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Forse questa volta il Partito democratico si troverà a doversi confrontare con le proprie spaccature interne — tra correnti e ideologie. Ma come sempre, il rischio più grande è che non cambi nienteSi è tenuta ieri la direzione nazionale del Partito democratico, il primo importante appuntamento che porterà al congresso dell'anno prossimo. L'assemblea è durata quasi 10 ore, con decine di interventi: se siete amanti del genere e avete molto tempo libero, potete recuperare la diretta su YouTube. Nel proprio intervento di apertura, Enrico Letta ha fatto per la prima volta un esplicito “mea culpa” per aver impostato la campagna elettorale quasi unicamente sulla difesa del governo Draghi: “L'insistenza su questo fatto ha penalizzato il Pd,” che non è riuscito a mostrarsi soltanto come “il partito di coloro che ce la fanno.” All'autocritica si affianca però anche l'autoassoluzione: Letta non ha perso occasione di attaccare gli interlocutori del campo largo che “non volevano stare insieme,” e ha detto che tutto sommato il risultato “non è stato catastrofico.” D'altra parte — ha aggiunto nella replica al termine dei lavori — stare all'opposizione “ci farà bene, farà bene al Pd e ci consentirà di rigenerarci.” Alla fine, la relazione del segretario è stata approvata con un solo voto contrario — quello di Monica Cirinnà — e due astenuti. Ma come si potrebbe rigenerare il Pd? Parlando dell'anima del partito, nella lunga seduta di autocoscienza di ieri sono emerse le contraddizioni e le divisioni di sempre: Orlando ha parlato di “ambiguità congenita” e di “conflitto irrisolto” tra un partito “neoliberale” e uno socialista: “Dobbiamo decidere da che parte stiamo nel conflitto sociale, altrimenti rischiamo di finire nella tenaglia tra un partito delle élite (Calenda) e uno socialpopulista (Conte).” C'è poi la frattura generazionale — “sono cambiati tanti segretari, ma il gruppo dirigente è sempre lo stesso,” avverte il sindaco di Bologna Matteo Lepore — e soprattutto quella di genere: la presidente Valentina Cuppi ha parlato apertamente di un partito “fortemente maschilista e dominato dalle correnti.” Su questo punto anche Letta ha ammesso che “il fallimento della nostra rappresentanza è chiaro e evidente.” Le uniche certezze, al momento, sono che il partito non si scioglierà — è l'unica cosa su cui sembrano essere tutti d'accordo, nonostante il suggerimento arrivato da Rosy Bindi in questo senso — né cambierà il simbolo. A marzo si terranno le primarie e Letta resterà al proprio posto fino alla scelta del proprio successore, che avverrà al termine di un “congresso costituente” da portare avanti parallelamente al lavoro parlamentare. Con il rischio, come sempre, che alla fine non cambi nulla. Sostieni the Submarine e ricevi la newsletter quotidiana: https://thesubmarine.it/hw-abbonati/
Gli ospiti di oggi sono Fabrizio Pregliasco, Fabiana Dadone, Sandro Mazzola, Monica Cirinnà, Ivano Michetti e Maurizio Gasparri !
Gli ospiti di oggi sono Pierpaolo Bombardieri, Monica Cirinnà, Laura Boldrini, Elio Vito, Zdenek Zeman e Nicola Bartolini !
Gli ospiti di oggi sono Pierpaolo Bombardieri, Monica Cirinnà, Laura Boldrini, Elio Vito, Zdenek Zeman e Nicola Bartolini !
«Enrico Letta prepara entusiasta il palco per la grande kermesse a sostegno di Gualtieri. La scaletta è fatta: inizia Monica Cirinnà che salirà con il suo esoso cagnolino, proseguono Mimmo Lucano, condannato in primo grado a 13 anni per associazione a delinquere ed il terrorista Cesare Battisti in collegamento dalla galera, per il quale Gualtieri si spese personalmente con Lula». Lo ha scritto in un post su Facebook la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Si continua con occupanti abusivi di case popolari strappate ai bisognosi, centri sociali e cooperative rosse che lucrano sui disperati. Il gran finale, poi, prevede lo spettacolo di illusionismo del presidente della Regione Lazio - e già segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti - che mostrerà come ha fatto sparire milioni di soldi dei cittadini per mascherine che non sono mai arrivate. Guest star Domenico Arcuri, il commissario dell’emergenza covid nominato dal governo Pd, che ci racconterà tutti gli scandali della sua gestione e le consulenze milionarie agli amichetti della sinistra», ha scritto ancora Meloni. «La pagliacciata si conclude con Letta che dà lezioni di moralità e presentabilità al centrodestra. Ma quanto sono penosi questi del PD?» ha concluso.
Ci sono errori che costano cari, e che vengono ricordati per anni: come ad esempio utilizzare profili fake per insultare gli avversari e… farsi sgamare mentre lo fai.Un video su Monica Cirinnà, sui fake che attaccano IV e sulla fiducia persa in poche settimane…»»»Io sono http://matteoflora.com, sono Imprenditore, Docente e Divulgatore.Nella vita di tutti i giorni gestisco #Reputazione e #Tecnologiacon le aziende che trovi qui: http://matteoflora.com/#aziendeCon ''Ciao Internet'' ti racconto gli #Algoritmi e le #Regole che governano Macchine e Umani.Community Telegram » https://mgpf.it/tgFacebook » https://mgpf.it/fbPodcast » https://mgpf.it/pcNewsletter e Corso Gratis » https://mgpf.it/nl»»»Per contatti commerciali: sales@matteoflora.com
Monica Cirinnà, Marco Furfaro, Veronica Pivetti, Angelo Schillaci. Modera Lucia Conte.
Dove ha sbagliato Monica Cirinnà e perché?Quando ''cade una maschera'' e cosa può accadere?E perché le ''scuse'' sono peggio dell'errore?Ne parliamo oggi e analizziamo la storia di una débâcle reputazionale da manuale...--I LINK che cito sono sempre nella Likoteca: http://mgpf.it/link--Io sono http://matteoflora.com e ogni giorno con ''Ciao Internet'' ti racconto di ''Algoritmi di Macchine e di Umani''Mi trovi su Youtube qui https://mgpf.it/ytsu Facebook qui https://mgpf.it/fbsu Podcast qui https://mgpf.it/pce su Instagram e Twitter come @lastknight--Per contatti commerciali: mf@thefool.it
Mentre il generale Figliuolo punta a immunizzare la fascia d'età compresa tra i 12 e i 19 anni, favorendo l'accesso agli hub dei giovani senza prenotazione, il coordinatore del Cts Franco Locatelli apre alla possibilità di vaccinare anche gli under 12. Una posizione che però non è condivisa da tutti i paesi europei. Ne parliamo con Udo Gumpel, corrispondente RTL Germania, con Annamaria Staiano, presidente della SIP Società Italiana di Pediatria, con Francesco Vaia, direttore sanitario dell'ospedale Spallanzani, con Galeazzo Bignami, deputato Fratelli d'Italia e con Monica Cirinnà, senatrice Pd. A seguire una pagina dedicata al terzo anniversario del crollo del Ponte Morandi con Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria, Egle Possetti, presidente del Comitato Vittime del Ponte Morandi, Maurizio Caprino, Il Sole 24 Ore e con Giuseppe Tagnochetti, coordinatore ligure di Trasportounito-Fiap. Ospiti: Udo Gumpel, Annamaria Staiano, Francesco Vaia, Galeazzo Bignami, Monica Cirinnà, Giovanni Toti, Egle Possetti, Maurizio Caprino, Giuseppe Tagnochetti
Lucia Annibali, IV ; Lucio Malan, FdI ; Monica Cirinnà, PD .
Lucia Annibali, IV ; Lucio Malan, FdI ; Monica Cirinnà, PD .
Notizie, approfondimenti, contributi sull'attualità politica e non solo
Che fine fa il Ddl Zan, con Monica Cirinnà senatrice Pd commissione giustizia e Luca Paladini portavoce dei Sentinelli - Il caso Malika, microfono aperto con Luca Paladini- Si avvicina il processo civile per i morti di Bergamo, ne parliamo con due parenti di vittime del covid, Alessandra Raveane e Paolo Casiraghi - Licenziamenti alla Gianetti ruote di Ceriano Laghetto (MB) con Pietro Occhiuto segretario Fiom Monza e Brianza - L'attacco hacker del secolo con Marco Schiaffino
Che fine fa il Ddl Zan, con Monica Cirinnà senatrice Pd commissione giustizia e Luca Paladini portavoce dei Sentinelli - Il caso Malika, microfono aperto con Luca Paladini- Si avvicina il processo civile per i morti di Bergamo, ne parliamo con due parenti di vittime del covid, Alessandra Raveane e Paolo Casiraghi - Licenziamenti alla Gianetti ruote di Ceriano Laghetto (MB) con Pietro Occhiuto segretario Fiom Monza e Brianza - L'attacco hacker del secolo con Marco Schiaffino
Marco Tarquinio, Avvenire ; Alberto Meloni, Univ. Modena-Reggio Emilia ; Monica Cirinnà, PD .
La Santa Sede con una nota al governo italiano chiedere la modifica del disegno di legge Zan, la proposta di legge contro l'omotransfobia in discussione alla commissione Giustizia del Senato. La Chiesa avrebbe scritto al governo italiano che il ddl Zan violerebbe l'accordo di revisione del Concordato. È stata per questo consegnata all'ambasciata italiana presso la Santa Sede una nota a firma del Segretario vaticano per i rapporti con gli Stati Mons. Paul Richard Gallagher, cioè il documento ufficiale che regola il rapporto fra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, in vigore dal 1984."Francamente non mi aspettavo una presa di posizione così forte" [...] "mi sembra anche un messaggio cristiano quello della non discriminazione" ha dichiarato Zan. La replica anche del leader del Carroccio, Matteo Salvini non condivisa dalla Senatrice del PD, Monica Cirinnà.
Marco Tarquinio, Avvenire ; Alberto Meloni, Univ. Modena-Reggio Emilia ; Monica Cirinnà, PD .
In studio la senatrice del Partito democratico, Monica Cirinnà. Conduce Cristiano Bucchi.
In studio la senatrice del Partito democratico, Monica Cirinnà. Conduce Cristiano Bucchi.
Prima ora - Audio Whatsapp degli ascoltatori. - 5 anni di unioni civili in Italia. Intervista a Monica Cirinnà, senatrice del PD, per parlare delle minacce che ha ricevuto e del DDL Zan. Seconda ora - RadioTraffic: la viabilità con Marco Casa. - Raffaele Ricciardi, giornalista economico di Repubblica, ci spiega come funzionerà il fondo di garanzia per i mutui ai giovani. Terza ora - Borse e Mercati con Ettore Livini: la proposta di Letta sulla tassa di successione. - "Bullizzata sin da piccola ma sono forte e vado avanti". Intervista ad Alessandra Clemente, assessore alle politiche giovanili e candidata a sindaco di Napoli. Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Marco Nonno, l'ha paragonata alla maialina del Muppet Show, Miss Piggy.
In apertura di terza parte, la lente d'ingrandimento sull'attualità e la politica del nostro Paolo Mieli. La commissione Giustizia del Senato, riunitasi martedì per discutere il ddl Zan, non ha votato sul disgiungimento dal disegno di legge presentato dal centrodestra a firma Ronzulli-Salvini. Questo significa che i due testi dovranno essere esaminati insieme. E' l'ennesimo capitolo di un percorso al Senato che rischia di portare la legge contro l'omotransfobia su un binario morto. Ne parliamo con Monica Cirinnà, senatrice del Partito Democratico e Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia.
Paola Binetti, UDC ; Monica Cirinnà, PD ; Marco Iasevoli, Avvenire ; Fiorenzo Gimelli, Agedi .
Paola Binetti, UDC ; Monica Cirinnà, PD ; Marco Iasevoli, Avvenire ; Fiorenzo Gimelli, Agedi .
Dietro la propaganda ci sono le storie di uomini e donne che combattono solo per amore.
Dietro la propaganda ci sono le storie di uomini e donne che combattono solo per amore.
Gli ospiti di oggi sono Fabrizio Pregliasco, Gabriele Albertini, Peter Gomez, Monica Cirinnà e Sandra Milo!
Gli ospiti di oggi sono Fabrizio Pregliasco, Gabriele Albertini, Peter Gomez, Monica Cirinnà e Sandra Milo!
L'allevamento da pelliccia, che si stima riguardi 70 milioni di bestiole all'anno in tutto il mondo, è una pratica crudele che non risponde ad alcuna reale necessità, se non quella di soddisfare la vanità e generare profitti. La pandemia da Covid ha riportato l'attenzione sul tema in modo drammatico e alcuni Paesi hanno accelerato il percorso verso il divieto. In Italia per ora un decreto ha bloccato la riproduzione dei visoni, ma la battaglia in Parlamento per fermare gli allevamenti e il commercio di pellicce è ancora aperta. Intervista a Monica Cirinnà, senatrice del Partito democratico in Commissione Giustizia, da sempre impegnata per i diritti degli animali. A cura di Alessandra Barberis
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La strategia della destra per affondare il Ddl Zan e cosa si puo' fare per contrastarla. Con le senatrici Monica Cirinnà e Alessandra Maiorino della Commissione Giustizia. E oggi audizione in Vigilanza Rai del direttore di Rai 3 Franco Di Mare. Ma conta di piu' la TV o l'influencer Fedez? - Vaccinazioni, difficile stabilizzare l'obiettivo delle 500 mila dosi al giorno, ci spiega perché Luciano Fassari giornalista di Quotidiano sanità. - In chiusura la questione dello sblocco degli sfratti e il nostro giro sul camper di Emergency per l'assistenza sanitaria alle case popolari del quartiere Molise Calvairate
La strategia della destra per affondare il Ddl Zan e cosa si puo’ fare per contrastarla. Con le senatrici Monica Cirinnà e Alessandra Maiorino della Commissione Giustizia. E oggi audizione in Vigilanza Rai del direttore di Rai 3 Franco Di Mare. Ma conta di piu’ la TV o l'influencer Fedez? - Vaccinazioni, difficile stabilizzare l'obiettivo delle 500 mila dosi al giorno, ci spiega perché Luciano Fassari giornalista di Quotidiano sanità. - In chiusura la questione dello sblocco degli sfratti e il nostro giro sul camper di Emergency per l'assistenza sanitaria alle case popolari del quartiere Molise Calvairate
Omotransfobia, la legge (non) può attendere. Ospiti: la Senatrice del PD Monica Cirinnà, Luigi Manconi, politico e sociologo, e Sebastiano Secci, attivista LGBT. Conduce Maddalena Carlino.
Omotransfobia, la legge (non) può attendere. Ospiti: la Senatrice del PD Monica Cirinnà, Luigi Manconi, politico e sociologo, e Sebastiano Secci, attivista LGBT. Conduce Maddalena Carlino.
Gli ospiti di oggi sono Pietro Grasso, Eugenio Comencini, Simonetta Agnello Hornby, Tony Dallara e Monica Cirinnà !
Gli ospiti di oggi sono Pietro Grasso, Eugenio Comencini, Simonetta Agnello Hornby, Tony Dallara e Monica Cirinnà !
Gli ospiti di oggi sono Sergio Garattini, Monica Cirinn', Urbano Cairo, Pierferdinando Casini e Albano !
Gli ospiti di oggi sono Sergio Garattini, Monica Cirinn', Urbano Cairo, Pierferdinando Casini e Albano !
'Legge contro l'omotransfobia, il tempo è adesso' La legge Zan contro l'omotransfobia è stata approvata alla Camera, ed è adesso attesa in Senato per l'approvazione definitiva. Ma con la nuova maggioranza a sostegno del governo Draghi, il percorso si complica? Per Alessandro Zan, promotore della legge, si tratta di una legge che punisce i discorsi di odio, presente in tanti paesi europei. "La storia ci dice - ha detto Zan a Radio Immagina - che le leggi sui diritti civili sono sempre state approvate da schieramenti trasversali, come per l'aborto e il divorzio. E anche per questa i numero ci sono. L'importante è che adesso l'azione governativa non copra il lavoro del Parlamento". E Monica Cirinnà lancia la provocazione: "Sono giorni che leggo la falsa notizia sulle donne di sinistra che non hanno mostrato solidarietà a Giorgia Meloni. Falso, io e tante altre lo abbiamo fatto. Se la leader di Fdi vuole davvero dare un segnale di coerenza sostenendo che l'istigazione alla violenza va condannata, allora facesse votare ai 18 senatori del suo partito la legge Zan. Con quel testo infatti si combatte anche la misoginia, e quello che è successo a lei verrebbe punito. Sarebbe una mossa bombastica di Giorgia. Dopo tante parole al vento Fdi potrebbe così passare ai fatti".
'Legge contro l'omotransfobia, il tempo è adesso' La legge Zan contro l'omotransfobia è stata approvata alla Camera, ed è adesso attesa in Senato per l'approvazione definitiva. Ma con la nuova maggioranza a sostegno del governo Draghi, il percorso si complica? Per Alessandro Zan, promotore della legge, si tratta di una legge che punisce i discorsi di odio, presente in tanti paesi europei. "La storia ci dice - ha detto Zan a Radio Immagina - che le leggi sui diritti civili sono sempre state approvate da schieramenti trasversali, come per l'aborto e il divorzio. E anche per questa i numero ci sono. L'importante è che adesso l'azione governativa non copra il lavoro del Parlamento". E Monica Cirinnà lancia la provocazione: "Sono giorni che leggo la falsa notizia sulle donne di sinistra che non hanno mostrato solidarietà a Giorgia Meloni. Falso, io e tante altre lo abbiamo fatto. Se la leader di Fdi vuole davvero dare un segnale di coerenza sostenendo che l'istigazione alla violenza va condannata, allora facesse votare ai 18 senatori del suo partito la legge Zan. Con quel testo infatti si combatte anche la misoginia, e quello che è successo a lei verrebbe punito. Sarebbe una mossa bombastica di Giorgia. Dopo tante parole al vento Fdi potrebbe così passare ai fatti".
Notizie, approfondimenti, contributi sull'attualità politica e non solo
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Gli ospiti di oggi sono Pierpaolo Sileri, Elsa Fornero, Ilaria D'Amico, Fabrizio Pregliasco, Monica Cirinnà e Maurizio Gasparri !
In quanti modi si può scavalcare le mura Romane? E chi e Rosi – E cosa pensa dell'uso eccesso di plastica?Questa puntata è, contraria alla precedente, poco architettonica e quasi neanche geografica. Erik ha avuto l'opportunità di incontrare due donne forti ed importanti per la città Romana: la senatrice Monica Cirinnà, e Rosi, del Bar Rosi - oramai quasi un'istituzione di storia nel Pigneto.Seguite Roma Oltre le Mura su Instagram @roma_oltrelemura– Per ancora più fatti e curiosità su ogni puntata – E per chiacchierare direttamente con i conduttori Erik e Marta.Ora Roma ha il suo podcast: Roma oltre le muraRoma è sì Fontana di Trevi e Colosseo, ma è anche molto di più. Roma oltre le mura focalizza sugli aspetti della città che spesso sfuggono al primo sguardo Roma oltre le mura spinge gli ascoltatori di fermarsi e guardare Roma con occhi nuovi e scoprire tutto quello che si trova a Roma - oltre le mura. Roma Oltre le Mura e una produzione CapraBalodis.Per informazioni o collaborazioni contattate: ciao@caprabalodis.it
In diretta live streaming sulla pagina Fb "Enrico Pazzi" e successivamente in podcast su Spotify e Apple Podcasts e sulla pagina Youtube "Enrico Pazzi". Con la Senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà. IL CANDIDATO MAGICO NON ESISTE Le Primarie come atto fondativo di una candidatura condivisa? Quali le questioni più emergenziali per Roma? È possibile una visione strategica per la Capitale? Come migliorare i servizi? Come governare nonostante la crisi finanziaria? Come rendere la Città più inclusiva? Come creare nuovi spazi di condivisione del tessuto urbano? Queste e altre questioni sono state affrontate durante la puntata.
Gli ospiti di oggi sono Ivan Scalfarotto, Luigi De Magistris, Ficarra e Picone, Monica Cirinnà e Maurizio Costanzo !
Gli ospiti di oggi sono Ivan Scalfarotto, Luigi De Magistris, Ficarra e Picone, Monica Cirinnà e Maurizio Costanzo !
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6308PALLONCINI LGBT CONTRO IL CREMLINO di Chiara ChiessiAlexander Donskoy, ex sindaco della città russa Arkhangelsk ed oggi artista, si è dichiarato pubblicamente omosessuale nel 2017. Intorno alla metà del mese di agosto, ha voluto lanciare un messaggio alla politica da lui considerata "omofoba" della Russia ed al suo presidente, Vladimir Putin, appendendo una bandiera LGBT a decine di palloncini gonfiati ad elio. La bandiera ha poi raggiunto proprio il Cremlino. Donskoy ha spiegato che il gesto era un messaggio per dire basta alla legge anti-propaganda LGBT approvata dalla Russia nel 2013, ma anche per denunciare l'attacco alle ambasciate che nel mese del pride hanno voluto dimostrare il loro supporto esponendo una bandiera arcobaleno fuori dalle loro sedi. In Russia vige infatti fortunatamente una legge che vieta la propaganda LGBT rivolta ai minori di 18 anni; insomma tutto quello che sta succedendo da noi nelle scuole, oppure tramite film o musica, è vietato in Russia. Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.SOLDI RAI PER FILM PRO UTERO IN AFFITTOLa Rai finanzia un docufilm, dal titolo «Tuttinsieme», in cui il regista Puccioni racconta la relazione con il suo compagno, a lui unito civilmente (celebrante Nichi Vendola e presente Monica Cirinnà), e i bambini avuti con la pratica della maternità surrogata, pratica vietata nel nostro Paese. Dunque noi contribuenti abbiamo finanziato l'uscita di questa pellicola.Nel lungo trailer del film il regista vuole offrire un quadro positivo di tale pratica, forse dimentico che per avere un bambino in braccio molti altri non potranno mai venire alla luce, che molte donne nel mondo vengono sfruttate come incubatrici di carne e che la maternità surrogata, in modo preordinato, strappa a forza un bambino dalla sua madre biologica.(Gender Watch News, 15 settembre 2020)CONDANNATA UN'ATLETA PERCHÉ DOTATACaster Semenya è stata medaglia d'oro negli 800 metri femminili ai Mondiali di atletica leggera di Berlino, stravincendo sulle altre concorrenti. Semenya è molto dotata perché ha, per natura, livelli assai elevati di ormoni maschili. Questo l'avvantaggerebbe e dunque il Tribunale arbitrale internazionale dello sport di Losanna nel 2019 aveva deciso che l'atleta avrebbe dovuto sottoporsi a terapie per diminuire il testosterone. L'atleta fece ricorso e recentemente il Tribunale federale svizzero ha rigettato il ricorso.Due rapide considerazioni. Se per natura un atleta è più dotato degli altri dobbiamo mettere i ceppi al suo talento per renderlo uguale agli altri? Chiediamo a Cristiano Ronaldo di correre meno velocemente in campo per rendere le partite più eque?Seconda riflessione: fuori le donne troppo androgine e dentro i transessuali maschi che gareggiano con le donne e, nonostante i trattamenti, hanno il testosterone a mille, più forza e maggiore densità corporea?(Gender Watch News, 16 settembre 2020)URSULA VON DER LEYEN E JOE BIDEN ACCUSANO LA POLONIA DI AVERE ZONE LGBT FREE (MA È UNA FAKE-NEWS!)Ok, la misura è colma e stracolma. Non posso tacere. Questa notte, la facciata della sede della Commissione Europea è stata illuminata con la bandiera polacca su fondo arcobaleno. E una scritta: «Stop alle zone LGBT free in Polonia». Chi conosce l'attaccamento dei polacchi alla propria bandiera non si stupirà di sapere che questa azione commessa dalla Commissione Europea è stata considerata una profanazione. Al di là di questo, non si è mai visto un simile attacco ad uno Stato membro, né una minor considerazione delle opinioni di milioni di cittadini europei.Questa è solo una delle tante reazioni della élite mondiale alle famose zone «Lgbt free» polacche. C'è stato l'intervento di Ursula von der Leyen, la quale ha affermato che «le zone Lgbt free della Polonia non hanno posto nell'UE» e che sono «zone libere dall'umanità»; e, ovviamente, non poteva mancare quello di Joe Biden: «le zone Lgbt free della Polonia non hanno posto nell'Unione Europea o in nessuna parte del mondo». Insomma: queste zone Lgbt free sono veramente una carognata polacca, un po' come i famosi «campi di concentramento polacchi». Per chi si fosse indignato e volesse approfondire, c'è pronta una dettagliata voce di Wikipedia che spiega, per filo e per segno, quale opinione è corretto farsi in merito. Tutto chiaro, semplice e manicheo. Peccato sia tutto falso.Le zone Lgbt free polacche, semplicemente, non esistono. Proprio così: si tratta di una mostruosa montatura finalizzata a dare un'ulteriore stretta di vite alla libertà di pensiero in Europa e nel mondo a proposito dell'omosessualismo. Mi spiego: prima delle ultime elezioni presidenziali polacche, il presidente di Varsavia Trzaskowski, concorrente di Duda, ha approvato una «dichiarazione Lgbt+»; in risposta a questa iniziativa, diversi Comuni polacchi hanno approvato una «carta dei diritti della famiglia» a sostegno della famiglia naturale. Bene: l'attivista omosesssualista polacco Bartosz Staszewski ha cominciato a girare per questi Comuni attaccando, al loro ingresso, un cartello giallo con scritto, in varie lingue, «Lgbt free zone», zona libera da LGBT. Ripeto, nel caso non fosse chiaro: nessun comune polacco ha mai dichiarato il suo territorio «Lgbt free zone»: è stato un attivista gay polacco ad attaccare quei cartelli e a fotografarli. Quei cartelli esistono, le zone «Lgbt free zone» non esistono, nessun Comune polacco vieta nulla a nessun cittadino polacco o di qualsiasi altra nazione.Ma è possibile? Staszewski può fare una cosa del genere? Ovviamente no! Infatti è stato denunciato sia per aver appeso abusivamente dei cartelli alla segnaletica stradale; sia per aver falsamento accusato le amministrazioni di questi Comuni di incitamento all'odio nei confrotni di persone Lgbt.Nonostante queste denunce, Staszewski ha proseguito il suo «progetto fotografico» (come lui stesso lo definisce) e visto che se ne frega delle conseguenze giudiziarie della sua azione, è legittimo il sospetto che abbia le spalle coperte. Comunque sia, questa falsa notizia è stata ripresa dai media di tutto il mondo, senza alcun approfondimento né verifica e ha provocato le reazioni che abbiamo visto. Ma non è finita: visto che l'omofobia avanza, a novembre la Commissione Europea presenterà una strategia per «rafforzare i diritti delle persone Lgbt+». Il tutto sulla base di una fake news, di una bufala che puzza parecchio di trappolone.Due riflessioni conclusive. La prima: questa è l'Unione Europea, questi sono i suoi metodi, questa è l'élite che ci governa. Poi si fanno inchieste per scoprire le misteriose cause del «sovranismo» e del «complottismo». Che, in italiano corrente, si chiamano «diffidenza». Se non si giocasse con la fiducia dei cittadini, probabilmente, questi fenomeni non avrebbero ragione d'essere. La seconda: la menzogna è una brutta cosa. Intendo proprio brutta. Non è un caso se il Logos incarnato si è definito «la Verità» (Gv 14, 6); e il Suo sedicente antagonista è stato chiamato «padre della menzogna» (Gv 8, 44). Usare una menzogna per condurre le proprie battaglie ideologiche e politiche (contro i propri governati, ma soprassediamo...) è una cosa che puzza. E di zolfo.(Roberto Marchesini, La Nuova Bussola Quotidiana, 26 settembre 2020) Titolo originale: Bandiera LGBT vola verso il CremlinoFonte: Provita & Famiglia, 31 agosto 2020Pubblicato su BastaBugie n. 684
Due anni fa il Ponte Morandi di Genova collassava portando con se 43 persone, vite che oggi vogliamo ricordare con il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e con Egle Possetti, Presidente del Comitato per il ricordo delle vittime del Ponte Morandi. Ripercorriamo gli attimi della tragedia e i passi principali della ricostruzione con la nostra inviata Raffaella Calandra. Inaugurato il nuovo Ponte Genova - San Giorgio, molte restano le infrastrutture strategiche di cui il nostro Paese potrebbe godere. Si torna a parlare del ponte sullo Stretto che per l'occasione agostana si trasforma in tunnel. Questo mentre ad Albiano Magra, in provincia di Massa Carrara, sono ancora ben visibili le macerie del viadotto crollato 150 giorni fa. Nostri ospiti Giancarlo Cancelleri (Vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti), Roberto Vallettini (Sindaco di Aulla) e Carlo Calenda, eurodeputato e leader di Azione!. Intanto il Ministero della Salute ha pubblicato le nuove linee guida per la somministrazione della pillola abortiva RU486. Se per Monica Cirinnà (Senatrice PD) si tratta di una norma di civiltà, è di tutt'altro avviso Assuntina Morresi, membro del Comitato nazionale di Bioetica ed editorialista di Avvenire. Nostri ospiti sul tema anche Elsa Viora (Presidente dell’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani - Aogoi - ) e Luca Coletto, Assessore alla Salute per la Regione Umbria.
Due anni fa il Ponte Morandi di Genova collassava portando con se 43 persone, vite che oggi vogliamo ricordare con il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e con Egle Possetti, Presidente del Comitato per il ricordo delle vittime del Ponte Morandi. Ripercorriamo gli attimi della tragedia e i passi principali della ricostruzione con la nostra inviata Raffaella Calandra. Inaugurato il nuovo Ponte Genova - San Giorgio, molte restano le infrastrutture strategiche di cui il nostro Paese potrebbe godere. Si torna a parlare del ponte sullo Stretto che per l'occasione agostana si trasforma in tunnel. Questo mentre ad Albiano Magra, in provincia di Massa Carrara, sono ancora ben visibili le macerie del viadotto crollato 150 giorni fa. Nostri ospiti Giancarlo Cancelleri (Vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti), Roberto Vallettini (Sindaco di Aulla) e Carlo Calenda, eurodeputato e leader di Azione!. Intanto il Ministero della Salute ha pubblicato le nuove linee guida per la somministrazione della pillola abortiva RU486. Se per Monica Cirinnà (Senatrice PD) si tratta di una norma di civiltà, è di tutt'altro avviso Assuntina Morresi, membro del Comitato nazionale di Bioetica ed editorialista di Avvenire. Nostri ospiti sul tema anche Elsa Viora (Presidente dell’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani - Aogoi - ) e Luca Coletto, Assessore alla Salute per la Regione Umbria.
Gli ospiti di oggi sono Massimo Giannini, Dario Nardella, Pierluigi Collina, Massimo Cacciari e Monica Cirinnà !
Gli ospiti di oggi sono Massimo Giannini, Dario Nardella, Pierluigi Collina, Massimo Cacciari e Monica Cirinnà !
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6122PER LA FASE 2 DEL CORONAVIRUS L'ARCIGAY SI INFURIA, MA CONTE RIMEDIA SUBITO di Manuela AntonacciParte oggi la cosiddetta "fase 2" delle restrizioni per combattere la pandemia da Covid-19. Tante le nuove regole richiamate dal nuovo Dpcm dello scorso 26 aprile, tra le quali - come si legge nel decreto - si potrà fare visita ai "congiunti" con le solite precauzioni, ovvero guanti, mascherina e distanza di sicurezza.Ma chi sarebbero per l'esattezza i congiunti? Il termine ha creato diversi dubbi, peraltro l'ultima dichiarazione di Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, che definisce "congiunti" anche gli amici "purché amici veri" ha suscitato molte perplessità e anche una certa dose si ilarità sui social. Ma il termine "congiunti" sembra essere diventato anche il pomo della discordia, ultimamente, in quanto avrebbe fatto infuriare niente di meno che Arcigay!L'Associazione parla di "inaccettabile gerarchia affettiva imposta dallo Stato": "Il fatto che l'allentamento delle restrizioni sulle relazioni sociali sia circoscritto alla definizione di 'congiunti', che nei nostri codici è riferita inequivocabilmente alla dimensione formale della parentela, di sangue o acquisita, rappresenta un inedito e inaccettabile intervento dello Stato nella definizione della gerarchia degli affetti", queste le osservazioni di Gabriele Piazzoni, segretario generale dell'associazione. Ma si dicono preoccupati anche la senatrice Monica Cirinnà, costernata per «le coppie non conviventi e le famiglie arcobaleno non riconosciute», e Matteo Renzi, che in un video aveva promesso di redarguire Giuseppe Conte: «Abbiamo fatto le unioni civili, crediamo nella libertà, non possiamo permettere allo Stato di decidere chi dobbiamo vedere». Richieste che sono state prontamente recepite da Palazzo Chigi che ha pubblicato della apposite Faq, proprio per chiarire tutti i dubbi sul Dpcm, anche quelle riguardanti i "congiunti".All'appello mancava inizialmente solo Elena Bonetti che, com'è noto, sin dall'inizio del suo mandato si era dichiarata a favore delle adozioni gay, ma che non ha tardato a far arrivare il suo endorsement, ancora una volta, al mondo LGBT: qualche giorno dopo le esternazioni dei colleghi dem, si è affrettata a dichiarare che "Come ministro per le Pari Opportunità ho a cuore di tutelare i diritti delle coppie omosessuali, che non devono essere discriminate. È un punto che va chiarito e va chiarito nella direzione di permettere alle persone di ricongiungersi con i propri legami, fidanzati compresi. Bisogna richiamare al senso di responsabilità ma nello stesso tempo è altrettanto importante la vita delle persone che risponde all'esigenza delle relazioni umane e delle coppie".Insomma, con la dissoluzione in atto dell'istituto familiare, si aggiunge anche l'estensione massiccia del termine "congiunti".Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).CAUSA CORONAVIRUS CANCELLATI 200 GAY PRIDEA causa dell'epidemia di Coronavirus 200 gay pride previsti in tutto il mondo, e che di solito si tengono all'inizio dell'estate, sono stati annullati. Alcuni di loro sono stati definitivamente cancellati, altri spostati. In Italia i primi pride ad essere cancellati sono stati quelli di Vicenza, Parma e dell'Umbria. C'è anche una mappa che in tempo reale informa quali gay pride sono stati soppressi e quali rinviati(Gender Watch News, 4 aprile 2020)94 CANDELINE PER ELISABETTA LA REGINA GAY FRIENDLYLa Regina Elisabetta ha compiuto 94 anni. Nel corso degli anni la regnante più volte si è mostrata vicina alla comunità LGBT. Ad esempio nel 2013 ha apposto il timbro reale alla norma che legittimava le "nozze" gay, gesto sì formale, ma anche significativo. Lo stesso è avvenuto per la Turing Law, norma che prevede la riabilitazione postuma per 60mila omosessuali incriminati negli anni addietro a motivo del loro orientamento sessuale.Poi nel 2017, in occasione del discorso annuale presso il Parlamento, Elisabetta così si espresse: «Il mio governo farà ulteriori progressi per affrontare il divario retributivo di genere e la discriminazione nei confronti delle persone sulla base della loro razza, fede, genere, disabilità o orientamento sessuale».Elisabetta. Una regina sicuramente gay friendly.(Gender Watch News, 23 aprile 2020)PRIME ''NOZZE'' GAY ARABEUn cittadino tunisino e uno francese si "sposano" in Francia e il contratto matrimoniale viene riconosciuto in Tunisia. L'associazione 'Shams - per la depenalizzazione dell'omosessualità in Tunisia' su facebook così commenta: "Si tratta di una prima assoluta in Tunisia e nel mondo arabo. Il contratto di matrimonio tra un cittadino francese e un tunisino, sottoscritto in Francia, è stato riconosciuto in Tunisia ed annotato nell'atto di nascita dell'anagrafe tunisina".Anche se non si tratta di una norma che legittima i matrimoni omosessuali, ma solo di un atto amministrativo, ovviamente ha un significato giuridico assai rilevante e, come è accaduto in altri paesi, potrebbe essere il primo passo per una legittimazione voluta dal parlamento.Inoltre è da sottolineare che il mondo musulmano rappresentava fino a ieri un baluardo contro ogni istanza proveniente dall'ambiente gay, ma questo riconoscimento fa comprendere che una prima crepa si è creata anche nella diga del mondo arabo. Ed altre certamente ne seguiranno.(Gender Watch News, 27 aprile 2020)
Ospite in studio Monica Cirinnà. Al telefono Filippo Callipo, Andrea Starmaccioni e Alessandro Cecchi Paone !
Ha ancora senso all'alba del 2020 distinguere tra diritti sociali e diritti civili? Cominciamo il nostro viaggio nella Sinistra italiana ed europea parlando con Monica Cirinnà, Elly Schlein e Giuditta Pini. Con un prezioso contributo di Enrico Sola meglio conosciuto come SuzukiMaruti su internet.Per interagire:mail: info@danieleviotti.euwhatsapp: 3791196802
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5919L'IDEOLOGIA LGBT PERDE META' DEI CONSENSI di Mauro FaverzaniLe forti pressioni esercitate dai poteri forti sui livelli istituzionali e mediatici, affinché a colpi di leggi e di spot, si imponga l'ideologia Lgbt, non bastano più: la gente ed, in particolar modo, i giovani, anzi, sono ormai esasperati dalla virulenta propaganda gender, sempre più coercitiva. Secondo un'indagine condotta negli Stati Uniti da Accelerating Acceptance, ad esempio, se nel 2016 il movimento Lgbt veniva "accettato" dal 62% della popolazione di età compresa tra i 18 ed i 34 anni, nel 2018 tale margine si è ridotto al solo 35%. Perdere poco meno della metà dei propri sostenitori in un paio d'anni significa avere una "popolarità" in caduta libera. Anche l'opinione pubblica femminile, in genere più "recettiva" su questi temi, è passata dal 65% dei consensi nel 2016 al 52% nel 2018. Gli attivisti Lgbt hanno subito strillato all'«aumento di una retorica dell'odio nei confronti della nostra cultura», in realtà la gente non ne può veramente più di sopportare le loro pretese. L'indagine di Accelerating Acceptance ha proposto agli intervistati varie situazioni, chiedendo come avrebbero reagito: ad esempio, rendersi conto che ai propri figli è stata impartita a scuola una lezione di storia Lgbt oppure scoprire che un membro della propria famiglia o l'insegnante dei propri figli sono Lgbt. Chi si è dichiarato «a proprio agio» negli scenari proposti, è stato catalogato tra gli «alleati». E proprio qui il crollo è stato verticale: meno 27% in un biennio.NOZZE GAY E TOILETTES TRANSGENDERDa notare come nel 2016, data del precedente rilevamento, fosse trascorso soltanto un anno da quel 26 giugno 2015, in cui con un solo voto di scarto (5 contro 4) la Corte Suprema degli Stati Uniti d'America definì le "nozze" gay un «diritto garantito dalla Costituzione», imponendo ai 50 Paesi dell'Unione di adeguarsi, come voluto con forza dall'allora presidente Obama. All'epoca la lobby Lgbt investì massicciamente denaro e risorse nella propaganda a favore dell'«inclusione transgender», rispolverando i vecchi slogan sulla «parità dei diritti» e scandendone uno nuovo, «Transwomen are Women», rivelatosi, col senno di poi, per nulla efficace. Tali pressioni, tanto insistenti, infatti, hanno ottenuto l'effetto contrario ed hanno cominciato a far aprire gli occhi all'opinione pubblica, sempre più convinta d'esser vittima di un tentativo di manipolazione ideologica.Alla gente non è piaciuta la legge sulle toilettes transgender, pure voluta dall'amministrazione Obama, con implicito il rischio di ritrovarsi ragazzi nei bagni delle ragazze. Le scuole pubbliche han dovuto adeguarsi o avrebbero perso i fondi federali. Ma obtorto collo. Non è piaciuta neppure l'idea di affidare a drag queens i racconti delle favole per bambini, né son piaciuti gli articoli inneggianti al fatto che «anche gli uomini possano restare incinta» o notizie come quella della docente di francese della Virginia licenziata per essersi rifiutata di rivolgersi a trans e dintorni col «pronome da loro preferito». Questi e molti altri fatti hanno dimostrato come, in realtà, il movimento Lgbt, anziché promuovere un'autentica parità dei diritti, la volesse erodere alla base.L'IDEOLOGIA LGBT È UN'EPIDEMIASarah Kate Ellis, amministratore delegato e presidente di Glaad-Gay & Lesbian Alliance Against Defamation, l'organizzazione che ha commissionato tale indagine, ha preso atto d'aver dato troppo per scontato che i giovani fossero «un faro dei valori progressisti», ma è ricorsa a mille pretesti per cercare di giustificare l'esito, decisamente negativo, del sondaggio, incolpandone il «fattore Trump» ed il «fattore novità», derivante, quest'ultimo, dalla scarsa familiarità con le «neo-identità» come queer, non-binario e pansessualità. Il movimento Lgbt ha bollato come un «attacco» anche la disposizione emessa nel maggio scorso dal Ministero della Sanità, tesa ad eliminare il concetto di «identità di genere» dalla definizione di sesso nel testo della legge sull'assistenza sostenibile; disposizione fondamentale, invece, per non violare il diritto all'obiezione di coscienza della professione medica e per consentire di rifiutarsi di eseguire procedure di «riassegnazione di genere».Risulta, insomma, sempre più evidente come la gente non ne possa davvero più dei mantra e delle pretese Lgbt, non proposte ma imposte a colpi di leggi, sentenze e violente campagne mediatiche, nel tentativo di smorzare sul nascere quelle reazioni, che altrimenti sorgerebbero spontanee. E ciò non solo negli Stati Uniti, ma in varie parti del mondo. Anche in Europa. Non a caso in Polonia, ad esempio, l'arcivescovo di Cracovia, mons. Marek Jedraszweski, ha paragonato pubblicamente l'ideologia Lgbt ad «un'epidemia», ad una «minaccia per i valori e per la solidità sociale e familiare della nostra Nazione». Non v'è molto da aggiungere...Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).MINISTRO PARI OPPORTUNITÀ APPOGGIA LEGGE OMOFOBIAIn Parlamento sono allo studio due proposte di legge sulla cd omofobia: una prima a firma della senatrice Maiorino e una seconda dell'on. Zan. Il Ministro delle Pari Opportunità Elena Bonetti su Facebook a tal proposito rende noto: «Vogliamo promuovere le azioni di contrasto alle discriminazioni per l'orientamento sessuale e l'identità di genere. Intendo proseguire il lavoro con le associazioni LGBT e il Parlamento per l'introduzione di una norma che contrasti efficacemente l'omofobia e l'omotransfobia».Se con il precedente governo la Lega fungeva da elemento di deterrenza a certe derive sui principi non negoziabili, ora invece l'accoppiata PD-5 Stelle marcia spedita lungo i binari della repressione del pensiero dissenziente.(Gender Watch News, 3 dicembre 2019)SÌ DELLA CHIESA EVANGELICA ALLA LEGGE SULL'OMOFOBIAIn Svizzera, nel 2018, è entrata in vigore una legge che sanziona atti di discriminazione per motivi legati all'orientamento sessuale della persona. Successivamente è stata proposta una modifica che andrebbe a sanzionare qualsiasi critica all'omosessualità in quanto tale, senza che tale critica debba essere riferita ad una persona specifica. L'Unione democratica federale ha proposto un referendum per il prossimo 9 febbraio per bloccare quest'ultima modifica.La Chiesa Evangelica scende in campo per contrastare tale referendum: «La Bibbia contiene brani che, se mal interpretati, rappresentano un appello alla violenza contro gli omosessuali. Ma i Vangeli dicono anche: "Tutto ciò che vuoi che gli altri facciano a te, fallo anche per loro" [...]».Nella Bibbia si dice che l'omosessualità rappresenta una «grave depravazione», (Gn 19,1-29; Rm 1,24-27; 1 Cor 6,9-10; 1 Tm 1,10). Quali margini per una cattiva interpretazione di tale qualificazione dell'omosessualità esistono? In secondo luogo richiamare che devi fare agli altri ciò che ti piacerebbe fosse fatto a te è fondato sul bene oggettivo e non soggettivo della persona. Altrimenti Tizio potrebbe anche uccidere gli altri dato che è favorevole al proprio suicidio, perché farebbe agli altri ciò che ritiene giusto fare a sé.(Gender Watch News, 2 dicembre 2019)CIRINNÀ NON VUOLE PADRE E MADRE DALLA CARTA D'IDENTITÀL'on. Monica Cirinnà è intervenuta in Senato chiedendo una modifica del disegno di legge di conversione del decreto sulla proroga del Garante Privacy, laddove si prevede di inserire nelle carte d'identità dei bambini la dicitura "madre" e "padre", dicitura voluta dall'allora ministro degli Interni Salvini. Cirinnà ha giudicato questo decreto come "vergognoso" perché è una "discriminazione inaccettabile" nei confronti delle coppie gay.A breve la Cirinnà giudicherà vergognoso che anche un bambino chiami sua madre "mamma" e suo padre "papà".(Gender Watch News, 28 settembre 2019)
1)Decreto sicurezza-bis, voto di fiducia al Senato ..Monica Cirinnà, senatrice Pd. 2) Cosa prevede il decreto? Fulvio Vassallo Paleologo, giurista, avvocato dell'Associazione di Studi giuridici e Mirko Mazzali, avvocato penalista, presidente del Municipio 1 di Milano
1)Decreto sicurezza-bis, voto di fiducia al Senato ..Monica Cirinnà, senatrice Pd. 2) Cosa prevede il decreto? Fulvio Vassallo Paleologo, giurista, avvocato dell’Associazione di Studi giuridici e Mirko Mazzali, avvocato penalista, presidente del Municipio 1 di Milano (prima parte)
1)Decreto sicurezza-bis, voto di fiducia al Senato ..Monica Cirinnà, senatrice Pd. 2) Cosa prevede il decreto? Fulvio Vassallo Paleologo, giurista, avvocato dell’Associazione di Studi giuridici e Mirko Mazzali, avvocato penalista, presidente del Municipio 1 di Milano (prima parte)
VIDEO: Giorgia Meloni a Verona ➜ www.youtube.com/watch?v=T_5aJbwRj2ITESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5607IL CONGRESSO DI VERONA E LA BUONA BATTAGLIA IN DIFESA DELLA FAMIGLIA NATURALEdi Roberto de MatteiDopo dodici tranquilli e inoffensivi congressi tenuti in tutto il mondo, Brian Brown, presidente del World Congress of Families (WCF), non poteva certo immaginare il clima incendiario che ha circondato la 13esima edizione dell'evento, svoltasi a Verona dal 29 al 31 marzo 2019."È a Verona - scrive Massimo Recalcati - che va in scena lo scontro politico tra le due anime del governo" ("La Repubblica, 31 marzo). Ed è vero. Le polemiche che si sono accese attorno al Convegno sono nate soprattutto dal desiderio della sinistra di allargare le divisioni che esistono tra i due movimenti della Lega e dei Cinque Stelle al governo. Certamente questo non era nelle intenzioni degli organizzatori, che avrebbero però dovuto prevedere le conseguenze della vistosa passerella politica inscenata nel congresso, a cui hanno partecipato professori, esperti, leader pro-life di valore che non hanno avuto però le luci della ribalta.IL FALSO PRINCIPIO DELLA NON-DISCRIMINAZIONEAl di là delle buone intenzioni, leggiamo poi con preoccupazione queste parole nel documento conclusivo del congresso: "Tra le richieste della Dichiarazione di Verona: il riconoscimento della perfetta umanità del concepito; la protezione da ogni ingiusta discriminazione dovuta all'etnia, alle opinioni politiche, all'età, allo stato di salute o all'orientamento sessuale; la tutela delle famiglie in difficoltà economiche, specie se numerose, e delle famiglie rifugiate; il contrasto all'inverno demografico, tramite leggi che incentivino la natalità" (Notizie Pro Vita 31 marzo).Purtroppo questa dichiarazione accetta una categoria giuridica estranea alla legge naturale e al vero diritto: il principio di non-discriminazione. Il vero diritto discrimina, in quanto favorisce e tutela alcuni comportamenti, ritenendoli giusti e ne scoraggia e reprime altri, ritenendoli ingiusti e dannosi. Il principio di non discriminare gli orientamenti sessuali appartiene ai "nuovi diritti" introdotti per capovolgere la legge naturale e cristiana. La non discriminazione degli orientamenti sessuali significa infatti la parificazione di tutte le tendenze e le scelte in campo sessuale, quali esse siano. Ogni critica pubblica di un comportamento difforme dalla legge divina e naturale sarebbe una forma di discriminazione. Chi sostenesse, ad esempio, che la scelta omosessuale è un vizio contro-natura cadrebbe in una forma di discriminazione omofobica, che andrebbe punita dalla legge. Ciò è coerente con quanto ha affermato Luca Zaia, secondo cui "Se esiste una patologia è l'omofobia, non l'omosessualità", ma quale coerenza ha con la concezione cristiana professata dalla larga maggioranza dei partecipanti al Congresso di Verona? Una volta accettato il famigerato principio di non-discriminazione degli orientamenti sessuali, non si potranno più criticare pubblicamente i comportamenti contrari alla morale cristiana, definendoli, ad esempio "tendenze disordinate", come fecero Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.LA MARCIA PER LA FAMIGLIASe il Congresso è stato la "mente" dell'"evento", il "cuore", secondo gli organizzatori è stata la Marcia per la Famiglia che si è svolta domenica 31 marzo. Il presidente del comitato Difendiamo i nostri Figli Massimo Gandolfini, che ne è stato il protagonista, ha voluto far propria la linea indicata dal presidente della CEI Gualtiero Bassetti: "non trasformiamo la famiglia in un'occasione di scontro". A chi li accusava di combattere una battaglia in difesa della famiglia, gli organizzatori hanno risposto che non si trattava di una battaglia ma di "una proposta". Sarebbe stato meglio che avessero risposto: non è una battaglia, ma è una guerra. Una guerra aperta, dichiarata dalle femministe e dagli attivisti gay, che il 30 marzo hanno invaso Verona, guidati da Monica Cirinnà, al grido: "Siamo le streghe che non avete bruciato". Nel loro corteo spiccava una marionetta del senatore leghista Simone Pillon dentro una gabbia e uno striscione con scritto "un orgasmo vi seppellirà". Il lancio davanti alla Gran Guardia di fumogeni, assorbenti e bottigliette vuote, esprimeva la violenza di cui è carico questo vero e proprio partito dell'odio. La violenza non è solo teorica. Sei milioni di bambini uccisi in Italia grazie alla legge 194 sono il bilancio della guerra in corso. Di fronte a questo massacro, come si può dire di non essere contro la legge abortista?Tutti gli uomini politici intervenuti al Congresso di Verona, da Matteo Salvini a Giorgia Meloni, hanno affermato che la legge 194 e "i diritti acquisiti" non si toccano. Ciò è grave, perché conferma che nessun deputato in parlamento è pronto a battersi pubblicamente per la difesa integrale della vita. Ma più grave ancora è il fatto che nessuno dei rappresentanti del Congresso, anche solo per correggere il tiro, si sia espresso pubblicamente per l'abrogazione totale della legge 194 o della legge Cirinnà sulle unioni civili. E' per questo che, come osserva il prof. Corrado Gnerre, il messaggio mediatico che è passato è "che i diritti acquisiti non si devono toccare. Che la 194 non si deve toccare. E che quello che si vuole è solo un maggiore spazio e un po' più di riconoscimento giuridico per la famiglia tradizionale. Ben poca cosa!"PERCHÉ LA 194 NO?"Perché tutte le leggi si possono discutere ma la 194 no?" si è chiesto Mario Giordano su "La Verità" (31 marzo). Perché, si potrebbe rispondere, nessuno la mette in discussione nella sua totalità e nei suoi fondamenti ideologici. Nessun uomo politico e pochi tra i rappresentanti dei movimenti pro-life italiani osano affermare che questa legge infame va cancellata in toto. Ma in toto la vorrebbero certamente abrogare le migliaia di partecipanti che con generosità ed entusiasmo sono giunti a Verona per partecipare alla Marcia di domenica. Essi costituiscono un popolo della vita che cresce e che deve essere adeguatamente rappresentato, in nome degli autentici principi non negoziabili, e non in nome della Costituzione italiana, che non è intoccabile e che costituisce l'inizio della laicizzazione della nostra società. [...]Per questo non è solo sulla sostanza, ma anche sulle modalità di azione che oggi bisogna confrontarsi, cercando non ciò che piace a noi, ma ciò che è più perfetto e più gradito a Dio. Sarà Lui, in ultima analisi a tracciare la strada e a dare la vittoria a chi combatterà bene la buona battaglia in difesa della vita e della famiglia.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5607IL CONGRESSO DI VERONA E LA BUONA BATTAGLIA IN DIFESA DELLA FAMIGLIA NATURALE di Roberto de MatteiDopo dodici tranquilli e inoffensivi congressi tenuti in tutto il mondo, Brian Brown, presidente del World Congress of Families (WCF), non poteva certo immaginare il clima incendiario che ha circondato la 13esima edizione dell'evento, svoltasi a Verona dal 29 al 31 marzo 2019."È a Verona - scrive Massimo Recalcati - che va in scena lo scontro politico tra le due anime del governo" ("La Repubblica, 31 marzo). Ed è vero. Le polemiche che si sono accese attorno al Convegno sono nate soprattutto dal desiderio della sinistra di allargare le divisioni che esistono tra i due movimenti della Lega e dei Cinque Stelle al governo. Certamente questo non era nelle intenzioni degli organizzatori, che avrebbero però dovuto prevedere le conseguenze della vistosa passerella politica inscenata nel congresso, a cui hanno partecipato professori, esperti, leader pro-life di valore che non hanno avuto però le luci della ribalta.IL FALSO PRINCIPIO DELLA NON-DISCRIMINAZIONEAl di là delle buone intenzioni, leggiamo poi con preoccupazione queste parole nel documento conclusivo del congresso: "Tra le richieste della Dichiarazione di Verona: il riconoscimento della perfetta umanità del concepito; la protezione da ogni ingiusta discriminazione dovuta all'etnia, alle opinioni politiche, all'età, allo stato di salute o all'orientamento sessuale; la tutela delle famiglie in difficoltà economiche, specie se numerose, e delle famiglie rifugiate; il contrasto all'inverno demografico, tramite leggi che incentivino la natalità" (Notizie Pro Vita 31 marzo).Purtroppo questa dichiarazione accetta una categoria giuridica estranea alla legge naturale e al vero diritto: il principio di non-discriminazione. Il vero diritto discrimina, in quanto favorisce e tutela alcuni comportamenti, ritenendoli giusti e ne scoraggia e reprime altri, ritenendoli ingiusti e dannosi. Il principio di non discriminare gli orientamenti sessuali appartiene ai "nuovi diritti" introdotti per capovolgere la legge naturale e cristiana. La non discriminazione degli orientamenti sessuali significa infatti la parificazione di tutte le tendenze e le scelte in campo sessuale, quali esse siano. Ogni critica pubblica di un comportamento difforme dalla legge divina e naturale sarebbe una forma di discriminazione. Chi sostenesse, ad esempio, che la scelta omosessuale è un vizio contro-natura cadrebbe in una forma di discriminazione omofobica, che andrebbe punita dalla legge. Ciò è coerente con quanto ha affermato Luca Zaia, secondo cui "Se esiste una patologia è l'omofobia, non l'omosessualità", ma quale coerenza ha con la concezione cristiana professata dalla larga maggioranza dei partecipanti al Congresso di Verona? Una volta accettato il famigerato principio di non-discriminazione degli orientamenti sessuali, non si potranno più criticare pubblicamente i comportamenti contrari alla morale cristiana, definendoli, ad esempio "tendenze disordinate", come fecero Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.LA MARCIA PER LA FAMIGLIASe il Congresso è stato la "mente" dell'"evento", il "cuore", secondo gli organizzatori è stata la Marcia per la Famiglia che si è svolta domenica 31 marzo. Il presidente del comitato Difendiamo i nostri Figli Massimo Gandolfini, che ne è stato il protagonista, ha voluto far propria la linea indicata dal presidente della CEI Gualtiero Bassetti: "non trasformiamo la famiglia in un'occasione di scontro". A chi li accusava di combattere una battaglia in difesa della famiglia, gli organizzatori hanno risposto che non si trattava di una battaglia ma di "una proposta". Sarebbe stato meglio che avessero risposto: non è una battaglia, ma è una guerra. Una guerra aperta, dichiarata dalle femministe e dagli attivisti gay, che il 30 marzo hanno invaso Verona, guidati da Monica Cirinnà, al grido: "Siamo le streghe che non avete bruciato". Nel loro corteo spiccava una marionetta del senatore leghista Simone Pillon dentro una gabbia e uno striscione con scritto "un orgasmo vi seppellirà". Il lancio davanti alla Gran Guardia di fumogeni, assorbenti e bottigliette vuote, esprimeva la violenza di cui è carico questo vero e proprio partito dell'odio. La violenza non è solo teorica. Sei milioni di bambini uccisi in Italia grazie alla legge 194 sono il bilancio della guerra in corso. Di fronte a questo massacro, come si può dire di non essere contro la legge abortista?Tutti gli uomini politici intervenuti al Congresso di Verona, da Matteo Salvini a Giorgia Meloni, hanno affermato che la legge 194 e "i diritti acquisiti" non si toccano. Ciò è grave, perché conferma che nessun deputato in parlamento è pronto a battersi pubblicamente per la difesa integrale della vita. Ma più grave ancora è il fatto che nessuno dei rappresentanti del Congresso, anche solo per correggere il tiro, si sia espresso pubblicamente per l'abrogazione totale della legge 194 o della legge Cirinnà sulle unioni civili. E' per questo che, come osserva il prof. Corrado Gnerre, il messaggio mediatico che è passato è "che i diritti acquisiti non si devono toccare. Che la 194 non si deve toccare. E che quello che si vuole è solo un maggiore spazio e un po' più di riconoscimento giuridico per la famiglia tradizionale. Ben poca cosa!"PERCHÉ LA 194 NO?"Perché tutte le leggi si possono discutere ma la 194 no?" si è chiesto Mario Giordano su "La Verità" (31 marzo). Perché, si potrebbe rispondere, nessuno la mette in discussione nella sua totalità e nei suoi fondamenti ideologici. Nessun uomo politico e pochi tra i rappresentanti dei movimenti pro-life italiani osano affermare che questa legge infame va cancellata in toto. Ma in toto la vorrebbero certamente abrogare le migliaia di partecipanti che con generosità ed entusiasmo sono giunti a Verona per partecipare alla Marcia di domenica. Essi costituiscono un popolo della vita che cresce e che deve essere adeguatamente rappresentato, in nome degli autentici principi non negoziabili, e non in nome della Costituzione italiana, che non è intoccabile e che costituisce l'inizio della laicizzazione della nostra società. [...]Per questo non è solo sulla sostanza, ma anche sulle modalità di azione che oggi bisogna confrontarsi, cercando non ciò che piace a noi, ma ciò che è più perfetto e più gradito a Dio. Sarà Lui, in ultima analisi a tracciare la strada e a dare la vittoria a chi combatterà bene la buona battaglia in difesa della vita e della famiglia.
Pietro Boffi, responsabile centro documentazione CISF ; Luigi Amicone, fondatore di Tempi ; Marilena Grassadonia, presidente Famiglie Arcobaleno ; Monica Cirinnà, senatrice PD.
In studio Andrea Scanzi. Al telefono Monica Cirinnà, Enrico Ruggeri e Stefania Pezzopane.
Gli ospiti di oggi: Andrea Scanzi; Monica Cirinnà; Enrico Ruggeri; Stefania Pezzopane; Ricardo Antonio Merlo
Monica Cirinnà dice che al "Colle" non si dice mai di no, Sandro Piccinini sogna di fare un talk show politico, Cicciolina, se ci sono nuove elezioni, si ricandida e Catia Polidori per sbaglio ha sporcato il vestito di Di Maio.....
Gli ospiti di oggi: Monica Cirinnà; Sandro Piccinini; Manfred Shulian; Ilona Staller; Catia Polidori
Antonio Razzi dice che ha speso 700mila euro in 5 anni perchè la vita del politico costa, Maurizio Gasparri è rimasto colpito dall'educazione di Matteo Renzi in Senato, Monica Cirinnà vedrebbe bene la Bonino al posto di Grasso e Nico Stumpo non ha idea di chi, stamattina, lo ha votato per due volte.....
Gli ospiti di oggi: Antonio Razzi; Nico Stumpo; Monica Cirinnà; Maurizio Gasparri; Bianca Guaccero; Francesco Boccia
Monica Cirinnà dice che piuttosto che fare un governo con i 5S si fa un 'salubre bagno di Maalox', Silvia Salemi rivela di aver detto 'no' a Matteo Renzi per una candidatura e Mario Luzzato Fegiz ci dice chi, a suo avviso, trionferà a Sanremo.........
Gli ospiti di oggi: Monica Cirinnà; Silvia Salemi; Peppe Servillo; Enzo Avitabile; Mario Luzzatto Fegiz; Hansjoerg Kofler
“Tutto un programma”, le conversazioni di Memos sull'Italia e la politica alla vigilia delle elezioni del 4 marzo. Un ciclo iniziato due settimane fa con la filosofa, ed ex deputata, Michela Marzano. Mercoledì scorso l'ospite è stato il fisico teorico e scrittore Carlo Rovelli. Questa settimana è toccato a Monica Cirinnà, senatrice uscente del Pd, prima firmataria del progetto sulle unioni civili, oggi ricandidata per i dem nel Lazio.
“Tutto un programma”, le conversazioni di Memos sull’Italia e la politica alla vigilia delle elezioni del 4 marzo. Un ciclo iniziato due settimane fa con la filosofa, ed ex deputata, Michela Marzano. Mercoledì scorso l’ospite è stato il fisico teorico e scrittore Carlo Rovelli. Questa settimana è toccato a Monica Cirinnà, senatrice uscente del Pd, prima firmataria del progetto sulle unioni civili, oggi ricandidata per i dem nel Lazio.
“Tutto un programma”, le conversazioni di Memos sull’Italia e la politica alla vigilia delle elezioni del 4 marzo. Un ciclo iniziato due settimane fa con la filosofa, ed ex deputata, Michela Marzano. Mercoledì scorso l’ospite è stato il fisico teorico e scrittore Carlo Rovelli. Questa settimana è toccato a Monica Cirinnà, senatrice uscente del Pd, prima firmataria del progetto sulle unioni civili, oggi ricandidata per i dem nel Lazio.
Nella puntata di oggi abbiamo parlato di:✅ Il comunicato della Embraco che vuol mantenere la produzione in Italia e le proteste di oggi degli operai✅ Le Pietre d'inciampo 2018 con le voci raccolte nella conferenza stampa di oggi a Città di Torino. Tra quelle di quest'anno c'è anche la posa di martedì 16 gennaio a Pinerolo.✅ L'incontro con Monica Cirinnà a Luserna San Giovanni di venerdì 12 alle 17,30 alla saletta d'arte - L'Italia che non c'era - con Maurizia Allisio, assessora alle pari opportunità di Torre Pellice.
Gli ospiti di oggi: Gabriella Giammanco; Emanuele Fiano; Mauro Corona; Monica Cirinnà
Parte 3 - Monica Cirinnà ci racconta di tutto e di più sulle Unioni Civili, Carlo Conti dice che Claudio Baglioni condurrà Sanremo meglio di lui, Reinhold Massner dice che Gentiloni dovrebbe rifare il premier e il "pischello in cammino", Federico Lobuono, ci chiama dal treno di Matteo Renzi.....
Parte 2 - Monica Cirinnà ci racconta di tutto e di più sulle Unioni Civili, Carlo Conti dice che Claudio Baglioni condurrà Sanremo meglio di lui, Reinhold Massner dice che Gentiloni dovrebbe rifare il premier e il "pischello in cammino", Federico Lobuono, ci chiama dal treno di Matteo Renzi.....
Parte 1 - Monica Cirinnà ci racconta di tutto e di più sulle Unioni Civili, Carlo Conti dice che Claudio Baglioni condurrà Sanremo meglio di lui, Reinhold Massner dice che Gentiloni dovrebbe rifare il premier e il "pischello in cammino", Federico Lobuono, ci chiama dal treno di Matteo Renzi.....
Gli ospiti di oggi: Monica Cirinnà; Federico Lobuono; Reinhold Messner; Vincenzo Santopadre
Parte 3 - Monica Cirinnà ci racconta i Whatsapp che le ha mandato Matteo Renzi quando ha saputo che lei avrebbe sostenuto Orlando, Sergio Staino ci svela perchè ha 'invitato' Andrea Romano a lasciare l'Unità, Ivan Zazeroni farebbe ballare un 'jive' a Renzi e Marika Cassimatis non conosce l'altezza della Lanterna di Genova......
Parte 2 - Monica Cirinnà ci racconta i Whatsapp che le ha mandato Matteo Renzi quando ha saputo che lei avrebbe sostenuto Orlando, Sergio Staino ci svela perchè ha 'invitato' Andrea Romano a lasciare l'Unità, Ivan Zazeroni farebbe ballare un 'jive' a Renzi e Marika Cassimatis non conosce l'altezza della Lanterna di Genova......
Parte 1 - Monica Cirinnà ci racconta i Whatsapp che le ha mandato Matteo Renzi quando ha saputo che lei avrebbe sostenuto Orlando, Sergio Staino ci svela perchè ha 'invitato' Andrea Romano a lasciare l'Unità, Ivan Zazeroni farebbe ballare un 'jive' a Renzi e Marika Cassimatis non conosce l'altezza della Lanterna di Genova......
Parte 1 - Monica Cirinnà ha liberato 36 topolini per salvargli la vita, Alessandra Ghisleri fa sondaggi anche su "pandoro o panettone", Adriano Panatta racconta il 'giocatore di tennis' Gentiloni e Lucio Malan canta brani tradizionali celtici.....
Parte 3 - Monica Cirinnà ha liberato 36 topolini per salvargli la vita, Alessandra Ghisleri fa sondaggi anche su "pandoro o panettone", Adriano Panatta racconta il 'giocatore di tennis' Gentiloni e Lucio Malan canta brani tradizionali celtici.....
Parte 2 - Monica Cirinnà ha liberato 36 topolini per salvargli la vita, Alessandra Ghisleri fa sondaggi anche su "pandoro o panettone", Adriano Panatta racconta il 'giocatore di tennis' Gentiloni e Lucio Malan canta brani tradizionali celtici.....
con: Marilena Grassadonia presidentessa Famiglie Arcobaleno, Eugenia Roccella di AreaPopolare, Monica Cirinnà del PD relatrice del provvedimento sulle unioni civili, Lucio Malan di FI
con: Marilena Grassadonia responsabile Famiglie Arcobaleno, Andrea Rubera presidente Nuova Proposta, Alberto Gambino docente diritto privato Università Europea, Monica Cirinnà senatrice PD