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BASTA BUGIE - Santi e beati
Beata Pierina Morosini martire della purezza

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 13:42


VIDEO: Pierina Morosini ➜ https://www.youtube.com/watch?v=Rnj0rXeoC1E&list=PLolpIV2TSebVM7CoAHtiTvbPX4t2opTUUTESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8103BEATA PIERINA MOROSINI, MARTIRE DELLA PUREZZA COME SANTA MARIA GORETTIPrimogenita di nove figli, a 16 anni partecipa a Roma alla beatificazione di Santa Maria Goretti e dieci anni dopo un giovane tenta di violentarla, ma respinto la uccide (VIDEO: Pierina Morosini)di Gianpiero Pettiti ed Emilia Flocchini Pierina Morosini nasce il 7 gennaio 1931 a Fiobbio di Albino, nella bergamasca; viene battezzata il giorno seguente, coi nomi di Pierina Eugenia. È la primogenita di una famiglia di nove figli. Suo padre, Rocco Morosini, rimane invalido e guadagna qualcosa facendo il guardiano notturno in uno stabilimento. Sua madre, Sara Noris, invece bada, oltre che ai figli propri, anche a quelli degli altri, solo in cambio del pane con cui riempire la bocca della sua nidiata.Con simili premesse Pierina cresce, imparando da subito ad archiviare i sogni senza troppi rimpianti: deve rinunciare a studiare ed a diplomarsi maestra, anche se ne avrebbe i numeri; deve rinunciare a entrare tra le Suore delle Poverelle di Bergamo, anche se tutti trovano che la sua vocazione sia solida e ben fondata; deve rinunciare anche al sogno missionario, il cui solo pensiero le fa battere il cuore come se fosse il primo amore.Il 18 marzo 1946, poco più che quindicenne, fu assunta nel Cotonificio Honegger di Albino, un'azienda di circa 1300 dipendenti. Qui cominciò a lavorare prima come addetta alle pulizie del reparto e dei telai, poi come apprendista e aiutante delle altre operaie, infine divenne operatrice ai telai. Questo stipendio è l'unica entrata fissa su cui può contare la sua famiglia. Per il primo turno deve svegliarsi alle quattro del mattino, ma invariabilmente trova ancora il tempo di prendere un "pezzo" di Messa e soprattutto di fare la Comunione, che l'accompagnerà per tutto il giorno. Pierina prega lungo la strada, prega quando è al telaio, prega quando riesce a scappare per qualche minuto in chiesa. Durante un ricovero ospedaliero dovuto a un incidente sul lavoro, conobbe padre Luciano Mologni, del Convento dei frati minori Cappuccini di Albino, che sarebbe diventato il suo padre spirituale. Pierina viene nominata dirigente parrocchiale di Azione Cattolica ed è attivissima in parrocchia, il suo specifico campo di apostolato. Trova, così, in famiglia, il convento cui ha dovuto rinunciare; nella fabbrica, la scuola in cui aveva sperato di insegnare; nella sua parrocchia, la missione in cui aveva sognato di andare.PICCOLO REGOLAMENTO QUOTIDIANOSi dà un regolamento di vita e soprattutto traccia per se stessa alcuni propositi che, nella loro semplicità, danno la misura di quest'anima innamorata di Dio. Tra le altre cose, si propone di «tener la pace in famiglia», di «mostrarsi sempre allegra» e di «cercare di non sapere le cose altrui». Tra i suoi appunti spicca una frase in cui è condensata tutta la sua vita: «il mio amore, un Dio Crocifisso; la mia forza, la Santa Comunione; l'ora preferita, quella della Messa; la mia divisa, essere un nulla; la mia meta, il cielo». In questo periodo manifestò alla mamma il desiderio di farsi suora ma venne distolta da questo proposito in quanto il suo lavoro e la sua presenza erano necessari alla famiglia.Nel 1947 è a Roma, per la beatificazione di Maria Goretti, la piccola martire delle Paludi Pontine, che su indicazione di papa Pio XII venne proposta come modello di virtù cristiane per le nuove generazioni. Alla nuova beata e futura santa Pierina "ruba" il segreto che l'ha portata sugli altari, lasciandolo maturare lentamente in lei. L'8 dicembre, festa dell'Immacolata, professò i voti privati di castità, povertà e obbedienza. Nel 1948 approfondì il suo impegno spirituale e il suo servizio alla Chiesa. S'iscrisse all'Apostolato della Riparazione e alle Figlie di Maria. Indossò lo scapolare carmelitano e aderì al Terz'Ordine francescano. Nel 1950 provò ancora una volta a chiedere ai genitori il permesso di entrare tra le Suore delle Poverelle di Bergamo, ma anche questa volta ricevette un fermo diniego. Continuò senza soste il suo impegno in famiglia, sul lavoro e a servizio della parrocchia; diventò zelatrice dell'Opera San Gregorio Barbarigo che aiuta il seminario diocesano di Bergamo.IL MARTIRIODieci anni dopo la beatificazione di Maria Goretti confida ad uno dei suoi fratelli: «Piuttosto che commettere un peccato mi lascio ammazzare». Che questo non sia solo un pio desiderio lo dimostra appena un mese dopo aver pronunciato questa frase. Pierina, nella freschezza dei suoi 26 anni, anche se volutamente vestita in modo dimesso, non può nascondere la sua avvenenza, che accende insani desideri in una mente malata.Il 4 aprile 1957, pochi minuti prima delle 15, Pierina è di ritorno dal suo turno di lavoro in fabbrica. Lungo i sentieri solitari del monte Misna, viene assalita dal violentatore nel castagneto che abitualmente, due volte al giorno, attraversa da undici anni per recarsi al lavoro. È inutile il suo tentativo di fuga, perché l'uomo le fracassa il cranio a colpi di pietra. Trasportata in ospedale a Bergamo, vi muore due giorni dopo, senza aver ripreso conoscenza.È fin troppo facile, per la gente, vedere in lei una nuova Maria Goretti; ed è infatti proprio la sua gente ad impedire che Pierina resti a lungo sottoterra e che il suo omicidio venga semplicemente archiviato come un pur tragico fatto di cronaca nera.Così, mentre la giustizia umana compie il suo corso nei confronti del giovane di Albino individuato come l'omicida, la Chiesa comincia invece ad interessarsi di lei. Il vescovo di Bergamo, monsignor Clemente Gaddi, l'8 dicembre 1975 avvia l'iter per la causa di beatificazione. [...] Il 3 luglio 1987 il Papa san Giovanni Paolo II ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui l'uccisione di Pierina Morosini era da considerare un autentico martirio. Lo stesso Pontefice ha celebrato la sua beatificazione il 4 ottobre 1987, durante l'assemblea del Sinodo dei Vescovi dedicata al tema «Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo», proponendola come autentica icona di un laicato maturo e coerente, anche a costo della vita.Nella diocesi di Bergamo la memoria liturgica della Beata Pierina Morosini si celebra il 6 maggio, un mese dopo la sua nascita al Cielo, perché il 6 aprile può corrispondere ai giorni della Settimana Santa o dell'Ottava di Pasqua.Il 10 aprile 1983 i resti mortali di Pierina erano stati traslati dal cimitero di Fiobbio alla chiesa parrocchiale, dedicata a Sant'Antonio di Padova, e posti in un sarcofago di marmo bianco, situato vicino al banco dove solitamente lei s'inginocchiava a pregare. Dopo la beatificazione, sono stati collocati sotto l'altare maggiore della chiesa di Sant'Antonio di Padova a Fiobbio.Nota di BastaBugie: negli scritti di Pierina si trovano il prezioso "Piccolo regolamento quotidiano" e "I sette propositi". Eccoli qui riportati.I SETTE PROPOSITI1) Mi sforzerò di tenere la pace nella famiglia.2) Quando la stanchezza m'avrà vinta, mi mostrerò sempre allegra.3) Avrò sommo rispetto verso la mamma, la obbedirò e non risponderò sgarbatamente.4) Non prenderò nessuna golosità.5) Durante la giornata mi terrò alla presenza di Dio, farò Comunioni spirituali e reciterò giaculatorie.6) Non cercherò di sapere cose altrui.7) Non dirò mai parola in mia lode e procurerò di star nascosta agli occhi degli uomini.PICCOLO REGOLAMENTO QUOTIDIANO1) Mi alzerò per tempo, senza poltrire e, vestendomi modestamente, offrirò la mia giornata a Gesù per le mani di Maria SS.2) Preghiere del mattino - Santa Messa e - possibilmente, Comunione quotidiana.3) Meditazione di almeno 15 minuti raccoglimento, amore, propositi pratici per il giorno.4) Tornata a casa, attenderò con la massima fedeltà e serenità alle mie faccende domestiche e al mio lavoro.5) Al suono di ogni ora penserò a Gesù e a Maria con una giaculatoria o uno sguardo d'amore.6) Ogni mia azione la farò in unione con Maria; e nelle contrarietà mi abbandonerò, come una bambina sul suo Cuore materno, invocando il suo aiuto e quello del mio caro Angelo custode.7) Dirò il S. Rosario o almeno una corona, secondo le mie possibilità.8) Ogni giorno mi sforzerò di offrire a Maria Santissima qualche "fiore" profumato e nascosto una mortificazione di lingua, di occhi, di gola, soprattutto di volontà.9) Non mi metterò mai a tavola senza aver fatto una piccola preghiera, né mai mi alzerò senza aver compiuto una mortificazione di gola.10) Mi sforzerò di sorridere a tutti e di cedere, con amabilità, al giudizio degli altri, specialmente dei miei genitori e superiori.11) Curerò sommamente la modestia nel vestito, nello star seduta e nel camminare; con nessuno mi permetterò leggerezze di parole o di mani.12) Prima di coricarmi, secondo le possibilità, farò un po' di lettura spirituale e scriverò il resoconto dell'esame di coscienza; quindi, recitata la preghiera della sera mi addormenterò pensando alla Comunione dell'indomani o a qualche buona cosa.N.D. Tutto questo mi propongo di metterlo in pratica fedelmente, con amore e gioia, ma senza eccessive preoccupazioni; pronta ad omettere qualche devozione o ad interromperla, quando l'ubbidienza ai superiori o ai miei doveri lo richiede, sicura che la Madonna preferisce da me, sua piccola schiava d'amore, l'offerta del mio cuore e della mia volontà in tutte le circostanze della vita.

RadioPNR
Aperte le iscrizioni per i soggiorni estivi alla Casa Alpina di Azione Cattolica

RadioPNR

Play Episode Listen Later Feb 11, 2025 5:35


Ancora pochi posti a disposizione per i soggiorni organizzati dall'Azione Cattolica alla Casa Alpina "La Montanara" per l'estate 2025. Ce ne ha parlato don Cristiano Orezzi, responsabile della Pastorale Giovanile della Diocesi di Tortona.

Focus economia
"Facciamoli diventare grandi insieme", torna la campagna di Natale di Fondazione Telethon

Focus economia

Play Episode Listen Later Dec 13, 2024


Al via la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi di Fondazione Telethon "Facciamoli diventare grandi insieme". Dalla maratona sulle reti Rai, alla vendita dei nuovi Cuori di cioccolato distribuiti in 4.500 punti di raccolta, sarà una settimana all'insegna della solidarietà e dell'impegno, con tanti appuntamenti per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Il numeratore, che segnerà l'inizio ufficiale della raccolta fondi, si accenderà sabato 14 dicembre in prima serata su Rai 1, durante la puntata di "Ballando con le Stelle" condotta da Milly Carlucci e proseguirà all'interno di numerosi programmi del palinsesto Rai. "La Maratona compie quest'anno 35 anni" - spiega Luca di Montezemolo, Presidente di Fondazione Telethon - "È un appuntamento importante, perché in tutti questi anni siamo riusciti, con il prezioso aiuto della Rai, a compiere una piccola rivoluzione culturale: abbiamo portato nelle case degli italiani l'eccellenza della ricerca scientifica e la necessità di finanziarla. Il nostro impegno non si è mai fermato, e oggi siamo diventati la prima charity al mondo ad avere la responsabilità della produzione e della distribuzione di un farmaco. Ci sono ancora tantissime malattie genetiche rare che non hanno un nome e nemmeno una cura. Fondazione Telethon esiste per questo e con i volontari, i nostri scienziati, le nostre persone e il cuore e la solidarietà degli italiani, lotteremo centimetro dopo centimetro per non lasciare indietro nessuno". Sulle piazze italiane, il 15, 21 e 22 dicembre, saranno inoltre distribuiti dai volontari di Fondazione Telethon, Uildm, Avis, Anffas, Unpli, Azione Cattolica e presso le edicole di SI.NA.GI aderenti, due cofanetti di 15 cioccolatini a forma di cuore, nei due gusti tradizionali cioccolato al latte e fondente, con dediche da condividere con le persone che amiamo. "La ricerca, in particolare quella sulle malattie genetiche rare, ha bisogno del sostegno degli italiani, che grazie alla generosità dimostrata in questi anni, hanno contribuito in maniera decisiva al progresso scientifico" - dichiara Ilaria Villa, Direttrice Generale di Fondazione Telethon - "È un privilegio poter dare speranza, per questo è fondamentale che la ricerca non si fermi e per farlo ha bisogno del supporto di tutti noi". Sarà possibile donare Fino al 31 dicembre chiamando da rete fissa o inviando un sms al numero solidale 45510.L'intervento di Alessandro Betti direttore della raccolta fondi di Telethon a Focus Economia.

Focus economia
L'inflazione morde sempre meno: giù i prezzi dell'industria. L'Ocse conferma crescita 24 a +0,7%

Focus economia

Play Episode Listen Later May 2, 2024


A marzo 2024, i prezzi alla produzione dell'industria diminuiscono dello 0,2% su base mensile e del 9,6% su base annua (marzo 2023 - marzo 2024, era -10,8% a febbraio). Lo rende noto l'Istat. Sul mercato interno, i prezzi calano dello 0,4% rispetto a febbraio e del 12,7% su base annua (da -14,2% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi crescono in misura modesta (+0,1%) e registrano una flessione tendenziale stazionaria al -2,2%. Sul mercato estero i prezzi restano invariati su base mensile (+0,1% area euro, -0,2% area non euro) e flettono dell'1,2% su base annua (-2,0% area euro, -0,5% area non euro). Nel primo trimestre 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell'industria diminuiscono del 3,4% (-4,8% mercato interno, -0,3% mercato estero). "A marzo - per Istat - i prezzi alla produzione dell'industria mostrano un nuovo calo congiunturale, più contenuto rispetto ai mesi precedenti, e dovuto principalmente al ribasso sul mercato interno dei prezzi di fornitura di energia elettrica". È il commento dell'Istat ai dati sui prezzi alla produzione dell'industria e delle costruzioni a marzo 2024. Sempre per Istat nel mese di aprile l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,9% su base annua (da +1,2% di marzo). Intanto Ocse conferma una crescita italiana al di sotto delle stime del governo (+1%): le prospettive economiche dell'Ocse pubblicate ieri a Parigi il Pil dell'Italia dovrebbe crescere dello 0,7% nel 2024 e dell'1,2% nel 2025. L'attività, sottolinea l'Ocse, ''resta debole''. "L'elevata inflazione nel corso degli ultimi due anni ha eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie rimangono restrittive e la maggior parte degli aiuti eccezionali legati alla pandemia da Covid-19 e alle crisi energetiche sono stati soppressi",prosegue l'organismo parigino, sottolineando che tutto ciò "pesa sui consumi e gli investimenti privati. Il previsto rilancio della crescita dei salari reali e l'aumento dell'investimento pubblico legato ai fondi provenienti dal piano Next Generation EU (NGEU) compenseranno solo parzialmente queste difficoltà", avverte l'Ocse. Ne parliamo con Fedele De Novellis, partner di Ref Ricerche.Torna la campagna Telethon per per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare Torna la campagna Io per Lei di Telethon dedicata alle mamme, da sempre al centro della missione della Fondazione nata trent anni fa dall appello di un gruppo di mamme dell Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM). Organizzata in prossimità della Festa della Mamma, la campagna Io per lei è un invito a sostenere la grande catena di solidarietà verso le mamme dei bambini con una malattia genetica rara scegliendo, con i Cuori di biscotto che quest anno celebrano 10 anni, di compiere un gesto d amore per sostenere la ricerca scientifica di Fondazione Telethon. In tutta Italia, il 4 e 5 maggio sarà possibile trovare oltre 2.000 punti di raccolta dove i volontari di Fondazione Telethon e UILDM - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, di AVIS - Volontari Italiani Sangue, Anffas - Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, UNPLI - Unione Nazionale delle Pro Loco d Italia, Azione Cattolica, e presso le edicole di SI.NA.GI aderenti, distribuiranno i Cuori di biscotto a fronte di una donazione minima di 15 euro. Si rinnova anche l appuntamento con la settimana di sensibilizzazione di Fondazione Telethon sulle reti Rai dal 29 aprile al 5 maggio 2024, con il supporto di Rai per la Sostenibilità-ESG, per continuare a sostenere il lavoro dei ricercatori e dare risposte concrete in termini di cure e terapie a chi affronta le difficoltà di una malattia genetica rara. La campagna Io per lei ha il sostegno di BNL BNP Paribas, partner storico al fianco di Fondazione Telethon con oltre 336 milioni di euro raccolti in 33 anni a sostegno della ricerca scientifica: anche quest anno sarà possibile per i clienti BNL donare attraverso i 1.397 sportelli ATM e 585 agenzie su tutto il territorio, e sull APP BNL in modo semplice e sicuro. Anche quest anno DHL è vettore ufficiale della campagna di piazza. In ogni scatola in latta, inserita in una shopper coordinata, ci sono 3 vaschette confezionate separatamente che contengono 6 biscotti per un totale di 18 biscotti e un peso complessivo di 300g. Ogni vaschetta è confezionata singolarmente per mantenere il profumo e la fragranza dei biscotti appena sfornati. All interno del pack è presente una cartolina, con un colorato segnalibro da staccare e conservare, che racconta una storia: inquadrando il QR code, sarà possibile scoprire una sorpresa speciale. Ne parliamo con Alessandro Betti, direttore Raccolta Fondi della Fondazione Telethon.Gli scenari alla luce della sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni ai balneariUn'altra sentenza del Consiglio di stato il 30 aprile, l'ennesima, sconfessa la linea del governo Meloni sui balneari. Valutando un ricorso del proprietario di uno stabilimento di Rapallo, i giudici amministrativi hanno confermato che la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge è quella del 31 dicembre dello scorso anno, obbligando così i comuni a disapplicare eventuali proroghe. Il Consiglio di stato si richiama alle sentenze della Corte di giustizia Ue per "dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale". La sentenza si sofferma su un altro punto cruciale, quando afferma che "la risorsa è sicuramente scarsa". Questo, infatti, è l'argomento che il governo Meloni sta tentando di usare, insieme alle associazioni dei balneari, per aggirare la direttiva Bolkestein: la risorsa spiaggia non è scarsa e quindi non c'è bisogno di fare gare competitive per l'assegnazione, come previsto dalla direttiva. Palazzo Chigi ha fatto una sorta di mappatura, secondo la quale solo un terzo di aree demaniali è in concessione mentre due terzi non lo sono, con l'obiettivo di dimostrare che non c'è scarsità. Ma la mappatura include di tutto: scogliere, dirupi, aree inaccessibili e zone scarsamente turistiche che non hanno appunto un valore economico. Il monitoraggio dovrebbe essere fatto su base più granulare, comune per comune, considerando anche i vincoli a lasciare le spiagge libere. Insomma, su questo fronte la linea del governo è già sconfitta davanti ai tribunali nazionali ed europei. Il problema, però, oltre all'assenza di concorrenza nel settore, è che in questo caso la mancata liberalizzazione costerà una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia che porterà a multe salate a carico della collettività. Intanto oggi il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani: "Il governo sta lavorando per cercare una soluzione in dialogo con l'Unione Europea. Non voglio commentare, lo hanno fatto molti parlamentari italiani, le decisioni del Consiglio di Stato, però bisogna trovare una soluzione, sia pure nel rispetto delle normative comunitarie, che non penalizzi migliaia di imprese che hanno già investito e che hanno dei mutui". Approfondiamo il tema con Alessandro Galimberti, Il Sole 24 Ore.

RadioPNR
Assemblea elettiva di Azione Cattolica - Saluto e riflessione di Mons. Guido Marini

RadioPNR

Play Episode Listen Later Feb 19, 2024 24:37


Assemblea elettiva di Azione Cattolica - Saluto e riflessione di Mons. Guido Marini by RadioPNR

il posto delle parole
Clara Camaschella

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 12, 2024 18:14


Clara Camaschella"La donna del ferro"Neos Edizioniwww.neosedizioni.it“Sono considerata una delle rare donne che hanno fatto carriera in medicina alla fine degli anni Novanta”.Così inizia il racconto di Clara Camaschella. Dalla Valsesia degli anni Sessanta alla Facoltà di Medicina di Torino negli anni Settanta e, dopo una borsa di studio oltreoceano, una lunga, prestigiosa, ma molto faticosa e complessa carriera scientifica alla scoperta dei misteri del sangue e… del ferro. L'autobiografia di Clara Camaschella è un racconto di vita e lavoro dove, con ironia e leggerezza e un linguaggio schietto ma rigoroso, si affrontano anche tematiche complesse (il superamento di un handicap, la malattia), in particolare le difficoltà delle donne ad affermarsi negli ambienti universitari a causa del maschilismo. Clara Camaschella cresce in un mondo provinciale fatto di religione, suore, colonie estive e Azione Cattolica. Al liceo confida al suo diario le paure e la voglia di prendere in mano il proprio futuro La scelta della Medicina, all'Università di Torino, le fa scoprire un mondo nuovo i cui orizzonti si amplieranno ulteriormente durante uno stage negli Stati Uniti condiviso con colui che diventerà suo marito. Nel 1991 all'Ospedale San Luigi di Orbassano, secondo polo didattico dell'Università di Torino, inizia ad occuparsi della genetica molecolare dell'emocromatosi (“È stato l'inizio di un'avventura molto bella che ha portato a capire la fisiologia del metabolismo del ferro e la sua sregolazione nelle malattie”). La sua carriera, prima a Torino poi a Milano, sarà una corsa ad ostacoli (“Quando il Consiglio di Facoltà si restringeva ai soli professori ordinari noi donne rappresentavamo sempre uno sparuto gruppetto, al san Raffaele ci si poteva contare sulle dita di una mano!). Ordinaria di Medicina Interna all'Università di Torino, dal 2004 ha ricoperto lo stesso ruolo all'Università Vita Salute San Raffaele di Milano, passando da un'attività prevalentemente clinica alla ricerca scientifica. “L'importante è chiedere molto a noi stessi indipendentemente dai risultati”: il mantra che le è stato ripetuto più volte è diventato regola di vita, consentendole di diventare figura di prestigio in ambito medico scientifico internazionale per le sue ricerche sul metabolismo e le patologie del ferro. Ha coordinato con successo due gruppi di ricerca, prima a Torino, poi a Milano. Grazie ai risultati e alle collaborazioni ha ottenuto premi prestigiosi, è stata Presidente della Società Internazionale per lo studio del ferro in Biologia e Medicina (BioIron), membro del board di riviste internazionali e di società scientifiche sia in Europa, sia negli Stati Uniti. “Nel caso di cariche elettive ho battuto uomini che consideravo molto più capaci di me, purtroppo sempre con il sospetto di aver vinto solo perché donna”. Clara Camaschella, nata a Varallo nel 1948, dopo la maturità classica si è laureata in Medicina a Torino e poi specializzata in Medicina Interna e in Ematologia. Una carriera legata a Torino dove ha svolto attività clinica alle Molinette e al San Luigi di Orbassano. Ordinaria di Medicina Interna dal 2000, dal 2004 ha ricoperto lo stesso ruolo all'Università Vita Salute San Raffaele di Milano. Responsabile di una Unità di Ricerca sul metabolismo del ferro è stata vicedirettrice della Divisione Genetica e Biologia Cellulare dell'IRCCS Ospedale San Raffaele. Autrice di duecentottanta pubblicazioni scientifiche e collaborazioni a testi internazionali, ha fatto parte del Board della società di Ematologia americana ASH e dell'europea EHA e Presidente della Società Internazionale per lo studio del ferro BioIron. Ha ricevuto premi scientifici come la Ham Wasserman lecture e il Jean Bernard life time achievement award Sposata con Federico Caligaris Cappio, dopo molti anni a Torino, ora vive a San Felice di Segrate (Milano). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
La voce di Silvia si è spenta troppo presto. Camisano in lutto per l'addio all'animatrice Acr

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Feb 9, 2024 1:41


Silvia Polato è morta ieri mattina, in seguito al ripresentarsi di una grave malattia. Sposata da quasi 10 anni con Roberto Rigoni, era stata l'anima del Palio delle Contrade e dei gruppi di Azione Cattolica della cittadina. Lunedì pomeriggio sarà salutata da una folla di gente nel giorno del suo funerale a Camisano.

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Cristo e la Chiesa: un matrimonio riuscito

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Feb 7, 2024 10:31


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3133CRISTO E LA CHIESA: UN MATRIMONIO RIUSCITO di Giacomo BiffiQuello tra il Signore Gesù e la sua Chiesa non è solo un matrimonio incontestabilmente celebrato: è altresì, per così dire, un matrimonio "riuscito". Potrà meravigliare questo insolito punto di riflessione ecclesiologica; ma va ritenuto opportuno e benefico. Anche perché è abbastanza diffuso un modo di pensare e di parlare, che non disconosce questo coniugio come atto originario costitutivo della Chiesa (diversamente si uscirebbe dalla verità cattolica), ma poi pare quasi supporre che siano intervenuti dei malintesi tra i coniugi e ormai non ci sia tra loro una grande armonia.Non si spiegherebbe altrimenti come mai molti credenti si esprimano senza simpatia nei confronti della Sposa di Cristo, e talvolta quasi col desiderio di "metterla a posto", come si sarebbe tentati di fare con la moglie troppo invadente di un amico che ci è caro.LA "CHIESA" O LA "CHIESA"?Ci limitiamo a segnalare, come indizio abbastanza eloquente della diffusa volontà di "ridimensionare" la Chiesa, l'abitudine (sorretta da un tenace proposito) di scriverne il nome con l'iniziale minuscola. La cosa colpisce particolarmente quando nelle stesse edizioni, nell'identica pubblicazione e addirittura nella medesima pagina si ritrovano scritte invece con la maiuscola, per esempio, Consiglio Presbiterale, Azione Cattolica, Codice di Diritto Canonico, Camera del Lavoro, Settimane Sociali, ecc. Si arriva persino a discostarsi arbitrariamente su questo punto nelle traduzioni che vengono offerte dall'uso cui si sono costantemente attenuti i documenti ufficiali del Concilio Vaticano II.ASSOLUTA O TOTALMENTE RELATIVA?Ma non c'è forse anche il pericolo opposto, cioè quello di un'esaltazione indebita? Chi ha capito bene che cosa significhi nella sostanza che quello tra Cristo e la Chiesa sia un "matrimonio riuscito", tenuto in essere dall'amore, questo pericolo non lo corre. Egli sa che tutto nella Sposa è relativo allo Sposo; e perciò ogni entusiasmo e ogni glorificazione per la sua bellezza e per il suo valore non può che allietare il cuore del Signore crocifisso e risorto. Il pericolo caso mai è un altro; è quello di non tenere abbastanza viva e pungente la consapevolezza di quella totale relatività. «La Chiesa rifulge non della propria luce ma di quella di Cristo, e prende il proprio splendore dal Sole di giustizia» (s. Ambrogio, Exameron IV,32).Il pericolo eventuale è soltanto quello di assolutizzare, magari inconsciamente, la Chiesa come se ci fosse in essa qualcosa di apprezzabile che non sia frutto della sua affettuosa connessione con lo Sposo.L'"ECCLESIOCENTRISMO"Possiamo arrivare a parlare addirittura di "ecclesiocentrismo"? La parola non gode di buona fama: chi la usa, di solito, lo fa coll'intento di mettere in guardia da ogni rilevanza eccessiva assegnata alla Chiesa in epoca "preconciliare": si prendono così le distanze da una "forma" di cristianesimo tipica di alcuni ambienti cattolici del passato, che oggi è ritenuta del tutto improponibile.Ma si tratta di un malinteso. Chi ha compreso che la "consistenza reale" della Chiesa sta nell'essere il "Cristo totale" (asserto che è il "cuore", il senso e anzi il compendio onnicomprensivo dell'intero disegno salvifico del Padre) non vede la ragione di questa allergia: è ovvio che qui non c'è nessuna insidia al primato e alla centralità di Cristo, «capo del Corpo» e Sposo dell'umanità rinnovata. Piuttosto, inteso così, l'ecclesiocentrismo è la logica integrazione e l'ultimo chiarimento del Cristo-centrismo.Ancora una volta però va detto che una visione trascendente come quella del "Christus totus" è più accessibile ai "piccoli" che non ai "sapienti" e agli "intelligenti". Santa Giovanna d'Arco, una ragazza analfabeta non ancora ventenne, in virtù dell'acutezza della sua semplice fede, ai suoi giudici che le chiedono che idea abbia della Chiesa, dà subito una risposta sublime e ineccepibile: «Della Chiesa e di Gesù Cristo io penso che siano la stessa cosa, e che su questo punto non si debbano fare difficoltà».RIFIUTO DELLA "ECCLESIOLATRÌA"Ben diverso è il discorso a proposito di "ecclesiolatrìa". La Chiesa non va "adorata", neppure nei molti modi subdoli nei quali ci riesce talvolta di defraudare il Creatore del culto che compete solo a lui. Il che vuol dire tra l'altro: la Chiesa non può essere nemmeno lontanamente pensata come la sede indipendente e assoluta della verità; né come la causa prima o comunque prevalente della nostra salvezza; né come l'oggetto incondizionato della nostra dedizione e del nostro amore.Curiosamente c'è un caso di "ecclesiolatrìa" che affligge talvolta i più severi censori dell'ecclesiocentrismo; ed è la "sinodolatrìa". In questa aberrazione incappano coloro che – tra i "sapienti" e gli "intelligenti" – tanto enfatizzano il Concilio Vaticano II da ritenerlo in pratica un'espressione inedita e originale della Rivelazione divina: parlano e agiscono come se fossero persuasi che unicamente da questa recente esperienza di Chiesa ci sarebbe stato finalmente restituito il cristianesimo nella sua autenticità.I PALADINI DEL "CONCILIO VIRTUALE"Già all'indomani dell'assise conciliare prese a serpeggiare una stravagante ermeneutica del grande avvenimento e del suo magistero. Si tratta di una specie di "distillazione ideologica", che possiamo tentare di delineare schematicamente così:a) La prima fase sta in una lettura discriminatoria dei testi, che distingue tra quelli da accogliere e da citare e quelli da passare sotto silenzio.b) Nella seconda fase si riconosce come provvido insegnamento sinodale non tanto quello che di fatto è stato enunciato, ma quello che la santa assemblea avrebbe potuto dire se non fosse stata intrigata dalla presenza di molti vescovi retrogradi e insensibili al soffio dello Spirito.c) Con la terza fase si insinua che la vera dottrina del Concilio Vaticano II non è quella effettivamente votata e approvata, ma quella che avrebbe dovuto essere approvata, se i padri fossero stati più coraggiosi e più illuminati.Con una siffatta esegesi – certo non teorizzata in modo esplicito, ma ampiamente applicata – quello che viene continuamente addotto ed esaltato non è il Concilio che è stato celebrato, ma un "Concilio virtuale" che ha un posto non nella storia della Chiesa, bensì nella storia dell'immaginazione ecclesiastica."CONCILIO" E "POSTCONCILIO"Quando oggi nelle discussioni della cristianità ci si riferisce al "Concilio", bisogna appurare bene che il riferimento sia in effetti ai decreti canonicamente approvati nell'assemblea sinodale.Bisogna in pratica saper distinguere accuratamente tra il "Concilio" e il postconcilio: il primo va accolto con fede e cordialità; il secondo chiede di essere valutato alla luce del primo; anzi, alla luce dell'insegnamento rivelato come è proposto da tutto il magistero infallibile della Chiesa lungo l'intera sua storia, perché non si presenti come autentica e vincolante anche un'ideologia postconciliare che non ha alcuna garanzia da parte dello "Spirito di verità".UN'ANTICA ECCLESIOLOGIAAscoltiamo infine come si esprimeva un autore del secolo XII che ai giorni nostri non sembra molto citato (è però ricordato in una nota della Lumen gentium 64), Isacco della Stella († 1169), monaco cistercense di origine inglese ma vissuto in Francia, vicino a Poitiers: «Come tutte le cose del Padre sono del Figlio e tutte le cose del Figlio sono del Padre, essendo una cosa sola per natura, così lo Sposo ha dato tutte le cose sue alla Sposa, e lo Sposo ha condiviso tutto quello che era della Sposa, che ha reso anch'essa una cosa sola con se stesso e con il Padre…«Lo Sposo pertanto è una cosa sola con il Padre e una cosa sola con la Sposa: quello che ha trovato di estraneo nella Sposa l'ha tolto via, configgendolo alla croce, dove ha portato i peccati di lei sul legno e li ha eliminati per mezzo del legno.«Quanto appartiene per natura alla Sposa ed è sua dotazione, lo ha assunto e se ne è rivestito; invece ciò che gli appartiene in proprio ed è divino l'ha regalato alla Sposa. Insomma, egli ha annullato ciò che era del diavolo, ha assunto ciò che era dell'uomo, ha donato ciò che era di Dio. Per questo, quanto è della Sposa è anche dello Sposo» (Sermo 11 PL 194, 1728).

RadioPNR
Al "Galieli" di Voghera il terzo congresso diocesano del Movimento Studenti Azione Cattolica

RadioPNR

Play Episode Listen Later Feb 1, 2024 5:17


Al "Galieli" di Voghera il terzo congresso diocesano del Movimento Studenti Azione Cattolica

L'ombelico di un mondo
Qualcuno era democristiano

L'ombelico di un mondo

Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 73:05


I “mostri” democristiani, nel senso latino di monstrum, ovvero prodigio hanno segnato la storia dell'Italia per 50 anni, dal 1943. «La magrezza segaligna e affilata di De Gasperi, il pallore ascetico di Dossetti e dei “professorini”. Tra parentesi l'uno diffidava degli altri ben oltre l'aspetto fisico, attribuendo loro una mentalità: munita di allucinazioni e presunte divinazioni suggestive», scrive nel suo libro, Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua, Filippo Ceccarelli. In questa sesta puntata (ultima della prima stagione) parliamo del fondatore della DC, Alcide De Gasperi, dalla biografia assai variegata: fu deputato nel parlamento asburgico, poi segretario nazionale del Partito Popolare, poi in una condizione di ristrettezze di libertà e economica durante il regime fascista. Trovò rifugio come bibliotecario in Vaticano, ma con il Papa Pio XII ebbe sempre un rapporto difficile. Divenne presidente del consiglio e rappresentò l'Italia alla conferenza di Parigi, alla fine della Seconda Guerra mondiale. Nel suo partito si trovò sempre a dover mediare tra una sinistra movimentata e visionaria, condotta da Giuseppe Dossetti e una destra arroccata attorno alla figura del Papa con simpatie monarchiche e derive nostalgiche, incarnata dal presidente di Azione Cattolica, Luigi Gedda. Per i democristiani la straordinaria vittoria del 18 aprile del 1948 non fu una festa. Il partito che aveva sfiorato la maggioranza assoluta dei voti si trovò a gestire il potere in un paese ancora distrutto dalla guerra e con divisioni sociali ed economiche profonde. La legislatura che andò dal 1948 al 1953 non fu mai tranquilla. Si fecero luce due dirigenti della sinistra dossettiana. Uno pragmatico e duttile, Amintore Fanfani, l'altro più teorico e a volte spirituale, Aldo Moro. Nella loro vita furono spesso polemici tra di loro, ma alla fine si intendevano. Uno che aveva poco a che fare con la vita del partito, ma che in alcuni momenti ne fu un trascinatore, fu Giulio Andreotti. Ambiguo nei comportamenti e nelle relazioni. Non si è mai capito se lui sia stato l'uomo di De Gasperi presso il Vaticano o l'uomo di Pio XII presso, e qualche volta contro, De Gasperi. Bibliografia: Stefano Pivato, "Bella ciao. Canto e politica nella storia d'Italia", Laterza 2005 Stefano Pivato, "I comunisti mangiano i bambini: Storia di una leggenda", Il Mulino 2015 Marco Follini, "Democrazia Cristiana. Il racconto di un partito", Sellerio 2019 Piero Ignazi, "I partiti in Italia dal 1945 al 2018", Mulino 2018 Antonio Ghirelli, "Democristiani", Mondadori 2004 Atti e documenti della D.C. 1943-1967, Prefazione di Mariano Rumor, Edizione 5 Lune 1967 Filippo Ceccarelli, "Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua" Feltrinelli 2018 Paolo Pombeni, Guido Formigoni, Giorgio Vecchio, "Storia della Democrazia cristiana. 1943-1993", Il Mulino 2023 Vindice Lecis, "Il nemico", Nutrimenti 2018 Miriam Mafai, "L'uomo che sognava la lotta armata", Rizzoli 1984 Mimmo Franzinelli, Alessandro Giacone, "1960. L'Italia sull'orlo della guerra civile" Mondadori 2020 Silvio Lanaro, "Storia dell'Italia repubblicana. L'economia, la politica, la cultura, la società dal dopoguerra agli anni '90", Marsilio 1996 Luigi Gedda, "18 Aprile 1948. Memorie Inedite Dell'artefice Della Sconfitta Del Fronte Popolare", Mondadori 1998 Guido Formigoni, "Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma", Il Mulino 2016 Bruno Vespa, "Storia d'Italia da Mussolini a Berlusconi", Mondadori 2004 Indro Montanelli e Mario Cervi, "L'Italia dei due Giovanni", Rizzoli 2012 Bruno Vespa, "Soli al comando", Mondadori 2017 Bruno Vespa, "Italiani voltagabbana. Dalla prima guerra mondiale alla Terza Repubblica sempre sul carro dei vincitori", Mondadori 2017 Enrico Menduni, "L'Autostrada del Sole", Il Mulino 1999 Leonardo Sciascia, "Todo Modo", Adelphi 2003 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

BASTA BUGIE - Santi e beati
Antonietta Meo, testimone di Gesù Crocifisso a 6 anni

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Jun 28, 2023 25:39


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1471ANTONIETTA MEO, TESTIMONE DI GESU' CROCIFISSO A 6 ANNI di Piersandro Vanzan S. I.Nennolina nasce in una famiglia di solidi principi morali e religiosi, dove si recita il Rosario ogni giorno. E' una bambina molto vispa, sempre allegra, che ama cantare. Un giorno cade sbattendo il ginocchio su un sasso. Ma il dolore sembra non voler passare. I medici, che inizialmente non capiscono la natura del suo male, alla fine le diagnosticano un "osteosarcoma", un tumore alle ossa. Le viene quindi amputata la gamba. Nennolina, che ha poco più di cinque anni, mette allora una pesante protesi ortopedica; comincia la salita al calvario, ma la vivacità è quella di sempre...Il 17 dicembre 2007 il Santo Padre, Benedetto XVI, ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto sulle virtù eroiche di Antonietta Meo, così la piccola è stata dichiarata "Venerabile". Potrebbe presto diventare la più giovane beata non martire nella storia della Chiesa, è infatti già allo studio una presunta guarigione miracolosa, segnalata negli Stati Uniti.Il suo corpo, dal 5 luglio del 1999, riposa in una piccola cappella adiacente a quella dove si conservano le reliquie della Passione di Gesù, all'interno della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme.Quella di Nennolina è una storia dolorosa, un'apparente storia ordinaria di quel vasto mondo dell'infanzia sofferente, ma è anche una storia rischiarata da una luce straordinaria, che illumina chi vi si accosta, introducendo al senso di quel grande mistero della vita che è il "dolore innocente"...ANTONIETTA MEO, DETTA NENNOLINA: UNA MISTICA DI SEI ANNI[...] Tra i piccoli grandi santi vogliamo ricordare Antonietta Meo (Roma, 1 dicembre 1930 - 5 luglio 1937) detta Nennolina perché, come scrive la mamma nel diario, "Antonietta sembrava troppo lungo. Allora pensammo di chiamarla con un diminutivo e dopo diversi pareri decidemmo per Nenne. Di qui poi il vezzeggiativo Nennolina". [...]Battezzata nella festa dei Santi Innocenti in Santa Croce di Gerusalemme, chiesa parrocchiale della famiglia, mai data e luogo furono più carichi di significato alla luce di quanto successe poi a questa bimba. Una vicenda profondamente segnata dalla croce di Cristo, abbracciata nella gioiosa convinzione dell'adimpleo paolino - "Completo in me quanto manca alle sofferenze di Cristo" (Col 1,24) - e costellata di fatti straordinari, generalmente riferiti nelle letterine che Antonietta dettò alla mamma. I contenuti di queste letterine, uniti ai fatti straordinari che vedremo più avanti, rivelano, secondo gli specialisti, un'autentica tipologia di esperienza mistica. Tanto più singolare in quanto Antonietta è una bimba normalissima: a 3 anni frequenta l'asilo delle suore, a 5 iscritta nelle "piccolissime" della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, a 6 inizia la prima elementare dalle stesse religiose e diventa "beniamina" della Gioventù Femminile. Ma già nell'aprile 1936 un osteosarcoma richiede l'amputazione della gamba sinistra e così inizia la sua dolorosissima via crucis, ma anche la sua ineffabile esperienza di Dio.Nel settembre 1936 va in prima elementare con una protesi che le dà molto fastidio, come dice a Gesù: "Ogni passo che faccio sia una parolina d'amore" (26 marzo 1937). Pure allacciargliela era difficile, perché non stava mai ferma, e Caterina, la domestica, ricorda che una volta le disse: "Tu vuoi sempre giocare e io non ho tempo da perdere; non ti metto più l'apparecchio". Nennolina allora tutta seria rispose: "Sii buona; starò ferma [...] Io lo porto per amor di Gesù e tu mettimelo per amore di Gesù". Infine, sconcertante per noi è leggere che il 25 aprile, anniversario dell'amputazione, lo volle celebrare con una novena alla Madonna di Pompei, perché le aveva ottenuto la grazia di offrire la sua gamba a Gesù, e con "un gran pranzo e aprire la bottiglia per fare il brindisi".Colpiti da quelle letterine e dalla maturità spirituale di Nennolina, preti e amici consigliarono la famiglia di anticipare la Prima Comunione alla notte di Natale 1936, nella cappella delle religiose sue insegnanti. Il 19 maggio 1937 ricevette pure la Cresima, alla quale è legata non solo un'impressionante, nuova conoscenza esperienziale dello Spirito Santo, ma anche la sua eccezionale insistenza nel chiedere i Sette doni. Era ormai la vigilia degli ultimi tremendi 40 giorni, e quello della fortezza si manifestò come il dono più vistoso. L'amputazione della gamba, purtroppo, non aveva fermato il tumore che, a metà giugno, si rivelò con metastasi al capo, a una mano e al piede, cistite, mughetto alla bocca e alla gola. Lancinanti i mali e ancor più le terapie: puntura esplorativa al polmone sinistro, estrazione di liquido dallo stesso, resezione di tre costole effettuata con semplice anestesia locale, data l'insufficienza cardiaca.In breve, nella vicenda di Antonietta si coniuga l'irruzione di una Grazia "tremenda e fascinosa" con una risposta generosa al massimo, e si rivelano così le meraviglie che il Dio e Padre di Gesù Cristo, nella potenza dello Spirito Santo, ama compiere sia nei "piccoli" come Maria (cfr. Magnificat), sia in quelli la cui età viene considerata immatura e nella quale invece si confermano le parole di Gesù: "Ti ringrazio, o Padre, perché hai nascosto queste cose ai dotti e le hai rivelate ai piccoli" (Me 11,25). Insomma, quello che sconcerta psicologi veterofreudiani o teologi iperscolastici è che Dio arricchisca di grazie speciali anche una Nennolina e che, senza forzarne la natura ma perfezionandola con la Grazia, realizzi in lei tanto una squisita finezza nelle cose dello Spirito quanto una eroicità nel patire-offrire che difficilmente si trova in persone di età matura e dopo un lungo cammino di fede.COEFFICIENTI UMANI NELL'EVOLUZIONE SOPRANNATURALE DI NENNOLINAPer valutare adeguatamente le meraviglie che Dio ha operato in questa bimba - e non restare sconcertati dalla via crucis percorsa nel cammino verso il Padre -, giova ricordare i fattori umani che ne accelerano la crescita spirituale e mistica: la famiglia, la parrocchia, l'associazionismo - nella fattispecie la Gioventù Femminile - e la scuola cattolica. Da questi ambiti la bimba ricavò linfe spirituali e apostoliche, tipiche nella teologia e pastorale degli anni trenta, che lei però ha sintetizzato in modo originale, tanto a livello del vissuto, quanto nella traduzione orante di esso. Volendo concentrarci di più sulla famiglia, alla parrocchia, alla scuola e all'associazionismo riserviamo poche cenni, sufficienti tuttavia per cogliere l'ottima sinergia esistente tra queste agenzie educative.Circa i sacerdoti, ricordiamo l'incontro di Nennolina con p. B. Orlandi (12 settembre 1936) - decisivo ai fini della Prima Comunione - e l'importanza del suo confessore, mons. Dottarelli (già famoso per il ruolo avuto nell'ordinazione sacerdotale di G. De Luca).Nennolina domandava spesso a Gesù di farle trovare un buon confessore, perché "vorrei farmi santa" (8 novembre e 21 dicembre 1936). Poi, trovatolo, raccomanda continuamente a Gesù "di fargli tutte le grazie necessarie" (2 giugno 1937). Di fatto, nei processi canonici vediamo quanto tatto mons. Dottarelli usò con Antonietta, non solo durante la via crucis - insegnandole a soffrire e offrire -, ma anche nel discernere le grazie straordinarie dell'ultimo periodo e nel raccomandarle di far silenzio con tutti.Per quanto riguarda l'associazionismo - mamma e papà ne davano continui esempi - i biografi sottolineano l'entusiasmo di Nennolina per ogni iniziativa, medaglia o pagellina della Gioventù Femminile, mentre per l'influsso delle suore, oltre alla gioia di Antonietta nel frequentare la scuola e il catechismo - lo dice ripetutamente a Gesù: "Ci vado volentieri, perché si imparano tante belle cose di Te e dei tuoi Santi" -, trapela spesso un evidente fascino imitativo, come quando scrive: "Voglio farmi suora, per essere la tua sposa, caro Gesù, e salvare molte anime" (5 e 21 dicembre 1936). Infine, nelle varie testimonianze raccolte al processo, le suore ricordano una caratteristica, anche un po' spettacolare, di Nennolina: chiedeva perdono, mettendosi in ginocchio e baciando la mano di chi la perdonava.Ma veniamo al fattore principale, la famiglia. Come quasi sempre accade - lo ricordava anche il Papa nella sua Lettera ai bambini -, la santità di Nennolina attecchisce nel buon terreno di una famiglia romana degli anni trenta, in cui regna un'atmosfera di serenità amorosa e di profonda fede. E' una famiglia che gode un certo benessere (il papà lavora alla Presidenza del Consiglio), tanto da permettersi una "ragazza alla pari" (dal 1933, Caterina: 17 anni di Colfiorito). Religiosissimi, i Meo non solo pregano molto - nei vari momenti del giorno e a sera recitando, tutti assieme, il Rosario -, ma sono anche caritatevoli verso i poveri, sicché non meraviglia il contagio riportatone da Nennolina. Ricorda la mamma che, quando incontrava un povero, "voleva un soldino bianco [di nichel] e glielo porgeva con tanta grazia: i suoi occhi sfavillavano di gioia alle benedizioni del beneficato. A casa, era sempre lei che voleva porgere l'elemosina ai poveri che venivano a bussare".

Focus economia
Manovra: Bruxelles promuove i conti ma boccia le misure su Pos, multe e contante

Focus economia

Play Episode Listen Later Dec 14, 2022


Oggi, mercoledì 14 dicembre, è arrivato il giudizio comunitario sulla manovra italiana, attualmente in discussione alle Camere. Il bilancio è in bianco e nero: la Finanziaria del 2023 è in linea con le raccomandazioni del luglio scorso, limitando l'aumento della spesa corrente a livello primario. Ciò detto, la Commissione europea lamenta il fatto che il governo Meloni non abbia messo mano all'evasione fiscale e all'elevato costo del lavoro non salariale. Nello specifico, spiega Bruxelles, la Finanziaria del governo Meloni «include misure che non sono coerenti con la parte strutturale delle precedenti raccomandazioni di bilancio, in particolare per quanto riguarda il sistema pensionistico e l evasione fiscale, anche per quanto riguarda l uso obbligatorio dei pagamenti elettronici e le soglie legali per i pagamenti in contanti». Lo sguardo corre al dibattito italiano e all'uso non obbligatorio dei pagamenti digitali sotto a un certo limite. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Incontro Salvini-Autotrasportatori. Sul tavolo il caro gasolio, il Brennero e la portualitàIl Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si è oggi confrontato con importanti realtà del mondo dell autotrasporto. Questa mattina ha incontrato i vertici di Conftrasporto-Confcommercio e dopo pranzo, al Mit, si è visto con i vertici del dicastero e le delegazioni del settore: Anita, Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Fai, Confcooperative lavoro e servizi, Fedit, Legacoop produzione e servizi, Sna Casartigiani, Trasportounito Fiap, Unatras, Claai, Assotir, Aicai, Fiap. L'incontro di natura sostanzialmente interlocutoria si è rivelato, a quanto comunicato dalle associazioni presenti, "proficuo". Sul tavolo i principali nodi dei trasporti e della logistica, a cominciare dalla questione delle limitazioni dei Tir al Brennero imposte dall'Austria, per continuare con la necessità di misure adeguate per consentire alle imprese del trasporto di fronteggiare gli elevati costi di attività, fino ai temi legati alla portualità. Approfondiamo il tema con Paolo Uggè, Presidente di Conftrasporto.Torna la campagna di raccolta fondi di TelethonÈ tornata la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare, della Fondazione Telethon che terrà impegnata le reti Rai con la Maratona Telethon da questo lunedì 11 dicembre fino a domenica 18 dicembre. Inoltre lunedì scorso, e sabato e domenica prossimi in più di 3mila piazze in tutta Italia ci saranno i "Cuori di cioccolato". (Un prodotto firmato Caffarel, il noto marchio piemontese che produce cioccolato premium) a fronte di una donazione minima di 12 euro. Distribuiti dai volontari di Fondazione Telethon, Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue), Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità intellettiva e/o Relazionale), Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d'Italia), Azione Cattolica e presso le edicole di Si.Na.Gi (Sindacato Nazionale Giornalai d'Italia SLC CGIL) aderenti. Fino al 31 dicembre sarà possibile donare chiamando da rete fissa o inviando un sms al numero solidale 45510. Facciamoli diventare grandi è l invito che Fondazione Telethon rivolge ai cittadini per continuare a partecipare alla grande catena di solidarietà e sostenere la ricerca. Ne parliamo con Alessandro Betti, Direttore della raccolta fondi di Telethon.

Non hanno un amico
Ep.52 - Il Pap'orno

Non hanno un amico

Play Episode Listen Later Nov 3, 2022 6:31


Perché continuare a scherzare coi fanti, quando anche i santi ci danno un sacco di spunti? Fonti: video del primo discorso di Papa Francesco del 13 marzo 2013, pubblicato sul canale Youtube di Tv2000it il 15 marzo 2015; video delle dichiarazioni di Papa Francesco ai giovani di Azione Cattolica, pubblicato sul canale Youtube di Redazione Papaboys il 29 ottobre 2022; trailer di "Me ne frego!", documentario dell'Istituto Luce a cura della linguista Valeria Della Valle e del regista Vanni Gandolfo pubblicato nel 2014 e disponibile sul canale Youtube de Archivio Luce Cinecittà; servizio di Euronews sulla dichiarazione del Pontefice ai giornalisti, sull'aereo che lo riportava a Roma dal Brasile, pubblicato su Youtube il 29 luglio 2013; estratto della puntata di Presadiretta del 28 settembre 2020, trasmessa da Rai 3 e condotta da Riccardo Iacona, disponibile su Raiplay; estratto del film pornografico "Moana e Cicciolina Mondiali" del 1990, prodotto da Tibbins International Technology e diretto da Mario Bianchi e Riccardo Schicchi, pubblicato sul canale Youtube Baccio Da Collevecchio il 31 ottobre 2008; estratto della puntata di Zona Bianca dell'11 luglio 2022, trasmessa da Rete 4 e condotta da Giuseppe Brindisi, pubblicato sul canale Youtube de Il popolo della famiglia il 12 luglio 2022; video pubblicato sul canale Youtube di Fanpage.it il 14 settembre 2021; estratto della puntata di Linea Rovente dell'8 dicembre 1987, programma condotto da Giuliano Ferrara e trasmesso da Rai 3, disponibile su Raiplay.

Focus economia
La maratona di Fondazione Telethon

Focus economia

Play Episode Listen Later Dec 13, 2021


Dal 12 al 19 dicembre è tornata la Maratona della Fondazione Telethon sulle reti Rai: sara' una settimana all'insegna della solidarieta' con tanti appuntamenti per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. E torneranno in oltre 3.000 piazze in tutta Italia i Cuori di cioccolato, distribuiti il 12, 18 e 19 dicembre dai volontari di Fondazione Telethon, Uildm, Avis, Anffas, Unpli, Azione Cattolica e altre associazioni.L'edizione 2020 della storica maratona sulle reti Rai ha permesso di raccogliere 46 milioni e 218.821 euro destinati al finanziamento della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. L'obiettivo di quest'anno è di 50 milioni. Dietro la notizia Settimana chiave per i mercati: nonostante le paure per il rialzo dei tassi, le borse continuano a salire. In settimana si riuniscono le banche centrali di Stati Uniti, Regno Unito e la Bce. Ci sono poi rumors su un maxi stimolo straordinario della Banca centrale cinese. Il ruolo delle banche nella ripresa Dal 13 al 17 dicembre al Palazzo del Ghiaccio di Milano si tiene il 126° Consiglio nazionale e la 11a Conferenza d'organizzazione della Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani. «You ll never walk alone» è il titolo del doppio appuntamento. Occupazione, aggregazioni, Europa digitale e smart working sono i temi al centro dei lavori e dei dibattitti a cui parteciperanno gli amministratori delegati dei principali gruppi bancari italiani. L'indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore La 32ª edizione dell'indagine sulla Qualità della vita nelle province italiane, pubblicata oggi dal Sole 24 Ore, premia Trieste, già salita negli ultimi due anni al quinto posto della graduatoria annuale; sul podio inoltre torna Milano, dopo la scivolata fuori dalla top ten nel 2020 per effetto del Covid, e Trento resta solida al terzo posto. Nello specifico l'indagine scatta una fotografia del Paese attraverso 90 indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero. Ospiti: Francesca Pasinelli, direttore generale di Fondazione Telethon, Alessandro Plateroti, editorialista del Sole 24 Ore, Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, Michela Finizio, Il Sole 24 Ore

Interviste di Radio Civita InBlu
Assemblea di AC in streaming, l'intervista alla presidente diocesana Paolina Valeriano

Interviste di Radio Civita InBlu

Play Episode Listen Later Jan 23, 2021 6:31


L'assemblea diocesana di Azione Cattolica va in streaming, ne abbiamo parlato con lapresidente diocesana Paolina Valeriano intervistata all'interno del programma "Zona Blu" da Simone Nardone.- * - * - * -

BASTA BUGIE - Cinema
FILM GARANTITI: Cristiada - L'epopea dei Cristeros messicani (2012) *****

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Jul 24, 2020 13:43


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=69L'EPOPEA DEI CRISTEROS MESSICANI di Oscar SanguinettiLa rivolta dei cristeros inizia nel 1926 e si conclude, anche se non definitivamente, nel 1929. E cristeros deriva da Cristos Reyes, i "Cristi-Re", come gli avversari definivano con intento spregiativo gli insorti cattolici che combattevano al grido di "Viva Cristo Re!", riprendendo il tema della regalità di Cristo, all'epoca molto popolare e in sintonia con l'enciclica sull'istituzione della festa di Cristo Re "Quas primas", pubblicata nel 1925 da Papa Pio XI (1922-1939).Nel Messico, nei secoli seguenti la scoperta e la conquista dell'America, era avvenuta una feconda fusione fra cattolicesimo e cultura indigena. La civiltà iberoamericana, una miscela di elementi senza eguali nel tempo e nello spazio, vi aveva dato frutti di grande originalità in tutti i campi, compresi quelli delle arti figurative e della musica. All'inizio del secolo XX questa cultura, con una religiosità luminosa, pubblica, sopravvive ancora, anche se allo stato residuale e subalterno, nei ceti popolari e rurali, mentre le classi alte e il ceto politico e intellettuale hanno ampiamente assorbito le idee illuministiche e liberali. Dagli inizi del secolo alla guida della repubblica presidenziale federale messicana, per lo più a seguito di colpi di Stato e di guerre civili, si era avvicendata una serie di generali o di despoti, espressione della fazione di volta in volta vincente all'interno dell'unico e intoccabile establishment massonico e laicista, prevalso nella seconda metà dell'Ottocento. Quando scoppia l'insurrezione cattolica è al potere un generale, Plutarco Elías Calles (1877-1945), che pratica una politica rigidamente "modernizzatrice" (il suo partito si autodefinisce "rivoluzionario istituzionale"), filostatunitense e con simpatie per il nascente socialismo latinoamericano. Questa politica porta il governo messicano a inasprire la lotta contro la Chiesa, vista non solo come centro sovranazionale di diffusione dell'"oppio del popolo" (secondo il cliché laicista) ma pure come bastione della conservazione e come ostacolo al latente totalitarismo statale. Il regime di Calles si differenzia dai precedenti per lo stile, il pugno di ferro, lo spirito da scontro epocale che egli ostenta, anche personalmente, nel realizzare la sua politica e che gli varrà, fra i cattolici, il nomignolo di "Nerone".IL CONFLITTO FRA STATO E CHIESANel 1917 il governo di Venustiano Carranza (1859-1920) vara una costituzione fortemente laicistica, che però non viene mai applicata. Nel 1926 il Governo Calles ordina ai governatori dei diversi Stati di emanare decreti volti a far applicare il dettato costituzionale in materia di disciplina dei culti. Essi prevedevano, di fatto, la radicale separazione fra Chiesa e Stato, la completa scristianizzazione dei luoghi pubblici (tribunali, scuole, e così via), l'esproprio totale degli edifici di culto e dei seminari, la proibizione dei voti e degli ordini religiosi, la trasformazione del clero in un corpo di funzionari statali e il "numero chiuso" per lo stesso clero, che doveva essere messicano di nascita, sancendo così l'espulsione dei missionari stranieri. Nel 1925 il Governo, mentre favorisce la diffusione delle missioni protestanti nordamericane, tenta anche - ma invano, a causa della reazione dei cattolici -, di dar vita a una Chiesa Nazionale separata da Roma. Le violenze poliziesche seguenti il tentativo di applicare la nuova disciplina antiecclesiastica, in vigore dal 31 luglio 1926, generano immediatamente la reazione del mondo cattolico, che dà vita a una Lega Nazionale di Difesa della Libertà Religiosa. L'episcopato messicano, in sintonia con la Segreteria di Stato vaticana, retta dal card. Pietro Gasparri (1852-1934), dopo diversi tentativi, falliti, di resistenza legale non violenta - scioperi, boicottaggi e petizioni popolari -, ritiene di reagire alla escalation del terrorismo governativo con un provvedimento inusitato e clamoroso: in segno di protesta sospende completamente l'esercizio del culto pubblico. L'atto, senz'altro legittimo, si rivela però imprudente perché non teneva conto della determinazione degli ambienti governativi di andare fino in fondo nell'affermare il proprio controllo sulla Chiesa - anche se prove in questo senso non erano mancate negli anni precedenti - e, soprattutto, sottovalutava l'impatto che la sospensione del culto avrebbe avuto sul vissuto popolare quotidiano, specialmente dei più umili. Infatti, la cultura del popolo, profondamente nutrita di Bibbia e di leggende religiose, caratterizzata da una forte tensione escatologica, vivacizzata da un'intensa e diffusa pratica devozionale, interpretava consuetamente gli avvenimenti all'interno di categorie che si potrebbero definire "mistiche" e "apocalittiche". Anche la persecuzione di Calles viene dunque letta come l'abbattersi di un flagello biblico, e con altrettanto spirito apocalittico nasce nel popolo la convinzione che occorra reagire, come i fratelli Maccabei, impugnando le armi per ripristinare la giustizia violata.L'INSURREZIONEFin dai giorni immediatamente seguenti la sospensione del culto, in più di uno Stato, iniziano ad accendersi focolai di sollevazione. La Santa Sede si oppone alla rivolta armata, l'episcopato non la promuove né l'appoggia. Il mondo cattolico ufficiale - la Lega Nazionale di Difesa della Libertà Religiosa - persiste nell'azione di resistenza legale, che viene repressa con ancora maggiore asprezza: i federali non fanno distinzioni troppo sottili fra cristeros e circoli di Azione Cattolica, il che provoca innumerevoli martiri, particolarmente fra il clero. Il più noto è il sacerdote gesuita Miguel Agustín Pro (1891-1927), beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 25 settembre 1988.Dall'agosto del 1926 i focolai di rivolta diventano un incendio che divampa in quasi tutti gli Stati della federazione. Comunità intere si sollevano in massa. Clan familiari e confraternite laicali si danno alla macchia sulle montagne, da dove attaccano le truppe federali e le formazioni irregolari filogovernative, i cosiddetti "agraristi". Lo scontro è fin da subito violentissimo. Contro i ribelli, che gli avversari disprezzano come esseri subumani, numerosi ma male armati e privi d'inquadramento militare, il Governo mobilita le truppe migliori dell'esercito nazionale, inclusa l'aviazione. Ciononostante, i cristeros, forti dell'appoggio popolare e praticando la guerriglia, infliggono gravi perdite ai federali e aumentano, passando a controllare e ad amministrare aree sempre più vaste del territorio nazionale, in particolare nella parte centro-meridionale del paese, negli Stati di Durango, Morelia, Jalisco, Zacatecas, Michoacan, Veracruz, Colima e Oaxaca. Un salto di qualità si ha quando, nel 1927, la guida dell'esercito cristero (che conta circa ventimila uomini) viene presa dall'ex generale federale Enrique Gorostieta Velarde (1891-1929), che aderisce inizialmente alla rivolta più per spirito anticonformista che per convinzione religiosa, ma che maturerà in consapevolezza, prima di essere ucciso a tradimento, in combattimento, il 2 giugno del 1929. Fra il 1927 e il 1928 gli insorti sono in grado di affrontare l'esercito federale in vere e proprie battaglie campali, con impiego dell'artiglieria e della cavalleria. Gli aiuti ai combattenti provengono dalla rete creata dalle famiglie, dalle confraternite e dalle organizzazioni di soccorso. In questa sanguinosa guerra clandestina si distinguono le brigate paramilitari femminili, intitolate a santa Giovanna d'Arco (1412-1431). Il clero (i vescovi, tranne due o tre, sono fuggiti all'estero e i sacerdoti vivono nella clandestinità) è pressoché assente fra i combattenti, che devono supplire alla mancanza dei sacramenti con la preghiera, soprattutto con la recita del rosario e dei salmi e con la devozione ai santi patroni. Alla fine del 1928 per i federali comincia a profilarsi il fantasma di una sconfitta sul campo: non riescono più a sostenere il peso della guerra civile su tanti fronti e, soprattutto, sembrano stanchi del terrore su vasta scala, che hanno scatenato contro il loro stesso popolo. Grandi battaglie hanno luogo agli inizi del 1929 (la maggiore è quella di Tepatitlán, nello Stato di Jalisco, il 19 aprile) e il movimento cristero, che conta circa cinquantamila combattenti, è molto vicino alla vittoria.GLI "ARREGLOS" E LA "SEGUNDA"Davanti alle crescenti difficoltà di domare l'insorgenza, il Governo fa balenare la possibilità di una tregua e i vertici cattolici, che non comprendono la guerra dei cristeros e sono sempre rimasti in spasmodica attesa di un segno di buona volontà da parte dell'avversario, raccolgono subito il segnale e accordi, del tutto informali, gli "Arreglos", vengono frettolosamente sottoscritti il 22 giugno 1929, con l'attenta e determinante regìa della Segreteria di Stato vaticana, e il culto pubblico riprende. Per la Chiesa e per la popolazione questo costituisce un indubbio sollievo, ma per la sollevazione armata significa la fine.Venuto meno il generale consenso popolare, costretti a cedere le armi e a tornare ai propri villaggi, i cristeros si trovano immediatamente esposti alla vendetta, anche privata, dei federali, dal momento che gli "Arreglos" non contenevano nessuna garanzia a salvaguardia dei combattenti. Mentre la Chiesa non ricupera la sua libertà e, anzi, continua a essere perseguitata, la repressione nei confronti dei combattenti cristiani (soprattutto dei capi e dei quadri), per lo più contadini, continua ininterrottamente, almeno fino agli anni 1940. Così i cristeros, dopo una ripresa disperata della rivolta fra il 1934 e il 1938 - la cosiddetta "Segunda" -, quasi scompaiono, talora fisicamente, dalla storia del paese: restano ancora oggi, indomiti, alcuni piccoli nuclei di reduci che pubblicano un periodico, David.

Letto Tra le Righe
puntata 19 LONG - Che ne sarà di noi? con Maria Grazia Vergari

Letto Tra le Righe

Play Episode Listen Later May 6, 2020 37:20


Viviamo una realtà che ci sta provando. Ci cambierà? Quanto? In meglio o in peggio? Quali conseguenze ricadranno sulle nostre vite? Torneremo alla nostra vita di sempre? Cosa significa questo periodo? Ne parliamo con la dottoressa Maria Grazia Vergari, vicepresidente nazionale di Azione Cattolica, psicoterapeuta e docente di psicologia dello sviluppo a Roma.Contatti:Don Domenico Bruno: Sito: www.annunciatedaitetti.it Telegram: @dombruDott.ssa Maria Grazia VergariFacebook: Maria Grazia Vergari

Letto Tra le Righe
puntata 19 LONG - Che ne sarà di noi? con Maria Grazia Vergari

Letto Tra le Righe

Play Episode Listen Later May 6, 2020 37:20


Viviamo una realtà che ci sta provando. Ci cambierà? Quanto? In meglio o in peggio? Quali conseguenze ricadranno sulle nostre vite? Torneremo alla nostra vita di sempre? Cosa significa questo periodo? Ne parliamo con la dottoressa Maria Grazia Vergari, vicepresidente nazionale di Azione Cattolica, psicoterapeuta e docente di psicologia dello sviluppo a Roma.Contatti:Don Domenico Bruno: Sito: www.annunciatedaitetti.it Telegram: @dombruDott.ssa Maria Grazia VergariFacebook: Maria Grazia Vergari

Interviste di Radio Civita InBlu
Interviste don Carlo Lembo E Paolina Valeriano, Assemblea Azione Cattolica

Interviste di Radio Civita InBlu

Play Episode Listen Later Jan 20, 2020 5:45


Le interviste durante la diretta di Radio Civita inBlu dall'Assemblea diocesana dell'Azione Cattolica di Gaeta tenutasi il 18-19 gennaio 2020 al Coni di Formia. Ai microfoni di don Maurizio Di Rienzo e Simone Nardone, l'assistente unitario diocesano don Carlo Lembo e la presidente uscente Paolina Valeriano.

Storia della civiltà cristiana | RRL
66 - «La fede mi ha sempre aiutato»

Storia della civiltà cristiana | RRL

Play Episode Listen Later Jul 18, 2018 5:25


Cultura Cattolica: A dirlo è il campione Gino Bartali, vincitore di tre Giri d’Italia e due Tour de France. Anima profondamente religiosa, iscritto all’Azione Cattolica di Luigi Gedda, terziario carmelitano, a lui si deve la salvezza di centinaia di ebrei.

Notizia del giorno | RRL
News del 06 gennaio 2018

Notizia del giorno | RRL

Play Episode Listen Later Jan 6, 2018 6:20


Dopo il caso Tabacci-Bonino, il bis con l’on. Preziosi, già vicepresidente nazionale di Azione Cattolica e per trent’anni ai vertici dell’Istituto Toniolo, ente fondatore dell’Università Cattolica, che, tracciando un bilancio dell’esperienza parlamentare, ha esultato per unioni civili e fine vita;Ancora un presepe profanato: è avvenuto a Mendatica: decapitata e fatta a pezzi la statua di Gesù Bambino;Usa: allo Swarthmore College, corsi per “storpiare” la Bibbia in senso Lgbt;Gli Stati Uniti hanno incluso anche il Pakistan nello speciale elenco dei Paesi accusati di “gravi violazioni” alla libertà religiosa;Secondo i dati diffusi dalla Conferenza episcopale locale, ben il 36,7% dei polacchi va a Messa la domenica ed il 16% riceve abitualmente la S. Comunione.

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Andreoli - I giorni dell'Amore - Todi 15/04/2014

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Play Episode Listen Later Apr 15, 2014 75:07


Prof. Vittorino Andreoli - I giorni dell'Amore

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Meditazione sull'ultima parte del credo.

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Play Episode Listen Later Apr 14, 2013 54:24


Meditazione di Don Andrea Rossi sull'ultima parte del credo.

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lectio biblica di Don Ugo Ughi del 13/4/2013

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Play Episode Listen Later Apr 14, 2013 46:39


lectio biblica di don ugo ughi

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Lectio biblica su Lc 19,1-10; 18,18-23

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Play Episode Listen Later Mar 4, 2013 37:07


Lectio biblica di Don Ugo Ughi del 16/02/2013.

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Intervento di Luca Diotallevi alla scuola della Parola del 19/1/2013

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Lectio Biblica sul vangelo di LC 1,39-45

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Play Episode Listen Later Jan 23, 2013 31:37


Lectio Biblica di Don Ugo Ughi - Scuola della Parola 19/1/2013

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25/12 Meditazione: Troveremo la tenda di Gesù

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Play Episode Listen Later Dec 24, 2012 4:21


Meditazione di monsignor Domenico Sigalini tratto dal libro "finalmente con noi" editrice AVE

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24/12 9^ meditazione: La nascita nella grotta

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Play Episode Listen Later Dec 23, 2012 3:24


meditazione di monsignor Sigalini - "finalmente con noi" editrice AVE

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21/12 - 8^ Meditazione: un canto di certezza

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Play Episode Listen Later Dec 22, 2012 3:21


Meditazione di Monsignor Sigalini tratta dal libro Finalmente con noi della Editrice AVE

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Il credo - 1° Intervento di Luca Diotallevi

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Play Episode Listen Later Dec 21, 2012 67:20


Intervento sul "Credo" di Luca Diotallevi del 15/12/2012

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22/12 7^ Meditazione: Un canto di speranza

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Play Episode Listen Later Dec 21, 2012 4:11


meditazione di Monsignor Domenico Sigalini tratta dal libro "finalmente con noi" (editrice AVE)

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21/12 6^ Meditazione: un incontro tra madri

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Play Episode Listen Later Dec 20, 2012 3:42


meditazione di Monsignor Domenico Sigalini tratta dal libro "Finalmente con noi" editrice AVE

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20/12 5^ meditazione: una giovane donna, decisiva

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Play Episode Listen Later Dec 19, 2012 3:40


meditazione di monsignor Sigalini tratto dal libro "finalmente con noi" edito dall'editrice AVE

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19/12 4^ Meditazione: un prete sfiduciato, ma tirato dentro

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Play Episode Listen Later Dec 18, 2012 3:47


meditazione di monsignor Sigalini tratto dal libro "finalmente con noi" edito dall'editrice AVE

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16/12 1^ meditazione: L'attesa distratta dell'umanità

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Play Episode Listen Later Dec 17, 2012 3:06


1^ meditazione di monsignor Sigalini tratto dal libro "finalmente con noi" edito dall'editrice AVE

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17/12 2^ meditazione - L'incarnazione: le nostre vite danno la carne a Cristo

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Play Episode Listen Later Dec 17, 2012 3:27


2^ Meditazione di monsignor Sigalini tratta dal libro Finalmente con noi edito dall'editrice AVE

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18/12 3^ Meditazione: Un uomo semplice: Giuseppe, come tutti noi

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Play Episode Listen Later Dec 17, 2012 4:01


meditazione di monsignor Sigalini tratto dal libro "finalmente con noi" edito dall'editrice AVE

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Il Saluto di Franco Miano e mons. Domenico Sigalini per la festa dell'Adesione 2013

felici orvieto todi azione cattolica
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La spiritualità del laico di Azione Cattolica

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Play Episode Listen Later Dec 5, 2012 32:22


Intervento di Don Ugo Ughi sulla spiritualità del laico di Azione Cattolica