi la licenza di "uccidere", di esercitare il diritto di critica senza limiti, usando termini decisamente "sopra le righe" per denigrare un personaggio pubblico. Un delirio di onnipotenza che cozza con quella che dovrebbe essere la prima qualità di uno scrittore: rispettare il pensiero altrui, non sentirsi depositario della verità. Ma il suo vittimismo, che pure trova dorata accoglienza in alcuni salotti televisivi, attira anche degli accaniti censori come Alessandro Sallusti che, alcuni giorni fa, in un suo editoriale in prima pagina su Libero, provocatoriamente intitolato Saviano bastardo, ha criticato aspramente lo scrittore, portando alle estreme conseguenze il suo discorso.Il ragionamento di Sallusti non fa una grinza: «Per una volta faccio mio il Verbo del Sommo, e lo faccio avendo le carte in regola perché anch'io sono uno scrittore. E quindi, seguendo il suo consiglio di non mettere limiti al pensiero perché noi scrittori godiamo dell'immunità penale e civile, dico con chiarezza ciò che penso: Roberto Saviano sei un bastardo. Di più: Roberto Saviano sei un pezzo di m. a insultare una donna, non ne hai remora perché tu sei un figlio di buona donna, che poi questi non sono altro che sinonimi della parola "bastardo". (...) Abbassa la cresta, chiedi scusa e finiscila lì che fai pena, sempre con licenza parlando». La provocazione di Sallusti a Saviano è tutt'altro che banale: se basta essere scrittori per insultare pubblicamente un avversario politico e pretendere per questo l'immunità, allora siamo al liberi tutti.Proprio Saviano, che ha sempre attaccato chi si sottraeva alla giustizia, ora pretende immunità e impunità, solo perché divorato da un invincibile senso di superiorità su tutti gli altri. Non è questa la libertà d'espressione che pure lui ciclicamente invoca. Quella libertà non è illimitata e priva di vincoli, ma va bilanciata con la tutela dei diritti della personalità altrui, come recitano tutte le leggi sulla professione giornalistica e, in generale, la libertà di manifestazione del pensiero. È il caso che Saviano le rilegga con attenzione.

#KristalNews: il Podcast
TRUFFA su STEAM! | PSVR2 già VITTIMA di SCALPER | Xbox KEYSTONE perché NON esce? ▶ #KristalNews 387

#KristalNews: il Podcast

Play Episode Listen Later Nov 16, 2022 31:12


CAPITOLI:00:00 Benvenuti su Kristal News!00:29 Xbox KEYSTONE, perché NON si vede ANCORA?06:18 PSVR2 è già VITTIMA di SCALPER. Ma che strano.11:10 CP 2077, la nuova ESPANSIONE sarà a PAGAMENTO. Giustamente.17:19 Una TRUFFA su STEAM.22:11 NEWS A RUOTA30:14 ISCRIVETEVI al canale e seguitemi sui social e sul Podcast!Le #KristalNews sono anche in PODCAST!https://www.spreaker.com/show/kristalnews-il-podcastDisponibile anche su SPOTIFY, APPLE PODCAST, ecc eccPLAYLIST Kristal Newshttps://www.youtube.com/playlist?list=PLiAZAlZgYAdpnFFrYRcfnqVI6WCld_E5gSECONDO CANALE:https://www.youtube.com/channel/UCO13aJlGKgOVYq7-yMe_lPASEGUIMI IN LIVE SU TWITCH:https://www.twitch.tv/kristalcrossgamingSUPPORTAMI SU PATREON!https://www.patreon.com/kristalcrossgamingSOCIAL & COMMUNITY:FACEBOOK: https://www.facebook.com/kristalcrossgaming/INSTAGRAM: https://www.instagram.com/kristalcrossgaming/GRUPPO TELEGRAM: https://t.me/joinchat/APAtYQ5DPmVA3AHTl8mBcAVUOI GIOCHI SUPERSCONTATI? CLICCA QUI!https://www.instant-gaming.com/igr/kristalcrossgaming/ https://www.cdkeys.com/?mw_aref=kristalcrossgaminghttps://www.epicgames.com/store/it/ (TAG: KRISTAL-CROSS)LINK AFFILIATO AMAZON:https://amzn.to/3tXIq3dSPONSOR - ABBONAMENTO AL CANALE:https://www.youtube.com/channel/UC-isEtNtS2_30c5ANuEEyKQ/joinDONAZIONI:https://paypal.me/kristalcrossVUOI SPEDIRMI QUALCOSA? MANDALO A QUESTO INDIRIZZO!Flow Rock Live SRLS (per Kristal)Via Fioravanti, 3 San Benedetto del Tronto, AP 63074"LA CRICCA DEL SOTTOSUOLO": Link Utili!DISCORD: https://discord.gg/BD7vqkTELEGRAM: https://t.me/LaCriccadelSottosuoloFACEBOOK: https://www.facebook.com/LaCriccaDelSottosuolo/----------------------------------------VUOI SENTIRE I MIEI LAVORI? IL SITO DEL MIO STUDIOhttp://www.kristalcrossmusicproduction.com/page0/page0.htmlLE MIE BAND:THE LOTUS: https://www.youtube.com/user/TheLotusChannelLOST RESONANCE FOUND: https://www.youtube.com/user/lostresonancefoundAttenzione, quasi tutte le musiche che sentite nei video (quando presenti) sono o fatte da me, o dalle band di cui faccio parte, o delle band registrate e/o mixate da me nel mio studio.Uso Final Cut Pro X Per editare i video e Logic Pro X per l'editing audio.Grazie per la visita da Kristal Cross!

vKlabe's morning glory - Vincenzo Bordoni
EUTANASIA perchè DEPRESSA a 23 ANNI - OGGI SBROCCO MALISSIMO

vKlabe's morning glory - Vincenzo Bordoni

Play Episode Listen Later Oct 10, 2022 22:49


Oggi sbrocco male, parlando di eutanasia, di come viene vista, di come se ne parla, degli influencer del cazzo che ve piacciono tanto e della libertà dell'essere umano di poter GIUSTAMENTE disporre del proprio corpo un po' come cazzo vuole

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Casini: «Meloni è intelligente: si comporta da persona responsabile che avrà la guida del Paese»

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Play Episode Listen Later Oct 6, 2022 0:43


«Giorgia Meloni è una persona intelligente, capisce le difficoltà che abbiamo davanti e si comporta da una persona responsabile che avrà la guida del Paese. Giustamente parla con Draghi, non potrebbe fare niente di diverso. Attendiamo le sue prime scelte e valutiamo quelle». Lo ha affermato Pier Ferdinando Casini a Controcorrente, su Rete 4. Meloni «ha vinto le elezioni largamente, oggi deve governare, ha dimostrato saggezza in una fase in cui molte famiglie non riescono a pagare le bollette, festeggiare la vittoria elettorale sarebbe stato demenziale», ha anche detto Casini.

Chiamate Roma Triuno Triuno
Stefania bacchetta il Trio perché deve andare giustamente a lavorare

Chiamate Roma Triuno Triuno

Play Episode Listen Later Sep 5, 2022 3:47


BASTA BUGIE - Omosessualità
La lobby gay impedisce che siano dette le verità scientifiche perfino all'università

BASTA BUGIE - Omosessualità

Play Episode Listen Later Jul 26, 2022 3:13


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7090LA LOBBY GAY IMPEDISCE CHE SIANO DETTE LE VERITA' SCIENTIFICHE PERFINO ALL'UNIVERSITA' di Fabrizio CannoneChe la censura non sia uno spettro del passato, ma una tristissima realtà del presente, purtroppo non è una fake news.Un ennesimo episodio è accaduto qualche giorno fa in Germania. Una dottoranda in biologia, Maria-Luise Vollbrecht, avrebbe dovuto tenere, come ci informa MicroMega, una conferenza presso la Humboldt Universität, la più antica università di Berlino. Il tema era di tipo scientifico: né politico, né etico, né ideologico.Ma il titolo della relazione - "Perché in biologia ci sono 2 sessi" - ha provocato lo sdegno e la reazione violenta di un fantomatico "Gruppo di lavoro dei giuristi critici". Il gruppo ha sostenuto che l'affermazione-titolo della conferenza non sarebbe scientifica, oltre ad essere "disumana e ostile alle persone queer e trans".La cosa più grave, come nota giustamente la rivista, sta nel fatto che la facoltà, invece di difendere la ricercatrice, "ha cancellato la lezione per motivi di sicurezza". Immaginate se tutti coloro che si credessero criticati o non rispettati da un docente iniziassero a fare sit-in facoltà: le università diverrebbero caserme per far rispettare il diritto allo studio dei cittadini.Si noti poi che la Vollbrecht, oltre a essere una donna di scienza, è anche secondo la sua stessa definizione, "molto di sinistra" e "femminista". Non si tratta quindi del classico docente - maschio ed eterosessuale - che certe minoranze Lgbt paiono contente di criticare, bullizzare o mettere in ridicolo.Ma al di là di ciò, la difesa della scienza e della libertà di espressione, in teoria due pilastri della democrazia e della civiltà moderna, oltre che della Costituzione (anche tedesca) dove vanno a finire? Scompaiono nel nulla. E sempre più spesso a causa di certe minoranze ideologizzate, ma ben sostenute e remunerate dall'alto, le quali pretendono di imporre le loro idee a discapito dei dati scientifici più certi e acclarati. Come stavolta la dualità biologica dei sessi (o, in altro casi, il fatto che la vita inizi dal concepimento).Giustamente la Vollbrecht dichiara che "l'ideologia non ha posto nella scienza". Fosse pure un'ideologia che si ammanta delle belle parole di pluralismo, uguaglianza, inclusione o altro. "Se una donna si ribella a questa ideologia - continua la biologa - sia perché non crede che gli uomini possano diventare donne con un mero atto linguistico, sia perché insiste nel praticare una militanza centrata sull‘essere donna, allora, secondo la concezione femminista queer, è contro il senso di umanità".Credi che i sessi siano 2 e che un uomo non divenga donna mettendo una gonna e lo smalto alle unghie? Sei contro la concezione "queer" e dunque non hai umanità. E se provi a spiegare pubblicamente che la tua è una posizione assolutamente scientifica, non ti fanno parlare.Se alcune lobby vogliono decidere chi debba parlare e chi no, allora il problema è serio. E la prima vittima di questa arroganza è proprio la scienza. Le cui conclusioni vengono ammesse (o negate) in nome di teorie astruse, liquide e variabili, e in ogni caso extra-scientifiche. Come la teoria del gender o l'autodeterminazione sessuale.Nota di BastaBugie: Luca Marcolivio nell'articolo seguente dal titolo "Le derive dell'identità di genere: ora arriva il topless in piscina" spiega che la parità di genere arriva nelle piscine tedesche concedendo alle bagnanti di nuotare a petto nudo in piscina per non discriminarle rispetto ai maschi che possono farlo liberamente.Ecco l'articolo completo pubblicato su Provita & Famiglia il 2 maggio 2022:L'ennesimo regalo dell'identità di genere arriva dalle piscine tedesche. La disputa, quasi surreale, sembra quasi riportarci indietro di sessant'anni, quando sulle spiagge di mezzo mondo, apparivano i primi "scandalosi" topless. Ebbene, è degli scorsi giorni, la decisione della città di Gottinga (Bassa Sassonia), nel cuore della Germania, di concedere alle bagnanti di nuotare a petto nudo in piscina a partire dal 1° maggio.La rivendicazione da cui nasce l'amena concessione non ha nulla di "femminista". Tutto è nato dalla richiesta di una donna di poter stare liberamente in topless in piscina e a bordo vasca. Il suo comportamento non era stato gradito dagli altri bagnanti. La cliente aveva così usato il passe-partout, ormai pressoché infallibile dell'identità di genere, per esercitare il suo "diritto": se mi sento un uomo, sono autorizzata a comportarmi come uomo, quindi eventualmente a stare a petto nudo in piscina.La nuova regola è stata così adottata dal comitato sportivo cittadino, che ha permesso a tutti i nuotatori di Gottinga di fare il bagno "oben-ohne", ovvero senza il top, nei fine settimana a partire dall'1° maggio.In Germania, il movimento nudista, che prende il nome di Frei-Koerper-Kultur (cultura del corpo libero) è piuttosto popolare e diffuso ed è arrivato ad ottenere le saune miste, nella maggior parte delle strutture. Intanto, altri cittadini stanno protestando per la limitazione del topless ai soli weekend: la decisione sarebbe stata presa per non turbare bambini e ragazzi durante le lezioni di nuoto in mezzo alla settimana.Una decisione, quella presa a Gottinga, solo apparentemente "locale": molto spesso, ciò che viene stabilito in un singolo comune o territorio tende a fare effetto domino nel resto del Paese. È un po' quanto sta avvenendo in Italia, ad esempio, con la cosiddetta "carriera alias", lanciata dapprima come esperimento isolato in un numero limitato di scuole e università che, però, in poco tempo, stanno diventando svariate decine. Gli stessi parlamenti e istituzioni locali non sono più di tanto propensi a legiferare su queste materie e tendono, piuttosto, a recepirle quando ormai la "nuova consuetudine" è consolidata.L'altro aspetto rilevante, nella vicenda della piscina tedesca è che, banalmente, rischia di passare come lo "sdoganamento" del topless femminile, quando dietro c'è qualcosa di molto più grosso. Per una sola donna che si identifica come uomo, sono cambiate le regole: le nuove norme varranno solo per quella bagnante o per tutte le donne? Come sempre, una grande confusione regna sotto il cielo. I grandi cambiamenti antropologici non procedono in modo monolitico ma avanzano per piccoli "dettagli" come questi. Rivendicazioni apparentemente insignificanti che qualcuno, tuttavia, avrà l'impudenza di spacciare come conquiste di civiltà: di quale civiltà parliamo, però, visto che abbiamo smarrito l'identità dell'uomo?

3 and P
S04E40 | Tripla: giustamente valutata - Con Marco D'Ottavi

3 and P

Play Episode Listen Later Jun 27, 2022 122:24


Intelligenza Artificiale per l'Impresa
#105 - 9 domande per valutare se la tua azienda è pronta ad implementare l'Intelligenza Artificiale

Intelligenza Artificiale per l'Impresa

Play Episode Listen Later May 3, 2022 41:07


La tua azienda è pronta per l'arrivo dell'Intelligenza Artificiale?Se decidessi di intraprendere un progetto di Intelligenza Artificiale, la tua azienda avrebbe tutti gli strumenti per portarlo al successo?Queste (e tante altre) sono le domande che molti imprenditori e manager si stanno ponendo in questo infuocato 2022.Giustamente molti si stanno rendendo conto che l'Intelligenza Artificiale è una tecnologia che si infiltrerà nelle aziende sempre più velocemente.E porsi domande come quelle che abbiamo detto è diventato imprescindibile.Perciò abbiamo voluto rispondere a queste domande analizzando l'AI Readiness Index, un nuovo framework proveniente da Singapore.Ne parleremo oggi, in questa puntata #105 del podcast.Per ora buon ascolto e ricordati che ci puoi ascoltare anche su:►GOOGLE PODCAST: https://bit.ly/32TDZei​ ►SPOTIFY: https://spoti.fi/2D3ttGF​ ►APPLE PODCAST: https://apple.co/2CBsSfz​Oppure puoi vederci su:► YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC7t_EfzzusBj3y_GauT_JCg

Il ricatto di Putin
Vladimir Putin in default politico - Massimiliano Lenzi

Il ricatto di Putin

Play Episode Listen Later Apr 10, 2022 3:08


Vladimir Putin è in default politico. Giustamente concentrati sul raccontare i drammi e le violenze della guerra russa in Ucraina, non si è data ancora la dovuta attenzione agli errori politici, strategici e militari del presidente.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Dom 2] Commento: Le tenebre o la luce?

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Jan 1, 2022 2:33


Il Natale del Signore ha giustamente il suo giorno, ma ha anche il suo tempo che lo precede e lo segue; ciò per consentirci di vivere e comprendere al meglio i grandi e reconditi significati di questa grande solennità. La liturgia di oggi, è la seconda domenica dopo il Natale, sin dalla prima lettura ci sollecita a desiderare ed invocare il dono della sapienza, lo Spirito Santo, la luce divina che ci aiuta ad immergerci nei contenuti del mistero dell'incarnazione con la fede che Dio stesso ci dona. Giustamente un salmista ci ricorda che occorre la Luce di Dio per vedere e godere della sua Luce: "Nella tua luce, Signore, vediamo la luce". L'intelligenza umana, per quanto acuta e sottile, deve inevitabilmente arrendersi dinanzi ai misteri divini. Occorre la sapienza, dono dello Spirito di Dio. Nella seconda lettura l'inno di San Paolo, tra i più belli e intensi dell'intera Bibbia, ci suggerisce il modo più idoneo per lodare e ringraziare Dio, il quale nella sua bontà, "Ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà". Sono questi in sintesi i meravigliosi doni che sgorgano per ciascuno di noi dal Natale e da tutta l'Opera che Cristo è venuto a meritare con la sua nascita, la sua vita, la sua passione, la sua morte e la sua gloriosa risurrezione. Siamo "figli" e possiamo chiamare Padre il nostro Dio che è nei cieli. Quando approdiamo al Vangelo, il famoso Prologo di Giovanni, anche se incontriamo un testo di altissima teologia, ci pare di poter comprendere a sufficienza l'incarnazione del Verbo, un discorso che ci richiama contemporaneamente al presepe e alla santa Eucaristia, evoca il significato dell'accoglienza e l'eventualità del rifiuto della luce, il poterci definire veramente figli di Dio riconciliarti con il Padre. Ci viene spontaneo anche cogliere il significato e l'urgenza della doverosa conversione e in fine il grande richiamo alla vera umiltà, richiamo che emana con forza da tutto il Natale. Ci deve indurre ad una riflessione sapiente e salutare l'alternativa tra le tenebre e la luce di cui parla San Giovanni. È un tema di grande attualità, decisivo per noi.

BASTA BUGIE - Omosessualità
L'Europa festeggia la bandiera...con quella lgbt

BASTA BUGIE - Omosessualità

Play Episode Listen Later Dec 29, 2021 14:37


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6852L'EUROPA FESTEGGIA LA BANDIERA... CON QUELLA LGBT di Manuela AntonacciPochi sanno che la bandiera europea ha qualcosa di "mariano", infatti il significato della bandiera riprende un'immagine della devozione alla Madonna, propria del dodicesimo capitolo dell'Apocalisse: "Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle". Anche Wikipedia, versione inglese, riporta questa origine. Eppure l'Unione Europea, come al solito, sembra voler cancellare ogni traccia delle sue radici cristiane, persino nel rimuovere il vero significato dei simboli della sua bandiera.La pagina facebook del Consiglio dell'Unione Europea, infatti, nel celebrare il sessantaseiesimo anniversario della scelta della bandiera come simbolo dell'UE, viene linkato il significato di ciò che simboleggerebbe. Così cliccando sul link leggiamo che il cerchio con le dodici stelle rappresenterebbe la solidarietà e l'armonia tra gli europei e il numero dodici sarebbe collegato ad una non ben precisata idea di perfezione e "interezza".Insomma, una spiegazione non chiarissima e se vogliamo anche un po' raffazzonata e forzata, così come è davvero forzato l'accostamento della bandiera dell'Unione Europea a quella arcobaleno, in una delle immagini riportate dal post celebrativo. Ci si chiede infatti, come mai i riferimenti alla religione cristiana (che è la religione della maggioranza degli stati europei) sono proibiti e censurati e l'esaltazione dell'ideologia LGBT che appartiene ad una minoranza, anche nei suoi simboli, debba essere ostentata.Per cui, ormai, si crede poco alla favola dell'esclusione dei simboli religiosi (il riferimento più recente è ovviamente alle contestatissime – e poi ritirate - linee guida della Commissione europea, per la "comunicazione inclusiva" che disponevano di non citare il Natale nei documenti istituzionali) in nome di un non ben inteso concetto di "inclusività", se poi lo stesso non vale per altri "dogmi".Non solo, tutto ciò suona ancora più ridicolo se si pensa che il cristianesimo permea le radici culturali dell'Europa stessa. Un'identità iscritta nel DNA europeo con cui volenti o nolenti ci si troverà sempre a fare i conti.Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.SUI DOCUMENTI SCRIVI L'ETÀ CHE TI SENTISe conta solo quello che uno "si sente" (maschio, femmina o altro), perché non deve contare se mi sento vecchio o giovane, al di là della mia età anagrafica?E infatti, la Corte Suprema messicana ha affermato il diritto di cambiare il certificato di nascita per riflettere l'"identità" dell'età che uno si sente.Rientra nel "diritto fondamentale all'identità personale", poiché l'identità è composta da qualcosa di più della semplice "verità biologica".L'unico limite è che le modifiche non siano poste in essere "per creare, modificare o estinguere diritti o obbligazioni in danno di terzi". Nel 2018, un tribunale olandese aveva respinto la richiesta analoga avanzata da Emile Ratelband.Chissà se la giurisprudenza messicana farà scuola....(Provita & Famiglia, 10 dicembre 2021)FINANZIATO IL CAMBIO-SESSO CON 15 MILIONI DI EURO«Siamo sconcertati dall'emendamento con cui la Senatrice Papatheu di Forza Italia intende finanziare con 15 milioni di euro dei cittadini italiani gli interventi chirurgici per il cambio di sesso per i prossimi tre anni. Ci chiediamo perché tali operazioni debbano gravare sulle spalle di lavoratori, famiglie e pensionati, in un momento di gravissima crisi sanitaria in cui sono a stento garantiti i livelli minimi di assistenza per malati oncologici e per altre categorie a rischio di vita», è la denuncia di Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita & Famiglia.«Nel mare magnum di migliaia di emendamenti - conclude Coghe - si vuole far passare surrettiziamente la cultura gender e incentivare una sessualità fluida e incerta. Allarma che l'emendamento sia stato presentato da Forza Italia, una forza politica che si è più volte opposta al progressismo ‘politicamente corretto' promosso dalla Sinistra».(Provita & Famiglia, 2 dicembre 2021)IL DDL ZAN EUROPEO E LA TEORIA DELLA DITTATURALa notizia ormai non fa più quasi notizia. La Commissione europea sta lavorando ad un documento che intende estendere i crimini d'odio ad alcune condotte che fino a ieri erano legittime. Giustamente vengono annoverati tra i crimini la violenza domestica, il razzismo, le discriminazioni religiose, però ecco che compare anche la cosiddetta omofobia. Da sanzionare anche gli hate speech, ossia i discorsi d'odio.L'obiezione usuale a tali tipi di reati è intuibile: quali criteri oggettivi adottare per distinguere i discorsi d'odio dalla libera espressione del proprio pensiero? Se uno psicoterapeuta afferma che un bambino per crescere sano ha bisogno di un papà e di una mamma, questa affermazione può essere intesa come discriminatoria delle coppie omosessuali e quindi come affermazione che fomenta l'odio? In breve, tale norma difetterebbe di tassatività che è quel principio che impone al legislatore di determinare con precisione le condotte illecite distinguendole da quelle lecite. L'europarlamentare di Fratelli d'Italia, Nicola Procaccini, ha dichiarato: "La Commissione europea ha posto le fondamenta per la realizzazione di un mega Ddl Zan in salsa europea".Questo nuovo documento programmatico, che attualmente non ha ancora visto la luce, è - nella sua ratio - simile a moltissimi altri che riguardano temi sensibili come la vita, la famiglia, l'educazione, la libertà di educazione et similia. Il documento, al pari di altri, è infettato da alcuni virus tipici del clima da totalitarismo di velluto che stiamo vivendo negli ultimi anni, un totalitarismo che è tale perché ha preso possesso direttamente delle coscienze personali e quindi della coscienza collettiva di intere nazioni senza uso di carri armati, torture, sequestri e prigioni, ma soggiogando le menti con la persuasione, l'omologazione informativa e la paura. Tali virus sono ben descritti da Michel Onfray, filosofo di estrazione levantina e autore del recente Teoria della dittatura, nel quale il saggista, rileggendo 1984 di Orwell, individua sette fasi della dittatura. Le elenchiamo qui brevemente perché ben presenti nel documento targato UE appena citato.LA PRIMA FASE: DISTRUGGERE LA LIBERTÀScrive Onfray: "La libertà si rimpicciolisce come una pelle zigrinata. Siamo una società sottoposta a controlli di ogni tipo, una società in cui la parola, la presenza, l'espressione, il pensiero, le idee e gli spostamenti sono tutti tracciati e tracciabili". La parola è quindi controllata e verificata non alla luce dell'oggettiva dignità umana, bensì alla luce dell'ideologia del mainstream attuale che, relativamente al documento UE, si sostanzia nella teoria del gender.SECONDA FASE: IMPOVERIRE LA LINGUA"Attacco alla lingua. La politicizzazione della lingua arriva persino a proibizioni sul maschile e femminile. Ci sono vademecum da rispettare per i giornali. Ma impoverire la lingua con stereotipi, conformismi e slogan è la tomba del pensiero". È noto che chiamare un uomo che si sente donna con sostantivi, pronomi e aggettivi maschili può essere definito un atteggiamento discriminatorio. Onfray parla dell'impoverimento della lingua, ma vi sono altre dinamiche linguistiche che interessano il processo rivoluzionario. Ad esempio la cancellazione di alcuni termini (ad esempio padre e madre), i neologismi (omofobia, cisgender, etc.), lo svuotamento di significato e la sua sostituzione con un altro significato (ad esempio il termine natura non ha più una connotazione metafisica ma solo empirica: la natura è sinonimo solo di ambiente).TERZA FASE: ABOLIRE LA VERITÀ"Si stabilisce come nuova e insormontabile verità il fatto che non esistono più verità ma solo prospettive. E guai a chi rifiuta la nuova verità sull'inesistenza delle verità!... Questo nichilismo della verità consente di fare tabula rasa di qualsiasi certezza... Se non esiste più una verità ma soltanto delle prospettive, allora tutto diventa possibile... la menzogna ha a propria disposizione un viale intero". Questa fase indicata da Onfray crediamo che sia ormai superata. Non viviamo più in un mondo relativista dove, ad esempio, il giudizio positivo e negativo sull'omosessualità possono coesistere perché hanno pari dignità. Ormai il nostro mondo ha sposato solo alcune verità, è ormai ostaggio di un pensiero che non è più pluralista scadendo nel relativismo, ma è un pensiero unico che scade nel dispotismo. L'unico pensiero accettato, e ci rifacciamo all'esempio di prima, è che l'omosessualità è una condizione moralmente buona perché variante naturale dell'attrazione sessuale. Affermare l'opposto è tanto errato da meritare una sanzione di carattere giuridico e non più solo una censura di natura culturale. Questo ci sta dicendo il documento UE di cui sopra.QUARTA FASE: SOPPRIMERE LA STORIAÈ il famigerato fenomeno denominato cancel culture. Un esempio per tutti: la non menzione delle radici cristiane nella Costituzione europea. Anche a causa di ciò poi un documento come quello che sta partorendo la Commissione europea potrà essere varato.QUINTA FASE: NEGARE LA NATURA"La cancellazione della natura, con la teoria dei generi, che postula che noi non nasciamo né di sesso maschile né di sesso femminile, ma neutri e che diventiamo ragazzi o ragazze solo per questioni di cultura, di civiltà, di società e d'indottrinamento, attraverso stereotipi che andrebbero decostruiti fin dalla scuola".SESTA FASE: PROPAGARE L'ODIO"L'incoraggiamento dell'odio. Nell'ambito della cultura postmoderna, l'odio viene riservato a chi non si inginocchia davanti alle verità rivelate della religione che si autoproclama progressista. L'odio è contro tutto ciò che è sovranista, ed è un odio senza limiti".

BASTA BUGIE - Omosessualità
L'unico senatore gay era contrario alla legge Zan, ma Letta e il PD l'hanno emarginato

BASTA BUGIE - Omosessualità

Play Episode Listen Later Nov 2, 2021 8:50


VIDEO: Genitore 1 Genitore 2 (applicato alle canzoni) ➜ https://www.youtube.com/watch?v=ZkSTMft1gBE&list=PLolpIV2TSebVSarVSJS-Gy5hJo3_40bhITESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6774L'UNICO SENATORE GAY ERA CONTRARIO ALLA LEGGE ZAN, MA LETTA E IL PD L'HANNO EMARGINATOIl ddl Zan «malfatto, vecchio e medioevale», voleva istituire «un reato d'opinione». Un affondo durissimo, senza mezzi termini. Ciò che rende queste parole ancora più pesanti ed eloquenti è il fatto che a pronunciarle non è un esponente del centro destra o un fervente sostenitore delle battaglie pro family, ma è Tommaso Cerno, «unico gay dichiarato in Senato», come egli stesso afferma, ed esponente di spicco del Partito Democratico.Una critica pesantissima non solo al disegno di legge ma anche al suo stesso partito. In un'intervista a Libero il senatore non ha quindi nascosto il suo dissenso dalla battaglia intrapresa dai dem, e fallita mercoledì. «Ho ripetuto in tutte le salse che quel testo aveva molti difetti, che rischiava di istituire un grottesco e sbagliato reato di opinione, che poteva essere migliorato. Invece lo hanno proclamato intoccabile, come se Zan fosse Mosè e il suo ddl fossero le tavole della legge dettate dal dio dei gay».Cerno ha inoltre denunciato un vero e proprio boicottaggio nei suoi confronti. «Mi hanno escluso da qualsiasi tavolo sulla questione, nonostante io sia l'unico gay dichiarato di Palazzo Madama, perché contestavo il merito della legge e la linea dem del tutto o niente. Sono arrivati persino a telefonare alle trasmissioni tv che mi invitavano, per dissuaderle. Mercoledì ho chiesto di intervenire in aula e mi è stato detto che era un dibattito solo procedurale e non serviva. Si sono comportati da omofobi, loro che si dipingono come omofili».Infine, secondo il senatore Pd, che non ha partecipato al voto (per «per non passare per boicottatore a voto segreto») i franchi tiratori sono stati molti di più di quelli che si pensano. Circa una trentina. «Enrico Letta - conclude Cerno - dà tutta la colpa a Renzi, ma molti franchi tiratori venivano dal Pd: alcuni perché condividevano le mie critiche al testo, altri perché molto cattolici e quindi contrari in toto».Nota di BastaBugie: Luca Marcolivio nell'articolo seguente dal titolo "Smontiamo la fake news sui gay in pericolo" spiega perché il ddl Zan era inutile. Nessuna emergenza visto che le tutele già esistono. Per tutti. Non solo per qualcuno.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 29 ottobre 2021:Ora che il disegno di legge Zan sull'omotransfobia è stato bocciato in Senato, si leva l'indignazione di politici ed influencer al grido di «l'Italia torna indietro», «l'Italia regredisce» e, soprattutto, «ora omosessuali e transessuali sono in pericolo, negati diritti civili».Vere e proprie Fake News, costruite ad arte da chi è ideologicamente in malafede oppure riprese e ripubblicate da chi, ahinoi, non è bene informato. Innanzitutto, infatti, occorre chiarire senza mezzi termini due concetti ben precisi. Il primo: nessuna persona - omosessuale, eterosessuale, transessuale che sia - è ora in pericolo. Il secondo: il ddl Zan non era e non è mai stato un disegno di legge sui "diritti" (quelli, appunto, ci sono già), ma sulle pene da infliggere.Torniamo quindi nello specifico delle fake news che hanno accompagnato la propaganda pro-Ddl Zan e che ora stanno tornando fuori come se l'Italia fosse tornata davvero indietro nel tempo. Si parla infatti di «necessità di tutele specifiche», di «emergenza sociale» e di «lacune nomative».Ma non esiste niente di tutto ciò!Per i sostenitori del ddl Zan una legge servirebbe appunto per l'esistenza di un'emergenza sociale determinata da numerose offese ai danni delle persone omosessuali o transessuali e per l'assenza di norme a tutela di queste persone, proprio per le offese (o le aggressioni) a loro rivolte a causa dell'orientamento sessuale. Tuttavia, queste ragioni sono smentite da dati statistici e normativi.Non vi è infatti alcuna emergenza sociale. Gli ultimi dati forniti dal Ministero dell'Interno attraverso l'Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (OSCAD) riportano un quadro ben diverso da quello rappresentato dai sostenitori del ddl Zan. Dal settembre 2010 al dicembre 2018, infatti (dunque nell'arco di ben otto anni) su 1515 segnalazioni relative a "Hate Crime", cioè reati d'odio, solo il 13% (197) sono stati motivati dall'orientamento sessuale e solo l'1% (15) per l'identità di genere. Gli altri reati sono stati invece collegati a disabilità (8%, 118 segnalazioni); religione (19%, 286 segnalazioni) e soprattutto - questa sì che è una vera emergenza - per motivi etnici, con il 59%, quasi 900 segnalazioni.Giustamente, però, c'è chi afferma che al di là dei dati anche solo un atto di violenza, aggressioni o discriminazione va perseguito e punito, per tutelare davvero chiunque. Ecco quindi che diventa doveroso smontare la seconda fake news, quella sulle lacune normative.Il nostro ordinamento, infatti, tutela già la vita, l'onore e l'incolumità delle persone, senza operare alcuna distinzione circa la vittima del reato, nel rispetto del principio di eguaglianza. Questo è possibile grazie ai seguenti articoli dei Codice Penale.L'articolo 575 stabilisce che «chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione» (inutile, forse, sottolineare che la parola "uomo" è intesa dal legislatore come qualsiasi persona). Idem l'articolo 581: «chiunque percuote taluno è punito con la reclusione».Nella stessa direzione va l'articolo 595 che prevede che «chiunque comunicando con più persone offende l'altrui reputazione è punito con la reclusione», mentre l'articolo 61, comma 1, n.1 stabilisce che «l'avere agito per motivi abietti e futili» è una circostanza aggravante che può ovviamente applicarsi anche alle offese rivolte ad una persona per il suo orientamento sessuale.

Fisco Relax
Certificazione Unica in caso di Cassa Integrazione

Fisco Relax

Play Episode Listen Later Nov 2, 2021 2:59


Buongiorno da Gabriella, rieccoci a fisco relax.Il periodo dei 730 si è concluso il 30 settembre, perciò i dipendenti e i pensionati hanno già ricevuto il rimborso spettante o ahimè hanno pagato le imposte dovute. Giustamente hanno pensato di aver provveduto a fare il proprio dovere di contribuenti e come è giusto la vita continua per altre strade....Purtroppo il 2020 è stato un anno difficile e chi ha un lavoro dipendente si è visto mettere in cassa integrazione, quando non di peggio.....hanno in ogni caso ricevuto la CU, la famosa certificazione unica con riportati tutti i dati relativi ai redditi del 2020 compresa l'indicazione dei giorni di lavoro, se per tutto l'anno 365. Perciò se non in possesso di altri redditi o di spese da detrarre questi dipendenti si sono messi tranquilli e hanno archiviato la CU pensando di non avere l'obbligo di presentare il 730. OK ma come la mettiamo con i giorni di cassa integrazione? Viene erogata dall'INPS che, bontà sua non manda a casa la CU, e allora? Allora se avete lo SPID potete verificare se è presente o no sul sito INPS, se fosse presente è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi e pagare l'eventuale conguaglio d'imposta. Se non si è in possesso dello SPID è possibile rivolgersi ai CAF che hanno la possibilità di verificare. Infatti bisogna essere sicuri, perché la dichiarazione omessa va incontro ad una sanzione come minimo di 250 euro oltre al versamento delle imposte dovute. Comunque niente paura, se verificate di avere omesso la dichiarazione e avete sia la CU del datore di lavoro sia quella della cassa integrazione, anche se non si può più presentare il 730 c'è la possibilità di presentare il modello REDDITI fino al 30 novembre e di mettervi in regola con i pagamenti.Se vi ho messo in allarme non voletemene, provo a fare prevenzione fiscale.

ARTICOLI di Rino Cammilleri
Il rogo a Milano e il miracolo del crocifisso

ARTICOLI di Rino Cammilleri

Play Episode Listen Later Oct 19, 2021 4:56


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6762IL ROGO A MILANO E IL MIRACOLO DEL CROCIFISSO di Rino CammilleriHa fatto impressione l'intervista a «Repubblica» del professor Lorenzo Spaggiari, direttore della chirurgia toracica dell'Istituto Europeo dei Tumori e docente all'università di Milano. Abitava con la famiglia nel famigerato grattacielo Torre dei Moro, quello che si è squagliato in diretta per un incendio che l'ha completamente distrutto. Come si sa, partito da uno degli ultimi piani, una ventina, il fuoco è sceso fino a terra grazie al rivestimento esterno tutt'altro che ignifugo e attualmente sotto i riflettori dei magistrati. Nessuno dei tantissimi appartamenti si è salvato, tutti gli inquilini sono finiti in strada, ogni abitazione è completamente bruciata. Strano a dirsi, nessun danno alle persone.Più strano ancora è quel che è accaduto alla famiglia Spaggiari, abitante al diciannovesimo piano e proprietaria di tutto il piano, mansarda compresa. «Il soffitto è crollato e abbiamo perso tutto. Bruciata e sciolta dal calore anche la cassaforte inserita nel muro». La cassaforte. Pure inserita nel muro. Epperò liquefatta dal calore. Gli esperti diranno quanti gradi centigradi ci vogliono per far diventare pappa una cassaforte presumibilmente di metallo atto a custodire preziosi.Ma il bello deve ancora venire. Dentro alla cassaforte, tra le altre cose, c'era un piccolo crocifisso d'oro avvolto in una bustina di plastica. È l'unica cosa rimasta intatta, bustina compresa. E se l'oro fonde prima dell'acciaio, figurarsi la plastica. «La mia famiglia è scossa». Infatti, la moglie del primario quella croce se l'è messa al collo e non intende toglierla più. Giustamente l'intervistatore chiede se il fatto non possa essere frutto del caso. In effetti, le coincidenze, anche spettacolari, esistono.Il professore, tuttavia, risponde: «Se lo è, è un caso che turba. Anche perché non si è verificato da solo». Infatti, quella maledetta domenica la moglie voleva restare a casa. Chissà come mai, il marito aveva insistito perché andassero coi figli al mare. Non l'aveva mai fatto prima. Poiché le fiamme si sono sprigionate dagli appartamenti più in basso, fossero rimasti sarebbero finiti in trappola. Il professore, stando a quel che dice nell'intervista, è rimasto scosso, sì, ma se qualcuno si aspettava una conversione clamorosa alla religiosità resterebbe deluso. «Un chirurgo può guardare la vita da una prospettiva complessa», dice. In effetti, non si fatica a immaginare lo stato d'animo di un uomo che opera tumori terminali e vede la morte continuamente. Tuttavia, ammette che adesso il suo rapporto coi pazienti e i loro parenti è più empatico. Avrà, certo, tempo per riflettere su quel che gli è accaduto.Ho personalmente conosciuto altri medici che fanno lo stesso lavoro e sono, come tutti oggi, divisi in credenti e agnostici. C'è chi, vedendo morire la gente, anche bambini, avanza dubbi sulla presunta bontà di Dio. E c'è chi guarda il bicchiere mezzo pieno. In fondo, a ben pensarci, l'umanità è stata sempre così divisa, perché è il problema della «croce» a tenere molti lontani da Cristo. E a poco serve sentirsi dire dal prete che c'è morto prima Lui, perché quando la sofferenza morde davvero emerge quel che in cuor suo ciascuno ha sempre pensato. Come profetizzò il vecchio Simeone a Maria al Tempio.E la domanda (delle domande) si complica proprio di fronte a episodi come quello del professor Spaggiari e il suo crocifisso rimasto intatto: perché a lui e alla sua famiglia sì e ad altri no? Perché c'è gente che supplica Dio per un miracolo e non lo ottiene, e gente come Spaggiari cui viene elargito senza che l'abbia nemmeno chiesto? Bella domanda. L'unica è avere fede (fiducia) in quel che Cristo ha fatto e detto. Infatti, dice la Bibbia che «il giusto vivrà della fede». E gli conviene, anche per non impazzire.

Molecole Digitali di Enzima
I Gori della Roma - V. Gori Head of Marketing AS Roma | Ep. 16 Molecole Digitali

Molecole Digitali di Enzima

Play Episode Listen Later Mar 31, 2021 44:56


PassioneInter Talk ⚫️
Come lo Shakhtar. Giustamente a Casa. Juventus-Inter 0-0: Pagelle e Commento a caldo

PassioneInter Talk ⚫️

Play Episode Listen Later Feb 9, 2021 8:10


Pagelle e commento post-partita di Juventus Inter 0 0, semifinale di Coppa Italia 2020/2021. La nostra analisi. Siete d’accordo con i nostri voti?

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia Epifania del Signore - Anno B - (Mt 2,1-12)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Dec 29, 2020 4:40


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6366OMELIA EPIFANIA DEL SIGNORE - ANNO B (Mt 2,1-12)Al vedere la stella, provarono una gioia grandissimada Il settimanale di Padre PioOggi è la solennità dell'Epifania del Signore. La parola "epifania" significa manifestazione. Con questa festa, infatti, vogliamo ricordare la manifestazione di Gesù a tutti gli uomini di ogni nazione, rappresentati dai Magi, giunti da lontani Paesi dell'Oriente, attratti da una misteriosa stella apparsa all'orizzonte.Il tema dominante di questa celebrazione è quello della fede. La luce della fede è come la luce di quella stella che guida il nostro cammino incontro al Signore. Come i Magi, anche noi dobbiamo farci guidare da questa luce e dobbiamo superare tutti gli ostacoli che continuamente incontriamo. Manifestare la fede vuol dire essere disposti ad andare anche contro corrente, come hanno fatto i Magi. Essi intrapresero una avventura unica, forse esponendosi all'incomprensione e al sarcasmo dei loro concittadini. Essi però non si lasciarono condizionare da questa difficoltà e assecondarono il loro ardente desiderio.La festa dell'Epifania ci deve spingere ad approfondire sempre di più la nostra fede e la nostra conoscenza di Dio. Non possiamo accontentarci della nostra mediocrità. Anche noi dobbiamo metterci alla ricerca del Signore, dobbiamo irrobustire la nostra fede. La fede è un dono di Dio, certamente, ma qualcosa dobbiamo e possiamo fare anche noi. Innanzitutto dobbiamo pregare di più. La fede è come una lucerna che dobbiamo costantemente alimentare con la nostra preghiera. Come questa si affievolisce, anche la fede si indebolisce.In secondo luogo, dobbiamo approfondire la nostra fede studiando con diligenza il Catechismo. Il Catechismo – ricordiamocelo sempre – non va imparato solo da bambini, in preparazione della Prima Comunione, ma deve essere approfondito per tutta la vita. Riprendiamo in mano questo libro e riscopriremo tante verità forse dimenticate.Se saremo saldi nella fede, anche noi potremo manifestare Cristo al mondo ed essere così come la stella che ha guidato i Magi a Betlemme. Non si tratta di portare il Vangelo solo ai pagani, ma di riportarlo anche a quelli – e oggi sono molti – che lo hanno dimenticato. Giustamente, il papa Giovanni Paolo II parlava di nuova evangelizzazione della nostra società, per farci comprendere che ai nostri giorni siamo tornati ad essere pagani.Tutti i popoli sono chiamati a far parte della Chiesa. Nella prima lettura si leggono queste parole del profeta Isaia: «Cammineranno le genti alla tua luce» (Is 60,3). Il profeta si riferiva a Gerusalemme, ma, in senso pieno, queste parole si riferiscono alla Chiesa, chiamata a radunare tutti i popoli del mondo nell'unità di un'unica fede. Per questo motivo, Isaia dice: «Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te [...] portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore» (Is 60,4-6).Queste parole si sono verificate pienamente proprio alla visita dei Magi. Essi rappresentavano come la primizia della Redenzione. Essi «aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra» (Mt 2,11). L'oro, l'incenso e la mirra furono doni profetici, con un profondo significato spirituale. L'oro simboleggiava la regalità di Gesù; l'incenso la sua divinità; mentre la mirra preannunciava la sua sofferenza e morte in croce. Anche noi vogliamo offrire a Gesù questi tre doni: l'oro della nostra carità, l'incenso della nostra preghiera, e la mirra dei nostri sacrifici quotidiani. Ecco i doni che Gesù ricerca da noi. Potremo dire di non aver fatto passare invano questo Natale se saremo riusciti ad offrire tutto questo.«Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima» (Mt 2,10). Anche noi, se ci faremo guidare da questa stella, proveremo una grandissima gioia, l'unica vera gioia. Come i Magi, anche noi troveremo Gesù «con Maria sua Madre» (Mt 2,11). Dove c'è Gesù vi è sempre la Madonna. Non possiamo dividere la Madre dal Figlio. È più facile – affermava un Santo – dividere la luce dal sole, che separare Gesù da Maria. La presenza della devozione mariana è la migliore garanzia di una fede viva in Gesù Salvatore del mondo. Fonte: Il settimanale di Padre PioPubblicato su BastaBugie n. 697

Bidoni
Victor Benitez

Bidoni

Play Episode Listen Later Oct 29, 2020 2:17


Un bidone di un'altra epoca che in pochi ricordano. Giustamente. Fabio Donolato racconta la brevissima esperienza nerazzurra di Victor Benitez.

Outcast - La voce dei videogiocatori borderline
Parasol Stars è un po' il Bubble Bobble scomunicato | Retroutcast

Outcast - La voce dei videogiocatori borderline

Play Episode Listen Later Oct 9, 2020 65:05


Parasol Stars fu l primo gioco della grande saga di Bubble Bobble a uscire direttamente sui formati casalinghi e chiuse un po’ il cerchio, unendo idee e meccaniche del capostipite e di Rainbow Island per creare qualcosa di nuovo e unico. E finì nel dimenticatoio. Giustamente? Immeritatamente? Se lo chiedono Andrea Maderna, Andrea Peduzzi e Antonio Bellotta nel nuovo Retroutcast! Buon ascolto! Soundtraccia: Tanaka - Alessandro Mucchi

Outcast - Tutti i podcast
Parasol Stars è un po' il Bubble Bobble scomunicato | Retroutcast

Outcast - Tutti i podcast

Play Episode Listen Later Oct 9, 2020 65:05


Parasol Stars fu l primo gioco della grande saga di Bubble Bobble a uscire direttamente sui formati casalinghi e chiuse un po’ il cerchio, unendo idee e meccaniche del capostipite e di Rainbow Island per creare qualcosa di nuovo e unico. E finì nel dimenticatoio. Giustamente? Immeritatamente? Se lo chiedono Andrea Maderna, Andrea Peduzzi e Antonio Bellotta nel nuovo Retroutcast! Buon ascolto! Soundtraccia: Tanaka - Alessandro Mucchi

Retroutcast
Parasol Stars è un po' il Bubble Bobble scomunicato | Retroutcast

Retroutcast

Play Episode Listen Later Oct 9, 2020 65:05


Parasol Stars fu l primo gioco della grande saga di Bubble Bobble a uscire direttamente sui formati casalinghi e chiuse un po' il cerchio, unendo idee e meccaniche del capostipite e di Rainbow Island per creare qualcosa di nuovo e unico. E finì nel dimenticatoio. Giustamente? Immeritatamente? Se lo chiedono Andrea Maderna, Andrea Peduzzi e Antonio Bellotta nel nuovo Retroutcast! Buon ascolto! Soundtraccia: Tanaka - Alessandro Mucchi

ARTICOLI di Rino Cammilleri
Battaglie ed eroi (sconfitti) del Risorgimento

ARTICOLI di Rino Cammilleri

Play Episode Listen Later Jul 14, 2020 5:50


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6208BATTAGLIE ED EROI (SCONFITTI) DEL RISORGIMENTO di Rino CammilleriIl nuovo libro di Alberto Leoni è dedicato al Risorgimento (che Gramsci chiamava «cosiddetto» e, per opposti motivi, anche noi) ed è, secondo il suo stile, una dettagliata narrazione di uomini, fatti e battaglie. Soprattutto queste ultime, perché l'autore, esperto di storia militare, è andato personalmente sui luoghi in cui si sono svolte. Addio mia bella addio. Battaglie ed eroi (sconfitti) del Risorgimento (Ares, pp. 400, €. 18) si apre, naturalmente, col 1848, anno delle insurrezioni nazionalistiche e liberali in tutta Europa, e le famose Cinque Giornate di Milano.Qui effettivamente il popolo aveva motivo di ribellarsi a un impero austro-ungarico che calcava la mano sugli operosi lombardi e veneti per usare il ricavato in altre zone dell'impero. La scintilla fu una processione di saluto al nuovo arcivescovo, italiano, che aveva sostituito il precedente austriaco. Poiché era la seconda, le autorità mangiarono la foglia e «la processione venne caricata dai poliziotti, italiani, comandati dal conte Luigi Bolza».Italiani. Vabbè, il resto è la storia, effettivamente, eroica che tutti conoscono. Ma per noi è facile dire, col senno del poi, che forse per i milanesi era meglio la padella imperiale che la brace piemontese. Giustamente, nel secolo romantico le parole magiche Patria e Italia-agli-italiani facevano vibrare i giovani cuori (v. inno nazionale). Ma ci sarà pur stato qualcuno, all'epoca, che si sia chiesto se è meglio essere governati da un capace e onesto straniero che da un pessimo connazionale.Vabbè, ai soliti posteri l'ardua sentenza. L'autore è impressionato (giustamente) dal fervore di tanti volontari che andarono a morire per un ideale. Molti di questi insorti e poi garibaldini non erano affatto dei mangiapreti, ma dalle lettere che hanno lasciato emergono religiosità insospettate. Come Luciano Manara, il cui cattolicesimo però non gli impedì di combattere per sostituire il Papa con Mazzini e rendersi, di fatto, complice di serialkiller di monaci come Callimaco Zambianchi.L'abnegazione e l'eroismo sono commoventi, certo, ma è la Causa che distingue l'eroe dal criminale, come dice sant'Agostino, ed è il motivo per cui non ammiriamo Che Guevara o i giovani delle SS. La propaganda ha sempre fatto leva proprio sui giovani, e per evidenti motivi. E la propaganda ideologica l'hanno inventata i giacobini. Detto questo, ogni elogio deve andare al libro di Leoni che, finalmente, permette di vedere come al cinema quel che i più anziani tra noi hanno mandato a memoria alle elementari.Personalmente, nel 1960, per il centenario fui precettato coi miei compagni di scuola per marciare in camicia rossa e festeggiare l'inizio di quella che giustamente Leoni chiama «guerra civile» tra sudisti e nordisti piemontesi. Il «Corriere dei Piccoli» riempiva paginate di soldatini da ritagliare, austriaci, bersaglieri e garibaldini, Radetzky, Gyulaj, Bixio (che pur aveva un fratello gesuita, cappellano dei Confederati americani). Per fortuna, cresciuto, qualcuno mi insinuò il dubbio che forse stavo sbagliando Causa.Ma torniamo al libro, dove troviamo che, nelle guerre per l'indipendenza dagli Asburgo e la dipendenza dai Savoia, i «lombardi, veneti e trentini» con la bianca divisa asburgica «si erano distinti spesso per disciplina e aggressività contro gli altri italiani». Mentre l'incompetenza dell'altra sponda mandava giovani romantici e generosi senza neanche le mappe del territorio (come ricorda Messori nella biografia, il capitano Faà di Bruno dovette comprarne di tasca sua).Per gli appassionati, troviamo chicche come un Daniele Manin che deve scappare dalle fucilate dei suoi e la rivolta di Genova: «soldati piemontesi si scatenarono sulla città mettendola a sacco, con furti, rapine, stupri, pestaggi e omicidi». La parte migliore dell'opera sta nelle battaglie, descritte in presa diretta con competenza quasi professionale. Il resto è la storia della partecipazione italica al secolo del romanticismo, con le sue parole d'ordine coniate in chissà quale latebra.

ARTICOLI di Antonio Socci
Il discorso della Merkel per l'inizio del semestre tedesco all'UE

ARTICOLI di Antonio Socci

Play Episode Listen Later Jul 7, 2020 8:02


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6203IL DISCORSO DELLA MERKEL PER L'INIZIO DEL SEMESTRE TEDESCO ALL'UEIndro Montanelli aveva ragione quando diceva che con l'Europa unita, i francesi ci sarebbero stati da francesi, i tedeschi da tedeschi e gli italiani da europei (VIDEO IRONICO: Renzietto, il principe dei mostri)di Antonio SocciIndro Montanelli diceva che, quando si sarebbe fatta l'Europa unita, i francesi ci sarebbero stati da francesi, i tedeschi da tedeschi e gli italiani da europei.E' andata proprio così, infatti è stata per noi una colossale fregatura. Solo la nostra mediocre classe di governo sembra credere (ancora) alla retorica melensa dell'europeismo ed è pronta a ogni cessione di sovranità e ad ogni resa sulle questioni concrete, mentre tutti gli altri governi si battono per i loro interessi nazionali.L'euro è il simbolo perfetto di questo assurdo suicidio nazionale. Se vi chiedete perché in questi venti anni la nostra economia è andata in coma e quella tedesca ha volato, trovate qui la risposta.Solo da noi, in Italia, chi chiede di difendere il nostro interesse nazionale (ricordando che non dobbiamo prendere ordini dall'estero) viene guardato con orrore come se prospettasse qualcosa di deplorevole.Eppure il tanto bistrattato (da noi) "sovranismo" è semplicemente quello che sta scritto nella nostra Costituzione repubblicana, come ha spiegato l'insospettabile professor Carlo Galli nel suo libro "Sovranità".In pratica tutti i paesi della Ue e tutti i loro governi sono sovranisti, cioè sono europeisti solo in ciò che a loro conviene. Tutti meno noi. Noi ci facciamo comandare dall'estero e paghiamo per essere europeisti. Gli altri riscuotono per esserlo.I Paesi dell'Est per esempio hanno usufruito di cospicui fondi europei per lo sviluppo. Da dove venivano quei soldi? Venivano anche dall'Italia che da anni è un contribuente netto (cioè paga molto di più di quanto riceve): per quei paesi "l'europeismo" è sinonimo di "guadagno", mentre per noi è sinonimo di perdita. Quando l'europeismo confligge con il loro interesse (per esempio nella ricollocazione dei migranti) il loro sovranismo prevale sull'europeismo.Ancora di più questo vale per i paesi più forti della Ue, Francia e Germania, che non sono soltanto sovranisti, ma sono pure vigorosamente nazionalisti e talora con tentazioni egemoniche e imperialistiche. Per questo motivo la Gran Bretagna, non volendo prendere ordini da Berlino, se n'è andata.ADORABILI EUROPEISTI???Ma l'aspetto tragicomico di questa situazione è che, nella narrazione ufficiale dell'establishment politico italiano, ripetuto in coro dal sistema mediatico, tutti costoro vengono presentati come adorabili "europeisti" (in primis la Merkel e Macron), mentre l'opposizione italiana di centrodestra - che chiede di difendere i nostri interessi nazionali - viene squalificata come una retrograda banda di buzzurri sovranisti.In questi giorni va in scena la stessa commedia. La cancelliera tedesca Merkel il 1° luglio inizia la sua presidenza semestrale dell'Unione europea. Mentre un'altra tedesca, Ursula von der Leyen, è presidente della Commissione europea. Così il dominio tedesco sulla Ue è alla luce del sole (mentre di solito è esercitato per interposta persona).È ovvio ed evidente che questi mesi saranno usati dalla Merkel per spingere la Ue nella direzione che conviene alla Germania, soprattutto per affrontare la fortissima controversia commerciale e politica che contrappone Berlino e Washington (e in riferimento all'analogo conflitto Usa/Cina).Ma sui media italiani invece è tutto un osanna europeista. Le voci dell'europeismo italiano esultano: "una grande aspettativa si è creata su questa presidenza... Nel programma di presidenza semestrale, la cancelliera ha messo in gioco il peso del suo governo per promuovere alcune priorità dell'agenda strategica europea".Ma quale agenda europea? Verrebbe quasi da ridere. In realtà l'intervista programmatica della Merkel ha un ritornello fatto di due temi, le sole due cose che interessano a Berlino: "dobbiamo fare tutto il possibile per non cadere nel protezionismo" e bisogna consolidare ad ogni costo "un mercato unico europeo".È questo e solo questo che interessa alla Germania adesso che - con la guerra dei dazi scatenata da Trump contro Germania e Cina e con la vicenda Cina/Covid - l'Europa, da terzista della sua industria, torna ad essere un mercato di sbocco delle merci tedesche.Tutte le trovate di questi giorni (Mes, Recovery fund eccetera) sono strategie per tenere legati paesi come l'Italia e renderli funzionali a questi obiettivi: "È nell'interesse della Germania che il mercato unico sia forte e che l'Unione europea cresca insieme, anziché disgregarsi".EVVIVA LA SINCERITÀNel discorso della Merkel non c'è traccia della risibile melassa retorica europeista che da noi riempie le pagine dei giornali e i discorsi dell'establishment. Anzi, c'è un passaggio cruciale dell'intervista che - non a caso - i nostri media hanno snobbato e che - in buona sostanza - seppellisce proprio l'eurofanatismo sentimentale.Se qualcuno - come i nostri romantici - pensa ad avere "più Europa", a diventare tutti e solo europei, ad andare oltre i Trattati verso un assetto statuale della Ue, se lo scordi.In pratica la Merkel ribadisce che si resta dentro i Trattati di Maastricht e poi addirittura "sposa" la nota sentenza della Corte costituzionale tedesca contro la Bce arrivando a dire: "uno Stato nazionale sarà sempre in grado di rivendicare particolari competenze, a meno che tutti i poteri non siano trasferiti alle istituzioni europee, il che sicuramente non accadrà".Con tanti saluti ai nostri europeisti che da anni cantano il "requiem" allo stato nazionale. Se volevate un inno al sovranismo, eccovelo servito dalla Merkel.Del resto solo da noi è diventato egemone un pensiero secondo cui sarebbe esecrabile dirsi italiani perché oggi si dovrebbe dirsi solo e semplicemente "europei".La Germania, nella sua storia, ha talora manifestato la tentazione di sottomettere altri paesi, ma non si è ancora trovato qualcuno che abbia convinto i tedeschi a non essere più tedeschi. Giustamente si tengono stretta la Germania. Casomai imperiale, ma sempre Germania.Se volete una conferma storica e filosofica potete cercarla nella "Lettura", l'inserto culturale del "Corriere della sera", che, nell'ultimo numero, volendo celebrare i 250 anni dalla nascita di Hegel, ha intervistato lo studioso tedesco Sebastian Ostritsch.Hanno titolato questa intervista "Hegel l'europeo", ma in realtà quando hanno chiesto se a Hegel "sarebbe piaciuta l'Unione europea" si sono sentiti rispondere così: "Sì e no. Nella 'Filosofia del diritto' scrive che gli Stati europei potrebbero formare una famiglia per via dei loro legami spirituali. È convinto che abbiano una comprensione simile della libertà. In questo senso sarebbe stato assolutamente favorevole al progetto di un'Europa pacifica e cooperativa. Ma penso che avrebbe visto in modo molto critico l'ipotesi di un'Unione Europea nella quale gli Stati nazionali si dissolvano. In un altro punto della 'Filosofia del diritto' scrive che, per una comunità che si considera portatrice di un'identità politica, è irrazionale dissolversi in un gruppo più ampio. Coloro che richiedono una tale dissoluzione non comprendono nulla della consapevolezza di sé che un popolo libero raggiunge nel proprio Stato nazionale".Nota di BastaBugie: nel seguente video ironico di Fabio Lucentini (durata: 2 minuti) dal titolo "Renzietto, il principe dei mostri", parodiando la sigla di un famoso cartone animato anni '80, si mettono in luce le contraddizioni dell'attuale governo PD - Cinquestelle - Renzi.Per favore le persone molto serie e chi non ha senso ironico non guardi il video e soprattutto... non ci scrivano dicendo che non gli è piaciuto.

Tempo di Riforma - il podcast
Quando a discriminare (giustamente) è Dio (Matteo 11:25-30)

Tempo di Riforma - il podcast

Play Episode Listen Later Jul 2, 2020 62:28


L'articolo 3 della Costituzione della Repubblica italiana afferma: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". Per promuovere questo giusto principio è necessario adoperarsi affinché sia eliminato ogni tipo di discriminazione nell'ambito della società civile. Il problema oggi, però, è che il principio dell'uguaglianza è stato così assolutizzato che non solo hanno buon gioco quelle ideologie che vorrebbero livellare, omologare e cancellare ogni differenza fra le persone ad ogni livello, ma vi è anche chi, nelle stesse chiese cristiane, al principio assolutizzato dell'uguaglianza, vorrebbe piegare l'intera dottrina cristiana, come se le chiese avessero come unico loro obiettivo quello di "lottare contro le discriminazioni"! Chi considera la Bibbia come inerrante ed inalterabile Parola di Dio, però, rivelazione del suo carattere e volontà, sa bene che Dio (il Dio vero e vivente) opera precise distinzioni nell'ambito del creato e dell'umanità, che la sua Legge morale separa e distingue. Non solo, ma che Dio, secondo il suo sovrano beneplacito, sceglie e privilegia, anzi, opera giuste discriminazioni - cosa che al solo menzionarla, fa "rizzare i capelli in testa" a certi fanatici sostenitori moderni dell'uguaglianza! Di fatto, c'è una sola uguaglianza di base nell'attuale ambito dell'umanità: "tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23); a causa del peccato che ci accomuna, tutti sono condannati ad una giusta sentenza: la perdizione. La grazia della salvezza in Cristo riguarda solo coloro ai quali Dio decide sovranamente di accordargliela, non tutti! Questo è il chiaro insegnamento del Nuovo Testamento. Le giuste discriminazioni operate da Dio sono bene evidenziate nelle parole del Signore Gesù Cristo che troviamo nel vangelo secondo Matteo al cap. 11 dal verso 25 al 30, quello sul quale rifletteremo oggi. Ascoltiamolo:

Finanza Semplice di Alfonso Selva
Massimo Perini: CONSULENZA PATRIMONIALE, cos'è e a cosa serve. EP. 39

Finanza Semplice di Alfonso Selva

Play Episode Listen Later Jun 12, 2020 34:54


CONSULENZA PATRIMONIALE. Se vuoi sapere perché ti potrebbe essere utile rivolgerti ad un Consulente Patrimoniale per avere una consulenza totale per mettere al sicuro il tuo patrimonio fatto di soldi, immobili, quote societarie e di ogni altro bene che hai messo da parte per te e per la tua famiglia. Intervista all'avv. Massimo Perini, esperto Patrimonialista e autore del libro IL PATRIMONIALISTA.Ciao e benvenuto al podcast “finanza semplice” di Alfonso Selva, il podcast dove si parla solo di finanza in modo semplice. PUNTATA N°39A.S.: Buongiorno e benvenuti ad una nuova puntata del podcast “finanza semplice” di Alfonso Selva. Oggi intervisto un avvocato. Direte voi, Un avvocato? E che c'entra? – C'entra, c'entra. È un avvocato patrimonialista, è stato il primo in Italia a parlare di questa nuova visione ed evoluzione della consulenza finanziaria classica, in consulenza patrimoniale. Quindi l'ho voluto fortemente intervistare per spiegare, molto meglio di me che lo sto seguendo (ma chiaramente lui è il maestro), che cosa vuol dire essere un consulente patrimoniale. Massimo Perini è un avvocato, laureato all'Università di Bologna ed è un consulente in ambito patrimoniale per molte società, formatore, autore del blog “La protezione del patrimonio e la successione ereditaria”. Ha scritto un libro importantissimo “Il patrimonialista” che io leggo e vi dico, a chiunque che è interessato, è una bellissima lettura, si impara tantissimo. È fondatore della Kleros Community, che poi dirà lui meglio cos'è. Benvenuto, Massimo!M.P.: Ciao Alfonso, grazie dell'invito e buongiorno a tutti!A.S.: Ho detto qualcosa di sbagliato? Manca qualcosa? Se vuoi integrare…M.P.: Hai detto tutto corretto, mi pare più che corretto, sicuramente.A.S.: Perfetto. La cosa a cui tengo tantissimo è che tu dai una spiegazione chiara e limpida per i clienti - perché chiaramente è per questo che si chiama “finanza semplice”, quindi deve essere chiaro per i clienti, gli investitori, i risparmiatori italiani che hanno rapporto con me e anche con gli altri che non hanno rapporto ma mi piace una divulgazione – su che cosa significa “patrimonialista”.M.P.: In realtà, il concetto di consulenza patrimoniale e quindi il concetto della figura professionale del patrimonialista, è molto semplice. Se noi partiamo da un presupposto che ciascuno di noi, ciascuna famiglia, ciascuna azienda, ciascun imprenditore, ha un patrimonio e quando parliamo di patrimonio non parliamo di cose necessariamente da ricchi perché, io lo dico spesso, chi si è sudato un appartamento o il suo conto in banca, quello è un patrimonio che vale tanto quanto, se non di più, il patrimonio ovviamente del milionario. Quindi, partendo da questo presupposto è chiaro che un patrimonialista, un consulente patrimoniale, è un professionista che ha sviluppato la capacità e la visione di andare ad abbracciare un po' tutto quello che ruota attorno agli interessi patrimoniali di una famiglia. Qual è l'evoluzione naturale che sta seguendo il ruolo del consulente finanziario? Il consulente finanziario classico ha assunto nel tempo, perchè anche la consulenza finanziaria classica ha avuto una grande evoluzione partendo dal vecchio concetto di banca, si è trasformata in una professione quella del consulente finanziario, ha un ruolo sociale importante se ci pensiamo. Perché? Perché gli vengono affidati il patrimonio risparmio ovviamente delle famiglie italiane. È chiaro che però, se noi ci pensiamo bene, anche il miglior consulente finanziario – quello che ovviamente si approccia in maniera corretta con la diversificazione e la tutela del rischio, eccetera eccetera – se ci pensiamo bene, la miglior consulenza finanziaria e la migliore strategia finanziaria, può risultare vana o addirittura intaccata in maniera determinante per altre mille circostanze. Può essere un incidente sul lavoro, può essere un errore sul lavoro, può essere ovviamente una inabilità fisica, quindi un infortunio, può essere una successione ereditaria mal gestita, una crisi del rapporto di coppia (molto frequente). Tutti i fenomeni umani, sociali, familiari che vanno a intaccare in maniera determinante la nostra patrimonialità. Quindi qual è l'evoluzione? Il consulente finanziario che si evolve verso la consulenza patrimoniale, deve avere la capacità – visto che gestisce gli interessi delle persone e delle famiglie che entrano in contatto con lui – di allargare il proprio raggio di azione e quindi andare a contemperare, a mettere insieme quelle che sono le varie esigenze di una famiglia attraverso, ovviamente, una strategia globale.Quindi devo parlare non solo della parte finanziaria, che continuerò a gestire nel miglior modo possibile, ma dobbiamo aggiungerci dei pezzi. Mi devi parlare ovviamente di che lavoro fai, mi devi parlare del tuo modello di famiglia, perché oggi si sono moltiplicati i modelli di famiglia rispetto ai tempi dei nostri genitori, dei nostri nonni e ogni famiglia ha delle regole patrimoniali ben precise. La legge le ha diversificate. Quindi se io non conosco la famiglia, il modello al quale io appartengo, è difficile io sappia gestire correttamente la patrimonialità.Quindi il consulente patrimoniale non è un tuttologo.A.S.: Infatti, era proprio questo ti volevo dire.M.P.: Ci mancherebbe. Non si sostituisce all'avvocato, al notaio e al commercialista ma, attenzione, è il riferimento primario – in materia patrimoniale – delle famiglie. È un po' come il medico di base, per capirci, tu vai da lui per capire se devi fare qualcosa o se semplicemente è un raffreddore e devi tornarsene a casa. Dopodiché, ovviamente se ci sarà da intervenire, da prendere un prodotto o da prendere ovviamente una cura specifica, potranno essere necessari uno o più professionisti adatti a quel problema. Ecco, la stessa cosa vale per il consulente patrimoniale. Diciamo che è un po' il perno attorno al quale ruotano gli interessi delle famiglie. Ecco che, se non devi diventare un tuttologo - perché questo è pacifico e non esistono i tuttologi o tuttologhi - succede che sicuramente devi sviluppare una visione più ad ampio raggio su quella che è la patrimonialità. Questo è il concetto.A.S.: Bellissimo, infatti io su questo ci sto puntando moltissimo perché, come hai sentito nelle altre puntate che ho già fatto, ho fatto un'intervista ad un notaio, un'intervista ad un avvocato, un'intervista ad un commercialista. Ognuno ha la sua area però va integrata perché, giustamente come hai detto te, ognuno di noi che ha un minimo, anche una casa, quello è un patrimonio e va protetto come non solo i soldi sul conto corrente o quelli investiti in fondi o in azioni, ma la casa, il patrimonio, la successione, la protezione della propria famiglia. Questo è il discorso del patrimonialista e serve l'integrazione di tutte le varie competenze.M.P.: Chiaro. Anzi, ti dirò di più. Quando uno entra con la corretta visione, quindi la mentalità, “l'occhio” del patrimonialista, ha due obiettivi: il primo è quello di aiutare a far crescere il proprio cliente, tanto quanto lui. Nel senso che il consulente finanziario evoluto, quindi che cresce ed evolve, deve avere la capacità di trasmettere la stessa visione e gli stessi valori al suo cliente. In modo tale che il cliente percepisca l'opportunità di andare a parlare anche di altre cose. Quindi questo è un passo importante. Dopodiché, quando si vanno a prendere in considerazione i vari asset patrimoniali di un cliente – quindi oltre alla parte finanziaria andiamo ovviamente a vedere quale è la parte immobiliare, la parte aziendale, il modello di famiglia, eccetera – quello che impara il consulente finanziario evoluto, quindi un patrimonialista, è che il primo asset patrimoniale da gestire si chiama rischio. È chiaro? Noi, se ci pensiamo bene…A.S.: Però, perdonami, Massimo. Rischio non inteso a livello finanziario, rischio inteso come copertura assicurativa…M.P.: Rischio a 360°.A.S.: Esatto. Rischio assicurativo, rischio finanziario… rischio di tutto quanto. Perché poi le persone pensano solo se perde la borsa, ma non è solo questo. Si rischiano tantissime altre cose.M.P.: Guarda, purtroppo adesso abbiamo un esempio proprio vicinissimo a tutto quello che è successo a causa del maledetto Coronavirus, ne parlavamo spesso nei giorni di massima tensione dei mercati. Giustamente la gente è allarmata, è preoccupata, perché ha paura di perdere i propri soldi, ovviamente vede e sente i titoli nei giornali, nei media, eccetera eccetera, ed è spaventato. In realtà, statisticamente, quello è il minor rischio patrimoniale per una famiglia, quello che loro percepiscono come il maggiore solo perché ovviamente è emotivamente coinvolto. In realtà i più grandi rischi patrimoniali, cioè quelli che vanno a intaccare in maniera determinante sul patrimonio, sono quelli per i quali non c'è una minima attenzione da parte dei clienti. Cioè per farti capire, io che mi occupo quotidianamente di patrimonialità, ti dico che una successione ereditaria mal gestita oppure proprio non gestita, può andare a intaccare il tuo patrimonio in misura del 50% in un colpo solo. Perché? Divisioni ovviamente che non vengono fatte, quindi cointestazioni da dividere, dove si paga, dove si litiga, dove si devono andare a pagare gli avvocati. Gli immobili, che molto spesso ovviamente creano problemi di comproprietà e quindi di gestione, ma le aziende, prova a pensare il valore di un'azienda che è un asset patrimoniale di per sè che produce altri asset patrimoniali e che quando è sana produce ricchezza, se non gestita correttamente nella fase fisiologica e patologica, va ad incidere in maniera determinante sul patrimonio anche per valori oltre il 50%. Quindi, un buon consulente patrimoniale sa che il primo asset da gestire si chiama “rischio” e rischio in senso ampio. ..Se vuoi leggere tutta la trascrizione clicca qui sotto:https://bit.ly/323iWoA

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia Corpus Domini - Anno A (Gv 6,51-58)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Jun 9, 2020 6:56


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id= 6094OMELIA CORPUS DOMINI - ANNO A (Gv 6,51-58)Questa domenica celebriamo uno dei più grandi Misteri della fede, quello dell'Eucaristia, ovvero il Mistero del Corpo e Sangue di Cristo donati a noi come cibo e bevanda spirituali. Dell'Eucaristia trattano le letture che abbiamo appena ascoltato. La prima lettura parla della "manna", con la quale Dio nutrì il popolo d'Israele nel suo esodo attraverso il deserto. La manna era un pane disceso dal cielo che prefigurava l'Eucaristia. Il popolo d'Israele era in cammino verso la terra promessa; noi, in questo pellegrinaggio terreno, siamo protesi verso la Patria Celeste e siamo nutriti ogni giorno da questo Pane Celeste che è la Santa Comunione. Il cammino attraverso il deserto, da parte del popolo d'Israele, non fu privo di insidie, ma chi si mantenne fedele, nutrito da questa «manna sconosciuta» (Dt 8,16), giunse alla meta tanto desiderata. Anche il nostro cammino è difficoltoso, il deserto di questo mondo spesso ci tende delle insidie, ma, nutriti di questo celeste alimento che è l'Eucaristia, troveremo il vigore per procedere sicuri, nonostante il demonio, il mondo e la carne continuino a ostacolarci.Nel Vangelo, Gesù dice chiaramente: «Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Gv 6,51). Queste parole sono tra le più belle e consolanti di tutto il Vangelo. Il pensiero che Gesù vuole essere il nostro cibo che ci sostiene deve colmarci di gratitudine e di gioia. Con questa affermazione, Gesù dice apertamente che la manna che nutrì gli Israeliti nel deserto era solo un'ombra rispetto alla realtà. Il vero pane è Lui, è il Signore, e solo cibandoci di Lui avremo la Vita eterna. Poco dopo infatti afferma: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo [ovvero di Gesù] e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda» (Gv 6,53-55).Giustamente, l'Eucaristia è stata definita come il Sacramento dell'amore. Gesù non poteva darci prova più grande del suo amore che donandosi a noi sotto le sembianze di un po' di pane e di un po' di vino. L'Eucaristia è Gesù vivo e vero, in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Tale mutazione di sostanza avviene durante la Santa Messa, quando il sacerdote, dopo aver invocato la discesa dello Spirito Santo sul pane e sul vino, pronuncia le parole della Consacrazione, dicendo: «Questo è il mio Corpo... questo è il mio Sangue». In quel momento avviene il miracolo più grande che si possa immaginare: il pane e il vino diventano il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo. E Gesù, tutto intero, è presente in ogni frammento del Pane e in ogni goccia del Vino consacrato.Più di mille anni fa, un sacerdote stava celebrando la Santa Messa e, proprio al momento della consacrazione, fu colto dal dubbio se veramente il pane e il vino diventano il Corpo e il Sangue del Signore. Proprio allora, Dio volle dimostrare con un miracolo evidentissimo la verità di tale dottrina, trasformando anche visibilmente il pane in carne e il vino in sangue. La cosa più strabiliante è che, a distanza di oltre mille anni, si possono ancora vedere questa carne e questo sangue che hanno le caratteristiche di una persona viva. Questo Miracolo Eucaristico è custodito a Lanciano, in Abruzzo, ed è sempre meta di numerosi pellegrinaggi.L'Eucaristia ci rende una sola cosa con Gesù. Al momento della Comunione, Gesù viene nel nostro cuore e quello è il momento più bello e prezioso della nostra giornata. In quel momento, come insegnava san Giovanni Maria Vianney, noi e Gesù siamo come due candele che si fondono insieme e alimentano un'unica fiamma. In quel momento, la nostra preghiera si unisce a quella che Gesù rivolge incessantemente al Padre a nostro favore, e così possiamo ottenere le grazie più grandi.Inoltre, l'Eucaristia ci rende una cosa sola anche tra di noi. Questo aspetto è messo in luce dalla seconda lettura di oggi, quando san Paolo afferma: «Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all'unico pane» (1Cor 10,17). Se io sono unito a Gesù e anche tu lo sei, ne consegue che, nel Signore, siamo una cosa sola. Per questo motivo, i cristiani di santa vita, anche se si vedono per la prima volta, si sentono uniti da un vincolo di carità ed è come se si fossero da sempre conosciuti. L'Eucaristia annulla le distanze: uniti a Gesù, saremo un cuore e un'anima sola.Quanto triste è invece lo spettacolo di tanti cristiani che tra di loro non si sopportano e parlano male l'uno dell'altro! In questo modo, nella pratica, rinnegano la loro fede. In questa solennità siamo chiamati a fare un serio esame di coscienza su quella che è la nostra carità. Se amiamo l'Eucaristia, che è il Corpo di Cristo, non possiamo non amare i nostri fratelli, che formano il Corpo mistico di Cristo. Ogni volta che riceviamo Gesù, ogni volta che ci avviciniamo a Lui, presente nel Tabernacolo, noi ci rendiamo vicini a tutti fratelli, in modo particolare a quelli più cari al nostro cuore e a quelli più cari al Cuore di Gesù.Da questa solennità, inoltre, deve scaturire il vivo desiderio di ricevere spesso la Comunione, in grazia di Dio, premettendo la Confessione se sulla coscienza abbiamo qualche grave peccato. La Comunione frequente è la grazia più bella con cui abbellire la nostra anima ed è la gioia più grande che possiamo dare al Cuore di Gesù.

BASTA BUGIE - Islam
Aisha Silvia Romano e Asia Bibi: due donne a confronto

BASTA BUGIE - Islam

Play Episode Listen Later May 19, 2020 17:46


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6134AISHA SILVIA ROMANO E ASIA BIBI: DUE DONNE A CONFRONTO di Lorenza FormicolaEsistono due mondi che non si incontreranno mai, neanche come imputati del tribunale del politicamente corretto perché non si tratta di questi argomenti e resteranno per sempre uno di fronte all'altro alla corte dell'onestà intellettuale. Perché uno di questi mondi si porta tantissimo sui media, l'altro non avrà mai un ruolo da protagonista sul proscenio della cattiva coscienza occidentale.Da una parte di questi due mondi c'è Asia Bibi dall'altra che Aisha Silvia Romano. Quando Asia Bibi viene arrestata è il 19 giugno del 2009; è una giovane donna cristiana madre di cinque figli, che mentre andava a prendere un po' d'acqua con un secchio in un pozzo del suo villaggio le altre donne presenti le dicono che "Haram" vietato all'islam! Non può bere, non può toccare quell'acqua e nasce una discussione e a quel punto le intimano una repentina conversione all'islam, perché Asia è cattolica. Ma Asia si rifiuta, "Credo in Gesù" è la sua prima risposta. Le donne la circondano, esigono un giuramento ad Allah. Allora Asia replica "Gesù Cristo è morto sulla croce per i peccati dell'umanità. Che cosa ha fatto il vostro profeta Maometto per salvare gli uomini?". Una domanda retorica che fai in primis a se stessa "Perché dovrei convertirmi ad Allah?". Ma questa domanda rivolta alle compagne di lavoro costa ad Asia Bibi la condanna a morte. Viene accusata di blasfemia, resta in carcere per 9 anni. Verrà anche la magistratura a trovarla dietro quelle sbarre; le chiederanno ancora di convertirsi all'islam, una scelta che la libera e le salverà la vita le promettono. Ma Asia non crede né cede a quella ipocrita libertà. "Io ho ringraziato di cuore per la proposta ma ho risposto con tutta onestà che preferisco morire da cattolica che uscire dal carcere da musulmana. Sono stata condannata perché cristiana. Credo in Dio e nel Suo grande amore. Sì, mi avete condannata a morte perché amo Dio. Sarò orgogliosa di sacrificare la mia vita per Lui". Sarà questa la risposta della cattolica Asia Bibi a chi le aveva ancora, dietro le sbarre, promesso la salvezza in cambio di un giuramento ad Allah.Passeranno gli anni e con essi le sentenze seguiranno senza sosta. Asia Bibi sarà sottoposta a tutti i gradi di giudizio: nove anni lontana dai figli e dal marito nel braccio della morte pakistana in una lurida cella, mentre per il popolo pakistano, per gran parte della politica e per gli imam di tutto il mondo, ma soprattutto per quelli locali, Asia Bibi deve morire. Già troppa accondiscendenza nelle aule di tribunale: va impiccata! Già troppe sentenze, troppo tempo! Era una decisione per il mondo islamico pakistano, ma anche per quello mondiale, che andava presa subito. Non doveva neanche finire in tribunale. La legge nera sulla blasfemia parla chiaro infatti c'è la pena capitale per chiunque sia reo di bestemmia contro il profeta, il Corano e i suoi contenuti. La bestemmia di Asia Bibi è stata quella di non riconoscere Allah come il suo dio.ASIA BIBI DEVE MORIRE!Le proteste nel paese, ogni anno di più, si moltiplicano e raggiungono anche le piazze animate da imam locali di Francia, Inghilterra, Germania. Ci saranno manifestazioni nel centro delle capitali europee con cartelli che recitano "Asia Bibi deve morire!". L'assoluzione e l'eventuale liberazione dal carcere di Asia vengono definiti come il risultato di un accordo con l'occidente e che sia anatema quest'accordo, dicono i musulmani. Ma quando, ad ottobre del 2018, finalmente viene assolta dalla corte suprema il Pakistan è in fiamme. Il palazzo della Corte Suprema quel giorno ad Islamabad viene circondato da 300 poliziotti; le proteste mettono a ferro e fuoco il paese. La Corte cede alle proteste del partito islamico sunnita e, non solo la giovane donna non viene subito liberata e continuerà a restare in carcere per molti mesi, ma su Asia pende anche il divieto di lasciare il Pakistan. Questo vuol dire una condanna a morte, non più per mano del governo, ma dei cittadini islamici. Questo "accordo", con molte virgolette, mette fine alle sommosse che hanno bloccato le principali città come se il popolo islamico in quel momento con quel divieto di lasciare il Pakistan che pende sulla testa di Asia Bibi trova conforto: in qualche modo la faremo fuori. Eppure il Pakistan continua un pochino a lamentarsi, il mondo islamico continua a lamentarsi in ogni angolo del pianeta. È così che soprattutto nella capitale e nelle principali città pakistane i cristiani sono costretti a restare a casa in quei giorni. Le forze di sicurezza presidiano chiese e altri edifici religiosi. I dimostranti per giorni, prima di quell'accordo, avevano sfilato bruciando fotografie di Asia Bibi. La avevano disegnata con un cappio alla testa e la scritta "Impiccatela".Solo il 29 maggio 2019 la corte suprema del Pakistan respinge sia il ricorso contro l'assoluzione di Asia Bibi che il divieto di lasciare il paese. Grazie anche all'egregio lavoro del suo avvocato e ad alcuni aiuti della comunità internazionale, ma soprattutto accidentale, grazie a un accordo internazionale l'8 maggio del 2019 l'avvocato ottiene di far ricongiungere la giovane donna con la sua famiglia, nel frattempo costretta a vivere nascosta in Canada e oggi Asia è in Canada. Quegli anni di prigionia significano una tensione tale che Asia inizia a soffrire di disturbi cardiaci. Significheranno violenze e sevizie, maltrattamenti e umiliazioni. Racconterà di quando le fu messo un collare al collo talmente stretto da farle mancare il respiro, era attaccato a una lunga catena alle manette della guardia che la tirava, come fosse un cane. Racconterà cosa significa essere donna e cattolica in un paese islamico. E dirà siamo chiamati sciuri, che sta per colui che pulisce i bagni; quando facciamo i documenti identità siamo obbligati a dichiarare la nostra religione. Il nostro passaporto ha un colore particolare, è nero. Prima ancora di aprire sanno che siamo cristiani; il che vuol dire una sola cosa: discriminazione.SILVIA ROMANOMentre Asia vive la sua lunga agonia, in quelli stessi mesi del 2018, una ragazza italiana, partita per l'Africa per fare la cooperante con una ONLUS, viene rapita. Anche se la ricostruzione dei fatti che oggi tutti conosciamo più che di rapimento lascerà intendere che è stata tradita, da chi si trovava con lei nella Onlus in Kenya e quindi venduta ai terroristi islamici e trasportata, portata in Somalia. Dopo circa un anno e mezzo di silenzio di prigionia il governo italiano paga il riscatto ai terroristi islamici di Al-Shabaab. La ragazzina che era partita come Silvia Romano ritorna come Aisha.Aisha in arabo è la madre dei credenti, la più importante delle spose di Maometto. Aveva 6 anni Aisha quando viene perfezionato il contratto di matrimonio con il profeta di Allah che nel frattempo ne aveva 50; è così che Silvia vuole conservare la memoria di una delle spose maomettane e iniziare la sua nuova vita. Lo ha reso noto, l'abbiamo visto tutti, a tutto il mondo appena è atterrata a Ciampino. Ci hanno ripetuto in questi giorni di non poter giudicare la conversione di una giovane donna, che la fede è un fatto personalissimo nel quale nessuno può entrare. È bellissimo, se non fosse che l'Islam non è un fatto puramente personale, non lo è mai. Il velo, la cui invenzione è politica e non vi è traccia nel Corano, è il modo con cui l'Islam ha deciso di coprire le sue donne. È una specie di elmo, simbolo di una guerra culturale che la religione di Maometto combatte contro l'occidente, è simbolo di una separazione. La funzione è quella di protezione dall'esterno e questo significa che ciò che le donne islamiche hanno intorno, a ovest del mondo, in Occidente, la terra che abitano i crociati, i cattolici, i cristiani è un pericolo, qualcosa da cui ci si deve guardare perché impuro come impure sono le parti del corpo femminile (capelli, collo, a volte mani e spalle per gli abiti islamici più rigidi) della donna che dai 9 anni deve iniziare a coprire per non disturbare o distrarre l'uomo che le considera concupiscibili.E allora come si può non giudicare offensivo quel velo o come qualcosa di privato di personale. Silvia avrà sicuramente subito pressioni e violenze anche psicologiche, nonostante ad oggi però non ha fatto che negarle aggiungendo di non essere mai stata carcerata e sempre trattata bene. Probabilmente quel velo, con cui è atterrata in Italia e che non ha voluto togliersi neanche nei giorni successivi e che non è un abito somalo ma solo islamista era una tattica di sopravvivenza. Non lo sappiamo. Quell'abito è quello a cui Asia Bibi non ha voluto cedere e di cui Silvia, Aisha, si è comunque rifiutata di liberarsi una volta riconsegnata alla sua famiglia; anzi ha rivendicato quel velo e quel nome.UNA VACANZA STILE AVVENTURAGiustamente, fa notare però Fausto Biloslavo, tutto ciò lascia immaginare che abbia trascorso più una vacanza stile avventura nel mondo piuttosto che un sequestro a questo punto. Perché per un ospite più che un ostaggio non si paga un consistente riscatto per vederla fuori dall'inferno jihadista somalo e soprattutto ci si chiede se la ragazzina sia disposta a condannare prima o poi il rapitore del gruppo armato islamico Al-Shabaab, quelli che utilizzano la bandiera nera dello Stato islamico anche se sono in gran parte affiliati ad Al Qaida. Giustamente la vaghezza delle deposizioni che Silvia Romano ha fatto agli inquirenti dopo quasi due anni di silenzio lasciano domande irrisolte: perché non fornire tanti dettagli? Per reticenza? Un modo per impedire di arrivare ai sequestratori? Incapacità di intendere e di volere? Ci racconterà la storia o forse no. Per adesso la vicenda della nuova Aisha e della sua conversione ha lasciato un segno che non è scenografico ma talmente reale che passerà ancora molto tempo prima che si smetta di parlarne.

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Don Camillo ed il rifiuto della comodità

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Apr 21, 2020 5:18


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6084DON CAMILLO E IL RIFIUTO DELLE COMODITA'Una mattina arrivarono in piazza alcuni uomini del comune e presero a scalzare coi picconi uno dei colonnotti. Un attimo dopo don Camillo era sul posto."Questo è il sagrato," disse "e non si tocca." "Il sindaco ci ha ordinato..." tentò il capo della squadra. "Dite al sindaco che, se vuol cavare le colonne, venga lui" lo interruppe don Camillo. In altri tempi Peppone non avrebbe esitato un minuto e sarebbe piombato in piazza armato di piccone, vanga e mazza. Ma gli anni passano anche per i sindaci comunisti: così prese le cose con calma e arrivò in piazza soltanto dopo un'ora, al volante di una delle enormi macchine escavatrici impegnate nei lavori del Ponte Nuovo.Arrestò il bestione a qualche metro da uno dei colonnotti e abbassò il braccio della macchina. Scese, imbrigliò il colonnotto con la fune d'acciaio penzolante dalla cima del braccio e don Camillo lo lasciò fare. Poi, quando Peppone stava per risalire sul macchinone e azionare il braccio, don Camillo tranquillamente si sedette sul colonnotto. Anche se il Concilio ha esautorato i parroci a favore dei vescovi e dei laici, non è consentito sradicare un colonnotto sul quale sta tranquillamente seduto un parroco, e la piazza in un attimo si riempì di gente. "Lei non può ostacolare lavori di pubblica utilità decretati dal comune!" urlò Peppone a don Camillo."Lei non può asportare queste colonne piantate sul terreno della chiesa dal molto reverendo parroco don Antonio Bruschini nel 1785" replicò don Camillo accedendosi un mezzo toscano. Ma anche Peppone si era preparato."Reverendo," urlò Peppone "lei dimentica che nel 1796 questo territorio entrò a far parte della Repubblica Cispadana e quindi..." "Quindi," gli saltò sulla voce don Camillo "se Napoleone non fece cavare queste colonne non le può certo far cavare lei che, mi permetta, è assai meno importante di Napoleone".La cosa era arrivata in curia e la curia aveva mandato il segretario del vescovo per convincere quel vecchio e ottuso parroco...Due giorni dopo, piombava in canonica il segretario del vescovo. Il giovane sacerdote, come tutti i preti progressisti della nouvelle vague, disprezzava e detestava i vecchi parroci..."Reverendo!" gridò. "È mai possibile che lei non perda occasione per dimostrare la sua insensibilità politica e sociale? Che cosa significa questa sua nuova pagliacciata? Giustamente il signor sindaco, per incrementare il turismo e adeguare il paese alle nuove esigenze della motorizzazione, vuol creare nella piazza un ampio posteggio e lei si oppone?""No: noi semplicemente non permettiamo che si tolga alla chiesa il sagrato.""Ma che sagrato! Lei non può occupare col sagrato mezza piazza. Non capisce che, oltre al resto, è un vantaggio anche per lei? Non si rende conto che molta gente non va alla Messa perché le chiese non hanno spazio per posteggiare le macchine?""Sì, lo so, purtroppo" rispose calmo don Camillo. "Però non ritengo che la missione di un pastore d'anime possa essere quella di organizzare dei posteggi e delle messe yé-yé per offrire ai fedeli una religione fornita di tutti i comfort moderni. La religione di Cristo non è e non può essere né comoda né divertente."Era un banale ragionamento da prete e il segretario esplose:"Reverendo, lei dimostra di non aver capito che la Chiesa deve aggiornarsi e deve aiutare il progresso, non ostacolarlo!""Lei, invece, non ha capito che il suo 'progresso' ha preso il posto di Dio nell'anima di troppa gente e il demonio, quando passa nelle strade degli uomini, non lascia più puzza di zolfo, ma di benzina. E che il Pater Noster non dovrebbe più dire 'liberaci dal male' ma 'liberaci dal benessere'." [...]"Don Camillo, lei dunque si rifiuta di obbedire.""No. Sua eccellenza il vescovo ci ordini di trasformare il sagrato in un parcheggio e noi obbediremo anche se il Concilio ha stabilito che la Chiesa di Cristo deve essere la Chiesa dei poveri e, di conseguenza, non dovrebbe preoccuparsi delle automobili dei fedeli." [...]

Arte Svelata
Vincent Van Gogh: dal Giardino della canonica a I mangiatori di patate

Arte Svelata

Play Episode Listen Later Mar 30, 2020 7:37


Versione audio: Lo sciagurato furto del Giardino della canonica a Nuenen in primavera (Spring garden), capolavoro di Vincent Van Gogh, costituisce, certamente, un danno incalcolabile per l’umanità, come ogni volta che un’opera di un grande maestro viene sottratta alla fruizione di tutti. Giustamente, il direttore del Singer Laren Museum, Jan Rudolph de Lorm, ha commentato: […] L'articolo Vincent Van Gogh: dal Giardino della canonica a I mangiatori di patate proviene da Arte Svelata.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia VI domenica del Tempo Ordinario - Anno A (Mt 5,17-37)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Feb 11, 2020 7:29


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5972OMELIA VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A (Mt 5,17-37)Il brano del Vangelo che abbiamo appena ascoltato è ricco di spunti per la nostra riflessione ed è difficile approfondire ogni tema in una sola omelia. Cercheremo di riassumere tutto nel modo più semplice. Gesù insegna ai suoi discepoli e dice: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento» (Mt 5,17). Poi, a conferma di tutto ciò, afferma che non passerà un solo "iota" o un solo "trattino" della Legge. Lo "iota" era la più piccola lettera dell'alfabeto ebraico e i "trattini" erano dei segni posti per distinguere bene le lettere simili. In poche parole, Gesù afferma che il Nuovo Testamento non è contro l'Antico Testamento, ma lo perfeziona.Durante l'esodo, Dio aveva dato la Legge ad Israele per mano di Mosé. Ogni israelita era pienamente consapevole di questo: Dio è l'autore della Legge mosaica. Ora, con la predicazione di Gesù, avviene qualcosa di molto importante. Gesù, infatti, afferma più volte in questo brano di Vangelo: «Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai [...]. Non commetterai adulterio [...]. Non giurerai il falso [...]. Ma io vi dico [...]». Con questa affermazione: «Ma io vi dico», Gesù voleva chiaramente perfezionare la Legge che Dio aveva dato a Mosé e intendeva chiaramente insegnare che Lui è Figlio di Dio, quindi Dio stesso. Solo Dio, infatti, può portare a perfezione ciò che Lui stesso ha dato. Quale uomo potrebbe presumere tanto? Questo piccolo particolare è un chiaro insegnamento riguardante la Divinità di Gesù: Egli è il Figlio di Dio.In che cosa ha perfezionato la Legge antica? In questo discorso riportato dal brano evangelico di oggi, Gesù perfeziona il quinto, il sesto e il secondo Comandamento. Il quinto Comandamento dice: «Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio» (Mt 5,21). Gesù porta a compimento questo comando di Dio facendoci comprendere che si calpesta questo precetto non solo uccidendo materialmente qualcuno, ma anche con l'odio e il rancore. Spesso si sente dire: «Io sono a posto, non ho ucciso e non ho rubato». A parte il fatto che i Comandamenti non sono due ma sono dieci, rimane da dire che tante volte non si uccide con una pistola o una spada, ma con la propria lingua, seminando calunnie e cattiverie contro il nostro prossimo. Giustamente si dice che ne uccide più la lingua che la spada. In poche parole, alla luce dell'insegnamento di Gesù, per osservare il quinto Comandamento non basta non uccidere e non odiare, bisogna amare anche i nostri nemici e pregare per loro.Il sesto Comandamento dice: «Non commetterai adulterio» (Mt 5,27). Gesù porta alla perfezione questo comando, dicendo: «Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore» (Mt 5,28). Per osservare bene questo Comandamento, dunque, bisogna evitare gli sguardi pericolosi e bisogna combattere contro i pensieri molesti. I pensieri si possono paragonare a delle mosche fastidiose: l'importante è cacciarle sempre via pregando e distogliendo la mente. Il "sentire" non è l'"acconsentire"; e, finché si combatte, non si è ancora caduti. Gesù, inoltre, ci dà un grande insegnamento per riuscire ad osservare il sesto Comandamento: bisogna fuggire le occasioni prossime di peccato. Così devono essere interpretate le esigenti parole di Gesù: «Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te...» (Mt 5,29). Non sono parole da prendere alla lettera, ma da interpretare nel senso che dobbiamo essere decisi ad allontanare dalla nostra vita tutto ciò che è di pericolo per la purezza del nostro cuore. Pensiamo a certe false amicizie, a certi divertimenti pericolosi, a certi spettacoli indecenti, ecc. Se uno scherza con il fuoco si brucia anche senza volerlo. San Filippo Neri insegnava che questa battaglia – la battaglia per la purezza – si vince fuggendo, ovvero allontanando tutte le occasioni pericolose.Il secondo Comandamento insegna di non pronunciare invano il Nome del Signore. Da ciò si capisce che giurare il falso va contro questo precetto, dal momento che giurare significa prendere Dio come testimone di ciò che si sta dicendo. Gli ebrei erano consapevoli di questo e consideravano un grande peccato giurare il falso. Gesù però dice: «Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra [...]. Sia invece il vostro parlare: sì, sì, no no; il di più viene dal Maligno» (Mt 5,34-37). La Chiesa insegna che è un peccato grave giurare il falso e che è un peccato veniale – comunque sempre un peccato – giurare il vero in cose di poco conto. Giurare è qualcosa di molto serio e può essere fatto, secondo l'insegnamento costante della Chiesa, solo per cose molto importanti, pensando che, in quel momento si prende Dio come testimone. Da ciò si comprende come sia brutto giurare per cose da poco; o, peggio ancora, per cose false.Ecco l'insegnamento di questa pagina di Vangelo. Esso ci insegna a non limitarci ad una osservanza solo esteriore, ma a purificare profondamente il nostro cuore. Maria Santissima, la prima Discepola di Gesù suo Figlio, ci insegni ad essere fedeli a queste parole.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia V domenica del Tempo Ordinario - Anno A (Mt 5,13-16)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Feb 6, 2020 5:13


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5971OMELIA V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A (Mt 5,13-16)Ogni cristiano ha il dovere di mettere in pratica le parole di Gesù che abbiamo appena ascoltato: «Voi siete il sale della terra [...] voi siete la luce del mondo [...]. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli» (Mt 5,13-16).Insegnava san Giovanni Crisostomo che non ci sarebbe bisogno di parole se la nostra vita risplendesse in questo modo; non ci sarebbe bisogno di maestri, se noi predicassimo con le nostre opere; non ci sarebbe un pagano, se noi fossimo cristiani come si deve. Scriveva un santo missionario sul finire del XIX secolo dalla lontana Cina: «Se l'Europa fosse veramente cristiana, questa grande nazione si sarebbe già convertita al Vangelo».Il fatto è che, purtroppo, molti rifiutano il Vangelo a motivo del cattivo esempio che diamo. Sant'Antonio da Padova scriveva in un suo sermone: «Cessino, ve ne prego, le parole e parlino le opere». Proprio così: devono parlare le nostre opere! In questo modo saremo sale della terra e luce del mondo. In questo modo noi saremo dei piccoli missionari anche senza dire parola.Per chi, invece, è chiamato a predicare con la parola, si impone una legge: quella di mettere in pratica ciò che predica agli altri. È inevitabile che non venga accolta la predicazione quando questa non è seguita dall'esempio. Gli alunni infatti – diceva san Giovanni Crisostomo in una celebre omelia – osservano la condotta dei maestri e, se vedono che anche loro sono presi dagli stessi difetti, o addirittura da peggiori, come potranno ammirare il Cristianesimo?Questo grande Santo scriveva inoltre: «Quando io cerco in te i segni per riconoscerti cristiano, trovo segni del tutto opposti. Se volessi giudicare chi sei dai luoghi che tu frequenti, dalle persone corrotte con le quali ti trovi, dalle parole che niente hanno di serio e di utile, direi che nulla mi resta per riconoscerti cristiano». Queste parole, purtroppo, tante volte potrebbero essere dette di ciascuno di noi.Giustamente, san Francesco di Sales si chiedeva: «Che differenza passa tra il Vangelo e la vita di un santo?». Era poi lui stesso a dare la risposta: «È la stessa differenza che vi è tra una sinfonia scritta sul rigo musicale e una sinfonia eseguita!». Ed è così: nella vita di un santo, o perlomeno di un fervente cristiano, impariamo come si mette in pratica il Vangelo. Noi tutti, inoltre, dobbiamo sforzarci di essere questa "sinfonia eseguita" per tutti i fratelli che incontreremo sul nostro cammino. San Giovanni Crisostomo insegnava che, per questo motivo, dovremo rendere conto a Dio non solo delle nostre colpe, ma anche del danno che rechiamo agli altri con il nostro cattivo esempio.In che modo possiamo essere anche noi sale della terra e luce del mondo? Compiendo le buone opere di cui parla Gesù nel Vangelo di oggi. Per buone opere non si intendono solo le opere di misericordia le quali non devono mai mancare, ma anche tutte le singole virtù. Per essere concreti, ricordo ora brevemente quelle che sono le virtù e quelli che sono i vizi capitali. Tra le virtù più belle vi è la fede, la speranza, la carità; poi la pazienza, la purezza, l'umiltà, la mitezza, la semplicità. Sono tantissime le virtù e siamo chiamati ad esercitarle ogni istante della giornata. I vizi capitali, invece, sono sette: superbia, accidia, lussuria, ira, gola, invidia e avarizia.Ogni volta che ci facciamo prendere da questi vizi, noi diamo una contro-testimonianza e allontaniamo le anime dalla Verità; se, al contrario, eserciteremo le virtù e le buone opere, saremo luce che illumina, sale che dà sapore.

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XXIV domenica tempo ordinario - Anno C (Lc 15,1-32)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Sep 12, 2019 4:27


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5756OMELIA XXIV DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C (Lc 15,1-32)Il brano del Vangelo di questa domenica ci presenta diverse parabole chiamate le "parabole della misericordia". Prima di tutto abbiamo ascoltato la parabola della pecorella smarrita e poi ricondotta all'ovile; subito dopo quella della moneta ritrovata; infine la stupenda parabola del figliol prodigo.Il più grande insegnamento di queste parabole riguarda l'infinita Misericordia di Dio. Se grande è il nostro peccato, ancor più grande è la Bontà di Dio. Egli costantemente cerca le pecorelle smarrite, fà di tutto per portarle alla conversione, suscitando salutari rimorsi di coscienza e permettendo a volte anche delle sofferenze affinché il peccatore rientri in se stesso e rifletta sulla sua infelice condizione. Proprio come si legge nella parabola del figliol prodigo: il figlio ritornò in se stesso solo quando si vide ridotto alla fame.L'inizio della conversione è questo rientrare in se stessi per riflettere. Giustamente sant'Alfonso diceva che meditazione e peccato non vanno mai insieme: se ci abituiamo a meditare ogni giorno, troveremo la determinazione di abbandonare il peccato. Un tempo si insisteva molto sulla meditazione dei cosiddetti "Novissimi", ovvero sulle ultime realtà, sulla morte, il Giudizio, l'inferno e il Paradiso. Ritorniamo a queste meditazioni, ci doneranno molta luce. Per meditare basta poco. Bisogna, innanzitutto, mettersi alla presenza di Dio, ovvero essere raccolti, e leggere con calma un libro spirituale. Quando si trova un brano che ci colpisce particolarmente, ci si ferma a riflettere e ci si domanda: "Cosa vuole dirmi Gesù con questa frase?". Si riflette e si conclude poi la meditazione con un proposito pratico di miglioramento. Come il figliol prodigo, anche noi sentiremo l'ispirazione a rialzarci, a tornare a Dio, a cambiare profondamente la nostra vita, e diremo: «Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: "Padre, ho peccato verso il cielo e verso di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio"» (Lc 15,18-19).Da tutte e tre queste parabole emerge, inoltre, la gioia che vi è in Cielo per ogni peccatore che si converte. Al termine del primo racconto Gesù dice: «Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione» (Lc 15,7). Concludendo la seconda parabola Gesù afferma: «Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte» (Lc 15,10). Infine, la parabola del figliol prodigo si conclude con le parole del padre rivolte al figlio maggiore: «Bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato» (Lc 15,32).Vogliamo anche noi dare questa gioia a Gesù. Rallegreremo il suo Sacratissimo Cuore convertendoci personalmente, lottando con tenacia contro i nostri difetti. Gli daremo una grande gioia, inoltre, adoperandoci per la conversione di tanti nostri fratelli che vivono lontani da Dio. Ci adopereremo alla loro conversione con la nostra preghiera, innanzitutto, sull'esempio di Mosè (cf Es 32,11), il quale, subito dopo il peccato degli israeliti, che si erano costruiti un vitello di metallo fuso, supplicò il Signore e ottenne per loro la Misericordia divina.Ci adopereremo per la conversione dei peccatori con l'offerta dei nostri sacrifici. Da soli non hanno valore, ma uniti al Sacrificio di Gesù diventeranno molto efficaci. La Madonna a Fatima insegnò ai tre Pastorelli ad offrire continuamente preghiere e sacrifici. In poche parole, questo è il grande insegnamento che ci viene dalle sei Apparizioni della Madonna a Fatima

BASTA BUGIE - Cinema
FILM GARANTITI: The song (2014) *****

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Mar 20, 2019 7:33


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5583THE SONG: SPETTACOLARE FILM SUL MATRIMONIO di don Stefano BimbiThe Song è un film americano del 2014 che in Italia purtroppo non ha avuto il risalto che meritava nonostante sia un ottimo prodotto. Narra la storia di David King, famoso cantante country, che aveva peccato di adulterio con la moglie di un amico. Dopo il suicidio di quest'ultimo cerca di rimediare al suo errore rifacendosi una vita e sposando la sua donna... La sacralità del vincolo matrimoniale è il tema principale di tutto il film.Jed King è suo figlio, che cerca di seguire le orme del padre nella musica e sembra non riuscire a sfondare... almeno finché non accetta di cantare in un vigneto durante una festa di paese dove incontra Rose, la figlia del proprietario della vigna. Jed si innamora immediatamente e in seguito i due si sposano. Il suo talento sboccia, scrive finalmente canzoni sue, ispirate dal suo amore per la moglie, e in poco tempo gli si apre la porta del successo. Ma sarà proprio la sua popolarità che rischierà di fargli perdere tutto quello che è invece importante nella vita.LA COSTRUZIONE DEL TEMPIOLa trama del film contiene un fitto intreccio di simboli e richiami alla Parola di Dio. L'intero racconto si intreccia infatti con i brani del Cantico dei Cantici, del Qoelet, libri attribuiti a re Salomone di cui il protagonista del film ricalca le orme. Infatti, Salomone, prima di essere re, si chiama Jedidja, da cui il diminutivo Jed.Salomone è figlio del re David, come Jed di David King. Sia Salomone che Jed sono poeti e cantori della gloria di Dio (Salomone e soprattutto suo padre David hanno composto la gran parte dei salmi contenuti nella Bibbia, canti al Dio altissimo). Re Salomone costruisce finalmente un tempio al Dio degli ebrei che suo padre Davide avrebbe voluto fare, ma non fu in grado. Anche Jed costruisce un "tempio", in pratica una piccola cappella nella vigna dove poi si sposerà con Rose.Interessante il tema della vigna che nella Bibbia è un potente simbolo del popolo di Israele e che Gesù riprenderà in un'importante parabola per mostrare che il proprietario della vigna è suo Padre. Inoltre la costruzione della cappella nel film diventerà un costante parallelo con la vita matrimoniale. Per il matrimonio la cappella ha appena la struttura esterna, ma necessita di essere completata durante la vita. Con alti e bassi, Jed arriverà anche a distruggerne una parte al termine di una litigata con la moglie, ma alla fine la cappella viene completata con pareti imbiancate e la croce sulla facciata. Evidente il simbolo da applicare alla vita sponsale: il giorno del matrimonio la costruzione della vita a due è appena iniziata e, tra alti e bassi, la vita matrimoniale va costruita giorno per giorno con fatica, impegno e soprattutto perdono reciproco.CHIEDERE A DIO LA SAGGEZZASe qualcuno non fosse ancora convinto del parallelo tra il protagonista del film e Salomone basta dire che a metà della storia Jed, incalzato dalla fidanzata a chiedere un dono a Dio, fa una preghiera per ricevere la sapienza.Ma come fu per il grande Salomone, la sapienza non sarà sufficiente a preservare Jed dal peccato. Infatti, il successo tiene Jed lontano da casa per lunghi periodi, durante i quali la mancanza di comunicazione e di intimità tra lui e la moglie Rose diventa difficile da gestire. Jed si sente chiamato con le sue canzoni a dare qualcosa ai suoi fan e non coglie il pericolo nel mettere al primo posto il lavoro.Dal canto suo Rose è troppo legata alla casa paterna e non segue il marito proprio quando lui è più debole ed esposto alla tentazione. Così Jed, dopo essere stato messo alla prova per mesi e mesi, alla fine cede alle avances di Shelby Bale, una giovane musicista dallo spirito libero, con cui Jed condivide un tour. E la situazione, che era stata in bilico per mesi, finisce per precipitare.La narrazione fa cogliere nettamente questo salto: il tempo che prima scorre lento, diventa all'improvviso vorticoso, come la vita di Jed che sembra un aereo in avvitamento verso il basso.I riferimenti alla Bibbia sono continui: i versetti scandiscono il ritmo della narrazione. Senza forzature, la sapienza biblica sottolinea i passaggi della vicenda ed evidenzia la normalità, quasi la banalità, della tentazione e della presunzione di poter essere più forti del male.Jed rischierà di perdere non solo la sua famiglia, ma anche se stesso. Nel film non manca il lieto fine, che evidenzia la fatica del perdono e della redenzione. Non si tratta di un semplice "vissero felici e contenti", ma soltanto un nuovo inizio... una strada mai in discesa, perché è la strada della vita di ciascuno su questa terra.Jed, il protagonista, è interpretato da Alan Powell della rock band cristiana Anthem Lights e la musica è senza dubbio una parte importante della sceneggiatura. Giustamente la versione italiana del dvd mette i sottotitoli alle canzoni per sottolinearne l'importanza ai fini della trama.Nel film la narrazione è avvincente e appassiona. Numerosi temi secondari, come i tatuaggi, l'alcol e la droga, rendono interessante il film. Inoltre, i dialoghi e soprattutto la voce narrante attraverso il testo biblico danno una profondità importante, un senso di immedesimazione che lascia il segno. Insomma un film da non perdere e da utilizzare anche come spunto di discussione in famiglia e con gli amici.

Carcassa
Il podcast delle bambole (Sarah + Conigliastro): Trumors, recuperone e traduzioni infelici

Carcassa

Play Episode Listen Later Nov 29, 2018 83:55


Finalmente si registra una puntata canonica! Dopo svariati spin off il conigliaccio e la magniloquente Sarah si ritrovano in uno sgabuzzino per registrare (e non è manco una battuta) e condividere col mondo intiero news sui prossimi film d'uscita ai cinema (quindi andateci, brutte carcasse putrescenti), recuperoni su film da recuperare (ma dai) con la valenza ambivalente che tale rubrica vien fatta più per esortare chi registra a recuperarli che viceversa. Giustamente ogni tanto ci si perde in divagazioni, viaggi ancestrali e traduzioni italiote di titoli originali e non avendo voglia di editare ve le beccate tutte ma proprio tutte.In ordine sparso abbiamo fatto anche qualche ringraziamento a chi ci ascolta, a chi ci sopporta e a chi è degno di essere seguito (a prescindere faccia parte dell'ambiente oscuro o meno).In bocca al lupo mannaro.

QuarantaDueGradi il podcast di CiboCrudo
Cosa significa mangiare crudo e quali sono le differenze?

QuarantaDueGradi il podcast di CiboCrudo

Play Episode Listen Later Nov 20, 2018 24:01


Benvenuti in questa nuova puntata, iniziamo subito a freddo: cosa significa mangiare crudo e quali sono le differenze?La differenza sostanziale che c'è tra un cibo crudo e un cibo cotto sta nella perdita di micronutrienti, che sono sostanze essenziali nella nostra alimentazione, sufficienti già in piccole quantità. I micronutrienti che vengono ridotti o persi con la cottura sono: vitamine, enzimi, sali minerali, acqua organica. Spiegaci meglio questi micronutrientiVediamo nello specifico cosa sono queste sostanze. Avrai già sentito parlare degli enzimi e probabilmente sai che fanno bene, ma non sai esattamente il perché. Proviamo, quindi, a fare un po’ di chiarezza. Quasi tutti gli enzimi conosciuti sono delle proteine, sono catalizzatori delle reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo. Sappiamo che ne esistono di diversi tipi, tra cui gli enzimi digestivi e gli enzimi metabolici. Noi approfondiremo gli enzimi metabolici che attraverso la scomposizione del cibo in nutrienti più semplici aiutano il nostro organismo a velocizzare la digestione (questo significa catalizzatori). Gli enzimi sono estremamente termolabili, come tutte le proteine. Quando la temperatura sale sopra i 43 °C infatti ha inizio la denaturazione irreversibile delle proteine e quindi comincia la degradazione dei nutrienti. Con la cottura non facciamo altro che sovraccaricare il nostro organismo nella digestione ed impoverirlo, perché uccidiamo gli enzimi. Senza un’adeguata presenza di enzimi la digestione è più complessa e lunga: e noi potremmo, andare incontro ad una cattiva digestione, al malassorbimento di nutrienti o la fastidiosa pancia gonfia. Ogni alimento contiene dei propri enzimi che ci aiutano a digerirlo: sì proprio così! Molti alimenti già contengono gli enzimi che ci aiuteranno nella loro trasformazione e digestione, sempre che quell’alimento non venga cotto! Quello che ti consiglio è di preferire vegetali freschi, biologici, di stagione e portati a giusta maturazione, oppure usare alimenti sempre maturi, biologici e di stagione, ma essiccati sotto i 42 ° per non uccidere gli enzimi.Quindi gli enzimi sono davvero importanti e spesso non è che se ne parli molto. Quali altri micronutrienti si preservano con gli alimenti crudi?Le vitamine sono d’importanza vitale per la nostra salute, sono indispensabili alle funzioni vitali e la loro carenza può provocare gravi disturbi. Il loro nome significa “amine della vita”. L'organismo non è in grado di sintetizzarli, quindi bisogna assumerli con il cibo. Il loro fabbisogno varia in funzione di età e sesso, gravidanza e allattamento. Tutte le vitamine di cui abbiamo bisogno si trovano nel cibo nelle quantità giuste, per assumerle ogni giorno bisogna mangiare una certa varietà di alimenti freschi...altrimenti l’industria degli integratori sintetici è tra le più ricche: basta andare in farmacia e si troverà una vasta gamma, tra la quale non ci resta che l’imbarazzo della scelta!Ma vi siete mai chiesti, con tutto il cibo che abbiamo a disposizione, perché molte persone fanno ricorso a questi integratori? Perchè anche malesseri come stanchezza, stress e nervosismo, emicrania e tante altre, piccoli sintomi possono essere riconducibili ad una carenza di vitamine! Purtroppo nella nostra società tutti questi piccoli campanelli d’allarme vengono considerati come normali, ma normali non sono. E si risolve correndo in farmacia a comprare integratori sintetici. Invece proprio la regolare assunzione di vitamine tramite gli alimenti può avere effetti importanti nella prevenzione di numerose malattie. Possiamo dire che le vitamine sono molecole essenziali per la vita umana e possiamo classificarle in:•vitamine idrosolubili >> sono solubili in acqua, sono la vitamina C e le 8 vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, biotina, vitamina B6, vitamina B12 e acido folico). Proprio perché sono idrosolubili l'organismo le elimina velocemente con le urine; per questo devono essere assunte regolarmente con l’alimentazione.•vitamine liposolubili >> sono solubili nei grassi; per questo possono essere immagazzinate nel tessuto adiposo, sono la vitamina A, la vitamina D, la vitamina E e la vitamina K.•vitamine termostabili >> cioè resistenti al calore•vitamine termolabili >> che si vanno a perdere con il caloreMolto interessante! Cosa altro si preserva meglio?Ci sono i sali minerali, che sono principi nutritivi non energetici, presenti in piccole quantità negli alimenti, e sono presenti nel corpo umano per circa il 4% del peso totale. I sali minerali sono sostanze inorganiche normalmente assunte attraverso il cibo e l'acqua. Bilanciare la loro assunzione è molto importante. Un'alimentazione varia ed equilibrata è l'arma migliore per mantenersi in forma: nessun cibo contiene tutti i minerali di cui l'organismo ha bisogno e nelle giuste proporzioni, mentre evitare la monotonia, ad esempio mangiando verdure sempre diverse, aiuta a fare il pieno di tutti gli elementi di cui si ha bisogno. Fortunatamente a differenza degli enzimi e delle vitamine, la cottura non altera i sali minerali presenti nel cibo, tuttavia, cucinare le verdure in acqua può in parte disperderli. Sali minerali, vitamine ed enzimi, potremmo produrli senza ingerirli?Il tuo corpo non riesce a produrre da solo i sali minerali, ma senza di loro non puoi vivere. I sali minerali vengono eliminati con la diuresi e la sudorazione, per cui è necessario reintegrarli di continuo, per questo motivo la frutta e la verdura, che contengono grosse quantità di minerali, non devono mai mancare sulla tavola quotidiana. A cosa ci servono tutte queste informazioni?Tutte queste informazioni, ora che le avete sentite possono sembrare anche banali. Infatti, se ci pensiamo, tutti i dottori consigliano di mangiare 5 porzioni di frutta e verdura durante il giorno, logicamente cruda (questa raccomandazione l’aggiungo io!), è una nozione base che ci sentiamo ripetere da piccoli, “mangia frutta e verdura che ti fa bene”, ma purtroppo non la seguiamo. Pensiamo agli innumerevoli tipi di verdura che esistono e a quanta ne mangiamo cruda e quanta invece ne cuociamo: la sproporzione è esagerata! Prima di prepararci un piatto di verdura pensiamo a questo: che tutti i micronutrienti che la verdura contiene di sicuro non li troveremo in un piatto di verdura cotta, quindi non stiamo nutrendo in nostro corpo ma solo riempendolo!Una domanda che mi verrebbe spontanea è: gli alimenti freschi sono ricchi di acqua, se si cuociono, si perde sicuramente. Questo è importante o irrilevante?Per ultima, ma non ultima in importanza, io ho detto che tra le sostanze che vengono perse con la cottura c'è l'acqua. Certo, mi direte “l'acqua?”. Che differenza c’è tra l'acqua nei cibi crudi e cibi cotti? L'acqua è presente nei cibi crudi, tra cui verdure e frutta, ed è importantissima! L'acqua che viene contenuta negli alimenti crudi infatti ha la corretta proporzione che rende il cibo che mangiamo più digeribile e più assimilabile senza contare che quell'acqua è già stata trasformata dalla frutta e dalla verdura, che, filtrandola dal terreno, l’hanno anche arricchita. Quindi non è l'acqua che noi beviamo dalla bottiglia. Un altro consiglio che spesso credo tutti abbiamo sentito è quello di non bere durante i pasti, ma lontano. Certo quello che hai detto è molto utile e quasi rivoluzionario e spero che nel quaderno degli esercizi che hai preparato, tu ci abbia dato dei primi suggerimenti. Ma ti voglio chiedere: è facile da fare questo cambiamento?Lo so che è difficile cambiare da un giorno all’altro introducendo troppe sane abitudini, specialmente se pensiamo che le nostre abitudini sono il risultato di secoli. Come bere durante i pasti: non è facile non bere durante i pasti considerando che si mangia spesso quasi tutto cotto, infatti cuocendo abbiamo tolto l’acqua dagli alimenti e sentiamo il bisogno di assumerla dall’esterno. Il modo più corretto di introdurre l’acqua nel nostro organismo è tramite gli alimenti e bevendo lontano dai pasti. Ne viene da sé che gli alimenti crudi sono più digeribili: -perché contengono acqua -perché contengono enzimi -perché contengono tutti i micronutrienti necessari per una buona digestioneNon possiamo accusare una verdura di essere pesante e indigesta, quando siamo noi che con la cottura l’abbiamo modificata. Io faccio sempre un esempio: i cavoli se li cuoci puzzano, magari tante persone non li riescono a digerire, cosa normale perché durante la cottura si trasformano; ma gli stessi cavoli, però crudi sono buonissimi e vengono digeriti in maniera ottima, come anche i peperoni! Prima di dire che qualcosa è indigesto, io ti consiglio di provarlo crudo. Senza considerare che un alimento crudo essendo pieno di tutte le sostanze nutritive che ci servono, ci rende sazi perché viene riconosciuto dal cervello come nutriente per il nostro corpo, (anche quest’altro argomento sarà poi approfondito in un altro podcast).Sicuramente utile per tutti ascoltare queste informazioni, cosa altro ci puoi dire?Sull’alimentazione c’è un mondo da dire, e invece si crede che sia tutto semplice, banale. Quando pensiamo al Paradiso che è comunque il luogo per antonomasia più bello e perfetto che ci possa venire in mente cosa immaginiamo? Un frutteto, rigoglioso, verde brillante, carico di frutti maturi e colorati, dove per mangiare bastava raccogliere frutta. Nessuno immagina Adamo ed Eva davanti a una pentola a mangiare lo stufato. Prendiamo come esempio la natura: nessun animale in natura cuoce i suoi cibi, l'unico animale che mangia il suo cibo cotto è l'uomo.Giustamente nei secoli questa pratica ha permesso all'uomo di sopravvivere, ma continuare oggi che non c'è più bisogno di sopravvivere, sarebbe assurdo, non ci serve a nulla. Già! Purtroppo mangiamo cibo sempre tutto uguale, abbiamo perso la maggior parte della nostra biodiversità e il cibo coltivato spesso e volentieri è impoverito, da colture che pensano

Carcassa
L'ereditarietà è una cosa seria, signora mia: recensione al sapor di rissa su Hereditary

Carcassa

Play Episode Listen Later Oct 2, 2018 86:46


Prima puntata del nuovo corso, semmai è esistito un corso vecchio o nuovo che sia, dove il duo diventa trio e si aggiunge la pulzella Sarah, mordace e tenace sostenitrice dell'orrore e degli orrori.In questa puntata si affronterà, in una novella tavola triangolare, la disputa sul presunto film horror dell'anno: Hereditary, le radici del male di Ari Aster.Chi l'osanna a capolavoro moderno e chi lo indica come la peggio merda, giusto per usare epiteti morigerati da una parte che dall'altra. Chi avrà ragione? Giustamente, come saggezza popolare impone, la virtù sta nel mezzo e infatti il Coniglio Conigliastro si dondola saggi o e virtuoso fra i due, pendendo più verso la quota rosa, non per galanteria.Ci si scusa per la qualità audio, ma i giovani si sa. vivono d'impeti e strafalcioni.La sigla, come sempre e per sempre, è di quel geniaccio irreprensibile di Beppe Floria.

Daniele Fabbri - Contiene Parolacce
00 - Ostia, spot radiofonico fa incazzare - giustamente - tutti!

Daniele Fabbri - Contiene Parolacce

Play Episode Listen Later Aug 9, 2018 11:01


Uno spot radiofonico tenta di sdrammatizzare l'episodio della "testata" di Roberto Spada,fallendo miseramente.

Storia della civiltà cristiana | RRL

La guerra civile spagnola non scoppiò per cause esterne: fu l’ultima manifestazione del conflitto più che secolare tra due Spagne, quella cattolica e tradizionale e quella degli afrancesados, imbevuti delle idee della Rivoluzione francese. Ciascuna delle due parti, nazionalisti e repubblicani, trovarono sostegno a livello internazionale, in base ad affinità ideologiche ed a considerazioni di potenza e di interesse nazionale. Giustamente la guerra civile spagnola fu però chiamata la Cruzada, poiché la contrapposizione fu soprattutto di carattere religioso.

SermoniOnline Audio
Un’estate per … inveire giustamente contro i malvagi

SermoniOnline Audio

Play Episode Listen Later Aug 5, 2013 45:00


estate contro giustamente