Podcast appearances and mentions of giovanni brusca

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Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Pentiti di essersi pentiti: la beffa dell'Agenzia delle Entrate

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Sep 4, 2024 1:57


Qualche giorno fa l'avvocato Luigi Li Gotti in un'intervista a Antimafiaduemila ha raccontato che l'Agenzia delle Entrate confisca ai collaboratori di giustizia - volgarmente detti pentiti - i soldi che dovrebbero servire a ricostruirsi una vita attraverso l'acquisto di una casa o l'inizio di un nuovo lavoro. Li Gotti ha difeso collaboratori di primo piano (Tommaso Buscetta, Totuccio Contorno, Giovanni Brusca, Francesco Marino Mannoia e Gaspare Mutolo) che sono stati fondamentali nella lotta alla mafia, così com'era stata pensata da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Diventa difficile immaginare che un mafioso possa quindi accettare un percorso di collaborazione con la magistratura sapendo che alla fine si ritroverebbe isolato non solo socialmente ma anche economicamente. "Questo sistema che si è messo in moto - dice Li Gotti - è un freno totale a nuove collaborazioni. Chi dovesse decidere di collaborare, pensando a quello che succede dopo che la sua collaborazione non serve più, e che viene messo in mezzo ad una strada, ci pensa mille volte prima di collaborare. Quindi da una parte si incide sulla possibilità di raccogliere e sollecitare le collaborazioni con la giustizia e dall'altra parte i collaboratori vengono esposti al rischio di ritorsioni”. Giovanni Falcone diceva che i “pentiti” ci sono solamente quando lo Stato dimostra di volere fare sul serio nella lotta contro la mafia. Al linciaggio dei pentiti ci siamo abituati in questi anni, da parte di partiti e testate più o meno interessate e coinvolte in amicizie particolarmente pericolose. Mettere le mani in tasca ai pentiti invece dei mafiosi invece è una novità che fa spavento. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Italia Mistero
L'arresto di Riina (Brusca racconta cosa successe dopo)

Italia Mistero

Play Episode Listen Later Jun 23, 2024 9:39


Giovanni Brusca racconta quello che successe dopo l'arresto di Totò Riina. Brusca iparla di Messina Denaro, Bagarella e dei rapporti con Provenzano. Chi prese il comando dopo l'arresto di Riina? #italiamistero #giovannibrusca #salvatoreriina www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/

PICCIOTTI - La mafia raccontata da Lirio Abbate

Rimane però ancora libero Giovanni Brusca, il killer di Riina, l'uomo che ha premuto il detonatore nella strage di Capaci. Come gli altri mafiosi, Brusca sconta la perdita del capo dei capi, il senso di smarrimento causato dalla mancanza di un riferimento e della protezione dei politici corrotti. Le sconfitte di Cosa nostra hanno incoraggiato sempre più pentiti a lasciare l'associazione mafiosa e a confessare i loro delitti. Tra questi c'è Santino Di Matteo, la cui collaborazione con la giustizia è pericolosissima, perché è a conoscenza dei misfatti di Brusca. In accordo con Matteo Messina Denaro e i Graviano, Brusca fa quindi rapire suo figlio Giuseppe appena dodicenne, con l'intento dichiarato di fermare l'emorragia dei pentiti e dare una lezione al padre. Il bambino sarà assassinato e sciolto nell'acido dopo oltre settecento giorni di prigionia, mentre gli uomini di Sabella, sempre più abili nella caccia ai latitanti, riescono finalmente a trarre in arresto Brusca.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Crimine • Storie Vere
La strage di Capaci • Episodio 1 di 2

Crimine • Storie Vere

Play Episode Listen Later Feb 21, 2024 11:39


Il 31 maggio 2021 Giovanni Brusca lascia la prigione, dopo aver scontato una pena di 25 anni. La sua uscita è così chiassosa, come lo è stato il suo arresto, il 25 maggio 1996. Quel giorno, un corteo di poliziotti, guidati dal capo della mobile Luigi Savina, entra nei cortili della Questura di Palermo: gli agenti sono incappucciati, con le armi lunghe in pugno e, sporgendosi dai finestrini delle auto, urlano di gioia: “lo scannacristiani” è in manette.Il giorno della scarcerazione provoca l'effetto contrario: questa volta a urlare, ma allo scandalo, all'ingiustizia, sono i parenti delle vittime.Tuttavia, non ci sono alternative: la legge lo ha catturato, la legge lo rimette in libertà. La detenzione è arrivata al termine, malgrado le decine di omicidi, per cui è stato condannato.Inevitabilmente, si riapre la ferita della strage di Capaci.CRIMINE • Storie Vere : un podcast Studio Minuit

Crimine • Storie Vere
La strage di Capaci • Episodio 2 di 2

Crimine • Storie Vere

Play Episode Listen Later Feb 21, 2024 11:58


Il 31 maggio 2021 Giovanni Brusca lascia la prigione, dopo aver scontato una pena di 25 anni. La sua uscita è così chiassosa, come lo è stato il suo arresto, il 25 maggio 1996. Quel giorno, un corteo di poliziotti, guidati dal capo della mobile Luigi Savina, entra nei cortili della Questura di Palermo: gli agenti sono incappucciati, con le armi lunghe in pugno e, sporgendosi dai finestrini delle auto, urlano di gioia: “lo scannacristiani” è in manette.Il giorno della scarcerazione provoca l'effetto contrario: questa volta a urlare, ma allo scandalo, all'ingiustizia, sono i parenti delle vittime.Tuttavia, non ci sono alternative: la legge lo ha catturato, la legge lo rimette in libertà. La detenzione è arrivata al termine, malgrado le decine di omicidi, per cui è stato condannato.Inevitabilmente, si riapre la ferita della strage di Capaci.CRIMINE • Storie Vere : un podcast Studio Minuit

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Riaperta la nuova inchiesta sulla strage del 904. I pm: alleanza tra mafia, servizi e politica | 13/02/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Feb 13, 2024 2:38


A cura di Daniele Biacchessi Il 23 dicembre 1984, l'antivigilia di Natale di quarant'anni fa, una bomba ad alto potenziale veniva piazzata su una carrozza del Rapido 904 da Napoli a Milano, nella galleria direttissima di San Benedetto Val di Sambro. 16 morti e 207 feriti. Le indagini e i processi non hanno portato una verità piena, ma hanno accertato la matrice mafiosa dell'attentato. Il penultimo troncone aveva coinvolto Pippo Calò come organizzatore e Totò Riina come mandante della strage, ma la sentenza definitiva lo ha assolto per insufficienza di prove. Da pochi giorni la procura distrettuale antimafia di Firenze ha riaperto l'inchiesta, con nuovi elementi. I magistrati intendono accertare le complicità esterne a Cosa nostra in quella stagione stragista che inizia con la bomba al rapido 904 fino alle stragi del 1993 e 1994. Per gli inquirenti c'è la necessità di operare un approfondimento “in relazione alla posizione di soggetti all'epoca non coinvolti nel processo principale contro il cassiere di Cosa Nostra Pippo Calò”.  La nuova pista investigativa viene seguita dai procuratori aggiunti Luca Turco e Luca Tescaroli in collaborazione con i carabinieri del Ros. Da quello che emerge, ci sarebbe stata una vera e propria alleanza tra Cosa nostra, i servizi segreti di allora, cioè funzionari del Sismi e del Sisde, e la politica. Quale era dunque la strategia dei corleonesi negli anni Ottanta? "La mafia voleva distogliere l'attenzione dal maxi processo e dalle indagini che stavano facendo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, quindi creare una strategia d'azione verso l'Italia, al nord, per distogliere l'attenzione dal sud e poter fare “i nostri interessi”, spiega Giovanni Brusca rispondendo alle domande dei pm Turco e Tescaroli. Brusca oggi accusa Antonio Madonia, il boss palermitano vicino ai corleonesi ma con forti legami con esponenti dell'estrema destra e con apparati deviati delle istituzioni. Quella del rapido 904 è una delle pagine rimaste oscure della strategia della tensione mafiosa che il nostro Paese ha diritto di conoscere. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Riaperta la nuova inchiesta sulla strage del 904. I pm: alleanza tra mafia, servizi e politica | 13/02/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Feb 13, 2024 2:38


A cura di Daniele Biacchessi Il 23 dicembre 1984, l'antivigilia di Natale di quarant'anni fa, una bomba ad alto potenziale veniva piazzata su una carrozza del Rapido 904 da Napoli a Milano, nella galleria direttissima di San Benedetto Val di Sambro. 16 morti e 207 feriti. Le indagini e i processi non hanno portato una verità piena, ma hanno accertato la matrice mafiosa dell'attentato. Il penultimo troncone aveva coinvolto Pippo Calò come organizzatore e Totò Riina come mandante della strage, ma la sentenza definitiva lo ha assolto per insufficienza di prove. Da pochi giorni la procura distrettuale antimafia di Firenze ha riaperto l'inchiesta, con nuovi elementi. I magistrati intendono accertare le complicità esterne a Cosa nostra in quella stagione stragista che inizia con la bomba al rapido 904 fino alle stragi del 1993 e 1994. Per gli inquirenti c'è la necessità di operare un approfondimento “in relazione alla posizione di soggetti all'epoca non coinvolti nel processo principale contro il cassiere di Cosa Nostra Pippo Calò”.  La nuova pista investigativa viene seguita dai procuratori aggiunti Luca Turco e Luca Tescaroli in collaborazione con i carabinieri del Ros. Da quello che emerge, ci sarebbe stata una vera e propria alleanza tra Cosa nostra, i servizi segreti di allora, cioè funzionari del Sismi e del Sisde, e la politica. Quale era dunque la strategia dei corleonesi negli anni Ottanta? "La mafia voleva distogliere l'attenzione dal maxi processo e dalle indagini che stavano facendo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, quindi creare una strategia d'azione verso l'Italia, al nord, per distogliere l'attenzione dal sud e poter fare “i nostri interessi”, spiega Giovanni Brusca rispondendo alle domande dei pm Turco e Tescaroli. Brusca oggi accusa Antonio Madonia, il boss palermitano vicino ai corleonesi ma con forti legami con esponenti dell'estrema destra e con apparati deviati delle istituzioni. Quella del rapido 904 è una delle pagine rimaste oscure della strategia della tensione mafiosa che il nostro Paese ha diritto di conoscere. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Years of Lead Pod
La Mattanza and the Rise of Corleone

Years of Lead Pod

Play Episode Listen Later Jan 25, 2024 66:10


References Attilio Bolzoni and Giuseppe D'Avanzo. Il capo dei capi. Vita e carriera criminale di Totò Riina. Segrate: Bur, 2011. Massimo Ciancimino, Francesco La Licata. Don Vito. Le relazioni segrete tra Stato e mafia nel racconto di un testimone d'eccezione. Milano: Feltrinelli, 2010. John Follain. Gli Ultimi Boss, Ascesa e caduta della più importante famiglia mafiosa. Trans: Elisabetta Valdré. Milano: Mondadori, 2011. Saverio Lodato. Ho Ucciso Giovanni Falcone. La confessione di Giovanni Brusca. Milano: Oscar Mondadori, 1999. Carlo Lucarelli. La Mattanza. Dal silenzio sulla mafia al silenzio della mafia. Torino: Einaudi, 2017. Giuliano Turone, Italia oculta: Terror contra democracia. Madrid: Editorial Trotta, S.A. 2019

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Matteo Messina Denaro e il mandamento di Trapani | 18/01/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 18, 2023 2:39


A cura di Daniele Biacchessi Mi è capitato più volte di raccontare la storia di Matteo Messina Denaro, della sua figura di primo piano come capo del mandamento di Castelvetrano in provincia di Trapani, degli affari sporchi che ha garantito per conto di Cosa Nostra, prima e dopo le stragi del '92 e '93. A molti, ma non a tutti, era chiaro che il boss era certamente vivo e attivo sul territorio siciliano, solo lì bisognava cercarlo, come accaduto nel passato per gran parte dei capi di Cosa Nostra come Totò Riina, Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca, Nitto Santapaola, i fratelli Graviano. Seguendo la lunga catena dei cosiddetti "pizzini" si sarebbe potuti giungere al suo covo ben prima di averlo poi scoperto ieri in località Campobello di Mazara. Gli investigatori ci erano arrivati già il 10 dicembre 2018 con l'operazione Tramonto, quando avevano setacciato l'area di protezione del boss, quella che si delinea tra Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Salemi, Santa Ninfa e Marsala. Un'altra traccia è del 22 febbraio 2019 quando vengono arrestati gli imprenditori Calogero Luppino, Salvatore Giorgi e Francesco Catalanotto, tutti di Castelvetrano, tutti finanziatori delle attività di Denaro. Un pizzino era stato recapitato nel luglio 2020 agli eredi del boss di Partanna Alfonso Passanante: Messina Denaro chiedeva la loro rinuncia ad un vasto appezzamento di terreno nella ricca contrada di Zagara di Castelvetrano. I "postini" che lavoravano allora per l'ultimo dei capi erano ancora diversi, e a portare i "pizzini" erano anche quei soggetti in passato arrestati, condannati e che una volta liberi si sono rimessi a disposizione della potente cosca trapanese. Gente come Francesco Domingo alla guida del mandamento di Castellamare del Golfo, arrestato insieme ad altri 12 nel giugno 2020. Era chiaro che Matteo Messina Denaro, da almeno quattro anni, viveva in una solitudine marcata, anche se dorata, protetta da una fitta rete di protezioni che ha favorito la sua lunga latitanza, e che alla fine se lo è "venduto".

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Matteo Messina Denaro e il mandamento di Trapani | 18/01/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 18, 2023 2:39


A cura di Daniele Biacchessi Mi è capitato più volte di raccontare la storia di Matteo Messina Denaro, della sua figura di primo piano come capo del mandamento di Castelvetrano in provincia di Trapani, degli affari sporchi che ha garantito per conto di Cosa Nostra, prima e dopo le stragi del '92 e '93. A molti, ma non a tutti, era chiaro che il boss era certamente vivo e attivo sul territorio siciliano, solo lì bisognava cercarlo, come accaduto nel passato per gran parte dei capi di Cosa Nostra come Totò Riina, Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca, Nitto Santapaola, i fratelli Graviano. Seguendo la lunga catena dei cosiddetti "pizzini" si sarebbe potuti giungere al suo covo ben prima di averlo poi scoperto ieri in località Campobello di Mazara. Gli investigatori ci erano arrivati già il 10 dicembre 2018 con l'operazione Tramonto, quando avevano setacciato l'area di protezione del boss, quella che si delinea tra Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Salemi, Santa Ninfa e Marsala. Un'altra traccia è del 22 febbraio 2019 quando vengono arrestati gli imprenditori Calogero Luppino, Salvatore Giorgi e Francesco Catalanotto, tutti di Castelvetrano, tutti finanziatori delle attività di Denaro. Un pizzino era stato recapitato nel luglio 2020 agli eredi del boss di Partanna Alfonso Passanante: Messina Denaro chiedeva la loro rinuncia ad un vasto appezzamento di terreno nella ricca contrada di Zagara di Castelvetrano. I "postini" che lavoravano allora per l'ultimo dei capi erano ancora diversi, e a portare i "pizzini" erano anche quei soggetti in passato arrestati, condannati e che una volta liberi si sono rimessi a disposizione della potente cosca trapanese. Gente come Francesco Domingo alla guida del mandamento di Castellamare del Golfo, arrestato insieme ad altri 12 nel giugno 2020. Era chiaro che Matteo Messina Denaro, da almeno quattro anni, viveva in una solitudine marcata, anche se dorata, protetta da una fitta rete di protezioni che ha favorito la sua lunga latitanza, e che alla fine se lo è "venduto".

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
L'arresto di Messina Denaro non è una fine, è un inizio

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Jan 17, 2023 6:07


Ci vuole memoria, oggi più che mai. Sui giornali e tra i commentatori, presunti esperti, ci si sgola per sottolineare l'applauso dei pazienti nella clinica palermitana al momento dell'arresto. Le scene di gioia le abbiamo viste in occasione degli arresti di Bernardo Provenzano e Giovanni Brusca. Perfino Falcone una volta disse a Borsellino «la gente comincia a fare il tifo per noi». Poi sappiamo com'è finita. Sarò anche per questo che il fondatore di Liberi don Luigi Ciotti avverte: "Ciò che però un po' preoccupa è rivedere le stesse scene e reazioni di trent'anni fa: il clima di generale esultanza, l'unanime plauso dei politici, le congratulazioni e le dichiarazioni che parlano di “grande giorno”, di “vittoria della legalità” e via dicendo. Non vorrei si ripetessero pure gli errori commessi in seguito alla cattura di Riina, e di Provenzano. Le mafie non sono riducibili ai loro “capi”, non lo sono mai state e oggi lo sono ancora di meno, essendosi sviluppate in organizzazioni reticolari in grado di sopperire alla singola mancanza attraverso la forza del sistema”. #LaSveglia per La Notizia

Criminalia
Did the Sicilian Mafia Really Feed Caravaggio's Nativity to the Pigs?

Criminalia

Play Episode Listen Later Oct 11, 2022 27:46


Nativity with St. Francis and St. Lawrence considered a 17th century masterpiece, created by Italian painter Caravaggio in 1609. Nativity has been missing since it was nicked by thieves in Palermo in 1969. No one for sure knows who stole it, or why they stole it, but what might have become of it has sparked dozens of tales. One prominent theory is that it was stolen by the mafia – and, quite possibly, eaten by pigs.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Spazio 70
«Prima di uccidere Stefano Bontate dovevamo eliminare i Rimi». Parla Giovanni Brusca

Spazio 70

Play Episode Listen Later Oct 10, 2022 138:36


Perugia, 4 maggio 1998. Il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca depone nel corso di un'udienza del processo Pecorelli.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/...Sigla: Home Base Groove di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/...)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-...Artista: http://incompetech.com/

Spazio 70
Brusca:«Bagarella mi diceva che Bontate, Badalamenti e i Salvo bisognava eliminarli tutti»

Spazio 70

Play Episode Listen Later Oct 3, 2022 120:10


Perugia, 2 giugno 1998. Processo Pecorelli. Depone il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/...Sigla: Home Base Groove di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/...)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-...Artista: http://incompetech.com/

Spazio 70
Giovanni Brusca racconta come strangolarono Inzerillo, Di Maggio, Riccobono, Scaglione e altri.

Spazio 70

Play Episode Listen Later Sep 20, 2022 142:23


Palermo, 27 aprile 1999. Il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca depone nel corso di un'udienza del processo per l'omicidio di Libero Grassi.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/...Sigla: Home Base Groove di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/...)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-...Artista: http://incompetech.com/

Spazio 70
«Riina era abilissimo: Nino Madonia avrebbe fatto una brutta fine». Brusca inedito (29 ottobre 2021)

Spazio 70

Play Episode Listen Later Sep 8, 2022 151:42


«Se Antonino Madonia non fosse stato arrestato e se Riina non fosse arrestato, io credo che Antonino Madonia non avrebbe fatto una buona fine» dichiarazioni di Giovanni Brusca nel corso di un'udienza del processo Agostino - Castelluccio che si è tenuto a Palermo il 29 ottobre 2021.

Spazio 70
«Riina voleva uccidere me e Salvuccio Madonia». Parla Giovanni Brusca

Spazio 70

Play Episode Listen Later Aug 23, 2022 40:04


Palermo, 3 maggio 2001. Il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca depone nel corso di un'udienza del processo Francese.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/...Sigla: Home Base Groove di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/...)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-...Artista: http://incompetech.com/

The Casual Criminalist
Giovanni Brusca: A Mafia Horror Story

The Casual Criminalist

Play Episode Listen Later Jul 29, 2022 42:09


Giovanni Brusca was an enforcer under the Boss of all Mafia Bosses in Corleone, Sicily - Totó Riina. Part of a 12-person hit squad, Brusca was cold-hearted and brutal, and would become known as ‘The Swine' or ‘The Slayer'. He would admit to killing more than 150 people during his time as a part of the Sicilian Mafia, before turning against La Cosa Nostra and becoming an informant instead. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

L'italiano in podcast
27 Luglio 2022 – Italiano in Podcast – Isolamento!

L'italiano in podcast

Play Episode Listen Later Jul 27, 2022 36:15


27 Luglio 2022 - Italiano in Podcast. Primo giorno di isolamento dopo il tampone positivo. Alcune lezioni e un nuovo entusiasmo nel lavoro sul progetto. Non tutto il male viene per nuocere e forse questi sette giorni saranno utili a ritrovare motivazione e voglia di fare. Ben quattro notizie oggi, dal boss Giovanni Brusca alla vittoria nella pallanuoto, dai medici che mancano nei pronto soccorso al nuovo registro delle opposizioni per proteggere i cittadini dalle insistenti telefonate pubblicitarie. L'episodio del 27 Luglio 2022 di Italiano in Podcast si chiude con un breve aforisma molto carino. A presto con il Podcast e con le novità di iSpeakItaliano.

L'italiano in podcast
27 Luglio 2022 – Italiano in Podcast – Isolamento!

L'italiano in podcast

Play Episode Listen Later Jul 27, 2022 36:14


27 Luglio 2022 - Italiano in Podcast. Primo giorno di isolamento dopo il tampone positivo. Alcune lezioni e un nuovo entusiasmo nel lavoro sul progetto. Non tutto il male viene per nuocere e forse questi sette giorni saranno utili a ritrovare motivazione e voglia di fare. Ben quattro notizie oggi, dal boss Giovanni Brusca alla vittoria nella pallanuoto, dai medici che mancano nei pronto soccorso al nuovo registro delle opposizioni per proteggere i cittadini dalle insistenti telefonate pubblicitarie. L'episodio del 27 Luglio 2022 di Italiano in Podcast si chiude con un breve aforisma molto carino. A presto con il Podcast e con le novità di iSpeakItaliano. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/ispeakitaliano/message

Spazio 70
«Riina era il mio padrino, lo frequentavo tutti i giorni». Parla Giovanni Brusca

Spazio 70

Play Episode Listen Later Jul 19, 2022 79:15


Roma, 21 maggio 2009. Il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca depone in qualità di teste nel corso di un'udienza del processo Obinu e Mori.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/...Sigla: Home Base Groove di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/...)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-...Artista: http://incompetech.com/

Spazio 70
Confronto Giovanni Brusca - Santino Di Matteo: «Gli stacco la testa!»

Spazio 70

Play Episode Listen Later Jul 13, 2022 36:35


Como, 15 settembre 1998. Faccia a faccia tra Giovanni Brusca e Mario Santo Di Matteo in occasione del Processo bis per la strage di via D'Amelio.Ci scusiamo per la scarsa qualità dell'audio, dovuta ad una cattiva gestione dell'impianto microfonico in sede di confronto. Nonostante gli evidenti limiti tecnici che lo caratterizzano, abbiamo deciso ugualmente di proporvi questo raro documento.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/...Sigla: Home Base Groove di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/...)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-...Artista: http://incompetech.com/

Inchiostro Nero
LA TRAGICA STORIA. Giuseppe Di Matteo.

Inchiostro Nero

Play Episode Listen Later Jun 23, 2022 13:33


Giuseppe Di Matteo, figlio di un collaboratore di giustizia, fu rapito dalla mafia a dodici anni e tenuto in ostaggio per 779 giorni. Poco prima che compisse il suo quindicesimo compleanno, fu assassinato per strangolamento su ordine di Giovanni Brusca, un capomafia corleonese, e il suo corpo fu sciolto nell'acido.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
A trent'anni dalla strage di Capaci | 23/05/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 23, 2022 2:35


A cura di Daniele Biacchessi Trent'anni è un tempo lungo per la memoria di un Paese. Una cifra tonda di un anniversario che ancora scava un profondo buco nero nel cuore degli italiani e determina un prima e un dopo, un segno preciso che condiziona ancora la nostra Storia. Trent'anni fa, la mafia stragista colpiva il centro nevralgico dell'antimafia con l'eccidio sull'autostrada tra Capaci e Isola delle femmine, l'uccisione di Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gran parte della loro scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro), 23 feriti. Un attentato perfetto, con 500 chilogrammi di esplosivo stipato in un cunicolo, compiuto dal vertice di Cosa Nostra (Totò Riina, Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca, Nitto Santapaola, Matteo Messina Denaro e il gotha dell'organizzazione). Nulla fu come prima. Il 19 luglio in via D'amelio, lo stesso gruppo aveva architettato il piano per uccidere Paolo Borsellino e la scorta. Falcone e Borsellino avevano istruito il maxiprocesso concluso con un numero impressionante di condanne definitive. A trent'anni da Capaci, pesa ancora il mancato accertamento dei cosiddetti mandanti occulti della strage: una rete di interessi che univano criminali, uomini inseriti negli apparati dello Stato come Giovanni Aiello (faccia da mostro), Istituzioni, imprenditori passati alla politica come Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri, e molto altro ancora. Indizi che hanno fatto scattare inchieste, che hanno impegnato procure e commissioni parlamentari, senza un risultato giudiziario. Eppure il dubbio che non fosse solo opera di Cosa Nostra rimane. E questo anniversario non contribuirà a svelare gli intrighi che hanno portato alla morte di due simboli dell'antimafia. Ci sarebbe ancora troppo da indagare per giungere ad una verità piena. E la nostra fragile democrazia non è in grado di trasformare un dubbio in una prova provata. Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
A trent'anni dalla strage di Capaci | 23/05/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 23, 2022 2:35


A cura di Daniele Biacchessi Trent'anni è un tempo lungo per la memoria di un Paese. Una cifra tonda di un anniversario che ancora scava un profondo buco nero nel cuore degli italiani e determina un prima e un dopo, un segno preciso che condiziona ancora la nostra Storia. Trent'anni fa, la mafia stragista colpiva il centro nevralgico dell'antimafia con l'eccidio sull'autostrada tra Capaci e Isola delle femmine, l'uccisione di Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gran parte della loro scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro), 23 feriti. Un attentato perfetto, con 500 chilogrammi di esplosivo stipato in un cunicolo, compiuto dal vertice di Cosa Nostra (Totò Riina, Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca, Nitto Santapaola, Matteo Messina Denaro e il gotha dell'organizzazione). Nulla fu come prima. Il 19 luglio in via D'amelio, lo stesso gruppo aveva architettato il piano per uccidere Paolo Borsellino e la scorta. Falcone e Borsellino avevano istruito il maxiprocesso concluso con un numero impressionante di condanne definitive. A trent'anni da Capaci, pesa ancora il mancato accertamento dei cosiddetti mandanti occulti della strage: una rete di interessi che univano criminali, uomini inseriti negli apparati dello Stato come Giovanni Aiello (faccia da mostro), Istituzioni, imprenditori passati alla politica come Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri, e molto altro ancora. Indizi che hanno fatto scattare inchieste, che hanno impegnato procure e commissioni parlamentari, senza un risultato giudiziario. Eppure il dubbio che non fosse solo opera di Cosa Nostra rimane. E questo anniversario non contribuirà a svelare gli intrighi che hanno portato alla morte di due simboli dell'antimafia. Ci sarebbe ancora troppo da indagare per giungere ad una verità piena. E la nostra fragile democrazia non è in grado di trasformare un dubbio in una prova provata. Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
A trent'anni dalla strage di Capaci | 23/05/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 23, 2022 2:36


A cura di Daniele Biacchessi Trent'anni è un tempo lungo per la memoria di un Paese. Una cifra tonda di un anniversario che ancora scava un profondo buco nero nel cuore degli italiani e determina un prima e un dopo, un segno preciso che condiziona ancora la nostra Storia. Trent'anni fa, la mafia stragista colpiva il centro nevralgico dell'antimafia con l'eccidio sull'autostrada tra Capaci e Isola delle femmine, l'uccisione di Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gran parte della loro scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro), 23 feriti. Un attentato perfetto, con 500 chilogrammi di esplosivo stipato in un cunicolo, compiuto dal vertice di Cosa Nostra (Totò Riina, Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca, Nitto Santapaola, Matteo Messina Denaro e il gotha dell'organizzazione). Nulla fu come prima. Il 19 luglio in via D'amelio, lo stesso gruppo aveva architettato il piano per uccidere Paolo Borsellino e la scorta. Falcone e Borsellino avevano istruito il maxiprocesso concluso con un numero impressionante di condanne definitive. A trent'anni da Capaci, pesa ancora il mancato accertamento dei cosiddetti mandanti occulti della strage: una rete di interessi che univano criminali, uomini inseriti negli apparati dello Stato come Giovanni Aiello (faccia da mostro), Istituzioni, imprenditori passati alla politica come Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri, e molto altro ancora. Indizi che hanno fatto scattare inchieste, che hanno impegnato procure e commissioni parlamentari, senza un risultato giudiziario. Eppure il dubbio che non fosse solo opera di Cosa Nostra rimane. E questo anniversario non contribuirà a svelare gli intrighi che hanno portato alla morte di due simboli dell'antimafia. Ci sarebbe ancora troppo da indagare per giungere ad una verità piena. E la nostra fragile democrazia non è in grado di trasformare un dubbio in una prova provata. Credits: Agenzia Fotogramma

Italia Mistero
Brusca: Riina temeva Madonia ed i servizi (Processo Agostino)

Italia Mistero

Play Episode Listen Later Apr 28, 2022 17:20


Giovanni Brusca racconta i timori di Riina verso Madonia ed i suoi contatti.Riina temeva che Madonia puntasse alla sua leadership con aiuti esterni.Vuoi approfondire?Totò Riina:https://youtube.com/playlist?list=PLjklKhxhc2tmIbnX8ILWKHsCrNRQ92vN6#italiamistero #riina #bruscawww.italiamistero.it

Spazio 70
«Riina voleva uccidere me e Salvuccio Madonia». Parla Giovanni Brusca

Spazio 70

Play Episode Listen Later Dec 29, 2021 40:04


Palermo, 3 maggio 2001. Il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca depone nel corso di un'udienza del processo Francese.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/by/2.5/it/legalcodeSigla: Home Base Groove di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100563Artista: http://incompetech.com/

Spazio 70
Giovanni Brusca al processo Pecorelli

Spazio 70

Play Episode Listen Later Dec 2, 2021 32:30


Perugia, 4 maggio 1998. Il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca, ex membro di Cosa Nostra, depone in qualità di teste nel corso di un'udienza del processo per l'omicidio del giornalista Mino Pecorelli. Nel corso dell'interrogatorio, Brusca afferma di avere «la coscienza a posto», poiché, a suo dire, tutti i delitti da lui commessi non avrebbero avuto motivazioni personali. Entrato a far parte di Cosa Nostra tra il 1976 e il 1977, il teste affronta vari argomenti legati alle vicende a cavallo tra gli anni '70 e '80.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/...

Spazio 70
Di Matteo scaglia il microfono contro Brusca: «Ti ammazzo!»

Spazio 70

Play Episode Listen Later Nov 26, 2021 29:00


Como, 15 settembre 1998. Faccia a faccia tra Giovanni Brusca e Mario Santo Di Matteo in occasione del Processo bis per la strage di via D'Amelio. A seguito di un tentativo di aggressione, il giudice sospende temporaneamente l'udienza. Nella ripresa, l'audio di Di Matteo migliora notevolmente a discapito della voce di Brusca. Ci scusiamo per la scarsa qualità dell'audio, dovuta ad una cattiva gestione dell'impianto microfonico in sede di confronto. Nonostante gli evidenti limiti tecnici che lo caratterizzano, abbiamo deciso ugualmente di proporvi questo raro documento.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/...Sigla: Home Base Groove di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/...)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-...Artista: http://incompetech.com/

Italia Mistero
Brusca Riina e l'Ndrangheta

Italia Mistero

Play Episode Listen Later Jul 9, 2021 9:54


Giovanni Brusca racconta i rapporti tra Cosa Nostra e l'Ndrangheta.Da Riina ai Piromalli, dai De Stefano a Bontate, Brusca ripercorre i collegamenti vissuti e raccontati.Puoi approfondire su: italiamistero.it/processi-di-mafia/#italiamistero #giovannibrusca #riina

Italia Mistero
2021 Brusca è libero

Italia Mistero

Play Episode Listen Later Jul 5, 2021 3:44


Giovanni Brusca è libero dopo 25 anni, il collaboratore di giustizia ha chiuso i conti con la stessa.Molti si chiedono se sia lecito che un uomo come Brusca possa essere tornato in libertà.#italiamistero #giovannibrusca #cosanostraVuoi approfondire? italiamistero.it/giovanni-brusca/

AWR Italia - Cultura (RVS)
Nella vita anche i mostri possono cambiare

AWR Italia - Cultura (RVS)

Play Episode Listen Later Jun 28, 2021


In questa puntata di A tu per tu Roberto Vacca intervista Don Marcello Cozzi, già vice presidente di Libera, che ci parla della sua esperienza di accompagnamento umano e spirituale di importanti esponenti mafiosi in carcere, come Gaspare Spatuzza, Giovanni Brusca e altri. In alcuni casi si è di fronte al mistero di un importante cambiamento, ci racconta Don Marcello. "Ci sono mafiosi che diventano collaboratori di giustizia, altri che diventano dei pentiti nel senso stretto del termine, che si portano dentro il tormento delle loro colpe, e altri ancora che diventano dei convertiti che accolgono l'irruzione di Dio nella loro vita come una grazia. Io li L'articolo Nella vita anche i mostri possono cambiare è stato appena pubblicato su HopeMedia Italia.

Cultura – Radio Voce della Speranza
Nella vita anche i mostri possono cambiare

Cultura – Radio Voce della Speranza

Play Episode Listen Later Jun 28, 2021


In questa puntata di A tu per tu Roberto Vacca intervista Don Marcello Cozzi, già vice presidente di Libera, che ci parla della sua esperienza di accompagnamento umano e spirituale di importanti esponenti mafiosi in carcere, come Gaspare Spatuzza, Giovanni Brusca e altri. In alcuni casi si è di fronte al mistero di un importante cambiamento, ci racconta Don Marcello. "Ci sono mafiosi che diventano collaboratori di giustizia, altri che diventano dei pentiti nel senso stretto del termine, che si portano dentro il tormento delle loro colpe, e altri ancora che diventano dei convertiti che accolgono l'irruzione di Dio nella loro vita come una grazia. Io li L'articolo Nella vita anche i mostri possono cambiare è stato appena pubblicato su HopeMedia Italia.

Let Them Fight: A Comedy History Podcast
Ep. 210 Giovanni "The Pig" Brusca

Let Them Fight: A Comedy History Podcast

Play Episode Listen Later Jun 24, 2021 51:24


We've covered a lot of American mob guys, but this time we're bringing you a straight up Sicilian goon. Giovanni Brusca really raised the bar on pissing off an entire country. And for the worst use of the word "puppy," but I don't want to spoil anything. So come join us in mispronouncing all the Italian names while we make fun of this violent sociopath, enjoy!

Italian Podcast
News in Slow Italian #440- Learn Italian with Current Events

Italian Podcast

Play Episode Listen Later Jun 18, 2021 4:12


Nella prima parte del nostro programma, discuteremo alcuni degli avvenimenti che hanno fatto notizia questa settimana. Commenteremo alcune delle principali questioni discusse e concordate dai leader del G7, durante il vertice tenutosi questa settimana in Cornovaglia, nel Regno Unito. Parleremo delle elezioni in Israele e la nomina di Naftali Bennett alla carica di Primo Ministro. Nel segmento dedicato alla scienza, discuteremo alcuni nuovi risultati che avvalorano il teorema di Stephen Hawking sulla superficie dei buchi neri. Infine, termineremo la prima parte del nostro programma con una recensione della finale degli Open di Francia 2021.   Discuteremo della figuraccia fatta dal Comune di Roma per aver sbagliato a incidere la targa dedicata alla memoria di Carlo Azeglio Ciampi, ex presidente della Repubblica Italiana. Poi, vi parleremo delle polemiche per la scarcerazione di Giovanni Brusca, uno dei boss mafiosi più feroci che l'Italia abbia mai conosciuto. - I leader del G7 trovano un accordo sul cambiamento climatico, la lotta contro la pandemia e la tassa globale - Il nuovo primo ministro di Israele crea il più ampio governo di coalizione mai esistito - Le onde gravitazionali provano che i buchi neri possono solo crescere nel tempo, come l'entropia - L'incertezza trasforma il Roland Garros in un eccitante thriller - Il Comune di Roma sbaglia la targa in memoria di Carlo Azeglio Ciampi - Polemiche per la scarcerazione di Giovanni Brusca

French Podcast
News in Slow French #538- Intermediate French Weekly Program

French Podcast

Play Episode Listen Later Jun 18, 2021 3:46


Nella prima parte del nostro programma, discuteremo alcuni degli avvenimenti che hanno fatto notizia questa settimana. Commenteremo alcune delle principali questioni discusse e concordate dai leader del G7, durante il vertice tenutosi questa settimana in Cornovaglia, nel Regno Unito. Parleremo delle elezioni in Israele e la nomina di Naftali Bennett alla carica di Primo Ministro. Nel segmento dedicato alla scienza, discuteremo alcuni nuovi risultati che avvalorano il teorema di Stephen Hawking sulla superficie dei buchi neri. Infine, termineremo la prima parte del nostro programma con una recensione della finale degli Open di Francia 2021.   Discuteremo della figuraccia fatta dal Comune di Roma per aver sbagliato a incidere la targa dedicata alla memoria di Carlo Azeglio Ciampi, ex presidente della Repubblica Italiana. Poi, vi parleremo delle polemiche per la scarcerazione di Giovanni Brusca, uno dei boss mafiosi più feroci che l'Italia abbia mai conosciuto. - I leader del G7 trovano un accordo sul cambiamento climatico, la lotta contro la pandemia e la tassa globale - Il nuovo primo ministro di Israele crea il più ampio governo di coalizione mai esistito - Le onde gravitazionali provano che i buchi neri possono solo crescere nel tempo, come l'entropia - L'incertezza trasforma il Roland Garros in un eccitante thriller - Il Comune di Roma sbaglia la targa in memoria di Carlo Azeglio Ciampi - Polemiche per la scarcerazione di Giovanni Brusca

Pensa Liberamente
Mafiosi in libertà: Lirio Abbate spiega cosa è cambiato dopo l'uscita di Brusca

Pensa Liberamente

Play Episode Listen Later Jun 13, 2021 25:11


Questa settimana ai microfoni di Pensa Liberamente è intervenuto Lirio Abbate, vicedirettore de L'Espresso. Nelle ultime settimane il dibattito intorno alla scarcerazione di Giovanni Brusca ha riaperto la discussione sul rapporto tra lo stato e le pene inflitte ai mafiosi, e ai collaboratori di giustizia. E' giusto applicare un trattamento differente a chi aiuta a combattere la mafia e chi invece, nonostante sia già scarcerato, decide di difendere le proprie scelte criminali?

Notizie a colazione
Scarcerazione Giovanni Brusca, il pensiero dell'ex magistrato Gherardo Colombo

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Jun 12, 2021 31:55


“Secondo me l'ergastolo non dovrebbe esistere nel sistema penale italiano. Inserendo ovviamente a fine pena il controllo nei confronti del condannato per rivedere qual è il percorso che è stato fatto”. E poi: "La mafia si estirpa attraverso l'educazione. L'educazione del rispetto della persona, comunque. Dove 'comunque' vuol dire anche del rispetto di chi è o è stato mafioso".A Notizie a colazione l'ex magistrato, già consulente della Commissione parlamentare antimafia Gherardo Colombo è intervenuto sulla scarcerazione di Giovanni Brusca sottolineando l'azione preventiva che lo Stato deve compiere nei confronti della mafia.---Fonti: www.notizieacolazione.itMusica: https://www.bensound.comIllustrazione: Gianpaolo Frascella

Sentiti Libera
Fresche di Stampa #39 - Le notizie su mafie e criminalità

Sentiti Libera

Play Episode Listen Later Jun 5, 2021 13:54


La scarcerazione di Giovanni Brusca. L'operazione a Latina che ha svelato la somministrazione di farmaci a lavoratori indiani per sopportare turni di lavoro senza limiti di orario. L'arresto del boss di 'ndrangheta Rocco Morabito. La confisca di beni per 2 milioni di euro a uno 'ndranghetista condannato in Aemilia. La sentenza che stabilisce che la criminalità di San Severo, nel foggiano, è mafia. Fresche di stampa, il podcast di Sentiti Libera con le notizie delle ultime due settimane su mafie e criminalità, a cura di Sofia Nardacchione, Pietro Scagliotti, Matilde Vannella, Marina Mazzilli, Silva Almacolle e con il commento di Antonio Monachetti.

TG Zero
Podcast del 03/06/2021 - Luigi Li Gotti - Malika Chalhy

TG Zero

Play Episode Listen Later Jun 3, 2021 150:10


Prima ora - Audio Whatsapp degli ascoltatori. - Luigi Li Gotti, avvocato di Giovanni Brusca, ci spiega la collaborazione di Brusca con lo Stato e alcuni retroscena che portarono il boss a diventare collaboratore di giustizia. Seconda ora - RadioTraffic: la viabilità con Stefania Zabrak. - La pandemia ha messo in crisi prevenzione e cura delle malattie: liste d'attesa ed esami saltati in tutta Italia. In studio, Ilaria Iacoboni. Terza ora - Borse e Mercati con Ettore Livini: United Airlines ordina 15 supersonici a 28 anni dall'addio del Concorde. - Intervista a Malika Chalhy, cacciata dalla famiglia perché lesbica. Ora ha una casa: “Finalmente felice con Camilla”.

TG Zero
Podcast del 03/06/2021 - Intervista all'avvocato Li Gotti: "Quando Brusca capì cos' è lo Stato"

TG Zero

Play Episode Listen Later Jun 3, 2021 11:56


Al Tg Zero, parla l'avvocato Luigi Li Gotti, che ha assistito Giovanni Brusca fin dall'inizio. Ecco la storia e i retroscena che portarono il boss a collaborare con la Giustizia.

Viralt
Liv i Las Vegas, mafiaboss på fri fod og Cruella de Vil uden smøger

Viralt

Play Episode Listen Later Jun 2, 2021 12:16


I dagens udgave af Viralt taler vi om Las Vegas, der endelig må vælte sig i alkohol og jetoner igen. Vi taler også om mafiabossen og menneskedræberen Giovanni Brusca, der er blevet løsladt efter 25 år i fængslet. Og så er vi forargede over snyd i filmanmeldelser og at skurken Cruella de Vil ikke må ryge cigaretter i den nye Disney-film om hende. Dine værter: Jonas Emil Jakobsen og Flora Juul Holst Redaktør: Charlotte Bjerrekær

Corriere Daily
150 omicidi e una pena già finita: è giusto discutere di Giovanni Brusca?

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jun 2, 2021 20:12


La notizia dell'uscita dal carcere del boss - responsabile tra l'altro della strage in morirono Giovanni Falcone, la moglie e tre agenti della sua scorta, e della morte del 14enne Giuseppe di Matteo, impiccato e poi sciolto nell'acido - ha scatenato polemiche tanto inevitabili quanto comprensibili. Ma la sorella del magistrato ucciso a Capaci ha ricordato che la legge di cui ha usufruito il mafioso era stata voluta proprio dal fratello Giovanni. Felice Cavallaro ripercorre questa storia. E l'attore Davide Enìa riflette sul rapporto tra noi, il Male e la legge.Per altri approfondimenti:- Giovanni Brusca libero dopo 25 anni. Maria Falcone: fa male ma è la legge voluta da mio fratello https://bit.ly/3fZABng- Dalla strage di Capaci all'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo: chi è Giovanni Brusca https://bit.ly/3yVTJew- Da Buscetta a Brusca, come funziona la legge sui pentiti https://bit.ly/3vII7JB

ANGIELSKI NA WYNOS
20 - NEWSPRESSO - 02.06.2021

ANGIELSKI NA WYNOS

Play Episode Listen Later Jun 2, 2021 4:44


Today: 1. ‘Scary stuff': International Space Station robotic arm struck by space junk 2. Sicilian Mafia: Anger as 'people slayer' Giovanni Brusca freed 3. Poland's 3x3 basketball team qualifies for Olympics Good morning folks! This is newspresso brought to you by Angielski na wynos and your wonderful host Carlos Kornet. Have a wonderful day and join me for a short, condensed, but yet delicious news report based on current news headlines. Enjoy both your coffee and trip to work and hear from Angielski na wynos NEWSPRESSO. W cotygodniowym ekspresowym podcaście przedstawiam trzy wybrane newsy ze świata, kraju i sportu. Cytując wybrane nagłówki serwisów informacyjnych w języku angielskim i zwracając uwagę na przydatne słownictwo. You're listetning to NEWSPRESSO by Angielski na wynos. Życzę smacznej kawusi oraz udanego dnia! SOURCES: 1. https://www.bbc.com/news/world-europe-57317220 2. https://www.theguardian.com/science/2021/jun/01/international-space-station-robotic-arm-space-junk 3. https://www.polskieradio.pl/395/7790/Artykul/2744158,Polands-3x3-basketball-team-qualifies-for-Olympics

The Breakfast Club
Podcast del 01/06/2021 - Giovanni Brusca lascia definitivamente il carcere per fine pena

The Breakfast Club

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 8:19


Dentro la Notizia
Ritorna in libertà Giovanni Brusca | Dentro la notizia

Dentro la Notizia

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 7:11


Ha lasciato il carcere dopo 25 anni, per fine della pena, il mafioso Giovanni Brusca, uno dei fedelissimi del capo dei capi di Cosa Nostra, Totò Riina, prima di diventare un collaboratore di giustizia e di aver ammesso, tra gli altri omicidi, il suo ruolo nella strage di Capaci. Il 23 maggio del 1992 azionò il comando che poi uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. Ebbe anche un ruolo di primo piano nel rapimento e nell'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo. Era stato arrestato nel 1996 e, dopo alcuni anni, ha iniziato a collaborare con la giustizia. Il parere di Benedetto Ippolito e di Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone.

Punti di Vista con Lapo De Carlo
Giovanni Brusca libero dopo 25 anni: uccise Falcone e Perché ci servono gli Ufo | Punti di Vista

Punti di Vista con Lapo De Carlo

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 9:47


Giovanni Bianconi scrive sul Corriere della Sera della liberazione di Brusca e di fatti su cui non è mai stata fatta completamente luce: " [...] Il leader della Lega Matteo Salvini accusa: «Non è la giustizia che l'Italia merita», mentre Maria Falcone, sorella di Giovanni, commenta: «Umanamente è una notizia che mi addolora, però questa è la legge, che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata». Ma Brusca è l'ultimo pentito della strage a uscire; gli altri che contribuirono a far saltare in aria l'autostrada Palermo-Punta Raisi e che subito o quasi scelsero la via della collaborazione, sono liberi da tempo: Gioacchino La Barbera, Santino Di Matteo e non solo [...]". Su Repubblica, invece, con Perché ci servono gli Ufo? Dichiarazioni e dibattiti, ancora aperti: "Stanno per arrivare gli extraterrestri? Qualche anno fa i giornali segnalarono la discesa di un Ufo in Brianza: in un campo di Desio furono identificati i segni inequivocabili del passaggio di un'astronave. Ora negli Usa, patria degli avvistamenti spaziali, compaiono i documenti visivi di misteriose astronavi non più segretati. Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta ci fu un rutilare di oggetti volanti non identificati nei cieli americani."

Derek O'Shea Show | Comedy News Show
Biden to root out Racism Today, 100billion into minority-owned business, Cotton evidence of Wuhan Labs, Rand Paul, Nuclear War with China, COVID19 to have new names, Bird Flu yay, John Cena, Katherine Watkins and Colonialism, Naomi Osaka Depression, CNN

Derek O'Shea Show | Comedy News Show

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 23:10 Transcription Available


Tutta la città ne parla
TUTTA LA CITTA' NE PARLA - Brusca, fine pena

Tutta la città ne parla

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 60:00


Giovanni Brusca, pluriomicida affiliato a Cosa Nostra, esce dal carcere e le reazioni sono opposte: ha pagato i suoi conti con la giustizia, non quelli con alcuni dei familiari delle sue vittime

Sette e Trenta News
Rassegna Stampa 0106

Sette e Trenta News

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 4:24


Il disastro Ilva e la crescita post covid in primo piano sui quotidiani di oggi. Chiuso il processo di primo grado sull'Ilva: 26 condanne per il reato di disastro ambientale. Le pene più severe per i due fratelli Riva, 20 e 22 anni. Confiscati gli impianti, riconosciuto colpevole anche l'ex governatore Vendola: "Una barbarie". Ora si attende la pronuncia del Consiglio di Stato sullo stop degli altiforni. Repubblica titola: “Ilva, disastro ambientale”, il Corriere della Sera: “Ex Ilva, la maxi condanna”. In apertura sul Sole 24 Ore le parole del governatore di Bankitalia Visco: «Crescita del Pil oltre il 4%, Pnrr sfida formidabile per l'Italia», bisognerà prepararsi a un'uscita dall'emergenza senza sussidi e misure straordinarie, a partire dal blocco dei licenziamenti. La Stampa intervista il segretario della Cgil Landini: “Draghi ascolti o è rottura sociale". Sul blocco dei licenziamenti, Letta non si fida di Salvini: "Si esponga Giorgetti". L'Aifa dice sì al vaccino per gli under 16. Dopo 25 anni, torna libero Giovanni Brusca, il killer di Capaci che poi collaborò.

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Cosa Nostra: scarcerato Giovanni Brusca

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021


Mottarone: gli aggiornamenti sulle indagini con Ettore Colli Vignarelli, corrispondente AGI Piemonte orientale. Scarcerato per fine pena di Giovanni Brusca, il boss di Cosa Nostra che premette il telecomando nella strage di Capaci. Ne parliamo con il giornalista Andrea Purgatori. Caso Rousseau: il Garante della Privacy dà ragione al Movimento 5 Stelle. Oggi vertice del centrodestra. Il commento di Betta Fiorito. Euro 2020: le convocazioni di Mancini. Ancelotti torna sulla panchina del Real Madrid. Ci racconta tutto Giovanni Capuano.

Un monde d'avance
En Italie, les fantômes de Cosa Nostra ressurgissent avec la libération de l'assassin du juge Falcone

Un monde d'avance

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 3:14


durée : 00:03:14 - Un monde d'avance - Après un quart de siècle passé sous les verrous, Giovanni Brusca, l'homme qui avait fait exploser en 1992 la voiture du juge anti-mafia Giovanni Falcone, vient de retrouver la liberté. Sa libération pour bonne conduite indigne une grande partie de l'Italie.

La Ventana
La Ventana a las 16h |

La Ventana

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 45:30


Abrimos La Ventana hablando de salud mental con la magistrada Natalia Velilla y el psiquiatra Jesús de la Gándara. Continuamos con Memorial víctimas del terrorismo de Vitoria, además hablamos sobre la salida de prisión de Giovanni Brusca. Cerramos la primera hora con una petición de matrimonio con final feliz y otra con todo lo contrario.

Punti di Vista con Lapo De Carlo
Giovanni Brusca libero dopo 25 anni: uccise Falcone e Perché ci servono gli Ufo | 01/06/2021 | Punti di Vista

Punti di Vista con Lapo De Carlo

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 9:47


Giovanni Bianconi scrive sul Corriere della Sera della liberazione di Brusca e di fatti su cui non è mai stata fatta completamente luce: " [...] Il leader della Lega Matteo Salvini accusa: «Non è la giustizia che l'Italia merita», mentre Maria Falcone, sorella di Giovanni, commenta: «Umanamente è una notizia che mi addolora, però questa è la legge, che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata». Ma Brusca è l'ultimo pentito della strage a uscire; gli altri che contribuirono a far saltare in aria l'autostrada Palermo-Punta Raisi e che subito o quasi scelsero la via della collaborazione, sono liberi da tempo: Gioacchino La Barbera, Santino Di Matteo e non solo [...]". Su Repubblica, invece, con Perché ci servono gli Ufo? Dichiarazioni e dibattiti, ancora aperti: "Stanno per arrivare gli extraterrestri? Qualche anno fa i giornali segnalarono la discesa di un Ufo in Brianza: in un campo di Desio furono identificati i segni inequivocabili del passaggio di un'astronave. Ora negli Usa, patria degli avvistamenti spaziali, compaiono i documenti visivi di misteriose astronavi non più segretati. Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta ci fu un rutilare di oggetti volanti non identificati nei cieli americani."

Dentro la Notizia
Ritorna in libertà Giovanni Brusca | 01/06/2021 | Dentro la notizia

Dentro la Notizia

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 7:11


Ha lasciato il carcere dopo 25 anni, per fine della pena, il mafioso Giovanni Brusca, uno dei fedelissimi del capo dei capi di Cosa Nostra, Totò Riina, prima di diventare un collaboratore di giustizia e di aver ammesso, tra gli altri omicidi, il suo ruolo nella strage di Capaci. Il 23 maggio del 1992 azionò il comando che poi uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. Ebbe anche un ruolo di primo piano nel rapimento e nell'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo. Era stato arrestato nel 1996 e, dopo alcuni anni, ha iniziato a collaborare con la giustizia. Il parere di Benedetto Ippolito e di Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone.

TG Zero
Podcast del 01/06/2021 - Annamaria Staiano - Pietro Grasso - Antonio dell'Aia

TG Zero

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 152:52


Prima ora - Audio Whatsapp degli ascoltatori: i mattoncini Lego sono da ricchi? - Parliamo di vaccini con Annamaria Staiano, prima donna ad essere eletta a capo della Società Italiana di Pediatria. Seconda ora - RadioTraffic: la viabilità con Sharon Fermi. - Scarcerazione di Giovanni Brusca: al telefono, Pietro Grasso, magistrato ed ex Presidente del Senato. Terza ora - Borse e Mercati con Ettore Livini: come riparte l'economia italiana. - Ciliegie, caos dei prezzi: in Puglia vendute a 1 euro al chilo e a Milano a 16. Ne parliamo con Antonio dell'Aia, coltivatore di ciliegie "Ferrovia" a Casamassima.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Fine pena per Brusca, esce dal carcere dopo 25 anni. Maria Falcone: “Una notizia che mi addolora, ma questa è la legge”

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 2:30


Il 64enne boss mafioso Giovanni Brusca, ha lasciato il carcere dopo 25 anni per fine pena. E' stato un fedelissimo di Totò Riina, prima di diventare un collaboratore di giustizia ammettendo, tra l'altro, il suo ruolo nella strage di Capaci e nell'uccisione nell'acido del piccolo Giuseppe Di Matteo.

MELOG Il piacere del dubbio
Melog Home Edition: Il "caso" Brusca

MELOG Il piacere del dubbio

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021


La scarcerazione di Giovanni Brusca è avvenuta secondo i termini di legge . Un "caso" che non sarebbe un caso se non si trattasse di un uomo di mafia tra i più feroci assassini che hanno lasciato ferite ancora aperte nel nostro Paese. Interviene Pietro Grasso, ex magistrato, giudice a latere del Maxiprocesso alla mafia ed ex Presidente del Senato.