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Dante e Bruno alla scoperta della musica con Renato Pezzano! In questo podcast, con tema principale la musica, conosciamo la carriera di Renato Pezzano, chitarrista proveniente da Potenza.
“A questa età già dallo psicologo? “ Perché no, piuttosto. In questo nuovo appuntamento dei Perché, insieme a Dino e alla piccola Andrea, andremo a capire l'importanza di questa figura. Voi credete che lo psicologo sia solo per i pazzi? Premete play e vi ricrederete.
Carissimi ascoltatori, bentrovati in questo nuovo podcast dei perchè. Può sembrare noioso, invece è più divertente di quanto crediate. Dai vostri carissimi speaker , Buon ascolto
Ma vi siete mai chiesti perché si dice che i comunisti mangino i bambini? Ad ogni vostra domanda c'è sempre una risposta che vi daranno i vostri lasagnini. Mi raccomando non giudicate un comunista dalla copertina. Ad ogni modo, non vi resta che ascoltare!!!!!! #radiolasagneverdi
Oggi 27 gennaio, giornata della memoria, abbiamo in studio un ospite speciale proprio per ricordare questo giorno. Altro non vi diciamo, no spoiler. #radiolasagneverdi
Eccoci ritrovati nel terzo appuntamento del nostro nuovo format dei Perché. Vi siete mai chiesti perché nella piazza della vostra città ci sono tanti cittadini o cittadine che, muniti di cartelli e tanta voce, iniziano a manifestare? Niente paura, te lo spiega Radio Lasagne verdi. Cliccate play e che il vostro ascolto abbia inizio!
Vi è mai capitato di sentire stereotipi, critiche e pregiudizi sulla scuola superiore che frequentate o nella carriera futura che vorreste intraprendere? Non vi sembra ingiusto? In questo secondo appuntamento andremo a tirare fuori dal sacco diversi luoghi comuni secolari, che seppur offensivi e dispregiativi, noi li andremo anche a commentare con goliardia. Premete play e ascoltateci!!!!!
Voi lasagnini e lasagnine vi siete mai posti tanti perché senza avere risposta? Vi siete mai chiesti perché effettivamente i bambini ci chiedono sempre perché? Questo è il vostro giorno fortunato, perché da oggi, ogni giovedì, risponderemo ad un dubbio che vi a sempre incuriositi, o per meglio dire ad un perché. Restate connessi per sentire dei mitici podcast!!!
Get a 15% discount to attend Midwest Solar Expo with discount code: CPH15. www.MidwestSolarExpo.com/, the premier B2B solar and clean energy event in the region. Many consumers would like to choose renewable energy but either can't afford it or don't know how. But what if you didn't need a solar panel on your own rooftop to access solar power? What if you could share a solar farm with others in the community to get affordable power when you need it? Bruce Stewart is President and CEO of Perch Energy, a Boston-based clean energy technology and services company focused on accelerating access to community solar. Bruce has decades of experience leading both energy and technology companies, and he is committed to Perch's mission of making cleaner energy options more accessible for all. To date, Perch has enabled more than 6,300 community solar subscriptions for homes, businesses and municipalities, providing more than $9.7M in customer savings. On this episode of Clean Power Hour, Bruce joins Tim to explain how community solar leverages the shared economy to help more people be carbon neutral, providing equitable availability of clean energy sources in low- and middle-income neighborhoods. Bruce discusses what we can do to facilitate the exponential growth of community solar, describing how he thinks about using incentives to make the transition to clean energy faster. Listen in to understand how Perch serves its asset owner partners in subscribing customers and learn how community solar helps consumers act on their values to choose clean energy solutions.Key TakeawaysBruce's background as an energy executive bringing choice to consumersWhy the opportunity to make clean energy solutions more accessible attracted Bruce to Perch Perch's presence in markets where community solar is enabled or emergingPerch's commitment to providing equitable availability of clean energy sources in low- and middle-income neighborhoodsThe benefits of community solar in terms of energy cost savings and economic improvement How community solar leverages the shared economy to help more people be carbon neutralWhat we can do to facilitate the exponential growth of community solarHow Bruce thinks about using incentives to make the transition to clean energy fasterHow Perch serves its development and asset owner partners in subscribing and managing customers over time Bruce's plans for the $7.2M in Series A funding Perch raised in MarchConnect with BrucePerch EnergyConnect with Tim Clean Power Hour Clean Power Hour on YouTubeTim on TwitterTim on LinkedIn Email tgmontague@gmail.com Review Clean Power Hour on Apple PodcastsResourcesIllinois Renewable Portfolio StandardsUrbana Municipal Electric AggregationSunPowerIllinois PowerCorporate sponsors who share our mission to speed the energy transition are invited to check out https://www.cleanpowerhour.com/support/ Twice a week we highlight the tools, technologies and innovators that are making the clean energy transition a reality - on Apple,
Signore e signori, gentildonne e gentiluomini, amici, cittadini, romani, marzo è arrivato e se ne è andato via, intantoche che un anno è passato in questa pandemia.In attesa di notizie al di là della manica e al di là dell'oceano, di un messia Salvatore camuffato da fiale di liquido trasparente, noi cavalieri, baluardi dell'informazione tecnologica e tecnocratica, ancora una volta siamo qui a difendervi dalla massa informe e abnorme di informazioni inutili, sovrastrutturate e capziose.PerchéPerché, ebbene sì, anche se il terzo mese dell'anno è giunto senza alcuna novità, martedì 20 aprile Apple scenderà dall'Olimpo con un nuovo chinotto a presentarci qualcosa di qua e qualcosa di là.Siamo stati additati non per i capelli lunghi, quanto per le nostre idee più o meno radicali, ma chi bene ci conosce sa che siamo i primi ad essere dubbiosi, sospettosi, e dietrologisti nei confronti dell'azienda con la mela gigante morsicata.Ed è perEd è per questo e altre 1000 piùEd è per questo e altre 1000 più futili motivi che martedì, 20 aprile 2021, alle ore 18:30, invitiamo tutti voi signori, ma soprattutto signore, ad ascoltarci in diretta live su Runtimeradio.it, e anche a guardarci negli occhi per una diretta in streaming totale, globale, mondiale, maiale!Si diceSi dice che Tommaso Cuoco presenterà nuove tavolette, forse un portachiavi che costa 10 volte il suo valore, ma noi siamo tutti qui ad aspettare una nuova incarnazione del processore che sta cambiando il mondo, e di conseguenza cambierà un pochettino anche noi.Ma chi sono io per dirvi cosa potrete ascoltare e quali strabilianti notizie usciranno insieme ad un coniglio dal cappello del californiano più snob del mondo?Io sono Alex Raccuglia ma qui con me avrò dei colleghi ben più preparati, ben più energici, ben più cazzuti: Davide Gatti, il sopravvissuto all'accrocchio, Roberto Marin, l'architetto imperfetto, e Filippo Strozzi, l'avvocato digitale.Non sta a me alzare vieppiù l'asticella dell'attesa, di conseguenza lascio parlare gli altri difensori della giustizia virtuale:Che altro aggiungere a cotanta maestosità?Siete tutti invitati martedì 20 aprile alle 18:30 per Molladetta Pprimavera una diretta in streaming sia in audio che in video; troverete tutte le informazioni nelle note di questo episodio e nel gruppo Telegram https://Telegram.Me/technopillzriot.Ricordatevi: questi eventi non valgono niente senza le nostre faccione perplesse è un po' ridicole a commentare e a cazzeggiare un pochettinin…Il video dell'evento in streaming:https://www.facebook.com/runtimeradio/videos/241550391048494TechnoPillzFlusso di coscienza digitale.Vieni a chiacchierare sul riot: https://t.me/TechnoPillzRiotContribuisci alla Causa andando su: http://runtimeradio.it/ancheio/
Signore e signori, gentildonne e gentiluomini, amici, cittadini, romani, marzo è arrivato e se ne è andato via, intantoche che un anno è passato in questa pandemia.In attesa di notizie al di là della manica e al di là dell'oceano, di un messia Salvatore camuffato da fiale di liquido trasparente, noi cavalieri, baluardi dell'informazione tecnologica e tecnocratica, ancora una volta siamo qui a difendervi dalla massa informe e abnorme di informazioni inutili, sovrastrutturate e capziose.PerchéPerché, ebbene sì, anche se il terzo mese dell'anno è giunto senza alcuna novità, martedì 20 aprile Apple scenderà dall'Olimpo con un nuovo chinotto a presentarci qualcosa di qua e qualcosa di là.Siamo stati additati non per i capelli lunghi, quanto per le nostre idee più o meno radicali, ma chi bene ci conosce sa che siamo i primi ad essere dubbiosi, sospettosi, e dietrologisti nei confronti dell'azienda con la mela gigante morsicata.Ed è perEd è per questo e altre 1000 piùEd è per questo e altre 1000 più futili motivi che martedì, 20 aprile 2021, alle ore 18:30, invitiamo tutti voi signori, ma soprattutto signore, ad ascoltarci in diretta live su Runtimeradio.it, e anche a guardarci negli occhi per una diretta in streaming totale, globale, mondiale, maiale!Si diceSi dice che Tommaso Cuoco presenterà nuove tavolette, forse un portachiavi che costa 10 volte il suo valore, ma noi siamo tutti qui ad aspettare una nuova incarnazione del processore che sta cambiando il mondo, e di conseguenza cambierà un pochettino anche noi.Ma chi sono io per dirvi cosa potrete ascoltare e quali strabilianti notizie usciranno insieme ad un coniglio dal cappello del californiano più snob del mondo?Io sono Alex Raccuglia ma qui con me avrò dei colleghi ben più preparati, ben più energici, ben più cazzuti: Davide Gatti, il sopravvissuto all'accrocchio, Roberto Marin, l'architetto imperfetto, e Filippo Strozzi, l'avvocato digitale.Non sta a me alzare vieppiù l'asticella dell'attesa, di conseguenza lascio parlare gli altri difensori della giustizia virtuale:Che altro aggiungere a cotanta maestosità?Siete tutti invitati martedì 20 aprile alle 18:30 per Molladetta Pprimavera una diretta in streaming sia in audio che in video; troverete tutte le informazioni nelle note di questo episodio e nel gruppo Telegram https://Telegram.Me/technopillzriot.Ricordatevi: questi eventi non valgono niente senza le nostre faccione perplesse è un po' ridicole a commentare e a cazzeggiare un pochettinin…https://www.facebook.com/events/1184060742051342TechnoPillzFlusso di coscienza digitale.Vieni a chiacchierare sul riot: https://t.me/TechnoPillzRiotContribuisci alla Causa andando su: http://runtimeradio.it/ancheio/
Ebbene sì: esistono fake news anche sulla Soap più famosa al mondo! Perché… Perché i soldi fanno girare il mondo!
Dopo Schrems II, il cloud USA è off-limits per i dati personali europei. Ma nessuno fa niente. Perché? Perché aziende e scuole si sono lasciate prendere in ostaggio e adesso, in piena sindrome di Stoccolma, si rischia che si ribellino contro chi cerca di liberarle. Ma non si liberano degli ostaggi senza correre il rischio di perderne qualcuno. Il Garante è avvisato.
Dopo Schrems II, il cloud USA è off-limits per i dati personali europei. Ma nessuno fa niente. Perché? Perché aziende e scuole si sono lasciate prendere in ostaggio e adesso, in piena sindrome di Stoccolma, si rischia che si ribellino contro chi cerca di liberarle. Ma non si liberano degli ostaggi senza correre il rischio di perderne qualcuno. Il Garante è avvisato.
Oggi saremo con voi con un altro salottino, questa volta un po' particolare. Perchè? Perchè avremo un argomento solido da cui partire per argomentare! Tra uno svarione e l'altro, parleremo delle nostre balene bianche, rimaste nei nostri pensieri e che ci perseguitano tutte le volte che dobbiamo iniziare una serie, del perchè le abbiamo abbandonate e di quanto possa essere "utile" o meno, in certi casi, accantonare un film o una serie TV che proprio non ci sta piacendo. Avete anche voi delle serie/film che rimpiangete di aver continuato o che, al contrario, avreste voluto finire ma sono rimaste lì, in sospeso? Fatecelo sapere! Link dell'articolo da cui abbiamo preso la lista: https://www.serialminds.com/2015/04/24/serie-tv-telefilm-abbandonare/ Profilo Instagram: https://www.instagram.com/chiwipod/ Profilo Twitter: https://twitter.com/chiwipod?s=20 Profili TV Time: Chiara1 (KiraChan) ChiaraBIS (chia_sound)
Investire in cultura è inutile? Non per l'Unione Europea, che investe nella cultura attraverso la politica di coesione. Perchè? Perchè la ricchezza storica, artistica, architettonica e monumentale di cui disponiamo può essere un'importante fonte di investimento e rilancio economico per il territorio, basti pensare all'indotto generato dal turismo culturale. Per questo, questa settimana PlaYOURope vi porta nel cuore dell'Umbria alla scoperta della Villa Mosaici di Spello, un tesoro archeologico divenuto museo grazie anche ai finanziamenti POR FESR. Ne abbiamo parlato con Moreno Landrini, Emanuele Proietti e Ciro Bechetti.
Questa puntata s’intitola: “Comprendi la tua ansia e cresci”. Perchè? Perchè le ansie e le paure non sono nemici, sono segnali, messaggi e alleati. Se pensi troppo all’ansia, finisci per diventare ancora più ansioso. Ma se decidi di ascoltare la tua ansia, la tua preoccupazione, di capire cosa ti dice e di trovare le risposte, scoprirai che anche le paure possono diventare strumenti preziosi per la tua crescita. Ti dicono di cosa hai bisogno, cosa devi lasciarti alle spalle, dove puoi migliorare, e, soprattutto, perché. Nella vita quotidiana, puoi mettere in atto piccole strategie che ti aiutano a star meglio anche nei momenti di transizione. Ma a lungo termine, devi ricordarti sempre che si tratta di passaggi, e che, come in ogni percorso nuovo, è naturale avere dei timori. Intanto, inizia dalle strategie che possono aiutarti, senza perdere mai di vista l’obiettivo finale, che è il rafforzamento della tua consapevolezza e del tuo equilibrio interiore. “Le preoccupazioni sono uno spreco di immaginazione” (W. Disney)
Autobiografia come scrittura terapeutica: non ci sono dubbi in proposito. Perché? Perché scrivere di sé ci fa bene per una serie di motivi. Non solo, la scrittura autobiografica permette di vedere con più chiarezza il proprio vissuto. non solo scrivendo il pensiero che mi genera ansia e paura viene scandagliato ma soprattutto succede una cosa meravigliosa, una delle tante magie della scrittura: diamo un nome al pensiero, lo identifichiamo con una o più parola e quindi lo ridimensioniamo.
Quando sei nella tempesta, Gesù è pronto a prendere la tua mano, se fissi lo sguardo su di lui e non sul vento. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 9 min.Tempo di ascolto audio/visione video: 33 min. La scorsa settimana abbiamo visto la tempesta che si abbatte sui discepoli mentre stanno vivendo la loro normale vita lavorativa Non stavano facendo nessuna attività per Gesù, non testimoniavano, non guarivano. Ma, semplicemente “vivevano”. Nella vita, come abbiamo detto le tempeste arrivano per tutti non solo per i credenti, non solo quando ce le aspettiamo perché sappiamo che satana vuole opposi alla nostra testimonianza, dove il male c'è, talvolta a motivo di satana, talvolta semplicemente perché viviamo in un mondo caduto Questa volta Gesù non è nella barca ma prima è a pregare su un monte, poi sulla riva sapendo che i discepoli avrebbero avuto bisogno del suo intervento. Gesù stavolta non calma il vento e le onde, ma prima si avvicina a loro... a piedi... sull'acqua... E i discepoli si spaventano a morte. Questa settimana vediamo le rimanenti quattro fasi contenute nel Vangelo di Matteo. “28 Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua». 29 Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull’acqua e andò verso Gesù. 30 Ma vedendo il vento {forte} ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» 31 Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» 32 E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò. 33 Allora quelli che erano nella barca lo adorarono, dicendo: «Veramente tu sei Figlio di Dio!» “ (Matteo 14:28-33) Fase 1: “Comandami di venire da te” “ Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua». Egli disse: «Vieni!»” (v. 28-29a) Attenzione, al momento per i discepoli non è cambiato nulla, le onde minacciose ancora ci sono, il vento anche... Gesù è vicino... ma non è ancora nella barca con loro! Per quanto Gesù possa amarci, per quanto il suo desiderio sia quello di aiutarci in tutte le nostre battaglie quotidiane, la decisione di seguirlo spetta solo a noi. Amo pietro, vorrei assomigliare a lui, perché è una persona focosa, perché ha un carattere forte (un caratteraccio, direbbero alcuni, ricordatevi che taglia un orecchio al servo di Caifa) perché parla spesso a sproposito (ricordatevi quando prima non voleva che Gesù gli lavasse i piedi poi voleva che gli facesse la doccia: “Lavami tutto!") é un impulsivo... ma è a persona sincera, e quando dice una cosa la dice dal cuore... senza calcolare l'importanza e il costo il costo di ciò che dice. La voglia di raggiungere Gesù è vera, crede con tutto se stesso che basterà che Gesù lo chiami per camminare sulla acque! In molti dicono che Pietro abbia ricevuto il battesimo quella notte: non è un battesimo in acqua (che non sappiamo quando è stato) e neppure un battesimo “nello Spirito” (forse quello è avvenuto quando ha detto «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Matteo 16:16) Ma è un battesimo “anomalo”; è un battesimo nella vergogna, un battesimo nell'ammettere che la sola parola di Cristo non mi basta per non affondare nelle onde della vita. Attenzione, l'affermazione che faccio è “forte”: “Come come? La Parola di Cristo, la Bibbia non mi basta per affrontare la vita? Cosa stai dicendo, Marco?” Già, perché Gesù risponde alla fede genuina di Pietro risponde nostra fede con un verbo all'imperativo: “Vieni”! Che cosa accade quando Gesù dà un ordine? “Gesù si svegliò, rimproverò il vento e disse al lago: "Silenzio! Calmati!" Il vento cessò, e subito ci fu una gran calma.” (Marco 4:39) “Gesù, tesa la mano, lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato». E in quell’istante egli fu purificato dalla lebbra.” (Matteo 8:3) “Allora, dov'è il problema, Marco? Dov'è la vergogna? Dov'è che non basta la Parola di Gesù?” Leggiamo i prossimi versetti: Fase 2: “ebbe paura” “ E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull’acqua e andò verso Gesù. 30 Ma vedendo il vento {forte} ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» ” (v. 29b-30a) Pietro era stato spaventato dalle onde fintanto che non era arrivato Gesù. Dopo essersi spaventato ANCHE di vedere Gesù che camminava sulle acque Pietro aveva fatto questa bella professione di fede: guarda negli occhi Gesù e grida: “Chiedimi di venire”. E realmente cammina sull'acqua... ma... "vedendo il vento {forte}". Non sono le onde il problema probabilmente neppure lo toccano, distoglie per un secondo gli occhi da Gesù... e vede... cosa? Vede qualcosa... che non si vede... vede il vento! Non sono le onde (che vede) a spaventarlo ma qualcosa di impalpabile, inafferrabile, invalutabile... Cosa ti spaventa di più di un problema? Il problema stesso, o l'attesa che arrivi un potenziale problema? Sapete, nella mia esperienza ho parlato con persone che stavano morendo per malattie lunghe e travagliate, e, incredibilmente, ho trovato quasi sempre persone serene nell'affrontare il male... la paura non c'era per la malattia... ma per cosa sarebbe venuto “dopo”. Per i non credenti era la paura di non sapere cosa accadeva dopo la fine, per i credenti cosa sarebbe accaduto ai propri cari... Sapete, spesso le cosa che ci spaventa di più non è quello che ci sta accadendo, ma quello che potrebbe accaderci nel futuro. In questo periodo di Coronavirus le nostre paure non sono perché siamo ammalati, ma perché potremmo ammalarci noi, o qualche nostro caro, oppure perché perderemo il lavoro, oppure perché non arriveremo a pagare le bollette o il mutuo... Gesù lo sa. Gesù ci conosce! “Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete {o di che cosa berrete}; né per il vostro corpo, di che vi vestirete... Non siate dunque in ansia, dicendo: “Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?” Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose.” (Matteo 6:25, 31-32) Pietro in mezzora è passato dall'essere preoccupato per il vento, all'essere preoccupato per il fantasma, all'essere preoccupato di affogare! Perché? Perché ha smesso di guardare Gesù, e ha fissato il problema. Perché la parola di Gesù ha valore nella nostra vita e agisce nella nostra vita se non è solo ascoltare ma è anche fare di quella Parola il centro della nostra attenzione e della nostra vita. Quando ci preoccupiamo affermiamo due cose: a) Gesù non si cura di me b) Dio non è in controllo. Questo si chiama “ateismo” La preoccupazione è la forma più comune dell'ateismo. Qual'è l'effetto della preoccupazione? La paura! “ebbe paura … gridò: «Signore, salvami!» .” Eccolo il vero battesimo di Pietro, quello nella vergogna, quello nell'ammettere che non mi basta ascoltare chi può salvarmi ma HO BISOGNO di chi mi salvi. Pietro fa la cosa giusta: GRIDA! La Bibbia è ricchissima di persone che GRIDANO, forse il libro più ricco di grida verso il Signore è il Libro dei Salmi, L'urlatore più famoso Davide. “Con la mia voce io grido al Signore” (Salmo 3:4) “Quando io grido, rispondimi, o Dio” (Salmo 4:1) “sii attento al mio grido; porgi orecchio alla mia preghiera” (Salmo 17:1) “Nella mia angoscia invocai il Signore, gridai al mio Dio.”(Salmo 18:6) Nei soli Salmi per 67 volte Davide ed altri GRIDANO al Signore … esattamente quello che ha fatto Pietro. Fase 3: “perché hai dubitato?” “ Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» " (v. 31) Pietro ha avuto il suo battesimo, e Gesù lo sottolinea con un gesto “fisico”: stende la sua mano. Che necessità aveva di farlo? Sarebbe bastato un millisecondo di un suo pensiero, e sarebbe sorto un monte sotto i piedi di Pietro. Ma Gesù VUOLE toccarlo: Gesù ama “TOCCARE”; anche il lebbroso che chiedeva guarigione: “«Signore, se vuoi, tu puoi purificarmi». Gesù, tesa la mano, lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato»” (Matteo 8:2-3) SE tu gli gridi in questo momento dove il mondo sembra affondare e tu assieme ad esso, lui sarà pronto a stendere la sua mano, a toccare la tua vita, a portarti dentro la barca. Sarà lui a fare più strada, sarà lui a metterci i muscoli per ritirarti su dalle onde. Non ti preoccupare, se hai avuto “paura”, se i problemi ti hanno distratto da lui. Gesù non ti condanna... come non ha condannato Pietro. Gli ha solo chiesto: “Perché?” E a Pietro e neppure a te, è richiesta una risposta. E' pronto ad afferrarti anche se hai “poca” fede, anche perché sa che anche con una fede grande quanto un granello di senape, puoi spostare le montagne e dirgli di gettarsi nel mare. Ma non vuole che tu dubiti mai del suo amore, e della sua presenza al tuo fianco! Fase 4: “il vento cessò” “E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò. Allora quelli che erano nella barca lo adorarono, dicendo: «Veramente tu sei Figlio di Dio!» “ (v. 32-33) Quando è che il vento cessa? Non quando Gesù raggiunge i discepoli, non quando Pietro si lancia con fede sulle acque, non quando Gesù afferra Pietro per un braccio... ma quando Gesù ENTRA nella barca con i discepoli. Cessa quando Gesù ENTRA nella quotidianità di Pietro e dei suoi compagni pescatori Se nella tua barca c'è Gesù, se nella tua quotidianità c'è Gesù, se nel tuo lavoro c'é Gesù, se nella tua famiglia c'è Gesù, la tua barca non può affondare. Non significa che non ci saranno tempeste (una la stiamo attraversando tutti) ma la tua barca non potrà affondare. Il Salmo 23 dice: “Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme. Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me.” (Salmo 23:2-4) Vedete? Anche qui il salmista parla della paura non di qualcosa che si vede (la morte), ma di qualcosa impalpabile, intoccabile, irreale, l'ombra! Esattamente come il “vento di Pietro! Quando Gesù è nella tua barca, qualsiasi sia la tempesta che affronti, fosse pure la tempesta della morte, non temere, sei al sicuro. Ma la cosa che mi colpisce di più di tutta questa storia, è il versetto finale: A quel punto gli altri che erano nella barca s'inginocchiarono davanti a Gesù, esclamando: "Tu sei davvero il Figlio di Dio!" (v. 33) Chi aveva ricevuto il miracolo? Pietro! Sarebbe stato lui a doversi inginocchiare! Ma la “poca fede” di Pietro ha reso possibile un miracolo per il quale le persone hanno proclamato che Gesù è il vero Figlio di Dio! La tua POCA fede, può portare altri ad inginocchiarsi e riconoscere Gesù come il Figlio di Dio, e come il Salvatore... se... Se... che cosa? Se la tua fede è sincera come quella di Pietro, che chiede a Gesù di farlo camminare sull'acqua Se il tuo sguardo è fissato su Gesù e non sul mondo attorno. Pochi giorni prima della crocifissione, ci furono centinaia di uomini e donne che accolsero Gesù cantando e osannando: “Molti stendevano sulla via i loro mantelli, e altri delle fronde che avevano tagliate nei campi. Coloro che andavano avanti e coloro che venivano dietro gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nei luoghi altissimi!»” (luca 11:8-10) Avevano Ascoltato Gesù? Di sicuro! Avevano fede? Forse alcuni si. Ma di una cosa erano mancanti: guardavano attorno, e il loro sguardo non era fisso su Gesù. Cinque giorni dopo, molte di quelle persone era in piazza a gridare “CROCIFIGGILO!” Non basta ascoltare Gesù, non basta leggere la Bibbia, non basta andare in chiesa, non basta gridare osanna, non basta pregare... se il tuo sguardo non è fisso su Gesù. Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Quando ti sembra di essere solo, di essere sola, ad affrontare la tempesta, sappi che c'è un amore che ti sta a fianco e vuole affrontarla assieme a te. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 9 min.Tempo di ascolto audio/visione video: 33 min. La settimana scorsa abbiamo visto una tempesta, dove Gesù era direttamente presente nella barca, e avevamo detto che se hai Gesù nella tua barca, la tua barca non potrà affondare. Ma c'è un'altra tempesta descritta nei Vangeli. La troviamo sia in Matteo che in Marco, e per sapere cosa realmente è accaduto, dobbiamo saltare tra i due brani. Oggi vedremo il racconto che ne fa Marco. Leggiamo assieme: “46 Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare. 47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra. 48 Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte [le quattro di mattina] , andò incontro a loro camminando sul mare; e voleva oltrepassarli, 49 ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono; 50 perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!»“(Marco 6:46-50) Questa volta il miracolo avviene in otto fasi differenti vediamo oggi le prime quattro. Fase 1: “vento contrario” “Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, ” (v. 48a) La settimana scorsa abbiamo visto una tempesta dove Gesù era DENTRO la barca... e dormiva. Questa volta i discepoli sono da soli ad affrontare le onde e la paura. Non erano lì per piacere, ma per lavoro, essendo pescatori. Andare per mare di notte era il LORO lavoro, non avevano “opzioni”; pescare o morire di fame. Somiglia molto alla situazione attuale: come credenti ci aspettiamo di essere attaccati quando parliamo di Gesù. Accettiamo i pericoli e persino la morte con coraggio se lo stiamo facendo per testimoniare Cristo... (Pensate a tutti i martiri cristiani uccisi nel Colosseo). Ma ci stupiamo, invece quando gli attacchi arrivano quando non stiamo facendo nulla per Gesù, quando semplicemente stiamo lavorando vivendo. Il Covid-19 non è un missile “dedicato”, satana non lo ha lanciato solo contro i credenti... ma contro l'umanità intera, perché lui odia tutti. Sapete, l'ambizione più grande di satana, è quella di “friggere” in olio bollente non solo i credenti, non solo chi parla di Gesù, non solo chi sta lavorando per Gesù, (certo, loro sono il suo obiettivo principale) ma tutti. Satana odia il mondo... mentre “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (Giovanni 3:16) Io penso che quando Gesù diceva: “... nel mondo avrete tribolazioni...” (Giovanni 16:33 a) non stesse pensando solo a noi, non solo ai credenti... ma a tutti indistintamente. Come stai reagendo a questo periodo travagliato? Hai paura? Ti senti solo, ti senti sola? Ti sembra che stai affrontando l'emergenza in perfetta solitudine, e non vedi all'orizzonte nulla e nessuno che possa alleviare le tue preoccupazioni? Ti do una buona notizia: non sei solo, non sei sola. Guarda la prima parte di questo versetto 48 di Marco: “Vedendo i discepoli che si affannavano a remare” Gesù non è disinteressato a quello che accade nel mondo; Gesù non ti guarda solamente quando stai lavorando per lui, ma sempre. Vi ricordate che cosa aveva fatto fino a quel momento Gesù? “Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare.” (v. 46) Che strano, un Dio (perché Gesù è Dio) che deve appartarsi per pregare... a se stesso? Noi, quando ci appartiamo, normalmente lo facciamo per pregare Dio. E Gesù, perché si apparta? Ce lo spiega Paolo; “... è alla destra di Dio e anche intercede per noi.” (Romani 8:34 b) E lui stesso dice: “Io prego per loro (i discepoli) non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi.” (Giovanni 17:9) Gesù vede anzi, pre-vede, vede prima quello che ti accadrà. E prega PRIMA che ti accada che tu possa farcela. Sappi che lui ha già pregato per te per quando affronterai momenti difficili, per quando perderai il lavoro, per quando vedrai andarsene una persona cara... per la tua paura di adesso! Ma Gesù non solo prega per te. Ricorda che Gesù non ha amore, Gesù è amore, e amore non è un sentimento, ma un'azione. Fase 2: “Gesù andò incontro a loro” “... verso la quarta vigilia della notte [le quattro di mattina] , andò incontro a loro camminando sul mare;.(v. 48b) Gesù non è intervenuto subito; ha lasciato che il vento si alzasse e le onde assieme. Quando interviene? Quando vede che la disperazione ha preso il sopravvento sulla logica e sulla fede. Stavolta decide di fare in un'altro modo rispetto alla tempesta precedente (Dio non fa mai le cose nello stesso modo... e Gesù neppure). Stavolta non “sgrida il vento”. Perché? Perché non è nella barca! Gesù preferisce “arrivare vicino abbastanza”, affinché tu possa vederlo, toccarlo, parlare con lui. Gesù non vuole farti da “balia” risolvere i tuoi problemi, a distanza, ma vuole essere coinvolto con la tua vita, toccarla, trasformarla... In una parola, entrare nella tua barca! Da cosa sono spaventati i discepoli? Dalle onde! Ma chi le crea le onde? Il vento! Il problema non era far calmare le onde, ma far cessare il vento. Le onde erano l'effetto visibile di qualcosa invisibile (il vento) Noi facciamo lo stesso: non mi spaventa perdere il lavoro, ma mi spaventa il suo effetto: non avrò di che far vivere i miei figli. Non mi spaventa il tumore, ma il suo effetto: la sofferenza mia e delle persone care che mi vedranno malato. Non mi spaventa il Covid-19, è invisibile, ma il suo l'effetto: la malattia, l'isolamento... Gesù decide di intervenire “a modo suo”, mostrandogli che le onde non sono un problema, che, addirittura, ci si può camminare sopra! Perché lo fa? Per dimostrare i suoi superpoteri? Gesù ha detto più di una volta che tutto ciò che stava facendo su questa terra erano esempi per chi avrebbe creduto in lui, e che le stesse cose che faceva lui sarebbero state possibili a chiunque avesse fede in lui. “Io vi ho dato un esempio da seguire: fate come me..” (Giovanni 13:15 PV) “In tutta sincerità, vi dico che chi crede in me farà le stesse opere che faccio io, anzi ne farà di più grandi ancora.” (Giovanni 14:12 PV) Sei spaventato, sei spaventata dall'effetto che il Covid-19 provoca nella tua vita, in termini fisici, in termini economici, in termini di separazione da amicizie? Quello di cui hai bisogno di più è seguire Gesù in questo preciso momento. Fare quello che lui ha fatto riprodurre le cose che lui ha insegnato. Dove trovi gli esempi di Gesù? Nella Bibbia. Se sei spaventato, se sei spaventata dagli effetti che la tempesta potrebbe avere sulla tua vita, leggi la Bibbia, nutriti di lei, rendila una parte indispensabile della tua vita quotidiana. Fase 3: “gridarono” “ ... e voleva oltrepassarli, ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono” (v.48b-49) Perché urlano? Non conoscevano Gesù? Non avevano forse già visto tutto quello che era capace di fare? Eppure, credetemi, accade spesso che Gesù ci mostri come fare a vincere gli effetti del vento che si alza nelle nostre vite, dicendoci di fare o di non fare qualcosa... e noi diciamo :”Naaa! Non è possibile!” E ci spaventiamo di ciò che ci chiede. Gesù conosce i nostri limiti, e non ci chiederà mai qualcosa che lui sa che non possiamo raggiungere. Paolo lo ha sperimentato, e dice: “So vivere nella povertà e anche nell’abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell’abbondanza e nell’indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.” (Filippesi 4:12-13) Paolo stava parlando della sua vita reale, di quello che vedeva nel piatto ogni giorno. Diceva che la forza di stare a pancia piena o a pancia vuota era data da Gesù, e che quella forza non era la sua ma quella di Gesù. Sei preoccupato, sei preoccupata di come sarà il tuo futuro di lavoro dopo il Covid-19? Stai “urlando” come i discepoli? Guarda allora la prossima fase. Fase 4: “Coraggio, non abbiate paura!” “... tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!»" (v. 50) Questa volta Gesù, a differenza della volta in cui era nella barca, la prima cosa che fa è confortare i discepoli quando il mare è ancora grosso. Perché? Perché Gesù non è ancora nella barca. Gesù sa che la cosa importante, non è far cessare lil vento, ma darti la vita eterna. Gesù sa che, per poterti venire vicino deve prima cacciare la paura. Gesù sa che, per poterti dare la sua potenza, deve essere assieme a te nella barca. Ti ripeto quello che ha detto C.S Lewis: “Dio sussurra nei nostri piaceri, parla nella nostra coscienza, ma urla nelle nostre pene: è il suo megafono per risvegliare un mondo sordo.” Dio sussurra nel vento ma urla nella tempesta. Gesù sa che per arrivare a te, deve cancellare il rumore assordante della tempesta. per far cessare le tue paure, anche al tempo del Covid-19. Giovanni dice: “Nell'amore non c'è posto per la paura; anzi l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo e non è perfetto nell'amore di Dio. “ (1 Giovanni 4:18 PV) Chi è la fonte dell'amore perfetto? Gesù è la fonte dell'amore; tutto l'amore che esiste nel mondo lo si deve grazie a lui! Sostituisci ora nel versetto “amore” con “Gesù”: “In Gesù non c'è posto per la paura; anzi lGesù caccia via la paura, perché chi non ha Gesù teme un castigo e non è perfetto nell'amore di Dio. “ (1 Giovanni 4:18 PV - parafrasi) Conclusione Siamo in una tempesta, e il vento non è cessato: ma Gesù vuole che tu non abbia paura, che domini le onde, anzi, che le usi come tappeto per i tuoi piedi “Allora Pietro lo chiamò: "Signore, se sei davvero tu, dimmi di venire da te, camminando sull'acqua!" "Vieni!" disse il Signore.” (Matteo 14:28-29 a PV) Il Signore vuole vederti camminare sull'acqua, perché assieme a lui le onde non fanno più paura. Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Come leggere in numeri delle statistiche quotidiane? Chi ascolta il bollettino giornaliero della Protezione Civile con tutti i dati aggiornati? Credo tanti di noi, peccato che i numeri che comunicano ogni giorno molto spesso non hanno senso. Sono numeri non aggiornati, sono numeri comunicati male, e peggio ancora sono numeri fuorvianti.Perché?Perché correlare grandezze diverse prendendo delle grandi cantonate è molto facile. Farsi fregare da una cosa che sembra intuitiva è l'errore più comune. Vediamo qualche esempio di deduzione errata.
Apri LinkedIn e trovi post sullo smart working. Fiumi di articoli sul “lavorare da casa” sgorgano in Rete come non si è mai visto. Perché?Perché siamo in emergenza e abbiamo scoperto lo smart working forse nel momento peggiore.Spinti dal virus stiamo lavorando da casa, non perché lo vogliamo ma per obbligo o paura.Cosa resterà una volta tornati alla normalità?Continua su: ⠀⠀https://www.MERITA.BIZ/223⠀⠀⠀♥ TELEGRAM ♥ ⠀⠀https://telegram.me/meritabiz ⠀⠀ ⠀⠀
Vuoi entrare nel nostro gruppo di lettura? Chiamarlo “gruppo di lettura” è eccessivo, ma ti prometto che se leggerai questa descrizione fino in fondo (1) capirai che cosa intendo e (2) ti unirai a noi. Allora... Due anni fa abbiamo fatto una scommessa con il podcast. Abbiamo riesumato dagli anni ‘40 la Bibbia del copywriting, il Robert Collier Letter Book, un mattone di 600 pagine che prima di noi nessuno aveva mai avuto il fegato di rendere accessibile al pubblico italiano. Non eravamo sicuri se quest’idea avrebbe fatto breccia, ma i copywriter sono come San Tommaso: si azzardano a dire l’ultima parola solo dopo aver testato con mano una buona idea. Per questo lo abbiamo tradotto e analizzato capitolo per capitolo per ben 28 puntate... ...ed è stata la rubrica che ha raccolto il maggior successo di tutto il podcast (arrivato con oggi alla puntata #110). Ne è uscito un densissimo audio-corso sul copywriting di quasi 30 ore che puoi trovare gratis sul podcast (#28-#56). E oggi, trascorsi 2 anni, abbiamo pensato che è arrivato il momento di ripartire con la stessa “buona idea”... Con la puntata #110 del podcast inauguriamo una nuova rubrica su The Boron Letters, il capolavoro di un’altra leggenda del copywriting, Gary Halbert. Un po’ come quei “gruppi di lettura” che si incontrano la sera per leggere un libro, solo che questo lo puoi ascoltare quando ti pare, dove ti pare e con chi ti pare. Due parole su chi era Gary Halbert: ► È considerato a furor di popolo il più grande copywriter mai esistito, il padre di una generazione intera di copywriter, ► Ha inviato e replicato circa 600 milioni di sales letter di successo in tutti gli Stati Uniti, ► Ha commesso un errore molto grave nella sua vita che lo ha portato a scrivere The Boron Letters... Mentre sul suo capolavoro, c’è una cosa sola da dire. Se ti stai approcciando adesso al copywriting, The Boron Letters è uno dei primi libri da cui cominciare. Perché? Perché è una raccolta di lettere che il caro Gary scrisse al figlio quindicenne Bond dal carcere di Boron, appunto, per insegnargli il mestiere di copywriter. È comprensibile, immediato, irriverente e… Ti insegna la via del copywriting ‘etico’ da uno che ha pagato caro per aver superato il confine fra il marketing e la truffa. In questa nuova rubrica analizzeremo con minuzia anche tutti quegli insegnamenti che un copywriter principiante non potrebbe mai cogliere. Insomma, puoi avere gratis una lente d’ingrandimento per partire con almeno due marce in più. *** Ecco un piccolo anticipo di quello che troverai in questa puntata: [01:54] The Boron Letters: il triste contesto in cui Gary Halbert, leggenda del copywriting, ha ideato la raccolta di lettere 'padre-figlio' più conosciuta e apprezzata dagli e adepti del marketing diretto- analizzata per le PMI italiane per la prima volta in questo podcast. [05:00] Gary Halbert è davvero il più grande copywriter mai esistito? Come prendere esempio dalla sua 'caduta' dopo aver raggiunto il record di 600 milioni di sales letter inviate e dopo aver accumulato 700 dipendenti (di cui 40 solo per incassare gli assegni dei clienti). [07:40] La preziosissima lezione che Gary Halbert nasconde sotto una lettera che parla di "allenamento da strada" da mettere in pratica tutti i giorni (accessibile solo ai copywriter con esperienza). [11:31] I 5 dispositivi della persuasione con cui Gary Halbert ha convinto il figlio adolescente a svegliarsi la mattina presto per fare un'ora di corsa - e che tu puoi usare per convincere CHIUNQUE a fare QUALSIASI COSA. [15:50] La tecnica che i copywriter come Gary Halbert 'rubano' agli scrittori di thriller e che ti permette di mantenere alto l'interesse del lettore lungo tutto il tuo copy, senza che tu debba sbracciarti come se fossi al mercato per attirare la sua attenzione o abusare della parola "devi". [21:55] Come mettere in pratica 2 dei più grandi insegnamenti per il business... racchiusi nelle parole di un'altra leggenda del copywriting Bond Halbert, l'allora quindicenne figlio di Gary Halbert nonché curatore della raccolta. [26:54] La pericolosa eredità di Gary Halbert. Come il copywriter che ha pagato per primo per i propri errori ha creato una 'cattiva' generazione di copywriter. [31:44] Come Gary Halbert permetteva ai suoi studenti di sbloccare il meccanismo del copy moscio o della scrittura formale. *** RISORSE MENZIONATE: ►► Le nostre nuove risorse avanzate sulla scrittura persuasiva: https://www.copypersuasivo.com/shop-benvenuto ►► L’unico servizio in Italia di formazione e revisione per sviluppare la tua attività col copy persuasivo®: http://club.copypersuasivo.com/ ►►L’archivio con tutte le Newsletter di Gary Halbert (in inglese): http://www.thegaryhalbertletter.com/
La maggior parte degli imprenditori vende i propri prodotti o servizi, affidandosi alla propria esperienza.Sanno che ci sono modalità corrette per vendere e modalità ‘sbagliate’ per vendere, quindi seguono quello che hanno sempre fatto.Ora, se sei un imprenditore, tu puoi andare tranquillamente avanti così con la tua azienda.Ma se vuoi dare uno slancio allo sviluppo commerciale della tua azienda, potresti fare due cose molto semplici:1) Prendi carta e penna,2) Fai tesoro della tua esperienza.Perché?Perché l’unico modo per passare al “livello successivo”, è mettere su carta, in maniera procedurizzata tutto quello che fai che ti porta ad ottenere un risultato.Che sia per concludere una vendita, che sia per stilare un preventivo, che sia per organizzare un appuntamento, va bene comunque.In un’azienda ci sono molte ‘procedure’ che si utilizzano per portarla avanti.Le meno considerate, e che in realtà sono il fondamento stesso di un’azienda, sono quelle nel rapporto con il cliente.Ecco, nella puntata #051 del podcast ti voglio condividere questo.Nella puntata puoi scoprire ben 3 procedure nel rapporto con il cliente che ti apriranno le porte allo sviluppo commerciale della tua azienda.***P.S. Richiedi la tua consulenza 100% gratuita da 30 minuti adesso! ►► https://www.strategiavincente.it/30minuti/
Adorare non è cantare, né pregare, né prostrarsi. Non solo. Adorare è abbracciare il Padre per farlo esultare con canti di gioia. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 min.Tempo di ascolto audio/visione video: 34 min. Cosa ti viene in mente quando senti la parola“adorare”? Il problema con questa parola nelle chiese evangeliche è che spesso è associato esclusivamente alla fase del culto prima della predicazione: “Adesso iniziamo con l'adorazione”. Altre volte è associato ad un tipo di preghiera, spesso fatto a voce alta, occhi chiusi e mani alzate. Altre ancora a quando le persone si inginocchiano o si prostrano a terra in “adorazione”; ci sono decine e decine di dipinti che raffigurano quel santo o quell'altro in “adorazione”. Ma è davvero tutto questo, oppure non è “solo questo” adorare Dio? Mi viene da fare una domanda: “Ma a Dio serve davvero che io canti o che mi sdrai per terra?” Secondo voi, Dio è davvero interessato a sentirci cantare oppure a vederci stesi per terra, o a sentire le nostre alte grida al cielo? Sembra quasi che Dio sia un po' sordo, e gli serva di “sentirmi forte” per girarsi, oppure che si preoccupi di me solo se sono steso a terra o se grido ad occhi chiusi: “Si sarà mica fatto male?” Quasi sembra che io sia “a caccia” di attenzione, che voglia “farmi notare”. Ma sarà davvero cosi? Sono io alla caccia di Dio... oppure è viceversa? Pensate a come cambierebbe la situazione se l'adorazione non fosse un momento dove sono io ad attirare l'attenzione di Dio, ma Lui ad attirare la mia attenzione su di lui! Perché dico che cambierebbe la situazione? Perché significherebbe che non sono io a cercare Dio, ma è lui a cercare me... Come sempre! Vi ricordate come è iniziato tutto? Quando Adamo ed Eva si erano nascosti per la vergogna di aver disobbedito? Chi è stato il primo a muoversi per cercarli? “Poi udirono la voce di Dio il Signore, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l’uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza di Dio il Signore fra gli alberi del giardino. Dio il Signore chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?»” (Genesi 3:8-9) Dio non vuole giocare “a nascondino” con noi, e non vuole neppure che stiamo distanti da lui per troppo tempo. E' per questo che ha trovato un “canale diretto”, un luogo dove lui è sempre presente, disponibile, dove ci aspetta ogni giorno. Quel canale, quel luogo si chiama, appunto, “adorazione”. Ci fu una donna che chiese a Gesù dove fosse meglio adorare Dio: e Gesù gli rispose così: “La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove bisogna adorare». Gesù le disse: «Donna, credimi; l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori" (Giovanni 4:19-24) Gesù risponde in una maniera chiara: “Non ti serve un luogo specifico, perché Dio è dappertutto... E, soprattutto , E' LUI CHE CERCA TE!” Dio CERCA chi lo adori: quando pensiamo che siano il canto, la preghiera o il prostrarsi a portarci ad adorare Dio, siamo un po' come la donna al pozzo: stiamo pensando che, per adorare Dio, serve un “luogo”: dentro una canzone, dentro una preghiera, dentro una postura del corpo. Intendere, non voglio scoraggiarvi dal cantare, o dal pregare con le mani alte o prostrati, sono tutte cose buone, e realmente servono a noi, non a Dio! Dio ci conosce, sa come siamo fatti e sa che queste cose ci aiutano ad adorarlo. Lo ha scritto così tanto nel nostro DNA che è rimasto anche nelle persone che non lo cercano più, e che spesso dicono che Dio non esiste. Il mondo è pieno di “adoratori”: chi adora un cantante, chi una squadra di calcio, chi il proprio lavoro, chi la propria moglie o il proprio marito. Ma c'è una differenza sostanziale: né la rock star, né il calciatore, né il datore di lavoro... (e qualche volta né la moglie o il marito!) vanno alla ricerca di chi lo adori per avere un contatto personale e quotidiano. Se capita di incontrare un proprio fan, magari ci scappa un autografo... ma nulla di più. Ma Dio, dice Gesù, è invece alla RICERCA personale, “ cerca tali adoratori” vuole passare tempo OGNI GIORNO con i suoi fan! Il cammino di un adoratore non è tanto un “mordi e fuggi”, l'autografo strappato al concerto o alla partita, ma è un modo di vita. Riguarda lo scoprire il segreto dell'amicizia con Dio Non riguarda tanto il fare qualcosa ma riguarda piuttosto essere qualcuno, non “fare” l'adorazione” ma “essere” un adoratore. Paolo ce lo spiega: “E così, cari fratelli, vi esorto a dare i vostri corpi a Dio; che siano un sacrificio vivente, santo. Questo è il modo giusto di adorare Dio. Non adattatevi alla mentalità e alle usanze di questo mondo, ma lasciatevi trasformare da Dio con un completo rinnovamento della mente vostra. Allora sarete in grado, per vostra esperienza personale, di capire qual è la volontà del Signore; vale a dire: tutto ciò che è buono, perfetto è a lui gradito..” (Romani 12:1-2 BDG) Vivere come un adoratore piuttosto che avere “momenti di adorazione”. Cosa è “adorazione”? Ho detto più di una volta che “adorare”: è una parola composta di origine latina, “orare” = parlare + suffisso “ad” = a, ovvero parlare a qualcuno. Con chi ti piace parlare di più? Con le persone che disprezzi, o che non conosci, oppure con le persone che ammiri e che conosci bene? Di norma è più facile parlare se parliamo a qualcuno che “vale” per noi, qualcuno che amiamo! Se adoro Dio, dunque, sto affermando che Dio “vale” per me adorare è perciò “parlare a qualcuno che vale che amo”. Ma anche stavolta, siamo arrivati secondi! Non siamo noi ad aver amato per primi: Giovanni dice che “Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo.” (1 Giovanni 4:19 PV) Perché Dio vuole la mia adorazione? Abbiamo detto allora che non sono io che cerca attenzione di Dio adorando, ma che è Dio che mi a strutturato per adorare così da avere un rapporto costante con Lui. La mia domanda è: “Perché?” Perché il Creatore del mondo vorrebbe la mia attenzione ogni giorno? Non ha altro da fare che parlare con me?" Il salmo 8 dice: “Quand'io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos'è l'uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell'uomo perché te ne prenda cura?” (Salmo 8:3-4) Che Dio, Creatore di tutto, ami un niente come me, veramente non ha senso! Non ha senso amare qualcuno che spesso sbaglia, il più delle volte fa di testa sua, continuamente delude. Sono troppo duro? Ripercorri mentalmente la giornata di ieri, e pensa dove e quando non hai rispettato qualche regola che Dio ti ha dato. Ne vogliamo parlare? Un momento dove sei stato/stata scortese con qualcuno. Un semaforo giallo (o rosso!) visto come verde. Una scusa (una bugia!) per evitare di fare quella cosa che non ti va... Meglio non parlarne, eh! Il figliol prodigo E invece parliamone! Perché è Gesù stesso che ci da un esempio di come siamo fatti noi, nella famosa parabola che qualcuno (non Gesù) ha deciso di chiamare “Il figliol prodigo”. Gesù racconta una storia di un'eredità anticipata; il figlio che chiede al padre i soldi il padre lo accontenta, il figlio se ne va. Ma si sa, “Soldi non faticati finiscono prima di essere usati”. Gesù dice che, a un certo punto, dopo aver provato la fame il figlio “rientrato in se” capì lo sbaglio, prese la strada per tornare a casa, e lungo la strada fece tutto un progetto per come chiedere scusa. Senza sapere che, a casa, il padre non vedeva l'ora di riabbracciarlo di perdonarlo, e di riaverlo come figlio: “Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò.... Ma il padre disse ai suoi servi: “Presto, portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato” “ (Luca 15:20b, 23-24) Gli mise scarpe nuove, lo vestì col vestito più bello, e gli diede l'anello che simboleggiava l 'appartenenza alla famiglia. Gli restituì dignità, identità, autorità Un figlio che non è “prodigo” Gesù non ha intitolato la storia “Il figliol prodigo”, perché in realtà “prodigo” in italiano non significava “essere spendaccione”, ma, dal latino “pro-agere”= spingere avanti” significa “donare con molta larghezza, dare tutto se stesso per aiutare gli altri”. L'ho detto altre volte che fu l'errore di un tipografo francese, che nel 1551, per ammazzare il tempo durante un lungo viaggio in carrozza da Lione a Parigi, decise di mettere i numeri e titoli. Nella storia, chi è che “dona tutto se stesso” chi è il “prodigo”? Non è certo il figlio, che prende sia la prima che la seconda volta. Ma il padre, perché “dona con molta larghezza”, la prima volta con tristezza la seconda volta con gioia, e “da tutto se stesso per aiutare il figlio”... che non se lo sarebbe proprio meritato. Un mio amico pastore mi ha raccontato di aver assistito ad un padre che sollevava il suo figlio paralizzato e cieco durante un culto e gli cantava perché il figlio potesse sentire le sue braccia e sentire la sua voce. E il figlio, con uno sforzo immane, riuscì a sollevare un braccio solo per metterlo attorno al collo del proprio padre, e sorridere. Penso che l'immagine di questo padre che canta affinché suo figlio disabile, incapace di vederlo, incapace di muoversi, ma solo capace di essere sostenuto e sfiorato, in qualche modo abbracciato, sia già stata descritta in un passo dell'Antico Testamento: “ Il SIGNORE, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un potente che salva; egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si acquieterà nel suo amore, esulterà, per causa tua, con canti di gioia” (Sofonia 3:17) Ecco, questa è l'immagine vera, quella giusta dell'adorazione! Non sono io che “canto” non sono io che “prego” non sono io che “mi inginocchio o mi prostro” ma è Dio che mi sostiene, mi canta, mi tiene in braccio quando sto adorando! E' Lui che esulta per me, con canti di gioia! Quello che devo fare io, per adorarlo davvero, è sentire quelle braccia durante tutto il giorno, vivere alla sua presenza costantemente, non soltanto durante una canzone o una preghiera. Noi, per Dio, siamo come quel figlio disabile, che il padre ama lo stesso, anzi, di più. Se fossimo perfetti, lui ci amerebbe, ma non avremmo bisogno costante di lui. Ma noi non siamo perfetti, anzi... siamo imperfetti, siamo peccatori. E lui sa che abbiamo bisogno di sostegno non solo durante una canzone, ma lungo tutto il giorno, non solo durante una preghiera, ma sempre. E' un Dio che “esulterà, per causa tua, con canti di gioia” Cosa farai? Cosa farai, dunque, con un amore così? Farai come quel figlio, di cui parla Gesù, allontanandoti da lui, oppure “rientrerai in te” come quello stesso figlio e tornerai al Padre? Farai come quel figlio disabile che si aggrappa al proprio padre e sorride? Cosa farai, oltre cantare una canzone a Dio? Cosa farai, oltre pregare una preghiera a Dio? Come farai a mettere il tuo braccio attorno al suo collo, per fargli sentire che, anche se sei disabile, paralizzato, e cieco, lo ami? Paolo dice: “...vi esorto a dare i vostri corpi a Dio; che siano un sacrificio vivente, santo....” (Romani 12:1a BDG) Chiedi, e lui ti dirà cosa fare, come trasformare la tua vita in atto di adorazione costante a colui che è lì, davanti a te, e ti sorregge per poter esultare “per causa tua con canti di gioia!” Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Gesù è venuto a liberati dai dolori del passato e a portare gioia nella tua vita. E a ristabilire il rapporto d'amore col Padre. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 8 min.Tempo di ascolto audio/visione video: 32 min. Abbiamo iniziato la scorsa settimana a parlare di quattro parole chiave che Gesù usa nei capitolo da 12 a 17 del Vangelo di Giovanni, perché ripetendole, rimangano come le cose “importanti” da prendere La parola più usata è “amore” (31 volte). Abbiamo elaborato la “nostra” definizione di amore e poi abbiamo cominciato a vedere quella di Gesù leggendo Giovanni 15: "Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.” (Giovanni 15:12-17) Gesù afferma che: L'amore è un ComandamentoI. Il vero amore è mettere l'altro per primoII. Il vero amore è servire l'altroIII. Il vero amore ci rende liberiVediamo oggi le altre quatto affermazioni di Gesù circa l'amore. 4° affermazione: ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. Quale è la differenza tra un servo e un amico? Che un servo è costretto a fare ciò che gli chiedi, mentre un amico, se non gli va, non lo fa. Un servo obbedisce per vari motivi, per rispetto, per paura, per mantenere lo stipendio. Un amico agisce per un solo motivo, l'amore che nutre verso chi gli chiede quella cosa. Un amico non fa le cose “per obbligo”, ma con gioia. Un amico ascolta e comprende prima di agire. Sapete qual'è il problema? Che molti, anche se credono in Gesù, non si comportano da amici, ma da servi. Non agiscono in base all'amore che hanno ma in base alla paura di essere puniti. Bisogna “ingraziarsi” Dio... perché altrimenti sono guai! Bisogna “stare scomodi” altrimenti Dio non mi gradisce. Bisogna “sacrificarsi” altrimenti non conta. E' da qui che nascono le “penitenze”, ovvero la necessità di auto-punirsi, per frenare l'imminente punizione di di Dio. Sapete cosa è questo? Questo è un “cilicio”. Sapete a cosa serve, come si usa? E' uno strumento fatti di metallo con terminali appuntiti che stretto intorno a una parte del corpo serve per “auto-infliggersi” una punizione. Nella Bibbia in realtà il “cilicio” era una un sacco o una pelle, un vestito umile, che alcuni portavano per umiliarsi davanti a Dio e invocare il suo perdono o il suo aiuto. Ma quello era il Dio dell'Antico Testamento prima del Nuovo Patto sottoscritto grazie a Gesù. Poi, nel Medio Evo, una parte della chiesa lo “modificò” e divenne quello che vedete... e cominciò ad usarlo... e alcuni lo usano ancora! Molti sembrano essere rimasti nell'Antico Testamento. Tu potresti chiedermi: “Perché”? Perché non hanno capito il Salmo 30: “Tu hai mutato il mio dolore in danza; hai sciolto il mio cilicio e mi hai rivestito di gioia, perché io possa salmeggiare a te, senza mai tacere.” (Salmo 30:11-12a) Il Salmo 30 è stato intitolato da qualcuno: “Espressioni di lode per la liberazione”. Perché è stato inventato il cilicio? Perché c'è chi lo usa ancora? Perché non hanno compreso che Gesù ci chiama “amici”, che ci ha fatto conoscere il Padre, che ci ha liberato una volta... e PER SEMRE! Purtroppo molti credenti continuano ad indossarlo ogni giorno; no, non parlo di quello di metallo, ma di un “cilicio mentale”. Per alcuni è il “cilicio del mio passato”. Molti continuano ad “auto-punirsi” per gli sbagli fatti nel passato; ho conosciuto donne che continuavano ad auto-punirsi per un aborto fatto quando non erano ancora credenti. O per un divorzio, o per altro vissuto prima di accettare Gesù. Altre volte è il “cilicio del mio rancore”. Qualcuno, o qualcosa, ci ha fatto profondamente male, e tutte le volte che ci ripensiamo continua a penetrare con le sue punte aguzze nella nostra carne. C'è qualche “cilicio mentale” nella tua vita? Se sei amico, se sei amica di Gesù e se, in qualche modo, ti stai portando un peso, è ora di scioglierlo. Come ti sentiresti, se avessi vissuto con una di quelle cose di metallo e qualcuno fosse venuto a toglierlo e a buttarlo via per sempre così che non potrà mai più farti male? Io proverei gioia, sapendo che non proverò mai più quel dolore. Le mie giornate cambierebbero, non penserei più al male ad ogni passo, e agirei con più gioia nella mia vita. Gesù è venuto a sciogliere il tuo cilicio, è venuto a chiamarti “amico, amica”, per farti vivere nella gioia. IV. L'amore mi fa agire con gioia 5° affermazione: Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi Cosa significa questo? Siamo “predestinati”? Qualsiasi cosa facciamo, bella o brutta, tanto di Gesù siamo? Non voglio assolutamente toccare qui il tema della predestinazione, per secoli la chiesa si è divisa su questo. E penso che neppure Gesù volesse parlarne ai discepoli in quella ultima sera assieme. Perché dico questo? Guardate il contesto della frase; Gesù sta parlando di obbedienza e di un comandamento da rispettare per essere suoi amici. Qui siamo al capitolo 15, la volta scorsa abbiamo letto un brano del capitolo 13 dove Gesù lava i piedi ai discepoli. Aveva esplicitamente detto che quello era un esempio e aveva concluso così: “Se sapete queste cose, siete beati se le fate.” (Giovanni 13:17) Gesù dice che saremo “beati” ovvero “felici”... ma dobbiamo scegliere di obbedire: “...se le fate”. Gesù “ci sceglie”, vede in noi le potenzialità di amarlo di seguirlo, di portare frutto... Ma, alla fine, la decisione è nostra se obbedire o meno al comandamento dell'amore, sta a noi comportarci da “amico” di Gesù”: ."..se le fate” V. L'amore mi fa seguire Gesù 6°affermazione : e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga Perché ci ha scelti? Giovanni scrive le parole di Gesù usando due verbi in greco: “hypagō”, che significa sì andare... ma “andare”... partire... muoversi per andare lontano, e “pherō”, che significa portare... ma portare qualcosa pesante, qualcosa che dei mettere tutte e due le braccia. Questa cosa la dirà ai discepoli anche pochi minuti prima di tornare al Padre; “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. (Matteo 28:19-20) E' il “Grande Mandato”. Il fine è il “portare frutti” ovvero altri discepoli, altri come te e me che obbediscano al comandamento nuovo, quello dell'amore, così da togliere loro il cilicio che la vita gli ha imposto. Ma Gesù usa anche un altro verbo: “menō”, qui è tradotto con “rimangano”. Sapete dove ha usato lo stesso verbo? Adesso ve lo mostro: “Dimorate in me, e io dimorerò in voi.” (Giovanni 15:4) Dimorare in Gesù, e “frutti che rimangano”. Di quale frutti sta parlando? Di frutti temporanei, o stagionali, o di frutti “perenni”? Gesù vuole frutti che che “dimorino in eterno” che non finiscano mai...Questo significa portare altri alla salvezza VI. L'amore porta altri alla salvezza 7° affermazione: affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. C'è un premio a tutto questo? Gesù dice di si... e è anche bello grande. Mettere l'altro per primo, servire, ascoltare il Padre, portare altri alla salvezza, ci restituisce un rapporto intimo col nostro Padre, il quale ci esaudisce. Se tu sei genitore, sai cosa significhi la gioia di dare ai tuoi figli quello che più desiderano. Ti ricordi i loro occhi estasiati quando aprivano il pacco a Natale, o al compleanno, e scoprivano che là dentro c'era proprio la cosa che desideravano tanto! E, se sei genitore, sai anche che gran dolore era non poterglielo dare quando erano stati assolutamente disobbedienti, quando ti avevano fatto arrabbiare, quando avevano fatto di testa loro. Tu avresti voluto... ma non potevi perché sai che non gli avrebbe fatto bene, non sarebbero cresciuti “dritti”, ma “storti”. Sai perché provi quei sentimenti? Perché te li ha messi dentro colui che ne è l'origine. Dio è questo tipo di amore, Dio vuole premiarti in maniera assolutamente sovrabbondante rispetto ai tuoi meriti... Basta che tu risponda al comandamento dell'amore. VII. L'amore mi rende gradito al Padre “Ma, allora, se “faccio del bene” posso avere questo rapporto col Padre? Se le faccio, come dice Gesù, sono apposto?” Ci sono tanti atei, c he hanno fatto cose stupende per gli uomini, spesso cose più grandi di persone che hanno dedicato la loro vita a Dio. Vorrei poterti rispondere di si... Ci sono tante persone stupende che vorrei ritrovare un giorno... ma purtroppo devo rispondere in un altro modo. “No. Non basta” Non puoi passare nella “stanza del Padre” se prima non sei passato per la “porta Gesù”, hai camminato sulla Via di Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6) L'amore è il traguardo, Gesù è la porta e la via. Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Troppo differenza di età può essere un problema in un rapporto di coppia ? Diciamoci la verità: a 20 anni come a 30 l'uomo di 10 anni più grande è attraente come una calamita sul frigorifero. Perchè? Perchè siamo stanche di quegli uomini indecisi, che non sanno cosa e chi vogliono, che non ti fanno sentire protetta, che non sanno prendere in mano la situazione e sostenerti. Ammettiamolo: a 30 anni avere un uomo di 40 anni ti fà sentire più sicura, ti dà quella stabilità di cui hai bisogno, quell'esperienza che gli permetterà di sostenerti, di prendersi cura di te.... Ma siamo sicuri che sia proprio così? Ne abbiamo parlato in questo #MissWallyLive che ho trasformato in podcast e che adesso puoi guardare anche tu.
Cos’è la resilienza? Un atteggiamento interiore, prima di tutto. Come si sviluppa? Per necessità, ma anche per scelta. Serve? Moltissimo. Perchè? Perchè ti rende grande, anche nelle cose piccole. Resilienza, come coltivare l’attitudine e andare oltre le difficoltà."Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come" (Nietzsche)Audio e testo: https://annarosapacini.com/psicologia-1> Visita il mio blog https://annarosapacini.com – strumenti per la tua evoluzione personale> Richiedi la tua Analisi grafologica, esprimi il tuo vero Io info@annarosapacini.com>Abbonati al mio podcast, percorsi e motivazione per la tua realizzazione: https://annarosapacini.com/podcast/ > Segui la mia pagina https://www.instagram.com/annarosapacini/ - ogni giorno spunti e ispirazioni per la vita che vuoiE per i tuoi mi piace, i commenti, le recensioni, grazie :)
Vi è un detto di cui dovreste prendere nota. Ritengo che questo detto sia molto importante, perché a Me viene in mente innumerevoli volte ogni giorno. Perché? Perché ogni volta che mi trovo di fronte a qualcuno, ogni volta che ascolto la storia di qualcuno, ogni volta che sento parlare dell’esperienza di qualcuno o della sua testimonianza di fede in Dio, uso sempre questo detto per soppesare se tale individuo sia o no il tipo di persona che Dio vuole, il tipo di persona che Dio gradisce. Allora qual è questo detto? Adesso state tutti attendendo con ansia. Quando lo rivelerò, forse vi sentirete delusi perché alcuni da molti anni lo sostengono a parole. Ma quanto a Me, non l’ho mai sostenuto a parole. Questo detto risiede nel Mio cuore. Allora qual è questo detto? È “camminare sulla via di Dio: temere Dio ed evitare il male”. Non è una frase straordinariamente semplice? Eppure, sebbene sia semplice, chi ne ha sinceramente una comprensione profonda percepirà che ha grande peso; che è di grande valore per la pratica; che è linguaggio di vita con la realtà della verità; che è un obiettivo da perseguire per tutta la vita per coloro che cercano di soddisfare Dio; e che è una via da seguire durante l’intera vita per chiunque tenga conto delle intenzioni di Dio. Allora che ne pensate: questo detto è la verità? Ha questo tipo di significato? Forse alcuni ci stanno riflettendo sopra, cercando di capirlo, e altri ancora lo considerano con sospetto: questo detto è molto importante? È davvero molto importante? È davvero così necessario e degno di essere sottolineato? Forse ad alcuni questo detto non piacerà molto perché ritengono che prendere la via di Dio e distillarla in quest’unico detto sia una semplificazione eccessiva. Prendere tutto quello che Dio ha pronunciato e ridurlo a un unico detto: non significa forse rendere Dio un po’ troppo insignificante? È così? Può darsi che la maggior parte di voi non capisca pienamente il profondo significato alla base di queste parole. Anche se ne avete preso nota, non intendete trovargli un posto nel vostro cuore; vi limitate a trascriverlo e lo riguardate e ci rimuginate sopra nel tempo libero. Altri non si preoccuperanno nemmeno di memorizzarlo, tanto meno di farne buon uso. Ma perché esamino questo detto? A prescindere dal vostro punto di vista o da ciò che ne penserete, devo esaminarlo perché è estremamente pertinente a come Dio stabilisce il destino dell’uomo. Qualunque sia la vostra attuale comprensione di questo detto o comunque lo consideriate, vi dirò ugualmente: se qualcuno lo sa mettere in pratica adeguatamente e soddisfare il criterio di temere Dio ed evitare il male, sarà sicuramente un sopravvissuto, sarà sicuramente uno con un destino favorevole. Se non riesci a rispondere al criterio indicato da questo detto, si può dire che il tuo destino sia un’incognita. Perciò vi parlo di questo detto per la vostra preparazione mentale e affinché sappiate quale tipo di criterio Dio adotti per valutarvi. Come ho appena indicato, questo detto è estremamente pertinente alla salvezza dell’uomo da parte di Dio e a come Egli stabilisca il destino dell’uomo. Dove risiede questa pertinenza? Vi piacerebbe davvero saperlo, perciò ne parleremo oggi.
2. Il cibo e le bevande quotidiane che Dio prepara per l’umanità DimMi, c’è una cosa che Dio fa, sia essa grande o piccola, che non abbia un valore o un significato? Certo che no. Parliamone partendo da un problema di cui le persone parlano spesso: è nato prima l’uovo o la gallina? Come rispondete? La gallina è nata per prima, non c’è dubbio! Perché? Perché non potrebbe essere nato prima l’uovo? La gallina non nasce dall’uovo? Dalle uova che si schiudono nascono le galline e le galline covano le uova. Dopo che l’uovo è stato covato per 21 giorni nasce la gallina. Poi essa depone le uova, da cui nascono altre galline. Dunque, è nato prima l’uovo o la gallina? (La gallina.) Rispondete “la gallina” con sicurezza. Perché? (La Bibbia dice che Dio ha creato gli uccelli e gli animali.) Questa risposta si basa sulla Bibbia. Voglio che parliate delle vostre conoscenze per vedere se comprendete davvero le azioni di Dio. Siete certi della vostra risposta oppure no? (Perché tutte le cose create da Dio si rafforzano e si limitano a vicenda e dipendono l’una dall’altra. Dio ha creato la gallina, che è in grado di deporre le uova e la chioccia deve covarle. C’è una notevole necessità e praticità in tutto questo.) Alcuni fratelli e sorelle hanno riso. Perché non intervenite? (Dio ha creato la gallina, poi le ha dato la capacità di riprodurre la vita.) Quale capacità? (Quella di covare le uova e di far sì che la vita continui.) Ehm, questa spiegazione è proprio esatta. Qualcuno degli altri fratelli o sorelle ha un’opinione in merito? Prendete pure la parola e comunicate. Questa è la casa di Dio, la Chiesa. Se avete qualcosa da dire, ditelo. (Ecco cosa penso: Dio ha creato tutte le cose e tutto ciò che ha creato è buono e perfetto. La gallina è una creatura organica e ha la capacità di produrre e di covare le uova. Questo è perfetto. Pertanto, prima è nata la gallina e poi l’uovo. È questo l’ordine giusto.) (Prima la gallina e poi l’uovo.) Questo è sicuro. Non è un mistero molto profondo, ma le persone di tutto il mondo lo considerano tale e usano la filosofia per il loro ragionamento. Alla fine non sono ancora arrivate a una conclusione. È simile alla situazione in cui l’uomo non sa che la gallina è stata creata da Dio. Non conosce questo principio e non sa se debba nascere prima l’uovo o la gallina. Non ha le idee chiare sull’argomento, perciò non è in grado di trovare la risposta. Dunque diteMi: sarebbe dovuto nascere prima l’uovo o la gallina? È normale che nasca prima la gallina. Se l’uovo fosse nato prima della gallina, questo sì che sarebbe anomalo! La gallina è sicuramente nata prima. È una cosa molto semplice. Non richiede di essere particolarmente esperti. Dio ha creato tutto questo. La Sua intenzione iniziale era che l’uomo ne godesse. Una volta che esiste la gallina, l’uovo viene naturalmente. Non è ovvio? Se l’uovo fosse stato creato per primo, non avrebbe avuto comunque bisogno della gallina per essere covato? Creare direttamente la gallina è molto più facile. Così Dio ha proceduto in questo modo e la gallina ha potuto deporre le uova e anche covare i pulcini, mentre l’uomo ha potuto mangiare anche la carne di pollo. Non è comodissimo? Il modo in cui Dio fa le cose è conciso e tutt’altro che goffo. L’uovo ha anche un antenato: la gallina. Ciò che Dio ha creato era una cosa vivente! L’umanità corrotta è veramente assurda e ridicola, resta sempre aggrovigliata in queste cose semplici e alla fine si inventa persino un mucchio di credenze erronee e insensate. È così infantile! Il rapporto tra l’uovo e la gallina è chiaro: è nata prima la gallina. Questa è la spiegazione più corretta, il modo migliore per interpretare la questione e la risposta più precisa. È giusto.
In questa puntata abbiamo intervistato il Sig.Ezio del ristornate da Nello al Montegrappa.Perché?- Perché quando entra Michael Jordan è subito mito- Perché ci racconta cosa ha fatto MJ nel suo locale- Perché non è stata l'unica celebrità NBA in quel ristorante- Perché trasuda passione a spicchi
La Vetrina di Facebook è un ottimo modo per aumentare le tue vendite online. Perché? Perché grazie alla personalizzazione della scheda prodotto hai la possibilità di definire meglio il tuo prodotto. Impara a realizzare un E-commerce di Successo, iscriviti al nostro Gruppo di formazione GRATUITO:►https://www.scuolaecommerce.com/gruppo/ Scarica gli Ebook Gratuiti di SCUOLAECOMMERCE.COM ►https://www.scuolaecommerce.com/ebook-gratis/ -----------------------------------------------------------ScuolaEcommerce.com è la prima scuola online che ti insegna a progettare, realizzare e sviluppare il tuo E-commerce. Aumenta le tue vendite online grazie ai nostri consigli. ► Impara a realizzare un E-commerce di Successo, grazie alle nostre guide: https://www.scuolaecommerce.com/
E' una tecnica sempre più utilizzata soprattutto in ambito aziendale. Perché? Perché sfrutta l'errore umano ed è estremamente efficace.
Un palloncino con una scritta simpatica, ieri a cena, ci ha fatto riflettere. In questi giorni siamo ad Ortisei. Eppure, quasi nessuno sa che siamo in vacanza con la famiglia in questo bellissimo posto. Perché? Perché ci siamo quasi scordati di avere un cellulare e della regola numero 1 degli influencers: “se fai qualcosa, se vai da qualche parte, sottolinealo quanto puoi in tutti i social” ;) Ma una vacanza, per noi, è davvero tutt’altra cosa. Mentre quella che può sembrare una condizione privilegiata, nasconde dietro le quinte molte, troppe forzature. Nell’#AudioVLOG di Italo-Digitali Podcast di oggi ti raccontiamo di come abbiamo scelto di vivere questi giorni di relax all’insegna della libertà e di come potresti farlo anche tu. In particolare, nell’episodio #54 di Italo-Digitali Podcast, troverai: Perché non promuoviamo il lavoro dell’influencer È vacanza o lavoro? Ti sveliamo il dietro le quinte che nessuno… posta :) Cosa comporta il dover per forza condividere sui social Vuoi davvero vivere a favore dell’engagement? Cosa intendiamo per “prigione a 5 stelle” I nostri consigli per pensare in grande Qui trovi tutte le info di questo episodio: www.italodigitali.com/054 ----------------------------------- È davvero possibile creare un business online che ti permetta di vivere la vita che hai sempre desiderato? Una vita flessibile, ricca di libertà e soddisfazioni? La risposta è sì. E per questo abbiamo creato una guida 100% gratuita, in cui scoprirai i 5 passi che ti porteranno da ZERO fino al lancio del tuo business digitale di successo. Puoi scaricare la guida gratuita cliccando qui: ItaloDigitali.com/gratis-podcast -------------------------------- Ti sei già iscritto a Italo-Digitali Podcast? Se non vuoi perderti nessun episodio, fallo oggi stesso! Ecco il link per iscriverti su iTunes: italodigitali.com/itunes Saremmo davvero felici di sapere cosa ti sta piacendo di più e ricevere il tuo rating e review su iTunes :)
Grande Giorno Questo Lunedì con Ebblis May: "Ella tiene un toque" Perchè? Perché c'è Radio Mariposa, La Musica Cubana e poi perché é Lunedì
Orfano di Guybrush, a cui vanno i nostri migliori auguri per una pronta guarigione, Rikki si avventura in una disamina delle ultime notizie dal mondo delle crittovalute.Si parla di Cina vs Miners, di nuove carte di debito che promettono di rendere sempre più facile spendere i nostri digital coin e di molto, molto altro!Note della puntata:La Cina dichiara guerra ai miners?: https://is.gd/hQU4guLa nuova carta di debito targata Coinbase: https://is.gd/BgJsUiNuovi paesi propongono all'IMF bond Bitcoin: https://is.gd/OAZR06Per 30 minuti BTC è stata la valuta "ufficiale" della Svezia! https://is.gd/EAz4JzRisciò, il podcast giornalistico sulla Cina di Piano P: https://is.gd/WI90xSStampa e Regime, la rassegna stampa di Radio Radicale: https://is.gd/BBJwoh“Alcuni vorranno toglierci la parola, (...) Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo Paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi. Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole... non c'è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l'avete fatto: so che avevate paura, e chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie: c'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi. (...) Vi hanno promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso obbediente consenso. (...)Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive.”L'intro di questo episodio del BIP show è dedicato a Julian Assange: non sarai mai solo.Questo intero episodio del BIP show è dedicato a Massimo Bordin, che ci mancherà terribilmente.Il Bitcoin Italia Podcast è una piccola voce libera ed indipendente. Per mantenerla tale ci serve il tuo aiuto. Supportaci per mantenerci sicuri, decentralizzati, immutabili e trasparenti.Come?1- Semplicemente condividi il BIP show con tutti i tuoi amici e parenti.2- Lasciaci una recensione (possibilmente da 5 stelle!) su iTunes e… ovunque tu ci ascolti!3- Visita il nostro website: https://www.bitcoinitaliapodcast.it/support/
Alma De Lux non è solo sinonimo di professionalità, è anche e soprattutto, passione.La produzione è seguita passo dopo passo, dalla materia prima al prodotto finale da Luisa Matarese, l'anima ed il cuore di Alma De Lux. Una passione che porta avanti da anni e che non si limita all'essenziale, ovvero la produzione di un liquore artigianale di qualità superiore, ma che presta attenzione e cura al dettaglio, all'estetica.Un'attenzione che si traduce nella scelta di bottiglie di fatture particolari, insolite, scovate in giro per il mondo.Perché?Perché i liquori Alma De Lux vogliono essere prodotti unici.Liquori da gustare e da ammirare. Liquori che rimangono nella memoria non solo per il loro sapore, ma anche per l'eleganza con cui si presentano e per ciò che possono comunicare. Si, hai letto bene, per ciò che possono comunicare, perché, su richiesta, è possibile personalizzare le etichette con frasi, aforismi o dediche personalizzate e adatte ad ogni occasione: matrimoni, compleanni, feste e ricorrenze.Ogni liquore artigianale racconta una storiaAlma De Lux analizza, sceglie e raccoglie direttamente piante, spezie, radici e frutti, attuando ricerche accurate, affidandosi a tradizioni antiche, conoscenze moderne ed anni di esperienza.Alma De Lux è sinonimo di tradizione, ma anche innovazione: oltre ai gusti classici potrai conoscere gusti unici, frutto di ricerca e sperimentazione.Gusti che puoi trovare solo presso il laboratorio Alma De Lux e che una volta provati, difficilmente dimenticherai. Varietà e sapori nati dall'opera alchemica di Luisa Matarese.
Alma De Lux non è solo sinonimo di professionalità, è anche e soprattutto, passione.La produzione è seguita passo dopo passo, dalla materia prima al prodotto finale da Luisa Matarese, l'anima ed il cuore di Alma De Lux. Una passione che porta avanti da anni e che non si limita all'essenziale, ovvero la produzione di un liquore artigianale di qualità superiore, ma che presta attenzione e cura al dettaglio, all'estetica.Un'attenzione che si traduce nella scelta di bottiglie di fatture particolari, insolite, scovate in giro per il mondo.Perché?Perché i liquori Alma De Lux vogliono essere prodotti unici.Liquori da gustare e da ammirare. Liquori che rimangono nella memoria non solo per il loro sapore, ma anche per l'eleganza con cui si presentano e per ciò che possono comunicare. Si, hai letto bene, per ciò che possono comunicare, perché, su richiesta, è possibile personalizzare le etichette con frasi, aforismi o dediche personalizzate e adatte ad ogni occasione: matrimoni, compleanni, feste e ricorrenze.Ogni liquore artigianale racconta una storiaAlma De Lux analizza, sceglie e raccoglie direttamente piante, spezie, radici e frutti, attuando ricerche accurate, affidandosi a tradizioni antiche, conoscenze moderne ed anni di esperienza.Alma De Lux è sinonimo di tradizione, ma anche innovazione: oltre ai gusti classici potrai conoscere gusti unici, frutto di ricerca e sperimentazione.Gusti che puoi trovare solo presso il laboratorio Alma De Lux e che una volta provati, difficilmente dimenticherai. Varietà e sapori nati dall'opera alchemica di Luisa Matarese.
Quale sarà il punto di partenza della puntata di oggi? Mi sembra che vuoi dargli un taglio scientifico, giusto?Oggi iniziamo con una semi citazione: Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. Vorrei fare una riflessione condivisa con tutti quelli che mi ascoltano, con l’obiettivo di cercare di capire qualcosa di più riguardo l’alimentazione e l’impatto che può avere sul nostro generale stato di benessere.Il mondo del mangiare vegetale e crudo ci porta a fare diverse riflessioni in realtà, perché parte da concetti di base così tanto diversi rispetto a quelli della cucina tradizionale italiana, che immediatamente sembrano assurdi. Ma deve pur esserci un motivo se in Italia il numero di chi mangia cibi vegetali e crudi è cresciuto in maniera vertiginosa ed è arrivato ad oltre 480mila persone che si definiscono crudiste. Entriamo subito nel vivo dai! Che cos’è la leucocitosi digestiva e perché dobbiamo saperlo?Sarà una delle prime “parole” che incontrerai se inizierai questo viaggio all’interno della scelta vegetale e crudista e quindi voglio darti subito una mano a capire meglio.Il motivo per cui ti consiglio vivamente di mangiare crudo è che cuocere i cibi sopra ai 42° ne altera le proprietà naturali, andando ad agire in maniera negativa sugli attivi e può contribuire a creare problemi alla salute. Uno tra questi è proprio la leucocitosi digestiva: in pratica aumentano i leucociti nel sangue dopo aver mangiato e come sai i leucociti alti sono il segno che nel nostro corpo c’è un’infiammazione, un qualche problema.Da quanto tempo si studia la leucocitosi digestiva? I primi esperimenti legati a quella che poi sarebbe diventata nota come Leucocitosi Digestiva, risalgono al 1846, quando Donders osserva un aumento del numero dei leucociti del sangue dopo i pasti.Tanti studiosi da questo momento si sono occupati di prendere in esame questa problematica, osservando ed analizzando le variazioni quantitative e qualitative dei globuli bianchi del sangue prima e dopo aver mangiato. La conclusione alla quale si è arrivati è che se il pasto è composto da cibi crudi, non si registra alcun tipo di variazione. Se invece si è ingerito qualcosa di cotto, allora si verificherà un aumento dei globuli bianchi. Perché? Perché appunto l’aumento di globuli bianchi e leucociti è legato ad un’infiammazione: il corpo percepisce che c’è qualcosa che non va e si prepara alla battaglia, schierando le truppe difensive. Questo significa, che il cibo cotto viene riconosciuto dal corpo come una minaccia, come qualcosa da cui appunto difendersi. Quindi se non ho capito male, mangiare cotto è come beccarsi un’infezione?Non proprio, è più un discorso evolutivo che ha portato a difendersi da una minaccia che minaccia non è. I globuli bianchi, che possono assorbire anche sostanze chimiche e tossiche, contengono numerosi enzimi che hanno lo scopo di difendere l’organismo, fagocitando corpi estranei o microbi penetrati nel sangue.Quando l’organismo è chiamato a fronteggiare un’infezione, cioè un’improvvisa invasione di microbi patogeni, mobilita rapidamente i macrociti che cercano di spazzare via gli “invasori”: più l’organismo è in pericolo, maggiore è il ritmo di produzione dei macrociti per sostituire i microfagi e macrofagi che muoiono in battaglia, innescando in questo modo la leucocitosi.Quindi c’è una correlazione diretta tra aumento di globuli bianchi e lo stato di infezione di un organismo, come esiste una diretta correlazione tra ingestione di cibi cotti ed aumento dei globuli bianchi. Per proprietà transitiva quindi, esiste anche un legame tra magiare cibo cotto e attivarsi nel corpo di una reazione simile a quella che causa un’infezione.Ora non voglio fare un trattato scientifico anche perché non sono un medico e riporto solo quello che studio e mi appassiona, ma la cosa importante è iniziare a riflettere sul fatto che il cibo dovrebbe essere qualcosa che ci fa stare bene, che ci ricarica, ci dona nuova energia, proprio come la benzina che metti nella macchina.Se così non è e se addirittura si verifica un fenomeno medico come quello di cui abbiamo parlato oggi...allora forse c’è qualcosa da cambiare!Possiamo affermare che il verificarsi della leucocitosi digestiva è una conferma del fatto che l’essere umano non è “fatto” per mangiare cibi cotti?Vorrei che alle conclusioni arrivassero direttamente le persone che ci ascoltano, andando a mettere insieme i dati e magari anche approfondendo per conto proprio, perché mai mi permetterei di dare una dieta o una prescrizione da seguire, io voglio divulgare e far riflettere, poi ognuno deve approfondire e cercare di trovare la sua migliore alimentazione. Se mi chiedi la mia, ti dico che da varie ricerche ho capito che questo aumento dei valori dei globuli bianchi non si viene a manifestare quando si mangiano vegetali o frutta. Quindi posso dedurre che la cottura va a modificare l’alimento e quindi la reazione che il corpo ha nei confronti di quell’alimento. Inoltre, questo fenomeno mi dimostra anche che i cambiamenti di abitudini alimentari avvenute nel corso di migliaia di anni, non hanno prodotto un adattamento in questo senso dell’organismo umano che mantiene ancora il suo carattere crudista. La mia conclusione, studi alla mano, è che il fenomeno della leucocitosi sia una risposta naturale dell’organismo nei confronti di alcune sostanze percepite come pericolose e questo perché gli alimenti che cuociamo cambiano, subendo delle trasformazioni chimiche che sembrano non piacere al nostro organismo.
Un giorno un uomo volle donare al suo cane un buon pezzo di arrosto di carne. Era il premio che quel cane meritava per la sua fedeltà . Raggiante e felice il cane decise di cercare un posto tranquillo dove mangiarsi il suo arrosto. Cammina e cammina giunse alla riva di un bel fiume, dove ci stava un ponte. Il cane decise di attraversarlo e divorare il suo arrosto al di là del fiume. Quando fu nel mezzo del ponte, si specchiò per caso nelle acque calme e limpide che scorrevano di sotto. Era a metà del tragitto quando vide, specchiandosi nelle calme acque che scorrevano di sotto, la propria immagine riflessa. Credette che laggiù vi fosse un cane con un pezzo di carne arrosto, più grosso del suo. Così il cane si lanciò in acqua deciso, non sia mai che quel cane fuggisse; ma, ahimé, il cane, quello vero, perse la sua carne, che fu trascinata via dalla corrente, e non ebbe neanche l’altro arrosto di carne. Perché? Perché non c’era più! Il fiume s’era portato via anche quella. Continue reading
Quando quattro anni fa Enrica è passata dal regime dei minimi al regime ordinario come partita Iva è successa una cosa che prima non succedeva, ed è successa di colpo, tutta in una volta. Ha iniziato a dare tantissimo peso e a preoccuparsi tantissimo di quello che facevano gli altri – dove gli altri erano i suoi colleghi e i suoi concorrenti.Improvvisamente era come se si fosse dimenticata di tutto quello che voleva fare e che aveva trascorso anche già un paio d'anni a costruire. Ad esempio Enrica aveva già deciso di voler fare soprattutto formazione, però durante quel passaggio ha ripreso a fare tantissime consulenze. Perché? Perché gli altri facevano consulenze.Era come se si sentisse l'unica scema a fare le cose che voleva fare, l'unica a voler improntare il suo lavoro nel modo in cui piaceva a lei. Un modo diverso da quello di tutti gli altri, che però era il suo modo e che aveva già incominciato a funzionare.In questa puntata parliamo proprio di questo: degli altri, del peso che hanno, del peso che gli diamo e del peso che dovrebbero avere
Ecco un'abitudine che non passa mai di moda. Tuo figlio prende brutti voti? Allora ti tolgo lo sport!Perché? Perché deve imparare, ma... NON FUNZIONA.
Signore e signori, benvenuti alla prima puntata di MDB Summah Radio, una nuova pseudo-trasmissione pseudo-radiofonica ideata, condotta, generata e non creata da Alex Raccuglia!MDB Summah Radio proporrà in ogni episodio sette brani scelti inopinatamente e indiscutibilmente da Alex e vi racconterà vita, morte, miracoli, opere ed omissioni di ogni singola traccia e degli autori della stessa.MDB Summah Radio è una costola spezzata di Morti di Bestemmie, popolare trasmissione in podcast del network Videoludica.it, e da essa prende spunto per la scelta musicale, ma si evolve in un programma tutto nuovo che fa della divulgazione della musica (che piace ad Alex) la sua missione finale.Ogni puntata di MDB Summah Radio, tra le note dell'episodio, proporrà la playlist Spotify delle tracce che vengono trattate nell'episodio stesso, cosicché se qualcuna di queste canzoni vi piace, potrete tranquillamente, morbidamente e liquidamente aggiungerla alla vostra base di conoscenza.MDB Summah Radio vi presenta, dunque, qui, ora, adesso la Playlist dei brani del primo episodio:https://open.spotify.com/user/1166709245/playlist/2ZfNq92gjOclNO1eOKFXZ1E già che ci siamo, vi diamo già appuntamento alla prossima puntata, senza dirvi né come né, né quando, né perché, né in quale universo questa verrà pubblicata.Perché? Perché di sì.
Signore e signori, benvenuti alla prima puntata di MDB Summah Radio, una nuova pseudo-trasmissione pseudo-radiofonica ideata, condotta, generata e non creata da Alex Raccuglia!MDB Summah Radio proporrà in ogni episodio sette brani scelti inopinatamente e indiscutibilmente da Alex e vi racconterà vita, morte, miracoli, opere ed omissioni di ogni singola traccia e degli autori della stessa.MDB Summah Radio è una costola spezzata di Morti di Bestemmie, popolare trasmissione in podcast del network Videoludica.it, e da essa prende spunto per la scelta musicale, ma si evolve in un programma tutto nuovo che fa della divulgazione della musica (che piace ad Alex) la sua missione finale.Ogni puntata di MDB Summah Radio, tra le note dell'episodio, proporrà la playlist Spotify delle tracce che vengono trattate nell'episodio stesso, cosicché se qualcuna di queste canzoni vi piace, potrete tranquillamente, morbidamente e liquidamente aggiungerla alla vostra base di conoscenza.MDB Summah Radio vi presenta, dunque, qui, ora, adesso la Playlist dei brani del primo episodio:https://open.spotify.com/user/1166709245/playlist/2ZfNq92gjOclNO1eOKFXZ1E già che ci siamo, vi diamo già appuntamento alla prossima puntata, senza dirvi né come né, né quando, né perché, né in quale universo questa verrà pubblicata.Perché? Perché di sì.
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Ad un piccolo passo dalla puntata 100, Simone e Paolo presentano la puntata 99 di Scientificast podcast! Con Marco Casolino proviamo a fare il punto scientifico ed economico sull’incidente alla centrale nucleare giapponese di Fukushima del 2011. Nonostante diverse richieste abbiamo deciso di non trattare l’argomento. Perché? Perché è una questione puramente politica... L'articolo Ad un passo dal cento… – Scientificast #99 sembra essere il primo su Scientificast.
Il metodo in 8 passi per cambiare abitudini di Zen to Done è utilizzato da migliaia di persone in tutto il mondo. Perché? Perchè è semplice e funziona! Infatti se vogliamo portare cambiamenti nella nostra vita dobbiamo cambiare i nostri comportamenti e per farlo in modo efficace e duraturo è necessario apprendere nuove abitudini. Purtroppo […]
Vuoi veramente spegnere? Sì. Veramente veramente? Sì! Veramente veramente veramente? Sì. Perchè? Perchè sette per nove non fa tre!
Vuoi veramente spegnere? Sì. Veramente veramente? Sì! Veramente veramente veramente? Sì. Perchè? Perchè sette per nove non fa tre!