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La crisi del diritto internazionale è al centro del dibattito globale. Dall'invasione russa dell'Ucraina alla guerra a Gaza, le norme che dovrebbero regolare la guerra e proteggere i civili vengono sistematicamente ignorate o reinterpretate. Quali sono le conseguenze quando la legalità internazionale diventa un'opzione anziché un principio vincolante? L'Europa, intanto, è costretta a ripensare sicurezza e difesa, mentre l'allontanamento degli Stati Uniti dalle alleanze transatlantiche impone una maggiore autonomia strategica.In questo incontro, Paola Caridi, esperta di Medio Oriente, Francesca Mannocchi, giornalista che ha raccontato i conflitti sul campo, Nello Scavo, reporter d'inchiesta di Avvenire, Emanuele Cimiotta professore di Diritto Internazionale presso l'Università di Perugia e Giulio Fedele, analista delle dinamiche giuridiche globali, hanno parlato di come il diritto internazionale stia vacillando sotto la pressione delle guerre e delle nuove alleanze geopolitiche.
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - "Da tre anni a questa parte la posizione dell'Italia, e in questo ambito quel che io personalmente ho sempre espresso ai numerosi interlocutori internazionali, è nitida, limpida e chiarissima: l'invito al ristabilimento del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato, qualunque sia la sua dimensione. Questa ferma indicazione è stata la base del sostegno che l'Italia con l'Unione Europea e gli Stati Uniti ha dato all'Ucraina. Una posizione accompagnata dall'auspicio che la Russia ritorni a svolgere il suo rilevante ruolo nel contesto internazionale, nel rispetto della sovranità di ogni Stato, del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Cettigne, nel corso della conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente del Montenegro Jakov Milatovic, rispondendo a una domanda sull'Ucraina.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
CETTIGNE (MONTENEGRO) (ITALPRESS) - "Da tre anni a questa parte la posizione dell'Italia, e in questo ambito quel che io personalmente ho sempre espresso ai numerosi interlocutori internazionali, è nitida, limpida e chiarissima: l'invito al ristabilimento del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato, qualunque sia la sua dimensione. Questa ferma indicazione è stata la base del sostegno che l'Italia con l'Unione Europea e gli Stati Uniti ha dato all'Ucraina. Una posizione accompagnata dall'auspicio che la Russia ritorni a svolgere il suo rilevante ruolo nel contesto internazionale, nel rispetto della sovranità di ogni Stato, del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Cettigne, nel corso della conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente del Montenegro Jakov Milatovic, rispondendo a una domanda sull'Ucraina.sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
Dopo l'invio di un avviso di garanzia per favoreggiamento dopo l'espulsione del Generale libico Osama Najim Almasri, Giorgia Meloni accusa i magistrati di voler condizionare le scelte del governo, di avere l'ambizione di governare l'Italia al suo posto. Ma, la vicenda che vede al centro l'uomo accusato di 34 omicidi, di torture e violenze ai danni dei migranti segregati nelle sue prigioni in Libia, in realtà, sembra essere molto chiara: il governo ha fatto una scelta sulla base della Ragione di Stato e non del Diritto Internazionale. Ne abbiamo parlato con Alessandra Zinniti, giornalista del quotidiano Repubblica e con una delle vittime di Almasri, il giovane sudanese Lam Malok, prigioniero in Libia per anni e ora in Italia, rappresentante dell'associazione Refugees in Lybia. Nella seconda parte della trasmissione abbiamo ospitato il Podcast della Fondazione Gariwo, il Giardino dei Giusti, dedicato a Harry Seidel, il ciclista che contribuì alla fuga di oltre 100 persone dalla Germania Est. A cura di Michele Migone.
Iniziamo questa puntata tornando sul caso del generale libico Almasri, prima arrestato e poi scarcerato nonostante il mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale a causa di un vizio di forma. Nel pomeriggio il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha riferito in Parlamento, giustificando il suo rilascio in quanto si tratterebbe di un soggetto pericoloso. Ne parliamo con Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore e con Marina Castellaneta, professoressa di Diritto Internazionale all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.Proseguiamo commentando le dichiarazioni che il presidente americano Donald Trump ha rilasciato in collegamento con il World Economic Forum di Davos. Lo facciamo insieme a Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York. Infine, con Franco Dassisti parliamo delle nomination agli Oscar 2025.
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Abbiamo quaranta giorni di tempo circa per costruire le condizioni per consolidare la tregua e impedire che la guerra ricominci". Lo ha detto l'eurodeputato del Partito Democratico, Marco Tarquinio, in merito alla tregua a Gaza.xf4/sat/gtr
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Abbiamo quaranta giorni di tempo circa per costruire le condizioni per consolidare la tregua e impedire che la guerra ricominci". Lo ha detto l'eurodeputato del Partito Democratico, Marco Tarquinio, in merito alla tregua a Gaza.xf4/sat/gtr
Tre Proiettili in una busta! Ad una settimana dalla sentenza Turetta, con il Prof.Avv. Gianluca Gambogi, parliamo del caso che ha coinvolto l'Avvocato Caruso. Proff. Avv. Gianluca Gambogi, noto avvocato penalista e patrocinante presso la Suprema Corte di Cassazione e già membro del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Firenze è Professore Ordinario di diritto penale U.P.M. Università di Diritto Internazionale di Milano e Docente presso la Scuola di Polizia Economico- Finanziaria della Guardia di Finanza a Roma Lido di Ostia. Oggi, altresì, Presidente del Centro degli Studi Giuridici di Firenze. È stato Consigliere Giudiziario presso la Corte d'Appello di Firenze due volte; la prima sotto la Presidenza dell'Ill.mo Dott. F.M. Drago; la seconda sotto la Presidenza dell'Ill.ma Dott.ssa M. Cassano, attuale Primo Presidente Aggiunto della Corte Suprema di Cassazione. È autore di numerosissimi articoli in materia di diritto tributario e di oltre 15 Monografie, non ultima in materia deontologica titolata “Deontologia, un futuro dal cuore antico” edito da Giuffrè che, per le sue caratteristiche, ha riscosso già moltissimo successo. Ringraziamenti speciali:- Maestro M. Compagno: Main theme music (link soundcloud: https://soundcloud.com/marcocompagno )
Iniziamo questa puntata con gli ultimi aggiornamenti che arrivano dalla guerra in Ucraina. Lo facciamo con Maurizio Fioravanti, Generale di divisione, già Comandante delle forze speciali italiane (Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali).La Camera preliminare della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per Netanyahu, l’ex ministro della difesa Gallant e per Deif, il capo militare di Hamas per “crimini contro l’umanità e crimini di guerra”. Ne parliamo con Marina Castellaneta, professoressa di Diritto Internazionale all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.La denuncia di una preside di Bari: “La crisi dei giovani è colpa dei genitori”. Con noi proprio Tina Gesmundo, Preside del liceo Salvemini di Bari. Serata di Tennis: gli azzurri giocano la Coppa Davis. Tutti gli aggiornamenti dal nostro Dario Ricci.
Uno sguardo sulle guerre in corso e in particolare sulle due che più ci occupano. Non per parlare di geopolitica o delle operazioni militari in quanto tali, ma per parlare della loro legalità e illegalità. A Ginevra si tiene la 34.ma conferenza internazionale della Croce-Rossa e della Mezzaluna-Rossa. Avviene ogni 4 anni.Intende soprattutto denunciare le violazioni quotidiane delle regole della guerra e del diritto umanitario internazionale . Ma vuole anche lanciare un appello alla comunità internazionale affinché si inverta la tendenza. In Medio Oriente in particolare le prime vittime del conflitto tra Israele, Hamas e Hezbollah sono i civili: sia come vittime dirette dei bombardamenti, sia per le difficoltà con cui si scontra chi esercita attività umanitarie. Non dovrebbe essere così! Ma perché oggi il diritto internazionale pare oggi tanto ignorato? Ne discutiamo a Modem con: Mauro Arrigoni - membro di comitato CICRMarco Sassòli - professore onorario di diritto umanitario internazionale, Università di GinevraPaolo Pezzati - portavoce di Oxfam ItaliaTestimonianza dalla Striscia di Gaza di Stefano Sozza, capo missione di Emergency
Passa a trovarci Matteo Moretti, giurista e professore di diritto internazionale, che da anni si impegna attivamente nella solidarietà verso un Paese tanto bello quanto problematico: l'Ecuador.
Iniziamo questa puntata da un ennesimo caso di femminicidio: spara alla moglie che lo aveva già denunciato e si uccide. L'uomo aveva il braccialetto elettronico. Cerchiamo di capire come possa avvenire una cosa del genere con Michele Vitiello, Perito Tecnico Informatico e Consulente Informatico Forense per circa 90 Uffici Giudiziari tra Procure e Tribunali.Torneranno in Italia i dodici migranti che erano arrivati nel centro italiano in Albania mercoledì scorso. La sezione immigrazione del tribunale di Roma non ha infatti convalidato il trattenimento. Ci spiega questo provvedimento Marina Castellaneta, professoressa di Diritto Internazionale all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Infine, il meteo del fine settimana con Mattia Gussoni, de IlMeteo.it.
Iniziamo la puntata con gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Medio Oriente. Con noi Giuseppe Dentice, analista del CeSI.Proseguiamo parlando dell'apertura dei centri per migranti in Albania. Lo facciamo con Marina Castellaneta, professoressa di Diritto Internazionale all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Il Ministro della Salute ha annunciato la creazione di tre nuovi indirizzi specialistici per gli infermieri: nasce la prescrizione infermieristica, ma i medici protestano. Ci facciamo spiegare perché da Filippo Anelli, Presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo).Infine il nostro Dario Ricci ci aggiorna sulla partita di Udine fra Italia e Israele.
Israele lancia un'imponente operazione in Cisgiordania aprendo di fatto un terzo fronte oltre a Gaza e a quello settentrionale contro gli Hezbollah. I media locali e dello Stato ebraico hanno riferito di un'operazione “antiterrorismo su vasta scala” delle forze di Tel Aviv concentrata nelle zone di Tulkarem, Jenin e Al-Far'a.
Lo scorso 22 maggio del 2024, il Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l'Economia (Di.SEA.DE) dell'Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano, ha organizzato una giornata di dibattito dal titolo "La sostenibilità attraverso gli investimenti stranieri", in occasione della presentazione del volume "Investimenti stranieri sostenibili. Diritto e Governance Internazionale e dell'Unione Europea" della prof.ssa Pia Acconci dell'Università degli Studi di Teramo. La discussione è stata moderata dal Prof. Giulio Peroni, Professore Associato di Diritto Internazionale presso l'Università degli Studi di Milano. Sono intervenuti il Prof. Albert Henke, Professore Associato di Diritto Processuale Civile all'Università degli Studi di Milano e Jean Monnet Professor of Multilevel, Multiparty and Pluralistic Dispute Resolution, con un intervento dal titolo "Sostenibilità e arbitrato in materia di investimenti nella UE", e la Prof.ssa Carla Maria Gulotta, Professoressa Associata di Diritto Internazionale presso l'Università di Milano-Bicocca e afferente al Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l'Economia (Di.SEA.DE), che ha parlato de "La responsabilità sociale d'impresa quale parametro di condotta degli investitori stranieri".Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/stroncature--4265827/support.
Il podcast di Alessandro Orsini: Lezioni di Storia e Geopolitica
Russia e Occidente chi viola di più il diritto internazionale? - prof. Alessandro OrsiniDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-podcast-di-alessandro-orsini-lezioni-di-storia-e-geopolitica--5975490/support.
Oggi puntata speciale: parliamo dell'accusa di genocidio ai danni dei palestinesi portato dal Sud Africa davanti alla Corte di Giustizia Internazionale delle Nazioni Unite. Lo facciamo con Federico Borello, uno dei massimi esperti di Diritti Umani e Diritto Internazionale italiani. Ci chiederemo quali sono le accuse portate dal Sud Africa, quali sono le difese di Israele, qual'e' la posizione degli Stati Uniti a quasi 4 mesi dall'inizio del conflitto, e soprattutto se c'è un barlume di speranza all'orizzonte. Non perdetevi la puntata e registratevi al programma su tutte le app musicali dove ci trovate sotto la voce "Vera America". Buon ascolto!Di seguito alcuni articoli sul conflitto e il processo:International Court of Justice orders Israel to take steps to prevent Gaza death and destruction (msn.com)Growing Oct. 7 ‘truther' groups say Hamas massacre was a false flag (msn.com)Israeli bombardment destroyed over 70% of Gaza homes: Report | Israel War on Gaza News | Al JazeeraNetanyahu Says Elimination of Hamas Remains His Goal in Gaza (msn.com)ICJ ruling on Gaza impacts Israel's allies: analyst | Watch (msn.com)Real America, il podcast su tutto ciò che è America per gli Italiani in giro per il mondo!
Joan Donoghue, uno dei 17 giudici della Corte internazionale di giustizia dell'Aja che lavora al procedimento avviato dal Sud Africa, ha affermato che Israele deve ricorrere a "tutte le misure in sui potere" per consentire l'afflusso di aiuti umanitari a Gaza ed evitare il genocidio dei palestinesi. Ci facciamo spiegare tutto da Marina Castellaneta, professoressa di Diritto Internazionale all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.Vaccino terapeutico contro melanoma, a Napoli la prima dose. Sentiamo Sergio Abrignani, Immunologo dell’Università Statale di Milano.Reportage: La rabbia dei trattori, di Rosanna Magnano. Il meteo del fine settimana con Mattia Gussoni, de IlMeteo.it
Ultima tappa del tour diplomatico della ministra degli Esteri, tra polemiche interne e accuse di "barcollante imparzialità".
ROMA (ITALPRESS) - "La nostra posizione a difesa del traffico marittimo è chiara e inequivocabile". Lo dice il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa alla Farnesina, rispondendo a una domanda sugli attacchi dei ribelli Houthi nel Mar Rosso.xi6/sat/gtr
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Fuori dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU l'ambasciatrice Vanessa Frazier, rappresentante permanente di Malta alle Nazioni Unite, risponde alle domande di Stefano Vaccara dopo il voto della risoluzione contro gli attacchi dei ribelli Houthi nel Mar Rosso. sat/gsl (Video di Stefano Vaccara)
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Fuori dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU l'ambasciatrice Vanessa Frazier, rappresentante permanente di Malta alle Nazioni Unite, risponde alle domande di Stefano Vaccara dopo il voto della risoluzione contro gli attacchi dei ribelli Houthi nel Mar Rosso. sat/gsl (Video di Stefano Vaccara)
La Corte costituzionale albanese ha annunciato la sospensione delle procedure parlamentari per il via libera all'accordo fra Italia e Albania per la gestione dei flussi migratori. L'intesa violerebbe la Costituzione e le convenzioni internazionali sottoscritte da Tirana. Ne parliamo con Marina Castellaneta, professoressa di Diritto Internazionale all'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.Dopo dieci giorni non c'è ancora il braccialetto elettronico per i due giovani di Marsala. Con noi Daniele Bocciolini, Avvocato specializzato in diritto penale minorile e Scienze Forensi, Consigliere Pari Opportunità e Commissione Famiglia e Minori dell'Ordine degli Avvocati di Roma.Serata di Champions per Milan e Lazio. Sentiamo il nostro Dario Ricci.
Il ministro della Difesa di Israele Yaov Gallant ha annunciato che le forze israeliane sono entrate nella città di Gaza, notizia poi confermata in un discorso televisivo dal primo ministro Netanyahu. Nel frattempo gli Stati Uniti si dicono contrari alla rioccupazione di Gaza da parte di Israele. Con noi Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche e responsabile del programma “Attori globali” dello IAI.La guerra in Ucraina è in stallo? Cerchiamo di capirne di più con Maurizio Fioravanti, Generale di divisione, già Comandante delle forze speciali italiane (Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali). I dubbi sull'accordo fra Italia e Albania per la gestione dei migranti. Ne parliamo con Marina Castellaneta, professoressa di Diritto Internazionale all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.Notte di Champions per Milan e Lazio. Ci racconta tutto il nostro Dario Ricci, in diretta da San Siro.
Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano con Marco Pedrazzi, professore ordinario di Diritto Internazionale all'Università Statale di MIlano e docente al Master in Diplomacy ISPI, di cosa prevede il diritto internazionale in guerra. Per rimanere aggiornato sulla questione israelo-palestinese clicca qui Scopri come sostenere Will iscrivendoti alla membership
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "L'Europa deve impegnarsi per la pace e per una soluzione a due Stati". Lo dice l'eurodeputata del M5S Sabrina Pignedoli, in merito alla crisi in Medio Oriente.xf4/sat/gsl
Conflitto in Medio Oriente, Borrell: “Israele rispetti il diritto internazionale”. Ne parliamo con Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulle violazioni di diritto internazionale sul territorio palestinese occupato da Israele dal 1967. Ci colleghiamo anche con Nello Del Gatto, giornalista a Gerusalemme.Istruttoria Antitrust contro Vueling per i prezzi aggiuntivi per i bagagli. Con noi Andrea Giuricin, docente di economia dei trasporti all’Università Bicocca.
Si riaprono le porte del carcere per lo studente egiziano. E' stato condannato a tre anni in Egitto. E Bologna scende in piazza. Ne parliamo con Manlio Frigo, docente di Diritto Internazionale alla Statale di Milano.
Lo scorso 6 febbraio alle ore 18.00, Stroncature ha ospitato la presentazione di “Scritti di diritto internazionale ed europeo dei dati” di Gianpaolo Maria Ruotolo (Cacucci editore, 2021). Con l'autore dialogano Gianluca Contaldi, Giuseppe Martinico e Giuseppe Morgese.
Diritto internazionale privato - Quarta parte A cura dell'Avv. Tommaso Rao --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/key-editore/message
Diritto internazionale privato - Terza parte A cura dell'Avv. Tommaso Rao --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/key-editore/message
Diritto internazionale privato - Seconda parte A cura dell'Avv. Tommaso Rao --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/key-editore/message
Diritto internazionale privato - Prima parte A cura dell'Avv. Tommaso Rao --- Send in a voice message: https://anchor.fm/key-editore/message
Con Sara De Vido, esperta di violenza di genere e diritto alla salute delle donne, parleremo di violenza ostetrica: di come sia ancora poco e male riconosciuta da un punto di vista giuridico e di come sia strettamente connessa ad una narrazione stereotipata della maternità. Ma parleremo anche di violenzE ostetrichE, per andare ben oltre il concetto di ipermedicalizzazione, includendo qualunque forma di abuso: la negazione dell'analgesia in travaglio, le pressioni per allattare al seno "a tutti i costi", le violenze verbali e psicologiche, le discriminazioni intersezionali e la grassofobia. Aspettiamo le vostre riflessioni e i vostri commenti! ------------------------------- Sara de Vido è Professoressa associata di Diritto Internazionale all'Università Ca' Foscari di Venezia, affiliata al Manchester International law center dove ha co-fondato il Women in International Law Network. Si occupa di diritti delle donne ed in particolare dei diritti alla salute delle donne. Nel 2021 ha co-redatto un rapporto contro la violenza di genere per la commissione europea. ------------------------------- Il nostro podcast è autoprodotto e autogestito: se vi è piaciuto, aiutateci a farlo crescere recensendolo e condividendolo!! Ci trovate qui: - Instagram: https://www.instagram.com/mammeanudo/ - Facebook: https://www.facebook.com/mammeanudo.pagina - Il gruppo in cui potete sfogarvi senza ritegno: https://www.facebook.com/groups/2388013118002896
Intervista a Gabriel Traetta, giovane studioso di Medio oriente e autore di "Apartheid in Palestina. Origini e prospettive della questione palestinese" (DeriveApprodi). Un'analisi saldamente ancorata sul diritto internazionale
Ci siamo recati in Libia, dove si concretizza ancora una volta lo spettro di una guerra civile. Abbiamo analizzato il braccio di ferro tra Abdul Hamid Dbeibah e Fathi Bashagha conUmberto Profazio, associate fellow dell'International Institute for Strategic Studies e analista della Nato Defense College Foundation. Durante l'ottantatreesimo giorno di guerra siamo tornati in Ucraina, dove si è svolta l'evacuazione di più di duecento militari ucraini.Questi verranno ricondotti alle forze ucraine grazie ad uno scambio di prigionieri: ne abbiamo parlato con Giulio Bartolini, Professore associato di Diritto Internazionale all'Università Roma Tre e Presidente del Comitato Scientifico della Croce Rossa Italiana. Infine, siamo andati in Russia per osservare le prime crepe nella propaganda del Cremlino: ne abbiamo parlato con Eleonora Tafuro, Ricercatrice Ispi, esperta di Russia.
Siamo stati in Mali, dove c'è un'altra Bucha, il villaggio di Moura dove alcuni giorni fa personale della milizia privata russa Wagner ed esercito maliano hanno ucciso almeno 200 civili: ne abbiamo parlato con Francesco Strazzari (docente di Relazioni Internazionali, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa) e con Benjamin Roger, giornalista di Jeune Afrique. Subito dopo siamo tornati sulla crisi ucraina: a commentare l'espulsione di 30 diplomatici russi dall'Italia con noi c'era il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova.Infine abbiamo spiegato la possibilità di un processo per crimini di guerra con la professoressa Chiara Ragni, docente di Diritto Internazionale all'Università Statale di Milano.
L'orrore di Bucha, spari all'impazzata, fosse comuni e camere di tortura, così raccontano i sopravvissuti all'occupazione russa. Il Presidente ucraino Zelensky annuncia l'avvio della procedura per i crimini di guerra. Ma il Cremlino, tramite il ministro degli esteri Lavrov, parla di una messa in scena dell'Occidente. Ne parliamo con il Prof. Gabriele Della Morte, docente di Diritto Internazionale alla Cattolica di Milano. Nonostante la pioggia resta l'allarme siccità lungo tutta la penisola. Il Po in secca e in generale su tutto il territorio nazionale manca l'80% delle risorse idriche normalmente a disposizione in questo periodo. La nostra Anna Migliorati si trova Ponte Borgoforte (Mantova), proprio sulle rive del Po.
Fabrizio Marrella è professore ordinario di Diritto Internazionale presso il Dipartimento di Economia dell'Università Ca' Foscari Venezia. I suoi interessi di ricerca hanno per oggetto le principali questioni generali e di sistema del Diritto internazionale pubblico, del Diritto dell'Unione europea e del Diritto internazionale privato al vaglio della prassi e della giurisprudenza.
Dopo la drammatica accelerazione di ieri - con il riconoscimento delle repubbliche separatiste dell'est deciso da Vladimir Putin - siamo tornati a raccontare la crisi ucraina, analizzando il discorso del presidente russo, le forze in campo, le sanzioni occidentali.Ne abbiamo parlato con Luca Steinmann, giornalista freelance dal Donetsk, Anna Zafesova, giornalista, firma della Stampa e del Foglio, esperta di mondo russo, Victoria Vdovychenko, professoressa di Relazioni internazionali alla Kyiv Borys Grinchenko University eMarco Pertile, professore di Diritto Internazionale, Scuola di Studi Internazionali all Università di Trento.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6587STORIA DELLA INFINITA GUERRA ARABO-ISRAELIANA di Luca Della Torre Uno dei rischi più gravi che minano le relazioni internazionali politiche di questo avvio di millennio è l'opera di dis-informazione e mistificazione dei fatti della Storia che, come nella Fattoria degli animali di George Orwell, mira ad instaurare un sistema di pensiero unico totalitario in nome di un'ipocrita distorsione dei concetti di libertà e di democrazia.La guerra arabo-israeliana ce ne offre un esempio ed è necessario ripristinare i recinti di una verità storica e di una interpretazione storiografica che non si lasci appannare la mente dai tentacoli ideologici che i mass-media propinano al lettore con doloso opportunismo.I violenti scontri armati che divampano in tutto Israele e nelle Striscia di Gaza sono nati per il minacciato sfratto di famiglie palestinesi da parte dei proprietari ebraici di abitazioni nel quartiere di Sheikh Jarrah a Gerusalemme est, il cui suolo fu acquistato già nel lontano 1870 da sudditi ebrei dell'Impero ottomano. La propaganda ideologico-religiosa di tutto il mondo arabo ed islamico - perennemente litigioso ed in conflitto nel proprio seno tra fedi sunnita e sciita, arabi ed iraniani, organizzazioni terroristiche istituzionalizzate come Hamas e Hezbollah, monarchie assolute e populismi totalitari della Fratellanza Musulmana - si è immediatamente ricompattata in un refrain che a livello di cancellerie internazionali, UE ed ONU, è tristemente noto: Israele è uno Stato che si macchia di crimini contro l'umanità e deve essere sottoposto alla macchina della giustizia penale internazionale.Dalla striscia di Gaza, sotto il governo del movimento terroristico di Hamas (si consideri che la stessa mitissima Unione europea ha da anni riconosciuto come terrorista l'organizzazione politica palestinese che amministra Gaza) piovono migliaia di razzi - più di millecinquecento ad oggi - sul territorio di Israele; il leader turco Erdogan, autentica palla al piede della diplomazia NATO in quanto promotore della aggressiva strategia politica neo-ottomana pan-turanista e pan-islamica, definisce pubblicamente gli Ebrei «terroristi senza pietà»; la Guida Suprema del regime teocratico sciita iraniano Khamenei dichiara che Israele non è un Paese, ma un rifiuto della storia, e come tale va eliminato dalla faccia della terra. In sostanza, l'intera Jihad islamica - quel filone di pensiero politico religioso da cui sono sorte tutte le cellule terroristiche che hanno seminato il sangue in Europa in questi anni - si è ricompattata e mobilitata contro il diritto di Israele ad essere riconosciuto e tutelato nella sua esistenza ed integrità territoriale come previsto dai pilastri giuridici del diritto internazionale, artt.2, 42, 51, 55 dello Statuto dell'ONU.ALCUNI PUNTI FERMIAlla luce di questo quadro drammatico, è bene che alcuni punti fermi - sotto il profilo storico-giuridico del diritto e delle relazioni internazionali - siano rammentati e puntualizzati.Nel 1948, dopo che l'Onu stabilisce concordemente con la Risoluzione 181 la partizione della Palestina - per secoli parte del territorio dell'Impero ottomano - in due Stati sovrani (con l'assenso unanime sia degli USA che dell'URSS, sia dei Paesi occidentali che di quelli della Cortina di Ferro, dell'Africa e del Sud America, con la sola eccezione dei membri della Lega Araba), gli Stati arabi violano il patto internazionale ONU, e attaccano le forze ebraiche, che nonostante l'inferiorità numerica salvano i territori assegnati al popolo ebraico e costituiscono lo Stato di Israele. Nel corso di quel primo conflitto gli Arabi si resero responsabili di crimini perseguibili dal Diritto Internazionale umanitario e dei conflitti armati: gli storici ben conoscono le vicende della deportazione dei cittadini ebrei dai quartieri di Gerusalemme, e l'espropriazione delle loro case dal quartiere di Sheihk Jarrah in particolare; la totale distruzione dei cimiteri ebraici della Valle di Cedron ad opera dei carri armati della Giordania, che per sfregio con i cingoli schiacciarono tutte le lapidi funerarie; la loro utilizzazione come manto stradale lungo il Monte degli Ulivi a Gerusalemme.Nel 1967 le forze armate corazzate dei Paesi della Lega Araba si ammassano ai confini del territorio israeliano, circondando dalla Siria al Libano, dall'Egitto all'Arabia Saudita Israele: una condotta che secondo la Risoluzione 3314 dell'ONU rientra nelle fattispecie di aggressione ai danni di uno Stato e autorizza quindi il ricorso alla legittima difesa ex art.51 della Carta ONU: ne scaturirà la guerra dei Sei Giorni, come verrà ricordata, in cui l'esercito israeliano guidato dal generale Moshe Dayan, sbaragliò i Paesi arabi, riunificò Gerusalemme conquistando la Città Vecchia con il Muro del Pianto, ed entrò in possesso - al fine di garantire un "cuscino di difesa" dei territori israeliani di fronte alle ripetute aggressioni arabo islamiche - anche della Cisgiordania, parte della Giordania fra il 1948 e il ‘67, della striscia di Gaza, parte dell'Egitto, oltre che delle alture del Golan in territorio siriano.UNA PERENNE AZIONE TERRORISTICA ALIMENTATA DAI PAESI ARABINel 1973 ancora una volta - con un atto di guerra in violazione dell'art. 2 dello Statuto ONU - gli Stati arabi islamici attaccano Israele di sorpresa durante la festività "dello Yom Kippur": il generale Ariel Sharon rovescia le sorti del conflitto con un'audace offensiva e conquista l'intera penisola egiziana del Sinai.Nel 1982, dopo i ripetuti attacchi dal sud del Libano da parte dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) capeggiata da Yasser Arafat, che ha fatto di Beirut la sua base, destabilizzando totalmente il Paese grazie all'uso politico dei campi profughi palestinesi, Israele invade il Paese dei cedri. Fino al 2000 Israele manterrà la sua presenza in quei territori, a causa della perenne azione terroristica filopalestinese alimentata dai Paesi arabi.Siamo agli anni delle cosiddette "Intifade", guerriglie molto invasive sotto il profilo militare, short acts of war in diritto internazionale, in cui l'odio delle popolazioni arabe islamiche verso l'esistenza di Israele come Stato sovrano è alimentato da una propaganda ideologica sempre più giustificata dal valore religioso della Jihad, della guerra santa islamica.È questo l'acme della inaffidabilità diplomatica e della inadeguatezza politico culturale del mondo arabo e palestinese in particolare, nel gestire pacificamente le relazioni internazionali: Ehud Barak, il generale più decorato al valore nella storia di Israele, diventato primo ministro in quota al Partito Laburista, dunque un progressista moderato, propone ufficialmente al leader palestinese Arafat la creazione uno Stato di Palestina con Gerusalemme Est come capitale: sciaguratamente Arafat, succube delle aspirazioni geopolitiche panislamiste e della demagogia del radicalismo della Fratellanza Musulmani nei Paesi arabi sunniti, rifiuta la proposta.E veniamo al conflitto di questi giorni, combattuto con migliaia di razzi da Gaza, scontri nelle strade di Gerusalemme, stato di emergenza nella città arabo-israeliane ai confini con Gaza. I movimenti terroristi di Hamas e della Jihad palestinese hanno a disposizione missili di diversa gittata, con un raggio di azione che va dagli 8 chilometri ai 180, un arsenale che è fornito dall'Iran e dalla Cina, secondo le fonti dell'International Institute for Strategic Studies e dell'IDF, le forze armate israeliane. E' ancora valida la distinzione giuridica tra un'aggressione militare ingiustificata e la liceità della legittima difesa?Nota di BastaBugie: Gianandrea Gaiani nell'articolo seguente dal titolo "Disarmare Hamas a Gaza è solo un miraggio" spiega la situazione dopo il recente breve conflitto di Gaza.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 25 maggio 2021:Mentre il cessate il fuoco mediato da Egitto e Qatar sembra reggere all'indomani della fine delle e ostilità a Gaza è tempo di bilanci e anche se tutti si dichiarano a loro modo vincitori al termine di dieci giorni di scontri non mancano gli elementi su cui riflettere.Dall'inizio dell'operazione israeliana "Guardiano delle mura" le Brigate Ezzedin al-Qassam (braccio armato di Hamas) e il Movimento della Jihad Islamica hanno lanciato contro Israele 4.340 razzi, 640 dei quali abortiti al momento del lancio o caduti all'interno della Striscia mentre il sistema di difesa anti missile Iron Dome ha abbattuto circa 3600 razzi, pari al 90% di quelli sparati contro Israele; i missili non intercettati hanno invece colpito le città di Nevit Haasara, Sderot, Ashkelot, Ashdod e Lod, le periferie di Gerusalemme, Nazareth, Beersheba, Holon e la stessa Tel Aviv. Tredici le vittime in Israele tra cui un militare con 117 i feriti gravi (114 civili e tre militari) mentre la risposta militare israeliana ha causato la morte di almeno 248 persone, più della metà delle quali appartenenti alle milizie e oltre 1900 feriti. I bombardamenti israeliani avrebbero distrutto o danneggiato 2mila edifici e 500 rampe di lancio dei razzi oltre a depositi di armi e oltre 100 chilometri di tunnel che collegano la Striscia di Gaza con il territorio del Sinai egiziano.
Quanto è pericoloso il mare senza leggi condivise e applicate? Quanto sono pericolose le rotte della pesca? Abbiamo viaggiato fino alla Manica, dove ieri 80 pescherecci francesi hanno protestato davanti alle acque dell'Isola di Jersey, attirando due navi della Marina Britannica: ne abbiamo parlato con Jean Luc Bourgeaux (deputato dei Repubblicani di St.Malo) e Marie Carof-Gadel (giornalista di Ouest-France, che si trovava a bordo di uno dei pescherecci). Subito dopo siamo tornati nel Mediterraneo, per raccontare tutti i risvolti del caso Aliseo, il peschereccio italiano mitragliato dalla Guardia Costiera libica: ne abbiamo parlato con Antonio Leandro (docente di Diritto Internazionale del Mare - Università Aldo Moro di Bari), con Salvatore Quinci (sindaco di Mazara del Vallo) e con Umberto Profazio (ricercatore della Nato College Foundation, esperto di Libia).
Oggi andiamo in giro per il mondo a esplorare le missioni di natura civile o militare che l'Unione Europea porta avanti nel mondo.Ospite d'eccezione di questa puntata, il professor Andrea De Guttry, docente di Diritto Internazionale, Vice-Rettore della Scuola Superiore Sant' Anna di Pisa e Direttore dell'International Training Programme for Conflict Management— SITOGRAFIA E NOTE —Ascolta il nostro podcast! Conflitti in pillole: https://www.orizzontipolitici.it/conflitti-in-pillole/Andrea de Guttry:https://www.santannapisa.it/en/andrea-de-guttryLe proposte della nostra rubrica:https://nato.taleo.net/careersection/5/jobsearch.ftl?lang=en#https://eeas.europa.eu/headquarters/headquarters-homepage/search/site/_en?f%5B0%5D=sm_specific_content_type%3Aeeas_job_vacancy%3Afield_job_type%3Anon-remuneratedhttps://www.scambieuropei.info/category/partire/scambi-culturali/— CREDITS —Il lavoro di registrazione e produzione del podcast è merito di Anna Corrente, Agnese Stracquadanio e Lorenzo Torri.La sigla utilizzata è un adattamento del seguente lavoro: Niklas Drude – Ode To Joy (Remix) © CC BY 3.0 https://youtu.be/JIGkTyQtlNg
Giuseppe Pisicchio è un politico, giornalista e saggista italiano. Laureato in giurisprudenza con votazione di lode, è un giornalista professionista, nonché professore associato di Diritto Pubblico Comparato e del corso di Ordinamenti Giuridici e Gestione dei Flussi Migratori presso la facoltà LM-52 della nostra università. Nella puntata odierna ci illustra come si è evoluto nel corso del tempo il Diritto Internazionale in materia di Diritti delle Donne e le possibilità future che si prospettano per la concretizzazione della parità di genere e il miglioramento della condizione femminile nel mondo.
Intervista a Donato Curci, Avvocato internazionalista. Come il diritto internazionale è nelle Aziende, come aiuta il business, l'internazionalizzazione delle Aziende. Rischi dell'internazionalizzazione delle aziende. Competenze dell'avvocato internazionalista.Studio Legale Curci a Noci, Bari.mail: avv.donato.curci@gmail.comSostieni il podcast: commenta o contattami su Telegram: https://t.me/diegoreginapod anche con un commento vocale.sostieni il podcast lasciando una recensione su Apple Podcast/iTunes:https://podcasts.apple.com/it/podcast/diego-regina-il-podcast/id1515028892sostieni il podcast con un piccolo contributo su: https://it.tipeee.com/diegoreginaservirà a migliorare qualità e fare nuovi contenutiSostieni il podcast condividendo con chi conosci, tramite WhatsApp, mail o come vuoi tu. Più siamo più sarà divertente.Grazie Diegohttps://www.diegoregina.comDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/diego-regina-il-podcast--4414982/support.
Fabrizio Marrella è professore ordinario di Diritto Internazionale. Ha rilevanti esperienze accademiche, professionali, didattiche e di ricerca a livello nazionale ed internazionale, tra cui la direzione del master in Commercio, Fiscalità e Arbitrato Internazionale a Ca' Foscari, Professeur invité (droit international privé et du commerce international) presso l'Ecole de Droit de La Sorbonne de l'Université Paris I Panthéon Sorbonne, a Parigi, Membro del Comité français de droit international privé, Docente presso l'Accademia di diritto internazionale dell'Aja, nella sezione di Diritto internazionale privato. E' autore, tra l'altro, di un Manuale di Diritto del commercio internazionale, la cui nuova edizione è in uscita e ha inoltre recentemente curato un Commentario al Codice doganale dell'Unione europea.
Sara De Vido è professoressa associata di Diritto Internazionale. È vicedirettrice del Centro studi sui diritti umani (Cestudir) di Ca' Foscari, coordinatrice didattica del corso di laurea triennale in Philosophy, International Studies and Economics. È affiliata al Manchester International Law Centre (UK), dove ha co-fondato il Women in International Law Network. I suoi interessi di ricerca spaziano dal diritto internazionale dei diritti umani (lotta alla violenza nei confronti delle donne, diritto all'acqua, divieto di tortura) al diritto penale internazionale (contrasto del finanziamento al terrorismo internazionale e lotta al riciclaggio).
Marco Perduca e Giulia Perrone, dottoranda in Diritto Internazionale presso l'Università di Torino affrontano due appuntamenti che aspettano l'Italia alle Nazioni unite: il rapporto periodo relativo all'implementazione dei diritti economici sociali e culturali e il rispetto dei diritti umani fondamentali in occasione della sua terza revisione periodica universale.
www.webradioiuslaw.it - IusLaw WebRadio Mercoledì 13 Giugno 2018 - ore 8.15#SVEGLIATIAVVOCATURA#AQUARIUS E #DIRITTO #INTERNAZIONALE#AVVOCATI #INVITO A RESTITUIRE LA #TESSERA#EDITORIALE SU #MIGRANTINe parliamo, in esclusiva, con:- Avv. Sergio Paparo, Presidente CoA di Firenze: "Se li lasci morire, restituisci la tessera da avvocato, un post su Facebook come cittadino e Avvocato, non come Presidente dell'Ordine "- Beatrice Settanni Avvocato a Malta nello studio Dingli & Dingli Law Firm, esperta in diritto internazionale marittimo: "Caso Aquarius, le normative internazionali e la mancata ratifica da parte di Malta creano difficoltà interpretative su come gestire le emergenze in mare."Interviste di Pierluigi Serra- Scheda editoriale di Pino Gallo: “Migranti, dalla Vlora all’Aquarius."Il programma è offerto da:- Sistemi SPA, conosci STUDIO? È il software di Sistemi per gestire il tuo ufficio professionale: agenda, collaboratori, attività e processo telematico, tutto in un unico gestionale. Visita www.sistemi.com- https://webradioiuslaw.it/radiolearning******************************con la conduzione di Avv. Pino Gallo e di Avv. Pierluigi Serra.Regia RvT Adelperio de Negri di San PietroAscoltaci in diretta su www.webradioiuslaw.it/direttao da APP dedicata per Apple o AndroidPuoi scaricare gratuitamente l’APP per iphone o Android: http://www.webradioiuslaw.it/come-ascoltare/******************************Ringraziamo gli artisti amici ed ospiti:- Mash- Karrin Allyson- Giuseppe Pucciarelli- Peter Erskine- Audionautix http://audionautix.com/================================================
www.webradioiuslaw.it - IusLaw WebRadio Martedì 12 Giugno 2018 - ore 8.15#SVEGLIATIAVVOCATURANe parliamo, in esclusiva, con:- Prof Andrea Saccucci, Avvocato del Foro di Roma e Docente presso l'Università della Campania in Diritto Internazionale e Diritti Umani: “Perché Malta può negare lo sbarco ad Aquarius."- Prof. Giuseppe Cataldi, Ordinario di Diritto Internazionale presso l'Università degli Studi di Napoli e titolare della Cattedra Jean Monnet sui diritti dei migranti nel Mediterraneo: “Aquarius è un problema politico e giuridico insieme, ma la legge del mare da secoli ci impone di salvare le vite dei disperati."Interviste a cura di Avv. Milena MirandaIl programma è offerto da:- Sistemi SPA, conosci STUDIO? È il software di Sistemi per gestire il tuo ufficio professionale: agenda, collaboratori, attività e processo telematico, tutto in un unico gestionale. Visita www.sistemi.com- https://webradioiuslaw.it/radiolearning******************************con la conduzione di Avv. Angelo Marzo e Avv. Milena MirandaRegia RvT Adelperio de Negri di San PietroAscoltaci in diretta su www.webradioiuslaw.it/direttao da APP dedicata per Apple o AndroidPuoi scaricare gratuitamente l’APP per iphone o Android: http://www.webradioiuslaw.it/come-ascoltare/******************************Ringraziamo gli artisti amici ed ospiti:- Mash- Karrin Allyson- Giuseppe Pucciarelli- Peter Erskine- Audionautix http://audionautix.com/================================================
L'Italia nord-occidentale è diventata un importante snodo di transito per i migranti diretti verso la Francia, innanzitutto con Ventimiglia, a cui più recentemente si sono aggiunte Bardonecchia e Claviere.Lunedì 23 aprile l'Assemblée Nationale francese ha approvato con il 58% dei voti favorevoli da parte dei parlamentari la Loi Immigration: la percentuale di consensi è più bassa rispetto ad altre leggi dell'era Macron, visto anche il dissenso di alcuni suoi sostenitori. Ora si attende il passaggio al Senato, che potrebbe vedere l'opposizione da parte dei Repubblicani soprattutto su alcuni punti che riguardano garanzie ai diritti dei migranti.Per la prima volta nella legislazione francese migranti economici e richiedenti asilo sono equiparati, anche se già altri Paesi europei lo prevedono. Lo scopo principale della legge è di limitare l'immigrazione, innanzitutto passando attraverso la semplificazione dell'iter per la richiesta di asilo: accorciando i tempi si diminuiscono le possibilità di ricorsi, aumentando quindi i respingimenti. Altre novità introdotte sono l'eliminazione del reato di soccorso a persone in grave difficoltà (non più letto come favoreggiamento dell'immigrazione clandestina) e la depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina se il passaggio del confine è effettuato in punti ufficiali presidiati da guardie di frontiera.Ne parla Francesca De Vittor, ricercatrice in Diritto Internazionale presso l'Università Cattolica di Milano.
L'Italia nord-occidentale è diventata un importante snodo di transito per i migranti diretti verso la Francia, innanzitutto con Ventimiglia, a cui più recentemente si sono aggiunte Bardonecchia e Claviere.Lunedì 23 aprile l'Assemblée Nationale francese ha approvato con il 58% dei voti favorevoli da parte dei parlamentari la Loi Immigration: la percentuale di consensi è più bassa rispetto ad altre leggi dell'era Macron, visto anche il dissenso di alcuni suoi sostenitori. Ora si attende il passaggio al Senato, che potrebbe vedere l'opposizione da parte dei Repubblicani soprattutto su alcuni punti che riguardano garanzie ai diritti dei migranti.Per la prima volta nella legislazione francese migranti economici e richiedenti asilo sono equiparati, anche se già altri Paesi europei lo prevedono. Lo scopo principale della legge è di limitare l'immigrazione, innanzitutto passando attraverso la semplificazione dell'iter per la richiesta di asilo: accorciando i tempi si diminuiscono le possibilità di ricorsi, aumentando quindi i respingimenti. Altre novità introdotte sono l'eliminazione del reato di soccorso a persone in grave difficoltà (non più letto come favoreggiamento dell'immigrazione clandestina) e la depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina se il passaggio del confine è effettuato in punti ufficiali presidiati da guardie di frontiera.Ne parla Francesca De Vittor, ricercatrice in Diritto Internazionale presso l'Università Cattolica di Milano.
Dove si parla con ILARIA TANI, avvocato, docente di Diritto Internazionale all'Università Milano Bicocca, del convegno Oceani di plastica e di ghiaccio, di giovedì, di Artico, di Polo Nord, di Krill, di antirughe, di petrolio, di Giovanni Soldini, di Tullio Scovazzi, di plastica, di partecipazione e scopriamo che Ilaria avrebbe voluto essere un Gatto
Dove si parla con ILARIA TANI, avvocato, docente di Diritto Internazionale all'Università Milano Bicocca, del convegno Oceani di plastica e di ghiaccio, di giovedì, di Artico, di Polo Nord, di Krill, di antirughe, di petrolio, di Giovanni Soldini, di Tullio Scovazzi, di plastica, di partecipazione e scopriamo che Ilaria avrebbe voluto essere un Gatto (seconda parte)
Dove si parla con ILARIA TANI, avvocato, docente di Diritto Internazionale all'Università Milano Bicocca, del convegno Oceani di plastica e di ghiaccio, di giovedì, di Artico, di Polo Nord, di Krill, di antirughe, di petrolio, di Giovanni Soldini, di Tullio Scovazzi, di plastica, di partecipazione e scopriamo che Ilaria avrebbe voluto essere un Gatto (seconda parte)
I crimini di guerra giustificano l'intervento unilaterale degli Stati?Martedì 11 Aprile alle 18.30 in diretta su Iuslaw Web Radio.Armi chimiche, crimini di guerra, interventi unilaterali, ruolo dell'ONU: un approfondimento giuridico di ogni aspetto dei recenti eventi internazionali.Elia Barbujani intervista Daniele Amoroso, Professore di Diritto Internazionale presso l'Università degli Studi di Cagliari.In diretta su www.webradioiuslaw.it/diretta
Marina Castellaneta docente di Diritto Internazionale università di Bari
Marina Castellaneta, Docente di Diritto Internazionale, Università di Bari
Dagli Internazionali BNL di Roma - Corrado Barazzutti, Capitano Nazionale di Coppa Davis - MARO' - GIRONE IN ITALIA DURANTE L'ARBITRATO - Marina Castellaneta, Docente di Diritto Internazionale -
BRENNERO: LA BARRIERA ANTI-MIGRANTI - Giuseppe Lisi, Inviato GR1 - Marina Castellaneta, Docente di Diritto Internazionale -
IL CASO REGENI: AGGIORNAMENTI E PASSI DIPLOMATICI - Carlo Bonini, inviato di Repubblica - Marina Castellaneta, Docente di Diritto Internazionale
TERRORISMO: IL CONTROLLO NEL WEB - Marisa Marraffino, avvocato esperto reati informatici (il Sole24Ore) - CONDANNA A KARADZIC - Marina Castellaneta, docente di Diritto Internazionale
COSA METTERESTI SOTTO INCHIESTA? - Paolo Gambescia, giornalista. - BANCHE E ACCIAIO: SCONTRO TRA ITALIA E UE - Marina Castellaneta, docente di Diritto Internazionale
COSA METTERESTI SOTTO INCHIESTA? - Paolo Gambescia, giornalista. - BANCHE E ACCIAIO: SCONTRO TRA ITALIA E UE - Marina Castellaneta, docente di Diritto Internazionale
COSA METTERESTI SOTTO INCHIESTA? - Sergio Romano, storico, giornalista e scrittore. - RISCATTO PAGATO PER VANESSA E GRETA? - Marina Castellaneta, Docente di Diritto Internazionale.
Dove si parla della Oche di report, con il professore di Diritto Internazionale dell'università Bicocca di Milano TULLIO SCOVAZZI di pesca, di caccia alle Balene, del santuario dei Cetacei nel mediterraneo e si scopre che Tullio vorrebbe essere un Gatto
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