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Fluent Fiction - Italian: The Great Fossil Heist: An Easter Mystery Unfolds in Milano Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.com/it/episode/2025-04-05-22-34-02-it Story Transcript:It: Nel cuore di Milano, il Museo di Storia Naturale risplende di una luce speciale.En: In the heart of Milano, the Natural History Museum shines with a special light.It: Le vetrate colorate riflettono un gioco di colori sulle pareti del museo, e un leggero profumo di fiori primaverili riempie l'aria.En: The stained glass windows cast a colorful play of light on the museum walls, and a light fragrance of spring flowers fills the air.It: Gli scheletri di dinosauri si ergono maestosi nei grandi saloni, creando ombre misteriose che stimolano l'immaginazione dei visitatori.En: The dinosaur skeletons stand majestically in the large halls, creating mysterious shadows that stimulate the visitors' imagination.It: Quella notte di primavera, un evento speciale si svolge al museo.En: That spring night, a special event is held at the museum.It: È l'opportunità di osservare un famoso fossile, appena arrivato per l'esposizione pasquale.En: It is the opportunity to observe a famous fossil, just arrived for the Easter exhibition.It: Isabella, la curatrice del museo, ha organizzato tutto con passione.En: Isabella, the museum curator, has organized everything with passion.It: Ma poco dopo l'apertura dell'evento, il fossile scompare.En: But shortly after the event opens, the fossil disappears.It: Luca, un giovane studente di paleontologia, è entusiasta di lavorare al museo come tirocinante.En: Luca, a young paleontology student, is enthusiastic about working at the museum as an intern.It: Sogna di impressionare Isabella e ottenere un posto fisso.En: He dreams of impressing Isabella and securing a permanent position.It: La sua occasione arriva quando Isabella, agitata, annuncia la sparizione.En: His opportunity arrives when Isabella, agitated, announces the disappearance.It: "Trovare il fossile è fondamentale per l'esposizione di Pasqua!"En: "Finding the fossil is essential for the Easter exhibition!"It: esclama.En: she exclaims.It: Nel frattempo, il detective Giovanni, è incaricato di risolvere il mistero.En: Meanwhile, Detective Giovanni is tasked with solving the mystery.It: È esperto, ma scettico su Luca.En: He is experienced but skeptical about Luca.It: "Questo è lavoro per professionisti", dice al giovane, con cui deve collaborare.En: "This is work for professionals," he tells the young man, with whom he has to collaborate.It: Nonostante ciò, Luca decide di indagare da solo.En: Despite this, Luca decides to investigate on his own.It: Si aggira silenziosamente tra i corridoi quasi deserti del museo, ascolta i suoni deboli e analizza ogni dettaglio.En: He quietly roams through the museum's nearly deserted corridors, listens to faint sounds, and analyzes every detail.It: Durante la sua esplorazione solitaria, nota qualcosa di strano: un piccolo passaggio nascosto dietro una grande statua.En: During his solitary exploration, he notices something strange: a small passage hidden behind a large statue.It: Luca si infila nel corridoio segreto.En: Luca slips into the secret corridor.It: Le luci sono fioche, il cuore batte forte nel petto.En: The lights are dim, his heart beats strongly in his chest.It: Alla fine, il corridoio porta a una stanza di deposito.En: Eventually, the corridor leads to a storage room.It: E lì, davanti a lui, c'è il fossile!En: And there, in front of him, is the fossil!It: Ma proprio in quel momento, sente un rumore alle spalle.En: But just at that moment, he hears a noise behind him.It: È Giovanni.En: It is Giovanni.It: Il detective lo osserva con sorpresa, ma anche con ammirazione.En: The detective watches him with surprise, but also with admiration.It: "I tuoi occhi attenti hanno trovato il tesoro", ammette Giovanni con una lieve nota di rispetto nella voce.En: "Your keen eyes have found the treasure," Giovanni admits with a slight note of respect in his voice.It: Lavorano insieme per riportare il fossile a Isabella, poco prima che la mostra riprenda.En: They work together to return the fossil to Isabella, just before the exhibition resumes.It: Quando entrano nella sala principale, Isabella solleva lo sguardo con incredulità e felicità.En: When they enter the main hall, Isabella looks up with incredulity and happiness.It: "Siete stati incredibili", dice, il suo sollievo evidente.En: "You have been incredible," she says, her relief evident.It: Grazie al coraggio di Luca e all'esperienza di Giovanni, l'esposizione procederà come previsto.En: Thanks to Luca's courage and Giovanni's experience, the exhibition will proceed as planned.It: In quel momento, Luca sente che qualcosa è cambiato.En: At that moment, Luca feels that something has changed.It: Si è dimostrato capace e ha guadagnato la stima di Giovanni, e persino un apprezzamento speciale da Isabella.En: He has proven himself capable and earned Giovanni's esteem, and even a special appreciation from Isabella.It: Con un sorriso fiducioso, si prepara a nuove avventure ed esperienze, sapendo di avere fatto la differenza.En: With a confident smile, he prepares for new adventures and experiences, knowing he has made a difference. Vocabulary Words:the heart: il cuorethe stained glass windows: le vetrate coloratethe fragrance: il profumothe skeletons: gli scheletrithe halls: i salonithe shadows: le ombrethe visitor: il visitatorethe curator: la curatricethe intern: il tirocinantethe position: il postothe detective: il detectivethe mystery: il misterothe corridor: il corridoiothe passage: il passaggiothe statue: la statuathe storage room: la stanza di depositothe chest: il pettothe note: la notathe admiration: l'ammirazionethe esteem: la stimathe relief: il sollievothe courage: il coraggiothe experience: l'esperienzathe opportunity: l'opportunitàthe exhibition: l'esposizionethe treasure: il tesorothe surprise: la sorpresathe adventure: l'avventurathe imagination: l'immaginazionethe appreciation: l'apprezzamento
Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che ha ospitato il professor Paolo Mazzarello, direttore di @Kosmos - Museo di Storia Naturale dell' @università di Pavia per parlare del Darwin Day, ma anche del suo libro Il darwinista infedele, @hoepli editore. A cura di Cecilia Di Lieto.
Fluent Fiction - Italian: Dino Adventure at Museo di Storia Naturale Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.com/it/episode/2025-01-18-23-34-01-it Story Transcript:It: La mattina era fredda e Milano era avvolta da una leggera nebbia invernale.En: The morning was cold, and Milano was wrapped in a light winter fog.It: Luca e Gianna si fermarono davanti al grande cancello del Museo di Storia Naturale.En: Luca and Gianna stopped in front of the large gate of the Museo di Storia Naturale.It: Luca aveva gli occhi che brillavano di entusiasmo.En: Luca had eyes shining with enthusiasm.It: "Oggi sarà fantastico, Gianna. Finalmente, il nuovo allestimento sui dinosauri!"En: "Today will be fantastic, Gianna. Finally, the new dinosaur exhibition!"It: Gianna sorrise, ma nella sua testa c'era una lista mentale di cose da controllare: orari, i biglietti, come evitare la folla.En: Gianna smiled, but in her head was a mental list of things to check: schedules, tickets, how to avoid the crowd.It: Lei era sempre quella più pratica.En: She was always the more practical one.It: Entrarono nel museo e furono accolti da una serie di straordinarie esposizioni: antichi fossili, immense ossa di dinosauri sospese nel vuoto.En: They entered the museum and were greeted by a series of extraordinary exhibits: ancient fossils, immense dinosaur bones suspended in mid-air.It: Ma Luca aveva un'idea in mente, un piano audace che non aveva ancora rivelato.En: But Luca had an idea in mind, a bold plan he had not yet revealed.It: "E se assistessimo alla visione guidata dal curatore? Prima dell'apertura ufficiale."En: "What if we attend the guided tour by the curator? Before the official opening."It: Gianna alzò un sopracciglio.En: Gianna raised an eyebrow.It: "E come pensi di riuscirci?"En: "And how do you think you'll manage that?"It: "Seguimi!" disse Luca con un sorriso furbo.En: "Follow me!" said Luca with a sly smile.It: Camminarono lentamente fino a una porta che portava all'area riservata.En: They walked slowly to a door leading to the reserved area.It: Luca, con uno sguardo di determinazione, trovò un modo per entrarci senza farsi notare, convincendo Gianna a seguirlo.En: Luca, with a look of determination, found a way to enter without being noticed, convincing Gianna to follow him.It: Il cuore di Gianna batteva forte, tra eccitazione e preoccupazione.En: Gianna's heart beat fast, between excitement and worry.It: All'interno, la sala era luminosa e maestosa.En: Inside, the room was bright and majestic.It: Modelli di dinosauri a grandezza naturale si ergevano maestosi, e le nuove tecnologie interattive rendevano tutto più vivido.En: Life-sized dinosaur models stood majestically, and new interactive technologies made everything more vivid.It: Luca, affascinato, si avvicinò per osservare ogni dettaglio.En: Luca, fascinated, approached to observe every detail.It: Ma nell'estasi del momento, urtò accidentalmente una piattaforma.En: But in the ecstasy of the moment, he accidentally bumped into a platform.It: Ci fu un rumore assordante e tutto si fermò.En: There was a deafening noise, and everything stopped.It: Il personale del museo si voltò.En: The museum staff turned around.It: Gianna tenne il fiato sospeso, aspettandosi il peggio.En: Gianna held her breath, expecting the worst.It: Ma invece di sgridate, una delle curatrici, colpita dall'attenzione di Luca ai dettagli e dalla sua conoscenza, gli si avvicinò sorridendo.En: But instead of scolding, one of the curators, impressed by Luca's attention to detail and knowledge, approached him with a smile.It: "Vedo che sei appassionato. Vuoi unirti a noi per un incontro con i paleontologi?"En: "I see you're passionate. Would you like to join us for a meeting with the paleontologists?"It: Luca non poteva credere alle sue orecchie.En: Luca couldn't believe his ears.It: Annuì entusiasta, mentre gli occhi di Gianna brillavano di sollievo e orgoglio.En: He nodded enthusiastically, while Gianna's eyes shone with relief and pride.It: Più tardi, dopo un'affascinante discussione con i paleontologi, Luca capì l'importanza di pianificare e di ascoltare le preoccupazioni degli altri.En: Later, after a fascinating discussion with the paleontologists, Luca understood the importance of planning and listening to others' concerns.It: "Grazie, Gianna, per essere stata al mio fianco." disse con sincerità.En: "Thank you, Gianna, for being by my side," he said sincerely.It: Gianna rispose con un sorriso affettuoso, "Sai che credo nei tuoi sogni, Luca.En: Gianna replied with an affectionate smile, "You know I believe in your dreams, Luca.It: Solo che a volte è necessario un po' di ordine!"En: It's just that sometimes a bit of order is necessary!"It: Anche se il giorno era iniziato con un velo di nebbia e incertezze, si concluse con la promessa di un futuro luminoso per Luca e una nuova comprensione tra i due amici.En: Although the day began with a shroud of fog and uncertainties, it concluded with the promise of a bright future for Luca and a new understanding between the two friends, standing together and supporting each other along the journey of discovery. Vocabulary Words:the fog: la nebbiathe enthusiasm: l'entusiasmothe exhibition: l'allestimentothe crowd: la follathe ticket: il bigliettothe fossil: il fossilethe bone: l'ossothe platform: la piattaformathe curator: il curatorethe reserve area: l'area riservatathe dinosaur: il dinosaurothe understanding: la comprensionethe meeting: l'incontrothe discussion: la discussionethe future: il futurothe technology: la tecnologiathe opening: l'aperturathe concern: la preoccupazionethe list: la listathe detail: il dettagliothe noise: il rumorethe staff: il personalethe smile: il sorrisothe eyebrow: il sopraccigliothe heart: il cuorethe majesty: la maestositàthe relief: il sollievothe pride: l'orgogliothe promise: la promessathe concern: la preoccupazione
Larry Daley (Ben Stiller) è il nuovo guardiano notturno del Museo di Storia Naturale di New York. Un lavoro che sembra semplice, finché non scopre che, lontano dagli occhi dei visitatori, i reperti e le ricostruzioni del museo prendono vita.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Fluent Fiction - Italian: Rediscovering Friendship in Firenze's Ancient Echoes Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.com/it/episode/2024-11-02-22-34-02-it Story Transcript:It: In una fresca giornata d'autunno, il Museo di Storia Naturale di Firenze brillava di una bellezza antica.En: On a cool autumn day, the Museo di Storia Naturale di Firenze shone with ancient beauty.It: Le foglie dorate crepitavano sotto i passi dei visitatori nel giardino d'ingresso, creando un delicato concerto naturale.En: Golden leaves crackled under the visitors' footsteps in the entrance garden, creating a gentle natural concert.It: Elisa era emozionata all'idea di visitare l'esposizione sulla evoluzione dell'umanità, una nuova ala del museo che prometteva di svelare misteri affascinanti.En: Elisa was excited at the idea of visiting the exhibition on the evolution of humanity, a new wing of the museum that promised to unveil fascinating mysteries.It: Elisa, Marco e Giulia entrarono nell'imponente edificio, accolti dall'odore di legno e antichità.En: Elisa, Marco, and Giulia entered the imposing building, greeted by the scent of wood and antiquity.It: Le sale erano ricche di fossili e mostre intriganti.En: The rooms were rich with fossils and intriguing exhibits.It: "Non vedo l'ora di esplorare tutto questo," disse Elisa con occhi scintillanti, pensando all'articolo su cui stava lavorando.En: "I can't wait to explore all this," said Elisa with sparkling eyes, thinking about the article she was working on.It: "Un momento," disse Marco posandosi contro un muro, il viso pallido.En: "One moment," said Marco leaning against a wall, his face pale.It: Gli occhi di Giulia rifletterono immediata preoccupazione.En: Giulia's eyes reflected immediate concern.It: "Dobbiamo andare, Marco sembra peggiorare," insistette Giulia, osservando attentamente il suo amico.En: "We have to go, Marco seems to be getting worse," insisted Giulia, observing her friend closely.It: Elisa esitò, divisa tra il desiderio di esplorare e la necessità di aiutare il suo amico.En: Elisa hesitated, torn between the desire to explore and the need to help her friend.It: Osservò Giulia, che accarezzava la mano di Marco con affetto protettivo.En: She watched Giulia, who gently stroked Marco's hand with protective affection.It: "Forse è meglio se torniamo," disse infine Elisa, sentendo un nodo alla bocca dello stomaco.En: "Perhaps it's better if we go back," Elisa finally said, feeling a knot in her stomach.It: Uscirono dal museo, rinunciando a quelle meraviglie inesplorate.En: They left the museum, giving up those unexplored wonders.It: Trovarono un piccolo caffè vicino che offriva Wi-Fi.En: They found a small cafe nearby that offered Wi-Fi.It: Il calore del posto avvolse il trio, con tavolini sparsi e un profumo di caffè appena fatto.En: The warmth of the place enveloped the trio, with scattered little tables and a scent of freshly brewed coffee.It: Mentre Marco si riposava, Giulia gli procurava un tè caldo.En: While Marco rested, Giulia got him some hot tea.It: Elisa si sedette con il suo laptop, ancora determinata a scrivere il suo articolo.En: Elisa sat with her laptop, still determined to write her article.It: Fuori, le foglie continuavano a cadere lentamente, posandosi dolcemente sul selciato.En: Outside, the leaves continued to fall slowly, gently settling on the pavement.It: Iniziò a chiacchierare con alcuni locali, che intrattenevano con racconti su antiche tradizioni e leggende della città.En: She began chatting with some locals, who entertained her with stories about ancient traditions and legends of the city.It: Queste storie divennero parte del suo articolo, aggiungendo una nuova prospettiva alla sua ricerca.En: These stories became part of her article, adding a new perspective to her research.It: Così, mentre scopriva nuove narrazioni, Elisa apprezzò un altro tipo di ricchezza: quella dell'amicizia e della condivisione.En: Thus, as she discovered new narratives, Elisa came to appreciate another kind of richness: that of friendship and sharing.It: Capì che le avventure non sono solo nei luoghi che visitiamo, ma anche nelle persone che incontriamo lungo la strada.En: She understood that adventures aren't just in the places we visit, but also in the people we meet along the way.It: Marco si sentì meglio, e con un sorriso debole ringraziò Elisa e Giulia per essere stati al suo fianco.En: Marco felt better, and with a weak smile, he thanked Elisa and Giulia for being by his side.It: Infine, mentre il sole tramontava sulle strade di Firenze, Elisa comprese che la storia più preziosa era quella che aveva appena vissuto: una storia di amicizia e scoperta condivisa.En: Finally, as the sun set over the streets of Firenze, Elisa realized that the most precious story was the one she had just experienced: a story of friendship and shared discovery. Vocabulary Words:cool: frescaautumn: d'autunnocrackled: crepitavanofootsteps: passiexhibition: l'esposizioneevolution: l'evoluzioneancient: anticaimposing: imponentescent: odoreantiquity: antichitàfossils: fossiliintriguing: intrigantipale: pallidoconcern: preoccupazioneworse: peggiorarestomach: bocca dello stomacowonders: meravigliewarmth: calorescattered: sparsibrew: fattodetermined: determinatachatting: chiacchierarelocals: localilegends: leggendeperspective: prospettivarichness: ricchezzashared: condivisioneweak: debolesunset: tramontavadiscovery: scoperta
Fluent Fiction - Italian: Milan's Dinosaur Exhibit: History Meets Innovation Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.org/milans-dinosaur-exhibit-history-meets-innovation-2 Story Transcript:It: Nel cuore dell'estate, il sole di Milano si infiltra attraverso le grandi finestre del Museo di Storia Naturale.En: In the heart of summer, the sun in Milan filters through the large windows of the Natural History Museum.It: La luce illumina le antiche ossa di dinosauro, proiettando ombre affascinanti sugli spettatori.En: The light illuminates the ancient dinosaur bones, casting fascinating shadows on the spectators.It: All'interno delle maestose sale, c'è un'atmosfera di fervente attività.En: Inside the majestic halls, there is an atmosphere of fervent activity.It: Luca, un curatore appassionato e meticoloso, cammina tra le file di scheletri.En: Luca, a passionate and meticulous curator, walks among the rows of skeletons.It: Ha un obiettivo preciso: creare una mostra indimenticabile che attiri folle di visitatori e celebri le nuove scoperte fossili.En: He has a precise goal: to create an unforgettable exhibition that attracts crowds of visitors and celebrates new fossil discoveries.It: Accanto a Luca, c'è Sofia, una giovane tirocinante.En: Alongside Luca is Sofia, a young intern.It: È piena di energia e idee nuove, ma la sua mancanza di esperienza si fa sentire.En: She's full of energy and new ideas, but her lack of experience is evident.It: "E se mettessimo delle proiezioni digitali qui?"En: "What if we put digital projections here?"It: suggerisce Sofia, indicando un enorme scheletro di Tyrannosaurus Rex.En: Sofia suggests, pointing to a huge Tyrannosaurus Rex skeleton.It: Luca si ferma e la guarda con scetticismo.En: Luca stops and looks at her with skepticism.It: "Proiezioni digitali?En: "Digital projections?It: Non so..." risponde titubante.En: I don't know..." he replies hesitantly.It: Tradizionalmente, Luca ha sempre preferito metodi più convenzionali.En: Traditionally, Luca has always preferred more conventional methods.It: Ma il tempo incalza.En: But time is running short.It: Ogni giorno, la tensione cresce.En: Every day, the tension grows.It: Sofia propone nuove idee: luci colorate, suoni ambientali, esperienze immersive.En: Sofia proposes new ideas: colored lights, ambient sounds, immersive experiences.It: "Ma i veri fossili devono essere protagonisti!"En: "But the real fossils must be the stars!"It: insiste Luca, preoccupato di non distogliere l'attenzione dagli oggetti storici.En: insists Luca, worried about not drawing attention away from the historical objects.It: Sofia, però, è convinta che l'innovazione possa arricchire la storicità.En: Sofia, however, is convinced that innovation can enrich the historical aspect.It: Con l'avvicinarsi dell'inaugurazione, la pressione si intensifica.En: As the opening approaches, the pressure intensifies.It: Una sera, mentre osserva la sala vuota, Luca riflette.En: One evening, while observing the empty hall, Luca reflects.It: Sa che il tempo stringe e deve prendere una decisione importante.En: He knows time is running out and he must make an important decision.It: Consultandosi ancora una volta con Sofia, scorge la passione e la determinazione nei suoi occhi.En: Consulting with Sofia once more, he sees the passion and determination in her eyes.It: Decide di rischiare.En: He decides to take a chance.It: "Scelgo una delle tue idee per la notte d'apertura," dice finalmente a Sofia, con un sorriso incerto.En: "I'll choose one of your ideas for opening night," he finally tells Sofia, with an uncertain smile.It: La sera dell'apertura, la sala è gremita.En: On the evening of the opening, the hall is crowded.It: Curiosi e appassionati si affollano intorno ai reperti illuminati.En: Curious and enthusiastic visitors gather around the illuminated exhibits.It: Quando le luci si abbassano e iniziano le proiezioni sullo scheletro del T-Rex, il pubblico rimane affascinato.En: When the lights dim and projections start on the T-Rex skeleton, the audience is mesmerized.It: L'esperienza è unica: una fusione di storia e tecnologia che cattura tutti.En: The experience is unique: a fusion of history and technology that captivates everyone.It: La mostra è un trionfo.En: The exhibition is a triumph.It: Luca si rende conto che le idee innovative di Sofia hanno arricchito l'esperienza.En: Luca realizes that Sofia's innovative ideas have enriched the experience.It: Ha imparato ad accogliere il cambiamento e a collaborare, scoprendo che l'innovazione non sminuisce il valore storico, ma lo esalta.En: He has learned to embrace change and collaborate, discovering that innovation does not diminish historical value but enhances it.It: Sofia, emozionata dal successo, comprende l'importanza del lavoro di squadra e del compromesso.En: Sofia, thrilled by the success, understands the importance of teamwork and compromise.It: Quel giorno, sotto il caldo sole estivo di Milano, tra le antiche mura del museo, non hanno solo creato un'esposizione, ma inaugurato una nuova era di collaborazione ed entusiasmo per la storia naturale.En: That day, under the hot summer sun of Milan, within the ancient walls of the museum, they not only created an exhibition but inaugurated a new era of collaboration and enthusiasm for natural history. Vocabulary Words:the curator: il curatorefascinating: affascinantimajestic: maestosethe shadow: l'ombrathe atmosphere: l'atmosferameticulous: meticolosothe skeleton: lo scheletrothe crowd: la follato attract: attirareto celebrate: celebrareenthusiasm: entusiasmothe intern: la tirocinantelack of experience: mancanza di esperienzaskepticism: scetticismoprojection: proiezionehesitantly: titubanteto prefer: preferireto enrich: arricchiretension: tensionehistorical value: valore storicothe pressure: la pressioneto intensify: intensificareto reflect: rifletterethe determination: la determinazioneto risk: rischiareuncertain: incertothe audience: il pubblicoto mesmerize: affascinaretriumph: trionfoto embrace change: accogliere il cambiamento
Antonio DanieliOltre lo spazio, oltre il tempo.Il sogno di Ulisse Aldrovandi.Fondazione GolinelliMuseo Civico di Zoologia, RomaFino a domenica 21 luglio 2024, al Museo Civico di Zoologia di Roma, apre al pubblico Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi. Dopo l'esposizione bolognese, arriva nella Capitale la mostra prodotta da Fondazione Golinelli e SMA - Sistema Museale di Ateneo, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e realizzata in collaborazione con INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica.Il progetto espositivo, nato da un'idea di Andrea Zanotti, Antonio Danieli, Roberto Balzani e Luca Ciancabilla, che ne firmano anche la curatela, è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.La mostra presenta un connubio originale e armonico tra reperti e oggetti delle collezioni museali dell'Ateneo bolognese e di quelle dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, exhibit tecnico-scientifici immersivi e interattivi prodotti in originale da Fondazione Golinelli, quadri di diverse epoche di Bartolomeo Passarotti, Enrico Prampolini, Virginio Marchi e Mattia Moreni, opere d'arte - dipinti, sculture e installazioni - di Nicola Samorì. In mostra anche oggetti, strumenti, video e immagini provenienti dall'Istituto Nazionale di Astrofisica e dall'Agenzia Spaziale Europea. Il tutto intessuto da trame poetiche inedite, da sguardi visionari di scienziati esperti di intelligenza artificiale e neuroscienze e di umanisti.La visione unitaria della cultura e l'endiadi arte e scienza sono proposte in un percorso di ricerca tra passato, presente e scenari futuribili, a partire dalla figura di Ulisse Aldrovandi, uno dei più grandi scienziati e osservatori della natura del Cinquecento. Intraprenderemo un viaggio di conoscenza tra dimensioni cronologiche, distanti ma complementari, e una riflessione sul destino dell'umanità.La mostra gravita intorno alla figura di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), uno dei più grandi scienziati della natura del suo tempo. Grazie alla sua straordinaria capacità di osservare, catalogare e conservare i reperti che la natura, nel corso del suo farsi, ha lasciato dietro di sé, Aldrovandi è di fatto il fautore del moderno museo di Storia Naturale, un luogo di memoria e conoscenza, in cui si sedimenta il fondo ancestrale delle nostre origini.L'opera del naturalista bolognese, tuttavia, non è proiettata solo verso il passato: la sua capacità fantastica, perfettamente incarnata da quello che può essere considerato il suo scritto più sorprendente, la Monstrorum Historia – un trattato universale sui mostri e altri prodigi sovrannaturali – colloca l'opera dell'Aldrovandi oltre il tempo e sulla soglia di un mondo altro. Il potere dell'immaginazione apre le porte al futuro, a mondi mai, o non ancora, esistiti. Ulisse Aldrovandi incarna, dunque, due anime: quella di scienziato, osservatore di una realtà che è già stata, e quella dell'artista, che immagina e dà forma a ciò che sarà, spingendosi, come farà secoli dopo la fantascienza, a svelare scenari destinati, col progredire della scienza, a trasformarsi in realtà.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
La delicata vicenda della gestione degli orso in Trentino dopo l'abbattimento di M90 e la morte di un runner lo scorso anno. Come si fanno a far convivere la sicurezza per l'uomo con il diritto degli orsi a vivere nel proprio ambiente ? Ne parla a "Science, Please" Nicola Bressi, zoologo e naturalista, curatore del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste e insegnante alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati del capoluogo del Friuli Venezia Giulia.
Vi sono luoghi che non smettono di mantenere la memoria di ciò che vi accadde. Sia che venga misconosciuta, rimaneggiata, manipolata o oscurata, essa continua a permanere. È il caso fra l'altro di molti luoghi legati al periodo nazifascista, che ancor oggi agitano gli animi e producono dibattiti.Quando dal balcone della Neue Hofburg di Vienna, prospiciente la centralissima Piazza degli Eroi, violando i trattati di pace della Prima guerra mondiale, il 15 marzo 1938 il dittatore Hitler annunciò l'annessione dell'Austria al Reich tedesco, quel balcone non era altro che un elemento architettonico. A distanza di oltre 80 decenni, esso continua tuttavia a sollecitare riflessioni su come poter cancellare l'eco funesta di quell'evento e dare un nuovo ruolo e un nuovo significato a quei 200 mq, che allora come ora si aprono su una magnifica vista di luoghi chiave di Vienna: i musei di Belle Arti e di Storia Naturale, la Cancelleria di stato, la Presidenza della repubblica, il parlamento, il municipio, l'università, il Burgtheater.Come quel balcone, in Europa vi sono molti luoghi controversi e marchiati da uno stigma indelebile, e il caso viennese può essere un esempio paradigmatico della rielaborazione di memorie scomode.Con l'aiuto di storici, di documenti sonori, di commenti di allora e di opinioni di gente comune del nostro oggi, Flavia Foradini ha ricostruito i contorni del dibattito sulla ricerca di possibili soluzioni, portato avanti con determinazione nell'ultimo quinquennio dalla Casa della Storia Austriaca, sullo sfondo di annose quanto profonde esitazioni da parte del mondo politico. Un ristagno che potrebbe essere di casa anche altrove.
Stefano Mazzotti"Meravigliose creature"La diversità della vita come non la conosciamoil Mulino Editorewww.mulino.itMissione Terra: un viaggio straordinario alla scoperta di nuove specieÈ tempo di innamorarci del nostro pianeta, riscoprendone la meraviglia e l'inesauribile varietà. È tempo di partire per un viaggio incomparabile, alla volta di luoghi di inimmaginabile ricchezza: dalla Papua Nuova Guinea al Borneo, dall'Himalaya al Mekong, dallo Sri Lanka al Madagascar, fino alle montagne della Tanzania. Pagina dopo pagina incontreremo una collezione infinita di specie che abitano il nostro pianeta, ma che rischiamo di perdere prima ancora di esser riusciti a conoscerle. Ed ecco una collezione altrettanto infinita di ragioni per impegnarci a preservare questa diversità, perché altri dopo di noi possano continuare a godere di questo portentoso spettacolo della vita, che va ben oltre le più audaci fantasie umane.Stefano Mazzotti, zoologo, è direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara dal 2012 e tiene lezioni di Biogeografia e di Didattica Museale all'Università di Ferrara. Ha compiuto esplorazioni zoologiche in Sud America, nelle foreste tropicali montane delle Ande, alla ricerca di nuove specie. Tra i suoi libri: «Esploratori perduti. Storie dimenticate di naturalisti italiani di fine Ottocento» (Codice, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali in onda alle 14.00 che oggi mercoledì ha ospitato @Franco Andreone, erpetologo e curatore del @Museo Regionale di Storia Naturale di Torino che ha parzialmente riaperto dopo 10 anni di chiusura, ma anche del libro di Paolo Mazzarello, L'elefante di Napoleone, @bompiani editore, e di @Wwf Italia e autonomia regionale
Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Sulle etichette di succhi di frutta, yogurt, merendine e molti altri prodotti alimentari, ma anche shampoo, creme e detergenti ci sono spesso in bella vista parole come “naturale”, “a base vegetale”, “green”, “vegano” e “sostenibile”. Ma che cosa rende un prodotto davvero “naturale” rispetto a un altro e chi lo decide? E soprattutto, c'è tutta questa differenza tra un prodotto che viene venduto come “naturale” e uno che non ha questa indicazione? È complicato, ma possiamo farci un'idea. Poi ci occupiamo dell'anno più caldo mai registrato, di rinvii lunari e di musei della scienza, tra novità e qualche riapertura. *La puntata è da intendersi “naturale” per la spigliatezza dei conduttori, a “base vegetale” per la sua registrazione in armadi di legno e “molto green” perché entrambi i conduttori indossavano qualcosa di verde. Leggi anche: Il termine “a base vegetale” ha perso ogni significato Le regole sulle etichette per gli alimenti nell'Unione Europea Vegano non vuol sempre dire sano Il 2023 è stato l'anno più caldo mai registrato Come è andata a finire la Conferenza sul clima del 2023 Il sito ufficiale della missione Peregrine Perché la NASA ha rinviato i suoi piani per la Luna Il business delle sepolture sulla Luna Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino MUSE - Museo delle Scienze di Trento Museo della Natura e dell'Uomo Museo di Storia Naturale di Milano Museo Universitario delle Scienze Antropologiche, mediche e forensi per i diritti umani Impronte, noi e le piante Gli integratori per “potenziare le difese immunitarie” servono davvero a qualcosa? Le piante che comunicano tra loro Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali in onda alle 14.00 che oggi ha ospitato @Franco Andreone, erpetologo e Conservatore del Museo di scienze Naturali di Torino per parlarci dell'incontro scientifico 200 anni di Alfred R. Wallace al @museo di Storia Naturale di Verona, ma anche del libro Il ladro di piume di Kirk Wallace Johnson @nutrimenti editore, di @enpa e mufloni del Giglio e del libro Me l'ha detto l'armadillo, storie di passioni tra noi e altri animali, @Altreconomia editore
Andrea Tomasetig"Nel vento della poesia"La natura nei libri e nelle opere di Alberto CasiraghyMilano, Museo di Storia NaturaleIl Museo di Storia Naturale di Milano ospita fino al 12 novembre la mostra “Nel vento della poesia.La Natura nei libri e nelle opere di Alberto Casiraghy”, promossa dal Comune di Milano – Cultura e dal Museo di Storia Naturale, con la curatela di Andrea Tomasetig e con il sostegno di Coltellerie Berti e di Consigli.Alberto Casiraghy (Osnago, 1952) è un artista del libro che spicca per bravura e originalità tra gli stampatori italiani e internazionali. Gli undicimila “librini” delle edizioni Pulcinoelefante – oggi conservati alla Casa Museo Boschi Di Stefano di Milano – pubblicati in quarantun anni di attività, di cui più di mille con la poetessa Alda Merini, lo hanno reso celebre ben oltre la cerchia dei bibliofili. Alla notorietà hanno anche contribuito le centinaia di persone, tra cui scrittori e artisti, che con lui hanno pubblicato, oltre alle decine di mostre realizzate in Italia e all'estero. Il progetto espositivo al Museo di Storia Naturale di Milano non è solo una rilettura inedita delle edizioni Pulcinoelefante attraverso la lente della Natura, ma la presentazione del nucleo centrale del lavoro di Casiraghy, il quale gioca il ruolo di tipografo, autore, artista e editore all'insegna di una visione del mondo profondamente legata agli elementi naturali, alle stagioni, agli “amici animali”, alle necessità e ai nutrimenti primordiali – la fame e la sete, il pane e l'acqua – e ai sentimenti più profondi dell'uomo – l'amore e la libertà, innanzitutto – affrontati senza alcuna retorica, da poeta che ama anche la tipografia e i libri.Grazie a questo progetto, la ricerca artistica di Casiraghy entra in perfetta simbiosi con lo storico Museo milanese, centro di studi scientifici sul mondo naturale fin dall'Ottocento e da anni luogo di divulgazione per adulti e famiglie.Quando Casiraghy si esprime come autore con aforismi e brevi versi e quando interviene come artista, l'adesione alla natura è totale. Nei suoi testi esposti in mostra trovano posto il vento, i suoni, gli alberi, le radici, il bosco, il fiume. Sa vederli e sentire oltre le apparenze, è in sintonia con loro e sa meravigliarsi delle loro infinite risorse. Il panteismo di Alberto è totale ed è la chiave per comprendere tutto il suo lavoro, un moderno e laico Cantico delle creature. L'artista ha per “amici” tutti gli animali, quelli veri e quelli creati dalla sua immaginazione, si sdegna per come sono (mal)trattati e non si sogna di mangiarli. I pesci presi all'amo, le balene arpionate, le aragoste straziate a Natale e soprattutto i maiali destinati al macello restano impressi in modo indelebile in edizioni a volte surreali e a volte espressioniste per il rosso sangue che le marchia. Una costante è poi l'amore per la natura di altri continenti, come l'Africa: un mondo per lui popolato di animali liberi, rinoceronti, zebre e altre fantastiche creature. Gli aforismi, essenziali e spesso spiazzanti, sono accompagnati da grafiche e collage fantasiosi in un libero e sempre sorprendente rapporto tra testo e immagine, confezionato nell'inconfondibile formato dei “pulcini”, suggestivi fin dalla copertina. Una sezione della mostra è dedicata alle “affinità elettive” di Casiraghy, ossia a pensieri e aforismi di autori del passato e contemporanei condivisi da Alberto e da lui accompagnati da un'opera. Spiccano Alda Merini in compagnia di Pitagora, Gustave Flaubert, Marcel Proust, Cioran, Sebastiano Vassalli. Vale anche il caso complementare: una manciata di artisti della “scuderia” di Osnago che bene si rapportano ai suoi testi: Luciano Ragozzino, Luigi Mariani, Alberto Rebori.Alberto Casiraghy è un poeta-artista e un artista-poeta (è difficile dire se prevalga l'autore di folgoranti aforismi e poesie o l'artista surreal-dadaista), che ha fatto del libro il suo strumento d'elezione e che può considerarsi come l'erede più vicino di Bruno Munari. Sbalorditivo e impossibile da replicare per qualunque altro stampatore al mondo è il numero degli scrittori e degli artisti coinvolti nei suoi progetti: tra gli altri, Enrico Baj, Maurizio Cattelan, Guido Ceronetti, Gillo Dorfles, Emilio Isgrò, Franco Loi, Giorgio Manganelli, Gualtiero Marchesi, Bruno Munari, Fernanda Pivano, Giuseppe Pontiggia, Arturo Schwarz, Ettore Sottsass, Tonino Guerra, Sebastiano Vassalli, fino a Andy Warhol e i poeti della beat generation. Su tutti spicca il rapporto privilegiato con Alda Merini, che nell'arco di diciotto anni ha prodotto ben 1.189 titoli. I suoi volumetti di otto pagine sono delle vere e proprie opere d'arte, con un breve e incisivo testo (un aforisma, una riflessione, una poesia – lui stesso ne è ottimo autore), cui segue una grafica o un'opera originale (molte sono di sua creazione) o addirittura oggetti incorporati. Il fondatore delle edizioni Pulcinoelefante è anche liutaio e violinista per diletto.Andrea Tomasetig è dal 1979 un libraio antiquario milanese specializzato in Novecento e operatore culturale. Con originali cataloghi anticipa alcune tendenze del collezionismo contemporaneo italiano: futurismo, avanguardie internazionali, prime edizioni di letteratura italiana, illustrazione, manifesti, ex libris, a cui si aggiungeranno storia e cultura d'impresa, cinema, fotografia, grafica editoriale e editoria, gastronomia. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Questa è una Voce lunga quasi 3500 anni e che va dall'ascesa al trono del faraone Amenhotep II fino ai giorni nostri. È la storia di un enigma, in parte risolto, che si apre con la scoperta, nel 2012, di uno scheletro presso il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa a Calci e che, rimbalzando nel corso dei secoli, trova parte della sua soluzione nei risultati di un progetto di Studio e Ricerca: il Progetto Rosellini, diretto dall professoressa Marilina Betrò (https://egittologia.cfs.unipi.it/it/ricerca/progetto-rosellini/). Lo scheletro e l'alveo del sarcofago menzionati nell'episodio, che sono stati oggetto, nel 2014, di una mostra, dal titolo "Kenamun, l'undicesima mummia', ospitata presso la meravigliosa certosa di Calci (https://www.msn.unipi.it/it/la-certosa/), si trovano oggi custoditi presso le Collezioni Egittologiche "Edda Bresciani" dell'Università di Pisa (https://www.egitto.sma.unipi.it/). Il carro di Kenamun, invece, è conservato, insieme ad altre centinaia di pezzi straordinari, presso il Museo Egizio di Firenze (https://museoarcheologiconazionaledifirenze.wordpress.com/category/sezione-egizia/). Bibliografia e Sitografia (data ultima consultazione 14/07/2023): M. BETRÒ (a cura di), Kenamun. L'undicesima Mummia, Pisa, ETS Edizioni, 2014; M. BETRÒ, 'The black-varnished coffin of Qenamon and Ippolito Rosellini's excavations in the Theban necropolis', in J. Taylor, M. Vanderbeusch (eds), Ancient Egyptian Coffins: craft traditions and functionality, Peeters, Leuven, 2018, 119-138; https://www.kenamun.com/ https://egittologia.cfs.unipi.it/it/ricerca/progetto-rosellini/ https://www.msn.unipi.it/it/la-certosa/ https://www.egitto.sma.unipi.it/ https://museoarcheologiconazionaledifirenze.wordpress.com/category/sezione-egizia/ Musiche: Tragedy by MaxKoMusic | https://maxkomusic.com/Music promoted by https://www.chosic.com/free-music/all/Creative Commons CC BY-SA 3.0https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/; Desert City Kevin MacLeod (incompetech.com)Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 Licensehttp://creativecommons.org/licenses/by/3.0/Music promoted by https://www.chosic.com/free-music/all/; Jewel Of Nekhen by WombatNoisesAudio | https://soundcloud.com/user-734462061Music promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution 3.0 Unported Licensehttps://creativecommons.org/licenses/by/3.0/deed.en_US; Oriental March (1909) by Victor Herbert Orchestra Suoni: http: //bigsoundbank.com by Joseph Sardin; http: //freesound.org CONTATTI: e-mail: info@kheru.it Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100086674804348 Instagram: https://www.instagram.com/kherupodcast/?igshid=MmIzYWVlNDQ5Yg%3D%3D
Oggi a Cult: Vittorio Franceschi in "Il domatore" al Teatro Franco Parenti; a Palazzo delle Stelline e al Museo di Storia Naturale la mostra "Naturales Quaestiones" dell'artista croata Katarina Ivanišin Kardum; l'estate della cantante e performer Camilla Barbarito; la rubrica di musica classica a cura di Giuseppe Califano...
Il boom della cucina a base di fiori eduli, echi di mondanità nelle ville di Franco Zeffirelli e Gore Vidal sulla Costiera Amalfitana. Nella versione Weekend di Start parliamo anche delle inaugurazioni a New York, dal negozio di Tiffany alla nuova ala del Museo di Storia Naturale. Con due appuntamenti da non perdere per la prossima settimana
Il boom della cucina a base di fiori eduli, echi di mondanità nelle ville di Franco Zeffirelli e Gore Vidal sulla Costiera Amalfitana. Nella versione Weekend di Start parliamo anche delle inaugurazioni a New York, dal negozio di Tiffany alla nuova ala del Museo di Storia Naturale. Con due appuntamenti da non perdere per la prossima settimana
Sono passati 25 anni, nel 1998 sulla copertina della rivista Nature campeggiava l'immagine di un piccolo dinosauro. Uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia. Era Ciro (Scipionyx samniticus), il primo dinosauro scoperto in Italia. Ricordiamo l'evento insieme al paleontologo che lo studiò nei minimi dettagli: Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano. Le diagnosi di disturbo dello spettro autistico nei bambini e nelle bambine sono in aumento. Come mai a livello globale c'è un incremento di casi? Lo chiediamo a Elisa Maria Fazzi, presidente della Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza e Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia.
In questo audio il prezioso incontro con Alberto Diaspro scienziato e Ria Berg archeologa. L'intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune.In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Alberto Diaspro e Ria Berg ci regalano un incontro straordinario tra storia e scienza, uomo e natura. Ci raccontano di obbligo della bellezza e garanzia dell'autonomia conoscitiva, fino alla sinestesia di tutti i sensi. Indagine scientifica e ricerca archeologica sono processi di conoscenza senza fine. La ricerca di base amplia la meraviglia e difende l'acquisizione della conoscenza fondamentale per tutta l'umanità, anche per vincere i preconcetti. I romani producevano oggetti standardizzati, sempre multifunzionali, carichi di affetti e memorie. La fisica fondamentale e l'archeologia, su scale di tempo differenti, studiano il passato per leggere il futuro, e molto altro.ASCOLTA L'INTERVISTA!!! GUARDA IL VIDEO!! https://youtu.be/Y9u41ujBCgs BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI Alberto Diaspro è direttore di ricerca della linea di Nanoscopia e del Nikon Imaging Center di IIT (Istituto Italiano di Tecnologia di Genova). Professore ordinario dell'Università di Genova e membro dell'Accademia Ligure di Scienze e Lettere. Il suo gruppo di ricerca all'IIT è leader mondiale in nanoscopia ottica e biofisica alla nanoscala. Autore di oltre 400 articoli su riviste internazionali e 6 libri con oltre 17000 citazioni, autore della rubrica “Scienza” ogni lunedì su La Repubblica Genova. Poi, nel 2020 ha pubblicato "Quello che gli occhi non vedono", una storia moderna di ricerca e microscopia. Cura eventi internazionali: seminari “Scienza condivisa” al Palazzo Ducale, l'esposizione “Pop Microscopy” al Museo di Storia Naturale di Genova e negli USA, e molti altri. Ed anche, partecipa al Festival della Comunicazione di Camogli, è Presidente del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza di Genova dal 2016. Inoltre riceve premi per contributi all'educazione scientifica tra cui: l'Emily M. Gray Award della Biophysical Society 2014, e il premio per la Comunicazione Scientifica, della Società Italiana di Fisica 2019. Nel 2022 ha ricevuto il Gregorio Weber Award per l'eccellenza nella ricerca in fluorescenza. Ria Berg docente di Archeologia classica all'università di Helsinki, direttrice dell'Institutum Romanum Finlandiae, l'accademia finlandese per gli studi classici e umanistici a Roma dove ha ricoperto diversi ruoli dal 2001. Internazionalmente nota per le sue ricerche su Pompei, sulle donne nell'antichità e sull'instrumentum domesticum del mondo romano. Anzitutto, individua origini e criticità, del rapporto uomo-natura nel mondo occidentale, analizzando l'evoluzione nell'età imperiale, dal villaggio alla metropoli, alla tarda antichità. E indaga tale relazione: sia nell'ambiente costruito sia in arte e letteratura; sia nel significato personale ed esperienziale, sia in senso sociale, etico e filosofico. Poi analizza contesto e funzione degli oggetti d'uso quotidiani e i loro significati culturali, ossia i legami col genere e l'etnicità. Studia le case di Pompei e Ostia, la relazione tra interno ed esterno, i giardini, le decorazioni pittoriche e scultoree, ornamenti degli utensili. Inoltre, pubblica numerosi articoli in riviste scientifiche e molti volumi tra cui: The Roman Courtesan. Archaeological Reflections of a Literary Topos, 2018. Ed anche: Tangible Religion. Materiality of Domestic Cult Practices, 2021. È in stampa per Erma dl Bretschneider un'ampia monografia sul “mundus muliebris”, ricerca avvitata con la tesi di dottorato in studi classici all'università di Helsinki nel 2010.
Ancora nel 1950 si potevano vedere, nella città di Pforzheim, innalzate su cumuli di macerie, delle croci di legno inchiodate. Erano queste il triste lascito di una campagna di distruzione che, tra il 1942 e il 1945, aveva raso al suolo la maggior parte delle città tedesche. Un'immensa opera di bombardamento che, alla fine della guerra, lasciò alle proprie spalle più di sette milioni di sfollati e senzatetto, mentre più di seicentomila persone persero la vita.Ciao a tutti, sono Michele Marchioni e studio letteratura all'Università della Svizzera italiana. Il libro che ho deciso di portare per l'incontro di oggi tocca un tema tanto lontano quanto vicino. Lontano perché tratta avvenimenti distanti nel tempo – cioè la Seconda guerra mondiale – e vicini, perché parla di problemi molto attuali anche per noi.La Storia naturale della distruzione è il titolo di una raccolta di diversi scritti di Georg Winfried Sebald sul tema della memoria collettiva, della percezione della storia e dell'identità personale. È il frutto di un lavoro che confluì in un unico volume a seguito di un ciclo di conferenze che lo scrittore tenne a Zurigo. Nel 2004 Adelphi ne ha pubblicato la versione italiana.A partire dal 1942, quando già le sorti del conflitto stavano delineandosi a sfavore dei tedeschi, le forze britanniche e americane misero in atto una campagna di bombardamento aereo sul territorio nemico, per indebolirlo e per fiaccare il morale della popolazione. Nessuna città tedesca fu risparmiata dalle bombe. Nel suo libro Sebald si interroga su quali furono le conseguenze della guerra condotta dagli alleati contro la Germania nazista.Come racconta molto bene lo scrittore, i danni materiali e morali portati dai bombardamenti alleati sulle città tedesche furono enormi. Ma che cosa provarono milioni di persone nel momento in cui le proprie case crollavano a pezzi, mentre le bombe al fosforo appiccavano incendi che si propagavano per le strade e per i tetti?La devastazione portata dalla guerra divenne in Germania, secondo Sebald, un infame segreto di famiglia, un argomento da dimenticare. “Ma ciò rappresenta un insieme di circostanze assolutamente paradossale” – sostiene Sebald – “se si pensa a quante persone furono in balia di quegli attacchi – per giorni e giorni, mesi e mesi, anni e anni – e per quanto tempo, nel lungo periodo del dopoguerra che ne seguì, esse dovettero misurarsi con conseguenze tali da soffocare qualsiasi atteggiamento positivo nei confronti della vita”.D'altronde, nota lo scrittore, come avrebbe potuto il popolo tedesco pretendere risarcimenti e giustificazioni per le violenze subite, dopo quanto esso stesso aveva causato? I tedeschi erano colpevoli e non avevano diritto di elaborare la propria colpa. Fu così che l'argomento fu messo a tacere, divenendo nel corso degli anni, il grande rimosso del popolo tedesco.Cercando di ricostruire come i generali inglesi e americani avessero progettato e portato avanti il proprio piano di azione, Sebald si chiede fino a che punto un'operazione di questo genere fosse strategicamente e moralmente giustificabile. La domanda, naturalmente, vale anche per noi. Ci basti riportare un particolare inquietante, che spero farà riflettere. Nel 1952 il generale di brigata Frederick Anderson concesse un'intervista a un giornalista di Halberstadt. Il giornalista chiede all'intervistato se l'attacco alla città si sarebbe potuto evitare, innalzando, ad esempio, una grande bandiera bianca sul tetto del campanile della città. Nella sua risposta il generale rileva che il carico di bombe costituisce una merce costosa, nell'atto pratico non la si può buttare via, scaricandola sui monti o nelle campagne, dopo tutta la fatica fatta in patria per produrle.Come ricordava Wiston Churchill, costruire può essere un lento e laborioso compito di anni, distruggere può essere l'atto sconsiderato di un solo giorno.
È stato il protagonista della prima puntata di Darwin, la sua scoperta ha scardinato le nostre conoscenze sui dinosauri. Torniamo a parlare del primo dinosauro acquatico, lo Spinosauro . Fino a poco tempo fa credevamo che i dinosauri non sapessero nuotare e nemmeno volare. Il lavoro di un gruppo di paleontologi internazionali ha adesso scoperto che le sue ossa sono tra le più dense e compatte di tutto il regno animale. Cosa significa ce lo spiega il responsabile italiano, Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano. Il tema della sostenibilità oggi è molto presente nell'informazione, qui a Darwin vogliamo affrontarlo con esempi specifici. In questa puntata vi descriviamo un progetto molto efficace, che riguarda l'efficientamento energetico delle residenze per anziani. Sono strutture molto energivore che necessitano di attenzione particolare, per offrire un benessere generale agli ospiti. Ne parliamo con Pietro Segata, presidente della cooperativa sociale Dolce di Bologna che gestisce numerose strutture, e con Massimiliano Braghin, presidente di Infinity Hub, la società che svolge gli interventi sugli edifici.
Ogni anno vengono dispersi 72 miliardi di mozziconi di sigarette nell'ambiente dai 13 milioni di fumatori italiani. Per smaltire un filtro sono necessari dai 5 ai 12 anni. Dunque, chi li getta sul marciapiede procura danni serissimi all'ambiente. Regola n.1: non abbandonare le cicche di sigaretta! Re-cig, una start up di Rovereto, ha brevettato un metodo per riciclare i mozziconi. I ricercatori sono riusciti a trasformare due milioni di filtri in oltre 300 chili di plastica, trasformandoli in montature di occhiali o manici di ombrelli. Come si fa? Lo chiediamo a Marco Fimognari, fondatore e CEO di Re-cig. Darwin si è sempre interessato di vicende scientifiche che hanno a che vedere con gli animali, ma in questa puntata dobbiamo colmare un grande vuoto: dobbiamo parlare di draghi.Filippo Bertozzo, paleontologo presso il Museo di Storia Naturale di Bruxelles, ha studiato le origini del mito e la somiglianza con i dinosauri…
“Fiabe al museo” è un progetto didattico nato e sviluppato dalla collaborazione tra Rsi e Dipartimento del territorio. Si tratta di un podcast rivolto ai giovanissimi, ma anche alle famiglie, incentrato su brevi racconti di fantasia ispirati e dedicati ad alcuni degli animali esposti al Museo cantonale di storia naturale, particolarmente conosciuti ed amati. Una maniera interattiva di vivere il Museo e fare proseguire il racconto fuori dall'edificio. Pia Giorgetti, responsabile della mediazione culturale al Museo di Storia Naturale di Lugano, ci spiega tutto.A cura di Carlotta MocettiDomani ricorre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e questa mattina sarà presentato il Piano d'azione cantonale contro la violenza domestica di cui vi aggiorneranno i colleghi dell'informazione. Un piano che attua la Convenzione di Istanbul in Ticino, questo trattato -entrato in vigore nel nostro paese il 1° aprile 2018- regola a livello internazionale il tema della prevenzione e della lotta alla violenza sulle donne e alla violenza domestica. Fra i diversi ambiti di intervento, questa Convenzione prevede anche un'azione verso le persone che sono responsabili della violenza, perché dietro a ogni vittima di violenza vi è un autore che deve essere aiutato a confrontarsi con il proprio atteggiamento e a riconsiderare il proprio comportamento. Con noi Siva Steiner, capo dell'ufficio dell'assistenza riabilitativa Canton Ticino.A cura di Isabella Visetti
The Well Seasoned Librarian : A conversation about Food, Food Writing and more.
Sarah Soward is an artist with a focus on endangered wildlife and color. She holds a BFA from the California College of the Arts (view her art C.V.). She shows and competes internationally. Some highlights of her career include the acquisition of a painting by the Kentucky Derby Museum at Churchill Downs, acceptance of her work into the Wildlife Artist of the Year 2013, 2015, and 2017 exhibitions at the Mall Gallery in London, England, with her giraffe painting, Sky Creature, ending up in both the Londonist and the BBC Wildlife Magazine. Two of her rhinoceros paintings traveled with the Artist4Rhino exhibition in Italy, one of which was exhibited with the show at the Museo Civico de Storia Naturale di Genova. Her new book "Rhinotopia" is currently available on Amazon/Barnes and Noble this week! Barnes and Noble Link: https://www.barnesandnoble.com/w/rhinotopia-beginnings-sarah-soward/1140482415 Sarah Soward Website https://sarahsoward.com/ ________________________________ If you follow my podcast and enjoy it, I'm on @buymeacoffee. If you like my work, you can buy me a coffee and share your thoughts
Si parla con Johannes Auenmuller, curatore del Museo Egizio di Torino e della Mostra del ciclo Nel laboratorio dello studioso, Gatti, Falchi, anguille: i bronzi votivi per mummie animali, ma anche del cervo e del Lupo morti investiti in Trentino, di Enpa, di Bookcity, di Massimo Vacchetta, di Raccontami qualcosa di bello, di Museo di Storia Naturale di Milano e scopriamo che Hohannes avrebbe voluto essere un Falco e la preziosa Simonetta Poltronieri fondamentale per la traduzione un Fenicottero o un Delfino
Si parla con Johannes Auenmuller, curatore del Museo Egizio di Torino e della Mostra del ciclo Nel laboratorio dello studioso, Gatti, Falchi, anguille: i bronzi votivi per mummie animali, ma anche del cervo e del Lupo morti investiti in Trentino, di Enpa, di Bookcity, di Massimo Vacchetta, di Raccontami qualcosa di bello, di Museo di Storia Naturale di Milano e scopriamo che Hohannes avrebbe voluto essere un Falco e la preziosa Simonetta Poltronieri fondamentale per la traduzione un Fenicottero o un Delfino
In questo audio il prezioso incontro con Alberto Diaspro scienziato Giuliana Cunéaz artista. Con Alberto Diaspro e Giuliana Cunéaz parliamo di arte e scienza, e di passione come filosofia di vita. L'intervista è nel progetto Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune. In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Alberto Diaspro e Giuliana Cunéaz ci raccontano del desiderio di un bambino che diventa ricerca, e della capacità di guardare in fondo alle cose che diventa possibilità di una nuova vita. E ancora parliamo di mocroscopio fotonico, illimitato nell'analisi del dettaglio alla nanoscala, e della molecola dell'agave, aloemodina, che distrugge le cellule malate dei tumori. Nell'arte e nella scienza la pratica del dubbio spinge artisti e scienziati ad innalzare costantemente l'asticella della sfida della conoscenza. Ma nella conoscenza non ci sono scorciatoie, è necessaria la passione, oltre ogni stereotipo. Sotto la luce il cervello da vita ai suoi fantasmi, e l'imprevedibile biochimica degli umani non potrà mai appartenere ai robot. Rapporto con la natura, solidarierà e intergenerazionalità sono urgenze per il futuro. ASCOLTA L'AUDIO! Alberto Diaspro è direttore di ricerca della linea di Nanoscopia e del Nikon Imaging Center di IIT (Istituto Italiano di Tecnologia di Genova). Professore ordinario dell'Università di Genova e accademico dell'Accademia Ligure di Scienze e Lettere.Il suo gruppo di ricerca all'IIT (Istituto Italiano di Tecnologia di Genova) è leader mondiale in nanoscopia ottica e biofisica alla nanoscala (un miliardesimo di metro). Diaspro è un grande divulgatore, ha pubblicato oltre 400 articoli su riviste internazionali e 6 libri con oltre 14000 citazioni (H=56). Curatore di numerose iniziative internazionali, come: i seminari con scienziati internazionali per la serie “Scienza condivisa”, svolti a Palazzo Ducale. E la mostra fotografica “Pop Microscopy”, esposta negli Stai Uniti e al Museo di Storia Naturale di Genova, solo per citare gli ultimi. Partecipa al Festival della Comunicazione di Camogli 2019. Autore della rubrica “Scienza” ogni lunedì su La Repubblica Genova.Riceve l'Emily M. Gray Award della Biophysical Society nel 2014, in riconoscimento ai “significativi contributi all'educazione in biofisica”. Inoltre riceve il premio per la Comunicazione Scientifica, della Società Italiana di Fisica SIF, nel 2019, consegnatogli alla Cerimonia Inaugurale del 105° Congresso Nazionale. Presidente del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza di Genova dal 2016. Nel 2020 ha pubblicato "Quello che gli occhi non vedono", una storia moderna di ricerca e microscopia. Giuliana Cunéaz di Aosta, vive e lavora a Milano. Tra le artiste più rappresentative della new media art, ricerca che sviluppa da oltre quindici anni con ampi riconoscimenti in Italia e all'estero.Dopo un lungo percorso tra video e video installazioni iniziato alla fine degli anni ottanta, da oltre due decenni utilizza i più sofisticati sistemi tecnologici. Poi, nel 2004, il 3D entra nella sua indagine compositiva, creando opere e mondi virtuali, in cui elementi tratti da scienza e nanoscienza, interagiscono con dati naturali. Tutti i media artistici convivono nelle sue opere. Dalla video installazione alla scultura, dalla fotografia alla pittura sino agli screen painting, sua tecnica originale, dove la tecnologia interagisce con la pittura. Infine, nel 2020 il film in 3D “I Cercatori di Luce”, lavoro impegnativo con danzatori e performer, oltre alla grande attrice spagnola Angela Molina.Cunéaz partecipa a molte autorevoli rassegne artistiche: Biennale di San Paolo, Festival Internacional de la Imagen Colombia, The Yonkers Education and Cultural Arts Center, New York. Videoformes Clermont-Ferrand, Biennale di Siviglia, Quadriennale di Roma, Biennale Light Art Mantova. Inoltre espone in luoghi prestigiosi: Museo Revoltella Trieste, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino, Museo Pecci Prato, Museo d'Arte Contemporanea Bucarest. Castello Ursino Catania, Museo Riso Palermo. Ed ancora: Università La Sapienza e Macro Testaccio Roma, Gallerie d'Italia e La Triennale Milano, Castello Gamba Châtillon, Daejon Museum of Art Corea. Museo d'Arte Lugano, Museo di Storia Naturale Verona, Museo archeologico nazionale Reggio Calabria. Fondazione Palazzo Albizzini, Collezione Burri Città di Castello, Museo Marino Marini Pistoia, Casa Museo Francesco Messina Milano. Infine, nel 2020 e 2021 ha realizzato due progetti online per il Museo Puškin di Mosca; e molto altro.
Il 26 maggio del 1876 viene inaugurato a Ferrara il Museo di Storia Naturale.Testo: Istituto di Storia Contemporanea di FerraraVoce: Domenico LugasMontaggio: Pietro Perelli
Ben cinque ittiosauri sono emersi da una ricerca tra le collezioni preesistenti nei sotterranei dei musei
A Udine presso la sede del Museo Friulano di Storia Naturale, che con la zona gialla ha riaperto al pubblico, è stata firmata la convenzione tra il Direttore del Museo Giuseppe Muscio e il Presidente del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano Umberto Sello, alla presenza del Sindaco Pietro Fontanini, dell'Assessore alla cultura Fabrizio Cigolot e del Soprintendente Archivistico del FVG Dott. Luca Caburlotto. Le radici di questo proficuo rapporto sono profonde: le collezioni storiche del Circolo costituiscono il nucleo fondante delle collezioni preistoriche del Museo e le figure che hanno caratterizzato le vicende scientifiche dei due enti sono le stesse: i Marinelli, Gortani, Feruglio, Desio, Lazzarini, Tellini; ma la collaborazione è stata intensa anche in seguito, tanto che il Circolo aveva sede proprio presso il Museo quando questo era ospitato all'Ospedale Vecchio. In tempi più recenti l'aiuto degli speleologi udinesi è stato fondamentale per la riuscita di molte attività museali, ultima in ordine di tempo la realizzazione della mostra Antichi Abitatori delle Grotte in Friuli (ospitata in Castello fino a febbraio 2022), e lo sarà anche in futuro, con la prosecuzione delle ricerche sui siti preistorici nella cavità friulane e anche in un progetto europeo che vende il Museo impegnato in una ricerca su minerali e miniere delle nostre Alpi e Prealpi. Ed è proprio su queste basi che l'Assessore alla Cultura, Fabrizio Cigolot, ha proposto la stesura di una Convenzione che valorizzi la collaborazione scientifica in atto. Questo strumento permetterà di regolare i rapporti fra le due istituzioni, le cui sinergie saranno certamente utili anche in prospettiva futura non solo nei campi già indicati della preistoria e delle attività esplorative ma anche per gli scambi di informazioni e dati fra le rispettive biblioteche e archivi, o per le ricerche nell'affascinante settore della fauna sotterranea che nel nostro territorio ha presenze molto significative e spesso uniche. L'incontro ha offerto anche l'occasione per visionare l'archivio Ardito Desio, ceduto in comodato gratuito al Comune di Udine dalla figlia del grande esploratore, Maria Emanuela. Ai nostri microfoni il direttore del Museo Friulano di Storia Naturale Giuseppe Muscio per un approfondimento sull'archivio Ardito Desio e le aree del museo e il direttore del Circolo Speleologico Friulano Umberto Sello per parlare della nuova convenzione. Qui l'intervista:
Marianna VianelloFondatrice e CEO "Kid Pass"https://kidpass.it/Kid Pass Days 2021100 eventi in 100 spazi culturali da tutta Italia. Appuntamenti online e in presenza, per festeggiare insieme la ripartenza della culturaIn arrivo un nuovo weekend dedicato alle famiglie: il 15 e 16 maggio 2021 musei, palazzi e parchi d'Italia ospitano la più grande rassegna di eventi per bambiniKID PASS DAYS 2021: 100 EVENTI IN 100 SPAZI CULTURALI DA TUTTA ITALIA. APPUNTAMENTI ONLINE E IN PRESENZA, PER FESTEGGIARE INSIEME LA RIPARTENZA DELLA CULTURAIn arrivo la settima edizione della grande maratona nazionale di appuntamenti per scoprire l'arte, la storia, la cultura e la scienza, a misura di bambino.Iniziative a Milano, Roma, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo e in tante altre città italiane È in arrivo la settima edizione di Kid Pass Days, la più grande maratona di eventi dedicati alle famiglie che si terrà nel weekend del 15 e 16 maggio 2021. Dopo la speciale edizione tutta digitale dello scorso anno, l'edizione 2021 sarà sia in presenza, con laboratori e visite guidate, sia digitale, con speciali contenuti a portata di smartphone, tablet, pc e smart tv, appuntamenti in diretta streaming e sui social. Sono oltre 100 gli appuntamenti in 100 spazi culturali italiani, tra i più importanti musei, palazzi storici e parchi d'Italia, uniti in un programma che coniuga l'alto valore educativo e culturale ad un apprendimento all'insegna del gioco e del divertimento.Una nuova pioggia di adesioni per la più grande rassegna di eventi di edutainment in Italia che, in questo particolare anno, diventa un modo per ripartire tutti insieme attraverso la cultura, con un invito a provare nuove attività che avvicinano all'arte, alla scienza e alla tecnologia. Sono tre le aree tematiche da esplorare, per tutti i gusti e le età: Piccoli Artisti; I love History; A tutta Scienza. Gli eventi che animeranno le città andranno da Trento a Palermo, passando per Milano, Torino, Genova, Venezia, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e tanti altri centri. In programma anche un appuntamento tutto digitale: lo Special Live Day che andrà in onda il 16 maggio, dalle ore 10.00 alle 18.00. La maratona streaming inaugurerà con la riapertura di Città della Scienza di Napoli e l'intervento del presidente prof. Riccardo Villari, per poi condurre i piccoli spettatori tra le sale del Museo del Novecento e del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. In diretta anche un laboratorio sul paesaggio campestre curato da Raccolta Lercaro di Bologna e una speciale lezione su come estrarre i colori della natura insieme ad Aboca Museum di Sansepolcro. Parte da Torino il viaggio nel tempo dal Medioevo al Settecento, con Precettoria di Sant'Antonio di Ranverso e la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia i piccoli spettatori potranno conoscere un vero alchimista grazie all'autrice Stella Nosella. Infine, un viaggio virtuale oltremanica per conoscere il Museum of London insieme a Pingu's English Italia e fino alla Genova del 1500 con l'Orto della Cultura con l'autrice de L'Orlando avventuroso - La congiura dei Fieschi, Federica Saini.Alcuni dei protagonisti e delle attività di Kid Pass Days: vivace la proposta di Milano, che vede per la prima volta la partecipazione del PAC – Padiglione Arte Contemporanea, insieme al Museo di Storia Naturale e del Parco Montanelli, dove i bambini scopriranno la paleontologia in gioco; al Museo Civico Archeologico avrà luogo una speciale maratona nella antica città di Milano, da concludere a colpi di quiz; tornano anche quest'anno le Gallerie d'Italia, il Museo Poldi Pezzoli e la Veneranda Fabbrica del Duomo.In diretta dalla Basilica di Superga di Torino il laboratorio per realizzare una “basilica pop-up” e dalla Pinacoteca dell'Accademia Albertina quello per creare splendide corone, da decorare con tanta fantasia, mentre dal MAO – Museo di Arte Orientale partirà il viaggio Cina tra dame, cammelli e suonatori a cavallo. In presenza a Palazzo Madama l'esperienza sensoriale de Il giardino tra le mani. Tantissime partecipazioni dalla Liguria, a Genova con Galata-Museo del Mare e il Viaggio nel Tempo con Geronimo Stilton, alla scoperta di Sua maestà la Rosa a Palazzo Reale, delle Storie di dame, dogi, cardinali, condottieri, uomini di potere tra i dipinti di Palazzo Spinola e tra i Ricordi di Viaggio al Castello D'Albertis Museo delle Culture del Mondo. E ancora i Musei Civici, insieme al Museo d'Arte Orientale E. Chiossone, poi a La Spezia, dove sarà possibile scoprire il Museo Archeologico del Castello di San Giorgio e i Musei Civici. Un salto a Trento per scoprire il Castello del Buonconsiglio, le attività online del MUSE-Museo delle Scienze con Science Show ed esperimenti spettacolari con l'azoto liquido, e quelle sia in presenza che online per far fiorire il Giardino del Mart di Rovereto e far prendere vita ai Dinosauri di tutti i pianeti.A Venezia si celebrano i 1600 anni della città Sulle ali del leone con un'inedita guida a Palazzo Ducale e un viaggio Indietro nel tempo nel cortile di Palazzo Grimani; quiz ed enigmi attenderanno i piccoli archeologi al Museo Archeologico Nazionale con SPQR. La storia di Roma attraverso i reperti, mentre ad aspettarli al Museo d'Arte Orientale ci sono le Avventure di animali al Museo. A spasso per il centro storico con Una passeggiata misteriosa e la visita guidata per i più piccoli C'era una volta un leone con Venice Family Tours.Un tuffo nel contemporaneo e nelle mostre di Ocean Space, con The Soul Expanding Ocean #1: Taloi Havini e nello zoo di vetro di Pierre Rosenberg a Le Stanze del Vetro. Nuove, importanti adesioni dal Veneto: i Musei Civici di Treviso con Un mare di fiori per Santa Caterina, il Museo Nazionale di Villa Pisani e la Fondazione Tipoteca Italiana di Cornuda.A Bologna ci si avventurerà sin “dentro” i dipinti dei musei della città, con Genus Bononiae; a Casa Monti di Alfonsine (RA) e andare Alla scoperta del mondo delle api insieme a Mielizia. A Firenze i bambini potranno andare alla ricerca di Uno zoo in fuga al MAF- Museo Archeologico Nazionale di Firenze, vivere un'avventura a fumetti nel pre-protostorico al Parco del Mugello, partecipare a tanti appuntamenti al Museo Leonardo Da Vinci, al Museo Beato Angelico, al Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria.Ad attendere i piccoli storici a Roma ci sarà uno speciale Passaporto scoperta, per esplorare il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano e un laboratorio per realizzare una composizione geometrica alla maniera dell'artista Victor Vasarely con Art Forum Würth Capena. Infine, un salto fino a Palermo per una visita alla GAM - Galleria d'Arte Moderna, a Palazzo Branciforte e a Villa Zito.Scopo dei #kidpassdays è diffondere l'accessibilità della cultura a misura di bambino, valorizzando eventi di qualità rivolti alla famiglia. Per questo, da sette anni i Kid Pass Days si confermano il più grande programma di edutainment d'Italia.Il progetto è reso possibile con il sostegno degli sponsor Pingu's English Italia e Mielizia e dei partner Fondazione IDIS-Città della Scienza, MUSE-Museo delle Scienze di Trento; Ocean Space; Aboca Museum; Raccolta Lercaro, Venice Family Tours e alla radio partner Radio VivaFM.KID PASS DAYS 2021 è promosso da Kid Pass e dall'Associazione Kid Pass Culture, punti di riferimento per le famiglie per vivere esperienze insieme ai più piccoli attraverso proposte, consigli, notizie sulla cultura a misura di bambino e con la nuova Piattaforma Kid Pass Edu che offre corsi per bambini online di archeologia, illustrazione, elettronica & robotica, giornalismo e molto altro.La lista dei musei partecipanti e il programma completo, in continuo aggiornamento, sono disponibili sul sito https://kidpass.it/Per informazioni:Facebook: kidpass.itInstagram: kid_pass; #kidpassdaysweb: www.kidpassdays.it IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Tra i banchi del Gran consiglio ticinese approda uno dei temi che possono di certo esser definiti "storici": quello relativo alla nuova sede del Museo di storia naturale. Un argomento di cui si parlava già all'inizio degli anni '90 del secolo scorso.Nel frattempo sono trascorsi su per giù trent'anni, molti dei quali caratterizzati da lunghe fasi di immobilismo. Ora però il Parlamento è chiamato a dare il proprio nulla osta al trasferimento del museo da Lugano a Locarno, presso gli spazi dell'ex convento di Santa Caterina, in pieno centro città. Questa la soluzione decisa e definita ormai quattro anni fa dal Consiglio di Stato al termine di un concorso a cui hanno partecipato altre otto località.Costo dell'operazione, tra progettazione e realizzazione, almeno 55 milioni di franchi. Tra le località che hanno maggiormente espresso il loro disappunto per la scelta di Locarno ci sono la Leventina e in particolare Faido.Un tema che affrontiamo con:Sara Imelli, granconsigliera PPDAnna Biscossa, granconsigliera PSManuel CEREDA, direttore dell'Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e ValliModem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
In questa puntata vi racconteremo di opere che parlano del nostro vivere in comune e di obiettivi condivisi, di solidarietà, costumi e società. Durante il nostro percorso incontreremo Museo Martinitt e Stelline, Museo Storico Alfa Romeo, Museo Zambon, Museo Fratelli Cozzi, Museo di Storia Naturale.
Che cosa hanno in comune Giambattista Tiepolo e un Museo di Storia Naturale? Sembrerebbero due progetti senza punti comuni, slegati l'uno dall'altro, ma in realtà qualcosa che li accomuna c'è: la voglia di ripartire, di non fermarsi davanti alle difficoltà! Le Gallerie d'Italia infatti hanno deciso di ricominciare, dopo la chiusura di questa primavera, con una mostra impegnativa su Giambattista Tiepolo, la prima a Milano, attivando una fitta rete di contatti e prestiti. Per fronteggiante la seconda chiusura invece ha attivato un percorso multimediale apposito che racconta la vita e l'opera del pittore attraverso la voce del figlio. Il Liceo Volta di Como invece, animato dal lavoro di menti giovani e da professori intraprendenti, ha deciso di ridare vita alla propria raccolta di Scienze Naturali e fisica, dando vita al Museo Volta. Il tutto grazie anche al sostegno dell'Università di Torino, di Fondazione Comasca e di molti altri privati, con un obiettivo ambizioso: creare un luogo sfruttabile dalla ricerca scientifica e da tutti noi, dove possano dialogare studenti, professori, istituzioni e specialisti del settore. Buon ascolto!
Non solo in Amazzonia: anche da queste parti si scoprono nuove specie, mai osservate prima. Di recente nelle vallate del Parco del Monviso è stato identificato un nuovo insetto, il Drusus delmastroi, un tricottero raccolto da Gianni Delmastro, curatore del Museo civico di Storia Naturale di Carmagnola, che ha poi dato il nome all'animale dopo che il prof. Hans Malicky ha capito che si trattava di una specie prima sconosciuta.Ne abbiamo parlato proprio con Gianni Delmastro
Tra Sars, Mers e Covid-19, qual è l'origine e qual è la storia evolutiva del virus che ha sconvolto il mondo?
Istituzione museale tra le più antiche e ricche di Milano, il Museo Civico di Storia Naturale costituisce un importante punto di snodo nel percorso di democratizzazione della cultura e delle trasformazioni sociali di inizio '900, rimanendo ancora oggi un centro di ricerca operativo soprattutto in ambito paleontologico.
Questa settimana prendiamo spunto dalla notizia riguardante l’intenzione della direttrice del Museo di Storia naturale di New York di rimuovere la statua equestre del 26esimo presidente degli Stati Uniti d’America, Theodor Roosevelt, dallo spiazzale antistante l’accesso. Ai piedi di Roosevelt, uno per ciascun fianco del cavallo, sono rappresentati un nativo americano e un africano. Una posa “troppo razzista" secondo i critici e non più consona ai tempi. La scelta sottintende anche un’accusa, in qualche modo rivolta all’uomo di stato e al suo tempo… Ma siamo sicuri di non avere, oggi, nulla da rimproverarci? E i nostri comportamenti personali, di ogni giorno, sono sempre improntati alla correttezza e all’altruismo? Non potrebbe esserci utile ricordare il passato, piuttosto che rimuoverlo, per modificare invece il nostro presente? Paolo apostolo scrive in Galati 6,4: “Ciascuno, piuttosto, rifletta sul suo modo di vivere e così, se potrà essere contento di sé, lo sarà senza confrontarsi con gli altri”. Intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini. Photo 151029968 © Libux77 - Dreamstime.com L'articolo New York, sarà rimossa la statua equestre di Roosevelt davanti al Museo di Storia Naturale: “E’ troppo razzista”. E noi, come siamo? proviene da Radio Voce della Speranza.
Questa settimana prendiamo spunto dalla notizia riguardante l’intenzione della direttrice del Museo di Storia naturale di New York di rimuovere la statua equestre del 26esimo presidente degli Stati Uniti d’America, Theodor Roosevelt, dallo spiazzale antistante l’accesso. Ai piedi di Roosevelt, uno per ciascun fianco del cavallo, sono rappresentati un nativo americano e un africano. Una posa “troppo razzista" secondo i critici e non più consona ai tempi. La scelta sottintende anche un’accusa, in qualche modo rivolta all’uomo di stato e al suo tempo… Ma siamo sicuri di non avere, oggi, nulla da rimproverarci? E i nostri comportamenti personali, di ogni giorno, sono sempre improntati alla correttezza e all’altruismo? Non potrebbe esserci utile ricordare il passato, piuttosto che rimuoverlo, per modificare invece il nostro presente? Paolo apostolo scrive in Galati 6,4: “Ciascuno, piuttosto, rifletta sul suo modo di vivere e così, se potrà essere contento di sé, lo sarà senza confrontarsi con gli altri”. Intervista di Mario Calvagno al pastore avventista Daniele Benini. Photo 151029968 © Libux77 - Dreamstime.com L'articolo New York, sarà rimossa la statua equestre di Roosevelt davanti al Museo di Storia Naturale: “E’ troppo razzista”. E noi, come siamo? proviene da Radio Voce della Speranza.
Pubblichiamo il primo degli interventi che il Prof. Brandalise ha tenuto nel corso de "La Fiera delle Parole", tenutasi a Padova dal 14 settembre al 13 ottobre 2019. Buon ascolto!
Si parla con Kaia Impellittiere della Lac Lega Abolizione Caccia e Claudio Morandini della Lac di Brescia e dei Cabs antibracconaggio, del bilancio delle vittime della stagione venatoria appena conclusa con 95 umani morti e milioni di Selvatici uccisi dai fucili, di bracconaggio, di cacciatori nelle scuole, di impunità, ma anche del Nibbio Reale ucciso dal veleno, del Cerm, del Grampo spiaggiato a Milazzo, di Carmelo Isgrò, di Charles Darwin, del Darwin Day a Milano al Museo di Storia Naturale
Si parla con Kaia Impellittiere della Lac Lega Abolizione Caccia e Claudio Morandini della Lac di Brescia e dei Cabs antibracconaggio, del bilancio delle vittime della stagione venatoria appena conclusa con 95 umani morti e milioni di Selvatici uccisi dai fucili, di bracconaggio, di cacciatori nelle scuole, di impunità, ma anche del Nibbio Reale ucciso dal veleno, del Cerm, del Grampo spiaggiato a Milazzo, di Carmelo Isgrò, di Charles Darwin, del Darwin Day a Milano al Museo di Storia Naturale
Si parla con Kaia Impellittiere della Lac Lega Abolizione Caccia e Claudio Morandini della Lac di Brescia e dei Cabs antibracconaggio, del bilancio delle vittime della stagione venatoria appena conclusa con 95 umani morti e milioni di Selvatici uccisi dai fucili, di bracconaggio, di cacciatori nelle scuole, di impunità, ma anche del Nibbio Reale ucciso dal veleno, del Cerm, del Grampo spiaggiato a Milazzo, di Carmelo Isgrò, di Charles Darwin, del Darwin Day a Milano al Museo di Storia Naturale
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5991CRISTOFORO COLOMBO AVEVA RAGIONE di Mauro FaverzaniGli studi più recenti smentiscono in modo chiaro e netto quanti ritengano pure invenzioni i racconti macabri, redatti dai primi coloni giunti in America Latina e confermano le pratiche antropofaghe delle popolazioni indigene.Quando Cristoforo Colombo giunse nelle isole oggi chiamate Bahamas, nel corso del suo primo viaggio in America, ebbe la fortuna di incontrare i pacifici Tainos, un popolo ch'egli definì infatti «gentile e semplice». Ma quando si spostò nella vicina isola di Guadalupa, l'accoglienza che ricevette fu decisamente più ostile. Nei suoi racconti e nelle cronache spagnole dell'epoca si descrivono uomini feroci, abili con archi e frecce, abituati a divorare carne dei loro simili. Ne conservavano poi le ossa dentro cesti, mentre teste e gambe ancora sanguinanti venivano appese alle travi dei loro alloggi. Colombo, ancora convinto di trovarsi in Oriente, li chiamò «cannibali», ritenendoli i sudditi asiatici del Gran Khan.Qualche decennio dopo, però, gli spagnoli corressero la definizione in quella di «caribi», indicando con tale nome gli indios del Continente, della costa del Venezuela, della Colombia e della Guyana. Ad essi fu attribuita la pratica dell'antropofagia, ritenendola dovuta a motivi rituali: erano convinti di potersi "appropriare" così della forza del nemico.Finora però gli archeologi ritenevano che i «caribi» non fossero mai giunti sino alle Bahamas, trovando le tracce più vicine a quasi 1.600 chilometri a sud: per questo, pensavano che le macabre storie dei coloni spagnoli fossero frutto di pura fantasia. Non è così.COLOMBO AVEVA RAGIONEUn nuovo studio morfologico, pubblicato su Scientific Reports e condotto su oltre 100 crani datati 800 a. C.-1542 d.C., appartenuti agli abitanti dei Caraibi, confermano come Colombo abbia detto la verità. L'analisi ha consentito di accertare come i «caribi» avessero invaso la Giamaica, l'Española e le Bahamas: ciò costringe a riscrivere ex novo oltre mezzo secolo di ipotesi, rivelatesi infondate, ridando credito viceversa alle narrazioni dei colonizzatori.Il prof. William Keegan del Museo di Storia Naturale della Florida, co-autore dell'articolo dal titolo «Dobbiamo reinterpretare tutto quanto credevamo di sapere», ha dichiarato: «Ho passato anni con l'intento di dimostrare che Colombo avesse torto, invece aveva ragione: c'erano caribi anche a nord dei Caraibi, proprio quando lui vi giunse».Ann Ross, docente di Scienze Biologiche presso l'Università Statale della Carolina del Nord e principale autrice dello studio in oggetto, ha utilizzato «parametri di riferimento» facciali in 3D, come la dimensione delle orbite degli occhi o la lunghezza del naso, sorta di indicatore generico per analizzare i crani utilizzati come campione: «Sappiamo che i caribi praticavano una sorta di appiattimento del cranio, per poter ottenere caratteristiche particolari. Ciò è abbastanza facile da individuare - ha spiegato - Ma, per tracciare veramente una popolazione, bisogna guardare alle caratteristiche ereditabili, cioè ai fattori che vengono trasmessi geneticamente».INFANTICIDIO E CANNIBALISMO RITUALE IN AMAZZONIACome rivelato dal quotidiano spagnolo Abc, l'indagine ha consentito di individuare non solo la presenza di tre diversi gruppi di persone nei Caraibi, bensì anche le loro rotte migratorie. La prima ondata migratoria è stata quella che dallo Yucatan è giunta sino a Cuba ed alle Indie Occidentali, il che conferma quanto già in passato intuito, notando le analogie tra gli strumenti in pietra. La seconda ondata migratoria, quella del gruppo Arawak, che comprendeva anche i già citati Tainos, si è verificata tra l'800 ed il 200 a.C. dalle coste della Colombia e del Venezuela a quelle di Puerto Rico, come confermano le analogie tra le ceramiche ritrovate. C'è stata, però, anche una terza ondata migratoria, finora sconosciuta: i «caribi», infatti, dall'Amazzonia nordoccidentale, verso l'800 a.C., si diressero ancora più a Nord, verso l'Española, la Giamaica e le Bahamas. Furono loro i primi abitanti di queste zone, dunque, e non i cubani. Si erano già stabiliti qui molto tempo prima dell'arrivo di Cristoforo Colombo.Secondo la professoressa Ross, tutto questo «cambierà la prospettiva con cui guardare alle popolazioni caraibiche». Le diverse fasi di espansione in queste zone spiegano ora per quale motivo un particolare tipo di ceramica, nota come «meillacoide», apparve a Española nell'800, a Giamaica cento anni dopo ed alle Bahamas nel primo millennio.Questioni del passato? Non proprio. Ancora oggi vi sono popolazioni, come gli Yanomami, che praticano l'infanticidio e il cannibalismo rituale: nel corso di una cerimonia funebre bruciano il cadavere di un parente morto e mangiano le ceneri delle sue ossa, poiché credono che in esse risieda l'energia vitale del defunto, che in questo modo viene reintegrato nel gruppo familiare. Tutto ciò rende improponibile l'invito, suggerito, ad esempio, al n. 50 dell'Instrumentum Laboris utilizzato in occasione del recente Sinodo per l'Amazzonia, affinché si ascoltino l'«esperienza ancestrale, le cosmologie, le spiritualità e le teologie dei popoli indigeni». Di tutto questo facciamo volentieri a meno.Nota di BastaBugie: per approfondire questi argomenti si possono leggere i seguenti articoli e guardare il video (durata: 31 minuti) con l'intervento del prof. Roberto de Mattei ad un convegno sull'Amazzonia.L'AMAZZONIA NON E' SENZA PECCATOVale la pena ricordare ciò che i missionari del XVI e XVII secolo trovarono all'arrivo in queste terredi Rino Cammillerihttp://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5880LA SOLUZIONE CHE IL SINODO SULL'AMAZZONIA NON DARA' MAITorniamo a celebrare le 4 tempora per i ''problemi ecologici'' e le vocazioni (e comunque: l'Amazzonia non è indigena, non è vergine, non è un paradiso e soprattutto... non è il polmone del mondo)di Luisella Scrosatihttp://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5856VIDEO: SINODO SULL'AMAZZONIALa posta in gioco - Intervento del prof. Roberto de Mattei (5 ottobre 2019)https://www.youtube.com/watch?v=cchLZo8ts48
Gli studi più recenti smentiscono in modo chiaro e netto quanti ritengano pure invenzioni i racconti macabri, redatti dai primi coloni giunti in America Latina e confermano le pratiche antropofaghe delle popolazioni indigene.Quando Cristoforo Colombo giunse nelle isole oggi chiamate Bahamas, nel corso del suo primo viaggio in America, ebbe la fortuna di incontrare i pacifici Tainos, un popolo ch’egli definì infatti «gentile e semplice». Ma quando si spostò nella vicina isola di Guadalupa, l’accoglienza che ricevette fu decisamente più ostile. Nei suoi racconti e nelle cronache spagnole dell’epoca si descrivono uomini feroci, abili con archi e frecce, abituati a divorare carne dei loro simili. Ne conservavano poi le ossa dentro cesti, mentre teste e gambe ancora sanguinanti venivano appese alle travi dei loro alloggi. Colombo, ancora convinto di trovarsi in Oriente, li chiamò «cannibali», ritenendoli i sudditi asiatici del Gran Khan.Qualche decennio dopo, però, gli spagnoli corressero la definizione in quella di «caribi», indicando con tale nome gli indios del Continente, della costa del Venezuela, della Colombia e della Guyana. Ad essi fu attribuita la pratica dell’antropofagia, ritenendola dovuta a motivi rituali: erano convinti di potersi “appropriare” così della forza del nemico.Finora però gli archeologi ritenevano che i «caribi» non fossero mai giunti sino alle Bahamas, trovando le tracce più vicine a quasi 1.600 chilometri a sud: per questo, pensavano che le macabre storie dei coloni spagnoli fossero frutto di pura fantasia. Non è così.Un nuovo studio morfologico, pubblicato su Scientific Reports e condotto su oltre 100 crani datati 800 a. C.-1542 d.C., appartenuti agli abitanti dei Caraibi, confermano come Colombo abbia detto la verità. L’analisi ha consentito di accertare come i «caribi» avessero invaso la Giamaica, l’Española e le Bahamas: ciò costringe a riscrivere ex novo oltre mezzo secolo di ipotesi, rivelatesi infondate, ridando credito viceversa alle narrazioni dei colonizzatori.Il prof. William Keegan del Museo di Storia Naturale della Florida, co-autore dell’articolo dal titolo «Dobbiamo reinterpretare tutto quanto credevamo di sapere», ha dichiarato: «Ho passato anni con l’intento di dimostrare che Colombo avesse torto, invece aveva ragione: c’erano caribi anche a nord dei Caraibi, proprio quando lui vi giunse».Ann Ross, docente di Scienze Biologiche presso l’Università Statale della Carolina del Nord e principale autrice dello studio in oggetto, ha utilizzato «parametri di riferimento» facciali in 3D, come la dimensione delle orbite degli occhi o la lunghezza del naso, sorta di indicatore generico per analizzare i crani utilizzati come campione: «Sappiamo che i caribi praticavano una sorta di appiattimento del cranio, per poter ottenere caratteristiche particolari. Ciò è abbastanza facile da individuare – ha spiegato - Ma, per tracciare veramente una popolazione, bisogna guardare alle caratteristiche ereditabili, cioè ai fattori che vengono trasmessi geneticamente».Come rivelato dal quotidiano spagnolo Abc, l’indagine ha consentito di individuare non solo la presenza di tre diversi gruppi di persone nei Caraibi, bensì anche le loro rotte migratorie. La prima ondata migratoria è stata quella che dallo Yucatan è giunta sino a Cuba ed alle Indie Occidentali, il che conferma quanto già in passato intuito, notando le analogie tra gli strumenti in pietra. La seconda ondata migratoria, quella del gruppo Arawak, che comprendeva anche i già citati Tainos, si è verificata tra l’800 ed il 200 a.C. dalle coste della Colombia e del Venezuela a quelle di Puerto Rico, come confermano le analogie tra le ceramiche ritrovate. C’è stata, però, anche una terza ondata migratoria, finora sconosciuta: i «caribi», infatti, dall’Amazzonia nordoccidentale, verso l’800 a.C., si diressero ancora più a Nord, verso l’Española, la Giamaica e le Bahamas. Furono loro i primi abitanti di queste zone, dunque, e non i cubani. Si erano già stabiliti qui molto tempo prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo.Secondo la professoressa Ross, tutto questo «cambierà la prospettiva con cui guardare alle popolazioni caraibiche». Le diverse fasi di espansione in queste zone spiegano ora per quale motivo un particolare tipo di ceramica, nota come «meillacoide», apparve a Española nell’800, a Giamaica cento anni dopo ed alle Bahamas nel primo millennio.Questioni del passato? Non proprio. Ancora oggi vi sono popolazioni, come gli Yanomami, che praticano l’infanticidio e il cannibalismo rituale: nel corso di una cerimonia funebre bruciano il cadavere di un parente morto e mangiano le ceneri delle sue ossa, poiché credono che in esse risieda l’energia vitale del defunto, che in questo modo viene reintegrato nel gruppo familiare. Tutto ciò rende improponibile l’invito, suggerito, ad esempio, al n. 50 dell’Instrumentum Laboris utilizzato in occasione del recente Sinodo per l’Amazzonia, affinché si ascoltino l’«esperienza ancestrale, le cosmologie, le spiritualità e le teologie dei popoli indigeni». Di tutto questo facciamo volentieri a meno.