POPULARITY
Buon venerdì santo per noi laici, Stupefan! Non risorge Gesù, ma la pruderie dei giornali per l'equivoco che "Io e la mia signorina", celeberrima canzone di Neffa, aveva creato: l'artista, infatti, esce dal sepolcro e torna al rap, ma i San Tommaso sanno che se mettono il dito nella piaga della droga il clickbaiting è assicurato. Chi ci ascolta, però, lo sa che ci sono ben altre piaghe in cui nessuno mette il dito. Una su tutte, la sistemica e reiterata violazione delle norme da parte dello Stato e dei suoi apparati: l'abbiamo visto la scorsa settimana, nelle reazioni fuorilegge dei poliziotti nell'intervenire per interrompere un free party e nelle immagini di violenza esercitate su persone inermi e con le mani alzate, ma anche sulle automobili e i furgoni. C'è anche un'ultima pesante piaga che ci stritola, quella della narrazione del mercato nero degli stupefacenti e del tono rassegnato che caratterizza ogni inchiesta sul narcotraffico e che non ha spiragli di speranza perché l'unica cosa che può fare è riportare il fallimento del proibizionismo e l'assenza di soluzioni alternative alla repressione. Ma come sempre, per resistere a tutto questo, ci siamo qui noi, al play!Note dell'episodio:- Il corriere, Neffa, la mia signorina: https://www.corriere.it/spettacoli/25_aprile_13/neffa-il-ritorno-nessuno-aveva-capito-che-la-mia-signorina-era-dedicata-alla-marijuana-e-i-fan-mi-massacrarono-cf50c78d-7f83-46a8-836e-14a1cde18xlk.shtml- Il rave di Torino: https://www.ilpost.it/2025/04/13/rave-scontri-torino-polizia/- Rave e repressione: https://www.instagram.com/reel/DIZOz5HCgSh/?igsh=eG91MmN2eDByajhr- Arrestami, cosa mi manganelli l'auto: https://www.instagram.com/reel/DIY_tqFCTgA/?igsh=cmV6eXBnMWE0ZGNv- La mappa dello spaccio a Torbella: https://roma.repubblica.it/cronaca/2025/04/13/news/tor_bella_monaca_roma_droga_spaccio_blitz_reportage-424124481/- Newsroom e l'inchiesta sulla droga: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2025/04/Newsroom-inchieste-e-reportage-sul-mercato-della-droga-ecced5d3-edf6-498f-90f8-6558bc49fd22-ssi.htmlEntra in contatto con noi usando la mail stupefatticast@gmail.com o seguendo su Instagram il @stupefatti_podcast! Puoi anche iscriverti a STUPEGRAM, il nostro canale telegram, a questo link https://t.me/stupegram!
ULTRAS E SCOMMESSE - il lato oscuro del calcio che racconta l'ItaliaIl calcio non è solo uno sport: è lo specchio di un Paese in crisi. Dalle violenze tra ultras al calcioscommesse, ecco cosa ci sta davvero raccontando il mondo del pallone.#calcioitaliano #ultras #violenza #calcioscommesse #romaLazio #politica #giovani #società #repressione #Italiaoggi
In questa puntata speciale de I Tre scalini Alessandro Capriccioli, insieme a Mariasole Garacci, parla della repressione nei confronti degli attivisti del clima e del cosiddetto “ddl eco-vandali”, varato a gennaio del 2024, ennesimo esempio di “propaganda penale” nel paese dei processi infiniti e del sovraffollamento carcerario.L'episodio di oggi si concentra su questi temi non a caso: dal 27 al 29 marzo Sveja ha, infatti, partecipato come media partner al Festival del giornalismo d'inchiesta ambientale organizzato dall'Associazione A Sud, Le parole giuste. Tre giorni di dibattiti, workshop, libri e podcast. Sveja è un progetto indipendente sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne. Sostienici anche tu su sveja.it
L'inviata Nadia Addezio ci racconta come il paese del Magreb si sia sfilato dalla Corte Africana dei Diritti dell'Uomo e perché questo conviene anche all'ItaliaMozambico, tregua fragile: Luca Bussotti, sociologo all'Università di Maputo, ci parla del difficile cammino verso la pace politicaUSA-Africa: cambierà davvero la rotta dopo il Travel Ban? Di Michela Trevisan
In questa diretta:HITS: Next Summer (Damiano David)CLASSICS: Nuova ossessione (Subsonica)CARTOON: ヤッターマンの歌 (Masayuki Yamamoto少年少女合唱団みずうみ) >> Ascoltaci live tutti i lunedì, martedì, mercoledì e giovedì sera alle 20:00 su runtimeradio.it>> Partecipa in diretta allo show sulla nostra chat Telegram: https://t.me/diretteruntime
Due librai arrestati. Due librai, non trafficanti, non pericolosi sovversivi. Due uomini che vendono libri e diffondono pensiero. Mahmoud e Ahmad Muna, della celebre Educational Bookshop di Gerusalemme Est, sono stati arrestati dalle forze israeliane. Il motivo? Non dichiarato, come accade spesso nei territori occupati, dove la legge diventa arbitrio e la libertà una concessione revocabile a piacere. Non si tratta di un caso isolato. Colpire il sapere è un atto strategico. Chi controlla la narrazione, controlla la storia. E chi vende libri in Palestina non diffonde solo pagine, ma resistenza culturale. La libreria Muna è da anni un punto di riferimento per studiosi, attivisti e chiunque voglia comprendere cosa significa vivere in un territorio dove la sopravvivenza passa anche per la parola scritta. Colpire una libreria è un messaggio chiaro: si teme la verità che quei libri raccontano. La rete delle librerie indie del Mediterraneo ha chiesto il rilascio immediato di Mahmoud e Ahmad. Un appello che dovrebbe scuotere coscienze e istituzioni, perché la libertà di leggere è il fondamento di ogni democrazia, anche quando questa democrazia si trasforma in oppressione. Bisogna chiamare le cose con il loro nome: impedire l'accesso ai libri è una forma di repressione sistematica, un attacco all'identità di un popolo. La stessa identità che qualcuno vorrebbe sovrapporre al terrorismo per avere il diritto di distruggerla. Arrestare librai significa temere il pensiero. E temere il pensiero significa aver già perso. Ma significa anche rivelare, una volta di più, il volto di chi opprime. E il mondo dovrebbe smettere di guardare altrove. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
A poche settimane dalle manganellate in piazza contro il presidio antifascista in Piazza Vittoria, un'azione pacifica di Extinction Rebellion - Palestina Libera - Ultima Generazione è finita con decine di persone trattenute in Questura per diverse ore, 17 fogli di via da Brescia e soprattutto la denuncia (per ora mediatica, ma potrebbe diventare presto una denuncia penale) di giovani donne costrette a spogliarsi e fare dei piegamenti sulle gambe davanti alle poliziotte (mentre gli uomini non sono stati sottoposti a questa procedura). Nella puntata di oggi parliamo con Lorenzo di Extinction Rebellion. Prima andiamo in montagna, con gli investimenti in Valcamonica dedicati agli impianti di Ponte di Legno e Tonale, il deposito di produzione e stoccaggio per l'idrogeno a Edolo, e la querelle della MilleMiglia...
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Tra i temi toccati all'interno dell'episodio: 1) Il decennio sandinista; 2) L' afflusso di migliaia di «simpatizzanti rivoluzionari» da tutto il mondo; 3) Militanti, esuli e intelligence. L'Intercontinental Hotel di Managua; 4) Un passaporto in cambio della collaborazione con i sandinisti; 5) La «piñata» dopo la sconfitta elettorale del 1990; 6) Capo dell'intelligence e ministro degli Interni. La figura di Tomas Borge Martinez; 7) Stati Uniti e Contras. Milioni di dollari per la «controrivoluzione»; 8) Repressione e censura nel Nicaragua sandinista. Le persecuzioni contro religiosi cattolici e indigeni Miskito.
In questo episodio speciale di Diritto al Punto, affrontiamo un tema di fondamentale importanza: la violenza di genere, in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Ospitiamo per l'occasione Anita Liporace, avvocata esperta in diritto penale e impegnata da anni nella tutela delle vittime attraverso la fondazione Doppia Difesa. Scopriamo insieme le radici della violenza di genere, dai pregiudizi culturali alle difficoltà sistemiche, e approfondiamo quali strumenti giuridici offre il nostro ordinamento per contrastarla. L'Avvocatessa condivide esperienze, consigli pratici per la prevenzione e l'importanza di rompere il silenzio per avviare un cambiamento. Un episodio intenso e ricco di spunti di riflessione, per comprendere meglio questo fenomeno e contribuire a costruire una società basata sul rispetto e sull'uguaglianza.Come ogni episodio con ospiti, troverete questa puntata anche in versione video sul nostro canale YouTube.Buona visione, buon ascolto!!!
ROMA (ITALPRESS) - "Il governo sta lavorando fin dall'inizio per un contrasto al caporalato su due linee: una repressiva, perché chi agisce senza garantire sicurezza del lavoro all'interno della propria impresa deve essere penalizzato in maniera più forte possibile", e una che si basa sulla prevenzione, "in termini di conoscenza da parte del lavoratore dei propri diritti, di conoscenza dell'imprenditore dei propri doveri, della possibilità di non far ricadere i costi della prevenzione in capo alle imprese". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, a margine dell'evento "Lavorare sicuro in agricoltura" organizzato da Confagricoltura a Roma.xi2/col3/gsl
ROMA (ITALPRESS) - "Il governo sta lavorando fin dall'inizio per un contrasto al caporalato su due linee: una repressiva, perché chi agisce senza garantire sicurezza del lavoro all'interno della propria impresa deve essere penalizzato in maniera più forte possibile", e una che si basa sulla prevenzione, "in termini di conoscenza da parte del lavoratore dei propri diritti, di conoscenza dell'imprenditore dei propri doveri, della possibilità di non far ricadere i costi della prevenzione in capo alle imprese". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, a margine dell'evento "Lavorare sicuro in agricoltura" organizzato da Confagricoltura a Roma.xi2/col3/gsl
Per rilanciare un'economia asfittica, dopo mesi passati a tergiversare, il Partito Comunista ha varato una serie di misure affidate alla Banca centrale:(I) Taglio di 50 punti base del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche (RRR) liberando 1.000 miliardi di RMB di liquidità a lungo termine per il mercato. Nel resto del 2024, la PBoC adotterà un approccio dipendente dai dati per tagliare nuovamente il RRR di 25-50 bps. (II) Taglio del tasso repo a 7 giorni di 20 bps, dall'1,7% all'1,5%, per indurre il calo del tasso di prestito e del tasso di deposito delle banche. (III) Taglio dell tasso sulle Medium-lending facility (MLF) dal 2,3% al 2%. (IV) Taglio di 50 bps il tasso sui mutui residenziali e abbassamento dell'acconto per l'acquisto di una seconda casa al 15% dal 25%. (V) Sostegno alla liquidità del mercato azionario, con una linea di swap da 500 miliardi di RMB per broker e fondi e una linea di rifinanziamento da 300 miliardi di RMB per società e azionisti per i buyback. Le borse sia in Cina che a #hongkong hanno fatto faville, ma poi sono riemersi i dubbi sulle misure fiscali addizionali che erano state annunciate dal Politburo e dal Primo Ministro.Ad oggi non si sa quali siano queste misure. Questo trito copione di annunci governativi, mai seguiti da fatti e misure concrete ha di nuovo fatto ripiombare le Cina nel pessimismo, mentre la macchina repressiva del regime ha intensificato le sue azioni. La Cina ha costretto docenti, dipendenti pubblici e impiegati di aziende pubbliche di consegnare i passaporti. Per viaggi personali all'estero occorre chiedere l'autorizzazione compilando questionari e accettando "raccomandazioni" dei servizi di sicurezza, cioè della polizia politica.
Alessandro Barbero discute di conflitto sociale e il suo ruolo nella conquista dei diritti. Evento organizzato da Potere al Popolo Torino: https://www.facebook.com/Poterealpopolotorino Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=QK_tpg5fSUY (Estratto) --- // Disclaimer // Tutti gli audio disponibili sono utilizzati negli episodi dopo previo consenso e accordo con i distributori originali di altre piattaforme e/o comunque distribuiti liberamente e originariamente con licenze CC BY 4.0 e affini - o registrati in loco, viene sempre riportata la fonte e i dovuti crediti. I titoli potrebbero differire in caso di titoli originali troppo lunghi. Per qualsiasi dubbio o problema contattateci PER FAVORE prima alla nostra mail: vassallidibarbero[@]gmail[dot]com - Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7898SINISTRA E' ORMAI SINONIMO DI REPRESSIONE DEL DISSENSO: E' LA PROPAGANDA DI REGIME 2.0 di Eugenio CapozziLa tendenza alla negazione del pluralismo democratico, alla criminalizzazione del dissenso e alla censura, già emersa da tempo nelle società occidentali che ancora si definiscono liberaldemocratiche, appare ulteriormente consolidarsi, e anzi subire una decisa accelerazione. Più specificamente, essa si manifesta ormai come la caratteristica principale di tutto il mondo politico, intellettuale e mediatico accomunato in qualche modo sotto l'etichetta di "progressismo" e "sinistra".Molti episodi delle ultime settimane confermano tale crescente torsione repressiva: dalla massiccia persecuzione poliziesca e giudiziaria di opinioni dissenzienti – comprese quelle espresse sui social media - lanciata dal governo britannico laburista di Keir Starmer contro i manifestanti anti-immigrazione, alla grottesca lettera minatoria inviata dal commissario Ue Thierry Breton a Elon Musk per minacciare ritorsioni per lo spazio mediatico da lui concesso a Donald Trump, fino alle esplicite minacce del deputato europeo macroniano Sandro Gozi di sopprimere tout court il social medium X, di proprietà dello stesso Musk, sul territorio dell'Unione. Ma se si volessero citare tutte le continue richieste di cancellazione delle voci avversarie, su ogni questione in discussione, provenienti dalle sinistre occidentali l'elenco sarebbe infinito.Non si tratta, ovviamente, di una tendenza nata ieri. L'"album di famiglia" storico di ideologie e partiti di sinistra in tal senso è molto cospicuo, dal giacobinismo fino alle dittature comuniste del XX secolo.Nel secondo Novecento l'inclinazione repressiva, a dispetto delle invocazioni sessantottine al free speech e al "vietato vietare", ha preso un corso meno apparentemente evidente, ma altrettanto pericoloso con il progressivo abbandono del paradigma della lotta di classe in favore di quello dei "diritti civili" intesi come "risarcimento" a gruppi minoritari per le più varie discriminazioni, secondo la traccia della identity politics. In merito a tali temi, l'argomentazione del liberal occidentale, esplicita o implicita, diventava più o meno la seguente: chiunque critichi nel merito qualsiasi misura invocata in nome della non discriminazione compie un atto di violenza contro i gruppi minoritari già discriminati. Su quelle misure la political correctness autorizza soltanto una posizione favorevole "a prescindere": il pluralismo diventa automaticamente "discorso di odio", e va quindi impedito, bollando come "razzista" "suprematista", o "fobico" ogni oppositore delle deriva "dirittista" promossa in nome del nuovo mito "tribale" del progresso.LA LOTTA CONTRO LE EMERGENZEMa il salto di qualità decisivo nel senso della mutazione genetica della democrazia in regime "a partito unico", nella mente e nelle azioni dei "progressisti" occidentali, è avvenuto, tra gli anni Dieci e Venti del XXI secolo, con l'avvento di un paradigma ideologico che vede nella politica in primo luogo una lotta contro "emergenze". Una lotta che rappresenta una questione di vita o di morte per le collettività, e che dunque in quanto tale non può essere esercitata efficacemente attraverso la democrazia pluralista (le cui procedure ritarderebbero o pregiudicherebbero fatalmente azioni inevitabili e necessarie) ma deve essere affidata a "comitati di salute pubblica" organizzati con una logica tecnocratica e/o giustificati in nome della "scienza".Tale paradigma si è imposto innanzitutto attraverso la predicazione martellante dell'ideologia millenaristica del catastrofismo climatico, in cui l'esigenza di ridurre a tutti i costi le "emissioni" di anidride carbonica per "salvare il pianeta" è stata affermata come punto assoluto e imprescindibile, senza alcuna possibilità di discussione. Poi è stato riproposto in forma altrettanto radicale con l'epidemia di Covid 19, additata come minaccia talmente apocalittica da giustificare restrizioni inaudite delle libertà individuali sancite dagli ordinamenti liberaldemocratici. Infine, con toni ultimativi è stato invocato in occasione della guerra russo-ucraina per tacitare ogni critica alla linea di contrapposizione totale nei confronti di Mosca adottata da Nato e Ue.Chi si oppone all'immigrazione indiscriminata, all'aborto assolutizzato come "diritto fondamentale", all'utero in affitto, alla "transizione di genere" illimitata sui minori, all'indottrinamento gender nelle istituzioni formative viene etichettato dai "progressisti" contemporanei come un odiatore, un razzista, un omofobo/transofobo di "estrema destra" violento e pericoloso. Ma chi contesta il millenarismo climatista viene automaticamente considerato colpevole dell'estinzione dell'umanità, del collasso dell'ecosistema, delle sette piaghe d'Egitto, e deve essere sistematicamente messo a tacere per la salvezza di tutti.LA PROPAGANDA DI REGIMENella stessa logica chi critica come irrazionali, inutili e illegittimi i lockdown, i coprifuoco, i ricatti e gli obblighi vaccinali viene additato come untore, responsabile morale di ogni contagio, sofferenza o morte dei "fragili". E chi critica la corsa all'escalation militare, l'abbandono di ogni via diplomatica, la riduzione dell'economia a economia di guerra viene accusato con disprezzo - da sinistre improvvisamente convertitesi dal pacifismo dogmatico al bellicismo moralista - di essere ipso facto al soldo di un tiranno, e di favorire il massacro degli aggrediti da parte degli aggressori.Dalla identity politics all'emergenzialismo coatto la cultura politica dei progressisti occidentali completa la sua torsione verso un ripudio strutturale del pluralismo, verso la riduzione della democrazia a regime in cui è possibile e necessaria una sola scelta, imposta dalle "magnifiche sorti e progressive" della civiltà unica, o dalla salvezza contro catastrofi globali. Il tutto, attraverso la versione aggiornata di quella che era stata la propaganda di regime a senso unico nelle dittature novecentesche: lo storytelling o "narrazione", trasformazione della dialettica politica in ricostruzione edificante ed emotiva di qualsiasi questione in ballo, proposta allo stesso modo da un coro di media – tradizionali/generalisti, digitali, social – e di agenzie istituzionali tutti coordinati secondo una regia comune, dall'informazione alla cultura fino all'intrattenimento. Se qualche mezzo di informazione, qualche centro di elaborazione scientifica e culturale, qualche intellettuale indipendente, qualche artista "stona", e si pone in contrapposizione al coro, scatta immediatamente la richiesta indignata e rabbiosa di censurarlo, zittirlo e cancellarlo. [...]Il progressismo del XXI secolo appare regredito solo all'invocazione a tappare la bocca agli altri in nome di parole d'ordine dogmatiche, primordiali, fondate sul puro dominio della paura.Nota di BastaBugie: Stefano Fontana nell'articolo seguente dal titolo "La censura, quando è lecita e quando non lo è" spiega che è lecito e perfino doveroso limitare la libertà di espressione quando questa non rispetta i principi della morale naturale, mentre non lo è più quando essa semplicemente contraddice la versione politicamente corretta, del potere di turno. Ma nelle democrazie liberali accade oggi esattamente il contrario.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 13 agosto 2024:Facebook ha oscurato il profilo del filosofo Richard Dawkins, il quale su X era intervenuto sulla questione del gender alle Olimpiadi di Parigi, sostenendo che le identità sessuate sono solo due. Questo tipo di censura è inaccettabile, ma lo è solo perché toglie la libertà di parola ad una persona? Questi casi di censura nelle piattaforme digitali pongono la questione più generale della censura in quanto tale: quando e a quali condizioni qualcuno può impedire ad un altro di esprimere la propria opinione? Ora, sulla base del solo principio della moderna libertà di opinione fatta propria dalla democrazia liberale il problema non è risolvibile.I social sono realtà private che si danno il proprio codice di comportamento e la propria "etica" interna. Stabiliscono quali sono le parole che non possono essere postate e quali sono i temi vietati e quelli permessi. La loro "etica aziendale" è una loro costruzione artificiale e anzi spesso vietano proprio di dire la verità, come nel caso di Dawkins riportato sopra. Il fatto di essere entità private non impedisce loro di fare politica, di creare costume e di plasmare mentalità. Se giuridicamente sono private, la loro attività è comunque senz'altro pubblica, anche se non statale. La critica che si dovrebbe muovere loro, allora, consiste nel denunciare la mancanza di un fondamento oggettivo e universale della loro "etica comunicativa", e di sostituirlo con un codice artificiale variabile a loro uso e consumo. Spesso ciò significa ad uso e consumo dei centri di potere, di cui essi stessi fanno parte. È lecito e perfino doveroso limitare la libertà di espressione quando questa non rispetta i principi della morale naturale, non lo è più quando essa contraddice la versione politicamente corretta, o quella del potere di turno, o quella più conveniente per motivi estrinseci. Senza riferimento ad un criterio naturale, il potere di censura diventa arbitrario. Per questo la democrazia liberale non riesce a incarnarlo.Troviamo la conferma anche spostandoci al piano politico. Anche qui riscontriamo due cambiamenti: si è cessato di esercitare
Dopo l'annuncio della rielezione di Nicolás Maduro il 28 luglio, nel paese sono scoppiate forti proteste, represse dalla polizia con l'arresto di più di 2.400 persone. Il 24 agosto Pavel Durov è stato arrestato a Parigi con l'accusa di aver favorito attività illegali portate avanti attraverso Telegram.CONStefano Pozzebon, giornalista della Cnn, da BogotàPierfrancesco Romano, caporedattore di Internazionale Scienza: Perché il covid non va mai in vacanza di Carissa Wonghttps://www.internazionale.it/magazine/carissa-wong/2024/08/29/perche-il-covid-19-non-va-mai-in-vacanzaLibro: Tecnologia della rivoluzione di Diletta Huyskes (Il Saggiatore)Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7877PRIGIONIERI POLITICI IN POLONIA: URSZULA COME PADRE OLSZEWSKI di Wlodzimierz RedziochGià da quattro mesi rimane in prigione padre Michal Olszewski, il primo sacerdote-prigioniero politico nella Polonia governata dall' "europeista " Tusk. La Nuova Bussola Quotidiana segue il caso dall'inizio svelando il calvario subito dal dehoniano polacco, evidentemente orchestrato dalla Procura nazionale e dal ministro della Giustizia Bodnar. Ma recentemente stanno venendo alla luce fatti altrettanto scandalosi che riguardano il trattamento di una delle due impiegate del Ministero della Giustizia arrestate nell'ambito dello stesso caso riguardante il Fondo della Giustizia: la signora Urszula, anche lei in prigione da quattro mesi.Lo ha raccontato in un'intervista il padre di Urszula, Andrzej Skrzetuski (nella foto): è un resoconto drammatico di come sua figlia è stata trattata immediatamente dopo il suo arresto. Doveva spogliarsi nuda e sotto la doccia veniva sorvegliata da agenti uomini. Le era difficile soddisfare i suoi bisogni fisiologici. La donna per oltre un mese non ha potuto cambiare i vestiti. È tenuta in isolamento e non può avere contatti con altre detenute.Vengono limitati i contatti di Urszula con la famiglia. Come spiega Skrzetuski «il contatto con mia figlia è molto difficile. Solo una persona della famiglia può vederla una volta al mese. Finora solo il genero e il nipote hanno incontrato mia figlia». Anche la corrispondenza con Urszula è ostacolata: «Le lettere, se arrivano, arrivano con un grande ritardo, dalle quattro alle sei settimane. E sono censurate. Io ho mandato sei lettere a mia figlia, credo che ne sia arrivata a destinazione solo una».MARITO LICENZIATO E APPARTAMENTO SVALIGIATOÈ stata colpita anche la sua famiglia: suo marito è stato costretto a licenziarsi dal lavoro. Qualcuno ha svaligiato il loro appartamento: un evidente tentativo di trovare qualche documento compromettente, spacciato per un furto. Per Skrzetuski il calvario della figlia è tanto più doloroso tenendo conto che lui personalmente ha conosciuto le prigioni comuniste durante il regime di Jaruzelski. «Non pensavo - dice amareggiato - che tutte queste cose che io, da oppositore al regime comunista, sperimentavo durante la legge marziale introdotta dal generale Jaruzelski, toccasse in forme ancora peggiori ai miei figli».Il padre della detenuta ha svelato che in questi mesi difficili della prigione in isolamento Urszula legge sempre il Diario di suor Faustina, che è fonte di conforto, come anche le conversazioni con il sacerdote cappellano. Urszula prega molto, prega anche per i suoi persecutori. Riesce ad affrontare l'attuale calvario grazie alle solide fondamenta spirituali. Va aggiunto, inoltre, che è legata all'Opus Dei.Come mostrano i casi di padre Olszewski e della signora Urszula i metodi utilizzati dall'apparato di repressione comunista sono ancora oggi ampiamente utilizzati in Polonia. Ma oggi c'è dietro una grande ipocrisia. Nella Polonia comunista la repressione dei cosiddetti nemici di classe o del sistema era palese e ben manifesta, oggi viene nascosta dietro il pretesto di "difendere i diritti umani " o di "ripristinare lo Stato di diritto ". Le persone vengono arrestate ed umiliate per costringere loro a dichiararsi colpevoli o di fornire prove per incriminare altre persone. Tutto questo serve, oggi come nei tempi comunisti, per eliminare ogni opposizione.L'ASSURDITÀ DELLE ACCUSEMa la cosa più importante riguarda l'assurdità delle accuse contro di lei. Si tratta del presunto abuso d'ufficio nella concessione dei fondi del ministero della Giustizia alla Fondazione Proelio per la costruzione del centro per le vittime degli abusi e dei crimini. «Tutto era legale sottolinea il padre dell'accusata. Nessuno ha rubato un soldo né defraudato i fondi. Gli edifici del centro sono già costruiti». Ma, come suggerisce Skrzetuski, il centro sorge in una zona prestigiosa della capitale, nel quartiere Wilanów, perciò ci sono tanti speculatori immobiliari che vorrebbero impossessarsi di questo immobile e del terreno.Skrzetuski non ha dubbi sul perché sua figlia sia stata arrestata e viene maltrattata: «Questo è un tentativo di vendetta contro le persone che hanno collaborato con il precedente ministro della Giustizia Ziobro. È ovvio. Si vuole colpire l'ex ministro Ziobro e l'ex viceministro Romanowski. E' un tentativo di un attacco all'attuale opposizione».In Polonia si sono mossi in tanti per protestare ed esprimere il loro sdegno per gli arresti e il trattamento di padre Olszewski e di due impiegate del ministero della Giustizia, tra cui Urszula. Bisogna sperare che anche in Europa si protesterà contro questa deriva autoritaria dell'attuale governo polacco del premier Tusk e del ministro della giustizia Bodnar.Va raccontato anche un fatto particolare che mostra come Urszula vive la sua prigionia. Nella cella ha disegnato una Madonna e l'ha mandata alla redazione di Radio Maria polacca, accompagnata da una lettera in cui scrive: «Cara famiglia di Radio Maria. Ringraziandovi per aver sostenuto la nostra Patria con la vostra preghiera costante per oltre 30 anni, desidero esprimervi la mia speciale gratitudine per il fatto che in questi mesi nelle vostre preghiere avete incluso anche me. Posso ripagarvi solo con ciò che ho nella mia cella di prigione, che è la preghiera per voi e le vostre famiglie. Per favore accettate questa icona che ho disegnato per mia madre, che è un membro della famiglia di Radio Maria. Che questa Madonna del Carcere vi sostenga anche nei momenti difficili!».
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden non si candiderà alle elezioni presidenziali del 2024: lo ha annunciato in un comunicato ieri, cedendo alle pressioni del partito democratico dopo settimane di dubbi sulle sue condizioni fisiche e mentali. Almeno centro persone sono morte in Bangladesh in seguito agli scontri tra la polizia, i sostenitori della prima ministra Sheikh Hasina e gli studenti che protestano contro il sistema delle quote nel pubblico impiego. CONAlessio Marchionna, editor di Stati Uniti di InternazionaleJunko Terao, editor di Asia di InternazionaleBiden: https://www.nbcnews.com/video/joe-biden-drops-out-of-2024-presidential-race-215342661867Bangladeshhttps://www.youtube.com/watch?v=2G116GBAh4QScienza: Un mondo sotto steroidi di Stephen Buranyihttps://www.internazionale.it/magazine/stephen-buranyi/2024/07/18/un-mondo-sotto-steroidiLibro della settimana: Justine Kurland, This train, Mack BooksSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
L'Azerbaigian, il Paese più grande del Caucaso, ospiterà a novembre la Cop29, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici: un summit cruciale dove si deciderà il futuro delle politiche sul clima. Ma da questo Paese, la cui economia è fortemente legata ai combustibili fossili, arrivano nuove notizie di gravi violazioni dei diritti umani.Insert:Azerbaijan accused of crackdown on journalists and opposition ahead of COP29, 12.06.2024, FRANCE 24 English YouTube.Fonti:Azerbaijan accused of media crackdown before hosting Cop29, 12.06.2024, The GuardianAzerbaijan: Academic, critical of government, detained: Gubad Ibadoghlu, 07.08.2023, Amnesty InternationalCPI 2023 for Eastern Europe & Central Asia: Autocracy & weak justice systems enabling widespread corruption, 30.01.2024, Transparency InternationalFamily of Azerbaijani political prisoner Dr Gubad Ibadoghlu call on UN to act at Bonn climate meetings, 10.06.2024, globalwitness.orgAzerbaijani activist reportedly detained and tortured after ‘betrayal' by former journalist, 10.06.2024, OC Media
A cura di Daniele Biacchessi "La Guardia nazionale non dovrebbe intervenire nei Campus ". Il presidente anericano Joe Biden si smarca dalla dura repressione della polizia nei Campus delle principali città con oltre 2 mila arresti, anche se poi ricorda che "le proteste pacifiche sono tutelate in America, mentre il vandalismo e le proteste violente no”. L'attacco di Donald Trump contro Joe Biden L'ex presidente Donald Trump ha fatto emergere quello che chiama "lo spettro di estremisti e agitatori di estrema sinistra". e si è rivolto direttamente a Joe Biden: "Dov'è Biden? Dov'è Gavin Newsom?", il governatore della California chiamato in causa per gli scontri nel campus di Ucla. Da New York a Los Angeles, esplode la protesta filopalestinese Da quando la polizia è entrata la prima volta nel campus della Columbia, le forze dell'ordine hanno adottato la linea dura per sedare proteste e occupazioni a sostegno del popolo palestinese. Nel campus dell‘Ucla, in California, ci sono stati 200 fermi portando il totale a oltre 2mila arresti dalla metà di aprile. Nell'ateneo di Los Angeles sono stati sparati anche numerosi proiettili di gomma contro gli studenti. Stessa scena si è vista alla University of Arizona. Arresti anche alla Tulane University a New Orleans. Un accordo tra funzionari della Northwestern University e manifestanti filo-palestinesi ha posto fine ad un accampamento di protesta nel campus e suscitato critiche da parte di esponenti della comunità ebraica, sebbene siano molti gli studenti ebrei che prendono parte alle mobilitazioni in contrasto con la linea del governo Netanyahu. Le università coinvolte New York ha dato il via al giro di vite (1.300 gli arresti totali dall'inizio della crisi, stima il New York Times), con più di 300 fermati tra Columbia e City College, ma anche nel campus di Manhattan di Fordham, un ateneo gesuita, per passare poi a Dallas, Dartmouth in New Hampshire e Tulane a New Orleans. La denuncia delle ong L'associazione Human Rights Watch ricorda come le proteste pacifiche siano un diritto fondamentale, così come la libertà di parola e di espressione. Secondo un nuovo rapporto della ong Armed Conflict Location and Event Data Project, il 99% delle proteste nei campus sono state finora pacifiche. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi "La Guardia nazionale non dovrebbe intervenire nei Campus ". Il presidente anericano Joe Biden si smarca dalla dura repressione della polizia nei Campus delle principali città con oltre 2 mila arresti, anche se poi ricorda che "le proteste pacifiche sono tutelate in America, mentre il vandalismo e le proteste violente no”. L'attacco di Donald Trump contro Joe Biden L'ex presidente Donald Trump ha fatto emergere quello che chiama "lo spettro di estremisti e agitatori di estrema sinistra". e si è rivolto direttamente a Joe Biden: "Dov'è Biden? Dov'è Gavin Newsom?", il governatore della California chiamato in causa per gli scontri nel campus di Ucla. Da New York a Los Angeles, esplode la protesta filopalestinese Da quando la polizia è entrata la prima volta nel campus della Columbia, le forze dell'ordine hanno adottato la linea dura per sedare proteste e occupazioni a sostegno del popolo palestinese. Nel campus dell‘Ucla, in California, ci sono stati 200 fermi portando il totale a oltre 2mila arresti dalla metà di aprile. Nell'ateneo di Los Angeles sono stati sparati anche numerosi proiettili di gomma contro gli studenti. Stessa scena si è vista alla University of Arizona. Arresti anche alla Tulane University a New Orleans. Un accordo tra funzionari della Northwestern University e manifestanti filo-palestinesi ha posto fine ad un accampamento di protesta nel campus e suscitato critiche da parte di esponenti della comunità ebraica, sebbene siano molti gli studenti ebrei che prendono parte alle mobilitazioni in contrasto con la linea del governo Netanyahu. Le università coinvolte New York ha dato il via al giro di vite (1.300 gli arresti totali dall'inizio della crisi, stima il New York Times), con più di 300 fermati tra Columbia e City College, ma anche nel campus di Manhattan di Fordham, un ateneo gesuita, per passare poi a Dallas, Dartmouth in New Hampshire e Tulane a New Orleans. La denuncia delle ong L'associazione Human Rights Watch ricorda come le proteste pacifiche siano un diritto fondamentale, così come la libertà di parola e di espressione. Secondo un nuovo rapporto della ong Armed Conflict Location and Event Data Project, il 99% delle proteste nei campus sono state finora pacifiche. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Aleksandr Skobov e Antonina Favorskaya sono solo gli ultimi di una lunga lista di giornalisti arrestati in Russia per motivi politici. In totale, dietro le sbarre, ce ne sono una cinquantina. Ma ampliando il campo d'indagine sulle repressioni, si scopre che negli ultimi sei anni il numero di persone - non solo giornalisti - perseguitate per motivi politici in Russia ha superato le cifre delle persone perseguitate in Unione Sovietica durante i periodi di Brezhnev e Khruschev. Fra loro, tra l'altro, ci sono moltissime donne. E questa, è solo la punta dell'iceberg.Volete saperne di più? Poekhali!Fonti: В Петербурге задержали советского диссидента Александра Скобова — из-за постов о взрыве на Крымском мосту Вот что об этом рассказывает его подруга Екатерина Молоствова — все произошло именно в ее квартире. Meduza. 03.04.2024«Хуже преступника, чем Набиуллина, мне себе представить сложно». Holod.Media. 16.05.2023Новые репрессии в РФ. Журналистов судят за связи с Навальным. dw.com. 29.03.2024A study into repression under Putin. Proekt.Media. 22.02.2024
La nuova copertina di Internazionale è dedicata ai russi e alle russe che, nonostante la repressione sfidano il potere e si organizzano per resistere, raccontati dai giornalisti russi in esilio nei paesi vicini. Questa settimana la rivista The Art Newspaper ha ricostruito la storia della donna rappresentata nella Contessa nera, un quadro di Henri Toulouse-Lautrec del 1881.CONFederico Varese, professore di sociologia all'Istituto di studi politici di ParigiDaniele Cassandro, giornalista Russia: https://www.youtube.com/watch?v=swbTarABahMArte: https://www.youtube.com/watch?v=3LYdTP2qrOQFilm della settimana: La terra promessa di Nikolaj ArcelArticolo di The Art Newspaper: https://www.theartnewspaper.com/2024/03/13/revealed-the-colourful-and-scandalous-life-of-toulouse-lautrecs-black-countessSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
le elezioni in Sardegna aprono ufficialmente le danze per le europee di giugno, mentre, nel frattempo, a Pisa e a Firenze assistiamo a scontri e repressioni
Alcuni studenti, fra cui molti minorenni, sono stati presi a manganellate dalla polizia mentre manifestavano per la Palestina e si è aperto una sorta di caso politico. Sta aumentando la repressione nel nostro paese o è solo una percezione? Ieri si è votato in Sardegna, dove gli spogli sono appena iniziati, e in Bielorussia, dove gli spogli non contano poi granché. Sabato, infine, è stato il secondo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, e ne approfittiamo per fare il punto su come sta andando questo conflitto. INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:45 - Le cariche contro gli studenti pro Palestina a Pisa e Firenze00:08:17 - Sì è votato in Sardegna e Bielorussia00:11:15 - La situazione in Ucraina, a due anni dall'invasione russaIscriviti alla NEWSLETTER: https://bit.ly/43SCSr8
Pavel suona e canta. Stoner/sludge, hardcore old school, grindcore e… rap. Crisis Benoit, Repressione, Sandstrikers: tutta roba con l'aggressività e la rabbia dentro. Ma allora forse l'underground non è a compartimenti stagni come lo crediamo. Sempre che esista ancora un underground. Feat. Carlo "La Signora Rossi" Altobelli, per la consueta parentesi Sanremo.
Puntata Live de l'Onda Verde in occasione dei Cannabis Caffè, la mobilitazione dal basso per parlare di cannabis e sostenere Io Coltivo, la raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulla coltivazione ad uso personale di cannabis anche in forma associata. L'episodio è stato registrato a Ferrara il 4 febbraio scorso, presso Empatia Canapa Bar, ed è stato diviso in due parti. Nella prima parte (S02E05) Leonardo Fiorentini insieme a Irene Bregola fanno il punto sulla situazione della cannabis in Italia e presentano la proposta di legge popolare. La seconda parte (S02E06) è invece dedicata al passato e al presente della canapa nella provincia estense, con il dialogo con Maurizio Andreotti, Sofia Blè, Marco Guandalini e Ilaria Baraldi.La proposta di legge Io Coltivo, che ha bisogno di almeno 50.000 firme per essere depositata in Parlamento, in caso di successiva approvazione da parte di Camera e Senato consentirebbe la coltivazione e detenzione di massimo “quattro piante femmine di cannabis, idonee e finalizzate alla produzione di sostanza stupefacente, e del prodotto da esse ottenuto”. Istituirebbe inolte un regime autorizzativo per la creazione di cannabis social club, con un massimo di 200 membri, che potrebbero coltivare fino a 4 piante per associato e distribuire ai membri il raccolto. Per farlo sarebbe necessaria un'autorizzazione da parte del Ministero dell'Agricoltura. I Cannabis Social Club non potranno essere ubicati nei pressi di luoghi sensibili, come scuole, parchi o centri giovanili. La sottoscrizione della proposta è possibile online con l'Identità Digitale (SPID) al sito https://www.iocoltivo.org/.Io Coltivo è una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall'Associazione Meglio Legale insieme a Associazione Luca Coscioni; Eumans; Forum Droghe; Aduc; Antigone; Volt; Cannabis Service; Radicali Milano; Cannabis For Future; Be Leaf; Soft Secrets; Giovani Socialisti; Giovani Democratici Roma; Rifondazione Comunista; Giovani Verdi Europeisti; Piu Europa; Generazione; Giovani Democratici Lombardia; Radicali Cuneo; Canapa Sativa Italia; Radicali Rimini; A buon diritto; Potere al popolo; Comitato Ventotene; Dolce Vita; UDU Catania; Cattolica Futura; Unione Popolare; Universitari Liberi e Possibile.CollegamentiIo Coltivo: https://www.iocoltivo.org/EstrattiNicola Lodi, Vicesindaco di Ferrara, Consiglio Comunale del 23 marzo 2021 https://www.youtube.com/live/SsXJJmgKDpI?si=z-8Tf23hOVdsrqaD&t=11477
Giovedì scorso, presso il tribunale di San Pietroburgo, Alexandra Skochilenko è stata condannata a 7 anni di prigione per aver sostituito dei cartellini dei prezzi di un supermercato con bigliettini che denunciavano l'aggressione russa all'Ucraina.
Grazie a 25 generosi ascoltatori abbiamo messo in produzione gli episodi della seconda stagione de l'Onda Verde che usciranno a inizio 2024. E così, passata l'estate, ecco un nuovo episodio ponte nel quale ripercorriamo le ultime vicende nostrane, in particolare legate alla criminalizzazione delle nuove generazioni.Leonardo Fiorentini e Stefania Andreotti raccontano l'iperbole penale verso i giovani, introdotta dal governo con il decreto "Caivano", che fa decisamente preoccupare. Allo stesso tempo danno speranza la presa di posizione per la fine della war on drugs dell'Alto Commissariato per i Diritti Umani dell'ONU, come racconta la scheda dell'episodio e l'impegno dei più giovani, testimoniato dall'estratto finale dall'intervento di Youth Rise all'ultima summer school di Forum Droghe e Cnca.Youth RISE (Resources, Information, Support and Education) è una rete internazionale fondata nel 2006 che mobilita i giovani a impegnarsi nella riduzione del danno a tutto campo e nella riforma della politica sulle droghe per promuovere la salute e i diritti umani. Il contatto italiano è Dinah Macmillan alla quale potete inviare una mail a dinahATyouthrise.org.Un'ultima cosa: abbiamo deciso di continuare la raccolta fondi per altri 15 giorni: vorremmo infatti raccogliere almeno altri 250 euro per finanziare una campagna pubblicitaria, con l'obiettivo di provare ad allargare il nostro pubblico. Basterebbero 5 euro a testa dagli ascoltatori dello scorso episodio per fare una gran bella campagna promozionale. Aiutateci in questo ultimo sforzo!Vai al crowdfunding: https://www.paypal.com/donate/?campaign_id=MB763RLWHJP36Ancora Grazie e buon ascolto!Approfondimenti- L'anomalia della giustizia minorile va difesa. Vincenzo Scalia per la rubrica di Fuoriluogo su il manifesto del 13 settembre 2023. https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/lanomalia-della-giustizia-minorile-va-difesa/- I giovani pochi e marginali: i nuovi nemici perfetti. Ivan Severi, Antropologo, Università della Strada Gruppo Abele, per la rubrica di Fuoriluogo su il manifesto del 27 settembre 2023. https://www.fuoriluogo.it/rubriche/la-rubrica-di-fuoriluogo-sul-manifesto/i-giovani-pochi-e-marginali-i-nuovi-nemici-perfetti/- Il fine è sempre lo stesso: criminalizzare i giovani. Leonardo Fiorentini, segretario di Forum droghe su l'Unità del 9 settembre 2023. https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/il-fine-e-sempre-lo-stesso-criminalizzare-i-giovani/- La propaganda della destra sulle droghe: ignoranza e dati a caso. Leonardo Fiorentini su l'Unità del 6 luglio 2023. https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/la-propaganda-della-destra-sulle-droghe-ignoranza-e-dati-a-caso/- Incidenti stradali, i dati sbugiardano il governo. Hassan Bassi presenta i dati sugli incidenti stradali correlati all'uso di droghe per la rubrica di Fuoriluogo su il manifesto del 26 luglio 2023. https://www.fuoriluogo.it/rubriche/la-rubrica-di-fuoriluogo-sul-manifesto/incidenti-stradali-i-dati-sbugiardano-il-governo/- Ep. 33 | Incidenti stradali, i dati sbugiardano il governo. Leonardo Fiorentini dialoga con Hassan Bassi sugli ultimi dati ISTAT sull'incidentalità stradale collegata alla guida in stato alterato da sostanze stupefacenti. https://www.fuoriluogo.it/oltrelacarta/podcast/podcast-fuoriluogo/ep-33-incidenti-stradali-i-dati-sbugiardano-il-governo/- Depositata la relazione del Governo sulle droghe. https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/depositata-la-relazione-del-governo-sulle-droghe/- Diamo i numeri. Il commentoalla Relazione sulle Tossicodipendenze in Italia del Governo Meloni. https://www.fuoriluogo.it/oltrelacarta/video/diamo-i-numeri/- Droghe, i dati mettono in difficoltà Mantovano. Stefano Vecchio per la rubrica di Fuoriluogo su il manifesto del 23 agosto 2023. https://www.fuoriluogo.it/rubriche/la-rubrica-di-fuoriluogo-sul-manifesto/droghe-i-dati-mettono-in-difficolta-mantovano/- Documento sulle sfide relative al rispetto dei diritti umani nelle politiche delle droghe in Italia. Il documento trasmesso da Forum Droghe all'OHCRdell'Onu. https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/documento-sulle-sfide-relative-al-rispetto-dei-diritti-umani-nelle-politiche-delle-droghe-in-italia/- E ora l'ONU invoca: "basta guerra alla droga!" Leonardo Fiorentini, segretario di Forum Droghe, su l'Unità del 22 settembre 2023. https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/e-ora-lonu-invoca-basta-guerra-alla-droga/- Fermare la war on drugs nel nome dei Diritti Umani. Oltre 130 ONG, fra cui Forum Droghe, firmano una dichiarazione collettiva che esorta la comunità internazionale ad agire in base allo storico appello del Commissariato dei diritti umani delle Nazioni Unite per una riforma sistemica della politica sulle droghe. https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/fermare-la-war-on-drugs-nel-nome-dei-diritti-umani/- Ep. 34 | L'ONU dice basta war on drugs. E l'Italia? Il podcast con Leonardo Fiorentini e Susanna Ronconi.https://www.fuoriluogo.it/oltrelacarta/podcast/podcast-fuoriluogo/ep-34-lonu-dice-basta-war-on-drugs-e-litalia/- Youth RISE: https://youthrise.orgEstratti- Torino, ancora incidenti polizia manganella gli studenti, Local Team: https://www.localteam.it/video/torino-ancora-incidenti-polizia-manganella-gli-studenti- L'intervista ad Alessandro Barbero - Stasera c'è Cattelan Raidue 30/03/2023: https://www.youtube.com/watch?v=JH2_sQThbUU- Totò Fabrizi e i giovani d'oggi: https://www.youtube.com/watch?v=JaM4DT9StPs- Lino Guanciale: "Giovani d'oggi" - Stati Generali 28/11/2019: https://www.youtube.com/watch?v=A5_g_XkGPrw&t=5s- Decreto Caivano, tutte le misure: dal daspo urbano alle multe ai genitori - TgCom24: https://www.tgcom24.mediaset.it/2023/video/decreto-caivano-tutte-le-misure-dal-daspo-urbano-alle-multe-ai-genitori_69609690-02k.shtml- Giorgia Meloni all'evento "Giornata mondiale contro le droghe" - Governo.it: https://www.governo.it/it/media/il-presidente-meloni-allevento-giornata-mondiale-contro-le-droghe/22974- Omnibus, LA7, puntata del 2 luglio 2023: https://www.instagram.com/reel/CuMcVBrIyw8/?utm_source=ig_web_copy_link&igshid=MzRlODBiNWFlZA==- Matteo Salvini in occasione della presentazione del disegno di legge di modifica del Codice della Strada - Vista: https://www.youtube.com/watch?v=cAG63rGtqoU
Torna l'Onda Verde con il primo degli episodi che vi accompagneranno per tutta l'estate a sostegno della campagna di crowdfunding. Abbiamo bisogno del vostro aiuto per sostenere la seconda stagione del podcast che vi racconta cosa succede in giro per il mondo ed in Italia sulla cannabis. Nel modo più corretto, laico e pragmatico possibile.Ecco, l'esatto contrario di quanto accaduto il 26 giugno all'evento del Governo "contro le droghe". Una imbarazzante kermesse, che ha cercato di costruire una narrazione in cui esisterebbe il lassismo sulle droghe, mentre le nostre carceri sono piene proprio per la legge sulle droghe. Leonardo Fiorentini analizza la giornata, a partire dagli invitati, rispondendo punto su punto alle argomentazioni mistificanti di Meloni e Mantovano. Stefania Andreotti invece ci aggiorna su cosa sta succedendo in giro per il mondo."Fatelo girare" richiama l'invito del ct Roberto Mancini presente nello spot antidroga del Governo, anche questo di dubbia qualità ed efficacia comunicativa, ma è un invito anche a fare girare questa puntata. Perchè non c'è libertà senza conoscenza e capacità di comprensione critica, soprattutto quando si parla di sostanze, lecite o illecite che siano.CollegamentiCampagna di crowdfundig per la seconda stagione de l'Onda Verde: https://paypal.com/donate/?campaign_id=MB763RLWHJP36Libro Bianco sulle droghe: https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/la-traversata-del-deserto-analisi-e-dati-in-pillole/EstrattiInterventi di Meloni, Mantovano e Sabet da "Giornata Mondiale contro le droghe", Dipartimento Antidroga: https://www.politicheantidroga.gov.it/it/notizie/notizie/26-giugno-2023-evento-organizzato-in-occasione-della-giornata-mondiale-contro-le-droghe/The Mandalorian | Seconda Stagione Trailer Ufficiale | Disney+ https://youtu.be/ME8b9-NrQCQSpot del Governo contro le droghe: https://www.governo.it/it/media/campagna-di-comunicazione-tutte-le-droghe-fanno-male-scegli-emozioni-vere/22983
Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinUna narrazione distorta produce come conseguenza l'attribuzione di meriti a chi, in realtà, non può fregiarsene: è il caso del Ventennio fascista italiano che da un po' di tempo gode di singolari riletture seguendo il ritornello "Mussolini ha fatto anche cose buone", quasi un tentativo di pareggiare i conti delle nefandezze di una dittatura ponendo sul piatto della bilancia dei presunti meriti. Pensioni, case popolari, emancipazione femminile, scolarizzazione, investimenti pubblici (a cominciare dalle bonifiche) sono alcuni degli argomenti prediletti. Ma quanto c'è di vero in tutto ciò? E quanto invece è realtà di comodo, se non manipolata o artefatta?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Il 17 aprile il giornalista e attivista russo Vladimir Kara-Murza è stato condannato a 25 anni di carcere, la pena più grave mai inflitta a un dissidente in Russia. La sua popolazione ha superato quella della Cina, ma l'India è pronta ad approfittare del vantaggio demografico?Andrea Gullotta, docente all'università di Palermo e presidente di Memorial ItaliaMarina Forti, giornalistaVideo India: https://www.youtube.com/watch?v=6hIFu4WuAA0Intervista Vladimir Kara-Murza: https://www.youtube.com/watch?v=yIibXQU_dgoScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
Alessandro Barbero è stato ospite della Cooperativa Popolare Infrangibile 1946. Durante l'incontro si è discusso di vari temi tra cui diritti dei lavoratori, antisindacalismo e festa del 25 Aprile.Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=gWpzdnOfbzYCooperativa Infrangibile: https://www.facebook.com/cooperativapopolareinfrangibile1946--- // Disclaimer // Tutti gli audio disponibili sono utilizzati negli episodi dopo previo consenso e accordo con i distributori originali di altre piattaforme e/o comunque distribuiti liberamente e originariamente con licenze CC BY 4.0 e affini - o registrati in loco, viene sempre riportata la fonte. I titoli potrebbero differire in caso di titoli originali troppo lunghi. Per qualsiasi dubbio o problema contattateci PER FAVORE prima alla nostra mail: flamsteed46[@]gmail[dot]com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Si intensifica la repressione dei movimenti per la giustizia climatica, da Extinction Rebellion a Ultima Generazione. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo grazie al contributo di Maria Letizia Ruello, ricercatrice e attivista di Ultima Generazione. Parliamo anche del caso di Alfredo Cospito che ha interrotto lo sciopero della fame e del Parlamento europeo che ha approvato cinque nuove leggi per ridurre le emissioni in accordo con la strategia fit for 55.INDICE:00:41 - L'attivismo climatico fra represione e disobbedienza: parola a Ultima Generazione10:56 - Alfredo Cospito ha interrotto lo sciopero della fame14:29 - Fit for 55: il Parlamento Ue riforma il mercato del carbonio _______________________Abbonati: https://www.italiachecambia.org/abbonati/Seguici su:Telegram - https://t.me/itachecambiaInstagram - italiachecambiaFacebook - /itachecambia
Negli ultimi anni, la regione nord-occidentale dello Xinjiang è finita sotto i riflettori per le "gravi violazioni dei diritti umani", come denunciato anche in un rapporto recentemente pubblicato dall'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Le autorità cinesi sostengono che le misure e le politiche sono finalizzate a contrastare il terrorismo e l'estremismo religioso, ma studiosi e giornalisti hanno messo in luce la repressione e la violenza dello Stato cinese contro la popolazione non-Han nella regione.Beatrice Gallelli (ricercatrice IAI) dialoga con James Millward (Georgetown University), uno dei maggiori esperti della storia moderna della Cina e dello Xinjiang, per approfondire cosa sta succedendo nella regione e sostenere la diffusione di informazioni basate sui fatti.
Relatore: Ferdinando Casoni (Guru Carana dasa) Questa conferenza è tratta dai libri e insegnamenti di A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada. Visita ora la nostra pagina www.prabhupadadesh.com/libri/ e scopri i libri che puoi avere con una libera donazione, direttamente a casa Tua. Spediamo ovunque Tu desideri. Tutte le domeniche dell'anno, a partire dalle ore 17:00, la comunità Hare Krishna di Albettone apre le porte ai visitatori con una gioiosa festa che prevede incontri culturali che affrontano tematiche di attualità tenendo presente i millenari insegnamenti della cultura dei Veda, i più antichi testi sapienziali conosciuti dal genere umano. In un'atmosfera intrisa di cordialità e devozione, gli ospiti possono apprendere gli insegnamenti del bhakti-yoga che include lo studio della filosofia e della spiritualità dell'India classica, la meditazione, la musica sacra e l'arte della cucina vegetariana. Ogni serata si conclude con l'offerta di gustose preparazioni vegetariane! L'ingresso è libero. Per informazioni visitate il nostro sito http://www.prabhupadadesh.com
Puntata 455 di Border Nights - La Notte ai Confini, in onda ogni settimana alle 22 su Web Radio Network. Ospiti della puntata Enrica Perucchietti autrice de "Gli oligarchi di Davos", tra transumanesimo e grande reset e Giò Fumagalli che ha curato la pubbilcazione di "Saper Tacere" di Victor Serge, con il quale parleremo di tecniche di repressione e controllo.Con la partecipazione di Paolo Franceschetti e Stefano Re.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/654467/advertisement
1- Repressione mortale e disuguaglianza. un altro esempio del disprezzo per i nativi e i contadini in Perù . Amnesty presenta le conclusioni della sua missione a Lima e nelle regioni abitate dagli indigeni. Sotto accusa esercito e polizia per uccisioni arbitrarie e possibili esecuzioni extragiudiziali ( Riccardo Noury – Amnesty Italia) 2-Ad Aleppo 100 mila persone rimaste senza una casa causa del terremoto. La Testimonianza di Claudio Oriolo- WeWorld ( Martina Stefanoni) 3-Nicaragua. Il regime di Ortega ha privato "per sempre" della cittadinanza 94 persone, fra cui giornalisti, scrittori, politici e religiosi. E' la seconda volta in pochi giorni che la giustizia priva della cittadinanza oppositori al governo di Managua. ( Gianni Beretta) 4-Ucraina. Lo stallo sul campo rilancia il ruolo dei paesi neutrali. Brasile e Cina si candidano a facilitare un accordo di pace. ( Alfredo Somoza) 5-Diario americano. Il deragliamento di un treno tossico nell'Ohio una diretta conseguenza della crociata contro l'ambiente di Donald Trump. ( Roberto Festa) 6-World Music. Da Amsterdam il nuovo album di Altin Gün la band pop rock turco-olandese. ( Marcello Lorrai)
Xi Jinping si trova tra la "falce" e il martello con il fallimento dello Zero-Covid e le proteste che crescono. FISCOZEN, il partner per la tua partita iva: Chiedi la tua consulenza gratuita: https://www.fiscozen.it/invitoRICKDUFER50H I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Il canale Youtube ➤➤➤ https://www.youtube.com/c/RiccardoDalFerro Entra nella Community ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Daily Cogito su Spotify ➤➤➤ http://bit.ly/DailySpoty Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/x4ZhQZ4E Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La sigla è stata prodotta da Freaknchic: https://www.freaknchic.it/ La voce è della divina Romina Falconi, la produzione del divino Immanuel Casto. A cura di Stefano Maggiore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, torniamo a parlare di Iran, Ucraina e altre zone del mondo dove lo stupro è utilizzato da forze occupanti o da regimi per piegare la resistenza della società civile e per infliggere un danno a chi resiste o manifesta. Ne parliamo con Paolina Massidda, principal council presso l'Ufficio indipendente del Public Counsel per le vittime, Corte penale internazionale; e con Gianluca Mezzofiore, giornalista investigativo della CNN.
La nostra chiacchierata ci porta a presentare una sorta di fotografia dell'Arma dei Carabinieri alla fine degli anni Venti dopo che la scorsa volta abbiamo parlato del rapporto tra i Carabinieri e la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Per necessità dovremo parlare sia della MVSN, sia della polizia con la costituzione del corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza e poi di lì a poco dell'OVRA il cui acronimo non è stato mai sciolto ufficialmente ma che si potrebbe indicare convenzionalmente come Organizzazione di Vigilanza e Repressione dell'Antifascismo. Aquarone chiarisce molto bene in uno dei suoi studi più approfonditi la situazione della repressione dell'antifascismo attraverso la sovrapposizione di funzioni che si ebbe durante il periodo tra polizia, OVRA, Milizia e quindi anche aggiungendo i Carabinieri. In particolare, lo abbiamo già ricordato nell'episodio 52, i rapporti tra Milizia e Carabinieri soprattutto in periferia non furono eccellenti tanto che il comandante generale della milizia, il generale Gandolfo, dovette emanare una circolare riservatissima per segnalare l'importanza di evitare dissidi e di mantenere buoni rapporti sia con l'autorità politica, sia con l'Arma dei Carabinieri a testimonianza della situazione difficile che si viveva. Furono anni difficili anche per i Carabinieri. Per approfondire: Alberto Aquarone, L'organizzazione dello Stato totalitario, Torino, Einaudi, 2003 Renzo De Felice, Mussolini L'alleato, I. L'Italia in guerra 1940-1943. Tomo 1. Dalla guerra «breve» alla guerra lunga, Torino, Einaudi, 1990 Giorgio Rochat, L'esercito e il fascismo, in Guido Quazza (a cura di), Fascismo e società italiana, Torino, Einaudi, 1973 --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Quali scelte abbiamo quando dobbiamo affrontare le nostre emozioni? Il nostro meccanismo emotivo ci lascia qualche scelta, dopotutto? Posso scegliere? Oggi esploriamo insieme la possibilità della scelta del sentire. Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto! Visita il sito http://www.mbgvoice.com (www.mbgvoice.com) Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/thebigfatvoice (https://www.facebook.com/thebigfatvoice) Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/thebigfatvoice (https://www.instagram.com/thebigfatvoice) Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.com Fai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoice Musica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com
Racconto di FEDERICO BETTUZZIDal 23 Ottobre al 4 Novembre 1956, il sogno dell'Ungheria di affrancarsi dal pesante giogo dell'Unione Sovietica venne spezzato tragicamente, i carri armati dell'Armata Rossa entrano a Budapest e sopprimono con la forza i moti popolari per il ritorno alla democrazia ed alla liberta' dei cittadini ungheresi.Guarda Il Video Su Youtube: https://youtu.be/onrB5Y8opdYIl Blog di Federico Bettuzzi: https://raccontidistoria.blogspot.com/Sostieni Noir Italiano su Patreon: https://www.patreon.com/noiritalianoDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
La Chiesa cattolica, davanti al diffondersi della Riforma, non reagì solo col Concilio di Trento; varò da un lato anche misure repressive, dall'altro creò nuovi importanti ordini religiosi.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
I giovani che ritornano nelle piazze e nelle strade nel 1977 sembrano da subito molto diversi dai loro fratelli maggiori del Sessantotto: sono più colorati, amano la musica, ascoltano le radio private, leggono riviste e fanzine molto stimolanti, ma soprattutto non sono più disposti a subordinare desideri ed esigenze a una politica che sa di stantio.Quello che vogliono lo rivendicano. E subito.La creatività non ha mai desiderato così fortemente mettere in crisi il potere.BIBLIOGRAFIASimone Alliva, Fuori i nomi! Intervista con la storia italiana Lgbt, Roma, Fandango, 2021Simona Colarizi, Un Paese in movimento. L'Italia negli anni Sessanta e Settanta, Roma-Bari, Laterza, 2019Angelo Pezzana, Dentro e fuori, Milano, Sperling & Kupfer, 1996Antonio Pizzo, Il teatro gay in Italia. Testi e documenti, Torino, Mimesis, 2019
1-Repressione in Sudan. l'asse del male arabo sotto accusa. Secondo Il leader della primavera tunisina e ex presidente Marzouki i mandanti del massacro di Khartoum sono Egitto, Arabia saudita e Emirati. ..2-Danimarca. La socialdemocrazia torna al potere. La sinistra radicale conquista le grandi città. Crollano i populisti xenofobi del Partito del popolo danese. ( Luisa Dotti) ..3-Biden contro Biden. l'ex vice di barack obama è il grande favorito delle primarie democratiche ma la sue riserve sui temi legati ai diritti civili rischiano di ostacolare la sua corsa alla casa bianca..( Roberto Festa) ..4- La cattiva distribuzione del cibo principale causa della fame infantile...Dal rapporto di un gruppo di esperti africani. ( Diana Novelletto) ..5-Morti sulle strada. A Londra il sindaco Sadik Khan propone di ridurre a 30 km orari la velocità in città. ( Alessandra Puppi) ..6-Francia 2019, al via i Mondiali di calcio femminili. ( Luisa Nannipieri)