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MILANO (ITALPRESS) - "Il Green Deal deve essere mantenuto negli obiettivi, ma va rivisto nei tempi". Lo ha detto Letizia Moratti, europarlamentare e presidente della Consulta nazionale di Forza Italia, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell'agenzia Italpress. "L'obiettivo del Partito Popolare, al quale Forza Italia aderisce, è quello di avere la neutralità tecnologica, quindi non solo l'elettrico, ma anche una serie di altre fonti decisamente meno inquinanti" come "ad esempio i carburanti che si ottengono dagli scarti, dove noi italiani siamo leader". Per Moratti, "l'efficientamento energetico va sostenuto, non può essere a carico delle famiglie. Dato che non ci sono fondi europei in questo momento, bisogna fare in modo che anche questa transizione non ricada sulle famiglie in quei Paesi nei quali i vincoli di bilancio impediscono o non aiutano a poterla fare".xi2/sat/gsl
1 - Fuori tempo massimo. Il segretario di Stato uscente Anthony Blinken ha chiesto a Tel Aviv una pausa umanitarie prolungate nella Striscia di Gaza. 2 - Netanyahu, lo scandalo di troppo. Già indagato per corruzione, il premier israeliano è sospettato di aver tentato di falsificare documenti top secret sul 7 ottobre. (Emanuele Valenti) 3 - Una piattaforma mediatica tossica. Il Guardian abbandona X. Il giornale britannico- con 80 profili e circa 27 milioni di follower – accusa Elon Musk di usare la sua influenza per modellare il discorso politico. (Roberto Festa e nota del Guardian) 4 - Caos Unione Europea. Fumata nera sulle nomina dei vicepresidenti esecutivi della commissione. Socialisti e verdi accusano Ursula von der Leyen e il Partito Popolare di mettere a rischio la maggioranza democratica. (Angela Mauro – Huffington Post) 5 - Le ambizioni polacche. Il premier Tusk si offre come capofila dei paesi che sostengono l'Ucraina dopo l'uscita di scena di Joe Biden. (Massimo Congiu) 6 - Violenza di genere. in Inghilterra e Galles soltanto una vittima su 10 denuncerebbe di nuovo il crimine. Secondo una ricerca della City St. George University il 73 % delle intervistate afferma di aver avuto danni alla propria salute mentale a causa delle azioni della polizia. (Elena Brizzi) 7 - Romanzo a fumetti. A mani nude il graphic novel di Leïla Slimani. (Luisa Nannipieri)
GENOVA (ITALPRESS) - "Mi pare che ad oggi l'area centrista non abbia un riferimento politico preciso". Lo dice Giovanni Toti, presidente della Liguria, in un'intervista all'Italpress analizzando il momento politico dei moderati. "La crisi dei moderati - aggiunge - attraversa l'Europa: in Francia il Partito Popolare alle ultime elezioni non è rilevato, la Cdu tedesca fa fatica, i popolari spagnoli non sono riusciti a vincere le elezioni".xa8/mgg/gsl
GENOVA (ITALPRESS) - "Mi pare che ad oggi l'area centrista non abbia un riferimento politico preciso". Lo dice Giovanni Toti, presidente della Liguria, in un'intervista all'Italpress analizzando il momento politico dei moderati. "La crisi dei moderati - aggiunge - attraversa l'Europa: in Francia il Partito Popolare alle ultime elezioni non è rilevato, la Cdu tedesca fa fatica, i popolari spagnoli non sono riusciti a vincere le elezioni".xa8/mgg/gsl
I “mostri” democristiani, nel senso latino di monstrum, ovvero prodigio hanno segnato la storia dell'Italia per 50 anni, dal 1943. «La magrezza segaligna e affilata di De Gasperi, il pallore ascetico di Dossetti e dei “professorini”. Tra parentesi l'uno diffidava degli altri ben oltre l'aspetto fisico, attribuendo loro una mentalità: munita di allucinazioni e presunte divinazioni suggestive», scrive nel suo libro, Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua, Filippo Ceccarelli. In questa sesta puntata (ultima della prima stagione) parliamo del fondatore della DC, Alcide De Gasperi, dalla biografia assai variegata: fu deputato nel parlamento asburgico, poi segretario nazionale del Partito Popolare, poi in una condizione di ristrettezze di libertà e economica durante il regime fascista. Trovò rifugio come bibliotecario in Vaticano, ma con il Papa Pio XII ebbe sempre un rapporto difficile. Divenne presidente del consiglio e rappresentò l'Italia alla conferenza di Parigi, alla fine della Seconda Guerra mondiale. Nel suo partito si trovò sempre a dover mediare tra una sinistra movimentata e visionaria, condotta da Giuseppe Dossetti e una destra arroccata attorno alla figura del Papa con simpatie monarchiche e derive nostalgiche, incarnata dal presidente di Azione Cattolica, Luigi Gedda. Per i democristiani la straordinaria vittoria del 18 aprile del 1948 non fu una festa. Il partito che aveva sfiorato la maggioranza assoluta dei voti si trovò a gestire il potere in un paese ancora distrutto dalla guerra e con divisioni sociali ed economiche profonde. La legislatura che andò dal 1948 al 1953 non fu mai tranquilla. Si fecero luce due dirigenti della sinistra dossettiana. Uno pragmatico e duttile, Amintore Fanfani, l'altro più teorico e a volte spirituale, Aldo Moro. Nella loro vita furono spesso polemici tra di loro, ma alla fine si intendevano. Uno che aveva poco a che fare con la vita del partito, ma che in alcuni momenti ne fu un trascinatore, fu Giulio Andreotti. Ambiguo nei comportamenti e nelle relazioni. Non si è mai capito se lui sia stato l'uomo di De Gasperi presso il Vaticano o l'uomo di Pio XII presso, e qualche volta contro, De Gasperi. Bibliografia: Stefano Pivato, "Bella ciao. Canto e politica nella storia d'Italia", Laterza 2005 Stefano Pivato, "I comunisti mangiano i bambini: Storia di una leggenda", Il Mulino 2015 Marco Follini, "Democrazia Cristiana. Il racconto di un partito", Sellerio 2019 Piero Ignazi, "I partiti in Italia dal 1945 al 2018", Mulino 2018 Antonio Ghirelli, "Democristiani", Mondadori 2004 Atti e documenti della D.C. 1943-1967, Prefazione di Mariano Rumor, Edizione 5 Lune 1967 Filippo Ceccarelli, "Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua" Feltrinelli 2018 Paolo Pombeni, Guido Formigoni, Giorgio Vecchio, "Storia della Democrazia cristiana. 1943-1993", Il Mulino 2023 Vindice Lecis, "Il nemico", Nutrimenti 2018 Miriam Mafai, "L'uomo che sognava la lotta armata", Rizzoli 1984 Mimmo Franzinelli, Alessandro Giacone, "1960. L'Italia sull'orlo della guerra civile" Mondadori 2020 Silvio Lanaro, "Storia dell'Italia repubblicana. L'economia, la politica, la cultura, la società dal dopoguerra agli anni '90", Marsilio 1996 Luigi Gedda, "18 Aprile 1948. Memorie Inedite Dell'artefice Della Sconfitta Del Fronte Popolare", Mondadori 1998 Guido Formigoni, "Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma", Il Mulino 2016 Bruno Vespa, "Storia d'Italia da Mussolini a Berlusconi", Mondadori 2004 Indro Montanelli e Mario Cervi, "L'Italia dei due Giovanni", Rizzoli 2012 Bruno Vespa, "Soli al comando", Mondadori 2017 Bruno Vespa, "Italiani voltagabbana. Dalla prima guerra mondiale alla Terza Repubblica sempre sul carro dei vincitori", Mondadori 2017 Enrico Menduni, "L'Autostrada del Sole", Il Mulino 1999 Leonardo Sciascia, "Todo Modo", Adelphi 2003 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
ROMA (ITALPRESS) – “Stiamo insieme per governare l'Italia, le Regioni e i Comuni. C'è una grande sintonia, siamo partiti diversi ma uniti da un programma con il quale ci siamo presentati agli elettori e con il quale abbiamo vinto le elezioni e lo rispettiamo. In Europa apparteniamo a famiglie diverse ma nulla a che vedere su quanto accade al nostro Paese, saremo candidati con liste diverse e ognuno farà la propria corsa. I nostri avversari non si illudano che sarà una campagna elettorale dove ci saranno battibecchi all'interno del centrodestra”. Queste le parole del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, arrivando ad Atreju. Sulla presenza del leader di Vox, Santiago Abascal, “Io sono della famiglia del Ppe, ma FdI fa parte della famiglia dei conservatori europei e fa bene a invitare rappresentanti dei conservatori”, spiega.xb1/tvi/red
1-Nael, 17 anni, vittima del razzismo e dell' impunità. La polizia francese di nuovo sotto accusa. "Inspiegabile" e "ingiustificabile" dice il presidente Macron. Da Nanterre la mamma della giovane vittima invita i cittadini a partecipare domani ad una marcia bianca. ( Francesco Giorgini) 2- La prima volta dell'Onu a Guantanamo. “ Crudele, disumano, degradante “ secondo l'inviata speciale per i diritti umani. Ai nostri microfoni Joseph Marguiles, l' avvocato statunitense di Abu Zubaydah, noto anche come “The forever Prisoner”. ( Martina Stefanoni) 3-Diario americano. Con una sentenza storica la corte suprema ha bloccato la deriva antidemocratica degli stati guidati dai trumpisti. ( Roberto Festa) 4-Spagna. La radicalizzazione del Partito Popolare potrebbe facilitare un'alleanza elettorale con il partito di estrema destra Vox. ( Giulio Maria Piantadosi, Steven Forti) 5-Romanzo a fumetti. “ Dietro agli occhi “ Il Graphic Novel di Darkam. ( Luisa Nannipieri)
Il Regno Unito ha (ancora) un nuovo premier: chi è Rishi Sunak. Si è concluso il congresso del Partito Popolare Cinese ma una scena resta su tutte. Ascolta “Tyranny”, il podcast di Will che racconta con ironia le storie dei tiranni Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Giorgia Meloni ed Enrico Letta sono gli opposti che si attraggono. Lei, la ragazza cresciuta a Garbatella, nel cuore della Roma popolare. Lui, uomo dell'establishment. Lei, che rivendica il primato nazionale. Lui, che guarda all'Europa. Lei, che potrebbe essere la prima donna a entrare a palazzo Chigi da premier. Lui, che da premier a palazzo Chigi c'è già stato. Così lontani, Giorgia ed Enrico. Eppure così vicini. Con una storia politica simile alle spalle e obiettivi comuni per il futuro: rifondare identità forti, ridefinire in Italia un'alternativa tra la destra e la sinistra.Oggi si ritrovano alla guida dei rispettivi partiti senza più fratelli maggiori né padri ingombranti: la solitudine dei numeri due, diventati numeri uno.I contributi audio di questa puntata sono tratti da "Democrazy", video-installazione di Francesco Vezzoli, pubblicata sulla pagina Youtube del Museum of Contemporary Art il 26 maggio 2014; dal messaggio di Giorgia Meloni alla stampa estera, pubblicato sulla pagina Youtube del Corriere della Sera il 10 agosto 2022; dal messaggio di Enrico Letta alla stampa estera, pubblicato sulla pagina Youtube del Corriere della Sera il 13 agosto 2022; dal secondo congresso nazionale di Alleanza Nazionale a Bologna del 6 aprile 2002, disponibile su Radio Radicale; dal Convegno di Destra Protagonista a Roma del 16 ottobre 2000, disponibile su Radio Radicale; dall'Assemblea Costituente della Democrazia Cristiana del 24 luglio 1993 a Roma, disponibile su Radio Radicale; dal terzo congresso nazionale del Partito Popolare italiano tenutosi a Roma dal 9 al 12 gennaio 1997, disponibile su Radio Radicale; dalla registrazione della manifestazione Senza Paura – Le primarie delle idee, tenutasi a Roma il 16 dicembre 2012, disponibile su Radio Radicale; dal discorso di Enrico Letta alla Camera per la fiducia del 29 aprile 2013; dalla puntata del 17 gennaio 2014 delle Invasioni Barbariche, trasmessa da La7 e disponibile sul canale Youtube di La7; dal video della cerimonia della Campanella del 22 febbraio 2014 pubblicato sulla pagina Youtube del Fatto Quotidiano; dalla registrazione del dibattito “Fare politica in un mondo in frantumi”, tenutosi all'università Luiss di Roma il 18 maggio 2022, disponibile su Radio Radicale.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7105IL MARTIRE SLOVACCO CHE NON SI PIEGO' AL NAZISMO di Rino CammilleriLa Slovacchia è cattolica, la sua bandiera nazionale è una croce doppia (detta anche patriarcale). Per lungo tempo il clero è stato per necessità il suo ceto colto; da qui, raggiunta l'indipendenza, un prete come presidente della repubblica, Jozef Tiso (poi vittima dei regolamenti di conti postbellici nel 1947). Malvolentieri appiccicata alla Cekia nell'artificiale Cecoslovacchia, vaso di coccio tra l'impero nazista e quello comunista, ha anch'essa i suoi martiri in attesa di beatificazione. Uno di questi è il vescovo Michal Buzalka, il cui postulatore, Peter Slepčan, ha appena pubblicato in libro insieme a Róbert Letz: Una voce in difesa. Episcopato slovacco e diplomazia pontificia contro lo sterminio nazista (Libreria Editrice Vaticana. Pontificio Comitato di Scienze Storiche, pp. 445, s.p.). Nel 1938 mons. Buzalka, nato nel 1885, divenne vescovo ausiliare di Trnava e subito si diede da fare per sottrarre quanto possibile la gioventù slovacca alle sirene naziste. Fu presidente dell'Azione Cattolica e caporedattore del quotidiano «Slovák», organo del Partito Popolare. Nel 1939 fondò l'Ufficio Stampa Cattolica per coordinare e indirizzare le moltissime pubblicazioni cattoliche del Paese. Non gli bastò e creò un settimanale cattolico di taglio professionale, cioè in grado di tener testa agli omologhi laici a tiratura nazionale, il «Katolicke noviny». Erano i giorni in cui la famosa «crisi dei Sudeti», risolta con la conferenza di Monaco, aveva ridato autonomia alla Slovacchia, il cui presidente, Tiso (di origine italiana), dovette cominciare a barcamenarsi con gli ingombrati vicini e soprattutto, in quel momento, con la Germania. Il cattolicesimo rappresentava nel Paese quel che era anche per i polacchi: l'identità. La fedeltà al papa, Roma come faro e riferimento in quegli anni tempestosi, furono per la Slovacchia l'àncora che le permise di non farsi risucchiare culturalmente e, per quanto possibile, anche politicamente dai due giganti atei del XX secolo. Roma lo comprese benissimo e, infatti, la Santa Sede fu tra le prime a riconoscere la nuova Repubblica. Ma la prossimità a Hitler voleva dire anche prestarsi al programma antisemita, cosa che l'episcopato slovacco rifiutò energicamente, rigettando le discriminazioni contenute nel «Codice ebraico». Ma c'era una guerra in corso e la Slovacchia era di fatto un satellite della Germania. Tiso fece ricorso a tutte le sue risorse diplomatiche, ma poté solo smussare gli spigoli più acuti della legislazione antiebraica, come del resto fecero gli italiani. Dopo i nazisti, i comunisti, e Tiso finì impiccato. Buzalka, malgrado si fosse speso per salvare tutti gli ebrei che poteva, fu processato e condannato a ventiquattro anni di carcere. Non che ai nuovi governanti di obbedienza sovietica importasse più di tanto degli ebrei, ma, come i predecessori nazisti, sapevano che in Slovacchia, come in Polonia, il clero era anche ceto di riferimento per il popolo e perciò occorreva decapitarlo. Buzalka morì nel 1961 in piena era Kruscev, in quel «disgelo» di cui aveva fatto le spese l'Ungheria pochi anni prima. Il libro di Slepčan-Letz è una vera miniera di informazioni, documenti e foto. Per una storia cattolica che conosciamo poco.
S2 E46 il primo dopoguerra in Italia Il primo dopoguerra in Italia. Il biennio rosso. La nascita del partito comunista. La nascita dei fasci di combattimento. La nascita del Partito Popolare. Il fallimento dei governi liberali. Podcast: Storia in 5 minuti - il Novecento https://anchor.fm/matteo-modena Spotify https://open.spotify.com/show/2GqXRTPPZbwZqFWsZn79ug?si=ea69d29951954532 Podcast https://podcasts.apple.com/it/podcast/storia-in-5-minuti-il-novecento/id1490122871 Youtube: Matteo Modena https://youtube.com/user/79lyndon Facebook: Storia in 5 minuti - il Novecento https://www.facebook.com/Storia-in-5-minuti-il-Novecento-105624628368056/ --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app
Cambia ancora l'esame 2022: la legge di Bilancio delega il ministero dell'Istruzione a cambiare le regole di svolgimento, allo studio il ritorno del tema di italiano e il debutto della “Tesi di diploma”. In giorni in cui si dibatte di una nuova tempistica per l'isolamento fiduciario dei chi entra in contatto con un positivo, ripassiamo i paletti e le sanzioni, al momento confermati, per chi viola l'obbligo di quarantena. Un argine ai contratti a tempo determinato, più spazio alla contrattazione collettiva: il Governo spagnolo vara una storica riforma del mercato del lavoro, che supera quella voluta dal Partito Popolare nel 2012.
Cambia ancora l'esame 2022: la legge di Bilancio delega il ministero dell'Istruzione a cambiare le regole di svolgimento, allo studio il ritorno del tema di italiano e il debutto della “Tesi di diploma”. In giorni in cui si dibatte di una nuova tempistica per l'isolamento fiduciario dei chi entra in contatto con un positivo, ripassiamo i paletti e le sanzioni, al momento confermati, per chi viola l'obbligo di quarantena. Un argine ai contratti a tempo determinato, più spazio alla contrattazione collettiva: il Governo spagnolo vara una storica riforma del mercato del lavoro, che supera quella voluta dal Partito Popolare nel 2012.
Il capogruppo del Partito Popolare europeo al Parlamento di Strasburgo, Manfred Weber, ha invocato “chiare sanzioni” contro gli Stati membri i cui politici risultino coinvolti nello scandalo dei “Pandora Papers”, di cui Economy News vi ha già dato notizia ieri. Intervistato dall'emittente televisiva “Zdf”, Weber ha affermato che la vicenda dimostra come l'Ue non abbia compiuto progressi sufficienti nel contrasto all'evasione e all'elusione fiscale, nonché al riciclaggio di denaro sporco, perchè purtroppo, gli Stati membri non sono ancora pronti a cooperare nella lotta contro tali reati. Quella sui Pandora Papers è una delle più vaste inchieste organizzate dal Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi ed ha avuto accesso a 12 milioni di documenti da 14 compagnie di servizi finanziari in Paesi come le Isole Vergini Britanniche, Panama, Cipro, Emirati Arabi Uniti, Singapore e Svizzera. Dall'indagine emerge come persone influenti abbiano potuto facilmente comprare in segreto proprietà nel Regno Unito. Sarebbero 95 mila le società offshore dietro a questi acquisti, ad evidenziare un fallimento del governo di Londra nel predisporre un registro delle proprietà offshore. ______________________________________ Ascolta “Economy News”, la rubrica semplificata di informazione economica in onda tutti i giorni su Giornale Radio. Il podcast di approfondimento di notizie di economia e di finanza, che descrive ed espone in maniera semplice e veloce gli avvenimenti di politica economica di interesse nazionale e mondiale. In redazione Ferruccio Bovio, in studio Marco Veneziani. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6415E BREXIT FU: IL REGNO UNITO ESCE TRIONFALMENTE DALL'UEIl Regno Unito ha ottenuto tutte le condizioni che chiedeva all'Unione Europea realizzando la promessa fatta agli elettori nel 2016 (e potrà darsi le sue regole e senza dipendere dal giudizio della Corte Europea)di Stefano MagniE Brexit fu. Il 24 dicembre, proprio alla vigilia di Natale, il governo Johnson ha ottenuto un accordo di "divorzio" dal Mercato comune europeo con i negoziatori dell'Ue. Dal 31 dicembre, il Regno Unito sarà fuori dall'Unione anche economicamente, ma con un accordo di libero scambio già pronto che, se ratificato dai due parlamenti, eviterà contraccolpi gravi a comuni cittadini e operatori economici.L'ultima tappa del processo, iniziato con il referendum del giugno 2016, è anche l'ultima smentita, in ordine di tempo, di tutte le fosche previsioni sulla Brexit sentite negli ultimi quattro anni. Solo per citare quelle dell'ultimo anno, era opinione comune che con Boris Johnson, eletto con una maggioranza chiara in Parlamento, il negoziato con Bruxelles sarebbe stato molto più difficile. Invece, nonostante la gravissima "distrazione" del Covid in tutto il vecchio continente e alcune fasi difficili della trattativa (sull'Irlanda del Nord e la pesca, soprattutto), il Regno Unito è riuscito ad ottenere tutte le condizioni principali che chiedeva all'Ue per un trattato di libero scambio, realizzando la promessa fatta agli elettori nel 2016 e poi rinnovata dal governo Johnson.Il Regno Unito avrà, insomma, la possibilità di darsi le sue regole di mercato e di non dipendere più dal giudizio della Corte Europea, con l'unica eccezione dell'Irlanda del Nord che rimarrà ancora (ma temporaneamente) nel mercato comune. Non ci sarà, per il futuro, alcun meccanismo di sincronizzazione delle regole e degli standard fra mercato europeo e mercato britannico, le sanzioni rimarranno un'opzione aperta per chi si sentisse danneggiato, le dispute verranno risolte da un arbitrato, ma sempre nell'ottica del libero scambio.LE FALSE PREVISIONI DEGLI EUROPEISTILa Brexit è stata descritta sempre dalla stampa europea come una sorta di calamità. "La solitudine dei britannici mi crea disagio e tristezza. Chissà se avranno capito la lezione", scriveva Castagnetti ancora lo scorso 22 dicembre, del Pd e già segretario del Partito Popolare. Di isolamento, traslochi di aziende, perdite miliardarie, tantomeno di cibi che scarseggiano non c'è manco l'ombra. A meno di non voler attribuire le lunghissime code dei camion sulle strade che portano all'Eurotunnel (Inghilterra-Francia) agli effetti della Brexit: sono causate dal blocco della frontiera dovuto alla scoperta della nuova variante di coronavirus. Un blocco, per altro, le cui tempistiche sono sospette, considerando che sono state decretate al culmine del braccio di ferro tra Francia e Regno Unito sui limiti alla pesca nelle acque britanniche. In compenso non c'è stato alcuno svantaggio strategico del Regno Unito nella lotta all'epidemia, anzi il governo di Londra è stato il primo in Europa a lanciare la campagna vaccinale.Ancora adesso, ad accordi conclusi, viene spesso commentata la notizia della fine del programma Erasmus con le università britanniche come sintomo grave di isolamento, persino di xenofobia. Ma dimenticando che Erasmus è solo una delle tante dimensioni dello scambio e che il programma che sta subentrandogli nel Regno Unito, il sistema Turing, permetterà, almeno nel suo intento, scambi in tutto il mondo e non nella sola Europa. Non verranno cacciati i cittadini europei dal Regno Unito. Viaggiare da e per le isole britanniche sarà ancora facile, le restrizioni sono impercettibili per l'uomo comune.L'UNIONE EUROPEA NON È UN PROCESSO STORICO IRREVERSIBILEQual è il messaggio universale lanciato dalla Brexit, al netto di tutta la retorica e la propaganda di questi quattro anni? La centralizzazione dell'Unione Europea non è un processo storico irreversibile. Non è un dogma. Non è un idolo. Uscirne è possibile senza incorrere in pericoli di guerre o collasso economico. D'altra parte, in molti casi concreti, come quelli di Polonia e Ungheria negli ultimi anni, abbiamo visto quanto il principio di autonomia degli Stati membri sia scavalcato arbitrariamente dalle istituzioni comunitarie, con ogni possibile pretesto. Il Green New Deal di ispirazione ecologista è un programma ideologico comune che aumenterà l'arbitrio delle istituzioni comunitarie, lasciando ancor meno margine all'indipendenza degli Stati membri. Anche i "nuovi diritti", dietro il paravento della parità di genere, sono considerati sempre più fondamentali e sempre meno appannaggio dei singoli Stati membri. In compenso, su immigrazione, politica estera comune e gestione delle crisi economiche (e sanitarie) l'Ue procede in ordine sparso, dove invece sarebbe necessario un maggior coordinamento. Queste sono le grandi contraddizioni che la Brexit potrebbe contribuire a risolvere, se non altro perché suona come un campanello di allarme E la risposta non è "ci vuole più Europa".Nota di BastaBugie: ecco il link ad alcuni articoli sulla Brexit che abbiamo pubblicato negli ultimi anni.BREXIT, IL GLORIOSO ''INDIPENDENCE DAY'' DEGLI INGLESIFenomenale sventola in faccia all'Unione Europea che i media tentano di oscurare con la bufala dei 3 milioni di firme per rifare il referendumdi Massimo Viglionehttp://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4279LA BREXIT FA CROLLARE IL MITO DI UN'EUROPA MULTICULTURALE SENZA FRONTIEREQuando interpellato, il popolo boccia sempre l'Unione Europea, come nel 2005 in Francia e in Olanda nei referendum sulla Costituzione Europea che cancellava le (evidenti) radici cristianedi Roberto de Matteihttp://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4289BORIS JOHNSON, IL NUOVO PREMIER INGLESE PER LA BREXIT SENZA SE E SENZA MABrexit ad ogni costo, più relazioni con Trump, meno tasse e abbandono delle bufale ecologiche (come il riscaldamento globale causato dall'uomo)di Stefano Magnihttp://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5749 Titolo originale: E Brexit fu: il Regno Unito esce dall'Ue senza tragedieFonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 27-12-2020Pubblicato su BastaBugie n. 697
Questo episodio di Europa Anno Zero è supportato da Storytel – un’applicazione disponibile su Android e iOS dedicata all’ascolto illimitato di audiolibri.Gli ascoltatori di Europa Anno Zero possono provare Storytel gratis per 30 giorni anziché 14 – vi basterà registrarvi a Storytel tramite questo link: www.storytel.it/europaannozero----------------------Come si è arrivati alla nomina di Ursula VdL e Christine Lagarde? I retroscena che hanno portato al compromesso, lo scacco al Parlamento raccontato minuto per minuto, dallo stallo all’elezione del presidente dell’Eurocamera. E una domanda: questo equilibrio reggerà?Un reportage con le voci in presa diretta di: -indipendentisti catalani -deputati stopBrexit-Silvio Berlusconi-Ska Keller (leader del Verdi al Parlamento europeo)-Manfred Weber (leader Partito Popolare al Parlamento europeo)
L'Infinito di Leopardi; La Collina dei conigli su Netflix; Anniversario del Partito Popolare; Davide Enia su Matera; Alberto Sordi
1-Le elezioni di Midterm più importanti della recente storia americana...Negli Stati Uniti si sta votando per rinnovare il Congresso. Attesa una grande partecipazione. Il voto considerato un referendum su Donald Trump (Roberto Festa).2-Il Camerun e il retaggio coloniale. 80 studenti rapiti nella zona anglofona del paese. Governo e ribelli separatisti si accusano a vicenda (Raffaele Masto).3-L'ascesa di Vox. L'estrema destra sovranista avanza anche in Spagna (Giulio Maria Piantadosi).4-Terre agricole. L'Europa fa ancora largo uso di pesticidi. In testa ai consumi Spagna, Francia, Germania e Italia (Marta Gatti).5-Web tax. La tassa sui giganti della rete divide i governi europei (Alessandro Principe)
Il voto al Parlamento europeo contro Orbàn per tutta una serie di violazioni della carta dei diritti europa rischia di spaccare il Partito Popolare teso tra valori europei e difesa di un proprio membro (Fidesz fa parte del Ppe) con uno sguardo alle prossime elezioni: Maria Maggiore, Guido Caldiron de il manifesto e Udo Gumpel del network tv tedesco Rtl. (seconda parte)
Il voto al Parlamento europeo contro Orbàn per tutta una serie di violazioni della carta dei diritti europa rischia di spaccare il Partito Popolare teso tra valori europei e difesa di un proprio membro (Fidesz fa parte del Ppe) con uno sguardo alle prossime elezioni: Maria Maggiore, Guido Caldiron de il manifesto e Udo Gumpel del network tv tedesco Rtl. (seconda parte)
Il governo c’è Ha preso vita, finalmente, dopo 89 giorni di passione e confusione, un governo italiano “euroscettico”. Il Presidente Mattarella, nel panico evidente dei suoi gesti, aveva cercato di impedirne la nascita. Ma un concorso di circostanze, di diversa provenienza, di contrastanti interessi, valutazioni, paure — interne e internazionali — lo ha costretto a tornare sui suoi passi. Non certo trionfalmente. Il premier dalla maggioranza dei “vincitori”, Lega di Salvini e 5 Stelle di Di Maio, è stato ripescato il 31 maggio dopo essere stato bloccato dal divieto presidenziale il 27 maggio. Giuseppe Conte è stato chiamato d’urgenza al capezzale della terza Repubblica e incoronato capo del governo, con una lista dei ministri pressoché identica alla precedente, con una sola, cruciale modificazione: Paolo Savona non più al Ministero dell’Economia, bensì con l’incarico degli Affari Europei. In tal modo il suo nome potrà “pesare” in Europa senza costituire, si spera, un ostacolo insormontabile agli occhi della Germania. Così, al posto di Paolo Savona, pieno di roventi spine, è stato chiamato un altro professore, non meno euroscettico di lui, ma non altrettanto preclaro: Giovanni Tria, preside della facoltà di economia dell’Università di Tor Vergata. Mentre l’ex ministro Moavero Milanesi veniva ripescato, dai tempi di Mario Monti, al ministero degli Esteri come ulteriore garante della “fedeltà europea”. Cos’è cambiato? Alcune cose sì, altre meno, altre ancora niente affatto. Il passo avanti è che il muro, contro cui ha cozzato Mattarella, si è rotto. L’Europa prende atto che l’Italia è diventata, in larga maggioranza, euroscettica e che non si può impedire la formazione del governo che ha una netta maggioranza in parlamento. Il cambio dovrà essere ben percepito in Europa. Come minimo c’è da augurarselo, altrimenti la crisi europea si aggraverà, politicamente in primo luogo. Tutti gli altri problemi restano aperti. Conte, Savona, Salvini, Di Maio, Tria, andranno a trattare il “cambio delle regole”. Dall’altra parte c’è la Germania, che non sembra disposta a concedere nulla, almeno per ora. Bisognerà vedere la scala delle priorità che il governo italiano sceglierà e proporrà a Berlino e alle altre capitali europee che contano. E, soprattutto ai fantastici “mercati”. Questioni delicatissime che si misurano in termini di rapporti di forza economici e politici. Calcoli che incombono ma che nessuno ha ancora saputo fare. Al di là degl’insulti europei c’è il peso oggettivo dell’Italia: politico prima ancora che economico. C’è l’interrogativo su quali siano gl’interessi d’oltre Oceano. Pro o contro la Germania? C’è l’altro interrogativo sulla posizione della Francia di Macron: pro o contro l’Italia? E quanto pro e quanto contro? Infine: cosa pensano e cosa faranno gli altri europei minori, dove pure i mali di pancia euroscettici stanno crescendo ad alto ritmo? Il voto del 4 marzo 2018 ha messo un’ipoteca sui centri del Potere. E il Potere è intollerante per definizione. Dunque giocherà la sua partita. Lega e 5Stelle dovranno saper mobilitare il popolo che li ha portati al comando. Berlino sotto l’occhio del ciclone "Donald Trump” Dazi e nuove minacce piovono sull’Europa dagli Stati Uniti. Le nuove tariffe su acciaio, al 25%, e alluminio, al10%, sono in vigore dalla mezzanotte di ieri. La scure cade anche su Canada e Messico, nonostante le trattative in corso con Washington sulla riforma del Nafta. L’entrata in vigore dei dazi è stata annunciata ieri pomeriggio a Parigi dal ministro al Commercio Usa, Wilbur Ross, arrivato mercoledì nella capitale europea per partecipare al forum dell’Ocse. Immediata la replica europea: «Faremo immediatamente ricorso alla Wto e entro il 22 giugno annunceremo misure compensative», ha affermato la commissaria al Commercio, Cecilia Malmström. L’export soggetto ai dazi Usa vale 6,4 miliardi di euro (lo 0,1% dell’export complessivo dell’Unione) e il danno inflitto dai dazi sarebbe molto inferiore allo 0,1% del pil, secondo Oxford Economics. Cecilia Malmstrom osserva tuttavia che il presidente americano, Donald Trump, ha "un problema molto particolare con le automobili tedesche". L'amministrazione Usa ha infatti già avviato un'inchiesta sulle auto e le componenti. I più colpiti dalla politica dei nuovi dazi sarebbero infatti i tedeschi: un terzo dei prodotti siderurgici europei acquistati dagli Stati Uniti arriva dalla Germania, Paese evidentemente sotto l’occhio del ciclone Trump. Proprio ieri la Federal Reserve statunitense ha definito, secondo quanto riporta oggi il Wall Street Journal, «problematiche» le condizioni delle attività negli Usa di Deutsche Bank. Il downgrade della Fed, reso pubblico solo ora, sarebbe avvenuto "segretamente" già un anno fa.Bruxelles costretta a un’altra visione del mondo Bruxelles costretta a un’altra visione del mondo. L'Unione europea e la Cina si sono impegnate a "rispettare e costruire un ordine commerciale globale cooperativo basato sulle regole", ha detto l'Alto rappresentante, Federica Mogherini, durante una conferenza stampa con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, che ha precisato: “Siamo impegnati per un sistema commerciale libero basato sulle regole opposto al protezionismo". La Mogherini ha riconosciuto che ci sono "alcune questioni" che contrappongono Cina e Ue, in particolare sulla "sovrapproduzione" di acciaio cinese, ma ha ribadito: "L'Ue non è in guerra con nessuno, è una parola che non fa parte del nostro vocabolario. L'Ue è un progetto di pace, anche nel commercio" internazionale, ed è impegnata a preservare il multilateralismo. "Continueremo a fare così e per questo stiamo moltiplicando gli accordi" commerciali con altri Paesi. "Chiaramente dobbiamo difendere i nostri interessi", ma questo "non significa che gli Usa non siano i nostri più stretti alleati, partner ed amici". Cambio di governo in Spagna Cambio di governo in Spagna, fuori Mariano Rajoy, dentro il socialista Pedro Sanchez che ha già promesso rispetto degli impegni con l'Europa, e ascolto alle richieste di baschi e catalani. Rajoy, sopravvissuto alla sfida indipendentista di Barcellona, paga ora il prezzo dello scandalo di corruzione più grave della storia spagnola che ha travolto il Partito Popolare. Dopo 10 anni di indagini, il processo sul caso "Operacion Gurtel" si è concluso il 24 maggio scorso con 351 anni di carcere per 29 dei 37 imputati. Sul tavolo favori e tangenti in cambio di commesse. Dopo giorni di braccio di ferro al Congresso, la mozione di sfiducia nei confronti di Mariano Rajoy è passata con 180 voti a favore, 169 contrari e un astenuto. Pedro Sanchez entrerà in carica nei prossimi giorni e nominerà un nuovo esecutivo che potrebbe governare come minoranza, contando al Congresso solo su 84 deputati su 350. Insieme al partito socialista, il governo Sanchez dovrebbe ottenere l’appoggio di Podemos, Esquerra repubblicana, Compromis, Nueva Canarias, oltre di baschi e catalani. All'orizzonte le elezioni generali che il leader socialista ha promesso di convocare ma che non hanno ancora una data.
Il governo c’è Ha preso vita, finalmente, dopo 89 giorni di passione e confusione, un governo italiano “euroscettico”. Il Presidente Mattarella, nel panico evidente dei suoi gesti, aveva cercato di impedirne la nascita. Ma un concorso di circostanze, di diversa provenienza, di contrastanti interessi, valutazioni, paure — interne e internazionali — lo ha costretto a tornare sui suoi passi. Non certo trionfalmente. Il premier dalla maggioranza dei “vincitori”, Lega di Salvini e 5 Stelle di Di Maio, è stato ripescato il 31 maggio dopo essere stato bloccato dal divieto presidenziale il 27 maggio. Giuseppe Conte è stato chiamato d’urgenza al capezzale della terza Repubblica e incoronato capo del governo, con una lista dei ministri pressoché identica alla precedente, con una sola, cruciale modificazione: Paolo Savona non più al Ministero dell’Economia, bensì con l’incarico degli Affari Europei. In tal modo il suo nome potrà “pesare” in Europa senza costituire, si spera, un ostacolo insormontabile agli occhi della Germania. Così, al posto di Paolo Savona, pieno di roventi spine, è stato chiamato un altro professore, non meno euroscettico di lui, ma non altrettanto preclaro: Giovanni Tria, preside della facoltà di economia dell’Università di Tor Vergata. Mentre l’ex ministro Moavero Milanesi veniva ripescato, dai tempi di Mario Monti, al ministero degli Esteri come ulteriore garante della “fedeltà europea”. Cos’è cambiato? Alcune cose sì, altre meno, altre ancora niente affatto. Il passo avanti è che il muro, contro cui ha cozzato Mattarella, si è rotto. L’Europa prende atto che l’Italia è diventata, in larga maggioranza, euroscettica e che non si può impedire la formazione del governo che ha una netta maggioranza in parlamento. Il cambio dovrà essere ben percepito in Europa. Come minimo c’è da augurarselo, altrimenti la crisi europea si aggraverà, politicamente in primo luogo. Tutti gli altri problemi restano aperti. Conte, Savona, Salvini, Di Maio, Tria, andranno a trattare il “cambio delle regole”. Dall’altra parte c’è la Germania, che non sembra disposta a concedere nulla, almeno per ora. Bisognerà vedere la scala delle priorità che il governo italiano sceglierà e proporrà a Berlino e alle altre capitali europee che contano. E, soprattutto ai fantastici “mercati”. Questioni delicatissime che si misurano in termini di rapporti di forza economici e politici. Calcoli che incombono ma che nessuno ha ancora saputo fare. Al di là degl’insulti europei c’è il peso oggettivo dell’Italia: politico prima ancora che economico. C’è l’interrogativo su quali siano gl’interessi d’oltre Oceano. Pro o contro la Germania? C’è l’altro interrogativo sulla posizione della Francia di Macron: pro o contro l’Italia? E quanto pro e quanto contro? Infine: cosa pensano e cosa faranno gli altri europei minori, dove pure i mali di pancia euroscettici stanno crescendo ad alto ritmo? Il voto del 4 marzo 2018 ha messo un’ipoteca sui centri del Potere. E il Potere è intollerante per definizione. Dunque giocherà la sua partita. Lega e 5Stelle dovranno saper mobilitare il popolo che li ha portati al comando. Berlino sotto l’occhio del ciclone "Donald Trump” Dazi e nuove minacce piovono sull’Europa dagli Stati Uniti. Le nuove tariffe su acciaio, al 25%, e alluminio, al10%, sono in vigore dalla mezzanotte di ieri. La scure cade anche su Canada e Messico, nonostante le trattative in corso con Washington sulla riforma del Nafta. L’entrata in vigore dei dazi è stata annunciata ieri pomeriggio a Parigi dal ministro al Commercio Usa, Wilbur Ross, arrivato mercoledì nella capitale europea per partecipare al forum dell’Ocse. Immediata la replica europea: «Faremo immediatamente ricorso alla Wto e entro il 22 giugno annunceremo misure compensative», ha affermato la commissaria al Commercio, Cecilia Malmström. L’export soggetto ai dazi Usa vale 6,4 miliardi di euro (lo 0,1% dell’export complessivo dell’Unione) e il danno inflitto dai dazi sarebbe molto inferiore allo 0,1% del pil, secondo Oxford Economics. Cecilia Malmstrom osserva tuttavia che il presidente americano, Donald Trump, ha "un problema molto particolare con le automobili tedesche". L'amministrazione Usa ha infatti già avviato un'inchiesta sulle auto e le componenti. I più colpiti dalla politica dei nuovi dazi sarebbero infatti i tedeschi: un terzo dei prodotti siderurgici europei acquistati dagli Stati Uniti arriva dalla Germania, Paese evidentemente sotto l’occhio del ciclone Trump. Proprio ieri la Federal Reserve statunitense ha definito, secondo quanto riporta oggi il Wall Street Journal, «problematiche» le condizioni delle attività negli Usa di Deutsche Bank. Il downgrade della Fed, reso pubblico solo ora, sarebbe avvenuto "segretamente" già un anno fa.Bruxelles costretta a un’altra visione del mondo Bruxelles costretta a un’altra visione del mondo. L'Unione europea e la Cina si sono impegnate a "rispettare e costruire un ordine commerciale globale cooperativo basato sulle regole", ha detto l'Alto rappresentante, Federica Mogherini, durante una conferenza stampa con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, che ha precisato: “Siamo impegnati per un sistema commerciale libero basato sulle regole opposto al protezionismo". La Mogherini ha riconosciuto che ci sono "alcune questioni" che contrappongono Cina e Ue, in particolare sulla "sovrapproduzione" di acciaio cinese, ma ha ribadito: "L'Ue non è in guerra con nessuno, è una parola che non fa parte del nostro vocabolario. L'Ue è un progetto di pace, anche nel commercio" internazionale, ed è impegnata a preservare il multilateralismo. "Continueremo a fare così e per questo stiamo moltiplicando gli accordi" commerciali con altri Paesi. "Chiaramente dobbiamo difendere i nostri interessi", ma questo "non significa che gli Usa non siano i nostri più stretti alleati, partner ed amici". Cambio di governo in Spagna Cambio di governo in Spagna, fuori Mariano Rajoy, dentro il socialista Pedro Sanchez che ha già promesso rispetto degli impegni con l'Europa, e ascolto alle richieste di baschi e catalani. Rajoy, sopravvissuto alla sfida indipendentista di Barcellona, paga ora il prezzo dello scandalo di corruzione più grave della storia spagnola che ha travolto il Partito Popolare. Dopo 10 anni di indagini, il processo sul caso "Operacion Gurtel" si è concluso il 24 maggio scorso con 351 anni di carcere per 29 dei 37 imputati. Sul tavolo favori e tangenti in cambio di commesse. Dopo giorni di braccio di ferro al Congresso, la mozione di sfiducia nei confronti di Mariano Rajoy è passata con 180 voti a favore, 169 contrari e un astenuto. Pedro Sanchez entrerà in carica nei prossimi giorni e nominerà un nuovo esecutivo che potrebbe governare come minoranza, contando al Congresso solo su 84 deputati su 350. Insieme al partito socialista, il governo Sanchez dovrebbe ottenere l’appoggio di Podemos, Esquerra repubblicana, Compromis, Nueva Canarias, oltre di baschi e catalani. All'orizzonte le elezioni generali che il leader socialista ha promesso di convocare ma che non hanno ancora una data.
1-Spagna: la settimana della verità per il premier Mariano Rajoy...Venerdì sarà presentata la mozione di sfiducia dei socialisti dopo le condanne per corruzione del Partito Popolare. ( Emanuele Valenti) ..2-Colombia: si va al ballottaggio il 17 giugno. Il primo turno di ieri vinto dal candidato della destra Ivan Duque. Il leader della sinistra, Gustavo Petro, arrivato secondo, potrebbe farcela ..Grazie ai 4,5 milioni di voti raccolti dall'area progressista...( Alfredo Somoza) ..3-Effetto Dublino: 160 deputati britannici chiedono alla premier Theresa may di liberalizzare l'aborto nell'Ulster...5- Francia. Ritorno sulle manifestazione di fine settimane contro le politiche liberiste del presidente Macron...Il reportage di Luisa Nannipieri..5-Sudafrica. Cade un altro 'muro. La nazionale di rugby, per decenni 'feudo' dei bianchi, ha deciso di nominare capitano un giocatore di colore: si tratta di Siya Kolisi, 27 anni, terza linea degli Stormers. ..6-Nessuna Resa. Il libro di Claudio Locatelli, combattente italiano che nelle fila dei curdi ha liberato raqqa dall'isis ..( intervista di Elisabetta Barbadoro) ..7-Serie Tv: IL Ritorno di Pappa e Ciccia. Una sitcom fa discutere l'America di Trump. ( Alice Cucchetti)
1-Spagna: la settimana della verità per il premier Mariano Rajoy...Venerdì sarà presentata la mozione di sfiducia dei socialisti dopo le condanne per corruzione del Partito Popolare. ( Emanuele Valenti) ..2-Colombia: si va al ballottaggio il 17 giugno. Il primo turno di ieri vinto dal candidato della destra Ivan Duque. Il leader della sinistra, Gustavo Petro, arrivato secondo, potrebbe farcela ..Grazie ai 4,5 milioni di voti raccolti dall’area progressista...( Alfredo Somoza) ..3-Effetto Dublino: 160 deputati britannici chiedono alla premier Theresa may di liberalizzare l’aborto nell’Ulster...5- Francia. Ritorno sulle manifestazione di fine settimane contro le politiche liberiste del presidente Macron...Il reportage di Luisa Nannipieri..5-Sudafrica. Cade un altro 'muro. La nazionale di rugby, per decenni 'feudo' dei bianchi, ha deciso di nominare capitano un giocatore di colore: si tratta di Siya Kolisi, 27 anni, terza linea degli Stormers. ..6-Nessuna Resa. Il libro di Claudio Locatelli, combattente italiano che nelle fila dei curdi ha liberato raqqa dall’isis ..( intervista di Elisabetta Barbadoro) ..7-Serie Tv: IL Ritorno di Pappa e Ciccia. Una sitcom fa discutere l’America di Trump. ( Alice Cucchetti)
1-Spagna: la settimana della verità per il premier Mariano Rajoy...Venerdì sarà presentata la mozione di sfiducia dei socialisti dopo le condanne per corruzione del Partito Popolare. ( Emanuele Valenti) ..2-Colombia: si va al ballottaggio il 17 giugno. Il primo turno di ieri vinto dal candidato della destra Ivan Duque. Il leader della sinistra, Gustavo Petro, arrivato secondo, potrebbe farcela ..Grazie ai 4,5 milioni di voti raccolti dall’area progressista...( Alfredo Somoza) ..3-Effetto Dublino: 160 deputati britannici chiedono alla premier Theresa may di liberalizzare l’aborto nell’Ulster...5- Francia. Ritorno sulle manifestazione di fine settimane contro le politiche liberiste del presidente Macron...Il reportage di Luisa Nannipieri..5-Sudafrica. Cade un altro 'muro. La nazionale di rugby, per decenni 'feudo' dei bianchi, ha deciso di nominare capitano un giocatore di colore: si tratta di Siya Kolisi, 27 anni, terza linea degli Stormers. ..6-Nessuna Resa. Il libro di Claudio Locatelli, combattente italiano che nelle fila dei curdi ha liberato raqqa dall’isis ..( intervista di Elisabetta Barbadoro) ..7-Serie Tv: IL Ritorno di Pappa e Ciccia. Una sitcom fa discutere l’America di Trump. ( Alice Cucchetti)
Colombia: il sindaco di Pereira ha vietato una veglia di preghiera e digiuno contro l’aborto. Raccolte oltre 8 mila firme in due giorni contro la decisione: è totalitarismo, dicono i sottoscrittori.Partito Popolare sempre più scandaloso in Spagna: nelle Asturie ha sostenuto, assieme ai socialisti, la fecondazione in vitro.Presa di posizione dei Vescovi di Panama: le lobby Lgbt internazionali ‘vogliono zittirci, ma non ci riusciranno, difenderemo famiglia e matrimonio’.
1-L'Europa conferma il pieno rispetto dell'accordo sul nucleare iraniano...Domani gli Stati Uniti potrebbero fare esattamente il contrario, con gravi conseguenze, su più livelli (Pejman Abdolmohammadi, Università di Genova e London School of Economics).2-“Stanno distruggendo tutto quello che riescono a raggiungere”. Il racconto di un medico siriano dalla regione di Ghouta Orientale, alla periferia di Damasco, sotto assedio dal 2013.3-Catalogna. Mariano Rajoy spera nella rottura del fronte indipendentista. Ma i problemi non mancano nemmeno per il suo Partito Popolare. La prossima settimana la prima riunione del nuovo parlamento catalano (Giulio Maria Piantadosi).4-Ennesimo test per le aspirazioni democratiche di Myanmar. La storia di due giornalisti arrestati dopo aver visitato la zona dove viveva la minoranza Rohingya (Gabriele Battaglia)...5-World music. Sufi Spirit, il primo lavoro di Rocqawali, tra il rock e la musica devozionale pachistana (Marcello Lorrai)
1-L'Europa conferma il pieno rispetto dell'accordo sul nucleare iraniano...Domani gli Stati Uniti potrebbero fare esattamente il contrario, con gravi conseguenze, su più livelli (Pejman Abdolmohammadi, Università di Genova e London School of Economics).2-“Stanno distruggendo tutto quello che riescono a raggiungere”. Il racconto di un medico siriano dalla regione di Ghouta Orientale, alla periferia di Damasco, sotto assedio dal 2013.3-Catalogna. Mariano Rajoy spera nella rottura del fronte indipendentista. Ma i problemi non mancano nemmeno per il suo Partito Popolare. La prossima settimana la prima riunione del nuovo parlamento catalano (Giulio Maria Piantadosi).4-Ennesimo test per le aspirazioni democratiche di Myanmar. La storia di due giornalisti arrestati dopo aver visitato la zona dove viveva la minoranza Rohingya (Gabriele Battaglia)...5-World music. Sufi Spirit, il primo lavoro di Rocqawali, tra il rock e la musica devozionale pachistana (Marcello Lorrai)
1-L'Europa conferma il pieno rispetto dell'accordo sul nucleare iraniano...Domani gli Stati Uniti potrebbero fare esattamente il contrario, con gravi conseguenze, su più livelli (Pejman Abdolmohammadi, Università di Genova e London School of Economics).2-“Stanno distruggendo tutto quello che riescono a raggiungere”. Il racconto di un medico siriano dalla regione di Ghouta Orientale, alla periferia di Damasco, sotto assedio dal 2013.3-Catalogna. Mariano Rajoy spera nella rottura del fronte indipendentista. Ma i problemi non mancano nemmeno per il suo Partito Popolare. La prossima settimana la prima riunione del nuovo parlamento catalano (Giulio Maria Piantadosi).4-Ennesimo test per le aspirazioni democratiche di Myanmar. La storia di due giornalisti arrestati dopo aver visitato la zona dove viveva la minoranza Rohingya (Gabriele Battaglia)...5-World music. Sufi Spirit, il primo lavoro di Rocqawali, tra il rock e la musica devozionale pachistana (Marcello Lorrai)
1-“Hanno perso ogni speranza”. Quasi 400mila persone sotto assedio da 3 anni e mezzo, nel silenzio internazionale. Succede in Siria, nella regione di Ghouta Orientale. Il racconto di Orabi Faeyz, un medico da cinque anni sulla linea del fronte (Syrian American Medical Society).2-Accordo fra Bangladesh e Myanmar per il rientro dei profughi Rohingya. Da agosto sono scappate dalle violenze dell'esercito birmano più di 600mila persone. Difficilmente l'intesa sarà realizzabile (Gabriele Battaglia).3-La Catalogna ha coperto tutto, anche i gravi casi di corruzione che coinvolgono il Partito Popolare, al governo a Madrid. Ma lo scandalo dei fondi neri potrebbe arrivare fino al premier Mariano Rajoy (Giulio Maria Piantadosi).4-Prezzi più alti per contenere il consumo di alcool. In Gran Bretagna sentenza storica della Corte Suprema. Respinti i ricorsi contro la legge scozzese sul prezzo minimo. Protestano i produttori di whisky (Daniele Fisichella).5-World music. Il Saze albanese (Marcello Lorrai)
1-“Hanno perso ogni speranza”. Quasi 400mila persone sotto assedio da 3 anni e mezzo, nel silenzio internazionale. Succede in Siria, nella regione di Ghouta Orientale. Il racconto di Orabi Faeyz, un medico da cinque anni sulla linea del fronte (Syrian American Medical Society).2-Accordo fra Bangladesh e Myanmar per il rientro dei profughi Rohingya. Da agosto sono scappate dalle violenze dell'esercito birmano più di 600mila persone. Difficilmente l'intesa sarà realizzabile (Gabriele Battaglia).3-La Catalogna ha coperto tutto, anche i gravi casi di corruzione che coinvolgono il Partito Popolare, al governo a Madrid. Ma lo scandalo dei fondi neri potrebbe arrivare fino al premier Mariano Rajoy (Giulio Maria Piantadosi).4-Prezzi più alti per contenere il consumo di alcool. In Gran Bretagna sentenza storica della Corte Suprema. Respinti i ricorsi contro la legge scozzese sul prezzo minimo. Protestano i produttori di whisky (Daniele Fisichella).5-World music. Il Saze albanese (Marcello Lorrai)
1-“Hanno perso ogni speranza”. Quasi 400mila persone sotto assedio da 3 anni e mezzo, nel silenzio internazionale. Succede in Siria, nella regione di Ghouta Orientale. Il racconto di Orabi Faeyz, un medico da cinque anni sulla linea del fronte (Syrian American Medical Society).2-Accordo fra Bangladesh e Myanmar per il rientro dei profughi Rohingya. Da agosto sono scappate dalle violenze dell'esercito birmano più di 600mila persone. Difficilmente l'intesa sarà realizzabile (Gabriele Battaglia).3-La Catalogna ha coperto tutto, anche i gravi casi di corruzione che coinvolgono il Partito Popolare, al governo a Madrid. Ma lo scandalo dei fondi neri potrebbe arrivare fino al premier Mariano Rajoy (Giulio Maria Piantadosi).4-Prezzi più alti per contenere il consumo di alcool. In Gran Bretagna sentenza storica della Corte Suprema. Respinti i ricorsi contro la legge scozzese sul prezzo minimo. Protestano i produttori di whisky (Daniele Fisichella).5-World music. Il Saze albanese (Marcello Lorrai)
con: CENGIZ CANDAR (politologo ed editorialista Al-Monitor), ANDREAS SCHWAB (vicecapogruppo Partito Popolare al parlamento europeo), VALERIA GIANNOTTA (docente di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università di Ankara)