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Cos'è, analisi e commento del Manifesto del futurismo di Tommaso Marinetti, pubblicato nel 1909.
Vita e stile di Umberto Boccioni, futurista e divisionista, autore de "La città che sale" e "Forme Uniche della continuità nello spazio". Analisi delle opere principali.
Today's episode is the second of our two recent live recordings of PPF, this one in front of an audience at the Bath Curious Minds Festival. David talks to historian Robert Saunders about the life of Winston Churchill and all its twists and turns of fortune: from disgrace in WWI, economic disaster in the 1920s, wilderness in the 1930s, through to redemption in 1945 and rejection by the voters in the same year. How to make sense of it all? Is there a thread that connects the ups and downs? Has there ever – anywhere – been another political life like it? Out now on PPF+: David discusses the influence of Marinetti's Futurist Manifesto (1909) – from cars to cod liver oil, from fascism to techno-optimism, from the madness of pre-WWI Europe to the craziness of Silicon Valley today. To get this and all our bonus episodes plus ad-free listening sign up to PPF+ https://www.ppfideas.com/join-ppf-plus Next time: The History of Revolutionary Ideas: Lenin and Trotsky Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Our third Parisian revolution is another explosive night in the theatre, this time in the world of dance. David talks to Dominic Dromgoole about Stravinsky's The Rite of Spring, which provoked absolute outrage when it premiered in 1913. Is that what its impresario Diaghilev wanted? How did Nijinsky cope? Did the response foreshadow the trauma to come in 1914? And how did the set designer Roerich end up playing a part in American presidential history? Dominic Dromgoole's Astonish Me! First Nights that Changed the World is available wherever you get your books https://profilebooks.com/work/astonish-me/ Out this weekend: a new bonus episode on PPF+ exploring the far-reaching impact of Marinetti's Futurist Manifesto (1909), from pre-WWI Europe to Silicon Valley. Sign up now to get this and all our bonus episodes plus ad-free listening https://www.ppfideas.com/join-ppf-plus Next time: PPF Live: Churchill – The Politician With Nine Lives Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Published in 1932, the Futurist Cook Book is part comedy, part manifesto, and all cook book (kind of). Concerned as much with the extra-gustatory as the gustatory aspects of dining, this cook book offers a Futurist, anti-passeist approach to meals, one that embraces the Futurist principles of speed, violence and contempt for women. Most importantly, it identifies and denounces the primary threat to Italian nationalism: pasta.VERY IMPORTANT INFORMATIONJack has published a novel called Tower!Amazon: https://www.amazon.com/Tower-Jack-BC-ebook/dp/B0CM5P9N9M/ref=monarch_sidesheetThe first nine chapters of Tower are available for free here: jackbc.substack.comOur Patreon: www.patreon.com/TheBookClubfromHellJack's Substack: jackbc.substack.comLevi's website: www.levioutloud.comwww.thebookclubfromhell.comJoin our Discord (the best place to interact with us): discord.gg/ZMtDJ9HscrWatch us on YouTube: https://www.youtube.com/channel/UC0n7r1ZTpsUw5exoYxb4aKA/featuredX: @bookclubhell666Jack on X: @supersquat1Levi on X: @optimismlevi
Fabrizio Masucci"Superlunaria"Rivista Immaginariawww.superlunaria.itUn nuovo periodico bimestrale solo cartaceo, a-social, sfacciatamente inattuale.Cartacea, indisciplinata, lunare: «Superlunaria» è una rivista bimestrale sfacciatamente inattuale.Si direbbe anzi l'esito di una “risoluzione contro-attuale”.Pubblicata esclusivamente su carta e stampata a colori in grande formato (28 x 42 cm), non si trova in vendita su nessuna delle grandi piattaforme. Inoltre, per scelta deliberata, la rivista non ha pagine ufficiali sui social network.La leggerezza e la “lontananza prossima” della luna, gli entusiasmi, le delusioni e la passione per le cause perse delle riviste novecentesche, la tradizione dei lunari e degli almanacchi popolari, già reinterpretata in chiave colta e divertita nel corso del Novecento (si pensi all'Almanacco del Pesce d'Oro 1960 curato da Delfini, Flaiano e Fratini) e, su tutto, la dimensione dell'immaginario: queste varie spinte – depotenziate spesso dal disincanto, dal divertissement e dall'autoparodia – confluiscono e convivono in «Superlunaria» determinando spirito e fisionomia di una rivista che rifiuta in blocco linguaggi e formule prevalenti nella comunicazione d'oggi e rispedisce al mittente la “fantasmagoria di simulacri” che per convenzione e pigrizia accettiamo come “realtà”.In «Superlunaria», infatti, quasi tutto è immaginato. Nella rubrica “Lettere alla redazione”, insieme ai messaggi di persone inventate ma verosimili, sono pubblicate presunte lettere di veri autori del passato, da Leopardi a Manganelli, da Borges a Marinetti: essi scrivono per criticare o compatire la rivista e talvolta finiscono per discutere animatamente tra loro. Inesistenti sono anche i titoli presentati, con tanto di copertina e dati editoriali, nella rubrica “Libri a reazione”: temi e “quarte” di queste fantomatiche pubblicazioni sono perlopiù scelti a scopo satirico, per mettere alla berlina cortocircuiti e paradossi dello spirito del tempo.Le scorribande per cieli immaginari e il gioco in apparenza fine a sè stesso non intendono però essere un esercizio autoreferenziale: anche laddove la cosiddetta “realtà” – ossia il “popoloso sogno collettivo” (Borges) – sembra del tutto assente, essa è invece sottintesa o allusa; nei singoli “pezzi” fuori rubrica, che rappresentano la spina dorsale di ogni numero, la realtà è poi implicata più o meno apertamente. La dimensione “superlunare” e quella “reale”, quindi, si sfiorano, si sovrappongono, talvolta si intersecano, talaltra urtandosi producono scintille di senso o nonsenso.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Hoy continuamos con nuestro particular homenaje a la radio, y nos detenemos en sus inicios, cuando se fueron perfilando las múltiples posibilidades creativas y de comunicación de la radio.Desde las primeras emisiones fue un medio privilegiado para los artistas de las vanguardias revolucionarios e imaginativos. En España Ramón Gómez de la Serna fue uno de los primeros y más interesantes impulsores de la comunicación a través de la radio y es también uno de los pioneros en el uso experimental y artístico del medio radiofónico. Escucharemos fragmentos y reconstrucciones de sus trabajos y junto con piezas sonoras de Marinetti y Marcel DuchampEscuchar audio
ROMA (ITALPRESS) – “Nella prima serie degli Inimitabili, andata in onda su Rai3 e prodotta da Rai Cultura, ho raccontato le vite di D'Annunzio, Mazzini, Marinetti e Guareschi. Ora è diventato uno spettacolo teatrale diviso in tre capitoli”. Così Edoardo Sylos Labini, attore, regista e direttore di CulturaIdentità intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell'Agenzia Italpress. “Il progetto che sto cercando di mettere in piedi con la Fondazione Città Identitarie - aggiunge - è far diventare il teatro il luogo centrale delle comunità”, prosegue Sylos Labini che racconta come proprio attraverso i suoi spettacoli teatrali sia nata l'idea di creare CulturaIdentità. “L'Italia la conosciamo bene attraverso le tournée teatrali, è fatta di luoghi e personaggi straordinari che spesso non conoscono neanche i cittadini, allora ho deciso di creare CulturaIdentità, una associazione che racconta proprio questo, poi è nato il giornale cartaceo e il 2025 è il settimo anno che sta in edicola, successivamente è nata la Fondazione Città Identitarie con centinaia di Comuni iscritti”.xb1/mgg/gsl/mrv
ROMA (ITALPRESS) – “Nella prima serie degli Inimitabili, andata in onda su Rai3 e prodotta da Rai Cultura, ho raccontato le vite di D'Annunzio, Mazzini, Marinetti e Guareschi. Ora è diventato uno spettacolo teatrale diviso in tre capitoli”. Così Edoardo Sylos Labini, attore, regista e direttore di CulturaIdentità intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell'Agenzia Italpress. “Il progetto che sto cercando di mettere in piedi con la Fondazione Città Identitarie - aggiunge - è far diventare il teatro il luogo centrale delle comunità”, prosegue Sylos Labini che racconta come proprio attraverso i suoi spettacoli teatrali sia nata l'idea di creare CulturaIdentità. “L'Italia la conosciamo bene attraverso le tournée teatrali, è fatta di luoghi e personaggi straordinari che spesso non conoscono neanche i cittadini, allora ho deciso di creare CulturaIdentità, una associazione che racconta proprio questo, poi è nato il giornale cartaceo e il 2025 è il settimo anno che sta in edicola, successivamente è nata la Fondazione Città Identitarie con centinaia di Comuni iscritti”.xb1/mgg/gsl/mrv
Andrea Vitali"Il sistema Vivacchia"Garzanti Editorewww.garzanti.itCome segretario bellanese del Partito, Aurelio Trovatore non vale una cicca. Invece di dare lustro alla sezione, di dimostrare prontezza e ardimento, sembra dormire nella bambagia. Un due di picche, insomma. Ci vorrebbe qualcuno di più deciso, con gli attributi, pensa Caio Scafandro. Uno come lui, per dirla senza falsa modestia. Già, perché dopo la rimozione del Tartina – il segretario precedente –, lo Scafandro ci contava proprio su quella carica. Anzi, se la meritava, secondo lui. Invece il Federale era andato a pescare quella nullità. Ma ora che il cognato è accusato di un furto di carbone, Caio Scafandro ha l'occasione per riscattarsi. Perché il Graziato, su cui pende una denuncia sottoscritta da un testimone in data 11 ottobre 1928, è iscritto al fascio: se dovesse essere giudicato colpevole, la figuraccia la farebbe anche il Partito. E dato che l'Aurelio non ha alcuna intenzione di prendere un'iniziativa che sia una, allora Caio Scafandro fa da sé: spedisce un telegramma alla federazione di Como perché procurino un avvocato come si deve che cavi dall'impiccio l'affiliato, e quindi salvi la faccia al Partito intero. Intanto i carabinieri, che hanno preso in carico la denuncia e attendono l'esito della vicenda ora passata nelle mani della pretura locale, assistono non senza divertimento all'evolversi della situazione. Perché a Bellano le cose non vanno mai come ci si aspetta. C'è sempre l'imprevisto che cambia le carte in tavola, e stavolta ha un nome: è il sistema Vivacchia. Se non fosse per questo, infatti, di avvocati all'udienza non se ne presenterebbero addirittura due.In Il sistema Vivacchia, il maresciallo Ernesto Maccadò si gode qualche gustosa rivincita sugli sgangherati rappresentanti locali del regime. Alle prese con le proprie diffidenze nei confronti delle innovazioni tecnologiche, non sa decidersi se acquistare anche lui una radio nuova, che la moglie Maristella desidererebbe tanto e che è già arrivata in casa dell'appuntato Misfatti portando allegria e gioia di vivere. «Vedremo», va ripetendo il maresciallo, mentre è concentrato a dare una mano agli eventi affinché prendano la piega giusta quando il potere si fa violento e arrogante.Andrea Vitali è nato a Bellano nel 1956. Medico di professione, ha esordito nel 1989 con il romanzo Il procuratore, che si è aggiudicato l'anno seguente il premio Montblanc per il romanzo giovane. Nel 1996 ha vinto il premio letterario Piero Chiara con L'ombra di Marinetti. Approdato alla Garzanti nel 2003 con Una finestra vistalago (premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio Bruno Gioffrè 2004), ha continuato a riscuotere ampio consenso di pubblico e di critica con i romanzi che si sono succeduti, costantemente presenti nelle classifiche dei libri più venduti, ottenendo, tra gli altri, il premio Bancarella nel 2006 (La figlia del podestà), il premio Ernest Hemingway. nel 2008 (La modista), il premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante, il premio Campiello sezione giuria dei letterati nel 2009, quando è stato anche finalista del premio Strega (Almeno il cappello), il premio internazionale di letteratura Alda Merini, premio dei lettori, nel 2011 (Olive comprese). Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l'opera omnia, nel 2015 il premio De Sica e nel 2019 il Premio Giovannino Guareschi per l'Umorismo nella Letteratura.Il suo sito è: www.andreavitali.infoIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
The Italian futurist Marinetti called for the absolute glorification of everything new and modern, a worship of everything machine! What resonance all this has today!
Os damos la bienvenida en esta nueva temporada a esta casa que compartimos con todos vosotros, un espacio en el que poder experimentar con el sonido. En La casa del sonido habitan resonancias, memorias, deseos, recuerdos, afectos, enseñanzas, todo relacionado con lo sonoro. Acogemos experiencias compartidas, proyectos colectivos, paisajes sonoros, arte sonoro, urbanismo sonoro, ecología sonora, psicoacústica, música... Empezamos la temporada escuchando paisajes sonoros cotidianos junto con obras de Janequin, Knud Viktor, Marinetti y Murail.Escuchar audio
Cestinata l'arte “per mammolette”, a Marinetti e alla sua ciurma mancava solo un'ultima grande battaglia culturale. La guerra contro l'"alimento amidaceo" colpevole di provocare "fiacchezza, pessimismo, inattività nostalgica e neutralismo": LA PASTASCIUTTA. Il 15 novembre 1930 Marinetti aveva inaugurato la crociata anti-maccheroni, suggellata dopo soli 2 mesi col "Manifesto della cucina futurista". Recensione: burp!See omnystudio.com/listener for privacy information.
Uosobienie dekadencji. Marinetti twierdził, że jest prawdziwą futurystką, Gabriele D'Annunzio podkreślał, że nie można było obok niej przejść obojętnie. Sama chciała być żywym dziełem sztuki. Na portretach uwiecznili ją Giovanni Boldini, Erté, Kees van Dongen, Giacomo Balla, Man Ray czy Cecil Beaton. W paryskim Ritzu mówiono, że spaceruje hotelowymi korytarzami jak zjawa. Na wysadzanych kosztownościami smyczach wyprowadzała na spacer dwa gepardy, a na szyi, zamiast naszyjnika, nosiła pozłacane węże. Jak naprawdę wyglądało ekscentryczne życie najbogatszej kobiety Europy swoich czasów, która majątek roztrwoniła na ubrania, biżuterię i wystawne przyjęcia?
El Arte sonoro nace como territorio de exploración sonora tanto por parte artistas de formación plástica que utilizan el sonido en sus obras como por artistas procedentes de las vanguardias musicales que expanden sus límites fuera de las formas académicas clásicas. El arte sonoro es un ámbito artístico con confines difuminados e indeterminados, amplio, que va desde las instalaciones, a las performances, paisajes sonoros, obras con tecnologías sonoras, Hoy dedicamos el programa al sonido y la ciudad, la ciudad como campo de exploración e inspiración en el desarrollo del arte sonoro. Escuchamos obras de Marinetti, Miguel Molina, Max Newhaus, Bernhard Leitner y John Levack DreverEscuchar audio
Leitura bíblica do dia: Salmo 8 Plano de leitura anual: Números 7-8; Marcos 4:21-41; No início do século 20, o poeta italiano F. T. Marinetti lançou o Futurismo, um movimento artístico que rejeitou o passado, zombou das ideias tradicionais de beleza e glorificou as máquinas. Em 1909, Marinetti escreveu seu Manifesto Futurista, no qual declarou “desprezo pelas mulheres”, elogiou “o golpe com o punho”, e afirmou: “Queremos glorificar a guerra”. O manifesto conclui: “De pé, no topo do mundo, lançamos mais uma vez o nosso insolente desafio às estrelas!”. Cinco anos após esse manifesto, eclodiu a inglória Primeira Guerra Mundial. Marinetti morreu, em 1944, e as estrelas ainda estão em seu lugar, sem tomar conhecimento dele. O rei Davi cantou poeticamente sobre as estrelas com uma perspectiva dramaticamente diferente e escreveu: “Quando olho para o céu e contemplo a obra de teus dedos, a lua e as estrelas que ali puseste, pergunto: Quem são os simples mortais, para que penses neles? Quem são os seres humanos, para que com eles te importes?” (Salmo 8:3-4). Essa pergunta não é de descrença, mas de surpreendente humildade. Davi sabia que o Deus Criador do vasto cosmos nos percebe e nota cada detalhe sobre nós: o bom, o ruim, o humilde, o insolente, até mesmo o absurdo. É inútil desafiar as estrelas. Antes disso, elas nos desafiam a louvar o nosso Criador. Por: Tim Gustafson
La voz es algo que caracteriza los seres, que los identifica; cada voz es diferente, sea una voz humana sea de un animal. Es algo que sale del interior y que conecta con el entorno. La voz expresa sentimientos, emociones, estados de ánimo y significados. La riqueza expresiva de la voz fue ampliamente explorada por los compositores del siglo XX: Stockhausen, Schoenberg, Nono, Maderna y otros muchos artistas desde diferentes formas artísticas y disciplinas (no sólo desde la música sino también desde la poesía, la literatura, el teatro, la radio, el arte sonoro, etc. exploraron sus posibilidades más atrevidas. Empezaremos escuchando una canción original que nos envía desde China nuestro amigo Daniel XU Tao. Es una de las canciones de los 24 períodos climáticos del año solar, que comienza un nuevo ciclo del año nuevo chino; se publicó al final del 2020 para el Festival del año nuevo 2021, promovido por el Gobierno del Distrito de Chaoyang del Municipio de Beijing. En este programa iniciamos una serie de programas sobre la voz escuchando obras de Schoenberg, Marinetti, Berio, Katy Barberian, y Fatima Miranda.Escuchar audio
durée : 02:51:07 - Les Nuits de France Culture - par : Albane Penaranda - Par René Farabet et Michel Manoll - Avec Teddy Bilis, Clément Bairam, Micheline Bona, Jean-Paul Cisife, Anne-Marie Coffinet, Michel Creton, Jacqueline Dano, Gérard Darrieu, Daniel Emilfork, Jacques Fayet, Pierre Garin, Jacques Hilling, Jean-Pierre Joris, Annick Korrigan, Hubert de Lapparent, Jean Leuvrais, Edith Loria, Jean-Louis Maury, Albert de Médina, Robert Murzeau, Michel Puterflam, Jean-Jacques Steen, Andrée Tainsy, Rosy Varte et Louis Amiel - Réalisation Jean-Pierre Collat et Georges Aperghis
Andrea Vitali"Sua eccellenza perde un pezzo"I casi del Maresciallo Ernesto MaccadòGarzanti Editorewww.garzanti.itI fratelli Venerando e Gualtiero Scaccola sono titolari dell'omonima forneria a Bellano. Tirati su a pedate dal padre panettiere, conoscono solo il piccolo mondo del forno e dell'abitazione al piano di sopra. Si alternano in negozio con un sincronismo perfetto, che però inizia a cedere la mattina del 7 aprile 1930. Quel giorno, infatti, bussa alla porta del loro tran tran la lettera in cui il segretario del sindacato panettieri di Como chiede una mano per l'idea che gli è venuta: organizzare una gita in battello degli iscritti comaschi in quel di Bellano per celebrare l'anniversario della fondazione di Roma. E il mondo degli Scaccola sembra andare a gambe all'aria. Passare la missiva, con le relative incombenze, al segretario comunale, non li mette al riparo. Perché quello che si insinua nella loro quiete attraversa con la forza di un'onda irresistibile il cuore di Gualtiero, che ora smania per avere dalla vita tutto ciò che il lavoro gli ha impedito di godere. Ma in quella tiepida primavera sembra abbia iniziato a palpitare anche il cuore del carabiniere Beola, da qualche tempo osservato speciale del maresciallo Maccadò, preoccupato che il giovane non commetta sciocchezze violando il regolamento dell'Arma. Anche il maresciallo però dovrebbe stare attento, perché indispettire la moglie Maristella potrebbe rendergli la vita difficile. E finalmente arriva il gran giorno dei panettieri a Bellano, impreziosito dal Federale di Como in persona, che vorrebbe saperne di più di quel paese turbolento dove non si riesce a tenere in piedi una sezione del Partito neanche a piangere. Ma niente, dev'esserci qualcosa nell'aria che fa andare tutto storto, perché sul più bello un furto, che parrebbe inspiegabile, finisce per agitare acque già fin troppo mosse.In Sua Eccellenza perde un pezzo, le inquietudini della Bellano di Andrea Vitali si mescolano con le morbidezze del paesaggio lacustre, creando quella magica combinazione che ha conquistato il maresciallo Ernesto Maccadò e affascina da sempre i suoi lettori.Andrea Vitali è nato a Bellano nel 1956. Medico di professione, ha esordito nel 1989 con il romanzo Il procuratore, che si è aggiudicato l'anno seguente il premio Montblanc per il romanzo giovane. Nel 1996 ha vinto il premio letterario Piero Chiara con L'ombra di Marinetti. Approdato alla Garzanti nel 2003 con Una finestra vistalago (premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio Bruno Gioffrè 2004), ha continuato a riscuotere ampio consenso di pubblico e di critica con i romanzi che si sono succeduti, costantemente presenti nelle classifiche dei libri più venduti, ottenendo, tra gli altri, il premio Bancarella nel 2006 (La figlia del podestà), il premio Ernest Hemingway.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.
Recorded on-stage at Øredev 2023 just after her keynote, Fredrik chats to Monika Bielskyte about finding, building, and approaching better visions for the future. We discuss things such as: Disabilities for innovation and better design More inclusion in design for people on edges improves the world for precisely everyone Why does a concept like protopia feel so new? Why have we been stuck thinking about dystopias and exclusive utopias for so long? Informed hope. Everything has a context, and the context matters! No huge solution for everything Design with, not for We all create the future all the time. Propaganda and disinformation wants to overwhelm, to disengage. But we can all counteract this and improve the world by doing good things in our daily lives. Put more good information into the systems - and remember to make it cool as well! We never arrive at a perfect future, it’s the steps we take and what we make here and now that builds it. All or nothing is the old utopia-dystopia thing again - the zero-sum game. Dystopian storytelling is way too easy. Thank you Cloudnet for sponsoring our VPS! Comments, questions or tips? We are @kodsnack, @tobiashieta, @oferlund and @bjoreman on Twitter, have a page on Facebook and can be emailed at info@kodsnack.se if you want to write longer. We read everything we receive. If you enjoy Kodsnack we would love a review in iTunes! You can also support the podcast by buying us a coffee (or two!) through Ko-fi. Links Øredev The Øredev 2023 video playlist on Youtube Protopia principles - scroll down or search the page for “principles of protopia” Monika Monika’s keynote - the video is not out yet Neurodivergence PTSD - post-traumatic stress disorder Sensory hypersensitivity The creator of email was hard of hearing and his wife was deaf? The military-industrial complex Marinetti - Filippo Tommaso Marinetti, co-author of the fascist manifesto in 1919 Marc Andreessen - a man who could be replaced by even a medium language model without anyone really noticing Torill Kornfeldt and Tim Urban at Øredev 2015(!) discussing AI and superintelligence versus the biologist view Titles From Los Angeles to Doha Subtitles aren’t just for deaf people When your country gets invaded From a neurodivergent lens At the bleeding edge of harm Lack of curiousity Informed hope Written by a chatbot Look how the subduing worked out for us Open to be wrong Beyond just inflammatory headlines Create the best possible world We lift each other up
For this one, Colborn and Max go way back to 1909, because it was there that F.T. Marinetti announced an intention to embrace speed, technological advancement, violence, militarism, growth, and acceleration at all costs. Yes, The Futurist Manifesto —patron document of Futurism— is somewhat freaky, but throughout he course of our conversation, it's clear what Marinetti's vision aligns itself with crypto art's present moment in some pretty eerie ways. Also we keep misremembering Marinetti's name, so that'll be fun to listen to. Shame on us!
Filippo Tomasso Marinetti was a 20th-Century Italian poet who founded the Futurist movement. In The Futurist Manifesto (1909), Marinetti lays out the tenants of Futurism: a complete rejection of the past, nationalism, contempt for women, veneration of technology and a love of speed. In his endless quest to go fast, Marinetti comes to resemble the archetype of Sonic the Hedgehog, albeit in an Italian form: Super Mario. Both Nintendo and Sega are sending Marinetti's corpse cease and desist letters right now!---- MASTICATE BANDhttps://masticate.bandcamp.com/https://open.spotify.com/artist/7IGCjYU2yCFoY339yLQiwL?si=VgBTEW4nST2brkOXpJzDaQVERY IMPORTANT INFORMATIONJack has published a novel!Amazon: https://www.amazon.com/Tower-Jack-BC-ebook/dp/B0CM5P9N9M/ref=monarch_sidesheetApple Books: http://books.apple.com/us/book/id6466733671Jack's website: www.jackbc.meLevi's website: www.levioutloud.comOur Patreon: www.patreon.com/TheBookClubfromHellwww.thebookclubfromhell.comJoin our Discord (the best place to interact with us): discord.gg/ZMtDJ9HscrWatch us on YouTube: https://www.youtube.com/channel/UC0n7r1ZTpsUw5exoYxb4aKA/featuredTwitter: @bookclubhell666
Dr. Robotnik has written a manifesto, and before you ask, yes - it cites Marinetti. We also look into the ongoing mass Labour Party revolt against Starmer and the front bench's support for Israel's attack on Gaza, which if you recall, Starmer backed full-throatedly to impress Nick Ferrari for two minutes. Medical Aid for Palestinians here: www.map.org.uk/ If you want access to our Patreon bonus episodes, early releases of free episodes, and powerful Discord server, sign up here: https://www.patreon.com/trashfuture *STREAM ALERT* Check out our Twitch stream, which airs 9-11 pm UK time every Monday and Thursday, at the following link: https://www.twitch.tv/trashfuturepodcast *WEB DESIGN ALERT* Tom Allen is a friend of the show (and the designer behind our website). If you need web design help, reach out to him here: https://www.tomallen.media/ *MILO ALERT* Check out Milo's upcoming live shows here: https://www.miloedwards.co.uk/live-shows Trashfuture are: Riley (@raaleh), Milo (@Milo_Edwards), Hussein (@HKesvani), Nate (@inthesedeserts), and Alice (@AliceAvizandum)
Oliverio Girondo (Buenos Aires, en 1881 - 1967) fue un poeta argentino que revolucionó la estética de su país, a través de una obra que incorporó las principales corrientes vanguardistas. Figura central de la renovación literaria de los años veinte y treinta, fue uno de los jóvenes miembros de la vanguardia poética argentina, junto a Jorge Luis Borges y Raúl González Tuñón. Si todos ellos asumían una idéntica postura en cuanto a la necesidad de romper con la tradición (que veían encarnada en la obra de Leopoldo Lugones), en el caso de Girondo esa necesidad cobraba una fuerza que lo llevó a distanciarse nítidamente de las convenciones impuestas por el uso y aceptadas por el público. Si bien nació y vivió su primera infancia en Buenos Aires, viajó periódicamente a Europa. Aunque se graduó como abogado, sus inquietudes artísticas y literarias lo desviaron de esa profesión. En Europa tomó contacto con los movimientos artísticos y literarios de vanguardia, como el cubismo de Picasso, el dadaísmo de Tristán Tzara o el futurismo de Marinetti, así como con la rompedora obra de Guillaume Apollinaire. Girondo defendió la autonomía plena del lenguaje (rechazando ataduras que lo ligaran a sus funciones convencionales) para tratar de transmitir la pura esencialidad de la invención poética. Ese gesto de permanente desafío a la inercia y a la inmovilidad es acaso el que mejor caracterizó la personalidad del autor y su vocación por sobrepasar los límites de lo manifestable. En sus libros “Veinte poemas para ser leídos en el tranvía” (1922), “Calcomanías” (1925) y “Espantapájaros” (1932) demostró su maestría en el manejo de la metáfora y confianza absoluta (siguiendo en esto los postulados del ultraísmo) en el poder de la imagen poética para alcanzar la esencia de las cosas. Especialmente dotado para la experimentación con el lenguaje, Girondo poseyó una destreza singular en el manejo de la ironía. En tales obras reafirmó su actitud de irreverencia moral y estética, su sentido del humor y su óptica desquiciadora del lugar común. Sus poemas son emblemáticos de la nueva sensibilidad estética, que se caracterizaba por la búsqueda incesante de nuevos ángulos desde donde abordar la realidad, desde la más sublime a la más cotidiana. Así, las ciudades y los paisajes que con insistencia aparecen en sus textos son vistos a través de una lente que construye combinaciones inéditas entre los objetos, señalando lo que la mirada común no percibe y sólo la estratégica posición del ojo poético logra descubrir y nombrar. Posteriormente publicó “Plenilunio” (1937), “Persuasión de los días” (1942) y “Campo nuestro” (1946). Su última obra, “En la masmédula” (1954), es acaso la más audaz de todas por el caos verbal y alucinatorio que propone. En 1961 fue atropellado por un automóvil que lo dejó inválido. (Fuente: Biografiasyvidas.com)
Cristina Acidini"L'arte della moda"L'età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968Forlì, Museo Civico San DomenicoFino al 2 luglio 2023http://www.mostremuseisandomenico.itTintoretto, William Hamilton, George Romney, Francesco Hayez, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, James Tissot, Giovanni Boldini, Vittorio Corcos, Henry Matisse, Josef Hoffmann, Giacomo Balla, Piet Mondrian, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Damien Hirstinsieme con Charles Frederick Worth, Ventura, Mariano Fortuny, Paul Poiret, SalvatoreFerragamo, Coco Chanel, Germana Marucelli, Valentino Garavani e Pierpaolo Piccioli, Giorgio Armani, Christian Dior per John Galliano, Gucci, Prada, Tom Ford, Cristobal Balenciaga, Yohij Yamamoto: sono soltanto alcuni dei 100 artisti e dei 50 stilisti e couturier protagonisti di L'arte della moda. L'età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968, la grande mostra ideata e realizzata da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì negli spazi del Museo Civico San Domenico, fino al 2 luglio 2023. Diretta da Gianfranco Brunelli e curata da Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca, l'esposizione è dedicata all'affascinante rapporto fra arte e moda. Il periodo preso in considerazione attraversa tre secoli: dall'Ancien Régime al secondo Novecento. Un racconto unico. Un percorso espositivo di confronti che comprende oltre 300 opere, tra quadri, sculture, accessori, abiti d'epoca e contemporanei. L'esposizione forlivese, la prima del suo genere, somiglia a un vero e proprio kolossal. Le opere, che a partire dal Settecento attraversano la Rivoluzione francese, il Romanticismo, la Macchia, l'Impressionismo, il Simbolismo e tutte le Avanguardie novecentesche fino a oggi, identificano un rapporto tra arte e moda dove l'arte rispecchia, crea e si fa moda e la moda appartiene definitivamente alle arti. La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L'abito che modella, nasconde, dissimula e promette il corpo. L'abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Come cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. L'arte come racconto e come sentimento del tempo Tra le opere esposte Ritratto dell'avvocato Carlo Manna (1907) di Umberto Boccioni, Ritratto di Emiliana Concha de Ossa (1888) di Giovanni Boldini, Grande composizione A con nero, rosso, grigio giallo e blu (1919) di Piet Mondrian, Donna e anemoni (1920-1921) di Henry Matisse a cui fanno da contrappunto due completi ricamati di Giorgio Armani, il Panciotto di Marinetti (1923 – 1924) di Fortunato Depero, la Camicia Orlando (A/I 2001-02) di Gianfranco Ferré, il Delphos in seta con sopravveste in velluto (1920 circa) di Mariano Fortuny in dialogo con una Kore di tipo Eleusidella fine del II secolo, l'Abito da giorno “Linea Assira” (1961) di Germana Marucelli e un abito da sera inedito di Elsa Schiaparelli. Accompagnato dal catalogo edito da Dario Cimorelli Edizioni, il progetto espositivo, curato dall'architetto Alessandro Lucchi, si è avvalso della preziosa collaborazione dei più importanti musei d'arte, degli archivi, dei musei e maison di moda. L'esposizione forlivese porta in Italia capolavori provenienti da importanti istituzioni museali internazionali quali, tra gli altri, il Musée d'Orsay di Parigi, la Galleria Belvedere di Vienna, il Musée d'Art et d'Histoire di Ginevra, la Klimt Foundation e il MAK- Museum of Applied Arts, di Vienna, la Galerie Neue Meister di Dresda, Le Domaine de Trianon | Château de Versailles, il Kunstmuseum de l'Aia, il Museum National di Cracovia, il Castello Reale di Varsavia. Accanto ad essi i maggiori musei italiani: le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Pinacoteca di Brera di Milano, i Musei Civici di Mantova, l'Istituto per il Teatro e il Melodramma - Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il Museo del Novecento di Milano, l'Accademia di Belle Arti di Brera, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, le Gallerie Nazionali d'Arte Antica di Roma, la Fondazione Magnani Rocca di Fontanellato, le Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la Fondazione Cariverona, il Museo Palazzo Ricci di Macerata, la Biblioteca Nazionale Centraledi Firenze, i Musei Civici di Padova, la Galleria d'Arte Moderna di Roma, il Museo Revoltella di Trieste, la Galleria d'Arte Moderna Restivo di Palermo. Prestigiosi anche i prestiti degli abiti e degli accessori provenienti da fondamentali case di moda come Giorgio Armani, Curiel, Prada, Christian Dior Couture, Archivio Storico Gucci, Maison Valentino, Lanvin, Max Mara; e da importanti istituzioni come Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano, Archivio Renato Balestra, il Museo Stibbert di Firenze, Centro di ricerca Gianfranco Ferré, il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti di Firenze, Archivio Storico Galitzine, il Museo Ferragamo di Firenze, il Museo Boncompagni Ludovisi di Roma, il Museo del Costume - Castello di Donnafugata di Ragusa, il Museo dell'Aeronautica Caproni di Trento, il Museo Mariano Fortuny y Madrazo e il Museo Correr di Venezia, la Fondazione Archivio Capogrossi di Roma, l'Archivio Germana Marucelli di Milano, gli Archivi Mazzini di Massa Lombarda, Fortuny di Venezia, la Collezione Tirelli Trappetti di Roma e la Collezione Massimo Cantini Parrini. Importanti anche i prestiti da collezioni private fra cui quella di AlbertoTagliabue e Giovanna Frossi. Ideata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì e il Museo Civico San Domenico, la mostra è frutto del lavoro del prestigioso comitato scientifico presieduto ad honorem da Antonio Paolucci e composto da Marco Antonio Bazzocchi, Silvia Casagrande, Simona Di Marco, Fabriano Fabbri, Mario Finazzi, Gioia Mori, Francesco Parisi, Paola Refice, Giorgio Restelli, Stefania Ricci, Ines Richter, Chiara Squarcina, Ulisse Tramonti. Anche per L'arte della moda. L'età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968 si conferma la preziosa collaborazione avviata nel 2014 tra la Fondazione e Mediafriends, l'Associazione Onlus di Mediaset, Mondadori e Medusa, nel segno di arte e solidarietà, grazie alla quale una parte del biglietto di ingresso alla mostra verrà devoluto per sostenere il progetto “Scuola di Vita”, rivolto a ragazze e ragazzi che non hanno ancora trovato una strada.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Rachele Ferrario"Umberto Boccioni"Vita di un sovversivoMondadori Editorehttps://www.mondadori.it/«Per raccontare Umberto Boccioni spesso ho usato le sue stesse parole o quelle di chi l'ha conosciuto, in modo da restituire il senso più profondo dell'uomo e dell'artista.» Rachele Ferrario, storica e critica d'arte, ricostruisce in queste pagine preziose la storia burrascosa, e per molti aspetti poco nota, del grande artista capofila del futurismo. Dall'infanzia tra Morciano di Romagna e Padova, all'apprendistato romano con Balla, l'amicizia con Sironi e Severini, il legame con Marinetti, l'amore con Margherita Sarfatti, i viaggi nella Russia degli zar e nella Parigi di Picasso, l'arresto, le risse nella Milano incandescente d'inizio secolo.Boccioni è un outsider. Figlio di un usciere e di una sarta, non ha una formazione accademica, ma un talento innato per il disegno. La madre, Cecilia, da cui eredita la forza e la fragilità di nervi, è la sua prima ispiratrice, il suo soggetto preferito, «la chiave per esprimere il suo punto di vista sul mondo». Un mondo in trasformazione, del quale Boccioni si dimostra un sorprendente interprete, «capace di tradurre in immagini la “selvaggeria futurista”, il movimento, la luce elettrica, i treni in corsa, gli stati d'animo di chi parte e di chi resta, l'energia dei primi anni del secolo». Ne sono la prova La città che sale, oggi al MoMA di New York, che arriva a esercitare «una forza magnetica, che imbriglia chi osserva in un'esibizione di potenza lirica», Idolo moderno, Forme uniche della continuità nello spazio e gli altri capolavori di cui Ferrario racconta la genesi.Nella sua vita come nella sua opera, Boccioni è un sovversivo. Un uomo di avanguardia, contro le convenzioni e gli schemi del passato. È convinto che l'arte non possa essere separata dalla politica, dalla vita. Partecipe della temperie da cui nascerà il fascismo, è un futurista, ha il mito dell'avventura, coltiva un'idea epica della modernità. Crede nella guerra, e proprio nelle retrovie della Prima guerra mondiale troverà la morte. È l'agosto del 1916, più di sei anni prima della marcia su Roma. Eppure, sulla sua straordinaria figura, graverà a lungo l'ombra del fascismo.Oggi i suoi quadri sono esposti nei più importanti musei del mondo e «i suoi colori, le sue immagini, le sue visioni» vibrano ancora di eccezionale contemporaneità.Rachele Ferrario, storica e critica d'arte, insegna Fenomenologia delle arti contemporanee e catalogazione e gestione degli archivi all'Accademia di Belle Arti di Brera. Cura archivi d'arte e mostre. Nel 1998 ha scoperto un nucleo di 45 opere inedite di Paresce, di cui ha curato mostre antologiche, dirige l'Archivio, ha pubblicato la biografia (Lo scrittore che dipinse l'atomo. Vita di René Paresce da Palermo a Parigi, Sellerio, 2005) e il catalogo generale (Skira, 2012). È autrice di Giulio Paolini. Un viaggio a distanza (Nomos Editore, 2009), Les Italiens. Sette artisti alla conquista di Parigi (Utet, 2017) e, per Mondadori, Le signore dell'arte. Quattro artiste italiane che hanno cambiato il nostro modo di raffigurare il mondo (2012), con i ritratti di Carol Rama, Carla Accardi, Giosetta Fioroni e Marisa Merz, Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli (2010, 2020) e Margherita Sarfatti. La regina dell'arte nell'Italia fascista (2015). Collabora con il «Corriere della Sera» e Rai Storia.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Tässä jaksossa Ella ja Ida juttelevat tarot-pakan suuren arkanan ensimmäisestä kortista, Narrista, jonka voidaan ajatella kertovan luottamuksesta ja kapinasta, uudenlaisena heräämisestä ja siitä, että elämä kyllä kantaa jos sille antaa mahdollisuuden. Lisäksi Ella kertoo kuulumisia UK Tarot Conferencesta, johon hän osallistui etänä. Jakso aloittaa Tarot-salongin suuren arkanan sarjan, jossa suuren arkanan kortit käydään läpi yksi kerrallaan.Jaksossa mainittua:Tarot-pakat:Holy Spectrum Tarot, Spolia Tarot, Spacious Tarot, Light Seer's Tarot, RWSHenkilöt:Rashunda Tramble https://www.staywoketarot.comSophie McKay Knight https://sophiemckayknight.comKirjat:adrienne maree brown 2019: Pleasure ActivismRashunda Tramble 2021: The Numinous Tarot GuideJack Tresidder (toim.) 2004: The Complete Dictionary of Symbols in Myth, Art and LiteratureMuut tekstit:F.T. Marinetti 1909: Futuristinen manifestiEeva Kilpi: “Elämä on arvaamatonta, koska tahansa voi tapahtua jotain hyvää”Muut:UK Tarot Conference http://tarotconference.co.uk/@moon_art_history https://www.instagram.com/moon_art_history/Podcastin musiikki: WatR, PixabayLöydät Ellan ja Idan löydät myös Instagramista:@tarotwisdomii (Ella)@idaniittyleinikki (Ida)sekä heidän omilta verkkosivuiltaan:tarotwisdomii.comidaniittyleinikki.com
====> Join Arkos Academy Telegram to keep you updated! https://t.me/arkosacademy ====> Read the text while you're listening! https://www.arkosacademy.com/podcast-il-futurismo-parte-6/ Marinetti's assertion of absolute contempt for women has been the subject of much criticism. How did the women themselves respond? Were there any notable futurist female artists? *** Please, spread the word and leave a feedback! It's important for me and my Arkos Academy and it can help other students like you!***
The Manifesto of Futurism was published in 1909, on the front page of Le Figaro, the oldest daily newspaper in France. Its author was Filippo Tomasso Marinetti, a 33-year-old Italian writer who was born in Alexandria, Egypt, in 1876 and was educated in Egypt and France. With his Manifesto of Futurism, Marinetti launched a new artistic movement that opposed what he called pastism, the worship of the past. Jeffrey Schnapp is a Carl A. Pescosolido Professor of Romance Languages and Literatures and of Comparative Literature at Harvard University. He specializes in Italian language and culture, art, and media. See more information on our website, WritLarge.fm. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices Support our show by becoming a premium member! https://newbooksnetwork.supportingcast.fm/new-books-network
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The Manifesto of Futurism was published in 1909, on the front page of Le Figaro, the oldest daily newspaper in France. Its author was Filippo Tomasso Marinetti, a 33-year-old Italian writer who was born in Alexandria, Egypt, in 1876 and was educated in Egypt and France. With his Manifesto of Futurism, Marinetti launched a new artistic movement that opposed what he called pastism, the worship of the past. Jeffrey Schnapp is a Carl A. Pescosolido Professor of Romance Languages and Literatures and of Comparative Literature at Harvard University. He specializes in Italian language and culture, art, and media. See more information on our website, WritLarge.fm. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices Support our show by becoming a premium member! https://newbooksnetwork.supportingcast.fm/european-studies
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How do we think about leadership in Customer Education? In previous episodes of the CELab Podcast, we have talked about next generation of leaders and what they need to do up to set the stage...
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The Gods have been slain and their world has come to an end. But the new world begins! ZACH LANGLEY CHI CHI ascends to shape this strange and virgin reality to his own vision. He initiates the demonic sacrament: a fusion of high and low art to conceive of new philosophy and new scripture for this unholy landscape. Willing themselves out of the soup, "I'M SO POPULAR" alumni Fella and Sasha Amato join Chi Chi in melding F.T. Marinetti's THE MANIFEST OF FUTURISM with Atlas's 2021 video game SHIN MEGAMI TENSEI V. Endless speed, the destruction of history, massacre of the deities, nuclear war, ecstasy in reality, and at the end of it all, a single question: How will you make the new world? Follow I'M SO POPULAR on twitter: twitter.com/imsopopularpod And Fella: twitter.com/outer_zon3 And also Sasha: twitter.com/sashaamato Support the show on Patreon and listen to the exclusive hypermodernist aftershow "SIRENS" here: https://www.patreon.com/posts/66584233 (S3.E01)
====> Join Arkos Academy Telegram to keep you updated! https://t.me/arkosacademy ====> Read the text while you're listening! https://www.arkosacademy.com/podcast-futurismo-parte-2/ Marinetti was the father of Italian Futurism. But why, once he got his law degree, did he suddenly decide to pursue his literary passion completely? What radically changed his point of view, allowing him to conceive Futurism? To answer these questions, read and listen to the second installment of this podcast series dedicated to Futurism! *** Please, spread the word and leave a feedback! It' s important for me and my Arkos Academy and it can help other students like you!***
Vite Utopiche, storie di donne e uomini con una visione!Sara Signori vi racconta la vita, le storie, i momenti più importanti di Filippo Tommaso Marinetti! by Radio Utopia.
In the early twentieth century, Italian poet F. T. Marinetti launched Futurism, an artistic movement rejecting the past, scoffing at traditional ideas of beauty, and glorifying instead machinery. In 1909 Marinetti wrote his Manifesto of Futurism, in which he declared “contempt for women,” praised “the blow with the fist,” and asserted, “We want to glorify war.” The manifesto concludes: “Standing on the world’s summit we launch once again our insolent challenge to the stars!” Five years after Marinetti’s manifesto, modern warfare began in earnest. World War I did not bring glory. Marinetti himself died in 1944. The stars, still in place, took no notice. King David sang poetically of the stars but with a dramatically different outlook. He wrote, “When I consider your heavens, the work of your fingers, the moon and the stars, which you have set in place, what is mankind that you are mindful of them, human beings that you care for them?” (Psalm 8:3–4). David’s question isn’t one of disbelief but of amazed humility. He knew that the God who made this vast cosmos is indeed mindful of us. He notices every detail about us—the good, the bad, the humble, the insolent—even the absurd. It’s pointless to challenge the stars. Rather, they challenge us to praise our Creator.
What is fascism? What fascist and fascist-leaning groups exist in Wyoming? Why is it significant that a handful of Wyoming political leaders and several cops belong to extremist nationalist groups? How can we fight against their influence? What organizations in Wyoming can we join to strengthen the fight? Works cited in this presentation include: Report: White Supremacist Links to Law Enforcement Are an Urgent Concern; Report: The Militia Movement (2020); Whistleblower list names Wyo GOP chair, others as Oath Keepers; New Wyoming Libertarian lawmaker's tattoo has ties to far-right anti-government movement; Michael Curtis: Three Against the Third Republic; Zeev Sternhell: The Birth of Fascist Ideology; Zeev Sternhell: Neither Right nor Left: Fascist Ideology in France; H.R. Morgan: Fascism Codex Collection; Ishay Landa: The Apprentice's Sorceror: Liberal Tradition and Fascism; Caroll Kakel: The American West and the Nazi East; Aime Cesare: Discourse on Colonialism; and writings by Giovanni Gentilly, Gabriele d'Annuzio, and F.T. Marinetti.
A reading of Austin Osman Spare's 1927 automatic writing "The Anathema of Zos" Followed by Italian Futurist F. T. Marinetti's "We Abjure Our Symbolist Masters, Last Lovers of the Moon" (1911-1915), "Down With The Tango and Parsifal" (1914), "The Birth of A Futurist Aesthetic" (1911-1915)
Die Moderne im 20. Jahrhundert entsteht auf zwei ganz verschiedenen Seiten: aus dem Projekt der Aufklärung und aus der "Sehnsucht nach Ordnung". In beiden Fällen, vor allem aber bei der Sehnsucht nach Ordnung, verschränken sich Mythos und Moderne. Der Zeitgeschichtler Fernando Esposito, DHI London und Universität Tübingen, untersucht diese Frage sowohl für die Hochkunst als auch in der massenhaften Populärkultur. Man versteht die Moderne schlecht, sagt er, wenn man die Linie der "konservativen Umstürzler" auslässt. Das Idol, gleichzeitig für Mythos und Moderne, ist der Homo volans, der fliegende Mensch, das Bild des Ikarus, der stürzt und wiederaufersteht. Die Futuristen sind nicht begriffen, wenn man sie bloß unter dem Faschismus subsumiert. Das Vertrauen in die Aufwärtsbewegung des Fliegens findet sich bei dem Aufklärer und analytischen Geist Aby Warborg ebenso, wie bei Marinetti oder schon auf der Flugschau in Brescia 1909. Erstausstrahlung am 27.06.2011
The Manifesto of Futurism was published in 1909, on the front page of Le Figaro, the oldest daily newspaper in France. Its author was Filippo Tomasso Marinetti, a 33-year-old Italian writer who was born in Alexandria, Egypt, in 1876 and was educated in Egypt and France. With his Manifesto of Futurism, Marinetti launched a new artistic movement that opposed what he called pastism, the worship of the past. Jeffrey Schnapp is a Carl A. Pescosolido Professor of Romance Languages and Literatures and of Comparative Literature at Harvard University. He specializes in Italian language and culture, art, and media.
Il futuro è oggi. Arriva la voce dei giovani imprenditori italiani. I progetti, le idee e l'innovazione che prende forma. Intervista a Tommaso Moretti, Presidente dell'Agenzia di Comunicazione No Panic di Torino.
Il Futurismo è stato un movimento artistico, culturale e musicale italiano dell'inizio del XX secolo[1], nonché la prima avanguardia europea. Ebbe influenza su movimenti affini che si svilupparono in altri paesi dell'Europa (in particolare in Russia e Francia), negli Stati Uniti d'America e in Asia. I futuristi esplorarono ogni forma di espressione, dalla pittura alla scultura, alla letteratura (poesia e teatro), la musica, l'architettura, la danza, la fotografia, il cinema e persino la gastronomia. La denominazione ufficiale del movimento si deve al poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti https://www.youtube.com/watch?v=gekjCihJcdk --- Support this podcast: https://anchor.fm/claudia-diletta-milioni-guerriero8/support
“Life imitates Art far more than Art imitates Life,” Oscar Wilde famously observed. Wilde's waning romanticism can be read in stark contrast with Nietzsche, who argued around the same time, “art is nothing but a kind of applied physiology.” Robert Brain's The Pulse of Modernism: Physiological Aesthetics in Fin-de-Siecle Europe (University of Washington Press, 2015) unveils a fascinating world of exchange between artistic studios and physiology laboratories concealed by such pithy aphorisms. Brain argues that the influence and stature of physiological aesthetics have been overlooked in accounts of modernism in science and art, and seeks to recover experimental systems that were incredibly influential and fertile in their cultural situation. Brain first sets himself to chart the development of physiological recording in the sciences, first as experimental technique, then as ontology, in a fascinating chapter on the protoplasm theory of life and on to its application to the human qua human problems of linguistic analysis. He then describes the experimentalization of visual art (Georges Seurat, Edvard Munch) and poetry (Gustave Kahn, F. T. Marinetti). The influence of Charles Henry, who inhabited both artists' circles and physiology laboratories in his work as a preparateur, becomes a key pivot in Brain's narrative through his creation a scientific aesthetic that could be deployed as a kind of productive black-box. The Pulse of Modernism is a rich portrait of fin-de-siecle material and intellectual culture, and challenges the pride of place given to Victorian sensibilities in the fashioning of the late modern (early modernist) scientific subject. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices