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Il popolo romeno torna alle urne il 4 maggio. Il voto si svolge in un clima altamente polarizzato e sotto lo sguardo attento dell'Unione europea e della NATO, tra i timori per il successo dell’estrema destra e un rinnovato dibattito sull’autonomia strategica dell’Unione. Ne parliamo con Mihaela Iordache, giornalista italo-romena, collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.Donald Trump e Volodymyr Zelensky hanno firmato l'accordo sullo sfruttamento dei minerali nel sottosuolo ucraino. Ne parliamo con Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche e responsabile del programma "Attori globali" dell'Istituto Affari Internazionali.
Dopo il crollo della tettoia della stazione di Novi Sad che ha provocato 14 morti, una serie di proteste si sono accese a Novi Sad e nel resto della Serbia. Il malcontento e la paralisi del Paese hanno indotto il primo ministro Milos Vucevic alle dimissioni. Ne parliamo con Massimo Moratti, corrispondente da Belgrado di Osservatorio Balcani e Caucaso.
Il parlamento della Georgia ha approvato in terza e ultima lettura la contestatissima legge sugli "agenti stranieri". Il provvedimento andrà ora incontro a un probabile veto da parte del presidente georgiano Salome Zourabichvili (nella foto). Ne parliamo con Marilisa Lorusso, corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso dalla Georgia.
As our planet grapples with the devastating effects of climate change, the indispensable role of environmental journalism becomes increasingly apparent. Yet, the right to cover environmental issues remains under siege, not least in Italy: In the last months of 2023, articles dedicated to the climate crisis in the main Italian newspapers decreased compared to the previous months. At the same time, advertisements from polluting companies reached record levels, increasing the print media's dependency on them at a moment of historical low sales. Meanwhile, in the evening TV news, “influenced by the Meloni government's impact on Rai” according to Greenpeace Italy, space for those opposing the ecological transition has doubled. How can journalists inform the public effectively when the fossil fuel industry has a growing influence on the media platforms? On Earth Day, we confront this question head-on. Guests: Barbara Trionfi, former Executive Director at IPI and current Fellow, is the author of the report Climate and Environmental journalism under fire. Marta Frigerio is the Editor-in-Chief of RADAR Magazine, a media focusing on environmental issues that is a part of Greenpeace Italy's new initiative Free Press for Climate. Producer and Host: Beatrice Chioccioli, Europe Advocacy Officer at the International Press Institute (IPI) Editor: Javier Luque, Head of Digital Communications at IPI Other episodes in this series: Media Freedom in Focus: Untangling media capture in Greece Navigating Hungary's Sovereignty Protection Act – Media Freedom In Focus Related links: New IPI report reveals safety crisis faced by climate and environmental journalists Voices for Climate - The first network of voices against greenwashing Environmental journalism: pursuing quality coverage of a global crisis This podcast series is part of the Media Freedom in Focus project, sponsored by Media Freedom Rapid Response(MFRR), which tracks, monitors and responds to violations of press and media freedom in EU Member States and Candidate Countries. The MFRR is organized by a consortium led by the European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF) including ARTICLE 19 Europe, the European Federation of Journalists (EFJ), Free Press Unlimited (FPU), the International Press Institute (IPI) and Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa (OBCT).
L'Italia realizzerà in Albania due centri per la gestione dei migranti che potranno gestire un flusso annuale di 36mila persone. Lo ha dichiarato oggi la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa con il primo ministro albanese Edi Rama. Ne parliamo con Genthiola Madhi, ricercatrice di Osservatorio Balcani e Caucaso, e con Andrea Spagnolo, professore di Diritto internazionale e umanitario all'Università di Torino.In un'intervista rilasciata all'emittente americana ABC, Benjamin Netanyahu ha prospettato la possibilità che Israele controlli la sicurezza di Gaza per un tempo indefinito dopo il conflitto. Ne parliamo con Nello Del Gatto, nostro collaboratore a Gerusalemme, e con Lorenzo Kamel, professore di Storia Contemporanea all’Università di Torino, autore di "Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia" (Carocci editore).
Da una parte c'è la destra nazionalista e conservatrice di Diritto e Giustizia (PiS), attualmente al potere con il primo ministro Mateusz Morawiecki, e guidata da Jarosław Kaczyński. Dall'altra la destra liberale ed europeista di Piattaforma Civica (PO), con a capo Donald Tusk, primo ministro dal 2007 al 2014 e presidente del Consiglio europeo dal 2014 al 2019. La Polonia alle urne con la sfida che si rinnova: un passo importante per l'Unione europea che osserva attentamente gli sviluppi. Ospite Micol Flammini, inviata a Varsavia de Il Foglio. Nella seconda parte ospite Dimitri Bettoni ricercatore dell'Osservatorio Balcani e Caucaso, con lui parliamo di libertà di stampa. In collaborazione con Euranet Plus
Dopo un conflitto con l'Armenia andato avanti a più riprese dalla caduta dell'Urss in poi, nei giorni scorsi giorni l'Azerbagian ha lanciato un'iniziativa militare per mettere fine all'indipendenza de facto del Nagorno Karabach. Il 16 settembre Jann Wenner, il cofondatore della rivista Rolling Stone, è stato estromesso dal consiglio di amministrazione della Rock and Roll Hall of Fame Foundation in seguito ad alcune dichiarazioni razziste e sessiste.CONGiorgio Comai, ricercatore ad Osservatorio Balcani e Caucaso TranseuropaDaniele Cassandro, editor di cultura di Internazionale LINKVideo Nagorno Karabach https://www.youtube.com/watch?v=jkqLqBsLkmg Video rock: https://www.youtube.com/watch?v=8NDuXc8CiOoSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni, con Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
1- L' Europa sta affrontando una grave crisi sanitaria pubblica Secondo un'indagine del Guardian il 98% della popolazione respira aria tossica da PM2,5. 2- Nagorno Kharabak. I separatisti armeni depongono le armi dopo il blitz militare dell'esercito dell' Azerbiagian. Intervista a Marilisa Lorusso dell' Osservatorio Balcani e Caucaso. 3- Ucraina – Sud global un dialogo fra sordi La conferma arriva dall'assemblea generale dell'Onu. ( Emanuele Valenti) 4- Stati uniti. Rischio di un nuovo shutdown ma questa volta potrebbe essere provocato da una grave spaccatura dentro il partito repubblicano. ( Roberto Festa) 5-Essere Giornalista in Egitto. Intervista di Martina Stefanoni all'attivista Lina Attallah, direttrice della rivista Mada Masr. Oggi la seconda parte. 6-Israele. Domani nuova udienza per la scarcerazione di Khaled El Qaisi. Dal 31 agosto scorso il ricercatore italo - palestinese si trova in un carcere israeliano senza alcuna spiegazione. ( Riccardo Noury) 6- Romanzo a fumetti. Donna, vita, libertà il graphic novel a cura di Marjane Satrapi. ( Luisa Nannipieri ) 7- Porgetti sostenibili. Acque nere per il condizionamento dell'università di Denver. ( Fabio Fimiani)
Dopo la denuncia di possibile golpe della Presidente della Moldova Maia Sandu, il piccolo stato sempre più vicino all'Occidente ha decretato la chiusura dello spazio aereo. Ne abbiamo parlato con Francesco Brusa, analista di Osservatorio Balcani e Caucaso, e Valeriu Pasa, direttore del think-tank moldavo Watchdog MD Community. La nuova riunione dei ministri degli Esteri a Bruxelles e la nuova offensiva russa. Il commento con Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation.
Domenica 30 ottobre in Brasile si svolgerà il ballottaggio presidenziale fra Luiz Inácio da Silva detto Lula, candidato di sinistra e vincitore del primo turno, e Jair Bolsonaro, presidente in carica, populista di destra. Ne abbiamo parlato con Federico Larsen, giornalista freelance a São Paulo. La Croazia si appresta a diventare un centro regionale di fornitura del gas grazie al rigassificatore inaugurato nel 2021 sull'isola di Krk. Abbiamo parlato del ruolo strategico della Croazia conGiovanni Vale, corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso a Zagabria.
Matteo Zola"Interno Pankisi"Nel Caucaso, dietro la trincea del fondamentalismo islamicoInfinito Edizionihttps://www.infinitoedizioni.it/“Qui niente, non interessiamo a nessuno. Però adesso hanno deciso che la valle si deve sviluppare, vogliono impiantare una centrale idroelettrica. Dicono che è per noi, ma mica è vero. Le ditte son tutte della capitale, il lavoro è per i georgiani, non per noialtri. La valle sarà sfigurata, i turisti non verranno più”.“Perché, adesso ci vengono?”.“Qualcheduno ci viene. Per le montagne, per vederci come viviamo. Non è il massimo, ma è un inizio”.“E non han paura delle barbe? Si legge di tutto da noi”.“Certo che ce l'hanno, ma chi viene qui, viene per l'avventura”.“O per fare un safari tra i poveracci”.“Però almeno vedono che non siamo bestie”.“Vi fanno le foto, e voi in posa con l'abito buono a suonare la dombra. Con la centrale magari ci sarebbe lavoro, qualcosa potrebbe cambiare”.“Per ora è cambiato solo che la polizia ci bastona. Vai a vedere tu stesso, oggi c'è una protesta di quelli che gli vogliono togliere le case e le terre”.Nel Caucaso, dietro la trincea del fondamentalismo islamico ila storia di un uomo, mosso dal desiderio di appartenere a un luogo di cui ormai è straniero, torna nella valle in cui è cresciuto, tra le montagne del Caucaso. Lì ritrova il suo popolo, una minoranza musulmana di origine cecena scossa da tensioni religiose e sociali, e inevitabilmente la sua mente va al passato di quando era ragazzo, un passato in cui la storia personale e quella collettiva si incrociano: le guerre cecene, la diffusione del salafismo, la lenta scomparsa di una comunità e di una cultura.Matteo Zola (Casale Monferrato, 1981), giornalista professionista e professore di Lettere, nel 2010 ha fondato East Journal, quotidiano online di attualità, cultura e società dell'Europa centro-orientale, di cui è direttore responsabile. Già redattore di Narcomafie, collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. Ha scritto per numerose riviste e giornali occupandosi di politica internazionale e conflitti etnici. È autore di Congo, maschere per una guerra e curatore di Revolyutsiya. La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In the last few months, one name has become synonymous with the illegal surveillance of journalists around the world: Pegasus. In the first episode in a new podcast series, the Media Freedom Rapid Response (MFRR) explores the use of this spyware technology and how it is posing fresh concerns for journalists' safety and source confidentiality. Jamie Wiseman, the Europe Advocacy Officer at the International Press Institute (IPI), spoke with Stephanie Kirchgaessner, the Guardian's lead reporter on Pegasus, and Dimitri Bettoni, a researcher and project coordinator at the Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa in Italy, which is part of the MFRR. Find more about our work here: https://ipi.media/media-freedom-rapid-response/
Donata Medaglini, Univ. Studi Siena ; Pierpaolo Sileri, sottosegretario Salute ; Francesco Martino, Osservatorio Balcani e Caucaso .
Donata Medaglini, Univ. Studi Siena ; Pierpaolo Sileri, sottosegretario Salute ; Francesco Martino, Osservatorio Balcani e Caucaso .
L'Ucraina ha dovuto convivere forzatamente con i fantasmi dell'Holodomor, questo si è riflesso anche nello sport: ben due dei suoi palloni d'oro sono stati degli idoli dell'ex nazionale Sovietica pur essendo di origine ucraina, ciò ha generato un grandissimo dubbio morale... Voce ed idee: Tommaso Favaro e Andrea Tomasoni Grafiche: Flavio Costantini Fonti: Footbola, Magazine Pragma, Osservatorio Balcani e Caucaso transeuropea, “Una Capra e due pagnotte. Racconti della memoria ucraina e dell'Holodomor, il genocidio ordinato da Stalin” di Tamara Senchuk
È caduto un macigno sulla strada dell'allargamento UE ai Balcani Occidentali. Doveva essere la settimana dell'avvio dei negoziati per l'adesione di Albania e Macedonia del Nord, invece il veto della Francia ha bloccato tutto, scatenando critiche a Bruxelles e preoccupazione sul futuro dell'allargamento e sulle ripercussioni per gli altri paesi. Si scontrano interessi nazionali e diverse visioni sul futuro dell'Unione Europea. La riforma interna della UE e l'allargamento sono due fenomeni davvero inconciliabili, come sostiene Macron? L'Unione è ancora un attore credibile nei Balcani occidentali? Ragioniamo su questi temi insieme a Luisa Chiodi, direttrice scientifica di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.Il 13 ottobre si e' votato in Polonia per le elezioni parlamentari, con l'affluenza più alta dalla fine del comunismo (61,1%). Risultati secondo le attese con la netta affermazione di Diritto e Giustizia (PiS) partito nazionalista al governo dal 2015, che ha ottenuto la maggioranza assoluta alla Camera bassa del parlamento, anche se ha perso la maggioranza al Senato. Nel giorno delle elezioni, sul Manifesto è stato pubblicato un articolo di Fabio Turco e Matteo Tacconi, sul revisionismo culturale imposto da Diritto e Giustizia che negli ultimi 4 anni ha colpito i grandi musei dedicati alla storia del Paese. Ne abbiamo parlato con uno degli autori dell'articolo, Fabio Turco, uno dei fondatori di Centrum Report, un sito e un progetto giornalistico di qualità che vi invitiamo a seguire.#balcani #polonia #europa
L'attribuzione del premio Nobel per la letteratura 2019 a Peter Handke ha destato qualche perplessità e molte polemiche, in particolare in alcuni Paesi dell'ex-Jugoslavia. Handke, infatti, è noto per le sue dichiarazioni su Slobodan Milošević, accusato di crimini contro l'umanità per operazioni di pulizia etnica in Croazia, Bosnia ed Erzegovina e Kosovo. La questione è però forse più ampia. La scelta di premiare Handke può essere figlia di un tempo in cui riemerge un certo revisionismo storico.Ne parla Alfredo Sasso, co-conduttore di Kiosk, e ricercatore e collaboratore di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
L'attribuzione del premio Nobel per la letteratura 2019 a Peter Handke ha destato qualche perplessità e molte polemiche, in particolare in alcuni Paesi dell'ex-Jugoslavia. Handke, infatti, è noto per le sue dichiarazioni su Slobodan Milošević, accusato di crimini contro l'umanità per operazioni di pulizia etnica in Croazia, Bosnia ed Erzegovina e Kosovo. La questione è però forse più ampia. La scelta di premiare Handke può essere figlia di un tempo in cui riemerge un certo revisionismo storico.Ne parla Alfredo Sasso, co-conduttore di Kiosk, e ricercatore e collaboratore di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
Mancano meno di due settimane alle elezioni europee, un appuntamento molto atteso ma, forse mai prima d'ora, anche molto temuto.Perché?I motivi sono molti e in gran parte vanno ricondotti a una dimensione: quella del rischio. Il rischio della fine del patto tra Popolari e Socialdemocratici, per esempio, quello del boom dei movimenti euroscettici, ma anche la fine della - chiamiamola così - credibilità del voto.Tra le elezioni del 2014 e quelle del 2019 c'è stato un massiccio terremoto, cominciato con il referendum sulla Brexit e proseguito con l'elezione di Donald Trump negli Stati Uniti, confermato poi dalla vicenda di Facebook e Cambridge Analytica e dal cosiddetto Russiagate.Insieme a Giorgio Comai, ricercatore presso Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, riflettiamo sulle vulnerabilità del sistema Europa.Di questo tema di occupa anche un workshop dal titolo “Le elezioni ai tempi dei social media. Elezioni europee, disinformazione, micro-targeting: che fare?”, organizzato dal centro studi e testata online OBC Transeuropa - unità operativa del Centro per la Cooperazione Internazionale - in collaborazione con CILD - Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili, e che si svolge a Romam in Corso Vittorio Emanuele II, 349 (presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana), ore 14.00 alle ore 18.00. https://www.balcanicaucaso.org/Appuntamenti/Le-elezioni-ai-tempi-dei-social-media
Mancano meno di due settimane alle elezioni europee, un appuntamento molto atteso ma, forse mai prima d'ora, anche molto temuto.Perché?I motivi sono molti e in gran parte vanno ricondotti a una dimensione: quella del rischio. Il rischio della fine del patto tra Popolari e Socialdemocratici, per esempio, quello del boom dei movimenti euroscettici, ma anche la fine della - chiamiamola così - credibilità del voto.Tra le elezioni del 2014 e quelle del 2019 c'è stato un massiccio terremoto, cominciato con il referendum sulla Brexit e proseguito con l'elezione di Donald Trump negli Stati Uniti, confermato poi dalla vicenda di Facebook e Cambridge Analytica e dal cosiddetto Russiagate.Insieme a Giorgio Comai, ricercatore presso Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, riflettiamo sulle vulnerabilità del sistema Europa.Di questo tema di occupa anche un workshop dal titolo “Le elezioni ai tempi dei social media. Elezioni europee, disinformazione, micro-targeting: che fare?”, organizzato dal centro studi e testata online OBC Transeuropa - unità operativa del Centro per la Cooperazione Internazionale - in collaborazione con CILD - Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili, e che si svolge a Romam in Corso Vittorio Emanuele II, 349 (presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana), ore 14.00 alle ore 18.00. https://www.balcanicaucaso.org/Appuntamenti/Le-elezioni-ai-tempi-dei-social-media
Una puntata quella di oggi, che lega storia e presente. Una memoria fondamentale non solo per l'identità dell'Europa, ma anche per abbattere luoghi comuni e narrazioni stereotipe, che è l'obiettivo che ci siamo posti noi di Kiosk nel cercare di raccontarvi i paesi che trattiamo.Nei territori della ex Jugoslavia si continua a morire a causa della guerra. La ragione è l'uranio impoverito. A 24 anni dai bombardamenti sulla Bosnia Erzegovina e 20 anni da quelli su Serbia e Kosovo, questo problema rimane aperto. Ma non è una questione che investe solo le popolazioni locali. Di recente, ci sono state infatti ancora due vittime tra i militari italiani che hanno partecipato a missioni nei Balcani e sono esposti all'uranio impoverito. Secondo l'Osservatorio Militare, ad oggi sono 366 i morti tra i militari italiani e 7.500 i malati. Per raccontare di questo tema poco noto, abbiamo intervistato Nicole Corritore di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.Un secolo fa la Baviera, anche se solo per alcuni mesi, è al centro di un'esperienza rivoluzionaria ispirata dall'Ottobre russo. Si tratta della Repubblica dei Consigli di Monaco, che a cavallo fra 1918 e '19 rovescia la monarchia e crea un governo rivoluzionario che finirà nel sangue con l'intervento dei Freikorps, un'organizzazione paramilitare inviata da Berlino. Uno dei protagonisti di questa esperienza fu Gustav Landauer. Ebreo, pacifista, anarchico, è una figura poliedrica di filosofo, mistico, attivista, giornalista e rivoluzionario. Muore proprio cent'anni fa, di una morte consapevole, credendo fino all'ultimo momento in quest'esperienza rivoluzionaria. Per conoscere questa figura poco nota in Italia, abbiamo intervistato Libera Pisano, che ha appena curato un volume per Castelvecchi su Landauer.Pochi giorni fa sono ricorsi i 15 anni da una tappa importante dell'integrazione europea. L'entrata nell'Ue dei paesi del gruppo di Visegrad, ovvero Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia. Una tappa fondamentale, se si pensa all'importanza storica di questi territori, spesso liquidati, in modo assai sbrigativo, come forieri di governi autoritari e populisti. In realtà, dalla fine del comunismo nell'Europa centro-orientale, moltissimo è cambiato in questi paesi, in una modernizzazione, non priva di contraddizioni, certo, ma che ci parla di luoghi assai più vicini a noi di quanto spesso si pensi. Per riflettere su questo passaggio storico abbiamo intervistato Matteo Tacconi, giornalista che ha viaggiato e studiato questi paesi in tutto questo periodo di grandi cambiamenti.PLAYLIST• System of a Down - Holy Mountains• Wolf Biermann - Der Hugenottenfriedhof• Jacek Kaczmarski - Mury• Hichkas ft. Roya Arab & Dariush - Muye Parishun
Giovedì 11 e venerdì 12 aprile si è tenuto a Dubrovnik il vertice del 16+1 tra i Paesi dell'Europa centro-orientale e la Cina, con la partecipazione del premier Li Keqiang.Al di là delle dichiarazioni ufficiali, che potrebbero essere prese e fotocopiate per ogni evento collegato alla Belt and Road Initiative, come viene percepita questa crescente presenza nell'area? Ce ne parla Giovanni Vale, corrispondente da Zagabria di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.PLAYLIST• Rainbow Danger Club - Moon Song• AV Okubo - 長恨歌
Il viaggio ad est di Kiosk continua, con una puntata che ci porterà dalla Slovacchia alla ex Jugoslavia, dall'Albania fino al Nagorno Karabakh. Una puntata che dedichiamo alla memoria dello scrittore Luca Rastello, scomparso nel 2015. Un Giusto del nostro tempo, che andremo a scoprire nell'ultima parte della puntata.Il 6 marzo ricorrerà la Giornata dei Giusti, riconosciuta dal Parlamento europeo e da quello italiano. Figure come Schindler e Perlasca, che si sono opposte ai genocidi, ma anche figure straordinarie come Rastello che hanno lottato in nome dell'umanità, andando contro corrente. Oggi i brani di Kiosk sono tutti legati a lui. I pezzi sono stati scelti da Andrea Rossini, giornalista della RAI, collega e amico di Rastello, in un omaggio musicaleIl 21 febbraio di un anno fa, il reporter slovacco Ján Kuciak, classe 1990, veniva assassinato insieme alla sua fidanzata. Per questo duplice omicidio, la magistratura slovacca ha arrestato tre uomini e una donna, attualmente detenuti. Diverse organizzazioni di giornalismo investigativo, insieme all'Investigative Center of Ján Kuciak e al centro di giornalismo investigativo IRPI, che con Kuciak avevano lavorato a un'inchiesta sulle infiltrazioni della Ndrangheta in Slovacchia, hanno continuato a indagare su questa storia. Fra questi, anche Lorenzo Bagnoli, che abbiamo intervistato. Nella guerra per la verità in Bosnia Erzegovina, quella che si combatte con altri mezzi a ventitré anni dalla fine del conflitto armato, sta per iniziare una nuova battaglia. Il 7 febbraio, La Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba della Bosnia ed Erzegovina, ha ufficialmente nominato i membri di due commissioni internazionali, una dedicata alle sofferenze di tutti i popoli nell'area di Srebrenica nel 1992-95, e l'altra sulle sofferenze della popolazione serba di Sarajevo nel 1991-95. Un revisionismo, denunciato da più parti, che pare essere supportato a livello internazionale da frange importanti dell'estrema destra. A questo tema il nostro Alfredo Sasso ha dedicato di recente un articolo sul sito Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa. Ce ne ha parlatoNon un solo ebreo, si ritiene, fu consegnato al nazismo in Albania, in un esempio straordinario di abnegazione e coraggio che ha avuto pochi corrispettivi in Europa. Il giornalista Matteo Tacconi, che abbiamo intervistato, ci ha raccontato una vicenda straordinaria e poco conosciuta, da lui ricostruita con un lavoro sul campo. Un racconto che affonda le sue radici in una nazione multireligiosa e dove il dialogo e la cooperazione fra le diverse fedi ha una tradizione antica e, ancora oggi, assai viva.Scrittore e giornalista, cooperante e intellettuale, la figura di Luca Rastello, scomparso nel 2015, è un riferimento imprescindibile per la nostra redazione. Una figura di altissimo profilo morale, scrittore fra i migliori degli ultimi decenni, ma anche un pensatore provocatorio e tagliente, chirurgico nell'indagare le contraddizioni del nostro tempo. Per conoscerlo meglio, abbiamo intervistato Andrea Rossini, suo collega e amico, che ci ha fornito un commosso ricordo di questo intellettuale straordinario.PLAYLIST• Bob Dylan - One More Cup of Coffee | https://www.youtube.com/watch?v=CB1Yq4zVC70• John Coltrane - Summertime | https://www.youtube.com/watch?v=NEftw9o1joo• Dino Merlin - Godinama | https://www.youtube.com/watch?v=OBUhFP-s9xU• Mostar Sevdah Reunion - Emina | https://www.youtube.com/watch?v=xo5yhnrum9A• Bijelo Dugme - Lipe Cvatu | https://www.youtube.com/watch?v=fYhaNlG4Fg8
I negoziati per l'ingresso nell'Unione Europea di Albania e Repubblica di Macedonia del Nord partiranno nel giugno del 2019. Questo l’accordo di compromesso annunciato dalla presidenza di turno bulgara dell’Ue per dare «una chiara prospettiva europea» a Tirana e Skopje.Nicola Pedrazzi, ricercatore di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, è stato corrispondente da Tirana ed è autore del libro “L’Italia che sognava Enver- Partigiani, comunisti, marxisti-leninisti: gli amici italiani dell’Albania Popolare”. In questa intervista si ragione sulle possibili cause e conseguenze di questa decisione.
I negoziati per l'ingresso nell'Unione Europea di Albania e Repubblica di Macedonia del Nord partiranno nel giugno del 2019. Questo l’accordo di compromesso annunciato dalla presidenza di turno bulgara dell’Ue per dare «una chiara prospettiva europea» a Tirana e Skopje.Nicola Pedrazzi, ricercatore di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, è stato corrispondente da Tirana ed è autore del libro “L’Italia che sognava Enver- Partigiani, comunisti, marxisti-leninisti: gli amici italiani dell’Albania Popolare”. In questa intervista si ragione sulle possibili cause e conseguenze di questa decisione.
«La Cina ha (ri)scoperto il sud-est Europa». Questa affermazione contiene in sé due dimensioni: da un lato, infatti, non è la prima volta che Pechino si affaccia sui Balcani, ma la portata dei suoi investimenti negli ultimi anni è cresciuta, portando con sé opportunità ma anche dubbi.Lungo la "Nuova via della seta" si sviluppano oggi strategie che domani ridefiniranno gli equilibri dell'economia mondiale. Ma qual è lo stato degli investimenti cinesi nel sudest europeo? Ne abbiamo parlato con Francesco Martino, giornalista dell'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, in collegamento da Sofia, Bulgaria.
«La Cina ha (ri)scoperto il sud-est Europa». Questa affermazione contiene in sé due dimensioni: da un lato, infatti, non è la prima volta che Pechino si affaccia sui Balcani, ma la portata dei suoi investimenti negli ultimi anni è cresciuta, portando con sé opportunità ma anche dubbi.Lungo la "Nuova via della seta" si sviluppano oggi strategie che domani ridefiniranno gli equilibri dell'economia mondiale. Ma qual è lo stato degli investimenti cinesi nel sudest europeo? Ne abbiamo parlato con Francesco Martino, giornalista dell'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, in collegamento da Sofia, Bulgaria.
1-L'Europa non può più guardare dall'altra parte. A Bruxelles decine di migliaia di catalani per la libertà dei prigionieri politici. Tra due settimane le elezioni (Joan Rabaseda, sindaco di Arenys De Munt, in Catalogna).2-Proteste nei territori palestinesi dopo il discorso di Trump su Gerusalemme. Ci sono dei feriti. Hamas chiama a una nuova intifada (Luisa Nannipieri).3-Prove di dialogo fra Grecia e Turchia. Erdogan in visita ad Atene. Un presidente turco non visitava il paese vicino da 65 anni. Clima molto teso (Dimitri Bettoni, Osservatorio Balcani e Caucaso)...4-Il futuro della zona euro. La commissione UE ha presentato la sua proposta questa settimana. Sarà la base per il dibattito dei prossimi mesi...La Germania conterà ancora di più (Maria Maggiore).5-Sgomberi e demolizioni alla periferia di Pechino. Le grandi città cinesi si allargano e respingono i migranti rurali, la forza lavoro del boom economico...La classe media non gradisce (Gabriele Battaglia). 6-World music. Abatwa, del produttore americano Ian Brennan (Marcello Lorrai)
1-L'Europa non può più guardare dall'altra parte. A Bruxelles decine di migliaia di catalani per la libertà dei prigionieri politici. Tra due settimane le elezioni (Joan Rabaseda, sindaco di Arenys De Munt, in Catalogna).2-Proteste nei territori palestinesi dopo il discorso di Trump su Gerusalemme. Ci sono dei feriti. Hamas chiama a una nuova intifada (Luisa Nannipieri).3-Prove di dialogo fra Grecia e Turchia. Erdogan in visita ad Atene. Un presidente turco non visitava il paese vicino da 65 anni. Clima molto teso (Dimitri Bettoni, Osservatorio Balcani e Caucaso)...4-Il futuro della zona euro. La commissione UE ha presentato la sua proposta questa settimana. Sarà la base per il dibattito dei prossimi mesi...La Germania conterà ancora di più (Maria Maggiore).5-Sgomberi e demolizioni alla periferia di Pechino. Le grandi città cinesi si allargano e respingono i migranti rurali, la forza lavoro del boom economico...La classe media non gradisce (Gabriele Battaglia). 6-World music. Abatwa, del produttore americano Ian Brennan (Marcello Lorrai)
1-L'Europa non può più guardare dall'altra parte. A Bruxelles decine di migliaia di catalani per la libertà dei prigionieri politici. Tra due settimane le elezioni (Joan Rabaseda, sindaco di Arenys De Munt, in Catalogna).2-Proteste nei territori palestinesi dopo il discorso di Trump su Gerusalemme. Ci sono dei feriti. Hamas chiama a una nuova intifada (Luisa Nannipieri).3-Prove di dialogo fra Grecia e Turchia. Erdogan in visita ad Atene. Un presidente turco non visitava il paese vicino da 65 anni. Clima molto teso (Dimitri Bettoni, Osservatorio Balcani e Caucaso)...4-Il futuro della zona euro. La commissione UE ha presentato la sua proposta questa settimana. Sarà la base per il dibattito dei prossimi mesi...La Germania conterà ancora di più (Maria Maggiore).5-Sgomberi e demolizioni alla periferia di Pechino. Le grandi città cinesi si allargano e respingono i migranti rurali, la forza lavoro del boom economico...La classe media non gradisce (Gabriele Battaglia). 6-World music. Abatwa, del produttore americano Ian Brennan (Marcello Lorrai)
Ratko Mladić, l’ex comandante delle forze serbe in Bosnia durante il conflitto degli anni Novanta, è stato condannato all’ergastolo dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia. Le accuse per cui è stato giudicato colpevole sono genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, tutti riferiti al suo ruolo nella guerra e in particolare nel genocidio di Srebrenica e nell’assedio di Sarajevo. Ne parliamo con Alfredo Sasso, collaboratore di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e della rivista East Journal, secondo cui questo processo «aveva un significato particolare, perché Ratko Mladić da generale dell’esercito serbo-bosniaco si è macchiato di alcuni dei crimini più gravi compiuti nelle guerre degli anni Novanta».Approfondimento suhttp://riforma.it/it/articolo/2017/11/23/mladic-lergastolo-che-chiude-il-cerchio
Ratko Mladić, l’ex comandante delle forze serbe in Bosnia durante il conflitto degli anni Novanta, è stato condannato all’ergastolo dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia. Le accuse per cui è stato giudicato colpevole sono genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, tutti riferiti al suo ruolo nella guerra e in particolare nel genocidio di Srebrenica e nell’assedio di Sarajevo. Ne parliamo con Alfredo Sasso, collaboratore di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e della rivista East Journal, secondo cui questo processo «aveva un significato particolare, perché Ratko Mladić da generale dell’esercito serbo-bosniaco si è macchiato di alcuni dei crimini più gravi compiuti nelle guerre degli anni Novanta».Approfondimento suhttp://riforma.it/it/articolo/2017/11/23/mladic-lergastolo-che-chiude-il-cerchio
Martedì 27 giugno la strage di Srebrenica, che vide il massacro di oltre 8.000 persone tra il 6 e il 25 luglio del 1995, è tornata sui giornali portando con sé una narrazione della Bosnia ed Erzegovina che, ancora oggi, considera il Paese come una realtà irriducibilmente divisa, quasi che la separazione etnica dei suoi cittadini sia incisa nel patrimonio genetico di quell’area dei Balcani occidentali.Eppure, ci sono storie che aiutano a smentire questa lettura e questo approccio “etnico” alla regione. Una di queste arriva dalla cittadina di Jajce, nel cantone della Bosnia centrale, una delle suddivisioni amministrative in cui è divisa la Federazione di Bosnia ed Erzegovina, l’area a maggioranza croato-musulmana del Paese. Proprio grazie a quanto accaduto qui, la scorsa settimana il governo cantonale ha deciso di cancellare il piano, annunciato a giugno 2016, di costruire una nuova scuola secondo la logica dvije škole pod jednim krovom, “due scuole sotto un tetto”, separate quindi su base etnica tra croati e bosniaci.Ce lo racconta Lidija Pisker, giornalista bosniaca dell'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
Martedì 27 giugno la strage di Srebrenica, che vide il massacro di oltre 8.000 persone tra il 6 e il 25 luglio del 1995, è tornata sui giornali portando con sé una narrazione della Bosnia ed Erzegovina che, ancora oggi, considera il Paese come una realtà irriducibilmente divisa, quasi che la separazione etnica dei suoi cittadini sia incisa nel patrimonio genetico di quell’area dei Balcani occidentali.Eppure, ci sono storie che aiutano a smentire questa lettura e questo approccio “etnico” alla regione. Una di queste arriva dalla cittadina di Jajce, nel cantone della Bosnia centrale, una delle suddivisioni amministrative in cui è divisa la Federazione di Bosnia ed Erzegovina, l’area a maggioranza croato-musulmana del Paese. Proprio grazie a quanto accaduto qui, la scorsa settimana il governo cantonale ha deciso di cancellare il piano, annunciato a giugno 2016, di costruire una nuova scuola secondo la logica dvije škole pod jednim krovom, “due scuole sotto un tetto”, separate quindi su base etnica tra croati e bosniaci.Ce lo racconta Lidija Pisker, giornalista bosniaca dell'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
Domenica 25 giugno si è votato per il rinnovo dei 140 seggi del parlamento albanese. Il Partito socialista dell’attuale premier Edi Rama ha superato ogni previsione raggiungendo da solo i numeri per controllare la maggioranza. Ce lo racconta Nicola Pedrazzi, collaboratore di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
Domenica 25 giugno si è votato per il rinnovo dei 140 seggi del parlamento albanese. Il Partito socialista dell’attuale premier Edi Rama ha superato ogni previsione raggiungendo da solo i numeri per controllare la maggioranza. Ce lo racconta Nicola Pedrazzi, collaboratore di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
1-Vertice europeo. Pochi passi in avanti nel negoziato con Londra...Per Bruxelles la proposta della May sullo status dei cittadini europei residenti in Gran Bretagna è insufficiente (Maria Maggiore).2-Brexit, l'attesa infinita. Un anno fa il referendum per l'uscita dall'Unione...I britannici non hanno ancora capito cosa succederà (Daniele Fisichella)...3-La deforestazione in Amazzonia continua a peggiorare. La Norvegia minaccia di bloccare i finanziamenti per la protezione dell'ambiente in Brasile (Adele Alberti).4-I paesi del Golgo provocano il Qatar. “Per la rimozione del blocco commerciale devi chiudere Al Jazeera” (Farid Adly)...5-Sognando l'Europa. Domenica le elezioni in Albania. Il paese è candidato a entrare nel club europeo. Ma all'appello mancano ancora troppe riforme (Nicola Pedrazzi, Osservatorio Balcani e Caucaso).6-Gli appunti sulla globalità: la democrazia resiste, tra successi e sconfitte (Alfredo Somoza)
1-Vertice europeo. Pochi passi in avanti nel negoziato con Londra...Per Bruxelles la proposta della May sullo status dei cittadini europei residenti in Gran Bretagna è insufficiente (Maria Maggiore).2-Brexit, l'attesa infinita. Un anno fa il referendum per l'uscita dall'Unione...I britannici non hanno ancora capito cosa succederà (Daniele Fisichella)...3-La deforestazione in Amazzonia continua a peggiorare. La Norvegia minaccia di bloccare i finanziamenti per la protezione dell'ambiente in Brasile (Adele Alberti).4-I paesi del Golgo provocano il Qatar. “Per la rimozione del blocco commerciale devi chiudere Al Jazeera” (Farid Adly)...5-Sognando l'Europa. Domenica le elezioni in Albania. Il paese è candidato a entrare nel club europeo. Ma all'appello mancano ancora troppe riforme (Nicola Pedrazzi, Osservatorio Balcani e Caucaso).6-Gli appunti sulla globalità: la democrazia resiste, tra successi e sconfitte (Alfredo Somoza)
1-Vertice europeo. Pochi passi in avanti nel negoziato con Londra...Per Bruxelles la proposta della May sullo status dei cittadini europei residenti in Gran Bretagna è insufficiente (Maria Maggiore).2-Brexit, l'attesa infinita. Un anno fa il referendum per l'uscita dall'Unione...I britannici non hanno ancora capito cosa succederà (Daniele Fisichella)...3-La deforestazione in Amazzonia continua a peggiorare. La Norvegia minaccia di bloccare i finanziamenti per la protezione dell'ambiente in Brasile (Adele Alberti).4-I paesi del Golgo provocano il Qatar. “Per la rimozione del blocco commerciale devi chiudere Al Jazeera” (Farid Adly)...5-Sognando l'Europa. Domenica le elezioni in Albania. Il paese è candidato a entrare nel club europeo. Ma all'appello mancano ancora troppe riforme (Nicola Pedrazzi, Osservatorio Balcani e Caucaso).6-Gli appunti sulla globalità: la democrazia resiste, tra successi e sconfitte (Alfredo Somoza)
Il secondo capitolo del dossier dedicato all'accesso alle informazioni nel sudest europeo ci porta in Bulgaria, un Paese caratterizzato da una legislazione piuttosto avanzata, ma con un grande problema di trasparenza.In collegamento telefonico Francesco Martino, corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso - Transeuropa da Sofia.
Il secondo capitolo del dossier dedicato all'accesso alle informazioni nel sudest europeo ci porta in Bulgaria, un Paese caratterizzato da una legislazione piuttosto avanzata, ma con un grande problema di trasparenza.In collegamento telefonico Francesco Martino, corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso - Transeuropa da Sofia.
Alla fine del 2017 la Romania celebrerà i 28 anni dalla rivoluzione del 1989 che rovesciò il regime di Nicolae Ceausescu. Un po’ a sorpresa è tornata sulle prime pagine dei giornali di tutta Europa per via delle grandi proteste scoppiate nella capitale Bucarest e in altri centri del paese dal 31 gennaio in poi.Secondo la giornalista Daniela Mogavero, queste due settimane di protesta pacifica potrebbero rappresentare «un risveglio della coscienza politica» e lo stesso vale per la diaspora romena in Italia.
Alla fine del 2017 la Romania celebrerà i 28 anni dalla rivoluzione del 1989 che rovesciò il regime di Nicolae Ceausescu. Un po’ a sorpresa è tornata sulle prime pagine dei giornali di tutta Europa per via delle grandi proteste scoppiate nella capitale Bucarest e in altri centri del paese dal 31 gennaio in poi.Secondo la giornalista Daniela Mogavero, queste due settimane di protesta pacifica potrebbero rappresentare «un risveglio della coscienza politica» e lo stesso vale per la diaspora romena in Italia.
Romania: mezzo milione di persone in piazza contro il governo. Mihaela Iordache, Osservatorio Balcani e Caucaso - Resistenza anti camorra: un pullmino solidale per accompagnare i clienti al negozio di Scarciello. Ciro Corona, Associazione (R)esistenza Anticamorra.
1-Paesi Bassi. Paura e disinformazione al servizio della destra. L'ultimo schiaffo degli olandesi all'Europa. Bocciato il referendum sull'accordo di associazione con l'Ucraina (Luca Paroni, Eindhoven).2-Nagorno-Karbakh. Tra armeni e azeri vincono patriottismo e nazionalismo (Simone Zoppellaro, Osservatorio Balcani e Caucaso).3-Gazzetta del Danubio. L'ultima crociata del governo polacco: riscrivere la legge sull'aborto. Fondamentale l'appoggio della Chiesa Cattolica (Massimo Congiu, OSME Osservatorio Sociale Miteleuropeo).4-World music. African Fabrics, la musica africana rivisitata dal dj berlinese Daniel Haaksman (Marcello Lorrai).5-Romanzo a fumetti. La graphic novel Dylan Dog Color Fest (Maurizio Principato)
1-Paesi Bassi. Paura e disinformazione al servizio della destra. L'ultimo schiaffo degli olandesi all'Europa. Bocciato il referendum sull'accordo di associazione con l'Ucraina (Luca Paroni, Eindhoven).2-Nagorno-Karbakh. Tra armeni e azeri vincono patriottismo e nazionalismo (Simone Zoppellaro, Osservatorio Balcani e Caucaso).3-Gazzetta del Danubio. L'ultima crociata del governo polacco: riscrivere la legge sull'aborto. Fondamentale l'appoggio della Chiesa Cattolica (Massimo Congiu, OSME Osservatorio Sociale Miteleuropeo).4-World music. African Fabrics, la musica africana rivisitata dal dj berlinese Daniel Haaksman (Marcello Lorrai).5-Romanzo a fumetti. La graphic novel Dylan Dog Color Fest (Maurizio Principato)
1-Paesi Bassi. Paura e disinformazione al servizio della destra. L'ultimo schiaffo degli olandesi all'Europa. Bocciato il referendum sull'accordo di associazione con l'Ucraina (Luca Paroni, Eindhoven).2-Nagorno-Karbakh. Tra armeni e azeri vincono patriottismo e nazionalismo (Simone Zoppellaro, Osservatorio Balcani e Caucaso).3-Gazzetta del Danubio. L'ultima crociata del governo polacco: riscrivere la legge sull'aborto. Fondamentale l'appoggio della Chiesa Cattolica (Massimo Congiu, OSME Osservatorio Sociale Miteleuropeo).4-World music. African Fabrics, la musica africana rivisitata dal dj berlinese Daniel Haaksman (Marcello Lorrai).5-Romanzo a fumetti. La graphic novel Dylan Dog Color Fest (Maurizio Principato)
con: il collaboratore di Limes e RadioVaticana LUCA ATTANASIO, la giornalista greca VIKI MARKAKAI, il giornalista tedesco TOBIAS PILLER, il giornalista di RadioCapodistria STEFANO LUSA, da Sòfia per l'Osservatorio Balcani e Caucaso FRANCESCO MARTINO
1-Quando il calo del prezzo del petrolio rischia di far saltare un paese...Il caso dell'Azerbaijan, dove la piazza prova a sfidare il padre padrone Aliyev (Simone Zoppellaro, Osservatorio Balcani e Caucaso).2-In Brasile in aumento i bambini nati con microcefalia. La malformazione, molto probabilmente, legata allo Zika Virus. Emergenza anche nel resto dell'America Latina (Sara Milanese).3-“Solo la ricchezza può portare la pace”. La ricetta cinese per risolvere i conflitti in Medio Oriente. Il viaggio del presidente Xi Jinping in Arabia Saudita e Iran (Gabriele Battaglia, Pechino).4-Le autorità tunisine temono le proteste per la disoccupazione...Il coprifuoco notturno esteso a tutto il paese (Mohammed Challouf, Tunisi).5-Dal caos politico spagnolo potrebbe uscire un governo di sinistra. Possibile intesa tra socialisti e Podemos (Giulio Maria Piantadosi, Madrid).6-Cina. Oltre la crisi dei mercati e il rallentamento del pil. Lo Yuan promosso dal Fondo Monetario a valuta di riferimento mondiale (Alfredo Somoza)
1-Quando il calo del prezzo del petrolio rischia di far saltare un paese...Il caso dell'Azerbaijan, dove la piazza prova a sfidare il padre padrone Aliyev (Simone Zoppellaro, Osservatorio Balcani e Caucaso).2-In Brasile in aumento i bambini nati con microcefalia. La malformazione, molto probabilmente, legata allo Zika Virus. Emergenza anche nel resto dell'America Latina (Sara Milanese).3-“Solo la ricchezza può portare la pace”. La ricetta cinese per risolvere i conflitti in Medio Oriente. Il viaggio del presidente Xi Jinping in Arabia Saudita e Iran (Gabriele Battaglia, Pechino).4-Le autorità tunisine temono le proteste per la disoccupazione...Il coprifuoco notturno esteso a tutto il paese (Mohammed Challouf, Tunisi).5-Dal caos politico spagnolo potrebbe uscire un governo di sinistra. Possibile intesa tra socialisti e Podemos (Giulio Maria Piantadosi, Madrid).6-Cina. Oltre la crisi dei mercati e il rallentamento del pil. Lo Yuan promosso dal Fondo Monetario a valuta di riferimento mondiale (Alfredo Somoza)
1-Quando il calo del prezzo del petrolio rischia di far saltare un paese...Il caso dell'Azerbaijan, dove la piazza prova a sfidare il padre padrone Aliyev (Simone Zoppellaro, Osservatorio Balcani e Caucaso).2-In Brasile in aumento i bambini nati con microcefalia. La malformazione, molto probabilmente, legata allo Zika Virus. Emergenza anche nel resto dell'America Latina (Sara Milanese).3-“Solo la ricchezza può portare la pace”. La ricetta cinese per risolvere i conflitti in Medio Oriente. Il viaggio del presidente Xi Jinping in Arabia Saudita e Iran (Gabriele Battaglia, Pechino).4-Le autorità tunisine temono le proteste per la disoccupazione...Il coprifuoco notturno esteso a tutto il paese (Mohammed Challouf, Tunisi).5-Dal caos politico spagnolo potrebbe uscire un governo di sinistra. Possibile intesa tra socialisti e Podemos (Giulio Maria Piantadosi, Madrid).6-Cina. Oltre la crisi dei mercati e il rallentamento del pil. Lo Yuan promosso dal Fondo Monetario a valuta di riferimento mondiale (Alfredo Somoza)
1-Colpito il Mali. Un commando di estremisti islamici ha tenuto in ostaggio per diverse ore oltre cento persone al Radisson Hotel di Bamako. Ci sono diverse vittime. Nell'albergo c'erano occidentali e uomini d'affari.2-La rivendicazione è di un gruppo legato ad Al Qaida. Nel nord del Mali da anni in corso la guerra agli islamisti. La più attiva è stata la Francia (Chawki Senouci, Raffaele Masto).3-In Medio Oriente l'ISIS non è l'unico problema. I curdi sono tra i pochi a combattere lo Stato Islamico sul campo, e almeno in Iraq sono sempre più diffidenti verso i sunniti, accusati di appoggiare lo Stato Islamico. Il racconto da Erbil (Stefano Nanni, Un Ponte Per). 4-L'ISIS ha ucciso anche un prigioniero cinese. Pechino deve scegliere se e come partecipare alla campagna contro il Califfato (Gabriele Battaglia).5-Transeuropa. ..Osservatorio Balcani e Caucaso festeggia i suoi 15 anni con una conferenza, domani a Rovereto, dove si parlerà di migranti, integrazione e libertà di stampa (Davide Denti).
1-Colpito il Mali. Un commando di estremisti islamici ha tenuto in ostaggio per diverse ore oltre cento persone al Radisson Hotel di Bamako. Ci sono diverse vittime. Nell'albergo c'erano occidentali e uomini d'affari.2-La rivendicazione è di un gruppo legato ad Al Qaida. Nel nord del Mali da anni in corso la guerra agli islamisti. La più attiva è stata la Francia (Chawki Senouci, Raffaele Masto).3-In Medio Oriente l'ISIS non è l'unico problema. I curdi sono tra i pochi a combattere lo Stato Islamico sul campo, e almeno in Iraq sono sempre più diffidenti verso i sunniti, accusati di appoggiare lo Stato Islamico. Il racconto da Erbil (Stefano Nanni, Un Ponte Per). 4-L'ISIS ha ucciso anche un prigioniero cinese. Pechino deve scegliere se e come partecipare alla campagna contro il Califfato (Gabriele Battaglia).5-Transeuropa. ..Osservatorio Balcani e Caucaso festeggia i suoi 15 anni con una conferenza, domani a Rovereto, dove si parlerà di migranti, integrazione e libertà di stampa (Davide Denti).
1-Colpito il Mali. Un commando di estremisti islamici ha tenuto in ostaggio per diverse ore oltre cento persone al Radisson Hotel di Bamako. Ci sono diverse vittime. Nell'albergo c'erano occidentali e uomini d'affari.2-La rivendicazione è di un gruppo legato ad Al Qaida. Nel nord del Mali da anni in corso la guerra agli islamisti. La più attiva è stata la Francia (Chawki Senouci, Raffaele Masto).3-In Medio Oriente l'ISIS non è l'unico problema. I curdi sono tra i pochi a combattere lo Stato Islamico sul campo, e almeno in Iraq sono sempre più diffidenti verso i sunniti, accusati di appoggiare lo Stato Islamico. Il racconto da Erbil (Stefano Nanni, Un Ponte Per). 4-L'ISIS ha ucciso anche un prigioniero cinese. Pechino deve scegliere se e come partecipare alla campagna contro il Califfato (Gabriele Battaglia).5-Transeuropa. ..Osservatorio Balcani e Caucaso festeggia i suoi 15 anni con una conferenza, domani a Rovereto, dove si parlerà di migranti, integrazione e libertà di stampa (Davide Denti).
1-Le tante vittime civili dei raid russi in Siria. A Esteri il portavoce dell'organizzazione siriana che sta monitorando la campagna dell'aviazione di Mosca (Bassam al-Ahmad, Violation Documentation Center in Syria). 2-La vita impossibile nelle regioni curde della Turchia. Il racconto di un'attivista di Diyarbakir (Nurcan Baysal, attivista e scrittrice curda).3-Immigrazione. Un cittadino afghano ucciso dalla polizia dopo aver passato il confine tra Turchia e Bulgaria. La dinamica rimane un mistero (Francesco Martino, Osservatorio Balcani e Caucaso Sofia).4-La Cina non sarà più il magazzino globale. Il nuovo piano quinquennale punta sulla qualità. Potenzialmente una vera e propria rivoluzione (Gabriele Battaglia, Pechino).5-L'enciclopedia della globalità. G come Guerra. Ormai slegata dalla politica (Alfredo Somoza).6-Diario Iraniano. Quarta puntata. Kashan e Persepoli (Ira Rubini).
1-Le tante vittime civili dei raid russi in Siria. A Esteri il portavoce dell'organizzazione siriana che sta monitorando la campagna dell'aviazione di Mosca (Bassam al-Ahmad, Violation Documentation Center in Syria). 2-La vita impossibile nelle regioni curde della Turchia. Il racconto di un'attivista di Diyarbakir (Nurcan Baysal, attivista e scrittrice curda).3-Immigrazione. Un cittadino afghano ucciso dalla polizia dopo aver passato il confine tra Turchia e Bulgaria. La dinamica rimane un mistero (Francesco Martino, Osservatorio Balcani e Caucaso Sofia).4-La Cina non sarà più il magazzino globale. Il nuovo piano quinquennale punta sulla qualità. Potenzialmente una vera e propria rivoluzione (Gabriele Battaglia, Pechino).5-L'enciclopedia della globalità. G come Guerra. Ormai slegata dalla politica (Alfredo Somoza).6-Diario Iraniano. Quarta puntata. Kashan e Persepoli (Ira Rubini).
1-Le tante vittime civili dei raid russi in Siria. A Esteri il portavoce dell'organizzazione siriana che sta monitorando la campagna dell'aviazione di Mosca (Bassam al-Ahmad, Violation Documentation Center in Syria). 2-La vita impossibile nelle regioni curde della Turchia. Il racconto di un'attivista di Diyarbakir (Nurcan Baysal, attivista e scrittrice curda).3-Immigrazione. Un cittadino afghano ucciso dalla polizia dopo aver passato il confine tra Turchia e Bulgaria. La dinamica rimane un mistero (Francesco Martino, Osservatorio Balcani e Caucaso Sofia).4-La Cina non sarà più il magazzino globale. Il nuovo piano quinquennale punta sulla qualità. Potenzialmente una vera e propria rivoluzione (Gabriele Battaglia, Pechino).5-L'enciclopedia della globalità. G come Guerra. Ormai slegata dalla politica (Alfredo Somoza).6-Diario Iraniano. Quarta puntata. Kashan e Persepoli (Ira Rubini).
1-A Bruxelles il vertice straordinario sui migranti nel segno della divisione..est-ovest. Ma in Europa quasi tutti pensano ai loro interessi nazionali (Maria Maggiore, Bruxelles).2-Non solo le frontiere dell'Europa dell'est. ..Profughi siriani respinti anche al confine tra Turchia e Grecia (Fazila Mat, Osservatorio Balcani e Caucaso Istanbul).3-Kosovo. Il fallimento dimenticato dell'occidente. Decine di migliaia di persone stanno lasciando il paese (Andrea Lorenzo Capussela, ex capo dell'ufficio economico della missione internazionale in Kosovo).4-I diritti umani sono importanti, ma ci sono anche gli affari.....Il ministro britannico delle finanze nella provincia cinese dello Xinjiang...La regione da tempo al centro di tensioni etniche (Gabriele Battaglia).5-Progetti sostenibili: Valposchiavo, la valle svizzera che fa solo prodotti bilogici (Fabio Fimiani).6-Nuove tecnologie: le prospettive dello streaming musicale per il 2016 (Niccolò Vecchia).
1-A Bruxelles il vertice straordinario sui migranti nel segno della divisione..est-ovest. Ma in Europa quasi tutti pensano ai loro interessi nazionali (Maria Maggiore, Bruxelles).2-Non solo le frontiere dell'Europa dell'est. ..Profughi siriani respinti anche al confine tra Turchia e Grecia (Fazila Mat, Osservatorio Balcani e Caucaso Istanbul).3-Kosovo. Il fallimento dimenticato dell'occidente. Decine di migliaia di persone stanno lasciando il paese (Andrea Lorenzo Capussela, ex capo dell'ufficio economico della missione internazionale in Kosovo).4-I diritti umani sono importanti, ma ci sono anche gli affari.....Il ministro britannico delle finanze nella provincia cinese dello Xinjiang...La regione da tempo al centro di tensioni etniche (Gabriele Battaglia).5-Progetti sostenibili: Valposchiavo, la valle svizzera che fa solo prodotti bilogici (Fabio Fimiani).6-Nuove tecnologie: le prospettive dello streaming musicale per il 2016 (Niccolò Vecchia).
1-A Bruxelles il vertice straordinario sui migranti nel segno della divisione..est-ovest. Ma in Europa quasi tutti pensano ai loro interessi nazionali (Maria Maggiore, Bruxelles).2-Non solo le frontiere dell'Europa dell'est. ..Profughi siriani respinti anche al confine tra Turchia e Grecia (Fazila Mat, Osservatorio Balcani e Caucaso Istanbul).3-Kosovo. Il fallimento dimenticato dell'occidente. Decine di migliaia di persone stanno lasciando il paese (Andrea Lorenzo Capussela, ex capo dell'ufficio economico della missione internazionale in Kosovo).4-I diritti umani sono importanti, ma ci sono anche gli affari.....Il ministro britannico delle finanze nella provincia cinese dello Xinjiang...La regione da tempo al centro di tensioni etniche (Gabriele Battaglia).5-Progetti sostenibili: Valposchiavo, la valle svizzera che fa solo prodotti bilogici (Fabio Fimiani).6-Nuove tecnologie: le prospettive dello streaming musicale per il 2016 (Niccolò Vecchia).
con: Paolo Calzini professore Studi Europei ed Euroasiatici presso John Hopkins Bologna, Manlio Dinucci de IlManifesto, Danilo Elia corrispondente per Osservatorio Balcani e Caucaso
con: Lucia Goracci, Paolo Calzini professore Studi Europei ed Euroasiatici presso John Hopkins Bologna, Mario Arpino ex Capo di Stato Maggiore della Difesa, Manlio Dinucci de IlManifesto, Danilo Elia corrispondente per Osservatorio Balcani e Caucaso
1-Crisi irachena: Se Al Maliki è un problema anche per gli USA. Braccato dai sunniti, il premier può contare solo sull'appoggio dell'Iran. ( Laura Silvia Battaglia, Emanuele valenti, da Teheran l'analista mojtaba mousavi = ..2-Mutilazioni genitali: svolta in egitto...Corte d'assise per i responsabili dell'infibulazione di una ragazzina. ( Laura Cappon) ..3-La Croazia ha un problema. Minacce e abusi nei confronti di giornalisti. Dal progetto “ Safety Net” sulla libertà di stampa. ( Andrea Monti, Inoslav Besker, Osservatorio Balcani e Caucaso) ..4-Con due secoli di ritardo l'africa scopre il legame treni- svillupo. La cina finanzia una mega ferrovia che collega i grandi laghi all'oecano indiano. ..( Alfredo Somoza) ..5-Dien Bien phu, 60 anni dopo. Ultima puntata..( Marcello Lorrai) ..6-le recensioni di vincenzo mantovani: Catastrofe 1914. L'Europa in guerra, di Max Hastings. ....Esteri torna lunedì 23 giugno !!!
1-Crisi irachena: Se Al Maliki è un problema anche per gli USA. Braccato dai sunniti, il premier può contare solo sull'appoggio dell'Iran. ( Laura Silvia Battaglia, Emanuele valenti, da Teheran l'analista mojtaba mousavi = ..2-Mutilazioni genitali: svolta in egitto...Corte d'assise per i responsabili dell'infibulazione di una ragazzina. ( Laura Cappon) ..3-La Croazia ha un problema. Minacce e abusi nei confronti di giornalisti. Dal progetto “ Safety Net” sulla libertà di stampa. ( Andrea Monti, Inoslav Besker, Osservatorio Balcani e Caucaso) ..4-Con due secoli di ritardo l'africa scopre il legame treni- svillupo. La cina finanzia una mega ferrovia che collega i grandi laghi all'oecano indiano. ..( Alfredo Somoza) ..5-Dien Bien phu, 60 anni dopo. Ultima puntata..( Marcello Lorrai) ..6-le recensioni di vincenzo mantovani: Catastrofe 1914. L’Europa in guerra, di Max Hastings. ....Esteri torna lunedì 23 giugno !!!
1-Crisi irachena: Se Al Maliki è un problema anche per gli USA. Braccato dai sunniti, il premier può contare solo sull'appoggio dell'Iran. ( Laura Silvia Battaglia, Emanuele valenti, da Teheran l'analista mojtaba mousavi = ..2-Mutilazioni genitali: svolta in egitto...Corte d'assise per i responsabili dell'infibulazione di una ragazzina. ( Laura Cappon) ..3-La Croazia ha un problema. Minacce e abusi nei confronti di giornalisti. Dal progetto “ Safety Net” sulla libertà di stampa. ( Andrea Monti, Inoslav Besker, Osservatorio Balcani e Caucaso) ..4-Con due secoli di ritardo l'africa scopre il legame treni- svillupo. La cina finanzia una mega ferrovia che collega i grandi laghi all'oecano indiano. ..( Alfredo Somoza) ..5-Dien Bien phu, 60 anni dopo. Ultima puntata..( Marcello Lorrai) ..6-le recensioni di vincenzo mantovani: Catastrofe 1914. L’Europa in guerra, di Max Hastings. ....Esteri torna lunedì 23 giugno !!!
1-Colpo di stato in thailandia: l'esercito sospende..la costituzione. Gli aggiornamenti di esteri. ..2-Ucraina: cresce la tensione nelle zone russofone a tre giorni dalle presidenziali. Da donetsk il racconto del nostro inviato. ( Emanuele Valenti) ..3-”25 maggio, in fondo a destra” : populisti sempre più divisi. Nelle Fiandre il movimento N-Va vuole meno Belgio ma più Europa. ( Maria Maggiore) ..4-Spagna, effetto troika: astensione recors, grandi partiti in difficoltà. Ma la sinistra potrebbe andare oltre il 15%. ( Giulio Maria Piantadosi) ..5-Aspettando la libertà di stampa. Dal progetto Safety Net il caso Bulgaria. ..( Andrea Monti, Francesco Martino dell' Osservatorio Balcani e Caucaso ) ..6-Le recensioni di vicenzo mantovani: The Fall. Ascesa e caduta di Lance Armstrong, di Juliet Macur, ....Esteri torna lunedì 26 maggio, buon fine settimana !!!
1-Colpo di stato in thailandia: l'esercito sospende..la costituzione. Gli aggiornamenti di esteri. ..2-Ucraina: cresce la tensione nelle zone russofone a tre giorni dalle presidenziali. Da donetsk il racconto del nostro inviato. ( Emanuele Valenti) ..3-”25 maggio, in fondo a destra” : populisti sempre più divisi. Nelle Fiandre il movimento N-Va vuole meno Belgio ma più Europa. ( Maria Maggiore) ..4-Spagna, effetto troika: astensione recors, grandi partiti in difficoltà. Ma la sinistra potrebbe andare oltre il 15%. ( Giulio Maria Piantadosi) ..5-Aspettando la libertà di stampa. Dal progetto Safety Net il caso Bulgaria. ..( Andrea Monti, Francesco Martino dell' Osservatorio Balcani e Caucaso ) ..6-Le recensioni di vicenzo mantovani: The Fall. Ascesa e caduta di Lance Armstrong, di Juliet Macur, ....Esteri torna lunedì 26 maggio, buon fine settimana !!!
1-Colpo di stato in thailandia: l'esercito sospende..la costituzione. Gli aggiornamenti di esteri. ..2-Ucraina: cresce la tensione nelle zone russofone a tre giorni dalle presidenziali. Da donetsk il racconto del nostro inviato. ( Emanuele Valenti) ..3-”25 maggio, in fondo a destra” : populisti sempre più divisi. Nelle Fiandre il movimento N-Va vuole meno Belgio ma più Europa. ( Maria Maggiore) ..4-Spagna, effetto troika: astensione recors, grandi partiti in difficoltà. Ma la sinistra potrebbe andare oltre il 15%. ( Giulio Maria Piantadosi) ..5-Aspettando la libertà di stampa. Dal progetto Safety Net il caso Bulgaria. ..( Andrea Monti, Francesco Martino dell' Osservatorio Balcani e Caucaso ) ..6-Le recensioni di vicenzo mantovani: The Fall. Ascesa e caduta di Lance Armstrong, di Juliet Macur, ....Esteri torna lunedì 26 maggio, buon fine settimana !!!