Podcasts about Sandro Pertini

7th President of Italy

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Sandro Pertini

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Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Meloni, il manifesto di Ventotene e le amnesie della Storia | Il Corsivo di Giovedì 20 Marzo 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 20, 2025 2:21


Meloni, il manifesto di Ventotene e le amnesie della Storia La presidente del Consiglio Giorgia Meloni conosce la storia europea o fa finta di conoscerla? Le dimande sono legittime dopo ciò che è accaduto ieri davanti ai parlamentari, alla vigilia del Consiglio europeo di oggi. Meloni si è lanciata in una improvvida serie di citazioni del Manifesto di Ventotene, scritto durante il confino imposto dal fascismo, da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, chiudendo con una frase lapidaria e inaspettata per una istituzione del nostro paese: " Questa non è la mia idea di Europa". Le opposizioni sono insorte, la maggioranza ha fatto quadrato intorno alla premier, e la seduta è stata sospesa. Un testo sacro dell'Europa libera. In una sede istituzionale come la Camera dei deputati che doveva autorizzare la posizione del Governo al Consiglio europeo sul piano di riarmo proposto da Ursula von der Leyern, Giorgia Meloni è apparsa più una leader di un partito di estrema destra che una presidente del Consiglio. Non so se Meloni sa che il titolo originario del Manifesto di Ventotene era in realtà "Per un'Europa libera e unita". Per quella idea di Europa centinaia di migliaia di persone sono state arrestate, torturate, assassinate, e altre confinate dal Fascismo: gente come Sandro Pertini, Umberto Terracini, Camilla Ravera, Giuseppe Di Vittorio, gli stessi che anni dopo pensarono di scrivere la nostra Costituzione. Su quella Costituzione Meloni ha giurato, così come tutti i suoi ministri, davanti al Capo dello Stato. Scordare la prerogativa istituzionale della sua posizione, magari per recuperare la compattezza di una maggioranza divisa in tema di investimenti all'industria bellica, sarebbe un po' come venire meno al ruolo che Meloni ha ricevuto dal popolo italiano e dai suoi stessi elettori. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Putin apre alla tregua solo se porta a pace duratura. Consultazioni con gli Stati Uniti | Il Corsivo di Venerdì 14 Marzo 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 14, 2025 2:26


Putin apre alla tregua solo se porta a pace duratura. Consultazioni con gli Stati Uniti. Una tregua in Ucraina dovrebbe portare ad una pace a lungo termine e affrontare le cause di fondo del conflitto. E' il pensiero di Vladimir Putin che però parla di questioni rimaste aperte da risolvere solo con gli Stati Uniti. E quelle che Putin definisce sfumature sono i territori, soprattutto il Kursk dove gli ucraini sono isolati e la regione è nelle mani russe. Per il Kursk il presidente russo lancia un ultimatum agli ucraini: arrendersi o morire. E fa impressione perché proprio 80 anni fa, Sandro Pertini l'aveva utilizzata contro i nazifascisti intorno al 25 aprile: arrendersi o perire. Per il consigliere diplomatico di Putin, Yuri Ushakov, la proposta di cessate il fuoco di 30 giorni deve essere modificata per tenere conto degli interessi della Russia, e rappresenta solo l'approccio dell'Ucraina: secondo Mosca si tratta di misure affrettate che non contribuiscono ad una soluzione duratura. Le trattative tra Russia e Stati Uniti. Donald Trump ha mandato a Mosca l'inviato degli Stati Uniti Steve Witkoff che formalmente tratta con Putin e i suoi consiglieri a porte chiuse, ma solo una telefonata tra il presidente americano e il leader russo risolverà i tanti punti ancora scoperti. Putin vuole la assicurazione che l'Ucraina dovrà restare fuori dalla Nato, che oltre al Kursk e alla Crimea, i territori orientali, ora parzialmente occupati, vengano restituiti a Mosca, che l'Ucraina non dovrà sfruttare un'eventuale tregua per riarmare i propri arsenali, che la tregua finale scatti l'esatta fotografia della situazione militare sul campo. Trump prosegue invece la politica dei due forni. Da una parte tratta con Kiev, dall'altra con Mosca, escludendo ancora una volta l'Europa e l'Alleanza atlantica ormai sempre più abbandonata da Washington e lasciata nelle mani dei paesi europei, della Turchia. Intanto Putin si chiede: chi controllerà la tregua? Il fronte è lungo svariati chilometri. Perché hanno bisogno di 30 giorni, per la mobilitazione o la fornitura di armi all'Ucraina? "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Radio Pirata, la Radio nella Radio
Topos in Fabula Sandro Pertini

Radio Pirata, la Radio nella Radio

Play Episode Listen Later Sep 6, 2024 9:59


Topos in Fabula Sandro Pertini

Suggestioni dalla Biblioteca
Sandro Pertini - Sei condanne, due evasioni

Suggestioni dalla Biblioteca

Play Episode Listen Later Aug 13, 2024 2:45


Unica Radio Podcast
Gianluca Scroccu racconta Gigi Riva

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Apr 28, 2024 2:34


La cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico 2023/2024 dell'Università degli Studi di Cagliari, svolta il 12 aprile, ha visto, tra gli altri, l'intervento del professore di Storia contemporanea Gianluca Scroccu Venerdì 12 aprile si è svolta, nell'Aula Boscolo della Cittadella Universitaria di Monserrato, la cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico 2023/2024 dell'Università degli Studi di Cagliari. Un evento speciale che ha reso omaggio a Gigi Riva, leggenda del calcio e grande esempio di sportività e impegno civile. Sono intervenuti il Magnifico Rettore Francesco Mola, il rappresentante del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario Fabrizio Cherchi, la rappresentante delle studentesse e degli studenti Elena Fontanarosa, il direttore responsabile testate giornalistiche Gruppo “L'Unione Sarda” Emanuele Dessì e il professore di Storia contemporanea Gianluca Scroccu. Ricordando Gigi Riva La cerimonia, aperta dal Magnifico Rettore Francesco Mola, ha visto la partecipazione di numerose autorità civili, militari e accademiche, oltre che della famiglia Riva. Tra i presenti, anche il Capitano del Cagliari Calcio Leonardo Pavoletti e il presidente Tommaso Giulini. La prolusione La prolusione, dal titolo “Gigi Riva nella storia della Sardegna autonomistica e dell'Italia repubblicana tra mito identitario, carisma etico e religione civile” è stata curata da Gianluca Scroccu docente di Storia contemporanea all'Università degli Studi di Cagliari. Gianluca Scroccu Dal 5 novembre 2021 è professore associato in Storia contemporanea presso il Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell'Università degli Studi di Cagliari. È laureato in Lettere all'Università di Cagliari nel 2000 con una tesi in storia contemporanea sulla figura di Sandro Pertini e ha successivamente conseguito il dottorato di ricerca in Studi Storici per l'età moderna e contemporanea nel 2005 presso il Dipartimento di Storia dell'Università di Firenze discutendo la tesi dal titolo “Il partito al bivio. Il PSI dal frontismo al centro-sinistra (1953-1963)”.

Leggere allarga la vita
Sandro Pertini - Sei condanne due evasioni

Leggere allarga la vita

Play Episode Listen Later Jan 31, 2024 2:52


Radio 21 aprile Web
2024_01_09 Renato Guttuso Le ali dell'arte

Radio 21 aprile Web

Play Episode Listen Later Jan 12, 2024 9:22


Sandro Pertini si ostinava a chiamarlo Gattuso ed i maligni del caffè Rosati di Roma lo avevano soprannominato «la picassata alla siciliana» per via delle affinità col grande maestro spagnolo.75 anni vissuti nella passione (c'è chi dice malinconica, ma a me non sembra veramente così: per la Sicilia, per le sue donne, per la politica... ma soprattutto per l'espressione artistica."Anche se dipingo una mela, c'è la Sicilia dentro", diceva Renato Guttuso di se stesso. E non solo...

Giocare col fuoco
Giocare col fuoco di domenica 31/12/2023

Giocare col fuoco

Play Episode Listen Later Dec 31, 2023 59:18


Sandro Pertini, Giuseppe Verdi, Riccardo Muti, Teatro alla Scala

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Giuliano Amato come Moni Ovadia. Ma le reazioni no.

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Oct 19, 2023 1:53


"I coloni che hanno occupato terre che erano dei palestinesi e i governi israeliani che hanno consentito tutto questo hanno creato una tale clima di scontento che Hamas ha la maggioranza. Devo essere io d'accordo con questi governi perché ritengo sacra la causa di Israele? Perbacco, no! Questi governi si stanno adoperando per far fuori la Corte suprema che è l'organismo che garantisce che la maggioranza non esorbiti dai suoi confini. Decine di migliaia di israeliani sono andati in strada contro questo governo”: sono le parole pronunciate alla trasmissione “Di martedì” dall'ex presidente del Consiglio e ex presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato. Nella sua intervista Amato ha anche (ovviamente) condannato Hamas augurandosi che “venga fermato”. Sono parole pressoché identiche a quelle pronunciate da Moni Ovadia che invece è stato bollato come “amico dei terroristi” come in questi giorni accade a decine di intellettuali, giornalisti e politici. Molti di loro chiariscono fin da subito di condannare le azioni terroristiche di Hamas ma di non poter tacere sulla politica colonialista di Israele. Niente, non basta. Moni Ovadia si è ritrovato bombardato da questa nuova sinistra alleanza della destra ex fascista a braccetto con sostenitori cechi delle politiche israeliane. C'è una differenza sostanziale: se lo dice Giuliano Amato non parla nessuno. Tutti muti. La vigliaccheria sta nello strumentalizzare una vicenda tragica e dolorosissima per attaccare gli avversari. A proposito, sentite qua: “ebbene io affermo ancora una volta che i palestinesi hanno il diritto sacrosanto ad una Patria e ad una terra come l'hanno avuta gli ebrei e gli israeliti, e quindi a portare la pace in quella zona”. Lo disse Sandro Pertini. #LaSveglia per La Notizia

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Addio a Toto Cotugno, il cantore del sentimento nazionalpopolare | 23/08/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 23, 2023 2:30


Era il 1983. L'Italia usciva lentamente dagli anni bui del terrorismo e accumulava debito pubblico. Bettino Craxi saliva di popolarità. Sandro Pertini era il presidente della Repubblica. Paolo Rossi si godeva il successo dei mondiali di calcio vinti l'anno prima in Spagna. Da Milano iniziava l'Italia da bere. Proprio quarant'anni fa, con la sua chitarra a tracolla, Toto Cotugno arrivava sul palco del festival di Sanremo, e in giacca e cravatta color salmone intonava una canzone, diventata poi il secondo inno della nazione. “Lasciatemi cantare con la chitarra in mano...”. Dal teatro Ariston la sua popolarità esplode in tutto il mondo. Poche note, parole e concetti semplici, una canzone diciamo così di tipo identitario, nazionalpopolare. Toto Cutugno ampliava il suo successo nel mondo attraverso lunghe tournée all'estero, fino a quel momento piene di italiani immigrati. Con quel brano, Cotugno diventava tra i musicisti italiani più amati all'estero. Pensare che a Sanremo si era piazzato solo quinto in classifica in realtà la canzone era stata scritta per Adriano Celentano che declinò l'offerta ritenendola poco consona alla sua voce e al suo stile. La genesi del brano l'aveva raccontata qualche anno fa a Fabio Fazio. "Devo dire che questa canzone è nata in Canada. Eravamo a mangiare con i ragazzi, coi miei musicisti, dopo aver fatto il concerto. C'era qualche chitarra perché capitava che poi si suonasse… E io ho detto: ‘Dammi la chitarra un attimo'. Ho fatto un la minore, ho fatto: ‘Lasciatemi cantare…', così. Poi ho preso un pezzo di carta, ho scritto il rigo musicale e ho scritto le note.", aveva sostenuto Cotugno. Se ne va a 80 anni, e si porta via un successo impareggiabile soprattutto fuori dai confini nazionali. Popolarissimo a Mosca e Kiev, con la guerra iniziata nel 2022, dichiarò: "Sogno bambini russi e ucraini insieme". "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Addio a Toto Cotugno, il cantore del sentimento nazionalpopolare | 23/08/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 23, 2023 2:30


Era il 1983. L'Italia usciva lentamente dagli anni bui del terrorismo e accumulava debito pubblico. Bettino Craxi saliva di popolarità. Sandro Pertini era il presidente della Repubblica. Paolo Rossi si godeva il successo dei mondiali di calcio vinti l'anno prima in Spagna. Da Milano iniziava l'Italia da bere. Proprio quarant'anni fa, con la sua chitarra a tracolla, Toto Cotugno arrivava sul palco del festival di Sanremo, e in giacca e cravatta color salmone intonava una canzone, diventata poi il secondo inno della nazione. “Lasciatemi cantare con la chitarra in mano...”. Dal teatro Ariston la sua popolarità esplode in tutto il mondo. Poche note, parole e concetti semplici, una canzone diciamo così di tipo identitario, nazionalpopolare. Toto Cutugno ampliava il suo successo nel mondo attraverso lunghe tournée all'estero, fino a quel momento piene di italiani immigrati. Con quel brano, Cotugno diventava tra i musicisti italiani più amati all'estero. Pensare che a Sanremo si era piazzato solo quinto in classifica in realtà la canzone era stata scritta per Adriano Celentano che declinò l'offerta ritenendola poco consona alla sua voce e al suo stile. La genesi del brano l'aveva raccontata qualche anno fa a Fabio Fazio. "Devo dire che questa canzone è nata in Canada. Eravamo a mangiare con i ragazzi, coi miei musicisti, dopo aver fatto il concerto. C'era qualche chitarra perché capitava che poi si suonasse… E io ho detto: ‘Dammi la chitarra un attimo'. Ho fatto un la minore, ho fatto: ‘Lasciatemi cantare…', così. Poi ho preso un pezzo di carta, ho scritto il rigo musicale e ho scritto le note.", aveva sostenuto Cotugno. Se ne va a 80 anni, e si porta via un successo impareggiabile soprattutto fuori dai confini nazionali. Popolarissimo a Mosca e Kiev, con la guerra iniziata nel 2022, dichiarò: "Sogno bambini russi e ucraini insieme". "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Salvatore racconta
122 - Sandro Pertini, il presidente degli italiani

Salvatore racconta

Play Episode Listen Later Aug 5, 2023 17:31


Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: http://eepurl.com/hVUHW5Per altre informazioni, contenuti e le trascrizioni dei vecchi episodi, visita il sito www.salvatoreracconta.comTesto e voce di Salvatore GrecoSullo sfondo:Acoustic guitar arrangement for song by TRow https://soundcloud.com/megatrev Creative Commons — Attribution-ShareAlike 3.0 Fractal of lights – Chris Haugen Soothie – Oak Studios – Licenza Creative Commons CC BY 4.0 Green green garden – Chris HaugenBlue creek trail – Dan Lebovitz – Creative Commons CC BY 4.0

Sveja
ACCOVACCIARSI - Modi per guadagnare una nuova prospettiva sul parto

Sveja

Play Episode Listen Later May 14, 2023 63:35


A partire dalla tragedia accaduta all'ospedale Sandro Pertini lo scorso 8 gennaio, Sara Bruno fa una ricognizione di come oggi nella nostra società viene visto e gestito il parto, approfondendo il tema della violenza ostetrica.Si ringraziano tutte le persone che hanno condiviso la loro esperienza e messo a disposizione la loro testimonianza, si ringraziano l'Associazione Selene, il Professor Piergiorgio Donatelli e la preziosissima Gabriella Pacini che erroneamente nella puntata non è stata presentata ma la cui voce ha costituito l'impalcatura stessa dell'episodio che ascolterete.Gabriella Pacini è ostetrica e presidente dell'associazione Freedomfor Birth-RAG, vicepresidente dell'associazione Vita di Donna, presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma. Impegnata dal 1997 in difesa della libertà di scelta e autodeterminazione delle donne nel parto, ha curato il racconto Il mestiere più antico del mondo di Gianlorenzo Pacini (Feltrinelli 2015). Sul tema del parto è anche autrice del cortometraggio La Prestazione (menzione speciale del Docscient Festival 2014).Il brano in apertura è tratto da Il mostruoso femminile di J.E.Sady Doyle edito da Tlon e il testo di riferimento per la preparazione della puntata è stato Madri Cattive di Caterina Botti, Il Saggiatore 2007. A tale proposito si specifica che le informazioni sulle pratiche del clistere e della rasatura pubica all'inizio del parto, sono relative al periodo di scrittura del testo ma oggi, fortunatamente, sarebbero da rivedere alla luce dell'abbandono graduale che questi usi hanno subìto.Uscirà un secondo episodio che avrà come focus la fase del post partum, mentre oggi stesso, domenica 14 maggio, potrete ascoltare una bonus track con la storia di Elisa e Flavio, paradigmatica dei problemi sollevati.Buona domenica

Ricomincio da 33
Ep.1 - Il Napoli e Napoli

Ricomincio da 33

Play Episode Listen Later Apr 29, 2023 29:48


Dopo 33 anni eccolo qui: lo scudetto a Napoli. Un'attesa che sembrava infinita e che nelle ultime settimane i napoletani hanno vissuto in modo insolito: in città e sui social, il futuro sembrava già scritto e questa volta a Napoli si è deciso che si poteva festeggiare prima, alla faccia della cabala e della superstizione. Perché il calcio non è solo un gioco e in questa vita durata 33 anni, Napoli e il Napoli hanno raccolto macerie, detriti e ricordi. E oggi possono festeggiare tutti: chi ha visto i primi due scudetti, e chi in quegli anni ancora non c'era.I contributi audio di questa puntata sono tratti dal servizio “Azzurri boom, Napoli sogna” del TG5 pubblicato il 13 novembre 2022 su mediasetinfinity.it; dal servizio “Napoli incanta tutti” di Sport Mediaset pubblicato il 23 febbraio 2023 su sportmediaset.mediaset.it; dal servizio “Napoli in festa, ma guai a parlare di scudetto” pubblicato su stream24.ilsole24ore.com il 30 gennaio 2023; dal discorso di Sandro Pertini, dopo il terremoto del 23 novembre 1980 pubblicato sul profilo Facebook di Che tempo che fa il 23 novembre 2020; dal brano “Napoli mia Napoli” cantato da Stefan Schwoch e pubblicata sul canale Youtube di gargan0 il 12 luglio 2010. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Sveja
#217 Hitler con la maglia della Roma, caso Regeni, Forza Nuova e l'assalto alla CGIL e le altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later Jan 26, 2023 26:39


Oggi ai microfoni di Sveja c'è Alessandro Bernardini.È il 99esimo giorno di sciopero della fame di Alfredo Cospito per protestare contro il regime del 41 bis.Il punto sulle indagini e il dibattito sul supporto alle neomamme dopo la tragedia avvenuta all'ospedale Sandro Pertini.Caso Regeni, la madre: “basta con il mantra della collaborazione egiziana”.Adesivi di Hitler con la maglia della Roma.Parliamo ancora di elezioni regionali e di strani sottosopra nelle candidature.Un vigile su sei a Roma è "inidoneo". Si lavora in ufficio.Roberto Fiore su assalto alla CGIL:” Mi ricordo di avere detto: 'oh, non famo reati'".Ancora violenza contro le donne.Arco di Travertino: picchiata in strada e le altre storie di Roma

Sveja
Compagno Bombardino

Sveja

Play Episode Listen Later Jan 15, 2023 27:40


Roma è disseminata di targhe. Ognuna nasconde una storia, una vita.Accanto alla pulsantiera del citofono di un palazzo di Garbatella, uno dei quattro cosiddetti alberghi suburbani costruiti negli anni '20 del secolo scorso, una targa color oro omaggia Alberto Pallone. Musicista, antifascista, emigrato negli Stati Uniti, Alberto farà parte delle Brigate internazionali durante la guerra civile spagnola, sarà recluso tre anni nei campi di lavoro francesi, costretto a un anno di confino a Ventotene (insieme, tra l'altro, a Sandro Pertini) e infine trascorrerà l'ultimo capitolo della sua vita rocambolesca a Garbatella, dedicandosi sempre alla musica e alla politica. Marzia Coronati ha ricostruito per #Fuoriporta, lo speciale di #Sveja della domenica, la vita di Alberto grazie alle testimonianze raccolte dalla vicina di casa Daniela Ricci, la nipote Maria Pallone, il ricercatore Lorenzo Teodonio, l'assessora alle politiche culturali e il presidente del Municipio VIII Maya Vetri e Amedeo Ciaccheri.Le letture delle lettere di Alberto sono di Carmen Iovine.Si ringrazia La Villetta di Garbatella e la banda della Scuola popolare di musica di Testaccio.Buon ascolto, buona domenica e a domani con Alessandro Coltrè!

il posto delle parole
Patrizia Fiaschi "Il vento sull'erba"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 8, 2023 23:41


Patrizia Fiaschi"Il vento sull'erba"Castelvecchi Editorehttps://castelvecchieditore.comAlberto è un ragazzo che ha vissuto la Resistenza e che nel dopoguerra si è battuto nelle lotte sindacali a difesa del lavoro. Il suo entusiasmo però è destinato a vacillare, insieme al nuovo sogno italiano, negli anni torbidi della prima Repubblica. Al fianco di Alberto c'è Nives, partigiana e libraia. Il loro è un matrimonio fragile, attraversato da un turbinio di sentimenti, che li vedrà lottare per i loro ideali mentre sullo sfondo aleggia un segreto difficile da confessare. Una Genova grandiosa fa da teatro ai personaggi di questa storia – tra cui uno schivo e carismatico Sandro Pertini – in cui la forza della verità si impone sugli errori umani ripercorrendo tappe importanti del secolo che ci ha consegnato al tempo delle incertezze.Patrizia Fiaschi, docente e promotrice culturale, ha fondato il blog Raccoglimi un libro. Ha pubblicato Racconti di sale e di nebbia (2019) e Un giorno nuovo (2021).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it

Choses à Savoir HISTOIRE
De quel mystère la mort de Mussolini est-elle entourée ?

Choses à Savoir HISTOIRE

Play Episode Listen Later Jun 22, 2022 2:22


Le 28 avril 1943, Benito Mussolini et sa maîtresse, Clara Petacci, arrêtés quelques jours plus tôt, sont fusillés par des partisans italiens. Mais les circonstances entourant cette exécution ne sont pas claires et ont suscité une vive controverse.La mort tragique de MussoliniEn cette fin d'avril 1943, la République de Salo, dernier avatar du fascisme italien, est aux abois. Le 26 avril, Mussolini, rejoint par sa maîtresse, Clara Petacci, quitte Milan, peut-être pour gagner la frontière suisse.Le lendemain, le dictateur italien, qui s'est joint à un cortège de soldats allemands en fuite, est reconnu par des résistants italiens. Il est alors emmené dans une ferme, où il est gardé à vue.Le 28 avril, le Duce et sa maîtresse sont fusillés. Puis, le lendemain, leurs dépouilles sont laissées sur une place de Milan, où des partisans avaient été exécutés.Là, les cadavres subissent de nombreux outrages et sont pratiquement réduits en bouillie, avant d'être finalement pendus par les pieds.Une fin entourée d'obscuritésNombre d'incertitudes subsistent à propos de la mort de Mussolini. Ainsi, l'identité de celui ou de ceux qui ont ordonné l'exécution continue de susciter des débats.C'est ainsi que le secrétaire général du parti communiste italien, et vice-premier ministre, Palmiro Togliatti, a revendiqué la responsabilité de l'ordre d'exécution. Ce que n'ont pas manqué de faire, de leur côté, les chefs de la résistance communiste, dont Sandro Pertini, futur Président italien.L'exécution elle-même du dictateur serait l'œuvre du résistant communiste Walter Audisio, bien que certains l'aient attribuée à Luigi Longo, futur chef du parti communiste italien.Par ailleurs, certains ont prétendu que cette exécution aurait été organisée par Churchill en personne, qui aurait ordonné aux services secrets britanniques d'éliminer le Duce et de récupérer une correspondance compromettante entre l'homme politique anglais et le dictateur italien.Dernier mystère enfin : Mussolini transportait avec lui, au moment de sa capture, un véritable trésor, qui lui aurait permis de vivre un exil doré. Or, l'or et les valeurs constituant ce magot ont disparu, sans qu'on sache vraiment qui s'en est emparé et dans quel but. Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.

Choses à Savoir HISTOIRE
De quel mystère la mort de Mussolini est-elle entourée ?

Choses à Savoir HISTOIRE

Play Episode Listen Later Jun 22, 2022 2:52


Le 28 avril 1943, Benito Mussolini et sa maîtresse, Clara Petacci, arrêtés quelques jours plus tôt, sont fusillés par des partisans italiens. Mais les circonstances entourant cette exécution ne sont pas claires et ont suscité une vive controverse. La mort tragique de Mussolini En cette fin d'avril 1943, la République de Salo, dernier avatar du fascisme italien, est aux abois. Le 26 avril, Mussolini, rejoint par sa maîtresse, Clara Petacci, quitte Milan, peut-être pour gagner la frontière suisse. Le lendemain, le dictateur italien, qui s'est joint à un cortège de soldats allemands en fuite, est reconnu par des résistants italiens. Il est alors emmené dans une ferme, où il est gardé à vue. Le 28 avril, le Duce et sa maîtresse sont fusillés. Puis, le lendemain, leurs dépouilles sont laissées sur une place de Milan, où des partisans avaient été exécutés. Là, les cadavres subissent de nombreux outrages et sont pratiquement réduits en bouillie, avant d'être finalement pendus par les pieds. Une fin entourée d'obscurités Nombre d'incertitudes subsistent à propos de la mort de Mussolini. Ainsi, l'identité de celui ou de ceux qui ont ordonné l'exécution continue de susciter des débats. C'est ainsi que le secrétaire général du parti communiste italien, et vice-premier ministre, Palmiro Togliatti, a revendiqué la responsabilité de l'ordre d'exécution. Ce que n'ont pas manqué de faire, de leur côté, les chefs de la résistance communiste, dont Sandro Pertini, futur Président italien. L'exécution elle-même du dictateur serait l'œuvre du résistant communiste Walter Audisio, bien que certains l'aient attribuée à Luigi Longo, futur chef du parti communiste italien. Par ailleurs, certains ont prétendu que cette exécution aurait été organisée par Churchill en personne, qui aurait ordonné aux services secrets britanniques d'éliminer le Duce et de récupérer une correspondance compromettante entre l'homme politique anglais et le dictateur italien. Dernier mystère enfin : Mussolini transportait avec lui, au moment de sa capture, un véritable trésor, qui lui aurait permis de vivre un exil doré. Or, l'or et les valeurs constituant ce magot ont disparu, sans qu'on sache vraiment qui s'en est emparé et dans quel but. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Edoardo Brugnatelli "I Dialoghi di Pistoia e il Centro Formazione Supereroi"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 12, 2022 14:34


Edoardo BrugnatelliI Dialoghi di Pistoia con il Centro Formazione Supereroi lanciano per la XIII edizione del festival un progetto di scrittura creativa per studenti e insegnanti https://www.dialoghidipistoia.it/Da sempre attenti a coinvolgere i giovani, i Dialoghi di Pistoia hanno ideato un programma speciale per le scuole della città e del territorio, un nuovo contest di scrittura creativa a partire dal tema dell'edizione 2022: Narrare humanum est. La vita come intreccio di storie e immaginari.Il contest, realizzato in collaborazione con il CFS - Centro Formazione Supereroi di Milano, è rivolto a studentesse e studenti delle classi III, IV e V delle scuole secondarie di secondo grado di Pistoia e provincia.Il contest avrà come titolo: Guida affettiva di Pistoia e dintorni.Un video-tutorial sul sito del festival fornirà tutte le indicazioni agli studenti su come scrivere il testo, raccontando un luogo di Pistoia, o del territorio pistoiese, scelto per l'importanza dei ricordi che evoca. La raccolta di queste storie creerà una mappa affettiva di Pistoia e dintorni scritta dai ragazzi, che permetterà di scoprire angoli poco conosciuti ed emozioni che quotidianamente animano luoghi di vita.Il testo dovrà essere della lunghezza massima di 4.000 battute, spazi inclusi. Per ciascuna classe gli insegnanti selezioneranno un solo scritto, da inviare entro il 22 aprile a dialoghi@comune.pistoia.it con il nome, la mail e il telefono dell'autore.Gli autori dei testi selezionati dagli insegnati saranno premiati con la partecipazione al Corso di turboscrittura creativa. Il corso si svolgerà a Pistoia il 26 aprile alle 16.00 presso UNISER (in via Sandro Pertini, 358) e avrà una durata di circa due ore. Tutti i testi dei partecipanti al corso saranno editati da redattori professionisti e impaginati da grafici editoriali e andranno a comporre un vero e proprio libro che sarà stampato e sarà presentato durante i Dialoghi. La partecipazione al corso è obbligatoria per pubblicare il proprio testo nel libro.Le ore di partecipazione al corso possono essere conteggiate come PTCO (ex alternanza scuola lavoro).Il corso sarà tenuto da Edoardo Brugnatelli, presidente del CFS ed editor di lunghissimo corso, che ha pubblicato alcuni dei più importati scrittori contemporanei e ideato collane editoriali di grande impatto. Con lui, i ragazzi scopriranno come rendere ancora più affascinanti, ricchi e originali i loro testi, in percorsi personalizzati alla ricerca del Graal: il testo perfetto. Un laboratorio fatto di trucchi del mestiere, consigli, scoperte e tante sorprese divertenti. Perché la scrittura è un superpotere, e come ogni superpotere che si rispetti va coltivata a dovere.Quest'anno i Dialoghi organizzano anche un corso in presenza per docenti delle scuole secondarie di secondo grado di ogni classe, dal titolo Scrivere è un superpotere: idee, tecniche e nuovi strumenti per gli insegnanti dei supereroi di oggi e di domani.Il corso si svolgerà a Pistoia il 2 maggio alle 16.00, presso UNISER (via Sandro Pertini, 358), e avrà una durata di 2 ore circa. Lo scopo di questo workshop, condotto sempre da Edoardo Brugnatelli, è quello di condividere il know-how specifico del CFS, mettendo in luce alcuni elementi poco conosciuti della creatività legata alla scrittura e, insieme, sperimentando con i partecipanti il funzionamento dei Superlaboratori. Il corso sarà valido per il rilascio di crediti formativi. Iscrizione a dialoghi@comune.pistoia.it sino a esaurimento posti.Il Centro Formazione Supereroi è un'associazione no profit di professionisti della parola scritta che si sono ispirati all'esempio di 826 Valencia – progetto creato negli USA dallo scrittore Dave Eggers – e che organizzano eventi e attività per diffondere un'idea di cultura inclusiva e divertente. Al centro delle attività del CFS c'è la scrittura, intesa come straordinario strumento per stimolare e incanalare la creatività dei ragazzi e per invitarli ad andare alla scoperta di loro stessi e degli altri. Centroformazionesupereroi.orgIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Européen de la semaine
Sergio Mattarella, président providentiel

Européen de la semaine

Play Episode Listen Later Feb 13, 2022 3:33


En Italie, l'élection présidentielle de fin janvier a failli déboucher sur une grave crise politique : le Premier ministre était le seul candidat consensuel parmi les grands électeurs de ce scrutin au suffrage indirect, et son élection aurait entraîné la chute du gouvernement. En acceptant un second mandat, à 80 ans et à contrecœur, le président Sergio Mattarella devrait donc garantir la stabilité du pays jusqu'aux législatives de 2023. L'attitude est impassible, le regard perçant. Le 29 janvier, lorsque Sergio Mattarella remercie les grands électeurs pour leur confiance, il rappelle qu'il accepte uniquement de reléguer les considérations personnelles au second plan pour « ne pas se soustraire au devoir » dans un contexte de crise sanitaire, économique et sociale. Un sens des responsabilités apprécié : avec 759 votes sur 983 Sergio Mattarella est le président italien le mieux élu après Sandro Pertini. ► À lire aussi :  Italie: Sergio Mattarella réélu président de la République italienne Si le président de la République est essentiellement garant de la Constitution en Italie, son pouvoir et son rôle sont assez élastiques en temps de crise. Et depuis 2018, Sergio Mattarella joue un rôle déterminant. Lors du premier gouvernement de Giuseppe Conte formé en 2018, il a été « le seul point de repère au niveau européen et international, au moment où l'Italie était victime de la furie nationaliste des 5 étoiles et de la Ligue », explique le député européen Sandro Gozzi, du groupe centriste Renew. Par exemple lors du rappel à Paris de l'ambassadeur Christian Masset suite aux rencontres avec les gilets jaunes de l'actuel ministre des Affaires étrangères Luigi di Maio. « Il est clair qu'à ce moment-là, le seul interlocuteur pour Emmanuel Macron, et pour d'autres, comme Angela Merkel, c'était Sergio Mattarella ». Le président s'était aussi opposé à l'époque à la nomination de l'eurosceptique Paolo Savona au poste de ministre de l'Économie, comme la Constitution lui en donne le droit. Un tacticien discret Mattarella travaille dans la discrétion, c'est l'un de ses traits de caractère, rapporte Sandro Gozi. L'homme « parle peu, il écoute, il observe beaucoup, c'est quelqu'un qui aime étudier les dossiers en profondeur – c'est un juriste, il a également été juge à la Cour constitutionnelle ». Et s'il est un peu taiseux, « c'est peut-être à cause son caractère sicilien ».  La Sicile dont il est originaire et la politique ont marqué Sergio Mattarella dans sa chair : un père ministre, et un frère président de la région Sicile assassiné par la mafia en 1980. L'homme est reconnu par les Italiens comme un grand personnage intègre et expérimenté, détaille le politologue Giuseppe Bettoni de l'université de Rome, Tor Vergata : « Mattarella est connu pour la simplicité et la sobriété de ses manières. En même temps, c'est un homme d'une grande compétence en "cuisine" politique, parce qu'il a participé à tellement de négociations, d'élaboration de compromis de gouvernement, qu'il sait parfaitement en quoi consiste la vie politique, il n'est ni dupe. Et ce n'est pas un naïf non plus ».  C'est même un personnage de premier plan de l'histoire politique de la péninsule. Il a notamment été l'un des architectes du centre gauche italien. Ayant incarné l'aile gauche de la Démocratie chrétienne jusqu'à ce que le parti implose, il a ensuite contribué à la fondation de l'Olivier, qui allait devenir le Parti démocrate. Et en Sicile, explique Giuseppe Bettoni, c'est lui qui pousse l'actuel maire de Palerme, Leoluca Orlando sur le devant de la scène politique. L'homme du « Mattarellum » À l'étranger, Sergio Mattarella est inconnu ou presque et quand il l'est, c'est comme président de la République. Mais avant d'accéder à la tête de l'État, il a imprimé sa marque sur la société italienne au cours d'une carrière politique accomplie. De ses principales initiatives, Giuseppe Bettoni retient tout d'abord la loi électorale de 1993, dite « Mattarellum », qui avait mis fin à la proportionnelle intégrale. « Cette loi avait permis d'aboutir à des compromis, c'est surtout pour ça qu'il est connu. Mais il a joué un rôle très important en tant que ministre de la Défense, poste qu'il a occupé quand l'Italie a participé à la mission au Kosovo, c'est quelque chose qu'il ne faut pas oublier ; et en tant que ministre de l'Éducation, avec sa réforme de l'autonomie sur le système scolaire ». Sergio Mattarella a également dirigé les services secrets, où il a été à l'origine « d'une "importantissime" réforme du renseignement italien ». Influent jusqu'au bout Mais aujourd'hui, à 80 ans, celui qui a préféré le deux-pièces d'une résidence hôtelière aux fastes du palais du Quirinal, et qui a renoncé à une partie de sa retraite, aspire à passer du temps avec ses petits-enfants. « C'est un secret de Polichinelle, rapporte Giuseppe Bettoni, Sergio Mattarella va probablement démissionner dès que Draghi aura fini son mandat, ou un petit peu avant la fin du mandat parlementaire. Voilà pourquoi il a accepté. En même temps, Mattarella est un homme qui fait beaucoup de politique, mais qui a un niveau d'éthique élevé. Il est donc possible qu'il démissionne après les législatives, pour que le nouveau Parlement puisse élire "son" président de la République. » L'enjeu est de taille : en démissionnant avant les législatives, Sergio Mattarella permettrait au Premier ministre Mario Draghi, démocrate et pro-européen, de lui succéder – comme le souhaite l'intéressé. S'il choisit d'attendre le résultat des législatives, par respect des institutions et des règles, son successeur pourrait avoir un tout autre profil, si l'on en croit les sondages de fin janvier, qui donnaient 38% des intentions de vote aux partis d'extrême droite Ligue et Frères d'Italie, et 14% au mouvement populiste 5 étoiles.  À l'heure de la retraite encore, Sergio Mattarella marquera le destin de l'Italie. ► À lire aussi : Italie: que pensent les Italiens de la réélection du président Mattarella?

BASTA BUGIE - Politica
50 anni di divorzio in Italia hanno distrutto la famiglia e l'intera società

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Feb 1, 2022 17:33


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=686850 ANNI DI DIVORZIO IN ITALIA HA DISTRUTTO LA FAMIGLIA E L'INTERA SOCIETA' di Gianfranco AmatoPoco prima del sorgere dell'alba dell'1 dicembre 1970, al termine di una tra le sedute notturne più lunghe nella storia del Parlamento italiano, l'allora presidente della Camera dei deputati, il socialista Sandro Pertini, annunciò l'approvazione definitiva della contrastata proposta di legge "Fortuna-Baslini" (dal nome dei due deputati che l'avevano promossa), la quale prevedeva l'introduzione dell'istituto del divorzio in Italia. Esattamente cinquant'anni fa la Legge 1 dicembre 1970, n.898, legalizzava lo scioglimento del matrimonio.In realtà, quell'evento costituì il primo passo della rivoluzione antropologica che stiamo tuttora vivendo. L'indissolubilità del matrimonio, infatti, rappresentava la linea Maginot di quella società che era ancora in grado di mantenere e garantire una certa solidità. Prima di ridursi nell'attuale forma liquida ben descritta da Zygmunt Bauman.Lo aveva capito anche un toscanaccio come Amintore Fanfani, che il 26 aprile 1974 a Caltanissetta, durante un comizio, lo spiegò alla sua maniera e a prova di popolo: «Volete il divorzio? Allora dovete sapere che dopo verrà l'aborto. E dopo ancora, il matrimonio tra omosessuali. E magari vostra moglie vi lascerà per scappare con la serva!». Non ci volevano particolari doti divinatorie per comprendere come sarebbe andata a finire, e come, purtroppo, è poi andata a finire.Anche per il divorzio, come successivamente per l'aborto e le altre "conquiste" della modernità, si utilizzò la logica del male minore e il falso presupposto di dover affrontare situazioni eccezionali e transitorie. Il caso francese, da questo punto di vista, è emblematico. In Francia, infatti, il divorzio fu introdotto per legge nel 1884, nonostante gli ammonimenti che Papa Leone XIII lanciò nella sua enciclica Arcanum Divinae del 10 febbraio 1880, nella quale evidenziava lucidamente le prevedibili conseguenze di quella legge. I sostenitori del divorzio dicevano il contrario: il divorzio avrebbe sciolto i matrimoni male assortiti che attendevano una soluzione, poi si sarebbe rientrati nella normalità. I fatti dimostrarono, invece, l'esatto contrario. Mentre nel 1883 si aveva in Francia una media annua di circa 700 separazioni legali, che sembrava potessero rappresentare la somma dei matrimoni infelici in cui la convivenza appariva impossibile, nell'anno seguente, con la nuova legge, si ebbero subito 1.675 divorzi, e questi, con una continua corsa ascendente, arrivarono nel 1921, quindi dopo trentasette anni, al numero di 32.557, mentre la natalità diminuiva spaventosamente.LA DIGNITÀ DELLA DONNA NECESSITA DELL'INDISSOLUBILITÀ DEL MATRIMONIOResta oggettivo il fatto che, in tutto il mondo, il divorzio abbia reso le relazioni umane e la società molto più liquide e che la solubilità del matrimonio abbia incrinato la stessa stabilità della convivenza civile. Questo lo si deve onestamente ammettere, prescindendo da qualunque valutazione di carattere religioso, sacramentale, teologico. È possibile, infatti, parlare di matrimonio indissolubile anche da un punto di vista squisitamente laico. Pure un laico, per esempio, può comprendere che l'indissolubilità del matrimonio difende innanzitutto la dignità della donna, la parte più debole in caso di abbandono, che dopo aver dato al marito il meglio di sé, dopo aver sacrificato la propria vita per la famiglia, non merita certo di essere sostituita quasi fosse un prodotto scaduto. E tutti possono comprendere la necessità del matrimonio indissolubile per il destino dei figli, il loro sostentamento e la loro educazione. Abbiamo sotto gli occhi quotidianamente gli effetti devastanti del divorzio su intere generazioni di giovani.Come sosteneva il grande filosofo-contadino Gustave Thibon «gli sposi non si impegnano soltanto l'uno verso l'altro, ma anche l'uno e l'altro verso una realtà di cui fanno parte e che li supera: la famiglia innanzi tutto, di cui sono la sorgente e il sostegno, e in seguito la Nazione e la Chiesa, corpi viventi di cui le famiglie sono le cellule». Ecco perché un'istituzione così importante come il matrimonio ha bisogno d'essere protetta contro le mille vicissitudini dell'istinto e dell'interesse personale, perché proprio il matrimonio costituisce il fondamento della comunità umana; se quello si spezza, questa si sfascia.Ha proprio ragione Thibon: oggi noi assistiamo al sorgere, per reazione, di una specie di mistica del matrimonio, che si preoccupa più della qualità del vincolo personale tra gli sposi che delle sue conseguenze sociali. Viviamo in un'epoca in cui pare dilagare e dominare una sorta d‘iperestesia dell'io e di ugualitarismo grossolano, che considera la felicità dell'individuo un diritto «assoluto». Ma non è così. Se uno nella vita fa una scelta sbagliata sulla persona che ha deciso di sposare, non può presentare il conto alla collettività. Paga privatamente. Come paga privatamente l'imprenditore che fallisce. Tra il sacrificio individuale per un'errata decisione della sfera privata e l'interesse collettivo della società alla sua tenuta complessiva, è quest'ultimo che deve prevalere. Una persona adulta si assume la responsabilità delle proprie azioni e se sbaglia ne deve accettare le conseguenze. Una scelta, del resto, è davvero libera solo quando è responsabile.GLI UTILI IDIOTINon vale neppure l'obiezione che l'indissolubilità del matrimonio si opponga all'amore. Anzi, è vero il contrario. Lo spiega bene lo stesso Thibon distinguendo la fase antecedente e quella successiva del matrimonio. Prima di sposarsi, infatti, l'individuo consapevole dell'irrevocabilità del matrimonio è «indotto a non avventurarsi alla leggera in quel vicolo cieco che ha il muro di chiusura alle spalle; come il conquistatore che brucia i suoi vascelli per togliersi prima della battaglia ogni possibilità di ritirata, i fidanzati che acconsentono a legarsi l'uno all'altro fino alla morte attingono a questa "idea-forza" una garanzia preliminare contro tutti gli eventi del destino che minacceranno il loro amore». Al contrario, «la sola idea del divorzio possibile prende dimora tacitamente nel profondo dell'anima, come un verme deposto da una mosca in un frutto in formazione e che ne divorerà un giorno la sostanza».L'esperienza ha più volte dimostrato, infatti, che in alcune circostanze, specie quando si tratta di grandi prove, è sufficiente considerare una cosa come possibile perché essa divenga necessaria. Si tratta di un dato psicologico elementare che da solo basta a sfatare, tra l'altro, il mito del cosiddetto "matrimonio di prova". Dopo il matrimonio vero, invece, «il patto nuziale, situando una volta per sempre la sostanza dell'amore al di là delle contingenze, contribuisce necessariamente a decantare, a purificare l'amore; così come una diga non solo contiene il corso del fiume, ma rende le sue acque più limpide e più profonde; la necessità di subire e di superare la prova del tempo agisce sull'affetto degli sposi come vaglio che separa la pula dal chicco del frumento; essa lo spoglia a poco a poco dei suoi elementi accidentali e illusori e ne conserva solo il nocciolo incorruttibile, trasformando la passione in vero amore».In questa triste ricorrenza del cinquantesimo anniversario dall'approvazione della legge sul divorzio, appaiono ancor più vere le parole del grande scrittore cattolico Igino Giordani: «Salvare la famiglia è salvare la civiltà. Lo Stato è fatto di famiglie; se queste decadono, anche quello vacilla».Se lo ricordino bene i politici che si definiscono "cattolici", e che magari si sentono pure "adulti". La Storia ci ha mostrato, infatti, i danni che costoro sanno infliggere ad una nazione: fu proprio il governo guidato dal cattolico Emilio Colombo che introdusse in Italia il divorzio (1970), il governo del cattolico Giulio Andreotti che promulgò l'aborto (1978), e il governo del cattolico Matteo Renzi che approvò le unioni civili omosessuali (2016). [...]Non c'è nulla da fare, servono sempre gli "utili idioti" per realizzare la rivoluzione antropologica della sinistra radicale e anticristiana.Nota di BastaBugie: l'on. Carlo Giovanardi ha contestato l'espressione "utili idioti" usata nel precedente articolo per riferirsi ai leader DC che firmarono le leggi su divorzio e aborto. Gli risponde per le rime il direttore della Bussola, Riccardo Cascioli, facendo notare che l'ex democristiano dimentica che quella battaglia non fu veramente combattuta fino in fondo.Ecco il botta e risposta pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 22-12-2020:Caro direttore,mi dispiace dover contraddire Gianfranco Amato ma l'aver definito i Democratici Cristiani "utili idioti" (clicca qui), in quanto supposti responsabili dell'introduzione nel nostro ordinamento di divorzio e aborto, è un falso politico, storico e culturale.In Parlamento infatti la DC fu compatta nel contrastare la legge Fortuna Baslini, non contando nelle sue file neppure un dissidente, finendo poi per soccombere nel 1970 di strettissima misura (52,7% contro 47,7%).Al referendum del 1974 quel 47,7% di no al divorzio si ridusse nel paese al 40.7% grazie anche alla massiccia mobilitazione dei cosidetti "cattolici per il no", in prima linea nel contestare la generosa campagna per l'abrogazione della legge da parte dell'allora Segretario della Dc Amintore Fanfani, che lo stesso Amato non può non riconoscere.Lo stesso copione si è ripetuto per l'aborto che venne approvato alla Camera nel 1978 con il 51,1% dei voti favorevoli ed il 48,9% contrari, trasformatisi poi nel successivo referendum popolare in un umiliante 67,9% a favore della legge contro uno striminzito 32,1% contrario.

SBS Italian - SBS in Italiano
Il Parlamento si unisce attorno al nome di Sergio Mattarella

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Jan 31, 2022 9:14


795 elettori hanno scelto di rieleggere Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica, solo Sandro Pertini aveva ottenuto più voti. Questa coesione è allo stesso tempo segnale di gravi fratture tra i partiti, incapaci di trovare un'alternativa.

Il Volo del Mattino
Il messaggio di Sandro Pertini ai giovani

Il Volo del Mattino

Play Episode Listen Later Jan 24, 2022 2:14


Il Volo del Mattino
Puntata del 24/01/2022

Il Volo del Mattino

Play Episode Listen Later Jan 24, 2022 49:00


Telefonata a Giuliano Sangiorgi a sorpresa per il compleanno. Weekend, film visti con i figli. Il passo indietro di Berlusconi. Ascolto, Sandro Pertini.

Personaggi di Torino
Giuseppe Saragat e via IV Marzo

Personaggi di Torino

Play Episode Listen Later Jan 5, 2022


Nacque a Torino da Giovanni Saragat e da Ernestina Stratta. Il padre era un avvocato di Sanluri di ascendenze catalane che si era trasferito nella città sabauda nel 1882. Alla professione forense alternava quelle di poligrafo e di giornalista, scrivendo articoli di cronaca giudiziaria per la Gazzetta Piemontese. La madre era figlia di un rinomato pasticcere. Dopo aver frequentato la scuola elementare "Pacchiotti", entrò all'istituto "Sommeiller", uscendovi nel 1915 con il diploma in ragioneria. Nel 1916 fu richiamato alle armi e prese parte alla Grande Guerra. Congedato, il 17 luglio 1920 conseguì la laurea in Scienze economiche e commerciali. “In questa casa, il 19 settembre 1898, nacque Giuseppe Saragat – socialista riformista, con Turati e Matteotti, avversò il fascismo, prima in Italia e poi in esilio. Tornato in Italia nel 1943, fu incarcerato dai nazisti ed evase insieme a Sandro Pertini, per proseguire la lotta clandestina. Alla liberazione divenne Presidente dell'Assemblea Costituente, poi fu più volte Ministro, fino all'elezione a Presidente della Repubblica il 28 dicembre 1964. Mori a Roma l'11 giugno 1988. Dedicò la vita alla causa della libertà e del socialismo democratico”. Sarà questa l'epigrafe che verrà posta sulla facciata della casa in cui nacque Giuseppe Saragat, in via IV Marzo, 5. La targa commemorativa ricorderà il Capo dello Stato nel cinquantenario della elezione al Quirinale.

SBS Italian - SBS in Italiano
Best of 2021: addio a Raffaella, la più amata dagli italiani

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Jan 4, 2022 21:34


Nel 1984 un sondaggio chiese agli italiani quali fossero i personaggi da loro più amati. Al terzo posto arrivò Sandro Pertini, al secondo Giovanni Paolo II e al primo lei, Raffaella Carrà, che ci ha lasciati il 5 luglio 2021.

Racconti di Storia Podcast
SANDRO PERTINI - Il Presidente piu' AMATO

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Nov 30, 2021 21:47


Racconto di FEDERICO BETTUZZISandro Pertini, il Presidente della Repubblica piu' amato e rispettato di sempre, l'emblema dell'unità del popolo italiano. La sua statura morale contribuì al riavvicinamento dei cittadini alle istituzioni, in un momento difficile e costellato di periodi difficili e neri come quello degli anni di piombo. La sua costante presenza nei momenti cruciali della vita pubblica italiana, nelle situazioni piacevoli come nei momenti difficili, è stata probabilmente uno dei motivi della sua grande popolarità. Ricordato per l'amore verso l'Italia, per il suo carisma, per il suo modo di fare schietto e ironico, per l'onestà, per l'amore verso i bambini e per aver inaugurato un nuovo modo di rapportarsi con i cittadini, con uno stile diretto e amichevole.Guarda Il Video Su Youtube: https://youtu.be/MGgVhymybQ4Il Blog di Federico Bettuzzi: https://raccontidistoria.blogspot.com/Sostieni Noir Italiano su Patreon: https://www.patreon.com/noiritaliano--- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/appDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.

Racconti di Storia Podcast
Chi era FRANCESCO COSSIGA

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Sep 23, 2021 28:59


Racconto di Federico BettuzziFrancesco Cossiga è ampiamente considerato uno dei politici più importanti e influenti della cosiddetta Prima Repubblica. È stato spesso descritto come un uomo forte e accusato di essere un "ministro di ferro", che ha represso brutalmente le proteste pubbliche da Ministro Degli Interni. Arrivato al Quirinale come Presidente Della Repubblica ha cambiato lo stile della comunicazione, disconstandosi di molto dal predecessore Sandro Pertini. Il suo settennnato, terminato in anticipo con le dimissioni, ha affrontato temi scottanti come la fine della guerra fredda e la questione arabo-palestinese. Una lunga storia di politica che inizia nell'immediato dopoguerra e che si conclude con la sua scomparsa nel 2010.Guarda Il Video Su Youtube: https://youtu.be/elaeA1euHucIl Blog di Federico Bettuzzi: https://raccontidistoria.blogspot.com/--- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/appDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Gli 80 anni di Sergio Mattarella | 24/07/2021 | Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 24, 2021 1:44


Ottant'anni è un bel traguardo per la vita di una persona, specie per uno come Sergio Mattarella che ha attraversato gli anni forse più difficili della storia della nostra pur fragile democrazia. Tanta strada è passata dal quel triste selciato di Palermo dove giaceva il corpo ormai senza vita del fratello tanto amato, Piersanti Mattarella, il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana, ucciso dalla mafia e da un coacervo di interessi affaristici e terroristici.  Ieri, nel giorno del suo compleanno, tutti lo hanno omaggiato con  gli interventi trasversali di esponenti delle istituzioni e della politica, ma lui ha vissuto una giornata normale, in linea con la dimensione sobria che ha caratterizzato tutta la sua vita. Sergio Mattarella è un uomo abituato alle sfide impossibili, come quella che ancora stiamo vivendo in questo periodo pandemico, da combattere con il sorriso e la dolcezza mimica che gli è propria. Sergio Mattarella è uno dei Presidenti più amati dagli italiani, insieme a Sandro Pertini e Carlo Azeglio Ciampi, uno di quelli che ha pensato sempre al Bene Comune, che ha riunito gli italiani contrapponendosi anche a chi li voleva dividere per piccoli interessi di partito. Ottant'anni vissuti intensamente, sempre con il suo stile riservato e discreto. Una guida ferma e sicura del Paese. Una grande forza tranquilla. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Gli 80 anni di Sergio Mattarella | 24/07/2021 | Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 24, 2021 1:44


Ottant'anni è un bel traguardo per la vita di una persona, specie per uno come Sergio Mattarella che ha attraversato gli anni forse più difficili della storia della nostra pur fragile democrazia. Tanta strada è passata dal quel triste selciato di Palermo dove giaceva il corpo ormai senza vita del fratello tanto amato, Piersanti Mattarella, il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana, ucciso dalla mafia e da un coacervo di interessi affaristici e terroristici.  Ieri, nel giorno del suo compleanno, tutti lo hanno omaggiato con  gli interventi trasversali di esponenti delle istituzioni e della politica, ma lui ha vissuto una giornata normale, in linea con la dimensione sobria che ha caratterizzato tutta la sua vita. Sergio Mattarella è un uomo abituato alle sfide impossibili, come quella che ancora stiamo vivendo in questo periodo pandemico, da combattere con il sorriso e la dolcezza mimica che gli è propria. Sergio Mattarella è uno dei Presidenti più amati dagli italiani, insieme a Sandro Pertini e Carlo Azeglio Ciampi, uno di quelli che ha pensato sempre al Bene Comune, che ha riunito gli italiani contrapponendosi anche a chi li voleva dividere per piccoli interessi di partito. Ottant'anni vissuti intensamente, sempre con il suo stile riservato e discreto. Una guida ferma e sicura del Paese. Una grande forza tranquilla. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Gli 80 anni di Sergio Mattarella | 24/07/2021 | Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 24, 2021 1:44


Ottant'anni è un bel traguardo per la vita di una persona, specie per uno come Sergio Mattarella che ha attraversato gli anni forse più difficili della storia della nostra pur fragile democrazia. Tanta strada è passata dal quel triste selciato di Palermo dove giaceva il corpo ormai senza vita del fratello tanto amato, Piersanti Mattarella, il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana, ucciso dalla mafia e da un coacervo di interessi affaristici e terroristici.  Ieri, nel giorno del suo compleanno, tutti lo hanno omaggiato con  gli interventi trasversali di esponenti delle istituzioni e della politica, ma lui ha vissuto una giornata normale, in linea con la dimensione sobria che ha caratterizzato tutta la sua vita. Sergio Mattarella è un uomo abituato alle sfide impossibili, come quella che ancora stiamo vivendo in questo periodo pandemico, da combattere con il sorriso e la dolcezza mimica che gli è propria. Sergio Mattarella è uno dei Presidenti più amati dagli italiani, insieme a Sandro Pertini e Carlo Azeglio Ciampi, uno di quelli che ha pensato sempre al Bene Comune, che ha riunito gli italiani contrapponendosi anche a chi li voleva dividere per piccoli interessi di partito. Ottant'anni vissuti intensamente, sempre con il suo stile riservato e discreto. Una guida ferma e sicura del Paese. Una grande forza tranquilla. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App

Le storie del giorno
Giovedì 8 luglio 2021

Le storie del giorno

Play Episode Listen Later Jul 7, 2021 4:46


L'8 luglio 1978 Sandro Pertini diventava presidente della Repubblica #radioala

Skill On Air
Skill Tales - Il Quirinale velato (4º episodio). Sandro Pertini - Un picconatore ante litteram

Skill On Air

Play Episode Listen Later Jun 21, 2021 6:06


Skill On Air presenta Skill TalesIl Quirinale velato - 4° EpisodioSandro Pertini - Un picconatore ante litteramA cura di Mario Nanni

Vermicino, Italia
2. La diretta

Vermicino, Italia

Play Episode Listen Later Jun 7, 2021 33:46


Il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, raggiunge Vermicino per far sentire che lo stato è lì. Ma i tentativi di salvare Alfredo falliscono, nel pozzo si calano diversi volontari & ndash; tra cui angelo Licheri & ndash; ma senza successo. Il campo di Vermicino è diventato affollatissimo, compaiono addirittura i venditori di bibite e panini. VERMICINO, ITALIA - LA NOTTE DELLA TV è un podcast Gedi Visual, scritto e letto da Antonio Iovane Supervisione editoriale di Anna Silvia Zippel Musiche, sound design e montaggio: Gipo Gurrado - Indiehub studioSee omnystudio.com/listener for privacy information.

Il Volo del Mattino
Puntata del 25/05/2021

Il Volo del Mattino

Play Episode Listen Later May 25, 2021 46:20


Lamentarsi alimenta il malessere. Le cose degli altri che non ci piacciono. Quelli che lavorano in treno e infastidiscono gli altri in maniera maleducata. Il corretto utilizzo della spugna. Sandro Pertini, discorso sugli arroganti.

Il Volo del Mattino
Sandro Pertini e l'arroganza

Il Volo del Mattino

Play Episode Listen Later May 25, 2021 1:43


NewsBox - Notizie da capire
La rielezione di Mattarella, la salute di Berlusconi, la paura dell'inflazione

NewsBox - Notizie da capire

Play Episode Listen Later May 19, 2021 12:15


Inflazione! Berlusconi! Sandro Pertini! Allacciate le cinture perché oggi saliamo sulla macchina del tempo. Io sono Alessio Balbi e questo è NewsBox, il podcast di Repubblica che ogni giorno vi spiega le notizie in maniera semplice, senza dare niente per scontato. Oggi parliamo della rielezione di Mattarella, della salute di Berlusconi e della paura dell'inflazione che agita l'Europa.

Scrittura Efficace LIVE
Pertini raccontato ai ragazzi: una biografia illustrata, con Fabio Iadeluca

Scrittura Efficace LIVE

Play Episode Listen Later Apr 25, 2021 56:13


“Arrendersi o perire!” diventa il proclama per la liberazione del popolo italiano dall'occupazione nazifascista. Lo ha raccontato anche Valerio Todini, nel suo libro per ragazzi Sandro Pertini. Il presidente amato da tutti, ne abbiamo parlato con Fabio Iodeluca, curatore editoriale del testo per l'istituto Armando Curcio. ✍️ www.scritturaefficace.com✍️ YouTube: https://www.youtube.com/channel/UC_PI6E3rX1xvrAB5Cnkb5nw ✍️ Sito: http://www.scritturaefficace.com/ ✍️ Gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/scritturaefficace/

Se un ribelle spento
La festa della Liberazione | Se un ribelle spento Speciale

Se un ribelle spento

Play Episode Listen Later Apr 22, 2021 63:45


Dedichiamo la prima puntata speciale di Se un ribelle spento alla Festa della Liberazione, che si celebra ogni 25 Aprile in Italia. Una festa fondamentale per la nostra repubblica, che celebra la liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista. In molti si chiedono se abbia ancora senso festeggiare questa giornata, e credo che il fatto che siano in tanti a chiederselo sia una delle principali tesi che giustificano questa celebrazione, soprattutto in un momento storico dove i fascismi eterni descritti da Umberto Eco si stanno riproponendo in Italia, in Europa e nel resto del mondo. Soprattutto quando molti uomini politici in Italia cercano di equiparare la Resistenza alla Repubblica Sociale Italiana, cercando di trasformare la liberazione dal nazifascismo nella commemorazione dei caduti della guerra che ci fu in Italia tra l'8 Settembre del 1943 e il Primo Maggio del 1945. Cercheremo in questa puntata di ripercorrere le date fondamentali di questa guerra, di parlare di quello che ha significato la resistenza e di quello che può significare ancora per noi oggi il 25 Aprile. Sarà necessariamente una narrazione veloce e superficiale, perché è impossibile dare una lettura approfondita di un fenomeno così complesso nel tempo standard di una puntata di Se un ribelle spento. Cominciamo dalla scelta della data: il 25 Aprile è il giorno in cui, nel 1945, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani – proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate. Il 25 Aprile è la data in cui si libera Milano; Bologna e Genova si erano già liberate rispettivamente il 21 e il 23 Aprile, mentre Venezia verrà liberata il 28. La resa definitiva delle forze nazifasciste all'esercito alleato, si avrà solo il 3 maggio 1945, come stabilito formalmente dai rappresentanti delle forze in campo durante la resa di Caserta firmata il 29 aprile 1945.

Frequenze Partigiane
Puntata 21: Sandro Pertini

Frequenze Partigiane

Play Episode Listen Later Apr 12, 2021


Ci sono personaggi che oltrepassano le barriere della politica, delle istituzioni e diventano vere e proprie icone popolari. Sandro Pertini è l'esempio perfetto di icona popolare, un personaggio capace in maniera quasi istintiva di essere non solo "tra la gente" ma "con la gente". Una connessione umana e sentimentale prima ancora che politica col popolo che ha rappresentato lungo tutta la sua vita politica. Sarebbe meglio parlare di "vite politiche", perché Pertini ha vissuto appieno il suo secolo nelle alterne vicende della nostra democrazia.

Laser
Sandro Pertini, un partigiano come presidente

Laser

Play Episode Listen Later Dec 10, 2020 27:31


Ore piccole
Ore piccole con roberto pegorini - 28 febbraio

Ore piccole

Play Episode Listen Later Feb 29, 2020 32:11


In questa puntata:- un omaggio a Sandro Pertini e Kathrine Johnson, la donna afro americana che fece a mano i calcoli per mandare nello spazio gli americani;- in Scozia con grande civiltà stanno per far passare la legge che regalerà gli assorbenti alle donne- le maschere di carnevale di Hitler per bambini ... e tante altre curiosità dai quotidiani della settimana.Buon ascolto!

Seremailragno.com
Lettera alla madre - Sandro Pertini

Seremailragno.com

Play Episode Listen Later Feb 24, 2020 4:44


Lettera alla madre Il presidente Sandro Pertini scrive alla madre dal carcere di Pianosa (Pianosa, 23 febbraio 1933). Articolo: https://seremailragno.com/lettera-alla-madre-sandro-pertini/ --- Send in a voice message: https://anchor.fm/michelepaoletti/message

Lituraterre - Radio Statale
"La macchina del vento" di Wu Ming 1

Lituraterre - Radio Statale

Play Episode Listen Later Nov 22, 2019 11:09


Roberto Rossi ha recensito "La macchina del vento" (Einaudi) di Wu Ming 1 ai microfoni di Radio Statale. ***Isola di Ventotene, colonia di confino degli antifascisti, 1939. Erminio è un giovane socialista, ex studente di Lettere a Bologna. Voleva fare la tesi sui mari d’Italia nei miti greci e adesso, ironia della sorte, è segregato su uno scoglio nel Tirreno, di fronte alla dimora della maga Circe, dove rischia di impazzire. Per non cedere, Erminio guarda all’esempio di un compagno piú anziano, un uomo carismatico e tenace, da dieci anni prigioniero del regime. Si chiama Sandro Pertini. Una mattina d’autunno, dal piroscafo Regina Elena sbarca in catene Giacomo, un nuovo confinato. È un fisico romano e ha un segreto. Anzi, piú di uno. Mentre l’Italia entra in guerra e la guerra travolge l’Italia, le stranezze di Giacomo e i misteri sul suo conto influenzano Erminio, innescando una reazione a catena e trasformando l’isola in un crocevia di epoche e mondi. Perché a Ventotene ci sono anarchici, utopisti, futuri partigiani, costituenti, pionieri dell’Europa unita… Ma c’è chi sogna ancor piú in grande di loro.

Border Nights
Border Nights, puntata 293 (Carpeoro, Gabriella Laguzzi, Mauro Valentini 18-12-2018)

Border Nights

Play Episode Listen Later Dec 19, 2018 328:05


Tredicesima e ultima puntata del 2018 per Border Nights - La notte ai confini in diretta dalle 22 su Web Radio Network  e poi in podcast su Spreaker, YouTube, Spotify, Itunes.  Con noi Carpeoro per una puntata sui significati nascosti delle canzoni, Gabriella Laguzzi con cui parleremo di ipnosi e sincronicità e Mauro Valentini per parlare della scomparsa di Mirella Gregori.I SIGNIFICATI NASCOSTI DELLE CANZONI: CARPEOROCome promesso sarà con noi Carpeoro per parlare dei significati e dei messaggi nascosti nelle canzoni di grandi autori: da Lucio Dalla a Franco Battiato, da Samuele Bersani ai Genesis. Una puntata da non perdere per cogliere significati e temi lanciati in brani che magari ci sono passati inosservati. IPNOSI, CONFLITTI, SPIRITUALITA': GABRIELLA LAGUZZINella seconda parte sarà con noi Gabriella Laguzzi, diplomata in Counseling e ipnosi presso il centro Aerf (Association Europeénne pour la Recherche scientifique e la Formation), autrice del libro “IPNOSI SEMPLICE-MENTE Una nuova mappa per un viaggio nel Sé” uscito per Eterne Verità Edizioni. " Un manuale scritto con stile impeccabile, ma anche l’autobiografia di una donna che non ha avuto paura di mettersi in gioco, di esporsi in prima persona. 125 pagine dense di informazioni sulle tecniche più aggiornate, che sfata dubbi, miti ed equivoci a proposito dell’ipnosi, che non è magia ma una tecnica che se esercitata da esperti è in grado di risolvere molti disagi, con i quali conviviamo e che possono rovinarci l’esistenza". L'ENIGMA DELLA SCOMPARSA DI MIRELLA GREGORI: MAURO VALENTINIStefania intervista Mauro Valentini autore del libro "Mirella Gregori - Cronaca di una scomparsa" (Sovera Edizioni). "Roma, 7 maggio 1983. Un sabato pomeriggio come tanti. Mirella Gregori, 15 anni appena, è in casa con i suoi genitori. Il suono del citofono, Mirella risponde, parla pochi secondi e poi dice alla mamma che la sta aspettando un amico. Scende le scale e non farà più ritorno . Tutte le ricerche da quel momento non porteranno a nulla e  l'angoscia per quella scomparsa accompagnerà per sempre la famiglia Gregori. II racconto di questo percorso infinito e doloroso diventa in questo libro il romanzo di una famiglia sospesa e di una vita interrotta da una mano criminale. Ma è anche la cronaca di un ricatto contro una famiglia semplice che ha dovuto subire un macabro rituale disseminato di indizi e sospetti che hanno legato il destino di Mirella a quello di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana rapita solo un mese e mezzo dopo. Mauro Valentini riscrive la storia di questa scomparsa con gli occhi di chi l'ha vissuta sulla propria pelle, attraverso i ricordi della sorella Antonietta e la lettura ragionata dei fatti e dei tanti indizi lasciati tra le dita dei suoi familiari, per ricomporre un puzzle senza incastri che ha coinvolto a vario titolo Papa Wojtyla, Sandro Pertini, Alì Agca e i servizi segreti. Un libro che è la cronaca di una  scomparsa. La scomparsa di Mirella".LE RUBRICHE DI BORDER NIGHTSTornerà l'intervento settimanale di Federica Francesconi, la ruota libera con Paolo Franceschetti, Astri&Fatti con Germana Accorsi, la scheda del Maestro di Dietrologia, la biblioteca di Barbara Marchand. Nel corso della puntata le tre rubriche: quella di Manuele Baciarelli che ci parlerà di enneagramma biologico, Paola Iacobini e la Pnl applicata all'apprendimento delle lingue e Regina Mayer di Salus Bellatrix. Questa settimana con una riflessione di Diego Fusaro. Ogni settimana previsto anche un mini intervento di  Francesco di Fera Libens e di Gabriele di Vegan Assicurazioni.

Border Nights
Border Nights, puntata 293 (Carpeoro, Gabriella Laguzzi, Mauro Valentini 18-12-2018)

Border Nights

Play Episode Listen Later Dec 19, 2018 328:05


Tredicesima e ultima puntata del 2018 per Border Nights - La notte ai confini in diretta dalle 22 su Web Radio Network  e poi in podcast su Spreaker, YouTube, Spotify, Itunes.  Con noi Carpeoro per una puntata sui significati nascosti delle canzoni, Gabriella Laguzzi con cui parleremo di ipnosi e sincronicità e Mauro Valentini per parlare della scomparsa di Mirella Gregori.I SIGNIFICATI NASCOSTI DELLE CANZONI: CARPEOROCome promesso sarà con noi Carpeoro per parlare dei significati e dei messaggi nascosti nelle canzoni di grandi autori: da Lucio Dalla a Franco Battiato, da Samuele Bersani ai Genesis. Una puntata da non perdere per cogliere significati e temi lanciati in brani che magari ci sono passati inosservati. IPNOSI, CONFLITTI, SPIRITUALITA': GABRIELLA LAGUZZINella seconda parte sarà con noi Gabriella Laguzzi, diplomata in Counseling e ipnosi presso il centro Aerf (Association Europeénne pour la Recherche scientifique e la Formation), autrice del libro “IPNOSI SEMPLICE-MENTE Una nuova mappa per un viaggio nel Sé” uscito per Eterne Verità Edizioni. " Un manuale scritto con stile impeccabile, ma anche l’autobiografia di una donna che non ha avuto paura di mettersi in gioco, di esporsi in prima persona. 125 pagine dense di informazioni sulle tecniche più aggiornate, che sfata dubbi, miti ed equivoci a proposito dell’ipnosi, che non è magia ma una tecnica che se esercitata da esperti è in grado di risolvere molti disagi, con i quali conviviamo e che possono rovinarci l’esistenza". L'ENIGMA DELLA SCOMPARSA DI MIRELLA GREGORI: MAURO VALENTINIStefania intervista Mauro Valentini autore del libro "Mirella Gregori - Cronaca di una scomparsa" (Sovera Edizioni). "Roma, 7 maggio 1983. Un sabato pomeriggio come tanti. Mirella Gregori, 15 anni appena, è in casa con i suoi genitori. Il suono del citofono, Mirella risponde, parla pochi secondi e poi dice alla mamma che la sta aspettando un amico. Scende le scale e non farà più ritorno . Tutte le ricerche da quel momento non porteranno a nulla e  l'angoscia per quella scomparsa accompagnerà per sempre la famiglia Gregori. II racconto di questo percorso infinito e doloroso diventa in questo libro il romanzo di una famiglia sospesa e di una vita interrotta da una mano criminale. Ma è anche la cronaca di un ricatto contro una famiglia semplice che ha dovuto subire un macabro rituale disseminato di indizi e sospetti che hanno legato il destino di Mirella a quello di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana rapita solo un mese e mezzo dopo. Mauro Valentini riscrive la storia di questa scomparsa con gli occhi di chi l'ha vissuta sulla propria pelle, attraverso i ricordi della sorella Antonietta e la lettura ragionata dei fatti e dei tanti indizi lasciati tra le dita dei suoi familiari, per ricomporre un puzzle senza incastri che ha coinvolto a vario titolo Papa Wojtyla, Sandro Pertini, Alì Agca e i servizi segreti. Un libro che è la cronaca di una  scomparsa. La scomparsa di Mirella".LE RUBRICHE DI BORDER NIGHTSTornerà l'intervento settimanale di Federica Francesconi, la ruota libera con Paolo Franceschetti, Astri&Fatti con Germana Accorsi, la scheda del Maestro di Dietrologia, la biblioteca di Barbara Marchand. Nel corso della puntata le tre rubriche: quella di Manuele Baciarelli che ci parlerà di enneagramma biologico, Paola Iacobini e la Pnl applicata all'apprendimento delle lingue e Regina Mayer di Salus Bellatrix. Questa settimana con una riflessione di Diego Fusaro. Ogni settimana previsto anche un mini intervento di  Francesco di Fera Libens e di Gabriele di Vegan Assicurazioni.

Ciarle Sportive
Ciarlesportive #119, Adesso non ci prendono più! – Marco Tardelli

Ciarle Sportive

Play Episode Listen Later Mar 28, 2018 50:34


Quando Marco Tardelli ha segnato il gol del 2-0 contro la Germania nella finale del campionato del mondo 1982, anche Sandro Pertini, il presidente della Repubblica, che si era quasi assopito sugli spalti del Bernabeu, scattò in piedi, quasi a sostenere la corsa di Tardelli e poi, euforicamente esclamò la celebre frase “Adesso non ci […]

Periferie
Periferie di lun 22/01/18

Periferie

Play Episode Listen Later Jan 21, 2018 27:57


L'installazione di di Sophie Usunier presso l'istituto Redaelli..Casa Museo di Sandro Pertini a Stella

Onde Road
Onde Road di domenica 21/01/2018

Onde Road

Play Episode Listen Later Jan 21, 2018 57:01


La Comunità di San Benedetto al Porto..Casa Museo di Sandro Pertini a Stella..Ecovillaggio di Torri Superiore (Imperia)

Periferie
Periferie di lun 22/01

Periferie

Play Episode Listen Later Jan 21, 2018 27:57


L'installazione di di Sophie Usunier presso l'istituto Redaelli..Casa Museo di Sandro Pertini a Stella

Onde Road
Onde Road di dom 21/01

Onde Road

Play Episode Listen Later Jan 20, 2018 57:01


La Comunità di San Benedetto al Porto..Casa Museo di Sandro Pertini a Stella..Ecovillaggio di Torri Superiore (Imperia)

Onde Road
Onde Road di dom 21/01/18

Onde Road

Play Episode Listen Later Jan 20, 2018 57:01


La Comunità di San Benedetto al Porto..Casa Museo di Sandro Pertini a Stella..Ecovillaggio di Torri Superiore (Imperia)

Musicassette
Musicassette #003 – Sandro Pertini

Musicassette

Play Episode Listen Later Jan 1, 2017 62:15


Il racconto di un uomo che amava il proprio paese e ha lottato per esso. Partendo dagli anni della lotta antifascista e la prigionia, passando per la Resistenza Partigiana e la nascita della Repubblica, fino a diventarne il primo presidente socialista. Adesso piazzatevi sulla vostra poltrona, accendetevi la pipa e godetevi questa puntata sul presidente […]

Extratime
EXTRATIME del 03/12/2016 - Bruno Conti e Sandro Pertini

Extratime

Play Episode Listen Later Dec 4, 2016 1:25


Bruno Conti e quel viaggio con Sandro Pertini dopo i Mondiali del 1982

Radio Milano Liberata
Radio Milano Liberata di sab 04/04/15 (prima parte)

Radio Milano Liberata

Play Episode Listen Later Apr 3, 2015 52:15


In questa puntata di Radio Milano Liberata vi raccontiamo della...radio! Del suo ruolo negli ultimi mesi di guerra, sia per i partigiani che per il regime. Il ritratto di oggi è quello di Sandro Pertini, che alla radio legge l'ordine di insurrezione generale il 25 aprile. La testimone che ascoltiamo stavolta è Dina Croce, staffetta partigiana dell'Oltrepò Pavese. E come sempre un canto della Resistenza, una canzone e un giornale dell'epoca. (prima parte)

Radio Milano Liberata
Radio Milano Liberata di sab 04/04 (prima parte)

Radio Milano Liberata

Play Episode Listen Later Apr 3, 2015 52:15


In questa puntata di Radio Milano Liberata vi raccontiamo della...radio! Del suo ruolo negli ultimi mesi di guerra, sia per i partigiani che per il regime. Il ritratto di oggi è quello di Sandro Pertini, che alla radio legge l'ordine di insurrezione generale il 25 aprile. La testimone che ascoltiamo stavolta è Dina Croce, staffetta partigiana dell'Oltrepò Pavese. E come sempre un canto della Resistenza, una canzone e un giornale dell'epoca. (prima parte)

Ovunque6
OVUNQUE6 EXTRA del 07/03/2015 - Concorsone - Aspettando EXPO 2015

Ovunque6

Play Episode Listen Later Mar 7, 2015 0:55


I personaggi che rappresentano meglio l'Italia nel mondo: Margherita Hack o Sandro Pertini ?

Caterpillar
CATERPILLAR del 24/02/2015 - seconda parte - TOMBINI FASHION

Caterpillar

Play Episode Listen Later Feb 24, 2015 45:05


A Milano è fashion week, quindi anche i tombini... Leghisti veneti: Zaia o Tosi? A Pula la festa della pentolaccia si trasforma in tragedia. A 25 anni dalla morte di Sandro Pertini si cercano fondi per restaurare la sua casa di Stella

Tra poco in edicola
TRA POCO IN EDICOLA del 01/11/2014 - Sentenza Cucchi

Tra poco in edicola

Play Episode Listen Later Oct 31, 2014 33:44


Fabio Anselmo, legale famiglia Cucchi; Gianni Tonelli, segretario generale Sap - sindacato autonomo Polizia; Gaetano Scalise, legale del prof Aldo Fierro, primario del reparto detenuti dell'ospedale Sandro Pertini di Roma

ARCHIVIO WIKIRADIO 2011-2015
WIKIRADIO del 09/07/2013 - Sandro Pertini raccontato da Giovanni De Luna

ARCHIVIO WIKIRADIO 2011-2015

Play Episode Listen Later Jul 9, 2013 29:51


Sandro Pertini raccontato da Giovanni De Luna