Podcasts about ebreo

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Laser
Un ebreo dinanzi alla statua di Apollo 

Laser

Play Episode Listen Later Jan 22, 2025 25:55


“Dinanzi alla statua di Apollo” è il titolo di un componimento del 1898 in cui Saul Tchernikovsky, ebreo, medico, poeta, tenta un confronto positivo tra il suo ebraismo moderno e la grande eredità del mondo antico greco-romano, alle radici dell'identità culturale europea. A questo titolo si è ispirato il convegno internazionale “Before the Statue of Apollo: Jews and the Classics in the Longue Durée”, tenutosi all'Università di Berna il 14-15 gennaio scorso, organizzato dall'Istituto di Giudaistica. Il convegno intendeva esaminare come la cultura ebraica nella storia abbia mantenuto un rapporto sfaccettato con il mondo greco-romano, segnato da scambi fruttuosi e duri conflitti, una dialettica che si riflette nella modernità e nell'attualità. Grazie all'approccio interdisciplinare, che univa archeologia, filologia, antropologia, filosofia, storia dell'arte e delle letterature comparate, si è delineata un'immagine dell'ebraismo assai meno monolitica di quanto in generale non si creda. In particolare abbiamo conversato con due degli organizzatori del convegno: il prof. René Bloch, direttore dell'istituto di Giudaistica di Berna, ci ha rivelato come già nel mondo antico esistessero forme di ebraismo cosmopolite e molto variegate, che oggi definiremmo laiche o secolari; Giacomo Loi, ricercatore della John's Hopkins University e dell'Università di Haifa, ha individuato, nella visione di Tchernikovsky, un ebraismo riformato e un'idea di sionismo laico ed europeista paradossalmente difficili da comprendere proprio nell'odierno Stato ebraico, che vive una stagione di rinnovato integralismo religioso – un integralismo che porta con sé una rilettura molto rigida della memoria storica.   

Zuppa di Porro
Vergogna Pd: scende in piazza con chi elogia la caccia all’ebreo

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Nov 11, 2024 16:26


Zuppa di Porro del 11 novembre: rassegna stampa quotidiana

Passo dopo passo alla lettura della Bibbia

Scopri la Bibbia un versetto per volta con semplici commenti dell'insegnante Egidio Annunziata.LETTURA DELLA SACRA BIBBIAGenesi 41 - https://www.bible.com/it/bible...1 Alla fine di due anni interi, il faraone fece un sogno. Egli stava presso il Fiume;2 e dal Fiume ecco salire sette vacche, di bell'aspetto e grasse, che si misero a pascolare nella giuncaia.3 Dopo quelle, ecco salire dal Fiume altre sette vacche di brutto aspetto e scarne, che si fermarono accanto alle prime, sulla riva del Fiume.4 Le vacche di brutto aspetto e scarne divorarono le sette vacche di bell'aspetto e grasse. E il faraone si svegliò.5 Poi si riaddormentò e sognò di nuovo: ecco sette spighe, grosse e belle, venir su da un unico stelo.6 Poi, ecco germogliare sette spighe sottili e arse dal vento orientale che germogliavano dopo quelle altre.7 Le spighe sottili inghiottirono le sette spighe grosse e piene. E il faraone si svegliò: era un sogno.8 La mattina lo spirito del faraone fu turbato; egli mandò a chiamare tutti i maghi e tutti i savi d'Egitto e raccontò loro i suoi sogni, ma non ci fu nessuno che li potesse interpretare al faraone.9 Allora il capo dei coppieri parlò al faraone, dicendo: «Ricordo oggi le mie colpe.10 Il faraone si era sdegnato contro i suoi servitori e mi aveva fatto mettere in prigione, nella casa del capo delle guardie, me e il capo dei panettieri.11 L'uno e l'altro facemmo un sogno nella stessa notte; facemmo ciascuno un sogno con un significato particolare.12 Lì con noi c'era un giovane Ebreo, servo del capo delle guardie; a lui raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpretò, dando a ciascuno l'interpretazione del suo sogno.13 E le cose avvennero secondo l'interpretazione che egli ci aveva data: il faraone ristabilì me nel mio incarico e l'altro lo fece impiccare».14 Allora il faraone mandò a chiamare Giuseppe. Lo fecero subito uscire dalla prigione sotterranea. Egli si rase, si cambiò il vestito e andò dal faraone.15 Il faraone disse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e non c'è chi lo possa interpretare. Ho udito dire di te che, quando ti raccontano un sogno, tu lo puoi interpretare».16 Giuseppe rispose al faraone dicendo: «Non sono io, ma sarà Dio che darà al faraone una risposta favorevole».17 Allora il faraone disse a Giuseppe: «Nel mio sogno io stavo sulla riva del Fiume;18 quand'ecco salire dal Fiume sette vacche grasse e di bell'aspetto e che si misero a pascolare nella giuncaia.19 Dopo quelle, ecco salire altre sette vacche, magre, di bruttissimo aspetto e scarne: tali che non ne vidi mai di così brutte in tutto il paese d'Egitto.20 Le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche grasse;21 e queste entrarono loro in corpo e non si riconobbe che vi erano entrate; erano di brutto aspetto come prima. E mi svegliai.22 Poi vidi ancora nel mio sogno sette spighe venire su da un unico stelo, piene e belle;23 ed ecco germogliare altre sette spighe, vuote, sottili e arse dal vento orientale, dopo quelle altre.Episodio: Genesi 41Conduttore: Egidio AnnunziataLuogo: Nocera Inferiore, Salerno - ItalyEvento: Incontro domenicale della comunità Essere Un CristianoData: 01/10/2023Lingua: ItalianaProduzione: © Essere Un Cristiano 2023

Passo dopo passo alla lettura della Bibbia

Scopri la Bibbia un versetto per volta con semplici commenti dell'insegnante Egidio Annunziata.LETTURA DELLA SACRA BIBBIAGenesi 39 - https://www.bible.com/it/bible...1 Giuseppe fu portato in Egitto; e Potifar, ufficiale del faraone, capitano delle guardie, un Egiziano, lo comprò da quegli Ismaeliti che ce l'avevano condotto.2 Il Signore era con Giuseppe: a lui riusciva bene ogni cosa e stava in casa del suo padrone egiziano.3 Il suo padrone vide che il Signore era con lui e che il Signore gli faceva prosperare nelle mani tutto ciò che intraprendeva.4 Giuseppe trovò grazia agli occhi di lui e si occupava del servizio personale di Potifar, il quale lo fece maggiordomo della sua casa e gli affidò l'amministrazione di tutto quello che possedeva.5 Dal momento che lo ebbe fatto maggiordomo della sua casa e gli ebbe affidato tutto quello che possedeva,il Signore benedisse la casa dell'Egiziano per amore di Giuseppe; la benedizione del Signore si posò su tutto ciò che egli possedeva, in casa e in campagna.6 Potifar lasciò tutto quello che aveva nelle mani di Giuseppe; non si occupava più di nulla, tranne del cibo che mangiava. Giuseppe era avvenente e di bell'aspetto.7 Dopo queste cose, la moglie del padrone di Giuseppe gli mise gli occhi addosso e gli disse: «Unisciti a me!»8 Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Ecco, il mio padrone non mi chiede conto di quanto è nella casa e mi ha affidato tutto quello che ha.9 In questa casa egli stesso non è più grande di me e nulla mi ha vietato, se non te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei fare questo gran male e peccare contro Dio?»10 Benché lei gliene parlasse ogni giorno, Giuseppe non acconsentì a unirsi né a stare con lei.11 Un giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro; lì non c'era nessuno della gente di casa;12 allora lei lo afferrò per la veste e gli disse: «Unisciti a me!» Ma egli le lasciò in mano la veste e fuggì.13 Quando lei vide che egli le aveva lasciato la veste in mano e che era fuggito,14 chiamò la gente di casa sua e disse: «Vedete, ci ha portato un Ebreo perché questi si prendesse gioco di noi; egli è venuto da me per unirsi a me, ma io ho gridato a gran voce.15 E com'egli ha udito che io alzavo la voce e gridavo, mi ha lasciato qui la sua veste ed è fuggito».16 E si tenne accanto la veste di lui finché il suo padrone non tornò a casa.17 Allora gli parlò in questa maniera: «Quel servo ebreo che hai condotto in casa è venuto da me per prendersi gioco di me.18 Ma appena io ho alzato la voce e ho gridato, egli mi ha lasciato qui la sua veste ed è fuggito».19 Quando il padrone di Giuseppe udì le parole di sua moglie che gli diceva: «Il tuo servo mi ha fatto questo!» si accese d'ira.20 Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, nel luogo dove si tenevano chiusi i carcerati del re. Egli era dunque là in quella prigione.21 E il Signore fu con Giuseppe, gli mostrò il suo favore e gli fece trovare grazia agli occhi del governatore della prigione.Episodio: Genesi 39Conduttore: Egidio AnnunziataLuogo: Nocera Inferiore, Salerno - ItalyEvento: Incontro domenicale della comunità Essere Un CristianoData: 17/09/2023Lingua: ItalianaProduzione: © Essere Un Cristiano 2023

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Antisemitismo, lasciano due dirigenti di Fdi giovani. Meloni contro l'inchiesta di Fanpage: “Metodi da regime" | 28/06/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 28, 2024 2:21


A cura di Daniele Biacchessi Antisemitismo, lasciano due dirigenti di Fdi giovani Cadono le prime teste dei vertici dei giovani di Fratelli d'Italia. Sono quelle di Flaminia Pace e Elisa Segnini, dirigenti di Gioventù nazionale, costrette alle dimissioni dopo la pubblicazione di stralci dell'inchiesta di Fanpage. Già nella prima puntata, una giornalista infiltrata aveva ripreso i cori «duce, duce, duce» e addirittura il nazista «Sieg Heil». Nella seconda parte viene derisa una parlamentare del partito: Ester Mieli, senatrice di Fratelli d'Italia, ex portavoce della comunità ebraica di Roma. Il capo dell'Organizzazione, Giovanni Donzelli, la sorella della premier, Arianna Meloni, segretaria politica di FdI, e il deputato a capo di Gioventù Nazionale, Fabio Roscani hanno passato ore a via della Scrofa, per capire come uscire da questa situazione imbarazzante. Alla fine si arriva all'unica decisione possibile: allontanare gli iscritti. Saranno sospesi cautelativamente ai probiviri, poi espulsi.  La prima che rassegni le dimissioni è Flaminia Pace, quella che irride Ester Mieli. Poi, Elisa Segnini lascia il posto da capo-segreteria della deputata Lucaselli. Aveva rivendicato di essere razzista e fascista. Non è chiaro se sarà sospesa Ilaria Partipilo, presidente della giovanile a Bari e collaboratrice di Giovanni Donzelli, che in chat scriveva: "Ebreo infame". Meloni contro l'inchiesta di Fanpage: “Metodi da regime" Giorgia Meloni decide di rovesciare totalmente la linea di FdI. E lo fa nella notte, appena terminato il Consiglio europeo. La sua è una reazione carica di rabbia: parla di “infiltrati nei partiti”, di “metodi da regime”, chiama in causa il presidente Sergio Mattarella. Ma la verità è che chi doveva controllare i comportamenti dei giovani del partito non lo ha fatto, e se non ci fosse stata l'informazione puntuale dei colleghi di Fanpage, non sarebbe mai venuto a galla l'esistenza di un problema di antisemitismo e di apologia di fascismo così latente nel partito di maggioranza del Paese.  ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Antisemitismo, lasciano due dirigenti di Fdi giovani. Meloni contro l'inchiesta di Fanpage: “Metodi da regime" | 28/06/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 28, 2024 2:21


A cura di Daniele Biacchessi Antisemitismo, lasciano due dirigenti di Fdi giovani Cadono le prime teste dei vertici dei giovani di Fratelli d'Italia. Sono quelle di Flaminia Pace e Elisa Segnini, dirigenti di Gioventù nazionale, costrette alle dimissioni dopo la pubblicazione di stralci dell'inchiesta di Fanpage. Già nella prima puntata, una giornalista infiltrata aveva ripreso i cori «duce, duce, duce» e addirittura il nazista «Sieg Heil». Nella seconda parte viene derisa una parlamentare del partito: Ester Mieli, senatrice di Fratelli d'Italia, ex portavoce della comunità ebraica di Roma. Il capo dell'Organizzazione, Giovanni Donzelli, la sorella della premier, Arianna Meloni, segretaria politica di FdI, e il deputato a capo di Gioventù Nazionale, Fabio Roscani hanno passato ore a via della Scrofa, per capire come uscire da questa situazione imbarazzante. Alla fine si arriva all'unica decisione possibile: allontanare gli iscritti. Saranno sospesi cautelativamente ai probiviri, poi espulsi.  La prima che rassegni le dimissioni è Flaminia Pace, quella che irride Ester Mieli. Poi, Elisa Segnini lascia il posto da capo-segreteria della deputata Lucaselli. Aveva rivendicato di essere razzista e fascista. Non è chiaro se sarà sospesa Ilaria Partipilo, presidente della giovanile a Bari e collaboratrice di Giovanni Donzelli, che in chat scriveva: "Ebreo infame". Meloni contro l'inchiesta di Fanpage: “Metodi da regime" Giorgia Meloni decide di rovesciare totalmente la linea di FdI. E lo fa nella notte, appena terminato il Consiglio europeo. La sua è una reazione carica di rabbia: parla di “infiltrati nei partiti”, di “metodi da regime”, chiama in causa il presidente Sergio Mattarella. Ma la verità è che chi doveva controllare i comportamenti dei giovani del partito non lo ha fatto, e se non ci fosse stata l'informazione puntuale dei colleghi di Fanpage, non sarebbe mai venuto a galla l'esistenza di un problema di antisemitismo e di apologia di fascismo così latente nel partito di maggioranza del Paese.  ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Musica
“Testament”, la serie Netflix sulla storia biblica di Mosè

Musica

Play Episode Listen Later Mar 31, 2024 16:58


Testament, la nuova docu-serie di Netflix racconta la storia di Mosè da un punto di vista biblico, tralasciando praticamente del tutto la sua versione coranicaQui trovate una serie di articoli in cui viene raccontata la storia coranica di Mosè pubblicati nel 2020 su Medio Oriente e Dintorni.Clicca qui per ascoltare la serie dedicata a "Le perle del Corano" di al GhazaliQui per la prima stagione de "Dal Masnavi di Rumi", mentre qui per la seconda stagionee qui per i 40 hadith di NawawiInfine, qui trovi Medio Oriente e Dintorni Music, un mio podcast uscito 1 anno fa solo per Spotify in cui scoprirai la storia e le canzoni di artisti e band che hanno fatto (o stanno facendo) la storiaMentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"

Quilisma
Quando il trovatore era ebreo

Quilisma

Play Episode Listen Later Dec 3, 2023 27:55


Durante il periodo turbolento, che si inserisce tra la messa al rogo del Talmud (1242-1244) e la grande deportazione del 1306, gli ebrei del Vecchio continente svolgono sostanzialmente la stessa vita quotidiana dei cristiani e hanno la stessa lingua dei paesi in cui vivono. Condividono anche lo stesso gusto per i libri, i monumenti, la gioia di vivere e persino il canto popolare.Le canzoni delle comunità ebraiche del tempo riflettono infatti la vita quotidiana degli ebrei e degli eventi, felici o tragici, che punteggiano l'esistenza umana. Sono espressione vocale di una popolazione, custode dei suoi riti e delle tradizioni. La lingua ebraica sarà conservata per le preghiere e i testi liturgici oggetto della puntata odierna di Quilisma.

Fede & Cultura - di Giovanni Zenone
Israele - Un ebreo vale tre volte di più di un palestinese?

Fede & Cultura - di Giovanni Zenone

Play Episode Listen Later Nov 25, 2023 7:55


La matematica degli scambi di prigionieri tra ebrei e musulmani non è chiara. Uno a tre. Cosa significa? La gloriosa epopea dei Mercedari per salvare anime dai musulmani.Leggi Mercanti di anime di Maria Bianca Graziosi

La Razzia - Cinque storie dal ghetto di Roma
4. Augusto Capon, l'ammiraglio fedele a Mussolini

La Razzia - Cinque storie dal ghetto di Roma

Play Episode Listen Later Oct 15, 2023


Augusto Capon è un eroe della Prima guerra mondiale con croce al merito. Ha combattuto anche la guerra di Libia, ammiraglio e poi capo del servizio informazioni della Marina. Ebreo veneziano, si trasferisce a Roma con tutta la famiglia e ha quattro figli, tra i quali Laura che sposa il fisico Enrico Fermi. Il 1938 arriva e, malgrado i meriti di guerra, Capon viene colpito dalle leggi razziali, come tutti gli ebrei che sono militari nell'esercito, e costretto al congedo forzato. Non abbandona la fede in Mussolini malgrado tutto e, anche quando viene avvertito della possibile retata, si fa trovare nel suo villino del quartiere borghese di via Nomentana in alta divisa da ufficiale. Quella villa è lo stesso luogo dove incontriamo il nipote Giorgio Capon che ci racconta la storia della sua famiglia. A corredare l'intervista, il racconto del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, su come la deportazione del 16 ottobre si incrocia con i ragazzi di via Panisperna, i fisici guidati da Enrico Fermi.

Corriere Daily
«Il 25 Aprile di mio padre, ebreo in camicia nera. Per salvarsi la vita»

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Apr 24, 2023 10:28


Paolo Salom parla del suo romanzo (uscito da poco) in cui racconta le vicende della sua famiglia, ricordandoci (a 78 anni dalla liberazione dal fascismo) che le dispute ideologiche e le ricostruzioni volutamente fazione o riduttive rischiano di farci dimenticare ciò che quegli anni sono stati veramente: un'epoca in cui milioni di persone rischiavano (o perdevano direttamente) la vita in ogni momento, per la loro origine o per le loro idee.Per altri approfondimenti:Storia (mai raccontata) del ragazzo che beffò i nazisti vestendo la camicia neraLetizia Moratti: “Facciamo diventare il 25 aprile il nostro 4 luglio. Un giorno che parla di libertà”Violante: “Meloni estranea al fascismo, allontanerà estremisti e falsificatori”

Mele
Essere Primo Levi

Mele

Play Episode Listen Later Jan 27, 2023 7:23


Primo Levi non è stato solo un testimone della storia ma anche un chimico, amante della montagna, scrittore di racconti fantascientifici. Oggi ricostruiamo la sua figura poliedrica

Moby Dick
Gi scrittori ebreo-americani tra cliché, disfunzionalità e biografie

Moby Dick

Play Episode Listen Later Dec 3, 2022 77:46


Vanilla Magazine
Adolf Hitler era Ebreo?

Vanilla Magazine

Play Episode Listen Later Jul 11, 2022 12:20


il posto delle parole
Errico Buonanno "L'imperatore d'America"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 29, 2022 12:40


Errico Buonanno"L'imperatore d'America"Storia favolosa del vagabondo che si fece reUtet Librihttps://www.utetlibri.it/«Per essere felici, bisogna essere virtuosi. Non sono gli eserciti piumati, non l'oro, ma la virtù a fare il re.» Joshua Abraham Norton, Imperatore degli Stati Uniti d'America e Protettore del Messico «In quale altra città un povero pazzo indifeso che si credeva imperatore delle due Americhe sarebbe stato tanto appoggiato e incoraggiato? In quale altro luogo persino la gente della strada avrebbe mai rispettato l'illusione di un povero sventurato?» Robert Louis Stevenson «Cielo, per me era sempre doloroso vedere l'Imperatore chiedere la carità; perché, malgrado il fatto che nessun altro lo credesse imperatore, lui ci credeva fermamente. Era convinto di essere figlio di qualche regnante d'Inghilterra…» Mark Twain Il 17 settembre 1859 uno strano proclama appare sui giornali di San Francisco: il signor Joshua Abraham Norton abolisce la repubblica e si autoincorona Nor­ton I, Imperatore degli Stati Uniti d'America. Di lì a poco diventa una celebrità cittadina, salutato da tutti mentre pattuglia le strade con la sua buffa divisa mi­litare e il cappello ornato di piume di gallo. Ma chi è questo eccentrico vagabondo?Ebreo inglese d'origine, emigrato in Sudafrica da bam­bino, Norton era arrivato come tanti in California per il sogno della corsa all'oro, diventando persino un ricco imprenditore, finché un affare sbagliato l'aveva spedito sul lastrico. Era insomma solo l'ennesima vit­tima del sogno americano, almeno fino al giorno di quella bizzarra, cerimoniosa autoincoronazione.Imprevedibilmente, infatti, i cittadini gli danno cor­da: le tipografie stampano bond imperiali con la sua faccia (e i negozianti li accettano di buon grado); gli studi fotografici sfornano ritratti ufficiali da distribuire come cartoline; tutti parlano dei suoi editti imperiali in cui scioglie i partiti per corruzione, o propugna profeticamente il voto alle donne e i diritti civili per gli afroamericani. L'autoproclamato Impe­ratore riesce persino a fermare un linciaggio razzista tra le strade di Chinatown (o almeno così tramanda­no le cronache, sempre più leggendarie).Quando nel 1880 muore collassando per strada in una pozzanghera, in tasca gli trovano pochi spiccioli, ma anche un telegramma dello zar Alessandro II che si complimenta per le sue imminenti nozze con la regina Vittoria. Forse è falso, forse no, ma poco importa: al suo funerale partecipano diecimila persone, e la città pullula di bandiere a mezz'asta. Sulla sua tomba, tutto­ra meta di pellegrinaggi, è scritto: Norton I, imperatore degli Stati Uniti d'America e protettore del Messico.Errico Buonanno racconta questa storia vera che sembra una fiaba, un grande apologo sul potere esplosivo della fantasia: quando tutto ci crolla intor­no, è possibile comunque inventarsi un impero, e convincere il mondo intero a crederci.Errico Buonanno è nato a Roma nel 1979. Scrittore, autore radiofonico e televisivo, ha esordito vincendo il premio Calvino con Piccola Serenata Notturna (Marsilio, 2003). Con Utet ha pubblicato Notti magiche. Atlante sentimentale degli anni novanta (con Luca Mastrantonio, 2017), Falso Natale. Bufale, storie e leggende della festa più importante dell'anno (2018), Sarà vero. Falsi, sospetti e bufale che hanno fatto la storia (2019) e Non ce lo dicono. Teoria e tecnica dei complotti dagli Illuminati di Baviera al Covid-19 (2021). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Fede & Cultura - di Giovanni Zenone
Fede eroica che vince la prepotenza dominante

Fede & Cultura - di Giovanni Zenone

Play Episode Listen Later Apr 6, 2022 8:35


La storia di Anania, Azaria e Misaele raccontata nel libro del profeta Daniele è un esempio pratico di come dobbiamo rapportarci alle prepotenze della politica e della cultura dominante.Iscriviti al nostro canale senza censura su Telegram ➜ https://t.me/fedecultura

Italiano con letteratura
La parola ebreo, Loy Rosetta

Italiano con letteratura

Play Episode Listen Later Feb 25, 2022 23:48


La parola ebreo, Loy Rosetta https://www.ibs.it/parola-ebreo-libro-rosetta-loy/e/9788806238322

Keration Podcast
Cos'è un ebreo?

Keration Podcast

Play Episode Listen Later Nov 25, 2021 3:22


♦ Quasi 50 anni fa, il governo israeliano riconobbe come ebrei i membri della setta nera etiope dei Falasha. In base a uno statuto del 1950 applicabile a tutti gli ebrei, quella controversa decisione consentì ai Falasha di trasferire immediatamente la cittadinanza. Quello statuto, infatti, era applicabile a qualunque ebreo sarebbe tornato in Israele. Eppure, la vera origine di quella setta etiope è controversa. Perché? Non esistono prove che si tratti di discendenti diretti di Abraamo, l'antico patriarca capostipite degli ebrei. Gli ebrei discendono da Isacco, figlio di Abraamo. Visto che tutta la discendenza è caratterizzata dal colore bianco della pelle, è difficile spiegare in che modo sarebbe avvenuto il cambiamento genetico alla pelle dei Falasha, la cui pelle è scura. Inoltre, sembra che non ci siano testimonianze dell'esistenza dei Falasha prima del XV secolo, (Abraamo visse nel XX secolo a.C., ovvero circa 35 secoli prima). Una spiegazione semplice potrebbe essere che, circa 500 anni fa, un gruppo di neri abbia aderito alla religione ebraica. Comunque, non si dimentichi che la parte delle Scritture Greche Cristiane, o Nuovo Testamento, ovvero la parte della Bibbia generalmente non accettata dagli ebrei, menziona un eunuco etiope. In Atti capitolo 8 si legge che “era stato a Gerusalemme ad adorare” e che “leggeva ad alta voce il profeta Isaia”. Questo fa ipotizzare che si fosse convertito alla religione ebraica e che fosse, quindi, un proselito. Il termine greco prosèlytos designa un non ebreo convertitosi al giudaismo; nel caso degli uomini, la conversione implicava la circoncisione. Proprio per questo, è stato ipotizzato che l'espressione “eunuco etiope” non indicasse un eunuco letterale, ma che fosse un uomo in vista dal punto di vista politico o commerciale. Quell'uomo, dunque, era in grado di generare figli, ovvero una discendenza. Detto questo, non c'è nessuna prova, però, che i Falasha siano suoi discendenti. --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message

Il Pilpul di Pagine Ebraiche
"Zemmour, nessun ebreo può sostenerlo"

Il Pilpul di Pagine Ebraiche

Play Episode Listen Later Oct 27, 2021 2:42


Le istituzioni ebraiche di Francia speravano che Eric Zemmour non si candidasse realmente all'Eliseo. “Non una sola voce ebraica dovrebbe andare a favore del potenziale candidato Zemmour” ha dichiarato di recente Francis Kalifat, presidente del Crif (Conseil Représentatif des Institutions juives de France). La speranza era che questo polemista di estrema destra, ebreo ma con posizioni vicine al più violento antisemitismo francese, non facesse sul serio. E invece Zemmour è pronto a scendere nell'arena politica con un suo partito, Vox Populi, che sarà presentato a metà novembre. I sondaggi lo danno al momento tra il 16 e il 18 per cento, in alcuni casi avanti a Marine Le Pen e al suo Rassemblement National.

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Lunedì 25 Ottobre 2021 - Cos'è il riposo?

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Oct 25, 2021 5:10


Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.Commento di don Federico (Buet), sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba

Pillole di Storia
#52 - Il nipote inglese di Hitler che lo accusava di avere un nonno ebreo

Pillole di Storia

Play Episode Listen Later Oct 16, 2021 23:53


Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC-Idufifk1hamoBzkZngr1wProduzione, Editing e Sound Design - UncleMatt: https://www.instagram.com/unclemattprod/Volete far parte della community e discutere con tanti appassionati come voi? Venite sul nostro gruppo Facebook : https://www.facebook.com/groups/624562554783646/Se volete chiaccherare o giocare con noi, unitevi al server Discord : https://discord.gg/muGgVsXMBWIl nostro Instagram per essere sempre aggiornati sulle novità : https://www.instagram.com/bibliotecadialessandria/?hl=itGruppo Telegram : https://t.me/joinchat/Flt9O0AWYfCUVsqrTAzVcg

Il Pilpul di Pagine Ebraiche
"I talebani mi volevano terrorista. Mia nonna ebrea mi ha salvato"

Il Pilpul di Pagine Ebraiche

Play Episode Listen Later Aug 30, 2021 4:20


Il suo destino sembrava scritto: diventare un terrorista. Fin quando la nonna paterna gli ha aperto gli occhi: la tua strada, gli ha spiegato prendendolo un giorno da parte, non può né potrà mai essere quella. Quegli uomini sono barbari assassini. Quegli uomini hanno ucciso tuo padre. Atai Walimohammad era un bambino come tanti nell'Afghanistan rurale, indottrinato fin da piccolo all'odio cieco verso tutto ciò che differiva dal credo talebano. Verso la scuola coranica e un centro di addestramento per kamikaze l'avevano spinto la madre e uno zio materno, un importante comandante del gruppo terroristico: per il suo avvenire sognavano una carriera da “martire”. Ben altro auspicava invece la nonna paterna. Un segreto inconfessabile, di cui il nipote era rimasto fino ad allora all'oscuro: pur convertita ufficialmente all'Islam, in segreto continuava a praticare gli antichi riti ebraici. Ebreo era quindi anche suo figlio, il padre di Walimohammad. Un medico e oppositore politico brutalmente massacrato dai terroristi. Ma questo, ad Atai, sua madre non l'aveva mai raccontato.

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori
Riccardo Calimani - Non è facile essere Ebreo (L'Ebraismo spiegato ai non ebrei)

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori

Play Episode Listen Later Jul 27, 2021 64:25


Incontro con Riccardo Calimani. Presenta Mirella Serri Calimani analizza l'inquietudine ebraica in Francia, Russia e Ungheria. Attraverso figure quali quelle di Émile Durkheim, Henri Bergson, ma anche Trotskij, gli scrittori russi Il'ja Erenburg e Vasilij Grossman o l'ungherese György Lukács, traccia una mappa della genialità e originalità ebraica nei cento anni che precedono la Shoah. Un libro che ha il grande merito di sfatare i tabù, senza innalzare muri né emettere condanne. Edizione 2019 www.pordenonelegge.it

The Dybbukast
In Defense of Women

The Dybbukast

Play Episode Listen Later Jun 11, 2021 41:21


Written in Italy in the 16th century by Jewish dramatist Leone De' Sommi Portaleone, who also wrote what is considered to be the oldest extant Hebrew-language play, the poem "In Defense of Women" touches on the role of women in drama and reveals a great deal about the cultural considerations and power dynamics of this time when women were coming to the fore on the theatrical stages of Northern Italy, Rome, and Venice in the professional world of the commedia dell'arte.Intercut with selections from the poem and other works of the era performed by theatre dybbuk actors, Dr. Erith Jaffe-Berg, Professor of theatre at the Department of Theatre, Film and Digital Production, University of California at Riverside, guides us through the text's meaning and its relevance to both historical and contemporary issues of equity and belonging.The live recording from which this episode was created was presented on May 20, 2021 in collaboration with San Diego Repertory's Lipinsky Family San Diego Jewish Arts Festival (JFEST), with scholar and student participation from the Department of Theatre, Film and Digital Production at the University of California, Riverside.This episode is made possible in part by a grant from the City of Los Angeles Department of Cultural Affairs.

BASTA BUGIE - Cinema
FILM GARANTITI La Passione di Cristo - Una storia di violenza e di amore (2004) *****

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Apr 1, 2021 12:14


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=23UNA STORIA DI VIOLENZA E DI AMORE di Vittorio MessoriNella saletta insonorizzata la luce si riaccende dopo due ore e sei minuti. Quando finiscono di scorrere i titoli di coda, dove i nomi americani si alternano a quelli italiani, dove i ringraziamenti al Comune di Matera si affiancano a quelli per teologi e specialisti di lingue antiche, dove Rosalinda, la figlia di Celentano (il diavolo) sta accanto a un'ebrea romena (la Madonna), quando il tecnico abbassa la leva che ridà la luce, nella saletta continua il silenzio. Due donne piangono, quietamente, senza singhiozzi; il signore che ho accanto è pallidissimo, gli occhi chiusi; un timido, solitario inizio di applauso si spegne subito, nell'imbarazzo. Per molti, lunghissimi minuti nessuno si alza, nessuno si muove, nessuno parla. Dunque, quanto ci annunciavano era vero: "The Passion of the Christ" ha colpito, l'effetto che Gibson voleva si è realizzato. Per quanto vale, io stesso sono sconcertato e muto: per anni ho passato al vaglio, una per una, le parole del greco con cui gli evangelisti narrano quegli eventi, nessuna minuzia storica di quelle 12 ore a Gerusalemme mi è sconosciuta, ne ho tratto un libro di quattrocento pagine. So tutto. O, meglio, scopro adesso che credevo di sapere: tutto cambia se quelle parole si traducono in immagini di una tale potenza da trasformarle in carne e in sangue, in segni graffianti di amore e di odio.LA SCOMMESSAMel lo ha detto con l'orgoglio unito all'umiltà, con il realismo mescolato alla devozione che forma in lui un miscuglio singolare: "Se quest'opera dovesse fallire, per cinquant'anni non ci sarà futuro per il film religioso. Qui dentro abbiamo buttato il meglio: soldi quanti ne occorrevano, prestigio, tempo, rigore, carisma di grandi attori, scienza degli eruditi, ispirazioni dei mistici, esperienza, tecnica d'avanguardia. Ci abbiamo buttato, soprattutto, la nostra certezza che valeva la pena, che ciò che successe in quelle ore riguarda ogni uomo. Con questo Ebreo avremo a che fare per sempre, tutti, dopo la morte. Se non la spuntiamo noi, chi potrà farcela? Ma la spunteremo, ne sono certo: il nostro lavoro è stato accompagnato da troppi segni che me lo confermano". E, poi, coincidenze lette come segni: la Madonna con il volto dell'attrice ebrea a nome Morgenstern che, lo si è notato solo dopo, è, in tedesco, la Stella Mattutina delle litanie del rosario. Jim Caviezel, l'attore che interpreta Gesù, ha le stesse iniziali di Jesus Christ ed ha 33 anni!Gibson si è ricordato del monito del beato Angelico: "Per dipingere il Cristo, bisogna vivere con il Cristo". Il clima, tra i Sassi di Matera e gli studi di Cinecittà, sembra essere stato quello delle sacre rappresentazioni medioevali, dei cortei dei flagellanti davanti alle reliquie dei martiri. Dopo le riprese, ogni sera, un prete in talare nera, quella con la lunga fila di bottoni, celebrava una messa al campo, in latino. Proprio qui, in effetti, è la ragione vera della decisione di far parlare gli ebrei nella loro lingua popolare, l'aramaico, e i romani in un latino basso, da militari, che ferisce le orecchie di noi, vecchi liceali, abituati alle raffinatezze ciceroniane. Gibson, cattolico amante della Tradizione, è coriaceo assertore della dottrina ribadita al Concilio di Trento: la Messa è anche pasto fraterno ma è innanzitutto sacrificio di Gesù, rinnovazione incruenta della Passione. Questo è ciò che importa, non è il "capire le parole". Il valore salvifico degli atti e dei gesti che hanno il vertice sul Calvario non ha bisogno di espressioni che chiunque possa capire. Questo film, per il suo autore, è una Messa: che, dunque, sia in una lingua oscura, com'è stata per tanti secoli. Se la mente non comprenderà, tanto meglio, ciò che conta è che il cuore capisca che tutto quel che è avvenuto ci redime dal peccato e ci apre le porte della salvezza. Proprio come ricorda la profezia di Isaia sul "Servo di Jahvé" che, a tutto schermo, è messa come prologo all'intera pellicola. Il prodigio, comunque, mi è sembrato verificarsi: dopo un po', si abbandona la lettura dei sottotitoli per entrare, senza distrazioni, nelle scene - terribili e meravigliose - che bastano a se stesse.LA QUALITÀSul piano tecnico, l'opera appare di una qualità altissima, tanto che i precedenti film su Gesù potranno sembrare ridotti a parenti poveri e arcaici: in Gibson, luci sapienti, fotografia magistrale, costumi straordinari, scenografie scabre e, quando necessarie, sontuose, trucco di incredibile efficacia, recitazione di grandi professionisti, sorvegliati da un regista che è anche un loro illustre collega. Soprattutto, effetti speciali talmente mirabolanti che, come ci diceva Enzo Sisti, il produttore esecutivo, resteranno segreti, a conferma dell'enigma dell'opera, dove la tecnica vuole essere a servizio della fede. Una fede nella versione più cattolica (non a caso il Papa ha visto il film e di tanti cardinali hanno valutato positivamente il film) di cui "The Passion" è un manifesto che gronda simboli che solo un occhio esercitato riconosce in pieno. Occorrerebbe un libro (due, in effetti, sono in preparazione) per aiutare lo spettatore a capire.In sintesi estrema, la "cattolicità" radicale del film sta innanzitutto nel rifiuto di ogni demitizzazione, nel prendere i vangeli come cronache precise: le cose, ci viene detto, sono andate così, proprio come la Scrittura le descrive. Il cattolicesimo sta, poi, nel riconoscimento della divinità di Gesù che convive con la sua piena umanità. Una divinità che erompe, drammaticamente, nella sovrumana capacità di quel corpo di subire una quantità di dolore come mai alcuno né prima né dopo, in espiazione di tutto il peccato del mondo. Ma la "cattolicità" radicale sta anche nell'aspetto "eucaristico", riaffermato nella sua materialità: il sangue della Passione è intrecciato di continuo al vino della Messa, il corpo martoriato di Cristo al pane consacrato. E sta, pure, nel tono fortemente mariano: la Madre e il Diavolo (che è femmina o, forse, androgino) sono onnipresenti, l'una con il suo dolore silenzioso, l'altro (o l'altra) con il suo compiacimento maligno. Da Anna Caterina Emmerich, la veggente stigmatizzata, Gibson ha preso intuizioni straordinarie: Claudia Procula, la moglie di Pilato, che offre, piangendo, a Maria i panni per raccogliere il sangue del Figlio è tra le scene di maggior delicatezza in un film che, più che violento, è brutale. Come brutale fu, appunto, la Passione. Il Pietro disperato dopo il rinnegamento, si getta ai piedi della Vergine per ottenere perdono. Credo, comunque, che l'importanza, anche teologica, attribuita alla Madonna nonché l'eucaristia, non spiritualizzata, non ridotta a semplice ricordo, ma vista nel modo più materiale, dunque cattolico (la transustanziazione), creeranno qualche disagio nelle chiese protestanti americane che, senza avere visto il film, già si sono organizzate per favorirne la diffusione.Se al martirio sono dedicate due ore, mezzo minuto è sufficiente per ricordare che non fu quella l'ultima parola. Dal Venerdì Santo alla Domenica di Pasqua, alla Risurrezione, che Gibson ha risolto accogliendo una particolare lettura delle parole di Giovanni: uno "svuotamento" del lenzuolo funerario, lasciando un segno sufficiente per "vedere e credere" che il suppliziato ha trionfato sulla morte.Antisemitismo o, almeno, antigiudaismo? Non scherziamo con parole troppo serie. A visione effettuata, penso che nessuno potrà più accusare Gibson di avercela con gli ebrei. Chiarissimo è, nel film, che ciò che grava sul Cristo e lo riduce in quello stato non è la colpa di questo o di quello, bensì tutto il peccato di tutti gli uomini, nessuno escluso. All'ostinazione nel chiedere la crocifissione da parte di Caifa (quel sadduceo collaborazionista che non rappresentava affatto il popolo ebreo, da cui era anzi detestato, il Talmud su di lui e sul suocero Anna ha parole terribili), fa più che abbondante contrappeso il sadismo inaudito dei carnefici romani; alle viltà politiche di Pilato che lo portano a violentare la sua coscienza, si oppone il coraggio del sinedrita - episodio aggiunto dal regista - che affronta il Sommo Sacerdote gridandogli che quel processo è illegale. E non è forse ebreo il Giovanni che sorregge la Madre? Non è ebrea la pietosa Veronica? Non è ebreo l'impetuoso Simone di Cirene? Non sono ebree le donne di Gerusalemme che gridano la loro disperazione? Non è ebreo Pietro che, perdonato, morirà per il Maestro?All'inizio del film, prima che il dramma si scateni, la Maddalena chiede, angosciata, alla Vergine: "Perché questa notte è così diversa da ogni altra?". "Perché - risponde Maria - tutti gli uomini erano schiavi e ora non lo saranno più". Tutti, ma proprio tutti: giudei o non giudei che siano. "Quest'opera - dice Mel Gibson amareggiato da aggressioni preventive - vuol riproporre il messaggio di un Dio che è Amore".E che Amore sarebbe se escludesse qualcuno?

Ebrei che hanno fatto la Storia
S01E25. Ernesto Nathan

Ebrei che hanno fatto la Storia

Play Episode Listen Later Mar 24, 2021 3:54


Nathan è stato il primo e unico sindaco ebreo nella storia della Capitale. Nato a Londra nel 1845 da Sara Levi Nathan e Moses Meyer Nathan, cresce tuttavia più nel mazzinianesimo che nell'ebraismo: la causa risorgimentale era essenzialmente il centro della vita della madre, che lo instradò verso un pensiero laico e anticlericale. Ebreo per gli altri, ma cosa per gli ebrei? Anche questo è un interrogativo, in quanto la grandezza dell'uomo era fuori discussione, ma conciliare la religione ebraica con il mazzinianesimo è cosa assai difficile. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/hatikwa-ugei/message

lo spaghettino
help/siri un ca**o ebreo-2

lo spaghettino

Play Episode Listen Later Jan 18, 2021 0:18


L'ha letto anche lei L'immagine è l'opera di Giovanni Anselmo "Verso l'infinito" all rights reserved

lo spaghettino
rassegnastampa/doppiozero un ca**o ebreo-1

lo spaghettino

Play Episode Listen Later Jan 18, 2021 2:55


Senti senti, questa Katharina Volckmer

The Essential
Il paziente (COVID) nazista e il medico ebreo. Il vaccino russo. Niente disclaimer per The Crown

The Essential

Play Episode Listen Later Dec 7, 2020 5:25


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Musica
Il costume degli ebrei marocchini: l’uomo

Musica

Play Episode Listen Later Sep 28, 2020 4:39


Grazie ad “History of Jewish costume” di Alfred Rubens, andremo a scoprire gli abiti degli ebrei marocchini, lì insediatisi molto prima dell’arrivo degli arabiSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente

Pop Cast
PopCast: Kestorie - Leone Efrati 12-06-20

Pop Cast

Play Episode Listen Later Jul 11, 2020 30:02


leone efrati, pugile, pugilato, boxe, auschwitz, chicago, audace, roma, fascisti, romolo, ester, shoah, ebreo, ebrismo, fascismo, seconda guerra mondiale, frangipane, console, ebensee, leo rodak

Pop Cast
PopCast: Kestorie - Leone Efrati 12-06-20

Pop Cast

Play Episode Listen Later Jul 11, 2020 30:02


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No Joke Radio
NJR Hosts Jack Bulgaro #128

No Joke Radio

Play Episode Listen Later Apr 14, 2020 66:24


Jack Bulgaro - @jackbulgaro - is an Italian DJ based in Milan. "I was born in a small town close to Milan. For my friends and me, real life used to start on Friday night, going to club at Pergola or Leon Cavallo in Milan. Nonetheless, the best nights I have ever had were not in Milan but in Bergamo's countryside. Over there I found crazy music coming from Brazil, Perù, Africa, Eastern Europe mixed with electronic music. Locals used to call it "Afro music" but it was not related to Fela Kuti and other afro beat artists. Over there I felt in love with great DJs like dj Mozart, Daniele Baldelli, dj Ebreo, Fabrizio Fattori and Roberto Lodola. For this mix I selected a bunch of "Afro Cosmic" tracks from my library. I wanted to pay tribute to these legendary DJs and clubs, and in particular to Daniele Baldelli and his mixing technique. The opening track of my mix is a recording from a club night at Baia degli Angeli during the '80s." TRACKLIST Get in touck with @jackbulgaro

Oggi in Cristo
Pietre viventi

Oggi in Cristo

Play Episode Listen Later Mar 12, 2020 8:33


Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell'ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza,  come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza, se davvero avete gustato che il Signore è buono.  Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Infatti si legge nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso». Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli «la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare,  pietra d'inciampo e sasso di ostacolo». Essi, essendo disubbidienti, inciampano nella parola; e a questo sono stati anche destinati. Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia. (1 Pietro 2:1-8 - La Bibbia) Indice della serie sulle lettere di Pietro Gesù è la pietra angolare sulla quale tutto l'edificio di Dio è costruito. Per pietra angolare si intende la prima pietra utilizzata nella costruzione di un edificio, quella che , idealmente, sorregge tutta la costruzione. Qui l'apostolo Pietro sta parlando ovviamente di una costruzione spirituale, il popolo di Dio, la comunità formata da tutti coloro che appartengono a Dio perché hanno riposto in Lui la loro fede e sono riconciliati con Lui attraverso il sacrificio di Gesù Cristo. Non tutti gli uomini hanno riconosciuto che il Signore ha stabilito Gesù Cristo come pietra vivente, scelta e preziosa, per costruire il suo edificio spirituale, infatti molti in Israele l'avevano rifiutata e molti lo fanno ancora oggi in ogni parte del mondo, non comprendendo la grande salvezza che il Signore ha donato agli esseri umani per mezzo di Gesù Cristo. L'apostolo Pietro però osservò che Dio aveva già previsto  che molti avrebbero rifiutato Gesù,  infatti cita il Salmo 118:22 che dice così: "La pietra che i costruttori avevano disprezzata è divenuta la pietra angolare". Inoltre egli si riferisce anche a Isaia 8:14: "Egli sarà un santuario, ma anche una pietra d'intoppo, un sasso d'inciampo per le due case d'Israele, un laccio e una rete per gli abitanti di Gerusalemme." I lettori di Pietro non dovevano quindi stupirsi se molti, anche tra gli Ebrei stessi, avevano rifiutato Gesù. Questo non era un concetto facile da accettare e non lo è ancora oggi per molti. Infatti molti affermano che sia impossibile che un Ebreo abbia rifiutato il suo Messia.  In questo brano invece, come abbiamo visto, Pietro sottolineò che la disubbidienza e l'incredulità di molti  era stata già prevista dal Signore nelle scritture dell'antico testamento, proprio in mezzo al popolo di Israele; in tal senso egli afferma che i disubbidienti erano già stati destinati a fare quella fine, erano destinati a inciampare nella parola, ovvero in Gesù. Ma l'apostolo Pietro non può fare altro che gioire perché nella scrittura era anche previsto che altri avrebbero confidato in quella pietra angolare preziosa: Perciò così parla il Signore, DIO: «Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido; chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire. (Isaia 28:16) Coloro che hanno riposto la loro fede in Gesù Cristo sono pietre viventi dell'edificio di Dio costruito a partire dalla pietra angolare per essere una casa spirituale! Che splendida notizia! Si noti che l'apostolo Pietro paragona i discepoli, i figli di Dio,

Prime Inc. Drivers Trucking Safety Podcast
Real Talk about Weight Loss with Prime Driver Chris Ebreo

Prime Inc. Drivers Trucking Safety Podcast

Play Episode Listen Later Feb 28, 2020 31:59


"My health journey started back in 2016 a year before I started OTR, I was twenty-one and weighed in at 480lbs. Working out wasn’t new to me, as I participated in multiple sports throughout high school, but working out while maintaining healthy eating habits was a foreign concept. 2016 started like any other yearly physical, but this time instead of the doc telling me about my weight, he simply asked me if I wanted to live to see thirty. It was the wakeup call I needed."Learn more about Prime Driver Health and Fitness:Website: https://driverhealthandfitness.com/Facebook: https://www.facebook.com/groups/407841039845829/Instagram: https://www.instagram.com/primefitfleet/

BASTA BUGIE - Santi e beati
Il pianista ebreo convertito dal santissimo sacramento

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Feb 11, 2020 10:15


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6003IL PIANISTA EBREO CONVERTITO DAL SANTISSIMO SACRAMENTO di Rino CammilleriSe andate su Wikipedia scoprirete che di Hermann Cohen ce ne sono due e tutti e due tedeschi. Uno era un filosofo kantiano, nato nel 1842 e morto a Berlino nel 1918. L'altro era un pianista di vent'anni più vecchio, ed è quello che qui ci interessa. Hermann Cohen era ebreo figlio di ebrei, padre e madre. Era uno dei quattro figli di David Abraham Cohen e Rosalie Benjamin. Cognome classico: Cohen, in ebraico «sacerdote». Suo padre - altro classico - era un ricco banchiere. Lui nacque ad Amburgo nel 1821, appena dopo la bufera napoleonica. Fu messo in uno dei migliori collegi, come da tradizione delle famiglie facoltose. Eccelleva nelle lingue, ma si accorsero subito che era un prodigio al pianoforte. A sette anni già teneva concerti a Altona e Francoforte.UN TALENTO, TANTI VIZIHermann Cohen, portato in palmo di mano quale promessa, appena dodicenne si trasferì in quella che allora, grazie anche a Napoleone, era la capitale cultural del mondo: Parigi. Fu sua madre a prendere l'iniziativa: gli affari dei Cohen declinavano e lei puntò le sue carte su quel figlio prodigio. Si trasferì coi figli a Parigi. Il piccolo Hermann fu messo alla sua scuola dell'ungherese Franz Liszt. Non tardò a diventare il migliore allievo di cotanto maestro, che prese a considerarlo il suo pupillo e, addirittura, ad affibbiargli il vezzeggiativo Putzig, che in tedesco vuol dire «carino». Il Cohen in poco tempo divenne un concertista affermato e conteso. Il suo maestro frequentava il bel mondo, e pure il giovanotto tedesco era sempre presente nei migliori salotti, vezzeggiato dalle dame della nobiltà e perfino da scrittrici affermate come George Sand. Quando Liszt andò a Ginevra con la sua ultima fiamma, la contessa Marie d'Agoult, il giovane fu della partita. Qui nel 1835 la principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso gli organizzò un concerto. Esibizioni, applausi, ricevimenti, la stella del giovane Cohen era in ascesa e ascese senza interruzioni fino a finire nella spirale del vizio. In questo caso, quello del gioco, che portò l'astro nascente a non sapere come ripianare i debiti che in pochi anni aveva accumulato. Fu a Londra, dove suonò più volte, poi ad Amburgo per cercare prestiti. A Parigi strinse una relazione con una donna sposata. Insomma, non si faceva mancare nulla.IL SANTISSIMO GLI CAMBIA LA VITAMa il successo gli aveva dato alla testa, tanto che nel 1841 riuscì a litigare anche col suo maestro, Liszt, che lo accusò di essersi appropriato dei fondi dei concerti tenuti a Dresda. Non si parlarono più per vent'anni. Si distrasse con una artista di circo, Celeste Mogadar, ma la cosa finì presto. Aveva ventisette anni quando accadde (strano, il vostro Kattolico aveva la stessa età - e stesso segno zodiacale - quando accadde a lui). Chiamato a sostituire il direttore del coro in una chiesa parigina, aveva visto la cerimonia della benedizione col Santissimo. Lui, che prima del collegio aveva frequentato solo la scuola rabbinica, non capiva. Ma avvertì una particolare attrazione verso quell'oggetto. Ogni venerdì prese a tornare in quella chiesa per rivivere il singolare episodio. E lo riviveva, in effetti, tanto da cadere in ginocchio ogni volta. Ne parlò col prete e quello gli presentò Theodor Ratisbonne, ebreo convertito e ora prete cattolico, fratello di quel celebre Alphonse a cui era apparsa la Madonna nella chiesa di Sant'Andrea delle Fratte a Roma nel 1842. Era il 1847 e il Cohen dovette recarsi a Ems, in Germania, per un concerto. La domenica entrò in una chiesa cattolica e segui la messa. Gli amici che lo avevano accompagnato erano abituati, sì, alle stranezze d'artista, ma rimasero lo stesso di stucco quando videro il famoso Hermann Cohen, gagà, playboy, viveur, giocatore ed ebreo, sciogliersi in lacrime durante il rito. Tornato a Parigi si fece battezzare col nome di Augustin nella chiesa di Nostra Signora di Sion fondata dal Ratisbonne per gli ebrei convertiti. Poi, prima comunione e cresima dalle mani dell'arcivescovo Denis-Auguste Affre. Quest'ultimo morì l'anno dopo, colpito da una pallottola, mentre cercava di pacificare gli animi durante la rivoluzione che nel 1848 abbatté la Monarchia di luglio (quella liberale di Luigi Filippo d'Orléans, che nel 1830 aveva a sua volta detronizzato Carlo X, l'ultimo re «unto») e instaurò la Seconda Repubblica (poi fatta fuori da Napoleone III). Per i due anni seguenti la vita pubblica del Cohen non cambiò: doveva pagare i debiti e non poteva smettere di accettare ingaggi. Ma il tempo libero lo dedicava alla sua nuova passione: il Santissimo. Alla fine del 1848, passata l'ennesima rivoluzione francese e in attesa della successiva, insieme ad altri devoti ideò l'adorazione eucaristica notturna nella chiesa parigina di Notre Dame des Victoires. Scelta non casuale. La chiesa, oggi basilica, era stata fatta edificare da Luigi XIII come ex-voto. Quel re non riusciva a sconfiggere i calvinisti ugonotti, aiutati dall'Inghilterra, e chiudere per sempre la triste stagione delle guerre di religione in Francia. Nel 1628 finalmente cadde La Rochelle, ultima roccaforte protestante (all'assedio c'erano anche i letterari Tre Moschettieri) e il re fece costruire la chiesa dedicandola alla Madonna delle Vittorie. Liniziativa eucaristica notturna di Hermann Cohen si diffuse ben presto in altre chiese parigine e, da lì, in tutta la Francia. Ma il pianista aveva anche altro in mente, qualcosa di più radicale. Nel 1849 si fece frate carmelitano nel convento di Brussey col norne di Augustin du Très Sacré Sacrement. Nel 1851 venne ordinato sacerdote.LE SCUSE E LA NUOVA VITAQuando pronunciò la sua prima omelia, nella chiesa parigina di Saint-Sulpice, la platea era composta soprattutto da curiosi. Infatti, la conversione e addirittura l'entrata in convento con annesso sacerdozio di uno dei più celebri musicisti d'Europa (e, a quel tempo, del mondo) aveva fatto scalpore e molti erano quelli venuti da ogni dove per vedere l'ex damerino e stella dei concerti adesso con la chierica carmelitana e vestito da prete papista. Nella predica, esordì col chiedere scusa alla città per gli scandali della sua vita dissipata. Poi disse chiaro che aveva cercato la gioia nel successo, gli svaghi, le amicizie altolocate. Ma non l'aveva trovata. Solo Cristo era stato capace di procurargliela. Il suo esempio finì col contagiare la sorella Henriette, che nel 1852 volle farsi battezzare da lui. Intanto in Francia il regime cambiava per l'ennesima volta. Il 2 dicembre, con un colpo di Stato, il presidente della repubblica Luigi Napoleone prendeva il potere per sempre. Ancora barricate, ancora morti, ancora repressioni, liste di proscrizione, deportazioni alla Cajenne. Il Secondo Impero fu proclamato nello stesso giorno del Primo. Fu dunque sotto Napoleone III che Henriette Cohen volle far battezzare anche suo figlio Georges che aveva pochi anni. Ma il padre di quest'ultimo non la prese bene e per tutta risposta chiuse il figlioletto in un collegio protestante. L'ostinazione di questo ragazzino nel voler restare cattolico, però, convinse Albert, fratello di Hermann, a farsi battezzare pure lui. Intanto, fra Augustin si dava da fare. Nel 1859 fu lui a riaprire, dopo decenni di rivoluzioni, il Carmelo di Lione. Ebbe anche la fortuna di visitare Jean-Marie Vianney, il famoso Curato d'Ars, pochi mesi prima che questi morisse. Nel 1862 andò a inaugurare un convento a Londra, dopo che il governo inglese aveva finalmente allentato i divieti nei confronti dei «papisti». Nel 1864 fu ammirato dal Times per avere affrontato da solo la folla che inveiva contro sei marinai cattolici che stavano per essere impiccati a Newgate e ai quali stava dando gli ultimi sacramenti. Nel 1868, quasi cieco per un glaucoma, si portò a Lourdes, dove ottenne la grazia della guarigione. Nel 1870 la sconfitta della Francia nella guerra franco-prussiana lo costrinse, in qualità di tedesco, a emigrare in Svizzera, a Montreux. Nell'esilio svizzero fu il cappellano di quelli che, come lui, dalla Francia erano dovuti scappare. Ma c'era un altro gregge, e più numeroso, senza pastore. Così, passò a Spandau, dalle parti di Berlino. Qui c'erano migliaia di prigionieri di religione cattolica. Lui ne fu il pastore ma finì per essere contagiato di vaiolo, malattia che lo portò alla morte nel 1871.

Oggi in Cristo
Sulla buona strada

Oggi in Cristo

Play Episode Listen Later Jan 15, 2020


Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il più importante di tutti i comandamenti?» Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore. Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua".  Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi». Lo scriba gli disse: «Bene, Maestro! Tu hai detto secondo verità, che vi è un solo Dio e che all'infuori di lui non ce n'è alcun altro; e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come se stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno osava più interrogarlo. (Marco 12:28-34 - La Bibbia) Indice della serie sul vangelo di Marco In mezzo a tante persone che cercavano solo di prendersi gioco di Gesù o di coglierlo in fallo su temi politici o religiosi, c'era anche qualcuno che era davvero alla ricerca della verità. Quello scriba era rimasto colpito dal modo in cui Gesù aveva utilizzato la scrittura in modo appropriato per rispondere ai sadducei che lo avevano interrogato sulla risurrezione, così aveva pensato che Gesù fosse la persona giusta a cui sottoporre quel quesito che gli stava a cuore. Non era un quesito nuovo. Tra gli studiosi Giudei era tipico discutere su queste cose infatti, considerando la quantità di comandamenti inclusi nella legge, era lecito chiedersi quali fossero i comandamenti più importanti, ovvero quelli a cui un Ebreo non avrebbe mai dovuto rinunciare neanche nei momenti di crisi nazionale, neanche nei momenti in cui non fosse possibile accedere al tempio o rispettare tutte le leggi relative alla purità rituale. Si pensi ad esempio al periodo in cui i Giudei erano stati deportati in Babilonia... In una situazione come quella era impossibile rispettare molti dei comandamenti presenti nella legge; in tal caso cosa bisognava considerare fondamentale per mantenere la propria identità giudaica e distinguersi come popolo di Dio? La storia narrata nel libro di Daniele, ad esempio, ci dà un'idea del modo in cui Daniele e i suoi amici cercarono di mantenere la propria identità in una situazione estremamente difficile. La risposta di Gesù non dovrebbe sorprenderci infatti ogni israelita devoto conosceva e pronunciava regolarmente ogni giorno la "shema" ("ascolta"), la preghiera  basata tra l'altro proprio sulle parole di De 6:4: "Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo.  Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze." Il riferimento di ogni Israelita, anche nei momenti più bui, doveva rimanere sempre l'adorazione dell'unico Dio, dell'unico Signore e Creatore dell'universo. A quell'unico Dio egli doveva rimanere devoto con tutta la sua persona (cuore, anima, mente e forza sono un modo di indicare tutto l'essere umano), cercando di onorare il Signore in ogni aspetto della propria vita. Ma qual'è il modo migliore per mostrare amore verso Dio se non mostrare amore verso il nostro prossimo che egli ha creato? Ecco perché, anche se lo scriba non gli aveva chiesto quale fosse un eventuale secondo comandamento fondamentale, Gesù affianco al primo questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Immaginiamo una società in cui ogni singolo individuo abbia la devozione all'unico vero Dio come centro della propria vita, immaginiamo una società in cui ognuno fosse guidato dal timore di Dio e dal desiderio di piacere a Lui.  Immaginiamo quindi una società in cui ognuno si comporta verso il prossimo come vorrebbe che il prossimo si comportasse verso di lui. Sarebbe un mondo molto diverso da quello in cui viviamo vero? Sarebbe un vero assaggio del futuro regno di Dio.

StarterPack
Episodio 8 - Hong Kong e Cina, nuova Commissione Europea, Niente Uber a Londra, Gesù era Ebreo ?

StarterPack

Play Episode Listen Later Dec 2, 2019 53:48


Rieccoci, primo episodio di dicembre. Quest'oggi parliamo della nuova Commissione Europea, della situazione ad Hong Kong ed in Cina, dei problemi di Londra con Uber e delle origini ebraiche di Gesù di Nazareth. https://www.corriere.it/esteri/19_novembre_24/elezioni-hong-kong-primi-risultati-la-vittoria-democratici-anti-cina-728013fa-0eeb-11ea-b3dc-1023409a22e2.shtmlhttps://www.ilpost.it/2019/11/28/polizia-hong-kong-politecnico/http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2019/11/29/joshua-wong-in-parlamento-scontro-italia-cina-su-hong-kong-_cc8f0394-c4f9-4a54-a557-c05cfbc65f0c.htmlhttps://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/28/la-cina-supera-il-numero-di-ambasciate-usa-il-futuro-e-suo-e-hong-kong-non-centra/5584306/https://anime.everyeye.it/notizie/-il-poster-batman-supporta-manifestanti-hong-kong-dc-comics-cancella-post-413904.htmlhttps://www.theguardian.com/sport/2019/oct/08/blitzchung-hearthstone-blizzard-banned-hong-kong-protestshttps://www.theguardian.com/games/2019/nov/08/blizzard-blizzcon-protest-hong-kong-world-of-warcrafthttps://www.open.online/2019/11/27/su-tiktok-finge-un-tutorial-sul-makeup-per-parlare-dei-lager-cinesi-beffa-alla-censura-di-pechino-video/https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/27/finge-di-fare-un-tutorial-di-make-up-per-parlare-dei-campi-di-detenzione-in-cina-cosi-la-17enne-aggira-la-censura/5582227/https://www.agi.it/estero/tecnologia_repressione_cina_uiguri-6618011/news/2019-11-26/http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/11/20/ex-dipendente-gb-torturato-in-cina_76f09c91-01b2-42f3-ab50-4dd6777520fa.htmlhttps://www.youtube.com/watch?v=5SDUm1bx7Zc&feature=youtu.behttps://www.youtube.com/watch?v=-ZYzav_kXOchttps://www.nytimes.com/interactive/2019/11/16/world/asia/china-xinjiang-documents.htmlhttps://www.ilpost.it/2019/11/16/tiktok-lobbismo-europa-leggi/https://www.ilpost.it/2019/11/25/hong-kong-elezioni-locali-vittoria-pro-democrazia/https://www.ilpost.it/2019/11/28/trump-ha-firmato-due-leggi-a-sostegno-dei-manifestanti-di-hong-kong/https://www.agi.it/estero/hong_kong_trump-6636628/news/2019-11-28/amp/https://www.panorama.it/news/esteri/cina-xi-jinping-leader-assoluto-vita/https://video.repubblica.it/politica/trieste-il-consigliere-comunale-segre-ha-detto-che-gesu-era-ebreo-da-cattolico-mi-sento-offeso/349101/349683https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/29/trieste-lo-strano-e-incomprensibile-intervento-del-consigliere-di-estrema-destra-offeso-perche-segre-ha-detto-che-gesu-era-ebreo/5585643/https://www.unionesarda.it/video/video/2016/10/14/maometto_pedofilo_la_frase_choc_del_consigliere_della_lega_fabio-19-541414.htmlhttp://www.triesteprima.it/cronaca/tuiach-contro-cucchi-spacciatore-eroinomane-13-ottobre-2018.htmlhttps://web.archive.org/web/20190125184407/http://www.triestecafe.it/blog/2019/01/24/gay-pride-tuiach-sconcerie-24-gennaio-2019/https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2017/10/21/news/frasi-choc-sul-femminicidio-roberti-chiedero-l-espulsione-di-tuiach-dalla-lega-nord-1.16019644https://web.archive.org/web/20190125184259/http://www.triestecafe.it/blog/2018/10/13/fabio-tuiach-stefano-cucchi-spacciatore-eroinomane-13-ottobre-2018/https://www.open.online/2019/11/28/schio-nega-le-pietre-dinciampo-in-memoria-dei-deportati-portano-odio-e-divisioni/https://www.ilpost.it/2019/11/27/commissione-von-der-leyen-ratifica-parlamento-europeo/https://twitter.com/Europarl_EN/status/1199651237064560640https://www.youtube.com/watch?v=h186CZ1NfEghttps://ec.europa.eu/info/business-economy-euro/growth-and-investment/capital-markets-union_ithttps://argomenti.ilsole24ore.com/parolechiave/capital-market-union.htmlhttps://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/27/m5s-4-eurodeputati-non-votano-von-der-leyen-corrao-squadra-peggio-di-quella-juncker-siamo-diventati-copia-sbiadita-del-pd/5582901/https://www.theguardian.com/technology/2019/nov/25/uber-loses-licence-london-tflhttps://www.ilpost.it/2019/11/25/londra-uber-licenza/https://www.ilpost.it/2018/12/05/ubertaxi-torino/

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Gesù che era ebreo e le notizie del giorno

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Nov 29, 2019 4:47


Le notizie del giorno commentate per TPI.it

Chiesa Evangelica Biblica di Deruta
Il Vantaggio di Essere Ebreo

Chiesa Evangelica Biblica di Deruta

Play Episode Listen Later Oct 20, 2019 51:32


Kiosk
S01E28 - L'attualità della memoria

Kiosk

Play Episode Listen Later May 11, 2019 56:35


Una puntata quella di oggi, che lega storia e presente. Una memoria fondamentale non solo per l'identità dell'Europa, ma anche per abbattere luoghi comuni e narrazioni stereotipe, che è l'obiettivo che ci siamo posti noi di Kiosk nel cercare di raccontarvi i paesi che trattiamo.Nei territori della ex Jugoslavia si continua a morire a causa della guerra. La ragione è l'uranio impoverito. A 24 anni dai bombardamenti sulla Bosnia Erzegovina e 20 anni da quelli su Serbia e Kosovo, questo problema rimane aperto. Ma non è una questione che investe solo le popolazioni locali. Di recente, ci sono state infatti ancora due vittime tra i militari italiani che hanno partecipato a missioni nei Balcani e sono esposti all'uranio impoverito. Secondo l'Osservatorio Militare, ad oggi sono 366 i morti tra i militari italiani e 7.500 i malati. Per raccontare di questo tema poco noto, abbiamo intervistato Nicole Corritore di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.Un secolo fa la Baviera, anche se solo per alcuni mesi, è al centro di un'esperienza rivoluzionaria ispirata dall'Ottobre russo. Si tratta della Repubblica dei Consigli di Monaco, che a cavallo fra 1918 e '19 rovescia la monarchia e crea un governo rivoluzionario che finirà nel sangue con l'intervento dei Freikorps, un'organizzazione paramilitare inviata da Berlino. Uno dei protagonisti di questa esperienza fu Gustav Landauer. Ebreo, pacifista, anarchico, è una figura poliedrica di filosofo, mistico, attivista, giornalista e rivoluzionario. Muore proprio cent'anni fa, di una morte consapevole, credendo fino all'ultimo momento in quest'esperienza rivoluzionaria. Per conoscere questa figura poco nota in Italia, abbiamo intervistato Libera Pisano, che ha appena curato un volume per Castelvecchi su Landauer.Pochi giorni fa sono ricorsi i 15 anni da una tappa importante dell'integrazione europea. L'entrata nell'Ue dei paesi del gruppo di Visegrad, ovvero Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia. Una tappa fondamentale, se si pensa all'importanza storica di questi territori, spesso liquidati, in modo assai sbrigativo, come forieri di governi autoritari e populisti. In realtà, dalla fine del comunismo nell'Europa centro-orientale, moltissimo è cambiato in questi paesi, in una modernizzazione, non priva di contraddizioni, certo, ma che ci parla di luoghi assai più vicini a noi di quanto spesso si pensi. Per riflettere su questo passaggio storico abbiamo intervistato Matteo Tacconi, giornalista che ha viaggiato e studiato questi paesi in tutto questo periodo di grandi cambiamenti.PLAYLIST• System of a Down - Holy Mountains• Wolf Biermann - Der Hugenottenfriedhof• Jacek Kaczmarski - Mury• Hichkas ft. Roya Arab & Dariush - Muye Parishun

Oggi in Cristo
Quello che conta

Oggi in Cristo

Play Episode Listen Later Mar 28, 2019


Ecco, io, Paolo, vi dichiaro che, se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. Dichiaro di nuovo: ogni uomo che si fa circoncidere, è obbligato a osservare tutta la legge. Voi che volete essere giustificati dalla legge, siete separati da Cristo; siete scaduti dalla grazia. Poiché quanto a noi, è in spirito, per fede, che aspettiamo la speranza della giustizia. Infatti, in Cristo Gesù non ha valore né la circoncisione né l'incirconcisione; quello che vale è la fede che opera per mezzo dell'amore. Voi correvate bene; chi vi ha fermati perché non ubbidiate alla verità? Una tale persuasione non viene da colui che vi chiama. Un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta. Riguardo a voi, io ho questa fiducia nel Signore, che non la penserete diversamente; ma colui che vi turba ne subirà la condanna, chiunque egli sia. Quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono ancora perseguitato? Lo scandalo della croce sarebbe allora tolto via. Si facciano pure evirare quelli che vi turbano! Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni agli altri; poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e divorate gli uni gli altri, guardate di non essere consumati gli uni dagli altri. (Galati 5:2-15 - La Bibbia) Se una persona vi regalasse un biglietto di ingresso prepagato per assistere ad un evento e, al momento di entrare, voi acquistaste un altro biglietto, quel biglietto prepagato non vi servirebbe a nulla e oltretutto voi avreste disprezzato la persona che ve lo ha regalato. Senza rendersene conto, i Galati, insistendo per farsi circoncidere e diventare così proseliti Giudei e parte del popolo di Israele, stavano proprio disprezzando ciò che Gesù Cristo aveva già fatto per loro accogliendoli nel popolo di Dio. Provocatoriamente Paolo afferma che, così facendo, rinunciavano di fatto alla grazia di Dio e si separavano da Cristo. Diventare un proselito Giudeo comportava l'impegno a rispettare tutta la legge di Mosè, quindi se uno straniero si univa al popolo di Israele attraverso la circoncisione dopo aver già ricevuto la grazia di Dio in Gesù, stava affermando implicitamente che la grazia di Dio non era sufficiente ed era necessario sottoporsi alla legge. La legge non veniva quindi utilizzata in modo legittimo come un tutore per condurre a Cristo ma veniva aggiunta a Cristo per ottenere la piena salvezza (si veda le affermazioni di alcuni Giudei in Atti 15:1). Procedere in quel modo non aveva quindi alcun senso. Per avvalorare le proprie tesi, probabilmente alcuni avevano sparso la voce che anche l'apostolo Paolo comunque predicava la circoncisione tra gli stranieri ma egli respinge con forza queste accuse. D'altra parte se fosse stato così, perché subiva forte opposizione dai Giudei ovunque si recasse? Essi infatti lo perseguitavano perché predicava un Messia che era stato ucciso su una croce, uno scandalo per i Giudei. Ma Paolo predicava la croce proprio come mezzo per includere anche i gentili nel popolo di Dio e quel messaggio era incompatibile con la predicazione della circoncisione degli stranieri per entrare a fare parte del popolo di Israele! In effetti leggendo il libro degli Atti vediamo che egli aveva fatto circoncidere solo Ebrei. Ad esempio fece circoncidere Timoteo che era ebreo, in quanto figlio di mamma ebrea, ma non ancora circonciso perché il padre greco non lo aveva fatto circoncidere.  Ovviamente per poter testimoniare nelle sinagoghe insieme a Paolo era necessario che fosse accettato pienamente come Ebreo (vedi At 16:1-3).  Ma per quanto riguarda gli stranieri, come ad esempio Tito che era di famiglia greca (Ga 2:3), Paolo non aveva mai richiesto la circoncisione. L'apostolo Paolo infatti aspettava la "speranza della giustizia" che accomunava tutti i discepoli di Gesù,

Audioteca – Giulio Cavalli
«Sei uno sporco ebreo»

Audioteca – Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Feb 18, 2019 4:52


Ma, mi chiedo, di fronte a fatti di così inaudita gravità l’opposizione non dovremmo essere noi?

LiberaMente
SHOAH e VIKTOR FRANKL. La più grande lezione di crescita personale

LiberaMente

Play Episode Listen Later Jan 31, 2019 5:57


“La sola cosa che non puoi portarmi via è il modo in cui scelgo di rispondere a ciò che mi fai.” Questa è una delle frasi più significative lasciate in eredità da Viktor Frankl, padre della psicologia umanistica.Viktor Frankl, psicologo austriaco, è stato uno dei pochi sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti e nel suo celebre libro "Uno psicologo nei lager" elabora quella che viene chiamata la psicologia della ricerca di senso. In questo episodio ti leggo un estratto significativo del suo libro che contiene una importantissima lezione di crescita personale.

LiberaMente
SHOAH e VIKTOR FRANKL. La più grande lezione di crescita personale

LiberaMente

Play Episode Listen Later Jan 31, 2019 5:57


“La sola cosa che non puoi portarmi via è il modo in cui scelgo di rispondere a ciò che mi fai.” Questa è una delle frasi più significative lasciate in eredità da Viktor Frankl, padre della psicologia umanistica.Viktor Frankl, psicologo austriaco, è stato uno dei pochi sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti e nel suo celebre libro "Uno psicologo nei lager" elabora quella che viene chiamata la psicologia della ricerca di senso. In questo episodio ti leggo un estratto significativo del suo libro che contiene una importantissima lezione di crescita personale.

Qui comincia
QUI COMINCIA - L'Ebreo errante di Chagall

Qui comincia

Play Episode Listen Later Jan 23, 2019 45:00


L'Ebreo errante di Chagall. Gli anni del nazismo

Fahrenheit 2019
FAHRENHEIT - IL LIBRO DEL GIORNO Maria Stella Eisenberg, Il prete ebreo, Spartaco

Fahrenheit 2019

Play Episode Listen Later Dec 28, 2018 30:00


Simone, nato in Romania all'inizio del Novecento da una giovane ebrea di buona famiglia, viene abbandonato nell'orfanotrofio di un monastero ortodosso

Mauro Biglino in pillole
La prima ad essere antisemita è la bibbia

Mauro Biglino in pillole

Play Episode Listen Later Nov 1, 2017 12:41


A quei tempi essere Ebreo non bastava per aver salva la vita...

Mauro Biglino in pillole
La prima ad essere antisemita è la bibbia

Mauro Biglino in pillole

Play Episode Listen Later Nov 1, 2017 12:41


A quei tempi essere Ebreo non bastava per aver salva la vita...

Lavoradio Magazine
Mariapia Ebreo: Cultura come inclusione, coesione e sviluppo al TedxMatera

Lavoradio Magazine

Play Episode Listen Later Jun 28, 2017 1:57


Mariapia Ebreo: Cultura come inclusione, coesione e sviluppo al TedxMatera by Lavoradio

Card. Giacomo Biffi - 1 - L'enigma dell'esistenza e l'avvenimento cristiano - Corso inusuale di catechesi

Solidità psicologica, sapeva piangere e ridere, Ebreo osservante - La novità sostanziale di Gesù - Politicamente scorretto - Il segreto del suo fascino

Tra poco in edicola
TRA POCO IN EDICOLA del 13/11/2015 - 1 - PRIME PAGINE: MILANO EBREO ORTODOSSO ACCOLTELLATO IN STRADA

Tra poco in edicola

Play Episode Listen Later Nov 12, 2015 11:43


I'll Drink to That! Wine Talk
IDTT Wine 263: Federico Scarzello

I'll Drink to That! Wine Talk

Play Episode Listen Later May 25, 2015 83:58


Federico Scarzello is the winemaker at his family's winery, called Scarzello, in Piemonte's Barolo zone. Also in this episode, Erin Scala leads an inquiry into tradition and asks what it means.