Podcasts about liegi

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il posto delle parole
Alessandro Aresti "Parole in Cammino"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 10, 2025 13:14


Alessandro Aresti"Parole in cammino"Festival dell'italiano e delle lingue d'ItaliaSiena, Venerdì 11 aprile, Ore 19.15Alessandro Aresti, Eccellenze regionali e parole del ciboDai settentrionali canederli al sardo pane carasau, passando per la toscana ribollita, i romani saltimbocca e i napoletani babà, saranno ricostruite l'origine e le vicende di alcune delle principali specialità culinarie, e delle relative parole che le identificano, dell'”Italia del gusto”: tessere di uno straordinario mosaico gastronomico e al tempo stesso linguistico e culturale.Alessandro Aresti è ricercatore (RTD tip. B) di Linguistica italiana all'Università di Cagliari. Nel 2020 ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale a Professore Associato nel settore concorsuale 10/F3 (Linguistica e filologia italiana). È stato titolare di una Marie Curie Individual Fellowship all'Istituto Opera del Vocabolario Italiano (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Firenze) nel periodo 2018-2020 e di una borsa Marie Curie Cofund all'Università di Liegi nel periodo 2015-2017. Dal 2014 collabora come docente di Lingua italiana all'Università del Dalarna (Svezia). È vicedirettore dell'annuario dedicato all'italiano contemporaneo LId'O. Lingua italiana d'oggi. I suoi principali interessi di ricerca sono attualmente la lingua delle arti e degli artisti fra Medioevo e Rinascimento (è responsabile scientifico del progetto ItalArt – L'italiano delle arti fra Medioevo e Rinascimento: http://italart.ovi.cnr.it) e la lessicografia tre-quattrocentesca (è autore del Tesoro dei Lessici degli Antichi Volgari Italiani: www.tlavi.it). Fra le più recenti pubblicazioni si segnalano la monografia Andrea Mantegna allo scrittoio. Un profilo linguistico (Salerno Editrice, 2018) e la curatela Lingua delle arti e lingua di artisti in Italia fra Medioevo e Rinascimento (Cesati, 2019). Di prossima pubblicazione è il volume Il glossario latino-bergamasco del ms. 534 della Biblioteca Universitaria di Padova. Nuova edizione con commento linguistico, note lessicali e indici delle voci, per i tipi della casa editrice De Gruyter Mouton.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

TRAME STRANE - Cinema
272 "Rosetta" di Luc e Jean-Pierre Dardenne (1999) e L'Anpi Londa film Festival

TRAME STRANE - Cinema

Play Episode Listen Later Mar 21, 2025 19:55


Insieme a Davide Colli e Michele Marinelli, alcuni degli organizzatori dell'Anpi Londa Film Festival, parliamo del bellissimo film vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes del 1999 intitolato “Rosetta” dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne che narra la storia di una adolescente che vive in condizioni di estrema precarietà in una baraccopoli di Liegi. Girato con camera a mano e con uno stile realistico e spoglio da fronzoli “Rosetta” offre un ritratto intenso della lotta per la dignità e la sopravvivenza, uno spunto per parlare anche dello spirito dell'imminente Festival che si terra nelle giornate di sabato 31 maggio e domenica 1 giungo a Londa (FI) Per info e contatti al festivalhttps://anpilondafilmfestival.comhttps://filmfreeway.com/AnpiLondaFilmFestival

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Alla Piccola Liegi delle Bregonze vincono il sole, lo spettacolo e lo junior Fedrizzi

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Mar 17, 2025 1:30


E' la prima vittoria da junior di Brandon Fedrizzi, prospetto del ciclismo azzurro che viene da Bolzano in Alto Adige, che ricorderà a lungo il traguardo si Zugliano e i tanti vicentini in festa intorno ad applaudirlo prima e dopo la linea del traguardo.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
La “Piccola Liegi delle Bregonze” si fa ancora più grande. In 135 al via domenica

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Mar 12, 2025 1:32


Una corsa dedicata alla categoria Juniores, con i ciclisti più futuribili del panorama nazionale pronti a cimentarsi per 119 km tra pianura e colline, coinvolgendo 11 Comuni per il grande evento sportivo di domenica 16 marzo. Alla partenza da piazza Chilesotti di Thiene in 135 domenica mattina

SpazioTalk
Tadej domina (anche) la Liegi, ora come correrà il Giro? (con Pogacar e Van der Poel)

SpazioTalk

Play Episode Listen Later Apr 25, 2024 31:39


Nella nuova puntata del podcast di SpazioCiclismo, il successo di Pogacar alla Liegi-Bastogne-Liegi, il podio di Van der Poel, i favoriti del Romandia e il domandone: chi contrasterà Tadej al Giro?

Greg a pedali
108 - Poga-c'è anche alla Liegi

Greg a pedali

Play Episode Listen Later Apr 22, 2024 8:30


Altro successo mostruoso del numero uno al mondo, che ha vinto la sua seconda Liegi della carriera

Ecovicentino.it - AudioNotizie
La “Piccola Liegi” al bis e diventa (già) grande: Bregonze protagoniste con gli Juniores

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Feb 29, 2024 1:39


La Guerra Grande
Ep. 20: La battaglia delle frontiere III, Dinant e Namur (15-25 agosto 1914)

La Guerra Grande

Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 27:57


A Dinant, la 3a armata tedesca si macchia di uno dei più tremendi crimini di guerra sui civili durante l'invasione del Belgio. Nel frattempo, le fortezze di Namur tentano di bloccare l'avanzata germanica, ma i Tedeschi hanno imparato la lezione di Liegi.Seguimi su Instagram: laguerragrande_podcastScritto e condotto da Andrea BassoMontaggio e audio: Andrea BassoFonti dell'episodio:E. D. Brose, The Kaiser's Army: The Politics of Military Technology in Germany during the Machine Age, 1870–1918, Oxford University Press, 2001James Edward Edmonds, Military Operations France and Belgium, 1914: Mons, the Retreat to the Seine, the Marne and the Aisne August–October 1914, History of the Great War Based on Official Documents by Direction of the Historical Section of the Committee of Imperial Defence, Macmillan, 1926Peter Hart, La grande storia della Prima Guerra Mondiale, Newton & Compton, 2013Holger Herwig, The Marne, 1914: The Opening of World War I and the Battle that Changed the World, Random House, 2009J. Horne, A. Kramer, German Atrocities, 1914: A History of Denial, Yale University Press, 2001M. O. Humphries, J.Maker, Der Weltkrieg: 1914 The Battle of the Frontiers and Pursuit to the Marne. Germany's Western Front: Translations from the German Official History of the Great War, Wilfrid Laurier University Press, 2013Barbara Tuchman, Guns of August, 1962S. Tyng, The Campaign of the Marne 1914, Westholme Publishing, 2007Léon Van Der Essen, The Invasion and the War in Belgium from Liège to the Yser, Unwin, 1917Thilo Vogelsang, Hausen, Max Freiherr von, Neue Deutsche Biographie 8, 1969In copertina: uno scorcio pittoresco di Dinant prima del 1914. Della bella cittadina, dopo il massacro e la razzia dei tedeschi, rimasero solo macerie.

La Guerra Grande
Ep. 17: La battaglia di Halen e la caduta di Liegi (7-16 agosto 1914)

La Guerra Grande

Play Episode Listen Later Nov 12, 2023 28:07


La cavalleria belga, usando delle tattiche moderne, riesce a ottenere una simbolica e inattesa vittoria su quella germanica nella battaglia di Halen. Nel frattempo i forti di Liegi vengono colpiti da delle nuove armi devastanti, alle quali nessuna delle precauzioni prese dai soldati belgi può permettere di resistere.Seguimi su Instagram: @laguerragrande_podcastScritto e condotto da Andrea BassoMontaggio e audio: Andrea BassoCon la partecipazione di Matteo RibolliFonti dell'episodio:Eric D. Brose, The Kaiser's Army: The Politics of Military Technology in Germany during the Machine Age, 1870–1918, Oxford University Press, 2001Clayton Donnell, The Forts of the Meuse in World War I, Osprey Publishing, 2007Michael Duffy, The battle of Halen, 1914, First World War, 2009James E. Edmonds, Appendix 5: Order of battle of the Belgian Army in August 1914, History of the Great War: Military Operations, France and Belgium 1914, Macmillan & Co., 1922Peter Hart, La grande storia della Prima Guerra Mondiale, Newton & Compton, 2013Holger Herwig, The Marne, 1914: The Opening of World War I and the Battle that Changed the World, Random House, 2009M. O. Humphries, J.Maker, Der Weltkrieg: 1914 The Battle of the Frontiers and Pursuit to the Marne. Germany's Western Front: Translations from the German Official History of the Great War, Wilfrid Laurier University Press, 2013Barbara Tuchman, The Guns of August, 1962Peter Van Den Hove, Halen, 12th of August, 1914. A forgotten battle in a forgotten landscape?, Flanders Heritage Agency, 2014Léon Van Der Essen, The Invasion and the War in Belgium from Liège to the Yser, Unwin, 1917In copertina: La battaglia degli elmi d'argento, G. Von Boddien. La carica della cavalleria tedesca contro i ciclisti belgi.

La Guerra Grande
Ep. 16: La battaglia di Liegi (4-7 agosto 1914)

La Guerra Grande

Play Episode Listen Later Oct 29, 2023 27:15


L'invasione tedesca del Belgio inizia con numerosi episodi di violenza contro i civili, a causa delle rappresaglie portate avanti dall'esercito del kaiser. Per portare fino in fondo il Piano Schlieffen è necessario attraversare la Mosa, ma per attraversare la Mosa bisogna impadronirsi di Liegi, la prima grande città belga oltre il confine. I Belgi lo sanno bene, e per questo hanno creato uno dei più efficaci sistemi difensivi d'Europa. Reggerà all'attacco tedesco?Seguimi su Instagram: @laguerragrande_podcastScritto e condotto da Andrea BassoMontaggio e audio: Andrea BassoFonti dell'episodio:Giulia Carrarini, Giorgia Wizemann, Il primato di Visé, Corriere della Sera 5/8/2014Charles Dusch, Zeppelin (Airship), 1914-1918 Online, 2019Franco tiratore, TreccaniPeter Hart, La grande storia della Prima Guerra Mondiale, Newton Compton, 2014Peter Hoeres, A brief overview of the recent discussion about Franc-tireurs in Belgium in 1914, 2018M. O. Humphries, J.Maker, Der Weltkrieg: 1914 The Battle of the Frontiers and Pursuit to the Marne. Germany's Western Front: Translations from the German Official History of the Great War, Wilfrid Laurier University Press, 2013H. Strachan, The First World War: To Arms, 2003Barbara Tuchman, The Guns of August, 1962In copertina: Gli uomini della 3a divisione dell'esercito belga difendono le posizioni di Liegi dall'attacco tedesco, W. B. Wollen, The defence of Liège

BASTA BUGIE - Storia
Il sacerdote che con il suo genio scientifico catalogò oltre 1000 specie di funghi

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Oct 25, 2023 5:32


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2504IL SACERDOTE CHE CON IL SUO GENIO SCIENTIFICO CATALOGO' OLTRE 1000 SPECIE DI FUNGHI di Barbara SartoriI colleghi statunitensi lo consideravano un maestro, «the most learned in the world». Richieste di consulenze gli arrivavano da tutta Europa.Ma, in Italia, al di fuori di una ristretta cerchia di esperti, restava un modesto parroco della Val di Sole.È un sacerdote trentino vissuto a cavallo tra Otto e Novecento il più grande micologo italiano, l'abate Giacomo Bresadola. La Biblioteca della sede piacentina dell'Università Cattolica - che ne conserva gran parte delle opere, vere rarità editoriali, donate da Giuseppe Fogliani, dal 1960 al '92 docente della Facoltà di Agraria - vuol rendere omaggio al suo genio scientifico. Fino al 28 settembre, nell'atrio d'onore, è possibile ammirare alcuni testi originali e riproduzioni delle tavole dipinte dal Bresadola per illustrare i funghi analizzati in cinquant'anni di ricerche. Si calcola, limitandosi alle sole nuove specie, che ne abbia catalogate ben 1017.Nato a Ortisé nel 1847, Giacomo Bresadola è indirizzato dal padre alle scuole tecniche a Rovereto, per farne un ingegnere. Lui preferisce il seminario: nel 1870 è sacerdote.Non dimentica però la passione per le scienze. A Baselga di Piné il giardino della canonica diventa un orto botanico. A Roncegno comincia lo studio delle fanerogame, piante della famiglia dei faggi e degli abeti, sotto la guida Francesco Ambrosi, direttore e bibliotecario del Museo di storia naturale di Trento. È lui a proporgli di occuparsi di muschi e licheni, presentandogli il biologo Venturi. Si deve invece al cappuccino Giovanella da Cembra, se, mentre era curato a Magras, tra il 1878 e l'83, inizia a interessarsi di funghi. Ma i testi su cui lavorare - si accorse il sacerdote - erano imprecisi.Decise perciò di scrivere ad Andrea Saccardo, docente di botanica all'Università di Padova, chiedendogli di inviargli le sue opere e proponendosi «per la ricerca di qualche fungo o altro che riguarda la Micologia, che specialmente in questi paesi montuosi è ricca, e vergine dalle ricerche degli scienziati». È l'inizio della carriera di micologo. Nel 1881 entra in contatto con gli studiosi nordamericani e pubblica la sua prima opera, Fungi tridentini novi vel nondum delineati, un atlante di 281 specie locali, descritte e illustrate dall'autore.Seguiranno Mycromicetes tridentini (1889) e la divulgativa Funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media , in italiano (pubblicata postuma).Il rigore dello studio e la finezza del tratto sono la peculiarità del metodo del Bresadola, che non si accontentava di vaghe descrizioni, ma - seguendo l'insegnamento del francese Lucien Quélet - corredava le sue schede con note critiche e minuziosi disegni, frutto di un attento esame al microscopio. Il suo credito crebbe a tal punto che i musei di Londra, Parigi, Uppsala, Liegi, Washington, Kiev gli inviavano da analizzare le loro collezioni più preziose e ancora oggi custodiscono testimonianze del suo infaticabile lavoro. Senza spostarsi da Trento - nel 1884 era stato nominato amministratore all'Ordinariato vescovile e nel 1887 al capitolo della Cattedrale ­ poté revisionare miceti da ogni latitudine, con l'obiettivo di dare ordine alla catalogazione esistente: ottocento specie furono dichiarate non valide.A dispetto dei riconoscimenti ­ nel 1927 la laurea honoris causa in scienze naturali a Padova, il titolo di socio fondatore conferito dall'Accademia pontificia dei Nuovi Lincei, dalla Società micologica britannica e da varie accademie europee - restò l'umile prete di sempre. Le ristrettezze economiche lo costrinsero a vendere al museo di Stoccolma un erbario con 30mila specie. Alcuni editori stranieri avevano messo gli occhi sulla documentazione prodotta in una vita di studio, qualcosa come 1250 tavole a colori, disegnate a mano. Le avrebbero ottenute, se il Museo tridentino di storia naturale e alcuni studiosi italiani non fossero intervenuti per promuovere la monumentale Iconographia Mycologica .Furono raccolte sottoscrizioni in tutto il mondo e, insieme al denaro, arrivavano attestati di stima nei confronti dell'anziano abate. Prima di morire, nel '27, riuscì a vedere pubblicati i primi 12 dei 26 volumi di cui si compone l'opera, conclusa nel '33. Rarissima, sul mercato librario è quotata sui diecimila euro. Ora, grazie alla 'Società Micologica Bresadola' di Trento, gli appassionati possono consultarla in versione digitale.

Greg a pedali
35 - Liegi 2023, il Re non abdica. Ospite: Moreno Moser

Greg a pedali

Play Episode Listen Later Apr 24, 2023 8:57


Con il trionfo di Remco Evenepoel alla Liegi si è chiusa la campagna delle classiche. Ne parliamo insieme a Moreno Moser.

BASTA BUGIE - Storia
Nessuno attendeva la fine del mondo per l'anno mille...

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Mar 7, 2023 6:53


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7337NESSUNO ATTENDEVA LA FINE DEL MONDO PER L'ANNO MILLE di Marco Di MatteoUn mito storiografico ci presenta la società europea al termine del X secolo come paralizzata, per colpa di una superstizione cristiana, dal terrore della prossima fine del mondo, che si credeva coincidente con il compimento del millesimo anno dalla nascita di Cristo. Per prepararsi adeguatamente alla mezzanotte di S. Silvestro del 999, gli uomini del tempo avrebbero abbandonato ogni attività e si sarebbero dedicati solo alle opere di preghiera e di penitenza; essi inoltre sarebbero accorsi ad offrire ai monasteri i propri beni e tesori, per ottenere il perdono delle colpe. Vedendo poi spuntare l'alba del nuovo millennio, avrebbero tirato un sospiro di sollievo e si sarebbero impegnati con gioia e rinnovata alacrità in tutti i campi della vita.UN MITO STORIOGRAFICOIn realtà questa ricostruzione è puramente immaginaria e si basa su leggende inventate circa cinquecento anni dopo tali presunti eventi, che compaiono per la prima volta negli Annales del monaco benedettino occultista Giovanni Tritemio (1462-1517).Nel Settecento anche alcuni ecclesiastici, soprattutto benedettini, animati dall'intento di purificare la devozione religiosa da ogni elemento superstizioso, hanno accreditato la leggenda dei terrori dell'anno Mille, che essi intendevano condannare alla stregua di tutte le altre manifestazioni di barbarie del passato. Poi, le immagini di queste presunte paure e superstizioni collettive furono riprese prima e durante la Rivoluzione Francese da philosophes e pamphletisti anticlericali, che accusavano la Chiesa non solo di aver diffuso credenze irrazionali tra il popolo, ma di averle sfruttate ingannevolmente per incitare nobili, borghesi e contadini a donare i loro beni ai conventi e alla Chiesa. Sulla base di tale arbitraria ricostruzione, in Francia, nel 1791, si giustificò la confisca dei beni del clero, che fu presentata come una doverosa restituzione al popolo di ricchezze sottratte con sotterfugi nei "secoli bui".In età romantica diversi storiografi, in primis Jules Michelet, bramosi di scene tragiche e apocalittiche, diedero pieno credito a tali leggende, raccontando in termini melodrammatici le angosce del popolo cristiano alla vigilia del Millennio. Nel 1876 Le Dictionnaire Universel Larousse conferì un'ulteriore consacrazione a questo mito storiografico, contribuendo a diffonderlo nei manuali scolastici. In Italia soprattutto Giosuè Carducci accreditò tali fantasie nei suoi Discorsi sullo svolgimento della letteratura nazionale.LA VERITÀ STORICASe questa è la leggenda, che cosa in realtà ci raccontano le fonti coeve o di poco posteriori al Mille?Cominciamo col dire che anche questa, come tutte le menzogne, parte da un nucleo di verità: da un lato l'attesa escatologica, biblicamente fondata, della seconda venuta di Cristo, che ha sempre accompagnato la storia della cristianità, soprattutto medievale (alimentando talvolta tendenze millenaristiche poi condannate dalla Chiesa); dall'altro, l'evidente fioritura demografica, economica, artistica ed intellettuale che ha caratterizzato l'Europa dopo il Mille.Tutto questo però non avalla la tesi dei terrori dell'anno Mille, perché dalle fonti non risulta alcun indizio del fatto che l'umanità, al volgere del X secolo, fosse triste e inerte nell'attesa della fine. Al contrario, tutti i documenti ci presentano un'umanità che vive come sempre, lavorando e progettando per il futuro, come se avesse davanti a sé tutto l'avvenire. Le centocinquanta bolle papali pubblicate dal 970 al 1000 non fanno menzione della fine del mondo. I venti concili svoltisi dal 990 al 1000 non accennano a questa drammatica scadenza, al contrario legiferano per gli anni successivi al Mille, a dimostrazione che i vescovi non credevano all'imminente catastrofe (ad esempio nel 998 il concilio di Roma imponeva al re di Francia Roberto II una penitenza di sette anni, quindi fino al 1005). Il 31 dicembre 999 Silvestro II riconfermava Arnoldo arcivescovo di Reims. I Veneziani si impadronivano dell'Istria e della Dalmazia nel 998-999 e, nello stesso periodo, Stefano d'Ungheria otteneva dal Papa il titolo di re. Inoltre dal 950 al 1000 solo in Francia furono costruiti o restaurati circa centoventi monasteri. [...]Ci sono inoltre chiare attestazioni di come gli uomini di Chiesa si adoperassero per sconfessare le profezie apocalittiche circolanti in certi ambienti: quando il 22 dicembre 968 si verificò un'eclissi totale di sole che spaventò l'armata di Ottone I, il vescovo di Liegi rassicurò i soldati sostenendo il carattere naturale del fenomeno; Abbone di Fleury (945-1004) racconta di aver dovuto in due occasioni confutare pubblicamente false profezie sul prossimo avvento dell'Anticristo.Da quanto riportato risulta evidente che la leggenda dell'Anno Mille, come ha riconosciuto anche lo storico Georges Duby, rappresenta una delle tante manifestazioni di ingiustificato disprezzo nei confronti delle proprie radici medievali da parte della cultura occidentale.

Artribune
Paolo Canevari e Domenica Bueti - Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani

Artribune

Play Episode Listen Later Jan 20, 2023 86:37


In questo audio il prezioso incontro Paolo Canevari artista Domenica Bueti neuroscienziata. L'intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Con Paolo Canevari e Domenica Bueti parliamo di arte e neuroscienze: tra tecnica e intuizione, finanziamenti e politica, necessità esporre la società alla complessità. È un incontro straordinariamente ricco di spunti e riflessioni profonde. L'opera ha vita propria e il suo valore simbolico prescinde dall'artista, dal pubblico, e dal tempo. Ed ancora, il cervello è un creatore di realtà, dove il tempo, non discreto, scorre tra meccanismi neurofisiologici e circuiti neruali. L'artista è come un virus, e la potenza del messaggio è funzione della rigorosa sintesi, la tecnica è a servizio del gesto poetico universale. Nella ricerca scientifica le strumentazioni tecniche sono condivise su scala internazionale, tra divertimenti e ambiti culturali, e molto altro. ASCOLTA L'INTERVISTA!! GUARDA IL VIDEO!! https://youtu.be/kqM-yHk-4gM BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI Paolo Canevari artista italiano di fama internazionale, di terza generazione nella sua famiglia. I suoi lavori sono presenti in rinomate collezioni private e pubbliche. A partire da: MoMA, New York; Louis Vuitton pour la Creation, Paris; Cisneros Fontanals Art Foundation, Miami; Centro Luigi Pecci, Prato; MART, Trento e Rovereto. Ed ancora: Perna Foundation, Capri; Johannesburg Art Gallery; Istituto Nazionale per la Grafica Calcografia Nazionale, M.A.C.R.O. e MAXXI Roma, e molto altro.Gomma degli pneumatici e colore nero, sono suoi strumenti d'elezione, pur utilizzando differenti media: disegno, video, animazioni, scultura e installazioni, dalla forte connotazione concettuale. Con un linguaggio personale indaga gli aspetti quotidiani e più intimi della memoria, cui sovrappone simboli e icone, cultura pop, rappresentazione storica e coscienza politica. Del suo lavoro scrivono Andrea Camilleri e Valerio Magrelli, critici e curatori internazionali come: Alanna Heiss, Klaus Biesenbach, Chrissie Iles, Brett Littman, Germano Celant. Vive a New York, espone in numerose collettive internazionali a Los Angeles, Parigi, Kiev, Vienna, Francoforte, Dublino, Ginevra, Taiwan, Liegi. Invitato in rassegne prestigiose come: la Quadriennale di Roma (1999), Biennale di Liverpool 2004; la Whitney Biennale (2006), Biennale di Venezia (2007), Quadrilateral Biennial di Rijeke, Croazia (2014), Bangkok Biennale (2018). Domenica Bueti neuroscienziata dal 2016 è professore associato di neuroscienze Cognitive alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Alla (SISSA) dirige il “Laboratorio di Percezione del Tempo”, sostenuto da European Research Cuncil (ERC) e da Ministero Italiano dell'Università e della Ricerca (MIUR). Laurea in psicologia all'Università di Padova, dottorato alla Sapienza di Roma, ricercatore alla University College London (UCL), al Policlinico Universitario e al Politecnico (EPFL) Losanna.Inoltre, lal 2016 è direttore di ricerca al Biomedical Imaging Research Center (CIBM), École Polytechnique Lausanne Federal Reserve (EPFL), Svizzera. Tra I molti premi nel 2017 vince il bando “Fare” del MIUR. Poi, nel 2015 European Research Council le conferisce un contributo di consolidamento del progetto: “Come il cervello umano padroneggia il tempo (BiT)”. Inoltre è revisore per le molte agenzie di finanziamento come: French National Funding Agency (ANR), Swiss National Funding Agency (SNF), Israel Science Foundation (ISF), Netherlands Organisation for Scientific Research (NWO). Membro di Society for Neuroscience (SfN) e Japan Neuroscience Society (JNS). In fine è autrice di numerose ricerche, con oltre 1800 citazioni, è revisore in oltre 26 autorevoli riviste scientifiche di biologia e psicologia; consulente redattore ed editor per molte prestigiose testate scientifiche.

Tunnel
#97 - 50 Sonck

Tunnel

Play Episode Listen Later Sep 8, 2022 85:21


In questa puntata- Focus: il giornalista Alec Cordolcini ci porta alla scoperta del calcio in Belgio- 100xTunnel: dalla posizione 28 alla posizione 22 della classifica dei giocatori più Tunnel di sempre

SpazioTalk
#SpazioTalk 106 - Il bilancio delle classiche (con Giovanni Visconti e Federico Mariani)

SpazioTalk

Play Episode Listen Later Apr 26, 2022 34:19


Insieme a Giovanni Visconti e al giornalista Federico Mariani, analizziamo i risultati della campagna delle classiche, dalla Milano-Sanremo alla Liegi passando per il pavé

SpazioTalk
#SpazioTalk 105 - Dal pavé alle Ardenne, passando per le Alpi (con Van Baarle, Van Aert e Bilbao)

SpazioTalk

Play Episode Listen Later Apr 19, 2022 34:47


La vittoria di Van Baarle alla Parigi Roubaix, il verdetto dolceamaro di Van Aert, la stagione da sogno di Bilbao al Tour of the Alps e i favoriti di Freccia Vallone e Liegi nel nuovo episodio del podcast di SpazioCiclismo

Le notizie di Valori.it
Bollettino meteo dell'estate 2021

Le notizie di Valori.it

Play Episode Listen Later Aug 3, 2021 14:54


Le previsioni meteo di questa estate parlano chiaro. Gli effetti dei cambiamenti climatici non sono qualcosa che accadrà tra 20 o 30 anni. Né che riguarderanno nazioni del Sud del mondo o atolli sperduti nel Pacifico. Sono qui, a casa nostra. E si manifestano già ora, con tutta la loro violenza.Con interventi di François Gemenne, docente di Scienze politiche, specializzato in temi legati ai cambiamenti climatici e alle migrazioni, all'università di Liegi, Misha Maslennikov, policy advisor di Oxfam Italia, Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del Wwf Italia.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Vigili del fuoco vicentini e veneti in soccorso del Belgio travolto dal maltempo

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jul 16, 2021 0:54


Missione internazionale di protezione civile in Belgio per 12 vigili del fuoco veneti, in partenza giovedì sera alle 22 dall'aeroporto Marco Polo di Venezia per prestare soccorso per l'alluvione che in queste ultime ore ha colpito il Nord Europa. Sono esperti in alluvioni e interverranno a Liegi.

Cycling Chronicles
Di Clash Slovene, Tattiche da Inventare e Maglie Grigie

Cycling Chronicles

Play Episode Listen Later Jun 23, 2021 33:09


È la sfida dell'anno. La rivincita dopo la crono di LPDBF che vide Tadej Pogacar fare un numero pazzesco per impossessarsi della maglia Gialla un giorno prima del finale di Parigi. In mezzo hanno vinto entrambi una Liegi (stranezze del calendario) e monopolizzato le corse a cui hanno preso parte anche quando (raramente) non sono riusciti a primeggiare. È Pogi vs Rogla al TDF2021

Passione Inter Notizie
ESCLUSIVA PI: il presidente dello Standard Liegi parla di Vanheusden-Inter

Passione Inter Notizie

Play Episode Listen Later May 18, 2021 1:16


Il futuro di Zinho Vanheusden non è ancora definito ma il presidente dello Standard Liegi ha comunicato l'intenzione della società

SpazioTalk
SpazioTalk #55: Ardenne e Romandia chiudono la primavera (con Pogacar, Alaphilippe, Sagan, Colbrelli)

SpazioTalk

Play Episode Listen Later Apr 28, 2021 33:54


Il ruggito di Pogacar alla Liegi chiude le Ardenne, mentre Sagan e Dennis aprono nel migliore dei modi il Giro di Romandia. Ma sarà dominio Ineos-Grenadiers nell'ultima corsa World Tour prima del Giro?

Cycling Chronicles
Di Pogacar-rabbiato, Liegi da migliorare e Di Pisellini Canadesi

Cycling Chronicles

Play Episode Listen Later Apr 28, 2021 55:37


Il sigillo del fenomenale Pogacar su una Liegi rivedibile: capolavoro di classe e potenza. Le tattiche Ineos, la prestazione sottotono di Roglic e i promossi della Doyenne, che chiude la prima parte di stagione.

Maglia Nera
Il ciclismo per noi: la Liegi-Bastogne-Liegi

Maglia Nera

Play Episode Listen Later Apr 24, 2021 46:03


La cosiddetta Doyenne, la "Decana", è la Classica più antica dove i ricordi di tutti gli appassionati di ciclismo si intrecciano. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Cycling Chronicles
Di Volate in Salita, Sventagliate di Mitra e Preview della Liegi

Cycling Chronicles

Play Episode Listen Later Apr 23, 2021 44:11


Puntata dedicata alla settimana delle Ardenne con i responsi delle Frecce Valloni che vedono Alaphilippe e Van der Breggen prevalere, e vista sulle Liegi, gare dal pronostico comunque più aperto. Intermezzo dedicato al TOTA con un Moscon sugli scudi che mostra tutto il suo talento.

SpazioTalk
Yates scalda le Alpi, freccia Alaphilippe: arriva la Liegi (con Moscon, Yates, Roglic)

SpazioTalk

Play Episode Listen Later Apr 21, 2021 30:38


Simon Yates e Gianni Moscon grandi protagonisti al Tour of the Alps 2021, mentre Julian Alaphilippe conquista la sua terza Freccia Vallone e parte la sfida per la Liegi-Bastogne-Liegi 2021 di domenica

Passione Inter Notizie
Calciomercato, vicino l'accordo Inter-Standard Liegi: ecco cosa ne sarà di Vanheusden

Passione Inter Notizie

Play Episode Listen Later Apr 15, 2021 1:18


Calciomercato Inter, le ultimissime news di oggi: Zinho Vanheusden sta per lasciarsi alle spalle l'infortunio e in estate tornerà all'Inter

Silent Check - Il Podcast
#9 S2 - Un altro giro in Europa League, tra Spagna e Transilvania

Silent Check - Il Podcast

Play Episode Listen Later Nov 26, 2020 80:56


In questa puntata di Silent Check - Il Podcast: - prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle squadre che prendono parte all'Europa League 20/21 - Tra storia e campo, tutto (o quasi) su Standard Liegi, Leicester, Cluj, Lech Poznan, Villareal e Slovan LiberecSeguiteci su Spreaker, Spotify, Apple Podcast e sui nostri social Facebook: https://www.facebook.com/podcastsilentcheck Twitter: https://twitter.com/silentcheckpod Instagram: https://www.instagram.com/silentcheckpodcast/ Gruppo Telegram: https://t.me/joinchat/CkPDBUn_rZ9DCYCmxGz9Kg

Cycling Chronicles
Di Liegi, Gatti, Grassi Saturi, Mannaie e del Ritorno del Danese Svizzero

Cycling Chronicles

Play Episode Listen Later Oct 10, 2020 53:18


V Dimensione
M for Mandetta - V Dimensione - s01e28

V Dimensione

Play Episode Listen Later Apr 20, 2020 57:36


Eccoci alla puntata 28 di V Dimensione! I nostri Piatti e Giannoni sopravvivono alla quarantena e decidono di fare un giro del mondo in punti casuali, per vedere come se la cavano alcune realtà con il Covid19-In particolare, vi porteranno:_ In Brasile, dove Bolsonaro ha un nuovo amichetto, "Joe" Mandetta;_ In Russia, dove Putin tiene testa al Virus così come i suoi predecessori tennero testa a Napoleone;_ In Belgio, alla scoperta di un grave caso di abuso di potere dei flic di Liegi ai danni di uno studente universitario;_All'Univeristà di Bologna, per vedere quali problemi fa emergere la strategia di digitalizzazione degli esami adottata;Che dire... buon ascolto!

Pantheon
PANTHEON- #07 Il mio Simenon

Pantheon

Play Episode Listen Later Nov 2, 2019 30:00


Lorenzo Pavolini con Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna che sceglie come suo libro di Simenon preferito La follia di Roberta Donge.

Radio Big World
#7 Dusseldorf-Liegi

Radio Big World

Play Episode Listen Later Sep 6, 2019 12:11


#7 Dusseldorf-Liegi by Radio Big World

Oltre la corsa
12 - Tour of the Alps, Liegi-Bastogne-Liegi e nuove leve del ciclismo italiano

Oltre la corsa

Play Episode Listen Later Apr 30, 2019 51:28


È online la dodicesima puntata di Oltre la corsa, il podcast di Suiveur.Abbiamo parlato di Tour of the Alps con la nascita della stella di Sivakov e il magico momento del Team Androni Giocattoli. Abbiamo analizzato una Liegi-Bastogne-Liegi dura, ma tutt'altro che spettacolare e per chiudere abbiamo analizzato un mese di aprile ricco di corse per Under 23 e abbiamo parlato di alcuni fra i migliori corridori italiani della categoria.Intervengono nel podcast: Alberto Girardello di https://www.suiveur.itAlessandro Autieri di https://www.suiveur.it Luca Saugo di http://www.ilnuovociclismo.com Alberico Faroldi Suiveur è una rivista online di approfondimento sul mondo del ciclismo. Leggi i nostri articoli su https://www.suiveur.it Seguici anche su: https://www.facebook.com/oltrelacorsa/https://www.instagram.com/suiveur_it/https://twitter.com/suiveur_ithttps://www.youtube.com/channel/UCn9TjugdOJyfRPinM57Hd2gCrediti foto: Pavel Sivakov - © Claudio BergamaschiGrafica: Specialistaweb

Qui si fa la corsa
E07 - La Redoute

Qui si fa la corsa

Play Episode Listen Later Apr 26, 2019 14:56


L'ultimo episodio di "Qui si fa la corsa" dedicato alle classiche primaverili è raccontato da una panchina in cima alla salita-simbolo della Liegi - Bastogne - Liegi: la Redoute.Testo di Filippo CauzVoce recitante di Angelo TrofaMusica di Kevin MacLeod, Lobo Loco, Latch Swing, Sous Le Pont e Scott Holmes.

Cycling Chronicles
Di Nuove Liegi e Burle Riuscite

Cycling Chronicles

Play Episode Listen Later Apr 25, 2019 45:04


Tra Freccia Vallone e Liegi Bastogne Liegi ci prendiamo un po' di tempo per discutere del nuovo percorso, degli scenari possibili e delle possibilità per gli avversari di Julian Alaphilippe in vista della Doyenne. In mezzo anche due parole sulla Freccia appunto, e sulle burle fatte tra colleghi di podcast

Esteri
Esteri di martedì 29/05/2018

Esteri

Play Episode Listen Later May 29, 2018 27:06


2-Belgio. Una sparatoria a Liegi ha fatto 4 morti: due agenti di ..polizia, un passante e l'assalitore scarcerato ieri. ..Benjamin Herman, 35 anni, si sarebbe radicalizzato in carcere...2-Caos Brasile. Il paese bloccato dai camionisti da dieci giorni...il conflitto sociale rischia di estendersi al settore petrolifero...3-Spagna: alleanza Podemos – Socialisti per fare cadere Rajoy...Ma per riuscirci sono necessari i voti dei partiti autonomisti e in particolare quello degli indipendentisti catalani...4-Ambiente, la svolta dell'UE: Stop ai prodotti in plastica usa e getta...5-Francia: chi abita nei territori oltre mare è un cittadino di serie B. il reportage di esteri dall'isola di Mayotte...6-Terre agricole. In Tunisia i cambiamenti climatici spingono i contadini all'esodo. A Sfax la storia di un' imprese sociale che dà lavoro alle donne delle zone rurali.

Tra poco in edicola
TRA POCO IN EDICOLA del 30/05/2018 - 3 - ATTENTATO A LIEGI IN BELGIO

Tra poco in edicola

Play Episode Listen Later May 29, 2018 22:11


Esteri
Esteri di mar 29/05

Esteri

Play Episode Listen Later May 28, 2018 27:06


2-Belgio. Una sparatoria a Liegi ha fatto 4 morti: due agenti di ..polizia, un passante e l’assalitore scarcerato ieri. ..Benjamin Herman, 35 anni, si sarebbe radicalizzato in carcere...2-Caos Brasile. Il paese bloccato dai camionisti da dieci giorni...il conflitto sociale rischia di estendersi al settore petrolifero...3-Spagna: alleanza Podemos – Socialisti per fare cadere Rajoy...Ma per riuscirci sono necessari i voti dei partiti autonomisti e in particolare quello degli indipendentisti catalani...4-Ambiente, la svolta dell’UE: Stop ai prodotti in plastica usa e getta...5-Francia: chi abita nei territori oltre mare è un cittadino di serie B. il reportage di esteri dall’isola di Mayotte...6-Terre agricole. In Tunisia i cambiamenti climatici spingono i contadini all’esodo. A Sfax la storia di un’ imprese sociale che dà lavoro alle donne delle zone rurali.

Esteri
Esteri di mar 29/05

Esteri

Play Episode Listen Later May 28, 2018 27:06


2-Belgio. Una sparatoria a Liegi ha fatto 4 morti: due agenti di ..polizia, un passante e l’assalitore scarcerato ieri. ..Benjamin Herman, 35 anni, si sarebbe radicalizzato in carcere...2-Caos Brasile. Il paese bloccato dai camionisti da dieci giorni...il conflitto sociale rischia di estendersi al settore petrolifero...3-Spagna: alleanza Podemos – Socialisti per fare cadere Rajoy...Ma per riuscirci sono necessari i voti dei partiti autonomisti e in particolare quello degli indipendentisti catalani...4-Ambiente, la svolta dell’UE: Stop ai prodotti in plastica usa e getta...5-Francia: chi abita nei territori oltre mare è un cittadino di serie B. il reportage di esteri dall’isola di Mayotte...6-Terre agricole. In Tunisia i cambiamenti climatici spingono i contadini all’esodo. A Sfax la storia di un’ imprese sociale che dà lavoro alle donne delle zone rurali.

Esteri
Esteri di mercoledì 08/11/2017

Esteri

Play Episode Listen Later Nov 8, 2017 27:17


1-L'America di Donald Trump, un anno dopo..Bilancio di un disastro annunciato. ( Roberto Festa) ..2- E Domani in Cina vertice tra il presidente americano e Xi jinping. ..( Gabriele Battaglia) Il punto di esteri ..3-Salute e ambiente: domani l'unione europea si pronuncerà sul futuro del glifosato, l'erbicida prodotto dalla Monsanto. L'Italia voterà contro il rinnovo dei permessi che scadono il 15 dicembre prossimo. ( Federica Ferrario – Greenpeace) ..4-C'era una volta piazza Tahrir. Condannato a 5 anni di carcere il blogger egiziano Alaa ..Abdel Fattah. ( Riccardo Noury – amnesty Italia) ..5-Progetti sostenibili: la città di Liegi verso la transizione agricola. ..( Fabio Fimiani) ..6-Romanzo a fumetti: Super Ladri la graphic novell di Mark Millar e Leinil Francis Yu. .. ( Maurizio Principato)

Esteri
Esteri di mer 08/11

Esteri

Play Episode Listen Later Nov 7, 2017 27:17


1-L’America di Donald Trump, un anno dopo..Bilancio di un disastro annunciato. ( Roberto Festa) ..2- E Domani in Cina vertice tra il presidente americano e Xi jinping. ..( Gabriele Battaglia) Il punto di esteri ..3-Salute e ambiente: domani l’unione europea si pronuncerà sul futuro del glifosato, l’erbicida prodotto dalla Monsanto. L’Italia voterà contro il rinnovo dei permessi che scadono il 15 dicembre prossimo. ( Federica Ferrario – Greenpeace) ..4-C’era una volta piazza Tahrir. Condannato a 5 anni di carcere il blogger egiziano Alaa ..Abdel Fattah. ( Riccardo Noury – amnesty Italia) ..5-Progetti sostenibili: la città di Liegi verso la transizione agricola. ..( Fabio Fimiani) ..6-Romanzo a fumetti: Super Ladri la graphic novell di Mark Millar e Leinil Francis Yu. .. ( Maurizio Principato)

Esteri
Esteri di mer 08/11

Esteri

Play Episode Listen Later Nov 7, 2017 27:17


1-L’America di Donald Trump, un anno dopo..Bilancio di un disastro annunciato. ( Roberto Festa) ..2- E Domani in Cina vertice tra il presidente americano e Xi jinping. ..( Gabriele Battaglia) Il punto di esteri ..3-Salute e ambiente: domani l’unione europea si pronuncerà sul futuro del glifosato, l’erbicida prodotto dalla Monsanto. L’Italia voterà contro il rinnovo dei permessi che scadono il 15 dicembre prossimo. ( Federica Ferrario – Greenpeace) ..4-C’era una volta piazza Tahrir. Condannato a 5 anni di carcere il blogger egiziano Alaa ..Abdel Fattah. ( Riccardo Noury – amnesty Italia) ..5-Progetti sostenibili: la città di Liegi verso la transizione agricola. ..( Fabio Fimiani) ..6-Romanzo a fumetti: Super Ladri la graphic novell di Mark Millar e Leinil Francis Yu. .. ( Maurizio Principato)

Lotus
Lotus #002: Visioni culturali delle fasi del ciclo riproduttivo

Lotus

Play Episode Listen Later Nov 21, 2015


Un giro del mondo in 45 minuti per scoprire come le fasi del ciclo riproduttivo femminile sono vissute dalle diverse culture. Insieme a noi un’ospite davvero speciale, Alice Sophie Sarcinelli ricercatrice antropologa dell’università di Liegi, in Belgio che ci aiuterà a capire come le visioni sociali dei diversi momenti della vita della donna influenzano la biologia del […]

BASTA BUGIE - Storia
Voltaire, Rousseau e i mostri

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Aug 1, 2014 9:57


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3370VOLTAIRE, ROUSSEAU E I MOSTRI di Antonio Margheriti MastinoLa Chiesa e i "mostri": i malati teratologici. Ossia gli afflitti da gravi deformità e anomalie fisiche congenite o acquisite. Coloro che per eccellenza facevano spavento. Pure questi si è cercato di usare contro la storia della Chiesa matrigna e per magnificare invece la "società laica", pietosissima. Vediamo come stanno davvero le cose.VOLTAIRE E L'ODIO PER GLI EBREI CHE ISPIRO' HITLERPartiamo dal padre spirituale di laicisti e illuministi: Voltaire. Nel suo arcinoto e in realtà poco letto Dictionaire Philosophique, il gran burlone fin troppo preso sul serio si interroga su quando la medicina possa definire "mostro" un essere umano nato con delle anomalie. «Se a un uomo ben fatto mancano quattro dita dei piedi, lo chiameremo un mostro?», e generosamente ammette che la mancanza di certi organi, così come l'eccesso di dita, di altri organi o ghiandole, di per sé non costituisce "prova di mostruosità".Poi, con fare distratto, come suo costume, getta una pietra contro la Chiesa (ne è ossessionato) e nasconde la mano. Tirando in ballo anche Locke, si domanda quale sia il "limite", nell'ottica della scienza che studia le anomalie nello sviluppo animale, la teratologia, oltre il quale più che parlare di "mostri" (ed ecco l'esca avvelenata) si possa "negare il battesimo a un neonato e respingerlo nell'animalità".Voltaire, anche a nome di Locke, non solo non risponde alla domanda, ma rifiuta di "fissare un limite". Prendendo due piccioni con una fava: fa passare il messaggio subliminale che invece la Chiesa, crudele, quel limite lo fissa; al contempo, che egli, Voltaire, e Locke, "aprioristicamente accettano di considerare come appartenenti alla razza umana" i malformati, i focomelici, gli altri casi "mostruosi". Già! La Chiesa magari - lo leggi tra le righe volterriane - no.In realtà, Voltaire non trova un "limite" al battesimo, e astutamente gira intorno all'ostacolo, mentendo senza mentire, perché quel "limite" non era mai esistito, non per la Chiesa almeno, che considera vita umana e anima divina qualsiasi creatura si nasconda dietro i veli amniotici del grembo materno, prima ancora di vederne il volto; anche se poi dovesse risultare mostruoso quel volto, anche se non dovesse averne alcuno.È lo stesso Voltaire che poche pagine più in là, stavolta senza limiti, come "mostri" immondi qualificherà nell'ordine: negri, ebrei e in parte le donne. Sui neri: prima, s'intrattiene sinistramente sul loro aspetto "disumano", poi passa a sostenerne la minorità, quindi deduce debbano considerarsi bestie, e in quanto tali naturaliter schiavi; infine, va oltre e afferma che forse i negri hanno avuto origine da "abominevoli incroci" tra donne e scimmie. E tutto questo per il loro aspetto: mostruoso. Curioso che negli stessi anni in cui Voltaire scriveva queste cose, la Chiesa per mano di Benedetto XIV beatificava (e pochi anni dopo canonizzava) un frate del '500, e per giunta lo dichiarava compatrono di Palermo e patrono delle comunità negre dell'America Latina: san Benedetto il Moro. Discendente di schiavi africani, negro egli stesso.Se per Voltaire il negro nascerebbe da abominevoli incroci tra donna e gorilla, e se dalla scimmia ha ereditato la mostruosità, l'imbecillità, invece, l'ha ereditata dalla donna, che reputa completamente incapace di intendere e volere. È lo stesso che dipinge gli ebrei come esseri immondi: si veda il suo Dictionaire, dove per decine di volte cita gli ebrei per brutalizzarli con epiteti crudeli.Ebbene sì: il razzismo biologico fu riscoperto dagli illuministi. E Voltaire ne fu il dottore. Lui il padre dell'antisemitismo, del razzismo, il teorico della misoginia e dello schiavismo. Non meraviglia che sia anche il patriarca dei propagandisti anticattolici. Voltaire! A proposito del quale leggiamo queste affermazioni di Messori: «Chiariamo subito che l'antisemitismo biologico e razziale non ha nulla a che fare con la tradizione cristiana. Ci sono state dispute teologiche e religiose attorno alla figura dell'ebreo Gesù, sul suo essere o no il Messia, da cui è nato l'antigiudaismo. Ma le origini dell'antisemitismo violento, sfociato nelle persecuzioni di Hitler, vanno ricercate nel pensiero illuminista e darwiniano. Consideriamo la virulenza antiebraica di Voltaire: non è un caso se nelle scuole della Francia di Vichy veniva imposta la lettura di un libretto in cui erano state raccolte tutte le citazioni antisemite del filosofo dei lumi».«Per cui non vi sono più né Ebrei né Gentili, né Greci né Romani, né padroni né schiavi, non più discriminazioni fra uomini e donne, né potenti né oppressi; tutti gli uomini sono fratelli in quanto figli di Dio» e perché «tutti siete un solo uomo in Gesù Cristo». È san Paolo. Allora all'interno della comunità cristiana, al contrario di quella greca e romana, non hanno più importanza le peculiari differenze etniche (giudeo o greco), sociali (liberi o schiavi), sessuali (uomo o donna): tutti ormai hanno lo stesso valore, identica dignità, medesima uguaglianza, quella che deriva loro dal costituire in Cristo e per Cristo il "popolo" della nuova alleanza, "erede" delle promesse fatte ad Abramo.Possiamo ben dire che è il cristianesimo a istituire l'uguaglianza. Non il "Padre dei diritti umani", quel Voltaire che addirittura perora un ritorno all'antico, aristocratico razzismo del giudaismo e del paganesimo.ROUSSEAU E L'ILLUSORIO MITO DEL BUON SELVAGGIOMa ci sarebbe anche l'altro oracolo dei laicisti, rivale di Voltaire: Rousseau, quello che sosteneva la bontà dell'uomo nato libero, selvatico, allo stato naturale, ossia la negazione più perfetta della macchia antica, il peccato originale. Ebbene, pure costui si intrattiene con gran scialo di buoni sentimenti sui "mostri", gli infelici fisicamente. Nel suo Emile ou de l'education scrive che «un padre non deve avere preferenze nella famiglia che Dio gli ha dato: tutti i suoi figli sono per lui eguali, a tutti deve la stessa tenerezza, siano essi storpi o sani, deboli robusti. Ciascuno di essi è un deposito di cui deve rendere conto alla Mano che glielo ha affidato».Belle parole, non v'è dubbio. Ma è fumo negli occhi. Tra le righe, Rousseau lascia intendere che egli è contrario alla soppressione di bambini nati deformi, come era successo per i famigerati infanticidi di Liegi, dove si fece strage di infanti nati focomelici ossia senza gambe e braccia. Tutto questo per quanto riguarda il "padre di famiglia", perché per se stesso il buon Rousseau usa altri parametri.Infatti, in quelle stesse pagine del trattato di pedagogia, poco dopo Rousseau consiglia ai pedagoghi di fare come lui e «rifiutare per allievo un fanciullo malaticcio e cachettico. lo, ad esempio, non vorrei interessarmi a un allievo che si preoccupa unicamente della propria conservazione fisica e di cui il corpo nuoce all'educazione dell'anima».Ecco la differenza tra buonismo e bontà, tra teoria e pratica, tra la imperturbabile etica cattolica e le labili etiche civili: un Rousseau, padre nobile del laicismo, risolve il problema degli alunni malformati, malaticci allontanandoli dal suo domicilio, reputandoli incapaci di imparare qualcosa; un san Filippo Smaldone, pochi decenni dopo la morte di Rousseau, apre una scuola per bambini sordomuti e per giunta poveri, ritenendo pure questi capaci di imparare qualcosa.Poco prima della nascita di Rousseau, i santi Vincenzo de' Paoli e Luisa di Marillac riempivano tutta la Francia di questi illuministi allergici alle donne, ai negri e ai bambini malaticci, di "Figlie della Carità", vale a dire di scuole, ospedali, orfanotrofi per loro, i malaticci, i deformi, i piccoli ritardati, e tutti, va da sé, poveri; ai quali anche a domicilio donavano la loro assistenza attraverso consorelle laiche addestrate alla fede cattolica, alla pietà cristiana e alla scienza infermieristica.Come non bastasse, appena chiusi gli occhi Rousseau, li aprì san Giuseppe Benedetto Cottolengo, uno dei tanti preti destinati a patire pene inenarrabili sotto le dominazioni francesi scatenate da quella Rivoluzione Francese che a Rousseau e Voltaire s'ispirava, tanto da dover studiare in clandestinità. Fonderà quella Piccola Casa della Divina Provvidenza, destinata proprio a raccogliere i "rifiuti umani" della società e persino dei sanatori, gli inguardabili e gli inguaribili, gli errori e orrori della natura, gli scherzi e scarabocchi di Dio, per usare il quantomeno colorato (e cinico) vocabolario laico: i "mostri". I grandi deformi, gli afflitti dalle malattie più repellenti, rare e dai risvolti osceni, difficilmente tollerabili dai nostri sensi. Ai quali la pietà cattolica offrì assistenza, e riparo invalicabile dallo sguardo offensivo del mondo "civile". E illuminista.