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Esploriamo il concetto di periodo di comporto, il periodo di protezione durante il quale un dipendente in malattia non può essere licenziato. L'approfondimento di Emiliana M. Dal Bon
Un breve video ripreso durante un concerto di Antonello Venditti è diventato virale, mostrando il cantautore mentre si scaglia verbalmente contro una persona del pubblico, accusandola di maleducazione. Il video, intitolato "Venditti insulta un disabile", ha immediatamente suscitato indignazione e acceso i social media, tanto da spingere il Codacons a intervenire e portare addirittura a richieste in Parlamento per vietare i suoi concerti. Questo episodio, sebbene all'apparenza stupidissimo, solleva questioni che meritano una riflessione più approfondita.Tutti i miei link: https://linktr.ee/br1brownTELEGRAM - INSTAGRAMSe ti va supportami https://it.tipeee.com/br1brown
Il Morning Show Mercoledi 04 Settembre 2024
ROMA (ITALPRESS) - E' polemica sui social per quanto accaduto al concerto di Antonello Venditti a Barletta. Il cantante romano ha insultato una delle spettatrici del concerto perché dalla sua direzione provenivano dei rumori. A fine concerto, si è scusato dopo aver saputo che la ragazza ha una disabilità e non aveva intenzione di disturbare il cantautore durante lo spettacolo. "Se ho sbagliato scusatemi ma è stato frutto del buio e dello stress di un concerto molto molto complicato e diverso da tutti gli altri. Mi metterei a piangere perché è giusto così, mi dispiace tantissimo", ha detto Venditti in un video postato su facebook. mgg/mrv (fonte video: profilo facebook Antonello Venditti)
Alessandro Tornello. Essere umano genuino come pochi. Vicepresidente della sezione bresciana dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ETS, lui è un uomo gay di 45 anni ipovedente. Che ha deciso di metterci la voce per raccontarci nel concreto temi come l'amore LGBT vissuto da una persona disabile visiva, intersezionalità, lotta all'abilismo e attivismo.Lascia un commento con un feedback per me e/o Ale; te ne saremo grati!Ps: questa è l'ultima puntata di Arcobaleni Timidi 2. Nei prossimi giorni e mesi, troverai aggiornamenti sul mio profilo Instagram.Per trovarmi sui social, contattarmi o offrirmi un caffè clicca qui. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/arcobaleni-timidi--5676041/support.
E' successo mercoledì ad Arzignano alla pasticceria Olivieri, la vittima, Daniele Moretto, 56 anni, è caduto dalla carrozzina elettrica ed è morto sbattendo la testa: le sorelle chiedono si faccia piena luce sui fatti.
In questa puntata Mattia Abbate, Nicole Calvani e Allison Dye condividono le loro riflessioni sull'unione nella comunità disabile.
E' stata individuata ed arrestata due sere fa a Romano D'Ezzelino, dai Carabinieri della locale Stazione alle prese con servizi straordinari di controllo del territorio disposti dalla Compagnia di Bassano del Grappa, una nomade 31enne accusata di violenza sessuale e rapina ai danni di un disabile.
Una uomo con disabilità che viaggiava con la sua carrozzina lungo la pista ciclabile della strada provinciale Schiavonesca-Marosticana a Sandrigo è stato investito stamane da un veicolo che usciva da una strada laterale. E' stato portato in ospedale in codice giallo
Madre di Genova la regala a un migrante disabile di Sant'Agata.
L'incredibile vicenda di una classe che esclude dalla gita una compagna disabile ci dice quanto sia ancora lontana una vera cultura dell'inclusione.
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Non vedevamo l'ora arrivasse questo mese per parlare di disabilità e abilismo, un argomento che spesso abbiamo affrontato sulla nostra pagina instagram ma mai in puntata!Aggiungiamo alla nostra libreria femminsita "Felicemente seduta" di Rebekah Taussig edito da Le Plurali.Un memoir in cui l'autrice racconta la propria esperienza personale come bambina e successivamente ragazza e donna disabile, inclusi i diversi modi in cui l'abilismo ha fatto parte della sua vita e come questo danneggi in realtà tutte le persone e tutti i corpi, disabili e abili. Un altro pezzetto di strada insieme per continuare a decostruire e fiorire tenendoci per mano.
Per Ryanair voltaggio batteria tropo alto, accertamenti Enac.
Il 3 Dicembre è la giornata internazionale delle persone con disabilità. Per l'occasione, abbiamo deciso di raccontarvi una storia che necessita l'ascolto per essere capita
Attesa sentenza, "voglio vivere da adulto, voglio la mia vita"
Federico, 28enne vicentino, ha superato 48 tornanti a forza di braccia: “Ho fatto pace con la sedia a rotelle, ora le dico ‘grazie'"
VIDEO: La quarta acca ➜ https://www.youtube.com/watch?v=8pfvRKKgCZM&list=PLolpIV2TSebVtj34zS7A0AabuQ9cf1UxpTESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7097DISABILE PER COLPA DEL VACCINO: RISARCIMENTO A UN RAGAZZO DI 16 ANNI di Claudio RomitiMentre imperversa la propaganda per la quarta dose di un vaccino ampiamente scaduto, di quando in quando emergono fatti ben poco rassicuranti sull'efficacia e sui rischi del medesimo vaccino a mRNA. Come riportato da un lancio dell'agenzia AdnKronos, un ragazzo pisano di 16 anni, uno sportivo in buona salute, dopo essersi sottoposto ad un'unica dose del vaccino Moderna, ha sviluppato una grave forma di trombocitemia autoimmune, riportando una menomazione permanente dell'integrità psicofisica.A questa sconvolgente conclusione, dopo un lungo iter, è giunto il Dipartimento militare di Medicina legale di La Spezia, il quale ha riconosciuto senza ombra di dubbio un nesso causale tra la vaccinazione e la succitata patologia invalidante. Dunque, lo sfortunato giovane riceverà un risarcimento dallo Stato per i danni subiti dal vaccino anti-Covid, ai sensi della legge 210/92.Secondo quanto riporta AdnKronos,la vicenda è stata resa nota dal Codacons, che ha assistito legalmente il ragazzo. A tale proposito l'associazione dei consumatori ha tenuto a sottolineare la adesione incondizionata alla campagna vaccinale, pur battendosi affinché tutti i cittadini danneggiati nella medesima campagna vaccinale vengano adeguatamente indennizzati.Ma al di là della meritoria iniziativa portata avanti dal Codacons, ciò che è capitato al sedicenne pisano, così come a molte altre persone in buona salute, non deve essere attribuito al solito destino cinico e baro. Qui ci troviamo di fronte ad un clamoroso esempio di danno collaterale, se così vogliamo definirlo, che si poteva tranquillamente evitare semplicemente considerando che i rischi di contrarre il Covid-19 in forma grave per un ragazzo sano, così come un buon numero di studi tenderebbero a dimostrare, sarebbero addirittura assai minori rispetto a quelli legati alla somministrazione dei citati vaccini a mRNa, alias terapie geniche.Rischi, occorre anche sottolineare, che nel lungo termine non sono stati ovviamente indagati, sebbene da tempo alcuni studiosi ne parlano con una certa preoccupazione. Sta di fatto che, nell'ossessione di smaltire l'inusitata montagna di vaccini acquistati a prezzi proibitivi (19,50 euro per il Pfizer e 25,50 per il Moderna) e tutti tarati su un virus, quello di Wuhan, completamente mutato, si continua ad esporre la popolazione sana a tutta una serie di reazioni avverse, senza apportare alcuna reale protezione nei confronti di un agente patogeno sempre meno aggressivo anche nei riguardi della componente più fragile della società.In tal senso, i sacrosanti indennizzi che tutte le vittime da vaccino dovranno necessariamente ricevere non potranno mai compensare i danni sociali, psicologici economici ed erariali causati da un regime sanitario che, per costringere tutti a vaccinarsi, quindi anche lo sfortunato ragazzo pisano, ha imposto un abominevole lasciapassare sanitario di stampo stalinista.L'aver di fatto imposto un obbligo vaccinale surrettizio, pena la sostanziale impossibilità a circolare liberamente, rappresenta un vulnus democratico e costituzionale che non potrà mai essere sanato con un semplice risarcimento. Non si doveva semplicemente arrivare a tanto.Nota di BastaBugie: Andrea Zambrano nell'articolo seguente dal titolo "Ossessione quarta dose, ma in intensiva sono soprattutto vaccinati" spiega perché l'emergenza non esiste e che il vaccino non protegge dalle conseguenze gravi. Ma si insiste con una campagna che ormai non ha più alcun senso.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 16 luglio 2022:Vaccinati, ma in terapia intensiva: qualcosa non torna. La campagna di massa per la quarta dose non decolla, ma il governo insiste per "bucare" la popolazione con la seconda dose di booster. Come? Con l'unica arma a disposizione: la paura. Solo l'altro ieri, 14 luglio, le dosi di vaccino somministrate sono state 47mila, un dato, fanno notare dal Ministero «numericamente simile a quello delle inoculazioni degli inizi dello scorso maggio». Quasi a voler dire: l'emergenza non è mai finita, l'emergenza è un continuum inscindibile senza capo né coda dall'autunno all'inverno, dalla primavera all'estate.Ma che cosa giustifica questa pervicace insistenza a non mollare la presa? L'esplosione dei contagi in luglio, mese nel quale storicamente ci si concentra sul mare e invece, effettivamente, il virus sta girando più del solito. Nessuno si vuole porre davvero la domanda sul perché il virus stia girando adesso, nessuno vuole davvero chiedersi se non c'entri o no proprio la vaccinazione che di variante in variante continua a tenere in vita il Covid.Ma, anche ammettendo che l'esplosione dei contagi da Omicron 5 sia sganciata dalla vaccinazione, bisognerebbe chiedersi razionalmente se tutta questa paura di contagiarsi sia o no giustificata. Omicron 5 è un virus fondamentalmente innocuo, contagioso, certo, ma che si ferma nelle alte vie respiratorie. Anche il numero di 391 pazienti ricoverati in terapia intensiva lo testimonia. Il dato è dell'altro ieri, mentre i ricoverati nei reparti ordinari è di 10.115. E proprio giovedì dovremmo essere arrivati al picco di crescita, quindi ci si aspetta che nelle prossime due settimane i numeri scenderanno ancora di più.Numeri che non giustificano un'apprensione maniacale a vaccinarsi. Soprattutto tenuto conto che la scienza insegna che non ci si vaccina nel bel mezzo di una epidemia e questa di luglio effettivamente lo è. Ma anche perché la vaccinazione non solo non preserva dal ricovero in rianimazione, ma ormai, essendo la maggioranza della popolazione vaccinata, è la condizione comune alla maggior parte dei ricoverati in Intensiva.Lo dimostra anche questa mini-inchiesta della Bussola in alcune delle terapie intensive di ospedali tra i più importanti in Italia. Un viaggio breve, ma significativo, dal quale emergono fondamentalmente due dati: le rianimazioni sono pressoché vuote in tutt'Italia e - secondo - sono sempre più i vaccinati dei non vaccinati ad occuparle. Segno che la vaccinazione, questa vaccinazione per un virus mutato già decine di volte, è inutile.A Verona hanno fatto scalpore le dichiarazioni del dottor Enrico Polati, primario del reparto di Rianimazione all'ospedale Borgo Trento, che a una televisione locale ha spiegato la situazione: «In terapia intensiva ci sono 7 pazienti e sono tutti pazienti che hanno ricevuto 3 dosi di vaccino», ha detto. Le sue affermazioni non sono state smentite, se ne deduce che la vaccinazione non è proprio più una condizione imprescindibile per evitare i ricoveri in terapia intensiva. Quindi a che cosa serve?Nel resto del Nord Italia non va diversamente. A parte la situazione del San Raffaele dove addirittura l'ufficio stampa ci comunica che «non abbiamo pazienti covid in terapia intensiva», è significativa la situazione dell'Ospedale San Martino di Genova: «Oggi ci sono tre pazienti ricoverati in Rianimazione Covid al terzo piano del Padiglione Monoblocco dell'Ospedale Policlinico. Solo 1 ha la polmonite, gli altri 2 presentano solo la positività. Dei 3, 2 sono vaccinati e 1 no». Insomma: due su tre hanno ricevuto il vaccino, ma questo non ha impedito loro di peggiorare le condizioni di una malattia che, quasi sicuramente come dimostra l'esperienza, è stata mal curata o non curata affatto arrivando a degenerare in polmonite.A Pavia il rapporto tra vaccinati e non vaccinati è simile: 3 su 5 degli attuali ricoverati al San Matteo. Infine, curiosa la situazione del Sant'Orsola di Bologna, uno degli ospedali principali dell'Emilia-Romagna: c'è un solo paziente in terapia intensiva - ci informa l'addetto stampa -, ma è con Covid e non per Covid. Tradotto, significa che era in ospedale per ben altri problemi, ma è risultato anche positivo e quindi isolato.Sempre al Sant'Orsola le terapie intensive sono praticamente Covid free, ma la struttura ha riservato al Covid solo tre box; soltanto uno di questi però è attualmente occupato.Letti di rianimazione vuoti, vaccinati tra i principali ricoverati: perché dunque insistere con la campagna di vaccinazione sopra i 60 anni come si sta facendo?
La bimba sulla sedia a rotelle esaudirà il suo desiderio, la porterà il papà
Sono passati ormai più di 3 mesi dall'inizio del conflitto in Ucraina e la situazione dei civili è quotidianamente protagonista di atti di cronaca gravissimi da parte dell'esercito russo. Ma per una parte di questi civili, la situazione è ancora più grave: le persone con disabilità. Di loro parliamo nella nuova puntata del Podcast di +Europa con Valentina Tomirotti, giornalista e attivista sui temi della disabilità, e Alice Montalbetti, componente dell'assemblea di +Europa.
È un libro scritto dalla scledense Laura Baldisserotto che racconta un'esperienza di vita, ma è anche un messaggio di speranza rivolto a tutti i genitori che affrontano difficoltà e gioie di avere un figlio con disabilità.
In questa puntata senza andare troppo per il sottile, siamo entrati a gamba tesa nel mondo tutto nero di un non vedente, Davide, super ospite dell'episodio.Buon Ascolto!Ecco i riferimenti per l'associazione ICARO:https://icarosportdisabili.ithttps://www.instagram.com/icaro_sport_disabilihttps://www.facebook.com/icarosportdisabili
Il fattaccio si sarebbe consumato in provincia di Vicenza. L'uomo ha una disabilità cognitiva al 100% e si stava recando a un centro diurno per ragazzi disabili...Ma parlarne così come ho visto farlo non mi soddisfa più di tanto, quindi alla fine mi sa che han ragione i controlloriPer il podcast: https://bit.ly/2RnLlil Fonti: https://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/area-berica/disabile-senza-il-green-pass-fatto-scendere-dal-bus-1.9064739 TELEGRAM https://t.me/br1brownOfficial INSTAGRAM https://www.instagram.com/br1.brown/
La frase “poteva andarmi peggio che essere disabile” è abilista anche se l''obiettivo della campagna è rimuovere i cliché e modi di descrivere la disabilità, ma per me non centra bene il puntoPer il podcast: https://bit.ly/2RnLlil Fonti:https://parentproject.it/2021/11/11/finalmente-virale-la-distrofia-di-duchenne-e-becker TELEGRAM https://t.me/br1brownOfficial INSTAGRAM https://www.instagram.com/br1.brown/
I personaggi di Roveredo vivono spesso ai margini della vita o nell'ombra; egli ne racconta con partecipe affetto e rispetto le violenze anche brutali e le umiliazioni subite, gli sbandamenti o le canagliate ma anche il generoso e spavaldo coraggio, le piroette e i capitomboli con cui essi cercano di sfuggire alla morsa della vita, i sogni ingenui ma potenti che li portano aldilà dei confini del reale
Il termine °Ritardo Mentale" è stato modernamente sostituito con quello di "Disabilità Intellettiva".In questo video parlo della definizione di Disabilità Intellettiva, delle sue cause e dei possibili interventi terapeutici attuabili dallo psichiatra.#disabilità #disabileISCRIVETEVI AL MIO CANALE ► https://bit.ly/2zGIJorVi interessano la Psichiatria e le Neuroscienze? Bene, allora iscrivetevi a questo podcast, al mio canale YouTube e seguitemi sul web tramite il mio blog https://www.valeriorosso.comInoltre andate su Amazon a dare un’occhiata ai miei libri:“Psicobiotica” - Un nuovo modo di intendere il rapporto tra la Mente ed il Corpo….andate su: https://amzn.to/2IZwjhm“Psichiatria Rock” - 50 pensieri off line dal mio blog….andate su: https://amzn.to/2IVKKmJIl Dr. Valerio Rosso, su questo canale YouTube, si dedica a produrre delle brevi lezioni di psichiatria rivolte ai pazienti, agli operatori della salute mentale, a famigliari di pazienti ed a chiunque sia interessato alla psichiatria ed alle neuroscienze.
Il termine °Ritardo Mentale" è stato modernamente sostituito con quello di "Disabilità Intellettiva".In questo video parlo della definizione di Disabilità Intellettiva, delle sue cause e dei possibili interventi terapeutici attuabili dallo psichiatra.#disabilità #disabileISCRIVETEVI AL MIO CANALE ► https://bit.ly/2zGIJorVi interessano la Psichiatria e le Neuroscienze? Bene, allora iscrivetevi a questo podcast, al mio canale YouTube e seguitemi sul web tramite il mio blog https://www.valeriorosso.comInoltre andate su Amazon a dare un’occhiata ai miei libri:“Psicobiotica” - Un nuovo modo di intendere il rapporto tra la Mente ed il Corpo….andate su: https://amzn.to/2IZwjhm“Psichiatria Rock” - 50 pensieri off line dal mio blog….andate su: https://amzn.to/2IVKKmJIl Dr. Valerio Rosso, su questo canale YouTube, si dedica a produrre delle brevi lezioni di psichiatria rivolte ai pazienti, agli operatori della salute mentale, a famigliari di pazienti ed a chiunque sia interessato alla psichiatria ed alle neuroscienze.
Oggi vi raccontiamo la storia di Sabrina. A 28 anni scopre di avere la Sclerosi multipla e a questo si aggiunge un lutto importante.Da quel momento Sabrina mette da parte l'idea di diventare mamma, ma c'è qualcosa all'orizzonte che cambierà profondamente la sua vita
Che cosa significa la disabilità di un bambino in famiglia? Lo sa bene Francesco, papà di Tommi. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare la sua storia. Francesco è papà del blog diario di un padre fortunato.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=232MARIE HEURTIN: IMPARARE A VEDERE ANCHE QUEL CHE NON SI VEDE di Emanuele BoffiNon è un film sulla disabilità, per fortuna. O meglio: Marie Heurtin, dal buio alla luce di Jean-Pierre Améris, che sarà nelle sale italiane dal 3 marzo, non è solo un film sull'handicap, la sfortuna di nascere menomati nel fisico, l'abnegazione di chi si prende amorevolmente cura dei diversamente abili, come si dice oggi con compatimento linguisticamente corretto. Ovviamente è tutto questo - e sono particolari importanti -, ma, per fortuna, dicevamo, non è solo questo.LA LOTTA EDUCATIVAA chi come noi ha amato i dieci minuti di lotta furibonda di Anna dei miracoli non poteva non piacere anche il film d'Améris. Là, nell'opera del 1962 di Arthur Penn, c'era la celebre scena in cui l'istitutrice lottava a mani nude perché Helen, la piccola cieca e sorda compatita dai genitori, imparasse a stare a tavola composta, mangiando col cucchiaio, seduta, e piegasse il tovagliolo. Dieci minuti di sberle, ceffoni, rullare isterico di piedi, capelli strappati, grovigli di corpi sul pavimento, girotondi impetuosi intorno al desco, e solo per far piegare un tovagliolo. Dieci minuti di cucchiai esplosi in aria come granate, vasi rotti, cibo fatto trangugiare a forza e sputato in faccia per dispetto, e solo per impugnare una posata. Dieci minuti mozzafiato, fino alla secchiata d'acqua in volto, le lacrime della bambina e la proclamazione trionfante del risultato: «Ha mangiato col cucchiaio e ha piegato il tovagliolo».Potevamo non entusiasmarci per una scena simile in Marie Heurtin? Anche qui: botte, schiaffi, cazzotti e sputi a tavola, mentre nel refettorio si recitano preghiere e si leggono i fioretti di san Francesco sulla «perfetta letizia». Una zuffa in piena regola tra brutti ceffi di periferia, solo che qui si tratta di una suora e di una bambina. E tutto solo per insegnare che non si mangia con le mani e che si deve stare seduti e composti a tavola, con la forchetta, il coltello e il bicchiere vicino al piatto. In poche altre pellicole ci è capitato di vedere rappresentata in maniera così efficace la lotta educativa. Un'educazione che qui si fa, letteralmente, a mani nude.O IL CONVENTO O IL MANICOMIOPenn fece conoscere all'America e al mondo la vicenda di Helen Keller, la bambina dell'Alabama che, divenuta sordo-cieca a 19 mesi, imparò, grazie alla sua insegnante Anne Sullivan, a comunicare col mondo, fino a diventare pittrice e scrittrice. Améris ci racconta una vicenda simile e per lo più sconosciuta, quella di Marie, nata il 13 aprile 1885 a Vertou, nella campagna francese. Anche lei, sin dal parto, sorda e cieca e dunque destinata al manicomio se non fosse stato per l'ostinazione dei genitori che la tennero con loro fino all'età di dieci anni. Il film inizia così, col viaggio del padre che porta sulle spalle la figlia fino all'istituto di Larnay, vicino a Poitiers, gestito dalle suore Figlie della Sapienza. E anche qui, sin dalle prime scene, si capirà che sarà una bella battaglia, con Marie che corre tra i pomodori rossi dell'orto inseguita da un nugolo ansimante di religiose.Toccherà alla più esile fra loro, la giovane e malaticcia Marguerite, arrampicarsi sull'albero dove Marie si è rifugiata per convincerla a scendere. E si comincerà con un doppio fallimento: il primo, certificato dal tonfo a terra delle due; e il secondo, col rifiuto delle suore, che nel loro istituto s'occupano solo di sorde cui insegnano il linguaggio dei segni, di prendersi cura dell'ingestibile Marie.GUARDARE LA STORIA DI SBIECOLa storia ci insegna che la piccola, dopo innumerevoli fallimenti e tentativi, ce la fece. Impugnando le mani altrui, apprese il linguaggio dei segni, scoprì che ad ogni gesto corrisponde un oggetto, fino a imparare il braille e i concetti astratti. A lei un professore presso l'università di Poitiers, Louis Arnould, dedicò un libro (Un'anima in prigione, 1900) nel quale decantò i progressi di Marie e il metodo di suor Marguerite. I miracoli non hanno altra regola se non l'accadere inaspettati e così fu per Marie: imparò a scrivere a macchina, a giocare a domino, a lavorare a maglia. Imparò la storia e la geografia e uscì dalla sua condizione di creatura semiselvaggia per diventare una giovane donna, garbata e felice dell'esistenza, finché non morì a trentasei anni, il 22 luglio 1921.E di tutto questo ci importa molto, ma anche relativamente. Perché dopo aver guardato la storia nel suo svolgersi cronachistico, occorre mettersi di sbieco per poterne vedere anche il messaggio, che non è solo quello della sua morale edificante. Potrebbe bastarci, in fondo, sapere che c'è gente di buon cuore che si prende cura di gente sfortunata. E questo è certo un sollievo nel nostro mondo sublunare. Ma potrebbe essere ancora l'ultimo tentativo di scantonare dalla questione, non tenendo conto del vero punto infiammato della vicenda: si educa solo davanti all'eterno, il resto sono passatempi da perdigiorno.VIVA, RESPIRA. MORTA, NON RESPIRAFacciamo solo un esempio, giusto per non dire troppo di un film di cui abbiamo già rivelato a sufficienza. Ad un certo punto, nel convento muore un'anziana suora. Suor Marguerite conduce Marie davanti al suo cadavere disteso sopra un tavolaccio. Come spiegare il più grande mistero della vita a chi non vede e non sente? O più radicalmente: come spiegare la morte? In fondo, nessuno di noi, che pure vede e sente, è in una condizione diversa da Marie. Suor Marguerite prende la mano della piccola e l'avvicina alla bocca della defunta: «Morta, non respira», le dice, computando con il linguaggio dei segni sulle sue mani. Poi avvicina la stessa mano alla sua bocca e a quella di Marie: «Viva, respira». Poi l'appoggia sul cuore: batte, sei viva. Cos'altro dovrebbe essere l'educazione se non la cruda, semplice, fenomenica descrizione di ciò che accade? È già molto, è già moltissimo, ma sappiamo tutti che non può essere solo questo. Sapere che si nasce e si muore non è un motivo valido per vivere.Qui serve quel che, una volta, si disse essere la cifra stilistica della produzione della scrittrice Flannery O'Connor: serve avere un occhio profetico sulla vita e sul mondo, che sappia riconoscere nel dramma le tracce verso il destino. Il succedersi degli eventi che da una condizione di difficoltà volgono al meglio potrà senz'altro suscitare in noi sentimenti di ammirazione e persino di emulazione, ma non cambierà la sostanza delle cose: respira, viva; non respira, morta. Il considerare la dedizione fino al deperimento di suor Marguerite e i progressi di Marie sono senz'altro d'appagamento per il nostro occhio sensibile al bene e suscitano in noi tenerezza, ma non sono ancora sufficienti ad affrontare la pugna, ad andare in battaglia con la speranza di portare a casa la pelle, e non solo un'idea più o meno adeguata di come ci si debba comportare in questa valle di lacrime. Lo scoprirà la stessa Marguerite - la suora, la cattolica, la donna che scandisce la giornata con orazioni -; anche lei lo scoprirà quando ci si troverà davanti e dovrà scegliere se vivere lentamente per allontanare la morte o morire velocemente per rispondere alla vocazione della sua vita.IL POMODORO E L'ULTIMO ORIZZONTEÈ necessario un grande coraggio per rendersi conto che l'invisibile ci capita continuamente sotto gli occhi. Man mano che Marie impara a dare i nomi alle cose e che a tal profumo, forma, gusto corrisponde il pomodoro, impara anche il limite, l'incompiutezza, la fragilità congenita del segno. Mentre scopre che ogni cosa è compiuta (nasce, ha un nome, è riconoscibile, ha un posto nel creato) scopre anche che quella stessa cosa è incompiuta, appassisce e finisce: o perché finisce lei o perché finiamo noi.Il paradosso più interessante di Marie Heurtin è che l'occhio profetico è quello di una cieca, che impara a vedere anche quel che non si vede. A conoscere, meglio di chi potrebbe farlo per facoltà fisica, che il finito di ciò che ci passa sotto le dita è la più grande prova della necessità che qualcosa d'altro ci completi, ci porti a compimento, ci redima. Occorre un occhio profetico, cioè che sappia vedere fino all'ultimo orizzonte, per rendersi conto che l'incompiuto non è una tagliola, ma attesa di compimento. E occorre un'educazione per accettarlo e trasmetterlo. È quello che Marie, divenuta educatrice, insegnerà a suor Marguerite e alle altre Marie che già bussano alla porta del convento.
Cooperativa sociale sì o cooperativa sociale no? cosa scegliere per il futuro dei nostri ragazzi disabili.
Stasera parliamo di disabile, diversamente abile, normale... quale di questi termini è quello corretto? Con Emanuela Fatilli stasera un ospite speciale! Potete scriverle a manu@senzabarcode.it
Spesso capita che ad una famiglia non venga riconosciuto l’assegno di accompagnamento perché la persona che lo richiede non ha ottenuto il 100% di invalidità civile. In questo caso, quando le condizioni della persona si aggravano, è possibile fare la procedura dell’Aggravamento. Qui spieghiamo come fare www.ilcercabadanti.it
Adesso come è la situazione generale che riguarda la figura "Disabile" nella società?Tutto questo su "Occhio al Mondo" con ospite Umberto Guidoni il vicepresidente di Anmic Parmail podcast su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=FW8vppFbOro&feature=youtu.be UMBERTO: https://www.instagram.com/iamumbertoguidoni INSTAGRAMbhttps://www.instagram.com/br1.brown/
RINVIO ELEZIONI COA SINE DIE E CONTESTAZIONI – FERIE MAGISTRATI E FERIE AVVOCATI – GIUDICE DISABILE ED ESPOSTI – #SvegliatiAvvocaturaNella puntata di oggi parliamo in esclusiva con:Avv. Carmen Maria PiscitelliForo di SalernoIntervista a cura di: Avv. Pierluigi SerraAvv. Antonio De NotaristefaniPresidente UNCCIntervista a cura di: Avv. Domenico MonterisiDott.ssa Anna Maria RealeGiudice di Pace in NapoliIntervista a cura di: Avv. Pierluigi SerraCon la conduzione di: Avv. Angelo Marzo e Avv. Domenico MonterisiRegia: Ornella Sala
Nella nona puntata di Bricks and the City, in onda mercoledi 8 maggio 2019 dalle ore 21,00, parleremo di #turismo #accessibile e di come è possiible cambiare le standard costruttivi che tengano conto delle esigneze della #accessibilità.La trasmissione farà un vero e proprio viaggio nell'argomento scelto; l'ospite che ci accompagnarà durante tutta la prima puntata sarà la Flavia Coccia Responsabile Progetti in IS.NA.R.T. S.c.p.A.Insieme a Paolo Leccese, Andrea Spera, Flavia Coccia e Alessia Tordi in studio e Roberto Vitali e Giulia Della Marca durante la rubrica #rendering con Silvia Rossi commenteremo le nuove opportunità del #turismo #accessibile.Durante la rubrica #thewall con Leonardo Raso si affronteranno, con un approccio molto professionale e soprattutto utile ai telespettatori, i temi pratici legati al mondo dell'accessibilità nel real estate. - Paolo Leccese conduce il #FACE2FACE con Flavia Coccia- Silvia Rossi conduce #RENDERING con Flavia Coccia, Alessia Tordi, Andrea Spera, Paolo Leccese- Leonardo Raso conduce #THEWALL con Flavia Coccia, Andrea Spera, Giuseppe Strazzera
Ti sei mai chiesto chi utilizzerà l'impianto elettrico che stai facendo?Se fosse destinato ad un disabile?Quali obblighi esistono per l'esecuzione di un impianto elettrico destinato ai disabili?Se non lo sai, ti conviene ascoltare questa puntata!Scopriamolo insieme all'esperto Alessio Piamonti, fondatore di http://www.ilprofessionistaelettrico.it/ e del gruppo Facebook "il professionista elettrico" https://www.facebook.com/groups/513800165491904/Credi che Elettricista felice sia un bel progetto?Fai la differenza e diventa finanziatore! https://www.elettricistafelice.it/failadifferenza Se ti è piaciuto, iscriviti GRATIS e se vuoi lascia una recensione su iTuneshttps://www.elettricistafelice.it/iTunes Mandami un messaggio WhatsApp al 338 8559066App Android UFFICIALE Elettricista felice https://www.elettricistafelice.it/AndroidAPP iPhone UFFICIALE Elettricista felice https://www.elettricistafelice.it/iOS Ascolta le puntate sul tuo smartphone attraverso le App:Spreaker (Android) https://www.spreaker.com/show/elettricista-felicePodcast (iOS) https://itunes.apple.com/us/podcast/elettricista-felice/id1315794199?mt=2Guardale su YouTube https://www.elettricistafelice.it/youtube ☞ ISCRIVITI, CONDIVIDI, SCRIVIMI o FAMMI UNA DOMANDA https://www.elettricistafelice.itGrazie a GYU per l'audio tratto dal video "Come Trovare il Tuo Guru" https://youtu.be/ef1ZMDGYvJcGrazie a Debora Conti per l'audio tratto dal video "Chi si loda... si imbroda?" https://youtu.be/rHZvLw4HACUGrazie a Saverio Tommasi per l'audio tratto dal video "Le 10 migliori barzellette sulla disabilità"https://youtu.be/3hhJ68Q0Trw
Ti sei mai chiesto chi utilizzerà l'impianto elettrico che stai facendo?Se fosse destinato ad un disabile?Quali obblighi esistono per l'esecuzione di un impianto elettrico destinato ai disabili?Se non lo sai, ti conviene ascoltare questa puntata!Scopriamolo insieme all'esperto Alessio Piamonti, fondatore di http://www.ilprofessionistaelettrico.it/ e del gruppo Facebook "il professionista elettrico" https://www.facebook.com/groups/513800165491904/Credi che Elettricista felice sia un bel progetto?Fai la differenza e diventa finanziatore! https://www.elettricistafelice.it/failadifferenza Se ti è piaciuto, iscriviti GRATIS e se vuoi lascia una recensione su iTuneshttps://www.elettricistafelice.it/iTunes Mandami un messaggio WhatsApp al 338 8559066App Android UFFICIALE Elettricista felice https://www.elettricistafelice.it/AndroidAPP iPhone UFFICIALE Elettricista felice https://www.elettricistafelice.it/iOS Ascolta le puntate sul tuo smartphone attraverso le App:Spreaker (Android) https://www.spreaker.com/show/elettricista-felicePodcast (iOS) https://itunes.apple.com/us/podcast/elettricista-felice/id1315794199?mt=2Guardale su YouTube https://www.elettricistafelice.it/youtube ☞ ISCRIVITI, CONDIVIDI, SCRIVIMI o FAMMI UNA DOMANDA https://www.elettricistafelice.itGrazie a GYU per l'audio tratto dal video "Come Trovare il Tuo Guru" https://youtu.be/ef1ZMDGYvJcGrazie a Debora Conti per l'audio tratto dal video "Chi si loda... si imbroda?" https://youtu.be/rHZvLw4HACUGrazie a Saverio Tommasi per l'audio tratto dal video "Le 10 migliori barzellette sulla disabilità"https://youtu.be/3hhJ68Q0Trw
Insieme a Roberto Vitali, intervenuto come ospite della trasmissione, Presidente e fondatore di Village for all – V4A® Marchio Internazionale Qualità Ospitalità Accessibile, tematica della quale si occupa dal 1992, abbiamo partlato di accessibilità nel vivere quotidiano e nel turismo.
Insieme a Roberto Vitali, intervenuto come ospite della trasmissione, Presidente e fondatore di Village for all – V4A® Marchio Internazionale Qualità Ospitalità Accessibile, tematica della quale si occupa dal 1992, abbiamo partlato di accessibilità nel vivere quotidiano e nel turismo.
Avv.Marco Scarpati docente di Tutela Internazionale Diritti dei Minori Università di Milano Bicocca.
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Anche in Polesine abbiamo un'atleta disabile che ha ammaliato il mondo nel nuoto: Sara Zanca, che ha stabilito il record europeo e del mondo nella staffetta stile libero. Ne abbiamo parlato proprio con lei e con la sua allenatrice, Nicoletta Carnevale.
Luciano, amico di Yamila la donna disabile - Giuseppe Orrù, giornalista - Roberto Sculli, giornalista de "Il Secolo XIX".
Francesco Canale, artista diversamente abile - Vittorio Parisi, dottorando in Estetica alla Sorbona di Parigi.