Podcasts about Sandro Gozi

Italian politician

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Sandro Gozi

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Best podcasts about Sandro Gozi

Latest podcast episodes about Sandro Gozi

EU Scream
Ep.114: High Noon for the Digital Services Act

EU Scream

Play Episode Listen Later Mar 29, 2025 56:52


Musk, Zuckerberg and Vance have stomped into the EU's canteen, overturned the tables, smashed the glasses, and drawn their pistols. They are scanning a crowd of bewildered Eurocrats and asking menacingly: who really wants a fight over what belongs online? It wasn't meant to be this way. Three years ago the EU agreed a landmark law, the Digital Services Act, or DSA. Hopes were high that hate speech, content that harms minors — as well as fake news and weaponised social media — could be reined in. The biggest platforms would be fined up to 6 percent of global annual turnover if they failed to deal with issues like election interference that amount to a systemic risk. Since then the transatlantic far right has stepped up a campaign to discredit the EU's rules, and often in fanatical terms. Under this new form of McCarthyism, any impediment to online expression is branded as a form of censorship. That is patently absurd. Bans on speech linked to the Nazi period have been in place in parts of Europe for decades. But concerns are growing that the European Commission's ongoing cases against X and Meta under the DSA could become bargaining chips or even get traded away to ease standoffs with the Trump administration. Already the Commission is reportedly lowballing digital markets fines against Silicon Valley giants and talking about simplifying its range of digital regulations — including the DSA. That looks like complying in advance with US intimidation. On the other hand, the Commission could use the Trump administration's bullying tactics to invoke another law — the so-called Anti-Coercion Instrument. That could restrict aspects of Musk's businesses as well as the services of some US digital companies — and it would amount to a more muscular response. In this episode: two prominent MEPs urge the European Commission to hold firm on enforcement of the DSA after their mission to Washington, where they met MAGA hardliners like Congressman Jim Jordan and where they witnessed the kind shocking disdain for Europe echoed most recently in Signal messages shared with The Atlantic. "Everything we are doing in EU is seen as an attempt to be anti-American," says Christel Schaldemose, the Danish social democrat who is a vice president of the European Parliament and an architect of DSA. "That was very, very scary." Christel also is a coordinator on plans to combat foreign influence with a so-called Democracy Shield, which she suggested could allow for suspension of social media in the run up to elections. Sandro Gozi, the Italian liberal who is a former member of French and Italian governments, says the EU must show it has the nerve to impose its laws in the face of U.S. coercion. Sandro says lawmakers would never agree to sacrifice the DSA, which he characterises as "non-negotiable," in exchange for lower tariffs. Sandro also excoriates Italian Prime Minister Giorgia Meloni and her party for retreating from previous enthusiasm for Ukraine — and for the DSA.Support the show

18.50 franceinfo:
Guerre en Ukraine : Vladimir Poutine "n'a donné aucun signal de vouloir de se mettre à la table" des négociations, juge l'eurodéputé Sandro Gozi

18.50 franceinfo:

Play Episode Listen Later Mar 7, 2025 11:54


durée : 00:11:54 - L'INVITE franceinfo soir - Lors d'une prise de parole depuis le Bureau ovale de la Maison Blanche, Donald Trump a une nouvelle fois soutenu que Vladimir Poutine "veut mettre fin à la guerre en Ukraine".

24 Mattino - Le interviste
Parlamento europeo: divisi sulle armi all'Ucraina

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Nov 29, 2024


Più sostegno militare all'Ucraina, anche con i missili, così come hanno già fatto gli Stati uniti. È una delle richieste votata dal Parlamento europeo, in una risoluzione. Divisioni nella maggioranza con la Lega che ha votato, contro così come nel campo largo con Pd a favore e M5S contrario. Ne parliamo con Cecilia Strada, europarlamentare del Gruppo dei Socialisti, eletta come indipendente nelle liste del Partito Democratico e Sandro Gozi, europarlamentare di MoDem del gruppo Renew Europe.

COSMO Radio Colonia
La crisi dei liberali della FDP

COSMO Radio Colonia

Play Episode Listen Later Oct 28, 2024 19:37


Le tensioni tra i liberali tedeschi e gli altri partiti della coalizione semaforo si fanno sempre più forti, mettendo a rischio il futuro del governo del cancelliere Scholz, ce ne parla Cristina Giordano. Ma cosa significa liberalismo in un Europa il cui elettorato vira pericolosamente verso i partiti populisti? Lo abbiamo chiesto a Sandro Gozi, europarlamentare italiano eletto nelle liste del Mouvement Démocrate francese. Von Luciana Caglioti.

BASTA BUGIE - Politica
Sinistra è ormai sinonimo di repressione del dissenso

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Sep 18, 2024 12:25


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7898SINISTRA E' ORMAI SINONIMO DI REPRESSIONE DEL DISSENSO: E' LA PROPAGANDA DI REGIME 2.0 di Eugenio CapozziLa tendenza alla negazione del pluralismo democratico, alla criminalizzazione del dissenso e alla censura, già emersa da tempo nelle società occidentali che ancora si definiscono liberaldemocratiche, appare ulteriormente consolidarsi, e anzi subire una decisa accelerazione. Più specificamente, essa si manifesta ormai come la caratteristica principale di tutto il mondo politico, intellettuale e mediatico accomunato in qualche modo sotto l'etichetta di "progressismo" e "sinistra".Molti episodi delle ultime settimane confermano tale crescente torsione repressiva: dalla massiccia persecuzione poliziesca e giudiziaria di opinioni dissenzienti – comprese quelle espresse sui social media - lanciata dal governo britannico laburista di Keir Starmer contro i manifestanti anti-immigrazione, alla grottesca lettera minatoria inviata dal commissario Ue Thierry Breton a Elon Musk per minacciare ritorsioni per lo spazio mediatico da lui concesso a Donald Trump, fino alle esplicite minacce del deputato europeo macroniano Sandro Gozi di sopprimere tout court il social medium X, di proprietà dello stesso Musk, sul territorio dell'Unione. Ma se si volessero citare tutte le continue richieste di cancellazione delle voci avversarie, su ogni questione in discussione, provenienti dalle sinistre occidentali l'elenco sarebbe infinito.Non si tratta, ovviamente, di una tendenza nata ieri. L'"album di famiglia" storico di ideologie e partiti di sinistra in tal senso è molto cospicuo, dal giacobinismo fino alle dittature comuniste del XX secolo.Nel secondo Novecento l'inclinazione repressiva, a dispetto delle invocazioni sessantottine al free speech e al "vietato vietare", ha preso un corso meno apparentemente evidente, ma altrettanto pericoloso con il progressivo abbandono del paradigma della lotta di classe in favore di quello dei "diritti civili" intesi come "risarcimento" a gruppi minoritari per le più varie discriminazioni, secondo la traccia della identity politics. In merito a tali temi, l'argomentazione del liberal occidentale, esplicita o implicita, diventava più o meno la seguente: chiunque critichi nel merito qualsiasi misura invocata in nome della non discriminazione compie un atto di violenza contro i gruppi minoritari già discriminati. Su quelle misure la political correctness autorizza soltanto una posizione favorevole "a prescindere": il pluralismo diventa automaticamente "discorso di odio", e va quindi impedito, bollando come "razzista" "suprematista", o "fobico" ogni oppositore delle deriva "dirittista" promossa in nome del nuovo mito "tribale" del progresso.LA LOTTA CONTRO LE EMERGENZEMa il salto di qualità decisivo nel senso della mutazione genetica della democrazia in regime "a partito unico", nella mente e nelle azioni dei "progressisti" occidentali, è avvenuto, tra gli anni Dieci e Venti del XXI secolo, con l'avvento di un paradigma ideologico che vede nella politica in primo luogo una lotta contro "emergenze". Una lotta che rappresenta una questione di vita o di morte per le collettività, e che dunque in quanto tale non può essere esercitata efficacemente attraverso la democrazia pluralista (le cui procedure ritarderebbero o pregiudicherebbero fatalmente azioni inevitabili e necessarie) ma deve essere affidata a "comitati di salute pubblica" organizzati con una logica tecnocratica e/o giustificati in nome della "scienza".Tale paradigma si è imposto innanzitutto attraverso la predicazione martellante dell'ideologia millenaristica del catastrofismo climatico, in cui l'esigenza di ridurre a tutti i costi le "emissioni" di anidride carbonica per "salvare il pianeta" è stata affermata come punto assoluto e imprescindibile, senza alcuna possibilità di discussione. Poi è stato riproposto in forma altrettanto radicale con l'epidemia di Covid 19, additata come minaccia talmente apocalittica da giustificare restrizioni inaudite delle libertà individuali sancite dagli ordinamenti liberaldemocratici. Infine, con toni ultimativi è stato invocato in occasione della guerra russo-ucraina per tacitare ogni critica alla linea di contrapposizione totale nei confronti di Mosca adottata da Nato e Ue.Chi si oppone all'immigrazione indiscriminata, all'aborto assolutizzato come "diritto fondamentale", all'utero in affitto, alla "transizione di genere" illimitata sui minori, all'indottrinamento gender nelle istituzioni formative viene etichettato dai "progressisti" contemporanei come un odiatore, un razzista, un omofobo/transofobo di "estrema destra" violento e pericoloso. Ma chi contesta il millenarismo climatista viene automaticamente considerato colpevole dell'estinzione dell'umanità, del collasso dell'ecosistema, delle sette piaghe d'Egitto, e deve essere sistematicamente messo a tacere per la salvezza di tutti.LA PROPAGANDA DI REGIMENella stessa logica chi critica come irrazionali, inutili e illegittimi i lockdown, i coprifuoco, i ricatti e gli obblighi vaccinali viene additato come untore, responsabile morale di ogni contagio, sofferenza o morte dei "fragili". E chi critica la corsa all'escalation militare, l'abbandono di ogni via diplomatica, la riduzione dell'economia a economia di guerra viene accusato con disprezzo - da sinistre improvvisamente convertitesi dal pacifismo dogmatico al bellicismo moralista - di essere ipso facto al soldo di un tiranno, e di favorire il massacro degli aggrediti da parte degli aggressori.Dalla identity politics all'emergenzialismo coatto la cultura politica dei progressisti occidentali completa la sua torsione verso un ripudio strutturale del pluralismo, verso la riduzione della democrazia a regime in cui è possibile e necessaria una sola scelta, imposta dalle "magnifiche sorti e progressive" della civiltà unica, o dalla salvezza contro catastrofi globali. Il tutto, attraverso la versione aggiornata di quella che era stata la propaganda di regime a senso unico nelle dittature novecentesche: lo storytelling o "narrazione", trasformazione della dialettica politica in ricostruzione edificante ed emotiva di qualsiasi questione in ballo, proposta allo stesso modo da un coro di media – tradizionali/generalisti, digitali, social – e di agenzie istituzionali tutti coordinati secondo una regia comune, dall'informazione alla cultura fino all'intrattenimento. Se qualche mezzo di informazione, qualche centro di elaborazione scientifica e culturale, qualche intellettuale indipendente, qualche artista "stona", e si pone in contrapposizione al coro, scatta immediatamente la richiesta indignata e rabbiosa di censurarlo, zittirlo e cancellarlo. [...]Il progressismo del XXI secolo appare regredito solo all'invocazione a tappare la bocca agli altri in nome di parole d'ordine dogmatiche, primordiali, fondate sul puro dominio della paura.Nota di BastaBugie: Stefano Fontana nell'articolo seguente dal titolo "La censura, quando è lecita e quando non lo è" spiega che è lecito e perfino doveroso limitare la libertà di espressione quando questa non rispetta i principi della morale naturale, mentre non lo è più quando essa semplicemente contraddice la versione politicamente corretta, del potere di turno. Ma nelle democrazie liberali accade oggi esattamente il contrario.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 13 agosto 2024:Facebook ha oscurato il profilo del filosofo Richard Dawkins, il quale su X era intervenuto sulla questione del gender alle Olimpiadi di Parigi, sostenendo che le identità sessuate sono solo due. Questo tipo di censura è inaccettabile, ma lo è solo perché toglie la libertà di parola ad una persona? Questi casi di censura nelle piattaforme digitali pongono la questione più generale della censura in quanto tale: quando e a quali condizioni qualcuno può impedire ad un altro di esprimere la propria opinione? Ora, sulla base del solo principio della moderna libertà di opinione fatta propria dalla democrazia liberale il problema non è risolvibile.I social sono realtà private che si danno il proprio codice di comportamento e la propria "etica" interna. Stabiliscono quali sono le parole che non possono essere postate e quali sono i temi vietati e quelli permessi. La loro "etica aziendale" è una loro costruzione artificiale e anzi spesso vietano proprio di dire la verità, come nel caso di Dawkins riportato sopra. Il fatto di essere entità private non impedisce loro di fare politica, di creare costume e di plasmare mentalità. Se giuridicamente sono private, la loro attività è comunque senz'altro pubblica, anche se non statale. La critica che si dovrebbe muovere loro, allora, consiste nel denunciare la mancanza di un fondamento oggettivo e universale della loro "etica comunicativa", e di sostituirlo con un codice artificiale variabile a loro uso e consumo. Spesso ciò significa ad uso e consumo dei centri di potere, di cui essi stessi fanno parte. È lecito e perfino doveroso limitare la libertà di espressione quando questa non rispetta i principi della morale naturale, non lo è più quando essa contraddice la versione politicamente corretta, o quella del potere di turno, o quella più conveniente per motivi estrinseci. Senza riferimento ad un criterio naturale, il potere di censura diventa arbitrario. Per questo la democrazia liberale non riesce a incarnarlo.Troviamo la conferma anche spostandoci al piano politico. Anche qui riscontriamo due cambiamenti: si è cessato di esercitare

Talking Europe
France at a crossroads: Is the far right on the verge of power?

Talking Europe

Play Episode Listen Later Jun 14, 2024 12:29


Charles de Gaulle famously complained that governing a country with 246 kinds of cheese was all but impossible. Less known is what De Gaulle said just before that: "Only peril can bring the French together". President Emmanuel Macron had peril on his mind when he stunned his compatriots by calling a snap national election after the far right routed his pro-European party in Sunday's European elections. Macron is betting that faced with peril – the risk of being governed by the most extreme-right party since the Nazi-era Vichy government – French voters might put their grievances aside and unite against what he sees as a common threat. But will they? Douglas Herbert puts the question to Sandro Gozi, a French MEP from the centrist Renew Europe group in the European Parliament, and Thierry Mariani, a French MEP from the right-wing Identity and Democracy group, which includes Marine Le Pen's far-right National Rally.

Conflict Zone: Confronting the Powerful
Conflict Zone - Macron's gamble: Does France want far right in government?

Conflict Zone: Confronting the Powerful

Play Episode Listen Later Jun 12, 2024 26:04


French president's call for snap elections as he faces historic disapproval could put Le Pen's far right party in power.

24 Mattino
La giornata in 24 Minuti del 11 giugno

24 Mattino

Play Episode Listen Later Jun 11, 2024


L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.Continua l'analisi del voto europeo e oggi iniziamo da quello che ha stravolto la politica francese dove il presidente Macron ha chiamato il paese a nuove elezioni legislative che si svolgeranno a fine mese dopo il successo del partito Rassemblement National di Marine Le Pen. Ne parliamo con Sandro Gozi, europarlamentare uscente di Renew Europe e segretario del Partito democratico europeo (Pde).

Radio Schuman
Will liberals be biggest losers of EU election

Radio Schuman

Play Episode Listen Later Jun 3, 2024 16:50


With three days to go before the EU elections, we discuss the current challenges for the liberal camp in the European Parliament with Sandro Gozi, one of the lead candidates of the liberal Renew Europe group.We also look at the latest Euronews super polls ahead of elections.Radio Schuman is Euronews' new go-to podcast to spice up your weekday mornings with relevant news, insights, and behind-the-scenes stories from Brussels and beyond.Radio Schuman is hosted and produced by Maïa de la Baume, with journalist and production assistant Elenora Vasques and audio editing by Zacharia Vigneron. The music is by Alexandre Jas. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

POLITIQUES NUMERIQUES (POL/N)
"Assurer notre compétitivité en IA est un combat", Sandro Gozi (Besoin d'Europe)

POLITIQUES NUMERIQUES (POL/N)

Play Episode Listen Later May 31, 2024 25:47


« Assurer notre compétitivité en IA est un combat, qu'on ne gagnera pas sans l'Europe », Sandro Gozi, candidat aux élections européennes sur la liste de la majorité présidentielle menée par Valérie Hayer « Besoin d'Europe » est mon invité dans POL/N.« Oui, notre programme parle de "combats", parce que c'est bien de cette ampleur qu'il s'agit. Nous faisons face à des défis colossaux pour assurer notre avenir, à l'égal de ceux des pères fondateurs de l'Europe », a-t-il déclaré.Italien, ancien ministre des affaires étrangères dans son pays, député européen pour la France depuis 2019, Sandro Gozi revendique un statut d'Européen pur jus. Il vante « le succès international de la French Tech lancée par Emmanuel Macron en 2017, qui donne à la France une longueur d'avance, dont elle devrait être fière ». De même il salue le courage qu'a eu l'Italie en 2023 d'interdire l'accès sur son territoire à ChatGPT d'OpenAI au moment de son lancement en Europe. Innovation d'un côté, régulation de l'autre... selon lui, chacune ont infusé dans l'AI Act, le nouveau règlement européen sur l'intelligence artificielle. « L'IA, c'est une révolution. Seuls on n'y arrivera pas (...) Je suis convaincu que l'Europe numérique représente une troisième voie d'équilibre, entre celle des États-Unis avec les Big Tech et celle de la Chine avec TikTok ». Comment y arriver ? « L'Europe a décidé d'être protagoniste dans le numérique mondial, elle a fixé le cap et les règles. Maintenant il faut mobiliser 1000 milliards d'euros pour financer nos ambitions sociales, économiques... et numériques", notamment dans les supercalculateurs, a précisé Sandro Gozi.Nous avons également abordé les questions de démocratie numérique, de participation directe, de vote électronique. Mais si le numérique est effectivement au programme de la tête de liste Valérie Hayer, Julien Pillot, enseignant-chercheur en économie à l'INSEEC School of Business and Economics, l'a interpellé sur l'absence de ce sujet dans les débats de campagne !Cette émission a été préparée avec l'aide de Heidi Miller.Bonne écoute à tous,Pensez à vous inscrire à la newsletter pour ne manquer aucun épisode : https://podcast.ausha.co/politiques-numeriquesVous pouvez aussi suivre Politiques Numériques (POL/N) sur votre plateforme d'écoute préférée :)©Politiques Numériques (alias POL/N) est une émission originale de la journaliste productrice Delphine Sabattier.Musique du générique : "Road to Kaoca", de Joseph Camiglieri Sabattier Hébergé par Ausha. Visitez ausha.co/politique-de-confidentialite pour plus d'informations.

Le Barbier du matin
Sandro Gozi - Le Barbier du matin du 31/05/24

Le Barbier du matin

Play Episode Listen Later May 31, 2024 14:06


Fri, 31 May 2024 09:02:50 GMTRadioJRadioJnonofull14:06

The Sound of Economics
Europe's economic future

The Sound of Economics

Play Episode Listen Later May 29, 2024 36:27


Bruegel and the Financial Times partnered up to host a debate featuring lead candidates from major EU political parties on EU economic issues, namely growth, the single market, economic security and the EU budget. The participants of the debate were: Sandro Gozi, Renew Europe Now Ursula von der Leyen, The European People's Party Nicolas Schmit, the Party of European Socialists Anders Vistisen, Identity and Democracy Party In this episode of The Sound of Economics, Rebecca Christie sits down with Bruegel Senior fellow Maria Demertzis, FT Brussels bureau chief Henry Foy, also moderators of the debate, to unpack the views they gathered from the event, discuss how the elections are likely to turn out and what will happen afterwards.    Relevant events and publications: Economic choices for Europe: EU leadership debate 2024, Bruegel-Financial Times event, 21 May 2024 Visions for Europe: Economic expert debate for the 2024 EU elections, Bruegel-Financial Times event, 15 April 2024  Saint-Amans, P. (2024) ‘Broader border taxes: a new option for European Union budget resources', Policy Brief 06/2024, Bruegel

Européen de la semaine
Marie-Agnes Strack-Zimmermann, tête de liste Renew aux élections européennes

Européen de la semaine

Play Episode Listen Later May 4, 2024 4:09


Elle est très connue en Allemagne et devra se faire un nom désormais sur la scène européenne : Marie-Agnes Strack-Zimmermann sera l'une des trois têtes de liste du groupe centriste Renew lors du scrutin du 9 juin, aux côtés de la Française Valérie Hayer et de l'Italien Sandro Gozi. Députée au Bundestag depuis 2017, membre du parti libéral allemand FDP, elle prône une aide militaire accrue à l'Ukraine et c'est sur ce point en particulier qu'elle devrait faire campagne. Ses premières prises de parole en tant que candidate aux européennes ont porté sur l'Ukraine et sur les questions de défense : pour Marie-Agnes Strack-Zimmermann, la guerre lancée par Vladimir Poutine a montré à l'Union européenne qu'elle devait s'affirmer en tant que puissance militaire. « Nous devons rester unis, nous devons créer une défense commune, a-t-elle ainsi lancé lors du premier débat organisé à Maastricht, le 29 avril, entre les têtes de liste des principaux groupes européens. Nous devons nous réveiller en tant qu'Union européenne, et nous devons le faire maintenant ! »Chevelure argentée, visage sec et parfois sévère, Marie-Agnes Strack-Zimmermann s'est fait un nom en Allemagne à la tête de la Commission de la défense du Bundestag. Une parlementaire de choc, appréciée pour sa pugnacité mais aussi pour son sens de la formule. « Il faut l'écouter en allemand, car alors on comprend combien elle est directe et comment elle s'est fait comprendre par le grand public, souligne Sandro Gozi, eurodéputé Renew qui sera à ses côtés l'un des porte-drapeaux du groupe centriste pour l'élection du 9 juin. Elle est invitée en permanence des talk-shows allemands parce qu'elle sait se battre dans les débats télévisés. Elle a un caractère très combatif, mais elle utilise aussi un langage très direct, sans jamais être vulgaire mais très franc. »Un chancelier hésitantAujourd'hui âgée de 66 ans, fan de moto et mère de trois enfants, Marie-Agnes Strack-Zimmermann rêvait quand elle était jeune de devenir journaliste radio. Mais elle fera carrière dans l'édition, avant d'opter pour la politique locale à Düsseldorf, puis nationale dans les rangs du parti libéral FDP. Et c'est donc au Bundestag, à la tête de la Commission de la défense qu'elle s'illustre, en critiquant la faiblesse du soutien militaire apporté à l'Ukraine par Olaf Scholz, le chancelier allemand.« Elle s'est positionnée face à un chancelier qui est extrêmement hésitant sur ces questions, décrypte Delphine Deschaux-Dutard, maîtresse de conférence à l'Université de Grenoble-Alpes et directrice adjointe du Centre d'études internationales sur la sécurité internationale (Cesice). Il y a des allers-retours depuis 2022, avec des phases où Olaf Scholz est très allant sur les questions de défense, et puis d'autres phases où il l'est moins - comme actuellement avec la question de la livraison des missiles Taurus. Et c'est là qu'elle peut jouer un rôle en tant que présidente de la Commission défense. » Les missiles Taurus, ces missiles de croisière que l'Ukraine demande à l'Allemagne mais qu'Olaf Scholz refuse de livrer, sont au cœur d'une bataille politique qui divise profondément la coalition « tricolore » au pouvoir à Berlin (Socialiste, Libéraux, Verts).Les missiles de la discorde« Marie-Agnes Strack-Zimmermann rejette les arguments avancés par Olaf Scholz, abonde Hans Stark, professeur à la Sorbonne et conseiller à l'Institut française de Relations internationales. Le chancelier pointe la portée de 500 kilomètres des Taurus, qui permettrait à l'Ukraine de frapper Moscou. Or, certains experts disent qu'il est possible de réduire cette portée. Olaf Scholz explique aussi qu'il faut des soldats allemands sur place pour contrôler l'emploi des Taurus. Là encore, les experts disent que d'autres peuvent le faire à la place des Allemands… Ce sont ces contradictions que dénonce Marie-Agnes Strack-Zimmermann – alors qu'à ses yeux la livraison des Taurus permettrait aux Ukrainiens de frapper le pont de Kertsch, et donc d'affaiblir le ravitaillement des troupes dans le sud de l'Ukraine. »Dans ce débat qui déchire la coalition au pouvoir à Berlin, Marie-Agnes Strack-Zimmerman est devenue l'une des voix les plus critiques et les plus redoutées du chancelier allemand. À Strasbourg et à Bruxelles, c'est vers Ursula von der Leyen, la présidente de la Commission européenne, que pourraient se diriger désormais les flèches acérées de la députée allemande. Dans les premiers entretiens donnés en tant que tête de liste Renew pour les élections européennes, la candidate n'a pas ménagé sa compatriote, l'accusant notamment d'avoir bien trop tardé à mettre la Défense au cœur des priorités européennes. Comme un avant-goût des joutes qui pourraient opposer les deux femmes au Parlement européen.

Les 4 Vérités
Européennes et sondages, Sandro Gozi est l'invité du 20 avril 2024

Les 4 Vérités

Play Episode Listen Later Apr 20, 2024 8:35


Le président de la République Emmanuel Macron fera un grand discours sur l'Europe à la Sorbonne jeudi 25 avril 2024. « Je donnerai un peu le cap de ce que le pays a fait et ce vers quoi nous allons et surtout pour les années à venir », a annoncé le chef de l'État, jeudi 18 avril, à Bruxelles. Invité des 4 vérités, Sandro Gozi, Eurodéputé Renaissance, rappelle le choix « fondamental » fait par Emmanuel Macron : celui de l'Europe. « Je suis allé en France et en Outre-Mer pour chercher à apporter et diffuser des solutions concrètes », a martelé le député, citant « l'Europe qui apporte des solutions pour l'apprentissage, l'Europe qui apporte des solutions pour les infrastructures », etc. Pour l'homme politique, l'Europe est « toujours présente dans notre territoire », puisque nombre de régions sont soutenues, par exemple, par de l'argent Européen. C'est pourtant un parti anti-Européen qui caracole en tête des intentions de vote pour les Européennes 2024, celui de Jordan Bardella, avec 25% d'intentions de vote en mai 2024 selon le sondage d' Opinion Way. Sandro Gozi se veut malgré tout rassurant. « Les sondages ne font pas les résultats », argue-t-il. Pour l'homme politique, il faudra s'intéresser, avant tout, aux résultats quand la campagne aura réellement démarré. « Les selfies ne suffisent pas », ironise-t-il à propos de l'adversaire du camp d'extrême droite. Il parle par ailleurs d'un candidat qui a voté contre toutes les solutions proposées au parlement Européen : pacte asile immigration, plan de relance pendant le COVID « qui a sauvé les activités de petits entrepreneurs et de restaurateurs » notamment. « Au moment où les campagnes vont démarrer, les masques vont tomber », promet-il. Sandro Gozi sera-t-il sur la liste des Européennes ? Le même sondage d'Opinion Way a indiqué qu'un autre candidat se fait de plus en plus de place dans les intentions de vote. Il s'agit de Raphaël Glucksmann, qui est crédité de 12%, contre, 19% pour Valérie Hayer, candidate de Renaissance. L'Eurodéputé Renaissance dit une nouvelle fois son assurance malgré tout. « Je n'ai pas peur que les courbes se croisent ». Le candidat de Place publique, a, pour Sandro Gozi, « volé la campagne européenne des français ». Selon l'homme politique, Raphaël Glucksmann et son "discours contradictoire" n'auraient qu'une intention cachée: celle de s'allier à Jean-Luc Mélenchon en 2027. Sandra Gozi est un des trois représentants de l'alliance européenne de la France. Mais sera-t-il sur la liste Renaissance aux Européennes ? « Je suis candidat, mais ce n'est pas moi qui décide », a-t-il répondu.

AriaPulita
Politica e social oltre Tiktok. Democrazia a rischio?

AriaPulita

Play Episode Listen Later Mar 2, 2023 17:37


Tiktok e Facebook possono rappresentare un rischio per le democrazie? Quali regole sta preparando l'Europa per i politici che vogliono farsi pubblicità sui social? Ad #AriaPulita ne parliamo con l'On. Sandro Gozi, europarlamentare Renew Europe.

En toute franchise, interview politique de Christophe Barbier
Sandro Gozi, Député européen Renaissance – Le Barbier du matin

En toute franchise, interview politique de Christophe Barbier

Play Episode Listen Later Oct 28, 2022 13:03


Christophe Barbier reçoit Sandro Gozi, Député européen Renaissance.

Invité du matin
Sandro Gozi: «La force de Giorgia Meloni est de ne jamais avoir participé au gouvernement d'unité nationale»

Invité du matin

Play Episode Listen Later Sep 26, 2022 8:46


Sandro Gozi, député européen Renew Europe et secrétaire général du Parti démocrate européen, est ce lundi 26 septembre l'invité du matin de RFI. Il revient sur les élections législatives en Italie où la coalition de droite arrive en tête.

8.30 franceinfo:
Législatives en Italie : "Ursula von der Leyen aurait mieux fait de se taire", estime l'eurodéputé Sandro Gozi

8.30 franceinfo:

Play Episode Listen Later Sep 25, 2022 16:59


durée : 00:16:59 - 8h30 franceinfo - Le député européen Renew était l'invité du "8h30 franceinfo", dimanche 25 septembre 2022.

En toute franchise, interview politique de Christophe Barbier
Sandro Gozi, député européen Renaissance – Le Barbier du matin

En toute franchise, interview politique de Christophe Barbier

Play Episode Listen Later Sep 12, 2022 12:45


Christophe Barbier reçoit Sandro Gozi, député européen Renaissance

18.50 franceinfo:
Salaires minimums en Europe : "C'est absolument nécessaire", selon Sandro Gozi, eurodéputé Renaissance

18.50 franceinfo:

Play Episode Listen Later Jun 6, 2022 7:11


durée : 00:07:11 - 18h50 franceinfo - L'eurodéputé espère que cet accord aboutira car "l'objectif, c'est que tous les travailleurs aient des salaires dignes dans l'espace européen."

Europhonica IT
RECAP, l'Europa in SETTEGIORNI – Episodio 17

Europhonica IT

Play Episode Listen Later Apr 8, 2022 29:22


Sandro Gozi è l'ospite dello speciale Recap - IntervEU di questa settimana. Emiliano-romagnolo, classe 1968, Gozi è stato Consigliere del Primo Ministro francese Édouard Philippe nel 2019, Sottosegretario di Stato agli affari europei nei governi Renzi e Gentiloni. Oggi è un eurodeputato di Renew Europe eletto in Francia nella lista Renaissance promossa da Emmanuel Macron. Al Parlamento europeo fa parte della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e di quella per gli affari costituzionali. Con lui abbiamo parlato del Digital Services Act, del Digital Markets Act e del Data Governance Act. Abbiamo trattato insieme anche delle elezioni in Francia e della presidenza francese del Consiglio dell'UE. Infine non abbiamo mancato di chiedergli del MEP bulgaro che ha fatto il saluto fascista dopo aver litigato proprio con Gozi durante la plenaria. Conducono Simone Pavesi e Nadiya Antentyk

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
200 europarlamentari: "Embargo sul gas russo"

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Apr 5, 2022


Zelensky: "E' possibile che non ci sia un incontro con Putin". Intanto proseguono i negoziati. Oggi previsti sette corridoi umanitari, tra cui a Mariupol. Con noiMarco Di Liddo, senior analyst Russia e Balcani del Ce.S.I. (Centro Studi Internazionali) Oltre 200 europarlamentari chiedono alla Commissione Ue l'embargo sul gas russo e l'invio di armi a Kiev. Tra questi anche Sandro Gozi di Renew Europe, segretario generale del Partito democratico europeo, ex sottosegretario agli Affari Europei dei Governi Renzi e Gentiloni. Giornale dell'Arte: Uffizi primo museo d'Italia nel 2021. Sentiamo il Direttore Eike Schmidt.

Européen de la semaine
Sergio Mattarella, président providentiel

Européen de la semaine

Play Episode Listen Later Feb 13, 2022 3:33


En Italie, l'élection présidentielle de fin janvier a failli déboucher sur une grave crise politique : le Premier ministre était le seul candidat consensuel parmi les grands électeurs de ce scrutin au suffrage indirect, et son élection aurait entraîné la chute du gouvernement. En acceptant un second mandat, à 80 ans et à contrecœur, le président Sergio Mattarella devrait donc garantir la stabilité du pays jusqu'aux législatives de 2023. L'attitude est impassible, le regard perçant. Le 29 janvier, lorsque Sergio Mattarella remercie les grands électeurs pour leur confiance, il rappelle qu'il accepte uniquement de reléguer les considérations personnelles au second plan pour « ne pas se soustraire au devoir » dans un contexte de crise sanitaire, économique et sociale. Un sens des responsabilités apprécié : avec 759 votes sur 983 Sergio Mattarella est le président italien le mieux élu après Sandro Pertini. ► À lire aussi :  Italie: Sergio Mattarella réélu président de la République italienne Si le président de la République est essentiellement garant de la Constitution en Italie, son pouvoir et son rôle sont assez élastiques en temps de crise. Et depuis 2018, Sergio Mattarella joue un rôle déterminant. Lors du premier gouvernement de Giuseppe Conte formé en 2018, il a été « le seul point de repère au niveau européen et international, au moment où l'Italie était victime de la furie nationaliste des 5 étoiles et de la Ligue », explique le député européen Sandro Gozzi, du groupe centriste Renew. Par exemple lors du rappel à Paris de l'ambassadeur Christian Masset suite aux rencontres avec les gilets jaunes de l'actuel ministre des Affaires étrangères Luigi di Maio. « Il est clair qu'à ce moment-là, le seul interlocuteur pour Emmanuel Macron, et pour d'autres, comme Angela Merkel, c'était Sergio Mattarella ». Le président s'était aussi opposé à l'époque à la nomination de l'eurosceptique Paolo Savona au poste de ministre de l'Économie, comme la Constitution lui en donne le droit. Un tacticien discret Mattarella travaille dans la discrétion, c'est l'un de ses traits de caractère, rapporte Sandro Gozi. L'homme « parle peu, il écoute, il observe beaucoup, c'est quelqu'un qui aime étudier les dossiers en profondeur – c'est un juriste, il a également été juge à la Cour constitutionnelle ». Et s'il est un peu taiseux, « c'est peut-être à cause son caractère sicilien ».  La Sicile dont il est originaire et la politique ont marqué Sergio Mattarella dans sa chair : un père ministre, et un frère président de la région Sicile assassiné par la mafia en 1980. L'homme est reconnu par les Italiens comme un grand personnage intègre et expérimenté, détaille le politologue Giuseppe Bettoni de l'université de Rome, Tor Vergata : « Mattarella est connu pour la simplicité et la sobriété de ses manières. En même temps, c'est un homme d'une grande compétence en "cuisine" politique, parce qu'il a participé à tellement de négociations, d'élaboration de compromis de gouvernement, qu'il sait parfaitement en quoi consiste la vie politique, il n'est ni dupe. Et ce n'est pas un naïf non plus ».  C'est même un personnage de premier plan de l'histoire politique de la péninsule. Il a notamment été l'un des architectes du centre gauche italien. Ayant incarné l'aile gauche de la Démocratie chrétienne jusqu'à ce que le parti implose, il a ensuite contribué à la fondation de l'Olivier, qui allait devenir le Parti démocrate. Et en Sicile, explique Giuseppe Bettoni, c'est lui qui pousse l'actuel maire de Palerme, Leoluca Orlando sur le devant de la scène politique. L'homme du « Mattarellum » À l'étranger, Sergio Mattarella est inconnu ou presque et quand il l'est, c'est comme président de la République. Mais avant d'accéder à la tête de l'État, il a imprimé sa marque sur la société italienne au cours d'une carrière politique accomplie. De ses principales initiatives, Giuseppe Bettoni retient tout d'abord la loi électorale de 1993, dite « Mattarellum », qui avait mis fin à la proportionnelle intégrale. « Cette loi avait permis d'aboutir à des compromis, c'est surtout pour ça qu'il est connu. Mais il a joué un rôle très important en tant que ministre de la Défense, poste qu'il a occupé quand l'Italie a participé à la mission au Kosovo, c'est quelque chose qu'il ne faut pas oublier ; et en tant que ministre de l'Éducation, avec sa réforme de l'autonomie sur le système scolaire ». Sergio Mattarella a également dirigé les services secrets, où il a été à l'origine « d'une "importantissime" réforme du renseignement italien ». Influent jusqu'au bout Mais aujourd'hui, à 80 ans, celui qui a préféré le deux-pièces d'une résidence hôtelière aux fastes du palais du Quirinal, et qui a renoncé à une partie de sa retraite, aspire à passer du temps avec ses petits-enfants. « C'est un secret de Polichinelle, rapporte Giuseppe Bettoni, Sergio Mattarella va probablement démissionner dès que Draghi aura fini son mandat, ou un petit peu avant la fin du mandat parlementaire. Voilà pourquoi il a accepté. En même temps, Mattarella est un homme qui fait beaucoup de politique, mais qui a un niveau d'éthique élevé. Il est donc possible qu'il démissionne après les législatives, pour que le nouveau Parlement puisse élire "son" président de la République. » L'enjeu est de taille : en démissionnant avant les législatives, Sergio Mattarella permettrait au Premier ministre Mario Draghi, démocrate et pro-européen, de lui succéder – comme le souhaite l'intéressé. S'il choisit d'attendre le résultat des législatives, par respect des institutions et des règles, son successeur pourrait avoir un tout autre profil, si l'on en croit les sondages de fin janvier, qui donnaient 38% des intentions de vote aux partis d'extrême droite Ligue et Frères d'Italie, et 14% au mouvement populiste 5 étoiles.  À l'heure de la retraite encore, Sergio Mattarella marquera le destin de l'Italie. ► À lire aussi : Italie: que pensent les Italiens de la réélection du président Mattarella?

European Democracy Lab Podcast
Saison 2 episode 5: Et si l'UE parvenait à la souveraineté numérique ?

European Democracy Lab Podcast

Play Episode Listen Later Dec 16, 2021 11:03


Réglementer le monde numérique chaotique est une tâche difficile, mais l'UE doit le faire. Grâce à leur solide capital politique et à leurs outils législatifs avancés, les institutions européennes sont aujourd'hui à l'avant-garde de la campagne mondiale visant à contenir les Big Tech, ces entreprises influentes qui en sont venues à dominer le monde numérique. Suffisant pour parvenir à une souveraineté numérique européenne ?Écoutez notre discussion avec Daniel Innerarity, professeur à l'École de gouvernance transnationale de l'Institut universitaire européen, et Sandro Gozi, député européen du Groupe Renew et secrétaire général du Parti démocrate européen (PDE). Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

European Democracy Lab Podcast
S2 Episode 5: What if the EU achieves digital sovereignty?

European Democracy Lab Podcast

Play Episode Listen Later Dec 15, 2021 11:28


Regulating the chaotic digital world is a tough job, but the EU's got to do it. With their solid political capital and advanced legislative tools, the EU institutions are today at the forefront of the global campaign to rein in the Big Tech, the influential companies that have come to dominate the digital world. Enough to achieve European digital sovereignty?Listen to our discussion with Daniel Innerarity, professor at the School of Transnational Governance at the European University Institute, and Sandro Gozi, MEP for Renew Europe and Secretary-General of the European Democratic Party (EDP). Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

En toute franchise, interview politique de Christophe Barbier
Sandro Gozi, Député européen – Le Barbier du matin

En toute franchise, interview politique de Christophe Barbier

Play Episode Listen Later Sep 23, 2021 13:01


Christophe Barbier reçoit le Député européen, Sandro Gozi.

EuropaNova Podcast
[La Présidence française du Conseil l'UE] Episode 2 - Sandro Gozi

EuropaNova Podcast

Play Episode Listen Later Jul 26, 2021 25:31


Au premier semestre 2022, la France exercera la présidence tournante du Conseil de l'UE, formant un trio avec la Suède et la République tchèque, deux États avec lesquels Paris a constitué un programme concerté. Membre fondateur de l'Union européenne, l'opportunité et les enjeux seront grands pour la France qui aura la mission de faire avancer l'agenda stratégique européen, mais également de faire avancer les dossiers européens étant à l'ordre du jour. Il s'agit de la treizième présidence pour la France, mais de la première depuis le traité de Lisbonne (entrée en vigueur en décembre 2009). A travers cette série de podcasts, EuropaNova décrypte pour vous les grands enjeux que ces six mois constituerons pour la France et pour l'UE.Aujourd'hui, nous avons le plaisir d'accueillir l'eurodéputé Sandro Gozi (Renaissance) pour nous parler de son travail au sein du Parlement européen et de son point de vue sur les thématiques majeures qui feront l'actualité de la Présidence française. Un podcast présenté par Corentin Gorin et Gwendoline de Boé.Musique de générique disponible sur https://icons8.com/

24 Mattino
L'attualità in mezz'ora del 14 luglio

24 Mattino

Play Episode Listen Later Jul 14, 2021


I fatti del giorno, le voci dei protagonisti dell'attualità e della politica, le aperture dei principali quotidiani in edicola, i primi commenti degli ascoltatori via whatsApp e sms. Alle 6:45 con Sandro Gozi, europarlamentare di En Marche, l'analisi della stretta annunciata dal presidente Macron sulle misure anticovid per contrastare l'ascesa dei contagi. Vaccinazione obbligatoria per il personale sanitario e restrizioni sui non vaccinati come il diniego a frequentare i locali pubblici dai cinema ai ristoranti.

Carrefour de l'Europe
Carrefour de l'Europe - Le 9 mai, jour de la fête de l’Europe, les Européens s’interrogent sur leur avenir

Carrefour de l'Europe

Play Episode Listen Later May 7, 2021 48:30


Le 9 mai est traditionnellement le jour de la fête de l’Europe, où l’on célèbre la déclaration Schuman du 9 mai 1950 qui marque le début de la construction européenne. Mais, ce 9 mai 2021 est plus ambitieux... l’Europe se lance aujourd’hui dans la démocratie directe avec la mise en place officielle et solennelle de la «Conférence sur l’avenir de l’Europe», un projet ambitieux puisqu’il s’agit ni plus ni moins de reconnecter des citoyens désabusés au projet européen. Le pari, imaginé par Emmanuel Macron, d’une régénération de l’Europe par une concertation avec les Européens, est loin d’être gagné. Symboliquement, le lancement se déroule à Strasbourg au Parlement européen. Concrètement, les citoyens vont pouvoir s’exprimer via des rencontres, mais aussi à travers une plateforme numérique paneuropéenne qui traduira instantanément les contributions des uns et des autres dans les 24 langues parlées dans l’Union. Quelle Europe demain ? Quelle Europe voulons-nous pour nos enfants ?  Le débat est lancé et les réponses et pistes de réflexions sont attendues au premier semestre 2022. - Le site de la Conférence sur l’avenir de l’Europe.  Avec : - Thierry Chopin, politologue et professeur de Science politique à l’Université catholique de Lille. Directeur adjoint du centre ESPOL Lab. Plus d’infos : ici  - Ulrike Guerot, directrice du Département de Politique européenne à l’Université du Danube à Krems en Autriche. Fondatrice de «European Democracy Lab». En ligne de Berlin. Plus d’infos : ici    - Sandro Gozi, eurodéputé Renaissance/Renew, secrétaire général du Parti démocrate européen, ancien ministre italien des Affaires européennes. Son compte Twitter : ici  - Lukas Macek,  directeur du campus de Sciences Po à Dijon, chercheur associé à l’Institut Jacques Delors. Plus d’infos : ici  - Marie Caillaud, présidente des Jeunes Européens. Plus d’infos : ici.  Avec Sasha Mitchell de Courrier International.

Aujourd'hui l'économie, le portrait
Aujourd'hui l'économie, le portrait - Paolo Gentiloni, la force tranquille qui veut assouplir les règles budgétaires de l’UE

Aujourd'hui l'économie, le portrait

Play Episode Listen Later Apr 30, 2021 3:35


Ce vendredi 30 avril marque la date limite pour que les 27 États membres soumettent leur proposition de plan de relance à la Commission européenne. Derrière l’idée d’une dette commune à toute l’Union pour faire face aux effets de la pandémie, l’Italien Paolo Gentiloni, commissaire aux affaires économiques et budgétaires. On le dit discret, ses détracteurs préfèrent le considérer comme mou, voire soporifique. Pourtant, c’est lui la force tranquille qui, pas à pas, a réussi à imposer sa vision à Bruxelles et faire relâcher la bride budgétaire de l'UE. Paolo Gentiloni, 66 ans, commissaire à l'économie depuis 2019 s'est révélé pendant la crise du coronavirus. Dans le choc inédit que traverse l'Europe, celui qui a été président du conseil italien de 2016 à 2018 voit une chance historique de rebattre les cartes et d'innover. Il y a un an tout juste, avec le commissaire français Thierry Breton, il avance l'idée folle d'un endettement commun aux 27, un plan de relance inédit de 750 milliards d'euros. Idée qui ne plaît pas du tout à certains pays dits « frugaux », mais qui semblait nécessaire selon lui pour faire face à la crise, comme il l’expliquait il y a quelques mois sur France 2 : « Le but de ce fond est d’éviter que les pays qui ont moins de force financière pour répondre à cette crise ne restent à l’arrière. Mais ce n’est pas seulement de la solidarité, c’est un intérêt commun. » Du changement pour le Traité de Maastricht Issu d'une famille aristocrate romaine, marié (sans enfant) à une architecte, il a le profil plutôt classique des hommes politiques italiens de sa génération. De ses années au sein des jeunesses maoïstes, il dérive vers les mouvements écologistes, puis le centre, où il va être l'un des membres fondateurs du Parti démocrate italien. Soucieux de chercher le compromis, il sait saisir les opportunités, et Sandro Gozi qui été son secrétaire d'État aux affaires européennes est bien placé pour en parler : « C’est quelqu’un qui a suffisamment de prudence et d’expérience pour comprendre les rapports de force. Il n’ira jamais s’aventurer dans des batailles dans lesquelles il pourrait être minoritaire. Ce n’est pas vraiment quelqu’un qui ouvre la brèche, mais quand il voit que la brèche est ouverte dans la bonne direction, il s’y engouffre et fait du bon travail pour l’élargir et atteindre son but ». Le but de Paolo Gentiloni, c'est aussi de remettre sur la table le vieux débat autour du pacte de stabilité européen et la règle des fameux 3% du Traité de Maastricht. Pour faire face à la crise, les règles sont suspendues jusqu'à au moins 2022. Une victoire pour l’Italien, alors que l’idée hérissait le poil des plus hautes sphères conservatrices de Bruxelles. Sur la forme, l’opposé de Renzi Gentiloni arrive in fine à atteindre ses objectifs, car on l’écoute et on respecte son expérience. En Italie, il a pu rencontrer la plupart des grands de ce monde en étant d'abord ministre des Affaires étrangères sous Matteo Renzi, avant de prendre la place de son mentor. Et si sur le fond, il a marché dans les pas de ce dernier, il a décidé de le faire en jouant une partition radicalement différente. Marc Lazar, spécialiste de l'Italie et directeur du centre d'histoire de Sciences Po Paris se souvient du contre-pied que son mandat été avec celui du volcanique Renzi : « Pour combattre les populistes, Matteo Renzi jouait un style populiste, même si sur le fond, il ne l’était pas. Gentiloni a été l’exact opposé : souligner l’importance de la délibération, prendre le temps d’étudier les dossiers. Cela a été, au moment où il a été président du conseil, assez apprécié après les excès de Renzi ». En Italie et aujourd'hui à Bruxelles, c'est ce qui plaît chez Paolo Gentiloni, mais aussi ce l'on lui reproche. Sans faire de vague, il réussit à ratisser suffisamment large pour imposer sa conception. Pédagogue, il fait le tour des médias européens, pour avancer, aussi bien en anglais qu'en français, ses idéaux d'une Europe soudée. Aujourd'hui, le plan de relance est un véritable pari pour l'Union, et en cas de succès, Gentiloni pourra en réclamer au moins en partie, la paternité.

Stroncature
Appello all'unità delle forze liberaldemocratiche

Stroncature

Play Episode Listen Later Mar 15, 2021 79:19


Venerdì 12 marzo, Stroncature ha ospitato l'incontro dal titolo “Appello all'unità delle forze liberaldemocratiche”, con Sandro Gozi, Marco Taradash, Nicola Giovanetti, Natale Pisicchio, Nunziante Mastrolia, Antonluca Cuoco.

RTÉ - Morning Ireland
Johnson, von der Leyen to meet to break Brexit deadlock

RTÉ - Morning Ireland

Play Episode Listen Later Dec 8, 2020 5:12


Sandro Gozi, MEP for France and former Italian Undersecretary for European Affairs, discusses ongoing Brexit negotiations.

Carrefour de l'Europe
Carrefour de l'Europe - Ce que le Covid a changé en Europe

Carrefour de l'Europe

Play Episode Listen Later Oct 16, 2020 48:30


Le Covid a changé bien des choses en Europe qui paraissaient pourtant immuables ou impensables. Par exemple l’abandon, au moins provisoirement, des règles budgétaires. Le plan de relance de 750 milliards d’euros financé par un emprunt commun, qui impliquera une dette commune aux 27 est à lui seul une petite révolution au sein de l’Union européenne.  Des mots comme «souveraineté européenne» ou «autonomie stratégique» ne sont plus tabous à Bruxelles, ce qui laisse espérer une évolution profonde des priorités de l’Union.L’Europe de la santé est en train de naître en marge du coronavirus, certes modestement.Mais, la pandémie a aussi renforcé les inégalités, les populations les plus fragiles et les plus précaires se sont encore appauvries et sont devenues encore plus vulnérables face à la récession.  Avec :- Yves Bertoncini, conseiller en Affaires européennes. Son site. Sa dernière publication : «Relocaliser en France avec l’Europe» à la Fondapol. Président du Mouvement européen France.  - Sandro Gozi, député européen Liste Renaissance/Renew, ancien ministre italien des Affaires européennes. Son dernier livre : «La cible», aux éditions Saint-Simon.Plus d’infos : ici- Grigoris Gerotziafas, médecin, professeur associé à La Sorbonne et directeur de recherche à l’Inserm (Institut national de la santé et de la recherche médicale).Plus d’infos : ici- Claire Demesmay, chercheuse à la DGAP. Son dernier livre : «Idées reçues sur l’Allemagne»,  au Cavalier bleu. En ligne de Berlin.  Plus d’infos : ici. Avec Sasha Mitchell de Courrier International  

The Recovery Project
The Recovery Summit: Democracy and Institutions

The Recovery Project

Play Episode Listen Later Oct 2, 2020 40:28


Listen to a recording of Day 3: Democracy and Institutions, of The Recovery Summit, a virtual, world-wide conference focused on charting the path to global recovery from COVID-19. We were joined by Helle Thorning-Schmidt, the former Prime Minister of Denmark and the Recovery Summit Co-Chair for Democracy and Institutions, Mete Coban, the co-founder of My Life My Say, Sandro Gozi, French MEP with Renew Europe, and Eli Pariser, co-founder of Avaaz, moderated by Dawn Nakagawa, the Executive Vice President of the Berggruen Institute.

24 Mattino
24 Mattino del giorno 14/09/2020: L'attualità in mezzora del 14 settembre

24 Mattino

Play Episode Listen Later Sep 14, 2020


I fatti di giornata, le voci dei protagonisti dell'attualità e della politica, le prime pagine dei quotidiani in compagnia di Claudio Velardi, analista politico. Poi andiamo in Francia dove negli ultimi giorni si sono registrati numeri record sui nuovi contagi da Covid 19 e il presidente Emmanuel Macron ha confermato che verranno prese decisioni importanti ma "su base locale" e soprattutto "senza cedere a nessuna forma di panico". E' da escludere un nuovo lockdown transalpino? Lo chiediamo a Sandro Gozi, europarlamentare di En Marche.

24 Mattino
24 Mattino del giorno 14/09/2020: L'attualità in mezzora del 14 settembre

24 Mattino

Play Episode Listen Later Sep 14, 2020


I fatti di giornata, le voci dei protagonisti dell'attualità e della politica, le prime pagine dei quotidiani in compagnia di Claudio Velardi, analista politico. Poi andiamo in Francia dove negli ultimi giorni si sono registrati numeri record sui nuovi contagi da Covid 19 e il presidente Emmanuel Macron ha confermato che verranno prese decisioni importanti ma "su base locale" e soprattutto "senza cedere a nessuna forma di panico". E' da escludere un nuovo lockdown transalpino? Lo chiediamo a Sandro Gozi, europarlamentare di En Marche.

DGT Academy - Radio Lingvistika
Crise du COVID-19, conséquences pour l’UE

DGT Academy - Radio Lingvistika

Play Episode Listen Later Apr 23, 2020 28:12


avec Sandro Gozi, eurodéputé (groupe Renaissance)Sandro Gozi fait le point sur les avancées majeures qui ont été approuvées par le Conseil européen fin mars. « Un vieux monde est fini », dit il, il faut lever les derniers obstacles pour une réponse coordonnée à l'urgence sanitaire et une relance de l »économie. Voir l'appel lancé par des philosophes et signé par de hautes personnalités européennes : http://www.cesue.eu/en/appeal

DGT Academy - Radio Ekonomika
Crise du COVID-19, conséquences pour l’UE

DGT Academy - Radio Ekonomika

Play Episode Listen Later Apr 23, 2020 27:59


avec Sandro Gozi, eurodéputé (groupe Renaissance) Sandro Gozi fait le point sur les avancées majeures qui ont été approuvées par le Conseil européen fin mars. « Un vieux monde est fini », dit il, il faut lever les derniers obstacles pour une réponse coordonnée à l’urgence sanitaire et une relance de l »économie. Voir l’appel lancé par des philosophes et signé par de hautes personnalités européennes : http://www.cesue.eu/en/appeal

Talking Europe
Sandro Gozi: the Italian minister turned French MEP and Macron faithful

Talking Europe

Play Episode Listen Later Feb 24, 2020 18:01


Sandro Gozi is a newcomer to the European Parliament but he’s far from a newcomer to Europe. From 2014 to 2018 he was State Secretary for European Affairs in his native Italy. But he’s just taken up one of the 27 MEP seats that were redistributed after Brexit, from the UK’s allocation. Sandro Gozi was elected last year in parliament as part of Emmanuel Macron’s centrist “Renaissance” list of French MEPs

Radio Ground Control
Quel Paysage Politique Pour La Nouvelle Mandature Européenne ? - Conférence Europa 2019

Radio Ground Control

Play Episode Listen Later Jan 16, 2020 74:01


Quelle feuille de route pour la prochaine Commission européenne ? Au moment du renouvellement de toutes les institutions, les défis populistes, sociaux, environnementaux et migratoires nous poussent à nous interroger sur les priorités de la Commission pour les cinq années à venir. Notre engagement commun repose sur le dialogue et la rencontre entre les citoyens et les décideurs institutionnels afin de promouvoir la participation de tous à l’Europe de demain, nous vous invitons donc à échanger et participer à cette journée aux côtés d'intervenants de tous horizons et de tous milieux et ainsi nourrir des réflexions multidisciplinaires. -> Elise Bernard, docteur en droit public, directrice des études d’EuropaNova, modération -> Sandro Gozi, ex-secrétaire d’État aux affaires européennes italiennes -> Gilles Gressani, président du Groupe d’Études géopolitiques -> Peter Grk, secrétaire général du Bled Strategy Forum, coordinateur au sein du ministère des Affaires étrangères du gouvernement slovène -> Pascal Durand, député européen -> Maria-Joao Rodrigues, présidente de la FEPS, ancienne députée européenne, ancienne ministre de l’Emploi du gouvernement portugais -> Tara Varma, directrice de l’ECFR Paris Extrait de la Conférence Europa 2019 à Ground Control le 16 novembre 2019.

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 18/09/2019 - Quadro politico

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Sep 18, 2019 20:45


Sandro Gozi, Federalisti Europei ; Renato Brunetta, FI ; Jean Pierre Darnis, IAI .

TRAPPIST
026: E anche questa settimana il Pd ha fatto opposizione contro se stesso

TRAPPIST

Play Episode Listen Later Aug 2, 2019 61:50


Benvenut* a TRAPPIST, l’unico podcast a cui vogliono togliere la cittadinanza italiana.Questa settimana il Partito democratico è riuscito a tornare al centro del dibattito politico — ma non esattamente per buone ragioni. Sotto attacco per le azioni del deputato Ivan Scalfarotto e del dirigente Sandro Gozi, il partito è andato in tilt, non riuscendo a difendere posizioni che non avevano assolutamente niente di anomalo, come nel caso di Gozi, o che meritavano all’interno del partito una riflessione che andasse oltre il bieco tatticismo, come nel caso di Scalfarotto.Ma poche ore prima che registrassimo la puntata il ministro dell’Interno Salvini ci ha ricordato che non esiste nessun limite al peggio, e si è prodotto in quello che è senza dubbio uno dei suoi attacchi più razzisti degli ultimi anni, contro una donna rom di Milano.Leggi le note dell’episodio complete su: https://thesubmarine.it/

TRAPPIST
026: E anche questa settimana il Pd ha fatto opposizione contro se stesso

TRAPPIST

Play Episode Listen Later Aug 2, 2019 61:50


Benvenut* a TRAPPIST, l'unico podcast a cui vogliono togliere la cittadinanza italiana.Questa settimana il Partito democratico è riuscito a tornare al centro del dibattito politico — ma non esattamente per buone ragioni. Sotto attacco per le azioni del deputato Ivan Scalfarotto e del dirigente Sandro Gozi, il partito è andato in tilt, non riuscendo a difendere posizioni che non avevano assolutamente niente di anomalo, come nel caso di Gozi, o che meritavano all'interno del partito una riflessione che andasse oltre il bieco tatticismo, come nel caso di Scalfarotto.Ma poche ore prima che registrassimo la puntata il ministro dell'Interno Salvini ci ha ricordato che non esiste nessun limite al peggio, e si è prodotto in quello che è senza dubbio uno dei suoi attacchi più razzisti degli ultimi anni, contro una donna rom di Milano.Leggi le note dell'episodio complete su: https://thesubmarine.it/

Radio Bucaneve
20190801 Sandro Gozi nel governo francese

Radio Bucaneve

Play Episode Listen Later Aug 1, 2019 8:43


Sandro Gozi - ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo italiano - ha ricevuto un incarico nel governo franceseSentiamo cosa dice Sandro Gozi - con un intervista di Ilario Lombardo su La Stampa del 30 07 2019 - e come argomenta la scelta col suo articolo sulla newsletter del PD - Democratca - del 30 07 2019Qualche idea l'ho anch'io...

Podcast Europe Express
Sandro Gozi (LREM): "La bataille de l'Europe se joue en France"

Podcast Europe Express

Play Episode Listen Later May 24, 2019 18:31


Il est le seul candidat étranger sur une liste française pour les élections européennes en position éligible: l'Italien Sandro Gozi, ancien secrétaire d'Etat du démocrate Matteo Renzi, a choisi La République en marche, séduit par le discours d'Emmanuel Macron sur les populismes, dont il expérimente les effets dans son pays depuis la victoire de la Ligue de Matteo Salvini et le Mouvement Cinq étoiles de Luigi di Maio. Selon lui, la victoire du macronisme, "et de droite et de gauche", est la condition sine qua non de la survie de l'Union européenne et de son évolution vers le fédéralisme qu'il défend. La seule à même de freiner la progression des nationalismes sur le Continent. Voir Acast.com/privacy pour les informations sur la vie privée et l'opt-out.

POLITICO's EU Confidential
Episode 95: For & Against the EU — Sandro Gozi & Anders Vistisen

POLITICO's EU Confidential

Play Episode Listen Later Apr 11, 2019 39:03


For or against the EU? It's the biggest European question of all — and we tackled it in a debate in front of an audience in Brussels this week as the EU election campaign gets into high gear. Hear highlights of the debate between Sandro Gozi, Italy's former Europe minister who is standing for Emmanuel Macron's party in the election, and Anders Vistisen, Danish MEP and member of the European Conservatives and Reformists group. EU Confidential host Ryan Heath plays referee in this heated contest. Find out which candidate compared Viktor Orbán to the unobtainable girl in high school and the migration crisis to the weather in Brussels. And if you haven't had a chance yet, check out our special episode from earlier this week, recorded in front of an audience in London at the Podcast Live event, featuring Emily Thornberry, Labour's shadow foreign secretary.

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 10/01/2019 - Gilet Gialli

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Jan 10, 2019 22:22


Sandro Gozi, PD ; Daria Galateria, Università La Sapienza ; Piergiorgio Corbetta, Istituto Cattaneo .

cultura universit pd notizie la sapienza sandro gozi gilet gialli daria galateria istituto cattaneo
Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 09/10/2018 - Elezioni di Maggio per l'Europa

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Oct 9, 2018 20:48


Christian Blasberg, Luiss ; Sandro Gozi, PD ; Giulio Tremonti, ex Ministro Economia.

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 06/02/2018 - Quando la sovranità dello Stato è limitata per ragioni geopolitiche, politiche ed economiche

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Feb 6, 2018 21:42


Paolo Mantovan, vicedirettore Il Tirreno ; Mauro Gilmozzi, sindaco di Cavalese dal 1990 al 2003 ; Andrea Purgatori, codirettore della rivista Left Avvenimenti ; Manlio Di Stefano, deputato M5S ; Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli Affari Europei.

Zapping Radio 1
ZAPPING RADIO 1 del 17/01/2018

Zapping Radio 1

Play Episode Listen Later Jan 18, 2018 88:00


BRUXELLES E IL VOTO IN ITALIA - Massimo Castaldo, europarlamentare M5S. EUROPA E VOTO IN ITALIA - On. Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Politiche e Affari europei, deputato PD. CPL CONCORDIA, ASSOLTO EX SINDACO ...

The Sound of Economics
5: Multispeed Europe

The Sound of Economics

Play Episode Listen Later Jan 3, 2018 11:16


The issue of member-state integration in two or more speeds is one of the recurring questions in the debate about the European project. While previously this was a subject for academic circles, it has now moved into policy circles. Is this the future of Europe? Would the idea of proceeding in two or more speeds provoke a break-up of the EU? Is it an opportunity for each country to rethink and renew its commitments to the European project? In this episode of the Sound of Economics, Bruegel's deputy director, Maria Demertzis, asks some of these questions to Sandro Gozi, Italy's State Secretary for European Affairs. #Multispeed #Europe #FutureOfEurope #EU

HARDtalk
Italy's Europe Minister - Sandro Gozi

HARDtalk

Play Episode Listen Later Apr 5, 2017 22:57


How does the EU need to change if it is to win over the next generation of Italians? Hardtalk's Sarah Montague speaks to Italy's Under-Secretary for European Affairs, Sandro Gozi. The EU seems in greater trouble than ever before and not just because of Brexit. Even founding members of the club – countries like Italy - are unhappy about the direction that it is headed in its 60th year. The Italian economy has always struggled within the confines of the Euro. Additionally, it wants its fellow members to help share the burden of the half a million migrants who have arrived on its shores over the past three years. How does the EU need to change if it is to win over the next generation of Italians?Image: Sandro Gozi, Credit: Gabriel Bouys/AFP/Getty Images

Hardtalk
Italy's Europe Minister - Sandro Gozi

Hardtalk

Play Episode Listen Later Apr 5, 2017 22:57


How does the EU need to change if it is to win over the next generation of Italians? Hardtalk’s Sarah Montague speaks to Italy’s Under-Secretary for European Affairs, Sandro Gozi. The EU seems in greater trouble than ever before and not just because of Brexit. Even founding members of the club – countries like Italy - are unhappy about the direction that it is headed in its 60th year. The Italian economy has always struggled within the confines of the Euro. Additionally, it wants its fellow members to help share the burden of the half a million migrants who have arrived on its shores over the past three years. How does the EU need to change if it is to win over the next generation of Italians? Image: Sandro Gozi, Credit: Gabriel Bouys/AFP/Getty Images

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 14/09/2016 - parte 1 - EUROPA: lo stato dell'Unione Europea

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Sep 14, 2016 20:27


con: PIER VIRGILIO DASTOLI (presidente del Consiglio Italiano del Movimento Europeo e membro del Gruppo Spinelli), SANDRO GOZI (onorevole del Pd, Sottosegretario con delega Affari Europei), SYLVIE GOULARD (europarlamentare francese)

Caffè Europa
MANUALE D'EUROPA del 06/03/2016 - Manuale d'Europa del 06/03/2016

Caffè Europa

Play Episode Listen Later Mar 8, 2016 33:37


Come rilanciare il progetto europeo? Il gruppo Spinelli a Roma si interroga. interviste a Guy Verhostad, presidente del gruppo Adle Pe; Dylvie Goulard, eurodeputata Adle; Sandro Gozi, sottosegretario Affari Europei. Tra Brexit, migranti, euroscetticismo ha un senso parlare oggi di Stati Uniti d'Europa? L'opinione dell'ambasciatore Sergio Romano. Come funziona il programma Media e i finanziamenti per il cinema dell'Ue con gli ospiti di Anna Notariello: Silvia Costa , presidente commissione cultura Pe; Enrico Bufalini, Desk Media. Come gestire la crisi dei migranti: vertice a Bruxelles tra Ue.Turchia, ne parliamo con Marco Mascia, docente di relazioni internazionali all'Università di Padova. Sulla crisi dei migranti e il processo di adesione della Turchia all'Unione europea dibattito con due eurodeputati: Salvatore Pugliese, Partito Popolare Europeo, e Ignazio Corrao, gruppo Europa della Libertà e della Democrazia diretta.

Désautels le dimanche
Désautels le dimanche_2016-03-06

Désautels le dimanche

Play Episode Listen Later Mar 5, 2016 105:16


1re heure : Réfugiés en Grèce - Entrevue avec Sandro Gozi, secrétaire d'État italien aux Affaires européennes ; Fukushima, 5 ans plus tard - Entrevue avec le journaliste et auteur François-Xavier Ménage ; Montréal la blanche, un film sur la vie après l'exil - Compte-rendu de Akli Ait Abdallah ; Nouvelle loi sur la surveillance en Angleterre - Entrevue avec le journaliste Karim Lebhour. 2e heure : Visite de Justin Trudeau à Washington - Entrevue avec Stéphane Dion, ministre des Affaires étrangères du Canada ; Les primaires américaines et les républicains - Reportage de Michel Labrecque au Texas ; Reportage de Danny Braun sur le film Un homme de danse qui présente la vie du danseur Vincent Warren ; Les attaques du gouvernement turque contre la liberté de presse - Chronique de Léo Kalinda.

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 16/06/2015 - PARTE 1 - ballottaggi amministrative

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Jun 16, 2015 20:37


con: Renato Brunetta capogruppo alla Camera per FI, Sandro Gozi sottosegretario con delega agli Affari Europei PD, Piergiorgio Corbetta direttore di ricerca presso Istituto Cattaneo

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 16/06/2015 - PARTE 2 - ballottaggi e immigrazione

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Jun 16, 2015 23:09


con: Sandro Gozi sottosegretario con delega agli Affari Europei PD, Piergiorgio Corbetta direttore di ricerca presso Istituto Cattaneo, Francesca Businarolo capogruppo alla Camera per il M5S, Mathilde Auvillain corrispondente BFM tv, in collegamento da Ventimiglia Ferdinando Tarsitani con il sindaco Enrico Ioculano

Caffè Europa
MANUALE D'EUROPA del 15/03/2015

Caffè Europa

Play Episode Listen Later Mar 14, 2015 23:03


Riunione dei ministri degli esteri dei 28 paesi europei. Sandro Gozi, sottosegretario politiche europee. Interferenti endocrini, Antonio La Via presidente dela Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare.

Memos
La svolta Tsipras alla prova dell'ossessione europea sul debito. Intervista con Marcello Messori.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 28, 2015 28:02


Il governo greco guidato da Alexis Tsipras è da oggi nel pieno delle sue funzioni. «La rinegoziazione del debito greco con gli alleati è una nostra priorità. Siamo – ha detto Tsipras - per una soluzione percorribile, equa e a vantaggio di tutti». Una nuova gestione del debito, l'uscita dall'ossesione dell'austerità di questi anni, è la svolta politica che il nuovo governo greco chiede all'Europa. Ospite di Memos oggi è Marcello Messori, economista, con un'esperienza teorica e operativa nel campo dell'economia monetaria. Ha lavorato, una decina d'anni fa, alla Fondazione Di Vittorio. Da nove mesi è presidente delle Ferrovie dello Stato. Messori fa parte di un gruppo di lavoro che si è appena insediato a Palazzo Chigi, e presieduto dal sottosegretario Sandro Gozi, che si chiama “Gruppo di riflessione strategica sulle politiche e gli affari europei”. Il suo è un punto di vista destinato ad avere un'influenza sulle scelte del governo italiano. «Credo che la situazione greca – sostiene Messori - sia la cartina di tornasole dell'Europa. E' evidente che l'economia greca non sarà in grado di restituire a condizioni date il proprio debito pubblico, perchè questo richiederebbe per circa una generazione il mantenimento di avanzi di bilancio consistenti. Non dobbiamo neanche drammatizzare la possibilità di una ristrutturazione del debito pubblico greco. Si tratterebbe della quarta volta. Ci sono già stati allungamenti delle scadenze e riduzione dei tassi sul debito pubblico greco negli ultimi. A mio avviso la ristrutturazione è necessaria».

Memos
La svolta Tsipras alla prova dell'ossessione europea sul debito. Intervista con Marcello Messori.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 27, 2015 28:03


Il governo greco guidato da Alexis Tsipras è da oggi nel pieno delle sue funzioni. «La rinegoziazione del debito greco con gli alleati è una nostra priorità. Siamo – ha detto Tsipras - per una soluzione percorribile, equa e a vantaggio di tutti». Una nuova gestione del debito, l'uscita dall'ossesione dell'austerità di questi anni, è la svolta politica che il nuovo governo greco chiede all'Europa. Ospite di Memos oggi è Marcello Messori, economista, con un’esperienza teorica e operativa nel campo dell’economia monetaria. Ha lavorato, una decina d'anni fa, alla Fondazione Di Vittorio. Da nove mesi è presidente delle Ferrovie dello Stato. Messori fa parte di un gruppo di lavoro che si è appena insediato a Palazzo Chigi, e presieduto dal sottosegretario Sandro Gozi, che si chiama “Gruppo di riflessione strategica sulle politiche e gli affari europei”. Il suo è un punto di vista destinato ad avere un'influenza sulle scelte del governo italiano. «Credo che la situazione greca – sostiene Messori - sia la cartina di tornasole dell'Europa. E' evidente che l'economia greca non sarà in grado di restituire a condizioni date il proprio debito pubblico, perchè questo richiederebbe per circa una generazione il mantenimento di avanzi di bilancio consistenti. Non dobbiamo neanche drammatizzare la possibilità di una ristrutturazione del debito pubblico greco. Si tratterebbe della quarta volta. Ci sono già stati allungamenti delle scadenze e riduzione dei tassi sul debito pubblico greco negli ultimi. A mio avviso la ristrutturazione è necessaria».

Memos
La svolta Tsipras alla prova dell'ossessione europea sul debito. Intervista con Marcello Messori.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 27, 2015 28:03


Il governo greco guidato da Alexis Tsipras è da oggi nel pieno delle sue funzioni. «La rinegoziazione del debito greco con gli alleati è una nostra priorità. Siamo – ha detto Tsipras - per una soluzione percorribile, equa e a vantaggio di tutti». Una nuova gestione del debito, l'uscita dall'ossesione dell'austerità di questi anni, è la svolta politica che il nuovo governo greco chiede all'Europa. Ospite di Memos oggi è Marcello Messori, economista, con un’esperienza teorica e operativa nel campo dell’economia monetaria. Ha lavorato, una decina d'anni fa, alla Fondazione Di Vittorio. Da nove mesi è presidente delle Ferrovie dello Stato. Messori fa parte di un gruppo di lavoro che si è appena insediato a Palazzo Chigi, e presieduto dal sottosegretario Sandro Gozi, che si chiama “Gruppo di riflessione strategica sulle politiche e gli affari europei”. Il suo è un punto di vista destinato ad avere un'influenza sulle scelte del governo italiano. «Credo che la situazione greca – sostiene Messori - sia la cartina di tornasole dell'Europa. E' evidente che l'economia greca non sarà in grado di restituire a condizioni date il proprio debito pubblico, perchè questo richiederebbe per circa una generazione il mantenimento di avanzi di bilancio consistenti. Non dobbiamo neanche drammatizzare la possibilità di una ristrutturazione del debito pubblico greco. Si tratterebbe della quarta volta. Ci sono già stati allungamenti delle scadenze e riduzione dei tassi sul debito pubblico greco negli ultimi. A mio avviso la ristrutturazione è necessaria».

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 08/10/2014 - PARTE 3 - Unoine Europea e lavoro

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Oct 7, 2014 24:37


con Gavino Moretti, Sandro Gozi, Daniel Gros, Montserrat Mir Loca

Caffè Europa
MANUALE D'EUROPA del 28/06/2014

Caffè Europa

Play Episode Listen Later Jun 27, 2014 49:28


Nella puntata di oggi è ospite in studio Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche europee.