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The team report from the Salone del Mobile furniture fair in Milan, with interviews from architect David Rockwell, the CEO of Italian manufacturer Artemide and the design duo behind the studio Formafantasma. See omnystudio.com/listener for privacy information.
La protagonista di questa puntata di "Pillole di Sanremo" è Rose Villain che ritorna a Sanremo 2025 con il brano "Fuorilegge".Rose Villain, con il suo stile potente e indipendente, richiama Artemide, dea della caccia e della luna. Come Artemide, Rose è una figura forte e determinata, capace di seguire il proprio percorso senza compromessi.Iscrivetevi alla nostra Lega del Fantasanremo "Hit charters sanremesi": https://fantasanremo.com/league?id=676e98afdc99bd1a959ad852Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/pillole-di--4800610/support.
La nuova stagione di Parola Progetto inizia con un grande ospite, Michele De Lucchi.Architetto, designer, artista, fondatore di AMDL Circle, De Lucchi ha vissuto da protagonista l'evoluzione del design italiano, a partire dal design radicale, passando da oggetti per aziende di tecnologia, fino ad arrivare a musei e ponti. Con il suo lavoro ha lasciato tracce indelebili nelle nostre vite quotidiane: ne sono esempio la lampada Tolomeo di Artemide, i contatori Enel, gli oggetti di Alessi e persino le copertine di Harry Potter.Con lui parliamo di progetti e di leggerezza, di materiali e di relazioni, di confini tra discipline e di poli opposti.La puntata è realizzata in collaborazione con Lake Como Design Festival e con il supporto di Edizioni Lithos.I link della puntata:- il sito di AMDL Circle https://amdlcircle.com - Il sito del Lake Como Design Festival https://www.lakecomodesignfestival.com- Il sito di Edizioni Lithos https://edizionilithos.it- "Homo Deus. Breve storia del futuro" di Yuval Noah Harari https://it.wikipedia.org/wiki/Homo_Deus._Breve_storia_del_futuro- "Un nuovo mondo" di Eckhart Tolle https://bit.ly/3BdWRaZ
Tanya Mykhaylova is the Director of E-Commerce at Casa Di Luce, a premier designer lighting and home decor brand based in Toronto, Canada. For two decades, Casa Di Luce has been a cornerstone of Toronto's design scene, embodying family values and entrepreneurial spirit. Operating multiple showrooms throughout the city, the company eventually established a firm presence in Toronto's design district by inaugurating a spacious flagship showroom. Five years ago, Tanya made the decision to leave her corporate consulting job and join Casa Di Luce full-time, driven by a desire to leverage her expertise and propel her family business into the digital age. Tanya has adeptly stayed ahead of the latest e-commerce trends, guiding Casa Di Luce through the dynamic online marketplace to sustain growth and expansion. Today, the company carries over 200 brands and ships to customers across North America.In This Conversation We Discuss:[00:51] Intro[01:27] Operating a managed marketplace[02:18] Joining the family business strategically[03:34] Gaining helpful skills for website development[04:30] Transforming outdated ecommerce platform[05:57] Handling ecomm migration during covid boom[07:36] Learning from UX: failing fast and iterating[09:47] Overcoming setbacks for future growth[10:49] Episode sponsors[14:01] Avoiding unnecessary custom solutions[16:04] Growing pains of increased online presence[17:51] Building custom features based on feedback[19:11] Refining site navigation through feedback[21:06] Outpacing competitors through agile innovation[22:25] Pioneering untested innovations in industry[23:38] Challenging client beliefs with data[24:23] Taking action and testing ideas in real-time[25:19] Get your modern and design lighting at Casa Di LuceResources:Subscribe to Honest Ecommerce on YoutubeModern lighting and design lighting Canada www.casadiluce.ca/Follow Tanya Mykhaylova linkedin.com/in/tanyamykhaylova/Book a demo today at intelligems.io/Done-for-you conversion rate optimization service storetester.com/If you're enjoying the show, we'd love it if you left Honest Ecommerce a review on Apple Podcasts. It makes a huge impact on the success of the podcast, and we love reading every one of your reviews!
"C'è un limite oltre il quale la paura cede il posto alla speranza." In questo episodio, seguiamo Oreste, ancora tormentato dalle Erinni, in una disperata missione comandata da Apollo. La sua unica speranza di salvezza risiede nel trafugare una statua sacra dal tempio di Artemide nel regno barbaro di Tauride. Accompagnato dall'inseparabile Pilade, Oreste affronterà pericoli mortali e inaspettati incontri, tra cui quello con una misteriosa sacerdotessa. Scopriremo come si sviluppa questa drammatica avventura, ricca di colpi di scena, e quali segreti si celano dietro le divinità e i loro riti sanguinari. Non perderti questa puntata emozionante e coinvolgente!.-.-.I supporter magnifici di questa puntata sono: Giacomo, Andrea Dalila, Chiara Atena e Greta. Grazie anche a Gaetano, Daniele, Vanessa, Paola, Jimbo, Andrea Len Gioele e Alessia..-.-.Per avere informazioni su come puoi supportare questo podcast vai qui:Scopri come puoi aiutarmi!Se ti va di dare un'occhiata al libro “Il Re degli Dei”, ecco qui un link (affiliato: a te non costa nulla a me dà un piccolissimo aiuto): Leggi un estratto da "Il Re degli Dei"Se ti va di dare un'occhiata al libro “Eracle, la via dell'eroe”, ecco qui un link: Scarica un estratto da "Eracle, la via dell'eroe"Altri link affiliati: Lista dei libri che consiglio (lista in continuo aggiornamento): Libri consigliatiLista dei film che consiglio (lista in continuo aggiornamento): Film DVD/BR consigliatiLista hardware che consiglio per chi è curioso del mondo per podcast (lista in continuo aggiornamento): Hardware per iniziare a fare podcast!Cerchi momenti di pace e serenità? Ascolta i migliori suoni della natura e la migliore musica per meditare, studiare o semplicemente rilassarti: Suoni della Natura e Musiche rilassantiUso plugin audio da questa Software House: Waves. Se vuoi dare un'occhiata, anche questo è un link affiliato:Waves Software House
Se desideri supportarci: ko-fi.com/edvideogiochi Questo episodio è sponsorizzato da 9Bit! Usa il codice "enciclopedia" per avere il 20% di sconto e spedizione gratuita! Nuovo episodio della rubrica "6 Giochi". In questi 12 episodi vi racconteremo di alcuni giochi tratti dalla mitologia greca! Segnalacelo su Instagram al profilo @enciclopediadeivideogiochi oppure entra nel gruppo telegram su t.me/EnciclopediaDeiVideogiochi I giochi di oggi sono: Arrowbound Moon Patrol Pretty Soldier Sailor Moon Arcade Tomb Raider 2013 Moon: Remix RPG Adventure Bloodstained: Curse of the Moon 2 grazie a Tevio per la sigla finale in pieno stile Floppy Disk! Tutti gli episodi dell'Enciclopedia dei Videogiochi sono disponibili qui: https://rebrand.ly/EdV_ARCHIVIO Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices Support our show by becoming a premium member! https://ko-fi.com/edvideogiochi
Nemo è un'azienda di illminazione sui generis, dove tecnologia e poesia si fondono con l'estetica. La guida Federico Palazzari, un avvocato diventato imprenditore per amore del design. In questa puntata ci racconta con grande generosità la sua avventura professionale, che lo ha portato da Roma alla Cina e dalla Cina a Milano, tra registratori di cassa, trapani e - finalmente - illuminazione. Parliamo anche di incontri importanti e della necessità di fare squadra, di ex soci e futuro dell'imprenditoria, di progetti e di percorsi.Senza dimenticare che dobbiamo riuscire ad accendere la luce senza pensarci troppo.---------------------------------------------------------I link del podcast:- Il sito di Nemo Group https://www.nemogroup.com- Il lavoro di Ron Gilad https://www.rongilad.it- L'installazione Enlightenment di Ron Gilad per Nemo https://www.youtube.com/shorts/yd2zGwFnk7k- "Il giovane Holden" di J. D. Salinger (nella traduzione di Matteo Colombo) https://www.lafeltrinelli.it/giovane-holden-libro-j-d-salinger/e/9788806218188- "Il vecchio e il mare" di Ernest Hemingway (nella traduzione di Silvia Pareschi) https://www.lafeltrinelli.it/vecchio-mare-nuova-ediz-libro-ernest-hemingway/e/9788804734451
Prof. Dr. Gerdum Enders ist Experte für Zukunftsstrategien und hat die CODE-Methode entwickelt. Eine andere Art des Denkens. Seit 30 Jahren beschäftigt er sich mit der Semiotik und wendet Zeichentheorie auch radikal und praktisch an: 1989 machte er aus einer Uhr ein Sammlerstück, indem er die Swatch ins Museum brachte. Und so war durch die Änderung des Codes der Swatch-Sammelkult geboren. Heute ist er gefragter Sparringspartner für Markenführung, Innovation und Zukunftsstrategien. Gerdum Enders begleitet Unternehmen wie Artemide, food family, Leonardo, sowie Organisationen und auch Bundesligasportmarken auf ihrem Weg in die Zukunft.
In the second edition of our Milan Design Week special, Oki Sato and Sophie Lou Jacobsen join us at our pop-up studio. Plus: we discuss a new title that reproduces the final notebook of architect Louis Khan and explore an astronomical-inspired work by Benedetta Tagliabue for lighting specialist Artemide. See omnystudio.com/listener for privacy information.
Di segni e di forme - Architetti e designer italiani si raccontano
Da sempre legata alla città di Milano, Carlotta de Bevilacqua nasce, cresce e segue le orme della mamma architetto. Si laurea al Politecnico di Milano nel 1983. Ancora giovanissima incontra la persona che le cambierà per sempre la vita: conosce l’ingegnere Ernesto Gismondi, fondatore dell’azienda Artemide. Il loro legame diventerà fortissimo, sarà un’unione professionale ma soprattutto d’amore. Si sposeranno pochi anni dopo.L’architetto de Bevilacqua si afferma come designer di grande successo e intraprende un brillante percorso di ricerca nel campo della luce. Oggi riveste il ruolo di Presidente e CEO del gruppo Artemide. Il suo obiettivo è lasciare una traccia del futuro nel presente.
La battaglia finale per il destino di Feinos sta iniziando sotto il cielo di una notte carica di tensione e mistero mentre Artemide e Ecate guardano con apprensione al destino dei mortali coinvolti Titolo: Agon Sistema: Paragon System Setting: Classico, Mitologico Genere: Eroico, Mitico, Leggendario
Odisseo si rivolta nel letto per l'insonnia; Atena lo conforta e gli promette vittoria. Nel frattempo, Penelope implora da Artemide una morte veloce. Arriva il nuovo giorno: l'ultimo per i pretendenti. Lettura di Andrea Doda. Montaggio a cura di Davide Massimo. Musiche originali di Emanuele Savagnone. Traduzione di Dora Marinari (La Lepre Edizioni 2012). In collaborazione con La Lepre Edizioni.
La storia della nostra chiesa è fatta di nascita, crescita, frutti, gioie, dolori... vissuti assieme per 26 anni. A conclusione di questa lunga avventura, cosa si può dire? E' stato solo un sogno? Se lo è stato, lo abbiamo fatto assieme... Ed era un sogno che bisognava sognare.---Predicatore: Marco Delle Monache CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 12 minutiTempo di ascolto audio: 25 minutiE così siamo giunti all'ultimo messaggio. Solo che stavolta non è l'ultimo messaggio di una serie di predicazioni. Ma è davvero l'ultimo messaggio il messaggio terminale, finale di questa nostra chiesa.Pur non essendo non essendone più pastore da circa dieci mesi, pur non essendo chi la conduce, permettetemi comunque come pastore emerito di questa chiesa e come uno dei fondatori della Chiesa della Vera Vite di dire alcune parole a conclusione di una storia che è proseguita in interrottamente per 26 lunghi anni.Era il gennaio del 1997 (siamo nell'altro millennio) quando iniziammo a fare studi biblici nelle case in quattro persone tra Montefiascone e Tuscania, per poi iniziare con i culti in casa, nelle case delle delle persone che allora frequentavano; e poi la prima sala a via della Croce qua a Montefiascone, e poi questa sala da dove vi parlo ora e che, come sentite, in questo momento è vuota.Ma attenzione: non vi inganni ciò che vedete con gli occhi o che sentite con le vostre orecchie, ma dovete imaginare dietro le mie spalle, qui dove sta quel crocifisso che ha simboleggiato per tanti anni la nostra identità, una folla di oltre 200 persone che negli anni hanno frequentato questa chiesa, di cui 130 l'hanno frequentata assiduamente, e di questi oltre 40 membri di chiesa che che sono stati attivi servitori che si sono alternati nelle varie attività di questa chiesa e di questa meravigliosa avventura.E oltre questi, tutte le persone che hanno letto, ascoltato, o visto gli oltre 4.000 messaggi che abbiamo pubblicato sul sito in 20 anni per quasi 2.000 ore di predicazione, ovvero più di 83 giorni ininterrotti di predicazione... E sono tutte là, e rimarranno come storia.Dietro di me ci sono sono anche gli oltre 200 pastori e responsabili di chiesa che hanno partecipato negli anni ai nostri seminari sulla chiesa e i quasi 400 studenti dei corsi estivi di inglese (vi ricordate gli English Camp?) Ma ci sono anche gli i più di 30 migranti che abbiamo accudito, nutrito, sostenuto e aiutato durante un periodo molto importante della nostra chiesa, quando qua a Montefiascone c'era un centro di prima accoglienza. E anche i sordomuti che sono stati presenti in questa sala e hanno ricevuto le traduzioni LIS, o quelli che hanno ascoltato tramite i gesti che faceva la nostra traduttrice nella lingua dei segni.La storia di questa chiesa non è iniziata a caso ma per volontà del Signore; non è stato né Marco né Bernardino né Michele a fondare questa chiesa, ma è stato il Signore che l'ha piantata, nutrita e fatta crescere in un paese, in una zona dove non c'era mai stata nessuna chiesa evangelica prima.Non siamo stati bravi noi a sognare questa chiesa, ma è stato il Signore a mettere in noi quel sogno, Perché questa era la necessità perché c'era bisogno di sognarlo quel sogno di una chiesa che si chiamava Chiesa della Vera Vite. Perché serviva a testimoniare di lui in questo luogo dove nessun altro aveva mai parlato, e nei vari paesi da cui noi proveniamo.Questo abbiamo fatto per 26 lunghi anni; fedelmente, non scendendo a compromessi che forse avrebbero fatto crescere di più la nostra comunità e più in fretta, ma siamo rimasti fedeli alla sua Parola e al progetto di creare una comunità dove tutti potessero ascoltare la parola del Signore almeno una volta nella propria vita. Dove potessero sentirsi a casa, dove potessero sentirsi amati, accolti, e dove potessero avere una possibilità di partecipare, non soltanto di ascoltare la Parola del Signore.Ci siamo riusciti? Talvolta sì, talvolta no. E ora il Signore ci sta chiedendo di voltare pagina Attenzione, non è un fallimento! Non è un fallimento; le chiese nascono, crescono, si consolidano e muoiono... Pensate una cosa: nel Nuovo Testamento ci sono tante chiese. Tante chiese, ma nessuna delle chiese che leggiamo nel Nuovo Testamento è sopravvissuta; e si trattava di chiese enormi. Non Roma, non Corinto, non Galazia, non Filippi, nemmeno Tessalonica e nemmeno Efeso ci sono più; queste chiese sono scomparse.Ecco prendete ad esempio Efeso. Efeso era una città straordinaria; era un porto di mare sulla costa dell'odierna Turchia, conteneva monumenti di straordinaria importanza, imponenti, come il tempio di Artemide (che sarebbe Diana per i Romani) che era forse il più grande edificio al mondo presente all'epoca, una delle sette meraviglie del mondo si diceva.Era la capitale della provincia importante Romana dell'Asia Minore e aveva ha dentro di sé 200.000 abitanti; pensate quant'era grande! Era la terza città più potente del mondo dopo Roma e Alessandria d'Egitto e proprio lì, in questa città enorme, in questa città potente nacque una chiesa famosa, grande davanti agli occhi del Signore, così importante da diventare sede di uno dei più importanti concili ecumenici, quello del 43, uno dei primi concili della Chiesa Cristiana, e ad avere un libro intero intitolato a lei nel Nuovo Testamento, la Lettera agli Efesini.Pensate quanto era importante questa chiesa; cosa potete pensare si immaginassero gli Efesini della propria chiesa? “Ah una chiesa del genere, questa chiesa sarà non sarà mai smossa. Questa chiesa continuerà per sempre, per sempre frutterà persone, ci saranno persone che verranno...” Ma poi, il mare si ritirò, il porto di Efeso divenne una distesa di sabbia lontana dal mare e le persone cominciarono ad andarsene. E così, come se ne andarono le persone normali dei 200.000, anche le persone di chiesa cominciarono ad andarsene; non perché non l' amassero più, non perché non avessero più progetti per il Signore, ma semplicemente perché la loro vita non era più lì, non era più in quel luogo.Dove andarono? Questo non lo sappiamo, non è scritto nella Parola; probabilmente si disperso nelle chiese lì a fianco, lì vicino, a gruppetti, a singoli, là dove andarono ciascuno a vivere; e sono sicuro che continuarono a parlare alla gente di Cristo.La loro missione continuò tra le altre persone, continuarono a benedire le comunità dove erano andati parlando del Signore attraverso i doni che avevano loro.A Montefiascone non c'è mai stato un mare che si è ritirato, ma molti hanno traslocato e molti continuano a farlo seguendo il mare della vita, il futuro familiare diverso, il lavoro e gran parte di quelle 200 persone di cui parlavo all'inizio che hanno frequentato la nostra chiesa in questi 26 anni anni ora sono altrove, non sono più qua, ma continuano a parlare di Cristo, continuano a benedire gli altri, continuano ad esercitare i loro doni in altre strutture, in altre comunità. Non farò elenchi perché potrei rischiare di scordare qualcuno o qualcuna, ma voi avete ben chiaro di chi parlo, vero?Ma la vita è così; le chiese nascono, le chiese crescono, le chiese invecchiano, le chiese muoiono... Ed è quello che è successo alla nostra. Vedete, per me che sono stato usato dal Signore per piantare la prima chiesa evangelica di sempre in questa città, nella mia città, che ho predicato il primo messaggio di chiesa, credetemi, predicare l'ultimo messaggio in una sala vuota è come perdere un figlio amato.E devo stare attento; devo stare molto attento a non commettere tre errori, che corrispondono a tre peccati. E vorrei che nessuno di voi che mi ascolta in questo momento cadesse in questa trappola, che è una trappola del maligno.Per cui per prima cosa:1) Rifiutate di essere amareggiati per ciò che è accadutoPotremmo essere amari... e forse un po' lo siamo. Ma se ci aggrappiamo all'amarezza facciamo solo male a noi stessi. L'amarezza prolunga il dolore, non lo affievolisce o lo dimezza. C'è stato un tempo per seminare, c'è stato un tempo per raccogliere... e ora è il tempo di cambiare terreno.Seconda cosa:2) Rifiutate di incolpare qualcuno Così come nessuno, neppure io, posso prendermi il merito della nascita di questa chiesa, di aver piantato la Chiesa della Vera Vite, allo stesso modo nessuno è la causa del suo scioglimento. Vedete, la tranquillità con cui abbiamo accettato e deciso tra responsabili che era ora di sciogliere la chiesa è un gran conforto. Credetemi è un gran conforto che mi indica che non siamo noi a decidere di sciogliere questa chiesa, ma chi l'aveva piantata. Ci sta chiedendo di porre le nostre radici altrove.E, terza cosa:3) Rifiutatevi di spettegolare e di giudicareLa Bibbia dice più e più volte che una delle cose che Dio odia in maniera totale nella vita sono i pettegolezzi. Non siete voi, non sono io, non siamo noi il giudice; non dobbiamo dire in giro “Ah, la mia chiesa si è chiusa a causa di...”. Non siate amareggiati, non date la colpa a nessuno e non giudicate nessuno.Non fate tutto ciò: rifiutate di essere amareggiati, rifiutate di incolpare qualcheduno e rifiutatevi di spettegolare o di giudicare. Non fate tutto ciò; neppure io debbo farlo!Quello che invece vorrei fare io e che desidero voi facciate assieme a me, sono tre azioni che invece di essere tre peccati corrispondono a tre virtù cristiane.La prima:1) Mostrate grazia ai vostri leader Sto parlando non di un leader, non di quello che sta parlando in questo momento, ma di quelli che abbiamo avuto per questi lunghi 26 anni qua in sala... E anche qui non farò nomi, ma li conoscete bene; persone che gratuitamente si sono messe al nostro e al vostro servizio, che hanno faticato, hanno pianto, si sono disperate, che nella loro imperfezione e nei loro errori (e io sono il primo, il capostipite della serie degli errori) hanno fatto sì che Dio li usasse per portare grazia agli altri e per far vivere e prosperare questa nostra chiesa.Persone che hanno predicato, persone che hanno insegnato, organizzato eventi, realizzato gruppi giovanili, cantato, suonato, tradotto, pianificato, retto le finanze, pulito la sala...Lo hanno fatto per voi, lo hanno fatto per noi... Lo hanno fatto gratis, togliendo ore alla famiglia e al sonno!Per cui, secondo punto:2) Siate loro grati Seconda virtù: siate loro grati. Dobbiamo essere grati per tutti i modi in cui Dio ha usato la Chiesa della Vera Vite in tutti i modi. Siate grati per tutti i modi in cui Dio ha usato anziani, pastori, diaconi, diaconesse, adoratori e semplici membri di chiesa nel corso degli anni per proclamare la Parola del Signore in questo luogo.Se vorrete un giorno scrivere a queste persone un biglietto, un WhatsApp, una mail di ringraziamento a coloro che hanno fatto crescere (e sto dicendo di tutte le persone indistintamente che hanno servito in questi 26 anni di chiesa anche quelli che ormai sono all'estero o che sono lontani da questa nostra chiesa), sono sicuro che loro apprezzeranno. Perché l'emozione più sana della vita è l'atteggiamento di gratitudine.E infine, terza cosa, e questa è la più importante fratelli e sorelle, la più importante, la fondamentale, la cosa più importante di tutta questo gran discorso in conclusione, ed è assolutamente vitale per te e per me:3) Rimanete concentrati sul piano di Dio Non sul nostro dolore, non sull'amarezza, non sui problemi del passato, ma sul vincitore di tutti i problemi, su Cristo. Rimaniamo focalizzati su di lui. Facciamo che le nostre vite si nutrano di lui, anche se non sarà in questa sala.E' così che Gesù ha sopportato il dolore della croce; e noi siamo invitati dalla scrittura a fare la stessa cosa, a essere suoi seguaci, a seguire il suo esempio. Nel dodicesimo capitolo di Ebrei ci è detto di tenere gli occhi su Gesù, nostro leader e nostro istruttore, di tenere gli occhi su colui che non ci deluderà mai.Pensate, Gesù egli era disposto a morire in un modo vergognoso, la croce, per la gioia che aveva davanti, perché sapeva che gli sarebbe stata data gloria in seguito; cercò la gioia che gli era posta davanti, non quella che aveva in quel momento.Allo stesso modo noi non guardiamo al nostro dolore attuale, per comprendere che tutto ciò che abbiamo fatto assieme potrebbe essere sembrato solo un sogno, ma che era un sogno che andava sognato In conclusione vorrei ringraziare tutti, ma proprio tutti, davvero tutti. Tutti quelli che sono stati al mio fianco, che sono stati al nostro fianco, che hanno aiutato in qualche modo da vicino o da lontano la Chiesa della Vera Vite a nascere, a crescere, a consolidarsi e a prosperare per 26 lunghi anni.Ma credetemi, ringrazio davvero tutti, anche quelli che sono arrivati in chiesa avendo una propria agenda personale, che sono rimasti con noi solo perché volevano trasformarla; trasformare la nostra comunità in qualcosa che avevano loro in mente che a loro sembrava migliore di quello che facevamo, e che poi se ne sono andati , magari in silenzio, magari consegnando soltanto le chiavi, magari sbattendo la porta e magari qualcuno spettegolando...Ma ringrazio anche quelli. Anche quelli ringrazio, perché sono convinto che non l'hanno mai fatto con malizia; lo facevano forse in buona fede, magari sbagliando, ma non l'hanno fatto mai con malizia. Ma soprattutto perché hanno permesso al Signore di dimostrare, ancora una volta, che ciò che lui aveva piantato sarebbe continuato a vivere e a crescere, come in effetti è accaduto.Tutte le gravi crisi, le grosse crisi della nostra chiesa, si sono risolte con una maggiore unità e un maggiore impegno di chi rimaneva. E hanno dimostrato, in quel in quel momento, che l'unione che ci legava era un'unione superiore a quella soltanto di un club di persone un pochino strane che avevano aperto una chiesa evangelica. In quei momenti noi ci siamo amati davvero di più l'uno l'altro.Tempo di terminare questo messaggio, questo ultimo messaggio, e vorrei concludere con le parole di Salomone dall'Ecclesiaste dai versetti 1 a 8 del capitolo t3:"Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato, un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire; un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per fare cordoglio e un tempo per ballare, un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttar via, un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare; un tempo per odiare e un tempo per amare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace.” (Ecclesiaste 3:1-8)C'è stato un tempo in cui il Signore ha piantato la sua chiesa e ora è il tempo in cui ci chiede umiltà, e ci chiede di sciogliere questa chiesa . Abbiamo sognato assieme, abbiamo piantato assieme, abbiamo atteso assieme, abbiamo lavorato assieme, abbiamo sognato assieme una comunità unita che crescesse e portasse frutto.Abbiamo sognato per 26 anni questo... E non era un nostro sogno, ma quello che il Signore ci aveva messo nel cuore: era un sogno che bisognava sognare.---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Pallavi Dean plays at the intersection of design and entrepreneurship. She founded her design firm Roar in 2013. A trained architect and sustainability specialist, she has won multiple awards for work across a range of sectors including commercial, hospitality, and residential. Recent work includes The Accor House of Original in Dubai, Sensasia Spa at Kempinski Dubai, and Mckinsey HQ in Doha. She was born in India, raised in Dubai, and spent years working in London; her designs reflect these eclectic influences. A former professor of design, she strives to implement the latest theoretical and practical research into the firm's designs. As a product designer, Pallavi collaborated with Artemide to launch ‘Interweave' an interactive lighting system for Euro Luce in Milan 2019. Her work has been profiled in some of the world's leading international media including the Financial Times, the BBC, Monocle, Wallpaper, and the Architectural Digest. She was named Architectural Digest Middle East Designer of the Year in 2020 and Designer of the Year globally by Interior Design Magazine in 2021.In this episode, we talk about: Growing up as a third-culture kidHow Pallavi's upbringing shaped her love for design and creationOn creating spaces that engage and stimulate all five sensesFinding the balance between designing poetic and functional spacesHighlighting the beauty of imperfection in natureThe need for pain and suffering in order to appreciate the beautyExploring the vulnerability of artistic pursuitsHow Pallavi launched her own sustainable design firm, RoarThe importance of empathy-driven design and architecture Debunking misconceptions of design innovations in DubaiTo learn more about Pallavi's work, you can find her on: Instagram: https://www.instagram.com/roar_design_studio/ Website: https://www.designbyroar.com/about Linkedin: https://www.linkedin.com/in/pallavidean/ Support the show
In questo audio il prezioso incontro con Marco Ermentini Architetto e Maria Grazia Mattei manager culturale. L'intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune e Parallelo42 In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Con Marco Ermentini e MariaGrazia Mattei parliamo di architetture reali e spazi virtuali, luoghi del corpo e visioni della mente. È necessario promuovere timidezza e umiltà come rinnovamento dei valori condivisi, per sviluppare l'enorme diversità biogenetica, tra artigiani e nuove tecnologie. Negli anni Ottanta le avanguardie artistiche sperimentavano le nuove tecnologie dell'immagine non ancora diffuse nell'uso comune. Ed ancora, rammendo delle periferie, carezze e silenzio implicano attenzione all'intorno, riscoperta del tatto, olfatto. Poi è necessario rimettere l'etica al centro dello sviluppo tecnologico, e molto altro. ASCOLTA L'INTERVISTA INTEGRALE!! GUARDA IL VIDEO!! https://youtu.be/AywPRWViC-w BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORIMarco Ermentini Architetto, coautore di oltre 200 restauri di monumenti in "Ermentini Architetti", fondato dal padre nel 1952, dove si sperimenta un'architettura attenta alle persone e alle cose. Definito ideatore del Restauro Timido, nella IX appendice (2015) alla voce "Conservazione" dell'Enciclopedia Treccani. Fondatore della Shy Architecture Association che raggruppa il movimento per l'architettura timida, promuove azioni provocatorie (l'invenzione del miracoloso farmaco Timidina) e ironiche (la patente a punti per il restauro). Inoltre è fondatore dell'Accademia del silenzio con sede a Milano e a Anghiari. Autore di numerose pubblicazioni tra cui: "Restauro timido, architettura affetto gioco" 2007, "Architettura Timida piccola enciclopedia del dubbio" 2010, "La piuma blu abecedario dei luoghi silenti" 2013, "la vita dei tetti" 2015, "Il segreto della carezza" 2019. In fine, ha partecipato all'ultima Biennale di Architettura di Venezia 2021 Padiglione Italia, Comunità Resilienti. Poi, tra i molti riconoscimenti: nel 1995 il Premio Assisi per il miglior restauro in Italia, nel 2013 la menzione speciale del Premio Internazionale Domus Restauro; e nel 2019 la segnalazione del Dedalo Minosse International Prize. Nominato, da Renzo Piano, Tutor del gruppo G124 al Senato della Repubblica Italiana, sulle periferie e la città che verrà. Maria Grazia Mattei, umanista e critica d'arte, da oltre trent'anni, promuove la diffusione del digitale, in collaborazione con prestigiose Istituzioni tra cui: Digifest (Toronto), Siggraph (USA), Imagina (Francia), Triennale (Milano). Ha curato le edizioni italiane delle retrospettive dedicate alla Pixar, allestite a Milano, Mantova e Roma. Nel 2005 fonda Meet the Media Guru, nel 2018, con il supporto di Fondazione Cariplo nasce MEET Digital Culture Center. Ha sviluppato progetti per l'innovazione imprenditoriale con la Camera di Commercio di Milano. A partire dal 2016 è nel Consiglio di Amministrazione di Artemide; dal 2014 al 2019 ha fatto parte della Commissione Centrale di Beneficienza di Fondazione Cariplo. Già consulente e advisor per istituzioni pubbliche come Comune di Milano, Comune di Venezia, Provincia Autonoma di Bolzano, è stata vicepresidente di Assintel, associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio. è anche autrice della serie “A tu per tu con la cultura digitale”, è co-autrice dei volumi “Future Ways of Living”, Sole24OreCultura. Poi, nel 2017 riceve il Premio “Canada-Italia per l'innovazione” promosso dall'Ambasciata del Canada. Nel 2020 riceve il Chi è Chi Awards alla Carriera per il suo lavoro sulle applicazioni del digitale nelle sue declinazioni sociali, culturali e antropologiche.
From the 17th century until now, after a century of total abandonment, the historic family Casale in the Piedmont rice growing region with its gorgeous frescoes is fully restored. And with that just a decade ago an exquisite line of gourmet rice was born, Riso Buono, thanks to the creativity and ingenuity of daughter-in-law Cristina Brizzolari. It's not your ordinary carnaroli risotto rice but the one chosen and prized by chefs: Carnaroli Classico Gran Riserva. Tune in to learn all about the history and background of this fabulous rice, and the other delicious rice variety grown at Riso Buono, Artemide.
Nel nostro dipinto su questa guerra mancano alcune figure importanti: come avrai ben intuito dagli dal titolo, si tratta della presenza degli Dei che fino ad adesso abbiamo lasciato un po' da parte. In questi giorni disperati, noi imploriamo chi sta più in alto di tutti di far terminare ogni scontro bellico. Ben pochi che abbiano combattuto la guerra di Troia, hanno implorato una qualche divinità affinché il conflitto arrivasse a termine: la maggior parte ha invocato questo quell'altro Dio chiedendo la grazia della vittoria! In questo mitico scontro scendono in campo anche le divinità che parteggiano chi per le forze achee, chi per quelle troiane.Se ti va di dare un'occhiata al libro, ecco qui un link: https://amzn.to/3Ba1dv1
Avete presente quando ci provate con qualcuno e vi rifiuta?? eh quanto brucia!!!In questa storia qualcuna si è INCENDIATA! Vi ringraziamo per aver continuato ad ascoltare il podcast in tutte queste settimane. Supporta il podcast Condividendo e parlando di Mitologia Gettata con i tuoi amici. Iscriviti e lascia una recensione alla puntata.Vuoi le Tshirt dedicate al podcast "Mitologia Gettata? https://manume.it/collections/mito-gettatp Le felpe "Mitologia Gettata": https://manume.it/collections/felpe-mitologia--gettataTi è piaciuta questa puntata? lascia una recensione su spotify e scrivimi su Instagram:https://www.instagram.com/manume9/ Per collaborazioni: info@agenzialookatme.comhttps://www.agenzialookatme.com
Artemide, dea protettrice della caccia e sorella gemella di Apollo, non aveva un carattere dolce, si sa. La figlia di Zeus, protettrice dei cacciatori e regina assoluta dei boschi, era sempre stata una dea scontrosa e riottosa, che per giunta aveva fatto voto di castità. L'unica volta che nella sua vita si innamorò di un giovane e forte cacciatore, bello e leale, non andò davvero bene. La storia è nota. Si chiamava Orione, il gigante, e tutti sanno che quella vicenda amorosa finì in modo tragico; per opera di un inganno del dio Apollo. Continue reading
Messa in voce di Gaetano Marino Artemide, dea protettrice della caccia e sorella gemella di Apollo, non aveva un carattere dolce, si sa. La figlia di Zeus, protettrice dei cacciatori e regina assoluta dei boschi, era sempre stata una dea scontrosa e riottosa, che per giunta aveva fatto voto di castità. L'unica volta che nella sua vita si innamorò di un giovane e forte cacciatore, bello e leale, non andò davvero bene. La storia è nota. Si chiamava Orione, il gigante, e tutti sanno che quella vicenda amorosa finì in modo tragico; per opera di un inganno del dio Apollo.
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Messa in voce di Gaetano Marino Artemide, dea protettrice della caccia e sorella gemella di Apollo, non aveva un carattere dolce, si sa. La figlia di Zeus, protettrice dei cacciatori e regina assoluta dei boschi, era sempre stata una dea scontrosa e riottosa, che per giunta aveva fatto voto di castità. L'unica volta che nella sua vita si innamorò di un giovane e forte cacciatore, bello e leale, non andò davvero bene. La storia è nota. Si chiamava Orione, il gigante, e tutti sanno che quella vicenda amorosa finì in modo tragico; per opera di un inganno del dio Apollo.
Messa in voce di Gaetano Marino Efesto il dio del fuoco, il fabbro delle opere di ingegno. Colui che forgiava armi nella sua grande officina dentro il vulcano Etna. Era così forte che per assistenti aveva i Ciclopi, giganti forzuti con un solo occhio, e per schiavi progettò e costruì un'armata di automi d'acciaio, una specie di robot. Efesto, grande architetto degli dei, figlio di Zeus e di Era. Fu lui a costruire le armi per Achille, fu lui a forgiare l'arco e le frecce per Apollo e Artemide, fu lui a costruire l'elmo e i sandali alati di Ermes, e fece pure, tra le tante opere, l'arco e le frecce di Heros.
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Messa in voce di Gaetano Marino Efesto il dio del fuoco, il fabbro delle opere di ingegno. Colui che forgiava armi nella sua grande officina dentro il vulcano Etna. Era così forte che per assistenti aveva i Ciclopi, giganti forzuti con un solo occhio, e per schiavi progettò e costruì un'armata di automi d'acciaio, una specie di robot. Efesto, grande architetto degli dei, figlio di Zeus e di Era. Fu lui a costruire le armi per Achille, fu lui a forgiare l'arco e le frecce per Apollo e Artemide, fu lui a costruire l'elmo e i sandali alati di Ermes, e fece pure, tra le tante opere, l'arco e le frecce di Heros.
Efesto il dio del fuoco, il fabbro delle opere di ingegno. Colui che forgiava armi nella sua grande officina dentro il vulcano Etna. Era così forte che per assistenti aveva i Ciclopi, giganti forzuti con un solo occhio, e per schiavi progettò e costruì un'armata di automi d'acciaio, una specie di robot. Efesto, grande architetto degli dei, figlio di Zeus e di Era. Fu lui a costruire le armi per Achille, fu lui a forgiare l'arco e le frecce per Apollo e Artemide, fu lui a costruire l'elmo e i sandali alati di Ermes, e fece pure, tra le tante opere, l'arco e le frecce di Heros. Continue reading
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Messa in voce di Gaetano Marino Apollo era bello come un dio. Era nato un mese dopo la sorella Artemide e non era meno bello di lei, anzi, pareva fosse anche più bello. Bello come un apollo, come si dice di solito. E bravo e prepotente. Quando Zeus padre se lo vide davanti così bello e ben riuscito pensò di affidargli un bel po' di poteri. E coì Apollo che era nato da poco aveva già sotto il suo dominio e la sua protezione la medicina la musica la capacità di fare profezie, la poesia, la forza di tirare frecce con abilità mortali. Ma era un dio terribilmente vendicativo e spietato.
Apollo era bello come un dio. Era nato un mese dopo la sorella Artemide e non era meno bello di lei, anzi, pareva fosse anche più bello. Bello come un apollo, come si dice di solito. E bravo e prepotente. Quando Zeus padre se lo vide davanti così bello e ben riuscito pensò di affidargli un bel po' di poteri. E coì Apollo che era nato da poco aveva già sotto il suo dominio e la sua protezione la medicina la musica la capacità di fare profezie, la poesia, la forza di tirare frecce con abilità mortali. Ma era un dio terribilmente vendicativo e spietato. Continue reading
Messa in voce di Gaetano Marino Apollo era bello come un dio. Era nato un mese dopo la sorella Artemide e non era meno bello di lei, anzi, pareva fosse anche più bello. Bello come un apollo, come si dice di solito. E bravo e prepotente. Quando Zeus padre se lo vide davanti così bello e ben riuscito pensò di affidargli un bel po' di poteri. E coì Apollo che era nato da poco aveva già sotto il suo dominio e la sua protezione la medicina la musica la capacità di fare profezie, la poesia, la forza di tirare frecce con abilità mortali. Ma era un dio terribilmente vendicativo e spietato.
Messa in voce di Gaetano Marino Intanto, Leto, ignara, si preparava a partorire. Zeus non sapeva che fare ma, si sa, le divinità hanno molte risorse, e fu così che il re degli dèi trovò una soluzione! Quando le doglie si fecero più intense e Leto era ormai vicina al parto, Zeus chiamò a sé le forze della natura e fece emergere dal mare un'isola. Nuova nuova. Eppure, Era aveva detto che un'isola non sarebbe andata bene! Già, ma Zeus era il re degli dèi e le sue pensate erano molto raffinate!
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Messa in voce di Gaetano Marino Intanto, Leto, ignara, si preparava a partorire. Zeus non sapeva che fare ma, si sa, le divinità hanno molte risorse, e fu così che il re degli dèi trovò una soluzione! Quando le doglie si fecero più intense e Leto era ormai vicina al parto, Zeus chiamò a sé le forze della natura e fece emergere dal mare un'isola. Nuova nuova. Eppure, Era aveva detto che un'isola non sarebbe andata bene! Già, ma Zeus era il re degli dèi e le sue pensate erano molto raffinate!
Intanto, Leto, ignara, si preparava a partorire. Zeus non sapeva che fare ma, si sa, le divinità hanno molte risorse, e fu così che il re degli dèi trovò una soluzione! Quando le doglie si fecero più intense e Leto era ormai vicina al parto, Zeus chiamò a sé le forze della natura e fece emergere dal mare un'isola. Nuova nuova. Eppure, Era aveva detto che un'isola non sarebbe andata bene! Già, ma Zeus era il re degli dèi e le sue pensate erano molto raffinate! Continue reading
Buongiorno, vediamo in questo podcast cosa significa l'albero di Natale come simbolo spirituale, mistico e psicologico.La tradizione dell'albero di Natale ha origini antichissime: l'abete è stato considerato da sempre un albero magico, consacrato dai Greci alla dea Artemide. I Celti avevano l'abitudine di decorare alberi sempreverdi mentre gli antichi Romani durante le calende di Gennaio decoravano le proprie case con rami di pino.Per arrivare alla tradizione dell'albero di Natale più vicina a noi dobbiamo arrivare al 1441, ma bisogna capire, come ribadiscono spesso Rudolf Steiner e altri mistici che questi simboli sono l'emersione esteriore di un'esigenza interiore.Vediamo quindi nel video il simbolismo generale.Buona visione e vi faccio i miei migliori auguri per queste feste.DiegoPer iscriverti alla mia newsletter mensile e ricevere contenuti e il calendario degli appuntamenti:https://mailchi.mp/c7f5d3545cf2/newsletterdiegogiaimiPuoi rimanere aggiornato su video, riflessioni ed eventi che propongo iscrivendoti al mio canale YouTube:https://www.youtube.com/c/diegogiaimi?sub_confirmation=1Su Facebook: https://www.facebook.com/diegogiaimiTramite il mio sito http://www.diegogiaimi.comSu Linkedin:https://www.linkedin.com/in/diegogiaimi/Su instagram:https://www.instagram.com/diegogiaimi/Su Telegram:https://t.me/diegogiaimi
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Scritto e messo in voce da Gaetano Marino […]La divina Artemide non lascerà partire nemmeno una nave, se tu, generale dei generali, Agamennone, non le avrai prima offerto un sacrificio." I comandanti presenti si guardarono l'un l'altro ponendosi domande tra gli sguardi silenziosi. "Quale sacrificio?” Domandò Agamannone. “ Dimmi, o Calcante. Io sono pronto a qualunque sacrificio." “La potente dea Artemide, vuole Ifigenia!” “Ifigenia? Mia figlia?!” Domandò Agamennone con uno sguardo di stupore disperato. "Dice la dea: 'Quando Agamennone avrà offerto a me la sua figlia Ifigenia, sacrificandola sul mio altare levandole la vita, allora io perdonerò il suo orgoglio. Solo allora la tempesta cesserà e le navi potranno partire'."[…]
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino [...] Accadde una notte che li sorprese Apollo, un dio vanitoso, arrogante e geloso, ma soprattutto, dispettoso. Apollo vide la sorella Artemide che se ne andava per il mare aperto dirigendosi verso un'isola. Il dio la seguì e quando giunse sull'isola, si nascose in un anfratto di roccia, in attesa. Poi vide giungere dal mare un uomo, che nuotava proprio verso quell'isola. Quando giunse sulla spiaggia, Artemide gli corse incontro, si abbracciarono e subito una nuvola di lucciole li avvolse; poi scomparvero. [...]
Daria Biagi"I morti dell'isola di Djal e altri racconti" Anna SeghersL'Orma Editorehttps://www.lormaeditore.it/Si narra che sull'isola di Djal i morti «proprio non ce la facciano a starsene tranquilli» ed escano dalle tombe per scorrazzare lungo le scogliere. Per fortuna il parroco locale, un omone rude ed energico, sa come trattare i trapassati che non si rassegnano all'eterno riposo… Con tale vicenda, al contempo gotica e ironica, si apre questa raccolta che attraversa la vasta ed eterogenea produzione novellistica di Anna Seghers.Nella prosa affabulatoria della grande scrittrice tedesca – capace di alternare sorprendenti rielaborazioni dei miti greci a coinvolgenti ritratti di destini novecenteschi – la nave degli Argonauti trova un nuovo, onirico approdo, gesti di insospettabile eroismo si consumano tra i vicoli della Parigi occupata, la numinosa dea Artemide continua le sue cacce in foreste sempre più disboscate, un defunto mantiene una regolare corrispondenza con il padre emigrato in Palestina, mentre la parabola di un giovane tedesco qualsiasi ci mostra in poche, fulminanti pagine «come si diventa nazisti».Le storie de I morti dell'isola di Djal e altre leggende – qui pubblicate per la prima volta in italiano – descrivono le sfide e i misteri di un mondo reso splendido e meno crudele dalla necessaria solidarietà tra i vivi.Anna Seghers (1900-1983) è stata una delle maggiori romanziere tedesche del Novecento. Con la novella La rivolta dei pescatori di Santa Barbara (premio Kleist nel 1928) si rivelò come autrice di libri di appassionato e vibrante realismo. Militante comunista, salpando da Marsiglia alla volta del Messico trovò fortunosamente riparo dalle persecuzioni naziste. Il suo La settima croce (1942), circolato in clandestinità, divenne un prezioso vademecum di resistenza e libertà. In Germania Est fu la prima donna a capo dell'Unione scrittori. Celebrato come un capolavoro da autori quali Heinrich Böll e Christa Wolf, definito dalla «New York Times Book Review» come «la perfetta anatomia della mente di un profugo», Transito (1944) fu scritto «di furia» a ridosso degli eventi che racconta, tra la clandestinità, l'oceano e il Messico, ed è qui proposto per la prima volta in una traduzione basata sul nuovo testo originale stabilito dalla recente edizione critica delle opere dell'autrice.Daria Biagi ha studiato Lettere a Bologna e Francoforte, e lavora attualmente presso La Sapienza di Roma. Ha tradotto testi di Thomas Pavel, Hans Werner Henze e Ralf König.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Foto: © Vatican News Zeer recent werden een 100-tal Belgische jongeren, in het kader van de voorbereidingen op de Wereldjongerendagen in 2023, in privé-audiëntie ontvangen bij paus Franciscus. U hoort een verslag en een vertaling van de toespraak die de Heilige Vader heeft gegeven. Verder hoort u de homilie tijdens de Eucharistie bij de heiligverklaring van mgr. Giovanni Battista Scalabrini en Artemide Zatti op zondag 9 oktober. Verder staan we ook stil bij het levensverhaal van deze twee nieuwe heiligen in de Kerk.
#TertuliaUR 7x02 Hoy a las 19 horas comenzamos la segunda tertulia de la temporada con invitados de lujo como Carlos Forjanes y Artmide Baraldi, representante de los aficionados italianos del Rayo Vallecano. Además contaremos con la presencia de nuestro habitual tertuliano Dani Maldonado. Toda la actualidad y todos los debates del Rayo Vallecano a partir de las 19 horas en la #TertuliaUR la cual podréis seguir en directo a través de nuestro canal de Twitch. Todas las tertulias: https://www.unionrayo.es/c/rayo-vallecano-twitch/tertulias/ Más información en nuestra web: https://www.unionrayo.es/ AYUDA A UNIÓN RAYO Y DONA (SI PUEDES) PARA SEGUIR CRECIENDO: https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=FN299RDNGKGE2 Tienda Online UR Shop: https://tienda.unionrayo.es/ REDES SOCIALES: Twitch: https://www.twitch.tv/unionrayo Twitter: https://twitter.com/UnionRayo Facebook: https://www.facebook.com/UnionRayo/ Instagram: https://www.instagram.com/unionrayo
TertuliaUR 7x02 SEGUNDA PARTE Todas las tertulias: https://www.unionrayo.es/c/rayo-vallecano-twitch/tertulias/ Más información en nuestra web: https://www.unionrayo.es/ AYUDA A UNIÓN RAYO Y DONA (SI PUEDES) PARA SEGUIR CRECIENDO: https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=FN299RDNGKGE2 Tienda Online UR Shop: https://tienda.unionrayo.es/ REDES SOCIALES: Twitch: https://www.twitch.tv/unionrayo Twitter: https://twitter.com/UnionRayo Facebook: https://www.facebook.com/UnionRayo/ Instagram: https://www.instagram.com/unionrayo
Conozcamos quién fue el Beato Artemide Zatti, el enfermero de los pobres, a ser declarado santo el 9 de octubre por el Papa Francisco. .
En el episodio 87 de esta semana tenemos con nosotros a Francisco Gomez Paz @Gomezpaz, Francisco es diseñador industrial, Desde que abrió su oficina de diseño en Milán en 2004, ha desarrollado productos para empresas de diseño líderes como Artemide, Driade, Danese, Landscape Forms, Lensvelt, Luceplan, Olivetti y Sector , entre otras. Su trabajo ha recibido varios reconocimientos internacionales como el Good Design Award, en dos ocasiones por el Premio Red Dot; también ha sido seleccionada para la Colección de Estudios del MOMA, ha recibido el Premio de los Premios a la Innovación en el Diseño del presidente de Italia Giorgio Napolitano por la araña Hope y le sido otorgado en dos ocasiones el prestigioso Compasso d'Oro . Esta vez hablamos de su trayectoria, sus procesos y retos, de las relaciones con las empresas con las que colabora, de las tendencias en diseño, de lo que hay detrás de los reconocimientos y premios de diseño que se le han otorgado y de sus best sellers. Hoy puedes aprender sobre resolución de problemas, de procesos de investigación de como relacionarte con las empresas. Escúchalo en Spotify, Apple podcast Youtube, Google podcasts. Hosts: @ketalop @aferolombrada #diseño #tendencia #procesos #creatividad #empresa
En este episodio JD y Alex analizan la lámpara Tolomeo diseñada en 1986 por Michele de Lucchi y Giancarlo Fassina para la firma italiana Artemide. Su diseño sobrio y elegante la han convertido en un ícono del diseño en la historia de la iluminación.Show Notes y Links relacionados a este episodiohttp://designaholic.mxNo te pierdas nuestros episodios, publicamos todos los Martes.Siguenos en: Instagram https://www.instagram.com/designaholic.mxFacebook https://www.facebook.com/designaholicmx/Twitter https://twitter.com/designaholicmx Suscríbete a nuestro newsletter semanal “Las 5 de la Semana” aquí: https://bit.ly/30yyPD0Nuestra página web es: http://designaholic.mxTambién te dejo mi cuenta personal donde además de publicar sobre mi estudio y los proyectos que hacemos, comparto mucho más sobre Arte, Arquitectura y Diseño. Instagram https://www.instagram.com/jd_etienneTwitter https://www.twitter.com/jd_etienne See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
Siamo arrivati al nostro terzo appuntamento in questo viaggio alla scoperta dell'amore secondo il pensiero antico. Se ti sei perso i primi due episodi, ti invito ad andarli ad ascoltare prima di questo, giusto per goderti l'intero percorso. Innanzitutto, il titolo: inviso agli dei è chi non ama. È una battuta di uno dei protagonisti del Simposio di Platone, frase che fa da chiave di volta per il nostro incontro di oggi. In molti degli episodi anche delle passate stagioni sono raccontate storie d'amore che, aldilà degli intrecci, delle complicazioni, segnalano come sempre il Fato a gli dei stessi intervengano a punire chi rifiuta di “darsi” all'amore.Prima di queste storie, vorrei parlare però dell'amore incondizionato, quello che si dona e che non pretende nulla in cambio.
[…]La divina Artemide non lascerà partire nemmeno una nave, se tu, generale dei generali, Agamennone, non le avrai prima offerto un sacrificio." I comandanti presenti si guardarono l'un l'altro ponendosi domande tra gli sguardi silenziosi. "Quale sacrificio?” Domandò Agamannone. “ Dimmi, o Calcante. Io sono pronto a qualunque sacrificio." “La potente dea Artemide, vuole Ifigenia!” “Ifigenia? Mia figlia?!” Domandò Agamennone con uno sguardo di stupore disperato. "Dice la dea: 'Quando Agamennone avrà offerto a me la sua figlia Ifigenia, sacrificandola sul mio altare levandole la vita, allora io perdonerò il suo orgoglio. Solo allora la tempesta cesserà e le navi potranno partire'."[…] Continue reading
[…]La divina Artemide non lascerà partire nemmeno una nave, se tu, generale dei generali, Agamennone, non le avrai prima offerto un sacrificio." I comandanti presenti si guardarono l'un l'altro ponendosi domande tra gli sguardi silenziosi. "Quale sacrificio?” Domandò Agamannone. “ Dimmi, o Calcante. Io sono pronto a qualunque sacrificio." “La potente dea Artemide, vuole Ifigenia!” “Ifigenia? Mia figlia?!” Domandò Agamennone con uno sguardo di stupore disperato. "Dice la dea: 'Quando Agamennone avrà offerto a me la sua figlia Ifigenia, sacrificandola sul mio altare levandole la vita, allora io perdonerò il suo orgoglio. Solo allora la tempesta cesserà e le navi potranno partire'."[…] Continue reading
[…]La divina Artemide non lascerà partire nemmeno una nave, se tu, generale dei generali, Agamennone, non le avrai prima offerto un sacrificio." I comandanti presenti si guardarono l'un l'altro ponendosi domande tra gli sguardi silenziosi. "Quale sacrificio?” Domandò Agamannone. “ Dimmi, o Calcante. Io sono pronto a qualunque sacrificio." “La potente dea Artemide, vuole Ifigenia!” “Ifigenia? Mia figlia?!” Domandò Agamennone con uno sguardo di stupore disperato. "Dice la dea: 'Quando Agamennone avrà offerto a me la sua figlia Ifigenia, sacrificandola sul mio altare levandole la vita, allora io perdonerò il suo orgoglio. Solo allora la tempesta cesserà e le navi potranno partire'."[…] Continue reading
Raccontiamo la Luna, dalle pagine dei libri a meta reale senza dimenticare il cinema. Ospite, Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia. In studio Emilio Cozzi, in produzione Giulia Rocco, coordinamento di Luca Zorloni.I crediti delle musiche:1. Ethernight Club by Kevin MacLeod - Link: https://incompetech.filmmusic.io/song/7612-ethernight-club - License: https://filmmusic.io/standard-license2. "SCP-x7x (6th Floor)" Kevin MacLeod (incompetech.com) - Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 License http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/3. "Bleeping Demo" Kevin MacLeod (incompetech.com) - Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 License http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/4. Freesound.org
[...] Accadde una notte che li sorprese Apollo, un dio vanitoso, arrogante e geloso, ma soprattutto, dispettoso. Apollo vide la sorella Artemide che se ne andava per il mare aperto dirigendosi verso un'isola. Il dio la seguì e quando giunse sull'isola, si nascose in un anfratto di roccia, in attesa. Poi vide giungere dal mare un uomo, che nuotava proprio verso quell'isola. Quando giunse sulla spiaggia, Artemide gli corse incontro, si abbracciarono e subito una nuvola di lucciole li avvolse; poi scomparvero. [...] Continue reading
[...] Accadde una notte che li sorprese Apollo, un dio vanitoso, arrogante e geloso, ma soprattutto, dispettoso. Apollo vide la sorella Artemide che se ne andava per il mare aperto dirigendosi verso un'isola. Il dio la seguì e quando giunse sull'isola, si nascose in un anfratto di roccia, in attesa. Poi vide giungere dal mare un uomo, che nuotava proprio verso quell'isola. Quando giunse sulla spiaggia, Artemide gli corse incontro, si abbracciarono e subito una nuvola di lucciole li avvolse; poi scomparvero. [...] Continue reading
[...] Accadde una notte che li sorprese Apollo, un dio vanitoso, arrogante e geloso, ma soprattutto, dispettoso. Apollo vide la sorella Artemide che se ne andava per il mare aperto dirigendosi verso un'isola. Il dio la seguì e quando giunse sull'isola, si nascose in un anfratto di roccia, in attesa. Poi vide giungere dal mare un uomo, che nuotava proprio verso quell'isola. Quando giunse sulla spiaggia, Artemide gli corse incontro, si abbracciarono e subito una nuvola di lucciole li avvolse; poi scomparvero. [...] Continue reading
Tre sono le Moire, di candido bianco vestite, generate nella notte dei tempi da due fratelli, Erebo e Notte, entrambi figli del Caos.Erebo è la divinità del buio delle profondità, del luogo dove vengono ospitati i morti e Notte a sua volta è nume della mancanza di luce.Questi due fratelli, unendosi, danno vita a diverse figure mitologiche di grande fascino; tra queste ci sono le tre Moire, le divinità filatrici, quelle che sono responsabili di come si svolge giorno per giorno la nostra vita.Esse vivono in un luogo buio dove con fare attento filano della lana. Il fuso da cui tirano il filo, è in tutto e per tutto la nostra vita, la nostra esistenza.Quando nasciamo la prima Moira, il cui nome è Cloto, che vuol dire la filatrice, comincia a filare dal nostro fuso un filo sottile; lo passa poi alla seconda Moira, Lachesi, ovvero “la distributrice” che arrotola, dipana, districa e infoltisce il filo. La terza Moira, attende con pazienza che il filo le venga passato. Quando finalmente quel filo delicato e prezioso arriva nelle sue candide dita, Atropo, questo è il suo nome, con una forbice lo taglia. Quando questo taglio viene inferto, la persona cui quel filo è correlato, muore. Non importa cosa stia facendo, quali progetti abbia in mente, quali azioni intenda compiere: in un attimo Atropo, nome che significa “colei che non può essere dissuasa”, pone termine alla esistenza e anche alla esperienza del malcapitato.Atropo, la terza delle tre sorelle, è tra tutte la più minuta di statura, ma la più terribile: mentre le altre filano e distribuiscono, ella taglia di netto.Se ti va di dare un'occhiata al libro, ecco qui un link:https://amzn.to/3Ba1dv1Se vuoi partecipare all'episodio speciale, segui le istruzioni che hai sentito nella puntata 95 e scrivi amitologiagelain@gmail.comSe mandi un file audio, cerca di registrarlo in un luogo tranquillo e acusticamente protetto! Ti aspetto!
Ti piace il podcast? Scopri di più nel mio libro “Il Re degli dei”! --> https://amzn.to/3Ba1dv1Ecate è figlia del potente titano Perse e di Asteria, sorella di Leto che come sai è madre di Artemide e di Apollo. La sua schiatta è di prim'ordine! Asteria e Leto sono figlie di Febe, divinità preolimpica misteriosa, legata alla luna, nume dello stupore e della distanza.Dalla nonna Artemide, Apollo ereditano perciò questa tensione a stare “a distanza”, ad agire da lontano. Questo non accade in toto per Ecate, la quale, con delle torce in mano, si muove nell'oscurità...Ti piacciono i brani sottofondo? Vengono dal servizio Soundstripe!Se sei un Creator e hai bisogno di brani nuovi e originali, liberi da royalties, questo servizio può fare per te!Con questo codice otterrai uno sconto del 40% sull'abbonamento annuale:https://www.soundstripe.com/join?id=geB3kKGoPer correttezza, devi sapere che anche io otterrò un piccolo beneficio.#sperling&kupfer
Randy is at Euroluce at the Salon del Mobiil in Milan, and he discusses new products from Lodes and Artemide.
AMDL CIRCLE è uno studio multidisciplinare rinomato per il suo approccio umanistico all'architettura e al design, guidato da Michele De Lucchi, uno dei maggiori architetti e designer italiani, che ha firmato fra le tante cose anche l'iconica Tolomeo di Artemide, la lampada di design più diffusa al mondo.Fondato su 40 anni di progetti pionieristici, allo Studio si devono architetture emblematiche come quella dell'UniCredit Pavilion a Milano, o del Ponte della Pace a Tbilisi, Georgia.Con Valentina De Poli siamo entrati dentro il suo archivio, alla ricerca della sua voce, delle sue parole: abbiamo seguito la strada tracciata dalle costanti espressive che si ritrovano fra i progetti di design, grafica, urbanistica e architettura elaborati da De Lucchi e dai suoi collaboratori tra il 1969 e oggi.
Storie dalla Mitologia, lettura e messa in voce delle storie degli dei, eroi, guerre, amori e inganni. Da Occidente a Oriente. Avventure fantastiche dalle tradizioni culturali e religiose dei popoli di tutto il mondo. Come il piacere di un misterioso ritorno alle origini. Continue reading
Storie dalla Mitologia, lettura e messa in voce delle storie degli dei, eroi, guerre, amori e inganni. Da Occidente a Oriente. Avventure fantastiche dalle tradizioni culturali e religiose dei popoli di tutto il mondo. Come il piacere di un misterioso ritorno alle origini. Continue reading
La Bibbia parla della donna in un passo di Proverbi, descrivendo le caratteristiche che la rendono "di valore". Ma il passo di Proverbi sta parlando di altro; parla della saggezza, ritratta come una donna saggia... e la saggezza non è solo per le donne! --- Predicatrice: Jean Guest CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 9 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 29 minuti La prima volta che abbiamo visitato i Musei Vaticani come famiglia, nostro figlio più giovane si mise davanti alla statua di Artemide (rappresentata con un arco in mano, una luna tra i capelli, ed un cane al fianco) e disse: “Che donna! Lei caccia, ha la luna come corona - e quel che contava di più ai suoi occhi - e ha un cane!" Suo padre e io, una volta smesso di ridere, gli dicemmo: "Buona fortuna per trovare una così figlio mio!" Abbiamo tutti la nostra idea di perfezione. Se te lo stessi chiedendo, questa è la mia: vestiti di bianco che giocano a cricket e lanciano la palla a 150 chilometri all'ora... mi affascinano ogni volta! Poco importa se sia una sana idea di perfezione, visto che non ha alcun impatto su di voi in modo sostanziale, quindi è di poca importanza. Purtroppo viviamo in un mondo dove, soprattutto per i nostri giovani, e in particolare ancor di più per le nostre giovani donne, i concetti di perfezione sono spacciati come obiettivi da raggiungere. Devi avere capelli lisci, devi avere una taglia 34, devi avere una pelle perfetta, il tuo naso deve essere piccolo... Le riviste, la TV e i film ti dicono che che devi, devi, devi… In Italia al giorno d'oggi 3 milioni di persone soffrono di disturbi alimentari, delle quali il 95,9% sono donne. Nel Regno Unito è la metà di quel numero, ma un quarto di questi sono uomini. Dovremmo pregare per queste persone;, è una cosa terribile di cui soffrire. Sento dire: "Grazie al cielo nella chiesa, siamo diversi, e non mettiamo tali pressioni sui nostri membri, in particolare sulle nostre donne!". Ma, ne siamo sicuri? Leggiamo assieme Proverbi 31: “Elogio della donna virtuosa 10 Una donna virtuosa chi la troverà? Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle. 11 Il cuore di suo marito confida in lei, ed egli non mancherà mai di provviste. 12 Lei gli fa del bene, e non del male, tutti i giorni della sua vita. 13 Si procura lana e lino e lavora gioiosa con le proprie mani. 14 È simile alle navi dei mercanti: fa venire il suo cibo da lontano. 15 Si alza quando ancora è notte, distribuisce il cibo alla famiglia e il compito alle sue serve. 16 Posa gli occhi sopra un campo e lo acquista; con il guadagno delle sue mani pianta una vigna. 17 Si cinge di forza i fianchi e fa robuste le sue braccia. 18 Sente che il suo lavoro rende bene; la sua lucerna non si spegne la notte. 19 Mette la mano alla rocca e le sue dita maneggiano il fuso. 20 Tende le palme al misero e porge le mani al bisognoso. 21 Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutta la sua famiglia è vestita di lana rossa. 22 Si fa dei tappeti, ha vesti di lino finissimo e di porpora. 23 Suo marito è rispettato alle porte della città, quando si siede tra gli anziani del paese. 24 Fa delle tuniche e le vende, e delle cinture che dà al mercante. 25 Forza e dignità sono il suo manto, e lei non teme l’avvenire. 26 Apre la bocca con saggezza e ha sulla lingua insegnamenti di bontà. 27 Sorveglia l’andamento della sua casa e non mangia il pane di pigrizia. 28 I suoi figli si alzano e la proclamano beata, e suo marito la loda, dicendo: 29 «Molte donne si sono comportate da virtuose, ma tu le superi tutte!» 30 La grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana; ma la donna che teme il Signore è quella che sarà lodata. 31 Datele del frutto delle sue mani, e le opere sue la lodino alle porte della città. (Proverbi 31:10-31) Voglio prima di tutto parlare di cosa non è questo passo. Non si tratta di una moglie, del fatto che sia nobile o meno. Non sta parlando di una donna virtuosa. La frase “una donna virtuosa” nell'originale ebraico è "אֵֽשֶׁת חַ֭יִל -’ê·šeṯ- ḥa·yil” , e significa letteralmente “donna di forza” oppure “donna di valore”. Non è neppure un elenco con cui verificare se le donne siano o meno realizzate. Non parla nemmeno di una vera donna. Ma non puoi immaginare cosa si trovi sul web"ecclesiastico" circa questo passo. Se fai una ricerca, noterai come Proverbi 31 sia inteso per le sole donne, con molto rosa, qualche lustrino, caratteri tipografici femminili e ovviamente immagini di una donna sinuosa ed elegante. Ora se ti piacciono il rosa e i lustrini, questo è assolutamente un tuo diritto e non intendo offenderti. Quello a cui mi oppongo è l'idea che le donne cristiane siano solo dolci e tenere e che questo particolare brano delle Scritture sia solo per le donne. E ci sono dozzine di libri pubblicati con il titolo "Come diventare la donna di Proverbi 31". Il mio preferito è "Come diventare una donna di Proverbi 31 in 21 giorni."! Cos'è che mi porta a dire che non ha senso avere questo punto di vista? Due sono le ragioni. Se leggi i primi nove versetti del capitolo 31 troverai la parole del re Lemuel che ammonisce contro il bere e godere della compagnia di donne che tua madre disapproverebbe. Non è un vero re, non si trova da nessuna parte nel resto delle Scritture o della storia ebraica: è la metafora di qualcuno che ha perso la via e si sottrae alle sue responsabilità; in altre parole, qualcuno che è tentato da una vita di pigrizia. La seconda ragione è che in tutto il libro di Proverbi la saggezza è personificata come una donna; i pronomi usati sono “lei e essa”. “La saggezza grida per le vie, fa udire la sua voce per le piazze; negli incroci affollati essa chiama, all’ingresso delle porte, in città, pronuncia i suoi discorsi...” (Proverbi 31:20-21) Se lo scrittore di Proverbi ha speso i 30 precedenti capitoli riferendosi alla saggezza come a una donna, perché dovrebbe improvvisamente trasformarla in un'individuo in carne ed ossa nell'ultimo capitolo? Sicuramente questo non farebbe che confondere il lettore. Allora, di cosa parla veramente Proverbi 31? In primo luogo è una poesia in forma di acrostico, cioè ogni riga inizia con una lettera dell'alfabeto ebraico in successione. È un pezzo di letteratura scritta in modo tale da renderlo facile a ricordare, in modo che possa essere recitato. Se è importante che sia facile da ricordare questo implica che il messaggio della scrittura ha un significato reale ed è facilmente accessibile a tutti. A proposito, nella tradizione ebraica questo passaggio è spesso cantato dagli uomini in segno di gratitudine per le donne della loro vita, dalle quali sono stati benedetti . Le donne non hanno guadagnato queste lodi perché sanno cucire, ma quel canto è semplicemente un dono fatto a loro, e penso che questo sia davvero adorabile. In secondo luogo lo scopo della poesia è di attrarre la nostra attenzione (e quella del re Lemuel) verso le glorie della quotidianità, spesso trascurate. Non è una descrizione del lavoro di tutte le donne, ma una celebrazione della saggezza in azione che, se seguita da ciascuno, reca benefici sia alla famiglia che alla società. In terzo luogo, la poesia è scritta in uno stile eroico, rispecchiando così la forma di una poesia scritta in onore di un grande vittoria in battaglia. La poesia cattura tutti i temi della saggezza che sono state presentate nel resto del libro e li dispone in questo ritratto di “ ’ê·šeṯ- ḥa·yil”; come Anthony Billington scrive nel suo libro sui Proverbi: "La saggezza è eroicamente pratica". Che cosa è la saggezza, dunque? La saggezza è preziosa E' difficile da trovare come qualsiasi gioiello. E l'inizio della saggezza è... Il timore del Signore è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la saggezza e l’istruzione (Proverbi 1: 7) Questo timore non è un atto di sottomissione e di terrore, ma le parole più vicine che abbiamo sono “soggezione” e “riverenza”. Il timore del Signore si esprime nella sottomissione reverenziale alla sua volontà, la caratteristica della vera adorazione, che è ciò che Paolo afferma in Romani 12 dovrebbe essere l'intera nostra vita. La saggezza è diligente Le persone sagge non si sottraggono alle responsabilità, ma cercano di essere buoni amministratori di tutto ciò di cui sono responsabili v.13 ...lavora gioiosa con le proprie mani. v 27a Sorveglia l’andamento della sua casa v 27b non mangia il pane di pigrizia La saggezza programma il futuro v. 21 Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutta la sua famiglia è vestita di lana rossa. v.25b lei non teme l’avvenire. Nel brano si parla di saggia amministrazione delle risorse, ma i principi sono ugualmente pertinenti la nostra vita. Dovremmo prenderci cura della nostra chiesa locale, finanziarla, pregare per essa; pregare per la nostra comunità e per il nostro paese (e, siamo corretti... paghiamo le tasse!) e come membri della razza umana dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per prenderci cura della terra e delle sue risorse. La saggezza è generosa v. 20 Tende le palme al misero e porge le mani al bisognoso E si assicura che nessuno sia lasciato indietro v. 15 Si alza quando ancora è notte, distribuisce il cibo alla famiglia e il compito alle sue serve Quello che qui vedete tradotto con “”compito”, in realtà in ebraico è la parola חֹק ḥôq , che significa “misura, porzione”. Per cui lo scrittore sta dicendo che non solo provvede cibo per la sua famiglia, ma anche per coloro che sono al servizio della famiglia. La saggezza è talentuosa Siamo statti tutti benedetti con doni, talenti, cose in cui siamo bravi. La persona saggia gode di quei doni e li usa non solo per i propri piaceri, ma anche a beneficio degli altri. vv. 18-19 Sente che il suo lavoro rende bene; la sua lucerna non si spegne la notte. Mette la mano alla rocca e le sue dita maneggiano il fuso. Potresti anche avere talento nel mondo della politica o dell'amministrazione civica. La persona saggia non si tira indietro dall'essere coinvolta, al contrario c'è bisogno che il saggio lo sia. v. 23 ... rispettato alle porte della città, quando si siede tra gli anziani del paese. La saggezza ha una visione Cerca modi per portare un nuove prospettive, si sforza non solo di portare per il nuovo, ma anche il meglio. La saggezza è una benedizione v. 16 Posa gli occhi sopra un campo e lo acquista; con il guadagno delle sue mani pianta una vigna. Ci sono una serie di cose che dobbiamo capire circa questo versetto. La prima è la frase “posa gli occhi”; in ebraico è una sola parola, זָמַם zâmam, che significa “considerare, ponderare, pesare”. In precedenza nel libro dei Proverbi questo è stato utilizzato per significare “concepire il male” ma qui il significato viene ribaltato e dice che la saggezza concepisce le benedizioni. In secondo luogo, la donna prende quello che ha come un bene e lo investe, in modo che diventi una benedizione per tutti coloro che le stanno accanto (ti fa venite in mente la parabola dei talenti?). Potremmo essere sfidati ad usare le risorse materiali come mezzo per benedire altri, ma quelli che tutti noi abbiamo sono i doni spirituali che dovrebbero essere usati per benedire gli altri. E questo è vero per ogni dono; dall'amministrazione, all'ospitalità, alla profezia, alla guarigione. La saggezza è "אֵֽשֶׁת חַ֭יִל -’ê·šeṯ- ḥa·yil”: una donna di valore, eroicamente pratica. Come ha detto Rachel Held Evans, “il valore non riguarda ciò che tu fai, ma come lo fai. " Qualunque cosa siamo, anche se siamo casalinghe, facciamo in modo di essere casalinghe di valore. Se siamo infermiere, infermiere di valore. Se abbiamo un'attività, o siamo insegnanti, o bariste, se siamo ricche o povere, single o sposate, dovremmo fare tutto con valore. Questo è quello che ci rende persone sagge. E, Proverbi 31, non vale solo per le donne! La saggezza è per tutti noi. Magari ci metteremo più di 21 giorni per ottenerla... ma questa è la gioia di vivere con Dio Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Randy Reid discusses the IES Conference, LSI's increase in sales, and Artemide has an opening in Canada.
Storie dalla Mitologia, lettura e messa in voce delle storie degli dei, eroi, guerre, amori e inganni. Da Occidente a Oriente. Avventure fantastiche dalle tradizioni culturali e religiose dei popoli di tutto il mondo. Come il piacere di un misterioso ritorno alle origini. Continue reading
Storie dalla Mitologia, lettura e messa in voce delle storie degli dei, eroi, guerre, amori e inganni. Da Occidente a Oriente. Avventure fantastiche dalle tradizioni culturali e religiose dei popoli di tutto il mondo. Come il piacere di un misterioso ritorno alle origini. Continue reading
Storie dalla Mitologia, lettura e messa in voce delle storie degli dei, eroi, guerre, amori e inganni. Da Occidente a Oriente. Avventure fantastiche dalle tradizioni culturali e religiose dei popoli di tutto il mondo. Come il piacere di un misterioso ritorno alle origini. Continue reading
Una lampada che afferma la stabilità e la durata degli oggetti nell'ambiente della casa.
Artemide, la dea della caccia, Diana, per i latini, è una figura affascinante e, se possibile, ancora più sfaccettata di quella di Apollo.Le caratteristiche della dea della caccia, a tutta prima sembrerebbero relativamente facili da individuare: protettrice dei cacciatori, ama nascondersi, cacciare da sola le sue prede ed è gelosa dei suoi trofei.Certo queste inclinazioni sono forti in lei, ma fermarsi a questa prima definizione, ci condurrebbe a fare un torto alla figlia di Leto...
Siempre es buen momento para charlar de buen diseño, y de eso Andrea Caruso Dalmas, que es el 50% del estudio de diseño e interiorismo Ciszak Dalmas junto a Alberto Gobbino Ciszak sabe mucho, muchísimo. La verdad es que siendo de Turín y formándose en diseño de producto el buen gusto podemos decir que venía de serie, pero si además lo cultivas trabajando para grandes marcas con solera como Artemide o Cappellini parece que tu camino estará dirigido en esa dirección. Pero tras diseñar un carrito para la tienda I Owe You de Madrid para exponer producto, se enamoraron de no sólo hacer producto para vender si no de espacios que los ayudaran a expresar lo que eran esos productos, y la marca que los diseñaba. Su alianza con Matteo Ferrari les hizo subir de escala, hasta llegar a un edificio ahora a la espera de reanudarse. Y juntos aparecen en la lista de AD de mejores diseñadores de este año. Se nota que disfrutan diseñando retail, para ellos es un diseño más, con las mismas claves en las que mezclar la técnica y las sensaciones, pero con un componente que valoran a cada paso de la conversación, el humano. El cliente, las personas que trabajan y los compradores son la razón de ser de su trabajo. Hemos charlado de cómo se lanzan a diseñar una tienda, de recorridos, de objetivos... y de una de sus partes favoritas del proceso, los materiales. Nos ha encantado su actitud ante el proyecto, riguroso, con mucha escucha y comprensión pero a la vez con ganas de divertirse e investigar. Los materiales que crean para sus obras son producto de la investigación, ya que ¿Qué es solo elegir materiales? Mucho más interesantes pensar en lo que se quiere transmitir y crear de la nada algo que lo exprese. El cambio de retail empezó hace año con la irrupción del digital, y las tiendas ahora deben ser mucho más. Deben ser un lugar especial, reconocible, donde pasen cosas que se radien al mundo, donde se centralice la marca y se expresen sus valores y hacia va hacia el futuro. Un lujo tener en Charlando con zubi a Andrea, estamos seguras que os va a encantar el podcast. REFERENCIAS Y RECOMENDACIONES: Descubre sus obras de retail Max&co, Ambrosía, Hoff, Malababa y Gisela en su página web Si no conoces la tienda de Prada en Nueva York obra de Rem Koolhas Y por supuesto aprende de ellos en su curso de Domestika de Diseño de espacios de Lujo SERIE O PELÍCULA: The Young Pope / Mon Oncle de Jacques Tati LIBROS: A lezione con Carlo Scarpa / A lezione con Aquile Castiglione MARCA DE MOBILIARIO: La Clínica EDIFICIO O CASA: Casa Bonaparte de Adalberto Libera
Apollo insieme a Zeus è il dio greco più rilevante. Su questo punto non ci può esser alcun dubbio.Perfetto in ogni sua parte, è signore degli oracoli, della musica della poesia, della bellezza, della medicina. Divino scoccatore di fatali frecce, dio generoso e riconoscente, è anche misericordioso e vendicativo allo stesso tempo.Tutte queste caratteristiche, sono in lui portate - come si potrebbe dire - all’ennesima potenza.Per parlare di Apollo, però, dobbiamo prima raccontare di sua madre e delle sue disavventure. Eh, già, in quanto Leto, questo è il suo nome, è una amante di Zeus. Come spesso accade, le amanti del re degli dei, hanno la vita funestata dalla legittima gelosia della moglie-sorella Era, regina dell’Olimpo, dea - tra l’altro - del matrimonio.
Si alguien busca objetos de decoración con un toque vintage no necesita viajar muy lejos, simplemente es necesario hacer clic en la web de falsotecho.tienda, un establecimiento ferrolano que comercializa a través de la Red piezas de diseño vintage y actual. En muchos casos son únicas con diseños de los 60 y 70: lámparas de empresas como Tramo, Guzzini, Artemide o Metalarte, mobiliario, artículos de decoración, hogar e incluso electrodomésticos como los molinillos de café Braun de finales de los 70. El catálogo de propuestas es grande y ahora además con tienda física y una mini exposición en el escaparate del establecimiento, en Magdalena 81, en el que nos llama la atención algo denominado uten.silo. Juan Vidal, el responsable de Falso Techo, se ha instalado físicamente en el centro y lo que comenzó hace 6 años siendo casi un hobby se ha convertido en un próspero negocio que vende en todo el mundo, especialmente Corea del Sur, China y Estados Unidos, en donde hay mucho mercado para los llamativos artículos que Juan consigue en los lugares más diversos. Recuerda cómo comenzó rescatando en la feria de Ferrol objetos que luego vendía. Ahora su campo de acción es más amplio y sofisticado y el mercado infinito. Viene a ser un anticuario con un plus de especialización. Él, afirma que disfruta y aprende descubriendo nuevas piezas y nuevos diseñadores que han dejado huella.
Abbiamo assistito, negli episodi precedenti, alla salita al potere di Zeus, ma pare che il re degli dei non riesca a sedere tranquillamente sul suo trono nell’Olimpo, deve affrontare altre nuove sfide.La più eclatante è certo quella lanciata dai Giganti, figli della Terra.Essi, come ricorderai, sono nati dalle gocce di sangue prodotte dalla mutilazione del padre Urano. Queste gocce, penetrate nelle anse segrete dalla madre terra hanno generato, tra le altre creature, anche questi giganti.Quando usiamo questo termine, noi immaginiamo degli esseri umani di grandi, gigantesche appunto, dimensioni. Un po’ come Gulliver nei confronti dei lillipuziani.Questi giganti del mito, invece sono sì di dimensioni spropositate, ma hanno anche diverse caratteristiche che ne definiscono la natura selvaggia, per così dire...
Il primo episodio del 2021 lo dedichiamo ad Ernesto Gismondi che ci ha lasciato ieri primo Gennaio. Gismondi fonda nel 1959 Artemide e ne è stato presidente per quasi sessant'anni. Nella sua carriera ha sviluppati progetti fondamentali come l'Eclisse di Vico Magistretti, la Tizio di Richard Sapper, la Tolomeo di Michele De Lucchi. Nel 2018 riceve un doppio compasso d'oro, uno alla carriera ed uno per la sua lampada Discovery disegnata nel 2015. La chiacchierata è fatta insieme a Stefano Pasotti e per chi volesse "vederla" vi è il video integrale sul canale YouTube di Stefano. Ultimissima cosa, la puntata termina al minuto 40, poi una decina di minuti di chiacchiera libera tra me e Stefano che ho voluto comunque lasciare. Buon ascolto, e buon anno a tutti.
Il 14 dicembre l’ultima luna nuova di questo 2020 sarà accompagnata da un’eclissi: nel momento di massimo buio c’è già una promessa di rinascita alla luce: stupenda metafora da applicare anche nella vita, che ne dici? Il 13 dicembre inoltre si festeggia S.Lucia, ricorrenza che in alcune parti d’Italia e nel nord Europa ha anche più importanza del Natale e che probabilmente è la versione cristiana di una Dea greco-romana: Artemide/Diana, anche lei associata alla luce e alla luna come Lucia.In questo episodio ti invito a connetterti con la parte luminosa di te, e a fare insieme un piccolo rituale: ti basteranno carta e penna, una candela e un po' di tempo in tranquillità.Grazie come sempre dell'ascolto, se trovi utile Miss Independent mi puoi aiutare a farlo conoscere condividendo questo e altri episodi con le tue amiche.Ricordati di iscriverti al mio canale per non perderti neanche una puntata!E se vuoi seguirmi sui social, mi trovi su Instagram come elena_cosentino__ e su Facebook cercando @erounabravabambina.Sul mio sito www.elenacosentino.com trovi il blog con altri approfondimenti e puoi scaricare gratuitamente l'introduzione del mio libro "Ero una brava bambina, poi sono guarita"Un abbraccio e a presto!Elena
Ricordi la magica cintura di Afrodite? Quella forgiata da Efesto: con quella cintura, la dea della bellezza riesce a far innamorare di se’ chi vuole...Questa cintura, in verità, non ha un potere globale: non riesce ad influire sul giudizio di tre sole dee: Atena, Artemide ed Estia. Ma Afrodite trionfa su tutti gli altri dèi e le altre dee, Benché Zeus, contrariamente a quanto taluni ancor oggi sospettano, non si sia mai giaciuto con Afrodite, la magica cintura agisce subdolamente anche su di lui sottoponendolo a una tentazione continua e ad un susseguirsi di pensieri che il dio fatica a controllare.Per porre se non fine, almeno una pausa a questo imbarazzo, Zeus decide di punire Afrodite facendola a sua volta innamorare disperatamente di un mortale.Costui è il bell’Anchise, re pastore dei Dardani, nipote di Ilo e cugino di Priamo, re di Troia...
Fedra e Ippolito. Con lo scorso episodio abbiamo terminato la vicenda di Teseo, lasciando però in sospeso un racconto particolare, riguardo Fedra e Ippolito, nel quale ci addentriamo oggi.Teseo sposa Fedra, sorella di Deucalione, signore di Creta. Questo matrimonio porta, nelle intenzioni di Teseo, pace e prosperità per entrambi i regni.La nuova sposa, in una delle versioni del Mito, viene osteggiata dall’amante di Teseo, Antiope, ex regina delle Amazzoni, che con lui ha avuto un figlio, Ippolito.In un’altra versione, Antiope, consapevole dei vantaggi politici del matrimonio, rimane al fianco di Teseo e muore combattendo fianco a fianco di Teseo in difesa di Atene contro le sue ex suddite, le amazzoni.In ogni caso, ad Atene si insedia Fedra che regala a Teseo nuovi eredi. Ippolito comincia a diventare un peso e, come accade spesso ancora oggi in molte situazioni, viene “promosso per essere spostato”....E se Fedra si fosse nel frattempo innamorata del bellissimo figliastro...?
Odisseo e i suoi uomini erano giunti nell’isola di Sicilia: il regno delle ninfe, e dei ciclopi. Le Ninfe erano dolci immortali fanciulle, protettrici dei boschi, delle acque e della natura. La dea loro protettrice era Artemide, la regina della caccia e dei boschi. La natura delle Ninfe era la riservatezza, e nello stupore osservavano un grande silenzio. I Ciclopi erano l’opposto. Erano giganti. Irascibili e terribili giganti: bruti, rozzi, spietati e primitivi. Di quattro di loro si sapeva il nome: - Bronte – Sterope – Arge e… Polifemo che era il più grande, e il più mostruoso. I ciclopi avevano un unico occhio in mezzo alla fronte dominato e sovrastato da un folto e irsuto sopracciglio. Tutti vivevano di allevamento di percore, e non amavano stare in comunità, tranne che con la stretta famiglia. Continue reading
Efesto il dio del fuoco, il fabbro delle opere di ingegno. Colui che forgiava armi nella sua grande officina dentro il vulcano Etna. Era così forte che per assistenti aveva i Ciclopi, giganti forzuti con un solo occhio, e per schiavi progettò e costruì un’armata di automi d’acciaio, una specie di robot. Efesto, grande architetto degli dei, figlio di Zeus e di Era. Fu lui a costruire le armi per Achille, fu lui a forgiare l’arco e le frecce per Apollo e Artemide, fu lui a costruire l’elmo e i sandali alati di Ermes, e fece pure, tra le tante opere, l’arco e le frecce di Heros. Lui, Efesto,plasmò nel fuoco dei suoi forni la bella Pandora, e altre opere che passeranno alla storia degli dei. Ma Efesto era un dio dall’aspetto orribile: basso, tozzo, capelli rossi e untuosi, naso enorme adunco, sguardo truce, e, in particolare, con una sola gamba. Per questo lassù, nell’Olimpo, lo chiamavano “il dio storpio”. Infine era silenzioso e irascibile: un tipaccio dunque. Sì, bisogna dirlo, nonostante tutta la perfezione degli immortali, la dea Era, la grande regina, e Zeus, il signore re assoluto, forgiarono un figlio venuto male. Continue reading
Efesto il dio del fuoco, il fabbro delle opere di ingegno. Colui che forgiava armi nella sua grande officina dentro il vulcano Etna. Era così forte che per assistenti aveva i Ciclopi, giganti forzuti con un solo occhio, e per schiavi progettò e costruì un'armata di automi d'acciaio, una specie di robot. Efesto, grande architetto degli dei, figlio di Zeus e di Era. Fu lui a costruire le armi per Achille, fu lui a forgiare l'arco e le frecce per Apollo e Artemide, fu lui a costruire l'elmo e i sandali alati di Ermes, e fece pure, tra le tante opere, l'arco e le frecce di Heros. Lui, Efesto,plasmò nel fuoco dei suoi forni la bella Pandora, e altre opere che passeranno alla storia degli dei. Ma Efesto era un dio dall'aspetto orribile: basso, tozzo, capelli rossi e untuosi, naso enorme adunco, sguardo truce, e, in particolare, con una sola gamba. Per questo lassù, nell'Olimpo, lo chiamavano “il dio storpio”. Infine era silenzioso e irascibile: un tipaccio dunque. Sì, bisogna dirlo, nonostante tutta la perfezione degli immortali, la dea Era, la grande regina, e Zeus, il signore re assoluto, forgiarono un figlio venuto male. Continue reading
Il mito di Callisto, condannata a vagare sotto forma di un'Orsa senza essersi macchiata di alcuna colpa, è la base straziante del racconto di Costanza di questo episodio.Sergio, da parte sua, vi spiegherà come trovare le Orse in cielo e si soffermerà sugli oggetti più interessanti che potreste incontrare in questa ricerca, spiegandovi perché la stella polare non è sempre stata (e non sarà sempre) quella che conosciamo.E il Boote, in tutto questo, cosa c'entra?--- Link utili ---Per offrirci un caffè: https://ko-fi.com/astronomitiInvito alla lettura:https://docs.google.com/document/d/1ixKnj99wT_lGZkwpDoLPdJ0cARgbf2rUUNSb-mON2eE/editSocial & More:https://linktr.ee/astronomiti
Andrea Anastasio si muove con dimestichezza nelle zone di confine tra arte e design. Si è occupato di architettura islamica in India (un paese che ama molto e dove continua a trascorrere molto tempo) e collabora con musei, studi di architettura, case editrici. I suoi progetti sono nei cataloghi di Artemide, Foscarini, Danese, Memphis, oltre ad essere stati esposti in gallerie quali Giustini Stagetti, Antonia Jannone e Luisa Delle Piane.La sua poetica privilegia oggetti di uso quotidiano e materiali comuni, che disseziona e ricompone, riduce in frammenti e ricostruisce, con operazioni che uniscono arte concettuale e artigianato.
Unico satellite naturale della Terra, sin dai tempi più antichi la Luna ha colpito la fantasia degli uomini con il suo mutevole aspetto e la sua luminosità. Le frasi sulla luna celebrano che astro, che sembra danzare nel cielo notturno. Già Talete, filosofo greco vissuto sei secoli prima di Cristo, aveva intuito che il nostro satellite non brillava di luce propria ma rifletteva, come uno specchio, la luce del Sole. La Luna trova notevole rilievo nella mitologia e nel folclore di tutti i popoli antichi, sovente come simbolo di fecondità. Nell’antico Egitto, ad esempio, era Iside, Dea di fertilità che insegnò alle donne egiziane l’agricoltura. Sembra, invece, che nell’antica Grecia la Luna fosse in rapporto con la dea vergine per eccellenza, Artemide. Ma perché talvolta non la vediamo oppure ne vediamo soltanto una parte? La Luna, come la Terra, è illuminata dal Sole soltanto su una metà. Nel suo giro intorno alla Terra, a volte ci rivolge tutta la sua metà illuminata, a volte ce ne mostra solo una parte e a volte non è affatto visibile. In questo fatto risiede l’origine delle fasi lunari, il cui ciclo completo si ripete in un intervallo di tempo denominato “mese sinodico” che dura 29 giorni e mezzo circa. Quando la Luna è tra la Terra e il Sole non risulta visibile e si ha la fase di Luna nuova. Poi, a mano a mano che prosegue il suo cammino nello spazio, il satellite ci svela gradualmente la parte illuminata. Si hanno così la fase di Luna crescente, in cui del satellite è visibile solo uno spicchio detto “falce di Luna“, il primo quarto, il plenilunio (Luna piena), poi il periodo di Luna calante, l’ultimo quarto e infine nuovamente la Luna nuova. Può capitare che la Luna venga a trovarsi esattamente nel cono d’ombra proiettato dalla Terra, che ne oscura il disco, e si ha allora un’eclissi lunare. Impiegando lo stesso tempo sia per ruotare intorno alla Terra che per ruotare intorno al proprio asse, la Luna ci mostra sempre la stessa faccia. Perciò fotografie e cartine – per un lungo periodo – ci hanno illustrato solo una metà del nostro satellite. Poi le sonde spaziali sono riuscite a mostrarci le immagini della faccia nascosta. Infine, si è passati dall’osservazione lontana al contatto diretto, a partire dallo storico sbarco dell’Apollo 11 che portò Neil Armstrong a essere il primo uomo a posare il piede sul suolo lunare, costellato di crateri. Per effetto dell’attrazione lunare, le acque dei mari e degli oceani si innalzano quotidianamente di uno o più metri: è il fenomeno delle maree.
Zeus, padre degli dei ha diverse qualità ma anche diverse chiamiamole “mancanze”, ha molti punti di forza e altrettanti di debolezza.Uno di questi puoi è proprio il fatto di essere fedifrago.Lo fa con allegria, a volte con sotterfugi, alle volte platealmente, come se non potesse avitare di diciamo “cadere in tentazione”!Il dio padre degli dei, sposato, tradisce la moglie: è la divinizzazione di un comportamento umano, che in qualche maniera ratificherebbe la tensione dei mariti a cercare soddisfazione fuori casa: non resiste neanche zeus che è un dio, come potrei riuscirci io?Così come nella vita reale le mogli tradite si infuriano, così Era, moglie sorella del dio, in un modo o nell’altro, riesce a trovare la via per vendicarsi di Zeus o di punire chi ha attratto con la sua bellezza l’occhio del marito.Il racconto di oggi riguarda quattro amori tra i più famosi che Zeus ha avuto.Immagini riguardo il Panopticon di Jeremy Bentham:https://images.app.goo.gl/yajNpas4dmArnCrXAhttps://images.app.goo.gl/hpbAhp64cmrPYxuX7https://images.app.goo.gl/h2Uk6cGYNLTc4wGM8
For today’s podcast, we feature Industrial Designer Leon Fitzpatrick, who we call the designer of the future, a globetrotter, and a gifted visionary. Originally from Australia, he made his way to the States to study at the College for Creative Studies (CCS) in Detroit, Michigan, where his father was the Chair of Transportation Design department. Born to the distinguished designer and educator Bryon Fitzpatrick, Leon carved his own path in the years that followed, working for brands such as Motorola, Nike, XBOX, Microsoft, Dell, Ford, Magic + Might, Artemide, and MNML. We discussed technology, the original Microsoft Razor, and how the iPhone disrupted that industry. In 2014, he co-founded AUXILIARY, an independent industrial design school based in Brisbane, Australia. He came to realize a growing gap between education and the needs of industry. AUXILIARY was created to address this skill deficit by developing rigorous design courses that teach the foundations right through to connecting design students with real clients. The end goal was part school, part design consultancy. Thank you @lebenfitz for being amazing and inspiring so many! Thanks for tuning in, be on the lookout for our next podcast! Send us a DM or email at hello@advdes.org to provide us with your thoughts and comments on our dialogue with designers!
Meleagro fu un giovane valoroso cacciatore allevato da Eneo, re di Calidone e sposo di Altea. Ma in realtà Meleagro, il cui nome vuol dire “colui che ama la caccia” era figlio di Ares, il dio della guerra, e della regina Altea. I due si amarono in segreto follemente in una notte di passione; e proprio per rendere omaggio all’Etolia, terra natale della regina Altea, conosciuta come terra di cacciatori, chiamarono il frutto del loro amore Meleagro. Il giorno in cui Meleagro venne al mondo, la regina Altea fu visitata dalle tre Moire, le dee figlie della notte, che predicevano il destino. Continue reading
Meleagro fu un giovane valoroso cacciatore allevato da Eneo, re di Calidone e sposo di Altea. Ma in realtà Meleagro, il cui nome vuol dire “colui che ama la caccia” era figlio di Ares, il dio della guerra, e della regina Altea. I due si amarono in segreto follemente in una notte di passione; e proprio per rendere omaggio all’Etolia, terra natale della regina Altea, conosciuta come terra di cacciatori, chiamarono il frutto del loro amore Meleagro. Il giorno in cui Meleagro venne al mondo, la regina Altea fu visitata dalle tre Moire, le dee figlie della notte, che predicevano il destino. Continue reading
In questo periodo direi che un po' di allegria ci vuole proprio, voi che dite? E perché non sorridere anche mentre diamo uno sguardo al cielo, cercando magari la Luna? Va bene, per questa puntata leggera di Stelle&TV ho invitato la Luna e poi alcune divinità dell'Olimpo...
Questa puntata riguarda l'amore incondizionato. Mi pare adatto pubblicarlo ora, con la prossimità del 14 febbraio.SPOILER ALERT SPOILER ALERT SPOILER ALERT SPOILER ALERT SPOILER ALERT SPOILER ALERT SPOILER ALERT SPOILER ALERT .-.-.-.-.A seconda delle versioni, è ad Artemide che Apollo riesce a strappare il prezioso dono per Admeto, dopo che Admeto ha "riparato" all'errore compiuto nei confronti della dèa..-.-.-.-.Ti riporto qui sotto le ultime battute dall'Alcesti di Euripide, con la felicità di Admeto che trabocca dalle sue parole.ERCOLE:Admèto, addio. Io di Stènelo al figlio, ad Euristèo parto, a compire la dovuta gesta.Admèto: Con noi rimani! Siedi alla mia mensa!ERCOLE: Al mio ritorno. Adesso ho fretta. Addio.(Parte)Admèto: Vivi felice; e a noi rivolgi il passo al tuo ritorno. E ai cittadini tutti indíco, e ai quattro regni, che per questa prospera sorte, danze istituiscano e canti, e l'are fumino di vittime. Verso piú dolce vita ora moviamo: ché non lo nego: io sono, io son felice!
Atalanta era figlia di Iaso, re dell'Arcadia, e di Climene. Suo padre desiderava per erede un maschio, per questo alla nascita della principessa Atalanta, e come succedeva spesso nell'antichità quando a venire al mondo fosse una femmina, egli la rifiutò, ordinando che la figlia venisse abbandonata sul monte Pelio. La dea Artemide inviò un'orsa, che si prese cura della neonata Atalanta, allattandola e allevandola. Qualche tempo dopo fu trovata da un gruppo di pastori, alcuni dicono che fossero dei cacciatori, che la adottarono. Ella rimase pura e portava con se sempre armi. I centauri Ileo e Reco avevano tentato... [...] Continue reading
Artemide. Nella religione dell'antica Grecia, è la dea della caccia, degli animali selvatici, del tiro con l'arco, della foresta e dei campi coltivati; è anche la dea delle iniziazioni femminili, protettrice della verginità e della pudicizia. Figlia di Zeus e Latona e sorella gemella di Apollo, è una dei dodici Olimpi e la sua origine risale ai tempi più antichi[1]. Fu più tardi identificata come la personificazione della Luna crescente, insieme a Selene (la Luna piena) ed Ecate (la Luna calante). Assieme ad Atena ed Estia, era una dea vergine, armata di arco e frecce d'oro, dimorava nei boschi con i suoi affidabili cani da caccia e con uno stuolo di ninfe. Continue reading
La vita del musico poeta Anfione sarebbe potuta trascorrere tranquilla se la moglie Niobe non avesse commesso l’imprudenza grave di offendere la dea Leto, che aveva dato a Zeus due figli potenti e vendicativi: Apollo e Artemide. Ma Niobe, orgogliosa di aver partorito ben quattordici figli, sette maschi e sette femmine, un giorno, malauguratamente osò confrontarsi con la dea: — Se a Leto, che ha partorito solo due figli, sono riconosciuti tutti gli onori di una dea, che cosa dovrei aspettarmi io, che sono madre di ben quattordici figli? Offesa dal paragone, Leto chiese ai figli di vendicarla: — Apollo, uccidi i figli maschi di Niobe, mentre tu, Artemide, uccidi le femmine! [...] Continue reading
Tra tutte le divinità greco romane, Diana è quella che mi inquieta di più: il suo carattere ombroso e vendicativo, fa tremare i polsi.È la Dea della caccia: ama stare nascosta e come ogni bravo cacciatore odia essere disturbata. In più, quando ha puntato una preda, quella è sua e nessuno si deve mettere in mezzo. Carattere focoso, Artemide è presta alla vendetta, se ritiene di essere stata offesa...Ti propongo in questo video due miti di una sconvolgente durezza: quello di Atteone e quello di Orione: due cacciatori che hanno avuto la sfortuna di incontrarla sulla loro strada...
Dolce e vellutato o forte e travolgente? Così può essere Eracle! In questo terzo episodio vediamo come Eracle riesce a risolvere delle situazioni ora con astuzia ora con la forza, ma sempre e soprattutto con l'ingegno che si agita sotto i suoi muscoli guizzanti! La Cerva di Cerinea, sacra ad Artemide, è impossibile da catturare... Non ce l'ha fatta neppure la Dea della Caccia! Questa avventura, che richiederà un anno intero di inseguimenti, porterà Eracle ai bordi del mondo! Il cinghiale di Erimanto, un terribile gigantesco flagello delle terre da cui prende il nome, ha una scorza dura e denti aguzzi, è veloce e guizzante: la sua cattura non può essere effettuata in modi conosciuti ai cacciatori, abituati a nascondersi e ad aspettare: Eracle agirà proprio in modo contrario alle aspettative e ai consigli della prudenza! La puzza di letame che si alza e si diffonde dai territori del ricchissimo Augia, ammorbano il Peloponneso. I campi e le stalle di Augia, infatti, sono ricoperti dal letame dei suoi armenti. Nessuno riesce a resistere al fetore e ce la fa ad andare a pulire le stalle. Le mandrie nei campi sono sorvegliate da dei tori argentei, per cui anche lì niente pulizia... Questa fatica che Euristeo commina ad Eracle è meschina: il re di Micene gode al solo pensiero di vedere Eracle sozzo di quel puzzolente sterco... Ma Eracle non si sporcherà nemmeno un mignolo e riuscirà a pulire tutto, le stalle di Augia e i suoi campi, in un solo giorno! Al termine dell'episodio troverai alcune considerazioni sul vero significato di queste fatiche. La cultura orale, di cui questa epopea fa parte, prevede che ogni storia porti un insegnamento quando non una morale. In più questi racconti ci aiutano a capire meglio il mondo dell'antichità, con i suoi usi e costumi, abitudini e conoscenze: fai conto che possiamo dire con certezza che anticamente non si conosceva il potere fertilizzante del letame... Basta chiacchiere! Ti lascio al podcast! Buon ascolto!
Odisseo e i suoi uomini erano giunti nell’isola di Sicilia: il regno delle ninfe, e dei ciclopi. Le Ninfe erano dolci immortali fanciulle, protettrici dei boschi, delle acque e della natura. La dea loro protettrice era Artemide, la regina della caccia e dei boschi. La natura delle Ninfe era la riservatezza, e nello stupore osservavano un grande silenzio. I Ciclopi erano l’opposto. Erano giganti. Irascibili e terribili giganti: bruti, rozzi, spietati e primitivi. Di quattro di loro si sapeva il nome: - Bronte – Sterope – Arge e… Polifemo che era il più grande, e il più mostruoso. I ciclopi avevano un unico occhio in mezzo alla fronte dominato e sovrastato da un folto e irsuto sopracciglio. Tutti vivevano di allevamento di percore, e non amavano stare in comunità, tranne che con la stretta famiglia. Continue reading
Questo è il secondo appuntamento di Parola Progetto live dal Cinema del Carbone di Mantova, all'interno di 3x3xDESIGN, con Massimo Giacon. Massimo è un grandissimo fumettista, ma è anche designer, musicista e insegnante. Facendo una parzialissima selezione dei suoi lavori, è stato “fabbricatore di immagini” per Linus, Frigidaire, Sole 24 Ore, la Repubblica, designer per Alessi, Artemide, Swatch, Memphis, autore di graphic novel con Daniele Luttazzi e Tiziano Scarpa. Tra i mille motivi che avremmo avuto per invitarlo, abbiamo scelto il suo ultimo libro “Ed è subito serial”, nel quale racconta a modo suo le serie televisive da cui è attratto, forse anche ossessionato.
Ein grosser Name in der Licht-Branche: Artemide. Welches Produkt davon in vielen Büros steht und was Artemide mit unserer Bahnhofstrassenbeleuchtung zu tun hat, erklärt unser Innenarchitekt.
Andrea Anastasio Nasce a Roma ma vive tra Napoli e Mumbai dove approfondisce studi di filosofie orientali. Realizza numerosi progetti e collaborazioni come designer (Artemide, Danese, Foscarini, Memphis). I suoi lavori artistici sono stati esposti in numerosi musei, gallerie ed eventi internazionali che si concentrano sul design. Born In Rome, he spends his time between Naples and Mumbai studying Eastern philosophies. Many of his projects and collaborations are design (for Artemide, Danese, Foscarini, Memphis). His art has been displayed in a variety of museums, galleries, and international events that focus on design.
Efesto il dio del fuoco, il fabbro delle opere di ingegno. Colui che forgiava armi nella sua grande officina dentro il vulcano Etna. Era così forte che per assistenti aveva i Ciclopi, giganti forzuti con un solo occhio, e per schiavi progettò e costruì un’armata di automi d’acciaio, una specie di robot. Efesto, grande architetto degli dei, figlio di Zeus e di Era. Fu lui a costruire le armi per Achille, fu lui a forgiare l’arco e le frecce per Apollo e Artemide, fu lui a costruire l’elmo e i sandali alati di Ermes, e fece pure, tra le tante opere, l’arco e le frecce di Heros. Lui, Efesto,plasmò nel fuoco dei suoi forni la bella Pandora, e altre opere che passeranno alla storia degli dei. Ma Efesto era un dio dall’aspetto orribile: basso, tozzo, capelli rossi e untuosi, naso enorme adunco, sguardo truce, e, in particolare, con una sola gamba. Per questo lassù, nell’Olimpo, lo chiamavano “il dio storpio”. Infine era silenzioso e irascibile: un tipaccio dunque. Sì, bisogna dirlo, nonostante tutta la perfezione degli immortali, la dea Era, la grande regina, e Zeus, il signore re assoluto, forgiarono un figlio venuto male. Continue reading
Eva vende 8 pneumatici (2 inverno/2 estate): 4 NOKIAN e 4 Michelin Energy 185/55 R15 usati al 50% con 8 cerchi (4 in acciaio e 4 in lega) 350 euro tutto compreso zona DeAngeli 339 5061918 - Cerco una piccola , media TV con decoder incorporato anche se vecchiotta non importa purché funzionante in regalo Tel. 3387061067 - Regalo a chi se lo viene a prendere lettino x bimbi, con sbarre, in legno. piuttosto datato ma funzionante x un piccolino/a. Ritiro a Orsenigo(Como)Roberto E gia che ci sono cerco anche un compressore, di piccole/medie dimensioni, in regalo o a prezzo modico Roberto 339 419 6132 - Mirta (65)cerca compagno va bene anche usato ;-)ascoltatrice, abbonata e separata recentemente. Vive in campagna e fa l'agronoma e vuole condividere. 331 6772612 - Vendo lavapiatti Bosch del 2015 in ottime condizioni € 100 inoltre offro piccoli elettrodomestici . Tel 3403620471 - Vendo letto a castello Ikea, nero, con materasso a 150 euro, da ritirare a Peschiera Borromeo (S. Bovio) Donata 328 6952847 - Ciao, sono il pianista sul tram. Ricordo ancora la passeggiata da Cairoli a piazza Fontana con Ira. Mi si è sfondato lo zaino, quindi ne chiederei uno in cambio di una lezione di musica. Lorenzo +393476338631 - Vendo gasatore sodatream color amaranto bellissimo con bottiglia! Pagato 90vendo a 35! Grazie mille! Ali +393492842197 - Vendo piccoli lavoretti fatti a mano a maglia o a uncinetto per piccoli ma unici regali per Natale. Firmato Angelina. (Riferimento. Telefono delia.377.2361864) - Ciao, sto cercando un fasciatoio di quelli da posa sopra bidet. Qualcuno ne ha uno in buono stato e a prezzo ragionevole? Grazie. Davide. Lascio numeri cell. 3929925673 / 3384708858 - vendo EARLEX SPRAY STATION, pistola a spruzzo per verniciare grosse superfici con compressore incluso - Marco 3475451942 - Vendo lampada da tavolo ONFALE di Artemide (guardare su sito) modello piccolo, 26 cm altezza x 10 cm diametro della base, design anni 70, corpo e diffusore in vetro soffiato opalino. 220€. Milano Zona Pagano (Livia) - Ciao! Cerco un televisore, in regalo per richiedere asilo. Serve per imparare l'italiano!! Zona Monza. Paola Arpago 3311366833 - Ciao sono ancora Fabrizio, venerdì il numero era sbagliato! Sono un educatore di sostegno con più di 10 anni di esperienza, offro aiuto allo studio per elementari e medie, Milano zona est. Fabrizio 3471527207 - Cerco insegnante (con competenze di insegnante di sostegno)per ripetizioni di materie scientifiche per studente 1° superiore di Informatica. Zona Isola Milano 344 3853584 Mauro - Vittorio vende 40 vinili 33 g Led Zeppelin, Rolling Stones, Beatles. Prezzo forfait via Pastrengo Milano 345 4684041 - Markus vende un pedale per chitarra o basso DD20 Boss, multifunzione, nuovo. 130 euro 349 5262219 - Mi offro come baby sitter con esperienza grazie mille Anita 3405364958 - Regalo collezione "Airone" dal n.1 - Maria 333 2815038 - Luca vendo bici corsa Trek, Sram taglia 54 carbonio, 7 kg, 1200 euro trattabili. 342 9911872 (seconda parte)
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sostieni Parole di Storie con una libera donazione adattamento e messa in voce di Gaetano Marino con il sostegno del Festival della Scienza di Cagliari Continue reading
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Artemide, era la divinità della caccia, figlia di Zeus e gemella del dio Apollo. Ella aveva scelto di vivere nei boschi sacri, con i suoi animali e le sue ninfe devote. La purezza e la castità erano il loro giuramento, mai si sarebbero innamorate di un uomo. Ma una notte accadde qualcosa. Mentre la dea Artemide sorvolava i boschi con il suo carro di luna, vide da lontano il cacciatore Orione. Un uomo forte e abile. Il guaio fu che la dea vide il sorriso di quell’uomo, e d’improvviso sentì il proprio cuore battere forte forte. Continue reading
Pioneers of Industrial Culture by Premsela, Dutch Platform for Design and Fashion
Premsela is honoured to to open the series Pioneers of Industrial Culture with a man to whom design connoisseurs will need little introduction: the cultural innovator, political activist, artist, architect and designer Michele De Lucchi. In June 2010, the critic Gert Staal interviewed De Lucchi on stage about his ideas, products and way of working, both for clients and for his personal studio, Produzione Privata. There, he works with traditional craftspeople, creating furniture born of experiment. He has designed museums, factory buildings, bridges and private housing. His product designs, which include the Tolomeo lamp for Artemide, can be found in many houses and offices.