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Il conducente della possente vettura americana notte avrebbe tentato la fuga a piedi, ma le ferite riportate nello schianto lo hanno fatto stramazzare a terra. Ieri alle 5 il soldato non aveva rispettato l'altolà di una Volante della Questura, procedendo pericolosamente ad alta velocità tra viale San Lazzaro e via Genova, fino allo schianto.
Dopo le sedi di Vicenza delle emittenti Tva e TeleChiara e della redazione del Giornale, i contestatori armati di bombolette spray e vernice sono tornati alla carica andando ad imbrattare, stavolta, la sede vaccinale di via Albinoni a San Lazzaro. Il blitz è avvenuto la notte scorsa. Unanime la condanna da Regione Veneto, Provincia e Comune.
Alle 3.30 di ieri la baraonda in viale San Lazzaro, dopo un faccia a faccia tra tre clienti di un locale. Due dileguatisi, uno rimasto nei paraggi col naso rotto ma ancora assai combattivo alla vista dei poliziotti. Dopo la richiesta dei documenti, il 32enne nigeriano ha reagito come una furia, costringendo gli agenti all'uso della pistola a impulsi elettrici
MILANO (ITALPRESS) - "Il 2023 è stato ovviamente un anno di straordinaria importanza, forse irripetibile, almeno nel breve periodo. Abbiamo ospitato i due campionati del mondo olimpico e paralimpico, uno a Milano, l'altro a Terni, con grande attenzione da parte del pubblico, i risultati tecnici sono stati di grandissimo rilievo, tutto il lavoro ha sicuramente contribuito a rafforzare l'immagine e la percezione della scherma sia nei valori etici che tecnici". Lo ha dichiarato alla Bit di Milano il presidente della Federazione Italiana Scherma Paolo Azzi a margine della presentazione dei campionati italiani di scherma paralimpica e non vedenti a San Lazzaro di Savena-Bologna e dei Campionati Italiani Assoluti 2024 di Cagliari. "È stato sicuramente un anno importante che ci proietta al 2024, anno olimpico. Oggi siamo qui a richiamare l'attenzione sui due eventi clou del panorama nazionale, che richiedono il massimo impegno organizzativo per la scherma italiana. E' davvero bello che ci sia questa risposta da parte degli organizzatori", ha aggiunto il numero uno della Fis.pia/mc/gtr
MILANO (ITALPRESS) - "Oggi presentiamo i due campionati assoluti, quello olimpico e paralimpico, è un piacere organizzare un evento a San Lazzaro di Savena, ci sono due campioni del mondo che vengono da questa città, meritava dunque di avere una vetrina della più importante gara paralimpica italiana. Si svolgerà in tarda primavera, credo che faccia parte dei compiti della federazione valorizzare le competenze e le specificità sul territorio". Lo ha dichiarato il Consigliere Federale della Fis Alberto Ancarani, a margine della presentazione dei campionati italiani di scherma paralimpica e non vedenti a San Lazzaro di Savena-Bologna e dei Campionati Italiani Assoluti 2024 di Cagliari nello scenario della Bit di Milano. "Due eventi importanti per i due territori e per la scherma, siamo vicini a un grande appuntamento come quello olimpico di Parigi, saranno le ultime due gare di rilievo prima della grande kermesse. Sarà ancor più importante per capire lo stato di forma e di grazia dei nostri atleti".pia/mc/gtr
MILANO (ITALPRESS) - Doppio appuntamento per gli azzurri nell'anno dei Giochi di Parigi: paralimpici in pedana a San Lazzaro di Savena, assoluti a Cagliari.pia/mc/gtr(immagini: ufficio stampa Fis)
A Pavia i giorni degli "stati generali della Francigena" e una mostra alla Chiesa di San Lazzaro
Dai nostri archivi, un'intervista con la scrittrice e food blogger Emiko Davies, in cui ci presenta una ricetta contenuta nel suo libro Cinnamon and Salt — dedicato alla cucina veneziana e in particolare ai cosiddetti cicchetti.
Templari, ospitalieri e teutonici sono gli ordini cavallereschi più celebri della storia. Le avventure dei cavalieri del Tempio di Salomone, in primis, affollano gli scaffali delle librerie e i cataloghi di film e serie tv, dominando l'immaginario collettivo delle crociate. Tuttavia esiste un quarto ordine militare che ha scritto pagine d'avventure nelle Terre d'Oltremare; un gruppo di fratelli accomunati dalla fede e dal dolore: i cavalieri di San Lazzaro.Lorenzo Manara è scrittore di libri storici e fantasy. Leggi subito il mio ultimo romanzo: La Stirpe delle Ossa!
The Shooters is a project born in 2016 from two young Italian talents, Nathan Mazzoni & Giuseppe Di Bella. After only a year of activity, they have residency in the top club "Matis Club" in Bologna (their hometown), and appearances in the best clubs in the province and beyond. In fact, it doesn't take long for the best clubs in northern Italy to become interested in the duo, guaranteeing them spaces on the most sought-after consoles in the peninsula. Among these, the following stand out: Indie di Cervia, Pineta of Milano Marittima, Yab in Florence, Bobadilla in Bergamo, Palasavena in San Lazzaro, Wild Festival, Gate in Milan reaching up to Aquafan and the historic Cocorico in Riccione. Their productions and mashup are supported by the best Italian and international artist such as Axwell, Dimitri Vegas & Like Mike, Nicky Romero, Don Diablo, Tiesto and more. In 2019, their work "SOS WOW" is played in all the major festivals in the world such as: Tomorrowland, Untold, Sunburn Festival, 7th Sunday Festival, Dance Valley. In 2021 they release "Breaking me (Vip Edit), " Without you "on Darklight Records and "Hang-over" on Spinnin Records in collaboration with Bellecour which are supported by the best international artists. Their live sets are characterized by Groove, House and Tech House contaminations but not only, always remaining fresh with erfergetic and innovative mashups! Tracklist 1. 1- HÄWK & THE SHOOTERS – WE MAKE IT POP 2. PASKMAN, RAFA VILLALBA – CHIQUETERE 3. BOB SINCLAR – WORLD HOLD ON (FISHER REWORK) 4. WADE – PAN JABI 5. HUGEL, WESTEND, CUMBIAFRICA – AGUILA 6. JAMES HYPE, TITA LAU – DISCONNECTED 7. THE MARTINEZ BROTHERS, GORDO, REMA – RIZZLA 8. CHRIS LORENZO, COBRAH – MAMI 9. GIANLUCA VACCHI – CUCARACHA 10. JUANITO – ATRACADO 11. WE DON'T NEED – PIERO PIRUPA 12. OWNBOSS, SEVEK – MOVE YOUR BODY 13. SAN POCHO, VALE – VOY 14. MATT SASSARI – PUT A RECORD ON 15. PAWSA – ALL EYEZ
The Shooters is a project born in 2016 from two young Italian talents, Nathan Mazzoni & Giuseppe Di Bella. After only a year of activity, they have residency in the top club "Matis Club" in Bologna (their hometown), and appearances in the best clubs in the province and beyond. In fact, it doesn't take long for the best clubs in northern Italy to become interested in the duo, guaranteeing them spaces on the most sought-after consoles in the peninsula. Among these, the following stand out: Indie di Cervia, Pineta of Milano Marittima, Yab in Florence, Bobadilla in Bergamo, Palasavena in San Lazzaro, Wild Festival, Gate in Milan reaching up to Aquafan and the historic Cocorico in Riccione. Their productions and mashup are supported by the best Italian and international artist such as Axwell, Dimitri Vegas & Like Mike, Nicky Romero, Don Diablo, Tiesto and more. In 2019, their work "SOS WOW" is played in all the major festivals in the world such as: Tomorrowland, Untold, Sunburn Festival, 7th Sunday Festival, Dance Valley. In 2021 they release "Breaking me (Vip Edit), " Without you "on Darklight Records and "Hang-over" on Spinnin Records in collaboration with Bellecour which are supported by the best international artists. Their live sets are characterized by Groove, House and Tech House contaminations but not only, always remaining fresh with erfergetic and innovative mashups! Tracklist 1. 1- HÄWK & THE SHOOTERS – WE MAKE IT POP 2. PASKMAN, RAFA VILLALBA – CHIQUETERE 3. BOB SINCLAR – WORLD HOLD ON (FISHER REWORK) 4. WADE – PAN JABI 5. HUGEL, WESTEND, CUMBIAFRICA – AGUILA 6. JAMES HYPE, TITA LAU – DISCONNECTED 7. THE MARTINEZ BROTHERS, GORDO, REMA – RIZZLA 8. CHRIS LORENZO, COBRAH – MAMI 9. GIANLUCA VACCHI – CUCARACHA 10. JUANITO – ATRACADO 11. WE DON'T NEED – PIERO PIRUPA 12. OWNBOSS, SEVEK – MOVE YOUR BODY 13. SAN POCHO, VALE – VOY 14. MATT SASSARI – PUT A RECORD ON 15. PAWSA – ALL EYEZ
Stavolta tocca al bar Oasi di viale San Lazzaro chiudere i battenti, per 12 giorni, in seguito a ripetute necessità di intervento da parte delle forze dell'ordine. L'ultima in ordine di tempo l'altra notte, quando un cliente pregiudicato è stato aggredito a pugni da una coppia di sconosciuti. Già in gennaio il locale era stato chiuso al pubblico per due settimane.
La scrittrice e food blogger Emiko Davies ci presenta una ricetta contenuta nel suo libro Cinnamon and Salt - dedicato alla cucina veneziana e in particolare ai cosiddetti cicchetti.
Le fiamme sono divampate alle 10.30 di oggi, 24 marzo. I pompieri giunti dalla vicina stazione hanno impiegato quasi due ore per lo spegnimento, le cause sono ancora al vaglio dei tecnici. Annerita la facciata esterna, mentre sono andati distrutti infissi e condizionatore. Nessuna persona è rimasta ferita
Il 42enne residente a Vicenza è stato denunciato per ricettazione e riciclaggio di auto di lusso. Indagini partite da una segnalazione della polizia serba. Le due auto ritrovate in due garage privati in zona San Lazzaro, ma all'appello manca una terza auto. Ora è caccia ai complici.
Feinschmeckertouren – Der Reise- und Genusspodcast mit Betina Fischer und Burkhard Siebert
Amaro Montenegro ist der vielseitige Kräuterbitter aus Bologna! Wir gehen mit Rudi Carraro, dem Markenbotschafter des Hauses und international bekannten Bartender, sowie Matteo Bonoli, dem Master Herbalist und Träger des geheimen Rezeptes direkt in die Produktionsstätte in San Lazzaro. Dort wirst du von den beiden Experten direkt die Details der Herstellung hören - sei gespannt, ob wir am Ende das Geheimnis des Rezepts lüften können
I doni di Venezia di questo episodio sono storie di memorie del passato, di manoscritti che custodiscono tutto un mondo in procinto di sparire e che grazie a un monaco, Bessarione, vengono salvati; e la storia di una spada, riscoperta poco tempo fa all'interno del monastero Armeno Mechitarista dell'Isola di San Lazzaro, nella laguna di Venezia.Storie antiche, i cui echi arrivano fino al presente e ci permettono di comprendere meglio le radici della realtà in cui viviamo.A raccontarcele sono Alessandra Bucossi, professoressa di Civiltà bizantina, ed Elena Rova, professoressa di Archeologia e Storia dell'arte del vicino oriente antico.Gianluca Briguglia, anche lui professore a Ca' Foscari, ci accompagna in questo affascinante viaggio.
Un 41enne è stato denunciato per lesioni e omissione di soccorso: prima ha inseguito in auto per dieci chilometri, dalla Riviera Berica a un parcheggio in viale San Lazzaro, una 27enne, poi quando questa l'ha rifiutato, ha urtato con forza la sua auto, ferendola.
In Diretta da SAN LAZZARO
Questa puntata speciale ha come protagonista la Chiesa di San Lazzaro dei mendicanti. Rinomata in tutto il mondo per “Le figlie di coro”, povere giovani sventurate che venivano accolte in strutture caritatevoli e dove le veniva impartita una formazione musicale. Queste orchestre al femminile si esibivano nelle chiese annesse ai quattro ospedali Veneziani, spesso riscuotendo grandissimo successo.Scopri con noi la storia di questa magnifico luogo, gioiello incastonato nella nostra bellissima Venezia.Buon ascolto.
In apertura di terza parte, la lente d'ingrandimento sull'attualità e la politica del nostro Paolo Mieli. Le amministrative per tante grandi città sono ancora lontane sul calendario, fissate per ottobre arriveranno dopo una torrida estate della politica italiana. In entrambi gli schieramenti, sottotraccia, crescono anche le competizioni interne per primeggiare nelle coalizioni. Nel centrodestra, a Roma, la sintesi dopo una lunga trattativa è giunta sul nome di Enrico Michetti, oggi nostro ospite. Nel centrosinistra, invece, è questo un weekend decisivo sia nella capitale che a Bologna perchè andranno in scena le primarie, dopo quelle, poco partecipate, della scorsa settimana a Torino. E' nel capoluogo emiliano la sfida più accesa dopo la "renziana" Conti, sfida il candidato del PD Lepore. Ne parliamo prorio con Isabella Conti, avvocato, sindaco di San Lazzaro di Savena.
Hey ragazzi! Siamo tornati con un altro episodio di Adolescemi - Idee per sopravvivere, oggi cerchiamo di sopravvivere se non sopporti cani, gatti e qualsiasi altro tipo di animale. Amanti e non amanti degli animali fatevi avanti! Oggi parliamo dei nostri amici/non amici a due, quattro, tre zampe! Quando esce l'argomento animali il mondo è letteralmente spaccato in due: se per qualcuno infatti accarezzare un povero gattino ai margini della strada è questione di vita o di morte, altri non lo farebbero mai. Voi da che parte state? Quale compromesso si potrebbe trovare per non rischiare di litigare con tutti i nostri amici? E soprattutto qual è il vostro animale domestico dei sogni? Parleremo di queste cose insieme a Benedetta, veterinaria della clinica di San Lazzaro. Se volete saperne di più stay tuned!
La città del disordine..Il musicista Nicola Manzan è noto soprattutto per il progetto Bologna Violenta; adesso, nel suo ultimo album La città del disordine racconta in musica le storie di otto persone che furono ricoverate nell'ex-manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia.....Isabella, ossessionata dalla scrittura e convinta di essersi sposata di nascosto con un medico; Arcangelo, venditore di cappelli con intense crisi mistiche; Adele, tredicenne, certa di aver visto la madonna in un ginepro; Arturo, caduto in depressione in seguito a un brutto scherzo dei suoi "amici"… Sono alcune delle tragiche vite scelte da Manzan per il disco, nato dalla collaborazione con il Museo della Storia della Psichiatria di Reggio Emilia....."Inizialmente la necessità era quella di fare un'audioguida per il museo", ci racconta Manzan. "L'idea di Giorgia Cantoni, Responsabile della Comunicazione, è stata quella di ampliare il progetto e fare un disco partendo dalle cartelle cliniche che mi sarebbero state fornite e poi da questo ricavare un' audioguida". Di solito la sua musica molto è molto più estrema e sperimentale; le sonorità con le quali ha composto La città del disordine sono invece più vicine a quelle dei suoi studi classici. In accordo con la direzione del Museo della Psichiatria ha scelto infatti di esprimere soprattutto il lato umano di questi internati, rispetto alla violenza della reclusione forzata.....Per riuscirci, ha dovuto approfondire lo studio di ciascun caso: "Ho cercato di capire la storia che c'era dietro a ogni personaggio e di raccontarla in musica, anche attraverso dettagli che magari conosco solo io. Nella storia di Adele, per esempio, ho usato un pianoforte giocattolo per dare il senso dell'infanzia, oppure ho cercato di sottolineare lei che corre per i prati con l'amica mentre il padre le sgrida. Quindi, da un lato c'è stato il tentativo di caratterizzare ogni persona creando un tema apposito, dall'altro la mia intenzione era quella di creare ambienti sonori che potessero rendere giustizia alle loro storie".....Manzan ci racconta che non aveva mai avuto esperienza diretta con i temi della salute mentale; dover studiare le cartelle cliniche gli ha fornito un'idea molto più reale dei malati e della vita nei manicomi, trasformando quella sicuramente più superficiale che aveva in precedenza....."Certe storie vanno raccontate perché altrimenti vengono dimenticate o insabbiate, come per la vicenda della Uno Bianca; mi piace pensare che con la mia musica possa raccontare a chi viene ai miei concerti o compra i miei dischi storie che altrimenti non avrebbe conosciuto. Avere l'opportunità di fare un disco che racconta com'erano gli ospedali psichiatrici è stato importante: sono testimonianze che fanno riflettere e che possono cambiare anche la visione che si ha della propria vita".
La città del disordine..Il musicista Nicola Manzan è noto soprattutto per il progetto Bologna Violenta; adesso, nel suo ultimo album La città del disordine racconta in musica le storie di otto persone che furono ricoverate nell'ex-manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia.....Isabella, ossessionata dalla scrittura e convinta di essersi sposata di nascosto con un medico; Arcangelo, venditore di cappelli con intense crisi mistiche; Adele, tredicenne, certa di aver visto la madonna in un ginepro; Arturo, caduto in depressione in seguito a un brutto scherzo dei suoi "amici"… Sono alcune delle tragiche vite scelte da Manzan per il disco, nato dalla collaborazione con il Museo della Storia della Psichiatria di Reggio Emilia....."Inizialmente la necessità era quella di fare un'audioguida per il museo", ci racconta Manzan. "L'idea di Giorgia Cantoni, Responsabile della Comunicazione, è stata quella di ampliare il progetto e fare un disco partendo dalle cartelle cliniche che mi sarebbero state fornite e poi da questo ricavare un' audioguida". Di solito la sua musica molto è molto più estrema e sperimentale; le sonorità con le quali ha composto La città del disordine sono invece più vicine a quelle dei suoi studi classici. In accordo con la direzione del Museo della Psichiatria ha scelto infatti di esprimere soprattutto il lato umano di questi internati, rispetto alla violenza della reclusione forzata.....Per riuscirci, ha dovuto approfondire lo studio di ciascun caso: "Ho cercato di capire la storia che c'era dietro a ogni personaggio e di raccontarla in musica, anche attraverso dettagli che magari conosco solo io. Nella storia di Adele, per esempio, ho usato un pianoforte giocattolo per dare il senso dell'infanzia, oppure ho cercato di sottolineare lei che corre per i prati con l'amica mentre il padre le sgrida. Quindi, da un lato c'è stato il tentativo di caratterizzare ogni persona creando un tema apposito, dall'altro la mia intenzione era quella di creare ambienti sonori che potessero rendere giustizia alle loro storie".....Manzan ci racconta che non aveva mai avuto esperienza diretta con i temi della salute mentale; dover studiare le cartelle cliniche gli ha fornito un'idea molto più reale dei malati e della vita nei manicomi, trasformando quella sicuramente più superficiale che aveva in precedenza....."Certe storie vanno raccontate perché altrimenti vengono dimenticate o insabbiate, come per la vicenda della Uno Bianca; mi piace pensare che con la mia musica possa raccontare a chi viene ai miei concerti o compra i miei dischi storie che altrimenti non avrebbe conosciuto. Avere l'opportunità di fare un disco che racconta com'erano gli ospedali psichiatrici è stato importante: sono testimonianze che fanno riflettere e che possono cambiare anche la visione che si ha della propria vita".
Vite recluse scritte in pochi fogli. Le cartelle cliniche del manicomio S. Lazzaro di Reggio Emilia. Quando Dorina arriva all'ex manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia ha 14 anni, il suo rendimento a scuola è scarso, oggi si direbbe che “è una bambina difficile”. Apparentemente viene “corretta” durante il suo primo ricovero, poi però dopo due anni ritorna e solo a quel punto si scopre che il padre la costringeva a prostituirsi. Storie come questa e come quelle di tutte le persone che hanno vissuto in un manicomio, le incontriamo ogni giorno: sono storie di depressione, di persone con disabilità fisiche che non si riusciva a gestire in casa, di bambini orfani o anziani colpiti dal Parkison, di coppie omosessuali che manifestavano il loro amore provocando “pubblico scandalo”...Se i manicomi non fossero stati chiusi nel 1978, queste persone oggi sarebbero ancora recluse. Se oggi le possiamo conoscere, è anche grazie al lavoro di documentazione promosso da realtà come la biblioteca scientifica Carlo Livi e dell'archivio dell'ex ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio-Emilia, uno dei più grandi in Italia. “Dobbiamo immaginarci – dice Chiara Bombardieri, responsabile della biblioteca dell'archivio dal 2009, intervistata dalla redazione – che nella società di cento anni fa era un attimo finire in un ospedale psichiatrico. Guardandole con gli occhi di oggi certe storie ci fanno sorridere, ma chissà poi cosa diranno di noi tra 200 anni”.
Vite recluse scritte in pochi fogli. Le cartelle cliniche del manicomio S. Lazzaro di Reggio Emilia. Quando Dorina arriva all’ex manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia ha 14 anni, il suo rendimento a scuola è scarso, oggi si direbbe che “è una bambina difficile”. Apparentemente viene “corretta” durante il suo primo ricovero, poi però dopo due anni ritorna e solo a quel punto si scopre che il padre la costringeva a prostituirsi. Storie come questa e come quelle di tutte le persone che hanno vissuto in un manicomio, le incontriamo ogni giorno: sono storie di depressione, di persone con disabilità fisiche che non si riusciva a gestire in casa, di bambini orfani o anziani colpiti dal Parkison, di coppie omosessuali che manifestavano il loro amore provocando “pubblico scandalo”...Se i manicomi non fossero stati chiusi nel 1978, queste persone oggi sarebbero ancora recluse. Se oggi le possiamo conoscere, è anche grazie al lavoro di documentazione promosso da realtà come la biblioteca scientifica Carlo Livi e dell’archivio dell’ex ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio-Emilia, uno dei più grandi in Italia. “Dobbiamo immaginarci – dice Chiara Bombardieri, responsabile della biblioteca dell’archivio dal 2009, intervistata dalla redazione – che nella società di cento anni fa era un attimo finire in un ospedale psichiatrico. Guardandole con gli occhi di oggi certe storie ci fanno sorridere, ma chissà poi cosa diranno di noi tra 200 anni”.
Nella puntata de “I Padrieterni” di questa settimana, Matteo Bussola e Federico Taddia raccontano storie di padri d’oltreoceano, di padri in cucina e di padri estremi.Si comincia davanti ai fornelli del divulgatore scientifico Marco Bianchi che, con il suo ultimo libro “Cucinare Insieme è un gioco buonissimo” (HarperCollins), ci accoglie nella sua cucina che è luogo di condivisione e laboratorio per crescere sani e forti.La vicenda di Malika Chalhy, la ventiduenne di Castelfiorentino cacciata di casa perché lesbica, ha destato molto clamore nell’opinione pubblica. Maurizio Montanari, psicoanalista, fondatore e responsabile clinico del Centro di Psicoterapia e Psicoanalisi applicata LiberaParola di Modena, ci spiega come purtroppo questa sia solo la punta dell’iceberg: ancora oggi sono poche le famiglie che accolgono l’omosessualità dei figli senza barcollare.Moby la balena, Elvira la talpa, Carlotta la marmotta, Filippo l’elefante e Ursula la donnola sono alcuni degli animali smarriti in zona Monteverde a Roma. Sono scappati da un circo? No, sono le creature fantastiche inventate da un padre invisibile, le cui storie sono raccontate sulle locandine che compaiono ogni settimana affisse ai muri del quartiere.Cosa vuol dire fare il padre a New York di una figlia che vive a San Lazzaro di Savena in tempi di pandemia? Ce lo racconta Michele Casadei Massari, executive chef, fondatore di Lucciola e di quattro ristoranti Piccolo Cafe a NYC e padre d’oltreoceano di Maitri.Nel 1911 a Parigi, Marc Chagall dipinse suo padre a distanza e a memoria. Si tratta di un ritratto a grandezza naturale, con cui il pittore cercò in qualche modo di offrire un risarcimento per aver abbandonato la patria e la casa paterna. Con quest’opera comincia la narrazione di storie estreme di genitori e figli, contenute nell’ultimo romanzo di Erri De Luca, intitolato “A grandezza naturale”, edito da Feltrinelli.
Riaperture a maggio, il Governo conferma. Dopo l'ok al pubblico negli stadi di calcio protesta però il mondo della cultura: "Stesse regole anche per gli spettacoli". Ne parliamo con Enzo Mazza, ceo di FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana. Svanisce il record del Cile nella vaccinazione: poco efficace il siero cinese, contagi in risalita. Ci colleghiamo con Emiliano Guanella, corrispondente dall'America Latina per la stampa e la Tv Svizzera. San Lazzaro, il Sindaco Isabella Conti vince anche l'ultima battaglia legale 6 anni dopo lo stop al progetto edilizio: "Era legittimo e nell'interesse pubblico".
"Il manicomio è una grande cassa di risonanza e il delirio diventa eco,..l’anonimità misura, il manicomio è il monte Sinai, maledetto,..su cui tu ricevi le tavole di una legge..agli uomini sconosciuta". Alda Merini. Guidati dallo psichiatra Gaddomaria Grassi vi raccontiamo la storia di uno dei più grandi manicomi d'Italia: il manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia. Creato al di fuori della città nel 1100 come lebbrosario, già a partire dalla prima metà del 1500 accoglieva anche «invalidi, decrepiti, storpi, epilettici, sordomuti, ciechi, paralitici»; dal 1820 si trasforma in «Stabilimento Generale delle Case de' Pazzi degli Stati Estensi», un luogo in cui curare (e rinchiudere) solo i malati curabili e “quelli specialmente la cui pazzia riesca più incomoda e dannosa alla società». Negli anni il manicomio di San Lazzaro cresce sempre di più, fino ad accogliere anche 2000 persone; ma questo luogo nato per "curare il cervello" si trasforma: le persone, una volta entrate, si ritrovavano imbrigliate in una istituzione totale dalla quale era molto difficile uscire, e uscirne migliorati. Il dottor Grassi, presidente del Centro di storia della psichiatria San Lazzaro di Reggio Emilia, studioso appassionato della storia delle istituzioni manicomiali, ci racconta caratteristiche e segreti del San Lazzaro, dall’ organizzazione dei padiglioni, alle cure che si sono succedute negli anni, dalla “trattamento morale” che ricorre anche a villeggiature, visite a teatro, all'edificazione religiosa e all'attività fisica, fino agli psicofarmaci, passando da droghe e terapie di shock. Ma Grassi ha anche una conoscenza diretta di quell’Istituto. Giovane psichiatra negli anni 90, è stato medico di guardia a servizio degli ultimi ricoverati all'interno del manicomio, che, ormai chiuso ai nuovi ingressi dalla legge 180, ospitava ancora pazienti che non avevano trovato altra sistemazione. Di quel periodo Grassi ricorda la quantità dei farmaci che venivano prescritti: “Era impressionante, io ho lavorato nella medicina d'urgenza, nei TSO, so che a volte possono essere date dosi alte di farmaci, ma nel manicomio mi sono ritrovato davanti a persone evidentemente assuefatte da decine di anni di uso massiccio di psicofarmaci. Avevo l'impressione che tutto ciò che sapevo lì fosse messo in discussione". ....Grazie alla cosiddetta “legge Basaglia” del 1978 il manicomio San Lazzaro poi è stato chiuso, come tutti gli altri in Italia, ma la cultura manicomiale non è scomparsa affatto. La si può riconoscere in tante situazioni: tutte le volte che gli psicofarmaci vengono prescritti in quantità eccessive, e “per sempre”; quando la cura rischia di essere funzionale più al controllo che al miglioramento delle condizioni di vita; tutte le volte che la dignità e i diritti di un paziente vengono in qualche modo negati.
"Il manicomio è una grande cassa di risonanza e il delirio diventa eco,..l'anonimità misura, il manicomio è il monte Sinai, maledetto,..su cui tu ricevi le tavole di una legge..agli uomini sconosciuta". Alda Merini. Guidati dallo psichiatra Gaddomaria Grassi vi raccontiamo la storia di uno dei più grandi manicomi d'Italia: il manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia. Creato al di fuori della città nel 1100 come lebbrosario, già a partire dalla prima metà del 1500 accoglieva anche «invalidi, decrepiti, storpi, epilettici, sordomuti, ciechi, paralitici»; dal 1820 si trasforma in «Stabilimento Generale delle Case de' Pazzi degli Stati Estensi», un luogo in cui curare (e rinchiudere) solo i malati curabili e “quelli specialmente la cui pazzia riesca più incomoda e dannosa alla società». Negli anni il manicomio di San Lazzaro cresce sempre di più, fino ad accogliere anche 2000 persone; ma questo luogo nato per "curare il cervello" si trasforma: le persone, una volta entrate, si ritrovavano imbrigliate in una istituzione totale dalla quale era molto difficile uscire, e uscirne migliorati. Il dottor Grassi, presidente del Centro di storia della psichiatria San Lazzaro di Reggio Emilia, studioso appassionato della storia delle istituzioni manicomiali, ci racconta caratteristiche e segreti del San Lazzaro, dall' organizzazione dei padiglioni, alle cure che si sono succedute negli anni, dalla “trattamento morale” che ricorre anche a villeggiature, visite a teatro, all'edificazione religiosa e all'attività fisica, fino agli psicofarmaci, passando da droghe e terapie di shock. Ma Grassi ha anche una conoscenza diretta di quell'Istituto. Giovane psichiatra negli anni 90, è stato medico di guardia a servizio degli ultimi ricoverati all'interno del manicomio, che, ormai chiuso ai nuovi ingressi dalla legge 180, ospitava ancora pazienti che non avevano trovato altra sistemazione. Di quel periodo Grassi ricorda la quantità dei farmaci che venivano prescritti: “Era impressionante, io ho lavorato nella medicina d'urgenza, nei TSO, so che a volte possono essere date dosi alte di farmaci, ma nel manicomio mi sono ritrovato davanti a persone evidentemente assuefatte da decine di anni di uso massiccio di psicofarmaci. Avevo l'impressione che tutto ciò che sapevo lì fosse messo in discussione". ....Grazie alla cosiddetta “legge Basaglia” del 1978 il manicomio San Lazzaro poi è stato chiuso, come tutti gli altri in Italia, ma la cultura manicomiale non è scomparsa affatto. La si può riconoscere in tante situazioni: tutte le volte che gli psicofarmaci vengono prescritti in quantità eccessive, e “per sempre”; quando la cura rischia di essere funzionale più al controllo che al miglioramento delle condizioni di vita; tutte le volte che la dignità e i diritti di un paziente vengono in qualche modo negati.
Nel XXVII episodio il Direttore Tagliati, il Luminoso segretario, il prof Roberto Grandi, il Collega Longhi e l'Aedo dell'IndieVero Max Collini, in compagnia dello storio Livio Karrer, hanno proceduto all'analisi della figura dello statista e socialista gaudente Gianni De Michelis.Non è mancata la voce di uno dei promotori della proposta di Legge Patrimoniale,che nel cuor ancor ci sta, come l'onorevole Nicola Fratoianni, e una riflessione sul referendum del 4 dicembre: fu vero spartiacque, si sono chiesti, partendo dal pensiero della sindaca di San Lazzaro di Savena, la renziana Isabella ContiSi è parlato anche della sindrome scissionista della sinistra italiana, del Pd di Bologna che sta facendo del suo meglio per far rivivere alla città un nuovo '99 e di Pippo Civati.
LEGGENDE - I GRANDI E LE GRANDI CHE HANNO FATTO GRANDE BOLOGNA
Dino Sarti, chansonnier e showman, artista di night-club e cabaret e autore di testi di canzoni, è considerato uno dei principali artisti del capoluogo emiliano ed ha legato il suo nome a numerose edizioni della Fiera di San Lazzaro. I suoi concerti di Ferragosto in piazza Maggiore, organizzati dal sindaco Renato Zangheri nella metà degli anni settanta, erano un appuntamento tradizionale per i bolognesi con una grande partecipazione di pubblico.
Mariangela Maraviglia“Semplicemente una che vive”Vita e opere di Adriana ZarriIl Mulino Editorehttps://www.mulino.it/In ricordo di Adriana Zarri, scomparsa il 18 novembre 2010Adriana Zarri (1919-2010), scrittrice, teologa ed eremita, ha saputo conciliare una profonda tensione spirituale e contemplativa con la partecipazione appassionata al rinnovamento cattolico e alle grandi battaglie sociali della seconda metà del Novecento. Dotata di una forza di intervento radicale e di una rara qualità interiore, come ricordano il filosofo Mario Tronti e il teologo Giannino Piana, univa la verve polemica, inflessibile strumento di affermazione di quella che per lei era la verità, a una folgorante esperienza di Dio che espresse nella creazione di eremi vissuti e condivisi come oasi di armonia naturale e di respiro cosmico. Questo libro, attraverso fonti edite e inedite, ne ricostruisce per la prima volta la biografia, dall'infanzia a San Lazzaro di Savena (Bologna), alla giovinezza nella Compagnia di San Paolo, alla maturazione di una scelta eremitica in luoghi appartati della campagna piemontese. Ne ripropone la ricerca religiosa ispiratrice di una originale teologia mistica e trinitaria, la partecipazione con voce propria e distinta alle vivaci stagioni riformatrici prima e dopo il Concilio Vaticano II, la pratica di un monachesimo estraneo a forme di istituzionalizzazione e autonomo dalle strutture ecclesiastiche. Lettere, saggi, romanzi, articoli pubblicati su svariati periodici cattolici e laici – tra cui «L'Osservatore della Domenica», «Settegiorni», «Il Manifesto», «Rocca», «Anna» – attestano la libertà di critica e di proposta e la trama di amicizie eccellenti – da Benedetto Calati a Rossana Rossanda, da Luigi Bettazzi a Sergio Zavoli, da Marie-Dominique Chenu a Pietro Ingrao – che accompagnarono la sua vita e la sua riflessione.Epigrafe d'erbaNon mi vestite di bianco:è superbo e retorico.Vestitemia fiori gialli e rossie con ali di uccelli.E tu, Signore, guarda le mie mani.Forse c'è una corona.Forseci hanno messo una croce.Hanno sbagliato.In mano ho foglie verdie sulla croce,la tua resurrezione.E, sulla tomba,non mi mettete marmo freddocon sopra le solite bugieche consolano i vivi.Lasciate solo la terrache scriva, a primavera,un'epigrafe d'erba.E diràche ho vissuto,che attendo.E scriverà il mio nome e il tuo,uniti come due bocche di papaveri.Mariangela Maraviglia, dottore di ricerca in Scienze religiose, si è occupata di personalità del cristianesimo contemporaneo impegnate in ambito sociale e nel dialogo ecumenico. È autrice, tra l'altro, di «David Maria Turoldo. La vita, la testimonianza (1916-1992)» (Brescia, Morcelliana, 2016); «Don Primo Mazzolari. Con Dio e con il mondo» (Magnano, Qiqajon, 2010); e curatrice di Sorella Maria di Campello, Primo Mazzolari, «L'ineffabile fraternità. Carteggio (1925-1959)» (Magnano, Qiqajon, 2007).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
LEGGENDE - I GRANDI E LE GRANDI CHE HANNO FATTO GRANDE BOLOGNA
Dino Sarti, chansonnier e showman, artista di night-club e cabaret e autore di testi di canzoni, è considerato uno dei principali artisti del capoluogo emiliano ed ha legato il suo nome a numerose edizioni della Fiera di San Lazzaro. I suoi concerti di Ferragosto in piazza Maggiore, organizzati dal sindaco Renato Zangheri nella metà degli anni settanta, erano un appuntamento tradizionale per i bolognesi con una grande partecipazione di pubblico.
Episode 11 - The Mekhitarist Monastery of San Lazzaro. Venice, the city of canals, gondolas, and Armenian antiquities. You read that right: one of the most important repositories of Armenian manuscripts and historical items is on the island of San Lazzaro. Find out how it was founded and what’s there. Have you been? Leave a comment, get updates and more on www.facebook.com/podmootiun/.
Se l'ex Capitano Claudio Pilutti si palesa come ospite, Bob travolto dall'entusiasmo non può esimersi dal commuoversi ed entusiasmarsi con Jack e Mis alla presentazione della bellissima iniziativa Giochi Senza Barriere che HAPPY HAND ha allestito al Parco della Resistenza di San Lazzaro di Savena. Lo scopo? Includere tutti, grandi e bambini, sotto la bandiera dello Sport![Puntata andata in onda su Radio FlyWeb. I brani, inseriti nella puntata e andati in onda nella diretta radio, sono stati eliminati per motivi di copyright]|Dr. Bob & Mr. Why è un podcast di Lipto.it|
"Sur les traces des origines de l’Eglise en Europe", c’est le thème du pèlerinage qui a conduit une quinzaine de pèlerins du diocèse de Lyon en Italie du 12 au 19 mai 2019. Accompagnés par le père François Cristin, directeur des pèlerinages du diocèse de Lyon, ils se sont rendus notamment à Venise, Padoue, et Ravenne. L’occasion d’admirer les magnifiques basiliques, les fresques et les mosaïques de ces lieux ancestraux. Leurs pas les ont conduit en Aquilée dans la région du Frioul-Vénétie julienne, pour visiter la magnifique basilique patriarcale datant du 12ème siècle. Un centre spirituel qui a joué un rôle essentiel dans l’évangélisation d’une grande partie de l’Europe centrale au début du Moyen Âge. Ses vestiges les plus anciens remontent au quatrième siècle et elle est inscrite avec sa zone archéologique sur la liste du patrimoine mondial de l’humanité par L'UNESCO. Les pèlerins se sont rendus en bateau à Venise pour admirer la basilique Saint-Marc et ses mosaïques à feuilles d’or éblouissantes. Elle retrace les nombreuses histoires de la Bible. Une véritable "bande dessinée antique à ciel ouvert!" se sont exclamés les pèlerins. Une visite a marqué les esprits: celle de l'île San Lazzaro sur la lagune vénitienne, qui abrite les racines du peuple arménien avec notamment une magnifique bibliothèque et de multiples objets anciens. La basilique Saint Antoine de Padoue a ouvert ses portes aux pèlerins après la visite de la basilique Sainte Justine où repose l'évangéliste Saint Luc. Saint Antoine de Padoue est encore beaucoup invoqué et de nombreux ex-votos témoignent de la reconnaissance des fidèles pour ses miracles. Le pèlerinage s’est terminé en beauté avec la visite de l’abbaye de Pomposa dont les origines remontent au sixième siècle après Jésus-Christ et Saint Apollinaire in Classe autrefois située sur le port de Classe qui s'est éloigné aujourd'hui de 5 kilomètres. Les mosaïques de Saint Apollinaire le Neuf, de San Vitale et du mausolée de Galla Placidia, une impératrice du 5ème siècle, témoignent de la magnificence des origines de l’Eglise en Italie. Ce pèlerinage a permis aux pèlerins d'étendre leurs connaissances sur les racines chrétiennes de l’Europe. Il leur a donné de la perspective et des fondements pour mieux comprendre comment s'est tissée l’Europe d’aujourd’hui. Les pèlerins sont rentrés chez eux enthousiasmés par toutes ces merveilles et motivés pour poursuivre leur découverte des racines chrétiennes de l’Europe.
Marco Marucelle conduce la Trasmissione Viaggiando e Mangiando di venerdì 5 aprile, sommario: appuntamento a vinitaly con il primitivo di Manduria; a San Lazzaro di Savena il food & Beer festa dal 25 al 28 aprile; per la GastroGuida di GolaGustando i pridotti DOP e igp dell'Ariete.
Definitiva la legge che tutela gli amministratori minacciati. Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro di Savena - l'anziana messicana che ha vinto il viaggio a Roma. Antonio Berumen, direttore comitato copia della Cappella Sistina in Messico.
Terza puntata di Radio Sei forte nella classe 5B della Scuola Donini di San Lazzaro di Savena - Bologna - FANTA CINQUE RADIO B - Raccolta di tutte le interviste
Seconda puntata di Radio Sei forte nella classe 5B della Scuola Donini di San Lazzaro di Savena - Bologna - FANTA CINQUE RADIO B - Puntata LIVE con pubblico dal vivo! Giovedì 19 maggio 2016
Seconda puntata di Radio Sei forte nella classe 5B della Scuola Donini di San Lazzaro di Savena - Bologna - FANTA CINQUE RADIO B - Puntata LIVE con pubblico dal vivo! Giovedì 19 maggio 2016
Terza puntata di Radio Sei forte nella classe 5B della Scuola Donini di San Lazzaro di Savena - Bologna - FANTA CINQUE RADIO B - Raccolta di tutte le interviste
Prima puntata di Radio Sei forte nella classe 5B della Scuola Donini di San Lazzaro di Savena - Bologna - FANTA CINQUE RADIO B - Puntata in studio martedì 17 maggio 2016
Prima puntata di Radio Sei forte nella classe 5B della Scuola Donini di San Lazzaro di Savena - Bologna - FANTA CINQUE RADIO B - Puntata in studio martedì 17 maggio 2016
Le cooperative sociali, contro i rifugiati che lavorano gratis. Claudia D'Eramo, vicesindaco di San Lazzaro di Savena (BO) - Le nuove rotte dei profughi. Mauro Manzin, "Il Piccolo" di Trieste.
Isabella Conti, Sindaco di San Lazzaro di Savena - Agrigento: si auto compensano con più di 300 mila euro in busta paga. Liliana Ingiaimo, del Comitato di protesta del CUPA di Agrigento.
Radio Giap Rebelde - l'audioteca di Wu Ming - Archivio 2011 - 2016
Serata “panafricana” a sostegno di Bartleby, Bologna, 17 ottobre 2012. Regista, drammaturgo e – per l’occasione – attore, Pietro ha proposto un monologo tratto dal nuovo spettacolo che sta preparando e basato sul suo diario di viaggio da Bologna a Diol Kadd (Senegal). Viaggio “a fini teatrali” che ha raccontato in un blog e nel libro Teatro in viaggio. Lungo la rotta dei migranti (Nuova SI, 2011). Pietro è uno dei fondatori della compagnia Teatro dell’Argine e direttore artistico, insieme a Nicola Bonazzi e Andrea Paolucci, dell’ITC Teatro Comunale di San Lazzaro. Ad accompagnarlo, il musicista e film-maker marocchino (di Casablanca) Reda Zine, col suo basso guembri.
Radio Giap Rebelde - l'audioteca di Wu Ming - Archivio 2011 - 2016
Serata “panafricana” a sostegno di Bartleby, Bologna, 17 ottobre 2012. Regista, drammaturgo e – per l’occasione – attore, Pietro ha proposto un monologo tratto dal nuovo spettacolo che sta preparando e basato sul suo diario di viaggio da Bologna a Diol Kadd (Senegal). Viaggio “a fini teatrali” che ha raccontato in un blog e nel libro Teatro in viaggio. Lungo la rotta dei migranti (Nuova SI, 2011). Pietro è uno dei fondatori della compagnia Teatro dell’Argine e direttore artistico, insieme a Nicola Bonazzi e Andrea Paolucci, dell’ITC Teatro Comunale di San Lazzaro. Ad accompagnarlo, il musicista e film-maker marocchino (di Casablanca) Reda Zine, col suo basso guembri.
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Serata “panafricana” a sostegno di Bartleby, Bologna, 17 ottobre 2012. Regista, drammaturgo e – per l’occasione – attore, Pietro ha proposto un monologo tratto dal nuovo spettacolo che sta preparando e basato sul suo diario di viaggio da Bologna a Diol Kadd (Senegal). Viaggio “a fini teatrali” che ha raccontato in un blog e nel libro Teatro in viaggio. Lungo la rotta dei migranti (Nuova SI, 2011). Pietro è uno dei fondatori della compagnia Teatro dell’Argine e direttore artistico, insieme a Nicola Bonazzi e Andrea Paolucci, dell’ITC Teatro Comunale di San Lazzaro. Ad accompagnarlo, il musicista e film-maker marocchino (di Casablanca) Reda Zine, col suo basso guembri.
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Domenico Fiasella è stato uno dei pittori più innovativi del diciassettesimo secolo. Nato a Sarzana nel 1589, si formò a Genova presso le botteghe di Aurelio Lomi e di Giovan Battista Paggi, ma andò ben presto a Roma, dove soggiornò diversi anni, per aggiornarsi sugli esiti della pittura classicista di Domenichino e Guido Reni da una parte, e del naturalismo dei caravaggeschi dall'altra. Ne risulta una pittura che fondendo insieme classicismo e naturalismo dà luogo a risultati originali e inaspettati. Molto attivo a Genova, diventò uno dei pittori più in vista della Repubblica e si guadagnò importanti committenze da parte degli istituti religiosi, delle famiglie della nobiltà genovese e incarichi ufficiali da parte della repubblica, ma fu anche molto legato alla sua città natale, dove si trovano molte delle sue opere. Ilaria e Federico ci portano alla scoperta di questo grande artista!
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Domenico Fiasella è stato uno dei pittori più innovativi del diciassettesimo secolo. Nato a Sarzana nel 1589, si formò a Genova presso le botteghe di Aurelio Lomi e di Giovan Battista Paggi, ma andò ben presto a Roma, dove soggiornò diversi anni, per aggiornarsi sugli esiti della pittura classicista di Domenichino e Guido Reni da una parte, e del naturalismo dei caravaggeschi dall'altra. Ne risulta una pittura che fondendo insieme classicismo e naturalismo dà luogo a risultati originali e inaspettati. Molto attivo a Genova, diventò uno dei pittori più in vista della Repubblica e si guadagnò importanti committenze da parte degli istituti religiosi, delle famiglie della nobiltà genovese e incarichi ufficiali da parte della repubblica, ma fu anche molto legato alla sua città natale, dove si trovano molte delle sue opere. Ilaria e Federico ci portano alla scoperta di questo grande artista!
Rastignano (BO), 31 maggio 2007, h.21:30All'uscita di Manituana abbiamo deciso all'unanimità e senza rimorsi di NON fare presentazioni a Bologna, per il profondo disamore che abbiamo maturato nei confronti della città, delle sue asfittiche politiche amministrative, del suo striminzito eterno presente, del suo avere paura della propria ombra, del suo sindaco da museo delle cere, dei suoi dibattiti prèsbiti. Abbiamo deciso di incontrare i lettori nei comuni e paesi limitrofi, dove si respira aria un po' meno pesante. Abbiamo parlato a San Lazzaro di Savena, a Castenaso e a Rastignano (comune di Pianoro). Proprio alla biblioteca comunale di Rastignano, ieri sera, ci ha introdotti Valerio Evangelisti. Che ha detto cose molto belle. Le riproponiamo qui. L'intervento dura 20:54 minuti, mp3 a 160 k. Prossimamente: Castel S. Pietro Terme, 15 giugno, h.21, biblioteca comunale. Accerchiare Bologna es la consigna.