Podcasts about pensavo

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Best podcasts about pensavo

Latest podcast episodes about pensavo

Le parole che non hai mai letto
Episodio 1589 - Troppa gente nostalgica degli autoscontri in giro. 4tu

Le parole che non hai mai letto

Play Episode Listen Later May 3, 2025 3:23


Pensavo di essere il king della nostalgia ma mi sbagliavo...in giro è pieno di gente nostalgica dei tempi degli autoscontri...ho detto in giro ma intendevo per strada.

Le interviste di Radio Number One
Sanremo 2025, Shablo: «Pensavo che "La mia parola" non avesse futuro»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later Feb 13, 2025 8:48


Con grande piacere esordisce al Festival di Sanremo Shablo che quest'anno, per la 75esima edizione del Festival, porta il brano La mia parola, che racconta di una città dove si vive e si muore tra smog e cemento, senza alternative. Un brano che fa incontrare rap e R&B, dove non mancano citazioni e riferimenti ai suoni del passato… e il ritmo è incalzante! Shablo ha raccontato sul truck di Radio Number One di come sia differente partecipare a Sanremo in veste di artista rispetto a quello di manager. «Oggi fatemi fare l'artista. È molto molto meno stressante che farlo da manager o da addetto ai lavori, perché ho un team splendido che mi sta dando una mano a gestire tutta questa situazione. Quindi mi sto veramente dedicando a fare l'artista, mi viene bene, mi sto abituando. Mi sa che non torno più a fare il manager!» Shablo svela ai nostri Stefano Fisico e Andrea Ferrari che la canzone non era pensata per il Festival. «Dopo aver composto il ritornello di quella che è diventata La mia parola, i miei collaboratori l'hanno sentita e e da lì è partita questa idea folle di presentarla a Sanremo. Io ho detto "Ma siete sicuri? Per me non ha molto futuro questa roba"».

Le interviste di Supermarket
Le interviste di Supermarket : Vito Romanazzi

Le interviste di Supermarket

Play Episode Listen Later Feb 2, 2025 5:14


Pensavo fosse amore (Senza Dubbi/Tycaua) è il nuovo singolo di Vito Romanazzi, un brano registrato presso l'Elfo Studio di Tavernago, che porta anche la firma di Daniele Volante. La canzone – spiega l'artista- parla di un sacrificio fatto da un uomo per amore della propria donna. Un amore succube, un amore ormai vano, idealizzato che […]

il posto delle parole
Stefano Redaelli "Esercizio di squilibrio"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 26, 2024 21:49


Stefano Redaelli"Esercizi di squilibrio"Per imparare a prendersi cura di sé e dell'altroEdizioni Città Nuovawww.cittanuova.itNonostante i luoghi comuni sul mantenersi in forma e sulla necessità di trovare un giusto equilibrio psicologico, l'idea di fondo di questo libro è che per stare bene sia necessario raggiungere uno stato di squilibrio dinamico, ossia una condizione di inquietudine interiore che ci spinga a dare una forma nuova alla nostra vita, alle relazioni con gli altri, alla nostra interiorità. L'autore ci propone dunque tredici esercizi (tra cui ascolto, immedesimazione, fragilità, lettura, mitezza, benedicenza…) per osservare il mondo da una prospettiva inedita e imparare ad abitarlo da veri e propri squilibristi: «Pensavo di dover trovare un nuovo equilibrio, un punto di stabilità, in un mondo sempre più instabile e complesso. Mi sono accorto, al contrario, che ognuno di questi esercizi richiedeva uno sbilanciamento, un rischio, un moto di uscita da sé (e di ritorno), l'abbandono di una posizione rassicurante».Stefano RedaelliProfessore di Letteratura Italiana presso la Facoltà “Artes Liberales” dell'Università di Varsavia, è addottorato in Fisica e in Letteratura. S'interessa dei rapporti tra scienza, follia, spiritualità e letteratura. Il suo romanzo Beati gli inquieti è stato secondo classificato al “Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza 2019″, candidato al Premio Strega 2021, selezionato per il Premio Campiello 2021.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

BASTA BUGIE - Famiglia e matrimonio
Cosa ho imparato diventando casalinga

BASTA BUGIE - Famiglia e matrimonio

Play Episode Listen Later Dec 10, 2024 9:16


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7989COSA HO IMPARATO DIVENTANDO CASALINGA di Samantha Stephenson Era notte fonda quando mi sono recata al pronto soccorso. Mi bruciavano i polmoni e avevo tossito un po' di sangue. Ho cercato di mantenermi calma, per evitare di farmi prendere dal panico prematuramente. Se fosse stato quello che pensavo fosse, c'erano ottime possibilità che potessi morire. Mi dicevo: "non voglio lasciarmi tutto alle spalle, ho pregato, ma se stasera è la fine, per favore riportami a casa".Dicono che esiste una profonda connessione tra il corpo e la mente. In questo senso è giusto che io sia quasi morta soffocata. Ho iniziato a soffocare molto prima di non riuscire più a respirare.Ero nel primo trimestre della mia seconda gravidanza, nauseata ed esausta. Mio marito si stava riprendendo da una serie di interventi chirurgici e il dolore lo rendeva irritabile. Mia figlia aveva due anni e questo la rendeva irritabile. Non mi sentivo in grado di dedicare tutta la mia attenzione a nulla: né alla mia famiglia, né ai miei studenti, né al mio lavoro. Per le lezioni della scuola di specializzazione guidavo nel traffico di Los Angeles per frequentarle due sere a settimana. Ho lasciato andare tutto ciò che non era essenziale. Ho smesso di socializzare al lavoro per rispettare le scadenze. Ho smesso di fare volontariato. Le amicizie hanno sofferto.La vicinanza alla morte porta chiarezza alla vita. A cosa stavo pensando quando ho scelto di impegnarmi in così tante cose? Vivevo a un ritmo frenetico, senza mai fermarmi per prendere fiato. E ora non potrei nemmeno se lo volessi.A quanto pare, i coaguli di sangue non mi hanno ucciso. Ho perso solo una piccola parte del polmone sinistro. Non sono morta, ma non ero nemmeno la stessa persona. Ero stanca non di dedicarmi a tutto, ma di non avere mai abbastanza da dare. Avevo finito di vivere la vita a metà. Era ora di lasciare tutto e vivere per ciò che conta.HO LASCIATO IL MIO LAVOROÈ passato un anno. Mi sono laureata. Ho lasciato il mio lavoro. Ho dato alla luce nostro figlio e ho il profondo piacere di prendermi cura di lui e della nostra figlia di tre anni ogni giorno. Non posso prendermi il merito di questa opportunità che ho di stare a casa con i nostri figli. Mio marito, da buon uomo qual è, ha fatto il duro lavoro di aggiustare le nostre finanze in modo che questa soluzione fosse possibile per noi. Ma se non avessi parlato, se fossi stata indifferente riguardo alla chiamata che ho sentito, le cose sarebbero potute continuare come sono state e io sarei stata meno di quello che sono chiamata a diventare.Quindi ora leggo storie, cambio pannolini e bacio lividi. Preparo i nostri pasti, piego montagne di bucato e ho la libertà di essere pienamente presente ai piccoli umani che hanno bisogno di me più di chiunque altro al mondo. Sono l'amministratore delegato e il custode. Trascorro le mie giornate nel semplice e nel mondano e, paradossalmente, solo Gesù poteva immaginarlo per me, questi sono i momenti più profondamente significativi della mia vita.Non è facile rallentare. In una vita trascorsa perseguendo nient'altro che la realizzazione, non ho quasi un linguaggio per esprimere il significato di come trascorro le mie giornate. Vivevo con l'emozione di spuntare le caselle da un elenco; ora conservo istanti nel mio cuore. La mia vita non riguarda più ciò che faccio; si tratta di essere quello che sono. Questo è il dono che devo fare: me stessa.Alcuni dicono che è un sacrificio che sto facendo: abbandonare una carriera ed essere una mamma casalinga. Ma quale sacrificio sto facendo esattamente? Piuttosto quale prezzo dovrebbe pagare il mondo per riavermi? Per cosa varrebbe la pena scambiare ciò che ho adesso: un milione di momenti inestimabili? In quale valuta mi pagherebbero? In soldi? Prestigio? Quelle cose vanno e vengono. Oppure non arrivano mai e noi paghiamo con la moneta della nostra vita cercando di ottenerli.Niente di ciò che inseguivo prima era frivolo. Avevo obiettivi significativi. Lo faccio ancora. Assaporare questi momenti con i miei figli non significa lasciare andare quegli obiettivi. Ciò ha significato che essi assumano un carattere diverso. La bellezza di tutto ciò è che, sebbene i sogni che avevo per me stessa fossero grandi ed emozionanti, in qualche modo erano comunque inferiori a ciò che Dio sta facendo oggi con il mio cuore. Ciò che sta facendo con me adesso è più bello ed emozionante del modo in cui avrei potuto immaginare lo svolgersi della mia vita. È strano dire questo di una vita domestica?Pensavo di sapere in cosa mi trovavo quando ho lasciato il lavoro per stare a casa con i nostri figli. Dall'esterno, la mia vita appare come immaginavo che sarebbe stata. Il contenuto delle mie giornate, la routine, i compiti che compongono il mio lavoro a casa nostra: tutto questo è come lo avevo previsto. Ciò che non avrei mai potuto prevedere è ciò che vivere questa vita mi ha dato.UNA VITA REALIZZATA E REALIZZANTEVivere ogni momento delle mie giornate con i miei figli è rifugiarsi nel piccolo monastero nascosto della nostra casa. Lontano dal mondo pratico del lavoro fuori casa. Il lavoro che oggi riempie la mia giornata è sacro. Questo perché il lavoro di una madre non consiste nei compiti - i tanti compiti - che richiedono attenzione quotidiana o addirittura oraria. Il lavoro di una madre è essere. Per stare con i miei piccoli. Essere braccia calde per abbracciare e confortare. Semplicemente guardare, ancora e ancora, e gioire di chi sono queste persone. Vedere con meraviglia che Dio ha creato questo bambino stupefacente. Gioire con Gesù mentre guardi questo bambino crescere.Alcune volte stare a casa con i figli sembra troppo pesante. Potrebbe apparire faticoso rinunciare a distrazioni, schermi, dipendenza dalla realizzazione - a volte sembra di morire di fame. Ma poi, una piccola mano si avvolge attorno al mio dito. Mia figlia mi avvicina il viso con entrambe le mani. Sono questi i momenti che il mio cuore si scioglie e tutto diventa facile e naturale.Sono felice di aver avuto quei momenti in cui non riuscivo a respirare. Più che felice, sono sollevata. Dal momento in cui la linea del test è diventata rosa, il desiderio profondo del mio cuore è stato quello di stare con i miei figli. Se non fosse stato per quei momenti di lotta, non so se avrei avuto il coraggio di onorare quel desiderio. Quei momenti mi hanno dato chiarezza, coraggio e creatività. Il fatto di aver quasi perso la vita mi ha fatto riflettere su come voglio trascorrerne il resto. Mi ha reso abbastanza coraggiosa da rivendicarlo e mi ha dato il potere di cercare qualcosa di meglio.Mi rivolgo a ogni donna che ha un desiderio nel cuore, un desiderio per il bene e il bello. Non lasciare che la paura, il dubbio, l'ansia o qualsiasi altra cosa appaia così grande da oscurare la tua vocazione. Se hai difficoltà a vedere, se hai bisogno di chiarezza, coraggio o creatività, spero che ti allontanerai dal caos di questa vita e ti prenderai un po' di tempo per respirare. Respira e ascolta. Ascolta il sussurro di Dio nel silenzio. Permettigli di travolgerti e di cambiarti. Puoi realizzare questa chiamata. Sei pronta?

Dummy System
Pensavo fosse amore, invece era il Fourth Impact / Evangelion 3.0 pt.7 - Episodio 43

Dummy System

Play Episode Listen Later Nov 25, 2024 83:26


“Qui la situazione sembra parecchio incasinata” riassume abbastanza bene quest'ultima (sì, questa volta per davvero) parte dell'analisi del terzo film del Rebuild – Evangelion 3.0 You Can (Not) Redo. L'unità 13 si risveglia e apre le porte del Guf, Kaworu commette un piccolissimo errore di valutazione, Asuka fa quel che può e, mentre Mari manda Shinji “a capire come va il mondo”, a noi basterebbe capire come va il Fourth Impact!Se ci supporti su Patreon, puoi ascoltare un contenuto bonus di chiacchiere in libertà registrato subito dopo la fine dell'episodio: puoi trovarlo qui ♥Patreon (per sostenerci): dummysystemInstagram (per scriverci): dummy.systemSito (per leggerci): dummy-system.com

Rame
Episodio 87: Il prezzo che pago per aver scelto di lavorare nella cultura

Rame

Play Episode Listen Later Oct 22, 2024 13:30


Michela Cesaretti ha 57 anni e vive a Roma. È cresciuta in una famiglia che aveva pochi soldi, ma in un contesto in cui i soldi erano poco importanti. Perché non ce li aveva nessuno e non si aveva mai la percezione di una carenza. I suoi genitori erano entrambi insegnanti ed erano cresciuti in un mondo in cui i figli facevano il lavoro dei padri. Con Michela, questo meccanismo si interrompe. Le dicono che deve scegliere il lavoro che l'appassiona e lei si laurea in Lettere, con indirizzo Discipline dello Spettacolo. Michela, sia prima sia dopo la laurea, sperimenta diversi lavori nel mondo culturale, senza mai avere entrate davvero regolari. E benché non avesse una particolare vocazione alla libera professione, capisce che l'unico modo per lavorare con la cultura e con lo spettacolo è aprire la partita Iva. In questa dimensione professionale, dentro la quale mette tutta la sua passione, Michela però si sente scomoda dal punto di vista finanziario, perché i compensi non sono commisurati alla mole di lavoro. E le tasse «sembravano sempre una cosa fuori misura rispetto a quello che guadagnavo in un anno», racconta. «Quando bisognava fare la dichiarazione dei redditi provavo sempre uno stupore incredulo. Pensavo di essere incapace». Durante la pandemia, momento drammatico per tutti gli artisti, Michela attiva un servizio di teatro delivery, in cui va a raccontare storie a domicilio. Più che mai si rende conto del potere delle storie e del valore che ha il suo lavoro. Eppure, proprio quando percepisce l'importanza di ciò che fa, Michela prende atto che i beneficiari del suo lavoro faticano ad attribuire a esso un valore economico: «Vi ho scritto che avrei voluto fare questa intervista dopo aver detto sì a una persona che mi ha chiesto di andare a raccontare gratuitamente, in una situazione socialmente complessa. Tendenzialmente mi sono imposta di non accettare, ma ogni tanto cedo perché riconosco la potenza del racconto». In questo contesto difficile, Michela oggi desidera soltanto una cosa: essere chiamata per fare ciò che ama e percepire un giusto compenso per vivere una vita dignitosa. 

Monologato Podcast
Tony Effe X 64 Bars Red Bull - 64 BARRE DI VERITÀ (LAX, FT Kings)

Monologato Podcast

Play Episode Listen Later Sep 17, 2024 4:28


Pensavo fosse uscito solo lo spoiler... Vabbè ho lo stesso parere Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Le parole che non hai mai letto
Episodio 1361 - Hai paura? spesso. #4tu #notte #pensieri

Le parole che non hai mai letto

Play Episode Listen Later Sep 16, 2024 5:27


Pensavo stanotte a tutti i km di discorsi inutili che abbiamo fatto in vita...a tutte le volte che abbiamo parlato del più e del meno per evitare domande scomode.....ecco di cosa parla questo episodio.

Uno, nessuno, 100Milan
La pressione su Sangiuliano per le dimissioni da ministro

Uno, nessuno, 100Milan

Play Episode Listen Later Sep 5, 2024


In studio l'analista Andrew Spannaus con il quale commentiamo sia la stretta attualità internazionale sia quella interna, in particolare il caso che sta investendo il ministro Sangiuliano. Ospitiamo poi il cappellano del carcere minorile Beccaria che ha avuto un lungo colloquio con Riccardo, il ragazzo 17enne di Paderno che ha ucciso a coltellate i genitori e il fratello: "Pensavo che uccidendoli io avrei potuto vivere in un mondo libero".

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Strage Paderno, il 17enne: “Non pensavo di arrivare a uccidere”. Pm chiedono convalida dell'arresto

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Sep 3, 2024 1:45


Nuove dichiarazioni del 17enne che, a Paderno Dugnano, ha confessato di aver ucciso, nella notte tra sabato e domenica, il padre, la madre e il fratello di 12 anni.

Pillole di Cinema
Selvaggi, pensavo fosse solo una perla del trash, ma invece...

Pillole di Cinema

Play Episode Listen Later Aug 15, 2024 20:44


Altre pillole di cinema : https://www.youtube.com/watch?v=8MeBvF4yO6I&list=PLpMrMjMIcOkk8-RlSqEaHmqk02XM4EuU6&index=1&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria

Rame
Episodio 79: Quando ho imparato a dire No al "cattivo" lavoro

Rame

Play Episode Listen Later Jul 3, 2024 13:53


Vanessa Bocchi oggi ha 36 anni, vive a Catania ed è una libera professionista. Questa formula, che per molti è un ripiego o una condanna, per lei è la conquista di una dimensione in cui finalmente sentirsi comoda. Nata e cresciuta a Mantova, grazie al sostegno dei genitori frequenta un'università privata a Milano, e successivamente la London School of Journalism a Londra. Quando rientra in Italia, sceglie di cercare lavoro a Milano. E lo fa inseguendo il modello professionale di suo padre, che ha fatto carriera nella stessa azienda in cui ha cominciato a lavorare. «Pensavo che per riuscire bene nel lavoro avrei dovuto fare come lui, cercare sempre il tipo di lavoro col contratto a tempo indeterminato». I compensi che Vanessa riceve, però, non rispecchiano il prestigio dei contesti in cui lavora. Né tantomeno bastano per vivere a Milano. Così è costretta a chiedere soldi a casa. «Questo faceva sì che non fossi mai libera di prendere un'iniziativa. Magari avevo il desiderio di aprire un'associazione o qualcosa di mio, e non lo potevo mai fare». La frustrazione legata alle condizioni in cui svolge il suo lavoro le provoca veri e propri sintomi fisici. «Non sono mai riuscita ad accettare lo stare in un ufficio otto ore per lavorarne cinque e che quindi il mio tempo non valesse. Mi veniva la febbre e una volta sono anche finita in pronto soccorso». L'insoddisfazione di Vanessa è oggetto di frequenti discussioni con suo padre. «Mi ricordo che una volta mi disse: “Il mio problema non è darti i soldi. Il fatto è che io voglio vederti felice. Mentre a ogni lavoro che fai non sei felice”». Solo dopo un confronto a cuore aperto col padre, Vanessa inizia a fare ciò che la fa sentire bene. E come prima cosa, intraprende la libera professione e impara a dire no al lavoro malpagato o alle richieste improprie. «Chi ha il privilegio, come ce l'ho avuto io, è giusto che sappia dire di no, perché se no lo usi male questo privilegio». Con questo nuovo mindset Vanessa guadagna la stessa cifra che guadagnava prima ma lavorando la metà del tempo e con persone molto rispettose e accoglienti, in un ambiente molto sano. «Ho cominciato ad avere uno stile di vita sostenibile e non ho smesso di ritenere il lavoro importante, perché per me è un modo di contribuire alla società». --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/rame-platform/message

Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta
Ep. 153 - Come ho creato il mio business da zero (Intervista a Giada Vettorato)

Healthy Busy Life - Cambia la tua vita, un'abitudine alla volta

Play Episode Listen Later Jun 17, 2024 29:39


Quando ho iniziato a lavorare come coach il mio punto di partenza è stato la nutrizione; ma oggi a distanza di sei anni il mio business si è allargato notevolmente, non solo in termini di community, ma soprattutto per i percorsi che offro e per il focus che sto dando alla mia attività. E molto di quello che faccio oggi si è definito lungo la strada, sono idee che hanno preso forma on the go. Pensavo che sarei arrivata fin qui e che ci sarebbe stato così tanto progresso nel mio futuro professionale? No. La mia visione era “irrealistica” e chi mi segue sa cosa voglio dire con questo, ma il risultato ha superato di gran lunga le aspettative.  E questo non è successo perché io sono speciale, o perché ho avuto qualcuno che mi finanziasse all'inizio della mia carriera permettendomi di “cadere in piedi”, o perché avessi già tutte le risposte, ma perché ho deciso di darmi una chance. E questo lo puoi fare anche tu. Se hai un'idea che tende a tornare, se hai un'intuizione che ti fa immaginare te stessa in un'altra vita, più autentica e appagante di quella che hai ora, dalle una chance. Come ha fatto Giada Vettorato, studentessa di Business Lab, che nell'episodio di oggi ci racconta come ha costruito da zero il suo progetto "Adolescenza Consapevole" trasformandolo in un business attraverso il quale supporta mamme e genitori in quella difficile fase che è la pre-adolescenza. Non perdertelo!

Fluent Fiction - Italian
Artful Errors: An Italian Stroll Through Piazza Navona

Fluent Fiction - Italian

Play Episode Listen Later Jun 17, 2024 15:49


Fluent Fiction - Italian: Artful Errors: An Italian Stroll Through Piazza Navona Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.org/artful-errors-an-italian-stroll-through-piazza-navona Story Transcript:It: Nella vibrante Piazza Navona, sotto un cielo azzurro, Giulia, Francesco e Lorenzo passeggiavano tra le fontane.En: In the vibrant Piazza Navona, under a blue sky, Giulia, Francesco, and Lorenzo strolled among the fountains.It: Il sole splendeva, e i turisti curiosi si fermavano ad osservare le magnifiche opere d'arte.En: The sun was shining, and curious tourists stopped to observe the magnificent works of art.It: “Giulia,” iniziò Francesco con un sorriso sicuro, “lo sapevi che Michelangelo ha dipinto la Gioconda?”En: "Giulia," Francesco began with a confident smile, "did you know that Michelangelo painted the Mona Lisa?"It: Lorenzo rise leggermente, ma Giulia, confusa, rispose: “Davvero? Pensavo fosse Leonardo da Vinci.”En: Lorenzo chuckled slightly, but Giulia, confused, responded, "Really? I thought it was Leonardo da Vinci."It: Un uomo, un artista di strada con una barba folta, ascoltava e disegnava su un grande foglio bianco.En: A man, a street artist with a thick beard, was listening and drawing on a large white sheet of paper.It: Mentre Francesco continuava a parlare, l'artista trasse delle caricature dei tre amici.En: As Francesco continued to talk, the artist started sketching caricatures of the three friends.It: “Guarda quella fontana,” disse Francesco indicando la Fontana dei Quattro Fiumi.En: "Look at that fountain," said Francesco, pointing to the Fountain of the Four Rivers.It: “È stata scolpita da Donatello, l'amico di Michelangelo che ha anche scolpito il Davide.”En: "It was sculpted by Donatello, Michelangelo's friend who also sculpted David."It: Giulia corrugò la fronte mentre Lorenzo soffocava una risata.En: Giulia frowned while Lorenzo stifled a laugh.It: “Mi sembra che il Davide sia di Michelangelo, non di Donatello.”En: "I think David was by Michelangelo, not Donatello."It: L'artista continuava a disegnare, rapido e silenzioso, catturando ogni errore con umorismo.En: The artist kept drawing, quick and silent, capturing every mistake with humor.It: Le sue mani si muovevano come il vento, e i disegni iniziavano a prendere forma.En: His hands moved like the wind, and the drawings started to take shape.It: Francesco non sembrava notare i suoi errori.En: Francesco seemed unaware of his errors.It: “Questa piazza è famosa perché Leonardo da Vinci ci abitava. Lui amava dipingere qui ogni giorno.”En: "This square is famous because Leonardo da Vinci lived here. He loved to paint here every day."It: Giulia alzò un sopracciglio. “Ma Leonardo non era di Firenze?”En: Giulia raised an eyebrow. "But wasn't Leonardo from Florence?"It: Quando finalmente l'artista completò il suo lavoro, chiamò i tre amici.En: When the artist finally finished his work, he called the three friends.It: “Venite, venite! Guardate cosa ho disegnato.”En: "Come, come! Look at what I've drawn."It: Con grande sorpresa di Francesco, le caricature mostrano tutte le sue affermazioni sbagliate.En: To Francesco's great surprise, the caricatures depicted all his mistaken statements.It: C'era un Michelangelo con la Gioconda, un Donatello scolpendo il Davide, e Leonardo che dipinge in Piazza Navona.En: There was a Michelangelo with the Mona Lisa, a Donatello sculpting David, and Leonardo painting in Piazza Navona.It: Giulia scoppiò a ridere, seguita subito da Lorenzo e dall'artista.En: Giulia burst out laughing, quickly followed by Lorenzo and the artist.It: Francesco si grattò la testa, un po' imbarazzato ma anche divertito.En: Francesco scratched his head, a bit embarrassed but also amused.It: “Forse ho bisogno di un'altra lezione di storia dell'arte,” ammise con un sorriso.En: "Maybe I need another art history lesson," he admitted with a smile.It: L'artista diede i disegni ai tre amici.En: The artist gave the drawings to the three friends.It: Giulia li guardò con affetto, e poi disse a Francesco: “Apprezzo il tuo sforzo. È il pensiero che conta.”En: Giulia looked at them fondly, then said to Francesco, "I appreciate your effort. It's the thought that counts."It: Tutti e tre risero insieme, mentre il sole si abbassava lentamente sull'orizzonte romano.En: All three laughed together as the sun slowly set on the Roman horizon.It: La Piazza Navona rimaneva viva, piena di gente e storie da raccontare.En: Piazza Navona remained alive, full of people and stories waiting to be told.It: E così, tra risate e arte, i tre amici continuarono la loro passeggiata, più uniti che mai.En: And so, amidst laughter and art, the three friends continued their stroll, more united than ever. Vocabulary Words:vibrant: vibrantestrolled: passeggiavanofountains: fontanemagnificent: magnificheconfident: sicurocurious: curiosiobserve: osservareworks of art: opere d'arteconfused: confusaresponded: risposecaricatures: caricaturefrowned: corrugò la frontestifled: soffocavasilent: silenziosocapturing: catturandomistakes: erroristatements: affermazionichuckled: rise leggermentesketching: trassethick beard: barba foltasheet of paper: foglio biancopointing: indicandosculpted: scolpitaquick: rapidoeyebrow: sopracciglioembarrassed: imbarazzatoeffort: sforzoimpressed: apprezzothought: pensieroamused: divertito

Essay Podcast
ESSAY APRIL 2024 - La mia Guerra Civile Interiore - Amjed B, Texas, Stati Uniti

Essay Podcast

Play Episode Listen Later Apr 11, 2024 8:19


Quando ero entrato da poco nella Fratellanza, avevo sentito questa frase che mi aveva fatto ridere: “Sono un narcisista che si disprezza”. Pensavo sì che fosse una frase divertente, ma volevo anche piangere per quanto fosse vera per me. Sono un sessodipendente e mi sono pienamente guadagnato un posto nelle stanze di SA. Ho una malattia progressiva, incurabile e mortale - una vera malattia dell'anima. Per un incomprensibile miracolo, il Programma mi ha aiutato a trovare la mia strada verso un Potere Superiore che mi ha riportato alla ragione. Certo, tutto quello che ho è una tregua quotidiana dipendente dalla mia condizione spirituale, ma per me rimane un assoluto miracolo. L'altra parte della mia storia è che sono anche un vulcano di rabbia. Il mio disprezzo per me mi ha portato su una strada mortale di rabbia furibonda con in più qualche tentativo di suicidio.

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
ESPRESSIONI italiane sul Dolce Far Niente

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Apr 8, 2024 11:46


In un mondo che corre veloce, dove il ticchettio dell'orologio scandisce i ritmi frenetici della vita quotidiana, la cultura italiana ci offre un ricco repertorio di espressioni che invitano al relax, per ricordarci l'importanza di trovare momenti di pausa e di piacere tra gli impegni di tutti i giorni. Come Esprimere il Relax in italiano 1. STACCARE LA SPINA Cosa succede quando si stacca la spina a un elettrodomestico? Smette di funzionare, e “si riposa”, no? Bene, la stessa cosa vale anche per noi esseri umani, in senso figurato. Questa espressione indica la sensazione di relax in cui è possibile estraniarsi e allontanarsi dal mondo esterno e ricaricare le proprie batterie e la propria energia. Esempio: Ogni volta che ho bisogno di staccare la spina, vado in montagna. 2. RICARICARE LE PILE Questa espressione significa fare una pausa per recuperare le energie perse. Come si fa con le pile scariche, che si attaccano alla corrente per dar loro nuova energia. Esempio: Questi ultimi mesi sono stati davvero stressanti. Adesso ho bisogno di ricaricare le pile prima di cominciare di nuovo! 3. FARE UNA PENNICHELLA La pennichella è il riposo che si fa nelle prime ore del pomeriggio (chiamato anche “pisolino”), dopo pranzo, generalmente di breve durata. Si può usare l'espressione “fare una pennichella” anche per altri momenti della giornata, ogni volta che si ha bisogno di qualche minuto con gli occhi chiusi per recuperare le forze. Esempio: Quando mi sento sopraffatta dal lavoro, faccio una pennichella e mi riprendo subito! 4. PRENDERSELA COMODA Questa espressione indica il fare tutto con molta calma, senza fretta, procrastinando il più possibile e riducendo al minimo lo stress. Esempio: Abbiamo chiuso l'affare con i nuovi clienti e abbiamo guadagnato un bel po'… Adesso possiamo prendercela comoda per qualche settimana. 5. RELAX TOTALE! Questa espressione enfatizza una sensazione di profondo relax, durante la quale non si vuole fare proprio nulla. Esempio: Finalmente sono arrivate le ferie! Da domani relax totale! Si dorme tutto il giorno e non si pensa al lavoro! 6. PERDERE LA COGNIZIONE DEL TEMPO Questa espressione indica l'essere in uno stato di tale rilassamento che provoca un disorientamento momentaneo: non ci si rende conto di che ore siano e di quanto tempo sia passato dall'ultima volta che un'attività è stata svolta. Esempio: L'altro giorno, nel pomeriggio, ho dormito così tanto che quando mi sono svegliata avevo perso proprio la cognizione del tempo. Pensavo che fosse già la mattina dopo! 7. ESSERE SULLE/TRA LE NUVOLE Guardare le nuvole da vicino provoca sicuramente una sensazione di relax, ad esempio quando siamo su un aereo. Questa espressione indica la sensazione di profondo relax in cui si è completamente lontani dal mondo e non ci si rende conto della realtà circostante. Come se non si vivesse più sulla Terra ma, appunto, tra le nuvole. Esempio: Sveglia! Ti sto parlando ma sembra che tu sia tra le nuvole! 8. MERITATO RIPOSO ! Questa è un'esclamazione usata quando si viene fuori da una situazione pesante e stancante e ci si sente di meritare del buon relax. Esempio: Aaaah! Finalmente abbiamo finito il video! Meritato riposo! 9. LASCIARSI ANDARE Questa espressione indica il “rilassarsi” nel senso di non pensare più a niente e cadere in una sensazione di abbandono totale. Esempio: Sei troppo tesa: lasciati andare per una volta! Vedrai che le cose si sistemeranno! 10. ANDARCI PIANO Questa espressione significa fare tutto con calma per non ritrovarsi stressati o, se lo si è, per ridurre al minimo lo stress. “Andarci piano con qualcosa” significa “procedere con moderazione”, “comportarsi con cautela”. Esempio: Ti stai preoccupando troppo in questo periodo… Vacci piano! Altrimenti la tua salute ne risente!

Monologato Podcast
Ultimo, Geolier - L'Ultima Poesia

Monologato Podcast

Play Episode Listen Later Mar 22, 2024 4:39


Quando tu sola te ne vaje, tu sola te ne tuorne Nun t'annasconnere che ‘o ssaje, t'arragge e nun t'adduorme Na vita nn'è abbastanza pe te conoscere in fondo Visto ca tu nun pirmitte maje a nisciuno d'o fà Essere nuje è difficile p'cché sapimmo si ce vene ditta na bucia oppure na verità Na notte ca nun schiara e ‘sti penziere se ne fujeno N'abbraccio brucia ‘e mmane, staje lontano o te n'hê fuje da me E certi vote no, nun è accussì difficile A stà ‘nzieme a te equivale a vivere e a m'accidere T'annammure p'cché nn'vuò stà tu sola Ma staje sola pur si staje cu'mmé Comme vuò ca te vogghio bene Si ogne abbraccio è na catena all'anema? Cancella tutt'cose, ‘o munno nun esiste, però esiste ancora tu E t'agg scritt l'ultima poesia T'annammure p'cché nn'vuò stà cu'tte Nn'criscimmo maje pecché criscimmo troppo ampress ‘O male è sempe ‘o stesso, però tu ‘o guarde diverso Simmo jute ô manicomio cchiù ‘e na vota Nun vide che è fernut? Na canzone senza note E non pazziammo cchiù i' e te, e non m'hê ditto cchiù p'cché Te ne si juta luntana ‘a me, i' luntano ‘a te Nun voglio stà pe nu juorno ‘e cchiù Ca alla fine non è o'ver che nuje murimm Nuje ce sceglimmo a chi purtà cu nuje ‘int'a n'ata vita Facimmo ammore, ma è na guerra o c'assumiglia Te cunuscevo prima ‘e te cunuscer pe finta Pero nn'fa niente, no, nun è accussì difficile A stà ‘nzieme a te equivale a vivere e a m'accidere T'annammure p'cché nn'vuò stà tu sola Ma staje sola pur si staje cu'mmé Comme vuò ca te vogghio bene Si ogne abbraccio è na catena all'anema? Cancella tutt'cose, ‘o munno nun esiste, però esiste ancora tu E io ti ho scritto l'ultima poesia perché Pensavo che così non ti scordavi me, ma io scordavo te È una finta verità che mi brucia ma guarisce il cuore T'annammure p'cché nn'vuò stà tu sola Ma staje sola pur si staje cu'mmé Comme vuò ca te vogghio bene Si ogne abbraccio è na catena all'anema? Cancella tutt'cose, ‘o munno nun esiste, però esiste ancora tu E t'agg scritt l'ultima poesia T'annammure p'cché nn'vuò stà cu'tte #Ultimo #Geolier Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Parlandom - parole random
Ep. 146 - Calesse

Parlandom - parole random

Play Episode Listen Later Mar 9, 2024 20:18


"Pensavo fosse amore... invece era un calesse" - film di Massimo Troisi del 1991. Secondo wikipedia, alla domanda "Perché proprio un calesse?", il regista avrebbe risposto: "Per spiegare al meglio la delusione di un qualcosa le cui aspettative non sono state mantenute, poteva essere usato un qualsiasi altro oggetto, una sedia o un tavolo, che si contrappone come oggetto materiale all'amore spirituale che non c'è più. Mi piaceva e poi si possono trovare tante cose con il calesse: si va piano, si va in uno, si va in due, ci sta pure il cavallo... Quando non è più amore ma «calesse», bisogna avere il coraggio della fine, piano piano, con dolcezza, senza fare male... ci vuole lo stesso impegno e la stessa intensità dell'inizio. Le storie d'amore non mancano mai nei film, quindi farne un'altra mi sembrava una cosa né stupida, né eccezionale ma raccontata in questi termini mi incuriosiva.". Ma a quanto pare è una citazione senza fonte, rimarremo col dubbio se l'abbia detto o meno...| Libro:Me -> Asterix e il giro di Gallia - René Goscinny, Albert Uderzo |Pi -> Pollon - scritto e disegnato da Hideo Azuma || Canzone:Me -> Caresse sur l'océan - Bruno Coulais, Les Petits Chanteurs de Saint-Marc (colonna sonora de Les Choristes) -> Spotify |Pi -> Now we are free - Lisa Gerrard, Hans Zimmer, Gavin Greenaway -> Spotify || Film:Me -> Cars - Motori ruggenti (Cars) - diretto da John Lasseter |Pi -> Hunger Games: La ragazza di fuoco - diretto da Francis Lawrence |Siamo su• Facebook• Instagram • Telegram• Playlist Spotify: Parole d'Autore - Canzoni random del Parlandom PodcastPuoi recensirci da telefono su Spotify, oppure su Podcast Apple| Fonti: Calesse, Biga (mezzo di trasporto), Biga (alimento), Mito del carro e dell'auriga|| Sigla: Whiskey Blues - Ilya Truhanov

Corriere Daily
Cos'è un medico. E cos'è Sanremo: Beppe Severgnini risponde ai vostri vocali

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Feb 17, 2024 16:48


Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Giorno per giorno»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.I link di corriere.it:Test di Medicina, torna il «Concorsone»: ecco come sarà quest'annoRapina al Valecenter, la commessa della gioielleria in ostaggio: «Pensavo di morire»Facebook ha compiuto 20 anni: ha ancora senso stare sul social network?

Le parole che non hai mai letto
Episodio 1141 - "Il segreto per essere felici è che nessuno ti può insegnare a esserlo" 4tu

Le parole che non hai mai letto

Play Episode Listen Later Feb 7, 2024 8:13


Pensavo a tutte quelle persone che dall'oggi al domani diventano life's coach...tutti con le stesse frasi (chiedimi come...), la stessa tipologia di foto e gli stessi discorsi.. Penso che nessuno ti possa insegnare a essere felice....ognuno di noi deve trovare la propria formula. La mia è questa...50% fortuna 25% sapersi accontentare 25% capire che tante cose sono solo fesserie.

Acceleratore di apprendimento dello spagnolo
Impara lo spagnolo: Coffee Shop

Acceleratore di apprendimento dello spagnolo

Play Episode Listen Later Jan 7, 2024 3:26 Transcription Available


Questo episodio ti espone a frasi, ripetute in italiano e spagnolo, per migliorare il tuo vocabolario spagnolo e aiutarti ad esprimerti in spagnolo. Questi episodi hanno lo scopo di accompagnare e accelerare i tuoi studi di lingua spagnola esistenti, sia che tu stia utilizzando un'app come DuoLingo, sia che tu sia iscritto a un corso di spagnolo più formale. Più esponi il tuo cervello all'audio spagnolo, più velocemente imparerai. Visualizza l'elenco completo delle frasi italiane e spagnole in questo episodio. Contattaci con feedback e idee: languagelearningaccelerator@gmail.com Frasi in questo episodio: Vorrei un cappuccino. Puoi fare un cappuccino con ghiaccio? Quanti colpi di espresso contiene? Hai del caffè decaffeinato? È possibile renderlo metà caffeina e metà decaffeinato? Posso pagare in contanti? Ops! Pensavo di avere più soldi. Accettate carte di credito? C'è un posto dove posso caricare il mio telefono? Qual è la password del Wifi qui? Vorrei ordinare un panino al tacchino e delle patatine. Il caffè è ottimo, grazie mille per averlo fatto per me. Sto aspettando qualcuno, un bel ragazzo alto con i capelli neri. Se entra, potresti dirgli dove sono seduto? Oggi avremo una riunione di lavoro. Questo posto è perfetto per il coworking. Grazie mille, probabilmente ci rivedremo domani!

Acceleratore di apprendimento dell'inglese
Impara l'inglese: Coffee Shop

Acceleratore di apprendimento dell'inglese

Play Episode Listen Later Jan 7, 2024 3:21 Transcription Available


Questo episodio ti espone a frasi, ripetute in italiano e in inglese, per migliorare il tuo vocabolario inglese e aiutarti ad esprimerti in inglese. Questi episodi hanno lo scopo di accompagnare e accelerare i tuoi studi di lingua inglese esistenti, sia che tu stia utilizzando un'app come DuoLingo, sia che tu sia iscritto a un corso di inglese più formale. Più esponi il tuo cervello all'audio inglese, più velocemente imparerai. Visualizza l'elenco completo delle frasi in italiano e inglese in questo episodio. Contattaci con feedback e idee: languagelearningaccelerator@gmail.com Frasi in questo episodio: Vorrei un cappuccino. Puoi fare un cappuccino con ghiaccio? Quanti colpi di espresso contiene? Hai del caffè decaffeinato? È possibile renderlo metà caffeina e metà decaffeinato? Posso pagare in contanti? Ops! Pensavo di avere più soldi. Accettate carte di credito? C'è un posto dove posso caricare il mio telefono? Qual è la password del Wifi qui? Vorrei ordinare un panino al tacchino e delle patatine. Il caffè è ottimo, grazie mille per averlo fatto per me. Sto aspettando qualcuno, un bel ragazzo alto con i capelli neri. Se entra, potresti dirgli dove sono seduto? Oggi avremo una riunione di lavoro. Questo posto è perfetto per il coworking. Grazie mille, probabilmente ci rivedremo domani!

Essay Podcast
ESSAY DECEMBER 2023 - Avere a che fare con il mio dolore - Per quanto riguarda quello

Essay Podcast

Play Episode Listen Later Dec 9, 2023 6:38


Prima di partecipare a SA ho provato molte volte a smettere di agire ma niente ha mai funzionato per me, quindi ero solita ripetermi che non c'era recupero quando ascoltavo storie di persone in recupero. Pensavo al recupero come se fosse niente!

Disciplina Dolce - Il Podcast di Elena Cortinovis
Ep. 100 - Non ho più niente da dirti

Disciplina Dolce - Il Podcast di Elena Cortinovis

Play Episode Listen Later Nov 14, 2023 16:38


99 episodi del podcast. 165 articoli sul blog. 16 corsi. 7 eBook. 3 Libri. 40 ore di Masterclass e Webinar. 1160 post su Instagram. Pensavo di non aver nient'altro da dirti, ma forse mi sbagliavo. ⚠️La DOLGE GUIDA ha riaperto le iscrizioni: usando il codice "DISCIPLINADOLCE" hai il 10% di sconto sul corso, e in omaggio il webinar e l'eBook sulla rabbia dei genitori! CLICCA QUI PRIMA CHE I POSTI ESAURISCANO!⚠️

3' Grezzi di Cristina Marras
3' grezzi Ep. 680 Ingresso vietato ai turisti

3' Grezzi di Cristina Marras

Play Episode Listen Later Nov 10, 2023 3:00


Un locale dove i turisti non sono graditi, non in quanto turisti ma perché è un locale dove si parla solo ed esclusivamente in giapponese. Un locale che non vuole perdere la propria essenza, dove chi entra deve conoscere non solo la lingua ma anche tutte le regole (scritte e non scritte) di come ci si comporta in Giappone. Tanto di cappello per chi non vende anima e tradizioni per due soldi. Quando l'ho visto il mio primo pensiero è stato, che bello se anche nella mia città ci fossero posti così!TRASCRIZIONE [ENG translation below]Questa è la mia seconda volta in Giappone. La prima volta venni in Giappone una decina d'anni fa. Ho notato che il posto è molto cambiato, non il posto in sé, ma sono cambiati i flussi turistici.Quando venni la prima volta in Giappone non dico che io fossi l'unica turista, però si vedevano veramente pochi, pochi, pochi, pochi turisti, giusto a Tokyo qualcuno, invece adesso in alcuni posti, soprattutto quelli più turistici, sembra di essere quasi a Venezia, avete presente? Centinaia di persone che seguono quello con la bandiera davanti, le guide turistiche e soprattutto, ahimè, un sacco di italiani. Si sentono le parlate e si vede questi qua che sono sempre preoccupati. oddio, dove ci troviamo se ci perdiamo? Ah, ma dove è questa? Ma dove è quest'altra? Ma dove siete finiti? Ah, ma dobbiamo stare insieme, non andate via, non staccatevi dal gruppo. Ecco, questi sono i problemi dei turisti italiani che ho incrociato.Pensavo fosse una mia impressione, quindi sono andata un po' a cercarmi le percentuali, effettivamente negli ultimi dieci anni c'è stato un aumento vertiginoso nel numero di turisti arrivati in ingresso in Giappone, tanto che il governo ha deciso di mettere un limite perché il Giappone è un arcipelago, un arcipelago di isole non solo, ma ha un ecosistema molto particolare è soggetto a un sacco di problemi di natura, terremoto maremoto eccetera tant'è che tutti i luoghi pubblici, non so le case private ma tutti tutti tutti tutti tutti i luoghi pubblici, hanno l'allarme, un sistema di allarme: c'è una grande sirena rossa, vicino c'è un altoparlante, immagino che in caso di disastro vengano date indicazioni su quello che si deve fare, e anche un po' sparse in giro per la città, ci sono delle indicazioni per i turisti, cosa fare in caso di disastro.Oggi, mentre passeggiavo ho visto un cartello che mi è piaciuto molto, un cartello che diceva, "non sono" (era un ristorante anche molto bello, sembrava da fuori) e c'era scritto: l'ingresso è riservato solo ai giapponesi, non si servono i turisti, si fa eccezione solo per per i turisti che vengono raccomandati da persone giapponesi e qui dentro si parla solo ed esclusivamente giapponese.Ecco, tanto di cappello è un cartello che mi ha fatto piacere perché mi ha fatto capire che, a differenza dell'Italia, a differenza di Cagliari, la mia città che conosco molto bene, qui si cerca di mantenere la caratteristica che rende il posto tale. Non ci si vuole asservire ai fantomatici turisti e le persone che abitano qua continuano a fare i fatti loro, i cavoli loro, senza preoccuparsi. Ecco. Tanto di cappello. Bravi, continuate così.TRANSLATIONThis is my second time in Japan. I first came to Japan about ten years ago. I noticed that the place has changed a lot, not the place itself, but the tourist flows have changed.When I first came to Japan, I'm not saying that I was the only tourist, however, you could see really few, few, few tourists, just in Tokyo a few, instead now in some places, especially the more touristy ones, it almost feels like Venice, you know? Hundreds of people following the one with the flag in front, the tour guides and especially, alas, a lot of Italians. You can hear the talk and you can see these guys who are always worried. Oh dear, where do we meet if we get lost? Ah, but where is this person? But where is this other one? But where did you go? Ah, we have to stay together, don't go away, don't break away from the group. Here, these are the problems of the Italian tourists I crossed paths with.I thought it was my impression, so I went a to look up the percentages, actually in the last ten years there has been a dramatic increase in the number of tourists coming into Japan, so much so that the government decided to put a limit because Japan is an archipelago, an archipelago of islands not only, but it has a very particular ecosystem is subject to a lot of problems of nature, earthquake tidal wave and so on so much so that all public places, I don't know private homes but all all all all public places, have alarm, an alarm system: there is a big red siren, nearby there is a loudspeaker, I guess in case of disaster directions are given on what to do, and also a little bit scattered around the city, there are directions for tourists, what to do in case of disaster.Today while I was walking around I saw a sign that I really liked, a sign that said, "we aren't" (it was a very nice restaurant, it looked very nice from the outside) and it said: the entrance is only for Japanese people, no tourists are served, exceptions are made only for tourists who are recommended by Japanese people, and only and exclusively Japanese is spoken in here.Here, hats off is a sign that made me happy because it made me realise that, unlike Italy, unlike Cagliari, my city that I know very well, here they try to maintain the characteristics that make the place what it is. They do not want to enslave to the phantom tourists, and the people who live here continue to mind their own business, their own business, without caring. Here. My hat is off to you. Well done, keep up the good work.

Flamenco Chiavi in Mano podcast
#100 Le peñas flamencas e il flamenco - Flamenco Chiavi in Mano

Flamenco Chiavi in Mano podcast

Play Episode Listen Later Nov 6, 2023 17:05


Le peñas flamencas sono circoli culturali in cui la gente si riunisce per scopi legati al flamenco, ma anche ad altro: cultura, socializzazione, persino sedersi ad un tavolo e bere o mangiare in compagnia. Si trovano centralmente in Andalusia, ma un po' ovunque in Spagna (e oggi, nel mondo).Sono il cuore della tradizione del flamenco, poiché grazie alle peñas il cante, che è la parte più centrale a cui si dedica l'attività dei circoli è stato tramandato non solo dai professionisti ma anche dalla gente comune. In una peñas flamenca è possibile ascoltare il cante di qualcuno che di professione fa tutt'altro. che magari non canta neppure benissimo, ma che ricorda cantes antichi, a volte ormai scomparsi o dimenticati perché non incisi o non rappresentati in spettacoli più "ufficiali"- Qualcuno che canta come cantava suo nonno o un vicino di casa tanto tempo prima. E che, avendolo vissuto di prima mano, ce ne possa dare un esempio e farci capire. In una peña è anche possibile discutere del flamenco, confrontarsi, e avvicinare il flamenco storico con le nuove tendenze. A volte avvicina generazioni diverse accomunate dalla passione per il cante.Spesso le peñas invitano cantaores anche di primissimo rilievo ed organizzano spettacoli, dando alla popolazione la possibilità di ascoltare un flamenco anche di grande qualità senza doversi spostare dal paese e senza dover comprare il biglietto di ingresso in un grande e costoso teatro. Oggi è spesso difficile invitare bravi cantaores nelle peñas, perché hanno dei costi molto alti, e quindi è possibile invitarli solo se i cantaores accettano di adeguare il proprio tariffario al budget delle peñas.A volte le feste di paese possono ospitare uno spettacolo di flamenco solo grazie allo sforzo economico e anche pratico ed organizzativo delle peñas del paese. Dovrebbero essere le istituzioni a sostenere le peñas, ma a volte succede il contrario.Attenzione a non aspettarsi di trovare necessariamente il baile inuna peña flamenca: solitamente il baile non è presente, o magari vi si tengono soltanto corsi di Sevillanas per i bambini del paese.Un'altra qualità delle peñas è quelle di essere un palcoscenico per i nuovi talenti, nel quale i giovani cantaores si possono confrontare con persone anziane e imprare dalla loro esperienza, in situazioni abbastanza informali da essere tranquillizzanti, ma non così leggere come potrebbe accadere in un salotto privato o un bar.Dato che in Spagna c'è stata una dittatura fino al 1975, non era possibile riunirsi, per cui anticamente si organizzavano riunioni informali, a casa di qualcuno, in spazi privati, quasi clandestinamente. E lì si riunivano le persone ad ascoltare il cante. Addirittura c'è una peña di Moron de la Frontera, vicino a Siviglia, che si chiama Los Llorones, i piagnoni, proprio perhcé la gente vi si riuniva per ascoltare il cante e commuoversi fino alle lacrime!Oggi si studia il flamenco da internet, o da un cd, ma storicamentele peñas erano un luogo in cui era possibile ascoltare, conoscere, approfondire, riconoscere l'identità culturale del flamenco. E è importante continuare a riconoscere il loro ruolo storico.Nella mia esperienza sperimentare l'emozione enorme di sentire un cantaor non professionale cantare proprio per me in una peña andalusa perché in quel momento io, straniera ed appassionata al flamenco, ero l'ospite d'onore è stata una cosa indimenticabile. Sono Sabina Todaro mi occupo di flamenco e di danze e musiche del mondo Arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco a Milano e un lavoro sull'espressione delle emozioni attraverso le danze del mondo arabo che ho chiatamo Lyrical Arab Dance. Ai miei allievi consiglio di andare in Andalusia e cercare le peñas, entrare e farsi raccontare qualcosa sulla storia del flamenco dalle persone presenti.La prima volta che sono andata a studiare flamenco in Spagna, nel 1989, sono capitata in una peña a Jeréz de la Frontera, in Andalusia, credevo si trattasse di un posto dove vedere il baile, di una scuola di danza. E invece scoprii che si tratta di luoghi dedicati centralmente al cante. Ero abituata alla peña flamenca di Milano, creata da un gruppo meraviglioso di donne coraggiose che si sono rimboccate le maniche per portare a Milano artisti flamenchi, soprattutto bailaores, e farli esibire in spettacoli ed insegnare in qualche stage. Pensavo che la peña flamenca fosse quello anche in Spagna!Quello fu per me il primo incontro con un cante dal vivo fatto in modo informale e non professionale. Andare a cercare un cante tradizionale, non editato e corretto in sala d'incisione ci dà la dimensione di cuò che il flamenco è nella sua realtà. Alimentare la tradizione del flamenco al di fuori dei grandi teatri e delle grandi compagnie è utile ad aiutarlo a rimanere vivo. La base del flamenco deve rimanere il più ampia possibile affinché il flamenco resti vivo e... in buona salute.

Con la scusa del Marketing

Episodio 6/9: dopo aver rivalutato la decisione di continuare con l'università, accetto una proposta per lavorare come Marketing Manager di una startup e mi trasferisco a Roma. Pensavo di aver finalmente trovato la mia strada e invece... In questo episodio racconto quello che reputo il mio più grande fallimento professionale, che però ha dato il via al processo graduale di rallentamento che è ancora oggi la mia strada verso la Slow Life.

SBS Italian - SBS in Italiano
"Daniel Andrews? Non pensavo si dimettesse così presto", l'opinione di Carlo Carli

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Sep 27, 2023 19:11


A seguito dell'annuncio dell'ormai ex Premier del Victoria, abbiamo raggiunto il suo compagno di partito dal 2002 al 2010, con il quale abbiamo aperto la nostra rassegna delle reazioni del mondo politico.

Il TiraLinee
Computer Spaziale... no, niente Star Trek! (prima parte)

Il TiraLinee

Play Episode Listen Later Jul 15, 2023 80:11


Come sempre parto con un idea e poi ne finisco per concluderne un'altra. Difetto, pregio? Non lo so. Per certo mi crea del lavoro in più e più ansia. Ma va beh problemi miei.Dopo avervi parlato la volta scorsa di MacBook e Mac Studio, avevo lasciato gli Apple Vision Pro per ultimi.Pensavo che me la sarei cavata da solo ma molti sono gli aspetti che gli Apple Vision Pro sono in grado di toccare in un mercato che altri stanno provando di invadere ma che al momento solo Apple sembra aver dato un punto di vista iconico e trasformista, nel senso che può trasformare l'interazione uomo/macchina. Per questo ho chiesto a degli amici e conoscenti di darmi il loro punto di vista su questo device che come nella natura Apple o lo ami o lo odio... Niente sfumature.Il primo a rispondere alle mie domande è Alex Raccuglia, host del podcast TecnoPillz. Non servono presentazioni. Vi lascio i link dove trovarlo.TecnoPillz (podcast)TecnnoPillz (canale Telegram)Ulti.MediaIl secondo amico che si è prestato a rispondere è Davide Gatti progettista elettronico, podcaster e youtubber. Lui è l'host di Survival Hacking e del relativo canale Youtube. Eccovi i link.Survival Hacking (podcast)Survival Hacking (youtube)Il TiraLinee è un podcast indipendente realizzato da Daniele Borghi, se vuoi metterti con contatto con me, mi potete trovare qui: [my social bio]–––––––––––––––––––––––––––––– Track: The Perpetual Ticking of Time — Artificial.MusicMusic provided by Audio Library Plus Watch: https://youtu.be/vSoQgxDwxYM Free Download / Stream: http://alplus.io/PerpetualTickingOfTime ––––––––––––––––––––––––––––––Track: Like You — Declan DP [Audio Library Release]Music provided by Audio Library Plus Watch: Like You — Declan...(https://www.youtube.com/watch?v=9W5xRxY6cbo&t=0s)Free Download / Stream: [https://alplus.io/you-declan-dp]––––––––––––––––––––––––––––––Music video by The Beastie Boys performing Sabotage. (C) 2009 Capitol Records, LLC - (https://www.youtube.com/watch?v=z5rRZdiu1UE) Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

TechnoPillz
Ep. 442 "Transcriber: il weekend di lancio..."

TechnoPillz

Play Episode Listen Later Jul 13, 2023 28:08


Come è andato il weekend di lancio di Transcriber?Spoiler: DA DIO![00:01:06] Brigitte Bardot Bardot...[00:09:49] Spot[00:09:56] Il cinese d'mrd[00:11:38] I saputelli di sto c...[00:14:47] Pensavo (seee) che sarei stato breve...[00:15:21] Spot[00:15:28] Aproposito di Sciatta GPT[00:16:52] Il volto di Azzy (Azzurra) e le GenAI!TechnoPillzFlusso di coscienza digitale.Vieni a chiacchierare sul riot:https://t.me/TechnoPillzRiotSono su Mastodon: @shylock74@mastodon.unoI video di The Morning Rant sul canale YouTube di Runtime:https://www.youtube.com/playlist?list=PLgGSK_Rq9Xdh1ojZ_Qi-rCwwae_n2LmztAscoltaci live tutti i giorni 24/7 su: http://runtimeradio.itScarica l'app per iOS: https://bit.ly/runtAppContribuisci alla Causa andando su:http://runtimeradio.it/ancheio/

Off topic
Pensavo lo facessi tu

Off topic

Play Episode Listen Later Jun 24, 2023


Nel mondo del lavoro spesso incappiamo nel classico scaricabarili: in una riunione si usa il plurale oppure il futuro in modo che nessuno si prenda la responsabilità di fare una determinata cosa. La casistica è amplissima: "Faremo questo progetto", "Segniamoci questa cosa", "Poi qualcuno farà il verbale di questa riunione". E alla fine il verbale non c'è. Ma in alcuni casi il procrastinare non è fattibile, casi molto estremi, come per esempio nel caso delle spedizioni in Antartide. Se ogni persona coinvolta nel team non fa il suo, potrebbero esserci effetti molto spiacevoli. Di questo parliamo con Chiara Montanari, ingegnere, consulente e più volte parte di spedizioni in Antartide, in una in qualità di capoprogetto, che ha ideato un sistema di organizzazione per le aziende dall'intrigante titolo "Antarctic Mindset".

Fratelli di Crozza
Crozza Calenda: "Pensavo di fare politica in maniera seria, co 'na fotocopiatrice seria e un wi-fi serio..."

Fratelli di Crozza

Play Episode Listen Later Apr 27, 2023 4:48


Maurizio Crozza nei panni di Carlo Calenda in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwSee omnystudio.com/listener for privacy information.

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Le CONGIUNZIONI in ITALIANO – Grammatica italiana

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Apr 13, 2023 18:47


In questo articolo vedremo tutte le CONGIUNZIONI ITALIANE più comuni in pochi minuti: quali sono, cosa esprimono e come si usano!  Il riassunto più breve ma completo che possiate trovare! Le CONGIUNZIONI italiane più COMUNI Che cosa sono le congiunzioni? Sono parti invariabili del discorso che uniscono due frasi o due parole all'interno di una frase, creando legami logici tra gli elementi uniti.  Le congiunzioni possono essere parole singole oppure locuzioni formate da due o più parole insieme.  Qual è la funzione delle congiunzioni? Le congiunzioni italiane possono avere funzione COORDINANTE e SUBORDINANTE.  Una congiunzione è COORDINANTE quando unisce due elementi o due frasi che sono equivalenti (nel senso che hanno lo stesso valore, sono “uguali”) e che, dal punto di vista logico, sono collocabili sullo stesso piano.  Le congiunzioni coordinanti si suddividono in: CONGIUNZIONI COPULATIVE  Collegano due parole o due frasi semplicemente mettendole una di fianco all'altra.  Quelle positive sono usate in frasi affermative (e, anche, inoltre, pure, per di più …); quelle negative sono usate in frasi negative (né, neanche, nemmeno, neppure …). Mi piacciono le rose e i tulipani. È brava in tutto, anche in matematica. Non voglio cantare né ballare. Non ho mangiato nulla, nemmeno una mela. Ricorda: 1 - Quando si usano queste congiunzioni per unire elementi introdotti da preposizione, spesso ci si chiede “Devo ripetere la preposizione? O non serve?”.  Non c'è una regola esatta. Ma tendenzialmente non la si ripete se si tratta di una preposizione semplice (anche se ripeterla non è sbagliato). Invece, la si ripete se si tratta di una preposizione articolata.  Mi spiego meglio con degli esempi: Siamo già stati in Portogallo, (in) Polonia e (in) Finlandia. MA Abbiamo mandato gli inviti agli amici, ai parenti e alle persone che conosciamo bene.  La ragione per cui bisogna ripetere la preposizione articolata è perché l'articolo potrebbe essere diverso da parola a parola, come in questo caso: “agli” va bene con “amici” ma non con “parenti” o “persone”.  CONGIUNZIONI DISGIUNTIVE Collegano due parole o frasi mettendole in alternativa. Tra queste le più usate sono o, oppure, altrimenti …  Vieni in macchina o in treno? Non so se andare al cinema oppure al parco. Forse partirà stasera sul tardi; altrimenti domani. Ricorda: 1 - Da qualche anno si sente spesso, da parte degli italiani, la locuzione piuttosto che usata col significato disgiuntivo di “oppure”.  Bene, questo uso è completamente SBAGLIATO! Siete liberi di scegliere se mangiare all'esterno piuttosto che all'interno. No! In questo caso, si dovrebbe dire:  Siete liberi di scegliere se mangiare all'esterno o / oppure all'interno. Piuttosto che significa “invece di”, “anziché”. Preferiamo mangiare all'interno piuttosto che (=anziché) all'esterno. CONGIUNZIONI AVVERSATIVE Uniscono due parole o frasi mettendole in contrapposizione.  Tra queste troviamo: ma, però, tuttavia, invece, piuttosto, bensì, ciononostante, anzi …  La gonna è bella, però costa troppo. Ho sbagliato a scrivere, ma mi sono corretta. Pensavo che non mi sarebbe piaciuto, invece è stato molto bello. Ricorda: 1 - BENSÌ può essere usata solo in frasi negative, del tipo non …, bensì … Non sono andato a Roma, bensì a Milano. 2 - “Ma però” - Giusto o sbagliato? A scuola, ci dicono che “ma però” e “ma bensì” sono completamente sbagliati. L'Accademia della Crusca dice testuali parole:  < Per chiarezza si può subito anticipare che l'incontro delle due congiunzioni ma però (e di ma bensì) non è da condannare, a dispetto di quanto sostenuto da una certa tradizione grammaticale e spesso dall'educazione scolastica. > Insomma, per una serie di ragioni che non vi sto qui a spiegare, loro dicono che si possono usare.  Anche Manzoni li usava ne I promessi sposi: "Non era un conto ...

Monologato Podcast
Madame - QUANTO FORTE TI PENSAVO

Monologato Podcast

Play Episode Listen Later Mar 31, 2023 6:26


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Seahawks Nest Italia
Seahawks Nest Italia S03E27 - Pensavo meglio

Seahawks Nest Italia

Play Episode Listen Later Dec 27, 2022 51:28


Seahawks Nest Italia
Seahawks Nest Italia S03E26 - Pensavo peggio

Seahawks Nest Italia

Play Episode Listen Later Dec 20, 2022 43:31


Analisi della sconfitta in week 15

Fratelli di Crozza
Crozza Zaia: "Pensavo che la cultura fosse solo in Veneto..."

Fratelli di Crozza

Play Episode Listen Later Dec 19, 2022 4:18


Maurizio Crozza veste i panni di Luca Zaia in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwSee omnystudio.com/listener for privacy information.

Fratelli di Crozza
Crozza: "Pensavo che il Ministero della Difesa servisse per la Difesa e non per vendere armi..."

Fratelli di Crozza

Play Episode Listen Later Nov 21, 2022 5:05


Il monologo di Maurizio Crozza sul conflitto di interessi e non solo in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwSee omnystudio.com/listener for privacy information.

Mamma Superhero
Ep. 171: 3 cose che avrei voluto sapere prima di cambiare lo stile genitoriale

Mamma Superhero

Play Episode Listen Later Nov 10, 2022 20:55


Quando ho scelto di cambiare il mio stile genitoriale, abbracciando il respectful parenting, sono partita in quarta. Pensavo che con la buona volontà e qualche libro, tutto sarebbe andato per il verso giusto. Ero convinta che il cambiamento in questione avrebbe portato un miglioramento immediato nella mia famiglia. Poi, però, sono rimasta delusa. Come mai continuavo a scontrarmi con tanti ostacoli? Dovevo continuare su questa strada o abbandonare il desiderio di educare i miei figli in maniera diversa? Mi sono resa conto che per cambiare lo stile genitoriale mi serviva qualche informazione (e supporto) in più, che non si trovava necessariamente nei libri di respectful parenting. Premi play per scoprire 3 cose che avrei voluto sapere prima di avviarmi nel mio percorso di cambiamento. ***Lo sponsor di questo episodio è Nosiboo Go. Con il codice "pinguino" ottieni fino al 10 dicembre 2022 il 20% di sconto su questo utilissimo prodotto. Fai clic qui per acquistarlo: https://amzn.to/3fYxmAe *** MSH Facebook: https://www.facebook.com/mammasuperhero MSH Instagram: https://www.instagram.com/mammasuperhero/ MSH Blog:

Monologato Podcast
X Factor 2022 #XF2022 AUDITION Ep.3 - Mi aspettavo il declino, invece ho goduto

Monologato Podcast

Play Episode Listen Later Sep 30, 2022 6:32


Pensavo di finirla quest'anno e invece colpo di reni del programma. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Espressioni alternative a “WOW”: impara a parlare Italiano!

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Play Episode Listen Later Sep 6, 2022 14:28


L'esclamazione WOW è molto usata nell'italiano colloquiale per esprimere entusiasmo, meraviglia, grande sorpresa. In particolare, WOW si è diffusa in Italia grazie ai fumetti e ai telefilm per ragazzi.Però è chiaro: non è proprio una parola italiana. Anzi, nella lingua di Dante esistono tanti altri modi alternativi per esprimere queste emozioni. In questo video li vedremo insieme! P.S. Ricordate che tutte queste esclamazioni che stiamo per vedere devono essere accompagnate, nel dirle, dalla giusta intonazione enfatica! Espressioni alternative a WOW 1 – PAZZESCO! Questo simpatico aggettivo deriva dalla parola “pazzo”. Infatti esclamiamo “Pazzesco!” proprio per indicare cose o situazioni che ci sembrano surreali, assurde, incredibili, folli, sia che ci sorprendano in senso positivo sia che ci sorprendano in senso negativo. Per il primo compleanno del figlio hanno preparato dei fuochi d'artificio tutti colorati. Pazzesco! Pazzesco! Hai mangiato la pizza margherita pur essendo intollerante al lattosio?! È normale che ora tu non ti senta bene! 2 – NON CI CREDO! / INCREDIBILE! Esclamazioni usate quando non si riesce a credere ai propri occhi, o alle proprie orecchie. Lo scenario che ci si presenta davanti è talmente impensabile da non sembrare vero. In questi casi possiamo trasmettere quello che proviamo grazie a queste due espressioni equivalenti. Ho un colloquio di lavoro con una delle migliori compagnie di tecnologia del Paese! Non mi aspettavo di farcela, è incredibile! Non ci credo! Tommaso ha davvero affrontato la sua paura delle vertigini facendo un volo guidato in paracadute? 3 – CHE BELLO! Potrebbe sembrare un'espressione banale, ma in realtà è una delle esclamazioni più naturali e utilizzate nel linguaggio colloquiale per esprimere meraviglia e stupore. Quindi non poteva mancare nella lista. La usiamo quando la sensazione di meraviglia è accompagnata da contentezza ed esultanza, quindi per cose positive. Graziana, hai organizzato un pomeriggio di shopping solo per noi due? Che bello!!! Pensavo che non ti prendessi mai una pausa… 4 – NON MI DIRE! Si usa questa espressione per comunicare stupore nei confronti di una notizia o un racconto inaspettato, che ci coglie di sorpresa. Può essere usata in riferimento sia a cose positive, sia a cose negative. Attenzione: va detta direttamente alla persona che ci ha informato riguardo l'accaduto. Quindi, la si usa per cose che ascoltiamo e non la possiamo usare per esprimere generale stupore se vediamo una cosa bella, come un bel paesaggio per esempio. Ha deciso di licenziarsi e girare il mondo? Non mi dire! Pensavo che non l'avrebbe mai fatto! 5 – SONO SENZA PAROLE! A volte assistiamo a scene talmente stupide o insensate o surreali (in senso negativo) da lasciarci senza parole. Altre volte, invece, possiamo raggiungere lo stesso effetto a causa di un gesto commovente o di un regalo inaspettato. In questi casi, quando l'emozione è talmente forte da non riuscire a formulare una frase sensata, possiamo esprimere la nostra gratitudine e immensa gioia usando questa bellissima espressione. Sono senza parole! Il tuo è il regalo più bello che mi sia mai stato fatto. 6 – DICI SUL SERIO? / MA VERAMENTE? Adoperiamo una di queste due espressioni interrogative per esprimere incredulità e sbalordimento di fronte a una situazione incredibile. Sono domande retoriche, già conosciamo la risposta (sì, davvero). Anche in questo caso, ci rivolgiamo direttamente al nostro interlocutore. Dici sul serio? Hai vinto un viaggio a Ibiza dopo aver partecipato a quel programma televisivo? Ma che fortuna oh! 7 – SONO SCIOCCATO/A! L'aggettivo “scioccato” deriva dalla parola inglese “shock”, largamente utilizzata anche nella lingua italiana. Lo shock può riferirsi a uno stimolo intenso, a volte anche violento, che provoca una grande impressione improvvisa. Per questo,

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Espressioni alternative a «HO SONNO» in italiano

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Play Episode Listen Later Jun 2, 2022 12:12


Il sonno è una delle principali necessità fisiologiche dell'essere umano, con cui possiamo recuperare le energie perse durante la giornata. In italiano, quando sentiamo il bisogno di dormire, diciamo «Ho sonno!». Esistono, però, altri modi per dirlo, così da non risultare ripetitivi? Certamente! Li vedremo in questo video! In più, vi darò anche delle alternative più formali da utilizzare quando siete con qualcuno che non conoscete bene. Sarebbe infatti abbastanza scortese, in questi contesti, se all'improvviso diceste «Ho sonno!» e ve ne andaste. Tutti i modi per dire «HO SONNO!» Cominciamo prima con le alternative più colloquiali a «Ho sonno!» 1. STO MORENDO DI SONNO! Beh, si può morire di tante cose, brutte, ma certamente non di sonno! Eppure, è un modo molto comune di dire che si ha un estremo bisogno di dormire. L'esagerazione nell'espressione indica l'intensità della nostra stanchezza. Esempio: Sono tornata a casa un po' tardi ieri sera… Pensavo di essere ancora giovane e di poter reggere i ritmi della discoteca e invece stavo morendo di sonno! 2. CASCO DAL SONNO! Un altro modo, un po' meno «esagerato», per dire che si ha un estremo bisogno di dormire è proprio questo. L'espressione fa riferimento al fatto che, durante il sonno, i muscoli si rilassano e non sono più in grado di sostenere il peso del corpo; infatti, se non fosse su un letto, una persona addormentata cadrebbe. Esempio: Dopo la serata, volevamo andare a vedere l'alba, ma Alberto cascava dal sonno e quindi siamo tornati a casa. 3. MI SENTO GLI OCCHI / LE PALPEBRE PESANTI! Infatti, se si ha sonno, si avverte una sensazione di pesantezza proprio sulle palpebre e il desiderio di voler chiudere gli occhi. Esempio: Oddio il discorso del notaio è così noioso! Mi sento gli occhi pesanti! Se non la smette, tra 10 minuti mi troverete addormentata! 4. SONO IMPASTATO DI SONNO! Anche questa espressione indica l'essere molto assonnati, come se si avesse il sonno appiccicato addosso, con gli occhi pesanti e la voce lenta. Ma infatti, «essere impastato di sonno» è un'espressione che si usa anche per indicare una persona che è sempre un po' assonnata, stanca o desiderosa di dormire, in generale un po' fiacca e pigra. Esempi:    Avevo organizzato un sacco di attività da fare durante i giorni di vacanza ma mia sorella è perennemente impastata di sonno e alla fine non abbiamo fatto niente… Zero! 5. NON MI REGGO PIÙ IN PIEDI! Ancora una volta, l'idea è che siamo talmente stanchi che il nostro corpo non riesce a sostenere il peso e facciamo fatica a rimanere in piedi, quindi abbiamo bisogno di stenderci e riposare. Esempio: Pensavo di non essere stanca e invece dopo 15 minuti di passeggiata non mi reggo più in piedi! Io torno a casa, mi dispiace! Se invece avete sonno ma siete in un contesto più formale, potete dire: 6. MI PIACEREBBE RIMANERE ANCORA UN PO', MA PURTROPPO MI SI CHIUDONO GLI OCCHI! È un modo cortese per andare via da un evento o una conversazione, indicando che avete sonno. 7. SONO DESOLATO, MA DEVO LASCIARVI: È STATA UNA GIORNATA MOLTO LUNGA/INTENSA PER ME! Anche questa è perfetta per indicare che siete stanchi e che per questo state andando via: non è che la compagnia fosse noiosa, semplicemente la vostra giornata è stata fino a quel momento piena di impegni e cose da fare. 8. SAREBBE BELLO POTERMI TRATTENERE ANCORA, MA IL LETTO CHIAMA! È anche un modo cortese e simpatico per salutare qualcuno che non conosciamo molto bene e congedarci a causa del sonno. Per quanto riguarda invece le espressioni con «SONNO», ecco quelle che gli italiani usano tutti i giorni nelle loro conversazioni: 9. ESSERE NEL PRIMO SONNO Essersi appena addormentati, essere nella fase in cui il sonno non ha ancora raggiunto il livello profondo. Esempio: Non fare rumore! La nonna è nel primo sonno e sai che se si sveglia poi non riesce più a riaddormentarsi!  10.

Essay Podcast
ESSAY June 2022 - Quando ha smesso di vivere nel Problema, ha iniziato a vivere nella Risposta - Priscilla C., Tennessee, USA

Essay Podcast

Play Episode Listen Later Jun 2, 2022 9:14


27 anni fa sono entrata in una stanza piena di uomini…cosa mi aspettavo? Pensavo di vedere persone che sembravano “sporche” e riservate. Fortunatamente le mie aspettative erano completamente sbagliate. Vidi una stanza piena di uomini qualsiasi proprio come avrei potuto vedere al lavoro o uscendo con gli amici.

Consigli non richiesti
Pensavo fosse amore invece erano Troisi e Wong Kar-wai!

Consigli non richiesti

Play Episode Listen Later Feb 21, 2022 20:39


Consigli Non Richiesti.I film romantici sono diventati la più bassa rappresentazione della cinematografia.Sono una melassa di buoni sentimenti che racconta che l'amore è un sentimento puro e forte che deve scontrarsi con la cattiveria, e l'ingiustizia del mondo, i genitori contro, Il destino e cose così. Invece no.Ci sono film che parlano d'amore per quello che è: un sentimento poetico e contradittorio.E ne pariamo in questa puntata.EVVIVA!-RAMIRO il mio fumetto ‣‣‣ https://rebrand.ly/Ramiro -Unisciti al gruppo telegram dei Frektiani ‣‣‣ https://rebrand.ly/TelegramFrekt-Contatti di Frekt-‣ Instagram: https://www.instagram.com/iosonofrekt‣ Twitch: https://rebrand.ly/twitchFrekt ‣ Pagina Facebook: https://www.facebook.com/thefrekt-Altre cose di Frekt ‣‣‣ https://profilo.bio/frekt--La sigla è di Chiara del podcast "Avrei qualcosa da dire show". Per ascoltarla -> https://www.spreaker.com/show/lo-show-di-avreiqualcosadadireoppure ->https://linktr.ee/aqddshowBlog di Avrei qualcosa da dire show ->https://aqddshow.blog---► Music Credit: LAKEY INSPIREDTrack Name: "Better Days"Music By: LAKEY INSPIRED @ https://soundcloud.com/lakeyinspiredOriginal upload HERE - https://www.youtube.com/watch?v=RXLzv...Official "LAKEY INSPIRED" YouTube Channel HERE - https://www.youtube.com/channel/UCOmy...License for commercial use: Creative Commons Attribution 3.0 Unported "Share Alike" (CC BY-SA 3.0) License.Full License HERE - https://creativecommons.org/licenses/...Music promoted by NCM https://goo.gl/fh3rEJ ––– ♪♫ FREE DOWNLOAD ♫♪ –––► Download "Better Days" for free HERE - https://soundcloud.com/lakeyinspired/...––– ♪♫ Artists' Links ♫♪ –––► Music by: LAKEY INSPIRED• SUBSCRIBE to the LAKEY INSPIRED YouTube channel HERE - https://www.youtube.com/channel/UCOmy...• Follow LAKEY INSPIRED on SoundCloud HERE - https://soundcloud.com/lakeyinspired• Follow LAKEY INSPIRED on Instagram HERE - https://www.instagram.com/lakeyinspired/• Follow LAKEY INSPIRED on Spotify HERE - https://open.spotify.com/artist/3zDGj...• Support LAKEY INSPIRED on Patreon HERE - (Optional) https://www.patreon.com/lakeyinspired►The Background Image Is From: https://unsplash.com.• Unsplash commercial use license: https://unsplash.com/license––– • (C) Copyright Notice: This is FREE royalty free music that has been released under the "Creative Commons Attribution 3.0 Unported "Share Alike" (CC BY-SA 3.0) license." 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Dear Alice
“Qual è il segreto per una coppia felice?"

Dear Alice

Play Episode Listen Later Feb 15, 2022 32:31


Questo è il segreto che tutti cercano e che nessuno conosce. Pensavo di non poter rispondere a questa domanda, semplicemente perché un segreto non esiste, ma pensandoci bene in questi sei anni di relazione sana ho imparato molto. Ho individuato quattro pilastri fondamentali che mi hanno aiutato a costruire una relazione di coppia felice, soddisfacente e duratura e si basano tutti sulla co-costruzione di una vita insieme. Ti spiego cosa intendo con questo termine nella puntata del podcast, che spero possa darti spunti utili.

Sui Generis
Sui Generis di domenica 24/10/2021

Sui Generis

Play Episode Listen Later Oct 24, 2021 51:11


Oggi, insieme a Raffaella Tallarico della Redazione di Radio Popolare, parliamo di sorellanza e di reti femminili con Fulvia Signani, Psicologa e sociologa, Professoressa di Sociologa di genere all'Università di Ferrara; Sorelle e sorellanza nella letteratura e nelle arti: ne discutiamo con Claudia Cao e Marina Guglielmi che hanno curato un'antologia di studio sul Tema. Presentiamo il libro "Pensavo di essere io... invece è la Sindrome dell'Impostore", di Florencia Di Stefano-Abichain.

Sui Generis
Sui Generis di dom 24/10/21

Sui Generis

Play Episode Listen Later Oct 23, 2021 51:11


Oggi, insieme a Raffaella Tallarico della Redazione di Radio Popolare, parliamo di sorellanza e di reti femminili con Fulvia Signani, Psicologa e sociologa, Professoressa di Sociologa di genere all'Università di Ferrara; Sorelle e sorellanza nella letteratura e nelle arti: ne discutiamo con Claudia Cao e Marina Guglielmi che hanno curato un'antologia di studio sul Tema. Presentiamo il libro "Pensavo di essere io... invece è la Sindrome dell'Impostore", di Florencia Di Stefano-Abichain.

Il podcast del disagio
Red Flags: pensavo fosse amore

Il podcast del disagio

Play Episode Listen Later Apr 1, 2021 28:30


Vee e Cecilia ci raccontano cosa sono le “red flags”, le bandiere rosse, le avvisaglie che ci segnalano quando i partner che ci scegliamo sono assolutamente da evitare. Indicazioni che, puntualmente, vengono ignorate. Premonizioni associate a persone nate sotto il segno della Vergine: puntigliose, precise fino a rasentare la mania. AntiChristina prova a lanciarci dei segnali… li coglieremo?