POPULARITY
Il tasso di occupazione su base mensile cresce al 63 per cento. Il tasso di disoccupazione a febbraio è sceso ai minimi da aprile 2007 (era al 5,8%). Commentiamo questi dati insieme a Maurizio Del Conte, ordinario di diritto del lavoro all’Università Bocconi.Il Parlamento europeo vota la Preparedness Union Strategy, che contiene anche le raccomandazioni per una risposta rapida dei cittadini europei in caso di crisi. Parliamo di questo e del riarmo europeo con Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete Pace e Disarmo.La Camera pronta ad approvare un ddl che definisce l’obesità una malattia. Con noi il Professor Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo, membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione (S.I.S.A.).
HIROSHIMA (GIAPPONE) (ITALPRESS) - "Oggi l'architettura del disarmo e della stessa non proliferazione delle armi di distruzione di massa appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto, quando non da conflitti in atto. Minacce di ricorso agli ordigni nucleari sono pronunciate con sconsideratezza inquietante". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli "hibakusha", i sopravvissuti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki dell'agosto 1945. "Sono in gioco i destini dell'umanità, trattati fondamentali sono ostacolati o abbandonati, si vagheggia persino di armare lo spazio extra atmosferico, sottraendolo a una cooperazione pacifica a beneficio di tutti - ha aggiunto il capo dello Stato -. Il tabù nucleare, pilastro nei rapporti internazionali per decenni, viene eroso, pubblicizzando l'esistenza di armamenti atomici di cui di cui si sottolinea la portata cosiddetta 'limitata' e dunque implicitamente suggerendo la loro accettabilità nell'ambito di guerre che si pretenderebbero locali".xi2/sat/mca2 (fonte video: Quirinale)
HIROSHIMA (GIAPPONE) (ITALPRESS) - "Oggi l'architettura del disarmo e della stessa non proliferazione delle armi di distruzione di massa appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto, quando non da conflitti in atto. Minacce di ricorso agli ordigni nucleari sono pronunciate con sconsideratezza inquietante". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando gli "hibakusha", i sopravvissuti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki dell'agosto 1945. "Sono in gioco i destini dell'umanità, trattati fondamentali sono ostacolati o abbandonati, si vagheggia persino di armare lo spazio extra atmosferico, sottraendolo a una cooperazione pacifica a beneficio di tutti - ha aggiunto il capo dello Stato -. Il tabù nucleare, pilastro nei rapporti internazionali per decenni, viene eroso, pubblicizzando l'esistenza di armamenti atomici di cui di cui si sottolinea la portata cosiddetta 'limitata' e dunque implicitamente suggerendo la loro accettabilità nell'ambito di guerre che si pretenderebbero locali".xi2/sat/mca2 (fonte video: Quirinale)
Ieri la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato il piano europeo per la difesa, che potrebbe mobilitare in totale 800 miliardi di euro. Con Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete italiana Pace e Disarmo.Il 26 febbraio Milorad Dodik, presidente dell'entità serba della Bosnia Erzegovina, è stato condannato a un anno di prigione e a sei anni d'interdizione dai pubblici uffici. Con Nicole Corritore, giornalista di Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa.Oggi parliamo anche di:Sudan • “Dove nessuno vuole guardare” di Jamal Mahajoubhttps://www.internazionale.it/magazine/jamal-mahjoub/2025/02/27/dove-nessuno-vuole-guardareMusica • New dawn di Marshall AllenCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Trump blocca gli aiuti militari all’Ucraina. In vista del Consiglio Ue di giovedì, Ursula von der Leyen annuncia un piano da 800 miliardi per la difesa. Ne parliamo con Alessandro Marrone, responsabile del programma “Difesa, sicurezza e spazio” dell’Istituto Affari Internazionali, e Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete Pace e Disarmo. Istat: a gennaio nuovo record di occupazione. Il commento di Maurizio Del Conte, docente di diritto del lavoro all’Università Bocconi.
Il processo di riarmo cominciato dopo l'invasione russa dell'Ucraina e che ha visto tutti i Paesi europei innalzare le spese militari rischia di essere solo una premessa. La presidenza Trump costringerà infatti a rinforzare la Nato o, questa volta sul serio, alla creazione di un esercito comune europeo.Ne parliamo con Giorgio Battisti, generale di Corpo d'Armata, Presidente della Commissione Militare del Comitato Atlantico Italiano e Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete Pace e Disarmo.
Il piano italiano per un export senza etica va fermato, spiega il coordinatore Rete italiana Pace e Disarmo, Francesco Vignarca. E sul fronte della sicurezza europea: "Dannoso aumentare indiscriminatamente la spesa militare ancor prima di una politica comune. Trump torna ad attaccare l'Isis in Somalia. Obiettivo, garantire sicurezza alle merci nell'Oceano Indiano. L'analisi di Luca Puddu, politologo ed esperto di Corno d'Africa all'Università di Palermo
L'associazione Dosti Festival organizza l'incontro “Le voci del disarmo - percorso interreligioso tra i testimoni di pace”.Un percorso immersivo di ascolto e riflessione guidato da 8 figure religiose contemporanee, accompagnato da momenti musicali. Collaborano l'istituto buddista Sokka Gakkai, la locale chiesa evangelica valdese, la chiesa ortodossa San Demetrio, l'associazione Ahmadou Bamba.Venerdì 15 novembre alle ore 20,15 all'oratorio San Filippo Neri, in via della Pace 10. Intervista con Leonardo Magrì, pastore della chiesa valdese di Brescia.
Francesco Vignarca è l'autore di “Disarmo nucleare. È l'ora di mettere al bando le armi nucleari, prima che sia troppo tardi” pubblicato da Altreconomia. Francesco Vignarca è coordinatore delle campagne della Rete italiana pace e disarmo e opera da vent'anni nel campo della pace e del disarmo. Mai come oggi il mondo si è avvicinato a una catastrofe nucleare: ecco perché bisogna smantellare gli arsenali nucleari. Questo libro racconta la storia e le prospettive della campagna “Italia, ripensaci”.www.utopiaimpresa.it
L'intelligenza artificiale è ormai applicata in maniera intensiva nel settore militare. Negli Stati Uniti è stato già testato un caccia totalmente autonomo. Ucraina e Striscia di Gaza sono laboratori a cielo aperto. Ecco come l'IA sta cambiando la guerra.Ne parla Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete italiana Pace e Disarmo.Appronfondisci con il dossier di Valori.it.Scarica il dossier L'intelligenza artificiale va al fronte in formato PDF o ePub.
Il 4 aprile l'Alleanza atlantica compie 75 anni. Nata con intento difensivo durante la Guerra fredda, la NATO si è estesa di recente a molti Paesi dell'ex Patto di Varsavia e ha accolto anche due Stati storicamente neutrali, come Svezia e Finlandia. Eppure l'esistenza della NATO e la sua funzione sono messe in dubbio dagli stessi USA, Paese guida della NATO, che hanno sempre meno interessi strategici in Europa. Ne parliamo con Giulio Galoppo, Federico Petroni e Maurizio Simoncelli. Von Filippo Proietti.
Il Super Tuesday, un quasi trionfo di Trump, in diretta dal Texas da Roberto Festa. La campagna elettorale in Abruzzo: il comizio della destra con Salvini che se ne va, il candidato uscente del governo e lo sfidante "gentile" raccontati da Alessandro Tettamanti di Abruzzo Sera. La smania di armamenti tra Europa e Italia e l'attacco alla legge 185 che vieta la vendita di armi ai paesi in guerra o dove i diritti umani vengono violati e la campagna per difenderla (promossa dall'associazionismo cattolico) raccontate da Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Pace e Disarmo. Il nostro Luca Parena è andato in giro per Milano per raccogliere l'opinione delle donne sull'inserimento nella Costituzione francese del diritti di interruzione volontaria di gravidanza e il commento di Grazia Longo e Giulia Kimberly Colombo della Casa delle donne di Milano che ci presentano le iniziative e la festa per i loro 10 anni intitolate "quale spazio politico per le donne?". Conduce Claudio Jampaglia
Oggi vertice NATO, tra i dati sulla spesa militare e la minaccia nucleare russa nello spazio (che però il Cremlino smentisce). Il commento di Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Italiana Pace e Disarmo. Lagarde: “La disinflazione continua”. Arriva la limatura delle stime economiche della Commissione Europea. Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore vicario del Sole 24 Ore. Partito il nuovo lander privato diretto sulla Luna. Sentiamo il nostro Enrico Pagliarini.
Puntare sulla pace non significa solamente rifiutare, come indica la nostra Costituzione, la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, prevenire i conflitti e scongiurare indicibili sofferenze.Puntare sulla pace significa dare fiato ad un'economia alternativa al business delle armi, della distruzione e della ricostruzione. L'economia di pace è una scelta sostenibile, etica e anche florida.Nicoletta Dentico, SID - Society for international developmentSofia Basso, Greenpeace ItaliaModera Francesco Vignarca, Rete italiana Pace e Disarmo
Sudan: atteso per oggi pomeriggio il rimpatrio degli italiani evacuati ieri. Ci siamo collegati con Tommaso Della Longa, portavoce della Federazione Internazionale di Croce Rossa. Armi all'Ucraina e rischio di una nuova guerra in Corea. Con noi Giulia Pompili, giornalista del Foglio. Nuovo record di spesa militare a livello globale: +3,7%, 2240 miliardi. Abbiamo sentito Xiao Liang, assistente di ricerca del SIPRI, Stockholm International Peace Research Institute. In diretta con noi Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo.
Sudan: atteso per oggi pomeriggio il rimpatrio degli italiani evacuati ieri. Ci siamo collegati con Tommaso Della Longa, portavoce della Federazione Internazionale di Croce Rossa. Armi all'Ucraina e rischio di una nuova guerra in Corea. Con noi Giulia Pompili, giornalista del Foglio. Nuovo record di spesa militare a livello globale: +3,7%, 2240 miliardi. Abbiamo sentito Xiao Liang, assistente di ricerca del SIPRI, Stockholm International Peace Research Institute. In diretta con noi Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo.
SinCRo - Sincronizzati Contro il Razzismo Seconda puntata IC T. Mommsen - Roma Siamo tornati sempre dalle Scuole Medie Mommsen di Roma per continuare a raccogliere opinioni e storie in occasione della XIX Settimana di Azione contro il Razzismo.Siamo qui insieme ad Archivio Disarmo e oggi insieme ai ragazzi della 3D abbiamo parlato di episodi di razzismo e discriminazione nel mondo dello sport ma anche di film, serie tv e libri in cui si parla di questo tema. Abbiamo anche cercato di dare consigli su come contrastare episodi spiacevoli e discriminatori. E voi cosa ne pensate?
"Se l'ideale della pace è disarmare gli ucraini allora è l'ideale della sottomissione. Tutti vogliamo la pace, ma da dove deriva la pace? Dalla libertà o dall'asservimento?". Così CarloCalenda, leader di Azione, a margine della manifestazione a sostegno dell'Ucraina, convocata dal Terzo Polo all"Arco della pace, a Milano.xb5/abr/mrv
Ascolta questo episodio:- Gli islamisti affiliati ad al-Qaida alzano il tiro e fanno una nuova strage di innocenti a Mogadiscio, ma le nuove misure contro di loro si stanno rivelando efficaci. Di Bruna Sironi- Ripartire da piazza San Giovanni. Ascolta l'editoriale di Nigrizia del nuovo numero di novembre, dalla voce del direttore Giuseppe Cavallini
“Non-Proliferazione, Controllo degli Armamenti e Disarmo Umanitario: una breve Guida Pratica ed Essenziale”, il volume è stato pubblicato dall'Osservatorio sulle vittime civili dei conflitti e presentato oggi alla sede della Stampa Estera a Roma. Il volume è la prima pubblicazione scientifica dell'Osservatorio, ma, cosa più importante, è la prima pubblicazione in lingua italiana che tratta di Disarmo Umanitario. È pensato per essere il primo di una collana di pubblicazioni che, nel corso dei prossimi anni, analizzerà in maniera breve ed esaustiva, con l'aiuto di esperti ed esperte in materia, tutte le questioni derivanti dall'approccio umanitario al Disarmo: impatto ambientale, trattati internazionali, coinvolgimento delle vittime nei processi di disarmo, controllo delle armi e molto altro. Di Angela Gennaro con l'autrice, Federica Dall'Arche, Michele Corcio, Vicepresidente del'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e coordinatore dell'Osservatorio, e l'ambasciatore Carlo Trezza, consigliere scientifico per il disarmo dello IAI, Istituto Affari Internazionali. Per sostenere il nostro giornalismo indipendente www.radiobullets.com/sostienici
“Non-Proliferazione, Controllo degli Armamenti e Disarmo Umanitario: una breve Guida Pratica ed Essenziale”, il volume è stato pubblicato dall'Osservatorio sulle vittime civili dei conflitti e presentato oggi alla sede della Stampa Estera a Roma. Il volume è la prima pubblicazione scientifica dell'Osservatorio, ma, cosa più importante, è la prima pubblicazione in lingua italiana che tratta di Disarmo Umanitario. È pensato per essere il primo di una collana di pubblicazioni che, nel corso dei prossimi anni, analizzerà in maniera breve ed esaustiva, con l'aiuto di esperti ed esperte in materia, tutte le questioni derivanti dall'approccio umanitario al Disarmo: impatto ambientale, trattati internazionali, coinvolgimento delle vittime nei processi di disarmo, controllo delle armi e molto altro. Di Angela Gennaro con l'autrice, Federica Dall'Arche, Michele Corcio, Vicepresidente del'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e coordinatore dell'Osservatorio, e l'ambasciatore Carlo Trezza, consigliere scientifico per il disarmo dello IAI, Istituto Affari Internazionali. Per sostenere il nostro giornalismo indipendente www.radiobullets.com/sostienici
Bombardamenti russi a Kiev, Leopoli e Odessa, Putin: "Attaccate le infrastrutture energetiche ucraine. La risposta sarà dura agli attacchi in territorio russo". Ne parliamo con Roberto Bongiorni, inviato a Mykolaïv per Il Sole 24 Ore. A proposito di Ucraina, in Italia si discute se sia il caso di fare una grande manifestazione nazionale a favore della pace. Non c'è ancora un data, come conferma ai nostri microfoni Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo.
intervista con Laurent Ferrante creatore di Radio Meridiana e del podcast Venti di Pace sul potere delle parole e dei pensieri e sull'attuazione della pace interiore ed esteriore
COSA SUCCEDE A MOSCA DOPO LA CONTROFFENSIVA UCRAINA con Anna Zafesova (La Stampa) e Francesco Vignarca (Rete Italiana Pace e Disarmo) che spiega che cos'è la bomba atomica tattica CHI HA VINTO E CHI HA PERSO NEL CONFRONTO TRA LETTA E MELONI SU CORRIERE.IT Edoardo Novelli docente di comunicazione politica e sociologia dei media all'Università di Roma Tre Microfono Aperto: chi è più efficace sul piano della comunicazione? SAN SIRO, A CHE PUNTO SIAMO con Michelino Crosti e le sue interviste ai consiglieri comunali di Milano, e Claudio Trotta del Comitato Sì Meazza. Prisma è condotto da Lorenza Ghidini. In redazione Massimo Alberti
Siamo tornati in Ucraina, per capire quanto è grave il rischio di un traffico di armi alimentato dagli equipaggiamenti inviati dai paesi occidentali a Kiev: ne abbiamo parlato con Francesco Vignarca (coordinatore campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo), Subito dopo siamo andati nel Sahel, in Mali, dove la missione francese dovrà sbaraccare entro settembre e si avverte sempre di più l'influenza russa: ne abbiamo parlato con Edoardo Baldaro (ricercatore in relazioni internazionali presso Université Libre de Bruxelles). Infine siamo andati in Iran, dove il regime degli ayatollah teme la visita di Biden ai suoi peggiori nemici, Israele e Arabia Saudita: ne abbiamo parlato conPejiman Abdolmohammadi (professore di Storia e Politica del Medio Oriente all'università di Trento).
L'Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE) ha scritto una lettera aperta indirizzata al Governo dove chiede che l'Italia aderisca al Trattato per la proibizione delle armi nucleari, che rende illegale il possesso e la produzione di armi nucleari ma non solo. In questa conversazione facciamo il punto della situazione sul disarmo nucleare, parliamo dell'impegno di AIE per questo e parliamo di come Pirous Fateh-Moghadam si sia necessariamente avvicinato a questi temi. Pirous Fateh-Moghadam coordina il gruppo di lavoro per la pace dell'AIE e lavora per il Dipartimento per la prevenzione dell'APSS della Provincia Autonoma di Trento.Intervista, musica e montaggio: Jacopo Mengarelli
Nella corsa al riarmo scatenata dalla guerra in Ucraina, Berlino pensa a uno scudo antimissile di tipo "Arrow 3", in grado di intercettare e distruggere missili a lungo raggio. Ma è la risposta giusta anche contro i missili ipersonici di nuova fgenerazione? Ne parliamo con l'analista di difesa, Elio Calcagno. Con Maurizio Simoncelli, esperto di geopolitica, parliamo invece del riarmo italiano. Con Giulio Galoppo facciamo un quadro degli ultimi sviluppi del conflitto Russia-Ucraina. Von Filippo Proietti.
La guerra nelle città che aspettano. Leopoli: il racconto di Mariangela Paone e Davide Arcuri, due giornalisti italiani sul posto. La guerra dei soldi: tra sanzioni e rubinetti aperti. Il punto con Raffaele Liguori. Guerra e soldi per le armi: intervista a Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Pace e Disarmo..A cura di Massimo Bacchetta
L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha spinto diverse nazioni europee ad annunciare nuovi ingenti investimenti in armi e strumenti di difesa. Secondo alcuni, tali stanziamenti dovrebbero essere considerati prioritari perfino rispetto a quelli destinati alla transizione ecologica. È davvero l'unica strada possibile?Ne abbiamo parlato con Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne di Rete Italiana Pace e Disarmo.
Si terrà oggi il secondo round di colloqui tra Russia e Ucraina, lo conferma arrivata poco fa da Kiev. Nuovi bombardamenti intanto da parte delle forze russe, colpite Kiev e Kirkhiv.Ne parliamo con Antonio Villafranca, direttore di ricerca ISPI e con Francesco Vignarca, Coordinatore Campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo. Crisi energetica, le centrali a carbone ancora attive tornano a pieno regime. Come a Civitavecchia, stando al Sindaco Ernesto Tedesco.
Il 22 gennaio 2021 entrava in vigore il TPNW, il Trattato di proibizione delle armi nucleari. Un anno dopo cosa è cambiato?
L'Iran è un attore fondamentale nello scacchiere del Medio Oriente, con un'influenza che si estende dall'Afghanistan alla Siria e Libano. A Teheran c'è da poco un presidente conservatore, Ebrahim Raisi, e a fine mese dovrebbero riprendere i colloqui per cercare di ricomporre l'accordo sul programma nucleare iraniano. Ma quali sono le principali tematiche politiche all'ordine del giorno nella Repubblica Islamica e quante chance ha il negoziato sul nucleare? In questa puntata ne parlano con Patrizio Nissirio dell'ANSA Aniseh Bassiri Tabrizi, Senior Research Fellow al centro di ricerca britannico RUSI (il Royal United Service Institute) e, per la Farnesina, Gianclemente De Felice (Capo Ufficio per la Penisola arabica, Golfo Persico e Afghanistan) e Valerio Negro (Capo Ufficio per il Disarmo, controllo degli armamenti e non proliferazione).
#Armi e #Finanza. Un Laboratorio di Banca Etica. Ospiti di oggi Raffaele Crocco, direttore Unimondo, Martina Pignatti Morano, Presidente del Comitato Etico Banca Etica e Francesco Vignarca, Coordinatore Rete Italiana Pace e Disarmo. Modera l'evento Andrea Barolini, giornalista di Valori.it
Si può essere completamente fuori gioco proprio il giorno di un'importante apparizione televisiva? La legge di Murphy dice di sì e lo dice anche Disarmo, totalmente ko poco prima di partecipare a "Domenica In" per le selezioni di "Sanremo Giovani".
Lunedì 14 giugno si è tenuto a Bruxelles il vertice della NATO. Niente di nuovo, direte voi. E invece, il comunicato finale contiene una grossa novità: per la prima volta la Cina viene definita una "minaccia sistemica all'ordine internazionale e ad alcune aree geografiche significative per la sicurezza della NATO".La Cina non era mai stata citata nei documenti NATO prima del 2019, e in appena due anni siamo arrivati a questo punto. Per capire perché si sia tenuto un certo atteggiamento in passato e che cosa sia cambiato ora, ci siamo fatti aiutare da chi si occupa di difesa e armamenti da parecchi anni, sempre con un approccio critico: Francesco Vignarca, Coordinatore delle campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo e fondatore dell'osservatorio Mil€x sulle spese militari italiane.
La Quaresima 2021 è all'insegna della Fraternità.Ci lasciamo guidare dal messaggio di Papa Francesco nell'Enciclica "Fratelli Tutti".
Riarmo italiano. Cresce la spesa militare. L'aumento che si ricava dalle carte della legge di bilancio del 2021 è chiaro. Dal bilancio del ministero della Difesa risulta una crescita di circa 1 miliardo e 600 milioni di euro, passando da 22 miliardi e 940 milioni a 24 miliardi e 540 milioni. Memos ho ospitato Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete italiana Pace e Disarmo, collaboratore di AltraEconomia. Perché cresce la spesa militare? Nel Recovery Plan ci sono fondi che finiranno all'industria degli armamenti? Perché gli Stati Uniti (anche nella versione dell'amministrazione Biden) vogliono che gli alleati europei della Nato spendano di più per la difesa? Ospite anche Serena Giusti, docente di Relazioni internazionali alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e ricercatrice dell'Ispi. Che idea di Europa ha la Casa Bianca di Joe Biden? Se l'obiettivo strategico che Washington assegna all'Europa è quello di contenere la Russia e la Cina, quali sono le posizioni dei principali paesi europei?
Siamo tornati in Myanmar, sia per analizzare le triangolazioni con cui la giunta militare elude l'embargo sulle armi, sia per scoprire i suoi tentativi di lobbying all'estero: ne abbiamo parlato con Sara Jamy Perria (giornalista freelance esperta di Birmania), Francesco Vignarca (Coordinatore delle Campagne per la Rete Italiana Pace e Disarmo),con Julian Pecquet, (giornalista, fondatore e caporedattore di ForeignLobby.com) e con "Robinson", un attivista birmano. Abbiamo anche raccontato la rete internazionale Scholars at Risk con Ester Gallo, professoressa all'Università di Trento, e stilato un bilancio di un anno di pandemia con Emanuele Capobianco (Direttore salute della Federazione internazionale di Croce Rossa).
Riarmo italiano. Cresce la spesa militare. L’aumento che si ricava dalle carte della legge di bilancio del 2021 è chiaro. Dal bilancio del ministero della Difesa risulta una crescita di circa 1 miliardo e 600 milioni di euro, passando da 22 miliardi e 940 milioni a 24 miliardi e 540 milioni. Memos ho ospitato Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete italiana Pace e Disarmo, collaboratore di AltraEconomia. Perché cresce la spesa militare? Nel Recovery Plan ci sono fondi che finiranno all’industria degli armamenti? Perché gli Stati Uniti (anche nella versione dell’amministrazione Biden) vogliono che gli alleati europei della Nato spendano di più per la difesa? Ospite anche Serena Giusti, docente di Relazioni internazionali alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e ricercatrice dell’Ispi. Che idea di Europa ha la Casa Bianca di Joe Biden? Se l’obiettivo strategico che Washington assegna all’Europa è quello di contenere la Russia e la Cina, quali sono le posizioni dei principali paesi europei?
Stando ai dettagli della Legge di Bilancio in discussione in Parlamento, nel 2021 verranno destinati 6 miliardi di euro all'acquisto di nuovi armamenti per l'Italia. Una spesa che vale circa l'1/2% del PIL.A fronte di questa ipotesi, la Rete Italiana per il Disarmo ha proposto una moratoria. La richiesta è in generale di ridurre le spese per la Difesa, in particolare di non investire in nuovi sistemi d'armamento in un momento così complesso per la tenuta del sistema sociale del Paese. Scuola e sanità sono i settori su cui si chiede di dirottare i fondi, perché particolarmente colpite dalla crisi epidemica, seppure per ragioni diverse.Non è facile fare confronti di dati, ma può rappresentare un esercizio utile per comprendere la loro misura. Ad esempio, il costo di un carro armato Ariete permetterebbe la riapertura di circa 20 piccoli ospedali; una fregata europea multimissione potrebbe permettere l'assunzione di 1.200 infermieri per dieci anni.Ne parla Francesco Vignarca, Coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo.
Le relazioni tra Italia ed Egitto non sono banali, prima di tutto per ragioni geografiche ed economiche, ma anche perché siamo ancora alla ricerca di un riallineamento tra la verità storica e quella giudiziaria sulla scomparsa di Giulio Regeni tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio del 2016.Martedì 28 luglio questa storia è tornata in primo piano, perché il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, è intervenuto in audizione alla Commissione d'inchiesta parlamentare sull'omicidio del ricercatore friulano. Guerini ha dichiarato di non credere che “lo sviluppo di relazioni con l’Egitto sia un freno alla ricerca della verità sulla morte di Giulio Regeni” e ha poi sostenuto che dopo la scomparsa di Regeni nel febbraio del 2016, “la Difesa ha prontamente diradato il complesso delle relazioni bilaterali con l’omologo comparto egiziano”. Eppure, nel frattempo Fincantieri è il principale sponsor della fiera militare egiziana Edex 2020.Ne parliamo con Giorgio Beretta, analista di Opal, l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza con sede a Brescia e della Rete italiana per il disarmo.
Le relazioni tra Italia ed Egitto non sono banali, prima di tutto per ragioni geografiche ed economiche, ma anche perché siamo ancora alla ricerca di un riallineamento tra la verità storica e quella giudiziaria sulla scomparsa di Giulio Regeni tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio del 2016.Martedì 28 luglio questa storia è tornata in primo piano, perché il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, è intervenuto in audizione alla Commissione d'inchiesta parlamentare sull'omicidio del ricercatore friulano. Guerini ha dichiarato di non credere che “lo sviluppo di relazioni con l’Egitto sia un freno alla ricerca della verità sulla morte di Giulio Regeni” e ha poi sostenuto che dopo la scomparsa di Regeni nel febbraio del 2016, “la Difesa ha prontamente diradato il complesso delle relazioni bilaterali con l’omologo comparto egiziano”. Eppure, nel frattempo Fincantieri è il principale sponsor della fiera militare egiziana Edex 2020.Ne parliamo con Giorgio Beretta, analista di Opal, l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza con sede a Brescia e della Rete italiana per il disarmo.
Opal e Weapon Watch: "L'Italia è responsabile. Ogni 20 giorni il cargo torna a fare tappa nel porto ligure. I funerali di Mubarak: Al-Sisi elogia l'operato dell'ex faraone. Donne di frontiera per cambiare il mondo, nell'editoriale di marzo del mensile Nigrizia
Per le interviste di “Tante care cose” abbiamo incontrato il giornalista Stefano Iannaccone, autore del libro inchiesta "Sotto tiro" edito da People. Un lavoro che parte dalla campagna addioallearmi.it e che denuncia la corsa alle armi. Con lui abbiamo parlato dell'illusione della sicurezza, di informazione, di utopie e di pace.
Nel dicembre del 2018 sembrava che si fosse vicini a un'intesa per disarmare lo Yemen. Eppure, gli accordi presi a Stoccolma non hanno avuto il futuro che ci si attendeva. Lo Yemen è rimasto un Paese altamente armato e militarizzato, con una fornitura di armi che non si è mai realmente interrotta.Un'iniziativa promossa dalla yemenita Mwatana e da molte associazioni internazionali, tra cui la Rete Italiana per il Disarmo, ha portato alla presentazione di un esposto alla Corte penale internazionale dell'Aja. Già molte organizzazioni avevano iniziato azioni legali nei loro Paesi di origine per rendere illegali le forniture di armi alla coalizione saudita. Molte parti coinvolte nel conflitto avrebbero inoltre violato i diritti umani e commesso crimini di guerra. L'azione legale non riguarda soltanto gli Stati coinvolti direttamente nel conflitto, ma anche le aziende produttrici di armi e i soggetti legati al loro export.Per quanto riguarda invece la risoluzione della guerra in Yemen, al momento pare difficile prevedere se e in che modo potrà avvenire. Un forte impegno di pressione politica da parte della comunità internazionale potrebbe indirizzare verso una soluzione pacifica del conflitto.Ne parla Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della Rete Italiana per il Disarmo.
Nel dicembre del 2018 sembrava che si fosse vicini a un'intesa per disarmare lo Yemen. Eppure, gli accordi presi a Stoccolma non hanno avuto il futuro che ci si attendeva. Lo Yemen è rimasto un Paese altamente armato e militarizzato, con una fornitura di armi che non si è mai realmente interrotta.Un'iniziativa promossa dalla yemenita Mwatana e da molte associazioni internazionali, tra cui la Rete Italiana per il Disarmo, ha portato alla presentazione di un esposto alla Corte penale internazionale dell'Aja. Già molte organizzazioni avevano iniziato azioni legali nei loro Paesi di origine per rendere illegali le forniture di armi alla coalizione saudita. Molte parti coinvolte nel conflitto avrebbero inoltre violato i diritti umani e commesso crimini di guerra. L'azione legale non riguarda soltanto gli Stati coinvolti direttamente nel conflitto, ma anche le aziende produttrici di armi e i soggetti legati al loro export.Per quanto riguarda invece la risoluzione della guerra in Yemen, al momento pare difficile prevedere se e in che modo potrà avvenire. Un forte impegno di pressione politica da parte della comunità internazionale potrebbe indirizzare verso una soluzione pacifica del conflitto.Ne parla Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della Rete Italiana per il Disarmo.
Valeria Giannotta, Univ. Ankara ; Gen. Fabio Mini, Geopolitica ; Francesco Vignarca, Rete Italiana per il Disarmo ; Mons. Antranig Ayvazian, capo spirituale armeni cattolici Alta Mesopotamia .
Francesca Caferri, La Repubblica ; Silvia Colombo, IAI ; Leonardo Tricarico, Fondazione Icsa ; Francesco Vignarca, Rete Italiana per il Disarmo .
Il 13 maggio 2019 è stata presentata la Relazione governativa sull'export italiano di armamenti, basata sui dati relativi al 2018.La relazione apre citando un numero importante, quello delle licenze all'esportazione: questo valore appare dimezzato rispetto all'anno precedente, arrivando a poco più di 5 miliardi di euro per il 2018. Numeri di questo tipo rendono l'idea del potenziale per il futuro, ovvero rispecchiano la direzione politica che è data all'export. In realtà, non c'è discontinuità rispetto agli anni precedenti, non c'è un indirizzo differente rispetto al passato. Anzi, il trend negli ultimi 4 anni è di un raddoppio delle esportazioni, ma con commesse di dimensioni più contenute.Ancora una volta, le armi italiane sono dirette soprattutto verso Paesi extra-Ue, in particolare verso scenari già complessi o con importanti crisi in atto.Rimane comunque molto difficile leggere e interpretare dati di questo tipo, in particolare quelli relativi alle vendite effettive da parte delle aziende, che spesso non li diffondono. Più le commesse sono piccole, più sono difficili da tracciare, e quindi rischiano di sfuggire all'attenzione pubblica e all'attenzione parlamentare.Ne parla Francesco Vignarca, coordinatore nazionale di Rete Italiana per il Disarmo.
Il 13 maggio 2019 è stata presentata la Relazione governativa sull'export italiano di armamenti, basata sui dati relativi al 2018.La relazione apre citando un numero importante, quello delle licenze all'esportazione: questo valore appare dimezzato rispetto all'anno precedente, arrivando a poco più di 5 miliardi di euro per il 2018. Numeri di questo tipo rendono l'idea del potenziale per il futuro, ovvero rispecchiano la direzione politica che è data all'export. In realtà, non c'è discontinuità rispetto agli anni precedenti, non c'è un indirizzo differente rispetto al passato. Anzi, il trend negli ultimi 4 anni è di un raddoppio delle esportazioni, ma con commesse di dimensioni più contenute.Ancora una volta, le armi italiane sono dirette soprattutto verso Paesi extra-Ue, in particolare verso scenari già complessi o con importanti crisi in atto.Rimane comunque molto difficile leggere e interpretare dati di questo tipo, in particolare quelli relativi alle vendite effettive da parte delle aziende, che spesso non li diffondono. Più le commesse sono piccole, più sono difficili da tracciare, e quindi rischiano di sfuggire all'attenzione pubblica e all'attenzione parlamentare.Ne parla Francesco Vignarca, coordinatore nazionale di Rete Italiana per il Disarmo.
Diciottesima rubrica della quarta stagione (2018/19) della trasmissione radiofonica Equilibrium Network: https://www.facebook.com/EquilibriumNetwork/In collaborazione con Geopoliticalcenter.com: https://www.facebook.com/GeoPoliticalCenter/TEMI TRATTATI: - Trump incontro Kim- Lo sviluppo della Corea del Nord?- L'evoluzione dello scontro India-Pakistan- I due leader- La politica pakistana e quella indianaIn onda ogni martedì, dalle 22:00, su NeverwasRadio: https://www.facebook.com/neverwasradio/ Conduttori della trasmissione EQ Network: Alessandro Leonardi e Fabrizio Pizzolato
Diciottesima rubrica della quarta stagione (2018/19) della trasmissione radiofonica Equilibrium Network: https://www.facebook.com/EquilibriumNetwork/In collaborazione con Geopoliticalcenter.com: https://www.facebook.com/GeoPoliticalCenter/TEMI TRATTATI: - Trump incontro Kim- Lo sviluppo della Corea del Nord?- L'evoluzione dello scontro India-Pakistan- I due leader- La politica pakistana e quella indianaIn onda ogni martedì, dalle 22:00, su NeverwasRadio: https://www.facebook.com/neverwasradio/ Conduttori della trasmissione EQ Network: Alessandro Leonardi e Fabrizio Pizzolato
Ogni anno il Doomsday clock ci dice quanto siamo lontani dall'apocalisse, rappresentata dallamezzanotte. Quest'anno sono le 23.58
Francesco Vignarca, Rete Italiana per il Disarmo ; Gianluca Ferrara, M5S ; Cinzia Bianco, geopolitica .
La Rete Italiana per il Disarmo, insieme al berlinese Ecchr (Centro europeo per i diritti umani e costituzionali) e all'associazione yemenita Mwatana, ha presentato una denuncia alla Procura di Roma chiedendo l'avvio di una indagine per accertare le responsabilità penali della Uama, l'Autorità italiana che autorizza le esportazioni di armamenti, e della Rwm Italia, azienda produttrice di armi con sede produttiva in Sardegna. L'associazione Mwatana avrebbe trovato indizi dell'uso di armi di produzione italiana in attacchi in Yemen da parte dell'Arabia Saudita nell'ottobre 2016, e ciò violerebbe il divieto europeo di vendere armamenti a Paesi con rischio di violazione dei diritti umani.La legge italiana prevede che tutti gli export vadano regolamentati dallo Stato, ma il mercato delle armi mostra una scarsa trasparenza.Ne parla Francesco Vignarca, portavoce della Rete Italiana per il Disarmo.
La Rete Italiana per il Disarmo, insieme al berlinese Ecchr (Centro europeo per i diritti umani e costituzionali) e all'associazione yemenita Mwatana, ha presentato una denuncia alla Procura di Roma chiedendo l'avvio di una indagine per accertare le responsabilità penali della Uama, l'Autorità italiana che autorizza le esportazioni di armamenti, e della Rwm Italia, azienda produttrice di armi con sede produttiva in Sardegna. L'associazione Mwatana avrebbe trovato indizi dell'uso di armi di produzione italiana in attacchi in Yemen da parte dell'Arabia Saudita nell'ottobre 2016, e ciò violerebbe il divieto europeo di vendere armamenti a Paesi con rischio di violazione dei diritti umani.La legge italiana prevede che tutti gli export vadano regolamentati dallo Stato, ma il mercato delle armi mostra una scarsa trasparenza.Ne parla Francesco Vignarca, portavoce della Rete Italiana per il Disarmo.
In questa puntata parliamo con Alby di disarmo nucleare e di leader internazionali che fanno a gara a chi ha il bottone più grosso, di come la nostra generazione salverà il mondo e Carmen ha un po' di orgasmi inopportuni a parlare del cibo che si trova a Borough Market. La città di cui parliamo è ovviammente Lo-llondon e vi portiamo detti in ferrarese, in inglese e in veneto. Nella prossima puntata parleremo con Aurora di matrimoni, pressioni sociali e tradizioni in cambiamento. Alla prossimaaaa. Shownotes: Potete discutere della puntata sulla nostra pagina facebook: http://bit.ly/2n4G4xA Informazioni per il voto dall'Estero: http://bit.ly/2Due9hl Il drama della BBC “The letter of last resort”: http://bit.ly/1Vt3cOF Un paio di informazioni sul trattato con l'Iran, il JCPOA: http://bit.ly/2rrNekO Su bottoni e valigette di codici del presidente degli Stati Uniti: http://bit.ly/2rvFrT5 Il sito dei vincitori del Nobel per la pace, ICAN: http://bit.ly/2F4thCz Un commento sulla loro attività e sul controllo degli armamenti: http://bit.ly/2fY6JJ4 L'Angel comedy Club a Londra: http://bit.ly/2G9QHYL Il ristorante Afghano a Londra che ha suggerito Alby: http://bit.ly/2F2Cuvm Il cinema, the Prince Charles: http://bit.ly/2fJZaYT
Con una recente proposta di legge, la Svezia intende vietare l’esportazione di armi a dittature o Paesi in guerra: in Europa e Italia ci sono già diverse leggi simili, ma vengono spesso disattese.Una discussione con Maurizio Simoncelli, vicepresidente e cofondatore dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo
Con una recente proposta di legge, la Svezia intende vietare l’esportazione di armi a dittature o Paesi in guerra: in Europa e Italia ci sono già diverse leggi simili, ma vengono spesso disattese.Una discussione con Maurizio Simoncelli, vicepresidente e cofondatore dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo
All'Onu 123 Paesi hanno votato sì per un Trattato di messa al bando delle armi nucleari, l'Italia vota no. Perché? Ne parliamo con Francesco Vignarca della Rete Disarmo
Nuovo appuntamento con Border Nights in diretta su Web Radio Network e su questo sito tramite il banner Border Nights Radio, con la partecipazione di Paolo Franceschetti. Nella prima parte affronteremo il tema dei bambini allontanati dalle famiglie con motivazioni spesso incomprensibili e assurde.tribunale-minorenniCollegata con noi Alessia, una mamma a cui sono stati allontanati due bambini nati con disabilità e collocati in istituto per “eccesso di cure”.Nella seconda parte torneremo a parlare di Ufologia con Umberto Telarico: programmatore informatico, è uno dei più esperti ufologi italiani con oltre 40 anni di attività di ricerca e divulgativa alle spalle. È autore di decine di inchieste sul campo pubblicate a livello nazionale e internazionale su riviste di settore e non.Possessore di uno dei più vasti archivi ufologici e materie connesse in Italia, è un punto di riferimento per chiunque voglia capire il fenomeno UFO e i temi di un possibile contatto. Collegata con lui anche la direttrice di XTimes, Lavinia Pallotta. Stefania intervista Giorgio Beretta analista dell’OPAL di Brescia (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere) e membro della Rete Italiana per il Disarmo. Con lui si parla di guerra in Yemen e della vendita di armi italiane all’Arabia Saudita, su cui la procura di Brescia ha da poco aperto un’inchiesta.Barbara Marchard si occuperà dell’olio di palma: perché improvvisamente questa campagna contraria?Per scriverci: bordernights@webradionetwork.eu
Nuovo appuntamento con Border Nights in diretta su Web Radio Network e su questo sito tramite il banner Border Nights Radio, con la partecipazione di Paolo Franceschetti. Nella prima parte affronteremo il tema dei bambini allontanati dalle famiglie con motivazioni spesso incomprensibili e assurde.tribunale-minorenniCollegata con noi Alessia, una mamma a cui sono stati allontanati due bambini nati con disabilità e collocati in istituto per “eccesso di cure”.Nella seconda parte torneremo a parlare di Ufologia con Umberto Telarico: programmatore informatico, è uno dei più esperti ufologi italiani con oltre 40 anni di attività di ricerca e divulgativa alle spalle. È autore di decine di inchieste sul campo pubblicate a livello nazionale e internazionale su riviste di settore e non.Possessore di uno dei più vasti archivi ufologici e materie connesse in Italia, è un punto di riferimento per chiunque voglia capire il fenomeno UFO e i temi di un possibile contatto. Collegata con lui anche la direttrice di XTimes, Lavinia Pallotta. Stefania intervista Giorgio Beretta analista dell’OPAL di Brescia (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere) e membro della Rete Italiana per il Disarmo. Con lui si parla di guerra in Yemen e della vendita di armi italiane all’Arabia Saudita, su cui la procura di Brescia ha da poco aperto un’inchiesta.Barbara Marchard si occuperà dell’olio di palma: perché improvvisamente questa campagna contraria?Per scriverci: bordernights@webradionetwork.eu
L'Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo ogni anno assegna il premio “Colombe d'oro per la pace” a giornalisti e personalità internazionali che si distinguono per aver informato e agito sui temi della pace, della gestione non violenta dei conflitti e della cooperazione internazionale. L'intervista al presidente dell'istituto, il professor Fabrizio Battistelli.
Conferenza stampa in occasione del meeting internazionale organizzato da Pugwash e dall'Università degli Studi di Milano