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Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica“ lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Gipi è uno dei maggiori fumettisti italiani. Abbiamo parlato del linciaggio online che ha subito dopo aver pubblicato una vignetta comica, di come per un po' di visibilità social sia stato attaccato da persone che credeva fossero sue amiche, di come questo gli abbia dato l'ispirazione per scrivere il suo nuovo libro “Stacy” (Coconino Press), del suo rapporto con una coppia di giovani ragazzi rom che sta aiutando assieme a sua moglie Chiara, della squadra di calcio Real Zigan, di morte, di dolore, di arte di lavoro e di fama. La mia newsletter gratuita: https://danielerielli.substack.com/ Instagram - https://www.instagram.com/danielerielli/ Twitter - https://twitter.com/danielerielli Facebook - https://www.facebook.com/quitthedoner/ I libri di tutti gli ospiti di PDR e qualche consiglio di lettura sono qui: https://www.amazon.it/shop/danielerielli Il mio ultimo libro é "IL FUOCO INVISIBILE" (Rizzoli) e lo trovi qui: https://amzn.to/40VFsLB
Pietro Secchia era senza dubbio il numero 2 del Partito Comunista Italiano. Il posto di potere se lo era guadagnato in oltre vent'anni di clandestinità, di lavoro nelle riunioni carbonare nelle cantine, nelle case di campagna, facendo politica braccato dalla polizia politica. Era una delle anime del partito: quella rivoluzionaria. Lui sognava la lotta armata e ha lavorato affinché la prospettiva di una rivoluzione vincente nelle piazze fosse la prospettiva di tutto il partito. BIBLIOGRAFIA Massimo Caprara, Quando le botteghe erano oscure Gianni Cervetti, L'oro di Mosca Cesare Catananti, La scomunica ai comunisti. Protagonisti e retroscena nelle carte desecretate del Sant'Offizio Miriam Mafai, L'uomo che sognava la lotta armata. La storia di Pietro Secchia Miriam Mafai, Botteghe oscure, addio: com'eravamo comunisti Giorgio Amendola, Lettere a Milano Giorgio Bocca, Palmiro Togliatti Paolo Spriano, Storia del Partito Comunista italiano. Vol. 1: Gli anni della clandestinità Il Quaderno dell'Attivista, a cura di Marcello Flores d'Arcais Giancarlo Pajetta, Le crisi che ho vissuto Pietro Secchia, La guerriglia in Italia Marco Albeltaro, Le rivoluzioni non cadono dal cielo. Pietro Secchia, una vita di parte Armando Cossutta con Gianni Montesano, Una storia comunista Giulio Seniga, Togliatti e Stalin. Contributo alla storia del Pci con il testo integrale nella stesura autografa di Pietro Secchia del documento che anticipa di tre anni la svolta del Rapporto Kruscev. I documenti pubblicati in questo libro sono gran parte di quelli trafugati durante la fuga di Seniga del luglio del 1954. Giulio Seniga, Credevo nel partito, A cura di Maria Antonietta Serci e Martino Seniga Carlo Feltrinelli, Senior service Giorgio Bocca, Togliatti Vindice Lecis, Il nemico Maurizio Caprara, Lavoro riservato. I cassetti segreti del PCI Franco Giannantoni e Ibio Paolucci, Giovanni Pesce «Visone» un comunista che ha fatto l'Italia Donald Sassoon, Togliatti e il partito di massa. Il PCI dal 1944 al 1964 Concetto Marchesi, Perché sono comunista Santo Peli, Storie di Gap. Terrorismo urbano e Resistenza Stefano Zurlo, Quattro colpi per Togliatti. Antonio Pallante e l'attentato che sconvolse l'Italia Arturo Colombi, Nelle mani del nemico Paolo Spriano, Storia del Partito Comunista Italiano. Vol. 3: I fronti popolari, Stalin, la guerra Paolo Spriano, Storia del Partito Comunista Italiano. Vol. 5: La resistenza, Togliatti e il partito nuovo Pietro Secchia, Il Partito Comunista Italiano E La Guerra Di Liberazione 1943-1945 Alessandro Portelli, L'ordine è già stato eseguito. Roma, le Fosse Ardeatine, la memoria Michail Bulgakov, Il Maestro e Margherita FILMOGRAFIA Senso è un film di Luchino Visconti uscito nel 1955, interpretato da Alida Valli e Farley Granger, ispirato da un racconto di Camillo Boito. Aiuto regista furono anche Francesco Rosi e Franco Zeffirelli. In questo film qualcuno ha voluto leggere maliziosamente la trasposizione dell'amore tra Pietro Secchia e Giulio Seniga. Il dottor Zivago è un film del 1965 diretto da David Lean, con Omar Sharif, Julie Christie e Geraldine Chaplin. Il film è tratto dal romanzo di Boris Pasternak, pubblicato per la prima volta dalla casa editrice Feltrinelli. Vinse cinque Golden Globe e cinque Oscar. Alcune scene furono girate all'Hotel Metropol di Mosca. Il Maestro e Margherita è un film realizzato in coproduzione italo-jugoslava del 1972. Interpretato da Ugo Tognazzi è stato diretto da Aleksandar Petrović. Fu ispirato dall'omonimo romanzo di Michail Bulgakov. Per scriverci opinioni o consigli, ricevere la bibliografia, commentare la puntata, avere l'elenco delle canzoni: ombelico@ilpost.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
di Alessandro Luna | Tra gli argomenti di oggi le dichiarazioni di Prigozhin e Putin dopo il weekend allegro che abbiamo visto, Meloni contestata sulla cannabis e la condanna di Cospito. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Credevo che i miei incontri col bizzarro e l'inspiegabile fossero finiti, fin quando non conobbi Sabrina... Segui il mondo di Hellwinter! Iscriviti al Canale Telegram!
E adesso che faccia il suo corso 29 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/thoughtstoshare/message
Lasciato il crocevia, li aspetta l'imbocco nella valle maledetta di Minas Morgul, la Torre degli spettri. Essa si incunea serpeggiando nel cuore dell'Ephel Dúath, immersa in un'oscurità perenne e nebbiosa, rotta dall'inquietante chiarore spettrale della torre della rocca che una volta, sotto i re di Gondor, prendeva il nome di Minas Ithil. Gemella lunare della torre di Minas Tirith, Minas Ithil era stata conquistata dalle forze dell'oscurità nell'epoca in cui Sauron, cacciato dalla foresta di Bosco Atro (Mirchwhood), era rientrato in Mordor. Da allora essa ospita il nero re degli stregoni di Angmar, lo stesso che – in una lontana notte di ottobre – ha pugnalato Frodo su Collevento.Ai lati della strada che conduce al cancello della fortezza si stendono prati neri costellati di fiori bianchi come ossa, emananti un intenso fetore di morte. E proprio davanti al bivio, Frodo è catturato da un incantesimo mortale che lo conduce, trotterellando istupidito, verso l'ingresso della torre mortale, non fosse per Sam che riesce a strapparlo alla oscura malia.Sulla parte sinistra della strada si apre una spaccatura nella roccia lungo all'interno della quale corre un sentiero stretto e pietroso: è, come indicato da Gollum, la strada a scalini che si inerpica verso un valico nascosto e abbandonato della valle, il valico di Cirith Ungol. Ma i viaggiatori hanno appena imboccato il sentiero, che il nero cancello della Torre si apre, vomitando un esercito immenso di uomini e orchi guidato dal re degli spettri in persona. Per un attimo, il richiamo dell'anello attira l'inquieta attenzione del nemico, costringendo Frodo a lottare nuovamente contro la tentazione di infilarselo; ma la guerra non attende e l'esercito riprende il cammino verso la conquista di Osgiliath.Per i tre compagni riprende dunque il cammino, ovvero la straziante salita lungo la pericolose ed oscure scale che, per centinaia e centinaia di metri, si inerpicano verso le creste montagnose che segnano il confine occidentale di Mordor. La fatica è improba, peggiorata dal vento freddo e aggressivo che scende dalle cime sovrastanti, e dalla minaccia di baratri invisibili che accompagnano l'ascesa nel cuore della notte. Poche sono le occasioni di riposo, e in una di queste, Sam e Frodo rinsaldano, con parole di rara bellezza, la profonda consapevolezza del significato che ricopre il loro destino nell'infinito scorrere della storia del mondo: « [...] noi non saremmo qui, se avessimo avuto le idee un po' più chiare prima di partire. Ma suppongo che accada spesso. Penso agli atti coraggiosi delle antiche storie e canzoni, signor Frodo, quelle ch'io chiamavo avventure. Credevo che i meravigliosi protagonisti delle leggende partissero in cerca di esse, perché le desideravano, essendo cose entusiasmanti che interrompevano la monotonia della vita, uno svago, un divertimento. Ma non accadeva così nei racconti veramente importanti, in quelli che rimangono nella mente. Improvvisamente la gente si trovava coinvolta, e quello, come dite voi, era il loro sentiero. Penso che anche essi come noi ebbero molte occasioni di tornare indietro, ma non lo fecero. E se lo avessero fatto noi non lo sapremmo, perché sarebbero stati obliati. Noi sappiamo di coloro che proseguirono, e non tutti verso una felice fine, badate bene; o comunque non verso quella che i protagonisti di una storia chiamano una felice fine. Capite quel che intendo dire: tornare a casa e trovare tutto a posto, anche se un po' cambiato… come il vecchio signor Bilbo. Ma probabilmente non sono quelle le migliori storie da ascoltare, pur essendo le migliori da vivere! Chissà in quale tipo di vicenda siamo piombati!» «Chissà - disse Frodo -. Io lo ignoro. E così accade per ogni storia vera. Prendine una qualsiasi fra quelle che ami. Tu potresti sapere o indovinare di che genere di storia si tratta, se finisce bene o male, ma la gente che la vive non lo sa, e tu non vuoi che lo sappia». « [...] Ma signore, non vi avevo mai pensato prima! Noi… voi avete parte della luce del Silmaril nella fiala che vi donò la Dama! Pensandoci bene, apparteniamo anche noi alla medesima storia, che continua attraverso i secoli! Non hanno dunque una fine i grandi racconti?».Ma è proprio al termine del loro colloquio che i due hobbit si accorgo dell'assenza di Gollum, un'assenza che si protrae ormai da ore, inspiegabile data la natura inospitale dei luoghi. Ma il sonno li coglie, e quando si risvegliano, Gollum è di nuovo lì, pronto a condurli verso la tappa finale del viaggio verso Mordor.
Io che credevo di morire, un racconto di Emanuele Muscolino.Racconti (un podcast inutile) è una coproduzione tra INUTILE » associazione culturale e Querty. Per leggere questo racconto vai a questa pagina.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/2724659/advertisement
Una funzionalità che avevo un pò preso "sotto gamba" e che invece, approfondendo, apre a diversi scenari davvero interessanti, oggi vi parlo del Rate Limiting introdotto in .NET 7https://devblogs.microsoft.com/dotnet/announcing-rate-limiting-for-dotnet/?WT.mc_id=DT-MVP-4021952
"Non sei come credevo che fossi!"Ti è mai capitato di dire questa frase?In questa mia nuova puntata del podcast #ilbuongiornodellunedì cercherò di farti riflettere sull'argomento e di darti qualche suggerimento.Ne parlo con te nella puntata del mio podcast di oggi.
Credevo fosse Beniamino Iozzelli La clip è "An angel weeps" antica canzone Yiddish interpretata da Ute Lemper dal vivo nel 2006 e tratta dal suo canale ufficiale su YouTube Utelempersmusic all rights reserved
«Credevo che non mi avrebbero capito e che non mi avrebbero creduto». Sami Modiano racconta l'orrore della Shoah ai ragazzi della Rete degli Studenti Medi. La presentazione del libro "Per questo ho vissuto" con Marco Lillo, Mario Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah - Onlus e il professor Umberto Gentiloni Silveri.L'episodio è tratto da un incontro online che si è svolto il 22 Gennaio 2021 e a cui hanno partecipato tra gli altri circa ottanta studenti.
UniversiTea Space MemoVia: studia intelligente nella metà del tempo
Credevo non fosse possibile dare 7 esami in un mese.I miei amici inglesi mi stanno insegnando che si può fare.Solo che bisogna usare il frullatore.La tecnica Blendering è l'unica che ti permette di sostenere tanti esami nella stessa sessione.Certo non azzarderei a dire che ciò è sempre possibile, o almeno che passerai tutti e 7-8-9 addirittura 10 esami!Ma questo ci spinge a fare cose che crediamo impossibili.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=270IL FILM CHE CONVERTE GLI ABORTISTI (CHE NON VEDREMO IN ITALIA)Confessa una studentessa: ''Ero pro choice, credevo che le donne dovessero avere diritto di parola e che il governo non dovesse interferire con le nostre vite... Oggi sono pro life dopo aver visto Gosnell''Quando nel 2011 il "caso Gosnell" rivelò la conseguenza ultima della cultura dell'aborto attraverso i crimini commessi dal medico americano che aveva praticato nella sua clinica di Philadelphia migliaia di aborti, fra cui 21 oltre il limite consentito (24 settimane in Pennsylvania) e che uccise tre bambini nati in seguito ad aborti falliti (per cui sta scontando l'ergastolo), la stampa liberal decise di tacere sul caso. Poi, quando fu impossibile evitare la notizia che stava scuotendo il mondo abortista, i media la liquidarono parlando di Kermit Gosnell come di una scheggia impazzita di un sistema ben funzionante.Così, oggi che il film sull'operato del medico ("Gosnell: The Trial of America's Biggest Serial Killer") è riuscito a vedere la luce, dopo un lungo lavoro dei produttori e coniugi irlandesi Phelim McAleer e Ann McElhinney che hanno lottato ben tre anni prima per girarlo e tre anni poi per trovare un distributore, la stampa si sta comportando esattamente allo stesso modo. Anche perché la pellicola non nasconde affatto l'assenza in tribunale dei media che lasciarono le prime file riservate alla stampa completamente vuote.UN FILM DAVVERO POTENTEBasti pensare che il New York Times si è rifiutato di recensire il film persino chiedendo al produttore di mentire sul perché di questa scelta. McAleer ha confermato di essere «scioccato» dalla richiesta del Nyt che ha dichiarato contro l'evidenza che la pellicola «non ci è mai stata presentata» per una recensione. Ma se il fatto è sconvolgente, c'era da aspettarsi che il grande quotidiano progressista non avendo praticamente coperto la notizia del processo al medico ora non voglia nemmeno parlare del film.La pellicola infatti è davvero potente e riesce persino a sconfessare la tesi per cui la prassi del medico è stata una semplice falla del processo. C'è infatti un passaggio che spiega con eloquenza il contrario, ossia che Gosnell rappresenta l'immagine dell'uomo che più perfettamente ha incarnato la ratio abortista: «Non mi pento di quello che ho fatto», aveva dichiarato il dottore convinto di aver servito e aiutato le donne (sebbene non rispettasse nemmeno le 24 ore richieste dalla legge fra la decisione di abortire e l'aborto). Insomma, Gosnell aveva solo ripetuto quello che affermano tutti i medici che praticano omicidi in grembo. Ma c'è di più, perché l'uomo aveva anche domandato quale fosse la differenza fra l'omicidio di un bambino in grembo prima della 24esima settimana e quello di uno nato vivo alla stessa epoca gestazionale. Come a dire: che cosa cambia fra l'assassinio di un figlio in pancia e dello stesso appena nato?PER FAVORE ANDATE A VEDERE GOSNELLIn poche parole, il film è in grado non solo di svelare l'abominio delle legislazioni americane che permettono l'aborto tardivo, ma di far ripensare totalmente alla liceità dell'aborto a qualunque epoca gestazionale. A rivelarlo è il pubblico stesso. McElhinney ha raccontato al Family Research Council che passerebbe «tutto il giorno a leggere le lettere più belle delle persone che hanno cambiato idea rispetto all'aborto guardando il film». Sulla pagina Facebook dedicata alla pellicola ci sono diverse testimonianze a riguardo, come quella di Kathy Zhu, studentessa della University of Central Florida che ha rivelato ai suoi 50.000 follower di twitter che «ieri ero pro Choice. Credevo che le donne dovessero avere diritto di parola e che il governo non dovesse interferire con le nostre vite. Oggi sono pro life. Dopo aver visto Gosnell e aver fatto ricerche accurate, ho finalmente capito... per favore andate a vedere Gosnell». Lo stesso è accaduto allo scrittore e imprenditore Patrick Courriel, che ha confessato di aver abbandonato la sua tesi abortista dopo essere stato al cinema.Forse per questo, nonostante nel fine settimana del suo debutto il film abbia incassato ben 1.235.800 dollari, arrivando (con produzione e distribuzione indipendenti) dodicesimo al botteghino, il boicottaggio è cresciuto. Se prima il giudice del processo al medico, Jeffrey Minehart, aveva cercato di impedire l'uscita della pellicola con una causa di diffamazione, mentre il colosso delle cliniche abortive, Planned Parenthood, è riuscita ad annullare alcune proiezioni, McAleer ha dichiarato che ora oltre 200 teatri hanno deciso di non proiettare più il film senza nessuna ragione. Sempre sulla pagina Facebook del film il pubblico ha aggiunto che diversi dipendenti delle sale cinematografiche hanno scoraggiato i clienti che volevano acquistare i biglietti, consigliando loro la visione di un altro film. Tutto a dire che dopo il processo e lo scandalo degli organi venduti da Planned Parenthhod anche "Gosnell: The Trial of America's Biggest Serial Killer" sta facendo la sua grande parte. Benedetta FrigerioFonte: La nuova Bussola Quotidiana, 29-10-2018
Poesía dì Alexandros Greco tratta dal libro: la donna e il suo lato oscuro.
La doccia batte tutto. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/thoughtstoshare/message
Che poi l’arte, specie quella licenziosa, è così giocherellona da superare se stessa proiettando la piò armonica e caotica densità di orizzonti e significati. “Credevo che fosse di plastica“ si sente dire in un video da una turista, o forse era una passante, che la mattina presto si è imbattuta nel pisellone veneziano spuntato come un fungo (in micologia esiste in effetti il Phallus impudicus, anche detto “Satirione“) nel bel mezzo di piazza San Marco.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5954LA SALVEZZA IN UN CROCIFISSOLa storia di Alexandra ci parla di una realtà forse più comune di quanto si pensi. Quella di giovani che non riescono a dare un senso vero alle loro giornate, magari feriti, magari superficiali, magari accecati. A volte la via d'uscita è in un piccolo segno, come il crocifisso di Alexandra, un segno a cui occorre dire un piccolo "sì" per poi veder cambiare tutto.«Non ho mai conosciuto mio padre e ho perso mia madre molto presto. Ha ceduto alla sua dipendenza da alcol e droghe. Cercavo risposte e ho trovato rifugio nelle serate con musica elettronica. Uscivo molto e mi sono anche drogata. Per molto tempo ho cercato una via di fuga, per capire le ragioni di tutto ciò senza riuscirci.Ho incontrato il padre di mio figlio durante una di queste serate. Dopo la nascita del nostro bambino, ha iniziato a picchiarmi. Ho letto negli occhi di mio figlio: "Mamma, salvaci, salvaci!". Da quel momento sono fuggita e ho sentito un bisogno molto forte, più forte di ogni altra cosa, un bisogno inspiegabile, di comprare la piccola croce che ancora oggi indosso al collo. Credevo fermamente che questa croce mi avrebbe protetto.Sono andata a rifugiarmi nelle chiese, in molte chiese. In una di queste in particolare, nella mia parrocchia, la chiesa più vicina a casa mia: Sainte-Marie des Batignolles, ho sentito molto, molto amore. Tanta comprensione. Ho sentito tutto l'amore che c'era dentro questa chiesa. Mi sembrava di essere abbracciata da qualcuno. Sono crollata, ho pianto tutte le lacrime che avevo in corpo, tutte le lacrime che potevo e mi sono sentita consolata.Tutto il peso che avevo sulle spalle lo affidai a Gesù, perché solo lui poteva capirlo, accompagnarmi e calmarmi. Quando mi sono rifugiata tra le sue braccia ho finalmente capito e mi sono sentita capita. Alla fine avevo trovato qualcuno che mi aiutasse ad andare avanti, avevo trovato Dio. Finalmente sarei stato in grado di andare avanti. Mi ha completamente trasformato questa esperienza, mi ha liberata, ha fatto emergere la persona che era dentro di me. Una persona che non ha ricevuto l'amore che le era dovuto, l'amore che sperava dai suoi genitori.Ho trovato pace e serenità, mi sento riconciliata con me stessa. Questo amore ha portato via molta amarezza e tutto l'odio che avevo dentro di me. Ora, ogni mattina, quando prego e quando ascolto e partecipo alle lodi, ricevo un'energia folle. Posso iniziare la giornata con tanto amore, sole nella mia vita, gioia, compassione, e mi dico che la mia giornata trascorrerà sotto il segno di questo immenso amore».
L’8 settembre 1919 nasce a San Zenone, in provincia di Parma, Giovanni Luigi Brera, “padano di riva e di golena, di boschi e di sabbioni, nonché autorevole figlio legittimo del Po”. Giòann è stato tantissime cose: un grande scrittore e un superbo cronista, un fine letterato e un critico sagace e indipendente, un paracadutista e un partigiano, un poeta appassionato e un profeta della buona tavola, un saccheggiatore di cantine e un fumatore incallito, un padre attento e un temerario, un calciatore mancato e un maestro di tattica, un pugile e un “teorico” del “gran gioco”. Ma, su tutto, Brera è stato il creatore di una neolingua, di un universo verbale di echi e richiami che intrecciava i miti classici con il quotidiano raccolto delle vulgate popolari, l’architetto di un lessico moderno e anticonvenzionale che ha vinto, sul campo e fuori, ogni sfida con il tempo e la polvere.
«Credevo che la motovedetta della guardia di finanza si spostasse, non volevo colpirli». Lo ha detto la comandante della Sea Watch Carola Rackete nel corso dell'interrogatorio per la convalida del suo arresto. Davanti al gip Rackete si è difesa dicendo che «la situazione a bordo era drammatica, ho agito in stato di necessità». L’avvocato di Rackete, Lorenzo Gamberini, ha dichiarato: «Non credo che sarà espulsa in questa fase. Il ministro Salvini dovrà per un pò trattenere le sue ire. La decisione di attraccare era fondata su una degenerazione sulla nave, lo dicono i report medici e non un’impressione di Carola. La notte precedente anche i parlamentari a bordo erano stati chiamati per fare dei turni e controllare che non ci fossero episodi di autolesionismo, tentativi di suicidio e che nessuno si buttasse in acqua».
Nel gruppo Telegram Stefano - @FStefanoF - ci parla di Truecrypt (da non usare piu'). Credevo di aver fatto piu' di una puntata ma era una vecchia.Quindi ho aggiornato il tema parlandone di nuovo e suggerendo un altro trucco per far passare inosservato un file.Ricordate pero': qualsiasi cosa si registra su un pc puo' essere sempre ritrovato. Sempre.ps: provate https://www.veracrypt.fr/en/Home.html
[...] Dàlli e dàlli! Quella dannata forbice non si dava requie un momento, e m'intronava gli orecchi. A compir l'opera, si rovesciò come un'ira di Dio, su la piazzetta, una compagnia di saltimbanchi con una crudelissima tromba stonata e una grancassa fragorosa. Il giovine non seppe contenersi piú. Allungava il collo di qua e di là, si rizzava su la punta dei piedi. Indovinavo con gli occhi chiusi quei movimenti di curiosità; ma, nello stato d'abbattimento in cui ero caduto, non trovavo piú la forza di richiamarlo al dovere. A un certo punto sentii posar le forbici e, subito dopo, mi sentii rullar sul capo non so che cosa d'ispido, che mi fece saltar su la seggiola. Era uno spazzolone nero, girante. - Finito? - domandai. - Eh, no, signore: volevo vedere... Perché, sa? da questa parte... Lo guardai in faccia: - Avete forse dato qualche altro colpetto di forbice arrischiato? - No, signore - s'affrettò a rispondermi. - Conseguenza del primo, sa? Credevo di poter rimediare... Ma vedo... vedo con dispiacere che non ce la facciamo piú neanche a spazzola, sa! - E allora come? - feci io, frenando a stento la rabbia, per paura che quegli non si mettesse a ridere vedendomi la faccia che già a quell'ora aveva dovuto combinarmi. [...]
[...] Dàlli e dàlli! Quella dannata forbice non si dava requie un momento, e m'intronava gli orecchi. A compir l'opera, si rovesciò come un'ira di Dio, su la piazzetta, una compagnia di saltimbanchi con una crudelissima tromba stonata e una grancassa fragorosa. Il giovine non seppe contenersi piú. Allungava il collo di qua e di là, si rizzava su la punta dei piedi. Indovinavo con gli occhi chiusi quei movimenti di curiosità; ma, nello stato d'abbattimento in cui ero caduto, non trovavo piú la forza di richiamarlo al dovere. A un certo punto sentii posar le forbici e, subito dopo, mi sentii rullar sul capo non so che cosa d'ispido, che mi fece saltar su la seggiola. Era uno spazzolone nero, girante. - Finito? - domandai. - Eh, no, signore: volevo vedere... Perché, sa? da questa parte... Lo guardai in faccia: - Avete forse dato qualche altro colpetto di forbice arrischiato? - No, signore - s'affrettò a rispondermi. - Conseguenza del primo, sa? Credevo di poter rimediare... Ma vedo... vedo con dispiacere che non ce la facciamo piú neanche a spazzola, sa! - E allora come? - feci io, frenando a stento la rabbia, per paura che quegli non si mettesse a ridere vedendomi la faccia che già a quell'ora aveva dovuto combinarmi. [...]
Credevo che registrare Trycast fosse diverso... Ogni parola detta, discorso fatto, pare una stronzata. Gente che prova a diventare sviluppatore di videogiochi (quando piove) Fanatici di Dark souls, Dark souls e Pokemon. Chi mangia pizza tutte le sere (piu un bicchiere d'acqua) Era... Una... Delle cazzate piu grandi della mia vita. Ed ecco la nostra ultima puntata prima del grande evento. Manca solo una cosa... Alzare il volume al Toto E3 [00:01:28 - 00:45:00] Pre-E3 [00:45:03 - 02:15:20] Toto E3, previsioni e sogni! Intro: https://www.youtube.com/watch?v=71yxe9sgmGY Outro: https://www.youtube.com/watch?v=RpuHSA_C43s Seguiteci: iTunes https://itunes.apple.com/us/podcast/trycast/id1246229196?mt=2 SoundCloud https://soundcloud.com/try-cast Youtube https://www.youtube.com/channel/UCcZjUVRi72Rpk6MpcrpTYDA Facebook https://www.facebook.com/TryCastPodcast/
altro giorno, altra furbiziail costruttore fa finta di marcare CE e riempie di documenti inutili il cliente.il cliente ci casca perché si fida. Il costruttore scarica tutto quello che può sul cliente che non controlla.[Credevo fosse CE invece era un PACCO]Ciao,oggi ti parlo di un tasto dolente, un aspetto sottovalutato da molti ma in realtà di primaria importanza, il biglietto da visita del tuo macchinario, la sua carta d’identità, senza la quale non avrebbe faccia e nome: il manuale.Si pensa in genere che il manuale sia qualcosa che nessuno guarda, si pensa… infatti, è solo una falsa credenza.Oggi io e mio padre abbiamo visionato presso un’azienda serissima un’apparecchiatura, molto semplice, una centralina con pompe, valvole e tutto ciò che ne fa di essa una vera e propria centralina.Nel manuale – straordinariamente – c’era tutto: dichiarazione di conformità, marcatura CE, tutto riportato, perfettamente.Unica sbavatura di questo bellissimo quadro che ti ho appena descritto?Nel manuale il costruttore ha inserito tutti i relativi manuali dei suoi fornitori ad eccezione del suo.Tu ora dimmi: come si fa?Insomma, un grandissimo pacco farlocco.Morale della favola che devi assolutamente portarti a casa?Non acquistare mai e poi mai un macchinario senza aver prima controllato la documentazione in maniera ossessiva.Sì perché tutti vogliono scaricare al prossimo il bidone e nessuno si prende la responsabilità di metterci la faccia e dichiarare quanto fatto da lui personalmente e perché mai tu, proprio tu, dovresti rischiare?Non prenderti la colpa di altri. Che ognuno si prende la sua fetta di responsabilità, e la tua risiede proprio nel controllare PRIMA dell’acquisto ciò che stai comprando, con tanto di manuale annesso!Se hai qualche dubbio e vorresti avere più informazioni per tutelarti maggiormente sapendo a cosa vai incontro quando fai un acquisto come quello di un macchinario industriale, contattaci.A presto!Ing. Claudio Delaini e Ing. Renato Delaini.
altro giorno, altra furbiziail costruttore fa finta di marcare CE e riempie di documenti inutili il cliente.il cliente ci casca perché si fida. Il costruttore scarica tutto quello che può sul cliente che non controlla.[Credevo fosse CE invece era un PACCO]Ciao,oggi ti parlo di un tasto dolente, un aspetto sottovalutato da molti ma in realtà di primaria importanza, il biglietto da visita del tuo macchinario, la sua carta d’identità, senza la quale non avrebbe faccia e nome: il manuale.Si pensa in genere che il manuale sia qualcosa che nessuno guarda, si pensa… infatti, è solo una falsa credenza.Oggi io e mio padre abbiamo visionato presso un’azienda serissima un’apparecchiatura, molto semplice, una centralina con pompe, valvole e tutto ciò che ne fa di essa una vera e propria centralina.Nel manuale – straordinariamente – c’era tutto: dichiarazione di conformità, marcatura CE, tutto riportato, perfettamente.Unica sbavatura di questo bellissimo quadro che ti ho appena descritto?Nel manuale il costruttore ha inserito tutti i relativi manuali dei suoi fornitori ad eccezione del suo.Tu ora dimmi: come si fa?Insomma, un grandissimo pacco farlocco.Morale della favola che devi assolutamente portarti a casa?Non acquistare mai e poi mai un macchinario senza aver prima controllato la documentazione in maniera ossessiva.Sì perché tutti vogliono scaricare al prossimo il bidone e nessuno si prende la responsabilità di metterci la faccia e dichiarare quanto fatto da lui personalmente e perché mai tu, proprio tu, dovresti rischiare?Non prenderti la colpa di altri. Che ognuno si prende la sua fetta di responsabilità, e la tua risiede proprio nel controllare PRIMA dell’acquisto ciò che stai comprando, con tanto di manuale annesso!Se hai qualche dubbio e vorresti avere più informazioni per tutelarti maggiormente sapendo a cosa vai incontro quando fai un acquisto come quello di un macchinario industriale, contattaci.A presto!Ing. Claudio Delaini e Ing. Renato Delaini.
asset title: Episode 22: Episode 22: Truth and Consequences filename: ra_22.mp3 track number: 22/22 time: 12:07 size: 11.37 MB bitrate: 128 kbps If things had not been so wildly hectic here at Radio Arlecchino of late, this exciting episode would have appeared quite a bit sooner! But here it is at last, full of bone-chilling encounters of the second and third kind! Hypothetically speaking, that is. If you donât tell the truth, you have to face the consequences. And we spell it all out for you, in every poignant tense and mood required. And what if Antonella were suddenly to be whisked away to Rome again, leaving Eric to his own devices in front of the microphone? Would it be sad, or would a clever plan be hatched? What if you were to listen inâ¦?Dialog: ItalianNostalgia e desiderio Antonella: Se potessimo tornare indietro...Eric: Non lo farei, neanche se potessi.Antonella: Come mai? Credevo che tu fossi preso dalla nostalgia.Eric: Più forte della nostalgia ora è il mio desiderio di avere un incontro ravvicinatoAntonella: del secondo tipo?Eric: e anche del terzo.Flashback 1 Arlecchino: Ecco, arriva il Dottore! Temo che lui ce l'abbia con me. Mi arrampico sulla scala, così non mi vedrà ..Flashback 2Pantalone: Non c'è nessun altro qui che abbia visto quello che è successo? Colombina: Te lo racconto io come è andata. Dunque, quando ha visto che ero proprio lì sotto, ha messo appositamente un piede male sulla scala! Mi ha guardato all'alto e penso proprio che l'abbia fatto apposta a cadere.Flashback 3Antonella: Sopra la scrivania, su quello scaffale... Prendi quella scatola...Eric: Cosa c'è dentro...?Antonella: Dai, dai, svita il cappuccio...Eric: Antonella... ma cos'è questo?Antonella: Oh, scusa, hai preso quella sbagliata, scusa, scusa... Ci dev'essere un'altra, controlla.Eric: La vedo, ma oso aprirla?Antonella: Ma sì! Abbi coraggio, Eric!Eric: Accidenti!Antonella: Oh, Eric! Che mani di pasta frolla che hai! Quelli sono i miei fagioli saltellanti!Flashback 4Dottore: Avete visitato il Vittoriano? Avete ammirato il Foro Romano?i turisti: Sì!Dottore: Siete andati ai Musei Vaticani? Avete messo la mano nella Bocca della Verità ?i turisti: Sì!Dottore: Avete camminato da Piazza Navona fino alla Fontana di Trevi?i turisti: Sì!Dottore: Avete salito la scalinata in Piazza di Spagna?i turisti: Oh, sì!Dottore: Siete stanchi?i turisti: Sì!Antonella: Quei poveri turisti hanno camminato per tutta Roma in piena estate!Eric: Perciò sono stanchissimi.Flashback 5Dottore: Se ho dei petardi! Pulcinella, portami una scatola di petardi per il giovanotto... E per la signorina, queste meravigliose candele magiche âGatto Neroâ, un balocco divertente per tutta la famiglia...Oh, Pulcinella sì lo conoscono... Eccoli eccoli eccoli! Signori e signore, bambini di tutte le età , venite... sentitemi... Partecipate alle feste di San Giovanni, di Capodanno, di Natale, a tutte le feste dell'anno... Qui ci sono i rumori più sbalorditivi, le luci più brillanti, i colori più stravaganti, il fumo più misterioso, qui ci sono... i fuochi d'artificio Gatto Nero!Sì, sì... i razzi âGatto Neroâ sono giustamente famosi in tutto il mondo! Osservate...Accendo ora la miccia... Colombina, per favore...Colombina: Ecco, DottoreDottore: Grazie, mia cara... Et nunc... State per vedere qualcosa di veramente inverosimile....Colombina: Oh! Lei senz'altro lo vedrà , Dottore!Dottore: Tre... due... uno... Fuoco!Meravigliatevi ora davanti all'incomparabile pirotecnica 'Gatto Nero'!Antonella: Il Dottore ha fatto un bel viaggio sulla luna...Eric: grazie a Pulcinella che gli ha dato una mano con il razzo.Riflessioni e ricordi Eric: E se tu non fossi andata in Italia quell'estate, io non sarei rimasto qui da solo nello studio.Antonella: à vero che qui nello studio ci si può sentire abbandonati...Eric: Soprattutto in estate, quando i nostri amici attori sono tutti partiti per andare in vacanza.Antonella: Sarei molto più contenta adesso se fossero qui con noi.Eric: Pantalone rimproverebbe Pulcinella...Antonella: se Pulcinella avesse la faccia tosta di affrontarlo. Eric: Se vedesse entrare un bel giovanotto, Arlecchina--Antonella: --farebbe senz'altro la civettaEric: e Colombina si arrabbierebbe. Se Pulcinella suonasse il mandolino....Antonella: potremmo ballare la tarantella.Eric: dovremmo ballare invece la square danceAntonella: se ci fosse la signora Balanzone. Eric: E dove sono andati quei Balanzone?Antonella: Hanno lasciato un messaggio sulla segreteria telefonica. Senti.Dottor Balanzone: Saremmo andati a Rimini a trovare i genitori della signora Balanzone se non ci avessero invitato a partecipare a un seminario sulla square dance ad Austin! A dopo, amici! State bene! Buone vacanze!Antonella: E Pantalone?Eric: Ha lasciato questo biglietto:Ha scritto: 'Avevo intenzione di rimanere a Venezia, nonostante la folla di turisti, ma invece sarò nel Cadore... à vero, non amo le montagne. Comunque, a dire il vero, non ci andrei affatto se il Duca che mi ospiterà non avesse una nipote diciottenne che sta per ereditare un sacco di quei ducati.'Antonella: Ho sentito abbastanza. Il duca e i suoi ducati. Certe cose non cambiano mai...Eric: E tu, cosa faresti se non dovessi stare qua?Antonella: Bene, mio caro, stavo proprio per dirtelo... Io, di queste ipotesi, non ne faccio. Come dovresti ormai ben sapere, neanch'io rimarrò qui...Eric: Non è possibile! Di nuovo?Antonella: à estate... Roma! Ciao, Eric! Ti mando una cartolina!Eric: A presto, Antonella! Buon viaggio e buon divertimento!Antonella: Grazie! Ciao! Eric: Ma cosa faccio io adesso? Se ci fosse un modo di farlo, anch'io ci andrei. Se ci fosse giustizia in questo mondo, anch'io ammirerei il panorama dal Gianicolo... anch'io mangerei tartufo a Piazza Navona... anch'io berrei acqua Pansellegrino davanti al Colosseo... Dialog: EnglishNostalgia e desiderio Antonella: If we could turn back...Eric: I wouldn't do it, even if I could.Antonella: How come? I thought you were overcome with nostalgia.Eric: Stronger than nostalgia now is my desire to have a close encounter--Antonella: of the second type?Eric: and of the third as well.Flashback 1Arlecchino: There, here comes the Dottore! I'm afraid he has it in for me. I'll climb up the ladder, that way he won't see me.Flashback 2Pantalone: Is there noone else who saw what happened?Colombina: I'll tell you how it went. Now, when he saw that I was right under there, he deliberately took a false step on the ladder! He looked at me from above and I do believe he fell on purpose.Flashback 3Antonella: Above the desk, on that shelf... Get that jar...Eric: What's inside...?Antonella: Go on, unscrew the lid...Eric: Antonella... what's this?Antonella: Oh, sorry, you got the wrong one, sorry, sorry... There should be another one, take a look.Eric: I see it, but do I dare open it?Antonella: Of course! Be brave, Eric!Eric: Yikes!Antonella: Oh, Eric! What a butterfingers you are. Those are my jumping beans!Flashback 4Dottore: Have you visited the Vittoriano? Have you admired the Roman Forum?The Tourists: Yes!Dottore: Have you gone to the Vatican Museums? Have you put your hands in the Mouth of Truth?The Tourists: Yes!Dottore: Have you walked from Piazza Navona to the Trevi Fountain?The Tourists: Yes!Dottore: Have you climbed the Spanish Steps?The Tourists: Oh, yes!Dottore: Are you tired?The Tourists: Yes!Antonella: Those poor tourists have walked all over Rome in the middle of the summer!Eric: That's why they're worn out.Flashback 5Dottore: Do I have firecrackers! Pulcinella, bring me a box of firecrackers for the young man. And for the young lady, these wonderful Gatto Nero sparklers, a fun-filled amusement for the whole family.Oh, Pulcinella they know... Here they are, here they are, here they are! Ladies and gentlemen, children of all ages, come, hear me... Join in the feasts of Saint John, of the New Year, of Christmas, in all the holidays of the year... Here are the most amazing sounds, the most brilliant lights, the most extravagant colors, the most mysterious smoke, here are... Gatto Nero fireworks!Yes, yes... Gatto Nero rockets are justly famous throughout the world! Observe...Now I light the fuse... Colombina, if you please...Colombina: There you are, DottoreDottore: Thank you, my dear... Et nunc... You're about to see something truly incredible....Colombina: Oh! You're about to see it for sure, Dottore!Dottore: Three... two... one... Fire!Now wonder in amazement before the incomparable Gatto Nero pyrotechnics!Antonella: The Dottore took a fine trip to the moon...Eric: thanks to Pulcinella who gave him a hand with the rocket.Riflessioni e ricordi Eric: And if you hadn't gone to Italy that summer, I wouldn't have been left here alone in the studio.Antonella: It's true that here in the studio one can feel abandoned...Eric: Especially in the summer, when our actor friends have all left to go on vacation.Antonella: I would be much happier now if they were here with us.Eric: Pantalone would scold Pulcinella...Antonella: if Pulcinella had the cheek to confront him. Eric: If she saw a handsome young man come in, Arlecchina--Antonella: --would surely play the flirtEric: and Colombina would get mad. If Pulcinella played the mandolin...Antonella: we could dance the tarantella.Eric: instead we would have to dance a square danceAntonella: if Mrs Balanzone were here.Eric: And where have those Balanzones gone?Antonella: They left a message on the answering machine. Listen.Dottor Balanzone: We would have gone to Rimini to visit Mrs Balanzone's parents if we had not been invited to participate in a square dance seminar in Austin! See you later, friends! Stay well! Have a great vacation!Antonella: And Pantalone?Eric: He left this note:He wrote: 'I intended to stay in Venice, in spite of the crowd of tourists, but instead I will be in the Cadore... It's true, I'm not fond of the mountains. Anyway, to tell the truth, I wouldn't go at all if the Duke who will be hosting me didn't have an eighteen-year-old niece who's about to inherit a pile of ducats.'Antonella: I've heard enough. The duke and his ducats. Some things never change...Eric: And you, what would you do if you didn't have to stay here?Antonella: Well, my dear, I was just about to tell you... These hypotheses, I'm just not going to be making them. As you ought to know by now, I'm not staying here either...Eric: It's not possible! Again?Antonella: It's summer... Rome! Ciao, Eric! I'll send you a postcard!Eric: See you soon, Antonella! Have a good trip and have fun!Antonella: Thanks! Ciao! Eric: Now what do I do? If there were a way to do it, I would go too. If there were justice in this world, I too would admire the view from the Janiculum... I too would eat tartufo in Piazza Navona... I too would drink Pansellegrino water in front of the Coliseum....
"Credevo che il sito di radio nk fosse il massimo quanto ad autoreferenza, incapacità cronica di far ridere, baggianate nerd e spreco di banda, ma poi ho scoperto la nonciclopedia e mi sono accorto che non primeggiate nemmeno nel fare schifo". Utente scontento di radionk.com, febbraio 2008. Comunque è vero, nonciclopedia fa davvero qaqare.