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Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Il sangue innocente, da Caino ai nostri giorni, scorre ininterrottamente nel mondo. Le umane sentenze, i giudizi e le condanne, condizionati anche da false coscienze e da false testimonianze, sono spesso ingiusti e mendaci e, di conseguenza, la colpa e la pena vanno a cadere spesso sull’innocente. In questo nostro mondo la prepotenza e l’ingiustizia pare possano trionfare indisturbate. Il re Davide implora: «Con gli uomini di sangue non perder la mia vita». La figura di Giobbe, poi, è l’esempio tipico dell’innocente duramente provato. Misteriosamente, talvolta pare che lo stesso Dio diventi complice di ingiuste condanne: «Al Signore è piaciuto prostrarlo con la sofferenza». Per questo sorge l’annoso interrogativo: se Dio è buono, come può permettere la sofferenza degli innocenti? Ecco: «Per te io sopporto l’insulto e la vergogna mi copre la faccia; sono diventato un estraneo ai miei fratelli, uno straniero per i figli di mia madre». Noi credenti, sorretti dalla fede in Dio, il vero sommo Giusto, siamo certi del trionfo della divina giustizia, e non soltanto in quella finale, che scandirà la sorte di ognuno per l’eternità, ma anche in quella terrena. In Cristo e nella sua passione troviamo l’unica, inequivocabile, ultima risposta: la sofferenza, la passione, la morte e la risurrezione dell’Innocente, vissuta fino in fondo, dona a tutti gli esseri umani la leggerezza di un’innocenza ritrovata. Il sangue di Gesù è «più eloquente di quello di Abele»: suscita la venuta di Dio sulla terra come sorgente inesauribile di una nuova vita. La prima lettura di oggi: Susanna, giovane, molto bella e pia, viene concupita da due vecchi, eletti giudici: respinti, l’accusano pubblicamente di adulterio. Dal tribunale viene riconosciuta colpevole e condannata a morte mediante lapidazione: un’accusa ingiusta, due false testimonianze, la condanna dell’innocente! Ma a questo punto si insorge Daniele: ispirato, ristabilisce la giustizia. I giudici iniqui e falsi vengono condannati. Dal Vangelo emergono due grandi verità: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Cristo, Luce del mondo e testimone che incarna in sé la triplice Verità, che sgorga dall’unione perfetta nella Trinità beata. Viene poi messa in evidenza la falsità dei soliti scribi e farisei, falsi e mendaci come gli accusatori della casta Susanna. Un ottimo proposito: non giudicare!
A inizio 900 c'è stato un uomo che era un vero genio della truffa, la maggior parte delle tecniche di convinzione di massa vennero inventate, attuate e utilizzate con successo da quel singolo uomo. Un truffatore spinto da una ferita interna inguaribile che lo ha obbligato a commettere dei crimini aberranti. C'è però qualcosa di paradossale in tutto questo, un connubio tra amore e odio difficile da comprendere, difficile da unire, quasi antitetico, esattamente come nella storia di Caino e Abele. Perchè la truffa che è riuscito a portare a termine con successo quest'uomo, definita da molti come una delle principali truffe della storia intera, deriva da una fortissima necessità di odio... Esattamente lo stesso paradosso di Caino e Abele: nell'episodio biblico che vi ho raccontato poco fa, l'Odio viene usato per raggiungere l'amore per un padre che a Caino pareva avesse occhi solo per il fratello, in questo caso invece è il contrario, perchè è l'amore che viene strumentalizzato e usato per fare fiorire l'odioPerchè il truffatore in questione quale mezzo usa per concretizzare il suo odio? Usa uno dei principali simboli dell'amore: la Torre Eiffel.Quest'uomo è conosciuto alla storia come il truffatore che riuscì a vendere la Torre Eiffel... non una ma ben 2 volte. Io sono Marco Carniel, e non racconto storie.--Ringrazio Germano Milite, fondatore di Fufflix per la collaborazione e per avermi "donato" la sua voce per rendere l'episodio ancora migliore.
Vinene i afsnittet er skænket af Jysk Vin https://www.jyskvin.dk/ Find en smagekasse her https://www.jyskvin.dk/roed-galicien-tema-vin-for-begyndere-0-6938393 Find andre smagekasser fra tidligere afsnit her https://www.jyskvin.dk/podcast …………….. I dagens afsnit skal vi dykke ned i området Galicien og dets appellationer. Fokus er på rødvine derfra lavet på druesorterne Caino og Mecia. Vi smager rødvin fra Rias Baixas, Rebeira Sacra og Valdeorras. Hvad er særligt for rødvinene fra Galicien - hvordan smager, lugter og udtrykker de sig? Hvilke rødvinsdruesorter findes der i Galicien, hvor mange procent bliver der dyrket og hvad er rødvinens historie i området? Vi snakker lidt om fields blends til slut svarer vi på et lytterspørgsmål om netop blends. Kort over Spanske vinområder https://media.winefolly.com/Spain-Wine-Map-2016-WineFolly.jpg Link til Weatherspark. Her kan du sammenligne vejr- og klimadata fra forskellige steder i verden. https://weatherspark.com/compare Vi smager på 1) GOLIARDO CAÍÑO, 2020https://www.jyskvin.dk/goliardo-ca-o-2020-3166436 2) MATILDA NIEVES, MENCIA, 2020https://www.jyskvin.dk/matilda-nieves-2020-3133036 3) Joaquin Rebolledo, MENCIA, 2023https://www.jyskvin.dk/mencia-2023-3181536 ..................... Køb vores nye bog "Bobler for begyndere og øvede" her: https://www.saxo.com/dk/bobler-for-begyndere_bog_9788773396568 Eller vores bog om vin her: https://www.saxo.com/dk/vin-for-begyndere_bog_9788773391303 Støt Vin for begyndere podcast her https://vinforbegyndere.10er.app/ Besøg os på Facebook og Instagram, hvor man kan se billeder af vinene og få tips til vin og mad sammensætning. https://www.facebook.com/vinforbegyndere https://www.instagram.com/vinforbegyndere Web: https://www.radioteket.dk/ Kontakt: radioteket@radioteket.dk Musik: Jonas Landin Lyt vores bog som lydbog her: Køb den her https://www.saxo.com/dk/vin-for-begyndere-og-oevede_lydbog_9788773397374
Meditazione all'ora santa di giovedì 6 marzo 2025Dalla lettera agli Ebrei (capitolo 11,1-16) La fede è realtà di cose sperate, e convincimento di cose che non si vedono. In questa gli antichi ricevettero buona testimonianza. Per fede noi pensiamo che il mondo è stato formato dalla parola di Dio, in modo che ciò che si vede non è sorto da cose che già apparivano. Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente che quel di Caino, e per esso ebbe la testimonianza di essere giusto, attestandolo Dio stesso col gradire le offerte di lui, e per via della fede, essendo morto, parla ancora. Per la fede Enoc fu trasportato sì che non vedesse la morte e non si trovò più perché Dio l'aveva portato via, ma prima della sparizione ricevette la testimonianza di essere piaciuto a Dio. Or senza fede non è possibile piacere a Dio, poiché chi s'accosta a Dio, deve credere che Egli esiste, e che Egli è rimuneratore di quelli che lo cercano. - Per la fede Noè divinamente avvisato di cose ancor non visibili, con pia cautela costruì un'arca per la salvezza della sua casa, e per essa condannò il mondo e divenne erede di quella giustizia che si ottiene secondo la fede. Per la fede Abramo chiamato a partire per un luogo che doveva ricevere in eredità, obbedì, e partì senza sapere dove andava. E per la sua fede venne a stanziarsi nella terra promessa come in terra straniera abitando nelle tende, insieme con Isacco e Giacobbe, eredi con lui della medesima promessa; poiché egli attendeva la città fornita di solide fondamenta, di cui architetto e costruttore è Iddio. - Per la fede la stessa Sara ricevette, oltre il limite dell'età, la virtù di dare in luce una creatura, poichè stimò fedele chi l'aveva promesso. E però da uno solo, e da uno già decrepito nacquero tanti di numero quante sono le stelle del cielo e i granelli di sabbia presso la riva del mare, che sono innumerabili. - Nella fede morirono tutti costoro senza aver conseguito la terra che era stata promessa, ma vedendola di lontano, e abbracciandola, e confessando di essere forestieri e di passaggio sulla terra. Chi dice così mostra chiaramente che è in cerca di una patria. Se avessero avuto in mente quella onde erano usciti, avrebbero avuto tempo di ritornarvi, invece aspirano ad una migliore e vale a dire a una patria celeste. E però Dio non si vergogna di essere chiamato il Dio loro, poiché preparò loro una città.
Il Messaggio di Oggi: "IL SIGNORE DISSE A CAINO: "DOVE E' ABELE TUO FRATELLO" • Genesi 4: 9 • Genesi 4: 8 • Giovanni 8: 12 • 1 Giovanni 1: 7 • Isaia 55: 7 • Matteo 18: 22 • Genesi 4: 23-24 • Genesi 3: 21 • Giovanni 1: 36 • Giovanni 1: 29 • Genesi 4: 4 • 1 Timoteo 2: 6 • 1 Timoteo 2: 5 • Giovanni 3: 14 • Galati 4: 4 • 1 Pietro 1: 20 • Filippesi 2: 8 • 2 Corinzi 5: 19 • 2 Corinzi 5: 20 • 1 Corinzi 1: 18 • 1 Pietro 2: 24--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
SCP-073 (ITA) - Caino, narrato da Amico Diverte. http://fondazionescp.wikidot.com/scp-073 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Con il termine “agricoltura” si intende la coltivazione del suolo e la produzione di raccolti, nonché l'allevamento del bestiame. L'agricoltura ebbe inizio nell'Eden, quando il primo essere umano, Adamo, fu creato e incaricato di ‘coltivare e avere cura' del giardino (Genesi 2:5, 15). Tuttavia, a causa della sua infedeltà, fu scacciato dal paradiso edenico e cadde sotto la maledizione di Dio. Per ricavare un sostentamento dal suolo furono necessari sudore e fatica. Il primo figlio di Adamo ed Eva, Caino, è stato il primo agricoltore della storia, mentre suo fratello Abele fu il primo allevatore. In effetti, gran parte dell'iniziale storia umana è caratterizzata dall'agricoltura che, come dicevamo poc'anzi, includeva anche l'allevamento. Ebrei e agricoltura. Scavi archeologici dimostrano che la Palestina è stata uno dei primi centri agricoli. La Terra Promessa era una terra molto fertile secoli prima che gli ebrei ci andassero a vivere. Durante il periodo passato sotto la schiavitù egizia, il popolo di Israele entrò in contatto con l'agricoltura dell'Egitto, dove si coltivavano grano, lino, orzo, cetrioli, angurie, porri, cipolle, aglio e molti altri prodotti. Trasferitasi nella Terra Promessa, la nazione si diede alla coltivazione di raccolti e alla pastorizia. L'agricoltura occupava un posto di rilievo nella legislazione degli ebrei. Per la conservazione del suolo sui pendii, venivano impiegate terrazze con muri in pietra per impedire che il vitale strato superficiale del terreno venisse dilavato. Gli scavi archeologici hanno permesso di scoprire che fino a 60 o più di queste terrazze si elevavano una sopra l'altra su alcuni pendii. Per garantire la sicurezza dei raccolti, venivano costruite capanne o persino torri permanenti in mezzo ai vigneti e ai campi in modo che una guardia potesse essere stanziata per sorvegliare le aree circostanti. Del re Uzzìa si legge che “amava l'agricoltura” (2 Cronache 26:10). La disubbidienza a Dio ebbe come conseguenza disastri agricoli: raccolti fallimentari, siccità, piaghe di locuste, muffa, ecc. Per molti secoli, la distruzione di gran parte delle foreste e l'eliminazione dei sistemi di terrazzamento hanno portato all'erosione di grandi quantità di terreno superficiale in gran parte della Palestina. Comunque, il terreno è riuscito a sopravvivere ed è rimasto ancora fertile nei nostri giorni. Sopravvivrà anche all'attuale guerra che si sta combattendo proprio in quel territorio?
Sono alcuni mesi che Enzo Bianchi si è trasferito insieme ad altri “fuoriusciti” dalla Comunità di Bose in un casolare in aperta campagna ad Albiano d'Ivrea, “Casa della Madia”, dove il monaco di origini piemontesi ha fondato una nuova fraternità in cui condividere stabilmente la vita, il lavoro e la preghiera comune.Le giornate sono scandite da ritmi “certosini”, la cura di un grande orto, le mansioni casalinghe organizzate in turni, l'accoglienza delle persone cercano ad Albiano sostegno spirituale o anche semplicemente un luogo in cu rigenerare corpo e spirito, la lectio divina ovvero la lettura e la meditazione silenziosa dell'Antico e del Nuovo Testamento.Dopo mesi non facili, Bianchi è tornato anche alla scrittura, dando alle stampe un nuovo lavoro per Einaudi intitolato Fraternità che presenta in una lunga intervista alla RSI. Elemento più trascurato dei tre coniati dalla rivoluzione francese, la fraternità è per Francesco - che del volume firma la prefazione - «resistenza alla crudeltà del mondo». Perché, dice, «da quando c'è l'umanità Polemos, il demone della guerra, è presente e si manifesta nella rivalità che giunge alla negazione, all'uccisione dell'altro come rivela il fratricidio di Abele da parte di Caino».
-“Caino, dov'è tuo fratello?”. Nel quarto capitolo del libro biblico della Genesi, Dio giudica il primo omicida, Caino, richiamandolo alla responsabilità verso Abele. Eppure il racconto non termina con la condanna a morte del colpevole, bensì con una possibilità di apertura, forse di pentimento, sotto la protezione di Dio. Su questo tema si tiene la meditazione del pastore Paolo de Petris, che nel corso delle ultime settimane ha proposto approfondimenti biblici sui primi quattro capitoli della Genesi.-Una chiesa che discute e che guarda al futuro: le comunità evangeliche riformate ticinesi si sono date appuntamento per una giornata di riflessione sul presente e sulle sfide future delle chiese, promossa dalla Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT). Gli aspetti critici – come il calo della partecipazione ai culti o la difficoltà ad aggregare le persone giovani – sono stati “messi sul tavolo”, insieme ai progetti nuovi, per un processo continuo di riforma: delle strutture ecclesiastiche, ma anche della vocazione e predicazione.
Dopo il rifiuto di Dio (il peccato originale) ecco un secondo tipo di peccato: avere la pretesa di servirsi di Dio (il peccato di Caino)
Oggi noi di real crime ci occupiamo di fratricidio. A volte i rapporti tra fratelli non sono dominati dall'accordo, perdipiù quando la disputa è un'eredità contesa o una vicenda di potere. I fratricidi si narrano nelle religioni, nei miti e nella storia. Secondo le sacre scritture il fratricidio è il primo tipo di omicidio che sia mai accaduto, ovvero quello di Caino, primogenito di Adamo ed Eva, e quindi, primo uomo a nascere, che uccise il fratello Abele, che quindi fu il primo essere umano a morire per mano violenta. Nel libro della Genesi si legge: Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.»Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/real-crime--4570541/support.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"Il Cinema? Penso sia il giocattolo più bello al mondo. E quando lavoro in un film, preferisco firmarne la regia, dato che è un viaggio incredibile dentro al senso delle cose" Rimaniamo ancora in Italia ma stavolta con un artista più particolare e sottovalutato. Dai Giancattivi al ritiro dalla regia avvenuto all'inizio del ventunesimo secolo, ecco a voi il cinema di un artista brillante e temerario che di nome fa Alessandro Benvenuti. La perfidia è da sempre l'ingrediente fondamentale per fare commedia. Anni fa, l'Italia era campionessa in fatto di commedie cinematografiche perfide. Alessandro Benvenuti non era da meno ma forse questo "Caino e Caino" aveva bisogno di qualcosa di più concreto per risultare memorabile.
Caino, uccidendo Abele, non commette solo il primo omicidio della storia, ma condanna le generazioni future a interrogarsi sulla natura di quella violenza.Nella nona puntata della seconda stagione, ci immergiamo in alcune delle storie che compongono la Bibbia per cercare di arrivare alle origini del Male, il tema che più di ogni altro l'essere umano ha cercato di indagare."Fare un fuoco" è il podcast mensile di Lucy scritto e condotto da Nicola Lagioia che racconta come le storie continuano ad accendere la nostra immaginazione. Questa puntata è stata realizzata in collaborazione con La Content, agenzia di comunicazione, accademia di formazione sullo storytelling e partner di Lucy per i corsi di scrittura.Le musiche originali, il montaggio e il sound design sono di Shari DeLorian, la cura editoriale è di Giada Arena e Lorenzo Gramatica. Si ringrazia Spreaker per il supporto tecnico.A partire dal prossimo mese, "Fare un fuoco" sarà riservato agli abbonati di Lucy: scopri sul sito come diventarlo e sostenere così le nostre attività.Segui Lucy - Sulla cultura:https://lucysullacultura.com/https://www.instagram.com/lucy.sullacultura/https://www.youtube.com/@lucysullacultura/https://www.facebook.com/sullacultura.lucy/https://www.tiktok.com/@lucy.sullacultura
Descrizione dei primi quattro uomini sulla terra: due commettono il peccato originale, uno è un assassino, l'altro muore ucciso. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Caino e Abele. Discendenti di Caino. La malvagia discendenza di Caino.
Elisabetta Cametti"Una brava madre"Edizioni Piemmewww.edizpiemme.itBookCity, MilanoMercoledì 15 novembre 2023, ore 18:00Elisabetta Cametti "Una buona madre"www.bookcitymilano.itFabrizio Ravizza e Aria si sono incontrati solo una volta. Lui è un editore di successo, appartenente a un'importante famiglia milanese, lei una tatuatrice molto seguita sui social, che vuole cancellare il proprio passato. Pochi giorni dopo quell'incontro, Fabrizio svanisce senza lasciare traccia. Della sua storia si occupa Giorgia Morandi, la conduttrice del programma televisivo che ha colmato il vuoto istituzionale in tema di persone scomparse. Per lei ogni caso è una missione, ogni vita un enigma da risolvere. E non si ferma alle apparenze, nemmeno quando la famiglia di Fabrizio sostiene che si sia allontanato volontariamente. Aria viene trovata accanto al cadavere di un uomo, in una stazione di servizio abbandonata. Impugna l'arma del delitto e confessa l'omicidio. Ha evidenti disturbi della personalità e si sospetta che abbia ucciso altre volte: i media la soprannominano "la serial killer dell'inchiostro", la procura la considera un soggetto socialmente pericoloso. Ma Annalisa Spada, capo della Squadra Mobile di Milano, non crede nella sua colpevolezza. Due casi paralleli. Due strade lastricate di bugie, tradimenti e verità inconfessabili. Un unico segreto, taciuto per oltre trentacinque anni. Elisabetta Cametti, una delle massime esperte di true crime in Italia, affonda gli artigli nelle pieghe più oscure della mente criminale. E ci mostra che il male è ovunque. Anche qui e ora.Elisabetta CamettiClasse 1970, con una laurea in Economia e Commercio in Bocconi, da vent'anni si occupa di editoria e lavora tra Milano e Londra. La stampa l'ha definita "la signora italiana del thriller". Nel 2013 ha pubblicato il primo romanzo della serie K, I guardiani della storia, suo thriller di esordio e bestseller internazionale. Nel mare del tempo è uscito nel 2014 e Dove il destino non muore nel 2018. Nel 2015 ha inaugurato la serie 29 con Il regista, seguito nel 2016 da Caino, entrambi molto apprezzati da pubblico e critica. I suoi libri sono stati pubblicati in 12 paesi. È opinionista in programmi televisivi di attualità e cronaca su Rai 1 e sulle reti Mediaset.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
In questa puntata di Globo, la quarta dall'inizio della guerra, cercheremo capire che cosa sta succedendo nella Striscia di Gaza parlando con una persona che questa guerra l'ha vista da vicino: Francesca Mannocchi è una giornalista e scrittrice che conosce molto bene la regione e che ha trascorso le ultime settimane tra Israele e la Palestina. I consigli di Francesca Mannocchi Il libro di poesie “Caino”, di Mariangela Gualtieri Il documentario “The Settlers” Il podcast “Stories” di Cecilia Sala La guerra di Gaza sul Post L'invasione della Striscia di Gaza è iniziata da cinque giorni 34 ore di isolamento a Gaza Chi sono gli israeliani? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
I'll never forget the raging enthusiasm I felt bursting forth from Marcus Cohen (aka (CaiNo) when I met him at his first TAXI Road Rally about 6 years ago. In that moment, it was obvious to me that he'd become successful. He was at the Rally with his mom and creative partner — Sherry Marcus Milano — who's also a force of nature! It's not an exaggeration to say that music libraries and other music licensing professionals are now figuratively banging their doors down, asking for music from Marcus, Sherry, and his brother Ethan as well. They've got more requests than they can handle. Isn't that the dream for most musicians? How Marcus and His Family Have Done It That's the thrust of exactly what I want to find out! If they've been able to do it, couldn't you? This is an episode you really don't want to miss! Ask any self-help success guru (like Tony Robbins) and they'll tell you to follow the steps of the people who already have the kind of success you want to have. Get your “road map” to success on this week's episode of TAXI TV!
Scopri la Bibbia un versetto per volta con semplici commenti dell'insegnante Egidio Annunziata.LETTURA DELLA SACRA BIBBIAGenesi 4 - https://www.bible.com/it/bible...1 Adamo conobbe Eva, sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: «Ho acquistato un uomo con l'aiuto del Signore».2 Poi partorì ancora Abele, fratello di lui. Abele fu pastore di pecore; Caino lavoratore della terra.3 Avvenne, dopo qualche tempo, che Caino fece un'offerta di frutti della terra al Signore.4 Abele offrì anch'egli dei primogeniti del suo gregge e del loro grasso. Il Signore guardò con favore Abele e la sua offerta,5 ma non guardò con favore Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato, e il suo viso era abbattuto.6 Il Signore disse a Caino: «Perché sei irritato? E perché hai il volto abbattuto?7 Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo!»8 Un giorno Caino parlava con suo fratello Abele e, trovandosi nei campi, Caino si avventò contro Abele, suo fratello, e lo uccise.9 Il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?» Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?»10 Il Signore disse: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra.11 Ora tu sarai maledetto, scacciato lontano dalla terra che ha aperto la sua bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano.12 Quando coltiverai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti, e tu sarai vagabondo e fuggiasco sulla terra».13 Caino disse al Signore: «Il mio castigo è troppo grande perché io possa sopportarlo.14 Tu oggi mi scacci da questo suolo e io sarò nascosto lontano dalla tua presenza, sarò vagabondo e fuggiasco per la terra, così chiunque mi troverà, mi ucciderà».15 Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino, sarà punito sette volte più di lui». Il Signore mise un segno su Caino, perché nessuno, trovandolo, lo uccidesse.16 Caino si allontanò dalla presenza del Signore e si stabilì nel paese di Nod, a oriente di Eden.17 Poi Caino conobbe sua moglie, che concepì e partorì Enoc. Quindi si mise a costruire una città, a cui diede il nome di Enoc, dal nome di suo figlio.18 A Enoc nacque Irad; Irad generò Meuiael; Meuiael generò Metusael e Metusael generò Lamec.19 Lamec prese due mogli: il nome dell'una era Ada e il nome dell'altra Zilla.20 Ada partorì Iabal, che fu il padre di quelli che abitano sotto le tende presso le greggi.21 Il nome di suo fratello era Iubal, che fu il padre di tutti quelli che suonano la cetra e il flauto.1 Timoteo 2 - https://www.bible.com/it/bible...Romani 10 - https://www.bible.com/it/bible...1 Timoteo 1 - https://www.bible.com/it/bible...Giuda 1 - https://www.bible.com/it/bible...1 Giovanni 3 - https://www.bible.com/it/bible...Salmi 49 - https://www.bible.com/it/bible...Episodio: Genesi 4Conduttore: Egidio AnnunziataLuogo: Nocera Inferiore, Salerno - ItalyEvento: Incontro domenicale della comunità Essere Un CristianoData: 15/01/2023Lingua: ItalianaProduzione: © Essere Un Cristiano 2023
Il Divertificio Di 105 Music & Cars, con Fabiola e Dario Spada
Da qualche decennio la pianificazione dello spazio pare trovarsi in una fase di crisi, che investe in primo luogo l'attività dell'architetto stesso (come sintetizzato efficacemente da Cino Zucchi nel suo recente podcast). È soprattutto nel contesto dello spazio urbano che viene alla luce questa indecisione: da una parte l'azione pare limitata alla gestione degli spazi in base ad attribuzioni funzionali e allo sviluppo demografico, dall'altra si notano interventi audaci, che intenderebbero, almeno inconsapevolmente, agire nella dimensione simbolica – dimensione che non può che riferirsi alle alterità assolute di storia e della natura. La città è insomma un fardello di esperienze e traumi vissuti da altri ed uno spazio opposto alla “natura”, un'astrazione a cui, si presume, l'essere umano è stato un tempo affine.Al tempo stesso, all'uomo urbanizzato è comunque ben presente quanto la città sia innanzitutto metafora del suo Dasein. Non a caso, nel momento in cui l'essere umano si definisce principalmente come ente biologico, le metafore più ricorrenti riferite alla città sono di carattere biologico: un organismo che cresce in maniera tentacolare o radiale, innervato come un vegetale, che fagocita lo spazio circostante, afflitto da patologie simili a quelle del sistema nervoso o dell'apparato circolatorio. “Se proprio la città dev'essere messa in relazione con la fisiologia, più che a ogni altra cosa essa somiglia a un sogno”, così Joseph Rykwert nel suo saggio fondamentale L'idea di città, pubblicato da Adelphi nel 1976. Per quanto questa metafora possa sembrare forzata, essa ci invita ad un confronto con ciò che lo spazio urbano rappresenta storicamente e, soprattutto, simbolicamente. Il sogno ci ripresenta infatti la realtà cosciente in un ordine simbolico, in cui le aspirazioni sono più chiaramente riconoscibili. Non solo: il sogno è contiguo al trauma.E, non a caso, la narrazione della nascita di ogni città antica si apre con un momento traumatico. Ne abbiamo un'immagine perfetta nel fratricidio che prelude alla nascita di Roma – e che ricorda da vicino l'assassinio di Abele da parte di Caino, ovvero colui che, prendendo possesso (dalla radice knh), decreta la fine di un'umanità dedita all'agricoltura e all'allevamento. Tuttavia, non è tanto l'avvicendamento di due società a dare origine alle leggende di una fondazione sanguinosa, quanto l'idea che il costruire sia una forzatura rispetto all'ordine naturale. Il sacrificio iniziale è dunque pensato come riparazione di questa rottura, così come la sua mitizzazione serve a renderlo presente alla coscienza, mondato dal suo carattere inquietante. Allo stesso modo, i richiami ad una rottura da ricomporre sono parte integrante dei rituali inaugurali e periodici che segnano l'esistenza della città nell'antichità.Continua a leggere su One Magazine
Nel 2023 sappiamo che le etichette possono essere le più varie. Puoi essere scorpione, puoi essere un autunno deep, puoi essere la persona con gli occhi celesti. Ogni etichetta ha poi delle sotto etichette che rendono il tutto sempre più specifico e sempre meno equivocabile: scorpione ascendente bilancia trigono in Pomezia, autunno deep con riflessi summertime sadness, occhi celesti però se me guardi fisso tipo stessi a trattene na scoreggia con la luce del sole a 75° dalla punta dell'alluce del piede de tu zia diventano verdi smeraldo. Ok Sandra, però oggi non parliamo del fatto che sei stata il pisello più fortunato di Mendel, ma di due etichette antiche come Caino e Abele, che forse incarnano benissimo lo stereotipo dell'estroverso e dell'introverso. Quando applicarle? Che significa? Ma soprattutto, se la sarà presa Abele? Alcuni informatori dicono di averla sentita urlare prima di lasciarci: "dillo alla mamma, DILLO ALL'AVVOCATO". Seguici sui nostri social: IG: @pov_ilpodcast TikTok: @pov_ilpodcast SPEAKERS: Alessandro Coppari (@pparico) Daniele Taurino (@radunateileoni) POV CREW: GRAFICHE: Chiara Crespi (@chiaracrespi_) Martina Maiello (@maiells)
Siamo sicuri di avere il diritto di decidere chi può parlare e chi no?Fonti: video "Valerio Morucci e Franco Tritto - Corpo di Aldo Moro" pubblicato sul canale Youtube di Giovanni Corcione il 22 aprile 2017; video "La sveglia di Giulio Cavalli per La Notizia." pubblicato sul profilo Facebook di La Notizia l'1 giugno 2023; parole di Valerio Fioravanti durante l'udienza per la strage del 2 agosto 1980, pubblicate sul canale Youtube diSpazio 70 il 5 febbraio 2020.
A cura di Ferruccio Bovio Valerio “Giusva” Fioravanti, il terrorista nero condannato a otto ergastoli e con un passato da baby star nella televisione in bianco e nero degli Anni 70, è oggi al centro di un'accesa polemica sorta a seguito di un articolo a sua firma che è appena comparso sulle pagine di uno dei giornali più emblematici della Prima Repubblica: “L'Unità”, l'organo ufficiale del PCI fondato da Antonio Gramsci e tornato, dopo una lunga assenza, da pochi giorni nelle edicole, grazie all'intervento di un editore privato che ne ha affidato la guida a Piero Sansonetti, già direttore de “Il Riformista”. Per la verità, non è la prima volta che Fioravanti pubblica le sue opinioni su un quotidiano di una certa rilevanza, perché già lo faceva, in modo sistematico, attraverso la rubrica “nessuno tocchi Caino”, proprio su quel “Riformista” dal quale, evidentemente, Sansonetti ha ritenuto di doverlo portare via per coinvolgerlo nella sua nuova avventura editoriale. Ora bisogna sapere che, tra i crimini per i quali l'ex esponente dei NAR è stato condannato, figura anche quello che riporta la nostra memoria alla terribile data del 2 agosto 1980: quella cioè in cui persero la vita 85 persone nell'orrenda strage di Bologna. Fioravanti, che pure ha riconosciuto la sua responsabilità per tutti i delitti che gli sono stati attribuiti, si è, invece, sempre dichiarato estraneo a quanto avvenne quel giorno alla stazione del capoluogo emiliano: tuttavia, a smentirlo ufficialmente esiste una sentenza da tempo passata in giudicato. Ecco perché la sua attività pubblicistica ha immediatamente provocato una dura reazione da parte dell'Associazione dei parenti delle vittime di Bologna che si definiscono “schifati” e giudicano “una vergogna che Valerio Fioravanti scriva su un giornale...che si chiama l'Unità...ma è ancora più vergognoso che il direttore Sansonetti faccia scrivere uno pseudo giornalista”. Eppure, lo dice anche la nostra Costituzione che “le pene devono tendere alla rieducazione del condannato” e, pertanto, a questo Fioravanti (che, sinceramente, noi abbiamo sempre visto come il fumo negli occhi), dopo aver scontato 26 anni di carcere, la magistratura ha concesso, nel 2009, di tornare ad essere un uomo libero. Libero, quindi, di fare un lavoro qualunque, compreso quello di giornalista o di pubblicista. Questo – piaccia o non piaccia – è, per nostra fortuna, lo stato di diritto: quello stesso stato di diritto che ha, del resto, offerto l'opportunità di tornare ad una vita non violenta anche ad altri individui che, seppure da una sponda opposta a quella di Fioravanti, negli Anni di Piombo fecero le loro scelte sbagliate, delle quali ciò che oggi resta è solamente una folle sequenza di lutti e di sofferenze destinati a rimanere, per sempre, senza alcuna giustificazione.
A cura di Ferruccio Bovio Valerio “Giusva” Fioravanti, il terrorista nero condannato a otto ergastoli e con un passato da baby star nella televisione in bianco e nero degli Anni 70, è oggi al centro di un'accesa polemica sorta a seguito di un articolo a sua firma che è appena comparso sulle pagine di uno dei giornali più emblematici della Prima Repubblica: “L'Unità”, l'organo ufficiale del PCI fondato da Antonio Gramsci e tornato, dopo una lunga assenza, da pochi giorni nelle edicole, grazie all'intervento di un editore privato che ne ha affidato la guida a Piero Sansonetti, già direttore de “Il Riformista”. Per la verità, non è la prima volta che Fioravanti pubblica le sue opinioni su un quotidiano di una certa rilevanza, perché già lo faceva, in modo sistematico, attraverso la rubrica “nessuno tocchi Caino”, proprio su quel “Riformista” dal quale, evidentemente, Sansonetti ha ritenuto di doverlo portare via per coinvolgerlo nella sua nuova avventura editoriale. Ora bisogna sapere che, tra i crimini per i quali l'ex esponente dei NAR è stato condannato, figura anche quello che riporta la nostra memoria alla terribile data del 2 agosto 1980: quella cioè in cui persero la vita 85 persone nell'orrenda strage di Bologna. Fioravanti, che pure ha riconosciuto la sua responsabilità per tutti i delitti che gli sono stati attribuiti, si è, invece, sempre dichiarato estraneo a quanto avvenne quel giorno alla stazione del capoluogo emiliano: tuttavia, a smentirlo ufficialmente esiste una sentenza da tempo passata in giudicato. Ecco perché la sua attività pubblicistica ha immediatamente provocato una dura reazione da parte dell'Associazione dei parenti delle vittime di Bologna che si definiscono “schifati” e giudicano “una vergogna che Valerio Fioravanti scriva su un giornale...che si chiama l'Unità...ma è ancora più vergognoso che il direttore Sansonetti faccia scrivere uno pseudo giornalista”. Eppure, lo dice anche la nostra Costituzione che “le pene devono tendere alla rieducazione del condannato” e, pertanto, a questo Fioravanti (che, sinceramente, noi abbiamo sempre visto come il fumo negli occhi), dopo aver scontato 26 anni di carcere, la magistratura ha concesso, nel 2009, di tornare ad essere un uomo libero. Libero, quindi, di fare un lavoro qualunque, compreso quello di giornalista o di pubblicista. Questo – piaccia o non piaccia – è, per nostra fortuna, lo stato di diritto: quello stesso stato di diritto che ha, del resto, offerto l'opportunità di tornare ad una vita non violenta anche ad altri individui che, seppure da una sponda opposta a quella di Fioravanti, negli Anni di Piombo fecero le loro scelte sbagliate, delle quali ciò che oggi resta è solamente una folle sequenza di lutti e di sofferenze destinati a rimanere, per sempre, senza alcuna giustificazione.
Mike Di Lorenzo and Anna Moore's newest single dropping on March 24th, 2023 "Holding All My Love" is a modern throwback to the 90's r&b/pop/dance sound. Stylish, slick, bold with compelling textures topped off by the radiantly beautiful, soulful voice of Anna Moore. Her emotion is intertwined perfectly with Mike's jazzy-pop groove which will remind many of us of the vibes that we grew up on. Mike's most recent 2022 album “What We Need” also featured contemporary R&B artist Anna Moore, whose sultry vocal styling can be heard on the title track and other songs along with world-class pop singer and media sensation Sonna Rele, Multi-Grammy Award-winning artist Joel Kibble of the vocal group Take 6 along with exceptional contributions from vocalists Denise Stewart, CaiNo with Frank Elmo on saxophone. The album has placed up to 4 tracks in the top ten Smooth Jazz Global Listener Countdown (the world's only smooth jazz singles chart decided by listeners) including the title track sitting at #1 for 3 consecutive weeks.
La discendenza e l'eredità di Caino trovano uno spazio importante nella Bibbia, a sottolineare le conseguenze del fratricidio unite all'inevitabile evoluzione della vicenda umana. Tuttavia, il significato eziologico originale non viene perduto, perché Caino e i suoi discendenti, non dedicandosi più alla sola agricoltura, fanno nascere arti e mestieri che sono il fondamento della civiltà.
La morte entra nel mondo inflitta da un fratello a un fratello, da un uomo a un altro uomo. Questa la sintesi della pagina forse più tragica della Bibbia, la radice di una storia che si ripete purtroppo continuamente,
Il nome ebraico Iubal potrebbe significare “ariete” o “montone”. Iubal era figlio di Lamec e Ada; pertanto, era una discendente di Caino. Il libro della Genesi ne parla come del “capostipite di tutti quelli che suonano la cetra e il flauto”. Forse Iubal inventò strumenti musicali sia a corda che ha fiato, oppure ‘fondò' una professione, che diede un notevole impulso al progresso della musica (Genesi 4:17-21). --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
Il Messaggio di Oggi: "CAINO DISSE: IL MIO CASTIGO È TROPPO GRANDE"• Numeri 22: 12• Genesi 2: 16-17• 1 Giovanni 4: 18• Genesi 4: 13-15• Romani 1: 16• Isaia 53: 5-6• 2 Corinzi 5: 21• Giovanni 3: 14• 1 Corinzi 15: 3-4• Giovanni 1: 29• Giovanni 1: 12• Efesini 2: 8-9• Giovanni 1: 13• Giovanni 14: 13-14--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Incontro con Antonella Anedda e Umberto Fiori. Presenta Gian Mario Villalta Un dialogo intenso per riscoprire la sorpresa di un punto di partenza, il primo movimento verso la libertà che l'arte (e l'essere umani) esige: la natura e la natura umana indagate seguendo mappe diverse, nel caso del lavoro di Antonella Anedda e di Umberto Fiori, che hanno un comune la dimensione autorevole e profonda della ricerca, nonché l'attenzione sempre viva alla sorgente della poesia. Edizione 2022 www.pordenonelegge.it
On tonight's On The Deck Podcast super star and fisho and armed forces veteran Caine Goward joins John Didge, Steve Patterson and Tone Warren to talk about his time in the industry over the last 30 years. Caino is one of the worlds foremost lure and rod designers and over this 2 part special we talk about his time climbing through the ranks and in part 2 the art of Lure making and design and Rod and reel design and construction so sit back and enjoy part 1 of this 2 part special. Aunt would like to dedicate this show to his father-in-law that loves him more than his wife Enjoy
Dio ti benedica
"Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per mezzo di essa gli fu resa testimonianza che egli era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa, benché morto, egli parla ancora". (Ebrei 11,4). Anche ad Abele viene data una città. Una molto migliore di quella costruita da Caino. Non rimane traccia degli imponenti palazzi e torri di Caino. Nemmeno un rudere. Non vale lo stesso per la città di Abele. La città che ha contribuito a costruire ha delle vere fondamenta e il suo costruttore non è che Dio stesso (Ebrei 11,10). Informazioni: rigatio.it
Ezio Abbate, Claudio Fava"Centoventisei"Mondadori Editorehttps://www.mondadori.it/Un vecchio killer in disarmo, una sospettosissima moglie al nono mese di gravidanza, un balordo che vuole farsi mafioso. Accade tutto in una notte d'estate palermitana, con l'aria ferma e la città svuotata. Attorno al furto di una centoventisei si accende un crescendo di presentimenti, equivoci, rivelazioni, fughe. Sullo sfondo, l'ombra densa e a tratti grottesca di Cosa Nostra e dei suoi progetti di morte. Finché la notte si spegne in un'alba limpida e imprevedibile.Claudio Fava ed Ezio Abbate scrivono un racconto di fulminante efficacia in cui, senza mai citarla, alludono ai preparativi della strage di via D'Amelio del '92. Prendono distanza dalla cronaca degli eventi, ma mettono in scena tre personaggi nella cui vita e nella cui personalità vediamo il mondo di chi è nato sotto la mafia ed è abituato a ragionare e ad agire secondo lo schema “ubbidisco o muoio, uccido o vengo ucciso”.Ezio Abbate (Cassino, 1979), sceneggiatore, è fra i creatori delle serie tv Suburra, Curon, L'ora, Squadra mobile, Le mani dentro la città, e I diavoli. Ha scritto soggetto e sceneggiatura dei film Banat (2015, presentato alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia) e Frontiera (vincitore del David di Donatello 2019 per il miglior cortometraggio).Claudio Fava (Catania, 1957), giornalista, è inviato per i maggiori magazine italiani. Scrive per il cinema (I cento passi, David di Donatello 2001 per la migliore sceneggiatura), per la televisione (fra le altre, la serie Il capo dei capi) e per il teatro. Tra i suoi libri: Nel nome del padre (1996), Il mio nome è Caino (1997), La notte in cui Victor non cantò (1999), Teresa (2011), Mar del Plata (2013), Prima che la notte (con Michele Gambino, 2014), Il giuramento (2019) e L'isola (con Michele Gambino, 2020). Attivamente impegnato in politica, attualmente è presidente della Commissione Antimafia siciliana.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
En el episodio de hoy, escucharemos un poco acerca de la mitología nórdica, sus dioses más importantes y algunas tradiciones, acompañanos todos los miércoles en punto de las 7:05 por Frecuencia Cuauhtémoc. Este es un programa realizado por estudiantes del quinto cuatrimestre de la licenciatura en Comunicación de la Universidad Cuauhtémoc Querétaro. Síguenos en nuestras redes sociales, estamos en Facebook como: Frecuencia Cuauhtémoc y en Instagram como: @frecuencia_cuauhtemoc. Si tienes alguna duda, comentario o sugerencia, nos puedes enviar un correo a: frecuencia@ucq.edu.mx #QueremosEscucharTuVoz
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7027GLI ECOTERRORISTI: UN PO' GRETA, UN PO' CHE GUEVARA di Rino CammilleriIl 31 marzo u.s. le Digos unite di Torino e Milano hanno arrestato un italiano, torinese per la precisione, con l'accusa di far parte dell'Its. Ora, uno potrebbe chiedersi da quand'è che appartenere a un Istituto Tecnico Superiore sia reato. Il fatto è che l'arrestato non è un giovane studente (ha 47 anni) e l'Its di cui parliamo è un'altra cosa. Si tratta di un'organizzazione anarco-eco-terroristica nata probabilmente in Messico e inizialmente autodenominatasi Individualistas Tendiendo a lo Salvaje. Da qui la sigla Its. In italiano suona Individualisti Tendenti al Selvaggio. E, dal momento che ormai sono internazionali, nell'anglosfera e nel web sono diventati necessariamente Itw, Individualist Tending to the Wild.Nel 2011 il primo attentato in Sudamerica, tanto per far capire che non scherzavano. Da lì si sono allargati anche in Europa, dove hanno marcato il territorio a modo loro in Spagna, Grecia, Scozia. A tutt'oggi, gli attentati messi a segno in tutto il mondo sono circa un centinaio, e l'arresto di un italiano dovrebbe cominciare a preoccupare anche noi. Le azioni violente sono dirette a siti e persone ritenute dall'Its simboli di civilizzazione: università, apparati di comunicazione, mezzi di trasporto e, naturalmente, chiese. A occhio il loro ideale è Christopher McCandless, il giovane laureato che nel 1992 decise di andare a vivere nelle terre selvagge dell'Alaska per tornare allo stato di natura rousseauiano. Lo stato di natura, naturalmente, lo uccise, ma fece la fortuna di Jon Krakauer, scrittore che ne raccontò la storia nel bestseller Terre estreme. Altrettando naturalmente, detta storia non poteva non piacere alla sinistra hollywoodiana e Sean Penn, uno dei più sfegatati liberals di celluloide, nel 2088 ci cavò il film (pluripremiato, obviously) Into the Wild. Ma almeno il protagonista si era assunto in prima persona le responsabilità delle conseguenze del suo amore per il selvaggiume neolitico.Gli ecoterroristi no: da buoni giacobini pretendono che tutti vivano come piace a loro. Ma, d'altra parte, che cosa ci si aspettava? Come da noi dai comizi comunisti «di denuncia» del Sistema si è passati alle vie di fatto degli Anni di Piombo, così anche in tema ambientale era chiaro che, prima o poi, si sarebbe passati da Greta all'Its. Chi avvia rivoluzioni lo fa, dapprima, a parole. Poi, come la storia insegna, quando scopre che c'è qualcuno «più a sinistra» di lui, si arrabbia e pretende che il processo da lui avviato si fermi dove dice lui. Ma la storia insegna che la storia non insegna niente. Forse la fisica: il sassolino solo di rado non diventa valanga.In fondo l'Its non è che una variante «a mano» della Cancel Culture (tanto per cambiare) nordamericana. Blm, Political Correctness, Schwa, Inclusive Language etc.? Fesserie: azzeriamo tutto e ripartiamo da zero. No, error: non ripartiamo mai più. E chissenefrega se l'Ambiente non è l'Eden ma Valle di Lacrime. Viva il Nulla e viva Caino. Sì, perché la civiltà serviva a questo: proteggere Abele.Voi direte: ma questi ragionano? Be', a modo loro sì. Come quegli Esperti d'Italia che impongono il greenpass anche ai frequentatori dei c.d. centri sociali. Sulla carta, obviously. Pensate che il mondo stia impazzendo? Non più di Mameli e Mazzini. Che c'entrano, dite? Il primo, seguace del secondo, andò a farsi sparare (e sparare a sua volta) a vent'anni in nome dell'Umanità e del Progresso, traguardo da ottenersi cacciando il Papa da Roma per sostituirlo col suo maestro. Oggi cantiamo il suo Inno negli stadi, sotto ai monumenti del secondo. Mai sottovalutare gli Its...
Abbiamo ascoltato questo racconto di Caino e Abele, una storia antica eppure attualissima. Lo vediamo attorno a noi, nelle tante immagini di violenze e di guerra, che sembrano essere diventate come uno sfondo delle nostre esistenze e davanti a cui tante volte sembra facile anche abituarsi. Ma proprio questo racconto, all'inizio della scrittura, ci pone davanti alla violenza dell'uomo come qualcosa a cui non si può mai rimanere indifferente; e allora tornare ad ascoltare insieme queste parole nella preghiera della sera ci aiuta. Dio è presente in questo racconto e nella vita dei due fratelli, tanto che a lui offrono sacrifici; e si fa presente in particolare proprio nella vita di Caino, quando si accorge del peccato che è accovacciato alla porta del suo cuore. Dio si fa presente con la sua parola e questa è la sua unica arma, per impedire la violenza. Sì, Dio è disarmato davanti alla violenza degli uomini. Ma il Signore ha fiducia nell'uomo, anche in Caino. Sa che lui può dominare questo istinto malvagio, ma deve ascoltare la sua parola. Il peccato di Caino, prima di uccidere suo fratello, è nel non ascoltare. Allora diamo spazio all'ascolto, alla sua parola, perché è solo con questa parola che possiamo dominare il male, anche nel nostro cuore. https://www.santegidio.org/
Bode do Bastter - 174 - Ta caino?
n questo audio il prezioso incontro con Umberto Croppi manager culturale e Amalia Cecilia Bruni neuro-scienziata.Intervista a cura di Mariantonietta Firmani, in Contemporaneamente il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Con Umberto Croppi e Amalia Cecilia Bruni parliamo di neuroscienze e cultura, professionalità e politica. Ci raccontano che la dicitura Made in Italy incide sul appeal del prodotto per il 30% e dunque si protegge salvaguardando l'immagine del Paese. Il cervello dell'uomo e della donna si sviluppano in ambienti ormonali molto differenti, con differenti connessioni e modalità di interazioni, le donne sono esatta espressione della dea Kali. Inoltre sono sottovalutati i misuratori economici legati al livello culturale diffuso, e il rapporto tra bassa scolarità e rischio di fare una demenza è altissimo. La politica deve compiere la sintesi operativa volta al miglioramento della qualità della vita dei cittadini con metodo e studio, superando la sterile appartenenza ideologica. Ed anche che la fase di sperimentazione implica un protocollo efficacie di analisi dei dati dei trattamenti sperimentali, e molto altro.BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORIAmalia Cecilia Bruni è neurologa scienziata tra le più affermate ed autorevoli a livello mondiale nel settore. Laurea in Medicina a 24 anni, specialista in Neurologia a 28, avvia, giovanissima, collaborazioni internazionali con Francia e USA per progetti di genetica molecolare sull'Alzheimer. Professore Ordinario di Neurologia e Genetica Medica all'Università della Calabria, nel 1990 scopre il gene responsabile dell'Alzheimer ereditario precoce, identificando la proteina Nicastrina. Come riconoscimento alla scoperta nel 1996 nasce il Centro Regionale di Neurogenetica (CRN) di Lamezia Terme (ASP CZ) di cui è direttrice fino al pensionamento. Il CRN è inaugurato dal premio Nobel Rita Levi Montalcini sua mentore e sostenitrice. Nel 1992 nasce l'Associazione per la Ricerca Neurogenetica (ARN) che confluisce nel 1996 CRN consentendo la raccolta di fondi privati per la ricerca. Riceve il premio European Foundations' Initiative on Dementia nel 2012. Il suo metodo ispiratore del CRN, il binomio assistenza-ricerca, è risultato vincente nonostante le distanze dai mondi della ricerca, dagli Stati Uniti alla Francia, all'Australia. Inoltre è autrice di oltre 200 pubblicazioni specialistiche, revisore di riviste internazionali, numerosi progetti di ricerca, incarichi didattici in istituti di alta formazione. Ricopre ruoli di spicco in società scientifiche, e riceve numerosissimi riconoscimenti tra cui il Premio Bellisario 2001, la nomina a Cavaliere al Merito 2020. Inoltre il suo lavoro ha significato posti di lavoro per tanti collaboratori, borse di studio, contratti. Nel 2021 candidata come Presidente della Regione Calabria, oggi è Vicepresidente della Commissione Sanità e della Commissione anti ‘ndrangheta, del Consiglio Regionale. Umberto Croppi Roma 1956 Presidente della Quadriennale d'arte di Roma dal 2020, direttore di Federculture. Dal 2009 docente a contratto presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università “La Sapienza” di Roma, dove è anche condirettore del Corso di Alta Formazione sugli Eventi Culturali. Membro del Consiglio Superiore delle Comunicazioni, di cui è stato presidente della IV^ sezione (nuovi media). Nel 2011 è commendatore dell'”Ordine al merito della Repubblica italiana”. È stato direttore generale della Fondazione Valore Italia. Presidente dell'associazione “Una Città – network di cultura urbana”, fa parte del Cda della “Fondazione Agenda – Le cose da fare”. Ha fatto parte del board del premio Impresa e Cultura, della giuria del premio Compasso d'oro 2012, è membro della giuria del Davide di Donatello, del Premio Strega. Esperto di comunicazione direttore di agenzia pubblicitaria, dal 1996 al 2005 nell'editoria, è stato presidente della Casa Editrice Officine del Novecento. A Firenze è stato direttore editoriale della storica Vallecchi, fondatore della galleria BZF. Giornalista e scrittore, autore e curatore di numerosi testi, ha fatto parte della redazione di periodici, collabora con numerose testate giornalistiche e radiofoniche. Ospite di numerose trasmissioni televisive di Rai, La Sette e Sky, e svolge intensa attività di conferenziere. In politica dall'età di 19 anni come consigliere comunale, consigliere di facoltà, dirigente nazionale del FUAN e del Fronte della Gioventù. Attraversando l'MSI, La Rete e i Verdi, è tra i fondatori di Nessuno tocchi Caino, lega internazionale per l'abolizione della pena di morte. Nel 2008 è assessore politiche culturali e comunicazione del Comune di Roma, con la giunta Alemanno, nel 2010 aderisce a Futuro e Libertà di cui è responsabile per la cultura.
I malvagi descritti nella Bibbia possono insegnarci qualcosa di buono?La Bibbia rende chiaro che c'è saggezza nell'imparare dal fallimento così come dal successo. La storia di Caino ci può insegnare come adorare davvero Dio, quella di Izebel come usare bene la propria influenza, quella di Saulo come vedere trasformata la propria vita, così come altri sei cattivi esempi contenuti in questo libro.Ordina la tua copia qui: https://www.adimedia.it/digital/prodotto/i-cattivi-della-bibbia-lezioni-dai-malvagi-gli-empi-e-gli-scellerati-delle-scritture/
Molte volte è risuonata in mezzo a noi la parola dell'apostolo Paolo, trasmessaci dalla prima lettera ai Corinzi. E' il primo capitolo: non è solo l'inizio della sua esortazione, ma, nella vita di una comunità concreta, era all'inizio della comunione di una vita nuova, che non conosceva o aveva conosciuto - ma voleva essere nuova è diversa - le divisioni, l'amarezza della contrapposizione. Questa esortazione di Paolo ci risuona nel cuore oggi con più forza, con più verità, con più potenza, perché le divisioni fra i battezzati hanno il sapore fratricida della guerra. La spinta del conflitto ferisce Infatti non solo donne, uomini e città, ma il corpo di Cristo stesso. Sotto la croce, mentre si vorrebbe inchiodare il principe della Pace all'impotenza, Caino continua a uccidere Abele e il Signore Gesù a soffrire, per la divisione dei suoi figli. Ciascuno dice, come abbiamo ascoltato nella lettera prima ai Corinti, “Io sono di Paolo, io invece di Apollo, io invece di Cristo”. Sì la divisione e l'orgoglio possono portare a credere che si possa similare Cristo al proprio pensiero, alle proprie ragioni contro l'altro, contro gli altri, anche se fratelli e sorelle. Il battesimo diviene giustificazione alla contrapposizione, tanto da far dire sorprendentemente all'apostolo “Ringrazio Dio di non avere battezzato nessuno di voi, eccetto Crispo e Gaio, perché nessuno possa dire di essere stato battezzato nel mio nome”. Cristo infatti sulla croce appartiene all'unico Padre dell'unica famiglia umana e la sua vita i suoi gesti, la sua preghiera, le sue parole edificano sempre l'unità fra gli uomini. Questa unità li rende figli e figlie e fratelli e sorelle gli uni degli altri. https://www.santegidio.org/
Oggi parliamo della Festa del papà, La mascella di Caino, 30 anni d'oro, Genialità...
La Lega ha scoperto che il dialetto lombardo non è una lingua. La Russia richiede indietro i suoi quadri. La Maschella di Caino, il libro dove devi scoprire chi sono gli assassini e le vittime. I ragazzi del Dynamo ci raccontano la loro esperienza.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo +Figlioli, questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l'uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste.Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui.In questo abbiamo conosciuto l'amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l'amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio.Parola di Dio.Parola del Signore.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal libro della Gènesi +Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: "Ho acquistato un uomo grazie al Signore". Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo.Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: "Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai".Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.Allora il Signore disse a Caino: "Dov'è Abele, tuo fratello?". Egli rispose: "Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?". Riprese: "Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra".Disse Caino al Signore: "Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà". Ma il Signore gli disse: "Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!". Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse.Amen.Parola del Signore.
Siamo in grado di fare esperienza dell'Altro o siamo condannati a essere fagocitati dal nostro Io? Cosa ci consegna la prima grande scena di violenza narrata nella Genesi, quella del gesto fratricida di Caino? Massimo Recalcati Il gesto di Caino festivalfilosofia 2019 | persona Venerdì 13 settembre 2019 Carpi