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Moguer

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Flamenco Chiavi in Mano podcast
#137- Cantaores di Huelva che hanno fatto la storia del Fandango (Prima parte) - Flamenco Chiavi in Mano

Flamenco Chiavi in Mano podcast

Play Episode Listen Later Apr 12, 2025 33:45


In questo podcast parliamo di una selezione di cantaores che hanno fattola storia del Fandango di Huelva. Ho scelto come criterio di parlare di cantaores che hanno lasciato incisioni della loro musica e che sono di Huelva, e mi sono fatta guidare dal mio gusto e da quello che ho studiato sull'argomento. Moltissimi sono stati i cantaores che hanno contribuito parecchio allo sviluppo del Fandango de Huelva, come ad esempio El Gloria, Manuel Vallejo, Pepe Marchena, Macandé, el Niño de Alora, el Niño de Aznalcollar, la Niña de los Peines, ma non sono di Huelva.La Parrala era una cantaora mitica di fandango ma era del 1845, e non ci ha lasciato nulla di registrato, ovviamente!Iniziamo subito però con una eccezione: José Pérez de Guzman, che era di Jerez de Los Caballeros, provincia di Badajoz, Estremadura. Nacque nel 1891 e si trasferì però a Huelva molto presto. Creò uno stile di fandango de Huelva più simile al cante jondo. Sembra un fandango abandolao, e ha avuto tantissima influenza sui cantaores a seguire. Era benestante, quindi non aveva bisogno di cantare per vivere. Una volta arrivato a Huelva, si appassionò enormemente al cante flamenco e alla chitarra. Creò melodie più emozionanti, personali e non più di tradizione popolare, e questo punto di vista ha generato una nuova maniera di cantare fandango. Perez de Guzman fu anche calciatore semiprofessionale, e proprio per causa di un problema di salute che gli impedì di continuare a giocare, si tolse la vita a soli 39 anni. Non incise nulla, purtroppo (quindi mi sto contraddicendo due volte, parlando di un cantaor che non era di Huelva e che non ha inciso), ma la sua influenza sull'evoluzione del Fandango fu imprescindibile. L'eredità di Perez de Guzman fu fortissima su José Rebollo. Nato a Moguer (la stessa cittadina in cui era nata la Parrala!) nel 1895, cominciò a cantare giovanissimo e a 17 anni si trasferì a Huelva, per lavorare al porto come scaricatore. Si trasferì poi a Siviglia, condividendo il palcoscenico con tutti i maggiori cantaores della sua epoca, collaborò con i chitarristi di punta dell'epoca: Manolo Badajoz, Ramon Montoya, Manolo de Huelva, e visse in quella fucina del cante che fu la zona della Alameda de Hercules della Siviglia di quell'epoca. Cantava incredibilmente bene anche altri palos, ad esempio la Siguiriya.Aveva una voce intonatissima, un grande senso del ritmo e un modo di cantare molto personale. Creò una salida del cante por fandango di tutto rispetto. Era adorato dal pubblico e anche dai colleghi. Pare che nessuno avesse il coraggio di cantare dopo di lui in una riunione. Era talmente pura la sua voce, che fu d'esempio per tanti. Avrei voluto farti sentire un fandango di Perez de Guzman cantato da Rebollo, ma non ce n'è nessuno registrato. Te lo faccio ascoltare più avanti, cantato da Paco Isidro. I brani che ti faccio ascoltare sono quasi tutti frutto della recerche e del lavoro della Sociedad Pizarras, che preserva la musica antica flamenca, quella incisa sugli antichi cilindri di cera e sui dischi di ardesia. Trovi un immenso patrimonio nel loro canale Youtube e tantissime informazioni sul sito flamencopizarra.com Paco Isidro, al secolo Francisco Barrera Garcia era nato a Huelva nel 1896. Prese il nome dal suo patrigno, che si chiamava Isidro ed era famoso perché aveva una fiorente attività di affitto di carrozze, alla quale Paco Isidro collaborava. Essendo ricco, non aveva bisogno di cantare per professione, ma era molto appassionalto al cante e fu bambino prodigio. Incise diversi dischi con successo, poi smise di farlo per anni e quando riprese, ormai all'epoca del vinile, non ebbe più il seguito che aveva avuto, probabilmente non essendosi evoluto nella stessa direzione del flamenco più recente. Ti faccio sentire un fandango di Perez de Guzman cantato da Paco Isidro accompagnato da Manolo de Huelva, molto simile ai fandangos che si possono trovare nella zona più centrale dell'Andalusia, e con la caratteristica scaletta di note a discendere, la cadenza andalusa, alla fine della strofa.Aveva una capacità tecnica incredibile nel quiebro de voz, una tecnica flamenca molto difficile, di spezzare la voce come se si stesse piangendo. Ascoltala con attenzione perché è molto particolare ed espressiva. Una raccomandazione: se lo trovi nominato come El Niño Isidro, non ti confondere: è sempre lui!Era molto fedele alla Madonna del Rocio e che frequentava la Feria di Sevilla e il camino del Rocio. Cantò tantissime strofe dedicate alla Madonna. Si dice che avesse una memoria prodigiosa e che fosse in gradi di cantare più di 200 diverse strofe di fandango senza ripeterne nessuna!Ti consiglio anche di ascoltare Pepe de la Nora, nato a San Juan Del Puerto, sempre in provincia di Huelva nel 1903. Figlio di madre cantaora di El Alosno, registrò qualche disco con il fratello Curro, e qualcosa anche in solitario, accompagnato dalla meravigoliosa chitarra del Niño Ricardo, il simbolo della chitarra flamenca dell'epoca. Avendo una voce bellissima, poté condividere il palco con  più grandi cantaores dell'epoca. Aveva una voce molto dolce, super espressiva e molto "pura", sincera. Da ultimo ti parlo di Antonio Rengel, nato a Huelva nel 1903 o 1904. Fu amatissimo proprio perché era molto legato ai cantes di Huelva ed era molto legato alla storia del flamenco e già da bambino crebbe nel flamenco grazie alla passione della madre Rosa. A soli 8 anni cominciò a cantar ein pubblico per animare gli intervalli delle proiezioni dei film muti. Non cercava mai di compiarece il pubblico, ma era onesto rispetto a se stesso. Per questo motivo venne molto apprezzato da Chacon e da Antonio Mairena. Cantava benissimo anche gli altri palos, non solo il fandango. In particolare le Serranas, che probabilmente cantò meglio di altri cantaores. Ti faccio ascoltare una letra sua molto famosa, "olas de la mar en calma", con la chitarra del bravissimo Niño Ricardo. Di seguito ascoltiamo la stessa strofa cantata da Paco Isidro accompagnato da Manolo Badajoz e poi anche, in tempi di oggi, da Mayte Martin accompagnata da Juan Ramon Caro. E' interessante vedere come la storia del flamenco si costruisca sulle proprie origini, e come il cante si evolva rimanendo fedele a se stesso. Il brano cantato da Mayte Martin è molto conosciuto, e magari lo conosci, ma è giusto sapere da dove viene!Ogni cantaor lascia dei semi che germogliano anche a tanti anni di distanza. Antonio Rengel adorava il flamenco e non voleva perderne l'autenticità, non nveniva a compromessi con il pubblico. Aveva una voce grave e la usava con forza, per cui poteva cantare qualunque stile. Era molto riservato nella vita, ma nel cantare era morlo espressivo e coinvolgente.Il sou nome è sinonimo di profondità, serietà e purezza. Ci sarà una successiva puntata per osservare  l'evoluzine più recente del cante por fandango de HuelvaSono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e di danze e musiche del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco a Milano al Mosaico Danza. Sono molto appassionata di tutti gli aspetti del flamenco, da quelli storici a quelli psicologici, musicali, espressivi. Sono una ricercatrice instancabile. L'evoluzione del fandango è affascinante e non si può neanche definirlo un solo palo, ma una famiglia di stili. E' molto interessante vedere da dove viene e come si è evoluto, ed è incredibile verificare come da una origine popolare si sia potuti arrivare ad un livello artistico come quello che ti ho fatto sentire. Alcuni snobbano il fandango perché non è "abbastanza profondo", e lo considerano un po' banale, e invece è molto complesso, vitale, conivolgente e ricco di spunti di riflessione e di apprendimento. La gioia di vivere che porta con sé è molto forte e preziosa. 

Andalucía Informativos
Informativo Huelva - 26/02/25

Andalucía Informativos

Play Episode Listen Later Mar 3, 2025 14:54


Casi medio millar de profesionales sanitarios se han vuelto a concentrar este martes ante las puertas de Hospital Juan Ramón Jiménez de Huelva, porque aseguran que la falta de personal va a obligar a cerrar la unidad de cirugía vascular. En caso de cierre, avisan que los pacientes deberán ir a Sevilla. Asunto principal pero más. Claudia BBDD.El pleno del Ayuntamiento de Huelva someterá a aprobación dos nuevo reglamentos fundamentales para la adaptación de la estructura municipal tras la declaración de Huelva como Municipio de Gran Población. Además, abordará una reorganización de funciones en distintas áreas municipales.La Asociación de Familiares de Personas con Alzheimer y otras Demencias de Huelva realizará durante el día de hoy en la Casa Colón de la capital valoraciones cognitivas individuales y gratuitas a personas mayores de 55 años que presenten quejas subjetivas de memoria o fallos frecuentes en la ejecución de tareas conocidas.Y en nuestro espacio de entrevistas, seguimos nuestro repaso a los galardonados con las banderas de Andalucía de la provincia. Hoy, hablamos con la Asociación Olontense contra la Droga y la Peña de Cante Jondo de Moguer.Escuchar audio

En la sabana
La batalla por los liderazgos en el PSOE y el asalto territorial de Sánchez

En la sabana

Play Episode Listen Later Jan 8, 2025 21:46


Este 2025 es un año clave en las batallas por el liderazgo territorial en el PSOE. En el primer día laborable tras las vacaciones de Navidad, dos líderes se han echado a un lado. Se trata de Juan Espadas en Andalucía y Luis Tudanca en Castilla y León. La lucha por el mando no acaba aquí, ya que en los próximos meses quedan más batallas por librar en  Aragón, Extremadura, Cantabria y Murcia.En el capítulo de hoy, con la ayuda de Fernando Garea analizamos la estrategia de Ferraz, que fomenta el modelo de primarias con candidato único, dado el poco margen para presentar otras candidaturas alternativas. “No hay casi distinción entre Gobierno y partido”, explica. “Todavía queda un foco de resistencia en Aragón, pero el poder de Pedro Sánchez se extiende por todos los territorios”, añade.Manuel Moguer, redactor de EL ESPAÑOL en Andalucía, nos da las claves del paso atrás de Juan Espadas a un año y medio de las elecciones. “Pedro Sánchez está situando en lugares estratégicos a personas de su máxima confianza porque sabe que tradicionalmente quien no gobierna en Andalucía no gobierna en España”, explica. Espadas ha sufrido un desgaste electoral comprobable en las urnas. “El punto álgido se sitúa en las elecciones de julio de 2023, cuando el PP se hizo con todas las capitales de provincia”, recuerda Moguer.Silvia García, directora de EL ESPAÑOL Noticias de Castilla y León, analiza la dimisión de Luis Tudanca. “Las discrepancias con Ferraz comenzaron hace año y medio y la gota que colma el vaso es el enfrentamiento con las fechas de las primarias”, concluye la periodista.

Andalucía Informativos
Informativo Huelva 07/06/24

Andalucía Informativos

Play Episode Listen Later Jun 7, 2024 12:12


El infoca daba ayer tarde por controlado el incendio que se originó en el termino municipal de Valverde del camino. los expertos han explicado que de no haber sido por la rápida actuación, este primer gran fuego de la temporada, podría haber sido más grave. En tribunales, Unos hornos ilegales de la carbonera de Moguer provocaron el gran incendio de Doñana de 2017. Así lo estima el juzgado onubense que ha dictado un auto en el que acuerda continuar el procedimiento sobre las diligencias contra los tres investigados en esa causa. La Asociación Unificada de la Guardia Civil ha denunciado el aumento de agresiones a agentes del cuerpo en nuestra provincia. 15 en lo que va de año han explicado. En nuestro espacio de cultura, últimas citas del festival flamenco ciudad de Huelva. Hoy, sobre las tablas del quitasueños, Lela Soto, María Canea y Dolores La agujeta.Escuchar audio

Más de uno
Scorsese, Napoleón, Jodie y Juan Ramón

Más de uno

Play Episode Listen Later Oct 29, 2023 3:27


‘El Criticón' de La Cultureta ya ha quemado una etapa, se ha caído ya del caballo, ha comprendido que no puede ser esclavo de la actualidad más rabiosa por más tiempo. No quiere ser como los demás. Por eso esta semana se planta, huye de las tendencias, sortea ‘Los asesinos de la Luna', ‘Napoleón' o el nuevo ‘True Detective' que habrá de venir y se enfoca en lo que le dicta su viejo corazón, va a la raíz, encuentra en la reflexión la pureza, la poesía, la belleza. Y precisamente para celebrar los cien años de la publicación del hermoso poemario ‘Poesía y Belleza' de Juan Ramón, recupera el tempo y la calidad nítida del Nobel de Moguer. Juan Ramón Jiménez en medio de 2023, oremos. 

La Cultureta
Scorsese, Napoleón, Jodie y Juan Ramón

La Cultureta

Play Episode Listen Later Oct 29, 2023 3:27


‘El Criticón' de La Cultureta ya ha quemado una etapa, se ha caído ya del caballo, ha comprendido que no puede ser esclavo de la actualidad más rabiosa por más tiempo. No quiere ser como los demás. Por eso esta semana se planta, huye de las tendencias, sortea ‘Los asesinos de la Luna', ‘Napoleón' o el nuevo ‘True Detective' que habrá de venir y se enfoca en lo que le dicta su viejo corazón, va a la raíz, encuentra en la reflexión la pureza, la poesía, la belleza. Y precisamente para celebrar los cien años de la publicación del hermoso poemario ‘Poesía y Belleza' de Juan Ramón, recupera el tempo y la calidad nítida del Nobel de Moguer. Juan Ramón Jiménez en medio de 2023, oremos. 

Más Noticias
Scorsese, Napoleón, Jodie y Juan Ramón

Más Noticias

Play Episode Listen Later Oct 29, 2023 3:27


‘El Criticón' de La Cultureta ya ha quemado una etapa, se ha caído ya del caballo, ha comprendido que no puede ser esclavo de la actualidad más rabiosa por más tiempo. No quiere ser como los demás. Por eso esta semana se planta, huye de las tendencias, sortea ‘Los asesinos de la Luna', ‘Napoleón' o el nuevo ‘True Detective' que habrá de venir y se enfoca en lo que le dicta su viejo corazón, va a la raíz, encuentra en la reflexión la pureza, la poesía, la belleza. Y precisamente para celebrar los cien años de la publicación del hermoso poemario ‘Poesía y Belleza' de Juan Ramón, recupera el tempo y la calidad nítida del Nobel de Moguer. Juan Ramón Jiménez en medio de 2023, oremos. This show is part of the Spreaker Prime Network, if you are interested in advertising on this podcast, contact us at https://www.spreaker.com/show/4412383/advertisement

Epistolar
Carta de Zenobia Camprubí a Juan Ramón Jiménez

Epistolar

Play Episode Listen Later May 24, 2023 6:58


Escritora. Traductora. Profesora universitaria. Pedagoga. Empresaria. Militante feminista, pionera en su país. Una mujer culta y políglota. Todo eso fue Zenobia Camprubí. Pero la historia, que suele ser escrita por hombres, la recuerda como la esposa, la musa y la sombra de Juan Ramón Jiménez. El escritor español autor de “Platero y yo” y ganador del Nobel de Literatura. En esta carta, Zenobia está en llama viva. Le escribe a su esposo, célebre por su seriedad y por el refinamiento formal a la hora de escribir. Le pide, con gran sarcasmo, que se deje de tristezas por una temporada. “Véngase a jugar con todas mis amigas andaluzas y conmigo”, lo invita. En estas líneas resuena la personalidad y la luz propia de Camprubí. Y, en cierto modo, su compromiso con la emancipación femenina de su época. Lee la actriz Nuria López. *** Domingo noche, verano de 1913 Querido amigo Juan Ramón: Como me esté un momento más callada estallo, y como no tengo ganas de estallar, aquí va esto, que usted llamará carta, o algo menos chino, pero que yo llamo un rompimiento colosal del dique de mi paciencia y un desbordamiento igualmente colosal de mi ira, indignación, furor, etc. (etcetetorum) (yo me he de reír hasta cuando rabio). ¿Por qué está usted siempre con esa cara de alma en pena? ¡Es usted un egoísta de primera! ¡Caramba! No le da la gana de ver más que lástimas en el mundo. Hasta yo me pongo triste… Si a usted lo que le pasa es que necesita salirse de la dichosa rutina cariacontecida de su interior. Yo le voy a curar a usted de raíz, pero de raíz. Sálgase de una vez de su cuarto tenebroso (para usted tenebroso, aunque tenga 6 ventanas o un arco voltaico) de la calle Villanueva, y váyase al Escorial, a Moguer y después a la Residencia –pero ¡por Dios enseguida! Y cuando vuelva a Madrid después de haber respirado un poco el aire de campo, yo me encargo de que no le vuelva a dar tristeza. No le voy a dejar parar. ¿Para qué le sirven a usted sus benditos versos? Si fuera verdad que encima de un asno le floreciera el corazón… pase… pero si a usted no le florece el corazón nunca. Si fuera usted un almendro, un peral o siquiera un magnolio… pero si es usted un ciprés, más parado y sombrío que los del Generalife. Déjese de tristezas una temporada y véngase a jugar con todas mis amigas andaluzas y conmigo. Ya sé que se enfada porque le digo que quiero que se enamore de una de mis amigas, lo desdigo. No se enamore usted de ninguna, pero deje que le sacudamos un poco esa tristeza. Sus amigos deben ser todos una serie de lechuzas o no se lo hubieran tolerado a usted. Yo si fuera su hermana… cuando viniera a casa, cogía todos los cojines de la sala y lo estaba bombardeando hasta hacerlo reír. Anoche no pude terminar mi carta y hoy la concluyo en casa de Josefina. Nos vamos a comprar un par de castañuelas para mandárselas a usted. Acabo también de recibir su carta: “Frater Luna, si en esto estamos desde que lo conocí”. Usted se parece tanto a mi hermano mayor que muchas veces no sé cuál es cuál. Y ¿quién le ha dicho a usted que yo me voy a casar con nadie, pájaro de mal agüero? ¡En eso estoy yo pensando! ¡Y aquí en España! ¡Enseguida! No se vaya usted con Ortega y Gasset, váyase con Jaen o con cualquiera que no sea otro sauce como usted. Póngase a escribir seguidillas, vístase de torero y plántese en la calle de las Sierpes a echarle piropos a todas las inglesas feas que desfilen por allí. ¡Alegrémonos de haber nacido! “Frater Sol.” Zenobia

Más de uno
"Doñana no puede ser el arma arrojadiza entre unos y otros", el alcalde de Moguer clama por un análisis responsable de la situación

Más de uno

Play Episode Listen Later Apr 20, 2023 34:58


Gustavo Cuéllar, alcalde de Moguer (Huelva), pide a la Junta de Andalucía, al gobierno central y demás autoridades competentes en el asunto del agua en Doñana que dialoguen y se centren en los matices de la ley para dar soluciones a los agricultores de Huelva. 

Más Noticias
"Doñana no puede ser el arma arrojadiza entre unos y otros", el alcalde de Moguer clama por un análisis responsable de la situación

Más Noticias

Play Episode Listen Later Apr 20, 2023 34:59


Gustavo Cuéllar, alcalde de Moguer (Huelva), pide a la Junta de Andalucía, al gobierno central y demás autoridades competentes en el asunto del agua en Doñana que dialoguen y se centren en los matices de la ley para dar soluciones a los agricultores de Huelva. This show is part of the Spreaker Prime Network, if you are interested in advertising on this podcast, contact us at https://www.spreaker.com/show/4412383/advertisement

Así empecé
Iván Macías - Creador de musicales

Así empecé

Play Episode Listen Later Nov 9, 2022 34:09


"El médico", "El tiempo entre costuras", "La historia interminable" y próximamente "Los pilares de la tierra" son algunos de los musicales que ha creado Iván Macías, músico, compositor y productor artístico que está liderando el teatro musical español con la idea de llevarlo al mundo entero. Además de los musicales que ha creado, Iván también tiene tiempo para dirigir el Liceo Municipal de la Música de Moguer, donde cuenta con más de 600 alumnos y la fundación Primitivo Lázaro. Una historia espectacular de principio a fin.

Andalucía Informativos
Informativo Huelva - 16/09/22

Andalucía Informativos

Play Episode Listen Later Sep 16, 2022 15:03


Rechazo frontal de agentes sociales, profesionales y políticos de Huelva al proyecto de la Junta de que el Materno Infantil sea un área integrada en el Juan Ramón Jiménez, y no un hospital independiente y anexo, como inicialmente aseguró la administración andaluza. A finales de este año está previsto que las instalaciones de El Arenosillo, en Moguer, acojan el lanzamiento del primer cohete espacial español "Miura 1", tras realizar con éxito los ensayos de vuelo. La próxima campaña fresera contará con la presencia, como mínimo, de 11.000 temporeras marroquíes con contrato en origen. El Gobierno de españa pedirá al de Marruecos 3.000 nuevas contrataciones en origen. El Ayuntamiento de Huelva reclama a la Junta que reactive los proyectos parados en la ciudad que son de su competencia, como es el caso de la rehabilitaciòn del edificio de Hacienda. En deportes, el Recreativo recibirá el domingo al filial del Betis y el San Roque viajará para enfrentarse al filial del Sevilla. El Sporting de Huelva se desplaza a Bilbao para jugar contrael Athletic.   Escuchar audio

Literatura Universal con Adolfo Estévez
35. Otoño. Juan Ramón Jiménez

Literatura Universal con Adolfo Estévez

Play Episode Listen Later Aug 8, 2022 1:47


Juan Ramón Jiménez Mantecón (Moguer, 23 de diciembre de 1881-San Juan de Puerto Rico, 29 de mayo de 1958) fue un poeta español. Ganó el Premio Nobel de Literatura en 1956 por el conjunto de su obra, entre la que destaca la obra lírica en prosa Platero y yo.

NADA MÁS QUE LIBROS
Nada más que libros - Juan Ramón Jiménez

NADA MÁS QUE LIBROS

Play Episode Listen Later Jun 15, 2022 45:47


“Platero es pequeño, peludo, suave; tan blando por fuera que se diría todo de algodón, que no lleva huesos. Sólo los espejos de azabache de sus ojos son duros cual dos escarabajos de cristal negro. Lo dejo suelto, y se va al prado, y acaricia tibiamente con su hocico, rozándolas apenas, las florecillas rosas, celestes y gualdas….Lo llamo dulcemente: , y viene a mí con trotecillo alegre que parece que se ríe, en no sé qué cascabeleo ideal.” Fragmento de “Platero y yo” Juan Ramón Jiménez, el poeta sensible y solitario, dedicó su vida a cultivar la belleza de la palabra. Asolado por constantes depresiones, uno de los autores más emblemáticos de la literatura española recibió el Premio Nobel y murió dos años después en Puerto Rico, muy lejos de su Moguer natal. Juan Ramón Jiménez Mantecón vino al mundo en la población onubense de Moguer, el 23 de diciembre de 1881 en el seno de una familia acomodada dedicada al negocio agrícola, especialmente al cultivo de la uva y a la exportación de vino. Al poeta le gustaba hablar así de su infancia: . El pequeño Juan Ramón fue internado en el colegio jesuita San Luis Gonzaga en la localidad gaditana de El Puerto de Santa María. En ese lugar, el carácter melancólico e introvertido del joven Juan Ramón se acentuó aún más a causa de la soledad y debido a la férrea disciplina de que hacía gala el centro. En aquella etapa, entre sus compañeros de clase se encontraban los futuros dramaturgos Fernando Villalón y Pedro Muñoz Seca. Juan Ramón muy pronto empezó a experimentar con la literatura, y sus cuadernos y libros de texto empezaron a inundarse de versos. En 1896, con su título de bachillerato bajo el brazo, Juan Ramón Jiménez se trasladó a Sevilla con el objetivo de estudiar un curso preparatorio de Derecho para ingresar en la Universidad y, sobre todo, para convertirse en artista. Durante su estancia en la capital hispalense, Juan Ramón empezó a frecuentar el Ateneo de la ciudad, un lugar donde los escritores Francisco Rodríguez Marín y Luis Montoto, entre otros, celebraban sus famosas tertulias. Poco a poco, la afición de Jiménez por la literatura iría en aumento y el joven comenzó a hacer colaboraciones en prensa y a escribir sus primeros textos. En el año 1900, y sin terminar la carrera de Derecho, Juan Ramón marchó a Madrid. Gracias a Francisco Villaespesa, un escritor almeriense, el joven empezó a frecuentar los cafés y museos de la capital, y también conoció a autores de la talla de Rubén Darío, Ramón del Valle Inclán, Azorín y Pío Baroja, que le aconsejaron que dividiera su obra “Nubes” en dos volúmenes. Y así lo hizo; el autor titularía estos volúmenes “Almas de violeta” y “Ninfeas”. Pero Juan Ramón, que se halla desencantado y enfermo, optó por regresar a Moguer. Poco después, el tres de julio de ese mismo año, 1900, su padre murió de manera repentina a causa de una embolia cerebral, lo que sumió al poeta en un profundo estado de melancolía y depresión que lo obligaría a pasar largas temporadas en sanatorios de Madrid y Burdeos. Durante ese período, el poeta desarrolló un profundo temor a la muerte y sufrió constantes pesadillas que no lo dejaban conciliar el sueño. A pesar de todo, compuso varias obras: “Rimas” de 1902, “Arias tristes” de 1903 y “Jardines lejanos” en 1904. Unos años después, en 1913 (y tras diversos idilios) conocería en Madrid a la mujer que sería su futura esposa y ayudante de por vida, Zenobia Camprubí, una española educada en Estados Unidos. Desde el Sanatorio del Rosario, en Madrid, donde estaba ingresado, Juan Ramón organizó reuniones que con el tiempo se convirtieron en tertulias a las que asistieron Antonio Machado, Ramón del Valle Inclán y Jacinto Benavente, entre otros, y fue uno de los fundadores de la revista literaria . Tras varios viajes por Francia y, más tarde, por Estados Unidos, el poeta se casó con Zenobia en Nueva York el dos de marzo de 1916. Un año más tarde escribió “Diario de un recién casado”, obra que marcaría la frontera entre su etapa más introspectiva y la más intelectual. Aquel mismo año el autor fue nombrado director literario de nuevas publicaciones de la Editorial Calleja, que editó una colección llamada “Obras de Juan Ramón Jiménez” en la que aparecían sus creaciones “Estío” de 1916, “Sonetos espirituales” (1913-1915), una edición completa de “Platero y yo” de 1914, tal vez una de sus obras más emblemáticas, y “Diario de un poeta recién casado”, escrita en los años 1916 y 1917. Entre 1921 y 1927, Juan Ramón Jiménez publicó parte de su obra en prosa en diversas revistas, y de 1925 a 1935 publicó sus “Cuadernos”. En el año 1930, y durante un concierto conoció a una escultora, escritora y amiga de su esposa llamada Margarita Gil Roësset. Margarita se enamoró perdidamente del poeta. Tras dos años de rechazos y de intentos desesperados por conseguir el amor de Juan Ramón, la tragedia culminaría en Julio de 1932, cuando, tras esculpir un busto de su amiga Zenobia, Margarita se quitó la vida sabedora de que su amor por el poeta era imposible. Impactado por este acontecimiento, Juan Ramón le dedicó una biografía en su obra “Españoles de tres mundos”. Pero las desgracias no terminarían aquí, ya que a Zenobia pronto le diagnosticarían un cáncer, terrible enfermedad que a la postre acabaría con su vida. Con el estallido de la Guerra Civil en 1936, Juan Ramón Jiménez se posicionó abiertamente en el bando republicano. Aunque esta postura también le provocaría cierta inseguridad puesto que el periódico , un semanario de izquierdas, inició una campaña en contra de los intelectuales. Entonces, y con la ayuda de Manuel Azaña, el poeta y su mujer marcharon a los Estados Unidos, instalándose en Washinton, donde Juan Ramón ejercería como agregado cultural en la embajada española. Un año después la pareja se trasladó a Cuba. En 1938 tuvo lugar un acontecimiento que marcaría profundamente al poeta y lo hundiría anímicamente. Su sobrino, miembro de la Falange Española, Juan Ramón Jiménez Bayo, pereció en el frente de Teruel. En palabras de Zenobia: >. De su sobrino escribió el poeta en su autobiografía “Vida”: >. Entre 1939 y 1942, Juan Ramón y Zenobia vivieron en Miami, donde el poeta compuso “Romances de Coral Gables”. Pero las depresiones no le daban tregua. En 1940 el autor fue hospitalizado unos meses, y al recibir el alta médica intentó componer dos poemas, “Espacio y tiempo”, de los cuales solo terminaría el primero. Los cuadros depresivos del poeta parecían no tener fin. En 1946, fue hospitalizado de nuevo alrededor de ocho meses. Después viajó a Argentina y Uruguay, y a su regreso se trasladó a Puerto Rico para impartir clases. En el año 1956 Juan Ramón Jiménez recibió el máximo reconocimiento a su carrera literaria: el Premio Nobel de Literatura. Pero poco pudo disfrutar el poeta de tan merecido galardón; tres días más tarde de recibir el premio, Zenobia, el gran amor de su vida, fallecía en San Juan de Puerto Rico a consecuencia de su larga enfermedad La pérdida fue devastadora y Juan Ramón nunca se recuperaría. El poeta se encerró en la soledad de su casa y dejó de comer, e incluso de asearse. Al final tuvo que ser recluido en un sanatorio mental en la población puertoriqueña de Hato de Tejas. A partir de ese momento, la vida del poeta fue un auténtico descenso a los infiernos y, tras sufrir una caída que le produjo una fractura de cadera, su familia intentó que regresase a España, cosa a la que este se negó rotundamente. Los últimos días de mayo de 1958, el poeta contrajo una bronconeumonía que lo obligó a ingresar en la Clínica Mimiya de Santurce, en Puerto Rico, la misma en la que había fallecido su amada Zenobia. El autor no respondió al tratamiento y murió ei 29 de mayo. Sus restos mortales, junto con los de Zenobia, fueron trasladados a España, y reposan en el cementerio de su Moguer natal, donde recibieron sepultura el 6 de junio de 1958. El poeta por excelencia de la Generación del 27 es , sin duda, Juan Ramón Jiménez, autor de uno de los libros más populares de los últimos decenios, “Platero y yo” y llenó todo el primer tercio de la poesía española del pasado siglo. Su influencia en los poetas surgidos en los años veinte, como asimismo en los líricos posteriores, ha sido manifiesta. Prácticamente de una poesía modernista en la primera etapa de su carrera poética, Juan Ramón creará una obra personalísima a partir de la publicación en 1916 del “Diario de un poeta recién casado”, ya que abandonará el decorativismo modernista, o sea música, color, retoricismo, para buscar la plenitud estética por medio de una expresión sobria, desnuda, que intenta la máxima concreción y con ella lograr el grado máximo de depuración poética y la comunicación de unas esencias líricas por las que luchó toda su existencia: el batallar con la palabra. Doliente y melancólico siempre, Juan Ramón Jiménez nos lleva a espacios crepusculares con romances y versos cortos en su etapa modernista - “Arias tristes”, “Las hojas verdes”, “Jardines lejanos”...- , para pasar en los años veinte y posteriores a la imagen estilizada de la naturaleza (flores, fuentes, pájaros, luz…), y a un subjetivismo que tiene la preocupación metafórica y el amor como motivos repetitivos. Poesía pura pretende crear Juan Ramón; eliminación de la anécdota, recreación de la sensación vivida por medio de la palabra; búsqueda de la eternidad y por lo tanto destemporalización; deshumanización y abstracción, en fin, que se acentúan hasta límites quizá excesivos en su última época, pero siempre la belleza como fin primero y fundamental. Allí están, entre otros, libros como “Eternidades”, “Belleza” - de significativo título - “La estación total”, “Animal de fondo” o sus “Antologías poéticas”, que muestran en sucesivas ediciones el rigor de un creador por lograr el placer estético absoluto y con el mínimo de palabras posible; citando al poeta: .Y la petición juanramoniana, que es ferviente deseo y necesidad estética, puede ser el corolario de toda una poética. Antonio Machado y Juan Ramón Jiménez, son, quizá, los dos poetas más importantes del siglo XX español y cumbres cimeras de nuestra historia literaria. La infuencia de Juan Ramón, decisiva en la poesía nacida antes de nuestra guerra civil, se vio en gran parte mermada después de la contienda y Machado ocupó entre poetas y lectores, el puesto del lírico de Moguer. Y es que (la comparación en este caso puede resultar odiosa, pero no pedagógicamente ociosa) la perfección y exquisitez buscada y conseguida por Juan Ramón le llevó a olvidar al hombre, mientras que don Antonio, con versos que en ocasiones están lejos de la perfección poética, nunca se aparta de lo humano. Juan Ramón Jiménez hizo gala de su andalucismo al designarse a sí mismo como >, título con el que firmó algunos de sus trabajos. La obra y la agitación poética que supone la personalidad del poeta alcanza el primer tercio del siglo pasado. El poeta se convirtió en el de la poesía española y los jóvenes creadores de la generación de los años veinte se iniciaron bajo su magisterio, pese a las posteriores rupturas y enfrentamientos. El poeta de Moguer imprimió un sello personal a la nueva poesía, determinó el gusto por el libro impreso, la persecución implacable de las erratas, la elegancia de la presentación en sus revistas. Partiendo del Modernismo inicial se sintió llamado a realizar una sobrehumana, que quedaría, naturalmente incompleta, y sometió sus originales a una crítica implacable en busca de la perfección de lo poético. El jurado del Premio Nobel de Literatura, que le fue concedido en 1956 como hemos dicho, considera: “su pureza lírica, que constituye, en lengua española, un ejemplo de alta espiritualidad y de pureza artística”. Y se añade a continuación: “al recompensar a Jiménez, representante de la gran tradición lírica de España, la Academia Sueca ha querido coronar igualmente a Antonio Machado y a Federico García Lorca”.

Entrevistas en Fusión Radio
Entrevista Ismael Fernandez - (22-04-2022)

Entrevistas en Fusión Radio

Play Episode Listen Later Apr 22, 2022 8:25


El próximo sábado 23 de abril el periodista, Ismael Fernández firmará ejemplares del cuento que co-protagoniza junto a su mascota, ‘La Burrita Baldomera’, durante la Feria del Libro de Vélez Málaga. El encuentro tendrá lugar a partir de las 12.00 horas en el Mercado de San Francisco, dentro de la programación de la Feria del Libro. El cuento infantil, que ha llegado ya a más de 50 millones de personas de todo el mundo y se ha traducido a seis idiomas, fue reconocido como uno de los tres mejores álbumes ilustrados del año de manos de los Latino Book Award en Estados Unidos. ‘La Burrita Baldomera’ se ha convertido además en material escolar de todos los colegios rurales de Málaga. El autor del libro y coprotagonista de la premiada historia, Ismael Fernández, se ha mostrado muy feliz de participar en la Feria del Libro de Vélez Málaga y asegura que ‘La Burrita Baldomera’ es “nuestra particular Platera del siglo XXI, que trata de hacer ver a los niños, pero también a los padres y madres, que tenemos mucho que aprender de la vida en nuestros pueblos”, ha asegurado el coautor del cuento. “Lo más importante es que nuestra historia sirva para concienciar a las nuevas generaciones sobre la importancia de cuidar nuestro entorno rural y fomentar una buena relación con la naturaleza”, ha manifestado Ismael, quién ha apuntado que “ojalá ‘La Burrita Baldomera’ signifique para La Axarquía y su capital, Vélez Málaga, lo que ‘Platero y yo’ es para Moguer”. El libro está inspirado en hechos reales, el reencuentro de una burra con su amigo ‘humano’ en una finca del municipio malagueño de El Borge, tras meses sin verse debido al confinamiento decretado por el coronavirus. Esta historia se hizo viral en las redes sociales, llegando a alcanzar más de 50 millones de reproducciones en todo el mundo y convirtiéndose después en un cuento infantil.

La escóbula de la brújula
Programa 422 - Viaje por la Andalucía más insólita II

La escóbula de la brújula

Play Episode Listen Later Feb 25, 2022 124:19


Continuamos nuestra ruta por las tierras del sur de la Península al encuentro de más leyendas y tradiciones curiosas. Empezamos esta segunda parte por Cádiz con uno de los mejores divulgadores de sus secretos, José Manuel Serrano Cueto (autor de la trilogía “Cádiz Oculto”) para que nos hable de la terrible explosión que sufrió la ciudad en 1947 y de ciertos acontecimientos paranormales que surgieron posteriormente, así como la leyenda de la Casa de los Espejos, al igual que la intervención milagrosa de dos vírgenes durante el maremoto de 1755. Nos iremos a Almería para que Alberto Cerezuela (autor de “La Almería extraña”) nos hable del Teatro Cervantes y de su espectro más famoso, el de Conchita Robles, y también de la Casa del Cine. Nuestros pasos nos conducirán ahora a Huelva para que Ignacio Garzón González (autor de “Tartessos a Marte: guía de enigmas y misterios de la provincia de Huelva”) nos hable de la lluvia de maná de 1764 en Cumbres Mayores, lo que le sucedió al rejoneador Rafael Peralta en su encuentro con un humanoide o el caso del Cristo del plástico en Moguer. Terminaremos nuestro periplo en Granada donde nos esperan María Piedad Pérez y José Manuel Márquez (autores de “El reencuentro: cruzando el umbral”) quienes han investigado personalmente los casos de fantasmogénesis del palacio de los Enríquez, en Baza, del palacio de los Segura, en Orce, del fantasma soplador de la Casa-Museo García Biedma, en Armilla, así como los sucesos del cementerio de Benamaurel.  En la Extróbula contaremos con el ufólogo José Antonio Caravaca (autor de “Encuentros cercanos con Ovnis” y “Distorsión”) para que nos detalle su famosa teoría y nos cuente algunos famosos casos ufológicos, como el de Los Villares (Jaén), el Torcal de Antequera (Málaga) o el aterrizaje de Algeciras en 1981 (Cádiz).  

El Placer de Escuchar
Platero y yo (1914), de Juan Ramón Jiménez

El Placer de Escuchar

Play Episode Listen Later Jan 5, 2022 1:51


“Platero es pequeño, peludo, suave; tan blando por fuera, que se diría todo de algodón”. Juan Ramón Jiménez, Premio Nobel de Literatura (1956), nos cuenta historias de su pueblo natal, Moguer, a través del amor a Platero, su burrito. Un clásico inolvidable de nuestra literatura. 

Historias con voz propia
Estoy triste y mis ojos no lloran, de Juan Ramón Jiménez

Historias con voz propia

Play Episode Listen Later Dec 23, 2021 2:22


Juan Ramón Jiménez Mantecón. (Moguer, Huelva, 23 de diciembre de 1881 – San Juan, Puerto Rico, 29 de mayo de 1958). Poeta español y premio Nobel de Literatura. Estudia en la Universidad de Sevilla, pero abandona Derecho y Pintura para dedicarse a la literatura influenciado por Rubén Darío y los simbolistas franceses. Tiene varias crisis de neurosis depresiva y permanece ingresado en Francia y en Madrid; en esta ciudad se instala definitivamente. Realiza viajes a Francia y a Estados Unidos, donde se casa en 1916 con Zenobia Camprubí. En 1936, al estallar la Guerra Civil española, se exilia a Estados Unidos, Cuba y Puerto Rico. En este último país recibe la noticia de la concesión del Premio Nobel de Literatura en 1956. La crítica suele dividir su trayectoria poética en tres etapas: Etapa sensitiva (1898-1915): marcada por la influencia de Bécquer, el Simbolismo y el Modernismo. En ella predominan las descripciones del paisaje, los sentimientos vagos, la melancolía, la música y el color, los recuerdos y ensueños amorosos. Se trata de una poesía emotiva y sentimental donde se trasluce la sensibilidad del poeta a través del perfeccionismo de la estructura formal. Etapa intelectual (1916-1936): descubrimiento del mar como motivo trascendente. El mar simboliza la vida, la soledad, el gozo, el eterno tiempo presente. Se inicia, asimismo, una evolución espiritual que lo lleva a buscar la trascendencia. En su deseo de salvarse ante la muerte se esfuerza por alcanzar la eternidad a través de la belleza y la depuración poética. Etapa verdadera (1937-1958): todo lo escrito durante su exilio americano. La obra poética de Juan Ramón Jiménez es muy numerosa, con libros que, a lo largo de su vida y en un afán constante de superación, repudia o de los que salva algún poema, casi siempre retocado en sus sucesivas selecciones. La biblioteca del Instituto Cervantes de Nueva Delhi lleva el nombre de Zenobia-Juan Ramón Jiménez. El próximo 15 de diciembre de 2021, el Instituto Cervantes, en colaboración con la Fundación Zenobia y Juan Ramón Jiménez de Huelva, acogerá el legado in memoriam de Juan Ramón Jiménez, poeta onubense y premio Nobel de Literatura. Representantes de la Fundación Zenobia y Juan Ramón Jiménez dejarán en la Caja de las Letras dos primeras ediciones de las obras del autor Belleza (1917-1923) y Poesía (1917-1923) y algunos ejemplares de las revistas Sí, Política poética, Unidad, Índice y Presente, en las que actuó como editor. (Fuente: cervantes.es)

Por fin no es lunes
El gazapo histórico que dio nombre a un pueblo que nunca existió, Palos de Moguer

Por fin no es lunes

Play Episode Listen Later Oct 31, 2021 13:47


¿Cómo sobrevive un pueblo ficticio 500 años de historia? Hoy en Por fin no es lunes en nuestra Carretera Secundaria desvelamos cuál es el origen del error que llevó a que un pueblo inexistente, Palos de Moguer, ocupara páginas de libros y nombres de calles

Historias con voz propia
Rayito de sol, de Juan Ramón Jiménez

Historias con voz propia

Play Episode Listen Later Oct 6, 2021 1:57


Juan Ramón Jiménez nació el 23 de diciembre de 1881 en Moguer, Huelva, en el seno de una familia de cultivadores y exportadores de vinos. Fue hijo de Víctor Jiménez y Purificación Mantecón. Estudió interno en el colegio de los jesuitas del Puerto de Santa María, donde terminó el bachillerato. Empezó la carrera de derecho en Sevilla, pero no finalizó los estudios. Su interés, en cambio, se centró en la poesía y la pintura. En abril de 1900 se trasladó a Madrid, invitado por el poeta modernista Francisco Villaespesa. Publicó sus primeros poemas en revistas y sus dos primeros libros: Nínfeas, y Almas de Violeta. Ese mismo año se produjo la muerte de su padre y la ruina familiar, lo que lo afectó mucho psicológicamente y tuvo que ser ingresado en 1901 en el sanatorio Le Bouscat, en Burdeos. Tuvo la oportunidad de leer a los petas franceses y escribió el libro Rimas, que fue publicado en Madrid al año siguiente, en este libro el modernismo de tendencia parnasiana se inclinaba en favor del simbolismo. A finales de ese año se había trasladado a la clínica neuropática del rosario de Madrid, donde estuvo unos meses, y tuvo la oportunidad de conocer la Institución Libre de Enseñanza. En 1905 regresó a Moguer, donde escribió Platero y yo. Volvió a Madrid en 1911 y se instaló en la Residencia de Estudiantes en 1913, allí conoció a la catalana Zenobia Camprubí, de quien se enamoró profundamente, ella lo rechazó en un principio pero finalmente se casaron y marcharon a Estados Unidos en 1916, el viaje dio fruto a uno de us mejores libros: Diario de un poeta recién casado, con este libro se abrió otra etapa en la obra del poeta de Moguer, la de poesía pura. En 1956 le concedieron el Premio Nobel como escritor español, estando en el exilio, pero fue un año dramático ya que falleció Zenobia tres días más tarde, hecho del que el poeta ya no se recuperará, falleció en San Juan de Puerto Rico el 29 de mayo de 1958. La obra de Juan Ramón Jiménez parte de una exigencia absoluta, la de escribir una poesía que parte de la sensación y se dirige havia el deseo absoluto de belleza espiritual y estética, la capacidad de transforma lo concreto, la impresión directa en lo inefable en el que se unen belleza y emoción determinará el camino poético de Juan Ramón Jiménez, un camino que abrió numerosas puertas a la poesía española, dio el paso fundamental para alejarse del modernismo, inició el simbolismo en España y fue determinante para la creación de la generación del 27, pero en cambio renegó siempre de escuelas e ismos. (Fuente: escritores.org)

Historias con voz propia
El fantasma, de Juan Ramón Giménez

Historias con voz propia

Play Episode Listen Later Mar 30, 2021 3:46


Juan Ramón Jiménez Mantecón. (Moguer, Huelva, 23 de diciembre de 1881 – San Juan, Puerto Rico, 29 de mayo de 1958). Poeta español y premio Nobel de Literatura. Estudia en la Universidad de Sevilla, pero abandona Derecho y Pintura para dedicarse a la literatura influenciado por Rubén Darío y los simbolistas franceses. Tiene varias crisis de neurosis depresiva y permanece ingresado en Francia y en Madrid; en esta ciudad se instala definitivamente. Realiza viajes a Francia y a Estados Unidos, donde se casa en 1916 con Zenobia Camprubí. En 1936, al estallar la Guerra Civil española, se exilia a Estados Unidos, Cuba y Puerto Rico. En este último país recibe la noticia de la concesión del Premio Nobel de Literatura en 1956. (Fuente; Cervantes.es)

Poemas del Mirrrey
Juan Ramón Jiménez - Estoy triste, y mis ojos no lloran

Poemas del Mirrrey

Play Episode Listen Later Jan 16, 2021 1:37


Juan Ramón Jiménez Mantecón (Moguer, Huelva, 23 de diciembre de 1881 – San Juan, Puerto Rico, 29 de mayo de 1958) fue un poeta español, ganador del Premio Nobel de Literatura en 1956, por el conjunto de su obra, designándose como trabajo destacado de la misma, la narración lírica Platero y yo.

Sergio Amado
Significado del YING y el YANG ¿Por qué la vida nos lleva siempre a buscar un equilibrio? Sara Moguer

Sergio Amado

Play Episode Listen Later Dec 6, 2020 27:39


De la madre tomamos la intuición, del padre el poder de determinación. Todos independientemente de nuestro género poseemos en nuestro interior energías masculinas y femeninas. Balancear éstas de forma adecuada nos permite a la unión con nosotros mismos y con los demás. Sara Moguer, sanadora holística a través del arte y terapias del sonido hoy describe la importancia de integrar leyes como la Ley Universal de “Equilibrar el dar y el recibir”. #YingYang #Equilibrio #unión #sanadora #sanación #DaryRecibir #Ámameporfavor #SergioAMado

Sergio Amado
Significado del YING y el YANG ¿Por qué la vida nos lleva siempre a buscar un equilibrio? Sara Moguer

Sergio Amado

Play Episode Listen Later Dec 6, 2020 27:39


De la madre tomamos la intuición, del padre el poder de determinación. Todos independientemente de nuestro género poseemos en nuestro interior energías masculinas y femeninas. Balancear éstas de forma adecuada nos permite a la unión con nosotros mismos y con los demás. Sara Moguer, sanadora holística a través del arte y terapias del sonido hoy describe la importancia de integrar leyes como la Ley Universal de “Equilibrar el dar y el recibir”. #YingYang #Equilibrio #unión #sanadora #sanación #DaryRecibir #Ámameporfavor #SergioAMado

Poética y Poesía
2 - Juan Ramón Jiménez

Poética y Poesía

Play Episode Listen Later Dec 1, 2020 23:54


Figura principal de la literatura española del siglo XX, Juan Ramón Jiménez fue el faro de costa de varias generaciones de lectores y de poetas. Su origen es el modernismo y su fin, la renovación radical de la poesía y del pensamiento poético en español. Pero no sólo hablamos de una figura literaria, sino de un eje histórico a través de cuya vida se puede puntear parte de la historia de España. La difícil historia que va desde el principio del siglo XX al surco que el exilio provocado por la Guerra Civil deja en la cultura de este país. La de Juan Ramón es una aventura vital y emocional fascinante que aquí invitamos a recorrer a través de algunas voces que son también la memoria de su memoria. Conferencias completas Andrés Trapiello: Juan Ramón Jiménez: su vida, su obra, su tiempo (I): La vida hipocondriaca de Juan Ramón Jiménez (5/3/2013) Antonio Sánchez Barbudo: La obra poética de Juan Ramón Jiménez (II): La segunda época (1916-1936) (15/1/1981) Antonio Sánchez Barbudo: La obra poética de Juan Ramón Jiménez (III): En América (1937-1948) (20/1/1981) Antonio Sánchez Barbudo: La obra poética de Juan Ramón Jiménez (III): Los años finales (1949-1958) (22/1/1981) Fragmentos poéticos y musicales Carmen Linares: “Moguer, Auroras de Moguer”, en Raíces y Alas (2008), con música de Juan Carlos Romero sobre poemas de Juan Ramón Jiménez. Juan Ramón Jiménez lee su poema “Espacio”, en La voz y la palabra, de RNE Moonwinds. Joan Enric Luna, clarinete y dirección: El retorno de Bacarisse (8/11/2017) Jorge Robaina, piano: Bacarisse en el exilio (29/11/2017) Ana Guijarro y Mariana Gurkova, pianos: Clichés musicales: visiones de España: la visión rusa (1/12/2018) Momo Kodama, piano: Clichés musicales: visiones de España: Impresiones exóticas (23/2/2019) Marcel Worms, piano: Músicas calladas: Mompoy y Humet Frederic Mompou: “Pastoral” de Deux mélodies, adaptación de Ángel Colomé

Poética y Poesía
2 - Juan Ramón Jiménez

Poética y Poesía

Play Episode Listen Later Dec 1, 2020 23:54


Figura principal de la literatura española del siglo XX, Juan Ramón Jiménez fue el faro de costa de varias generaciones de lectores y de poetas. Su origen es el modernismo y su fin, la renovación radical de la poesía y del pensamiento poético en español. Pero no sólo hablamos de una figura literaria, sino de un eje histórico a través de cuya vida se puede puntear parte de la historia de España. La difícil historia que va desde el principio del siglo XX al surco que el exilio provocado por la Guerra Civil deja en la cultura de este país. La de Juan Ramón es una aventura vital y emocional fascinante que aquí invitamos a recorrer a través de algunas voces que son también la memoria de su memoria. Conferencias completas Andrés Trapiello: Juan Ramón Jiménez: su vida, su obra, su tiempo (I): La vida hipocondriaca de Juan Ramón Jiménez (5/3/2013) Antonio Sánchez Barbudo: La obra poética de Juan Ramón Jiménez (II): La segunda época (1916-1936) (15/1/1981) Antonio Sánchez Barbudo: La obra poética de Juan Ramón Jiménez (III): En América (1937-1948) (20/1/1981) Antonio Sánchez Barbudo: La obra poética de Juan Ramón Jiménez (III): Los años finales (1949-1958) (22/1/1981) Fragmentos poéticos y musicales Carmen Linares: “Moguer, Auroras de Moguer”, en Raíces y Alas (2008), con música de Juan Carlos Romero sobre poemas de Juan Ramón Jiménez. Juan Ramón Jiménez lee su poema “Espacio”, en La voz y la palabra, de RNE Moonwinds. Joan Enric Luna, clarinete y dirección: El retorno de Bacarisse (8/11/2017) Jorge Robaina, piano: Bacarisse en el exilio (29/11/2017) Ana Guijarro y Mariana Gurkova, pianos: Clichés musicales: visiones de España: la visión rusa (1/12/2018) Momo Kodama, piano: Clichés musicales: visiones de España: Impresiones exóticas (23/2/2019) Marcel Worms, piano: Músicas calladas: Mompoy y Humet Frederic Mompou: “Pastoral” de Deux mélodies, adaptación de Ángel Colomé

Sergio Amado
Descubre el poder de tu voz para sanarte. Entrevista Sara Moguer

Sergio Amado

Play Episode Listen Later Apr 9, 2020 66:53


Desde tiempos ancestrales la humanidad ha callado mucho reprimiendo su sentir. Por ello, el quinto chakra o chakra garganta de muchas personas está bloqueado. Sara Moguer a través de su terapia Quantium Voice ayuda a sanar con nuestra propia voz para canalizar las emociones contenidas que necesitan ser expresadas y liberadas. ¡Una terapia que vibrará con tu alma!. Descubre más sobre sus terapias en: http://www.sonidosdeaquario.com/ Puedes conseguir mi libro "Ámame, por favor" a través de Amazon: https://amzn.to/39k9A9p Además en mi web encontrarás multitud de cursos y técnicas para conseguir un estilo de vida más pleno: https://sergioamado.com/ #QuintoChakra #espiritualidad #sanación #Ámameporfavor #SergioAmado #TerapiasEspirituales #voz #sonidos

Sergio Amado
Descubre el poder de tu voz para sanarte. Entrevista Sara Moguer

Sergio Amado

Play Episode Listen Later Apr 9, 2020 66:53


Desde tiempos ancestrales la humanidad ha callado mucho reprimiendo su sentir. Por ello, el quinto chakra o chakra garganta de muchas personas está bloqueado. Sara Moguer a través de su terapia Quantium Voice ayuda a sanar con nuestra propia voz para canalizar las emociones contenidas que necesitan ser expresadas y liberadas. ¡Una terapia que vibrará con tu alma!. Descubre más sobre sus terapias en: http://www.sonidosdeaquario.com/ Puedes conseguir mi libro "Ámame, por favor" a través de Amazon: https://amzn.to/39k9A9p Además en mi web encontrarás multitud de cursos y técnicas para conseguir un estilo de vida más pleno: https://sergioamado.com/ #QuintoChakra #espiritualidad #sanación #Ámameporfavor #SergioAmado #TerapiasEspirituales #voz #sonidos

Mindalia.com-Salud,Espiritualidad,Conocimiento
Cantos de Mantras y Tonos Pineales, con Sara Moguer y Jason Levèque PARTE 1

Mindalia.com-Salud,Espiritualidad,Conocimiento

Play Episode Listen Later Jan 18, 2020 48:21


En Ivoox puedes encontrar sólo algunos de los audios de Mindalia. Para escuchar las más de 10 grabaciones diarias que publicamos entra en https://www.mindaliatelevision.com. Si deseas ver el vídeo perteneciente a este audio, pincha aquí: https://www.youtube.com/watch?v=GWGZwtzHLtc Cantos de Mantras y Tonos Pineales, con Sara Moguer y Jason Levèque PARTE 1 de 2, que tuvo lugar en el Centro Cívico Las Sirenas, en Sevilla, el día 18 de noviembre de 2019. SARA MOGUER: "Somos Sara Moguer yJhebara Das; A través de nuestro concierto, llevamos un mensaje de Paz, Armonía y Belleza a todas las personas, gracias a instrumentos como los gongs, cuencos alquimicos y los cantos del alma, abriendo un espacio para el perdón, la transformación y la expansión de nuestra consciencia. Es nuestro legado sonoro y artístico para toda la humanidad." JASON LEVÈQUE, (Lieja, 1955) es profesor de Canto y Arte lírico, y experto en gestión y administración de empresas. Ha investigado el uso de la voz natural y la técnica vocal en músicas de varias culturas europeas, africanas y americanas. También participa en numerosos seminarios en Bélgica, Francia y España sobre los efectos de la voz a nivel social, económico y terapéutico, enseñando las relaciones entre la energía y el uso de la voz hablada a profesionales de todo tipo. Trabaja en varios grupos integrados por médicos, sociólogos, psicólogos y artistas, en proyectos multidisciplinarios de relación entre la música, la salud personal y social, tratando patologías físicas, psíquicas y sociales. Enseña la multidimensionalidad de la voz a todo tipo de profesionales y aficionados que quieren obtener un mejor provecho de su voz en diversos campos de aplicación: comunicación, empresas, salud…. Según sus planteamientos, “la voz tiene un potencial enorme en el contexto del trabajo teórico-práctico desde una perspectiva ecosociológica y especialmente en el campo de la comunicación en sus diversos formatos. De forma general, actúa sobre los parámetros físicos, psíquicos, afectivos-emocionales y relacionales de las personas.” -----EVENTO ORGANIZADO POR----- Sara Moguer y Luis Rodríguez. ------------------INFORMACION SOBRE MINDALIA------------------- Mindalia.com y Mindalia Televisión son una ONG SIN ANIMO DE LUCRO Si te ha gustado este video, APOYANOS CON UNA DONACION: https://www.mindaliatelevision.com/hacer-una-donacion-mindalia/ SUSCRIBETE AL CANAL DE YOUTUBE para no perderte ningún video: http://www.youtube.com/subscription_center?add_user=mindaliacom AYUDA A MINDALIA, SIN PAGAR NI UN SÓLO CÉNTIMO MÁS, CON TUS COMPRAS Y RESERVAS ONLINE: http://helpfree.ly/j20544 MILES DE VIDEOS de conferencias y entrevistas de interés en http://www.mindaliatelevision.com Participa en las CONFERENCIAS EN DIRECTO: http://television.mindalia.com/category/conferencias-en-directo/ -Puedes escuchar este y otros audios en Ivoox: http://mindaliacomradio.ivoox.com PIDE O ENVIA AYUDA http://www.mindalia.com - La Red Social de Ayuda a través del Pensamiento SIGUENOS EN REDES SOCIALES: -Youtube: http://www.youtube.com/mindaliacom -Facebook: https://www.facebook.com/mindalia.ayuda/ -Twitter: http://twitter.com/mindaliacom -Pinterest: https://es.pinterest.com/mindaliacom/ DESCARGATE LAS APLICACIONES MOVILES GRATUITAS: Mindalia Multimedia https://play.google.com/store/apps/details?id=es.app.mindalia_television Mindalia Red de Ayuda https://play.google.com/store/apps/details?id=es.app.mindalia_ayuda&hl=es CONTACTA CON NOSOTROS: http://television.mindalia.com/contacto/ -Skype: mindalia.com ¿Tienes un video que te gustaría que publicáramos? Envíanoslo!!

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En Ivoox puedes encontrar sólo algunos de los audios de Mindalia. Para escuchar las más de 10 grabaciones diarias que publicamos entra en https://www.mindaliatelevision.com. Si deseas ver el vídeo perteneciente a este audio, pincha aquí: https://www.youtube.com/watch?v=GWGZwtzHLtc Cantos de Mantras y Tonos Pineales, con Sara Moguer y Jason Levèque PARTE 1 de 2, que tuvo lugar en el Centro Cívico Las Sirenas, en Sevilla, el día 18 de noviembre de 2019. SARA MOGUER: "Somos Sara Moguer yJhebara Das; A través de nuestro concierto, llevamos un mensaje de Paz, Armonía y Belleza a todas las personas, gracias a instrumentos como los gongs, cuencos alquimicos y los cantos del alma, abriendo un espacio para el perdón, la transformación y la expansión de nuestra consciencia. Es nuestro legado sonoro y artístico para toda la humanidad." JASON LEVÈQUE, (Lieja, 1955) es profesor de Canto y Arte lírico, y experto en gestión y administración de empresas. Ha investigado el uso de la voz natural y la técnica vocal en músicas de varias culturas europeas, africanas y americanas. También participa en numerosos seminarios en Bélgica, Francia y España sobre los efectos de la voz a nivel social, económico y terapéutico, enseñando las relaciones entre la energía y el uso de la voz hablada a profesionales de todo tipo. Trabaja en varios grupos integrados por médicos, sociólogos, psicólogos y artistas, en proyectos multidisciplinarios de relación entre la música, la salud personal y social, tratando patologías físicas, psíquicas y sociales. Enseña la multidimensionalidad de la voz a todo tipo de profesionales y aficionados que quieren obtener un mejor provecho de su voz en diversos campos de aplicación: comunicación, empresas, salud…. Según sus planteamientos, “la voz tiene un potencial enorme en el contexto del trabajo teórico-práctico desde una perspectiva ecosociológica y especialmente en el campo de la comunicación en sus diversos formatos. De forma general, actúa sobre los parámetros físicos, psíquicos, afectivos-emocionales y relacionales de las personas.” -----EVENTO ORGANIZADO POR----- Sara Moguer y Luis Rodríguez. ------------------INFORMACION SOBRE MINDALIA------------------- Mindalia.com y Mindalia Televisión son una ONG SIN ANIMO DE LUCRO Si te ha gustado este video, APOYANOS CON UNA DONACION: https://www.mindaliatelevision.com/hacer-una-donacion-mindalia/ SUSCRIBETE AL CANAL DE YOUTUBE para no perderte ningún video: http://www.youtube.com/subscription_center?add_user=mindaliacom AYUDA A MINDALIA, SIN PAGAR NI UN SÓLO CÉNTIMO MÁS, CON TUS COMPRAS Y RESERVAS ONLINE: http://helpfree.ly/j20544 MILES DE VIDEOS de conferencias y entrevistas de interés en http://www.mindaliatelevision.com Participa en las CONFERENCIAS EN DIRECTO: http://television.mindalia.com/category/conferencias-en-directo/ -Puedes escuchar este y otros audios en Ivoox: http://mindaliacomradio.ivoox.com PIDE O ENVIA AYUDA http://www.mindalia.com - La Red Social de Ayuda a través del Pensamiento SIGUENOS EN REDES SOCIALES: -Youtube: http://www.youtube.com/mindaliacom -Facebook: https://www.facebook.com/mindalia.ayuda/ -Twitter: http://twitter.com/mindaliacom -Pinterest: https://es.pinterest.com/mindaliacom/ DESCARGATE LAS APLICACIONES MOVILES GRATUITAS: Mindalia Multimedia https://play.google.com/store/apps/details?id=es.app.mindalia_television Mindalia Red de Ayuda https://play.google.com/store/apps/details?id=es.app.mindalia_ayuda&hl=es CONTACTA CON NOSOTROS: http://television.mindalia.com/contacto/ -Skype: mindalia.com ¿Tienes un video que te gustaría que publicáramos? Envíanoslo!!

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En Ivoox puedes encontrar sólo algunos de los audios de Mindalia. Para escuchar las más de 10 grabaciones diarias que publicamos entra en https://www.mindaliatelevision.com. Si deseas ver el vídeo perteneciente a este audio, pincha aquí: https://www.youtube.com/watch?v=GWGZwtzHLtc Cantos de Mantras y Tonos Pineales, con Sara Moguer y Jason Levèque PARTE 1 de 2, que tuvo lugar en el Centro Cívico Las Sirenas, en Sevilla, el día 18 de noviembre de 2019. SARA MOGUER: "Somos Sara Moguer yJhebara Das; A través de nuestro concierto, llevamos un mensaje de Paz, Armonía y Belleza a todas las personas, gracias a instrumentos como los gongs, cuencos alquimicos y los cantos del alma, abriendo un espacio para el perdón, la transformación y la expansión de nuestra consciencia. Es nuestro legado sonoro y artístico para toda la humanidad." JASON LEVÈQUE, (Lieja, 1955) es profesor de Canto y Arte lírico, y experto en gestión y administración de empresas. Ha investigado el uso de la voz natural y la técnica vocal en músicas de varias culturas europeas, africanas y americanas. También participa en numerosos seminarios en Bélgica, Francia y España sobre los efectos de la voz a nivel social, económico y terapéutico, enseñando las relaciones entre la energía y el uso de la voz hablada a profesionales de todo tipo. Trabaja en varios grupos integrados por médicos, sociólogos, psicólogos y artistas, en proyectos multidisciplinarios de relación entre la música, la salud personal y social, tratando patologías físicas, psíquicas y sociales. Enseña la multidimensionalidad de la voz a todo tipo de profesionales y aficionados que quieren obtener un mejor provecho de su voz en diversos campos de aplicación: comunicación, empresas, salud…. Según sus planteamientos, “la voz tiene un potencial enorme en el contexto del trabajo teórico-práctico desde una perspectiva ecosociológica y especialmente en el campo de la comunicación en sus diversos formatos. De forma general, actúa sobre los parámetros físicos, psíquicos, afectivos-emocionales y relacionales de las personas.” -----EVENTO ORGANIZADO POR----- Sara Moguer y Luis Rodríguez. ------------------INFORMACION SOBRE MINDALIA------------------- Mindalia.com y Mindalia Televisión son una ONG SIN ANIMO DE LUCRO Si te ha gustado este video, APOYANOS CON UNA DONACION: https://www.mindaliatelevision.com/hacer-una-donacion-mindalia/ SUSCRIBETE AL CANAL DE YOUTUBE para no perderte ningún video: http://www.youtube.com/subscription_center?add_user=mindaliacom AYUDA A MINDALIA, SIN PAGAR NI UN SÓLO CÉNTIMO MÁS, CON TUS COMPRAS Y RESERVAS ONLINE: http://helpfree.ly/j20544 MILES DE VIDEOS de conferencias y entrevistas de interés en http://www.mindaliatelevision.com Participa en las CONFERENCIAS EN DIRECTO: http://television.mindalia.com/category/conferencias-en-directo/ -Puedes escuchar este y otros audios en Ivoox: http://mindaliacomradio.ivoox.com PIDE O ENVIA AYUDA http://www.mindalia.com - La Red Social de Ayuda a través del Pensamiento SIGUENOS EN REDES SOCIALES: -Youtube: http://www.youtube.com/mindaliacom -Facebook: https://www.facebook.com/mindalia.ayuda/ -Twitter: http://twitter.com/mindaliacom -Pinterest: https://es.pinterest.com/mindaliacom/ DESCARGATE LAS APLICACIONES MOVILES GRATUITAS: Mindalia Multimedia https://play.google.com/store/apps/details?id=es.app.mindalia_television Mindalia Red de Ayuda https://play.google.com/store/apps/details?id=es.app.mindalia_ayuda&hl=es CONTACTA CON NOSOTROS: http://television.mindalia.com/contacto/ -Skype: mindalia.com ¿Tienes un video que te gustaría que publicáramos? Envíanoslo!!

Epistolar
Episodio 37 - Carta de Salvador Dalí y Luis Buñuel a Juan Ramón Jiménez (Jessie Martínez Jiménez)

Epistolar

Play Episode Listen Later Jul 22, 2019 4:25


Este episodio de Epistolar tiene dos cartas, tres protagonistas y un actor. Los surrealistas Salvador Dalí y Luis Buñuel tenían una gran afición, algo que compartían y disfrutaban muchísimo. Les encantaba provocar al establishment cultural español. En la primera carta que vas a escuchar, le escriben a Juan Ramón Jiménez, que en ese momento era un escritor muy popular y respetado. Le dicen, sencillamente, que su obra "Platero y yo" les pareció una mierda. El premio Nobel de Literatura les responde con desdén y con humor corrosivo. Lee el actor y locutor español Jessie Martínez Jiménez. ****** Nuestro distinguido amigo: Nos creemos en el deber de decirle -sí, desinteresadamente- que su obra nos repugna profundamente, por inmoral, por histérica, por cadavérica, por arbitraria. Especialmente: ¡Merde! para su "Platero y yo", para su fácil y malintencionado "Platero y yo", el burro menos burro, el burro más odioso con que hemos tropezado. Y para usted, para su funesta actuación también: ¡Mierda! Sinceramente, Luis Buñuel y Salvador Dalí. ** Mis muy “surrealistas” y muy conocidos: Estoy completamente de acuerdo con ustedes y con el tercero que se oculta con ustedes: cuanto yo he publicado hasta el día no tiene valor alguno, y me avergüenzo, lo he dicho muchas veces, de la mayor pare de mi obra escrita; y cuanto puedan ustedes decirme de ella me lo he dicho yo con mi propio léxico, aun cuando, por desdicha mía, y según dicen constantemente los críticos de ambos sexos y del otro sexo de ustedes, haya salido de ella la mejor parte de la escritura actual española e hispanoamericana en verso y prosa, lírica y crítica. Pero ustedes son, además de unos surréalistes, unos majaderos y unos cobardes. Porque al escribir en esa jerga francocatalana, ni siquiera saben ustedes ponerse a hacer en español sus más imperiosas necesidades; porque para mí merde no es nada; y, además, porque ustedes saben de antemano que yo no puedo contestarles en esa lengua trasera que es la palabra propia de ustedes. No iba yo a cometer la ridiculez tampoco de enviarles mis padrinos masculinos, femeninos ni “manfloritas” como les dicen a ustedes en mi Moguer. También sabrán ustedes que mis amigos se alegran mucho de su carta y juzgan que ustedes han hecho bien en espeler en ella el vivo retrato de los dos. Gracias de este admirador de sus técnicas. J. R. J.

Cualquier tiempo pasado fue anterior
El regreso a España de Colón tras el descubrimiento de América | Audio | La Ventana

Cualquier tiempo pasado fue anterior

Play Episode Listen Later Mar 15, 2018 3:29


Nieves Concostrina nos recuerda la llegada del navegante al puerto de Moguer, en Huelva, el 15 de marzo de 1493

Podcast Traverser La Frontière : Voyage & Expatriation
TLF 078 : Vivre au Mexique depuis 4 ans et travailler dans une ONG

Podcast Traverser La Frontière : Voyage & Expatriation

Play Episode Listen Later Jan 25, 2018 54:16


Le Mexique vous tente ? Vous avez envie d'y travailler ? Dans cette interview, retrouvez Marion qui a débarqué il y a plus de 4 ans au Mexique et y travaille actuellement dans une ONG. Vous allez découvrir pourquoi Marion a décidé de s'installer à Mexico, comment s'est passé son intégration, le travail qu'elle fait au quotidien et à quoi ressemble la vie au Mexique. Écoutez tout de suite l'épisode (54 min) : Épisode #078 sur l'expatriation de Marion au Mexique Le Mexique est un pays qui me fait rêver depuis longtemps. Nous l'avons abordé rapidement lors de l'interview de Kalagan sur le nomadisme numérique, mais voici enfin un épisode dédié à l'un des plus grands pays d'Amérique latine. Marion a travaillé comme assistante de français, puis dans une ONG spécialisée dans les droits humains. Après 4 ans d'expatriation au Mexique, elle connait plutôt bien le pays et nous raconte son expérience. Dans cette interview, on discute de son Erasmus en Espagne, de ses débuts en tant qu'assistante de français, de son envie de vivre au Mexique, comment s'est déroulée son intégration sur place, les détails son travail prenant dans une ONG, le côté administratif et des visas pour rester, et ses coups de coeur à ne pas rater lors d'une visite au Mexique. Les liens de l'épisode : CMDPDH.org : l'ONG de Marion CIEP.fr : pour devenir assistant de français Documentaire sur la situation des disparus au Mexique : lien officiel - lien non officiel Comment écouter cet épisode ? Cet épisode dure 54 minutes et vous pouvez l'écouter : Sur la plateforme iTunes Téléchargement direct (mp3) : clic droit, puis enregistrez sous Grâce aux applications mobile/tablette : Podcasts (iOS), Podcast Addict (Android). Cherchez "Traverser La Frontière" Écoute en ligne, dans le lecteur ci-dessous : Vivre au Mexique et travailler dans une ONG : Le résumé écrit de l'interview Marion vit actuellement à Mexico city, la capitale du Mexique. Cela fait 3 ans qu'elle travaille dans une ONG sur les droits humains, d'abord en tant que volontaire, puis avec un contrat à temps plein. Avant le Mexique Elle a souvent voyagé avec ses parents lorsqu'elle était jeune, mais le véritable déclic du voyage s'est réalisé lorsqu'elle a fait sa troisième année de droit en Erasmus à Malaga (lire l'expérience de mon Erasmus à Bratislava).  À la fin de cette année, elle n'avait pas vraiment envie de revenir en France et de continuer en Master. Elle a alors trouvé un programme d'assistant de langue avec le CIEP qui permet de partir un an dans une école à l'étranger. Elle s'est alors envolée à Moguer, une petite ville en Andalousie où elle travaillait dans une section bilingue d'un collège. En ayant fait cette année en Espagne, cela lui a donné le droit de postuler pour le Mexique. Elle a donc débarqué à Toluca, dans une université, travaillant sur toute la partie culturelle pendant 1 an. Pour obtenir le premier job, c'était assez simple. Il faut avoir une licence, faire une lettre de motivation et choisir un pays. Selon les pays, le nombre de places disponibles va varier. Il n'y a pas besoin d'expérience préalable pour y postuler. Avant sa première année d'assistante de Français, Marion savait qu'elle voulait aller au Mexique. Elle avait bien accroché avec la communauté mexicaine lors de ses études et ça lui a donné envie de partir là-bas. L'arrivée au Mexique   En arrivant au Mexique, elle avait déjà son poste qui l'attendait à Toluca. Il s'agit de la 5e ville du pays, située à 1H à l'ouest de Mexico. Ce n'est pas une ville très culturelle ou qui bouge beaucoup, c'est très tranquille. Grâce à sa position centrale, Marion a beaucoup voyagé, car tout était à 5/6H de bus de Toluca. Elle travaillait 12H par semaine et faisait des clubs de conversation, des ateliers culturels, des heures de tutorats ou faire des interventions spécifiques en classe. Marion a préféré sa première année en tant qu'assistante de f...

Huelva y sus secretos
#08 Una aproximación a Zenobia Camprubí

Huelva y sus secretos

Play Episode Listen Later Jul 15, 2016 35:07


Muchos la conocen como la mujer del Premio Nobel de Literatura Juan Ramón Jiménez, pero Zenobia Camprubí fue mucho más que eso. Olvidada durante años, su figura comenzó a reivindicarse hace poco más de dos décadas, conforme se investigaba sobre la pareja.Activista incansable, pionera en muchos aspectos, Zenobia fue un pilar fundamental para la obra de Juan Ramón Jiménez tal como hoy la conocemos.Durante su juventud participó activamente de la vida cultural de aquellas ciudades en las que residió, no sólo en España, también en Estados Unidos. Además de fotografías, conocemos su rostro a través de los retratos del pintor Joaquín Sorolla y de la malograda escultora Marga Gil, que fue amiga de la pareja. También tenemos bustos más recientes, como el del escultor Martín Lagares.Formó parte del Lyceum femenino junto a sus fieles amigas Maria de Maeztu y Victoria Kent, luchando en primera persona por el voto femenino.Sus restos descansan hoy junto a los de Juan Ramón Jiménez en el cementerio de Moguer desde 1958.Para saber Más:Estuche Diarios de Zenobia Camprubí: http://amzn.to/29AKuINZenobia Camprubí. Epistolario 1917 - 1956: http://amzn.to/29AK7OkObras de Rabindranath Tagore y otros cuentos... Traducción de Zenobia Camprubí: http://amzn.to/29AKit0 Mujeres con voz propia: Carmen Baroja y Nessi, Zenobia Camprubí Aymar y María Teresa León Goyri. De Julia Varela: http://amzn.to/29Cb0xB

Huelva y sus secretos
#02 El voto colombino

Huelva y sus secretos

Play Episode Listen Later Mar 26, 2016 24:19


El 14 de febrero de 1493 las carabelas Pinta y Niña, que regresaban a España tras su viaje a las Indias, se vieron sorprendidas por una gran tempestad a la altura de las islas Azores. Ambas carabelas separaron sus caminos en ese mismo instante, llegando la Pinta al puerto de Baiona (Vigo) cuatro días más tarde. La Niña, por su parte, corrió una suerte bien distinta, estando a punto de naufragar.El temor a zozobrar llevó al almirante Cristóbal Colón y al resto de la tripulación de La Niña a realizar promesas religiosas que serían cumplidas si conseguían llegar a buen puerto. Entre estas promesas, se echó a suerte el que uno de los marineros pasara una noche en vela en el Monasterio de Santa Clara, de Moguer, tocándole al almirante dicha tarea, tal como relata el "Diario de a bordo" escrito por Bartolomé de las Casas.El 15 de marzo, La Niña desembarcó en el puerto de Palos y el día 16 Cristóbal Colón cumplió la promesa realizada en alta mar en lo que se conoce como "El voto colombino".Para saber más:Diario de a bordo, Cristóbal Colónhttp://www.amazon.es/dp/Biblioteca/?tag=delperialmark-21Los escolares de Moguer escenifican en el Monasterio de Santa Clara el voto colombinohttps://www.youtube.com/watch?v=dRuJxQp_U_IDocumental Paisajes con figura. Cristóbal Colón (RTVE)http://www.rtve.es/alacarta/videos/paisaje-con-figuras/paisaje-figuras-cristobal-colon/3358004/

Las personas del verbo
Las Personas del Verbo: Voces del Extremo

Las personas del verbo

Play Episode Listen Later Sep 7, 2013 59:26


VOCES DEL EXTREMO, MOGUER, 24-27 DE JULIO DE 2013. Ofrecemos una muestra de las lecturas de este encuentro: ANA PÉREZ CAÑAMARES, BEGOÑA ABAD, ISABEL BONO y ENRIQUE FALCÓN. Viñetas musicales: PETER BUCK, ROBBEN FORD y JOHN FOGERTY con THE FOO FIGHTERS.

Z Kart Historii
Zalogi kutrow rybackich obserwuja wielki stozkowaty obiekt wiszacy nad woda

Z Kart Historii

Play Episode Listen Later Aug 17, 2013


25 marca 1981 roku o godzinie 19:00 czasu miejscowego kuter Moguer 5 wypłynął z portu w Ayamonte w hiszpańskiej prowincji Huelva i wyruszył w morze. Prócz niego, w małej rybackiej flocie było jeszcze sześć innych kutrów. Moguer 5 znajdował się 400 metrów od wybrzeża, gdy 100 metrów dalej zauważono stożkowaty obiekt wiszący nad powierzchnią morza.

Radio Paranormalium - archiwum
Z Kart Historii: Zalogi kutrow rybackich obserwuja wielki stozkowaty obiekt wiszacy nad woda

Radio Paranormalium - archiwum

Play Episode Listen Later Aug 17, 2013


25 marca 1981 roku o godzinie 19:00 czasu miejscowego kuter Moguer 5 wypłynął z portu w Ayamonte w hiszpańskiej prowincji Huelva i wyruszył w morze. Prócz niego, w małej rybackiej flocie było jeszcze sześć innych kutrów. Moguer 5 znajdował się 400 metrów od wybrzeża, gdy 100 metrów dalej zauważono stożkowaty obiekt wiszący nad powierzchnią morza.

Relatos en Cadena
'Relatos en Cadena' en La Ventana (02/05/13)

Relatos en Cadena

Play Episode Listen Later May 2, 2013 17:07


Charlamos con los tres finalistas semanales: Ricardo Hierro, Vicente Fernández y César Carmelo Espí. Además, conocemos más a fondo la librería 'La taberna del libro', en el Municipio de Moguer, en Huelva.

Biblioteca-Blogueros y Corresponsales de la Revolución Podcast

Juan Ramón Jiménez Mantecón (Moguer, Huelva, 23 de diciembre de 1881 – San Juan, Puerto Rico, 29 de mayo de 1958. Poeta español, ganador del Premio Nobel de Literatura en 1956, mientras permanecía en el exilio desde su segunda patria, Puerto Rico (donde también vivieron exiliadas otras renombradas figuras peninsulares, tales como Pau Casals (de madre puertorriqueña) y Francisco Ayala).