Commune in Bourgogne-Franche-Comté, France
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Fred and Delle Albright adopted Charles Albright when he was just three weeks old. Delle was strict and overprotective, but encouraged Charles' interest and hobbies, including taxidermy. Charles' favorite part was the fake eyes, but Delle was never able to afford them. Charles was never able to hold a job for long and after his divorce, he began picking up prostitutes. Years later, three prostitutes would be found murdered, their eyes perfectly removed. Charles claimed he didn't know the women, but hairs found on the bodies suggested otherwise. Would these hair samples be enough to convict Charles of these horrible murders?
Le esportazioni italiane nel primo quadrimestre del 2021 sono andate meglio di quelle tedesche e francesi. Si lavora per regolamentare i monopattini a noleggio. Richard Branson e Jeff Bezos a luglio nello spazio
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Lo scorso 19 giugno ho corso il tracciato dell'FKT sull'Alta via delle Cinque Terre: circa 34 km con 1400 metri di dislivello.Tuttavia, giusto dirlo subito, non ho realizzato neanche lontanamente il record del percorso e di conseguenza non sono entrato nell'albo d'oro del sito.In questo episodio vi racconto com'è andata!FKT Alta Via delle Cinque Terre: https://fastestknowntime.com/route/alta-delle-cinque-terre-italyAltimetria: https://da0a42home.files.wordpress.com/2021/06/av5t.pngAttività su Strava: https://www.strava.com/activities/5494380617Profilo Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Post su Instagram: https://www.instagram.com/p/CQT1_Y8Hnme/Puntata "FKT: cosa sono e come funzionano": https://gopod.me/da0a42-077Puntata "La mia Francigena con Gaetano": https://www.spreaker.com/user/lorenzomaggiani/la-mia-francigena-con-gaetanoPuntata: "Le mie gare: Chianti Ultra Trail (20km 800m D+)": https://www.spreaker.com/user/lorenzomaggiani/le-mie-gare-chianti-ultra-trail-20km-800m----------------------Supporta questo progetto tramite un sostegno mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42In alternativa, puoi fare una donazione "una-tantum".PayPal: https://paypal.me/pools/c/8kR86PePo1Buymeacoffee: https://www.buymeacoffee.com/da0a42Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!https://da0a42.home.blog/contatti/Il mio microfono, HyperX Quadcast: https://amzn.to/3bs06wC----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Gli Azzurri battono anche il Galles e vincono il girone A a punteggio pieno. Delle prospettive della squadra di Mancini a EURO 2020 abbiamo parlato con il giornalista Roberto Beccantini.
Inizia il ballo delle aperture e chiusure di negozi e servizi#pareridistorti #mantova #rodigo #ceresare #rivalta #riaperture #chiusure #affitti #proventi #crisi #inizio #ballo #commercio #sedigratuite #profitto #profitti #postcovid #precovid #fotoNONmie #fotodallarete
Qui Adolescemi - idee per sopravvivere. Oggi parliamo di un tema a cui non avremmo mai pensato di dovere sopravvivere, l'ultimo giorno di scuola. Per un sacco di ragazzi la scuola finirà domani martedì 8 giugno ma quest'anno non sarà un giorno come tutti gli altri… La fine della scuola è da sempre un giorno speciale. Da quando la scuola esiste, quella maledetta campanella che annuncia l'inizio delle vacanze è sempre stata vista da ogni studente come l'inizio di una guerra combattuta a colpi di gavettoni, pistole ad acqua, uova e farina. Passare di fronte all'ingresso di una scuola l'ultima ora dell'ultimo giorno è una vera e propria condanna a morte e gli studenti non risparmiano mai nessuno, neanche i prof, neanche le loro macchine… Quest'anno però ci sarà qualcosa di diverso, siamo ancora nell'era del Covid e gli assembramenti non sono permessi. Sarà un'incubo! Alcuni di noi hanno finito la scuola sabato scorso e ci hanno raccontato addirittura che tutta la zona attorno all'edificio era circondata di carabinieri e volanti della polizia… Come faremo a continuare questa tradizione senza rischiare di finire in prigione per il resto della nostra vita? Se volete saperlo guardate qui!
Nel mio orto nascono pomodori che nessun supermercato sarebbe disposto a mettere sui suoi banchi. Sono bruttini, non troppo grandi, con delle macchioline sulla buccia dove qualche uccello ha dato una o due beccate. Non ce n'è uno uguale all'altro. Eppure se li assaggi sono non buoni, sono buonissimi. E non lo dico perché vengono dal mio orto, ma perché è proprio un fatto oggettivo.Sarebbe improponibile, commercialmente, produrli su una scala vendibile e certamente non incontrerebbero il gusto di molti. Cosí difformi e sconclusionati. Ma per me vanno bene.Ci ho messo anni per arrivare a questo livello nella coltivazione della più famosa delle solanacee, ma adesso li produco con soddisfazione e li faccio per me e per i miei amici. Quando sono in un'insalata ti sfido a vedere che non sono proprio rotondi o geometricamente bislunghi. Yasuhiro Ogawa scatta fotografie che sono come i miei pomodori. A prima vista piene di piccoli difetti, spaiate, non conformi, scure, cupe, bagnate, poco invitanti. Eppure più le guardo più mi accorgo che hanno sapore, personalità, carattere, respiro.Non le troverò certamente sulle copertine delle riviste di moda o sul National Geographic, ambienti che cercano e richiedono un diverso tipo di fotografia, ma una volta sulla mia tavola (o meglio, tavolozza) visiva, mi basta poco per convincermi che vale la pena gustarle. Assaporarle con calma.Ogawa è un fotografo giapponese che fa dell'estetica Wabi Sabi il suo punto di forza.E qui forse serve una breve spiegazione.Non posso definirmi esperto di cose giapponesi, ma ho visto tanti tanti film giapponesi di registi straordinari come Ozu, Kurosawa, Kitano, Mizoguchi in gioventù ho letto anche molti autori tipo Murakami, Mishima, Ōe , Matsumoto e anche altri che adesso non riesco nemmeno ad elencare.E non dimentichiamo la mole impressionante di anime e manga di cui ho fruito e fruisco. Sono cresciuto, praticamente, allevato dalla cultura giapponese.Questo, ripeto, non fa certamente di me un esperto, ma alcune cose penso di averle colte ed una di queste è che in Giappone vivono delle contraddizioni. Da un lato ad esempio ci sono personaggi come Jiro Ono, il più grande cuoco di sushi del mondo che in uno scantinato di Tokyo, vicino alla stazione di Ginza ha il suo ristorante.Si chiama Sukiyabashi Jiro. Se sei occidentale devi essere accompagnato da una guida locale. Ci puoi stare massimo 20 minuti. Alla fine paghi 250 euro e te ne vai avendo mangiato il migliore sushi mai preparato.Jiro Ono ha passato la sua vita, 96 anni ad oggi, perfezionando giorno dopo giorno la sua arte. Qualcosa di ossessivo, di maniacale. Qualcosa che non consente errori che non ammette imperfezioni. Ogni giorno, per 80 anni ha migliorato qualcosa per non lasciare nulla al caso. Accanto a tanti esempi di questo tipo di filosofica ricerca della perfezione ci sono però tanti esempi di accettazione di quelle che sono le imperfezioni.La filosofia Wabi Sabi appunto.Una teiera sbeccata e ricucita, un giardino perfettamente rastrellato dove sono cadute delle foglie di acero, una costruzione cadente, un tempio abbandonato. Ognuna di queste immagini mentali contiene, almeno in parte un sapore Wabi Sabi.In occidente abbiamo quasi l'ossessione per le regole ed il rigore formale.In fotografia non parliamone. La proporzione aurea, la regola dei terzi, la simmetria, l'ordine, la prospettiva. Abbiamo strumenti che mostrano una griglia nel mirino per aiutarci a rispettarle. Nei circoli fotografici ti misurano le proporzioni con la squadra e il goniometro.Ci piace che esitano relazioni matematiche tra le cose, ci piace pensare che le cose belle siano eterne. La matematica è il linguaggio della natura e solo ciò che rispetta il ritmo armonico della matematica ha il sigillo dell'estetica.Abbiamo il gusto per il ritmico ripetersi dei pattern. Cerchiamo conferme. Amiamo l'eterna consuetudine dello sfarzo e della regolarità.L'estetica Giapponese, invece, è profondamente diversa. Delle cose se ne apprezza molto di più il lato imperfetto, rustico, melanconico.Non c'è il culto del "kalòs kai agathòs", il bello e buono, l'invincibile, l'indomito, il giusto. L'estetica giapponese in molti casi si basa invece sul grande rispetto per quello che è caduco, fragile, invecchiato, sgualcito.La convinzione è che ci sia sempre grande bellezza nel portare i segni del tempo e nell'essere di conseguenza unici, perché il tempo lavora su ognuno di noi in modo differente.Ecco quindi che in quest'ottica iniziamo a capire meglio la fotografia di Yasuhiro Ogawa. I suoi neri profondi accostati a bianchi sparati sono il risultato di questo gusto dell'imperfezione e dell'unicità.Nella fotografia di Ogawa non ci sono regole, non c'è nulla che non si possa fare, di certo non si cercano simmetrie né si trovano regolarità.La copertina del suo primo libro, Shimagatari, è una immagine sgranata di una battigia. L'immagine è pendente. I più libri più moderni chiamerebbero quell'inclinazione della fotocamera "Dutch Angle",ma è solo un eufemismo per "Storta". Eppure Shimagatari è un libro per il quale di porta grande rispetto, nel quale si capisce perfettamente che lo scopo di Ogawa non è quello di abbellire, addobbare, razionalizzare. Lo scopo di Ogawa è quello di trasmettere la malinconia, se vogliamo anche il rimpianto, per uno stile di vita divorato dalla modernità.Intere isole la cui popolazione ormai è composta unicamente da anziani. I giovani sono fuggiti nelle città alla ricerca di un corporate job, e nei villaggi è rimasto solo il senso di sconfitta. Ma una sconfitta dignitosa, anzi, una sconfitta solenne. Le altalene abbandonate, i giardini incolti, la ruggine, gli autobus vuoti, le finestre senza più alcuno scopo delle case abbandonate., le strade interrotte, i traghetti solitari, le fotografie degli avi lasciate al loro destino. Eppure accanto a questo umano sfacelo Ogawa riesce a mettere il rifiorire della natura. Quell'immane forza che pian piano si riprenderà tutto. Una natura che ci ha messi qui e che ci toglierà di mezzo a tempo debito.E nell'unione di questi due elementi contrastanti, la decadenza e la rinascita, lo spirito Wabi Sabi di Ogawa esce prepotente e luminosamente oscuro.Ogni cosa è nobilitata dal suo passato. Quel bus abbandonato ha storie da raccontare e grazie ad Yasuhiro, forse per l'ultima volta, ne sta raccontando una nuova. L'erba alta ci nasconde il sentiero dove camminare e se ci si abbandona alla malinconia forse si capisce che non c'è mai stato un vero e proprio sentiero, ma solo una lotta dell'uomo che ha deciso, per un po', di impegnarsi molto affinché la natura non prendesse possesso di quei metri tortuosi.Appena si smette di lottare la natura si riprende quel che è suo e ci ricorda chi comanda.Shimagatari, dicevo, è un opera straordinaria, ma è solo uno dei tanti esempi di come il gusto per la malinconia di Ogawa riescono a rendere interessanti cose all'apparenza banali.Nella serie "Cascade" ad esempio Ogawa ci porta su un altro livello di lettura del ricordo, di celebrazione dell'assenza.Alla morte della madre l'autore ritorna nella casa della sua infanzia e trova un filmato in 8mm che la madre aveva registrato di lui da piccolo. Recupera un proiettore e inizia a guardare il filmato.Ogni tanto scatta una fotografia elle immagini proiettate sul muro.Il racconto che ne esce è una storia di fantasmi. Quello della madre, morta per davvero da poco, quello di se stesso bambino morto figurativamente anni prima, Quello dei fiori, dei bambini, degli insetti che popolavano il ricordo della madre impresso nella pellicola ed infine quello del filmato stesso i cui singoli fotogrammi si sommano nel tempo di scatto della fotocamera di Yasuhiro Ogawa a formare qualcosa di diverso. È una vera e propria matrioska temporale che potrebbe generare anche paradossi se lo stile con il quale è stata raccontata non mettesse subito in chiaro il senso di tutto questo. Ancora una volta la caducità, la transitorietà, l'assenza di qualcosa e i segni che questo qualcosa ha lasciato nel nostro presente. Cicatrici che amiamo sfiorare, quasi come un tic nervoso. Cicatrici che danno senso alla nostra stessa vita, perché rappresentano l'atto stesso di averla vissuta.E veniamo ora all'ultimo lavoro di Ogawa: The Dreaming.In questo libro sono raccolte alcune immagini che Yasuhiro ha scattato durante i primi anni della sua carriera fotografica in giro per il mondo. Sono immagini che apparentemente hanno uno stile molto diverso da quelle degli altri suoi lavori più maturi, ma in realtà ci riportano nello stesso filone. Infatti questo libro nasce quando Ogawa, arrivato al mezzo secolo, si guarda indietro e apre i suoi archivi e vede il tempo che è passato nella sua stessa fotografia e decide di lavorare alle sue vecchie fotografie e ci mostra, senza nessun pudore, i segni del tempo sul suo stile. È come mostrarci il filmino di sua madre, solo che stavolta sono i fotogrammi di una carriera agli albori.Le immagini sono riprese e ritrattate da capo in camera oscura, aggiungendo quella che è la sensibilità corrente di Ogawa, reinterpretando i racconti che aveva già raccontato, cercando di migliorare i gesti del passato, cercando di raffinare il più possibile una tecnica, cosa che lo porta, per chiudere il cerchio ad assomigliare a Jiro Ono nel tentativo di perfezionare il più possibile la propria arte.La ricerca dell'eccellenza da parte di Ogawa nel suo campo non è difforme da quella del re del sushi. Per quanto strano ci possa sembrare. Laddove infatti sembrerebbe che non ci sia spazio per l'imperfezione, per la difformità dei gesti.Laddove si passa una vita in tagli ripetuti nelle carni dei pesci e nella ricerca maniacale di quegli ingredienti che rendono il sushi di Jiro, semplicemente, perfetto, ecco che ci accorgiamo di una cosa importantissima.Non esiste un pesce palla uguale ad una altro, non esiste un chicco di riso che sia nato due volte sulla terra e non esiste un boccone perfetto, perché non puoi ripetere lo stesso identico pezzo di sushi più di una volta.La ricerca di Jiro e Yasuhiro è potenzialmente infinita e tutto quelle che ne esce è che la cosa veramente importante è apprezzarne il percorso, il passato.Guardare una fotografia di Yasuhiro Ogawa non è diverso dall'assaggiare un piatto di Jiro Ono. Quello che gli da sapore è tutto il tempo che è passato prima di metterlo in bocca.Prima di posarvi sopra gli occhi.Il Wabi Sabi.DOVE SEGUIRE IL PROGETTOVisita il sito del podcast: http://bit.ly/otnolCanale Youtube: http://bit.ly/hk-subscribeCanale Telegram: https://t.me/otnolSubstack: http://bit.ly/otnol-substackMIEI CONTATTITelegram ➡️ @alessiobottiroliSito Web ➡️ http://bit.ly/hkbwportInstagram ➡️ http://bit.ly/hakuigEmail ➡️ alessio.bottiroli@gmail.comOn The Nature of Light è un progetto di Alessio Bottiroli, realizzato con le migliori intenzioni e senza fini di lucro nella speranza che la fotografia, anche in Italia, possa diventare un giorno argomento di discussione, e non semplicemente un’attività meccanica e tecnica. Get on the email list at onthenatureoflight.substack.com
Nel podcast di oggi parliamo di alcune delle birre più costose al mondo, chissà che qualcuno di voi ne possegga una? The allsopp arctic ale: https://newatlas.com/allsopps-arctic-ale/7929/__________________________________________________________________________Maik And Beer, il podcast che svela tutti i segreti della bevanda più apprezzata al mondo: LA BIRRA!Seguici su i principali social come:* Facebook: https://www.facebook.com/ilpodcastIT/* Instagram: http://www.instagram.com/ilpodcast* Twitch: https://www.twitch.tv/ilpodcastlive* Instagram Maik: http://www.instagram.com/michelesetti23* FaraBeer.com: https://www.farabeer.com* Instagram FaraBeer: https://www.instagram.com/fara.beer* Spreaker: https://www.spreaker.com/show/maik-and-beer* Per supportarci: https://streamelements.com/ilpodcastlive/tipPer qualsiasi domanda: maikandbeer@ilpodcast.comCi sentiamo venerdì prossimo, ciao!Michele.
La riflessione della pillola 15 del podcast di NOIS3 about Design scaturisce dalla mia esperienza personale - o forse sarebbe più corretto dire - da quello che non vorrei che accadesse personalmente né a me né alle altre persone. Delle comuni analisi del sangue al momento del loro ritiro, e anche all'accettazione, si sono rivelate uno spunto di discussione sullo stato della Digital Transformation di alcuni processi dove, con tutta probabilità, si inizia con le migliori intenzioni ma poi non va proprio benissimo perché emerge una progettazione non adeguata e non in grado di prendere in considerazione più scenari, eppure nel settore non facciamo che dircelo continuamente. In questo nuovo episodio vorrei evidenziare che quando diamo il consenso al trattamento dei nostri dati personali, di fronte alla possibilità di poterli consultare on-line, dovremmo poter aver il modo di gestire l'accesso tutte le volte che lo desideriamo. Spoiler: non sono riuscito ad avere l'accesso ai dati, ma solo alla stampa di una copia... Insomma, ci eravamo quasi! Buon ascolto con la pillola 15 “Digital Transformation: ce l'avevamo quasi fatta” --- Send in a voice message: https://anchor.fm/nois3/message
durée : 01:58:22 - Trio Wanderer . Académie Orsay/Royaumont (3e volet) . La Camera delle Lacrime . DYS/10, comédie musicale - par : Clément Rochefort - Le Trio Wanderer (trio & quatuor) • Académie Orsay/Royaumont, 3e volet : Grace Durham/Edward Liddall, Mikhail Timoshenko/Elitsa Desseva • La Camera delle Lacrime, dir. Bruno Bonhoure et Khaï-Dong Luong : Les Sphères du Paradis • DYS/10, une comédie musicale de Catherine Gosse et Igor Bouin - réalisé par : Claire Lagarde
La Paura del Giudizio degli altri è molto diffusa. Qualcuno la prova leggera per altri invece condiziona le proprie scelte e il proprio comportamento.Per vincere la paura del giudizio è importante capire con chi ti stai confrontando!!!
Molte persone si avvicinano alla crescita personale con interesse e curiosità. Spesso mi viene posta questa domanda. Io voglio fare un percorso di crescita personale, ma da dove inizio?Ecco come iniziare il tuo miglior percorso di crescita personale!
Un terreno di caccia,Delle donne disperate,Ed un gioco malvagio che le porterà alla morte,
Artista: trovati un lavoro vero! - 4 Chiacchiere...d'Artista by La Compagnia delle ArtiRiflettiamo insieme sulla (drammatica) situazione della Cultura e dell'Arte in Italia.Sei dei nostri?"La Compagnai delle Arti" è una Compagnia Amatoriale di Perfoming Arts.Segui "La Compagnia Delle Arti":Facebook: https://www.facebook.com/La.Compagnia.Delle.ArtiYouTube: https://www.youtube.com/channel/UCL4mo9WInX7EtEx-6YGDIHQ------------------------------------------------------------
2020 litten viele Unternehmen unter der „Corona-Delle“ in den Geschäftszahlen. Der Payment-Anbieter Adyen konnte diese Delle vergleichsweise klein halten. Alexa von Bismarck, Deutschland-Chefin von Adyen, erklärt im Podcast, wie der Konzern das geschafft hat. Außerdem geht es ganz generell darum, welchen Einfluss die Coronakrise auf den Payment-Markt hat. Denn als Glücksfall will von Bismarck die Pandemie nicht verstanden wissen, auch wenn E-Commerce- und Digitalunternehmen durchaus profitieren konnten und die Digitalisierung einen Schub erfahren hat. Ebenfalls kein Glücksfall war die Causa Wirecard, die das Vertrauen in eine ganze Branche nachhaltig erschüttert hat. Alexa von Bismarck spricht darum darüber, wie man das Vertrauen der Kunden zurückgewinnt und wie man es nachhaltig stärkt, warum der Bezahlvorgang ein entscheidendes Kriterium für eine gute Nutzererfahrung ist und warum „Unified Commerce“ einer der Trends für die Zukunft ist, vor allem nachdem diese Corona-Pandemie endlich irgendwann einmal vorbei ist. Bild: Postmodern Studio / Shutterstock.com
Dove vanno a finire i soldi delle multe autovelox#pareridistorti #mantova #provincia #comuni #autovelox #multe #automobilisti #dovevannoisoldi #manutenzione #strade #fotoNONmie #fotodallarete
http://www.whisky.de/p.php?id=MACKM0BJ0 Nosing 03:30 Wir verkosten den Mackmyra Björksav. Mackmyra Björksav reifte zum Teil (20%) zwischen zwei und vier Jahren in Birkenweinfässern nach. Der auch 'Birkenchampagner' genannte Wein entsteht, indem der aus dem Birkenstamm gewonnene Saft zusammen mit Zucker, Hefe und Zitrone vergoren und in Fässern gereift wird. Birkensaft wird meist im Frühjahr in Skandinavien 'gezapft', der daraus entstehende Wein hat einen feinherben, leicht säuerlich-frischen Geschmack. Die Idee einen schwedischen Whisky zu brennen, entstand bei einem Skiausflug von acht Freunden 1998. Jeder brachte eine Flasche Whisky mit und so drehten sich die Gespräche nur um Whisky. Daraus entstand die Brennerei in Mackmyra Bruk, die nur mit lokalen Zutaten und ohne Farbstoff ihren Whisky herstellt. Die Gründer haben sich auch im Flaschendesign verewigt: Für jeden der acht Freunde befindet sich eine Delle - 'sozusagen ein Fingerabdruck' - im unteren Bereich der Flasche. Jetzt auch als Podcast: https://www.whisky.de/shop/newsletter/#podcast Geschmacksbeschreibungen und Informationen finden Sie in unserem Shop auf Whisky.de Abonnieren http://www.youtube.com/user/thewhiskystore?sub_confirmation=1 Instagram: https://www.instagram.com/whisky.de/
wawawiwowa il meraviglioso mondo delle api
Come sarà il futuro delle case cinematografiche con i servizi di streaming sempre più in ascesa? Che il ruolo delle Major stia cambiando è chiaro, ma molto probabilmente non ci sarà mai una lotta all'ultimo film tra cinema e divano. I big player dello streaming attivano sempre più spesso collaborazioni con le Major per trovare soluzioni win-win, dove i film vengono distribuiti sia al cinema che sulle varie piattaforme. La chiave è far combaciare il mondo fisico con quello dello streaming, rendendo sempre più unica l'esperienza dell'utente al cinema e migliorando qualità e quantità di prodotti aggiuntivi sulle piattaforme.
Partecipa live al mio show dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 12:30 su http://twitch.com/mingustv
Siden efteråret 2019 har Svendborg Sund haft en livlig gæst - nemlig delfinen Delle. Delle har fået meget opmærksomhed, både lokalt og i medierne, og han bliver også nævnt på Visit Svendborgs hjemmeside - men hvorfor stimler folk sammen for at se delfiner og hvaler? Og hvor går grænsen egentlig, i forhold til hvor meget man bør interagere med dyrene? Det er noget af det, vi skal tale om i dagens program, der handler om hvaler. Hvordan bliver der holdt øje med hvilke hvaler, der svømmer rundt i de danske farvande? Hvilke hvalarter har vi? Og hvilke kan vi måske se mere til i fremtiden? Det er noget af det, du kan blive klogere på i dagens program. Medvirkende: Carl Kinze, biolog og phd, Lena Storm Andersen, medlem af Hvaler.dk, og Jacob Tougaard, seniorforsker på Center For Havpattedyrforskning ved Aarhus Universitet. Vært: Maja Jensen
Una puntata bonus per riflettere insieme sull'anno appena trascorso da quando il premier Conte annunciò restrizioni più drastiche per tentare di arginare il diffondersi del Covid-19 in Italia e da quando RunTime Radio, che produce il podcast Gli Scimmioni non leggono Nietzsche, prese l'impegno di fare almeno una diretta al giorno per stringersi insieme agli italiani in un momento particolarmente complicato della nostra esistenza. Delle libere associazioni che ruotano intorno ad alcune parole: privilegio, sospensione, musica, pulsazione, tramonto. Con una domanda finale: dall'esperienza della pandemia sta uscendo un'umanità migliore?
“Il buono è il nemico del meglio” Delle volte ci sfugge il meglio che Dio vuole per noi, perché ci accontentiamo del “buono”. Dio non è limitato nel suo potere, nelle sue capacità o nelle sue risorse! In che modo Dio soddisfa i nostri bisogni? 1) Dio provvede quando ci rendiamo conto che tutte le benedizioni non sono "progettate" solo per i nostri programmi egoistici. 2) Dio provvede quando non disprezziamo le piccole cose 3) Dio provvede quando ci organizziamo 4) Dio provvede quando ci sincronizziamo con il Padre 5) Dio provvede quando diamo priorità Serviamo il Dio del “più che sufficiente”! Avanzarono 12 ceste!! Dio ci ha affidato il suo potere e la sua autorità, e noi abbiamo accesso completo alle "ricchezze" di Dio.
Il viaggio... cos'è? La destinazione/l'arrivo o il tragitto? Può essere la semplice partenza? Può essere una semplice passeggiata? In questa puntata abbiamo intervistato due vecchie conoscenze di Zeno LO-FI. Uno ha fatto un Erasmus a Grenoble, e l'altro un viaggio in Spagna per la maturità di un suo grande amico; entrambi sono pendolari a Forlì: cos'hanno in comune? La voglia di viaggiare come tutti noi! E anche io e Luke abbiamo raccontato qualche aneddoto assieme a loro. Delle chiacchiere spicciole passeggere verso un volo di aneddoti...
Wednesday Show! We unveil our Master's Pool Pick 'Em (link below to sign up). WAFB Sports Reporter Jacques Doucet joins us to talk all things LSU, as there is A LOT of smoke around the Flagship university following a damning USA Today article. Wilson Alexander joins us, as he helps us make sense of the Tigers on the diamond, who can't seem to get right against the SEC, but have certainly found their stride in the midweek after a win over McNeese State. The one and only Chef John Paul Bourgeois joins us from... South Carolina. The man has packed up and once again traveled down the coast, but he gives us his time and his tips! Finally, we wrap up with Sports Illustrated's Ross Dellenger. Delle gives us insight from his time with the LSU program as the Tigers' administration is consistently in the news. And! It's Woman Crush Wednesday, so Abbi Alonzo of the GritIron Show comes in to preview their next interview and highlight the Stanford Women's Basketball program. POOL PICK EM: https://www.runyourpool.com/join/pool_info.cfm?id=157028&p=palmhn 0:00 - Capital City Soul Intro 6:50 - Welcome In / LSU State of Affairs 36:58 - Jacques Doucet 1:05:40 - Wilson Alexander 1:38:40 - Chef Jean-Paul Bourgeois 1:56:30 - Ross Dellenger 2:09:00 - WCW
Our split party continues their adventure! Wren, Hemlock, and Delle have gotten themselves into quite a hot-dog of a problem at the hot-dog eating contest with the power of conflict empowering everyone present to do battle! Also, people say D&D is real serious. This episode proves it. You can contact us using at therollswemade@gmail.com! Maybe Joe-Joe will read it! Cast: Wren Stephens: Emma Haney "Hemlock" Jones: Jeff Brown Salt Maximus: Danielle McManus Everyone else: Joe-Joe Louis Moonrise by Purple Planet Music (C) 2021 Licensed under the Creative Commons Attribution 3.0 license. https://www.purple-planet.com/ Terror Samples (Preview) by Jihfa (c) copyright 2020 Licensed under a Creative Commons Attribution Noncommercial (3.0) license. http://http://dig.ccmixter.org/files/Jihfa/62409 Freeharmonics by The Freeharmonic Orchestra (c) copyright 2021 Licensed under a Creative Commons Attribution NonCommercial (4.0) International license. Laying Low by Admiral Bob (c) copyright 2020 Licensed under a Creative Commons Attribution Noncommercial (3.0) license. http://dig.ccmixter.org/files/admiralbob77/61081 Ft: Apoxode Sunday's Girl by Javolenus (c) copyright 2018 Licensed under a Creative Commons Attribution Noncommercial (3.0) license. http://dig.ccmixter.org/files/Javolenus/58001 Beginnings by Alex Mason (C) 2021 Licensed under a Creative Commons Attribution NonCommercial (4.0) International license. https://freemusicarchive.org/music/alex-mason/albion/beginning Dutiligi by Mello-C (C) copyright 2021 Licensed under a Creative Commons Attribution NonCommercial (4.0) International license. https://freemusicarchive.org/music/mello-c/concept-beats-vol-4-nobaraso/dutiligi
Sono animali, ma si possono trapiantare come le piante: sono i coralli e questa loro peculiarità potrebbe offrire un appiglio decisivo ai ricercatori per sviluppare strategie di ripopolamento delle barriere coralline minacciate dal riscaldamento globale.Delle barriere coralline sappiamo che sono ecosistemi tanto stupefacenti quanto fragili, in particolare quelli delle isole Maldive, col cui governo collabora da anni l'Università Milano Bicocca.Tra le sperimentazioni svolte dai ricercatori milanesi si contano l'allevamento di coralli e la selezione dei coralli più resistenti alle alte temperature. Normalmente, infatti, questi piccoli animali muoiono se la temperatura dell'acqua supera i 30 gradi, cosa che accade sempre più spesso. Alcuni, tuttavia, tollerano temperature superiori: da questi super-coralli si potrebbe partire per ripopolare le barriere coralline più colpite. Ospite Paolo Galli, ecologo e direttore del MaRHE Center dell'Università Milano Bicocca situato alle Maldive, sull'isola di Magoodhoo
Sono animali, ma si possono trapiantare come le piante: sono i coralli e questa loro peculiarità potrebbe offrire un appiglio decisivo ai ricercatori per sviluppare strategie di ripopolamento delle barriere coralline minacciate dal riscaldamento globale.Delle barriere coralline sappiamo che sono ecosistemi tanto stupefacenti quanto fragili, in particolare quelli delle isole Maldive, col cui governo collabora da anni l'Università Milano Bicocca.Tra le sperimentazioni svolte dai ricercatori milanesi si contano l'allevamento di coralli e la selezione dei coralli più resistenti alle alte temperature. Normalmente, infatti, questi piccoli animali muoiono se la temperatura dell'acqua supera i 30 gradi, cosa che accade sempre più spesso. Alcuni, tuttavia, tollerano temperature superiori: da questi super-coralli si potrebbe partire per ripopolare le barriere coralline più colpite. Ospite Paolo Galli, ecologo e direttore del MaRHE Center dell'Università Milano Bicocca situato alle Maldive, sull'isola di Magoodhoo
Die Teilnehmer des Bund-Länder-Treffens haben beschlossen, dass das Leben in Deutschland an den Ostertagen mit vielen Beschränkungen verbunden sein wird. Der Virologe Martin Stürmer hat im Gespräch mit SWR Aktuell-Moderator Andreas Böhnisch erklärt, dass dies zwar nötig sei, aber noch lange nicht ausreiche. Im Infektionsverlauf könne das höchstens zu einer "kleinen Delle" führen, glaubt er.
Delle 3 Leggi di Parkinson, la più famosa recita: "Più tempo a disposizione hai, più tempo sprecherai". Ma quali sono le altre 2 Leggi che il 99% delle persone continuano ad ignorare? Perché conoscerle migliorerà il tuo modo di gestire il tempo? È veramente possibile fare il doppio delle cose in metà del tempo? In questo podcast ti spiego tutto!Buon ascolto!_Visita la pagina web del podcast LIBERAMENTE- http://www.liberamente.me-> Iscriviti al CANALE SU TELEGRAMScrivi: "Sono una mente libera". Clicca qui: https://telegram.me/matteoneroni-> DIVENTA FINANZIATOREClicca qui - https://www.patreon.com/MatteoNeroni-> FAI UNA DOMANDA A MATTEOInviami una nota audio con la tua domanda su TelegramClicca qui: https://t.me/matteoneroni
Sie brachte unser Wirtschaftswunder zur Welt. Sie ergriff mit beiden Händen die Chance zur Wiedervereinigung. Und sie bescherte uns die erste Frau an der Spitze einer Bundesregierung. Ohne die CDU ging fast nichts in mehr als 70 Jahren Bundesrepublik. Aber nun scheint ihr Stern - lange ein Fixstern am deutschen Parteienhimmel - immer tiefer zu sinken. Bei den jüngsten Wahlen hat sie herbe Verluste erlitten, bei den anstehenden Koalitionsverhandlungen wird sie wohl am Katzentisch landen, und Regierungsbündnisse ohne sie nehmen Gestalt an. In Realität und Phantasie. Und letzteres auch in der Bundeshauptstadt. Ein halbes Jahr vor dem großen Urnengang steht die CDU auf wackeligen Beinen: Als Regierungspartei verschlissen, als Wirtschaftspartei unter Korruptionsverdacht, als Sammelbecken für Konservative entbehrlich. Ausgerechnet sie, die immer für den Aufschwung stand, scheint nun keine Konjunktur zu haben. Erlebt sie nur eine Delle, die sich wieder ausbeulen lässt? Oder rutscht sie gerade von der Rezession in eine nicht enden wollende Depression? Noch wissen wir nicht, wie es ohne die CDU weitergehen soll in Deutschland. Aber ab dem nächsten großen Wahltag müssen wir es vielleicht einfach mal probieren.
Evasione fiscale, entra in campo l’AI; Le emissioni inquinanti dell’agroalimentare; Brasile, Lula potrà ricandidarsi: le Notizie a colazione di mercoledì 10 marzo 2021.--Fonti: www.notizieacolazione.itMusica: https://www.bensound.comIllustrazione: Gianpaolo Frascella
Occhio a Coinbase (la svolta storica delle Crypto)
Laura Fusco"Nadir"édition unicitéhttp://www.editions-unicite.fr/Nadir Nel giugno 2018 a Pesaro viene presentato uno studio di Nadir della poetessa Laura Fusco. Il testo ha per soggetto i migranti, l'esilio esteriore e soprattutto interiore di chi parte per un viaggio che, come in un Limbo –il titolo della precedente raccolta pubblicata per Editions Unicité -, non si sa dove e a cosa porterà. Progetti e desideri sospesi, famiglie spezzate, un mondo tra passato e futuro in cui tutto cambia - paesaggi, compagni e lingua - e il tempo diventa non tempo, attesa che rende tutti i luoghi uguali.Nadir è un termine mutuato dall'arabo e dall'ebraico Nazir, raro ma anche uguale all'opposto. In astronomia uno dei poli dell'orizzonte, il punto della sfera celeste più in basso. Anche se: ogni punto di osservazione ha un “suo nadir”, che si calcola in base al luogo dove si trova l'osservatore. La filosofia lo legge come: fondo del cielo, la parte più profonda dell'essere, nascosta ma attiva. Una serie di concetti e simboli che la poetessa ha preso a prestito e traslato da altre culture e mondi per la sua nuova raccolta.In Limbo erano le donne migranti le protagoniste, madri, mogli, figlie. In Nadir il testimone passa ai bambini. La Fusco dà loro voce e li restituisce come li ha “incontrati”: a Milano, nel mezzanino della stazione Centrale, in Francia, in campi di rifugiati e, come era successo per Limbo, si mescolano i testi scaturiti e ispirati agli incontri diretti e a quelli invece mediati da foto e reportage di amici e conoscenti. Un viaggio dell'anima e una lunga lista di visi e di storie di un'infanzia che fino all'ultimo sogna, gioca, aspetta una casa e una vita, violentata nei suoi più elementari diritti, spesso negata, sfinita, affamata, piena di paure ma indomita. Accanto ai piccoli madri spesso anche loro bambine. Riempiono le pagine, rivendicano con spontaneità un futuro che a volte si interromperà dopo poche ore. Ma anche questo è paradigma della vita, del suo essere viva e piena di tempo e possibilità infinite fino all'ultimo.E poi c'è il nuovo che preme. Delle seconde generazioni. Il mondo si può reinventare. Si ricomincia. Dalla poesia. Dalla geografia e dai colori e dagli odori. Dallo sguardo che crea solo guardando, dalle parole con cui i piccoli imparano a chiamare le cose in una lingua nuova e chiamandole permettono loro di esistere e di entrare nel loro immaginario e in quello dei genitori e dei compagni, di tutti. Tema caro alla Fusco, quello delle parole e dello sguardo che crea la realtà, lei poetessa convinta del potere delle parole, che da poetessa con le parole e i suoi reading ha sostenuto importanti battaglie per la difesa dei diritti e contro la violenza sulle donne con e per Amnesty International e Libera.Come ha scritto Deandrea sull'Indice dei Libri a proposito di Limbo di cui Nadir in un certo senso è il prosieguo la raccolta restituisce ai migranti tutta la loro sfaccettata umanità e non ne appiattisce mai il ritratto in una serie di cliché.Mentre la prefazione di Claudel: La poesia di Laura Fusco non è amabile.Non è qui per questo.Non è carina.Non è dolce.Non accarezza.Non è gentile.Non conosce le buone maniere.Non deve essere tutto questo.La poesia di Laura Fusco si dice con sassi in bocca, sale, schegge di vetro. Scortica.La poesia di Laura Fusco racconta il mondo che nessuno raccontaParla delle nostre rotture, dei nostri occhi chiusi, dei nostri cuori chiusi, delle nostre leggi inette, dei nostri silenzi, dei nostri giuramenti traditi.La poesia di Laura Fusco è politica, quando la parola politico non significa più nulla in bocca a chi la professa ogni giornoLa poesia di Laura Fusco è profondamente, visceralmente, tragicamente umana.La poesia di Laura Fusco ci racconta di donne, uomini e bambini che potremmo essere noi stessi, ma che non vogliamo vedere come se fossimo noi .La poesia di Laura Fusco ci ricorda i nostri doveri umani, gettandoseli in faccia, senza fard o fiori, senza cerimonie.La poesia di Laura Fusco ci scuote, ci schiaffeggia, ci graffia,.La poesia di Laura Fusco sembra sempliceE perché è chiara illuminagli uomini di buona volontà.Jean Baptiste Para nella postfazione ha scritto:"La raccolta rifiuta che le vite si perdano senza traccia e che gli uomini non siano più uomini ma un flusso da respingere."http://www.editions-unicite.fr/auteurs/FUSCO-Laura/nadir/index.phphttps://www.editions-unicite.fr/auteurs/FUSCO-Laura/limbo/index.phpIl libro di poesie "Nadir" uscirà in Inghilterra nel 2022https://smokestack-books.co.uk/La foto della copertina è di Nathanael Fournier.traduzione di Caroline Maldonadohttps://londongrip.co.uk/2021/01/london-grip-poetry-review-laura-fusco/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Viele tausend Mal kracht es jeden Tag im Straßenverkehr.Ob Benziner oder Elektroauto - Karosserie- und Fahrzeugbaumechaniker/-innen in der Fachrichtung Instandsetzung kriegen alle wieder hin. Von der kleinen Delle bis zum komplett eingedrückten Heck, vom Neuwagen bis zum Oldtimer.
Il frasario assurdo delle riunioni...
Paolo MarascaAncona, in corsa per diventare Capitale Italiana della Cultura 2022https://www.ancona2022.com/Ancona nella shortlist delle città candidate a Capitale Italiana della Cultura 2022Il dossier sul tema La Cultura tra l‘Altro per la corsa al titolo e la piattaforma dedicata Ancona2022.com Ancona è tra le dieci città finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022. Delle 28 città che si sono proposte per ottenere l'ambito riconoscimento, la Giuria incaricata dal MiBACT ha decretato la rosa dei 10 progetti di candidatura migliori: Ancona; Bari; Cerveteri (Roma); L'Aquila; Pieve di Soligo (Treviso); Procida (Napoli); Taranto; Trapani; Verbania; Volterra (Pisa). Una di queste città, entro il 18 gennaio 2021, si vedrà attribuire il titolo.L'articolato progetto che ha portato Ancona a distinguersi tra le finaliste ha come tema La cultura Tra l'Altro.Il gruppo di lavoro che ha partecipato al Dossier di Candidatura è composto da chi negli ultimi anni ha contribuito a tracciare i percorsi culturali della città: aziende, enti, associazioni pubbliche e private, istituzioni del territorio che, assieme a un team di giovani, hanno sviluppato 84 progetti originali, cui si aggiungono iniziative di artisti e pensatori della cultura nazionale che hanno deciso di scommettere sulla città dorica. Un percorso di collaborazione corale e sinergico con l'intento di avviare un progetto per il territorio, nel quale la cultura ha un ruolo da protagonista nella metamorfosi della città e delle zone limitrofe. La candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2022 significa, per Ancona, la costruzione di una grande rete partecipata, pubblica e privata, destinata a crescere nel tempo e che affida alla leva culturale le grandi trasformazioni sociali, economiche ed urbanistiche in atto.Il gruppo ha individuato nell'incontro, nel rapporto con l'Altro, il tema della candidatura.L'altro è l'espressione di un mondo possibileG. DeleuzeIl processo partecipato della candidatura di Ancona prende il via dalla consapevolezza che oggi più che mai la cultura ha un ruolo sociale: l'identità, l'inclusione, l'uguaglianza, la coesione sociale, la difficoltà insita in ogni forma di relazione sono i temi delle arti e del pensiero contemporaneo e la cultura è la membrana attraverso cui i cambiamenti, gli avvenimenti e le risposte fornite dalla tecnica sono filtrati e guadagnano così un senso, per migliorare l'individuo e la collettività. Il tema dell'Altro è il sistema di legami, relazioni, conflitti, traumi che si compiono tra uomo e uomo, tra uomo e pianeta, tra uomo e tecnica.Ad Ancona, città di mare, ciò è quanto mai evidente: partenza e approdo, scambio e mercato, viaggio ed esplorazione sono nel DNA di Ancona, che è profondamente segnata, in positivo e in negativo, dal rapporto con le altre genti. La città sorge sul mare, su un promontorio a forma di gomito: da qui viene il suo nome, attribuitole dai Greci di Siracusa, che la fondarono nel 387 a.C. Il promontorio protegge naturalmente il più ampio porto naturale dell'Adriatico centrale, segnando il destino della città: sede di un grande porto romano; rivale di Venezia e Ragusa in Adriatico; Repubblica marinara, assediata, controllata da imperatori, papi, eserciti e mercanti; roccaforte militare dopo il Risorgimento; focolaio anarchico; repubblica indipendente. Ma l'incontro con l'Altro è stato anche, più volte, ingovernabile: nei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, nel disastroso terremoto del 1972 e nella frana del 1982.Il tema dell'Altro è declinato in tre grandi sezioni nel Dossier: Altro come Incontro, Altro come Trauma, Altro come Cura.L'Altro come Incontro racchiude progetti che mettono al centro la relazione e la scoperta dell'altro nell'esistenza individuale e collettiva: mostre, occasioni sociali, concerti, spettacoli con grande interazione con il pubblico, pensati da grandi personaggi della cultura italiana, tra i quali Marco Baliani, Manuel Agnelli e Mauro Ermanno Giovanardi.L'Altro come Trauma riflette sulle cicatrici, i conflitti, le complessità, le intrusioni che, sempre, derivano dall'incontro con l'Altro. Trauma è conflitto, ma anche gestione del conflitto, confronto che permette a una comunità di crescere, nella coscienza della differenza: tra i pensatori che porteranno i loro contributi, il filosofo Federico Leoni.L'Altro come Cura comprende i progetti animati da un forte spirito sociale, che si impegnano per la riqualificazione di spazi e che cercano di ricucire un tessuto sociale sfibrato, animati da personalità come lo psicoanalista Massimo Recalcati. Prendersi cura – dell'Altro, della comunità, della propria città, del Pianeta – è ciò che determina una civiltà. Per raccontare e divulgare l'ampio e articolato progetto e dare notizia in tempo reale delle iniziative è stata ideata la piattaforma www.ancona2022.com.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Viviamo in un continente ormai povero di materie prime e altamente dipendente dalle importazioni per assicurare alle proprie industrie ciò di cui necessitano per le loro produzioni. Il tema della dipendenza diventa poi particolarmente critico quando a scarseggiare sono metalli strategici quali quelli necessari all'industria elettronica, come per esempio il tantalio, o all'industria delle energie rinnovabili, come il litio.Delle dipendenza europea da materie prime e di quali possano essere le strategie per affrontarla si è parlato all'Università di Trento nel corso di una giornata di studio intitolata "Ritorno alle stelle per le materie prime" dove si è ragionato anche di asteroidi, ma soprattutto della possibilità di riaprire in Europa centinaia di siti minerari abbandonati che, grazie alle tecnologie moderne, potrebbero tornare produttivi.Ospite Stefano Gialanella, Professore di Scienza e Tecnologia dei Materiali al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Trento e Chairman del convegno.
Episodio 33 - La sostenibilità dell'alimentazione
Inside Wirtschaft - Der Podcast mit Manuel Koch | Börse und Wirtschaft im Blick
"Nach der deutlichen Erholung haben viele mit scharfen Rücksetzern wie bei der Finanzkrise gerechnet. Das ist aber diesmal ausgeblieben", sagt Max Wienke mit Blick auf den Corona-Crash an den Märkten 2020. "Die Gewinner sind Tech-Werte und z.B. Pandemie-Profiteure wie Amazon, Netflix, Delivery Hero oder Zoom, die eine unglaubliche Kurs-Rally hingelegt haben. Auch ein Biden-Sieg ist gut für die Märkte gewesen", so der XTB-Marktanalyst. Und wie geht es 2021 weiter? "Durch die Lockdowns werden wir eine Delle und Belastungen sehen. Aber die Märkte blicken recht optimistisch in die Zukunft." Alle Details im Interview von Manuel Koch im XTB Market Talk und auf https://www.xtb.com
LADYLIKE - Die Podcast-Show: Der Talk über Sex, Liebe & Erotik
In dieser aktuellen Ladylike Podcast-Folge machen sich Yvonne und Nicole im frostigen Sendestudio ein paar warme Gedanken über Casting- und Datingformate im Fernsehen. Die beiden Podcast-Ladys haben einen recht unterschiedlichen Zugang zu diesen Dating-Shows. Yvonne schaut die Shows als Unterhaltung und kann sich sehr darüber amüsieren. Nicole hingegen hat Probleme mit dem Frauenbild vor allem der Bachelor-Shows. Sie findet schwierig, dass sich ein Mensch über andere erhebt und eine Auswahl trifft, in dem er andere aussiebt. Zum anderen mag sie nicht, wie einheitlich die Frauen aussehen, alle jung und schlank, lange Beine, lange Haare in ähnlichen sexy Kleidern mit Schlitz. Yvonne meint, nicht alle Casting-Shows seien so. „Prince Charming“, eine Casting-Show mit homosexuellen Männern fand Yvonne lustig, unterhaltsam und die Männer sehr unterschiedlich von Art und Aussehen, also insgesamt divers. Nicole fragt sich deshalb, warum die Frauen in den anderen Shows nicht auch divers sein können, also so unterschiedlich wie das Leben, klein, groß, dick, dünn. Beide sind gleichermaßen sehr gespannt auf die neue geplante RTL Casting-Show „Princess Charming“, die erste lesbische Castingshow im deutschen Fernsehen. Yvonne berichtet, dass zuerst ein bisexuelles Format geplant war, die Fernsehmacher sich aber jetzt für das Gegenstück von „Prince Charming“ und eine rein lesbische Show entschieden haben, was sie als homosexuelle Frau sehr begrüßt. Sie überlegt, wie die Frauen dort aussehen werden, denn aus ihrer Sicht habe sich die lesbische Szene seit den neunziger Jahren sehr verändert. Frau trägt heute, was ihr gefällt und ist nicht auf einen bestimmten Stil festgelegt. Hört einfach rein in die neue Ladylike-Folge, in der Yvonne und Nicole überlegen, ob die Zeit nicht reif ist für ein Dating-Format für Menschen über 40. Nicole vermutet, dass die Fernsehmacher oft noch alte weiße Männer sind, die meinen, die Zuschauer wollten nur knackige junge Frauen sehen. Nicole selbst hat allerdings auch als Zuschauerin die Paraden von Barbiepuppen satt und möchte lieber normale Frauen sehen, auch gern mal mit Delle im Po! Habt ihr selbst erotische Erfahrungen, eine Frage oder Story, über die Yvonne & Nicole im Ladylike-Podcast sprechen sollen? Dann schreibt uns gern an @ladylike.show auf Instagram oder kontaktiert uns über unsere Internetseite ladylike.showHört in die Folgen bei AUDIO NOW, iTunes oder Spotify rein und schreibt uns gerne eine Bewertung. Außerdem könnt ihr unseren Podcast unterstützen, indem ihr die neuen Folgen auf Euren Kanälen pusht und Euren Freunden davon erzählt.
Tanti pari in questa giornata. Delle sette sorelle vincono solo Roma e Napoli. Prima si scontrano le quattro della Champions producendo due 1-1. Gasperini riacciuffa Conte con Miranchuk, mentre Inzaghi beffa Pirlo all'ultimo col solito Caicedo. L'ultima a pareggiare in ordine di posticipo è la prima in classifica: a San Siro Milan-Verona finisce 2-2 con Ibra che fa, disfa e rifa: prima sbaglia un rigore, poi insacca di testa il gol che suggella il risultato e nel dopo partita è one man show ai microfoni di Sky. Ne parliamo con Luca Valdiserri del Corriere della sera e con Carlo Pellegatti, fan numero uno della Ibra Supremacy. A proposito di supremazia, in MotoGP è sempre più evidente quella della Suzuki, dopo la prima vittoria di Mir a Valencia, in questo pazzo Mondiale. Ora il titolo è sempre più vicino per il giovane originario di Maiorca. Le sensazioni a un passo dal traguardo di Davide Brivio, manager Sukuki.
Nella puntata di oggi di Start parliamo di premi Nobel per l'economia annunciati in piena notte, di economia dell'immigrazione e di quanto valgono le tasse versate dai lavoratori stranieri. E infine, parlando di tasse, ricordiamo che fra qualche giorni finisce la tregua fiscale per chi ha debiti con l'Agenzia delle entrate
Parliamo di Pagamenti elettronici e in particolare delle novità per i negozi!Ne parliamo, in questa prima puntata dello speciale sui pagamenti elettronici realizzato in collaborazione con Nexi, con Giulio Vasconi (Head of Marketing - Merchant Services and Solutions di Nexi)
Parliamo di Pagamenti elettronici e in particolare delle novità per i negozi!Ne parliamo, in questa prima puntata dello speciale sui pagamenti elettronici realizzato in collaborazione con Nexi, con Giulio Vasconi (Head of Marketing - Merchant Services and Solutions di Nexi)
Come cambiano i modelli di business delle startup?
Come cambiano i modelli di business delle startup?
MidaZ the Beast is a lyrical wordsmith. The gifted Emcee has been fine tuning his craft for years. His "Loops" & "Loops Two" projects are earlier indicators of his growing lyricism and his ears for lush production. His recent project " Where the Sidewalk Ends" is a testament to his penmanship. Savvy wordplay, insightful bars and intricate storytelling anchors this magnum opus of a project. Produced by Delle, "...Sidewalk" is an experience worth taking and celebrating. MidaZ joins us on this episode to talk all things "Where the Sidewalk Ends". Orlando, you have a great Emcee to champion. Subscribe, Share and all the good stuff... BUY: https://midazthebeast.bandcamp.com/