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È passato dall'essere un bambino che mangiava il cestino del pranzo sulle ginocchia di Eduardo De Filippo a diventare il produttore di film memorabili premiati agli Oscar. In un'intervista live a Malcom Pagani nell'aula magna del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma intitolata a Pietro Germi, Vittorio Cecchi Gori ripercorre scelte e aneddoti dietro a film come Mediterraneo, La vita è bella e Il postino, in una lezione sul valore creativo del produttore e sulla nostalgia della sala che, per lui, resta il luogo insostituibile della visione cinematografica. L'intervista è stata realizzata nell'ambito del festival Custodi di sogni – I tesori della Cineteca Nazionale, organizzato dal Centro Sperimentale di cinematografia di Roma. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Omelia della Solennità dei Santi Pietro e Paolo 2025. Due colonne, due capisaldi, due grandi uomini di fede, due grandi annunciatori del Vangelo… Potremmo continuare l'infinito tessere le lodi dei santi Pietro e Paolo, eppure entrambi avevano anche tante fragilità e molte volte sono caduti… Ma la loro forza è stato nel sapersi rialzare e imparare dai loro errori, facendo diventare la fragilità il loro punto di forza. Riusciremo anche noi a costruire la chiesa ricordando questo?
In una terra dove il rito non è passato, ma presenza viva, due pastori camminano tra fede e comunità. Stefano e Vito Scarciolla non guidano solo pecore: custodiscono un fuoco antico, quello che ogni 2 luglio unisce Matera nel mistero.
VIDEO: I monaci di Norcia ➜ https://youtu.be/vVT1yzNXGUYTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8125I MONACI BENEDETTINI DI NORCIA: CUSTODI DEL GREGORIANO E... DELLA BIRRA di Andrea Galli Grande festa oggi sulle colline appena fuori Norcia, in via Case Sparse. La comunità dei benedettini che lì risiede rende grazie per tre traguardi raggiunti. In primis i 25 anni di vita: la comunità fu fondata nel 1999 a Roma, dove ebbe i suoi inizi avventurosi prima di approdare fra i monti Sibillini. Poi la fine del restauro del complesso monastico, un antico convento dei cappuccini, dove i monaci si sono trasferiti dopo il terremoto del 2016 che ha distrutto il loro precedente monastero, contiguo alla concattedrale di Norcia. «Avevamo già comprato l'edificio e il terreno dalla diocesi, nel 2007 - spiega dom Benedetto Nivakoff - perché cercavamo un posto più tranquillo e silenzioso rispetto al centro di Norcia, ma il sisma ci ha costretti ad accelerare i nostri progetti». Infine l'elevazione canonica di quello che era tecnicamente un priorato benedettino e dallo scorso 25 maggio è un'abbazia, l'Abbazia di San Benedetto in Monte. Tre traguardi che insieme significano il ritorno pieno, ufficiale e stabile dei figli di san Benedetto nel luogo dove nacque il loro padre e padre del monachesimo d'Occidente, ma da dove gli ultimi benedettini se n'erano andati nel lontano 1810, a causa delle leggi napoleoniche, lasciando un vuoto che è stato riempito solo due secoli dopo, poco meno. A dimostrazione che le radici cristiane dell'Europa e anche delle nostre terre quando sembrano sofferenti, o financo morte, con la giusta linfa si possono riprendere più prontamente di quanto si pensi.La linfa in questo caso è arrivata tramite un religioso statunitense, Cassian Folsom. Nato nel 1955 a Lynn, nel Massachusetts, fattosi benedettino nell'abbazia di Saint Meinrad, nell'Indiana, padre Folsom venne in Italia per approfondire gli studi di liturgia e tra il 1997 e il 2000 ricoprì la carica di vice-rettore del Pontificio ateneo Sant'Anselmo (dove tuttora insegna). Nel 1995, mentre era su un treno diretto a Napoli, aveva avuto però l'ispirazione per un progetto extra accademico, ossia dar vita a una comunità che riprendesse il carisma e lo stile originario dell'ordine benedettino. La fondazione avvenne appunto a Roma nel 1999. Padre Folsom e tre benedettini americani si sistemarono in un piccolo appartamento nella capitale, con una stanza adibita a cappella. Nel 1999 la Santa Sede concesse loro l'approvazione canonica e nel 2000 si manifestò la possibilità di insediarsi a Norcia. Nel 2001 un estimatore di padre Folsom, il cardinale Joseph Ratzinger, si recò in Umbria per celebrare con lui e i suoi confratelli la festa di san Benedetto: per tutti una conferma speciale del cammino intrapreso.«Oggi siamo venti monaci - spiega dom Nivakoff, originario di New York, eletto abate lo scorso 28 maggio - provenienti da dieci Paesi: Italia, Stati Uniti, Germania, Polonia, Portogallo, Gran Bretagna, Brasile, Indonesia, Slovenia e Canada. L'età media è di 30 anni». L'eterogeneità delle nazionalità si deve anche al fatto che all'abbazia arrivano pellegrini, turisti e curiosi da diverse parti del mondo, spesso approfittando di vacanze o viaggi di studio in Italia.Il ritorno alle origini del carisma si riflette nella scelta liturgica fondativa - il rito benedettino antico - in una vita di preghiera particolarmente esigente - sveglia alle 3,30 ogni mattina - e nel recupero degli antichi digiuni dell'ordine - un solo pasto al giorno tra il 15 settembre e il tempo di Pasqua. Ora et labora. Per quanto riguardo il labora, tra l'altro i monaci di Norcia hanno elaborato da una decina d'anni la Birra Nursia, che porta come motto Ut laetificet cor, il prodotto con cui cercano di essere autosufficienti e che si inserisce in una tradizione gloriosa di birre monastiche. «Ora che abbiamo completato il restauro del monastero - chiosa dom Nivakoff - potremo dedicarci con più impegno alla nostra birra, cercando anche di farla conoscere meglio». [...]Nota di BastaBugie: l'articolo dal titolo "Nursia, la birra dei monaci di Norcia vince tre volte" racconta come la birra dei monaci di Norcia sia diventata così apprezzata nel mondo.Ecco l'articolo completo pubblicato sul Sito del Timone il 3 aprile 2025:La prima sede di Birra Nursia, situata accanto alla Basilica di San Benedetto a Norcia, è stata resa inagibile dai terremoti del 2016. Ma i discepoli di San Benedetto che vivono nella sua città natale non hanno mollato il loro "pane liquido", come veniva chiamata la birra nei monasteri durante i periodi di digiuno.Ed ora, che vivono nel ristrutturato monastero di San Benedetto in Monte, da poco elevato ad Abbazia, si godono i premi che la loro Birra Nursia ha raggiunto. Untappd, la più rilevante community al mondo nel settore delle birre artigianali, ha premiato Birra Nursia Tripel con la medaglia d'oro come migliore Belgian Tripel italiana, Birra Nursia Bionda con l'argento come seconda Belgian Blonde del Paese e Birra Nursia Extra, già considerata "imperdibile" da Slow Food, con il bronzo come terza Belgian Strong Dark Ale prodotta nello Stivale. Questi riconoscimenti arrivano in occasione degli Untappd Community Awards e si basano su migliaia di recensioni offerte da esperti e appassionati di birra.Birra Nursia è prodotta dal 2012 dai monaci benedettini di Norcia e le sue tre ricette sono state sviluppate nel solco dell'antica tradizione birraria monastica belga. La sua lavorazione avviene con metodi artigianali, attraverso un processo lungo e attento e facendo uso di ingredienti selezionati tra cui il malto umbro. Dopo il terremoto del 2016 è iniziata un'amichevole collaborazione tra la comunità benedettina e Mastri Birrai Umbri. Affinché Birra Nursia potesse continuare a essere apprezzata in Umbria, in Italia e all'estero, il birrificio di Gualdo Cattaneo ha offerto ai monaci di utilizzare i suoi impianti, a una sola condizione: che fossero i monaci stessi a produrre la birra, per garantire l'autenticità del prodotto e il rispetto delle ricette originali.«Birra Nursia», dice Dom Agostino Wilmeth, monaco dell'Abbazia di San Benedetto in Monte e mastro birraio di Birra Nursia, «è nata dall'idea che una buona bevanda potesse accompagnare le prelibatezze gastronomiche di Norcia, conosciute in tutto il mondo. La nostra birra sostiene la vita dell'Abbazia ma contribuisce anche all'economia della città, che ha tanto sofferto nell'ultimo decennio. Vorremmo condividere simbolicamente questi premi con tutti i nursini: la qualità e la tradizione sono valori forti nella Regola di San Benedetto e qui a Norcia, e Birra Nursia li ha ricevuti in eredità».
Dopo il copilota, l’evoluzione dell’AI ci spinge a immaginare nuove metafore per descrivere la sua presenza nei nostri processi lavorativi. Così, l’”angelo custode” digitale emerge come paradigma rivoluzionario: invisibile, anticipatorio, capace di monitorare silenziosamente le nostre azioni e intervenire solo nei momenti decisivi. Questa concezione trasforma radicalmente settori come il Customer Success e ridefinisce le architetture organizzative, promettendo un salto quantico nell’intelligenza aumentata. Un futuro dove il supporto tecnologico più potente è quello che non vediamo, ma che amplifica le nostre capacità senza generare distrazioni.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Gli uomini in nero, o MIB (Men in Black), sono una figura iconica della mitologia UFO moderna. Il loro mito non è iniziato con un film di fantascienza, un libro di narrativa o una fervida immaginazione: affonda le sue radici in veri episodi misteriosi e controversi che risalgono agli anni '40 e '50 negli Stati Uniti. Le prime menzioni dei Men in Black emergono nel contesto degli avvistamenti UFO che hanno cominciato a catturare l'opinione pubblica negli anni '40. Questi misteriosi individui, sempre descritti con abiti scuri e comportamenti insoliti, si presentavano a testimoni di avvistamenti UFO per intimidarli e scoraggiarli dal parlare della loro esperienza. Ma sono reali; oppure, solo un'affascinante leggenda urbana. L'Inspiegabile Podcast è una serie originale ideata, scritta e condotta da Luca Parrella. Produzione e Sound Design di Matteo D'Alessandro https://www.matteodalessandro.com Ascoltala su YouTube o su tutte le principali piattaforme di musica e Podcast Seguimi anche sui social
Il termine “selvatico” ci fa pensare istintivamente a spazi incontaminati, animali liberi e al fascino della natura che resiste all'azione umana. In realtà è un concetto dalle molteplici sfaccettature che intreccia cultura, realtà e immaginazione e che può rivelarsi una chiave per riflettere sul rapporto tra l'essere umano e il suo rapporto con il modo. Ma quale spazio ha il selvatico nella nostra vita ? E quanto rappresenta una risorsa, un'idea da riscoprire ?Nella puntata odierna di Moby Dick vogliamo riflettere sul ruolo del selvatico nella nostra contemporaneità, nei mutamenti ecologici e nel nostro immaginario collettivo. Ospiti in diretta – al microfono di Lina Simoneschi Finocchiaro - nell'ora centrale del programma, Stefano Bocchi professore ordinario di Agronomia e Coltivazioni all'Università degli Studi di Milano. É presidente del Comitato Scientifico di IIPH (Italian Institute for Planetary Health). Oltre ai numerosi lavori scientifici, citiamo almeno L'ospite imperfetto, L'umanità e la salute del pianeta nell'Agenda 2030 (Carocci) e Zolle. Storie di tuberi graminacee e terre coltivate (Raffaello Cortina)Marco Aime saggista e professore ordinario di Antropologia culturale all'Università di Genova. Fra i numerosi scritti suoi anche Il lato selvatico del tempo (Ponte alle Grazie) e Confini. Realtà e invenzioni (GruppoAbele), Una bella differenza. Alla scoperta della diversità del mondo (Einaudi).Ospite dell'ultima mezz'ora del programma Francesca Matteoni con cui vogliamo dare spazio al pensiero anticonformista nel rapporto tra umano, natura e animalità. Francesca Matteoni, è poeta scrittrice. Insegna storia e antropologia presso l'istituto AIFS a Firenze. Tra i suoi libri segnaliamo almeno la raccolta poetica Ciò che il mondo separa (Marcos y Marcos) e Il famiglio della strega. Sangue e stregoneria nell'epoca moderna (Effequ, 2024). Insieme ad altri volontari ha ideato il festival “Custodi della terra” che si svolge a Pistoia, nella Valle delle Buri.
Risalendo lo stivale e raggiungendo l'estremo Nord Est del Friuli Venezia Giulia, in quel lembo di terra noto come Collio che si distende tra il fiume Isonzo e lo Judrio, protetto dalla catena montuosa delle Alpi Giulie, si può scorgere una piccola collina punteggiata e circondata da vigneti. Qui i suoli costituiti da marne silicee e argillose, localmente definiti “Ponca”, hanno grandi capacità di drenaggio e sono ricchi di minerali, il clima, favorito dalla presenza di pendii che si estendono ininterrottamente offendo ampie superfici esposte a mezzogiorno, è mite e temperato, e la vicinanza della costa adriatica contribuisce a determinare forti escursioni termiche.
Nel corso della settimana, Alphaville ci ha fatto scoprire il variegato mondo dei colori e del loro profondo significato simbolico, a partire da un'incursione nell'opera e del pensiero di Michel Pastoureau, medievista che ha da poco pubblicato un nuovo libro, dedicato al rosa. Sabato 30 novembre Moby Dick si allontana dall'eurocentrismo e dall'antropocentrismo di Pastoureau, per riscoprire l'essenza materica del colore. Nella parte centrale della trasmissione, tra le 10.30 e le 11.30 avremo il piacere di conversare con i “custodi” della materia colore e di approfondire il suo valore culturale anche al di fuori dell'Europa con tre ospiti: Francesca Persegati, responsabile del Laboratorio Restauro Dipinti e Materiali Lignei dei Musei Vaticani, Giovanni Cavallo, geologo esperto di archeometria e responsabile del progetto “Forgotten colors” – un progetto di studio dei dipinti murali della Raetia Curiensis (la regione medievale che nell'VIII secolo si estendeva tra Grigioni, Italia e Austria) – e l'egittologa Massimiliana Pozzi, vicedirettrice dello scavo archeologico nella necropoli di Assuan, nel sud-est dell'Egitto. Nella parte conclusiva di Moby Dick, tra le 11.30 e mezzogiorno, approfondiremo invece con il naturalista e fotografo Marco Colombo il colore nel mondo animale, tra percezione e funzioni.
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Per chiudere questo fantastico trittico targato Bugatti di Campogalliano, che è partito con i Meccanici ed è passato per il grande Loris Bicocchi, tornano loro! La famiglia Pavesi che ha custodito con tanto amore e cuore la grande fabbrica blu di Campogalliano, torna davanti ai nostri microfoni per continuare da dove eravamo rimasti! Eh si, perché non so se lo sapete, ma i nostri cari Custodi sono già passati dal nostro Podcast! Ci abbiamo tenuto a chiudere questo fantastico cerchio, poiché negli ultimi anni le cose per loro sono cambiate drasticamente e quindi abbiamo deciso di farvi raccontare l'ultima parte della loro incredibile storia! Che altro dobbiamo dirvi se non... Buon ascolto! COLLABORAZIONI: pistone.podcast@gmail.com
Intrattenimento e informazione, musica e cultura: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi 4 ore insieme per iniziare la giornata. Protagonisti gli ospiti e gli ascoltatori, come ogni giorno! Intervenite in diretta via WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: Paolo Pezzati, portavoce di Oxfam Italia per le crisi umanitarie; Alessandro Saggioro, Ordinario di Storia delle Religioni alla Sapienza di Roma, Ateneo che coordina il Dottorato in Studi sulla Pace al via il 12 novembre; suor Vincenzina Botindari, tra le organizzatrici della Notte dei Santi, in programma questa sera a Roma; Luciano Marzi, coordinatore nazionale e portavoce di Custodi del Bello; Antonio Fantin, campione paralimpico di nuoto, oro a Parigi 2024; Anna Paola Gasperini, diocesi di Roma; Fabrizio Coresi, autore report sui Cpr in Italia di Action Aid. Conduce Andrea De Angelis A cura di Andrea De Angelis Hanno collaborato le colleghe ed i colleghi Marina Tomarro, Stefania Ferretti, Marco Di Battista, Amedeo Lomonaco, don Andrea Vena, padre Adrian Danca e Lorena Leonardi Tecnici del suono Alberto Giovannetti, Daniele Giorgi e Gustavo Messina
Dal Vangelo secondo MatteoIn quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».Commento di Don Meo Prato (diocesi di Mondovì)Questo Podcast fa parte di Bar Abba: www.bar-abba.it
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
Chránit krásu, ale ne podle pomíjivých a masových modelů František přijal na audienci účastníky projektu „Custodi del Bello“, který podporuje Italská biskupská konference (CEI) a jehož cílem je chránit důstojnost slabších sociálních vrstev: Projekt „Custodi del Bello“česky Strážci krás , podporovaný Italskou biskupskou konferencí, přináší důležité poselství pro církevní společenství a pro celou společnost“, řekl papež František při včerejší audienci. Vřele poděkoval těm, kteří jej uskutečňují, za mnoho dobrého. Iniciativa zapojuje chudé, nezaměstnané, migranty, příjemce občanských příjmů v různých italských městech tím, že je koordinuje do pracovních týmů, které se starají o veřejná místa, jako jsou ulice, náměstí, parky, zahrady a památky. Jedná se o lidi v nesnázích nebo na okraji společnosti, kteří jsou placení po absolvování školení a setkání s místními firmami hledajícími pracovníky. Být „strážci krásy“ je pro papeže spíše „způsob bytí, styl“, protože „chránit znamená opatrovat, zachovávat, hlídat, bránit“, tedy mít „pozornost a péči“ vycházející z „vědomí hodnoty toho, kdo nebo co je nám svěřeno“. Znamená to tedy „nebát se věnovat čas, zapojit se, převzít odpovědnost“. A „v kontextu, který nás často vyzývá, abychom si ‚nešpinili ruce‘, abychom delegovali“, to vše je výzvou k „osobnímu a komunitnímu nasazení“. Každý může svými schopnostmi a dovednostmi, svou inteligencí a srdcem něco udělat pro péči o věci, o druhé, o společný domov, v perspektivě integrální péče o stvoření. V dnešním světě chudí „naléhavě volají po vážných a účinných rozhodnutích zaměřených na podporu dobra všech“, zdůraznil František a dodal, že je třeba být otevřený integrální perspektivě. Tolik lidí je dnes na okraji, odstrčených, zapomenutých ve stále efektivnější a bezohlednější společnosti: chudí, migranti, osamělí staří a postižení lidé, chronicky nemocní. Přesto je každý z nich v očích Božích drahocenný. Proto vás vybízím, abyste při své práci na obnově tolika míst ponechaných napospas zanedbávání a degradaci měli vždy za prvořadý cíl péči o lidi, kteří v nich žijí a navštěvují je. Jedině tak obnovíte krásu stvoření. Jde o to naučit se pěstovat krásu jako něco jedinečného a posvátného pro každého tvora.Já vás jako spolupracovníky na velkém Stvořitelově záměru povzbuzuji, abyste se neunavili proměňovat ošklivost v krásu, degradaci v příležitost, nepořádek v harmonii. Nakonec ty, kdo se zapojují do projektu „Strážci krásy“, papež ujišťuje o svých modlitbách a navrhuje jako vzor „svatého Josefa z Nazareta, pokorného a tichého strážce toho nejkrásnějšího mezi lidskými dětmi“, který „přispěl k navrácení krásy do světa“. https://www.vaticannews.va/cs/papez/news/2024-09/papez-chranit-krasu-ale-ne-podle-pomijivych-a-masovych-modelu.html
Podemos wurde vor zehn Jahren als Anti-Establishment-Partei gegründet, um der Unzufriedenheit der breiten Massen eine Stimme zu geben. Doch schon bald wurde die Partei von progressiven Akademikern dominiert. Die Folge: Die Arbeiterklasse fühlt sich von der Partei nicht vertreten. Artikel vom 05. August 2024: https://www.jacobin.de/artikel/podemos-populismus-elitismus-identitaetspolitik Seit 2011 veröffentlicht JACOBIN täglich Kommentare und Analysen zu Politik und Gesellschaft, seit 2020 auch in deutscher Sprache. Ab sofort gibt es die besten Beiträge als Audioformat zum Nachhören. Nur dank der Unterstützung von Magazin-Abonnentinnen und Abonnenten können wir unsere Arbeit machen, mehr Menschen erreichen und kostenlose Audio-Inhalte wie diesen produzieren. Und wenn Du schon ein Abo hast und mehr tun möchtest, kannst Du gerne auch etwas regelmäßig an uns spenden via www.jacobin.de/podcast. Zu unseren anderen Kanälen: Instagram: www.instagram.com/jacobinmag_de X: www.twitter.com/jacobinmag_de YouTube: www.youtube.com/c/JacobinMagazin Webseite: www.jacobin.de
Il giovane agricoltore Emilio Appiano, di Castelbuono (PA), ha vinto l'Oscar Green di Coldiretti, categoria "Custodi d'Italia". giovannicertoma.it --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/giovanni-certom/message
I Cavalieri Templari, protetti da armature scintillanti e custodi di ricchezze nascoste, portano con sé un segreto che potrebbe riscrivere le pagine della storia. Dove si trova realmente il loro tesoro? È sepolto in qualche luogo dimenticato? Questa puntata è stata realizzata da Streammo Studios. Autrice: Pamela Marcon Narratore: Maurizio Modica Voce Sigla: Cristina Dori Montaggio e Sound Design: Alessandro De Biasi Responsabile Produzione: Carlotta Tripi
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Un incontro genuino con Dio produce amore nei nostri cuori. Quando riceviamo il Vangelo, amiamo le persone che Dio ama. Testi: Romani 10
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Questa sera parliamo del rally di Montecarlo con Roberto Daprà, talento italiano che quest'anno si è lanciato nel WRC2 e con Aldo Malchiodi, uno dei più grandi Direttori Sportivi che l'Italia possa schierare. Lo hanno definito un angelo custode per gli equipaggi.
In questo episodio Giovanni Girolomoni, Presidente della Cooperativa Gino Girolomoni e della Fondazione Seminare il Futuro, ci racconta la storia della sua famiglia e ci parla della straordinaria importanza delle sementi, punto di partenza dell'intero ecosistema agricolo.
Omelia della s. Messa del 2 Ottobre 2023, Festa dei Ss. Angeli Custodi, tenuta da p. Gabriele M. Pellettieri, FI.
Dal Vangelo di Matteo 18,1-5.10 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli». --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
Vittorino Mason"I custodi della montagna"Vite di ingegno, calli e silenziEdiciclo Editorewww.ediciclo.it«Le voci degli ultimi custodi della montagna, gente sagace e saggia che sa fare del poco tanto e di due patate una minestra. Uomini semplici che tengono la parola stretta nel silenzio e si riconoscono nella terra in cui vivono.»Con una grande cassettiera in spalla e un paio di scufons ai piedi, la Giota partiva da Erto e girovagava per i paesi della pianura veneto-friulana a vendere biancheria intima e mestoli di legno fatti a mano; la gente di Lasèn nell'estate del 1921 per un tozzo di pane cavò ghiaccio nella giazzèra di Ramezza Alta; Beppino de Giambon, sopravvissuto al Vajont, ha insegnato a Mauro Corona a mungere le vacche e usare la sgorbia… Storie che mantengono la memoria dei luoghi, dei mestieri e delle tradizioni: l'arte di menare per aria un'ascia, mungere una vacca, guidare un gregge, tirare su una casa, andare a caccia sui monti, accendere un fuoco coi mughi, fare carbone con la legna, ricavare da un pezzo di faggio un mestolo, intrecciare dei giunchi, falciare l'erba con la falce e tanti altri lavori che facevano callo, muscolo e sopravvivenza.Queste donne e questi uomini sono gli ultimi di una razza in via d'estinzione – scrive Vittorino Mason – È per questo che, prima che essi scompaiano tutti, ho voluto raccontarli, mantenerli in vita con un po' d'inchiostro. Questi ultimi li ho incontrati per strada, altri li ho cercati grazie a una dritta o ad un'intuizione. Alcuni sono ancora vivi, altri sono morti, ma di loro rimangono queste storie a testimoniare gli ultimi custodi della montagna. Casualmente, o forse no, molte di queste storie sono legate da un comune denominatore: il disastro del Vajont del 1963, quasi un cordone ombelicale mai reciso.”Vittorino Mason è nato a Loreggia (PD) e risiede a Castelfranco Veneto (TV). Scrittore e alpinista è l'ideatore della rassegna La voce dei monti. Scrive per riviste specializzate di montagna, ha pubblicato libri di poesia, narrativa di viaggio, guide di montagna ed è il coautore e curatore del libro La natura dimenticata, un lavoro a più mani dedicato alla salvaguardia ambientale. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. Tra i più grandi interpreti del vino rosato abruzzese, ma anche italiano, spicca la cantina Cataldi Madonna, in grado di conquistare premi e palati di mezzo mondo. Siamo a Ofena, nella zona de L'Aquila, in Abruzzo, in una regione caratterizzata da temperature piuttosto elevate ma anche dalla vicinanza dei ghiacci del Gran Sasso. Tra i pionieri del territorio, Luigi Cataldi Madonna ha dato vita all'azienda vinicola nel 1920. Azienda che oggi è certificata biologica, che punta tutto sul rispetto del territorio e della qualità delle uve. Cataldi Madonna vinifica Montepulciano, Pecorino e Trebbiano, ma sono le sue espressioni di Cerasuolo forse le più interessanti per capire il terroir e la tradizione di questo angolo di Abruzzo. Scopri la più accurata selezione di vini dell'Abruzzo e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it
Insieme all'autore Matteo Sciutteri ci addentriamo nell'universo retrofuturistico di The Breach, un gioco di ruolo candidato a GdR dell'Anno che parla di distopia, dimensioni parallele e esplorazione dell'ignoto. ----more---- Scaletta: [00:00:30] Intro [00:01:15] Chi è Matteo Sciutteri? [00:09:00] The Breach - Panoramica sul gioco e sul sistema Breathless [00:17:00] La Cittadella, Custodi e Osservatori - Il mondo di the Breach [00:23:00] I Paradossi e l'influenza dall'esperienza videoludica [00:32:00] La creazione dei Personaggi e l'importanza di una scheda diegetica [00:53:00] Consigli per Game Designer emergenti [01:05:00] Fatti una domanda e datti una risposta - L'importanza della Cover [01:12:00] Mondo Incudine Ne potete parlare sul Discord di The World Anvil: https://bit.ly/discord-twa Potete scriverci a rollagain@theworldanvil.com Ci trovate anche su iTunes QUI e YouTube QUI. Su Twitter: https://www.twitter.com/rollagaincast e https://www.twitter.com/theworldanvil Link allo store di The World Anvil Hanno partecipato a questo episodio: Giorgio Catenacci Fabrizio Infusino Riccardo Vacirca Matteo Sciutteri
La vocació associativa del veïnat d'Hostafrancs s'ha fet evident en totes les èpoques, fins i tot en aquells períodes com el de la dictadura franquista on l'associacionisme estava mal vist o directament prohibit per les autoritats. En ple franquisme, l'any 1953, va sorgir el Centre Parroquial d'Hostafrancs, vinculat a la parròquia del Sant Àngel Custodi. Per a molts nois i noies joves d'aquell temps, el centre parroquial va ser una porta de socialització en una època on gairebé tot estava prohibit. Alguns d'aquells joves avui passen dels 80 anys, i aviat celebraran el 70è aniversari d'aquells inicis. Ens ho explica, en aquesta entrevista, una de les protagonistes. Es diu Maria Lluïsa Martínez Ocaña que pertany als 'Amics del Centre Parroquial d'Hostafrancs'.
Beatrice Monroy"Notte, giorno, notte"Giulio Perrone Editorehttps://giulioperroneditore.comMaggio, 1946. Nell'immediato dopoguerra viene istituita la Regione a Statuto Autonomo e, mentre decine di famiglie si trasferiscono per un impiego regionale ricevuto su chiamata diretta, in fretta e furia si lavora alla costruzione di una città in cemento armato che le accolga. Qui, fuori dal centro storico distrutto dai bombardamenti, i genitori di Matilde vivono sotto l'influenza di mafiosi che, attraverso crimini e azioni violente determinano la vita di tutti. Luglio, 1993. La città di cemento è abitata ora dai figli di chi l'aveva vista nascere. Durante una notte insonne Matilde esce in terrazza, cerca riposo sulla sedia a dondolo e, quasi per caso, si ritrova ad ascoltare una vicenda che ha qualcosa di sinistro e familiare. Dall'altra parte della terrazza, dietro la veranda, ci sono Carla e Roberto che, di sera in sera, si raccontano una storia fatta di intrighi, imbrogli, violenza, omicidi. Particolare dopo particolare, il racconto assume sempre più i contorni del giallo, fino a restituire a Matilde la certezza di esserne parte. In Notte, giorno, notte, Beatrice Monroy utilizza il susseguirsi delle ore per far luce su dinamiche civili e sociali che da fatto di cronaca, per quanto appaiano lontane, possono diventare vicenda privata se abbiamo il coraggio di prestare loro orecchio.Beatrice Monroy vive a Palermo. È scrittrice e drammaturga. Lavora come autrice e narratrice per Rai Radio 3. Insegna drammaturgia alla Scuola delle Arti e dei Mestieri del Teatro Biondo Stabile di Palermo. Per il Teatro Massimo di Palermo cura la serie di incontri Vi racconto l'Opera, sulla genesi di celebri opere liriche. Tra le sue pubblicazioni: Il posto della cenere (Arkadia), Custodi del silenzio (Editoria & Spettacolo), Didio. Operetta pop (Avagliano), Oltre il vasto oceano. Memoria parziale di bambina (Avagliano).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Monica Zunica "Awen"Il confine / Lo scontroMarlin Editorehttps://marlineditore.it"Awen" Il confineLibro primoDal Galles del V secolo ai nostri giorni, Diana lotterà senza sosta per far riemergere l'Awen, il potere che domina il Destino del mondoDiana, all'età di sette anni, svanisce nel nulla insieme alla madre in un bosco del Molise. La madre non verrà ritrovata, mentre Diana ricomparirà una settimana dopo ben vestita e pettinata, come se nulla fosse accaduto. Della settimana trascorsa Diana non avrà ricordi e, per i dieci anni successivi, non sarà più capace di parlare. La vita della ragazza cambia dal giorno del suo diciassettesimo compleanno, quando strani sogni le restituiscono la voce e la spingono a fuggire di casa per raggiungere il bosco di Monte di Mezzo in cui dieci anni prima era scomparsa la madre. Durante il viaggio Diana non si rende conto di aver oltrepassato un confine che divide il mondo da lei conosciuto dalle Terre dell'Awen. Inizia per lei un percorso difficile che le stravolgerà la vita: conoscerà la forza di un grande amore, affronterà enormi pericoli e si farà portatrice di un pesante fardello. Scoprirà, infatti, di essere la depositaria di un antico sapere, quello delle Custodi, una stirpe di donne destinate a proteggere, a costo della propria vita, il potere dell'Awen. Tra coloro che ostacoleranno il suo cammino vi sarà Morfran, un despota già conosciuto anche come Afgaddu nell'antica leggenda gallese di Taliesin. Diana potrà contrastare il suo potere solo garantendosi l'alleanza di quattro Guardiani leggendari: creature che in realtà hanno preso vita dalle pagine di Tacito, Matilde Serao, Anna Maria Ortese, Dino Buzzati. Dal Galles del V secolo ai nostri giorni, Diana lotterà senza sosta per far riemergere l'Awen, il potere che domina il Destino del mondo e che l'aiuterà a proteggere ciò che ama e finalmente scoprire la verità sulla scomparsa della madre. Il confine segna l'inizio della trilogia Awen."Awen" Lo scontroLibro secondoUna guerra segnerà il destino del mondo, ma l'Awen canterà vita, magia, amore e coraggio di coloro che si batteranno senza paura fino alla morte.Dopo aver ottenuto l'alleanza dei Safinos e quella della regina Boudicca, Diana prosegue il suo viaggio alla ricerca degli altri tre Guardiani. Nulla sarà semplice ma avrà comunque la protezione di Artagos, Jago, Kei, il Morcat e un magnifico drago. Per trovare i Guardiani e poter risvegliare la loro memoria sarà costretta a viaggiare a ritroso nel tempo, attraverso un luogo chiamato Il Terrapieno dell'Altrove. Indagherà per scoprire se realmente la madre è viva e dove si trova Liam. Molti saranno i pericoli e gli eventi che renderanno il percorso di Diana sempre più difficile. Un grande tradimento, l'incontro con Giulia di Marco – una donna vissuta nella Napoli del Seicento –, e il comportamento sempre più ambiguo di Artagos. Tutto questo graverà pesantemente sullo svolgersi degli eventi ma sarà durante la battaglia finale che Diana dovrà affrontare la prova più grande della sua vita.Monica Zunica è nata a Napoli dove si è laureata in Filosofia. Dopo aver pubblicato romanzi e racconti – Senza sapere nulla (2007); Tra le onde i giorni dimenticati (2011); Il Rovescio delle cose (2011) – Awen è la sua prima trilogia fantasy. È stata collaboratrice di “Repubblica”, ha lavorato come ufficio stampa per diverse realtà culturali e ha partecipato alla fondazione della nuova rivista “Sud”. Nel 2010 ha lasciato Napoli per vivere con la famiglia tra i boschi del Molise. Attualmente, con il marito Enrico e i figli Carlo e Ginevra, si occupa di eventi culturali per la propria associazione “L'Iperico” e si dedica alla rievocazione storica dei popoli celtici e sannitici. Da lungo tempo è un membro dell'Obod e celebra matrimoni celtici. Cura da diversi anni l'aperitivo letterario del Fantasy Day, il più grande festival del sud Italia dedicato al genere.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Lleno total en nuestro programa en directo en Alicante donde no ha faltado nuestra tradicional cita a ciegas sobre el escenario, ni la oportunidad que tan tenido nuestros espectadores de ganar muchos regalos con el Juego de las Palabras, además de poder llevarse el bote del Milnuto… 6.500 eurazos que nos hemos llevado en la maleta. Custodiándolo todo han estado también nuestros personajes que no se han querido perder la cita con alicantinos y alicantinas: Omar Montes, Karlos Arguiñano, Joaquín el del Betis, Matamoros, Julio Iglesias, Boris Izaguirre, Mª Jesús Montero… ¡¡y mucho más!!
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Per il testo, iscriviti a https://italianoconletteratura.substack.com
Nel quattordicesimo episodio della quarta stagione di Vitamina L Marco Palagi è in compagnia di Irene Dilillo, che ci parlerà del suo libro “I custodi della mente”.In un futuro distopico, dopo l'ennesima contingenza pandemica che ha fiaccato le menti, una élite mira, attraverso la manipolazione psichica, a creare una società di automi umani. La seduzione della tecnologia sarà più forte del desiderio di conservare una autentica percezione di sé? Saranno Sophia, veggente, e Miguel, artista sensibile e intuitivo, ad avere l'ultima parola. Irene, oltre a parlarci del suo libro, risponderà ad alcune domande tratte dal Questionario di Proust.Giovane Holden Edizioni | www.giovaneholden.it
Riflessioni sul vino e l'editoria al ritorno dal mio primo Salone Internazionale del Libro da autrice con due pubblicazioni all'attivo: Come il vino ti cambia la vita, Cairo e Custodi del vino, Slow Food Editore. Leggi di più sul mio blog www.theitalianwinegirl.it --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app
Tract Psalm:139.2-10,14 [2]Deliver me, O Lord, from the evil man: rescue me from the unjust man. Eripe me, Domine, ab homine malo; a viro iniquo eripe me. [3] Who have devised iniquities in their hearts: all the day long they designed battles. Qui cogitaverunt iniquitates in corde, tota die constituebant praelia. [4] They have sharpened their tongues like a serpent: the venom of asps is under their lips. Acuerunt linguas suas sicut serpentis; venenum aspidum sub labiis eorum. [5] Keep me, O Lord, from the hand of the wicked: and from unjust men deliver me. Who have proposed to supplant my steps. Custodi me, Domine, de manu peccatoris, et ab hominibus iniquis eripe me : qui cogitaverunt supplantare gressus meos; [6] The proud have hidden a net for me. And they have stretched out cords for a snare: they have laid for me a stumblingblock by the wayside. absconderunt superbi laqueum mihi, et funes extenderunt in laqueum; juxta iter scandalum posuerunt mihi. [7] I said to the Lord: Thou art my God: hear, O Lord, the voice of my supplication. Dixi Domino : Deus meus es tu; exaudi, Domine, vocem deprecationis meae. [8] O Lord, Lord, the strength of my salvation: thou hast overshadowed my head in the day of battle. Domine, Domine, virtus salutis meae, obumbrasti super caput meum in die belli. [9] Give me not up, O Lord, from my desire to the wicked: they have plotted against me; do not thou forsake me, lest they should triumph. Ne tradas me, Domine, a desiderio meo peccatori; cogitaverunt contra me; ne derelinquas me, ne forte exaltentur. [10] The head of them compassing me about: the labour of their lips shall overwhelm them. Caput circuitus eorum, labor labiorum ipsorum operiet eos. [14]But as for the just, they shall give glory to thy name: and the upright shall dwell with thy countenance. Verumtamen justi confitebuntur nomini tuo; et habitabunt recti cum vultu tuo.
Oggi parliamo di angeli. E di perché ha senso parlarne ancora oggi.
Le Ore si muovono con armonia, vanno e vengono secondo la ferrea legge della ripetitiva circolarità della natura e della stessa esistenza. Esse, proprio per la loro essenza, sono incapaci di ingannare: il loro parlare è sempre verace e solido.Stanno a guardia dei cancelli del cielo e delle porte dell'Olimpo e veloci si affrettano a spalancare quei passaggi, quando a grandi falcate una irata Era entra a palazzo; la regina degli dei si getta tra le braccia di Temi a cercar conforto: il tempo le ha rese grandi amiche, superando l'affetto che deriva dal legame di sangue.I cancelli del cielo vengono aperti dalle Ore anche per permettere la circolazione delle nubi portatrici di pioggia sui campi: queste nuvole dall'inaccessibile cima del monte divino hanno la loro scaturigine.E ancora, si prendono cura dei cavalli di Zeus e di Elio, attaccandoli e staccandoli con le loro mani ai cocchi degli dei.I nomi di queste tre divinità sono: Eunomia, l'«ordinamento legale», Dike, la «giusta ricompensa», e Irene, la «pace»; e questi sono i doni che queste dee generate da Zeus con Temi hanno portato nel mondo...Se ti va di dare un'occhiata al libro, ecco qui un link:https://amzn.to/3Ba1dv1Se vuoi partecipare all'episodio speciale, segui le istruzioni che hai sentito nella puntata 95 e scrivi amitologiagelain@gmail.comSe mandi un file audio, cerca di registrarlo in un luogo tranquillo e acusticamente protetto! Ti aspetto!
Agradece a este podcast tantas horas de entretenimiento y disfruta de episodios exclusivos como éste. ¡Apóyale en iVoox! La Historia asegura que en 1118 un noble procedente de la Champaña francesa llamado Hugo de Payns se presentó ante el rey Balduino II de Jerusalén junto a otros caballeros francos y flamencos con el propósito de velar por la seguridad de los peregrinos que viajaban a Tierra Santa. Aquellos hombres fueron el embrión de la Orden del Temple. Asimismo, la Historia afirma que la construcción de las catedrales góticas que salpicaron buena parte de Europa desde comienzos del siglo XII fue una evolución del arte románico. La heterodoxia histórica, en cambio, recuerda que los fundadores del Temple permanecieron durante nueve años en el solar del antiguo Templo de Salomón sin que conste su participación en ninguna batalla contra los infieles. ¿Cuál fue realmente entonces su propósito? ¿Custodió el Temple algún secreto trascendente? Hoy hablamos con Mariano Fernández Urresti de este interesantísimo tema.Escucha este episodio completo y accede a todo el contenido exclusivo de La Rueda del Misterio. Descubre antes que nadie los nuevos episodios, y participa en la comunidad exclusiva de oyentes en https://go.ivoox.com/sq/4754