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Ti è mai capitato di sentire di essere davanti ad una svolta nella tua vita e di non sapere da dove iniziare?Tutta la nostra vita è, in fondo, la narrazione che ci raccontiamo giorno dopo giorno. Viviamo immersi in una trama che dà senso agli eventi e alle scelte che compiamo. Ma da dove nasce questa narrazione universale?Joseph Campbell, con il suo lavoro sul "Viaggio dell'Eroe", ha scoperto che esiste una struttura narrativa comune a tutte le culture. Una sorta di mappa interiore che riflette le dinamiche fondamentali del nostro mondo interno.Questa struttura si articola in otto tappe fondamentali, che ognuno di noi, consapevolmente o meno, attraversa nel corso della propria vita.La Vita Ordinaria: è il punto di partenza: ciò che conosciamo, la nostra zona di comfort. Una realtà che offre sicurezza e stabilità, ma che allo stesso tempo può diventare limitante. Dentro di noi convivono due forze opposte: da un lato, il desiderio di restare dove tutto è noto e prevedibile, legato al bisogno di sicurezza. Dall'altro, una spinta inquieta verso il cambiamento, alimentata da un senso di insoddisfazione o da una domanda profonda: "È tutto qui?" Questa tensione segna il preludio alla fase successiva.La Chiamata all'Avventura: qualcosa rompe l'equilibrio della vita ordinaria: può essere una crisi, una perdita, un'intuizione improvvisa, o anche solo una stanchezza sottile ma persistente. Non è solo un cambiamento esterno: è una parte di noi che vuole nascere. Un impulso interno che ci spinge oltre i confini conosciuti.Il Rifiuto della Chiamata: la prima reazione, spesso, è la paura. L'attaccamento a ciò che conosciamo ci trattiene: temiamo di perdere ciò che abbiamo. L'esitazione prende il sopravvento: molti restano fermi per anni, sostenuti da scuse razionali come "Non ho tempo". Ma la chiamata persiste. A volte cambia forma, ma continua a bussare.L'Incontro con il Mentore: a un certo punto, arriva un aiuto. Qualcuno o qualcosa che ci offre una nuova prospettiva. Il mentore non sempre è una persona: può essere un libro, un'intuizione, un sogno, un segno. Il suo ruolo non è darci risposte, ma accendere una luce, mostrarci che un altro cammino è possibile.L'Attraversamento della Soglia: è il momento in cui diciamo sì alla chiamata. Accettiamo la sfida, riconosciamo le nostre paure e lasciamo il vecchio mondo alle spalle. Con questo passo, la nostra energia e vitalità aumentano: inizia davvero il viaggio.Prove, Alleati e Nemici: nel nuovo mondo incontriamo ostacoli, ma anche compagni di viaggio. Le prove che affrontiamo sono lezioni: ci insegnano, ci modellano, ci rafforzano. Accanto a noi ci sono alleati — amici, guide, persone che ci sostengono — e nemici, che spesso rappresentano le nostre resistenze interne. Con ogni sfida, cresciamo.Avvicinamento alla Caverna Più Profonda: è il punto centrale del viaggio. Qui risiedono sia il nostro più grande potere, sia le nostre paure più profonde. Entrare in questa caverna significa affrontare ferite antiche, verità nascoste, parti di noi che abbiamo evitato. Solo affrontando ciò che temiamo possiamo trasformarci davvero. La trasformazione avviene dentro, e richiede il coraggio di guardare in profondità.La Ricompensa e il Ritorno: dopo aver affrontato la caverna, ne usciamo con un dono. È una nuova comprensione di noi stessi, un senso di pace, una nuova identità. Siamo trasformati. Quello che abbiamo imparato non è solo per noi: è un dono che possiamo condividere con gli altri. Il ritorno segna un nuovo inizio, ma anche la consapevolezza che ci saranno altre chiamate, altri viaggi, altri cicli. Ogni ricompensa porta con sé la responsabilità di usarla al servizio del mondo.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
Il Bar Leni è la puntata di Vengo Anch'io Podcast in cui rispondo alle domande che mi fate su Instagram senza i filtri e le censure di Instagram. Prenota un colloquio con me: https://lenipsicologasessuologa.com/prenota/ Acquista il mio libro, Piacere Mio: https://amzn.eu/d/eYG0E9M Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Vittorio Sgarbi, Malattia: Ecco Perché È Costretto A Letto!Vittorio Sgarbi non si vede più in tv né in politica. Ecco perché è stato ricoverato e cosa sta affrontando oggi!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #cibo #depressione #gemelli #letto #malattia #motivo #ospedale #perche #politica #ricovero #rifiuto #vittoriosgarbi
Perché temiamo così tanto il rifiuto? Che si tratti di una relazione romantica, di un'amicizia, di parenti, compagni o colleghi, essere rifiutati è un'esperienza che può essere molto dolorosa e che spesso genera sofferenza in chi la vive. Leggi gli altri consigli della psicologa Deborah Disparti nella sezione Benessere psicologico.
Storie di candidati in cerca di stimoli professionali più che economici
In questo episodio del podcast L'energia di essere donna, parliamo della ferita del rifiuto e di come influisce sulla nostra vita. Scopriremo insieme come riconoscerla, affrontarla e trasformarla, imparando a tornare al cuore e a riscoprire il nostro valore. Un viaggio verso la consapevolezza e l'amore per sé.==========================Ciao, sono Valentina e ti accompagno in un percorso di crescita interiore per riconnetterti con te stessa e con il tuo cuore. Sono l'ideatrice di L'energia di essere donna, una community in cui attraverso riflessioni, strumenti e condivisioni, imparerai ad accogliere ed elaborare le tue emozioni, trasformandole in forza e consapevolezza. Perché dentro di te c'è già tutto l'amore di cui hai bisogno.Se senti che è il momento di fare un passo verso la tua autenticità, scopri i miei corsi, le risorse gratuite e tutti gli approfondimenti su www.lenergiadiesseredonna.it .Seguimi su Instagram @lenergiadiesseredonna per ispirazione quotidiana e aggiornamenti!E per rimanere in contatto con me e i miei contenuti, iscriviti alla mia newsletter "Ogni passo conta: Note di viaggio" per ricevere ogni settimana le mie riflessioni, aggiornamenti e promo. E ricorda... "Ogni passo conta, la vita è un viaggio"Con amore, Valentina
All'interno dell'programma "Buongiorno PNR", la Dottoressa Simona Barbero, ci parla del rifiuto scolastico nei figli e come affrontarlo.
E oggi con il commento di Lorenzo Vita vi spiegheremo chi è l'uomo decisivo per la tregua di Gaza. L'analisi di Francesco Bechis oggi si occupa di sicurezza e di cortei in piazza, con Anna Guaita andiamo in America a Los Angeles per parlare dell'insidia velenosa più potente degli incendi e per la sezione spettacolo Mattia Marzi ci parla di The Weekend, il genio della black music
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Tempi duri per gli incivili anche a Schio. A seguito di segnalazioni ricevute dall'Amministrazione riguardanti l'abbandono di rifiuti indifferenziati e l'uso improprio dei cassonetti destinati allo smaltimento della frazione umida presso l'isola ecologica in via D. Manin a Schio, gli agenti del Consorzio Polizia Locale Alto Vicentino hanno eseguito i necessari accertamenti fino a pizzicare gli autori.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Le ascensioni che piacciono a noi sono quelle che conducono verso il successo, verso la gloria, verso il benessere. L'ascensione di Gesù verso Gerusalemme, del vangelo di oggi, significa andare incontro alla morte, verso la disfatta totale. È difficile rassegnarsi alla morte sempre e comunque. Per i discepoli, per i seguaci di Cristo, quegli annunci reiterati, li hanno gettati nello sbigottimento. Non possono e non vogliono credere che il seguire Gesù possa significare un fallimento totale delle loro aspettative e dei loro sogni di grandezza. Non si rassegnano all'idea che il Figlio di Dio, che compie prodigi e risuscita i morti, debba poi lui stesso soccombere alle trame degli uomini. Al rifiuto degli apostoli segue quello degli abitanti di un villaggio, dove sono giunti i discepoli, come messaggeri, per preparare la venuta del Cristo. «Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme». Il motivo del rifiuto è lo stesso che scandalizza gli apostoli. È lo scandalo della croce che, prima ancora di essere innalzata, già sconvolge le menti dei deboli. Ci vuole fede grande e fortezza incrollabile per comprendere il piano divino di salvezza. L'iter della croce ha in sé una sua radicalità perché sgorga da un amore misericordioso infinito, non accessibile a menti umane. Il ritorno a Dio attraverso la croce è, non solo la missione di Cristo redentore, ma da quel primo tragitto, è diventata la via di salvezza per ogni uomo, che sa identificarsi con lui. Dobbiamo doverosamente «aggiungere» quello che manca ai patimenti di Cristo, la nostra libera e gioiosa partecipazione ai suoi dolori e alla sua crudele passione. Ora ci appare del tutto ingiustificata e perfino assurda la reazione violenta di Giacomo e Giovanni: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Il rimprovero di Gesù è per loro e per tutti noi, che spesso non siamo capaci di seguirlo sulla via del calvario e diventiamo poi intransigenti verso coloro che sperimentano le stesse nostre difficoltà. Amare il fratello vuol dire anche saperlo comprendere, specialmente lì dove ha difficoltà in qualunque sequela.
L'avv. Bonomo, intervistato in Degiornalist, ha spiegato giuridicamente la sentenza sul caso di molestia ai danni della hostess di MalpensaDurante il programma Degiornalist, Fabiana Paolini e Claudio Chiari hanno intervistato l'avvocato Benedetto Maria Bonomo. Il penalista ha spiegato ai microfoni di Radio Number One cosa si cela a livello giuridico dietro alla controversa sentenza della Corte d'Appello di Milano sulla molestia subita dalla hostess da parte di un sindacalista. Le vicende risalgono a marzo 2018, quando una hostess di Malpensa recatasi da un sindacalista per una consulenza, è stata palpeggiata ripetutamente dall'uomo per parecchi secondi. La recente decisione dei giudici ha fatto discutere perché si è ritenuto che i 20 secondi impiegati dalla donna per reagire alla presunta molestia siano stati troppi.
"Se vuoi crescere, devi sfidare te stesso ogni giorno." ⬇️Nell'episodio di oggi di esploriamo un concetto fondamentale per la crescita personale: l'allenamento della mente attraverso il corpo.
#Israele #Libano il vero attacco atteso per lunedì ; #Macron #Meloni prove di unità combattendo per il Venezuela @FrancescoBechis ; #Scuola #istruazione arrivano 45mila nuovi docenti @LorenaLoiacono ; #Parigi #olimpiadi #oro #windsurf #AngelaCarini rifiuta premio in denaro @AndreaSorrentino
Tutti noi, in un modo o nell'altro, siamo stati toccati dalle ferite del rifiuto e dell'abbandono. Queste ferite emozionali possono avere radici profonde, talvolta risalenti alla nostra infanzia o addirittura a vite passate. Il rifiuto e l'abbandono sono tra le esperienze più dolorose che un essere umano possa affrontare, poiché toccano il nucleo della nostra autostima e del nostro senso di appartenenza.Il rifiuto può manifestarsi in molte forme: da un amore non corrisposto, da un'amicizia finita male, o anche dalla sensazione di non essere mai stati accettati o compresi dai propri genitori. L'abbandono, d'altro canto, può essere vissuto quando ci si sente lasciati soli, trascurati, o non supportati da coloro che amiamo. Questi traumi possono influenzare pesantemente il nostro comportamento e le nostre relazioni future.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-spa-dell-anima--4291391/support.
“Daniele ... prega il suo Dio tre volte al giorno”.Daniele 6:13
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
I "guai" nello stile e nel linguaggio evangelico si contrappongono alle beatitudini. Indicano il sopraggiungere di un male imminente colpevolmente meritato. Oggi Gesù lancia i suoi rimproveri e preannuncia guai a quelle città "nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli". La sua predicazione, accompagnata da segni e miracoli, avrebbe dovuto indurre a conversione gli abitanti di quelle città, invece, non solo non si erano convertiti, ma avevano rifiutato la stessa persona di Cristo. Il Signore tracciava così la triste storia di tutti i rifiuti umani perpetrati nel corso dei secoli dagli amati e prediletti del Signore. A nulla erano valse le reiterate promesse di salvezza, erano cadute nel vuoto o in terreno arido le parole dei profeti, più volte avevano infranto i patti di alleanza, avevano volto lo sguardo a dei stranieri e, al posto del Dio altissimo che voleva regnare nel suo popolo, si erano costruito un idolo d'oro. Emerge dalle parole di Cristo l'angoscia e la tristezza infinita per un amore gratuito, colpevolmente rifiutato. Viene tracciata così, in modo emblematico, la storia ininterrotta di tutti coloro che infrangono un patto di amore, rifiutano gli interventi salvifici di Dio, chiudono gli occhi alle sue testimonianze, non accolgono le grazie e i favori divini. È la storia dell'assurda presunzione umana, che prima ci induce al peccato e poi ci fa rinnegare la salvezza. Solo Dio conosce il dolore che da tale rinnegamento deriva; noi sperimentiamo talvolta l'amara delusione di veder rifiutato un soccorso, che ritenevamo urgente e salutare per il nostro prossimo, non riusciamo però a comprendere quanta amarezza ingenera in Colui che ci esprime un amore infinito e gratuito. I santi esprimevano un sacro timore al solo pensiero che il Signore passasse bussando alla porta della loro anima e non trovasse ascolto e accoglienza: "Ho paura del Signore che passa". È loro convinzione che egli sta alla porta della nostra anima e bussa per chiedere di entrare e prendervi dimora. È determinante accorgersi di lui, farlo entrare come si addìce al nostro re e Signore. Dovremmo tremare di spavento al solo pensiero di poter scandire un diniego, di far sentire il nostro "no" al Signore. È la presunzione a guidarci nei nostri percorsi assordanti, sono le cose del mondo a distoglierci dai valori del cielo, gli abbagli delle false chimere ci oscurano la visione di Dio e non ci consentono di "Vedere". Occorre recuperare, con l'aiuto di Dio i sensi dell'anima; occorre elevare mente e cuore verso le cose di Dio per accorgerci di lui e non lasciarlo passare invano.
L'indagine sul caso Sapienza è giunta a uno snodo cruciale. In questo episodio, infatti, cerchiamo di capire perché L'arte della gioia, l'opera che oggi viene considerata il capolavoro dell'intera produzione di Goliarda Sapienza, sia rimasta per più di trent'anni chiusa in un baule del salotto-studio di via Denza. Le voci che avete ascoltato in questa puntata sono, in ordine di apparizione, di: ALBERICA BAZZONI, studiosa e Ricercatrice all'Università per stranieri di Siena in letterature comparate ANGELO PELLEGRINO, curatore dell'opera di Sapienza ALESSANDRA TREVISAN, Ricercatrice e critica letteraria SILVIA NEONATO, giornalista NATHALIE CASTAGNé, traduttrice e autrice di una biografia su Goliarda Sapienza I brani che avete ascoltato sono estrapolati da Scrittura dell'anima nuda. Taccuini 1976-1992 e Cronistoria di alcuni rifiuti editoriali dell'Arte della gioia di Goliarda Sapienza, letti da Paola Pace, Donatella Finocchiaro e Piero Bardash. Per questo episodio inoltre ringraziamo: JOHNNY BERTOLIO, docente di letteratura italiana all'Università di Torino CAROLINA CAPRIA, scrittrice/Lhascrittounafemmina SIMONA CONIGLIARO, Lettrice e Bookstarammer ANDREA FEDERICA DE CESCO, giornalista CHIARA MAZZA, promotrice culturale, fondatrice e presidente del Talento di Roma VALERIA NICOLETTI, insegnante e autrice del libro “Incendiare il buio” Materiali audio su licenza di Rai Com S.p.A Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'annuncio di Carlsberg riguardante una proposta di acquisizione rafforzata di Britvic ha scosso i mercati finanziari. La proposta effettuata da Carlsberg nei confronti di Britvic è stata respinta dal CdA di Britvic il 17 giugno 2024.
La lana di pecora, un tempo era una risorsa preziosa e versatile, oggi è considerata come un problema perché a tutti gli effetti è un rifiuto e come tale per essere smaltito pesa sui bilanci aziendali. Lo sanno bene in Bregaglia dove i pochi allevatori si arrangiano come possono per evitare di dover mettere mano al portafoglio. Elio Rezzoli da due anni è presidente della società agricola Bregaglia, e alleva oltre a 11 mucche nutrici, 35 capre e sei asini anche una ventina di pecore. In valle i capi sono circa 150 suddivisi in circa 8 stalle. Numeri davvero infinitesimali. Per ricreare una filiera della lana diventa di fondamentale importanza remunerare l'azione dell'allevatore, del pastore. Ma questo diventa difficile finché la lana viene ritenuta uno scarto. Ci sono alcuni interessanti esempi sull'arco alpino di come questo circolo vizioso sia stato interrotto grazie alla lungimiranza di alcune donne che hanno messo questa fibra tessile naturale al centro del loro lavoro.Nostra ospite questa settimana è Assunta Mantovani che ci illustra i contenuti di una delle due mostre permanenti che si trovano a Soazza nel centro culturale di Circolo e più precisamente nell'archivio “Testimonianze di cultura locale”. Una è sull'estrazione della pietra ollare di cui vi abbiamo riferito in passato, mentre quella di cui vi parliamo in questa edizione è ovviamente dedicata alla lavorazione artigianale della lana.
Konstantinos Petrou Kavafis, known, especially in English, as Constantine P. Cavafy and often published as C. P. Cavafy, was a Greek poet, journalist, and civil servant from Alexandria. A major figure of modern Greek literature, he is sometimes considered the most distinguished Greek poet of the 20th century.-bio via Wikipedia Get full access to The Daily Poem Podcast at dailypoempod.substack.com/subscribe
Le vaschette per alimenti in polistirene estruso sono tra i rifiuti meno riciclati. Parliamo di quelle vaschette bianche in cui tipicamente vengono confezionate le carni e che, nel linguaggio comune, vengono chiamate vaschette di polistirolo. Contaminate proprio dal cibo che contengono, finiscono in discarica per il 95%. La cosa non è piaciuta a un team di studenti dell’Alta Scuola Politecnica che, in collaborazione con le due imprese GreenChemicals e Gamma Meccanica, hanno messo a punto un nuovo processo chiamato ORACLE. In questo processo le vaschette, una volta triturate, vengono lavate con CO2 liquida, la quale si è rivelata un ottimo solvente, in grado di estrarre i contaminanti alimentari, ripulendo le plastiche e rendendole così disponibili per il riciclo. Ce lo racconta Fabio Deorsola, professore di Ingegneria Chimica del Politecnico di Torino.
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù esclamò:«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell'ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
Ci sono momenti nella vita in cui le cose volgono molto diversamente rispetto a quello che pensavamo. Perché ci lasciamo? Perché ci mettiamo insieme? Perché le persone vengono abbandonate, rifiutate e tradite? Le ragioni sono sempre state li e spesso siamo noi ad averle create, o aver fatto finta non vederle. Nella vita questo succede nelle relazioni, come nel lavoro e nelle amicizie. Cambiamo questo paradigma e usiamole a nostro vantaggio e magari NON facciamo più succedere quello che non vogliamo, ma sopratutto non fingiamo più di essere chi non siamo per piacere a qualcuno, o per timore del giudizio e delle critiche degli altri. E' arrivato il momento del tuo level-up!
Ci sono storie di vita reale che ci insegnano il valore del contributo e che la felicità è davvero contagiosa. Sono le storie che amo di più, ne ho trovata una poco tempo fa e voglio raccontartela. È la storia di Massimiliano De Cinque, conosciuto anche come Digital Sherpa. Trovi Massimiliano qui: www.digitalsherpa.it - La puntata menzionata (per approfondire il tema del contributo) è "Vocazione" la puntata n. 53 di Valorizza il tuo tempo - Sono Stefania Brucini, Productivity Coach e founder di Simple Tiny Shifts®, il metodo dei piccoli e semplici cambiamenti per smettere di procrastinare.
Rifiuto del mondo e compassione cosmica. Diretta con Giulia Bertotto, filosofa e giornalista. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/antonello-sacchetti/message
In questa puntata parleremo dei seguenti argomenti:Report ENEA Superbonus: 114 miliardi il totale degli investimenti;Direttiva case green: ok definitivo del Parlamento UE, ecco cosa prevede;Rifiuto cessione del credito: il modello PDF delle Entrate;Fondo investimenti stradali piccoli Comuni: domande dal 14 marzo;Demolizione e ricostruzione parziale. Quando basta la CILA?
Ti è mai capitato di incastrarti in un vero e proprio tormento legato all'approvazione degli altri? Il primo passo da fare in questi casi è imparare a gestire il nostro bisogno di approvazione partendo dall'accettazione di noi stessi. Il bisogno di approvazione spesso sfocia nel desiderio di avere l'approvazione di tutti. Anche a livello inconscio. Il bisogno di amore è un bisogno primario dell'essere umano e ci accomuna tutti. Spesso leghiamo questo bisogno di amore all'approvazione da parte degli altri.Noi soffriamo quando non piacciamo, ma dimentichiamo che a noi non tutti piacciono.Perché non lo accettiamo? Quando non mi piace qualcuno io mando dei segnali che questa persona non mi piace e l'altro li riceve. E questo è molto frequente.Che succede quando non piacciamo?Ognuno di noi quando non piace all'altro ha delle reazioni perché questo tocca delle parti di noi. Possiamo chiederci cosa si muove dentro di noi quando non siamo accolti? Succede sicuramente qualcosa a livello corporeo (qualcuno sente mal di pancia, qualcuno si irrita, qualcuno se ne va), ma anche a livello emotivo. Spesso il bisogno di approvazione parte da un giudizio nei propri confronti. Il corpo e la reazione ci danno la traccia del nostro adattamento e delle nostre ferite, che poi diventano i punti di partenza per lavorare su noi stessi. Spesso anche la compiacenza è il risultato di una reazione. Quindi bisogna partire da cosa viene toccato. Un'altra domanda utile può essere: qual è la dimensione ricorrente su cui io scivolo? Dietro il bisogno di piacere, inoltre, potrebbe esserci un forte senso di insicurezza, che deriva dal non conoscersi profondamente.Cosa fare? I passaggi che dobbiamo fare sono legati a queste domande: che cosa provo, dove lo sento e cosa sono portato a fare? Quale bisogno di me viene profondamente evocato? Io cosa provo quando mi sento rifiutato? Cosa sento quando mi accorgo che non piaccio a qualcuno? La prima domanda: realmente non sto piacendo? O mi aspetto che l'altro si debba comportare come io immagino?
Oggi parliamo dei 9 miliardi spesi in più dagli italiani nel 2023 per mangiare di meno, delle 74 frustate a una donna in Iran per il rifiuto del velo e della controversa scelta del presidente della COP29. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
"Per noi questi animali non sono solo fonte di rendita, ma sono soprattutto membri di una grande famiglia: così come lo era Seven, morta per l'incuria e il menefreghismo dell'uomo". Sono provati Sebastian Toldo e la moglie Denise, che ormai da anni hanno optato per una vita tutt'altro che facile, quella di malghesi: molto diversa da quella romanzata delle trasmissioni tv dove c'è sempre il sole ed è sempre festa. Levatacce, ferie neanche a considerarle e lavoro anche in caso di salute un po' latitante: ma di buono, oltre quel senso impagabile di libertà, c'è appunto il contatto con quel mondo animale incapace di cattiveria
Incontro con Francesca Coin. Intervista di Maddalena Rebecca Ci hanno sempre ripetuto che il lavoro è ciò che ci identifica, il fondamento della nostra dignità di esseri umani. E allora perché, in tutto il mondo, sempre più persone si licenziano? Negli ultimi due anni abbiamo avuto modo di chiederci se la vita che stiamo vivendo è quella che vogliamo vivere. Per molti la risposta è stata no. Questo perché, come ci spiega la sociologa Francesca Coin, cresce sempre di più l'indisponibilità a sottostare alle regole tossiche e vessatorie che numerosi contesti lavorativi impongono. Edizione 2023 https://www.pordenonelegge.it/
Il rifiuto fa male. A volte nella vita ci poniamo degli obiettivi ma non riusciamo a raggiungerli. Cerchiamo un lavoro o vogliamo una relazione e veniamo respinti. Questi fallimenti fanno parte della vita, ma possono portare a una paura del rifiuto che ci spinge ad abbandonare i nostri sogni e a bloccarci. Insieme ad Alessandro Mora e Laura Antonini impara alcune tecniche per accogliere il no e continuare il tuo cammino verso ciò che è importante per te.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Cosa farei io se dovessi dire a mio figlio di uscire dalla sua camera in trenta secondi prendendo un solo giocattolo col rischio di non tornare indietro mai?Cosa farei io se fossi costretta a vivere per quindici anni in un campo profughi senza un bagno? Diventerai una persona triste o violenta?Cosa farei io se domani mattina mi svegliassi con un carro armato che ha invaso il mio paese in giardino, da cui esce un soldato che spara a vista su tutti gli uomini della via? Avrei la forza di chiedermi quali sono le ragioni dell'altro?Cosa farei io se l'unico modo per scappare fosse salire su un gommone con mio figlio neonato, rischiando di morire e di farlo morire?All'arrivo, cosa mi aspetterei? Rifiuto, repulsione o accoglienza?Cosa farei io se sentissi per ore, per giorni il pianto di un bambino che ha fame senza poterlo sfamare?È questo che mi domando ogni volta, ogni singola volta che sto per incominciare a trasformare una storia che ho ascoltato in parole. Estratto dal monologo della scrittrice Francesca Mannocchi a Più libri più liberi 2022Music from: https://bit.ly/3szBuxd
Cosa farei io se dovessi dire a mio figlio di uscire dalla sua camera in trenta secondi prendendo un solo giocattolo col rischio di non tornare indietro mai?Cosa farei io se fossi costretta a vivere per quindici anni in un campo profughi senza un bagno? Diventerai una persona triste o violenta?Cosa farei io se domani mattina mi svegliassi con un carro armato che ha invaso il mio paese in giardino, da cui esce un soldato che spara a vista su tutti gli uomini della via? Avrei la forza di chiedermi quali sono le ragioni dell'altro?Cosa farei io se l'unico modo per scappare fosse salire su un gommone con mio figlio neonato, rischiando di morire e di farlo morire?All'arrivo, cosa mi aspetterei? Rifiuto, repulsione o accoglienza?Cosa farei io se sentissi per ore, per giorni il pianto di un bambino che ha fame senza poterlo sfamare?È questo che mi domando ogni volta, ogni singola volta che sto per incominciare a trasformare una storia che ho ascoltato in parole. Estratto dal monologo della scrittrice Francesca Mannocchi a Più libri più liberi 2022Music from: https://bit.ly/3szBuxd
Il caso di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta risolleva questioni irrisolte della nostra psiche e società. Proviamo a parlare di educazione sentimentale. ⬇⬇⬇SE VUOI CONOSCERCI MEGLIO⬇⬇ Abbonati al canale da 0,99 al mese ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer Spettacoli e conferenze in tutta Italia ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi La CogitoLetter quotidiana ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Il videocorso per parlare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Il videocorso tra filosofia e psicologia ➤➤➤ https://psinel.com/psicostoici-sp/ Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMB Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ #giuliacecchettin #rickdufer #violenzadigenere INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La musica della sigla è tratta da Epidemic Sound (Ace-High, "Splasher"): https://login.epidemicsound.com/ - la voce della sigla è di ELIO BIFFI Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questa puntata, affronteremo uno dei temi più comuni e delicati nelle relazioni: Come superare il rifiuto. Quante volte ti sei sentito bloccato dalla paura di ricevere un "due di picche" da una donna o da una ragazza? Questo timore può ostacolare il tuo percorso verso relazioni felici e appaganti. In questo episodio, esploreremo le radici di questa paura e ti offriremo strategie concrete per superarla o gestirla in modo sano. Scoprirai come superare il rifiuto con fiducia, come migliorare la tua autostima e come mantenere la tua sicurezza personale, indipendentemente dall'esito di un'approccio o di una dichiarazione d'amore. Un ascolto imperdibile per gli uomini in cerca di relazioni più appaganti e di un'autostima rafforzata.Richiedi una consulenza gratuita: https://beloved.education/prenota-una-consulenza-gratuita/Enrta nel nostro gruppo Facebook clicca qui https://www.facebook.com/groups/447126588662591Support the show
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7564OMELIA XXVIII DOMENICA T. ORD. - ANNO A (Mt 22,1-14) di Giacomo BiffiQuesta è tra le parabole del Signore più ricche di senso e più cariche di fondamentali verità. In essa troviamo raffigurato il disegno originario del Padre, il mistero della nostra vocazione, l'enigma del rifiuto umano che si oppone all'iniziativa di Dio, l'amore del Creatore che è al tempo stesso generoso ed esigente.LO SPOSALIZIO TRA DIO E L'UMANITA', TRA CRISTO E LA CHIESAIl Regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio: abbiamo qui non solo l'inizio pittoresco di una parabola, ma anche la rivelazione del segreto primordiale che presiede alla creazione del mondo. Decidendo di dare origine agli uomini e alle cose, Dio dal principio ha voluto che al centro dell'universo ci fosse un'unione vitale, un legame indissolubile, uno "sposalizio" tra la Divinità con tutta la sua infinita ricchezza e l'umanità con tutta la sua povertà: tutto è stato fatto in vista dell'Incarnazione, per la sua manifestazione e per il suo compimento, che è la Chiesa, anch'essa un mistero di donazione sponsale. Dio ha voluto che il senso e lo scopo di tutto fosse una festa d'amore che coinvolge il cielo e la terra.CIASCUNO DI NOI E' CHIAMATO A PARTECIPARE ALLA FESTA ETERNAA questa festa di nozze siamo tutti invitati. Siamo invitati per il fatto stesso che esistiamo; anzi nel nostro essere "uomo" o nel nostro essere "donna" portiamo il segno, la profezia, il dono della nostra chiamata. La nostra chiamata all'esistenza è anche chiamata a partecipare alla festa eterna che si celebra in onore del Figlio del Re che si sposa, è anche chiamata a entrare nella sala del banchetto dove Cristo e la Chiesa si legano irrevocabilmente, è anche chiamata a farci annunciatori a tutti di questa gioia cosmica che deve comunicarsi a ogni creatura.Siamo invitati; cioè, siamo stati voluti, siamo stati desiderati. Questa è la radice più profonda della felicità che sempre, sotto ogni disagio e ogni dolore, vive in un cuore cristiano.La tristezza e alla fine la disperazione arrivano dove ci si sente trascurati. "Nessuno mi vuole bene": chi perviene all'amarezza di questa persuasione, è vicino alla catastrofe esistenziale. Ma per noi non è mai così: noi sappiamo che un Dio è venuto a prenderci nel nostro niente, ci ha interpellati, ci ha voluti suoi interlocutori e suoi amici. Perciò, mentre per il non cristiano l'esistenza appare spesso un interrogativo enigmatico e senza risposta, per il cristiano l'esistenza è prima di ogni altra cosa essa stessa risposta a una voce che dall'eternità ha pronunciato il nostro nome; è essenzialmente risposta all'appello, che ci è giunto, di entrare nella grande festa di Dio.L'ENIGMATICO E SCONCERTANTE RIFIUTO DELL'UOMO DI FRONTE AD UN DESTINO DI GIOIAMa il racconto che abbiamo letto contiene una sorpresa. Onorati dall'invito del re, i primi chiamati rispondono con un rifiuto. Sembra incredibile, eppure questo è ciò che avviene nella vicenda umana, questo è ciò che può avvenire anche nella nostra storia personale. Noi abbiamo tutti la spaventosa prerogativa di dire di no al Dio che ci chiama. "L'amore non è amato": è la sconcertante realtà che faceva tremare di stupore e di santa passione il cuore dei santi.Non se ne curarono, dice la parabola: di fronte a un atto di predilezione, il gelo dell'indifferenza. Questa trascuratezza nei confronti del Dio che ci vuole, in forma e in misura diversa può arrivare a imbruttire anche la nostra vita: da essa dobbiamo sempre umilmente pregare perché la grazia di Dio ci preservi.Rifiutare l'invito del Re è sempre molto pericoloso: qualche volta può portare molto avanti sulla strada del male. Il racconto ci precisa che alcuni di quegli uomini, sprezzanti della benevolenza di cui erano stati fatti oggetto, arrivano fino al delitto: Presero i servi, li insultarono e li uccisero.Perché in ogni epoca la Chiesa, nell'una o nell'altra parte del mondo, è perseguitata e impreziosita di martiri? Che male facevano i vescovi e i sacerdoti, che sono stati messi in prigione e molte volte fatti morire, anche in questo nostro secolo? Non facevano nessun male; ma poiché annunciavano con chiarezza l'invito del Re, diventavano insopportabili a chi aveva già deciso in cuor suo di dire di no alla salvezza.DIRE DI SI' ALL'INVITO DI DIO NON SIGNIFICA RIMANERE COME PRIMAMa c'è, nella narrazione di Gesù, una seconda sorpresa. Lo stesso re, che appare così largo e accogliente da spalancare le porte del suo palazzo a tutti, "buoni e cattivi", non può tollerare che gli si manchi di rispetto e si arrivi alla festa di nozze senza il vestito adatto, cioè senza il vestito più bello di cui in pratica ciascuno può disporre. Non tutti possono presentarsi in abiti costosi e ricercati, ma tutti possono darsi da fare per presentarsi nel migliore dei modi.Con questa finale della storia, che per la verità arriva un po' inaspettata, Gesù ci ricorda che il Dio che ci vuole bene e ci sceglie non è però un Dio che si lascia prendere in giro. Entrare in rapporto con lui non è qualcosa di ansioso e terrorizzante, ma in ogni caso è un impegno serio, che va seriamente affrontato.In fondo qui ci viene richiamato un insegnamento che nella Chiesa è sempre stato tradizionale, anche se ai nostri giorni l'abbiamo dimenticato un po' e non lo si sente più proporre: e cioè che due sono le ali necessarie per volare incontro al Signore e raggiungere il destino di gioia cui siamo stati chiamati: il timore e l'amore, il timore di Dio che è l'inizio della sapienza e l'amore per il Padre celeste, che è il vertice e la somma di tutto ciò che dobbiamo fare per comportarci come è doveroso e giusto in questo mondo.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7530IL RIFIUTO DEI LEFEBVRIANI DI SOTTOMETTERSI AL PAPA E' UN ATTO SCISMATICO di Luisella ScrosatiAd emergere in modo preoccupante nelle repliche, spesso scomposte, al dossier della Bussola sulla Fraternità Sacerdotale San Pio X è l'insufficiente comprensione della natura della Chiesa e dell'appartenenza al Corpo mistico di Cristo. Pio XII nell'enciclica Mystici Corporis insegnava che la natura giuridica della Chiesa è l'espressione della dimensione visibile della Chiesa. Ed è nell'unione della dimensione visibile ed invisibile che la Chiesa «presenta una perfettissima immagine di Cristo», il quale "nascondeva" la sua divinità invisibile nell'umanità visibile: Dio agiva mediante la carne assunta. Qui si radica la sacramentalità della Chiesa, così come la sua azione sacramentale. Ora, sottolinea ancora Pio XII, è proprio «in virtù di quella missione giuridica per la quale il divin Redentore mandò nel mondo gli Apostoli come egli stesso era stato mandato dal Padre», che Cristo continua ad agire tramite la Chiesa.Chi ci accusa di essere formalisti, legalisti, non comprende il senso della struttura giuridica della Chiesa. Ed è in ragione di questa dimensione essenziale che mai la Chiesa ha approvato l'esercizio del ministero clericale "slegato" dalla sua struttura giuridica. La posta in gioco non è semplicemente canonica, ma di fede. Ed è bene ricordare che le norme canoniche scaturiscono non solo dalla giustizia, ma spesso e volentieri dai dogmi della fede. Così come è da tenere presente che la costante disciplina canonica è sempre stata considerata come un locus theologicus, ossia un elemento della sacra Tradizione. Pensiamo, tra le tante attestazioni di questa verità, al fatto che Giovanni Paolo II si riferì proprio alla costante pratica della Chiesa per sostenere l'impossibilità di ordinare delle donne. La logica secondo cui, siccome l'elezione dei vescovi è questione disciplinare, allora non riguarda la fede, è decisamente sbagliata; e, ironia della sorte, si pone nella stessa linea del presente pontificato che ha sganciato completamente tra loro prassi e dottrina.CONSACRATO CONTRO LA VOLONTÀ DEL PAPAL'istituzione di un vescovo è prerogativa del Papa: non si è vescovi cattolici semplicemente con la consacrazione (come non si è sacerdoti cattolici solo con l'ordinazione). E nemmeno semplicemente con la dottrina. Qualcuno ha questionato sul fatto che l'obbligatorietà della nomina dei vescovi da parte del Papa sia contraddetta dalla storia. Abbiamo già avuto modo di distinguere la modalità di elezione dalla nomina; e parimenti nessuno intende sostenere che debba essere il Papa in persona a consacrare. Nemmeno è richiesto che questa designazione del vescovo provenga esplicitamente dal Papa, ma è assolutamente chiaro che nessuno può consacrare un vescovo contro la volontà del Papa e nessuno può essere considerato un vescovo cattolico se il Capo del Collegio episcopale non lo accoglie nel Collegio. Questo è un aspetto chiave del primato del Papa, da cui deriva anche la sua potestà di deporre un vescovo, ovunque si trovi. Un pontefice può certamente abusare di questo suo potere, ma, come si suol dire, l'abuso non toglie l'uso.È proprio perché si va contro la legge divina e non quella semplicemente umana, che il Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, nella Nota sulla scomunica per scisma in cui incorrono gli aderenti al movimento del Vescovo Marcel Lefebvre, chiariva che «non si dà mai una necessità di ordinare Vescovi contro la volontà del Romano Pontefice, Capo del Collegio dei Vescovi. Ciò infatti significherebbe la possibilità di "servire" la Chiesa mediante un attentato contro la sua unità in materia connessa con i fondamenti stessi di questa unità». Mai. Sostenere il contrario significherebbe pensare che Nostro Signore, disponendo in questo modo le cose, non sia stato in grado di prevedere tutte le situazioni e circostanze che si sarebbero verificate nella storia della sua Chiesa. Ecco perché rifarsi allo "stato di necessità" per andare contro un diritto divino è un controsenso.Ci sono due lettere di papa Innocenzo I (+417) che attestano l'impossibilità di concepire l'episcopato senza la sua connessione con il Papa. Nella lettera 29, indirizzata al Concilio di Cartagine, egli parla della Sede Apostolica «a quo ipse episcopatus et tota auctoritas nominis hujus emersit» (PL 20, 583). L'episcopato e la sua autorità provengono dalla Sede Apostolica. Nella lettera successiva, indirizzata al Concilio di Milevi, il Pontefice afferma inoltre che i vescovi «ad Petrum (...) sui nominis et honoris auctorem referre debere» (PL 20, 590); Pietro è quindi l'autore sia del nome che della dignità dei vescovi.Si potrebbero aggiungere anche altri testi che vanno nella stessa direzione: nei primi secoli, quando ancora non c'era tecnicamente il mandatum, né c'era un codice di diritto canonico che prevedeva sanzioni, era già chiaro che un episcopato contro la volontà del Papa è semplicemente una contraddizione; come risulta un nonsenso la teorizzazione della separazione tra potere d'ordine e potere di giurisdizione (separazione, non distinzione). Per la Chiesa la semplice questione della validità di un sacramento non è mai stata questione dirimente il fatto che lo si possa ricevere o esercitare. Un vescovo validamente consacrato contro la volontà del Papa semplicemente non è un vescovo cattolico.LA GIURISDIZIONE PROVIENE SOLO DAL PAPAUn altro chiarimento: supponiamo che la tesi della separazione tra potere d'ordine e giurisdizione sia possibile. Ne consegue che mons. Lefebvre non ha voluto trasmettere alcuna giurisdizione, come la Fraternità Sacerdotale San Pio X afferma. Ma allora, perché la Fraternità Sacerdotale San Pio X agisce come se l'avesse ricevuta dal Papa, mentre il Papa non solo non gliel'ha data, ma gliel'ha espressamente rifiutata? Lo stato di necessità non può dare alcuna giurisdizione: è di fede che la giurisdizione provenga solo dal Papa. Quali fonti magisteriali o della Tradizione può esibire la Fraternità Sacerdotale San Pio X per affermare che lo stato di necessità, per se stesso, conferisce la giurisdizione?Dunque, perché mons. Lefebvre ha istituito - e la Fraternità Sacerdotale San Pio X continua ad avere - un Tribunale Canonico che usurpa i diritti di chi invece ha giurisdizione? Perché, a quanti si rivolgono a questi tribunali per ricevere una sentenza sulla validità del proprio matrimonio o sulla dispensa dai voti, si fa firmare una dichiarazione nella quale si promette «di non rivolgermi ad un tribunale ecclesiastico ufficiale per fargli esaminare o giudicare il mio caso», il tutto giurando con la mano sul Vangelo? Perché la Fraternità solleva i fedeli dal precetto domenicale che impone l'assistenza alla Messa, qualora questi non possano ricorrere a delle Messe nel rito antico? Perché impedisce ai propri sacerdoti ogni tipo di partecipazione attiva, inclusa quella di assistere in coro con la cotta, alle Messe con il rito riformato ed anche alle Messe in rito antico celebrate dai sacerdoti ex-Ecclesia Dei? Perché non ammette il culto pubblico dei santi canonizzati dai papi post-conciliari, per la ragione che tutto quello che viene dopo il Concilio è dubbio? Perché non accetta il Codice di Diritto canonico, rifiuta la Professio Fidei, e insegna essere dubbio tutto il Magistero dopo il Vaticano II? La lista, purtroppo, potrebbe continuare. Se ci sono cose che la Fraternità Sacerdotale San Pio X ha nel frattempo corretto, ne saremmo sinceramente contenti. Ma sarebbe bene dirlo pubblicamente, soprattutto di fronte ai propri fedeli.UN ATTO SCISMATICO: IL RIFIUTO DELLA SOTTOMISSIONE AL PAPAUn'altra obiezione riguarderebbe il fatto che la Fraternità Sacerdotale San Pio X non sarebbe in scisma, perché mons. Lefebvre non aveva l'intenzione di compiere un atto scismatico. Qui c'è una confusione piuttosto evidente tra il finis operis ed il finis operantis. Lo scisma - lo si è già visto - è essenzialmente «il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti» (CIC, can. 751). Non in teoria, ma nella pratica. L'autore classico di riferimento è il Cajetanus, che trova la specificità dello scisma nel voler agire non come una parte, regolata dall'autorità, ma come un corpo autonomo, indipendente. Per distinguere lo scisma dalla disobbedienza, egli spiegava che il rifiuto di obbedire non riguarda l'ordine che viene dato (e che dunque si presume sbagliato), ma il fatto di non riconoscere il Papa come superiore, anche se lo si crede tale (non recognoscens eum ut superiorem, quamvis hoc credat).
Nell'episodio di oggi parliamo di come inconsciamente lasciamo che i numeri definiscano chi siamo e di come uscire da questa visione comune riconoscendo il nostro valore senza bisogno di approvazione dagli altri. Seguitemi anche su: Instagram: @zoeepifani Tiktok: @zoeepifani Youtube: Zoe Epifani
Il portavoce del Pentagono, Patrick Ryder, ha affermato che il gruppo Wagner non partecipa più in maniera significativa alle operazioni militari in Ucraina. Vladimir Putin peraltro rivela in un'intervista a Kommersant di avere fatto una proposta nel corso dell'incontro avuto con il leader del Gruppo Wagner Evgenij Prigozhin e un gruppo di combattenti che rispondono ai suoi ordini. Proposta respinta da Prigozhin.Iscriviti e segui "Notizie dallUcraina":YouTubeApple PodcastsSpotifyGoogle PodcastsAmazon PodcastAudibleadnkronos.com
LOGONAUTI compie un anno
Continuano le trattative del Milan per portare in rossonero Pulisic e Reijnders.Sullo sfondo l'affare Morata per completare l'attacco.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/2355694/advertisement
Dalle piazze piene di cileni che nel 2019 protestavano contro un paese ultraliberista e ineguale al percorso per sostituire la costituzione di Pinochet, fino al "rechazo" con cui la maggioranza dei cileni ha rifiutato la nuova costituzione. Cosa sta succedendo in Cile?
Ma quanto cazzo fa male quando ti dicono di no? Quando non ti vogliono, quando preferiscono qualcun altro, quando vieni messo da parte, abbandonato, ignorato o "scaricato" ? Il rifiuto è una di quelle cose che provoca nella maggior parte di noi una sensazione di angoscia, frustrazione e senso di inadeguatezza. Dal rifiuto della persona che ci piace fino a quello sul lavoro, passando per quello di amici e familiari, a volte il disagio è talmente forte da provocare quasi un dolore fisico. Insomma, sperimentare il rifiuto non è mai una "walk in the park" (per dirla british
Alessandro Barbero è ospite di Sarzana per parlare di Ernst Kantorowicz e del suo rifiuto all'anticomunismo durante la sua permanenza negli USA. Argomento che verrà riproposto quest'anno assieme ad altre due personalità storiche. Registrato al Festival della Mente 2015 in Sarzana. Fonte e crediti: https://www.youtube.com/watch?v=dp_ljjf98Vg --- // Disclaimer // Tutti gli audio disponibili sono utilizzati negli episodi dopo previo consenso e accordo con i distributori originali di altre piattaforme e/o comunque distribuiti liberamente e originariamente con licenze CC BY 4.0 e affini, viene sempre riportata la fonte. I titoli potrebbero differire in caso di titoli troppo lunghi. Per qualsiasi dubbio o problema contattateci PER FAVORE prima alla nostra mail: flamsteed46[@]gmail[dot]com