POPULARITY
Oggi che Socrate è morto tutti sono socratici. Ma quando Socrate era vivo, tutti lo volevano morto. Probabilmente anche tu, e oggi ti dico perché! Abbonati per live e contenuti esclusivi ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer ⬇⬇⬇SOTTO TROVI INFORMAZIONI IMPORTANTI⬇⬇⬇ I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Scopri la nostra scuola di filosofia ➤➤➤ https://www.cogitoacademy.it/ Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://bit.ly/3Pgepqz Prendi in mano la tua vita grazie a PsicoStoici ➤➤➤ https://bit.ly/45JbmxX Il mio ultimo libro per Feltrinelli ➤➤➤ https://amzn.to/3OY4Xca La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il nostro podcast è sostenuto da NordVPN ➤➤➤ https://nordvpn.com/dufer #rickdufer #socrate #filosofia INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La musica della sigla è tratta da Epidemic Sound (author: Jules Gaia): https://epidemicsound.com/ - la voce della sigla è di CAROL MAG (https://www.instagram.com/carolmagmusic/) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Avresti mai detto che il clacson è uno strumento di marketing? In questa puntata con Fabio Bin, Co-funder e CMO di WeRoad abbiamo parlato di come la promozione di un prodotto o servizio può avere infinite forme, alcune molto divertenti. Fabio ha condiviso tantissimo valore e noi siamo contenti di condividere questa chiacchierata con voi :) Entra nella scuola per sviluppare le tue competenze ed entrare nel mercato digitale, diventa Marketers PRO https://go.wearemarketers.net/wam-yt-pod-pro e approfitta del coupon AMICIPOD per avere diritto a 50€ di sconto ------------------------------ IL MARKETERS PODCAST: Il Marketers Podcast è il podcast di @dariovignali e @wearemarketers dedicato a creativi, imprenditori e professionisti digitali. In ogni episodio trovi informazioni pratiche e strategiche che puoi applicare fin da subito nella tua vita per migliorare il tuo lavoro, la tua produttività e la crescita dei tuoi progetti nel mercato digitale. Entra nel canale WhatsApp del Marketers Podcast per ricevere reminder, anteprime e dietro le quinte: https://whatsapp.com/channel/0029VaZebYhBvvsnqV5dvM14
Stanotte l'episodio è breve perché non ho molta voglia di parlare....forse perché avrei troppe cose da dire che intasano la mia bocca, la mia testa è il mio cuore.
NUOVO SU AFFARI MIEI? Scopri 3 ETF a ZERO COMMISSIONI su Cui Investire: https://bit.ly/3w2k7mG----Conviene investire in una polizza vita con gestione separata?Gli investimenti a capitale garantito sono veramente così convenienti come vengono descritti?L'ossessione degli investitori è quella della sicurezza, e la grande industria finanziaria lo sa: per questo propone prodotti che rispondono a questo bisogno.Oggi capiremo come funzionano questi prodotti e soprattutto quali sono le bugie nascoste che spesso gli istituti non ti illustrano, ma che sono importantissime da conoscere per un investimento consapevole.Nello specifico vedremo: Prima Bugia: SicurezzaSeconda Bugia: Non investe in BorsaTerza Bugia: È separataQuarta Bugia: Non ha costiQuinta Bugia: Garanzia caso mortePerché sottoscrivere un prodotto di questo tipo?Cosa ne pensi?Sei Interessato ai nostri servizi?Prenota una sessione gratuita con il team di Affari Miei, ti guideremo nella scelta delle soluzioni più adatte a te: https://bit.ly/3ZHtAg2—
FFF - Fresh Farm freeride talks, il podcast sullo snowboard!
Il BOA è un sistema che da sempre divide schiere di appassionati. Scopriamo insieme tutto quello che c'è da sapere sulla rotella che ha innovato il mondo snowboard!
Avresti mai immaginato che una scatola di pillole o una bottiglietta di sciroppo facessero suoni così rilassanti? Io no, ma oggi ti sorprenderò facendoteli sentire. Buon ascolto, Chiara Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
PODCAST: Francesco Tassi (Vois) condivide le Strategie per le Aziende che vogliono sfruttare le opportunità offerte dal media del momento.
Immagina che la Fine del Mondo stia arrivando.... quale reazione psicologica avresti? Come reagiresti?La reazione delle persone alla fine del mondo sarebbe estremamente variabile e dipenderebbe da molti fattori, tra cui la loro personalità, le loro credenze, le loro esperienze di vita e le circostanze specifiche dell'evento che segna la fine del mondo.Iscriviti GRATUITAMENTE alla più esclusiva NEWSLETTER sulla Salute Mentale, le Neuroscienze e la Lifestyle Medicine: https://www.bit.ly/newsletterVRDisponibile adesso “psiq: Salute Mentale: Istruzioni per l'uso”, il nuovo libro del Dr. Valerio Rosso: https://bit.ly/psiqVR oppure anche https://www.psiq.it
Cambiare tutto con le azioni ETF investimenti risparmio finanza personale business soldi economia
Benvenuti nel mio canale, dove esploro il mondo degli investimenti e condivido lezioni preziose apprese dalle mie esperienze personali. In questo video, affrontiamo l'argomento scottante dei BTP Valore. Investi come me:https://www.patreon.com/cambiaretuttoIl sito: https://www.giuseppescioscia.comIl gruppo:https://www.facebook.com/groups/244662280228532/Il mio profilo:https://www.facebook.com/cambiare.tutto.56mail:info@giuseppescioscia.comNB: In nessun modo il mio contenuto audio e/o video vuole essere una sollecitazione all'acquisto o vendita di strumenti finanziari.I BTP citati nel video:ISIN: IT0005390874ISIN: IT0005416570ISIN: IT0001086567ISIN: IT0005438004
Giovanni Mori dialoga con Gianluca Ruggieri, ingegnere ambientale e ricercatore di Fisica tecnica ambientale presso l'Università dell'Insubria, per rispondere ad alcune delle più note domande sull'energia rinnovabile e non solo. Per scoprire cosa ci aspetta nei prossimi anni.Questa è la prima di quattro puntate speciali dedicate a capire a che punto siamo con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs) delle Nazioni Unite che la comunità internazionale deve raggiungere entro il 2030.Gli obiettivi affrontati in questo episodio sono:7 - Energia pulita e accessibile8 - Lavoro dignitoso e crescita economica11 - Città e comunità sostenibili12 - Consumo e produzione responsabili13 - Lotta contro il cambiamento climatico
Questa pillola è stata presa dall'episodio 25 del Podcast di Office of Cards. Se vuoi ascoltare l'episodio per intero cercalo nel tuo player di podcast digitando "Office of Cards di Davide Cervellin". Trovi show notes e link discussi su https://officeofcards.com/podcasts Scopri la Newsletter di Office of Cards! Segui il canale YouTube di Office of Cards! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Avresti voluto essere presente alla presentazione del mio libro, ma non sei riuscita? Vi condivido la presentazione fatta a Bologna dove sono emersi tanti spunti interessanti. Acquista il mio nuovo libro e scopri un modo diverso di approcciarti alla vita. Visita il mio sito e iscriviti alla mia newsletter per ricevere riflessioni e contenuti inediti sul mondo della crescita personale, unisciti al canale Telegram Dear Alice per commentare insieme a me e alla community le nuove puntate e seguimi su Instagram e Tik Tok per tips quotidiane.Inizia il tuo percorso di crescita personale su Ritualmente e guarda il mio TEDx per iniziare a prenderti cura di te.
Avresti voluto essere presente alla presentazione del mio libro, ma non sei riuscita? Vi condivido la presentazione fatta a Bologna dove sono emersi tanti spunti interessanti. Acquista il mio nuovo libro e scopri un modo diverso di approcciarti alla vita. Visita il mio sito e iscriviti alla mia newsletter per ricevere riflessioni e contenuti inediti sul mondo della crescita personale, unisciti al canale Telegram Dear Alice per commentare insieme a me e alla community le nuove puntate e seguimi su Instagram e Tik Tok per tips quotidiane. Guarda il mio TEDx per iniziare a prenderti cura di te.
Avresti mai immaginato che la tua musica potesse essere scritta da un software di intelligenza artificiale dal tuo pc?Una startup italiana ha creato un software in grado di creare musica partendo dall'Intelligenza artificiale con il grande obiettivo di ridurre i costi delle licenze SIAE, ECAD e tutte le altre licenze internazionali che servono per trasmettere musica in luoghi pubblici.Ne parliamo nella nostra rubrica "Startupeiros & Investidores" con Cosimo Barberi, CEO di Purilian, startup di Firenze che è pronta a sbarcare a San Paolo per aiutare imprese di ogni tipo a creare ambienti musicali adatti per i loro business e soprattutto abbattere i costi legati al diritto d'autore.Music is YOU, a música é você!
Radioimmaginaria CremonaPodcastBentornati su Cremona! Oggi puntata ignorante (come al solito) in cui vi spiegheremo come contano l'età in Corea. A seguire: consigli d'amore (non validi) per la nostra Mati e una personalissima recensione della nuova stagione di Rick e Morty. Che aspettate, premete play!www.radioimmaginaria.it
Avresti voglia di ascoltare un disco eclettico ma allo stesso tempo molto accessibile? Anywhere But Here dei Sorry potrebbe fare al caso tuo, se ne parla in questo episodio di Fuori Orario: Not Another Podcast. A questo link http://tiny.cc/fuori-orario-shop trovi la musica, i film e i libri dei quali si parla in questo podcast.
Tutto quello che avresti sempre voluto chiedere a Montemagno ma non hai mai osato chiedere
In questo Podcast Giulia e Sara rispondono a tutte le vostre domande sulla corso yoga 30-30 e parleremo del prossimo La Scimmia Yogafestival.
In questo episodio vi racconto di quella volta in cui si è dimostrato che fare la domanda giusta al momento giusto, può davvero fare la differenza.Ricordatevi sempre che "Chi domanda, comanda". Quindi fate domande, chiedete, non preoccupatevi di disturbare o di essere inopportuni. Meglio una domanda in più che ritrovarsi nella situazione di cui vi racconto in questo episodio.Buon ascolto e... fatemi poi sapere se avete riso o pianto!
Dio in quel primo Natale utilizza dei testimoni "improbabili" per proclamare al mondo che è arrivato il Salvatore. E, così come fece all'inizio, cerca ancora chi testimoni di lui non tra "i migliori", ma tra i "poveri in spirito", tra coloro che hanno compreso che la loro vita aveva ed ha ancora bisogno di quel Salvatore. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 14 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 37 minuti Chi ha la mia età ed è italiano ricorderà di certo che i regali a Natale non li portava Babbo Natale la notte del 24 dicembre, ma la Befana la notte del 6 gennaio; così avevamo un solo giorno per poter giocare con tutti i nostri doni, perché il giorno successivo saremmo tornati a scuola. Per cui le mie memorie di bambino per la notte di Natale non sono tanto legate ai regali, ma alla gioia di avere una famiglia unita. Già, perché quello che accadeva a Natale quando ero bambino, è che tutti i parenti che abitavano a Roma tornavano a Montefiascone per festeggiare il Natale assieme. Tornavano mio zio e mia zia, i miei tre cugini, qualche anno più avanti sarebbero tornati anche i rispettivi fidanzati e fidanzate. Mia madre approntava letti brande un po' dappertutto per dargli ospitalità, e la casa era piena di voci di grandi che preparavano la cena di Natale, e di grida di noi cinque cugini che dopo tanto tempo potevamo di nuovo giocare assieme. Potevamo di nuovo rincorrerci nei corridoi o nel giardino, ridere, e festeggiare a modo nostro quello che non sapevamo ancora fosse una festa nata per celebrare chi era venuto per unire davvero ciascuna persona che lo avrebbe festeggiato in un'unica grande famiglia. Come bambini eravamo desiderosi di provare di nuovo quella gioia, per cui sapevamo bene quando fosse la data della festa, e vivevamo un anno intero desiderando che arrivasse. Ma, immaginati per un momento se tu stessi aspettando il primissimo Natale senza conoscerne a data. Questa era la situazione che stavano vivendo i giudei; da oltre quattrocento anni stavano attendendo che le profezie della Scrittura fossero adempiute, e arrivasse l'unto, il prescelto, il Messia. E non lo stavano attendendo solo con impazienza, come noi bambini attendevamo il Natale per la gioia che portava il rincontrarsi, ma lo stavano attendendo con disperazione, aspettando di essere liberati dall'oppressione romano e di avere un proprio re. Ma cosa sarebbe successo se quel re, quel Messia non fosse giunto nella maniera in cui tutti quanti lo stavano aspettando, magari su un cavallo bianco e con al seguito un esercito? Cosa sarebbe successo se il suo arrivo fosse rimasto sotto la “quota radar” della maggioranza delle persone e l'evento avesse avuto appena un pugno di persone come testimoni? Come si sarebbero comportati quei pochi testimoni? La prima cosa che viene in mente è che quei pochi testimoni non avrebbero tenuto la notizia per se stessi, ma che l'avrebbero passata ad altri, testimoniando di quel primo Natale. Stiamo cercando in questa serie di predicazioni di Avvento di scoprire cosa sia veramente essenziale a Natale. La scorsa settimana avevamo visto il primo degli aspetti essenziali del Natale: l'Adorazione, ovvero focalizzarsi su Dio e su ciò che ha fatto per noi e rispondere di conseguenza. La seconda stella da mettere nel vostro elenco delle cose essenziali a Natale è questa: Testimoniare Testimoniare chi è quel Dio che viene a Natale è una cosa che in Italia sembra quasi superflua, tanto sia scontata. Perché in Italia tutti sanno cosa si festeggia, ma pochi sanno chi festeggiare e per cosa festeggiare. Perché il primo che ha cominciato a testimoniare il Natale è stato Dio stesso. Attraverso tutti i profeti che hanno profetizzato l'arrivo di Gesù. Attraverso una luce nel cielo... che non sappiamo cosa fosse ma che ha guidato i Sapienti, i Magi ad adorare. Ma vediamo la storia di questi primi testimoni nel vangelo di Luca: “In quel tempo uscì un decreto da parte di Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto l'impero. Questo fu il primo censimento fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Dalla Galilea, dalla città di Nazaret, anche Giuseppe salì in Giudea, alla città di Davide chiamata Betlemme, perché era della casa e della famiglia di Davide, per farsi registrare con Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò e lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. In quella stessa regione c'erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge.” (Luca 2:1-8) Giuseppe e Maria stanno viaggiando dal nord della Galilea dove vivono al sud della Galilea, dove Giuseppe è nato. Anche se Luca dice che Giuseppe è di stirpe reale, più avanti afferma che non era ricco: infatti quando porterà Gesù al tempio per la presentazione questo è ciò che Luca dice: “In tale occasione i genitori di Gesù offrirono il sacrificio stabilito dalla legge, che poteva essere un paio di tortore o due piccioni.” (Luca 2:24 PV) L'offerta al Tempio per la presentazione era un agnello, ma la legge diceva che se eri povero, allora sarebbe stata sufficiente un'offerta offerta “minima” “Se non ha mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore o due giovani piccioni.” (Levitico 12:8 a) Allora, abbiamo un falegname povero, che sta viaggiando da nord a sud verso la città dove è nato e dove aveva di sicuro parenti. Secondo voi, dove alloggerà? Cercherà un hotel, oppure qualcuno tra i suoi parenti gli offrirà alloggio? Certamente ci sarà qualcuno in città che farà esattamente quello che faceva mia madre per ospitare a Natale i miei zii e i miei cugini, soprattutto perché stai viaggiando con una donna incinta al nono mese, non vi pare? Vediamo se accade così: “Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò e lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.” (Luca 2:6-7) Permettetemi una piccola parentesi: io mi sono posto la domanda: perché nessuno dei parenti si offre di ospitare Maria e Giuseppe? Conoscendo la cultura del tempo in Giudea non si fa peccato a per pensare che la famiglia di Giuseppe abbia guardato a quella situazione, ed abbia giudicato Giuseppe e Maria come peccatori. Giuseppe e Maria erano freschi sposi all'epoca del viaggio, e Maria aspettava un bambino. Potete vedere il giudizio della famiglia qui? “Tu hai messo incinta Maria prima di sposarla! Ci spiace, ma noi non vogliamo peccatori in casa, vai a dormire con gli animali piuttosto.” Gesù è stato rigettato dal mondo e dalla sua stessa famiglia ancor prima di nascere. Torniamo alla storia di Luca: stiamo dicendo che l'essenziale a Natale è testimoniare: quali testimoni ebbe Gesù in quel primo Natale? “In quella stessa regione c'erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge.”(Luca 2:8) Chi erano quei testimoni testimoni? Erano pastori, ovvero persone povere; il padrone delle pecore non dormiva assieme alle pecore, ma in casa, e pagava personale per vigilare il suo patrimonio. Erano persone senza educazione: non ti serviva di andare all'università per diventare pastore. Erano al fondo della scala sociale dell'epoca, e soprattutto, a causa del loro lavoro, erano reputate persone sporche, “impure”, intoccabili, a causa di ciò che toccavano, di dove vivevano e dormivano. Gli ebrei erano quasi ossessionati dal concetto di “purezza”; c'era tutta una serie di abluzioni e di lavaggi da fare per entrare nel tempio ad esempio, ed i pastori non sarebbero mai stati ammessi in quanto impuri. E se sei povero (i pastori non venivano pagati molto, spesso erano schiavi) se sei impuro, se non sei degno di andare ad adorare Dio nel tempio, allora non sei degno neppure di testimoniare in una causa davanti ad un tribunale. I pastori sanno che sono gli ultimi, esclusi da tutto e che l'unica possibilità per loro di riscatto può passare solo da un intervento diretto da parte di Dio. Gesù definirà più tardi questa situazione di persone che sanno non solo di non avere denaro ma nemmeno una posizione nella società e neppure la prospettiva di un riscatto, come “poveri in spirito”. “Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.” (Matteo 5:3) Fermati un attimo a riflettere: hai compreso quello che i pastori avevano compreso? Che come essere umano hai bisogno dell'aiuto di Dio, non importa dove tu sia nel tuo spettro spirituale, se credente o meno, se fervente o meno? La situazione più a rischio che puoi vivere è quando credi di potercela fare da solo o da sola. Tutto ciò che devi fare per ottenere quell'aiuto è essere come i pastori, poveri in spirito, e capire che hai bisogno del Gesù che sta nascendo. Continuiamo a leggere la storia di Luca: “E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e furono presi da gran timore. L'angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia”». “ (Luca 2:9-12) Immaginate i poveri pastori, che stanno dormendo in mezzo alle pecore al freddo, magari coperti da un qualche straccio per stare più caldi, che all'improvviso vedono una luce che trasforma la notte in giorno e un “alieno” arrivare in mezzo a loro; hanno tutto il diritto di essere terrorizzati: il lo sarei stato! Essi capiscono che si tratta di un messaggero divino, qualcosa di santo e di sacro che compare dinanzi a loro, miseri pastori e miseri peccatori. Ma guardate cosa dice l'angelo: “Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà”. (v. 10) Dice loro che non c'è nulla di cui temere, perché la Buona Novella, è per TUTTI, non importa quanti o quanto grandi siano stati i tuoi peccati, l'evangelo è per ciascuno che ascolta. Gli dice: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore” (v. 11) E' nato per voi che siete gli ultimi, che siete emarginati, che siete reietti, che siete al fondo della società. E il Salvatore è nato proprio per voi, non per i re nei palazzi, ma per dei pastori puzzolenti in mezzo ai campi in una notte di inverno. Continuiamo a leggere Luca 2: “E a un tratto vi fu con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini che egli gradisce!» ” (Luca 2:13-14) Se le parole dell'angelo li avevano per un certo verso tranquillizzati ora sono completamente terrorizzati, perché sotto il cielo di una notte che è diventata giorno adesso non c'è più un solo angelo, ma una moltitudine. Una moltitudine rumorosa, che canta, grida, acclama Dio... e che parla di loro, gli dice che Dio gradisce proprio loro, sporchi e puzzolenti come sono, ma soprattutto, peccatori come sono. Per quanto possa sembrare loro strano, é Gesù stesso che affermerà di cercare i peccatori: “Ora andate e imparate che cosa significhi: “Voglio misericordia e non sacrificio”; poiché io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori».” (Matteo 9:13) E anche Paolo dirà: “Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo.” (1 Timoteo 1:15) Gesù è nato per salvare non i giusti (se mai esistessero), ma i peccatori, ovvero, tutta l'umanità. Ed è così che, persino delle persone reiette, persino coloro che non possono entrare nel tempio, la cui testimonianza non interessa a nessuno perché sono gli ultimi, diventano i favoriti per Dio. Non solo; ottengono pace: e non è una pace come la intendiamo noi: “Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà.” (Giovanni 14:27 a) Gesù afferma che quando credi in lui, ed a lui ti affidi, allora riceverai quella pace speciale. Ed è per quello che è disceso in una notte di tanto tempo fa. “Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto sapere». Andarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; ” (Luca 2:15-16) Fino a quel momento i pastori erano stati testimoni passivi di svariati miracoli: la notte che diviene giorno, l'angelo che annuncia l'arrivo del Salvatore, le schiere di angeli che cantano e lodano Dio. E infine, quando si recano alla mangiatoia, sono testimoni della nascita di quel Salvatore. Ma Dio stava chiedendo molto di più da loro; non di essere semplici testimoni passivi di quegli eventi ma di fare da testimoni, essere testimoni attivi, dare voce, raccontare tutto ciò che avevano visto e sentito; e qui c'è il versetto centrale, il più importante di tutto il racconto di Luca: “...e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. ” (Luca 2:17-18) Avresti mai pensato che dei pastori puzzolenti delle persone reiette, che non potevano entrare nel tempio né testimoniare in tribunale, potessero diventare i primi testimoni, i primi divulgatori della nascita di Gesù e dell'inizio degli ultimi tempi per il mondo? Non so voi, ma io non ho trovato sempre facile testimoniare la mia fede. Soprattuto all'inizio, quando avrei voluto condividere col mondo intero che avevo ritrovato la mia fede in Gesù, io, nato cattolico, col desiderio di farmi prete, incamminato ad essere membro di Comunione e Liberazione, poi perso nel mondo... e ora ritrovato da Dio... Non è sempre facile condividere l'evangelo, ma ecco, che il racconto di Luca mi dice cosa è essenziale a Natale: testimoniare è essenziale, dire agli altri che un Salvatore è nato... e dirlo non solo a Natale. Fermati per un attimo e rifletti: cosa sarebbe accaduto se i pastori non avessero detto a nessuno ciò che avevano visto ed udito? Cosa sarebbe accaduto se nessuno ti avesse detto che esiste un Dio compassionevole, ed un Gesù che è nato, morto e risorto, per perdonare i tuoi peccati? Dove saresti adesso? Cosa faresti adesso? Ma i pastori non furono testimoni solo per una notte: “E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato loro annunciato.” (Luca 2:20) Dove tornarono i pastori? Tornarono ai loro greggi nei campi, tornarono alle loro case, ma di certo continuarono a raccontare per anni ciò che avevano visto quella notte, glorificando e lodando Dio. Cosa significa questo? Che non gli serviva un palcoscenico speciale per parlare delle cose di Dio, ma che il palcoscenico era la loro vita di ogni giorno. Cosa significa per me e per te, oggi? Che possiamo testimoniare il Natale esattamente dove stiamo: non serve di venire in chiesa per farlo, ma possiamo, anzi dobbiamo farlo nelle nostre case, a lavoro, tra gli amici, per strada... Dio non ha detto che devi essere un “professionista”, non devi essere un pastore, un predicatore, un diacono, qualcuno direttamente coinvolto nella chiesa per farlo! Pensa a come puoi essere un “pastore”, un testimone, una testimone del Natale nella tua famiglia, tra i tuoi amici, nel tuo posto di lavoro. Forse puoi condividere con loro sui social gli studi che la nostra chiesa ha preparato per questo Avvento, forse puoi invitarli la domenica, forse puoi dirgli di seguire le dirette, o inviargli i link ai messaggi. Forse puoi semplicemente andare da loro, cercarli in questi due anni terribili di Covid dove ciascuno si è concentrato sul male, e ricordargli tutto il bene che Dio ci ha fatto: ci ha mandato un Salvatore, "che è Cristo il Signore”. Forse vuoi chiedere loro come stanno “dentro”, e magari pregare per loro una preghiera di tre sole parole (quelle che io chiamo le “preghiere a microonde”): “Signore, aiuta Giovanni... Maria... Enrico...” Nulla di complicato. Dio aveva benedetto i pastori facendoli testimoni, ed i pastori avevano risposto diventando una benedizione per altri che non avevano visto cosa era stato rivelato ma che attraverso le parole dei pastori ricevevano quella stessa benedizione. Conclusione Chi lo avrebbe mai detto che queste persone improbabili dovessero diventare i messaggeri di Gesù nei modi più inaspettati? Anni dopo furono ancora una volta le persone più improbabili ed ai margini della società a dare la notizia che Gesù era risorto; un gruppo di donne che, andate alla tomba, divennero i primi araldi dei cieli nuovamente aperti per chi avrebbe creduto. E' possibile che tu ti senta un improbabile candidato, o una improbabile candidata, ma Dio può, e vuole usarti per testimoniare che il Salvatore è realmente arrivato in questo Natale! Egli può utilizzare chiunque voglia, persino te, per portare la luce che fenda il buio di un mondo stanco e oscuro, e porti pace e speranza a chi ti sta attorno! Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Metaverso..tutto quello che avresti sempre voluto sapere e non hai mai osato chiedere
Avresti sempre voluto avere un'indicazione riassuntiva della strada verso il tuo Autentico Successo? In questa masterclass in formato audio (che trovi anche sul mio podcast di Life e Business Coaching "Soddisfatta e Organizzata" trovi spiegata una mappa esaustiva in 10 passi per guidarti verso la piena espressione della tua potenzialità e realizzazione personale, nel lavoro e nella vita privata. Questa Masterclass fa parte di una SERIE di Masterclass esclusive per imparare a utilizzare gli strumenti segreti del Business Felice. Per ricevere gratuitamente i template di cui parlo nel video iscriviti subito all'E-CLUB per Donne Soddisfatte & Organizzate qui ⤵️ https://gmail.us7.list-manage.com/subscribe?id=d8cd969b67&u=a66d3181e4373409671aaca80
La puntata più pratica della seconda stagione, in cui diamo libero sfogo a tutte le questioni amministrative e fiscali che finora non erano chiare. Parliamo di cessione diritto d'autore, partita iva, tasse, ma anche dei misteriosi contributi Inps. Con noi c'è un'interlocutrice molto paziente, che abbiamo scelto perché dal suo sito e dalla sua pagina Instagram affronta le questioni fiscali in maniera semplice, chiara e, come scrive lei, con il sorriso. Ecco la nostra chiacchierata con Carlotta Cabiati, #latuacommercialista.
Marco 4:35-41 - Ogni tempesta è un’ottima occasione per confidare in Gesù. La prova mette in chiaro la qualità della nostra fede. Mettiamo sempre in libertà la potenza di Dio.
Il metabolismo non esiste, non può essere accelerato, non viene incrementato dalla massa muscolare, nè da pasti frequenti, questi e altri falsi miti spiegati e sfatati.
Qualcuno ha forse detto “forse”? O forse me lo sono solo immaginato? Eppure mi è proprio sembrato di sentirlo… Bah, forse sto impazzendo. In questa lezione parleremo di una parolina super comune, utilizzata da tutti e a volte anche a sproposito. Forse l'avete già indovinata. O forse no. Avete capito? Esatto, sto parlando di FORSE! Ma bando alle ciance, iniziamo subito: ho un bel po' di alternative simpatiche da darvi! FORSE e le sue alternative La parolina forse è un avverbio molto comune che si usa per indicare dubbio, ovvero per indicare che non siamo totalmente sicuri di qualcosa. Possiamo distinguere vari utilizzi di questa parolina. FORSE NELLE FRASI AFFERMATIVE Nelle frasi affermative, forse indica che abbiamo qualche dubbio su quello che stiamo dicendo, ovvero non ne siamo totalmente sicuri. Ad esempio: Beh, quel che è fatto è fatto. Forse è stato meglio così. Oppure Mentirgli non è stata una buona idea. Forse avrei dovuto dirglielo. In questi casi, forse può essere sostituito da probabilmente o da magari. Beh, quel che è fatto è fatto. Magari è stato meglio così. Oppure Mentirgli non è stata una buona idea. Probabilmente avrei dovuto dirglielo. Come vedete, queste tre espressioni sono pressoché intercambiabili, ma bisogna dire che probabilmente, rispetto a forse, indica un grado di certezza leggermente maggiore, mentre magari indica che siamo leggermente più in dubbio. FORSE NELLE RISPOSTE Nelle risposte, forse può essere utilizzato da solo per esprimere incertezza rispetto a quello che è stato detto prima. - Non credi sia meglio parlarne direttamente con lui? - Forse. In questi casi, può essere sostituito da probabilmente, può darsi o può essere oppure da chissà, chi lo sa o dipende. - Credi che, se fosse andata diversamente, ora staremmo ancora insieme? - Chissà. Può darsi. - Se vincessi il concorso, inizieresti subito a lavorare? - Mmmh… Dipende. - Se ti chiedessi di sposarmi, accetteresti? - Beh… Probabilmente Come avrete potuto notare, spesso è anche possibile combinare due di queste alternative insieme: - Ve n'eravate accorti? Mmm… Chissà. Probabilmente sì. FORSE E I NUMERI Infine, quando è seguito da un numerale, forse indica approssimazione o incertezza sulla cifra. In questi casi, può essere sostituito con all'incirca, a occhio e croce, approssimativamente, circa, più o meno, pressappoco, quasi o su per giù. Vediamo alcuni esempi:*dal parrucchiere* - Buongiorno, vorrei spuntare un po' i capelli. - D'accordo, mi dica quanto vuole tagliarli. - Beh, a occhio e croce direi qualche centimetro. Non so, all'incirca 5-6 centimetri. - Va bene, quindi pressappoco 3-4 dita? - Sì, su per giù. FORSE NELLE DOMANDE RETORICHE Forse può essere usato anche nelle domande retoriche per esprimere un finto dubbio, quando in realtà già sappiamo la risposta. - Quindi sei sicuro che questa sera dobbiamo guardare un film horror? - Certo, perché? Avresti forse paura? - No, no, macché. Dicevo così, per curiosità. In questo caso, può essere sostituito con per caso. - Non ho chiuso occhio tutta la notte per colpa di quei maledetti cani che non la smettevano di abbaiare. - Credi per caso che io sia riuscito a dormire? Ero proprio accanto a te! IN FORSE E COME NON USARLO Vi è poi la locuzione preposizionale in forse, che si usa per indicare che qualcosa non è sicuro o che la sua certezza è stata messa a repentaglio da un qualche evento. In questi casi, si può sostituire con in dubbio, in discussione o a rischio. Ti direi che ci vediamo domani, ma il mio orario di lavoro è ancora in forse, quindi non sono sicura su quando finirò in ufficio. Oppure Stiamo aspettando la conferma dell'azienda, ma per il momento è ancora tutto in dubbio. O ancora La nostra collaborazione con quei grandi marchi è stata messa in discussione dopo la diffusione di una n...
Crowdfunding: tutto quello che avresti sempre voluto sapere ma non hai mai osato chiedere
Crowdfunding: tutto quello che avresti sempre voluto sapere ma non hai mai osato chiedere
Domande e risposte su allenamento e alimentazione per migliorare salute, performance ed efficienza fisica.
Quante graduatorie esistono per assegnare le supplenze? E quante tipologie di supplenze sono previste? E ancora: perché è fondamentale che anche i non addetti ai lavori sappiano queste cose? Una delle cose più complicate della scuolastica spiegata con parole semplici, quelle che useresti tu. Tutti i link per restare in contatto e mandare osservazioni e domande sono a questa pagina: https://linktr.ee/primalascuola
UniversiTea Space MemoVia: studia intelligente nella metà del tempo
La questione è quasi intuitiva:Usare i colori giusti ti fa stare meglio.Ti alzi di buonumore, la giornata prende il verso giusto, funzioni nonostante i problemi.Sembra scontato, eppure nessuno di noi lo fa come potrebbe,Concentrarsi su alcuni particolari colori è una delle chiavi per essere sempre al 100%.
https://youtu.be/Y4mSetYNrFsOgni volta che penso a questa domanda sul perché le ragazze se la tirano mi viene sempre da ridere.Sai perché?Avrei mille motivi, ma qui vorrei citartene due in particolare.Motivo 1 - Sono State Cresciute Come PrincipessineIl primo motivo è il fatto che le madri e i padri delle ragazze, le hanno cresciute come principessine.E questo gli dà agio a tirarsela con il sesso maschile perché sentono di ricevere in un certo qual modo la protezione genitoriale.Ma noi non possiamo incolpare i genitori per il loro modo di fare.Loro agiscono solo per l'interesse della figlia.E neanche possiamo giudicare le ragazze, perché, a prescindere da tutto, la colpa non è loro.Sai chi è il vero colpevole?Motivo 2 - Gli Uomini ZerbiniNoi. Noi uomini. In particolare, i cosiddetti uomini zerbini.L'uomo zerbino lo riconosci subito.La maggior parte delle volte si presenta senza personalità.È sempre preso da un senso di angoscia.Obbedisce ad ogni comando gli viene impartito, a prescindere che sia un uomo o una donna a impartirglielo.E quello che non prende mai una decisione.Insomma, ci siamo capiti…Ma Cosa C'entrano Gli Uomini Zerbini Con La Risposta Alla Domanda: Perché Le Ragazze Se La Tirano?Per il loro modo di approcciare.Si sa fin dall'antichità....un uomo quando vuole una donna se la va a prendere (o almeno ci prova)!Oggi, l'Italia è piena zeppa di uomini che hanno perso il loro istinto maschile primitivo.+2 Motivi Correlati Sul Perché Le Ragazze Se La TiranoDi questa perdita hanno colpa anche in parte i mass media e i movimenti femministi.I Mass MediaI primi per cercare di dirci non solo chi deve piacerci e chi no, ma anche sempre più frequentemente, ciò che è accettabile come forma di approccio e ciò che non lo è.Ad esempio, approcciare in metro sta diventando sempre più socialmente “strano” da fare mentre fino a qualche anno fa nessuno ci pensava nemmeno al fatto che potesse essere strano approcciare una donna su un mezzo pubblico.I Movimenti FemministiI secondi invece per aver creato sempre più incessantemente un legame diretto tra il concetto di approcciare una ragazza e quella di stalkerarla.Quindi la maggior parte delle donne hanno acquisito questa sorta di “diritto a tirarsela”, giusto? Sbagliato!Indipendentemente da se tu pensi che sia giusto o meno che le donne si comportino così, poco cambia, tanto loro hanno sempre e comunque le spalle coperte e se il ragazzo di turno che ci prova con loro gli piace, allora lei ci sta, in caso contrario si fa presto a etichettarlo come un “molestatore”.Ha Un Senso Allora Cercare Di Approcciare Queste Donne Che Se La Tirano?Allora, pensi che abbia ancora senso cercare di conquistare una donna che se la tira? Certo che sì!L'hai visto il servizio che Le Iene ci hanno dedicato o altri video che abbiamo pubblicato nei quali si vede chiaramente quali sono le VERE reazioni che hanno le ragazze se approcciate nel modo giusto come insegniamo noi ai nostri corsi di seduzione dal vivo?Ci fanno i complimenti loro a noi e si lamentano se non altro del fatto che oggi nessuno ha più il coraggio di approcciarle!Smettila Di Ascoltare I Mass Media E Le FemministeQuindi smettila di ascoltare i mass media e le femministe e ascolta quello che abbiamo noi da dirti invece!Tornando a noi..Quando un uomo vuole approcciare una ragazza, che sia online o offline, sembra come se avesse visto una sirena.Quanto sei bella!Sembri un angelo!Sei un incanto!o altre idiozie del genere..Tu come avresti reagito al posto loro?Proviamo a invertire le posizioni..Immagina di ricevere decine di complimenti del genere ogni santo giorno. Come ti comporteresti con le donne?Sì, avresti una grande sicurezza in te stesso.Avresti un'alta autostima.Ti sentiresti il padrone del mondo femminile.E come ti comporteresti con l'ennesima ragazza che ti approccia nello stesso modo?A meno che non sia uno schianto, risponderesti con un tono disinteressato.Ed è proprio questa la motivazione alla base del perché le ragazze se la tirano.Quindi, Cosa Possiamo Fare Noi Maschietti?Tornare nell'antichità.Non conta quello che fai, ma come lo fai.Non conta quello che dici, ma come lo dici.Non conta come ti vesti, ma il tuo portamento con quei vestiti.In altre parole…Quando vedi una ragazza che ti piace, buttati.E se lei se la tira?Ricorda che non è colpa sua.➡️ Corsi dal vivo: https://www.puatraining.it/corsi-di-seduzione/ ➡️ Podcast: https://www.puatraining.it/landing/seminari-podcast-webinari/ ➡️ Consulenze: https://www.puatraining.it/consulenze-private/ ➡️ Prodotti per studio in auto-didatta: https://www.puatraining.it/prodottiseduzione/ ➡️ Libri GRATIS:https://comevincerelatimidezza.com/https://seduzione.co/offerta/libro-gratis.phphttps://dmspromo.it/ ➡️ https://www.youtube.com/user/PUATrainingItalia/ ➡️ https://www.facebook.com/seduzione ➡️ https://www.instagram.com/puatraining_italia_seduzione/➡️ https://t.me/puatraining➡️ Chiedici QUALSIASI cosa: info@puatraining.it
"Avresti potuto invitare Luca stasera, gli avrebbe fatto piacere!" Vuoi imparare anche tu a usare il condizionale composto in frasi come questa? Ascolta questa puntata!Support the show (https://www.patreon.com/myitalianpodcast)
Intelligenza Artificiale: tutto quello che avresti sempre voluto sapere ma...
Intelligenza Artificiale: tutto quello che avresti sempre voluto sapere ma...
Nel mondo della corsa si sente davvero di tutto in quanto a consigli, c'è sempre qualcuno che pensa di più o che si sente in dovere di condividere qualche dritta derivante dalla sua esperienza o da quello che a letto in giro.Nulla di male se non fosse che a volte queste dritte sono sbagliate e possono portare chi le segue sulla strada dell'infortunio anziché su quella del miglioramento.Ascoltiamo allora quei consigli che sarebbe meglio non seguire e da cui dovete stare proprio alla larga, come anche da chi ve li ha dati!
Una lepre, mentre correva nel prato, fu ghermita dagli artigli di un’aquila, che voleva divorarla. Mentre la sfortunata volava verso il nido del rapace, incrociò un passerotto, che le disse: “Ah, che lepre distratta! Avresti dovuto prestare più attenzione prima di metterti a correre nel prato e adesso farai la fine che meriti”.Il passero non aveva finito la frase che un falco si buttò su di lui e lo catturò; la lepre, allora, rispose: “Adesso posso morire felice! Tu, sciagurato, pensavi di darmi lezioni di vita, ma a quanto pare farai la mia stessa fine”.
Avresti mai pensato che un gruppo di ricercatori dell'Delft University of Technology, nei Paesi Bassi ha trovato un metodo alternativo per la fabbricazione di film sottili di biossido di titanio utilizzato nei pannelli solari impiegando un enzima della papaya?
Dio vuole coinvolgere te nella sua azione di guarigione, sia spirituale che fisica, delle persone. Sei pronto, sei pronta ad agire come Gesù ti ha mostrato, e pregare per guarire gli altri? --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 12 min.Tempo di ascolto audio/visione video: 35 min. Siamo alla fine... quasi... di questa serie di messaggi sulla guarigione. Abbiamo passeggiato per circa tre mesi assieme a “Yahwe Rapha”, "Dio guarisce", e la settimana prossima Mario chiuderà il ciclo con l'ultimo messaggio. Nel frattempo che Mario stava predicando i precedenti messaggi c'è nessuno che ha mai pensato “Si, va beh, Mario, ma io mica sono convinto che Gesù guarisca PROPRIO come dici tu, attraverso la preghiera di altri!”. Sapete, avere pensieri simili verso i vostri predicatori domenicali non è un “peccato grave”. Nutrire dubbi è lecito, ma questo deve spingerci a cercare, piuttosto che rimanere con il dubbio. Lo sarebbe solo se tu rimanessi coi tuoi dubbi senza chiedere a nessuno, senza chiedere al predicatore... e soprattutto, senza chiedere alla Parola di Dio le risposte. Quante volte abbiamo detto che Gesù è venuto a darci un “esempio”? Lui stesso dice agli Apostoli in Giovanni 13: 15 “Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io.” Mario ha detto più volte che non non c'entriamo nulla con la guarigione; non siamo noi che guariamo, ma noi semplicemente portiamo in preghiera il caso di quella tale persona a Gesù affinché lui guarisca. Se Gesù è venuto per darci un esempio di quello che dobbiamo fare, per vedere se è vero quello che Mario va dicendo da novembre, dobbiamo cercare nella Bibbia esempi di come lui ha guarito. Se fosse vero quello che afferma Mario, ovvero che Gesù guarisce ancora adesso ANCHE attraverso qualcuno che gli “porta” un ammalato, dovremmo trovare uno schema simile nelle molte guarigioni miracolose presenti nei quattro Vangeli. Quante guarigioni ci sono nei Vangeli? Nei quattro Vangeli sono moltissime le guarigioni, ma solo di 27 abbiamo la storia dettagliata, che ci mostra il prima (la malattia), il come (in che modo il malato si è presentato a Gesù) e il dopo (la guarigione). Tramite esse possiamo vedere come agiva Gesù, e cercare di imparare qualcosa. Vogliamo vederle assieme? Dato che non possiamo vedere 27 passi dei Vangeli (altrimenti la predica finisce domani all'alba), quello che ho fatto è di riassumere in una tabella tutti i passi dei vari Vangeli dove si trovano queste 27 guarigioni e di suddividerle in tre categorie: "guarigione richiesta dall'ammalato", "guarigione non richiesta né dall'ammalato né da altri", "guarigione richiesta da altri e non dall'ammalato stesso". Se fosse vero quello che Mario va affermando da tre predicazioni, dovrei trovare più miracoli nella terza colonna della tabella che nella prima e nella seconda. Vediamo se è vero. Cosa ci dice, secondo voi, la tabella? Secondo voi in questa tabella quello che dice Mario, ovvero che se portiamo in preghiera a Gesù la malattia di un altro, Gesù la guarisce, è verificato e testimoniato dalla Parola di Dio? Visto che a me piacciono le statistiche, ho immesso i dati in una pagina excel per vedere le percentuali dei tre tipi di guarigione: Attenzione a questo grafico, perché il grafico ci dice cose importantissime che ci aiutano a comprendere come funzioni la guarigione attraverso l'intervento di Gesù. Per prima cosa, guardate quante persone hanno richiesto la guarigione direttamente: 6 su 27. Per 6 volte persone hanno chiesto direttamente, ovvero se ci fossero dieci ammalati poco più di due persone ogni dieci. Questo spiega molto della natura umana e del perché, spesso, non c'è guarigione. 1. Come uomini, cerchiamo guarigione dappertutto... tranne che da Dio La natura umana è quella di cercare DAPPERTUTTO pur di essere guariti: medicina allopatica (quella medicina che cura i sintomi attraverso farmaci... insomma quella “ufficiale”), medicina olistica (quella medicina che cura tutto il corpo per curare i sintomi), agopuntura, omeopatia, bio-feedback (dice che puoi imparare a controllare le tue funzioni vitali e, pertanto ti puoi auto-guarire), eccetera. E' giusto cercare di essere guariti attraverso tutte queste scienze (più o meno tutte scienze)? Dovrebbero i credenti affidarsi alle cure di questo o di quel medico di una delle varie discipline? Certo che si! La scienza medica è un dono che Dio ci ha dato! E' Lui che ha messo ordine nella creazione (non la ha fatta “a caso”) affinché l'uomo attraverso l'intelletto che Lui stesso gli ha donato potesse decrittare, capire i codici, scoprire la sequenza esatta degli amminoacidi che compongono il DNA umano, scoprire quello che si chiama “genoma” ovvero l'intero progetto di un uomo... e curarlo! Dove sta il problema, allora? E' che noi chiediamo SOLO alla scienza medica... E' come se stessimo chiedendo a un elettricista di trovare e riparare il corto circuito che ha mandato in black out un grattacielo invece di chiedere all'ingegnere che ha progettato l'intero sistema elettrico dove sia la soluzione. L'elettricista sarà utile, ma l'ingegnere è indispensabile 2. Come Dio, Gesù è interessato a guariti Per 10 volte Gesù ha guarito senza nessuna richiesta, ovvero poco più di tre persone ogni dieci. Questo spiega molto della natura di Dio e del perché, spesso, c'è guarigione spontanea. Hai mai avuto un figlio o un familiare gravemente ammalato? Ti sei preoccupato, preoccupata? Avresti fatto di tutto perché guarisse? Dio è il Creatore di tutto, per cui lui è "biologicamente" Padre di tutti; ma la sua famiglia è composta solamente da quelli che lo hanno accettato come Padre. E, come qualsiasi padre, vuole il meglio per i suoi figli, e manda guarigioni anche senza che siano state richieste. Ma Lui è preoccupato non solo per quelli che fanno parte della sua famiglia, ma è preoccupato anche (e soprattutto) per quelli che hanno scelto di abbandonare la sua famiglia, che sono “fuori casa”... E talvolta li guarisce per dimostrare loro che Lui esiste, che è benevolo, che li ama, sperando così che si volgano a Lui e lo riconoscano come Padre. Ok, veniamo al “punto” della predicazione di oggi (questa era solo l'introduzione!). Ci eravamo riproposti di vedere nei Vangeli se Gesù ci aveva dato esempi di persone che erano state guarite perché altri avevano portato quelle persone a lui, e per vedere così se Mario ha ragione oppure ci ha raccontato un sacco di favole. 3. Come discepoli, dobbiamo imitare gli esempi che Gesù ci mostra Per 11 volte Gesù ha guarito qualcuno perché qualcun altro lo ha portato a Gesù, ovvero quattro persone ogni dieci. Questo spiega molto della volontà di Dio di coinvolgerci nella guarigione. Vediamo un solo esempio degli 11 presenti nei Vangeli: “Ed ecco che si presentarono alcuni uomini che portavano un paralitico in barella e cercavano di farsi largo tra la folla per portarlo davanti a Gesù, ma non ci riuscivano. Allora salirono sul tetto sopra di lui, tolsero delle tegole e calarono la barella con l'invalido giù tra la folla, proprio davanti a Gesù. Vedendo la loro fede, Gesù disse a quell'uomo: "Amico, i tuoi peccati ti sono perdonati!"... Poi, rivolto al paralitico, gli comando: "Alzati, raccogli la tua barella e vattene a casa tua!" Immediatamente, sotto gli occhi dei presenti, l'uomo balzò in piedi, raccolse la barella, e se ne andò a casa sua lodando Dio.” (Luca 5:18-25 PV) Cosa hanno fatto gli amici del paralitico? Hanno saputo di Gesù, hanno sentito che Gesù guariva, hanno creduto che Gesù potesse guarire l'amico, hanno presentato l'amico e il suo problema a Gesù, hanno avuto fede. Chi è che ha guarito? Non certo la strada fatta dagli amici, e neppure il buco nel tetto... ma Gesù! Ma chi ha ”portato” l'ammalato a Gesù? Gli amici! Quando preghiamo per la guarigione noi facciamo il medesimo percorso: abbiamo saputo di Gesù (siamo divenuti credenti), abbiamo creduto che Gesù può guarire (abbiamo letto la Bibbia, che lo dice), presentiamo a Gesù il nostro amico e il suo problema (preghiamo), abbiamo fede che Gesù agisca. Dio non ha bisogno di noi per guarire, tuttavia vuole che noi siamo direttamente coinvolti nella guarigione delle persone. Perché? La risposta è... non lo so! (E' una delle tante domande che sto scrivendo su un quaderno da fargli la prima volta che lo vedo... in Cielo!) Possiamo fare delle supposizioni dire che aiuta la testimonianza, la fede, l'unità... Ma la realtà è che non ce lo ha detto il perché... ma ci ha detto di farlo e come farlo! Come? 1. Sii attento, sii attenta alle necessità delle persone "Nella città, vicino alla "Porta delle Pecore", c'è una vasca con il nome ebraico di Betesda, circondata da cinque portici. Molti malati, zoppi, ciechi e paralitici si mettevano sotto questi portici, {aspettando che l'acqua della vasca si muovesse. Di tanto in tanto, infatti, un angelo del Signore veniva a smuovere l'acqua e la prima persona che vi entrava guariva.} Fra quelli che aspettavano c'era un uomo invalido da trentotto anni. Quando Gesù lo vide lì sdraiato, sapendo da quanto tempo era malato, gli chiese: "Vuoi guarire?" "Signore," rispose l'uomo, "non ho nessuno che mi porti nella vasca, quando l'acqua si muove. Ogni volta che cerco di entrarci, c'è sempre qualcun altro che vi scende prima di me". Allora Gesù gli disse: "Alzati, prendi la tua branda e cammina!" (Giovanni 5:2-8) Gesù viveva “fisicamente” a contatto con le persone, camminava con loro e in mezzo a loro, faceva quello che gli altri facevano, frequentava i posti che gli altri frequentavano. Ma non era lì per “passare il tempo”, era lì con un proposito: VEDERE di cosa avevano bisogno le persone, era ATTENTO a cercare le opportunità per dimostrare amore... piuttosto che parlarne. Noi dovremmo, come credenti, fare lo stesso. Una fede vissuta ESCLUSIVAMENTE in mezzo ad alti credenti è uno spreco di opportunità di testimoniare e di portare guarigione, quella guarigione che Dio vuole dare sia all'anima che al fisico. Come va la tua vita di credente? Ti guardi intorno per capire le necessità di chi ti vive a fianco, i tuoi familiari, i tuoi amici, i tuoi compagni di scuola i tuoi colleghi di lavoro, oppure ti fa “un po' schifo tutto”, perché tu riservi il meglio solo ai “credenti”? Sono sicuro che nessuno qua dentro, o che mi legga, o che mi ascolti, o veda sia così... e per fortuna, perché così avresti vanificato una delle benedizioni che Dio ti ha concesso, portare guarigione nel mondo attraverso il nome di Gesù. 2. Sii pronto , sii pronta a rispondere alle necessità delle persone “Quando Gesù arrivò a Cafàrnao, un centurione romano venne a lui e lo supplicò: "Il mio giovane servo è stato colpito da una paralisi, e soffre terribilmente!" Gesù disse: "Verrò a guarirlo". “ (Matteo 8:5-7 PV) Gesù non dilaziona, non prende tempo, non dice :”Aspetta che finisca quello che devo fare e poi vengo”. Ma AGISCE subito, interrompendo quello che stava facendo, di fronte alla necessità del prossimo. Come è la tua “tempistica”? Tendi a mantenere i tuoi appuntamenti in agenda qualsiasi cosa accada, oppure sei “flessibile”, e se vedi una necessità, e se qualcuno ti chiede aiuto abbandoni tutto e fai quello per primo? So cosa stai pensando: “Eh, si, Marco, beato te! Tu mica lo sai che vita indaffarata ho io! Non me lo posso permettere di lasciare tutto e aiutare prima gli altri.. Lo farò... appena posso!” Se tu pensi di avere una vita molto indaffarata, pensa a come poteva essere quella di Gesù che in soli tre anni doveva salvare il Mondo e sconfiggere la morte! 3. Ricorda che ogni bisogno è il più importante Tutte le guarigioni miracolose di Gesù non sono “programmate” ma avvengono come “interruzione”. “Quando Gesù ebbe attraversato il lago in barca e fu giunto sull'altra riva, una gran folla si radunò intorno a lui. Ed ecco che uno dei capi della sinagoga, un certo Iairo, gli si avvicinò e si gettò ai suoi piedi, implorandolo di guarire la sua figlioletta.... Gesù andò con l'uomo, mentre la folla lo seguiva e lo stringeva da tutte le parti. Fra la gente c'era una donna che da dodici anni soffriva di perdite di sangue e aveva sofferto molto; si era affidata alle cure di diversi medici, che le erano costati tutto il suo denaro, ma non aveva avuto miglioramenti, anzi, stava sempre peggio. Questa donna ... pensava: "Se riesco anche solo a toccare il suo vestito, sarò guarita!" E fu proprio così: non appena lo toccò, l'emorragia si fermò, e la donna sentì di essere guarita. Gesù s'accorse subito che una forza gli era uscita, perciò si rivolse alla folla, chiedendo: "Chi mi ha toccato i vestiti?"... Fu allora che la donna, tremante e impaurita per quello che le era successo, si fece avanti e si gettò ai suoi piedi spiegando tutta la verità. Allora Gesù le disse: "Figliola, la tua fede ti ha salvata; vai in pace, guarita dalla tua sofferenza!" (Marco 5:21-34 PV) Era importante guarire la figlia di Iairo? Certamente si, ma anche la guarigione della donna era importante! E' per quello che si ferma, la cerca, per confermarle che quello che aveva sentito non era una sua speranza, ma che era realmente guarita. Supponiamo allora che, dopo la serie di messaggi di Mario, tu senta dentro il “fuoco” di pregare per la guarigione, e che le persone comincino anche a chiederti di farlo... Come fissi i tuoi appuntamenti? “Allora, prima vado da Tizio che ha avuto un infarto... potrebbe non arrivare a domani... Poi vado da Caio che ha il tumore... ma tanto gli hanno dato ancora sette mesi... Beh, se non c'è qualcos'altro di più grave vado da Sempronio che c'ha solo l'influenza...” Gesù guariva... tutti... subito... appena poteva... Si fermava, non si curava dell'interruzione ai suoi piani, AGIVA, perché TUTTI i bisogni degli altri sono i bisogni numero 1 per lui. La stessa cosa dovremmo fare noi. 4. Non aver timore di toccare chi ha bisogno. “Ed ecco che un lebbroso si avvicinò, s'inginocchiò davanti a lui e lo implorò: "Signore, se tu vuoi, puoi guarirmi!" Gesù lo toccò con la mano e disse: "Sì, lo voglio. Sii guarito!" E subito la lebbra scomparve.” (Matteo 8:2-3 PV) Gesù non aveva bisogno di toccare il lebbroso per guarirlo, ma stava modellando per noi come dovremmo comportarci. Uno di motivi per cui i credenti non pregano per la guarigione di altri credenti, sapete quale è? La paura di “toccare” la malattia dell'altro. Non fisicamente, ma qui, nella nostra mente Cominciamo a pensare: “E se poi non sono buono a guarire? E se poi non succede niente?". E ci fermiamo... perché pensiamo che siamo noi ad agire. Dobbiamo superare lo “schifo” e la paura, per poter essere efficaci, perché non saremo noi ad agire. 5. Non aver timore ci coinvolgerti emotivamente con i problemi delle persone “Quando Gesù vide Maria e i Giudei che piangevano, si sentì profondamente turbato: 34 "Dov'è sepolto?" domandò."Vieni a vedere", risposero. Gesù pianse.” (Giovanni 11:33-35 PV) Gesù è Dio, e Dio è un dio “emotivo”: la Bibbia dice che Dio piange, Dio ride, Dio si adira, Dio, è triste, Dio cambia idea... Dio ti ha dato emozioni perché quelle emozioni sono le SUE emozioni! Spesso non vogliamo pregare per la guarigione di altri perché non vogliamo provare dolore per la malattia di altri. Non vogliamo piangere. Gesù piangeva... anche se sapeva bene che avrebbe guarito... Chi sono io più di Gesù per rifiutarmi di provare dolore e stare accanto a chi soffre? Conclusione Clicca QUI per scaricare la scheda in PDF Dio ha mostrato la sua volontà, il “cosa”, ovvero guarire l'uomo sia nello spirito che nel fisico. Gesù ha mostrato il “come”, portandolo a lui in preghiera e avendo fede che lui agirà Ora tocca a me e a te obbedire, essere attento, essere attenta alle necessità degli altri, essere pronto, essere pronta alle richieste degli altri, perché ogni bisogno è importante, non avendo timore né di toccare né di coinvolgerci con il male dell'altro, ma ricevendo l'onore di essere strumenti della guarigione di Dio. Sei pronto, sei pronta ad essere il suo strumento? Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
L'inverno era ormai alle porte. Gli alberi non avevano più foglie e non offrivano più un riparo sicuro e i piccoli animali si erano già preparati ad affrontare il freddo. Una giovane volpe vagava solitaria in cerca di un po' di cibo. Erano molti giorni che non mangiava. Le sue prede si erano rifugiate nelle proprie tane nutrendosi con le scorte di cibo raccolte durante l'estate, ed era impossibile stanarli. Così, il povero animale camminava sconsolato pensando che la fame era veramente una brutta nemica. All'improvviso sentì un profumo delizioso che le stuzzicò le narici. La volpe si avvicinò al punto da cui proveniva il profumo e finalmente vide un enorme pezzo d'arrosto ben sistemato nell'incavo di una quercia. Sicuramente era il pranzo dimenticato da qualche pastore. L'animale si introdusse nella cavità della quercia, riuscendo ad entrarvi seppure con molta fatica. Quando fu all’interno della quercia poté divorare la carne in un boccone. Trascorsero alcuni minuti, e appena finito di mangiare l’arrosto, la volpe, decise di uscire dall'incavo della quercia. Ma appena tentò di uscire dal buco da cui era entrata, la povera bestia scoprì di non potercela fare, non ci passava proprio! La volpe aveva mangiato troppo, tanto che la sua pancia oramai era diventata spaventosamente grande, troppo grande. Spaventatissima si sforzò cosi tanto per uscire che alla fine rimase irreparabilmente incastrata nell’incavo della quercia, e piena di ferite! Lo sfortunato animale iniziò a gridare finché una seconda volpe passando la vide e saputo quanto fosse accaduto disse: "E' inutile strillare, amica mia. Avresti dovuto avere pazienza ed aspettare tranquilla all'interno della pianta fino a quando la tua pancia non fosse tornata come prima. Invece l'impulsività ti ha ridotto in questa condizione e ora dovrai comunque aspettare finché non smaltirai ciò che hai mangiato". Così, la povera volpe rimase incastrata nella cavità per più di un giorno, rimpiangendo il calduccio che avrebbe trovato se avesse aspettato paziente all'interno della quercia. La pazienza e il tempo sono degli ottimi alleati per affrontare le difficoltà Continue reading
[Adatto a un pubblico maturo]Avresti mai detto che lo yaoi, in Giappone, ha avuto lo stesso ruolo del Punk in Inghilterra?E che Viewfinder, alla fine, è un documento storico di vitale importanza? (Insomma, pensa alle nuove generazioni che scopriranno proprio grazie alla Yamane cosa fosse un rullino!)In questa puntata tratteremo importantissimi temi sociali: tuffati in un viaggio tra politici folli, mafia, ribellione, vuoto esistenziale… è ora di scoprire A Hole New World!
[Adatto a un pubblico maturo] Avresti mai detto che lo yaoi, in Giappone, ha avuto lo stesso ruolo del Punk in Inghilterra? E che Viewfinder, alla fine, è un documento storico di vitale importanza? (Insomma, pensa alle nuove generazioni che scopriranno proprio grazie alla Yamane cosa fosse un rullino!) In questa puntata tratteremo importantissimi temi sociali: tuffati in un viaggio tra politici folli, mafia, ribellione, vuoto esistenziale… è ora di scoprire A Hole New World!
Ciao da Alessandro Bergamin, imprenditore e fondatore del metodo Strategia Vincente.Negli ultimi anni grazie al mio metodo pratico ho aiutato più di 300 imprenditori in 60 settori diversi ad aumentare il loro fatturato.Hai mai pensato a cosa accadrebbe nel tuo lavoro se riuscissi tutto d'un tratto ad avere la possibilità di clonarti?Non solo avresti più tempo da dedicare alle scelte strategiche per far prosperare la tua azienda.Avresti addirittura più tempo per godere dei profitti e riusciresti a far sì che ogni tua ora valga sempre di più.Riusciresti ad avere più tempo per gestire gli imprevisti e a rendere ogni trattativa il più veloce possibile.Come dici? I mezzi a tua disposizione non ti permettono al momento di clonarti?Forse non nel vero termine della parola.Ma in questo episodio del Podcast di Strategia Vincente scoprirai come riuscire a clonare le tue azioni di Marketing affinchè lavorino al posto tuo.Se vuoi approfondire lo studio, e scoprire i materiali gratuiti che ho riservato per te, visita subito la pagina https://www.strategiavincente.it/inizia-da-qui/
Tutto quello che avresti sempre voluto sapere su...4 chiacchiere con
Tutto quello che avresti sempre voluto sapere su...4 chiacchiere con
Avresti mai immaginato che un giorno avresti fatto la spesa con l'aiuto di un Robot? Adesso puoi --- Send in a voice message: https://anchor.fm/torelio/message
Pensi davvero con la tua testa?Fin da piccolo sono sempre stato curioso, ho sempre voluto toccare con mano il perché delle cose.Se i miei genitori mi dicevano: "attento che se cadi ti fai male", per esserne sicuro dovevo cadere e farmi male.A volte però succedeva che cadevo e non mi facevo nulla.. quindi quello che miei genitori dicevano non era vero?Ovviamente no, ma ho iniziato a filtrare tutte le informazioni dubbie, delle quali non ero certo, cercando di provarle sulla mia pelle.Con il tempo, diventando un appassionato di formazione e seguendo tantissimi formatori mi sono reso conto di una cosa.Ci sono formatori che spiegano il perché, altri che "danno ordini": Fai così perché funziona; Fai così perché... e via con la spiegazione.I primi, fanno come i miei genitori: "Se cadi ti fai male".I secondi al contrario: "Dovete stare attenti, perché se cadete potete farvi male. A volte può andarvi bene e non succedere nulla, altre volte no. Potreste cadere battendo il ginocchio, in questo modo.... oppure cadere su fianco, sul gomito, che avrebbe queste conseguenze... Provate, fate finta ci inciampare e battete delicatamente il ginocchio a terra... visto? Questo è quello......ecc.. ecc..".Questi ultimi sono quelli che mi hanno permesso davvero di crescere, che mi hanno fatto capire il perché delle cose!Voglio farti un esempio.Immagina di uscire di casa e di dover fare 2 km di strada tutta dritta, senza semafori, deviazioni o traffico, per raggiungere il tuo posto di lavoro.Una mattina una persona ti dice: "non devi passare da lì, fai il giro largo che ci metti di meno". E se ne va senza spiegazioni.Come reagiresti?Tu sai che è impossibile metterci di meno facendo un percorso diverso, quindi prendi la macchina, solitamente vai a piedi ma oggi è troppo freddo, e decidi di fare la solita strada.Arrivato a metà vedi che ci sono dei lavori in corso e la strada è chiusa. Devi tornare indietro e fare il giro largo.Quella persona aveva ragione. Ma se ti avesse detto:"Fai il giro largo, hanno iniziato dei lavori e la strada è chiusa" le cose sarebbero state ben diverse.Avresti chiesto: "È chiusa anche ai pedoni? Solitamente vado a piedi... Oggi volevo prendere la macchina perché è freddo.. ma se è chiusa vado a piedi."Sapere il perché delle cose è quello che ci permette di prendere decisioni migliori, di usare la nostra testa e agire di conseguenza.Questo esempio è molto stupido e banale, ma la stessa logica viene applicata a tutti gli aspetti della nostra vita.Dalla vita privata, al business, al marketing, a tutto.Nelle mie pillole raramente scrivo qualcosa senza darti un perché, o meglio, una spiegazione del perché, non sarei coerente con me stesso, al contrario nemmeno io mi ascolterei.Per questo ti invito sempre a ragionare con la tua testa e trarre le tue conclusioni.Se io ti dico di fare il giro largo perché hanno cambiato il senso di marcia sfrutterai l'informazione a tuo vantaggio.Sai benissimo che puoi continuare ad andare a piedi facendo lo stesso percorso o fare il giro largo quando userai la macchina.Ma per farlo devi sapere il perché ti ho consigliato qualcosa.Nessuno ha le tue conoscenze, tutte le informazioni che ricevi vengono rielaborate dal tuo cervello in base a quello che sai, ottenendo un risultato.E quel risultato è diverso per ognuno di noi.Per questo ti invito a pensare sempre con la tua testa, assimila tutte le informazioni ed elaborale con le tue conoscenze, raramente esistono verità assolute!Trova il perché delle cose e diventerai padrone della tua vita!A domaniP.s. molti si complimentano con me perché sono chiaro nelle esposizioni dei concetti, ma credo che la verità sia tutta qui: spiego sempre il perché delle cose.Non è importante imparare un concetto a memoria, devi capire il significato per poter sfruttare quell'informazione al meglio!In questo modo sarai in grado di applicarla da solo sapendo quello che stai facendo, e non eseguendo un semplice ordine completamente a caso!Massimo MartininiP.s. se non sei ancora iscritto alle mie pillole via mail, fallo gratuitamente cliccando qui: https://goo.gl/yHE1oy...e ricorda di iscriverti al mio canale YouTube: https://goo.gl/J61QTy