Podcast appearances and mentions of elena bonetti

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Best podcasts about elena bonetti

Latest podcast episodes about elena bonetti

24 Mattino
La giornata in 24 minuti del 7 aprile

24 Mattino

Play Episode Listen Later Apr 7, 2025


L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.L'amministrazione Trump sta adottato politiche che hanno reso più difficile la permanenza degli studenti e ricercatori stranieri negli Stati Uniti. Questo include cambiamenti nelle regole per i visti e un clima più restrittivo per gli stranieri, compresi quelli italiani. Un allarme messo in evidenza da Azione: "moltissimi studenti e ricercatori stranieri sono condizioni di lasciare gli Stati Uniti, ed è una situazione che a breve diventerà esplosiva. L'Europa e l'Italia devono diventare attrattive. Presenteremo una proposta al governo in tal senso". Lo ha detto Elena Bonetti, deputata di Azione. Ci colleghiamo con lei.

24 Mattino - Le interviste

In apertura il punto di vista di Paolo Mieli sulle principali notizie della giornata.Continua il nostro percorso di avvicinamento alle elezioni europee del 8 e 9 giugno. Oggi ospitiamo Elena Bonetti, candidata alle elezioni Europee con Azione in tutte le circoscrizioni e Christian Raimo, candidato alle elezioni Europee con Alleanza Verdi-Sinistra, circoscrizione Centro.

Ultim'ora
Europee, Calenda "Mi candido in tutte le circoscrizioni"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Apr 28, 2024 0:33


ROMA (ITALPRESS) - "Giorgia Meloni ha deciso di candidarsi da presidente del Consiglio in carica contro l'Europa, anzi per una Europa piccola, l'Europa di Orban, delle nazioni, senza difesa comune. E' una sfida che va raccolta. Io ed Elena Bonetti ci candideremo in tutte le circoscrizioni per portare avanti l'idea di una Europa forte, di una Italia forte in una Europa unita e al riparo dalle minacce globali. E' il momento di raccogliere questa sfida". Lo dice Carlo Calenda, leader di Azione. abr/

Ultim'ora
Europee, Calenda "Mi candido in tutte le circoscrizioni"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Apr 28, 2024 0:33


ROMA (ITALPRESS) - "Giorgia Meloni ha deciso di candidarsi da presidente del Consiglio in carica contro l'Europa, anzi per una Europa piccola, l'Europa di Orban, delle nazioni, senza difesa comune. E' una sfida che va raccolta. Io ed Elena Bonetti ci candideremo in tutte le circoscrizioni per portare avanti l'idea di una Europa forte, di una Italia forte in una Europa unita e al riparo dalle minacce globali. E' il momento di raccogliere questa sfida". Lo dice Carlo Calenda, leader di Azione. abr/

Ultim'ora
Bonetti "Il bipolarismo non dà risposte, va superato"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Jan 29, 2024 0:48


ROMA (ITALPRESS) - "Io ed Ettore Rosato entriamo in Azione per iniziare la costruzione di un nuovo partito che sia il luogo dove le tradizioni popolari, cattoliche, socialiste, liberali e riformiste costruiscano un patto per il Paese, che superi il bipolarismo". Lo dice la deputata Elena Bonetti, che ha lasciato Italia Viva per approdare ad Azione.xi2/sat/gsl

24 Mattino
La giornata in 24 minuti del 6 dicembre

24 Mattino

Play Episode Listen Later Dec 6, 2023


L'apertura di giornata con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.Resi noti i risultati dell'edizione 2022 del Programme for International Student Assessment (PISA) sull'apprendimento scolastico. Il rendimento medio nei Paesi Ocse è sceso un po' in tutto il mondo complice anche la pandemia. In Italia spicca, in matematica, una netta differenza di genere a sfavore delle donne.Ne parliamo con Elena Bonetti, professoressa di analisi matematica, deputata di Azione.

Ultim'ora
Bonetti "Servono politiche familiari per il futuro del Paese"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Nov 17, 2023 26:34


ROMA (ITALPRESS) - Sulle politiche per le donne e per le famiglie, "il governo Meloni ha portato avanti le misure che avevamo iniziato noi, quindi non posso dare un giudizio negativo in sé. Quello che reputo invece negativo è che queste misure sono frammentarie e non strutturali: il governo Meloni fa un passo indietro molto grande rispetto all'impianto che avevamo dato". Lo ha detto Elena Bonetti, deputata di Azione - Popolari Europeisti Riformatori, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell'agenzia Italpress. "Con il tasso di natalità che abbiamo adesso, l'Italia è un Paese destinato al fallimento dal punto di vista economico".xi2/as/mrv

Nessuna è perfetta
Manovra, le misure a sostegno di mamme e lavoratrici

Nessuna è perfetta

Play Episode Listen Later Oct 22, 2023


Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Il congresso omeopatico di Italia Viva

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Oct 13, 2023 2:01


Tira una brutta aria a Italia Viva in previsione del prossimo congresso. Anzi, a ben vedere sulla natura di Italia Viva pesano i giudizi di Ettore Rosato, ex coordinatore nazionale del partito di Renzi, e Elena Bonetti, ex ministra per le pari opportunità e la famiglia nei governi Conte II e Draghi. Entrambi da giorni si lamentano perché hanno scoperto che Matto Renzi è uno che pensa solo a se stesso e ha uno stuolo di profili sui social che vivono solo per delegittimare i nemici. Ma Italia Viva è anche alle porte del suo primo congresso nazionale. Candidati? L'attuale presidente Matteo Renzi è al momento l'unico candidato per la guida del partito. La lista dei candidati a livello locale è stata pubblicata l'11 ottobre dopo che la Commissione nazionale per il congresso di Italia Viva ha verificato la validità delle candidature per la presidenza dei coordinamenti territoriali del partito. I coordinamenti territoriali rappresentano le sezioni locali di Italia Viva e coordinano l'attività sul territorio degli iscritti, dei simpatizzanti e dei comitati. I comitati sono un altro organo di Italia Viva e sono creati dagli iscritti sulla base di singoli temi. In base alle verifiche di Pagella Politica, i coordinamenti regionali, provinciali e comunali di Italia Viva chiamati al voto domenica per eleggere il loro presidente sono 143, per un totale di 182 candidati. In 109 coordinamenti territoriali, circa il 77 per cento, c'è solo un candidato alla carica di presidente. In altri 29 coordinamenti ci sono due candidati, mentre cinque coordinamenti avranno tre candidati.  Un partito che è il barboncino del suo proprietario. Stupisce? Ma va. #LaSveglia per La Notizia

Nessuna è perfetta
Indipendenza economica e violenza di genere

Nessuna è perfetta

Play Episode Listen Later Sep 17, 2023


Maria Latella ne parla con l'on. Elena Bonetti e con Giulia Minoli, presidente di Una Nessuna centomila.

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Aveva promesso di affrancarsi dal populismo di destra e dal populismo di sinistra e così alla fine Matteo Renzi è riuscito nel capolavoro di inventarne un terzo per scendere in battaglia: il terzopopulismo. Il terzopopulismo è facilmente riscontrabile nell'isterica perseveranza con cui da quelle parti hanno continuato a chiamare “terzo polo” un'alleanza politica che in realtà era la quarta - certificata anche dai risultati elettorali - e che alla fine non era nemmeno un polo, visto che si è sciolto come neve al sole di fronte ai narcisismi. Il terzopopulismo lo riconosci quando Matteo Renzi, che da segretario del Pd detestava “i piccoli partiti personali” si è messo a costruire un suo “piccolo partito personale” e tutti i giorni si lamenta perché il PD da cui se n'è andato non è il partito che avrebbe voluto lui. Il terzopopulismo lo riconosci perché il padrone di Italia Viva sta passando gli ultimi mesi a fare scouting di personaggi politici (a volte piuttosto improbabili) sia a destra sia a sinistra (come tutti i populisti ha lo stomaco forte) ma ieri si è lamentato perché la sua ex ministra Elena Bonetti ha deciso di lasciare Italia Viva annunciando una collaborazione con l'odiatissimo Calenda. L'ex ministra è stata subissata dal fango degli italioti vivi sui social (com'è abitudine) e Renzi ha recitato invece la parte del poliziotto buono spiegandoci che la “gratitudine non esiste in politica”. Lo sappiamo bene, caro terzopopulista, che il populismo grida sempre e comunque vendetta. Basta chiederlo a un tuo ex compagno di viaggio, uno qualsiasi. #LaSveglia per La Notizia

BASTA BUGIE - Politica
Identikit di Lorenzo Fontana, neopresidente della Camera

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Oct 19, 2022 9:52


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7183IDENTIKIT DI LORENZO FONTANA, NEOPRESIDENTE DELLA CAMERA di Andrea Zambrano"Euroscettico, antiabortista, amante della famiglia tradizionale, turbo putiniano... sì, ma ha anche dei difetti". Tocca ricorrere alle battute che stanno circolando sui social per provare a sdrammatizzare la tragica situazione in cui Sinistra e mainstream italico si sono cacciati dopo l'elezione di Lorenzo Fontana a presidente della Camera.Da ieri nel Pd è in atto il più grande "rosicamento" di fegato della sua storia. Che fare? Prenderli sul serio? Non è facile schiumare la rabbia dalla pentola quando ribolle col tenore dello striscione esposto da Alessandro Zan, esibitosi in un flash mob indecoroso nei confronti di quella che di lì a breve sarebbe diventata la terza più alta carica dello Stato definito "omofobo, misogino e pro Putin" salvo poi pretendere di diventare suo vice; e che dire di Vladimiro Guadagno in arte Luxuria? «Con Fontana l'ideologia omofoba ha il suo vincitore».E così, mentre Letta addirittura parla di «parlamento sfregiato», i giornali si rincorrono in una biografia fotocopia, goffa e prevedibile. Omofobo e pro Putin, cattolico integralista: la fantasia dei giornali non va oltre. Salvo essere ridicola.Repubblica vince il premio del grottesco e dell'obnubilamento: «Da ministro Fontana aveva proposto sgravi fiscali per le famiglie tradizionali con figli». Che affronto! A parte che la famiglia tradizionale non esiste, esiste semmai quella naturale fondata sul matrimonio, ma è forse disdicevole una politica che metta al centro la famiglia? Le vette della comicità, però, il quotidiano romano le tocca quando per cercare di dipingere il mostro che non è, a Fontana viene addirittura attribuita una oscura ed esoterica pratica religiosa: «Si dice che reciti 50 Ave Marie al giorno...». Pensate... addirittura... Eppure, i cattolici lo chiamano Rosario e non è per nulla una stravaganza, dato che con lui ci sono decine di milioni di cattolici nel mondo che lo dicono, solo che non faceva abbastanza "effetto medioevo"chiamarlo così.DOPO 20 ANNI LA SINISTRA PERDE IL CONTROLLO DELLA CAMERAA Fontana si rimprovera il sostegno a Putin e di essere stato contrario alle sanzioni alla Russia, comunque molto prima che invadesse l'Ucraina. Peccato che il neo presidente della Camera non l'abbia mai incontrato né abbia fatto accordi commerciali con lui (a differenza di Letta e Gentiloni). Le poche interviste in cui lo cita sono di questo tenore: «Sono favorevolmente impressionato da tante dichiarazioni di Putin e dal grande risveglio religioso cristiano registrato nel Paese». Basta questo per definirlo un agente del Kgb sotto copertura?Un dato è certo, però, al di là di come si comporterà da terza carica dello Stato: l'elezione di Fontana rappresenta comunque una svolta. E il Pd lo sa. Dopo anni di Boldrini, Fico, un Fini addomesticato e Bertinotti, dopo 20 anni la Sinistra non ha il controllo della Camera. E questo dà fastidio.Ma dà ancora più fastidio il fatto che Fontana abbia una visione cristiana della vita e della persona. Che parli di inverno demografico (ha scritto anche un libro con Ettore Gotti Tedeschi), che sia contro l'ideologia islamista, che nel corso della sua attività da europarlamentare si sia distinto contro la persecuzione dei cristiani nel mondo, e, difendendo e promuovendo la famiglia naturale dalle ideologie mortifere del gender, sia consapevole delle nostre radici. Ma soprattutto è un uomo di fede e che non nasconde nel privato il suo essere cristiano, come fanno invece i suoi colleghi cattodemocratici per i quali la fede non ha sbocchi nella vita pubblica. Tutto questo dà fastidio. E con la sua elezione allo scranno più alto della Camera entra in Parlamento dalla porta principale una visione cristiana della vita, dell'uomo e della società.Certo, non bisogna però farne un santino, dall'altra parte il rischio è quello di considerarlo un "salvatore" della patria per un popolo, quello cattolico, orfano da tempo di "esempi" parlamentari e vittima di rapinatori e approfittatori che hanno preso l'autobus del voto cattolico per tradirlo. Dagli antichi greci in poi la tentazione dell'uomo politico (lo zòn politikòn) è quella di cedere alle debolezze e alle tentazioni. E a volte ai ricatti. Ciò non toglie che le sue posizioni sulla vita nascente, sulla famiglia e sull'educazione dei figli ricalchino quei principi non negoziabili che sono esiliati dal panorama politico. Dai frutti si giudicherà, per il momento c'è da prenderne nota con un anticipo di simpatia.UNA VITA DI FEDECercare di fare un identikit di Fontana risulta però rischioso, perché in politica, la fiducia va meritata con gli atti e da questo verrà giudicato.Quel che è certo è che il suo privato, se proprio si vuole andare a scavare per cercare di capire chi sia, è fatto di una vita di fede. Una figlia e una moglie sposata dopo una richiesta di matrimonio tradizionale e "medievale" (in ginocchio in un ristorante, da vero cavaliere). [...]Nel suo discorso inaugurale ha citato il beato Carlo Acutis ("tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie"), San Tomaso ("il male non è il contrario del bene, ma privazione del bene"). Ma la sua devozione per i santi, nel caso in cui Repubblica voglia dare un nome alle immagini di santi che stupita vede sui suoi social manco fossero alieni, vi diciamo che va da Santa Brigida a don Calabria (da buon veronese).Da qualche anno, Fontana è anche un devotissimo del beato Rolando Rivi, il martire seminarista 14enne ucciso dai partigiani rossi sul finire della guerra. Anzi, la sua devozione - di questo la Bussola è testimone - è alla base della visita privata di Matteo Salvini al Santuario di San Valentino dove il martire riposa ed è venerato.Fontana però è anche un uomo di grande cultura. Ha 3 lauree (Scienze politiche, Storia contemporanea e Filosofia) ed è in procinto di prenderne una quarta in teologia all'Angelicum. Se non avesse fatto politica avrebbe dedicato la sua vita all'insegnamento - dice alla Bussola chi lo conosce bene - e frequenta la Messa in latino, altrimenti detta Messa in forma straordinaria, forma rituale del Messale Romano con la quale si è pure sposato e che moltissimi fedeli vivono.In politica, la sua attività da ministro della famiglia è stata breve e interrotta dal rimescolamento di carte post Papeete, ma ha un merito: aver iniziato il percorso che ha portato poi il governo Draghi ad approvare l'Assegno unico. La razionalizzazione della jungla di detrazioni, bonus e deduzioni, dentro un unico assegno maggiorato non di tipo welfare, ma strutturale, è partita con il suo ministero ed è stata portata a termine da Elena Bonetti nei due governi successivi.Non c'è da farne un santino, ma nemmeno un demonio. Di sicuro, una svolta c'è stata.

BASTA BUGIE - Politica
Draghi approva in extremis il piano LGBT

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Oct 12, 2022 8:16


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7163DRAGHI APPROVA IN EXTREMIS IL PIANO LGBT di Mauro Faverzani«Motus in fine velocior»: la nota sentenza latina indica quanto un moto divenga più veloce sul suo finire. Mai verità si attaglia meglio a quest'ultimo scorcio del dimissionario governo Draghi, che con un colpo di coda, a sorpresa (o a tradimento, come molti osservatori hanno commentato...), lo scorso 5 ottobre non ha mancato di varare in zona Cesarini ovvero allo scadere della legislatura una «Strategia nazionale» pro-Lgbt con carattere programmatico, valida per un triennio, fino al 2025, in grado quindi con una serie di «azioni vincolanti» di condizionare anche il prossimo esecutivo.Non è il ddl Zan, ma su altri piani risulta di eguale portata ideologica. Il provvedimento, approvato dal consiglio dei ministri lo scorso 5 ottobre su proposta del ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia (sic!), Elena Bonetti, infatti, prevede sei aree cruciali di intervento: lavoro, sicurezza, salute, educazione e sport, cultura e media, monitoraggio e valutazione. Il che, tradotto, significa "congedo parentale" per le coppie dello stesso sesso, incentivi per le aziende che assumano transgender, norme definite "antidiscriminatorie" nei contratti collettivi, misure di contrasto agli effetti ritenuti "negativi" dei trattamenti di conversione o teorie riparative per i minori Lgbt, percorsi di "educazione" mirati nelle scuole di ogni ordine e grado con tanto di "formazione" per il personale scolastico e ATA, il "doppio libretto" universitario per i transgender, altri corsi di "formazione" per poliziotti ed agenti di pubblica sicurezza, nonché le cosiddette "buone pratiche" anche nelle strutture penitenziarie, contrasto all'utilizzo di "stereotipi" e "pregiudizi" nella rappresentazione mediatica delle realtà Lgbt, accarezzando la perenne tentazione di porre un bavaglio alla stampa e di cancellare de facto la tanto sbandierata libertà d'opinione, infine la prima indagine statistica atta ad individuare eventuali discriminazioni.L'ULTIMO BLITZ DI DRAGHITutto questo recependo una raccomandazione, la CM/Rec (2010) 5, adottata dal comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, totalmente priva tuttavia di efficacia vincolante. E siccome le parole hanno un peso, meritano attenzione quelle pronunciate dal ministro Bonetti, che ha voluto precisare come sia non "facoltà", bensì «responsabilità del prossimo esecutivo rispettare o meno» tale provvedimento, con evidente tono di sfida e di sberleffo, per giungere poi all'autoincensazione con un chiaro avvertimento: «Avranno la responsabilità di essere all'altezza di un governo, che ha impresso una svolta storica sul fronte della parità?», il che rende chiarissimo l'intento provocatorio e strumentalmente ideologico di questa «Strategia nazionale».La senatrice di Fratelli d'Italia, Isabella Rauti, su Twitter ha parlato di «ultimo blitz di Draghi», inaccettabile già per «una questione di metodo», ritenendo grave che un governo in carica da due anni non si occupi - come dovrebbe - solo di ordinaria amministrazione, ma «presenti una Strategia nazionale pluriennale alla vigilia della nascita di un nuovo esecutivo e di un nuovo parlamento». Sulla stessa linea anche l'on. Eugenia Roccella, sempre di Fratelli d'Italia, per la quale «il governo ha avuto due anni di tempo. Farla adesso è una trovata pubblicitaria. Non si possono prendere impegni per il governo successivo», che dovrà ora «riprendere in mano tutto da capo», dettando un immediato cambio di registro. Non meno critici i toni, cui è ricorsa l'europarlamentare della Lega, Simona Baldassare, che ha evidenziato come nel piano si prevedano «forzature ispirate alle teorie gender come i permessi parentali alle coppie omogenitoriali in palese contrasto con la legge nazionale che vieta l'utero in affitto o addirittura incentivi a chi assuma cittadini transgender, piegando il principio di uguaglianza davanti alla legge all'auto-percezione delle persone».UNA BANDIERA ALZATAIl ministro Bonetti ha definito tale «Strategia nazionale Lgbt» il frutto di un «processo molto condiviso», scritto «in accordo fra diversi ministeri», suggerendo l'idea che, come si usa dire, se la siano cantata e se la siano suonata tra di loro. La condivisione pare sia avvenuta più all'interno dell'esecutivo, di regioni, enti locali e di una sessantina di associazioni (sarebbe davvero interessante consultarne l'elenco...), che dialogando realmente con quella società civile, che, se ascoltata, avrebbe probabilmente portato ad un risultato ben diverso, essendo ben altre ora le urgenze, dai pesanti rincari generalizzati al conflitto in Ucraina e via elencando.Il cosiddetto movimento per i diritti Lgbt, in Italia, ha fatto molta strada rispetto alla prima manifestazione, organizzata dall'associazione Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano a Sanremo nel 1972, per giungere sino ai Gay Pride attuali, sparsi un po' ovunque per la Penisola. Ciò richiama perfettamente quanto l'intellettuale cattolico Plinio Corrêa de Oliveira previde in una delle sue opere fondamentali, Rivoluzione e Controrivoluzione, circa le due velocità del processo rivoluzionario, «l'una rapida, generalmente destinata al fallimento sul piano immediato. L'altra, abitualmente coronata da successo, molto più lenta». Afferma subito dopo: «Si direbbe che i movimenti più veloci siano inutili. Ma non è vero. L'esplosione di questi estremismi alza una bandiera, crea un punto di attrazione fisso che affascina per il suo stesso radicalismo i moderati e verso cui questi cominciano lentamente a incamminarsi».Senza poterci qui dilungare in merito (ma ne varrebbe davvero la pena), è possibile porre il provvedimento del governo dimissionario Draghi proprio in questo novero dei «movimenti più veloci», di cui parla il prof. Plinio Corrêa de Oliveira: v'è la speranza che il nuovo governo lo azzeri o, quanto meno, lo disinneschi. Senza illuderci però che ciò corrisponda ad un suo fallimento vero e proprio, perché - riprendendo il brano citato - ha intanto alzato «una bandiera». Sì, ma arcobaleno...

Ultim'ora
Elezioni, Bonetti "Abbiamo la possibilità di voltare pagina"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Sep 23, 2022 1:01


"Abbiamo visto che una politica diversa è possibile, sperimentata con il Governo Draghi". Lo ha detto la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti, di Italia Viva, a margine della manifestazione di chiusura della campagna elettorale del Terzo Polo.xi2/sat

24 Mattino estate
Stupro e "devianze" passate al setaccio

24 Mattino estate

Play Episode Listen Later Aug 23, 2022


Verso il voto: oggi con noi Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia ed esponente di Italia Viva, ma anche Ilaria Cucchi, candidata di Sinistra Italiana e Verdi. Con i due rappresentanti politici parliamo di come poter migliorare la società civile. Il prezzo del gas schizza alle stelle e la preoccupazione per gli inevitabili aumenti che colpiranno tutta Europa cresce di giorno in giorno: ne parliamo con l'ex AD di Eni, Paolo Scaroni, oggi Deputy Chairman di Rotschild & Co.

24 Mattino estate
Il giorno dopo l'accordo Letta e Calenda

24 Mattino estate

Play Episode Listen Later Aug 3, 2022


Mancano 53 giorni al voto e le alleanze iniziano a prendere forma. C'è anche chi corre da solo. Scelta o esclusione? Ne parliamo con Elena Bonetti, Ministra per le pari opportunità e la famiglia, esponente di Italia Viva, con cui commentiamo anche il così detto bonus "per padri separati" di 800 euro e le riforme necessarie ad aiutare le donne vittima di violenza. Con Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, chiediamo se sia possibile un accordo con il Pd di Letta, con il quale è previsto un incontro per oggi. Commentiamo anche l'accordo Letta-Calenda ed eventuali possibili e future scelte di Sinistra italiana In chiusura un problema che riguarda 10 milioni di italiani: un nuovo patto per gli anziani e la non autosufficienza, la crisi di governo non deve bloccare l'iter della riforma. Ne parliamo con Cristiano Gori, Professore del Dipartimento di Sociologia dell'Università di Trento e coordinatore del "Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza"

24 Mattino - Le interviste
24Mattino le interviste dal Festival dell'economia di Trento

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Jun 3, 2022


A 100 giorni dall'invasione russa dell'Ucraina con la parte orientale del Paese sempre più in mano delle truppe russe, l'occidente e l'Europa vedono scemare le aspettative di crescita economica. Il ritorno della politica di potenza e l'aumento dei prezzi medio che sfiora il 10% riportano il mondo indietro di decenni.Ne parliamo con Elena Bonetti, Ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità.

Focus economia
Focus Economia dal Festival dell'economia di Trento

Focus economia

Play Episode Listen Later Jun 2, 2022


Parte oggi la diciassettesima edizione del Festival dell'Economia di Trento, dal 2 al 5 giugno. Oltre 200 eventi, 7 premi Nobel, 10 ministri, 75 relatori provenienti dal mondo accademico, 20 tra i più importanti economisti internazionali e nazionali, 26 rappresentanti delle maggiori istituzioni europee e nazionali ma, soprattutto, migliaia di partecipanti arrivati a Trento per seguire i lavori. Fra gli ospiti: Edmund Phelps, Giovanni Tria, il ministro Elena Bonetti (pari opportunità e famiglia), Gian Maria Gros Pietro, Roberto Cingolani, Alessandra Perrazzelli, Muhammad Yunus, Andrea Enria, Antonio Patuelli, Cecilia Guerra, Enrico Giovannini, Renato Brunetta, Gian Carlo Blangiardo. Parliamo del festival con il presidente del gruppo 24 ore Edoardo Garrone. Opec+ aumenta la produzione di petrolio per compensare il calo russo I Paesi esportatori di petrolio riuniti sotto il cartello Opec+, che include anche la Russia, hanno deciso di aumentare a luglio e agosto la produzione di 648mila barili al giorno, in misura dunque superiore a quanto avvenuto negli ultimi mesi e a quanto era previsto. Lo anticipa il Wall Street Journal. I prezzi erano già in ribasso dopo che il Financial Times segnalava la volontà dell'Arabia Saudita di compensare i cali di produzioni che potranno derivare dalle sanzioni contro la Russia. Approfondiamo il tema con Sissi Bellomo de Il Sole 24 Ore. L'economia peggiora ma per ora le aspettative non sono di recessione Prima gli effetti del covid e poi la guerra, con la conseguente crisi energetica, la stagnazione dell'economia globale sembra alle porte. Al momento, però, nonostante siano evidenti i segni di un rallentamento economico, la recessione non sembra essere attuale. Anche se diversi analisti si preparano al peggio: l'a.d. di Jp Morgan, Jamie Dimon, ad esempio vede un «uragano economico» in arrivo causato dall'approccio della Fed e dalla guerra in Ucraina. Ne parliamo con l'ex ministro dell'Economia Giovanni Tria.

24 Mattino - Le interviste
Si allarga lo scandalo alpini

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later May 12, 2022


In apertura di terza parte, torna il consueto appuntamento con Paolo Mieli e la sua selezione di notizie da approfondire e commentare. Si allarga lo scandalo delle molestie da parte degli alpini in occasione dell'annuale adunata che quest'anno si è tenuta a Rimini. Ne parliamo con Elena Bonetti, ministra delle Pari opportunità e della famiglia. Poi torniamo su alcune dichiarazioni del ministro del Turismo Massimo Garavaglia della Lega che ha parlato di una mancanza di lavoratori stagionali quantificabile in oltre 350 mila unità e che servirebbero nuovi immigrati per sopperire a tale mancanza, parole poi ricalibrate il giorno dopo. Ne parliamo con Lino Stoppani, presidente FIPE - Federazione Italiana Pubblici Esercenti.

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 21/12/2021 - del 21/12/2021

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Dec 21, 2021 82:35


Gli ospiti di oggi sono Elena Bonetti, Pierpaolo Bombardieri, Alan Ferrari, Matteo Bassetti, Edoardo Vianello e Fausto Risini !

Rai Podcast Radio1
UN GIORNO DA PECORA del 21/12/2021 - del 21/12/2021

Rai Podcast Radio1

Play Episode Listen Later Dec 21, 2021 82:35


Gli ospiti di oggi sono Elena Bonetti, Pierpaolo Bombardieri, Alan Ferrari, Matteo Bassetti, Edoardo Vianello e Fausto Risini !

Come il calcio spiega il mondo
Donne, diritti e libertà. Il calcio come un termometro

Come il calcio spiega il mondo

Play Episode Listen Later Nov 30, 2021 29:00


Il calcio è un termometro utile per misurare non solo il livello di libertà che esiste in un paese ma anche la capacità di far valere in una società i diritti delle donne. Dall'Afghanistan dei talebani alla nazionale femminile degli Stati Uniti al gender gap nella Serie A italiana. Storie formidabili di donne nel mondo del calcio. Con lezioni utili per il futuro delle nostre democrazie.Con il contributo del ministro Elena Bonetti e di Veronica De Romanis

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 26/11/2021 - Tim

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Nov 26, 2021 24:01


Salvatore Bragantin, giornalista , Luigi Paganetto, economista ; Elena Bonetti, Ministra Pari Opportunità e Famiglia .

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 25/11/2021 - del 25/11/2021

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Nov 25, 2021 74:41


Gli ospiti di oggi sono Marco Marsilio, Pierluigi Lopalco, Elena Bonetti, Edward Luttwak e Giovanni Vianello !

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 19/11/2021 - Assegno unico

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Nov 19, 2021 20:46


Andrea Cuccello, Cisl ; Mario Sberna, Ass. italiana famiglie numerose ; Elena Bonetti, Ministra Pari Opportunità e Famiglia .

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 18/11/2021 - del 18/11/2021

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Nov 18, 2021 77:44


Gli ospiti di oggi sono Elena Bonetti, Elsa Fornero, Ilaria D'Amico, Andrea Costa e Lory Del Santo !

24 Mattino - Le interviste
La difficile parità tra uomini e donne

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Oct 22, 2021


Molto resta da fare ancora in Italia per una vera parità tra uomini e donne. Prova ne è la necessità di una legge sulla parità salariale che istituisca “un meccanismo di trasparenza per milioni di donne lavoratrici che oggi vengono pagate meno e sono escluse dalle opportunità di carriera rispetto ai loro colleghi uomini”, come l’ha presentata la relatrice Chiara Gribaudo. Il testo, che ha ricevuto il voto unanime della commissione Lavoro della Camera, è atteso ora in Parlamento.Ne parliamo con Elena Bonetti, ministra delle Pari Opportunità e della famiglia e Monica Poggio, amministratrice delegata di Bayer Italia.

Rai Podcast Radio1
UN GIORNO DA PECORA del 20/10/2021 - del 20/10/2021

Rai Podcast Radio1

Play Episode Listen Later Oct 20, 2021 74:50


Gli ospiti di oggi sono Elena Bonetti, Giovanni Toti, Lory del Santo e Sabino Cassese !

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 20/10/2021 - del 20/10/2021

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Oct 20, 2021 74:50


Gli ospiti di oggi sono Elena Bonetti, Giovanni Toti, Lory del Santo e Sabino Cassese !

The Breakfast Club
Podcast del 15/10/2021 - Intervista alla Ministra per le Pari Opportunit Elena Bonetti

The Breakfast Club

Play Episode Listen Later Oct 15, 2021 9:40


Due di denari
Imprese femminili, come accedere agli incentivi

Due di denari

Play Episode Listen Later Oct 6, 2021


Anche oggi, nella prima parte della puntata, diamo spazio alle iniziative organizzate nell'ambito di questo Ottobre 2021, Mese dell'Educazione Finanziaria. Ci colleghiamo con Giovanna Paladino, direttrice del Museo del Risparmio di Torino, che ci presenta i vari progetti messi in campo per quest'occasione, a cominciare dall'incontro - in programma per domani - su Cybersecurity e prevenzione delle frodi online. Meno della metà saranno assunti, e pochissimi tra loro otterranno un contratto a tempo indeterminato. Eppure lo stage è ancora considerato la principale porta di ingresso nel mondo del lavoro, a volte proprio un “passaggio obbligato”. La pandemia colpisce i meno garantiti, come dimostrano i dati raccolti da Repubblica degli Stagisti: nel 2020 cala il numero dei tirocini e delle assunzioni collegate a uno stage. Ne parliamo con Eleonora Voltolina, direttrice Repubblica degli Stagisti. Atteso da quasi otto mesi, il Fondo per l'imprenditoria femminile ha finalmente regole e procedure. Il decreto attuativo, che la legge di bilancio 2021 prevedeva fosse emanato all'inizio di marzo , è stato firmato dal ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e ha ottenuto il concerto del ministro per le Pari opportunità Elena Bonetti. Sono disponibili da subito 40 milioni, successivamente il Fondo potrà essere integrato con i 400 milioni previsti nella missione "Inclusione e coesione" del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la creazione di aziende guidate da donne. Con Giancarlo Barbarisi - ceo di Ism (Impresa Sviluppo & Management), esperto specializzato in finanziamenti pubblici, bancari ed europei per le imprese - facciamo il punto sul funzionamento del fondo e sui requisiti richiesti per accedervi.

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 29/09/2021 - del 29/9/2021

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Sep 29, 2021 81:14


Gli ospiti di oggi sono Elena Bonetti, Gabriella Giammanco, Roberto Castelli, Micaela Quintavalle, Maurizio Vandelli, Francesco Grisolia e Costanza Marchiorello!

24 Mattino - Le interviste
Donne tra figli e lavoro

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Sep 24, 2021


Il rapporto dell'istituto nazionale del lavoro conferma la difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia. Seppur in diminuzione, infatti, i dati sulle dimissioni volontarie dei neogenitori restano preoccupanti. A pagarne il prezzo soprattutto le donne.Ne parliamo con Elena Bonetti, Ministra delle Pari Opportunità e della famiglia.

Le rubriche di Radio Immagina
Festa dell'Unità - Women new deal: dalle donne la forza per ricostruire

Le rubriche di Radio Immagina

Play Episode Listen Later Sep 7, 2021 21:06


Elena Bonetti, Valentina Cuppi, Cecilia D'Elia. Modera Agnese Pini.

I podcast di PortofinoNews
Il discorso che nessuno ha ascoltato

I podcast di PortofinoNews

Play Episode Listen Later Aug 31, 2021 4:02


L'intervento di benvenuto della ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti nel salutare le delegazioni del G20 il giorno prima della riunione ministeriale del 26 agosto 2021 di Santa Margherita Ligure.

Dentro la Notizia
G20 donne a S.Margherita Ligure, empowerment e Kabul | 26/08/2021 | Dentro la Notizia

Dentro la Notizia

Play Episode Listen Later Aug 26, 2021 5:10


G20 donne a S.Margherita Ligure, empowerment e Kabul. Conferenza storica sulle donne nell'ambito dei lavori del G20 a presidenza italiana: "Per la prima volta nella storia del G20 oggi a Santa Margherita Ligure si organizza una conferenza speciale sul tema dell'empowerment femminile, per volontà della presidenza italiana, che lo ha posto da subito come uno degli asset fondamentali per l'azione del nostro Governo", ha sottolineato la ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti. I risultati della discussione saranno poi portati all'attenzione dei leader del G20 in vista del vertice di Roma del 30 e 31 ottobre. […] Ascolta “Dentro la Notizia” a cura di Francesco Cervellati, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Ma cos'è questa estate
G20 delle donne: gli obiettivi

Ma cos'è questa estate

Play Episode Listen Later Aug 26, 2021


Oggi si tiene il G20 delle donne a Santa Margherita Ligure. Si tratta della prima Conferenza G20 dedicata all’empowerment femminile. Cosa ci si aspetta da questo importante evento e quali risultati raggiungere? Ne parliamo con Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia. Sempre in tema di diritti delle donne, gli ultimi giorni hanno fornito gli ennesimi episodi di femminicidio. Sarebbe doveroso rivedere e aggiornare le leggi riguardo femminicidio e stalking. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza sul tema con Giorgio Beretta, analista dell'Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere (OPAL) di Brescia, e Marisa Scavo, Procuratrice Aggiunta di Catania, la quale si occupa da vent'anni di reati che vedono come vittime le donne. Le vicende afghane stanno tenendo tutto il mondo con il fiato sospeso e, soprattutto, si sta verificando una corsa contro il tempo per cercare di salvare più persone possibili, facendole fuggire negli ultimi giorni disponibili di voli. Quale sarà la posizione delle organizzazioni e dell'ONU nei prossimi mesi per gestire questa situazione delicata? Ne parliamo con Carlotta Sami, portavoce UNHCR. Per l'INPS le quarantene non saranno più considerate giornate di malattia. Quindi sarà tutto a carico delle imprese private? Cerchiamo di fare chiarezza con Enzo De Fusco, consulente del lavoro. Tutta l'Italia ha gioito per la vittoria dei Maneskin all'ultimo Eurovision Song Contest. Uno dei premi consiste nel dover ospitare la prossima edizione del contest. Cinque le città italiane finaliste, con una outsider e una grande esclusa: Pesaro e Roma. Abbiamo con noi Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, e Veronica Tasciotti, Assessora allo Sport, Turismo, Grandi Eventi e Politiche giovanili del Comune di Roma. Facciamo il punto su come stanno andando le Paralimpiadi con Claudio Arrigoni, giornalista sportivo e autore del libro "Ribelli, personaggi e storie della Paralimpiade".

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 26/08/2021 - G20 Donne

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Aug 26, 2021 22:34


Elena Bonetti, Ministra Pari opportunità e Famiglia ; Linda Laura Sabbadini, WW20 ; Nazifa Mersa Hussain, interprete afghana ; Laura Quagliuolo, Cisda .

Focus economia
Un anno dopo il discorso sul debito buono

Focus economia

Play Episode Listen Later Aug 3, 2021


Il Meeting di Rimini torna in presenza dal 20 al 25 agosto 2021. Interverranno ministri, leader di partiti, manager ed esponenti della società civile, fra i quali i ministri Patrizio Bianchi, Istruzione, Elena Bonetti, Pari Opportunità, Roberto Cingolani, Transizione Ecologica, Giancarlo Giorgetti, Sviluppo Economico, Andrea Orlando, Lavoro; Gian Carlo Blangiardo, Presidente Istat. Uno dei temi affrontati sarà il lavoro che verrà e sarà presentato il Rapporto 2021 della Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con Crisp, Centro di Ricerca dell'Università di Milano Bicocca, dedicato al lavoro sostenibile. Le strette sul comparto tech in Cina L'ombra della stretta del governo si allunga sul settore del gaming online in Cina. È bastato un articolo pubblicato dall'Economic Information Daily, molto vicino al governo di Pechino, per far crollare le azioni di Tencent fino al 10%. Nell'articolo, rimasto online poche ore e poi rimosso, venivano sollevati dubbi sul gaming online e sulle conseguenze, negative, sulla salute dei bambini e dei ragazzi. Nel dettaglio, il gaming è stato definito "oppio" e paragonato a una droga. Tanto è bastato per far temere un'azione incisiva del governo cinese e per far scendere i titoli delle due aziende - che puntano proprio sul gaming - in rosso fino al 10% (Tencent) e al 14% NetEase. Ospiti: Giorgio Vittadini, Presidente fondazione per la sussidiarietà e anima del Meeting di Rimini, Fabrizio Santin, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo scontro nel Governo tra centrosinistra e centrodestra | 30/06/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 30, 2021 1:53


Di questi tempi, in ogni riunione della cabina di regia del Governo centrosinistra e centrodestra si scontrano pesantemente su ogni singolo provvedimento. La normale dialettica in una maggioranza così ampia e multiforme si trasforma in una vera e propria rissa dove i toni si alzano, così come le minacce di uscire dall'Esecutivo. Nell'ultima riunione in ordine cronologia lo scontro è diventato vibrante sullo sblocco dei licenziamenti con l'eccezione del settore tessile e di quelli collegati, come calzaturiero e moda, settori maggiormente in crisi. Stessa cosa è avvenuta con la sospensione del cash diventata un caso politico dopo le dichiarazioni del capo delegazione M5S Stefano Patuanelli. Sui licenziamenti i fronti sono contrapposti. Da una parte M5s, Pd e Leu, con Stefano Patuanelli, Andrea Orlando e Roberto Speranza che avrebbero puntato ad altri due mesi di proroga e dall'altra la Lega, con Giancarlo Giorgetti, con la sponda Elena Bonetti di Italia Viva. Alla fine avrebbero 'vinto' questi ultimi. Nessun commentatore di cose politiche scommette in una crisi di Governo. C'è da finire il piano vaccinale, bisogna gestire il primo flusso di quattrini proveniente dal Recovery europeo, gli schieramenti sono troppo divisi al loro interno per trovare una quadra. Ma lo spettacolo che esce dalle stanze di Palazzo Chigi durante le riunioni, dice chi c'era, è desolante. Draghi sospira, si arrabbia e tira dritto, non si sa per quanto tempo ancora. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo scontro nel Governo tra centrosinistra e centrodestra | 30/06/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 30, 2021 1:54


Di questi tempi, in ogni riunione della cabina di regia del Governo centrosinistra e centrodestra si scontrano pesantemente su ogni singolo provvedimento. La normale dialettica in una maggioranza così ampia e multiforme si trasforma in una vera e propria rissa dove i toni si alzano, così come le minacce di uscire dall'Esecutivo.Nell'ultima riunione in ordine cronologia lo scontro è diventato vibrante sullo sblocco dei licenziamenti con l'eccezione del settore tessile e di quelli collegati, come calzaturiero e moda, settori maggiormente in crisi. Stessa cosa è avvenuta con la sospensione del cash diventata un caso politico dopo le dichiarazioni del capo delegazione M5S Stefano Patuanelli.Sui licenziamenti i fronti sono contrapposti. Da una parte M5s, Pd e Leu, con Stefano Patuanelli, Andrea Orlando e Roberto Speranza che avrebbero puntato ad altri due mesi di proroga e dall'altra la Lega, con Giancarlo Giorgetti, con la sponda Elena Bonetti di Italia Viva. Alla fine avrebbero 'vinto' questi ultimi.Nessun commentatore di cose politiche scommette in una crisi di Governo. C'è da finire il piano vaccinale, bisogna gestire il primo flusso di quattrini proveniente dal Recovery europeo, gli schieramenti sono troppo divisi al loro interno per trovare una quadra. Ma lo spettacolo che esce dalle stanze di Palazzo Chigi durante le riunioni, dice chi c'era, è desolante. Draghi sospira, si arrabbia e tira dritto, non si sa per quanto tempo ancora.Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo scontro nel Governo tra centrosinistra e centrodestra | 30/06/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 30, 2021 1:52


Di questi tempi, in ogni riunione della cabina di regia del Governo centrosinistra e centrodestra si scontrano pesantemente su ogni singolo provvedimento. La normale dialettica in una maggioranza così ampia e multiforme si trasforma in una vera e propria rissa dove i toni si alzano, così come le minacce di uscire dall'Esecutivo. Nell'ultima riunione in ordine cronologia lo scontro è diventato vibrante sullo sblocco dei licenziamenti con l'eccezione del settore tessile e di quelli collegati, come calzaturiero e moda, settori maggiormente in crisi. Stessa cosa è avvenuta con la sospensione del cash diventata un caso politico dopo le dichiarazioni del capo delegazione M5S Stefano Patuanelli. Sui licenziamenti i fronti sono contrapposti. Da una parte M5s, Pd e Leu, con Stefano Patuanelli, Andrea Orlando e Roberto Speranza che avrebbero puntato ad altri due mesi di proroga e dall'altra la Lega, con Giancarlo Giorgetti, con la sponda Elena Bonetti di Italia Viva. Alla fine avrebbero 'vinto' questi ultimi. Nessun commentatore di cose politiche scommette in una crisi di Governo. C'è da finire il piano vaccinale, bisogna gestire il primo flusso di quattrini proveniente dal Recovery europeo, gli schieramenti sono troppo divisi al loro interno per trovare una quadra. Ma lo spettacolo che esce dalle stanze di Palazzo Chigi durante le riunioni, dice chi c'era, è desolante. Draghi sospira, si arrabbia e tira dritto, non si sa per quanto tempo ancora. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 16/06/2021 - del 16/6/2021

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Jun 16, 2021 80:04


Gli ospiti di opggi sono Barbara Floridia, Andrea Crisanti, Paola Ferrari, Elena Bonetti e Marianna Puolo la mamma di Roberto Mancini !

Rai Podcast Radio1
UN GIORNO DA PECORA del 16/06/2021 - del 16/6/2021

Rai Podcast Radio1

Play Episode Listen Later Jun 16, 2021 80:04


Gli ospiti di opggi sono Barbara Floridia, Andrea Crisanti, Paola Ferrari, Elena Bonetti e Marianna Puolo la mamma di Roberto Mancini !

24 Mattino - Le interviste
Il silenzio della politica su Saman

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Jun 7, 2021


In apertura di terza parte, la lente d'ingrandimento sull'attualità e la politica del nostro Paolo Mieli. La vicenda, ancora senza esito finale, della giovane pakistana Saman Abbas, che per la procura sarebbe stata uccisa dalla sua famiglia perchè si sarebbe rifiutata di sposarsi in un matrimonio combinato, ha trovato poco spazio nel dibattito pubblico politico. Perchè? Lo chiediamo a Elena Bonetti, ministra delle Pari Opportunità e della famiglia. Continua la caccia agli stagionali che scarseggiano per tanti motivi, uno tra questi è che, secondo alcuni operatori, preferiscono prendere il reddito di cittadinanza. Per altri, invece, gli operatori turistici pagano troppo poco, ed è questo il motivo della carenza di stagionali. Ne parliamo con Stefano Franzoni, segretario nazionale Uiltucs.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Da luglio arriva l'assegno unico, fino a 217 euro per figlio

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jun 4, 2021 1:05


In Cdm arriva il provvedimento ponte per l'assegno unico, su iniziativa del ministro Elena Bonetti. E' stata validata la misura, da luglio a dicembre 2021, per coloro che non godono già di assegni familiari.

Rai Podcast Radio1
UN GIORNO DA PECORA del 18/05/2021 - del 18/5/2021

Rai Podcast Radio1

Play Episode Listen Later May 18, 2021 78:51


Gli ospiti di oggi sono Silvio Garattini, Elena Bonetti, Ilaria D'Amico, Laura Boldrini e Antonino Zichichi!

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 18/05/2021 - del 18/5/2021

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later May 18, 2021 78:51


Gli ospiti di oggi sono Silvio Garattini, Elena Bonetti, Ilaria D'Amico, Laura Boldrini e Antonino Zichichi!

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 14/05/2021 - Stati generali della natalità

Radio anch'io

Play Episode Listen Later May 14, 2021 20:21


Annalisa Cuzzocrea, La Repubblica ; Gian Carlo Blangiardo, Istat ; Elena Bonetti, Ministra Pari Opportunità e Famiglia .

Rai Podcast Radio1
RADIO ANCH'IO del 14/05/2021 - Stati generali della natalità

Rai Podcast Radio1

Play Episode Listen Later May 14, 2021 20:21


Annalisa Cuzzocrea, La Repubblica ; Gian Carlo Blangiardo, Istat ; Elena Bonetti, Ministra Pari Opportunità e Famiglia .

24 Mattino - Le interviste
In Rai si pratica la censura?

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later May 4, 2021


In apertura di terza parte, la lente d'ingrandimento sull'attualità e la politica del nostro Paolo Mieli. Le parole di Fedez al concerto del primo maggio hanno aperto due fronti polemici nella politica italiana. Il primo è quello relativo al DLL Zan ancora fermo al Senato dopo l'approvazione alla Camera. Qual è la posizione di Italia Viva? Lo chiediamo a Elena Bonetti, ministra delle Pari Opportunità e della famiglia. L'altro fronte polemico riguarda la Rai accusata dal cantante di voler "censurare" il testo del monologo anti-Lega e pro DDL Zan. E' davvero così? Nell'azienda del servizio pubblico esiste "un sistema" a cui adeguarsi? Lo chiediamo a Primo De Nicola, Senatore del Movimento 5 Stelle e componete della Commissione Vigilanza Rai.

Focus economia
Classifica degli sprechi

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 16, 2021


Come ogni venerdì, torna la poco invidiabile classifica con la Top Five degli sprechi di risorse pubbliche. Imprese che si rimboccano le maniche Il caso di oggi è Barberino's, ha 11 saloni in Italia (tra Milano, Roma, Brescia, Padova, Torino), 1 salone in Sud Corea (Seoul) e si occupa dei servizi di barberia, oltre che della vendita di prodotti dedicati sia in salone che online. Riaperture A Palazzo Chigi, la cabina di regia sul Covid. Con il premier Mario Draghi i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Giancarlo Giorgetti, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti. Con loro anche gli esperti Silvio Brusaferro dell'Iss e Franco Locatelli del Cts. Esaminati i dati sul contagio, per assumere le decisioni sulle prossime riaperture. "Dal 26 aprile tornerà la zona gialla e le scuole riapriranno completamente in presenza nelle zone gialle e arancione". Lo ha annunciato il premier Mario Draghi. Si proseguirà con la ripresa delle piscine all'aperto dal 15 maggio e dal 1 giugno l'avvio di alcune attività legate alle palestre. Il 1 luglio, invece, potranno riprendere le attività fierestiche. OSPITI: Michele Callegari, cofondatore di Barberino's, Gianni Trovati, Sole 24 Ore.

IusLaw Web Radio - speciali e news
L'8 marzo è tutti i giorni - Speciale con la Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti!

IusLaw Web Radio - speciali e news

Play Episode Listen Later Apr 6, 2021 35:03


L’8 marzo è tutti i giorni. Diretta Ius Law Web Radio con le donne impegnate in prima linea nella battaglia per i diritti e le pari opportunità.Ne parliamo con la Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti!Con la conduzione di Milena Miranda, Brigida Mulinelli e Marco Micciché

Dentro la Notizia
Approvato il ddl Delega sull'assegni unico | 31/03/2021 | Dentro la notizia

Dentro la Notizia

Play Episode Listen Later Mar 31, 2021 6:09


L'Aula del Senato ha approvato i via definitiva il ddl Delega sull'assegno unico e universale per i figli. I voti favorevoli sono stati 227, gli astenuti 4 e nessun contrario. Il provvedimento era già stato approvato dalla camera e diventa così legge. Dal primo luglio verrà dato fin dal settimo mese di gravidanza, fino ai 21 anni, un assegno unico di 200 o 250 euro a figlio.Con le parole di Elena Bonetti, Matteo Renzi ed Elena Carnevali

Dentro la Notizia
La situazione delle scuole | 23/03/2021 | Dentro la notizia

Dentro la Notizia

Play Episode Listen Later Mar 23, 2021 6:44


"La scuola è chiusa solo nelle regioni rosse, quindi mi auguro che già da questa settimana ci siano molte regioni che possano passare in zona arancione e riaprire la scuola, così come stabilito nel decreto. [...]" Lo ha detto la Ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti.Con le parole di Elena Bonetti, alcune maestre, le voci di chi è sceso in piazza a Venezia e Patrizio Bianchi.

Dentro la Notizia
La giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid | 18/03/2021 | Dentro la notizia

Dentro la Notizia

Play Episode Listen Later Mar 18, 2021 7:01


Bandiere a mezz'asta e un minuto di silenzio in tutto il paese per la prima giornata nazionale in memoria delle vittime di Covid. La commemorazione è stata istituita con l'approvazione definitiva da parte del senato. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi parteciperà alla cerimonia di Bergamo, la città più colpita nella prima ondata. Con le parole di medici e infermieri di Bergamo raccolte un anno fa, Roberto Speranza e Elena Bonetti.

Economy News
I dati della CNA sul lavoro femminile | 09/03/2021 | Economy News

Economy News

Play Episode Listen Later Mar 9, 2021 3:44


Più di una imprenditrice o lavoratrice autonoma su due non si è fatta travolgere, nemmeno psicologicamente, dalla crisi del 2020. Addirittura quasi il 40 % di esse, negli ultimi 12 mesi, si è impegnato a fondo nel riorganizzare la propria attività o ha continuato a lavorare registrando a fine anno risultati economici positivi.Con l'avanzare della pandemia arriva il primo blocco alle frontiere per i lavoratori agricoli stranieri impegnati nelle campagne italiane, con il Marocco che ha sospeso tutti i collegamenti con l'Italia, dove il caldo fuori stagione ha favorito la maturazione precoce delle primizie.Il fisco avrà 5 anni per riscuotere i debiti che i contribuenti hanno contratto, poi scatterà la prescrizione, ma con delle eccezioni. E' quanto prevede una bozza del decreto legge sostegno.Il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, in un' intervista, ha annunciato di aver inserito, nel Decreto Sostegno, una misura retroattiva, che prevede congedi straordinari Covid retribuiti almeno fino al 50% estesi fino ai figli minori di 16 anni.

BASTA BUGIE - Omosessualità
Il problema dei trans in carceri femminili

BASTA BUGIE - Omosessualità

Play Episode Listen Later Mar 2, 2021 15:30


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6498IL PROBLEMA DEI TRANS IN CARCERI FEMMINILIAltre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): un gruppo queer a Sanremo, Zan chiede sostegno al suo Ddl, Governo Draghi contro la famigliadi Luca VolontèNell'ormai lontano dicembre 2017, nella fredda Dublino, Sean Kavanagh prendeva a pugni un barista e lanciava una bottiglia ad un altro organizzatore di un evento musicale del Pub Malt House Bar dove si trovava. Kavanagh si è dichiarato colpevole di un'accusa di aggressione con danno e altre due accuse di aggressione. In tribunale, lo scorso 19 febbraio, l'avvocato Noctor che difende Kavanagh ha dichiarato che il suo cliente aveva precedentemente vissuto a Londra come una donna, ma dopo il ritorno a Dublino stava "sopprimendo il suo genere". Un rapporto psicologico ha poi sostenuto che la "rabbia di Kavanagh" di quella notte è probabile sia stata causata dalla frustrazione su come "la sua vita stava procedendo... compreso il genere soppresso". Tre anni prima, dopo le aggressioni, Kavanagh aveva iniziato a identificarsi come una donna chiamata Shauna, mentre ora ha un certificato di riconoscimento di genere femminile, che le è stato fornito alla corte. Noctor ha sostenuto in tribunale che Kavanagh è "vulnerabile" e avrebbe trovato la prigione particolarmente difficile, facendo riferimento ad uno studio internazionale che afferma come "le donne transgender siano un gruppo vulnerabile in prigione".Noctor ha fatto riferimento a due maschi attualmente detenuti nelle carceri femminili in Irlanda, che devono essere tenuti separati dal resto della popolazione carceraria.I due maschi nelle prigioni femminili di Limerick sono: Barbie Kardashian, che ha dimostrato un modello di estrema violenza fisica e sessuale verso le donne, ed un pedofilo senza nome, che è stato condannato per 10 accuse di violenza sessuale e un'accusa di crudeltà contro un bambino.Il problema di detenuti transgenders nelle prigioni maschili e femminili è diffuso in ogni paese ed incidenti anche gravi sono registrati anche negli ultimi anni soprattutto nel Regno Unito dove si sono moltiplicate le richieste di riassegnare gli uomini (trans) alle prigioni maschili e toglierli dalle prigioni femminili. Lo scorso fine gennaio, lo stesso The Economist ha commentato la situazione USA con preoccupazione: "Mettere le donne transgender nelle prigioni maschili può essere crudele. È anche, in un ambiente già difficile, pericoloso: una ricerca suggerisce che i detenuti transgender hanno molte più probabilità degli altri di essere aggrediti.Una crescente consapevolezza di questi pericoli, unita alla richiesta degli attivisti che le persone transgender siano riconosciute come membri del genere con cui si identificano, sta portando a cambiamenti nel modo in cui i detenuti trans sono ospitati. Nella maggior parte dei casi, questi detenuti (la maggior parte dei quali è costituita da donne trans) sono incarcerati con membri del loro sesso biologico". Tuttavia, c'è da attendersi che verranno costruite carceri destinate alle sole persone transessuali, magari separate in sezioni transessuali maschili e femminili, la sola misura che eviterebbe violenze ed incidenti ma, allo stesso tempo e paradossalmente, segregherebbe ancor più le stesse persone LGBT.Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.UN GRUPPO QUEER A SANREMOA Sanremo si esibirà anche il gruppo La rappresentante di Lista che si autodefinisce una «queer pop band». In un'intervista a Rolling Stones, Dario, un membro del gruppo dichiara: «siamo pure in un'epoca di transizione, specie sulle questioni di genere. Le minoranze (omosessuali, transessuali) stanno finalmente ricevendo attenzione mediatica, culturale, filosofica. E ora cerchiamo di capire come stravolgere la società, da qui. Cosa succederà al maschio? Non lo so, è una bella questione. Ma non parlo di me, che so scivolare da un sesso all'altro senza sbattere la testa, sono un artista e intorno ho l'intellighenzia che discute di questi temi su Instagram. [...] Una soluzione può essere quella di normalizzare la diversità, che è una cosa che stiamo facendo anche noi come artisti. Non abbiamo mai giocato troppo con la nostra identità fluida, per dire. Anzi, cerchiamo proprio di normalizzarla».Insomma questi rivoluzionari con la chitarra in mano cantano la solita canzone stereotipata. Ma è proprio questo il lasciapassare che ti permette di calcare palcoscenici famosi come quello dell'Ariston.(Gender Watch News, 25 febbraio 2021)ZAN CHIEDE A DRAGHI SOSTEGNO AL SUO DDLDopo il discorso di Mario Draghi al Senato, l'on. Alessandro Zan ha rilasciato un commento di cui riportiamo solo una parte: «Mi auguro […] che, nonostante l'assenza [nel discorso di Draghi] di un riferimento specifico su questi temi [ossia le rivendicazioni del mondo LGBT], il governo lavori in modo serio ed efficace per far uscire l'Italia dalle ultime posizioni in Europa per inclusione della comunità lgbt+, riconoscendone la piena cittadinanza. Lavoro che deve continuare dal sostegno all'approvazione definitiva al Senato della legge contro l'omotransfobia, la misoginia e l'abilismo, già approvata alla Camera lo scorso 4 novembre. È tempo di fare questo ulteriore passo verso l'Europa».Alla fine Draghi appoggerà seppur implicitamente il Ddl Zan, perché norma molto in sintonia con l'orientamento dell'UE, nonostante non sia una sua priorità. E poi, comunque, il premier potrà anche disinteressarsi di questo disegno di legge, dato che è questione che interessa il Parlamento.(Gender Watch News, 19 febbraio 2021)GOVERNO DRAGHI CONTRO LA FAMIGLIATutti ricordiamo che nel discorso programmatico di Mario Draghi in parlamento non si parlava minimamente di famiglia. E invece, con un gioco di prestigio, il ministro Elena Bonetti annuncia in una intervista di ieri a La Stampa che sta preparando un Family Act con numerosi interventi per la famiglia: progetti antiviolenza sulle donne, parità salariale di genere, fiscalità agevolata, imprenditoria femminile, assegno unico per il figlio. Ma cosa intende il ministro Bonetti per famiglia?Il ministero presieduto dalla renziana Bonetti non si chiama "ministero per la famiglia", ma "ministero per le pari opportunità e la famiglia". La chiave di interpretazione della famiglia sono quindi le pari opportunità di genere. Le quali non condurranno mai alla famiglia, o condurranno ad una famiglia deformata, non più famiglia. Il motivo è molto semplice. I diritti che stanno alla base delle pari opportunità sono diritti soggettivi e individuali, non presuppongono la coppia, ma pretendono di essere essi i presupposti della coppia. Questa nasce dal patto - di fatto o giuridico è oggi considerato lo stesso - tra due individui che, nel patto, vantano una parità da individuo a individuo. Partendo dalla parità di genere si arriva alla somma 1 + 1 ma non alla famiglia, perché la famiglia precede gli individui che la compongono. Non sono essi, sommandosi, a costituire la famiglia sulla base delle loro relazioni individuali - compresa quella della parità di genere - ma è la famiglia a costituirli. La prova è che se si parte dalla famiglia fondata sul matrimonio e solo in seguito si considera la problematica della parità di genere tra moglie e marito, questa verrà vista in modo completamente diverso: non più un rapporto rivendicativo tra due individui, ma relativo all'essere cellule diverse e complementari di un organismo. È tutto un altro mondo.Sulla base della sua (errata) visione della famiglia, il ministro Bonetti imposta malamente anche la cosiddetta questione del "femminicidio", tra le principali preoccupazioni dell'annunciato Family Act. Il problema della cosiddetta violenza sulle donne non si risolve con la parità di genere impostata come vorrebbe il ministro, ma con il recupero della famiglia quale essa deve essere. Invece, capita oggi che la violenza sulle donne viene attribuita alla mancanza di parità di genere a causa proprio della persistenza della famiglia tradizionale che sarebbe maschilista. Si usa il femminicidio contro la famiglia. Se si considerano uomo e donna come marito e moglie alla luce della famiglia fondata sul matrimonio, si risolve anche la parità di genere perché viene inserita in un contesto familiare indisponibile agli stessi due sposi e non frutto di rivendicazioni individuali. La parità di genere non fonderà mai i due in qualcosa di superiore a loro stessi, ossia nella famiglia della cui logica vivere, ma li lascerà sempre e solo al livello di due individui che combattono per i loro diritti individuali, avendo talvolta la meglio e talaltra la peggio.Questi due individui possono essere indifferentemente dello stesso genere o di genere diverso e in ogni caso si parlerà di parità di genere, perché essi non sono che individui che si autodeterminano nei loro diritti, e possono farlo in un modo come in un altro. Quindi sulla base della parità di genere tutte le unioni sono famiglia e tutte possono avere figli. Nella intervista a La Stampa richiamata sopra, Il ministro Bonetti ha anticipato che il suo Family Act conterrà anche un assegno per il figlio, indipendentemente dalla tipologia della coppia a cui è assegnato e indipendentemente dalla modalità tecnica in cui è stato concepito. Del resto, perché stupirsi? Sappiamo tutti - lo sapevano anche i cattolici che l'hanno votata - che, dopo la legge Cirinnà, per l'ordinamento italiano tutte le unioni sono famiglia e quindi ogni Family Act riguarda automaticamente, senza che sia necessario specificarlo, ogni tipo di unione.Tutti i bambini sono uguali, ha detto il ministro con l'appoggio, su questo punto, anche del senatore Pillon nello stesso numero de La Sampa.

Don Chisciotte
Ma chi l'ha scritto davvero il PNRR?

Don Chisciotte

Play Episode Listen Later Jan 16, 2021 62:07


Ma chi l'ha scritto davvero il PNRR?  Perché l'ultima versione è arrivata ai partiti di governo solo la notte prima della crisi? Perché scienziati e comitati tecnici sono scudo dietro il quale la politica decide cose diverse ogni settimana? Che cosa resta del Family ACT nel PNRR e chi l'ha deciso? Don Chisciotte ha deciso di chiederlo alla professoressa Elena Bonetti, docente di analisi matematica ed ex ministra di Italia Viva. Non sentirete parlare di Conte, Zingaretti, Renzi, "responsabili" e via cantando. Solo di come si è governato, e di scelte che con il PNRR ipotecheranno anni a venire di vita italiana. See omnystudio.com/listener for privacy information.

Prisma
Prisma di mercoledì 25/11/2020

Prisma

Play Episode Listen Later Nov 25, 2020 94:38


Prima parte : il giornalista ambientale Emanuele Bompan commenta le nomine di Joe Biden in tema di clima. Seconda parte: sciopero dei trasporti indetto stamattina dal sindacato Usb, ci spiega le ragioni Roberto Cortese, dell'esecutivo nazionale Usb. Da Roma Maria d'Amico ci racconta l'impatto di questo sciopero sul traffico e sull'affollamento dei mezzi. Terza parte: giornata internazionale contro la violenza di genere, a Prisma la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. Nel servizio settimanale a cura di Share Radio gli adolescenti dei centri di aggregazione giovanile ragionano di violenza sulle donne. Infine la scuola, come e quando riaprire? Con Alessandro Rapezzi della segreteria nazionale Flc Cgil e la protesta di studenti e docenti del Liceo Bottoni di Milano raccontata dal nostro Marcello Conti

BASTA BUGIE - Politica
L'app Immuni svela la prepotenza delle femministe al potere in Italia

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Jun 9, 2020 11:55


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6160L'APP IMMUNI SVELA LA PREPOTENZA DELLE FEMMINISTE AL POTERE IN ITALIA di Andrea ZambranoQualcuno svegli la ragione, che ieri evidentemente stava dormendo mentre si consumava nelle patrie stanze social l'ultimo atto del genocidio del buon senso. Chi si chiedeva se il Covid ci avrebbe reso diversi, di sicuro dovrà convenire che, almeno più intelligenti non lo siamo diventati. Con tutti i problemi che ci sono in agenda, ieri non si parlava d'altro: la sconcia e oscena immagine che accompagna - o meglio accompagnava, perché quando la situazione è seria in questo paese le cose cambiano alla velocità della luce - il varo dell'app di tracciamento Immuni.Due piccole icone: nella prima una donna che abbraccia, avvolgendolo totalmente come una Madonna, un neonato col ciuccio. Nell'altra icona [...] il papà, nella stanza a fianco davanti a un pc che lavora. Ah... orrido sessismo! Sconcia discriminazione, hanno tuonato le vestali del politically correct. Dove sono le pari opportunità? Una donna che abbraccia a casa il suo figlioletto proteggendolo dal Covid e un maschio alfa che porta a casa la pagnotta con lo smart working. Ma dove sono i costumi di degni di un Paese di diritti?La prima a strepitare è stata lei, la campionessa della buoncostume del pensiero unico: «La donna col bambino in braccio e l'uomo al lavoro. Un app (senza apostrofo, ndr) che dovrebbe tracciare il contagio, inquinata in partenza da insopportabili e anacronistici stereotipi», dice Laura Boldrini, la quale dopo aver lasciato la presidenza della Camera si fa notare solo quando c'è da scendere in campo con la polizia del pensiero. La crociata è poi decollata con l'intervento a gamba tesa di Paola Concia, perché non c'è battaglia più sacrosanta per i diritti in Italia se a intestarsela non è la componente gay & lesbo. L'ex deputata Pd ha fatto partire i suoi strali: «Ministra Elena Bonetti, prego gentilmente di parlare con la Ministra Paola Pisano perché questa immagine fuori dal tempo e dalla storia deve essere cambiata. Ho scritto deve, sì, perché lo dovete alle donne italiane che non meritano tutto questo».Quali donne? Tutte? Sicure-sicure che stiamo parlando proprio di tutte? No, ovviamente perché le donne "normali", che magari dopo aver tenuto il bambino in braccio, sono anche andate in cucina a sfornare una torta - squallido retaggio sessista patriarcale - ieri erano affaccendate in tutt'altri pensieri. Ma il diktat rivoluzionario non ammette deroghe: la lotta di classe deve unire in un sol grido tutte, anche se tutte non lo sanno.L'invito con il revolver puntato addosso della Concia ha sortito il suo scopo. Ecco che la ministra Elena Bonetti, ministra della famiglia oltre che delle pari opportunità, non ci ha pensato due volte. Eh sì che quando c'è da far valere i diritti delle famiglie, quelle vere e non quelle delle icone, la Bonetti ha brillato per la sua somma incapacità, come ammesso da lei stessa, per i fondi alle famiglie e alle scuole paritarie. Ma stavolta no, per questa battaglia di civiltà, la Bonetti si è attivata subito e ha portato all'ovile il risultato: «Cara Anna Paola Concia ho scritto ieri alla Ministra Paola Pisano e mi ha subito rassicurato sul fatto che si sta lavorando ad una modifica, che sarà rilasciata entro breve». Caspita, che solerzia!Tempo un paio d'ore e l'immagine era già stata modificata. Come? Secondo il diktat del buonismo pariopportunistico, un rovesciamento tanto ridicolo quanto offensivo: la donna al pc e l'uomo a tenere il bambino in braccio. E adesso, vediamo chi è il discriminato? E se fossero i maschietti? Chi ci garantisce che la donna non si sta approfittando di questo ribaltamento dei ruoli con violenza? Semplice, ce lo suggerisce l'anatomopatologia di questo ridicolo e rivoluzionario siparietto di inizio giugno: Boldrini, Concia, Bonetti. Tutte donne. In nome delle donne, per conto delle donne e al posto delle donne. In questa battaglia non c'è un solo uomo che abbia avuto una sola voce in capitolo per opporsi. Dal maschio alfa alla donna alfa, il minimo comune denominatore sono le pari opportunità tanto agognate diventate "impari prepotenze". [...]Nota di BastaBugie: Giuliano Guzzo nell'articolo seguente dal titolo "Il pensiero unico e il presunto razzismo imperante" parla di due casi clamorosi di persecuzione a persone che avevano detto la verità, ma in contrasto con la narrazione ufficiale del pensiero unico.Ecco l'articolo completo pubblicato sul Sito del Timone il 5 giugno 2020:L'emergenza pandemica non è ancora rientrata, anche se almeno in Italia e in Europa segnali incoraggianti non mancano, che già è prepotentemente tornato al centro della scena un virus storico, che da decenni, indisturbato, ammorba l'Occidente: quello del pensiero unico e del politicamente corretto, in nome del quale le censure non si contano, anzi si moltiplicano in antitesi ad un razzismo spesso dubbio e, talvolta, del tutto inventato. A tale proposito, sono almeno due i casi clamorosi emersi in questi giorni.Il primo è quello di Gran Napear, il telecronista dei Sacramento Kings che ha perso il posto di lavoro semplicemente per aver - ben stuzzicato via Twitter da DeMarcus Cousins, ex star dei Kings, affinché dicesse la sua sul dibattito e sugli scontri scatenatosi dopo l'uccisione di George Floyd - osato rispondere con tre parole: «All lives matter», tutte le vite contano. Come a dire: condivisibile la rabbia e il dolore per la morte di Floyd, ma ricordiamoci che appunto tutte le vite contano. Anche quelle delle vittime degli scontri successivi.Un pensiero di elementare civiltà, quello di Napear, che però agli occhi di alcuni è suonato come una contestazione allo slogan caro ai movimenti di contestazione che stanno mettendo a ferro e fuoco gli Usa - «Black lives matter» -, motivo per cui, come si diceva, è stato allontanato. Un licenziamento grave e liberticida che però diventa spiegabile, se si guarda a come gli indignati per la morte di Floyd siano letteralmente coccolati dai mass media; basti pensare, per fare un esempio, agli assembramenti di questi contestatori, i soli che a quanto pare nessuno osa far notare. Ma andiamo avanti.Un secondo caso di censura verificatosi in questi giorni - forse meno grave, ma certo non meno emblematico - è avvenuto alla Winthrop University, un ateneo pubblico della Carolina del Sud. In questa università, Mark Herring, decano dei servizi bibliotecari, a pochi giorni dalla pensione, ha visto censurato un proprio articolo sul numero di aprile di Against the Grain, storica rivista destinata principalmente ai bibliotecari. Il motivo della censura?Eccolo: nel suo articolo, Herring, aveva in modo del tutto innocente osato chiamare il coronavirus «Wuhan virus», scelta che è stata giudicata «etnicamente offensiva»; razzista, insomma. Per questo l'intero intervento è stato cancellato. Il che è doppiamente bizzarro se si considera che il pezzo di Herring non conteneva alcun incitamento razzista né particolari bordate alla Cina per come ha gestito o, meglio, non gestito l'epidemia, almeno al suo inizio.Semplicemente, l'articolo censurato si limitava a ricordare da dove proviene il covid-19, sottolineava che da una crisi può emergere il meglio e il peggio delle persone ed esortava ad un promemoria su ciò che davvero conta nella vita: nulla di scandaloso, insomma, anzi. Eppure quel «Wuhan virus», evidentemente, pur corrispondendo ad un incontestabile dato di realtà, è stato ritenuto inaccettabile.Ora, pur nella loro chiara diversità le vicende di Gran Napear e Mark Herring evidenziano - come si diceva all'inizio - uno stesso paradosso tutto occidentale, ossia quello di una società che non perde occasione per incensare e sbandierare la libertà quale valore supremo, salvo poi limitare quella di espressione a chi viene preventivamente e inappellabilmente accusato di essere razzista o intollerante. Una contraddizione lampante.Da questo punto di vista, va precisato come i casi di Napear ed Herring, purtroppo, siano solo gli ultimi d'una lunga serie. Ma ciò, sia chiaro, non legittima un atteggiamento di resa, anzi c'è da sperare che raccontare la portata grave e paradossale di simili episodi possa servire a far aprire i tanti occhi ancora distratti o chiusi. Perché è decisamente concreto il rischio che proprio chi reputa simili censure di gravità relativa possa, un domani, trovarsi a sua volta vittima di quel politicamente corretto le cui derive liberticide, oggi, vengono invece incautamente sottovalutate.

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così
Per la fase 2 del coronavirus l'Arcigay si infuria, ma Conte rimedia subito

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così

Play Episode Listen Later May 5, 2020 7:45


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6122PER LA FASE 2 DEL CORONAVIRUS L'ARCIGAY SI INFURIA, MA CONTE RIMEDIA SUBITO di Manuela AntonacciParte oggi la cosiddetta "fase 2" delle restrizioni per combattere la pandemia da Covid-19. Tante le nuove regole richiamate dal nuovo Dpcm dello scorso 26 aprile, tra le quali - come si legge nel decreto - si potrà fare visita ai "congiunti" con le solite precauzioni, ovvero guanti, mascherina e distanza di sicurezza.Ma chi sarebbero per l'esattezza i congiunti? Il termine ha creato diversi dubbi, peraltro l'ultima dichiarazione di Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, che definisce "congiunti" anche gli amici "purché amici veri" ha suscitato molte perplessità e anche una certa dose si ilarità sui social. Ma il termine "congiunti" sembra essere diventato anche il pomo della discordia, ultimamente, in quanto avrebbe fatto infuriare niente di meno che Arcigay!L'Associazione parla di "inaccettabile gerarchia affettiva imposta dallo Stato": "Il fatto che l'allentamento delle restrizioni sulle relazioni sociali sia circoscritto alla definizione di 'congiunti', che nei nostri codici è riferita inequivocabilmente alla dimensione formale della parentela, di sangue o acquisita, rappresenta un inedito e inaccettabile intervento dello Stato nella definizione della gerarchia degli affetti", queste le osservazioni di Gabriele Piazzoni, segretario generale dell'associazione. Ma si dicono preoccupati anche la senatrice Monica Cirinnà, costernata per «le coppie non conviventi e le famiglie arcobaleno non riconosciute», e Matteo Renzi, che in un video aveva promesso di redarguire Giuseppe Conte: «Abbiamo fatto le unioni civili, crediamo nella libertà, non possiamo permettere allo Stato di decidere chi dobbiamo vedere». Richieste che sono state prontamente recepite da Palazzo Chigi che ha pubblicato della apposite Faq, proprio per chiarire tutti i dubbi sul Dpcm, anche quelle riguardanti i "congiunti".All'appello mancava inizialmente solo Elena Bonetti che, com'è noto, sin dall'inizio del suo mandato si era dichiarata a favore delle adozioni gay, ma che non ha tardato a far arrivare il suo endorsement, ancora una volta, al mondo LGBT: qualche giorno dopo le esternazioni dei colleghi dem, si è affrettata a dichiarare che "Come ministro per le Pari Opportunità ho a cuore di tutelare i diritti delle coppie omosessuali, che non devono essere discriminate. È un punto che va chiarito e va chiarito nella direzione di permettere alle persone di ricongiungersi con i propri legami, fidanzati compresi. Bisogna richiamare al senso di responsabilità ma nello stesso tempo è altrettanto importante la vita delle persone che risponde all'esigenza delle relazioni umane e delle coppie".Insomma, con la dissoluzione in atto dell'istituto familiare, si aggiunge anche l'estensione massiccia del termine "congiunti".Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).CAUSA CORONAVIRUS CANCELLATI 200 GAY PRIDEA causa dell'epidemia di Coronavirus 200 gay pride previsti in tutto il mondo, e che di solito si tengono all'inizio dell'estate, sono stati annullati. Alcuni di loro sono stati definitivamente cancellati, altri spostati. In Italia i primi pride ad essere cancellati sono stati quelli di Vicenza, Parma e dell'Umbria. C'è anche una mappa che in tempo reale informa quali gay pride sono stati soppressi e quali rinviati(Gender Watch News, 4 aprile 2020)94 CANDELINE PER ELISABETTA LA REGINA GAY FRIENDLYLa Regina Elisabetta ha compiuto 94 anni. Nel corso degli anni la regnante più volte si è mostrata vicina alla comunità LGBT. Ad esempio nel 2013 ha apposto il timbro reale alla norma che legittimava le "nozze" gay, gesto sì formale, ma anche significativo. Lo stesso è avvenuto per la Turing Law, norma che prevede la riabilitazione postuma per 60mila omosessuali incriminati negli anni addietro a motivo del loro orientamento sessuale.Poi nel 2017, in occasione del discorso annuale presso il Parlamento, Elisabetta così si espresse: «Il mio governo farà ulteriori progressi per affrontare il divario retributivo di genere e la discriminazione nei confronti delle persone sulla base della loro razza, fede, genere, disabilità o orientamento sessuale».Elisabetta. Una regina sicuramente gay friendly.(Gender Watch News, 23 aprile 2020)PRIME ''NOZZE'' GAY ARABEUn cittadino tunisino e uno francese si "sposano" in Francia e il contratto matrimoniale viene riconosciuto in Tunisia. L'associazione 'Shams - per la depenalizzazione dell'omosessualità in Tunisia' su facebook così commenta: "Si tratta di una prima assoluta in Tunisia e nel mondo arabo. Il contratto di matrimonio tra un cittadino francese e un tunisino, sottoscritto in Francia, è stato riconosciuto in Tunisia ed annotato nell'atto di nascita dell'anagrafe tunisina".Anche se non si tratta di una norma che legittima i matrimoni omosessuali, ma solo di un atto amministrativo, ovviamente ha un significato giuridico assai rilevante e, come è accaduto in altri paesi, potrebbe essere il primo passo per una legittimazione voluta dal parlamento.Inoltre è da sottolineare che il mondo musulmano rappresentava fino a ieri un baluardo contro ogni istanza proveniente dall'ambiente gay, ma questo riconoscimento fa comprendere che una prima crepa si è creata anche nella diga del mondo arabo. Ed altre certamente ne seguiranno.(Gender Watch News, 27 aprile 2020)