POPULARITY
Fabio Mini"La NATO in guerra"Dal patto di difesa alla frenesia bellicaPrefazione di Luciano CanforaEdizioni Dedalowww.edizionidedalo.itQual è il ruolo della NATO oggi? Quali sono i suoi nemici? Può entrare in guerra? L'autore, per molti anni ai vertici NATO, offre proposte concrete per rivedere l'organizzazione dall'interno.Come si è arrivati a questo punto? Se la Nato è in guerra lo deve alla sua sistematica e irrazionale violazione delle proprie regole e dello stesso Trattato costitutivo. Per quasi mezzo secolo la Nato ha rispettato i limiti geografici e operativi stabiliti, anche se seguiva e sosteneva la politica statunitense nel mondo. Con la fine dell'Unione Sovietica, però, la Nato ha cominciato a “giocare” con le parole del Trattato, poi a mistificarle e infine a tradirle. Ora la Nato non ha limiti di territorio e non ha un solo Nemico. Ne ha molti, scelti con cura rispettando le priorità americane. E così ogni Stato membro deve vedersela con la Russia, la Cina, l'Iran, la Corea del Nord, l'India, i Brics, gli Stati nuclearizzati, i terroristi, i criminali, gli scafisti, le organizzazioni umanitarie e perfino i pacifisti. L'autore svela i metodi, i pretesti e i trucchi che hanno portato la Nato alla frenesia bellica e l'Europa all'autodistruzione, con l'auspicio che si torni a ragionare.Per tutti quelli che desiderano comprendere i retroscena del clima politico attuale e la situazione di guerra che viviamo ogni giorno.Fabio Mini è Generale di Corpo d'Armata dell'Esercito Italiano. Ha comandato tutti i livelli di unità Bersaglieri e ricoperto incarichi dirigenziali presso gli Stati Maggiori dell'Esercito e della Difesa. È stato direttore dell'ISSMI presso il Centro Alti Studi e ha prestato servizio negli Stati Uniti, in Cina e nei Balcani. È stato Capo di Stato Maggiore del Comando Nato del Sud Europa e comandante della missione internazionale in Kosovo. Collabora con le riviste Limes e Geopolitica e dal 1989 al 2024 ha pubblicato e curato una ventina di libri sulla guerra con vari editori tra cui Einaudi, il Mulino e Paper First.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Chi Vincerà la Guerra tra Russia e Ucraina?Esplora le complesse dinamiche del conflitto tra Russia e Ucraina, analizzando le forze militari, il supporto internazionale e le sanzioni economiche. Scopri di più su come questi fattori influenzano l'evoluzione della guerra.#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #RussiaUcraina #Geopolitica #ConflittoMilitare #ForzaArmate #SupportoOccidentale #SanzioniEconomiche #Propaganda #ImpattoUmanitario #CrisiUmanitaria
In Polonia, la paura del conflitto spinge oltre 11mila cittadini a prendere ferie per partecipare a un programma di addestramento militare. Scopri di più su "Vacanze con l'esercito" e le tensioni crescenti con Russia e Bielorussia.#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #Polonia #RussiaUcraina #AddestramentoMilitare #VacanzeConLesercito #NATO #SicurezzaNazionale #ConflittoUcraina #MinacciaRussa #GiovaniCadetti #MondoInCris
Guido Crainz"Ombre d'Europa"Nazionalismi, memoria, usi politici della storiaDonzelli Editorewww.donzelli.it«Come immaginare il futuro dell'Europa dopo un'invasione dell'Ucraina che l'ha costretta a interrogarsi ancora sulla propria ragion d'essere e sul proprio ruolo? E quale può essere l'impegno della cultura in questo scenario?».Come immaginare il futuro dell'Europa nel vivo delle tensioni che la attraversano e dopo un'invasione dell'Ucraina che l'ha costretta a interrogarsi ancora sulla propria ragion d'essere e sul proprio ruolo? E quale può essere l'impegno della cultura in questo scenario? È necessario interrogarsi a fondo sulle incrinature e sulle tensioni che avevano preso corpo già prima del 1989 e poi all'indomani di esso, nella difficile transizione dei paesi ex comunisti e nell'emergere – non solo in essi – di nazionalismi illiberali e antieuropei. Nazionalismi che portano la loro sfida su ogni terreno, con un massiccio e deformato «uso politico» della storia che inizia fin dai banchi di scuola. Talora un uso della storia come arma da guerra, come era stato nella ex Jugoslavia e come è nella Russia di Putin: strumento, qui, per legittimare politiche imperiali aggressive e costruito da tempo nella sostanziale disattenzione dell'Occidente. Casi estremi, ma analoga disattenzione ha riguardato le «politiche della storia» perseguite dai governi sovranisti in Ungheria, in Polonia e altrove attaccando duramente chi vi si oppone. Per altri versi sembra pesare ancora «l'ombra del Muro», nel permanere di «memorie incompatibili» (o comunque di aree di reciproca estraneità e insensibilità: si pensi ai differenti modi di guardare alla Shoah e al Gulag). Se si esplorano le narrazioni pubbliche che segnano i differenti paesi è forte l'impressione che le dissonanze siano cresciute talora più delle sintonie, e che sia urgente invertire la tendenza. Che anche da questo dipenda il futuro dell'Europa. Questo piccolo libro vuole essere un sommesso grido di allarme e il richiamo a un impegno talora disertato.Guido Crainz ha insegnato Storia contemporanea all'Università di Teramo. Per la casa editrice Donzelli ha pubblicato: Padania. Il mondo dei braccianti dall'Ottocento alla fuga dalle campagne (1994, 2007); Storia del miracolo italiano (1997, 2003); Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni ottanta (2003, 2011); Il dolore e l'esilio. L'Istria e le memorie divise d'Europa (2005); L'ombra della guerra. Il 1945, l'Italia (2007); Autobiografia di una Repubblica. Le radici dell'Italia attuale (2009); Il paese reale. Dall'assassinio di Moro all'Italia di oggi (2012, 2013); Diario di un naufragio. Italia, 2003-2013 (2013); Storia della Repubblica. L'Italia dalla Liberazione ad oggi (2016); Il Sessantotto sequestrato. Cecoslovacchia, Polonia, Jugoslavia e dintorni (2018). Ha curato con Angelo Bolaffi il progetto Calendario civile europeo. I nodi storici di una costruzione difficile (2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Luigi Bonanate"La guerra e il mondo"Filosofia, storia, politicaCarocci Editorewww.carocci.itIl volume propone una riflessione sul rapporto tra la guerra e la politica, dal momento che mai una guerra è nata per caso o per follia ma sempre come l'esasperazione parossistica di una concezione della politica, e il suo scoppio è la prova di un fallimento dei rapporti tra gli Stati. La guerra è politica, ma la politica non è soltanto guerra. Guardando alla storia, sia remota sia recente, si noterà che, pur cambiando le strategie militari, le dottrine diplomatiche, le istituzioni internazionali, le pubbliche opinioni e i valori, le guerre restano sempre uguali, nella ripetitiva e inutile banalità del combattere e uccidere, dove distruzione e rovine non distinguono vincitori da vinti. L'autore ne conclude che, tra gli straordinari progressi conseguiti dall'umanità nella sua storia, finora è mancato quello di abolire la guerra.Luigi BonanateÈ professore emerito di Relazioni internazionali all'Università di Torino e socio dell'Accademia delle Scienze di Torino. Tra i suoi scritti, Etica e politica internazionale (Einaudi, 1992); I doveri degli stati (Laterza, 1994); Il terrorismo come prospettiva simbolica (Aragno, 2006).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Fernando Gentilini"I demoni"Storie di letteratura e geopoliticaBaldini + Castoldiwww.baldinicastoldi.itLa letteratura, fin dalle origini, ha contribuito almeno quanto la geopolitica alla storia del mondo, dato che chi lo governa non agisce mai solo per calcolo. Assurbanipal, Alessandro e Augusto costruirono i loro imperi sognando le gesta di Gilgameš, Achille ed Enea; Adriano e Marco Aurelio si fecero guidare dalla letteratura filosofica greca; Costantino e Teodosio scelsero di seguire le Scritture giudaico-cristiane; il califfo Omar prese Gerusalemme poiché glielo aveva ordinato il Corano; Carlo Magno si fece incoronare dal papa dopo aver letto Sant'Agostino; Caterina di Russia legiferò parafrasando Montesquieu; Lenin divenne comunista leggendo Chernyshevsky; Mussolini si fece consigliare da Nietzsche e D'Annunzio; Churchill sconfisse i nazisti con i versi di Macauley…Fernando Gentilini ci guida in queste pagine alla scoperta di quanto il demone letterario abbia influenzato l'azione di re, regine, statisti e autocrati di ogni tempo e di come le loro scelte, in politica interna ed estera, siano strettamente legate ai miti, le tradizioni e i libri. Una storia lunga tremila anni e non ancora conclusa, neppure dopo la rivoluzione digitale. Del resto, come spiegare altrimenti il fatto che Barack Obama cerca un futuro possibile nei romanzi di fantascienza e che Vladimir Putin attacca l'Ucraina nel segno di Dostoevskij e dei profeti del Dnepr?Fernando Gentilini, diplomatico di professione, vive e lavora a Bruxelles per il servizio diplomatico europeo. Dopo molti anni di gestione di crisi nel Corno d'Africa, Balcani, Afghanistan e Medio Oriente, dal luglio del 2022 si occupa della creazione di un'Accademia diplomatica europea. Ha pubblicato In Etiopia (1999), Infiniti Balcani (2007, premi Cesare Pavese e Capalbio), Libero a Kabul (2011), Tre volte a Gerusalemme (2020, premio Gambrinus). Collabora con le pagine culturali de «la Repubblica».IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Ormai è passato oltre un anno dallo scoppio della guerra ucraina. Ma ancora non si vedono vie d'uscita. Salvo che russi e ucraini decidano di ascoltare l'ultimo appello di Papa Francesco, che il 26 agosto scorso ha chiesto “un sussulto di responsabilità” e auspicato che “si dia spazio alle voci di pace, a chi si impegna per porre fine a questo come a tanti altri conflitti, a chi non si arrende alla logica ‘cainista' della guerra ma continua a credere, nonostante tutto, alla logica della pace, alla logica del dialogo, alla logica della diplomazia”. Se il suo appello fosse ascoltato, la guerra ucraina potrebbe finire domattina. E in tal caso, cosa potrebbe succedere?Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4869332/advertisement
Cosa sta succedendo realmente in Russia? Difficile dirlo. Sta di fatto che quanto accaduto nella giornata di sabato crea non pochi interrogativi sulla situazione nell'ex Unione Sovietica. Più che dare delle risposte, proviamo a farci le domande giuste.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4869332/advertisement
Mentre Russia e Ucraina si accusano a vicenda, si teme che l'allagamento dovuto al crollo della diga di Nova Kachovka possa provocare un disastro ambientale. Il disegno di legge sulla violenza contro le donne rende più severe misure vecchie e segue l'impostazione del Codice rosso approvato nel 2019.Gabriele Crescente, editor di ambiente di InternazionaleBarbara Leda Kenny, esperta di politiche di genere della fondazione Giacomo BrodoliniVideo Karkhovka: https://edition.cnn.com/2023/06/07/europe/ukraine-nova-kakhovka-dam-environment-damage-intl-hnk/index.html Video conferenza stampa: https://www.youtube.com/watch?v=wV0i9UIMHJwScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
La guerra in Ucraina ha aperto le porte ad un business completamente nuovo. Ma soprattutto inatteso. Inflatech, un'azienda di proprietà di un ricco uomo d'affari russo che, nella Repubblica Ceca, produce dei finti carri armati gonfiabili. E dei lanciarazzi, sempre finti.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4869332/advertisement
Massimo Spinelli"Il serpente russo"La minaccia che non abbiamo vistoAntonio Mandese Editorehttps://mandese.itSpinelli è stato dirigente della filiale di Mosca di un'importante banca italiana, una posizione privilegiata che gli ha permesso di tracciare con grande lucidità e coraggio un dettagliato ritratto della Russia di oggi da un punto di vista politico e sociale. L'urgenza della scrittura nasce dal protrarsi della guerra in Ucraina e dal bisogno di prender coscienza di cosa sia diventata la Russia dopo le inevitabili trasformazioni seguite al crollo dell'Unione Sovietica, ricercando nella storia recente del Paese le ragioni profonde della politica estera aggressiva e militarista degli ultimi vent'anni.Il titolo del libro fa riferimento al famoso film di Ingmar Bergman, L'uovo del Serpente. Come dice uno dei personaggi chiave del film, “chiunque compia il minimo sforzo, può vedere cosa ci riserva il futuro; è come l'uovo di un serpente: attraverso la fine membrana si riesce a discernere il rettile pienamente formato”. Spinelli guarda in controluce l'uovo del “russismo” e ce ne mostra, con dovizia di dati, quello che non abbiamo visto, nonostante sia da anni sotto i nostri occhi.Dopo il crollo del muro di Berlino e la caduta dell'impero sovietico, euforia ed entusiasmo, forse anche ingenuità, hanno spinto l'Europa a cercare relazioni autentiche con la nuova Russia. Ma la verità è che la Russia non ha mai saldato i conti con il proprio passato e aver considerato la dittatura comunista diversa, in termini di orrore, da quella fascista ha giocato a favore dei Russi e di Vladimir Putin, che hanno potuto costruire sulle ceneri di quella dittatura il sistema attuale. Un percorso durato vent'anni, in cui i Russi hanno ceduto spazio e il regime lo ha conquistato. Europa e Russia non condividono lo stesso prisma di valori, ci siamo ingannati quando abbiamo voluto credere il contrario. Mentre noi cercavamo relazioni e ci mostravamo vicini, la Russia era già in guerra con l'Europa, per dividerla.Massimo Spinelli, manager di un'importante banca italiana con operatività internazionale, ha vissuto in Lettonia, Slovacchia, Ucraina, Romania e Russia. Già responsabile degli uffici di rappresentanza in Slovacchia e Romania, negli ultimi dieci anni ha vissuto a Mosca, dove ha diretto la sede russa della stessa banca. Ha scritto di Est Europa, Russia, Ucraina e Paesi dell'ex blocco sovietico per l'International Business Times e per la rivista L'Indro. Aver vissuto a lungo in Russia, gli ha consentito di osservarne i cambiamenti da una posizione privilegiata: la trasformazione del sistema sovietico, passato dal socialismo reale al capitalismo iper-consumista e il consolidamento del patto sociale tra regime, oligarchia e popolazione.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
In Mozambico cortei soffocati sul nascere. Povertà estrema e volontà del presidente Filipe Nyusi di blindare la propria rielezione nel 2024, alle basi delle proteste. I paesi occidentali che estraggono petrolio e gas, non chiedono più il rispetto dei diritti umani. L'analisi di Luca Bussotti docente all'Università Mondlane di MaputoRazzi a Putin dall'Egitto. C'è anche questo nei leaks trafugati al Pentagono. Con chi sta Al-Sisi? Risponde Giuseppe Acconcia, docente di sociologia del medio oriente all'Università di Padova ed esperto di geopolitica mediorientaleIn Africa chiudono le scuole pubbliche ma fioriscono quelle private. Così le élite si auto perpetuano. Di Gianni Ballarini
MAZZUCCO live: tutto molto elettrico - Puntata 228Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/654467/advertisement
Nuovo incontro con Nane Cantatore che ha analizzato i vari fattori che fanno la potenza di una nazione, per poi analizzare il caso russo e chiudere con una analisti dello scontro sul campo tra Mosca e Kiev. #geopolitica #potenzanazionale #analisi #fattoridipotenza #RussiaUcraina #scontro #Mosca #Kiev #naneCantatore #relazioniinternazionali #russia #guerra
All'alba del 24 febbraio 2022 Nataliya e suo marito cercano di lasciare Mariupol. Lo scenario che si troveranno davanti dopo pochi minuti cambierà per sempre la loro vita
Chiara Ingrao"Il resto è silenzio"Baldini+Castoldihttps://baldinicastoldi.itMa perché te la sei presa in casa? Nei giorni della guerra in Libano, Sara, interprete solitaria e introversa, sente per caso queste parole su un autobus e viene aggredita dai ricordi: di quando, nei mesi difficili dopo l'abbandono del marito, viveva con lei Musnida, una collega fuggita da Sarajevo. Ma perché te la sei presa in casa? le ripeteva continuamente sua sorella, allora.Anche Musnida, aveva una sorella. Come quella di Sara, era una sorella affascinante, molto più bella e più forte di lei. Un'eroina, uccisa mentre tentava di recuperare il corpo di uno dei fratelli, morti combattendo su fronti opposti. L'Antigone di Sarajevo, avevano scritto di lei i giornali, gonfi di retorica. Musnida, invece, era un soggetto imbarazzante: una sorella opaca, come la Ismene di Sofocle.Eppure anche Ismene ha una sua verità. Una voce antica, che si intrufola a tratti nei goffi tentativi di Sara di decifrare i misteri di Musnida, della sua famiglia, della sua terra; mentre la convivenza si prolunga, fra vicinanza e insofferenza, fra mute nausee e rumorosi congressi, fra l'imbarazzante invadenza della sorella di Sara e l'irritante ticchettio di un computer, dietro una porta chiusa.Nel faticoso dipanarsi di vita quotidiana e grovigli esistenziali irrisolti, fra le tre coppie di sorelle (quella di quaggiù, quella di laggiù, quella del Mito) rimbalzano come in un gioco di specchi gli interrogativi dell'oggi: le guerre infinite, le barriere che frantumano le identità e la vita, la paura dell'Altro che fa da scudo alla paura di ascoltare noi stessi.Chiara Ingrao, scrittrice e animatrice culturale nelle scuole, ha lavorato come sindacalista, interprete, parlamentare, programmista radio, consulente su diritti delle donne e diritti umani. È impegnata da anni nel femminismo, nel pacifismo, nel movimento anti-razzista. Ha scritto due romanzi (Il resto è silenzio e Dita di dama), due libri per bambini/e (Habiba la Magica e Mal di paura), articoli e saggi (alcuni raccolti in Oltre il ponte – Pensieri di una femminista di frontiera). In Soltanto una vita ha raccontato le esperienze e pubblicato gli scritti di sua madre, Laura Lombardo Radice; in Salaam Shalom il suo percorso pacifista in Medio Oriente e altrove. È sposata con Paolo Franco e ha due figlie, due figliocci e tre nipoti.https://chiaraingrao.itIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Ascolta questo episodio:Al via dal 17 febbraio in Sudafrica le esercitazioni navali con Cina e Russia. Davanti alla costa nord orientale in azione la fregata russa ammiraglio Gorshkov, armata con missili ipersonici Zircon. Uno schiaffo agli Usa. Intanto Pretoria precipita nella crisi energetica più buia della sua storia. Dal nostro corrispondente Efrem TresoldiBlack Panther: Wakanda Forever, il ministro della difesa francese critica il film: "Falso e fuorviante". Sotto accusa la similitudine tra i mercenari che depredano Wakanda e le truppe francesi impegnate in Mali. Di Gianni Ballarini
Calo leggero per i prezzi del petrolio dopo la conferma arrivata dall'Opec sui livelli di produzione, mentre il mercato attende i dati sulle scorte di petrolio grezzo e carburante negli Stati Uniti. Vediamo nel dettaglio il trend in atto.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4869332/advertisement
In questo episodio:Il 23 gennaio scorso, la visita della premier Meloni al presidente algerino Tebboune: gli accordi per un ulteriore aumento delle forniture di gas, quanto rendono concreto l'obiettivo di fare dell'Italia un hub per la distribuzione di energia all'Europa? Lo abbiamo chiesto a Luciano Ardesi, già docente di sociologia alla facoltà di Algeri, giornalista e scrittoreLotta uomo - animali: la crisi climatica esaspera la contesa degli spazi. Di Michela Trevisan
Il gas naturale europeo si è avviato verso un quarto giorno di cali poiché le importazioni di GNL, quasi record, e le scorte maggiori del solito hanno ulteriormente attenuato le preoccupazioni sull'offerta. I future di riferimento sono calati del 9%, scendendo sotto i 100 euro per la prima volta in più di un mese. Le temperature in gran parte del continente rimangono miti favorendo ulteriormente la diminuzione dei prezzi.
Torna a crescere la bolletta del gas per le famiglie che preferiscono il “servizio di maggior tutela”. Secondo le comunicazioni dell'Arera, che fissa i prezzi del cosiddetto mercato tutelato, dopo il calo del mese di ottobre (-12,9%), a novembre si registra una crescita del 13,7% rispetto ad ottobre. Il prezzo della materia prima gas per i clienti con contratti in condizioni di tutela è quindi fissato in 91,2 euro al Megawattora.
Federico Rampini"Il lungo inverno"https://www.mondadori.it/Guerra e shock energetico. Cambiamento climatico. Squilibri demografici e pressioni migratorie. Ricatti alimentari. Non è facile distinguere fra crisi vere e false Apocalissi annunciate da profeti interessati a gettarci nel terrore.Siamo entrati in un'era segnata dalla scarsità. Ci sentiamo assediati da ogni sorta di penuria. Mancano l'energia e spesso anche l'acqua. Alimenti essenziali costano più cari. Troppe aziende lamentano di non trovare lavoratori. Sullo sfondo c'è la decrescita della popolazione, che non risparmia la Cina. Con l'inflazione e il rialzo dei tassi diventa più rara e costosa la moneta. Quanto è reale, quanto è «fisica», oggettiva e palpabile, la scarsità in ciascuno di questi aspetti? Quanto è invece fabbricata, artefatta, il risultato di comportamenti e scelte politiche sbagliati? È irreversibile? O invece è un fenomeno temporaneo da cui usciremo come guarimmo da altre crisi? Il trauma, cominciato con la pandemia e aggravato dalla guerra in Ucraina, sarà solo l'inizio di una fase storica segnata da ristrettezze, sacrifici, razionamenti e tagli su tutto?Dalla profezia errata sulla fine dello sviluppo che fu l'ossessione degli anni Settanta, dovrebbe essersi insinuato fra noi un dubbio: che vedere dietro l'angolo l'Apocalisse imminente sia un tratto di civiltà decadenti.In Europa diverse opinioni pubbliche chiedono sempre più Stato. Gli aiuti erogati durante la pandemia sono un antipasto rispetto a tutto quel che viene richiesto ai governi per proteggerci dalle avversità. Uno Stato-mamma troppo invadente addormenta i riflessi vitali e non è efficiente, sono state proprio le scelte dei governi negli anni passati ad aver fabbricato questo disastro. L'Italia è il paese occidentale più vulnerabile alla tentazione statalista, per il suo debito pubblico già eccessivo; perché ha una burocrazia invadente e inetta; perché una parte della sua popolazione ha introiettato l'assistenzialismo come orizzonte di vita.I passaggi d'epoca, le grandi rotture storiche, si capiscono guardando a un triangolo fondamentale: energia, moneta, tecnologia (che include le armi). L'America domina ancora quel triangolo strategico. L'Europa arranca in ritardo. Ha le idee confuse, invischiate in dogmi e tabù. Ha più velleità che ambizioni. Ha il disarmo facile. E con il disarmo arriva la sottomissione. Il lungo inverno all'insegna di tante scarsità è anche inverno della ragione.Lo supereremo se attingiamo alle qualità del nostro modello, non se ammiriamo chi ci odia. Il lungo inverno può preludere a una stagione di creatività, in cui troveremo risposte innovative ai nostri problemi energetici ed economici.Federico Rampini, editorialista del «Corriere della Sera», è stato vicedirettore del «Sole 24 Ore», editorialista, inviato e corrispondente de «la Repubblica» a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino e New York. Ha insegnato alle università di Berkeley, Shanghai e alla Sda Bocconi. È membro del Council on Foreign Relations, il più importante think tank americano di relazioni internazionali. Come esperto di geopolitica è public speaker per The European House – Ambrosetti. Ha pubblicato più di venti saggi di successo, molti tradotti in altre lingue come i bestseller Il secolo cinese (Mondadori 2005) e L'impero di Cindia (Mondadori 2006). Tra i suoi libri più recenti, La seconda guerra fredda (Mondadori 2019), Oriente e Occidente (Einaudi 2020), Fermare Pechino (Mondadori 2021), Suicidio occidentale (Mondadori 2022) e America (Solferino 2022). Ha prodotto e interpretato spettacoli teatrali con suo figlio Jacopo, attore: Trump Blues e A cosa serve l'America.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
I prezzi del gas naturale in Europa hanno ampliato le perdite nella sessione di oggi poiché le previsioni meteorologiche hanno indicato temperature più calde, ritardando ulteriormente l'inizio della stagione del riscaldamento.
Ascolta questo episodio:- Gli islamisti affiliati ad al-Qaida alzano il tiro e fanno una nuova strage di innocenti a Mogadiscio, ma le nuove misure contro di loro si stanno rivelando efficaci. Di Bruna Sironi- Ripartire da piazza San Giovanni. Ascolta l'editoriale di Nigrizia del nuovo numero di novembre, dalla voce del direttore Giuseppe Cavallini
Indonesia: stop alla vendita di sciroppo dopo che 99 bambini sono morti di insufficienza renale. Iran: 41 giornalisti e 14 stranieri arrestati dall'inizio delle proteste. Singapore: disegno di legge per abrogare il divieto di sesso tra omosessuali. Panda giganti in viaggio verso il Qatar per la prima “diplomazia panda”, in Medio Oriente. 8 morti per pacchi bomba, trema la prigione più grande del Myanmar. Ad un anno dal colpo di Stato, il Sudan nel pieno del caos, e vicino al tracollo economico. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici
Indonesia: stop alla vendita di sciroppo dopo che 99 bambini sono morti di insufficienza renale. Iran: 41 giornalisti e 14 stranieri arrestati dall'inizio delle proteste. Singapore: disegno di legge per abrogare il divieto di sesso tra omosessuali. Panda giganti in viaggio verso il Qatar per la prima “diplomazia panda”, in Medio Oriente. 8 morti per pacchi bomba, trema la prigione più grande del Myanmar. Ad un anno dal colpo di Stato, il Sudan nel pieno del caos, e vicino al tracollo economico. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici
La Francia non ha alcun piano per interrompere le forniture di elettricità all'Italia. Lo ha confermato il ministero francese della Transizione energetica, tagliando corto sui rumor secondo i quali Parigi starebbe valutando uno stop di due anni e in una nota citata dall‘agenzia Bloomberg, ha confermato “l'impegno alla solidarietà reciproca sul gas e l'elettricità con tutti i nostri vicini europei”.
Cerchiamo di far chiarezza sulle proposte dei partiti su fisco, lavoro ed economia. Prorogato il bonus luce e gas fino alla fine del 2022: ecco come accedere.
Tutto ciò che sta accadendo sul fronte gas dopo che la Russia ha chiuso il principale gasdotto per l'Europa. Per quanto riguarda la quarta dose, da metà settembre vaccino aggiornato anche per la variante Omicron.
Il braccio di ferro tra Russia e Occidente mette le ali al prezzo del gas. All'apertura delle contrattazioni sulla piattaforma olandese TTF, il prezzo del gas naturale è tornato a volare, segnando un incremento del 2% in avvio a 275 euro al megawattora, per poi segnare 266 euro nel contratto ottobre. La colpa è del nuovo stop al gasdotto Nord Stream 1, per il quale il gruppo russo Gazprom prevede lavori di riparazione a una turbina.
Dal giorno dell'invasione di Mosca dell'Ucraina, il 24 febbraio scorso, sono circa 1.000 le aziende straniere che hanno lasciato la Russia, come forma di ritorsione. Oltre 200 (243 per la precisione) invece continuano a lavorarci come se nulla fosse. Di queste, 13 sono italiane. È quanto emerge dall'elenco compilato dalla Yale School of Management.
La Russia finisce in default tecnico sul suo debito in valuta estera per la prima volta dal 1918. È terminato il 26 giugno, il periodo di grazia per il risultato del mancato pagamento di circa 100 milioni di dollari di obbligazioni non pagate. Uno denominato in biglietti verdi e l'altro in euro in scadenza nel 2026 e nel 2036. Mosca avrebbe dovuto pagare i due bond il 27 maggio scorso.
Ascolta questo episodio:- Sulla guerra Russia-Ucraina il segretario Onu Antonio Guterres (nella foto) va in pressing perché si eviti la catastrofe alimentare, specie nell'Africa subsahariana e in Medioriente. In Africa già il 60% di uno stipendio se ne andava in alimenti, ora se ne va l'intera paga, quando c'è, spiega ai nostri microfoni Giovanni Putoto di Medici con l'Africa Cuamm. - L'attentato alla chiesa cattolica in Nigeria. Ascolta l'analisi di Giuseppe Cavallini, direttore di Nigrizia.- Scandalo in Uganda per le limousine acquistate dal governo, che chiede alla popolazione di tirare la cinghia. Di Gianni Ballarini
Il rublo è salito al livello più alto degli ultimi sette anni contro l'euro, poiché più società europee sembrano soddisfare la richiesta del presidente Vladimir Putin di passare al pagamento nella valuta russa per il gas naturale.
Non sono uno che si informa sugli eventi mondiali, perché ho sempre così tante idee per la testa che a fine giornata (ma anche all'inizio, se devo essere sincero) non rimane spazio per informarmi. Che poi, informarsi è un parolone a causa di tutti questi malsani atti di falsa divulgazione, soprattutto su eventi come la guerra in atto. Tanti dicono che la russia ne faccia un utilizzo massiccio, di queste fake news. Sarà vero? Questo propagandare con notizie false è esistito da sempre. La fake news è un fenomeno largamente utilizzato nel corso della storia, a partire dall'alba dei tempi. Secondo Jorge Mario Bergoglio, più comunemente conosciuto come papa Francesco, è addirittura possibile trovare la prima fake news nella bibbia.E ai giorni nostri? Come vengono utilizzate le notizie false nella politica, e in guerra?
Addio alla Russia da parte di McDonald's. La famosa catena di fast food americana ha annunciato che venderà la sua attività in Russia, poco più di due mesi dopo aver sospeso le operazioni nel Paese a causa dell'invasione dell'Ucraina.
Ospite: Guido Crosetto - "se dire neo-nazista non è un insulto allora non lo è nemmeno dire neo-coglione"; Tamburini, cosa sappiamo davvero dell'Algeria?
Gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina e il caro energia, ma anche l'andamento dei contagi, impattano sulle intenzioni di vacanze degli italiani durante la Pasqua.
Carlo Freccero (ex direttore di Rai2) sommerso dalle critiche; La condanna definitiva dei due carabinieri che ammazzarono Stefano Cucchi di botte;Vittorio Sgarbi sulla Preside del liceo Montale di Roma ed il rapporto intimo con l'alunno…maggiorenne;
Riprende quota l'ipotesi di un nuovo giro di vite contro Mosca attraverso l'adozione da parte dell'Ue di un quinto pacchetto di sanzioni.
Jenny Covelli e Giacomo Butti discutono dei negoziati tra Russia e Ucraina su territorio turco (è davvero neutrale?) e del fatto della settimana: lo schiaffone rifilato da Will Smith al comico Chris Rock nella notte degli Oscar. Come tralasciare, poi, che oggi la Svizzera torna alla normalità dopo oltre due anni di pandemia?
Vittorio Sgarbi abbandona il pacifismo con la sua massima: “massima violenza verbale zero violenza fisica”, per lui Will Smith ha fatto bene a tirare lo schiaffo!A Palermo una signora rifiuta di accogliere due profughi perché neri: “profughi si ma neri no”.Clelia – interventista;
Ospite: Vittorio Feltri su RAI e Prof. Orsini;Will Smith tira uno schiaffo a Chris Rock dopo una battuta sulla moglie durante la notte degli Oscar; Orsini rifiuta 30 mila euro di ospitate in TV.
Nella guerra tra Russia e Ucraina non ci sono solo le armi ma anche il politicamente corretto. Bisogna fare sempre delle premesse, chiare, precise per non essere additati come filo-russi o filo-putin. Il Prof. Orsini censurato dalla sua Università per le parole pronunciate sull'Unione Europea ne è un esempio.
-Ospite il GENERALE CAMPORINI - Aggiornamenti sulla situazione attuale tra Russia e Ucraina;-Andrey dal Donbass: filo-russo e filo-putiniano direttamente da Lugansk;
Matteo Salvini emigra in Polonia ma gli fanno ricordare che un tempo la faccia di Putin era su una sua maglietta, insomma in Polonia non dimenticano e forse un corridoio umanitario serve proprio a Salvini. Intanto a Bologna manifestano contro la guerra le transfemministe di NUDM ma tutto poi riporta alla colpa del patriacarto, del razzismo, classismo etc...Gli italiani si cacano sotto e corrono a comprare pillole di iodo, Matteo Renzi fa un discorso sensato su Putin e la Russia. Questo e molto altro nella puntata di oggi!
I mercati sono caratterizzati in questo momento da una alta volatilità.La guerra tra Russa e Ucraina sta segnando inevitabilmente anche i mercati finanziari.Il rischio è che gli investitori subiscano shock emotivi che possono riflettersi sulle scelte di investimento.
Dopo il terzo incontro tra le delegazioni Russa ed Ucraina sembrano arrivare spiragli almeno per quanto riguarda i corridoi umanitari. Non mancano però le classiche stantuffate del politicamente corretto. Dal Moscow Mule al Kiev Mule, dai corsi di artisti russi cancellati agli atleti russi. Oggi se sei russo sei automaticamente colpevole.
Con Cesare Burei e Daniel Florean andremo a scoprire quali sono le posizioni dellemaggiori gang di cyber criminali riguardo la guerra tra Russia e Ucraina.Andremo a vedere perché è importante stabilire lo schieramento delle cyber gang incaso di attacco informatico.L'analisi all'interno del podcast partirà con una panoramica generale, per poi andare adapprofondire nello specifico quelle che sono le esclusioni in un contratto diun'assicurazione informatica.
Possiamo davvero parlare di terza guerra mondiale e nucleare?Ospite il Prof. Simone Paoli - storico;Aggiornamenti per la giornata di oggi tra Russia e Ucraina
Ospiti: Nicolai Lilin - l'Europa doveva aspettarsi questa guerra. Andrea Palmeri - già condannato per mercenariato, si trova a Lugansk e tra qualche giorno andrà al fronte.