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Este programa está patrocinado por QUINTON SPORT. Puedes conocer todos los productos aquí: https://findyoureverest.es/categoria-producto/marcas/totum-sport/ En este episodio del Find Your Everest Podcast by Javi Ordieres: - Hablamos con Alfonso Beltrán, CEO de Santa Madre, sobre la app que han lanzado al mercado. - Charlamos con Cristian Menendez sobre Llampaces Vertical y el test de Leki que organizará Find Your Everest en ese vertical. - Realizamos una previa (y porra) de Acantilados del Norte. - También analizamos Chianti by UTMB, en donde estará Kilian Jornet. En la sección de PRÓXIMAS CARRERAS, analizamos todas las carreras que vendrán en estas próximas semanas de la mano de la app RUNNUN: https://runnun.app/ En la sección material, Richar nos habla de las mochilas Salomon ADV con: - ADV Skin 5: https://findyoureverest.es/producto/mochila-chaleco-salomon-adv-skin-5-2025/ - ADV Skin 12: https://findyoureverest.es/producto/mochila-chaleco-salomon-adv-skin-12-2025/ - ADV Skin 15: https://findyoureverest.es/producto/mochila-chaleco-salomon-adv-skin-cross-season-15-race-flag/ Y para cerrar el programa, en la sección de encuesta, sobre las zapatillas para Acantilados del Norte! ESPERO QUE OS GUSTE EL PROGRAMA QUE HEMOS PREPARADO! Ya sabéis que podéis apoyarnos, visitando nuestra tienda online de Trail Running en: https://www.findyoureverest.es/ Suscríbete a nuestra newsletter: https://findyoureverest.es/newsletter/
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8012RICONOSCIUTO IL 71° MIRACOLO A LOURDES di Paola Belletti La Chiesa di solito non ha fretta. [...] Ce lo mostra [...] la storia di un soldato britannico, John Traynor, e del 71° miracolo riconosciuto a Lourdes. Nato a Liverpool da madre irlandese, nel 1883 si arruolò nella Royal Navy all'inizio della Grande guerra. Il primo conflitto mondiale è famigerato per la sanguinosità delle battaglie e il costo spropositano in termini di vite umane strappate e di quelle segnate da ferite gravi e mutilazioni, al punto che molte opere sorsero per dare sollievo proprio a chi si era salvato dalla morte immediata, ma se l'era in qualche modo portata a casa sotto forma di menomazioni, malattie e dolori indicibili. Dieci milioni i soldati caduti sul campo di battaglia, venti i feriti.John è uno di quelli: rimase ferito per la prima volta l'8 ottobre del 1914 vicino ad Anversa, durante l'attacco tedesco al Belgio che contava sulla città fortificata come roccaforte inespugnabile. Negli scontri John Taylor venne ferito per la prima volta, l'8 ottobre del 1914; una seconda avvenne nella battaglia di Gallipoli (attuale Turchia) quando fu raggiunto da colpi di mitragliatrice, l'8 maggio dell'anno successivo, il secondo del conflitto. Da quel momento iniziò il calvario di sofferenze per il giovane soldato, come leggiamo sul sito del santuario mariano: «Numerosi interventi chirurgici fallirono. Perse l'uso del braccio destro, ma rifiutò l'amputazione e soffrì di gravi crisi epilettiche. Nel 1920, un chirurgo di Liverpool tentò di curare l'epilessia con la trapanazione, che causò una paralisi parziale di entrambe le gambe. Le sue condizioni erano tali che all'inizio dell'estate del 1923, "fu destinato all'hospice des incurables, dove sarebbe entrato il 24 luglio 1923" (procès verbal de guérison du Bureau des Constatations Médicales, firmato dal presidente, Docteur Auguste Vallet, 2 ottobre 1926)».Quando le possibilità solo umane si avviavano all'esaurimento, seppure in un accompagnamento pietoso, John decise di bussare alla porta di Maria SS: nel luglio del 1923 partecipò al primo pellegrinaggio dell'arcidiocesi di Liverpool al santuario di Lourdes. Il 25 luglio, dopo essere stato immerso nelle piscine e aver partecipato alla processione eucaristica e alla benedizione degli ammalati, si trovò perfettamente guarito. «Lo stesso giorno, i medici che accompagnavano il pellegrinaggio confermarono le sue condizioni. Lasciò Lourdes il giorno seguente. Si recò al Bureau des Constatations Médicales il 7 luglio 1926 per dichiarare la sua guarigione. John Traynor tornò a Lourdes ogni anno come barelliere, fino al 1939. È membro della Liverpool Brancardier Association. Si dice nel Regno Unito che sia stato il primo cattolico britannico a essere guarito a Lourdes. Morì l'8 dicembre 1943 per una malattia completamente diversa».RICONOSCIUTO IL MIRACOLO DEL 1923Un secolo e un anno dopo il Santuario di Lourdes accoglie la proclamazione ufficiale post-mortem del 71° miracolo di Lourdes, da parte di Mons. Malcolm McMahon, arcivescovo di Liverpool. Ridotta a cronaca asciutta di uno degli innumerevoli miracoli avvenuti per intercessione di Maria nei pressi della grotta di Massabielle, la storia del corpulento, sano e vivace John, non emerge in tutta la sua bellezza. Chi lo ha conosciuto anni dopo la guarigione ce ne lascia un affresco vivido e consolante. Così ce lo tratteggia un testimone oculare: «Lo vidi per la prima volta mentre camminavo lungo la banchina con la mia valigia e lo vidi in attesa di salire sulla carrozza in cui speravo di viaggiare. Un uomo di corporatura robusta, alto circa cinque piedi e dieci, con un viso forte, sano e rubicondo, vestito con un abito grigio piuttosto sgualcito, che portava la sua borsa da viaggio, si distingueva dalla folla circostante. Con lui c'erano due dei suoi bambini piccoli e otto o dieci pellegrini irlandesi e inglesi che tornavano a casa da Lourdes. Ora, John Traynor era un miracolo perché, secondo tutte le leggi della natura, non avrebbe dovuto essere lì in piedi, robusto e sano. Avrebbe dovuto essere, se fosse stato vivo, paralizzato, epilettico, una massa di piaghe, rattrappito, con un braccio destro raggrinzito e inutile e un buco spalancato nel cranio. Questo era quello che era stato. Questo era il modo in cui l'abilità medica aveva dovuto lasciarlo, dopo aver fatto del suo meglio. Questo era il modo in cui la scienza medica aveva certificato che doveva rimanere». Di lui ricorda con gratitudine la fede virile, senza eccessi, la personalità naturale e modesta, un'intelligenza pulita arricchita proprio dalla fede senza aver potuto forgiarla con un'istruzione superiore.LA FEDE CATTOLICARimase orfano in giovane età ma della madre ricorda la grande devozione alla santa Messa e alla Comunione insieme alla solida fiducia nella Santa Madre di Dio. John ricorda che si accostava all'Eucarestia quotidianamente quando la pratica era assai poco diffusa. Quando venne ferito la prima volta stava svolgendo il suo dovere di soldato con coraggio e dedizione: la scheggia che gli arrivò nel cranio lo sorprese mentre stava portando in salvo uno dei suoi ufficiali. «Non riprese conoscenza fino a cinque settimane dopo, quando si svegliò dopo un'operazione in un ospedale marittimo in Inghilterra. Si riprese rapidamente e tornò in servizio». Anche nella spedizione in Egitto e sui Dardanelli continuò a distinguersi per abnegazione e forza in condizioni asperrime e disastrose per le forze alleate. La risposta dei Turchi fu così violenta che le operazioni furono sospese per diverse ore; tutti gli ufficiali erano stati uccisi e per questo Traynor si ritrovò a capo di 100 uomini. Anche il cappellano cattolico, padre Finn, venne ucciso e finì in acqua ma John e alcuni compagni recuperarono il corpo e lo seppellirono sulla riva. Continuava ad essere virtuoso, a perseguire il bene possibile in ogni circostanza. Resistette incolume fino all'8 maggio quando fu crivellato da una serie di colpi che segnarono l'inizio della sua dolorosa "carriera" di invalido e paziente sottoposto a numerose operazioni inefficaci e anzi portatrici di altra sofferenza.Persino la storia del pellegrinaggio ha del miracoloso per tutti gli ostacoli che dovette superare, a causa della ferma e anche ragionevole opposizione di medici e sacerdoti e per tutti i fondati pronostici di morte che in molti gli fecero. John non desistette mai, l'obiezione che sarebbe potuto morire a Lourdes o già durante il viaggio la vinceva rispondendo che sarebbero stati un buon posto e una buona causa per cui morire. Nemmeno la guarigione arrivò al primo tentativo ma, racconta egli stesso, volle partecipare a tutte le devozioni e a tutte le immersioni nelle piscine che poteva.Nel frattempo soffriva terribilmente perché gli standard di cura sia sui treni dei malati sia all'Asile dove sostavano gli infermi gravi al santuario non erano affatto come sono ora. Le ferite peggiorarono, le crisi epilettiche si acuirono, ma ogni volta, invitato con forza a desistere da quasi tutti, John ribadiva la sua ferma intenzione a restare. Dopo la decima immersione nelle piscine, uscì e non ebbe più crisi epilettiche. Nelle ore e i giorni successivi la sua guarigione divenne totale. Per non allarmare (o forse perché anche se non c'era Whatsapp gli uomini tendevano a comunicare così, con meno del minimo indispensabile), mandò un breve telegramma alla moglie: «Sto meglio, Jack».
Desde el sí dado por la fe en la Anunciación y mantenido sin vacilar al pie de la cruz, la maternidad de María se extiende desde entonces a los hermanos y a las hermanas de su Hijo. L'articolo En comunión con la santa Madre de Dios I (2673-2674) – Lunes 11 nov 2024 proviene da Radio Maria.
A partir de esta cooperación singular de María a la acción del Espíritu Santo, las Iglesias han desarrollado la oración a la santa Madre de Dios, centrándola sobre la persona de Cristo manifestada en sus misterios. L'articolo En comunión con la santa Madre de Dios II (2673-2674) – Martes 12 nov 2024 proviene da Radio Maria.
Nuestra oración se atreve a recoger el saludo a María con la mirada que Dios ha puesto sobre su humilde esclava y a alegrarnos con el gozo que Dios encuentra en ella. L'articolo En comunión con la santa Madre de Dios III (2673-2674) – Miércoles 13 nov 2024 proviene da Radio Maria.
María es la llena de gracia porque el Señor está con ella. La gracia de la que está colmada es la presencia de Aquel que es la fuente de toda gracia. L'articolo En comunión con la Santa Madre de Dios IV (2676) – Jueves 14 nov 2024 proviene da Radio Maria.
Este programa está patrocinado por FIND YOUR EVEREST. Puedes conocer todos los productos aquí: https://findyoureverest.es/ En este episodio del Find Your Everest Podcast by Javi Ordieres: - Conectamos directamente con Marta Martínez Abellán que se encuentra en los Dolomitas, para competir en la Lavadero Ultratrail. - Analizamos los favoritos para la Western States y para la vuelta de las Golden Trail World Series con Marathon de Mont Blanc. Hablamos con el creador de la aplicación RUNNUN, en donde nos cuenta todos los detalles de la app, y como fue todo el proceso para llegar a ello. Podéis descargar la app aquí: https://runnun.app/ Y cerramos el programa con la sección Material, haciendo una comparativa de nitratos: - Crown: https://findyoureverest.es/producto/gel-crown-nitrates-600-citrulline-shot/ - 226: https://findyoureverest.es/producto/nitropro-beetroor-226ers/ - Scientiffic Viales: https://findyoureverest.es/producto/scientiffic-nutrition-nitrates-shot/ - Scientiffic: https://findyoureverest.es/producto/nitratos-scientiffic-nutrition/ - Santa Madre: https://findyoureverest.es/producto/nitratos-santa-madre-unusual-nitrous-1800mg-nitrate/ ESPERO QUE OS GUSTE EL PROGRAMA QUE HEMOS PREPARADO! Ya sabéis que podéis apoyarnos, visitando nuestra tienda online de Trail Running en: https://www.findyoureverest.es/ Suscríbete a nuestra newsletter: https://findyoureverest.es/newsletter/
LAUDES LUNES DE LA VII SEMANA DEL TIEMPO ORDINARIO (Oración de la mañana) - María, Madre de la Iglesia INVOCACIÓN INICIAL V. Señor abre mis labios R. Y mi boca proclamará tu alabanza INVITATORIO Ant. Venid adoremos a Cristo, Hijo de María Virgen. SALMODIA Salmo 83 - Ant. Dichosos los que viven en tu casa, Señor. Cántico - Ant. Venid, subamos al monte del Señor. Salmo 95 - Ant. Cantad al Señor, bendecid su nombre. RESPONSORIO BREVE V. El Senor la eligió y la predestinó. R. El Senor la eligió y la predestinó. V. La hizo morar en su templo santo. R. Y la predestinó. V. Gloria al Padre, y al Hijo, y al Espíritu Santo. R. El Senor la eligió y la predestinó. CÁNTICO EVANGÉLICO Ant. Te glorificamos, Santa Madre de Dios, porque al recibir en tu seno al Hijo de Dios y al darlo a luz al mundo, preparaste el nacimiento de la Iglesia, que hoy te aclama como Madre. Cántico de Zacarías. EL MESÍAS Y SU PRECURSOR Lc 1, 68-79 Bendito sea el Señor, Dios de Israel, porque ha visitado y redimido a su pueblo. suscitándonos una fuerza de salvación en la casa de David, su siervo, según lo había predicho desde antiguo por boca de sus santos profetas: Es la salvación que nos libra de nuestros enemigos y de la mano de todos los que nos odian; ha realizado así la misericordia que tuvo con nuestros padres, recordando su santa alianza y el juramento que juró a nuestro padre Abraham. Para concedernos que, libres de temor, arrancados de la mano de los enemigos, le sirvamos con santidad y justicia, en su presencia, todos nuestros días. Y a ti, niño, te llamarán Profeta del Altísimo, porque irás delante del Señor a preparar sus caminos, anunciando a su pueblo la salvación, el perdón de sus pecados. Por la entrañable misericordia de nuestro Dios, nos visitará el sol que nace de lo alto, para iluminar a los que viven en tiniebla y en sombra de muerte, para guiar nuestros pasos por el camino de la paz. Gloria al Padre, y al Hijo, y al Espíritu Santo. Como era en el principio, ahora y siempre, por los siglos de los siglos. Amén. PRECES “Que tu santa madre, Señor, interceda por nosotros.” Conclusion V. El Señor nos bendiga, nos guarde de todo mal y nos lleve a la vida eterna. R. Amén. (276) --- Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/jose-emilio/support
Hey! Únete a este canal para acceder a sus beneficios: https://www.youtube.com/channel/UC6ovKbWpg3jEsvisKXPbEwQ/join Batalla de rap Teresa vs Freud XD https://youtu.be/GoPn-YVAW8I?si=GXBAPSWhVU105q7S 00:00 Intro 03:21 Asesino de 19 años 28:39 Santa Madre Teresa De Calcuta Canal de Berny: @bhruy Banda de Polo: @losdiosesmusik ¡Disfruten este episodio! Santa Madre Teresa De Calcuta | Cuéntamelo De Nuevo EP 146 _________________________________________________________________________ Recuerden seguirnos en las redes sociales como Geeks Supremos. Twitter: https://twitter.com/GeeksSupremos Instagram: https://www.instagram.com/geekssuprem... Spotify: https://open.spotify.com/show/7FkvYOW... Anchor: https://anchor.fm/geekssupremos Facebook: https://https://www.facebook.com/GeeksSupremos Grupo de Face: https://www.facebook.com/groups/276372618378578 Youtube: @GeeksSupremos Correo para mandar historias: historiasgeekssupremos@gmail.com ___________________________________________________________________________ Redes de Los Dioses Musik Spotify: https://open.spotify.com/track/3PvRzV... Instagram: https://www.instagram.com/losdiosesmu... TikTok: https://www.tiktok.com/@losdiosesmusik Youtube: @losdiosesmusik Apple Music: https://music.apple.com/mx/artist/los...
En este episodio del Find Your Everest Podcast by Javi Ordieres: - Hablamos con el Campeón de España de Trail Running, Alex García Carrillo, después de ganar en Chinte Trail - Charlamos también con el corredor que dinamitó el Campeonato, desde el primer metro, Andrés García Blanco. - Recordamos que este Viernes 15 de Marzo, se lanzarán las zapatillas Nnormal Tomir 2.0 - Analizamos también los resultados del resto de carreras de este fin de semana. En cuanto a la pregunta de la semana, analizamos vuestras respuestas con “Anécdotas ropa sucia" y proponemos la siguiente “Cosas curiosas de las zapatillas". En la sección material, analizamos: - Hoka Mach X: https://findyoureverest.es/producto/zapatillas-hoka-mach-x/ - Hoka Speedgoat: https://findyoureverest.es/producto/zapatillas-hoka-speedgoat-5/ - Hoka Clifton: https://findyoureverest.es/producto/zapatillas-hoka-clifton-9-mujer/ - On Surfer Trail:https://findyoureverest.es/producto/zapatillas-on-cloudsurfer-trail/ - On Monster 2: https://findyoureverest.es/producto/zapatillas-on-cloudmonster-2/ - On Surfer: https://findyoureverest.es/producto/zapatillas-on-cloudsurfer-mujer/ - Novedades Lurbel: https://findyoureverest.es/categoria-producto/marcas/lurbel/ - Gorras de Nnormal: https://findyoureverest.es/categoria-producto/marcas/nnormal/ - Recovery de SANTA MADRE: https://findyoureverest.es/producto/recuperador-muscular-santa-madre-unusual-recovery/ - Cremas de Naak: https://findyoureverest.es/categoria-producto/marcas/naak/ - Repelente de garrapatas de Diptron: https://findyoureverest.es/producto/repelente-textil-diptron/ Cerramos el programa con el Diccionario del Trail, con curiosidades de zapatillas. ESPERO QUE OS GUSTE EL PROGRAMA QUE HEMOS PREPARADO! Ya sabéis que podéis apoyarnos, visitando nuestra tienda online de Trail Running en: https://www.findyoureverest.es/ Suscríbete a nuestra newsletter: https://findyoureverest.es/newsletter/
Hoy tenemos la suerte de tener con nosotros la CEO de la marca de nutrición deportiva SANTA MADRE, Alfonso Beltrá. En este podcast, Alfonso nos cuenta como empezó Santa Madre, y como ha conseguido es tan solo dos años, estar presente en más de 20 países y ya ser, una marca referencia en la nutrición deportiva. Descubre más de SANTA MADRE: https://findyoureverest.es/categoria-producto/marcas/santa-madre/ ESPERO QUE OS GUSTE! Si te gusta el contenido de este podcast, no dudes en apoyarnos visitando nuestra tienda de Trail Running: https://www.findyoureverest.es/
LAUDES LUNES DE LA VIII SEMANA DEL TIEMPO ORDINARIO (Oración de la mañana) - María, Madre de la Iglesia INVOCACIÓN INICIAL V. Señor abre mis labios R. Y mi boca proclamará tu alabanza INVITATORIO Ant. Venid adoremos a Cristo, Hijo de María Virgen. SALMODIA Salmo 89 - Ant. Por la mañana, saciadnos de tu misericordia, Señor. Cántico - Ant. Llegue la alabanza del Señor hasta el confín de la tierra. Salmo 18 A - Ant. Alabad el nombre del Señor, los que estáis en la casa del Señor. RESPONSORIO BREVE V. El Senor la eligió y la predestinó. R. El Senor la eligió y la predestinó. V. La hizo morar en su templo santo. R. Y la predestinó. V. Gloria al Padre, y al Hijo, y al Espíritu Santo. R. El Senor la eligió y la predestinó. CÁNTICO EVANGÉLICO Ant. Te glorificamos, Santa Madre de Dios, porque al recibir en tu seno al Hijo de Dios y al darlo a luz al mundo, preparaste el nacimiento de la Iglesia, que hoy te aclama como Madre. Cántico de Zacarías. EL MESÍAS Y SU PRECURSOR Lc 1, 68-79 Bendito sea el Señor, Dios de Israel, porque ha visitado y redimido a su pueblo. suscitándonos una fuerza de salvación en la casa de David, su siervo, según lo había predicho desde antiguo por boca de sus santos profetas: Es la salvación que nos libra de nuestros enemigos y de la mano de todos los que nos odian; ha realizado así la misericordia que tuvo con nuestros padres, recordando su santa alianza y el juramento que juró a nuestro padre Abraham. Para concedernos que, libres de temor, arrancados de la mano de los enemigos, le sirvamos con santidad y justicia, en su presencia, todos nuestros días. Y a ti, niño, te llamarán Profeta del Altísimo, porque irás delante del Señor a preparar sus caminos, anunciando a su pueblo la salvación, el perdón de sus pecados. Por la entrañable misericordia de nuestro Dios, nos visitará el sol que nace de lo alto, para iluminar a los que viven en tiniebla y en sombra de muerte, para guiar nuestros pasos por el camino de la paz. Gloria al Padre, y al Hijo, y al Espíritu Santo. Como era en el principio, ahora y siempre, por los siglos de los siglos. Amén. PRECES “Que tu santa madre, Señor, interceda por nosotros.” Conclusion V. El Señor nos bendiga, nos guarde de todo mal y nos lleve a la vida eterna. R. Amén. (287) --- Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/jose-emilio/support
Santa Madre de Dios, Circuncisión del Señor y Año Nuevo.
Omelia della s. Messa del 1 Gennaio 2023, Solennità della Santa Madre di Dio, tenuta da p. Gabriele M. Insam, FI.
Omelia della s. Messa del 31 Dicembre 2022, Solennità della Santa Madre di Dio, tenuta da p. Alessandro M. Apollonio, FI.
LAUDES JUEVES DE LA II SEMANA DE ADVIENTO (Oración de la mañana) - Inmaculada Concepción de la Virgen María INVOCACIÓN INICIAL V. Señor abre mis labios R. Y mi boca proclamará tu alabanza INVITATORIO Ant. Celebremos a Maria, concebida sin pecado, y adoremos a su hijo, Jesucristo el Señor. SALMODIA Salmo 62 - Ant. ¡Qué admirable pureza la de aquella virgen Madre no conoció el pecado y que mereció llevar a Dios en su seno!. Cántico - Ant.El Señor te ha bendecido, santa virgen María, más que a todas las mujeres de la tierra. Salmo 149 - Ant. Arrástranos tras de ti, virgen inmaculada, y correremos atraídos por el aroma de tus perfumes. CÁNTICO EVANGÉLICO Ant. El Señor dijo a la serpiente: “Pongo hostilidad entre ti y la mujer, entre tu linaje y el suyo: ella herida tu cabeza”. Aleluya. Cántico de Zacarías. EL MESÍAS Y SU PRECURSOR Lc 1, 68-79 Bendito sea el Señor, Dios de Israel, porque ha visitado y redimido a su pueblo. suscitándonos una fuerza de salvación en la casa de David, su siervo, según lo había predicho desde antiguo por boca de sus santos profetas: Es la salvación que nos libra de nuestros enemigos y de la mano de todos los que nos odian; ha realizado así la misericordia que tuvo con nuestros padres, recordando su santa alianza y el juramento que juró a nuestro padre Abraham. Para concedernos que, libres de temor, arrancados de la mano de los enemigos, le sirvamos con santidad y justicia, en su presencia, todos nuestros días. Y a ti, niño, te llamarán Profeta del Altísimo, porque irás delante del Señor a preparar sus caminos, anunciando a su pueblo la salvación, el perdón de sus pecados. Por la entrañable misericordia de nuestro Dios, nos visitará el sol que nace de lo alto, para iluminar a los que viven en tiniebla y en sombra de muerte, para guiar nuestros pasos por el camino de la paz. Gloria al Padre, y al Hijo, y al Espíritu Santo. Como era en el principio, ahora y siempre, por los siglos de los siglos. Amén. PRECES “Que tú Santa Madre, Señor, interceda por nosotros.” Conclusion V. El Señor nos bendiga, nos guarde de todo mal y nos lleve a la vida eterna. R. Amén. (683) --- Support this podcast: https://anchor.fm/jose-emilio/support
Evangelio según San Lucas 11,15-26. Habiendo Jesús expulsado un demonio, algunos de entre la muchedumbre decían: "Este expulsa a los demonios por el poder de Belzebul, el Príncipe de los demonios". Otros, para ponerlo a prueba, exigían de él un signo que viniera del cielo. Jesús, que conocía sus pensamientos, les dijo: "Un reino donde hay luchas internas va a la ruina y sus casas caen una sobre otra. Si Satanás lucha contra sí mismo, ¿cómo podrá subsistir su reino? Porque -como ustedes dicen- yo expulso a los demonios con el poder de Belzebul. Si yo expulso a los demonios con el poder de Belzebul, ¿con qué poder los expulsan los discípulos de ustedes? Por eso, ustedes los tendrán a ellos como jueces. Pero si yo expulso a los demonios con la fuerza del dedo de Dios, quiere decir que el Reino de Dios ha llegado a ustedes. Cuando un hombre fuerte y bien armado hace guardia en su palacio, todas sus posesiones están seguras, pero si viene otro más fuerte que él y lo domina, le quita el arma en la que confiaba y reparte sus bienes. El que no está conmigo, está contra mí; y el que no recoge conmigo, desparrama. Cuando el espíritu impuro sale de un hombre, vaga por lugares desiertos en busca de reposo, y al no encontrarlo, piensa: 'Volveré a mi casa, de donde salí'. Cuando llega, la encuentra barrida y ordenada. Entonces va a buscar a otros siete espíritus peores que él; entran y se instalan allí. Y al final, ese hombre se encuentra peor que al principio". ________________ Además puedes escuchar el Evangelio diario en las siguientes plataformas: Spotify: https://open.spotify.com/show/2M0Ubx3Jh55B6W3b20c3GO Apple podcast: https://podcasts.apple.com/us/podcast/evangelio-del-d%C3%ADa/id1590423907 Para más información puede consultar nuestro sitio: https://www.vozcatolica.com o escríbanos a info@vozcatolica.com Si quiere colaborar con este Apostolado lo puede hacer dirigiéndose a: https://vozcatolica.com/ayudanos
Santa Madre de Jesús, tuya y mía. Desde el cielo, revestida de esplendor. Canta el magníficat!Eres Grande, porque dejas actuar a Dios en tu vida.Sí, el hombre es grande solo si Dios es grande. Si se aparta de Dios.. es como un artículo de usar y tirar.#10minutosconJesús** Ponte en presencia de Dios. Trata de hablar con Él. ** 10 minutos son 10 minutos aunque te puedas distraer. Llega hasta el final. ** Sé constante. El Espíritu Santo actúa “a fuego lento” y requiere constancia.Audios de 10 minutos que te ayudan a rezar. Un pasaje del Evangelio, una idea, una anécdota y un sacerdote que te habla y habla al Señor invitándote a compartir tu intimidad con Dios.Busca tu momento, piensa que estás con Él y dale al play.Toda la info en nuestra web: www.10minutosconjesus.orgdiezminutosconjesus@gmail.comPara recibir cada día tu meditación por Whatsapp pulsa aquí:http://dozz.es/nu36t
Luis María Grignion de Montfort enseñaba que así como la Virgen María preparó la primera venida de nuestro Señor Jesucristo a través de la encarnación, ella misma prepara la Santa Iglesia para la segunda venida de Su Hijo amado. Por eso, debemos acercarnos a nuestra Santa Madre para que nos conduzca hacia Jesús. Debemos consragrarnos a Cristo a través de la Virgen. Debemos reunirnos en familia para rezar el Santo Rosario. De esta forma venceremos al demonio, la carne y la muerte. --SAN JUAN DIEGO RADIO-- Radio: https://www.sanjuandiegoradio.com/radio Instagram: @sanjuandiegoradio Facebook: SanJuanDiegoRadio YouTube: SanJuanDiegoRadio
Ruega por nosotros Santa Madre de Dios para que seamos dignos y merecedores de alcanzar las promesas de nuestro Senor Jesucristo, amen.
Platicando en Católico | TU PODCAST CATÓLICO | + Conociendo a la Iglesia de hoy +
En mayo 18 del 2020 fue publicado originalmente este episodio. Parte de los videos están en http://platicandoencatolico.com/episode/rodrigoguerra (http://platicandoencatolico.com/episode/rodrigoguerra) -+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+ ANUNCIOS EN ESTE EPISODIO Simposio Católico Virtual. Cuatro días con más de 60 atractivas conferencias, diálogos y mesas redondas de alrededor de 20 minutos con los católicos más reconocidos del mundo de habla hispana. ¡COMPLETAMENTE GRATIS! https://www.catolicovirtual.com/ (https://www.catolicovirtual.com/) ¡Ya salió Platicando en Catoli-cortito! Escucha los mejores 10-15 minutos de cada episodio de Platicando en Católico aquí https://link.chtbl.com/catolicortito (https://link.chtbl.com/catolicortito) Puedes ver el https://www.romereports.com/2020/03/11/papa-confia-roma-a-la-virgen-del-divino-amore-para-que-supere-crisis-del-coronavirus/ (video de la oración del Papa Francisco frente al Coronavirus aquí )y acompañarlo en su oración con el siguiente texto: “Oh María, tú resplandeces siempre en nuestro camino como signo de salvación y de esperanza. Nosotros nos confiamos a ti, Salud de los enfermos, que bajo la cruz estuviste asociada al dolor de Jesús, manteniendo firme tu fe. Tú, Salvación de todos los pueblos, sabes de qué tenemos necesidad y estamos seguros que proveerás, para que, como en Caná de Galilea, pueda volver la alegría y la fiesta después de este momento de prueba. Ayúdanos, Madre del Divino Amor, a conformarnos a la voluntad del Padre y a hacer lo que nos dirá Jesús, quien ha tomado sobre sí nuestros sufrimientos y ha cargado nuestros dolores para conducirnos, a través de la cruz, a la alegría de la resurrección. Bajo tu protección buscamos refugio, Santa Madre de Dios. No desprecies nuestras súplicas que estamos en la prueba y libéranos de todo pecado, o Virgen gloriosa y bendita”. -+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+ Síguenos en https://www.facebook.com/platicandoencatolico (https://www.facebook.com/platicandoencatolico) y en https://www.instagram.com/platicandoencatolico/ (https://www.instagram.com/platicandoencatolico/) o escríbenos a https://dashboard.whooshkaa.com/jose-manuel-de-urquidi/episodes/433106/platicandoencatolico@gmail.com (platicandoencatolico@gmail.com) para quejas, sugerencias de invitados, comentarios, porras, peticiones etc etc... ¡Pide por nosotros porfa! Este podcast es parte de JuanDiegoNetwork.com
Primera clase en el curso: "Las Tentaciones y Como Enfrentarlas". Impartido por el Dr. Omar Arbaje, los lunes de Cuaresma en el año 2022, en la Casa San Pablo, por invitación del movimiento "Cursillos de Cristiandad". Nota: Este primer audio tiene algunos defectos, pero los demás están mejor grabados.
Día 6 - Ejercicios espirituales de Cuaresma
Hello katemes,Hora Miercoles un chow de pura tragason.....Cual debi! Empesamos hablando de unos deliciosos Tamalitos pues como ya se habra dado cuenta pues hoy se festeja el, "Dia de la Candelaria" y como Said no come carne y le valen madre los Tamales el aprovecho pa' desplicarnos porque se celebra hoy 2 de Febrero. Y, si usted es como Said y no come carne roja pues hablemos del Pollo, pues resulta que un muchachillo gueno pa' nada se averguenza de su Santa Madre porque jueron al KFC a comer y la Señora saco _______!!! No se pierda el Quien Ta Mal Ahi porque se puso bueno el arguendecillo. Ahhhhh, pero eso no es todooooo, porque nuestro Motivador Helios Herrera como que ya le jayo el hilito a este pograma y taen nos platico sobre nuestra "relacion" con la comida. Mi UNICA relacion que ha funcionado! ajaja Pos, resulta que muchos de mosotros usamos la comida como una recompensa y aveces hasta como un castigo y Helios nos desmesusa todo ese jale. Buenos, creo'ke ahi la dejamos por hoy porque me lanzo por unos Tamalitos antes de que acaben! Los kero mucho familiaaaa.....Cuidense mucho y nos escuchamos mañana Jueves. Los Amooooooo
Hello katemes, Hora Miercoles un chow de pura tragason.....Cual debi! Empesamos hablando de unos deliciosos Tamalitos pues como ya se habra dado cuenta pues hoy se festeja el, "Dia de la Candelaria" y como Said no come carne y le valen madre los Tamales el aprovecho pa' desplicarnos porque se celebra hoy 2 de Febrero. Y, si usted es como Said y no come carne roja pues hablemos del Pollo, pues resulta que un muchachillo gueno pa' nada se averguenza de su Santa Madre porque jueron al KFC a comer y la Señora saco _______!!! No se pierda el Quien Ta Mal Ahi porque se puso bueno el arguendecillo. Ahhhhh, pero eso no es todooooo, porque nuestro Motivador Helios Herrera como que ya le jayo el hilito a este pograma y taen nos platico sobre nuestra "relacion" con la comida. Mi UNICA relacion que ha funcionado! ajaja Pos, resulta que muchos de mosotros usamos la comida como una recompensa y aveces hasta como un castigo y Helios nos desmesusa todo ese jale. Buenos, creo'ke ahi la dejamos por hoy porque me lanzo por unos Tamalitos antes de que acaben! Los kero mucho familiaaaa.....Cuidense mucho y nos escuchamos mañana Jueves. Los Amooooooo Learn more about your ad-choices at https://www.iheartpodcastnetwork.com
LAUDES MÍERCOLES DE LA II SEMANA DE ADVIENTO (Oración de la mañana) - Inmaculada Concepción de la Virgen María INVOCACIÓN INICIAL V. Señor abre mis labios R. Y mi boca proclamará tu alabanza INVITATORIO Ant. Celebremos a Maria, concebida sin pecado, y adoremos a su hijo, Jesucristo el Señor. SALMODIA Salmo 62 - Ant. ¡Qué admirable pureza la de aquella virgen Madre no conoció el pecado y que mereció llevar a Dios en su seno!. Cántico - Ant.El Señor te ha bendecido, santa virgen María, más que a todas las mujeres de la tierra. Salmo 149 - Ant. Arrástranos tras de ti, virgen inmaculada, y correremos atraídos por el aroma de tus perfumes. CÁNTICO EVANGÉLICO Ant. El Señor dijo a la serpiente: “Pongo hostilidad entre ti y la mujer, entre tu linaje y el suyo: ella herida tu cabeza”. Aleluya. Cántico de Zacarías. EL MESÍAS Y SU PRECURSOR Lc 1, 68-79 Bendito sea el Señor, Dios de Israel, porque ha visitado y redimido a su pueblo. suscitándonos una fuerza de salvación en la casa de David, su siervo, según lo había predicho desde antiguo por boca de sus santos profetas: Es la salvación que nos libra de nuestros enemigos y de la mano de todos los que nos odian; ha realizado así la misericordia que tuvo con nuestros padres, recordando su santa alianza y el juramento que juró a nuestro padre Abraham. Para concedernos que, libres de temor, arrancados de la mano de los enemigos, le sirvamos con santidad y justicia, en su presencia, todos nuestros días. Y a ti, niño, te llamarán Profeta del Altísimo, porque irás delante del Señor a preparar sus caminos, anunciando a su pueblo la salvación, el perdón de sus pecados. Por la entrañable misericordia de nuestro Dios, nos visitará el sol que nace de lo alto, para iluminar a los que viven en tiniebla y en sombra de muerte, para guiar nuestros pasos por el camino de la paz. Gloria al Padre, y al Hijo, y al Espíritu Santo. Como era en el principio, ahora y siempre, por los siglos de los siglos. Amén. PRECES “Que tú Santa Madre, Señor, interceda por nosotros.” Conclusion V. El Señor nos bendiga, nos guarde de todo mal y nos lleve a la vida eterna. R. Amén. (896)
PROGRAMA 157: Estudiamos los principios de la vida del Santo de Asís en los que sueña con ascender social, laboral y económicamente. Tiene una visión en la que sueña ser militar. El joven Francisco es un soñador que busca pero no es del todo feliz. El Señor lo deja hacer pero le sigue proponiendo el don del Evangelio. La decimoquinta testigo del proceso de canonización de Santa Clara nos muestra desde la enfermería del monasterio su testimonio acerca de la santidad de su Santa Madre.
Hello katemes, NUNCA mas vuelvo a ir a ese lugar......esa mera fue nuestra Encuesta Piratona el dia de hoy Miercoles. Que lugar cree usted que esta sobre valorado y no volveria a ir usted? Mandeme su comentario por Xochil Media a @DonChetoalAire. Escuchenos hasta el final pa' que oiga como fue cuando nuestro Saidcito chulo y su Santa Madre se encontraban en un Paiz del tercer mundo y con miedo a que los secuestraran! Chan-cha-cha-chaaaaaa.......como de pelicula oiga. Por cierto, hablando de peliculas, taen les tenemos la lista de peliculas y series mas vistas en Netflix y Yesenia Andrew taen interpreto los "Sueños". Nooooooo, si ya quedamos oiga, hubo de todo esta mañana nomas falto usted y pops por eso aqui les presentamos lo menos peorcito. ajaja Los kero mucho y los espero taen mañana Jueves tempranito. Los Amoooooooo
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PROGRAMA 156: Fr. Tomás de Celano cuenta la enfermedad de Francisco de Asís como el momento culminante en el cual Francisco empieza a plantearse qué quiere hacer en la vida y cómo responder al Señor. Empezamos el relato de la decimocuarta testigo del Proceso de canonización de Santa Clara. Como las hermanas anteriores, Sor Angeluccia nos cuenta las virtudes de la Santa Madre y cómo responde al Señor.
Breve meditación para amar más a nuestra Santa Madre, y encendernos de amor a Ella. Inscríbite en Parresía 1-3 de octubre. Conferencias para jóvenes. No te lo pierdas! https://forms.gle/3EdV9GH6CwLEpXXs6 Síguenos en youtube, instagram y web: Miles Christi MX Ayúdanos en nuestro apostolado: https://boton-donar.netlify.app/ Muchas gracias! P. Gonzalo Viaña, MC --- Send in a voice message: https://anchor.fm/fr-gonzalo/message
PROGRAMA 154: Comenzamos la primera vida de Fray Tomás de Celano. Es el biógrafo oficial de la Orden Franciscana. El escrito intenta ser el texto oficial que proponga a la Iglesia y a los fieles la santidad de Francisco. Como iremos viendo, el biógrafo tiene intenciones concretas a la hora de contarnos su vida. Comenzamos el estudio de la décimo segunda testigo del proceso de Canonización de Santa Clara, Sor Cristiana, quien de forma peculiar nos muestra la vida de la Santa Madre.
PROGRAMA 151: Estudiamos las Normas sobre el ayuno a Santa Clara, un escrito atribuido al Santo de Asís y presente en los escritos de Santa Clara a Santa Inés de Praga. En él se destacan tres puntos: la fraternidad subrayando especialmente el cuidado de pobres y enfermas, la libertad de las mismas y el cuidado de los hermanos a las hermanas. Sor Bienvenida, undécima testigo del Proceso de Canonización de Santa Clara, nos muestra un desarrollado elenco de las virtudes de la Santa Madre que nos sirven para responder con generosidad a nuestra propia forma de vida.
En este episodio especial, hablamos con Alfonso Beltrá, cofundador de Santa Madre Unusual Food, una empresa de nutrición deportiva que me ha impresionado por su propuesta innovadora, basada en la investigación más exhaustiva acerca de lo que necesitamos los deportistas de endurance o resistencia. Podéis contactar conmigo en: Web: www.pablojcastillo.es email: pablo@pablojcastillo.es Youtube: Pablo Castillo Instagram: PablocastilloGR Twitter: @neorider
En este episodio especial, hablamos con Alfonso Beltrá, cofundador de Santa Madre Unusual Food, una empresa de nutrición deportiva que me ha impresionado por su propuesta innovadora, basada en la investigación más exhaustiva acerca de lo que necesitamos los deportistas de endurance o resistencia. Podéis contactar conmigo en: Web: www.pablojcastillo.es email: pablo@pablojcastillo.es Youtube: Pablo Castillo Instagram: PablocastilloGR Twitter: @neorider
Rezemos juntos com fé e esperança por dias melhores. Se você gosta deste conteúdo compartilhe com quem precisa da intercessão Divina.
Santa Madre Cassino é o álbum de estreia do Matanza, banda que criou o estilo country-core. O álbum mistura melodia bluegrass com as guitarras pesadas do hardcore, criando um som único, que se tornou referência no cenário roqueiro no Brasil. Em celebração ao seu aniversário de 20 anos, o álbum é o tema deste episódio do 'Tudo Sobre o Disco', que durante o mês de Julho trará importantes álbuns do Rock Nacional. Neste episódio, Donida conta detalhes e histórias sobre as 14 faixas do 'Santa Madre Cassino'. Santa Madre Cassino está disponível em todas as plataformas de música: https://matanza.lnk.to/santamadrecassino
Tramo del especial 24 horas que hice el 5 de Junio, donde también conté con la intervención de Rafael David y Jassiel de Destruyendo Algoritmos. Aquí, invitada de lujo, mi madre, contando algunas de las experiencias vividas dentro de la secta de los TESTIGOS DE JEHOVÁ. Si quieres APOYAR mi trabajo: Patreon: https://www.patreon.com/emma_mene Paypal: https://streamlabs.com/elrincondeemma Únete a mi canal!!: https://www.youtube.com/channel/UCYn9... ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 🎙Canal de covers: https://www.youtube.com/channel/UCr1i... ➡️Canal de directos: https://www.youtube.com/channel/UCX8w... 🕹Twitch: https://www.twitch.tv/emma_mene ⚔️Discord: https://discord.gg/dRcMZmUga3 📢 Spotify: El rincón de Emma 🔊Ivoox: https://tinyurl.com/y3glwygw 🐤Twitter:https://twitter.com/elrincondeemma2 📷Instagram: https://www.instagram.com/elgranmene/ 📩Correo de contacto: elrincondeemma87@gmail.com ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Mi cámara: https://amzn.to/36DCpMG Mi cámara secundaria: https://amzn.to/2GbXBOy Cámara Web ( la uso en directos) : https://amzn.to/2SlR8Hz Micro Blue Yeti: https://amzn.to/2LSJt0p Micro solapa: https://amzn.to/2Y9jXch
LAUDES LUNES DE LA VIII SEMANA DEL TIEMPO ORDINARIO (Oración de la mañana) - María, Madre de la Iglesia INVOCACIÓN INICIAL V. Señor abre mis labios R. Y mi boca proclamará tu alabanza INVITATORIO Ant. Venid adoremos a Cristo, Hijo de María Virgen. SALMODIA Salmo 89 - Ant. Por la mañana, sácianos de tu misericordia, Señor. Cántico - Ant. Llegue la Albana del Señor hasta el confín de la tierra. Salmo 134 - Ant. Alabad el nombre del Señor, los que estáis en la casa del Señor. RESPONSORIO BREVE V. El Senor la eligió y la predestinó. R. El Senor la eligió y la predestinó. V. La hizo morar en su templo santo. R. Y la predestinó. V. Gloria al Padre, y al Hijo, y al Espíritu Santo. R. El Senor la eligió y la predestinó. CÁNTICO EVANGÉLICO Ant. Te glorificamos, Santa Madre de Dios, porque al recibir en tu seno virginal al Hijo de Dios y al darlo a luz al mundo, preparaste el nacimiento de la Iglesia, que hoy te aclama como Madre. Cántico de Zacarías. EL MESÍAS Y SU PRECURSOR Lc 1, 68-79 Bendito sea el Señor, Dios de Israel, porque ha visitado y redimido a su pueblo. suscitándonos una fuerza de salvación en la casa de David, su siervo, según lo había predicho desde antiguo por boca de sus santos profetas: Es la salvación que nos libra de nuestros enemigos y de la mano de todos los que nos odian; ha realizado así la misericordia que tuvo con nuestros padres, recordando su santa alianza y el juramento que juró a nuestro padre Abraham. Para concedernos que, libres de temor, arrancados de la mano de los enemigos, le sirvamos con santidad y justicia, en su presencia, todos nuestros días. Y a ti, niño, te llamarán Profeta del Altísimo, porque irás delante del Señor a preparar sus caminos, anunciando a su pueblo la salvación, el perdón de sus pecados. Por la entrañable misericordia de nuestro Dios, nos visitará el sol que nace de lo alto, para iluminar a los que viven en tiniebla y en sombra de muerte, para guiar nuestros pasos por el camino de la paz. Gloria al Padre, y al Hijo, y al Espíritu Santo. Como era en el principio, ahora y siempre, por los siglos de los siglos. Amén. PRECES “Que tu santa madre, Señor, interceda por nosotros.” Conclusion V. El Señor nos bendiga, nos guarde de todo mal y nos lleve a la vida eterna. R. Amén. (607)
Meditaciones sobre las letanías de Loreto, para el mes de mayo según San Juan Newman. --- Support this podcast: https://anchor.fm/cronicacatolicoperplejo/support
PROGRAMA 136: San Francisco de Asís nos regala el capítulo XX de su primera Regla titulado Exhortación que quieren hacer todos los hermanos. En él nos invita a que vivamos, desde la Palabra de Dios, unos cuantos puntos: pedir a Dios nuestras necesidades y el perdón, alabar, dar gracias, hacer penitencia, dar gratis lo que recibimos de Dios… La sexta testigo del proceso de canonización de Santa Clara llega al final de su testimonio ofreciéndonos dos milagros de la Santa Madre. Explicamos el de la multiplicación de las rebanadas de un pan que no había aparecido en el proceso de canonización hasta ahora.
Familiaaaa,El pograma de hoy Lunes no es apto para menores de edad, cardiacos o testigos de Jehova! No se enoje....es solo un chascarillo....pero si les presentamos un audio muy fuerte donde el Actor Alfredo Adame reta a un vato a los golpes mientras le recuerda a su Santa Madre pero bonitoooooo no fregaderas.....Hasta creo que es Michoacano vali! ajajaja Si haigan sido las Olimpiadas de maldiciones se gana la medalla de Oro ome! Bueno, en otro orden de ideas, taen hubo "Quien Ta Mal Ahi" y tiene que ver con una Morra que rechasa a "Pretendiente" por NO tener papeles Chan-cha-cha-chaaaaaa Escuchelo antes que se enoje porque hay un twist ahi. Los Kero mucho bofones.....No se perda Tengo Talento Mucho Talento est anoche por EstrellaTV y nos escuchamos mañana por la morning!Más de 3,000 personas mueren cada año a causa de conductores distraídos. No vayan manejando y texteando. No sean los causantes de una desgracia. Manejar y Textear, la Vas a Pagar. Mensaje de NHTSA.
PROGRAMA 132: Terminamos el capítulo XVII de la Primera Regla de San Francisco donde San Francisco explica el término “restitución”. Si la consagración de los hermanos menores consiste en vivir sin-propio cada vez que uno de ellos se apropia de algo deberá restituir a Dios lo que ha robado y no pertenece. Profundizamos en el testimonio de la quinta testigo del Proceso de canonización de Santa Clara, Sor Crisitiana, quien resalta la incapacidad de definir las cualidades de la Santa Madre y nos cuenta el prodigioso capítulo en el que a Santa Clara le cayó encima una puerta y no le pasó nada.
El Ángel del Señor anuncio a María; Y concibió por obra del Espíritu Santo. Dios te salve, María...... Aquí está la esclava del Señor; Hágase en mi según tu palabra. Dios te salve, María ...... Y el Hijo de Dios se hizo hombre; Y habitó entre nosotros. Dios te salve, María ...... Ruega por nosotros Santa Madre de Dios. Para que seamos dignos de las promesas de Cristo. Dios te salve, María..... Oración: Derrama, Señor, tu gracia sobre nosotros, que, por el anuncio del Ángel, hemos conocido la encarnación de tu Hijo, para que lleguemos, por su pasión y su cruz, y con la intercesión de la Virgen María, a la gloria de la resurrección. Por Jesucristo, Nuestro Señor. Amén.
PROGRAMA 129: Estudiamos la segunda parte del capítulo XVI de la Primera Regla de San Francisco de Asís donde el santo hace una recapitulación de la Palabra de Dios que nos ayuda a vivir el mandato misionero como unión a la pasión y muerte de Jesucristo. Si vivimos el martirio (cruento o incruento) cuando somos Evangelios vivos y vivientes y lo hacemos con paciencia y perseverancia tendremos el regalo de la gloria eterna. Sor Amada, cuarta testigo del Proceso de Canonización de Santa Clara nos habla de cómo Sor Cristina recuperó su sordera parcial por gracia de la Santa y cómo la Santa Madre era ejemplo de pobreza y oración.
Comenzamos a estudiar la primera parte del capítulo XVI de la Primera Regla de San Francisco: Los que van entre sarracenos y otros infieles. Francisco muestra a los hermanos su deseo de llevar el Evangelio a los musulmanes y otros infieles primero con la vida y después con la Palabra. El santo de Asís deja libertad a sus frailes para hacer distintos estilos de evangelización. Sor Amada, cuarta testigo del Proceso de Canonización de Santa Clara de Asís, nos cuenta un milagro de su Santa Madre en el cual cura a una de las hermanas de una afección en la garganta. Este milagro nos ayuda a comprender y vivir con más tesón la vida franciscana.
01 Gennaio 2021 - Omelia Santa Madre di Dio
Comenzamos el Capítulo IX de la Primera Regla de San Francisco titulado “La Mendicación”. Debemos empeñarnos en tener la humildad y pobreza de Jesucristo y convivir con los pobres sin que nos dé vergüenza de recurrir a la mendicación porque Jesucristo, María y los discípulos fueron pobres. La Tercera Testigo del Proceso de Canonización de Santa Clara, Sor Felipa, nos cuenta cómo la Santa Madre curó a una hermana sorda de un oído y cómo salvó el convento del ataque de los sarracenos.
El esplendor de la vida es nuestra Santísima Madre la Virgen María pues Cristo, Dios que se hace hombre es la Vida y en esta mujer humilde se ha realizado el auge de la humanidad llenándola de la gracia divina, sin merecerlo, por pura gracia, por amor mismo: he aquí que la Santa Madre de Dios es también Madre agradecida, Virgen humilde y Reina que llevó a Dios mismo en sus brazos. Si bien fue concebida sin la culpa del pecado original, la Virgen María no deja de ser criatura humana, con límites, con dolores y alegrías, con necesidades, con un corazón.
LAUDES MARTES DE LA II SEMANA DE ADVIENTO (Oración de la mañana) - Inmaculada Concepción de la Virgen María INVOCACIÓN INICIAL V. Señor abre mis labios R. Y mi boca proclamará tu alabanza INVITATORIO Ant. Celebremos a Maria, concebida sin pecado, y adoremos a su hijo, Jesucristo el Señor. SALMODIA Salmo 62 - Ant. ¡Que admirable pureza la de aquella virgen Madre no conoció el pecado y que mereció llevar a Dios en su seno!. Cántico - Ant.El Señor te ha bendecido, santa virgen María, más que a todas las mujeres de la tierra. Salmo 149 - Ant. Arrástranos tras de ti, virgen inmaculada, y correremos atraídos por el aroma de tus perfumes. CÁNTICO EVANGÉLICO Ant. El Señor dijo ala serpiente: “Pongo hostilidad entre ti y la mujer, entre tu linaje y el suyo: ella herida tu cabeza”. Aleluya. Cántico de Zacarías. EL MESÍAS Y SU PRECURSOR Lc 1, 68-79 Bendito sea el Señor, Dios de Israel, porque ha visitado y redimido a su pueblo. suscitándonos una fuerza de salvación en la casa de David, su siervo, según lo había predicho desde antiguo por boca de sus santos profetas: Es la salvación que nos libra de nuestros enemigos y de la mano de todos los que nos odian; ha realizado así la misericordia que tuvo con nuestros padres, recordando su santa alianza y el juramento que juró a nuestro padre Abraham. Para concedernos que, libres de temor, arrancados de la mano de los enemigos, le sirvamos con santidad y justicia, en su presencia, todos nuestros días. Y a ti, niño, te llamarán Profeta del Altísimo, porque irás delante del Señor a preparar sus caminos, anunciando a su pueblo la salvación, el perdón de sus pecados. Por la entrañable misericordia de nuestro Dios, nos visitará el sol que nace de lo alto, para iluminar a los que viven en tiniebla y en sombra de muerte, para guiar nuestros pasos por el camino de la paz. Gloria al Padre, y al Hijo, y al Espíritu Santo. Como era en el principio, ahora y siempre, por los siglos de los siglos. Amén. PRECES “Que tu Santa Madre, Señor, interceda por nosotros.” Conclusion V. El Señor nos bendiga, nos guarde de todo mal y nos lleve a la vida eterna. R. Amén. (361)
San Francisco de Asís nos muestra cómo deber ser las relaciones entre los hermanos y cómo han de servir los ministros a los súbditos. Obediencia y servicio que nacen de la Misericordia de Dios y han de convertirse en caridad fraterna. Damos un paso adelante en el Proceso de Canonización de Santa Clara. En esta ocasión la segunda testigo (Sor Bienvenida de Perusa) nos cuenta cómo la Santa Madre le cura la garganta de una afonía de más de dos años haciéndole la señal de la cruz.
Los invitamos a meditar los misterios del Santo Rosario en Familia. Pedimos a nuestra Santa Madre la Virgen María interceda por todos ustedes.
Dios te salve, Reina y Madre de misericordia, vida, dulzura y esperanza nuestra. Dios te salve. A Ti clamamos los desterrados hijos de Eva, a Ti suspiramos, gimiendo y llorando en este valle de lágrimas. Ea, pues, Señora Abogada Nuestra, vuelve a nosotros tus ojos misericordiosos, y después de este destierro, muéstranos a Jesús,fruto bendito de tu vientre.Oh, clemente, oh piadosa, oh dulce Virgen María. Ruega por nosotros, Santa Madre de Dios, para que seamos dignos de alcanzar las promesas de Nuestro Señor Jesucristo.Amén
La Madre Teresa de Calcuta vivió amando, en oración y siempre unida a Dios. Viviendo un amor fecundo, una vida de silencio interior y siempre al servicio de los más pobres entre los pobres, volviéndose un Cristo para ellos.
Este podcast esta dedicado aun tema muy importante. El Masterplan para la destruccion de la Iglesia Catolica. Este diabolico plan fue fraguado en las profundidades del abismo infierno. El conocimiento y comprension de este diabolico plan, nos ayudaran a comprender ampliamente la situacion actual de la Iglesia Catolica, que es la verdadera Iglesia fundada por Jesucrito. Tambien nos hara complender que para contrarrestar este plan, Nuestro Senor Jesucristo y Nuestra Madre Santisima tambien llevan un plan alternativo para rescatarla del vacio en que ha caido nuestra Santa Madre la Iglesia Catolica. Nuestro Senor Jesucrito mantiene su palabra dada a los apostoles de que "las puertas del infierno no prevaleceran contra ella" (Sn Mt. 16,18), y Nuestra Madre Santisima se ha aparecido a traves de todo el mundo llamando a la Conversion, a la Oracion y a la Penitencia para que nosotros, miembros vivos de la Iglesia, alcancemos nuestra propia salvacion y la salvacion de todo el mundo.
Hoy me acompaña en el Rezo del Santo Rosario Mi Madre Sandra, Mi Hermana Alessandra y Mi Hermano Mark. + En el nombre del Padre, y del Hijo, y del Espíritu Santo. Amén + Creo en Dios, Padre todopoderoso, creador del Cielo y de la Tierra. Creo en Jesucristo su único Hijo, Señor Nuestro, que fue concebido por obra y gracia del Espíritu Santo; nació de Santa María Virgen; padeció bajo el poder de Poncio Pilato; fue crucificado, muerto y sepultado; descendió a los infiernos; al tercer día resucitó de entre los muertos; subió a los cielos y está sentado a la derecha de Dios Padre; desde allí ha de venir a juzgar a vivos y muertos. Creo en el Espíritu Santo, la Santa Iglesia Católica, la comunión de los Santos el perdón de los pecados la resurrección de la carne y la vida eterna. + Padre nuestro, que estás en el cielo. Santificado sea tu nombre. Venga tu reino. Hágase tu voluntad en la tierra como en el cielo. Danos hoy nuestro pan de cada día. Perdona nuestras ofensas, como también nosotros perdonamos a los que nos ofenden. No nos dejes caer en tentación y líbranos del mal. + Dios te salve, María. Llena eres de gracia: El Señor es contigo. Bendita eres entre todas las mujeres. Y bendito es el fruto de tu vientre: Jesús. Santa María, Madre de Dios, ruega por nosotros pecadores, ahora y en la hora de nuestra muerte. + Gloria al Padre, al Hijo y al Espíritu Santo. Como era en el principio, ahora y siempre, por los siglos de los siglos. + Oh Jesús mío, perdona nuestros pecados, líbranos del fuego del infierno, lleva a todas las almas al cielo, especialmente a las más necesitadas de tu misericordia + Dios te salve, Reina y Madre, madre de misericordia, vida, dulzura y esperanza nuestra, Dios te salve. A ti llamamos los desterrados hijos de Eva. A ti suspiramos gimiendo y llorando en este valle de lágrimas. Ea, pues, Señora, abogada nuestra: vuelve a nosotros esos tus ojos misericordiosos. Y después de este destierro, muéstranos a Jesús, fruto bendito de tu vientre. Oh clemente, oh piadosa, oh dulce Virgen María. Ruega por nosotros, Santa Madre de Dios, para que seamos dignos de alcanzar las promesas de nuestro Señor Jesucristo. + Oh Dios cuyo unigénito hijo con su vida, muerte y resurrección nos alcanzó el premio de la vida eterna, concédenos a los que recordamos estos misterios del Santo Rosario, imitar lo que contienen y alcanzar lo que prometen, por el mismo Jesucristo Nuestro Señor
#PrayForTheWorld ¡Oremos por el fin de la pandemia! «Recemos todos juntos por los enfermos, por las personas que sufren. Bajo tu amparo nos acogemos, Santa Madre de Dios, no desprecies […]
¿Has tenido problemas con tu pareja ocasionado por tu suegra?
Riascolta in podcast su Radio Civita InBlu l'omelia celebrata da Don Carlo Lembo nella Chiesa della Madonna del Carmine di Formia nel primo giorno del 2020 e della Festa di Maria, Santa Madre di Dio.
Commento al Vangelo Luca 2,16-21 di don Luigi Ciprelli.Visita www.annunciatedaitetti.it e seguici su Telegram @annunciatedaitetti
La formación de la santa madre Rusia
La formación de la santa madre Rusia
Oración del papa Francisco por la Fiesta de la Inmaculada Concepción de María del Año 2016. Oh María, Madre nuestra Inmaculada, En el día de tu fiesta vengo a Ti, y no vengo solo: traigo conmigo a todos aquellos que tu Hijo me ha confiado, en esta ciudad de Roma y en el mundo entero, para que Tú los bendigas y los salves de los peligros. Te traigo, Madre, a los niños, especialmente a los que están solos, abandonados, y que por eso son engañados y explotados. Te traigo, Madre, a las familias, que llevan adelante la vida y la sociedad con su compromiso diario y escondido; de modo particular a las familias que tienen más dificultades por tantos problemas propios y de otros. Te traigo, Madre, a todos los trabajadores, hombres y mujeres, y te confío sobre todo a quienes, por necesidad, se ven obligados a desarrollar un trabajo indigno y a quien ha perdido el trabajo o no logra encontrarlo. Necesitamos tu mirada inmaculada, para reencontrar la capacidad de mirar a las personas y las cosas con respeto y reconocimiento, sin intereses egoístas o hipócritas. Necesitamos tu corazón inmaculado para amar de manera gratuita, sin otros fines que los de buscar el bien del otro, con simplicidad y sinceridad, renunciando a enmascarar y maquillar. Necesitamos tus manos inmaculadas para acariciar con ternura, para tocar la carne de Jesús en los hermanos pobres, enfermos, despreciados, para realzar a quien ha caído y sostener a quien vacila. Necesitamos tus pies inmaculados para ir al encuentro de quien no sabe dar el primer paso, para caminar por los senderos de quien se ha perdido, para ir a encontrar a las personas solas. Te damos gracias, Oh Madre, porque mostrándote a nosotros libre de toda mancha de pecado, nos reconoces que antes de todo existe la gracia de Dios, existe el amor de Jesucristo que ha dado la vida por nosotros, existe la fuerza del Espíritu Santo que todo renueva. Haz que no cedamos al desánimo, sino que, confiando en tu constante ayuda, nos comprometamos a fondo para renovarnos nosotros mismos, esta ciudad y el mundo entero. ¡Ora por nosotros Santa Madre de Dios! Otros canales de comunicación de Magnificat TV de los Franciscanos de María: Podcast: bit.ly/AudiosMagnificatTV Youtube: bit.ly/YouTubeMagnificatTV Twitter: twitter.com/MagnificatTV Facebook:www.facebook.com/Magnificattv
El Vaticano ha hecho pública la carta del Papa Francisco “Misericordia et misera” (Misericordia y miseria) mediante la cual quiere recordar que la misericordia es una de las actitudes propias del cristiano e invita a que se viva tan intensamente como durante el Jubileo. “La misericordia no puede ser un paréntesis en la vida de la Iglesia, sino que constituye su misma existencia, que manifiesta y hace tangible la verdad profunda del Evangelio. Todo se revela en la misericordia; todo se resuelve en el amor misericordioso del Padre”, dice el Pontífice en la misma. Para descargar la Carta Apostólica completa en formato PDF, ingrese a: https://www.aciprensa.com/pdf/MisericordiaEtMisera.pdf A continuación, el texto completo de la carta: FRANCISCO a cuantos leerán esta Carta Apostólica misericordia y paz Misericordia et misera son las dos palabras que san Agustín usa para comentar el encuentro entre Jesús y la adúltera (cf. Jn 8,1-11). No podía encontrar una expresión más bella y coherente que esta para hacer comprender el misterio del amor de Dios cuando viene al encuentro del pecador: «Quedaron sólo ellos dos: la miserable y la misericordia». Cuánta piedad y justicia divina hay en este episodio. Su enseñanza viene a iluminar la conclusión del Jubileo Extraordinario de la Misericordia e indica, además, el camino que estamos llamados a seguir en el futuro. 1. Esta página del Evangelio puede ser asumida, con todo derecho, como imagen de lo que hemos celebrado en el Año Santo, un tiempo rico de misericordia, que pide ser siempre celebrada y vivida en nuestras comunidades. En efecto, la misericordia no puede ser un paréntesis en la vida de la Iglesia, sino que constituye su misma existencia, que manifiesta y hace tangible la verdad profunda del Evangelio. Todo se revela en la misericordia; todo se resuelve en el amor misericordioso del Padre. Una mujer y Jesús se encuentran. Ella, adúltera y, según la Ley, juzgada merecedora de la lapidación; él, que con su predicación y el don total de sí mismo, que lo llevará hasta la cruz, ha devuelto la ley mosaica a su genuino propósito originario. En el centro no aparece la ley y la justicia legal, sino el amor de Dios que sabe leer el corazón de cada persona, para comprender su deseo más recóndito, y que debe tener el primado sobre todo. En este relato evangélico, sin embargo, no se encuentran el pecado y el juicio en abstracto, sino una pecadora y el Salvador. Jesús ha mirado a los ojos a aquella mujer y ha leído su corazón: allí ha reconocido el deseo de ser comprendida, perdonada y liberada. La miseria del pecado ha sido revestida por la misericordia del amor. Por parte de Jesús, ningún juicio que no esté marcado por la piedad y la compasión hacia la condición de la pecadora. A quien quería juzgarla y condenarla a muerte, Jesús responde con un silencio prolongado, que ayuda a que la voz de Dios resuene en las conciencias, tanto de la mujer como de sus acusadores. Estos dejan caer las piedras de sus manos y se van uno a uno (cf. Jn 8,9). Y después de ese silencio, Jesús dice: «Mujer, ¿dónde están tus acusadores? ¿Ninguno te ha condenado? […] Tampoco yo te condeno. Anda, y en adelante no peques más» (vv. 10-11). De este modo la ayuda a mirar el futuro con esperanza y a estar lista para encaminar nuevamente su vida; de ahora en adelante, si lo querrá, podrá «caminar en la caridad» (cf. Ef 5,2). Una vez que hemos sido revestidos de misericordia, aunque permanezca la condición de debilidad por el pecado, esta debilidad es superada por el amor que permite mirar más allá y vivir de otra manera. 2. Jesús lo había enseñado con claridad en otro momento cuando, invitado a comer por un fariseo, se le había acercado una mujer conocida por todos como pecadora (cf. Lc 7,36-50). Ella había ungido con perfume los pies de Jesús, los había bañado con sus lágrimas y secado con sus cabellos (cf. vv. 37- 38). A la reacción escandalizada del fariseo, Jesús responde: «Sus muchos pecados han quedado perdonados, porque ha amado mucho, pero al que poco se le perdona, ama poco» (v. 47). El perdón es el signo más visible del amor del Padre, que Jesús ha querido revelar a lo largo de toda su vida. No existe página del Evangelio que pueda ser sustraída a este imperativo del amor que llega hasta el perdón. Incluso en el último momento de su vida terrena, mientras estaba siendo crucificado, Jesús tiene palabras de perdón: «Padre, perdónalos porque no saben lo que hacen» (Lc 23,34). Nada de cuanto un pecador arrepentido coloca delante de la misericordia de Dios queda sin el abrazo de su perdón. Por este motivo, ninguno de nosotros puede poner condiciones a la misericordia; ella será siempre un acto de gratuidad del Padre celeste, un amor incondicionado e inmerecido. No podemos correr el riesgo de oponernos a la plena libertad del amor con el cual Dios entra en la vida de cada persona. La misericordia es esta acción concreta del amor que, perdonando, transforma y cambia la vida. Así se manifiesta su misterio divino. Dios es misericordioso (cf. Ex 34,6), su misericordia dura por siempre (cf. Sal 136), de generación en generación abraza a cada persona que se confía a él y la transforma, dándole su misma vida. 3. Cuánta alegría ha brotado en el corazón de estas dos mujeres, la adúltera y la pecadora. El perdón ha hecho que se sintieran al fin más libres y felices que nunca. Las lágrimas de vergüenza y de dolor se han transformado en la sonrisa de quien se sabe amado. La misericordia suscita alegría porque el corazón se abre a la esperanza de una vida nueva. La alegría del perdón es difícil de expresar, pero se trasparenta en nosotros cada vez que la experimentamos. En su origen está el amor con el cual Dios viene a nuestro encuentro, rompiendo el círculo del egoísmo que nos envuelve, para hacernos también a nosotros instrumentos de misericordia. Qué significativas son, también para nosotros, las antiguas palabras que guiaban a los primeros cristianos: «Revístete de alegría, que encuentra siempre gracia delante de Dios y siempre le es agradable, y complácete en ella. Porque todo hombre alegre obra el bien, piensa el bien y desprecia la tristeza [...] Vivirán en Dios cuantos alejen de sí la tristeza y se revistan de toda alegría». Experimentar la misericordia produce alegría. No permitamos que las aflicciones y preocupaciones nos la quiten; que permanezca bien arraigada en nuestro corazón y nos ayude a mirar siempre con serenidad la vida cotidiana. En una cultura frecuentemente dominada por la técnica, se multiplican las formas de tristeza y soledad en las que caen las personas, entre ellas muchos jóvenes. En efecto, el futuro parece estar en manos de la incertidumbre que impide tener estabilidad. De ahí surgen a menudo sentimientos de melancolía, tristeza y aburrimiento que lentamente pueden conducir a la desesperación. Se necesitan testigos de la esperanza y de la verdadera alegría para deshacer las quimeras que prometen una felicidad fácil con paraísos artificiales. El vacío profundo de muchos puede ser colmado por la esperanza que llevamos en el corazón y por la alegría que brota de ella. Hay mucha necesidad de reconocer la alegría que se revela en el corazón que ha sido tocado por la misericordia. Hagamos nuestras, por tanto, las palabras del Apóstol: «Estad siempre alegres en el Señor» (Flp 4,4; cf. 1 Ts 5,16). 4. Hemos celebrado un Año intenso, en el que la gracia de la misericordia se nos ha dado en abundancia. Como un viento impetuoso y saludable, la bondad y la misericordia se han esparcido por el mundo entero. Y delante de esta mirada amorosa de Dios, que de manera tan prolongada se ha posado sobre cada uno de nosotros, no podemos permanecer indiferentes, porque ella cambia la vida. Sentimos la necesidad, ante todo, de dar gracias al Señor y decirle: «Has sido bueno, Señor, con tu tierra […]. Has perdonado la culpa de tu pueblo» (Sal 85,2-3). Así es: Dios ha destruido nuestras culpas y ha arrojado nuestros pecados a lo hondo del mar (cf. Mi 7,19); no los recuerda más, se los ha echado a la espalda (cf. Is 38,17); como dista el oriente del ocaso, así aparta de nosotros nuestros pecados (cf. Sal 103,12). En este Año Santo la Iglesia ha sabido ponerse a la escucha y ha experimentado con gran intensidad la presencia y cercanía del Padre, que mediante la obra del Espíritu Santo le ha hecho más evidente el don y el mandato de Jesús sobre el perdón. Ha sido realmente una nueva visita del Señor en medio de nosotros. Hemos percibido cómo su soplo vital se difundía por la Iglesia y, una vez más, sus palabras han indicado la misión: «Recibid el Espíritu Santo, a quienes les perdonéis los pecados, les quedan perdonados; a quienes se los retengáis, les quedan retenidos» (Jn 20,22-23). 5. Ahora, concluido este Jubileo, es tiempo de mirar hacia adelante y de comprender cómo seguir viviendo con fidelidad, alegría y entusiasmo, la riqueza de la misericordia divina. Nuestras comunidades continuarán con vitalidad y dinamismo la obra de la nueva evangelización en la medida en que la «conversión pastoral», que estamos llamados a vivir, se plasme cada día, gracias a la fuerza renovadora de la misericordia. No limitemos su acción; no hagamos entristecer al Espíritu, que siempre indica nuevos senderos para recorrer y llevar a todos el Evangelio que salva. En primer lugar estamos llamados a celebrar la misericordia. Cuánta riqueza contiene la oración de la Iglesia cuando invoca a Dios como Padre misericordioso. En la liturgia, la misericordia no sólo se evoca con frecuencia, sino que se recibe y se vive. Desde el inicio hasta el final de la celebración eucarística, la misericordia aparece varias veces en el diálogo entre la asamblea orante y el corazón del Padre, que se alegra cada vez que puede derramar su amor misericordioso. Después de la súplica de perdón inicial, con la invocación «Señor, ten piedad», somos inmediatamente confortados: «Dios omnipotente tenga misericordia de nosotros, perdone nuestros pecados y nos lleve a la vida eterna». Con esta confianza la comunidad se reúne en la presencia del Señor, especialmente en el día santo de la resurrección. Muchas oraciones «colectas» se refieren al gran don de la misericordia. En el periodo de Cuaresma, por ejemplo, oramos diciendo: «Señor, Padre de misericordia y origen de todo bien, qué aceptas el ayuno, la oración y la limosna como remedio de nuestros pecados; mira con amor a tu pueblo penitente y restaura con tu misericordia a los que estamos hundidos bajo el peso de las culpas». Después nos sumergimos en la gran plegaria eucarística con el prefacio que proclama: «Porque tu amor al mundo fue tan misericordioso que no sólo nos enviaste como redentor a tu propio Hijo, sino que en todo lo quisiste semejante al hombre, menos en el pecado». Además, la plegaria eucarística cuarta es un himno a la misericordia de Dios: «Compadecido, tendiste la mano a todos, para que te encuentre el que te busca». «Ten misericordia de todos nosotros»,6 es la súplica apremiante que realiza el sacerdote, para implorar la participación en la vida eterna. Después del Padrenuestro, el sacerdote prolonga la plegaria invocando la paz y la liberación del pecado gracias a la «ayuda de su misericordia». Y antes del signo de la paz, que se da como expresión de fraternidad y de amor recíproco a la luz del perdón recibido, él ora de nuevo diciendo: «No tengas en cuenta nuestros pecados, sino la fe de tu Iglesia». Mediante estas palabras, pedimos con humilde confianza el don de la unidad y de la paz para la santa Madre Iglesia. La celebración de la misericordia divina culmina en el Sacrificio eucarístico, memorial del misterio pascual de Cristo, del que brota la salvación para cada ser humano, para la historia y para el mundo entero. En resumen, cada momento de la celebración eucarística está referido a la misericordia de Dios. En toda la vida sacramental la misericordia se nos da en abundancia. Es muy relevante el hecho de que la Iglesia haya querido mencionar explícitamente la misericordia en la fórmula de los dos sacramentos llamados «de sanación», es decir, la Reconciliación y la Unción de los enfermos. La fórmula de la absolución dice: «Dios, Padre misericordioso, que reconcilió consigo al mundo por la muerte y la resurrección de su Hijo y derramó el Espíritu Santo para la remisión de los pecados, te conceda, por el ministerio de la Iglesia, el perdón y la paz»; y la de la Unción reza así: «Por esta santa Unción y por su bondadosa misericordia, te ayude el Señor con la gracia del Espíritu Santo». Así, en la oración de la Iglesia la referencia a la misericordia, lejos de ser solamente parenética, es altamente performativa, es decir que, mientras la invocamos con fe, nos viene concedida; mientras la confesamos viva y real, nos transforma verdaderamente. Este es un aspecto fundamental de nuestra fe, que debemos conservar en toda su originalidad: antes que el pecado, tenemos la revelación del amor con el que Dios ha creado el mundo y los seres humanos. El amor es el primer acto con el que Dios se da a conocer y viene a nuestro encuentro. Por tanto, abramos el corazón a la confianza de ser amados por Dios. Su amor nos precede siempre, nos acompaña y permanece junto a nosotros a pesar de nuestro pecado. 6. En este contexto, la escucha de la Palabra de Dios asume también un significado particular. Cada domingo, la Palabra de Dios es proclamada en la comunidad cristiana para que el día del Señor se ilumine con la luz que proviene del misterio pascual. En la celebración eucarística asistimos a un verdadero diálogo entre Dios y su pueblo. En la proclamación de las lecturas bíblicas, se recorre la historia de nuestra salvación como una incesante obra de misericordia que se nos anuncia. Dios sigue hablando hoy con nosotros como sus amigos, se «entretiene» con nosotros, para ofrecernos su compañía y mostrarnos el sendero de la vida. Su Palabra se hace intérprete de nuestras peticiones y preocupaciones, y es también respuesta fecunda para que podamos experimentar concretamente su cercanía. Qué importante es la homilía, en la que «la verdad va de la mano de la belleza y del bien», para que el corazón de los creyentes vibre ante la grandeza de la misericordia. Recomiendo mucho la preparación de la homilía y el cuidado de la predicación. Ella será tanto más fructuosa, cuanto más haya experimentado el sacerdote en sí mismo la bondad misericordiosa del Señor. Comunicar la certeza de que Dios nos ama no es un ejercicio retórico, sino condición de credibilidad del propio sacerdocio. Vivir la misericordia es el camino seguro para que ella llegue a ser verdadero anuncio de consolación y de conversión en la vida pastoral. La homilía, como también la catequesis, ha de estar siempre sostenida por este corazón palpitante de la vida cristiana. 7. La Biblia es la gran historia que narra las maravillas de la misericordia de Dios. Cada una de sus páginas está impregnada del amor del Padre que desde la creación ha querido imprimir en el universo los signos de su amor. El Espíritu Santo, a través de las palabras de los profetas y de los escritos sapienciales, ha modelado la historia de Israel con el reconocimiento de la ternura y de la cercanía de Dios, a pesar de la infidelidad del pueblo. La vida de Jesús y su predicación marcan de manera decisiva la historia de la comunidad cristiana, que entiende la propia misión como respuesta al mandato de Cristo de ser instrumento permanente de su misericordia y de su perdón (cf. Jn 20,23). Por medio de la Sagrada Escritura, que se mantiene viva gracias a la fe de la Iglesia, el Señor continúa hablando a su Esposa y le indica los caminos a seguir, para que el Evangelio de la salvación llegue a todos. Deseo vivamente que la Palabra de Dios se celebre, se conozca y se difunda cada vez más, para que nos ayude a comprender mejor el misterio del amor que brota de esta fuente de misericordia. Lo recuerda claramente el Apóstol: «Toda Escritura es inspirada por Dios y además útil para enseñar, para argüir, para corregir, para educar en la justicia» (2 Tm 3,16). Sería oportuno que cada comunidad, en un domingo del Año litúrgico, renovase su compromiso en favor de la difusión, conocimiento y profundización de la Sagrada Escritura: un domingo dedicado enteramente a la Palabra de Dios para comprender la inagotable riqueza que proviene de ese diálogo constante de Dios con su pueblo. Habría que enriquecer ese momento con iniciativas creativas, que animen a los creyentes a ser instrumentos vivos de la transmisión de la Palabra. Ciertamente, entre esas iniciativas tendrá que estar la difusión más amplia de la lectio divina, para que, a través de la lectura orante del texto sagrado, la vida espiritual se fortalezca y crezca. La lectio divina sobre los temas de la misericordia permitirá comprobar cuánta riqueza hay en el texto sagrado, que leído a la luz de la entera tradición espiritual de la Iglesia, desembocará necesariamente en gestos y obras concretas de caridad. 8. La celebración de la misericordia tiene lugar de modo especial en el Sacramento de la Reconciliación. Es el momento en el que sentimos el abrazo del Padre que sale a nuestro encuentro para restituirnos de nuevo la gracia de ser sus hijos. Somos pecadores y cargamos con el peso de la contradicción entre lo que queremos hacer y lo que, en cambio, hacemos (cf. Rm 7,14-21); la gracia, sin embargo, nos precede siempre y adopta el rostro de la misericordia que se realiza eficazmente con la reconciliación y el perdón. Dios hace que comprendamos su inmenso amor justamente ante nuestra condición de pecadores. La gracia es más fuerte y supera cualquier posible resistencia, porque el amor todo lo puede (cf. 1 Co 13,7). En el Sacramento del Perdón, Dios muestra la vía de la conversión hacia él, y nos invita a experimentar de nuevo su cercanía. Es un perdón que se obtiene, ante todo, empezando por vivir la caridad. Lo recuerda también el apóstol Pedro cuando escribe que «el amor cubre la multitud de los pecados» (1 Pe 4,8). Sólo Dios perdona los pecados, pero quiere que también nosotros estemos dispuestos a perdonar a los demás, como él perdona nuestras faltas: «Perdona nuestras ofensas, como también nosotros perdonamos a los que nos ofenden» (Mt 6,12). Qué tristeza cada vez que nos quedamos encerrados en nosotros mismos, incapaces de perdonar. Triunfa el rencor, la rabia, la venganza; la vida se vuelve infeliz y se anula el alegre compromiso por la misericordia. 9. Una experiencia de gracia que la Iglesia ha vivido con mucho fruto a lo largo del Año jubilar ha sido ciertamente el servicio de los Misioneros de la Misericordia. Su acción pastoral ha querido evidenciar que Dios no pone ningún límite a cuantos lo buscan con corazón contrito, porque sale al encuentro de todos, como un Padre. He recibido muchos testimonios de alegría por el renovado encuentro con el Señor en el Sacramento de la Confesión. No perdamos la oportunidad de vivir también la fe como una experiencia de reconciliación. «Reconciliaos con Dios» (2 Co 5,20), esta es la invitación que el Apóstol dirige también hoy a cada creyente, para que descubra la potencia del amor que transforma en una «criatura nueva» (2 Co 5,17). Doy las gracias a cada Misionero de la Misericordia por este inestimable servicio de hacer fructificar la gracia del perdón. Este ministerio extraordinario, sin embargo, no cesará con la clausura de la Puerta Santa. Deseo que se prolongue todavía, hasta nueva disposición, como signo concreto de que la gracia del Jubileo siga siendo viva y eficaz, a lo largo y ancho del mundo. Será tarea del Pontificio Consejo para la Promoción de la Nueva Evangelización acompañar durante este periodo a los Misioneros de la Misericordia, como expresión directa de mi solicitud y cercanía, y encontrar las formas más coherentes para el ejercicio de este precioso ministerio. 10. A los sacerdotes renuevo la invitación a prepararse con mucho esmero para el ministerio de la Confesión, que es una verdadera misión sacerdotal. Os agradezco de corazón vuestro servicio y os pido que seáis acogedores con todos; testigos de la ternura paterna, a pesar de la gravedad del pecado; solícitos en ayudar a reflexionar sobre el mal cometido; claros a la hora de presentar los principios morales; disponibles para acompañar a los fieles en el camino penitencial, siguiendo el paso de cada uno con paciencia; prudentes en el discernimiento de cada caso concreto; generosos en el momento de dispensar el perdón de Dios. Así como Jesús ante la mujer adúltera optó por permanecer en silencio para salvarla de su condena a muerte, del mismo modo el sacerdote en el confesionario tenga también un corazón magnánimo, recordando que cada penitente lo remite a su propia condición personal: pecador, pero ministro de la misericordia. 11. Me gustaría que todos meditáramos las palabras del Apóstol, escritas hacia el final de su vida, en las que confiesa a Timoteo de haber sido el primero de los pecadores, «por esto precisamente se compadeció de mí» (1 Tm 1,16). Sus palabras tienen una fuerza arrebatadora para hacer que también nosotros reflexionemos sobre nuestra existencia y para que veamos cómo la misericordia de Dios actúa para cambiar, convertir y transformar nuestro corazón: «Doy gracias a Cristo Jesús, Señor nuestro, que me hizo capaz, se fío de mí y me confió este ministerio, a mí, que antes era un blasfemo, un perseguidor y un insolente. Pero Dios tuvo compasión de mí» (1 Tm 1,12-13). Por tanto, recordemos siempre con renovada pasión pastoral las palabras del Apóstol: «Dios nos reconcilió consigo por medio de Cristo y nos encargó el ministerio de la reconciliación» (2 Co 5,18). Con vistas a este ministerio, nosotros hemos sido los primeros en ser perdonados; hemos sido testigos en primera persona de la universalidad del perdón. No existe ley ni precepto que pueda impedir a Dios volver a abrazar al hijo que regresa a él reconociendo que se ha equivocado, pero decidido a recomenzar desde el principio. Quedarse solamente en la ley equivale a banalizar la fe y la misericordia divina. Hay un valor propedéutico en la ley (cf. Ga 3,24), cuyo fin es la caridad (cf. 1 Tm 1,5). El cristiano está llamado a vivir la novedad del Evangelio, «la ley del Espíritu que da la vida en Cristo Jesús» (Rm 8,2). Incluso en los casos más complejos, en los que se siente la tentación de hacer prevalecer una justicia que deriva sólo de las normas, se debe creer en la fuerza que brota de la gracia divina. Nosotros, confesores, somos testigos de tantas conversiones que suceden delante de nuestros ojos. Sentimos la responsabilidad de gestos y palabras que toquen lo más profundo del corazón del penitente, para que descubra la cercanía y ternura del Padre que perdona. No arruinemos esas ocasiones con comportamientos que contradigan la experiencia de la misericordia que se busca. Ayudemos, más bien, a iluminar el ámbito de la conciencia personal con el amor infinito de Dios (cf. 1 Jn 3,20). El Sacramento de la Reconciliación necesita volver a encontrar su puesto central en la vida cristiana; por esto se requieren sacerdotes que pongan su vida al servicio del «ministerio de la reconciliación» (2 Co 5,18), para que a nadie que se haya arrepentido sinceramente se le impida acceder al amor del Padre, que espera su retorno, y a todos se les ofrezca la posibilidad de experimentar la fuerza liberadora del perdón. Una ocasión propicia puede ser la celebración de la iniciativa 24 horas para el Señor en la proximidad del IV Domingo de Cuaresma, que ha encontrado un buen consenso en las diócesis y sigue siendo como una fuerte llamada pastoral para vivir intensamente el Sacramento de la Confesión. 12. En virtud de esta exigencia, para que ningún obstáculo se interponga entre la petición de reconciliación y el perdón de Dios, de ahora en adelante concedo a todos los sacerdotes, en razón de su ministerio, la facultad de absolver a quienes hayan procurado el pecado de aborto. Cuanto había concedido de modo limitado para el período jubilar, lo extiendo ahora en el tiempo, no obstante cualquier cosa en contrario. Quiero enfatizar con todas mis fuerzas que el aborto es un pecado grave, porque pone fin a una vida humana inocente. Con la misma fuerza, sin embargo, puedo y debo afirmar que no existe ningún pecado que la misericordia de Dios no pueda alcanzar y destruir, allí donde encuentra un corazón arrepentido que pide reconciliarse con el Padre. Por tanto, que cada sacerdote sea guía, apoyo y alivio a la hora de acompañar a los penitentes en este camino de reconciliación especial. En el Año del Jubileo había concedido a los fieles, que por diversos motivos frecuentan las iglesias donde celebran los sacerdotes de la Fraternidad San Pío X, la posibilidad de recibir válida y lícitamente la absolución sacramental de sus pecados.Por el bien pastoral de estos fieles, y confiando en la buena voluntad de sus sacerdotes, para que se pueda recuperar con la ayuda de Dios, la plena comunión con la Iglesia Católica, establezco por decisión personal que esta facultad se extienda más allá del período jubilar, hasta nueva disposición, de modo que a nadie le falte el signo sacramental de la reconciliación a través del perdón de la Iglesia. 13. La misericordia tiene también el rostro de la consolación. «Consolad, consolad a mi pueblo» (Is 40,1), son las sentidas palabras que el profeta pronuncia también hoy, para que llegue una palabra de esperanza a cuantos sufren y padecen. No nos dejemos robar nunca la esperanza que proviene de la fe en el Señor resucitado. Es cierto, a menudo pasamos por duras pruebas, pero jamás debe decaer la certeza de que el Señor nos ama. Su misericordia se expresa también en la cercanía, en el afecto y en el apoyo que muchos hermanos y hermanas nos ofrecen cuando sobrevienen los días de tristeza y aflicción. Enjugar las lágrimas es una acción concreta que rompe el círculo de la soledad en el que con frecuencia terminamos encerrados. Todos tenemos necesidad de consuelo, porque ninguno es inmune al sufrimiento, al dolor y a la incomprensión. Cuánto dolor puede causar una palabra rencorosa, fruto de la envidia, de los celos y de la rabia. Cuánto sufrimiento provoca la experiencia de la traición, de la violencia y del abandono; cuánta amargura ante la muerte de los seres queridos. Sin embargo, Dios nunca permanece distante cuando se viven estos dramas. Una palabra que da ánimo, un abrazo que te hace sentir comprendido, una caricia que hace percibir el amor, una oración que permite ser más fuerte…, son todas expresiones de la cercanía de Dios a través del consuelo ofrecido por los hermanos. A veces también el silencio es de gran ayuda; porque en algunos momentos no existen palabras para responder a los interrogantes del que sufre. La falta de palabras, sin embargo, se puede suplir por la compasión del que está presente y cercano, del que ama y tiende la mano. No es cierto que el silencio sea un acto de rendición, al contrario, es un momento de fuerza y de amor. El silencio también pertenece al lenguaje de la consolación, porque se transforma en una obra concreta de solidaridad y unión con el sufrimiento del hermano. 14. En un momento particular como el nuestro, caracterizado por la crisis de la familia, entre otras, es importante que llegue una palabra de gran consuelo a nuestras familias. El don del matrimonio es una gran vocación a la que, con la gracia de Cristo, hay que corresponder con el amor generoso, fiel y paciente. La belleza de la familia permanece inmutable, a pesar de numerosas sombras y propuestas alternativas: «El gozo del amor que se vive en las familias es también el júbilo de la Iglesia». El sendero de la vida lleva a que un hombre y una mujer se encuentren, se amen y se prometan, fidelidad por siempre delante de Dios, a menudo se interrumpe por el sufrimiento, la traición y la soledad. La alegría de los padres por el don de los hijos no es inmune a las preocupaciones con respecto a su crecimiento y formación, y para que tengan un futuro digno de ser vivido con intensidad. La gracia del Sacramento del Matrimonio no sólo fortalece a la familia para que sea un lugar privilegiado en el que se viva la misericordia, sino que compromete a la comunidad cristiana, y con ella a toda la acción pastoral, para que se resalte el gran valor propositivo de la familia. De todas formas, este Año jubilar nos ha de ayudar a reconocer la complejidad de la realidad familiar actual. La experiencia de la misericordia nos hace capaces de mirar todas las dificultades humanas con la actitud del amor de Dios, que no se cansa de acoger y acompañar. No podemos olvidar que cada uno lleva consigo el peso de la propia historia que lo distingue de cualquier otra persona. Nuestra vida, con sus alegrías y dolores, es algo único e irrepetible, que se desenvuelve bajo la mirada misericordiosa de Dios. Esto exige, sobre todo de parte del sacerdote, un discernimiento espiritual atento, profundo y prudente para que cada uno, sin excluir a nadie, sin importar la situación que viva, pueda sentirse acogido concretamente por Dios, participar activamente en la vida de la comunidad y ser admitido en ese Pueblo de Dios que, sin descanso, camina hacia la plenitud del reino de Dios, reino de justicia, de amor, de perdón y de misericordia. 15. El momento de la muerte reviste una importancia particular. La Iglesia siempre ha vivido este dramático tránsito a la luz de la resurrección de Jesucristo, que ha abierto el camino de la certeza en la vida futura. Tenemos un gran reto que afrontar, sobre todo en la cultura contemporánea que, a menudo, tiende a banalizar la muerte hasta el punto de esconderla o considerarla una simple ficción. La muerte en cambio se ha de afrontar y preparar como un paso doloroso e ineludible, pero lleno de sentido: como el acto de amor extremo hacia las personas que dejamos y hacia Dios, a cuyo encuentro nos dirigimos. En todas las religiones el momento de la muerte, así como el del nacimiento, está acompañado de una presencia religiosa. Nosotros vivimos la experiencia de las exequias como una plegaria llena de esperanza por el alma del difunto y como una ocasión para ofrecer consuelo a cuantos sufren por la ausencia de la persona amada. Estoy convencido de la necesidad de que, en la acción pastoral animada por la fe viva, los signos litúrgicos y nuestras oraciones sean expresión de la misericordia del Señor. Es él mismo quien nos da palabras de esperanza, porque nada ni nadie podrán jamás separarnos de su amor (cf. Rm 8,35). La participación del sacerdote en este momento significa un acompañamiento importante, porque ayuda a sentir la cercanía de la comunidad cristiana en los momentos de debilidad, soledad, incertidumbre y llanto. 16. Termina el Jubileo y se cierra la Puerta Santa. Pero la puerta de la misericordia de nuestro corazón permanece siempre abierta, de par en par. Hemos aprendido que Dios se inclina hacia nosotros (cf. Os 11,4) para que también nosotros podamos imitarlo inclinándonos hacia los hermanos. La nostalgia que muchos sienten de volver a la casa del Padre, que está esperando su regreso, está provocada también por el testimonio sincero y generoso que algunos dan de la ternura divina. La Puerta Santa que hemos atravesado en este Año jubilar nos ha situado en la vía de la caridad, que estamos llamados a recorrer cada día con fidelidad y alegría. El camino de la misericordia es el que nos hace encontrar a tantos hermanos y hermanas que tienden la mano esperando que alguien la aferre y poder así caminar juntos. Querer acercarse a Jesús implica hacerse prójimo de los hermanos, porque nada es más agradable al Padre que un signo concreto de misericordia. Por su misma naturaleza, la misericordia se hace visible y tangible en una acción concreta y dinámica. Una vez que se la ha experimentado en su verdad, no se puede volver atrás: crece continuamente y transforma la vida. Es verdaderamente una nueva creación que obra un corazón nuevo, capaz de amar en plenitud, y purifica los ojos para que sepan ver las necesidades más ocultas. Qué verdaderas son las palabras con las que la Iglesia ora en la Vigilia Pascual, después de la lectura que narra la creación: «Oh Dios, que con acción maravillosa creaste al hombre y con mayor maravilla lo redimiste». La misericordia renueva y redime, porque es el encuentro de dos corazones: el de Dios, que sale al encuentro, y el del hombre. Mientras este se va encendiendo, aquel lo va sanando: el corazón de piedra es transformado en corazón de carne (cf. Ez 36,26), capaz de amar a pesar de su pecado. Es aquí donde se descubre que es realmente una «nueva creatura» (cf. Ga 6,15): soy amado, luego existo; he sido perdonado, entonces renazco a una vida nueva; he sido «misericordiado», entonces me convierto en instrumento de misericordia. 17. Durante el Año Santo, especialmente en los «viernes de la misericordia», he podido darme cuenta de cuánto bien hay en el mundo. Con frecuencia no es conocido porque se realiza cotidianamente de manera discreta y silenciosa. Aunque no llega a ser noticia, existen sin embargo tantos signos concretos de bondad y ternura dirigidos a los más pequeños e indefensos, a los que están más solos y abandonados. Existen personas que encarnan realmente la caridad y que llevan continuamente la solidaridad a los más pobres e infelices. Agradezcamos al Señor el don valioso de estas personas que, ante la debilidad de la humanidad herida, son como una invitación para descubrir la alegría de hacerse prójimo. Con gratitud pienso en los numerosos voluntarios que con su entrega de cada día dedican su tiempo a mostrar la presencia y cercanía de Dios. Su servicio es una genuina obra de misericordia y hace que muchas personas se acerquen a la Iglesia. 18. Es el momento de dejar paso a la fantasía de la misericordia para dar vida a tantas iniciativas nuevas, fruto de la gracia. La Iglesia necesita anunciar hoy esos «muchos otros signos» que Jesús realizó y que «no están escritos» (Jn 20,30), de modo que sean expresión elocuente de la fecundidad del amor de Cristo y de la comunidad que vive de él. Han pasado más de dos mil años y, sin embargo, las obras de misericordia siguen haciendo visible la bondad de Dios. Todavía hay poblaciones enteras que sufren hoy el hambre y la sed, y despiertan una gran preocupación las imágenes de niños que no tienen nada para comer. Grandes masas de personas siguen emigrando de un país a otro en busca de alimento, trabajo, casa y paz. La enfermedad, en sus múltiples formas, es una causa permanente de sufrimiento que reclama socorro, ayuda y consuelo. Las cárceles son lugares en los que, con frecuencia, las condiciones de vida inhumana causan sufrimientos, en ocasiones graves, que se añaden a las penas restrictivas. El analfabetismo está todavía muy extendido, impidiendo que niños y niñas se formen, exponiéndolos a nuevas formas de esclavitud. La cultura del individualismo exasperado, sobre todo en Occidente, hace que se pierda el sentido de la solidaridad y la responsabilidad hacia los demás. Dios mismo sigue siendo hoy un desconocido para muchos; esto representa la más grande de las pobrezas y el mayor obstáculo para el reconocimiento de la dignidad inviolable de la vida humana. Con todo, las obras de misericordia corporales y espirituales constituyen hasta nuestros días una prueba de la incidencia importante y positiva de la misericordia como valor social. Ella nos impulsa a ponernos manos a la obra para restituir la dignidad a millones de personas que son nuestros hermanos y hermanas, llamados a construir con nosotros una «ciudad fiable». 19. En este Año Santo se han realizado muchos signos concretos de misericordia. Comunidades, familias y personas creyentes han vuelto a descubrir la alegría de compartir y la belleza de la solidaridad. Y aun así, no basta. El mundo sigue generando nuevas formas de pobreza espiritual y material que atentan contra la dignidad de las personas. Por este motivo, la Iglesia debe estar siempre atenta y dispuesta a descubrir nuevas obras de misericordia y realizarlas con generosidad y entusiasmo. Esforcémonos entonces en concretar la caridad y, al mismo tiempo, en iluminar con inteligencia la práctica de las obras de misericordia. Esta posee un dinamismo inclusivo mediante el cual se extiende en todas las direcciones, sin límites. En este sentido, estamos llamados a darle un rostro nuevo a las obras de misericordia que conocemos de siempre. En efecto, la misericordia se excede; siempre va más allá, es fecunda. Es como la levadura que hace fermentar la masa (cf. Mt 13,33) y como un granito de mostaza que se convierte en un árbol (cf. Lc 13,19). Pensemos solamente, a modo de ejemplo, en la obra de misericordia corporal de vestir al desnudo (cf. Mt 25,36.38.43.44). Ella nos transporta a los orígenes, al jardín del Edén, cuando Adán y Eva se dieron cuenta de que estaban desnudos y, sintiendo que el Señor se acercaba, les dio vergüenza y se escondieron (cf. Gn 3,7-8). Sabemos que el Señor los castigó; sin embargo, él «hizo túnicas de piel para Adán y su mujer, y los vistió» (Gn 3,21). La vergüenza quedó superada y la dignidad fue restablecida. Miremos fijamente también a Jesús en el Gólgota. El Hijo de Dios está desnudo en la cruz; su túnica ha sido echada a suerte por los soldados y está en sus manos (cf. Jn 19,23-24); él ya no tiene nada. En la cruz se revela de manera extrema la solidaridad de Jesús con todos los que han perdido la dignidad porque no cuentan con lo necesario. Si la Iglesia está llamada a ser la «túnica de Cristo»20 para revestir a su Señor, del mismo modo ha de empeñarse en ser solidaria con aquellos que han sido despojados, para que recobren la dignidad que les han sido despojada. «Estuve desnudo y me vestisteis» (Mt 25,36) implica, por tanto, no mirar para otro lado ante las nuevas formas de pobreza y marginación que impiden a las personas vivir dignamente. No tener trabajo y no recibir un salario justo; no tener una casa o una tierra donde habitar; ser discriminados por la fe, la raza, la condición social…: estas, y muchas otras, son situaciones que atentan contra la dignidad de la persona, frente a las cuales la acción misericordiosa de los cristianos responde ante todo con la vigilancia y la solidaridad. Cuántas son las situaciones en las que podemos restituir la dignidad a las personas para que tengan una vida más humana. Pensemos solamente en los niños y niñas que sufren violencias de todo tipo, violencias que les roban la alegría de la vida. Sus rostros tristes y desorientados están impresos en mi mente; piden que les ayudemos a liberarse de las esclavitudes del mundo contemporáneo. Estos niños son los jóvenes del mañana; ¿cómo los estamos preparando para vivir con dignidad y responsabilidad? ¿Con qué esperanza pueden afrontar su presente y su futuro? El carácter social de la misericordia obliga a no quedarse inmóviles y a desterrar la indiferencia y la hipocresía, de modo que los planes y proyectos no queden sólo en letra muerta. Que el Espíritu Santo nos ayude a estar siempre dispuestos a contribuir de manera concreta y desinteresada, para que la justicia y una vida digna no sean sólo palabras bonitas, sino que constituyan el compromiso concreto de todo el que quiere testimoniar la presencia del reino de Dios. 20. Estamos llamados a hacer que crezca una cultura de la misericordia, basada en el redescubrimiento del encuentro con los demás: una cultura en la que ninguno mire al otro con indiferencia ni aparte la mirada cuando vea el sufrimiento de los hermanos. Las obras de misericordia son «artesanales»: ninguna de ellas es igual a otra; nuestras manos las pueden modelar de mil modos, y aunque sea único el Dios que las inspira y única la «materia» de la que están hechas, es decir la misericordia misma, cada una adquiere una forma diversa. Las obras de misericordia tocan todos los aspectos de la vida de una persona. Podemos llevar a cabo una verdadera revolución cultural a partir de la simplicidad de esos gestos que saben tocar el cuerpo y el espíritu, es decir la vida de las personas. Es una tarea que la comunidad cristiana puede hacer suya, consciente de que la Palabra del Señor la llama siempre a salir de la indiferencia y del individualismo, en el que se corre el riesgo de caer para llevar una existencia cómoda y sin problemas. «A los pobres los tenéis siempre con vosotros» (Jn 12,8), dice Jesús a sus discípulos. No hay excusas que puedan justificar una falta de compromiso cuando sabemos que él se ha identificado con cada uno de ellos. La cultura de la misericordia se va plasmando con la oración asidua, con la dócil apertura a la acción del Espíritu Santo, la familiaridad con la vida de los santos y la cercanía concreta a los pobres. Es una invitación apremiante a tener claro dónde tenemos que comprometernos necesariamente. La tentación de quedarse en la «teoría sobre la misericordia» se supera en la medida que esta se convierte en vida cotidiana de participación y colaboración. Por otra parte, no deberíamos olvidar las palabras con las que el apóstol Pablo, narrando su encuentro con Pedro, Santiago y Juan, después de su conversión, se refiere a un aspecto esencial de su misión y de toda la vida cristiana: «Nos pidieron que nos acordáramos de los pobres, lo cual he procurado cumplir» (Ga 2,10). No podemos olvidarnos de los pobres: es una invitación hoy más que nunca actual, que se impone en razón de su evidencia evangélica. 21. Que la experiencia del Jubileo grabe en nosotros las palabras del apóstol Pedro: «Los que antes erais no compadecidos, ahora sois objeto de compasión» (1 P 2,10). No guardemos sólo para nosotros cuanto hemos recibido; sepamos compartirlo con los hermanos que sufren, para que sean sostenidos por la fuerza de la misericordia del Padre. Que nuestras comunidades se abran hasta llegar a todos los que viven en su territorio, para que llegue a todos, a través del testimonio de los creyentes, la caricia de Dios. Este es el tiempo de la misericordia. Cada día de nuestra vida está marcado por la presencia de Dios, que guía nuestros pasos con el poder de la gracia que el Espíritu infunde en el corazón para plasmarlo y hacerlo capaz de amar. Es el tiempo de la misericordia para todos y cada uno, para que nadie piense que está fuera de la cercanía de Dios y de la potencia de su ternura. Es el tiempo de la misericordia, para que los débiles e indefensos, los que están lejos y solos sientan la presencia de hermanos y hermanas que los sostienen en sus necesidades. Es el tiempo de la misericordia, para que los pobres sientan la mirada de respeto y atención de aquellos que, venciendo la indiferencia, han descubierto lo que es fundamental en la vida. Es el tiempo de la misericordia, para que cada pecador no deje de pedir perdón y de sentir la mano del Padre que acoge y abraza siempre. A la luz del «Jubileo de las personas socialmente excluidas», mientras en todas las catedrales y santuarios del mundo se cerraban las Puertas de la Misericordia, intuí que, como otro signo concreto de este Año Santo extraordinario, se debe celebrar en toda la Iglesia, en el XXXIII Domingo del Tiempo Ordinario, la Jornada mundial de los pobres. Será la preparación más adecuada para vivir la solemnidad de Jesucristo, Rey del Universo, el cual se ha identificado con los pequeños y los pobres, y nos juzgará a partir de las obras de misericordia (cf. Mt 25,31-46). Será una Jornada que ayudará a las comunidades y a cada bautizado a reflexionar cómo la pobreza está en el corazón del Evangelio y sobre el hecho que, mientras Lázaro esté echado a la puerta de nuestra casa (cf. Lc 16,19-21), no podrá haber justicia ni paz social. Esta Jornada constituirá también una genuina forma de nueva evangelización (cf. Mt 11,5), con la que se renueve el rostro de la Iglesia en su acción perenne de conversión pastoral, para ser testimonio de la misericordia. 22. Que los ojos misericordiosos de la Santa Madre de Dios estén siempre vueltos hacia nosotros.. Ella es la primera en abrir camino y nos acompaña cuando damos testimonio del amor. La Madre de Misericordia acoge a todos bajo la protección de su manto, tal y como el arte la ha representado a menudo. Confiemos en su ayuda materna y sigamos su constante indicación de volver los ojos a Jesús, rostro radiante de la misericordia de Dios. Dado en Roma, junto a San Pedro, el 20 de noviembre, Solemnidad de Jesucristo, Rey del Universo, del Año del Señor 2016, cuarto de pontificado. FRANCISCO Fuentes:romereports y aciprensa Otros canales de comunicación de Magnificat TV de los Franciscanos de María: Podcast: bit.ly/AudiosMagnificatTV Youtube: bit.ly/YouTubeMagnificatTV Twitter: twitter.com/MagnificatTV Facebook:www.facebook.com/Magnificattv
Desde El Vaticano, en Roma, el presidente Juan Manuel Santos resaltó la importancia que tiene para Colombia el tener su primera santa, en especial sus... See omnystudio.com/listener for privacy information.
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