Podcasts about San Nicola

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Best podcasts about San Nicola

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ArcheoTravelers il Podcast
Scoperta la “vera” tomba di Babbo Natale?

ArcheoTravelers il Podcast

Play Episode Listen Later Dec 25, 2024 29:43


Nel nuovo episodio del Podcast di ArcheoTravelers, ci addentriamo in una delle scoperte archeologiche più curiose degli ultimi anni: la presunta tomba di Babbo Natale, identificata con San Nicola di Myra.Attraverso le evidenze storiche e gli scavi archeologici, analizziamo le teorie e i misteri che circondano la figura di San Nicola e il legame con la tradizione natalizia.Questa scoperta, che ha attirato l'attenzione di esperti e appassionati di tutto il mondo, potrebbe riscrivere la storia di uno dei personaggi più amati della tradizione occidentale.Ascolta l'episodio per scoprire tutti i dettagli e le riflessioni su questo affascinante enigma!Buon ascolto!Trovi il progetto "ArcheoTravelers, viaggiatori nel passato" sui maggiori canali social tra cui Instagram e Facebook, oltre che sul sito internet ad esso dedicato www.archeotravelers.com.Qui trovi l'approfondimento all'episodio di oggi -> Scoperta la “vera” tomba di Babbo Natale?

Notizie dall'Ucraina
Raid russo su Kiev, Zelensky: "Mosca nemico spregevole"

Notizie dall'Ucraina

Play Episode Listen Later Dec 20, 2024 3:48


Attacco missilistico russo su Kiev: le sirene hanno risuonato in tutto il Paese. Sei missioni diplomatiche a Kiev sono state danneggiate. Stamattina la capitale ucraina è stata colpita da cinque missili Iskander che hanno causato un morto, nove feriti e danni in quattro quartieri della capitale. L'attacco missilistico di questa mattina a Kiev ha danneggiato la seconda chiesa cattolica più antica della capitale, San Nicola.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc     I podcast Adnkronos: Eurofocus: https://www.adnkronos.com/speciali/eurofocus_europa/  Fa notizia da 60 anni: https://www.adnkronos.com/speciali/adnkronos60_podcast/  Aggiungi contatto: https://www.adnkronos.com/speciali/aggiungi_contatto/  Notizie dall'Ucraina: https://www.adnkronos.com/speciali/notizie_ucraina/  Israele sotto attacco: https://www.adnkronos.com/speciali/israele_sotto_attacco/  Le Storie, La Storia: https://www.adnkronos.com/speciali/le_storie_la_storia/  Sanremo Express: https://www.adnkronos.com/speciali/sanremo_podcast_2024   Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/  https://x.com/Adnkronos  https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos  https://www.instagram.com/adnkronos_/   Ph: AFP  Musiche su licenza Machiavelli Music.  AdKey:zP-94qNWQqj3XM 

Italiano ON-Air
Natale di paura - Episodio 12 (stagione 8)

Italiano ON-Air

Play Episode Listen Later Dec 11, 2024 7:27 Transcription Available


L'ultima puntata della stagione 8 è dedicata al Natale…. non alla magia del Natale, ma agli incubi di Natale! Scopri con noi la tradizione italiana più spaventosa delle feste: i Krampus! Dei veri e propri diavoli, mezzi uomini e mezze capre, con corna in testa e maschere di legno intagliate molto spaventose. Secondo la leggenda accompagnano San Nicola nella notte fra il 5 e il 6 dicembre nelle case dei bambini dove San Nicola lascia un dono. E sapete la differenza fra San Nicola e Babbo Natale? 

RKO Diretta Streaming
Vintage Market Bari - 10^ Edizione - 7 dicembre 2024

RKO Diretta Streaming

Play Episode Listen Later Dec 7, 2024 50:16


Sabato 7 e domenica 8 dicembre, nei padiglioni 19 e 20 della Fiera del Levante (ingresso via Verdi) si tiene la 10 edizione del Vintage Market Bari. Questa edizione prenataliza, perfettamente incastrata tra la ricorrenza del Santo patrono di Bari, San Nicola, e l'immacolata, torna con con 250 espositori. "Vintage is the way to save the Planet".RKO vi accompagna come sempre alla scoperta delle notità di questa edizione, con l'intervita di rito a Nicola Mincuzzi per Bindoville Vintage Store e con Carlo Chicco e Vito Santamato!

La Gioia del Vangelo
San Nicola, Vescovo

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Dec 6, 2024 4:19


In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!». Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
9825 - Il fagiolo di Controne eccellenza degli Alburni

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Dec 2, 2024 4:07


Lungo la Valle del Calore, nell'areale che si estende alle pendici dei monti Alburni, su quel versante di nord-ovest affacciato sulla piana del Sele, tra campi e uliveti si coltiva da secoli un legume dalle straordinarie proprietà organolettiche, frutto di un contesto pedoclimatico unico che ne ha favorito la diffusione.  È il fagiolo bianco di Controne, eccellenza rappresentativa tra le produzioni dei paesi all'interno del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni, una varietà la cui origini risalirebbero alla metà del ‘500, quando l'allora Papa Clemente VII avrebbe ordinato la spedizione di un suo progenitore a diverse abbazie distribuite lungo tutto lo Stivale. A quanto si narra un certo quantitativo fu destinato anche alla comunità dei monaci di San Nicola a Controne, da qui il suo ufficiale ingresso tra le colture tipiche. 

Libros en el transporte
¿Cuál fue tu gesto más violento?

Libros en el transporte

Play Episode Listen Later Nov 24, 2024 11:56


Daniel Hurtado (Michoacán, 1996). Licenciado en Lengua y Literaturas Hispánicas por la Universidad Michoacana de San Nicolás de Hidalgo. Realizó una estancia académica en la Universidad de Matanzas, Cuba. Es autor de No soy el único (Los libros del perro, 2024). Sus poemas aparecen en antologías como ENPJ (2021), Entalpía: muestra de poesía (2022), Los conductos del fuego (2023) y en medios digitales como Malabar Editorial, Tierra Adentro, Este País y Periódico de Poesía. Desde 2024 es editor en Los libros del perro. Daniel Hurtado (Michoacán, 1996). Licenciado en Lengua y Literaturas Hispánicas por la Universidad Michoacana de San Nicolás de Hidalgo. Realizó una estancia académica en la Universidad de Matanzas, Cuba. Es autor de No soy el único (Los libros del perro, 2024). Sus poemas aparecen en antologías como ENPJ (2021), Entalpía: muestra de poesía (2022), Los conductos del fuego (2023) y en medios digitales como Malabar Editorial, Tierra Adentro, Este País y Periódico de Poesía. Desde 2024 es editor en Los libros del perro.

Radio Vaticana con voi
Radio Vaticana con Voi - seconda parte 23.10.2024

Radio Vaticana con voi

Play Episode Listen Later Oct 23, 2024 58:00


Intrattenimento e informazione, musica e cultura: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi 4 ore insieme per iniziare la giornata. Protagonisti gli ospiti e gli ascoltatori, come ogni giorno! Intervenite in diretta via WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: Nicola Tavoletta, Presidente Nazionale Acli Terra Valentino Buffone, direttore della Corale San Nicola Mario Di Vetta, direttore della Corale Rua Don Salvatore Tanzillo, parroco di San Nicola ad Ostia Conducono Marina Tomarro e Stefania Ferretti A cura di Marina Tomarro e Stefania Ferretti Hanno collaborato i colleghi Gianmarco Murroni, Silvia Giovanrosa Tecnici del suono Alberto Giovannetti, Gabriele Di Domenico

il posto delle parole
Marcello Introna "Oro forca fiamme"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 17, 2024 27:36


Marcello Introna"Oro forca fiamme"Mondadori Editorewww.mondadori.itBari, settembre 1667. Una piaga inarrestabile si sta diffondendo dalle campagne di Conversano alla città. Padre Ermanno, priore della basilica di San Nicola, è convinto che l'unica possibilità di salvezza sia pregare, fare penitenza, soprattutto mostrare generosità verso la Chiesa.Giuseppe Verzillo, medico esperto e di ampie vedute, si rifiuta però di ricondurre la comparsa della peste alla volontà divina e si impegna nella ricerca di una spiegazione scientifica degli eventi. Tornato da poco a Bari, entra subito in un conflitto incandescente con l'integralismo di padre Ermanno.Tra rimedi alchemici, superstizioni, accuse di stregoneria ed esecuzioni sulla pubblica piazza, il morbo nel frattempo procede silenzioso, impadronendosi della mente degli uomini.In una terra controllata dal clero, irretita dai miracoli e sconvolta dalla Santa Inquisizione, oltreché tiranneggiata dalle angherie della nobiltà, il dottor Verzillo fa delle straordinarie scoperte. Dalla sua parte ci sono due donne formidabili: Sveva e Lucrezia, i cui destini si sono incrociati in circostanze drammatiche.In un'epoca solo apparentemente lontana dalla nostra, lacerata tra l'evoluzione della scienza medica, i dogmi religiosi e le dinamiche di potere, la realtà storica fa da sfondo alle vicissitudini avventurose dei protagonisti e del loro viaggio appassionante.Dopo Percoco e Castigo di Dio, Marcello Introna torna a raccontare il lato oscuro dell'animo umano.Oro forca fiamme è un'opera potente, con una cifra stilistica inconfondibile, un romanzo di straordinaria attualità.Marcello Introna è nato a Bari nel 1977 e dopo il liceo classico si è laureato in Medicina veterinaria e ha conseguito un dottorato di ricerca all'Università di Bari. Attualmente svolge la professione di veterinario e dedica gran parte delle sue energie alla tutela e al benessere degli animali.Mondadori ha pubblicato nel 2016 il suo romanzo d'esordio, Percoco, da cui è stato tratto un film nel 2023. Nel 2018 è uscito, sempre per Mondadori, Castigo di Dio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

BASTA BUGIE - Santi e beati
Il cavaliere perfetto, eroe nazionale del Portogallo

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later May 14, 2024 9:39


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7792IL CAVALIERE PERFETTO, EROE NAZIONALE DEL PORTOGALLOCombattente devotissimo alla Madonna, Nuno Alvares de Pereira decise di ritirarsi in un convento carmelitano e ai funerali era già acclamato come santodi Rino CammilleriÈ singolare come due nazioni tendenzialmente pacifiche come la Svizzera e il Portogallo abbiano per eroe nazionali due guerrieri. La singolarità si accresce nella Svizzera calvinista, che ha come padre della Patria non solo un combattente ma addirittura un santo cattolico, San Nicola di Flue. E pure il Portogallo ha un Santo, Nuno Alvares de Pereira, canonizzato nel 2009 da Benedetto XVI. Allo svizzero, che dopo le gesta belliche si ritirò in eremitaggio e visse per quarant'anni di sole ostie, abbiamo dedicato a suo tempo una puntata. Oggi parleremo del portoghese, che già al funerale era acclamato come: "o santo Condestàvel", "il Conestabile Santo" (Conestabile era il titolo del comandante supremo delle armate). Nato il 24 giugno 1360 a Cernache do Bomjardim, era figlio illegittimo di un cavaliere di San Giovanni (odierni di Malta), fra Álvaro Gonçalves Pereira, che era pure priore e, ovviamente nobile d'alto rango. Anche la madre, Dona Iria Concalves do Carvalhal, era una gran dama, e a quel tempo la castità non era considerata un problema da perderci il sonno (e l'aborto era escluso a priori).AL COMANDO DELL'ESERCITOLe entrature del padre a Corte ottennero un decreto reale di legittimazione, così il tredicenne Nuno poté diventare paggio della regina Leonor e ricevere un'educazione da cavaliere. Dopo l'investitura, a sedici anni il padre lo accasciò in un ottimo partito, la giovane, bella e soprattutto ricca vedova dona Leonor de Alvin. I due sposi ebbero tre figli, due maschi e una femmina. Sopravvisse solo quest'ultima, Beatriz che poi andò in moglie ad Alfonso, Duca di Braganca e figlio del re Joao I. Da questa unione partì la dinastia reale portoghese di Bracanca. Nel 1383 morì Ferdinando senza eredi maschi, per cui la corona passò al fratello Joao. Ma il defunto Fernando aveva una figlia che aveva sposato il re di Castiglia, il quale si affrettò a reclamare per sé la corona portoghese. Naturalmente fu guerra e il nostro Nuno ebbe il comando supremo dell'esercito. Erano tempi in cui il comandante in carica non stava a dirigere le operazioni al sicuro su un'altura ma si spendeva personalmente in prima fila. E Nuno non si faceva pregare. Lo si vide in diverse battaglie e, fin dal giorno in cui le navi castigliane si presentarono di sorpresa davanti a Lisbona, che non era ancora capitale ma aveva già un porto di grande importanza. Nuno riuscì a riunire di fretta solo sessanta uomini e pochi cavalieri, mentre una forza di duecentocinquanta nemici si apprestava a sbarcare.PRATICAVA IL DIGIUNOI portoghesi, intimoriti, esitavano, ma Nuno si lanciò all'attacco con pochi compagni. Un colpo di lancia gli abbatté il cavallo e lui rimase intrappolato sotto l'animale. Ma anche da quella scomoda posizione si difendeva spada in mano contro una forma di castigliani. Fu il vedere il loro comandante in grave pericolo a far decidere i portoghesi rimasti a distanza. Dimentichi degli inferiorità numerica si proiettarono nel soccorso e la giornata fu loro: I castigliani, investiti da quelle furie, si affrettarono a reimbarcarsi lasciando sul terreno parecchi uomini. La guerra continuò fino al 1385, quando nella storica Battaglia Aljubarrota il Conestabile di Portogallo sconfisse definitivamente i castigliani e salvò l'indipendenza del Regno. La vittoria, quantunque l'esercito portoghese fosse più ridotto rispetto a quello Castigliano, fu così netta che il nemico venne inseguito fin dentro alla Castiglia e schiacciato a Valverde. Il giorno di Ajubarrota era la vigilia dell'Assunta. Il giorno prima, l'esercito in marcia provenendo da Tomar passò per Fatima. E qui, in località Cova di Iria, si vide lo straordinario spettacolo dei cavalli fermarsi e inginocchiarsi. Nuno, infatti era devotissimo alla Madonna. In Suo onore praticava moderato digiuno, compatibilmente con le esigenze belliche, nei giorni di mercoledì, venerdì e nelle vigilie delle feste mariane.MESSA OGNI MATTINAOgni mattina assisteva alla Messa e sul suo stendardo campeggiavano il Crocifisso, la Vergine, San Giorgio e Santiago. Di tasca sua erigeva chiese e monasteri, tra cui il Carmelo di Lisbona e la chiesa di Santa Maria da Vitòria di Batalha. Poco dopo la fine della guerra morì sua moglie e lui, malgrado le insistenze della corte, non volle prenderne un'altra. Impiegò la maggior parte dei suoi beni per soccorrere i reduci della guerra, in un tempo in cui l'assistenza e la pensione dipendevano totalmente dalla buona volontà dei signori. Nel 1423 lasciò loro tutto quel che gli restava e si chiuse nel convento carmelitano che aveva fondato. Avrebbe voluto sceglierne uno lontano per esservi dimenticato, ma don Duarte, figlio del re, glielo proibì: la situazione politica non era ancora assestata e il Portogallo poteva avere bisogno della sua esperienza in qualunque momento. Prese voti come fra Nuno de Santa Maria e per umiltà vuole restare per sempre un semplice frate. Nello stesso convento c'era anche uno che era stato ai suoi ordini e che adesso era sacerdote. Quando lo incrociava, Nuno si inchinava a baciare un lembo della sua tonaca. Si dedicò alla mensa quotidiana dei poveri che lui stesso aveva organizzato e nei locali della quale assisteva e serviva i più sfortunati. Morì il giorno di Pasqua, il 1° aprile del 1431, e subito il popolo pianse il suo "santo Conestabile". Era un popolo, ahimè, di indole diversa da quello che seicento anni dopo accompagnò le sue reliquie nella traslazione in chiesa. Erano i primi anni sessanta del secolo scorso e l'urna d'argento che conteneva le sue ossa fu rubata e non se ne seppe più nulla.MORÌ DURANTE LA PASSIONESul letto di morte volle venire ad abbracciarlo il re, quello stesso che, da Gran Maestro dell'Ordine di Aviz, lo aveva creato Conestabile. Rese l'anima mentre gli leggevano la Passione, nell'istante in cui scandivano le parole: "Ecco tua Madre". Così passò al cielo Nuno Alvares di Pereira, Conte di Arraiolos, di Barcelos e di Ourém, Gran Conestabile di Portogallo. La sua tomba venne distrutta durante lo spaventoso terremoto che rase al suolo Lisbona nel 1755, evento che servì a Voltaire come esempio per dimostrare che se Dio esisteva non era affatto buono: La sfortunata traslazione finale, come abbiamo visto, finì con un furto sacrilego. Cosa attrasse la cupidigia dei ladri? L'urna d'argento? La commissione di qualche ricco collezionista? In ogni caso, la fede del 1961 non era più quella del XIV secolo. E non si era che agli inizi. Ero appena laureato e fresco di conversione quando un amico scoprì sulla bancarella di un mercatino antiquario una serie di piccole e artistiche teche contenenti reliquie. Le ricomprò tutte e non ci fu difficile risalire alla chiesa cittadina da cui erano state tolte. E al parroco, più noto per le sue attività di saggista, che non faceva mistero di preferire a quelle di officiante. Già: frammenti infinitesimi di vecchie ossa, di valore inferiore alle scatole che li contenevano. Che vuoi che sia? Ma sì, vendiamo tutto e magari diamone il ricavato ai poveri. Nello spirito (?) del Concilio.

The History of Haiti
#64 The Mole San Nicola Crisis

The History of Haiti

Play Episode Listen Later May 13, 2024 15:08


Sorry for bad sound quality. The platform I use decided to delete its editing features. Correction: Hippolyte bought the iron market AFTER the project in Egypt was cancelled.

La Gioia del Vangelo
San Nicola, vescovo

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later May 9, 2024 4:19


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

Mimmo Moramarco Ilmimmo
Corteo per San Nicola e l'omaggio con la danza aerea

Mimmo Moramarco Ilmimmo

Play Episode Listen Later Mar 27, 2024 1:44


Fontana di Trevi
Ep.35 - Spalletti non ama Call of Duty, Vlahovic imprescindibile, San Nicola da Empoli

Fontana di Trevi

Play Episode Listen Later Feb 27, 2024 138:15


Ep.35 - Spalletti non ama Call of Duty, Vlahovic imprescindibile, San Nicola da Empoli

Voce delle Chiese
"Arriva il Natale" di Monika Utnik-Strugala (San Paolo)

Voce delle Chiese

Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 1:18


Libro da leggere insieme, per famiglie, riccamente illustrato. Il racconto delle tante tradizioni che ci sono a Natale nelle varie parti del mondo: dall'avvento alle feste delle luci, la festa dell'albero, Santa Lucia, San Nicola... Come le persone addobbano in modo diverso gli spazi, la casa, cosa si mangia, come si passa il tempo, chi porta i regali... Un libro che fa scoprire i tanti costumi diversi attorno a noi.

DNEWS24
Der San Nicola und die Befana. Italian Secrets in DNEWS24

DNEWS24

Play Episode Listen Later Dec 19, 2023 13:21


#ItalianSecrets #ElkeHeselemyer #DNEWS24 #Befana #SanNicola #Weihnachten #Bescherung #Familienfeier Nun sind wir beim letzten Teil unseres Weihnachtsspecials angelangt. In den vergangenen Wochen haben wir über Bräuche und Traditionen gesprochen, haben erfahren, dass es hier von Nord nach Süd große Unterschiede gibt und dass die Familien teilweise ihre eigenen Traditionen einführen und an ihre Kinder weitergeben. Das Thema Weihnachtsgeschenke haben wir bislang noch nicht angesprochen. Und das ist doch auch ein – zumindest für die Kinder – sehr wichtiger Bestandteil von Weihnachten. Und Kind zu sein, das lohnt sich in Italien gerade zur Weihnachtszeit. Erste kleine Geschenke erhalten die Kinder in einigen Familien bereits am 6. Dezember, an „San Nicola“, allerdings ist das nicht wirklich Tradition. Die erste und eigentliche Bescherung ist am 1. Weihnachtsfeiertag, hier gibt es für alle – Erwachsene wie auch für die Kinder – Geschenke. Für die Kinder gibt es natürlich vielfach Spielzeug, welches dann auch sofort – mit der für Italiener eigenen Lautstärke – getestet und ausprobiert werden muss. Voller Stolz will man das neue Spielzeug dann der Familie vorführen, und so sind bald alle Anwesenden involviert. Und wenn bei uns in Deutschland fast alles bereits vorbei ist, der Weihnachtsbaum auch schon abgebaut wurde, bekommen die Kinder in Italien von der Befana, der guten Hexe, noch einmal Geschenke. Natürlich gibt es nicht jedes Mal riesengroße Geschenke, vielfach sind es kleinere Geschenke, über die sich die Kinder dennoch freuen. Es gibt einige Geschichten zur Befana. Eine lautet: sie habe sich auf der Suche nach dem Jesukind verflogen und dann, am 6. Januar, endlich die Heiligen Drei Könige gefunden. Auch heute gibt es wieder einen Rezepttipp. Nach Antipasti, Primo und Secondo der vergangenen Ausgaben geht es heute ums Dessert oder „Dolce“ wie der Italiener sagt. Wir wollen heute etwas backen, nämlich weiche Pistazienplätzchen; diese sind nicht etwa als Folge falscher Lagerung weich, sondern weil sie ganz ohne Mehl gebacken werden. Rezept der Woche Pasticcini morbidi al pistacchio

PodArt Quattro Stagioni con Laura, by Alessandra Pasqui
QS_135 - La leggenda di Babbo Natale

PodArt Quattro Stagioni con Laura, by Alessandra Pasqui

Play Episode Listen Later Dec 14, 2023 4:33


Ci sono tante leggende intorno a San Nicola e a Babbo Natale, scoprile su www.podcastquattrostagioni.ch! Insieme alla trascrizione trovi anche un esercizio con le parole del Natale.

Daily Rosary
December 6, 2023, St. Nicholas of Myra, Holy Rosary (Glorious Mysteries) | Prayer for Peace

Daily Rosary

Play Episode Listen Later Dec 6, 2023 27:43


Friends of the Rosary: Today, the Catholic Church celebrates the Optional Memorial of St. Nicholas of Myra, one of the most popular saints in the Western world. He was born in Lycia in Asia Minor (modern-day Turkey) and was a 4th century saint and Bishop of Myra. He was know for practicing spiritual and corporal works of mercy, helping the poor and disadvantaged, and working tirelessly to defend the faith. Popular legends has made St. Nicholas, or Sinterklaas, into today's Santa Claus, a jolly, white-bearded man from the North Pole who who captivates children with promises of gifts on Christmas Eve.The story of Saint Nicholas came to America in distorted fashion. The Dutch Protestants carried a popularized version of the saint's life to New Amsterdam, portraying Nicholas as a Nordic magician and wonder-worker. Our present-day conception of Santa Claus has grown from this version. We Catholic should think of Nicholas as a saint, a confessor of the faith and the bishop of Myra. His relics are still preserved in the church of San Nicola in Bari; an oily substance, known as Manna di S. Nicola, which is highly valued for its medicinal powers, is said to flow from them. Ave Maria!Jesus, I Trust In You! To Jesus through Mary! + Mikel A. | RosaryNetwork.com, New York • ⁠December 6, 2023, Today's Rosary on YouTube | Daily broadcast at 7:30 pm ET

Mentre Morivo
La Storia di Giulia Tofana - Speciale Halloween

Mentre Morivo

Play Episode Listen Later Oct 31, 2023 15:30


Nella notte delle streghe non potevo che raccontarvi la sua storia, quella di Giulia Tofana. L'inventrice dell'"Acqua tofana", chiamata anche "manna di San Nicola", nel 1600 avrebbe ucciso un numero di mariti che raggiunge le tre cifre. Giulia, infatti, detiene ancora il record di avvelenatrice più profilica di sempre e la sua morte avvenuta a Campo de' fiori ne ha cementato la fama... ma chi era davvero? Una scaltra imprenditrice di se stessa o una strega, antesignana femminista? Scopriamolo in questa puntata speciale di Mentre Morivo... storie di donne assassine. Seguici su Instagram: @mentremorivo_podcast e lasciaci una recensione sulla tua app di streaming preferita!Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4515836/advertisement

Brazalete Negro
Arkan: grada y trinchera (II)

Brazalete Negro

Play Episode Listen Later Jul 14, 2023 60:00


29 de mayo de 1991, estadio de San Nicola, en Bari (Italia). Tras una final tediosa, el Estrella Roja de Belgrado se convierte en el primer equipo yugoslavo en ganar la Copa de Europa. Unos 20.000 aficionados lo celebran en las gradas. Entre ellos no está, sin embargo, el capo de sus ultras: Zeljko Raznatovic sigue el partido desde su celda de la cárcel de Zagreb. Como acostumbra, no tardará en salir de prisión ayudado por las cloacas del estado serbio. Esa década de los 90 Arkan la pasará entre sombras y conspiraciones, con un pie en los bajos fondos y el otro en las altas esferas. Cometerá crímenes de guerra y se mostrará arrogante ante las cámaras de televisión. Se casará con una estrella del pop y se comprará un club de fútbol. Estará cerca del poder, muy cerca; demasiado. Nadie como él, Arkan, para escenificar el salto al vacío de toda una generación yugoslava: de la grada a la trinchera. Acompañadnos en este capítulo de fútbol, turbofolk y crímenes de guerra que completa la segunda temporada de Brazalete.

BASTA BUGIE - Santi e beati
Le sei lezioni di San Nicola di Flue, il patrono della Svizzera

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later May 17, 2023 24:47


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7413LE SEI LEZIONI DI SAN NICOLA DI FLUE, IL PATRONO DELLA SVIZZERANicola nacque nel marzo del 1417 nel piccolo abitato di Flùeli, sopra Sachseln, nella regione dell'Obwald. Nello stesso anno, l'11 novembre, il concilio che si svolgeva a Costanza, capoluogo della diocesi, poneva fine al grande scisma d'Occidente, suscitando speranze di riforma che sarebbero state però di breve durata.Nella nuova costruzione europea che lentamente andava sostituendosi alla feudalità, la piccola Confederazione elvetica era alla ricerca di una propria identità e di un proprio ruolo all'incrocio delle grandi vie commerciali d' Europa. Le comunità montane e le borghesie cittadine erano interessate alla prosperità derivante dallo sviluppo dei traffici commerciali, ma le loro divergenti ambizioni politiche creavano antagonismi che giungevano spesso al limite della rottura. La vocazione di Nicola e il suo cammino alla ricerca di Dio si collocano dunque in un'epoca e in una terra attraversate da gravi crisi. Con la sua preghiera, l'influenza della sua presenza, la pace interiore che irradiava come risultato del suo abbandono a Dio, Nicola ottenne che comunità rivali e divise da interessi economici e politici giungessero ad accettarsi e a convivere su un piano di solidarietà.Il cammino di Nicola presenta qualcosa di sconcertante. Cinquantenne, laico, sposato da venti anni e padre di dieci figli, ex soldato, contadino rispettato che poteva ritenersi pago del suo stato, magistrato e giudice impegnato negli affari del suo Cantone (ma che aveva abbandonato la carica per non essere riuscito a ottenere l'abolizione di una sentenza da lui ritenuta ingiusta), Nicola si lasciò condurre dalla chiamata di Dio là dove non avrebbe mai pensato di arrivare. La decisione presa fu il risultato di una lotta interiore, circa la quale egli fu sempre molto discreto: essa dovette pero essere dura, poiché Nicola la paragonò alla «lima che purifica e al pungolo che stimola».LA CHIAMATA A DIVENTARE EREMITAUn giorno, mentre pregava per chiedere a Dio la grazia di una fervida adorazione, vide una nuvola dalla quale uscì una voce che gli ordinò di abbandonarsi interamente alla volontà divina. Comprese allora che Dio, desiderando portare a termine in lui l'opera che aveva iniziato, lo invitava ad abbandonare la sua terra, i beni e la famiglia, per poter giungere fino a Lui. Egli chiese allora tre grazie: ottenere il consenso della moglie Dorotea e dei figli più grandi (il maggiore aveva allora 20 anni e poteva diventare capofamiglia, ma l'ultimo nato era di appena 13 settimane), non provare in seguito la tentazione di tornare indietro e infine, se Dio lo avesse voluto, poter vivere senza bere e mangiare. Tutte le sue richieste furono esaudite. Il 16 ottobre 1467, nella festa di S.Gallo, dopo aver salutato definitivamente Dorotea che egli avrebbe chiamato sempre «sua carissima sposa» e i figli, si pose in cammino, pellegrino dell'assoluto, «quasi volesse andare da solo nella miseria», come osservò Heini am Grund, un parroco delle vicinanze che sarebbe diventato suo confidente e amico. Voleva forse raggiungere una delle comunità degli «Amici di Dio» (Gottesfreunde) che fiorivano allora in Alsazia? È possibile, ma di fatto non arrivò oltre la piccola città di Liestal, nel cantone di Basilea: un contadino, al quale aveva parlato dei suoi progetti, lo persuase che in nessun luogo Dio lo voleva al suo servizio che non fosse in mezzo ai suoi. Umilmente Nicola accolse quel discorso come un segno. La notte successiva, mentre stava per addormentarsi, «vennero dal cielo una luce e un raggio che gli trafissero le viscere, come se un coltello lo avesse colpito». Sconvolto, ritornò con discrezione nei luoghi da cui era venuto, e decise di vivere in solitudine sullo scosceso prato del Ranft, all'estremità della foresta, in una valletta non lontana da casa sua. Dimorò in quel luogo per venti anni, abitando in una piccola cella fatta di assi, alla quale gli abitanti del villaggio aggiunsero ben presto una cappella.LA FAMA DI SANTITÀ E IL DIGIUNO ASSOLUTOCosì, sorvegliato e protetto, Nicola si trovò a vivere nel deserto pur in mezzo ai suoi. Nulla lasciava allora immaginare il ruolo che avrebbe ben presto svolto a vantaggio del suo paese. Colpiti dalla fama della sua santità e anche dal suo digiuno assoluto (si nutriva solo dell'eucarestia, come fu verificato) ben presto molti ricorsero a lui per averlo come consigliere o arbitro. Fu grazie a questi incontri e a qualche breve lettera dettata alle autorità che lo avevano consultato, che Nicola trasmise il suo messaggio politico, che era quello di un operatore di pace secondo il vangelo. Per lui «in tutte le cose la misericordia vale più della giustizia», ed essa costituisce il miglior cemento per unire città e stati fra di loro. Nicola pone in guardia contro lo spirito di conquista, di guadagno e di possesso che genera solo risentimenti e conflitti. A lui, come ad estrema speranza, ricorse in tutta fretta Heini am Grund la notte fra il 21 e il 22 dicembre 1481 per cercare una parola di riconciliazione che potesse sia pure all'ultimo momento evitare una guerra fratricida fra i confederati. Senza l'intervento di Bruder Klaus la Confederazione elvetica non sarebbe sopravvissuta ai contrasti che allora la laceravano, e per questo Nicola è unanimemente venerato in Svizzera come «padre della patria», l'uomo che ne ha salvato le fondamenta nel momento più critico. «Sforzatevi di essere ubbidienti gli uni verso gli altri», scrisse alle autorità di Berna il 4 dicembre 1482, e aggiunse: «Custodite nel vostro cuore il ricordo della passione del Signore», rivelando così l'intima fonte della sua unione a Dio.A un visitatore che gli chiedeva: «Come si deve meditare sulla passione del Signore?» Nicola rispose: «È buona qualunque via tu voglia scegliere», ma subito precisò: «Dio sa rendere la preghiera così dolce per l'uomo che questi vi si immerge come se andasse a ballare. Ma Dio sa anche far si che essa sia per lui come una lotta». E ripeté davanti al suo ascoltatore allibito: «Sì! Come se andasse a ballare!» Un altro eremita, venutosi a stabilire nelle vicinanze, avrebbe detto ammirato di Nicola: «Il mio compagno ha ormai varcato il Giordano. Io, miserabile peccatore, ne sono ancora al di qua».AUTENTICO MISTICONicola è «passato in Dio». Autentico mistico, nella sua solitudine si ritrova nel cuore del mondo, testimone di quella presenza divina da cui è irradiato. Non stupisce allora che non abbia più avuto bisogno di nutrimento, che la sua mirabile sposa abbia, condividendone la fede, accettato la sua assenza come compimento di una vocazione; che i suoi compatrioti l'abbiano chiamato «fratello» e che forze politiche pronte ad affrontarsi abbiano trovato alla sua scuola un modo di vivere in comunione di intenti nel rispetto delle reciproche libertà. Quello di Nicola fu il cammino di un'avventura interiore senza ritorno. Egli non conosce spiegazioni o distinzioni erudite: la sua conoscenza di Dio è quella del cuore, intima, non trasmissibile. Egli sa tradurre la sua esperienza spirituale solo nel linguaggio dei «sogni» simbolici, i cui elementi sono tratti dalle fonti bibliche e dagli archetipi e dalle tradizioni delle sue montagne. Nicola li confida solo ad alcuni amici particolarmente discreti, che li riferiranno dopo la sua morte.Nel suo ritiro del Ranft, in una data che si può collocare fra il 1474 e il 1478, l'eremita ricevette da Dio una visione così intensa da restarne come annientato. Da allora, come confermano alcune testimonianze, «tutti coloro che lo avvicinavano erano presi da timore. Egli affermava di aver visto una volta una luce che lo aveva trafitto e nella quale si mostrava un volto d'uomo. Di fronte a questa visione aveva pensato che il suo cuore sarebbe scoppiato. Preso da spavento, aveva distolto lo sguardo e si era gettato a terra».Quando Nicola, che non sapeva leggere, voleva mostrare il suo libro di meditazione, presentava una figura disegnata al centro di una grande ruota, dalla quale partivano dei raggi che rappresentavano le vie di abbassamento e di misericordia scelte da Dio per venire fino a noi, i diversi cammini di umiltà - l'incarnazione, la passione, i sacramenti - che ci rivelano la grandezza e la tenerezza divina. «Nicola - annoterà un visitatore - deve aver appreso alla scuola dello Spirito Santo questa figura della ruota che egli fece dipingere nella sua cappella e nella quale brilla lo specchio risplendente di tutta la divinità».Nicola di Flùe morì nel suo eremo il 21 marzo 1487, all'età di 70 anni.UN PROFETA IN PATRIAGià mentre era ancora in vita Nicola fu considerato, dentro e fuori i confini della piccola nascente Svizzera, il santo della sua terra, un «profeta in patria». Per i suoi compatrioti, che non ebbero difficoltà a riconoscere in lui un saggio, un artefice di pace e un inviato di Dio,

Mood Italia Radio
Non volare ma viaggiare - Visitiamo Roma sotterranea con Camilla Areddia

Mood Italia Radio

Play Episode Listen Later Apr 1, 2023 49:23


Siete pronti per un viaggio unico nel suo genere? Allora non perdete il podcast "Non volare ma viaggiare" di Ninni Ricotta, in cui vi portiamo alla scoperta delle bellezze nascoste della città eterna insieme alla travel blogger Camilla Areddia. In questa puntata, ci immergeremo nella Roma sotterranea, un mondo affascinante e misterioso che racchiude tesori nascosti e curiosità storiche. Scopriremo insieme i segreti dei sotterranei di Piazza Navona, della Fontana di Trevi, di San Nicola in Carcere, di San Crisogono, di San Martino ai Monti, per poi entrare nella Basilica di Santo Stefano Rotondo, visitando siti che pochi turisti conoscono. Camilla ci guida attraverso questi luoghi incantevoli e ci fa conoscere le leggende e le storie che si celano dietro ogni angolo. Non mancano poi consigli per vivere al meglio la propria esperienza nella Roma sotterranea e per apprezzare appieno tutte le bellezze di questa città così ricca di storia e cultura. Non perdete questa occasione unica di scoprire la Roma sotterranea con "Non volare ma viaggiare"! Seguiteci sul nostro podcast e lasciatevi trasportare in un mondo magico e inaspettato.

Muoviti Muoviti
Muoviti Muoviti di lunedì 23/01/2023

Muoviti Muoviti

Play Episode Listen Later Jan 23, 2023 76:24


(81 - 272) Dove le “nuove prospettive dello spaccio” hanno degli sviluppi inattesi e particolarmente creativi. Poi, fra un ultimo brano di Madonna e un giudice sportivo, come ogni lunedì, cerchiamo di aiutare, con la creatività di ascoltatori e ascoltatrici, il PD nel cercare il nuovo nome. E nella terza parte è con noi don Stefano Panebianco, parroco della comunità San Nicola di San Nicolò, frazione di Aci Catena che per convincere i giovani a frequentare la parrocchia si è inventato la raccolta delle figurine dei santi.

Non spegnere la luce
Il lato oscuro del Natale - Da San Nicola al Krampus delle leggende nordiche

Non spegnere la luce

Play Episode Listen Later Dec 21, 2022 47:12


Secondo la tradizione nordica, ogni anno a dicembre, San Nicola entra nei villaggi per portare doni ai bambini che si sono comportati bene durante l'anno. Lo segue una legione di demoni, chiamati Krampus, che invece si occupano di punire e redimere i ragazzi indisciplinati e capricciosi a suon di frustate. Il Krampus viene rappresentato secondo l'iconografia classica del demonio nel cristianesimo, ossia antropomorfo, coperto di pelliccia scura su tutto il corpo e dotato di lunghe corna caprine. Ma qual è l'origine di questo macabro personaggio? E cosa lo lega al Natale? Ne parliamo insieme a Giacomo Giaquinto: narratore, doppiatore e autore di romanzi. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast

Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali

Oggi con Matteo e Raffaele parliamo di Santi e Personaggi famosi. Italiani e non. Ma tutti molto molto famosi in Italia. Iniziamo con Babbo Natale, da dove viene?? E poi parliamo di uno dei fondatori della televisione italiana... iniziamo con "Allegriaaaaa" Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Cosa è successo nell'ultima puntata di Easy Italian? https://www.youtube.com/watch?v=qOBk6zKUwOw&t=1s Babbo Natale? Ebbene si, tutto ebbe inizio con San Nicola... https://it.wikipedia.org/wiki/Babbo_Natale A proposito di Babbo... Come si dice "papà" in italiano?? Ci sono tanti modi e molto spesso cambia di regione in regione. In questo caso ci aiuta l'Accademia della Crusca. https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/i-nomi-del-padre/845 Poi abbiamo parlato di un personaggio famosissimo e molto importante per la storia della televisione italiana. Mike Bongiorno. Un persona che ha avuto una vita incredibilme e varia. Raffaele e Matteo ci raccontano la sua storia. https://it.wikipedia.org/wiki/Mike_Bongiorno Abbiamo nominato anche uno scrittore italiano che scrisse a proposito di Mike Bongiorno, anche se le sue opere più importanti sono ben altre (una delle più famose probabilmente è "il nome della rosa") Umberto Eco https://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Eco E poi abbiamo nominato anche il Principe De Curtis, ovvero, Totò https://it.wikipedia.org/wiki/Tot%C3%B2 Trascrizione Transcript Musica Raffaele: [0:11] Allegria! Matteo: [0:26] E a questo punto direi "Bongiorno!" Raffaele: [0:30] Buona questa! Buona questa! "Bongiorno" e non buongiorno. Perché cade questa U? Matteo: [0:37] Eh, non è un errore. Non è un errore, è semplicemente un accenno a una sezione che arriverà a breve. Ma per ora... ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership

Ecom Growth Leaders
18 - Building Stronger Relationships with Customers with Okendo's Gabrielle San Nicola

Ecom Growth Leaders

Play Episode Listen Later Dec 7, 2022 44:46


Your host, Samir Elkamouny, talks with Partner Manager at Okendo, Gabrielle San Nicola. Okendo is a customer marketing platform that empowers brands to turn one-off transactions into ongoing relationships by better understanding customer preferences and behaviors, delivering more personalized experiences, and enabling customer advocacy.To learn more about Gabrielle's work, click here.If you'd like to be a guest on Ecom Growth Leaders, click HERE.

Meditazioni di don Giulio Maspero
San Nicola e i bambini

Meditazioni di don Giulio Maspero

Play Episode Listen Later Dec 6, 2022 28:44


Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero

La Gioia del Vangelo
San Nicola, vescovo

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Dec 6, 2022 3:38


Dal Vangelo di Matteo 18,12-14 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». --- Send in a voice message: https://anchor.fm/vangelo/message

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
6 Dicembre 2022 - San Nicola vescovo

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Dec 6, 2022 2:01


Dal Vangelo secondo Matteo (18,12-14)In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». Commento:San Nicola fu un vescovo generoso coi poveri. Così come deve essere chi è chiamato a guidare altri: disponibile, appassionato, sempre attento a che nessuno si perda, pronto alla gioia.Citazione del giorno:Il modo di donare vale più di quel che si dona(P. Corneille)

Il nostro audio quotidiano - commento al Vangelo del giorno
Martedì 6 Dicembre 2022 - san Nicola - II Settimana di Avvento

Il nostro audio quotidiano - commento al Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Dec 5, 2022 1:42


Commento al Vangelo di Mt 18,12-14 di don Domenico Bruno.Visita www.annunciatedaitetti.it e seguici su YouTube, Telegram https://t.me/annunciatedaitetti eInstagram e ascolta la web-radio su www.rdon.it.Ecco tutti i link:https://linktr.ee/Annunciatedaitetti

Semillas para la Vida
Encuentran la Tumba de San Nicolás de Bari

Semillas para la Vida

Play Episode Listen Later Oct 29, 2022 2:47


Año XVI. Núm. 210. Arqueólogos descubren en Turquía el lugar de la sepultura del santo favorito de los niños.-Mauricio I. PérezSeminans ad Seminandum

In compagnia del lupo
Il lato oscuro di Babbo Natale

In compagnia del lupo

Play Episode Listen Later Apr 12, 2022 24:40


L'origine di Babbo Natale viene solitamente fatta risalire alla storia di San Nicola, ma non è lui il vero Babbo Natale. In America, il Santo vestito da vescovo si trasforma nell'uomo corpulento con la barba bianca e il sacco pieno di regali che i bambini amano. Ma nemmeno lui è il vero Babbo Natale. Quello vero era molto diverso, aveva un gran paio di corna a cui erano appesi uomini impiccati. Ma cos'è successo? Com'è possibile che questo essere orribile sia diventato l'uomo più amato dai bambini?

BASTA BUGIE - Santi e beati
San Nicola da Tolentino, il sacerdote eremita

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Apr 5, 2022 12:00


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6970SAN NICOLA DA TOLENTINO, IL SACERDOTE EREMITA di Cristina SiccardiIntorno ai 12-14 anni il giovane marchigiano Nicola da Tolentino, nato a Sant'Angelo in Pontano nel 1245 e la cui festa ricorre il 10 settembre, ascoltando una predica di un eremita agostiniano incentrata sulla frase «Non amate il mondo, né le cose che sono del mondo, perché il mondo passa e passa la sua concupiscenza», avvertì la chiamata alla vita religiosa ed entrò proprio nell'Ordine degli eremiti di sant'Agostino, fondato nel 1244.Entrò nel noviziato di San Genesio, distinguendosi fin da subito negli studi, tanto che prima di terminarli venne nominato canonico della chiesa di San Salvatore del suo paese natale. Proseguì nella formazione e venne ordinato sacerdote nel 1269 dal vescovo di Osimo, san Benvenuto Scotivoli (?-1282). Contrariamente agli altri Ordini mendicanti, quello degli eremiti di sant'Agostino non ebbe un fondatore specifico in quanto fu promosso da Riccardo Annibaldi (1200/1210- 1276), cardinale protettore dell'Ordine di Sant'Agostino e sancito da papa Innocenzo IV (1195 ca.-1254), con la volontà di raccogliere le diverse fraternità di eremiti di Tuscia in un'unica famiglia religiosa sotto la guida di un priore generale e con la regola di sant'Agostino. Nel 1256 agli eremitani di sant'Agostino si unirono altre comunità similari; mentre nel 1968 il capitolo generale approvò il mutamento del titolo dell'istituto da eremitani di Sant'Agostino a Ordine di Sant'Agostino.Grazie al suo primo biografo, il confratello a lui coevo, Pietro da Monterubbiano e dalle testimonianze dei suoi contemporanei possiamo avere notizie storicamente sicure. Una commissione composta dai vescovi di Senigallia e di Cesena fu designata da papa Giovanni XXII (1249-1334) il 23 maggio del 1325 per indagare sulla vita e i miracoli di san Nicola da Tolentino in vista di un'eventuale canonizzazione, che si realizzerà nel 1446 sotto il pontificato di papa Eugenio IV (1383-1447). Gli inquirenti compilarono un questionario di 21 articoli ai quali gli interrogati dovevano dare risposta per esaminare le virtù del monaco. Ben 8 articoli erano destinati a provare la perfetta ortodossia dell'educazione ricevuta: precauzione assai necessaria in una regione che ospitava gruppi ereticali e/o idolatrici. Altri 6 articoli spiegavano dettagliatamente gli esercizi ascetici del religioso.UN PIO SACERDOTE DALLA CARITÀ SMISURATATuttavia, l'abbondanza e la varietà delle risposte trascendono i limiti dello schema suggerito per sottolineare l'azione di un pio sacerdote dalla carità smisurata. Il suo costante attaccamento a un'ascesi rigorosa si fondava su un'intensa pietà cristologica: le mortificazioni che imponeva al suo corpo lo facevano partecipare alla Passione di Nostro Signore Gesù e quando celebrava la Santa Messa l'unione con Lui gli suscitava la lacrimazione.Era un uomo di Dio innamorato della povertà e dell'umiltà. San Nicola praticava le mortificazioni eremitiche tradizionalmente in vigore nelle numerose comunità che erano state all'origine dell'Ordine degli eremitani di Sant'Agostino. Ma egli volle di più, nell'intento di unirsi più perfettamente a Cristo, divenendo partecipe della Sua Redenzione per la salvezza delle anime. Dormiva su un saccone di fieno, con una pietra sotto la testa per guanciale, si infliggeva quotidianamente penitenze e si sottoponeva al digiuno di tre giorni a pane e acqua come dalla Regola, aggiungendo anche il sabato in onore della Madonna. Rifiutò sempre le vivande speziate o il più piccolo pezzo di carne anche quando, negli ultimi tempi della sua esistenza, era indebolito dalle febbri e dalle varici alle gambe.Ma non era l'asceta afflitto dalle malattie quello che gli abitanti di Tolentino conoscevano, quanto piuttosto il sacerdote che celebrava la Santa Messa in un modo specialissimo tanto intenso era il suo conformarsi a Cristo. Inoltre, ammiravano in lui l'uomo di preghiera, sicuri di trovarlo nella chiesa del convento assorto nelle sue meditazioni e adorazioni, oppure pronto a confessare.Una penitente, Aldisia Iacobucci, rilasciò questa testimonianza: «Esercitava una forte attrazione [era, dice il testo, attractivus] sui peccatori dicendo loro, per confortarli, che da allora in poi non peccassero più e offrendosi, se lo volevano, di compiere la penitenza in loro vece». Gesù era in Lui e come Lui offriva le sue sofferenze per loro.SEMPRE PRONTO A SEMINARE BONTÀ DIVINAInvitava alla conversione e ai peccatori insegnava la contrizione dell'anima, molto gradita a Dio. I tratti che emergevano dalla sua personalità erano la benevolenza e la gioiosa affabilità. Visitava i malati di Tolentino, andando al capezzale di quelli poveri e dei ricchi su richiesta. In varie occasioni riconciliò coniugi separati e di fronte a situazioni di concubinaggio, faceva di tutto per rimettere la coppia in stato di grazia, regolarizzando la loro vita nel sacramento matrimoniale. Sempre pronto a seminare bontà divina, la gente lo vedeva andare per le vie con grande umiltà e riserbo, con il cappuccio calato sul capo.Con la forza delle sue preghiere, secondo la tradizione tramandata da Pietro di Monterubbiano, il santo salvò l'anima del fratello da un lungo soggiorno in Purgatorio, per questa ragione egli è rimasto un punto di riferimento devozionale per il suffragio di queste anime in attesa di entrare in Paradiso.La fama di santità di Nicola da Tolentino si affermò già in vita. Il gran numero di miracoli post mortem annotati durante il processo o raccolti da altre fonti da Pietro da Monterubbiano (più di trecento), rende san Nicola il più potente taumaturgo delle Marche nei primi del Trecento e conferma il rapido sviluppo di un culto assai vivo in quella terra, che oltrepassò anche i confini: nota è la devozione che nutriva nei suoi confronti santa Rita da Cascia (1381-1457). Il catalogo dei miracoli è un florilegio di atti votivi e di ringraziamenti a motivo dei prodigi che il monaco otteneva da Dio: guarigioni dal mutismo, dalla sordità, da paralisi di ogni tipo; resurrezioni, liberazione di prigionieri catturati durante le scorrerie a cavallo dei ghibellini o dai pastori ladri di bestiame. Fra le offerte il processo di canonizzazione segnala, per la prima volta nell'Europa Occidentale, di un ex voto dipinto nel 1305: è il punto di partenza di una pratica che si è perpetrata nei secoli, oggi purtroppo assai meno a motivo della poca fede; un uso di cui un'ala della splendida basilica di Tolentino dedicata a san Nicola (da sottolineare il magnifico ciclo di affreschi trecenteschi del Cappellone) ne dà ampia testimonianza.LA SANTA CASASan Nicola, che morì il 10 settembre del 1305, è considerato un santo mariano per la sua grande devozione a Maria Vergine e perché ebbe in visione la Santa Casa di Loreto trasportata dagli angeli. La Santa Casa (giunta nella notte fra il 9 e il 10 dicembre 1294), dopo una sosta di nove mesi sulla collina di Posatora, in Ancona, comparve alla fine del 1295 nella selva recanatese della signora Loreta, nell'attuale località denominata Banderuola, dietro l'attuale stazione ferroviaria di Loreto. Agli abitanti del luogo, stupefatti da quel prodigio, san Nicola da Tolentino, che in quell'anno dimorava nella vicina Recanati - e che, secondo la tradizione, vide per rivelazione soprannaturale l'arrivo della santa dimora il 10 dicembre 1294 - fece sapere che si trattava della Casa di Nazareth. Così anche un pio eremita, fra Paolo della Selva, che dimorava in un colle detto Montorso, poco lontano dalla selva di Loreta, conobbe per rivelazione della stessa Vergine che quelle umili pareti erano la Camera nazaretana dell'Annunciazione, portata via da Nazareth per impedirne la devastazione per mano musulmana.La protezione di san Nicola da Tolentino è invocata dai devoti per le malattie epidemiche, i naufraghi, i carcerati e in particolare per le anime del Purgatorio. Egli San Nicola fu anche celebre esorcista: uno dei pannelli della sua vita affrescati nel Cappellone di Tolentino mostra il monaco in atto di liberare una donna indemoniata. Tale facoltà rimase integra anche dopo la sua morte visto che numerosi ex voto lo indicano come guaritore di indemoniati.Iconograficamente parlando, il santo taumaturgo è raffigurato con l'abito nero degli Eremitani di Sant'Agostino, con una stella sopra di lui o un sole sul petto, e in mano un giglio o una croce con ghirlande di gigli. Talvolta, al posto di un giglio, tiene una sacca per la questua. Il sole sul petto rimanda ad una precisa caratteristica, tramandata dai suoi contemporanei: si dice che un astro lucente lo seguisse nei suoi spostamenti e illuminasse la sua figura.

Tribu Política
Justicia para Tadeo

Tribu Política

Play Episode Listen Later Jan 25, 2022 19:26


Entre el 6 y el 10 de enero alguien sacó el cuerpo de Tadeo del panteón de San Nicolás Tolentino, en Iztapalapa, y trasladó su pequeño cuerpo al Centro de Reinserción Social de San Miguel, Puebla, donde fue encontrado en la basura. ¿Cómo pudo haber pasado algo tan terrible? ¿cómo nadie se dio cuenta que entró un bebé muerto al penal o que entró un menor de edad y nunca salió? ¿y para qué alguien haría algo así?

PA74 Music PODCAST
Release of the Day Ep.24 - SPECIAL GUEST: Luca Laruccia (Radiosuoff) ITA

PA74 Music PODCAST

Play Episode Listen Later Jan 20, 2022 23:14


Studia pianoforte e altri strumenti. A 16 anni comincia a comporre canzoni. Dopo circa due anni un brano da lui scritto e interpretato viene pubblicato in una compilation di giovani artisti emergenti. Il brano funziona e così viene registrato un Ep. Comincia un tour promozionale che porta l'artista nelle principali città d'Italia. Si crea un gruppo di lavoro da cui nasce una band dal nome “De Supernova”. Questo lavoro porterà il gruppo musicale ad esibirsi allo stadio San Nicola di Bari. Dopo questa importante esperienza Luca comincia dasolo a lavorare a un nuovo progetto col nome “RADIOSUOFF”. Conosce Marco Falagiani a cui fa ascoltare alcuni brani e suscitando l'interesse del produttore fiorentino inizia un cammino fatto di incontri finalizzati al perfezionamento delle canzoni. Viene scelto il brano “Specchi” nato per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle problematiche dei diversamente abili. E a settembre del 2018 esce come primo singolo una nuova versione del brano “Scrivimi” di Nino Buonocore. Oggi Luca Laruccia ovvero “RADIOSUOFF” sta realizzando il suo primo album prodotto da Marco Falagiani per l'etichetta discografica “Falagiani MusicLabel&publishing”. Ascolta "Amore Discount" nella Playlist "Notte Italiana" su Spotify: https://spoti.fi/3qF46kV

L'Asse nella Manica's Show
Babbo Natale è blasfemo

L'Asse nella Manica's Show

Play Episode Listen Later Dec 11, 2021 63:14


Mussolini, Ufo, Svastiche su astronavi spaziali, nazisti in Antartide e tante altre teorie del insegnante/regista/scrittore/compositore Giorgio Pastore. Ovviamente non può mancare subito dopo il delirio di Paolo riguardante i crimini commessi dalla comunità afro-americana nei riguardi dei bianchi. Ci muoviamo verso le suicide pod, con un ulteriore delirio del nostro Paolo (e due). Fortunatamente la pulitissima città di Roma non ha più problemi legati all'immondizia ed al fine di mantenerla pulita l'assessore della giunta Gualtieri invita ad evitare di impacchettare i regali di Natale che Babbo Natal...ehm San Nicola porta in dono ai bambini baresi. Ed è proprio su San Nicola che arriviamo al terzo delirio. Sfortunatamente, però, San Nicola non può accontentare tutti e quindi molti ragazzi dovranno farsi 25 ore di autobus per mangiare la parmigiana di mammà. Ma il viaggio deve essere effettuato in sicurezza e quindi dobbiamo assolutamente dividere i vagoni dei treni per genere, sesso, età, colore della pelle etc. Evviva l'Asse --- Send in a voice message: https://anchor.fm/lasse-nella-manicas-show/message

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio
Lunedi 6 Dicembre 2021 (San Nicola) - Cosa mi lega?

CHEWING GUM - masticare la Parola di Dio

Play Episode Listen Later Dec 6, 2021 4:04


Dal Vangelo secondo LucaUn giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».Commento di don Stefano, sacerdote della Diocesi di LodiPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba

Il nostro audio quotidiano - commento al Vangelo del giorno
Lunedì 6 Dicembre 2021 - san Nicola di Bari - II settimana di Avvento

Il nostro audio quotidiano - commento al Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Dec 5, 2021 1:56


Commento al Vangelo di Lc 5,17-26, di don Domenico Bruno, a cura di Suor Liana Campanelli (ASC).Visita www.annunciatedaitetti.it e seguici su YouTube, Telegram https://t.me/annunciatedaitetti eInstagram e ascolta la web-radio su www.rdon.it.Ecco tutti i link:https://linktr.ee/Annunciatedaitetti

AI CONFINI - di Massimo Polidoro
La Madonna che piange: la mia indagine

AI CONFINI - di Massimo Polidoro

Play Episode Listen Later Nov 17, 2021 18:50


Il dipinto di una Madonna con bambino, conservato nella Chiesa Ortodossa di San Nicola a Milano, ha pianto "lacrime". O così è sembrato. Invitato dal programma "Mistero" ho condotto un'indagine insieme al CICAP e ho scoperto che... Lo racconto oggi a "Strane Storie"! Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroScopri il mio Corso online di Psicologia dell'insolito: https://www.massimopolidorostudio.com​Ricevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainaviganti e partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/ Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClub Pagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.Polidoro Twitter: https://twitter.com/massimopolidoro Sito e blog: http://www.massimopolidoro.com Iscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A

Curate Curiosity
Living Abroad Blog 3: Babes in Bari, Italy

Curate Curiosity

Play Episode Listen Later Sep 14, 2021 9:13


This trip was absolutely amazing and a stellar way to spend our second weekend living aboard. To see more from our trip check out our S.E.X.Y guide to Bari, Italy! “SEXY guides are your quick and dirty travel guides with stays, eats, experiences, and your social media moments for places around the world

OM inside
Episode 5 : les larmes de Bari

OM inside

Play Episode Listen Later May 29, 2021 5:57


En ce mercredi 29 mai 1991, sur les coups de 23 heures, des milliers de Marseillais sont en larmes. Devant leurs télés ou au stade San Nicola de Bari. Cette coupe d'Europe qui ne devait pas échapper à l'OM, qui semblait avoir fait le plus dur en éliminant Milan, ce sont les Yougoslaves de l'Etoile Rouge de Belgrade qui la soulèvent. C'est une grande désillusion et on se demande si pareille occasion se représentera un jour… Les Olympiens sont hébétés. Les uns tombent à genoux, d'autres ont le regard vide. Quant à Basile Boli, il pleure à chaudes larmes

OM inside
Episode 3 : l'Etoile Rouge verrouille à double-tour

OM inside

Play Episode Listen Later May 27, 2021 8:49


Il est 20h 15 ce mercredi 29 mai 1991, quand Tulio Lanese libère les deux équipes. Sur la pelouse du stade San Nicola de Bari, beaucoup découvrent l'Etoile Rouge de Belgrade. Mais les Yougoslaves ont tout de même éliminé le Bayern de Munich et un an plus tôt, ils ont bien failli sortir le Milan AC. Méfiance donc ! Les Olympiens se sentent solides. Tout le monde les voit favoris. Et pourtant, la physionomie des 120 minutes de jeu s'annoncent particulièrement triste... La faute à une équipe yougoslave qui va tout verrouiller.

OM inside
Episode 2 : Vous vous souvenez des pin's ?

OM inside

Play Episode Listen Later May 26, 2021 7:40


Le 29 mai 1991, à Bari, l'OM est donc favori de la finale de la coupe d'Europe des clubs champions comme nous l'avons vu hier. Favori, le mot a un double sens. Le club marseillais a les faveurs du pronostic, mais il est aussi le préféré des Français. Autour de l'OM, c'est la folie. Dans les tribunes du stade San Nicola à Bari, autour des supporters qui sont déjà allés à Tirana ou à Poznan, qui se déplacent régulièrement, en car à Brest, à Lens ou à Metz, il y a aussi des people, le monde du spectacle à l'image de Jean-Paul Belmondo ou Richard Anconina, et de la politique, qui, sincèrement ou pas, veulent s'associer à un succès annoncé. L'OM est devenu une vraie marque et ses pin's s'arrachent à prix d'or au marché noir. Mais qui se souvient des pin's ? Quant à l'équipe, elle prépare avec un rôle de favori mais un peu d'inexpérience, ce rendez-vous historique pour le football français.

OM inside
Episode 1 : L'OM en finale et... grand favori !

OM inside

Play Episode Listen Later May 25, 2021 5:41


29 mai 1991, stade San Nicola de Bari : l'arbitre italien Tulio Lanese s'apprête à siffler le coup d'envoi de la 36e finale de la coupe d'Europe des clubs champions entre deux équipes qui la disputent pour la première fois, les Yougoslaves de l'Etoile Rouge de Belgrade et le grand favori, l'Olympique de Marseille. Incroyable non ? : le favori de la finale de la coupe d'Europe est un club français. Ça n'avait jamais été le cas, ni pour le Stade de Reims, face au Real Madrid en 1956 et 1959, ni pour l'AS Saint-Etienne en 1976 contre le Bayern Munich, qui venait de gagner deux fois le trophée, et encore moins pour le Sporting Etoile Club de Bastia contre le PSV Eindhoven en finale de la coupe de l'UEFA 1978. Jamais. L'OM favori, c'était une chose totalement incroyable...

Valcapodcast
ValcaPodcast 07

Valcapodcast

Play Episode Listen Later May 17, 2021 29:00


Benvenut* in Valcapodcast, il Podcast Ufficiale del Consorzio Tutela Valcalepio (www.valcalepio.org) Oggi Sara e Marco vi porteranno ancora una volta Su e Giù per il Giardino di Bergamo. Nella puntata 07 di Valcapodcast scopriremo qualcosa di più sull'azienda agricola Lurani Cernuschi (https://luranicernuschi.it IG @cantina_luranicernuschi) e sul loro Incrocio Manzoni 6.0.13; andremo a visitare San Nicola e il Museo del Falegname e termineremo la puntata con una ricetta speciale proposta dal ristorante La Frasca di Almenno San Salvatore. Ci trovi su Instagram @consorziotutelavalcalepio

il posto delle parole
Rosa Ventrella "Benedetto sia il padre"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 11, 2021 17:19


Rosa Ventrella"Benedetto sia il padre"Mondadori Editorehttps://www.librimondadori.it/Ai vecchi si perdona tutto, vero? E invece no, papà, io non ti perdono. Caccio indietro i sensi di colpa per non essere stata vicino a mia madre in tutti questi anni e lascio che si acquattino acidi nella gola. Sono certa che arriverà il giorno in cui sconterò anche questa, insieme alle altre colpe che mi sento addosso. Una su tutte, l'idea che mia figlia abbia vissuto quello che ha marchiato anche me, la mia infanzia incompiuta, la violenza riflessa. Come si salva un figlio dalle radici marce che ci sono cresciute tutt'intorno?Rosa Ventrella, "Benedetto sia il padre"Rosa è nata nel quartiere San Nicola, il più antico e malfamato di Bari, un affollarsi di case bianche solcate da vichi stretti che corrono verso il mare, un posto dove la violenza “ti veniva cucita addosso non appena venivi al mondo”. E a insegnarla a lei e ai suoi fratelli è stato il padre, soprannominato da tutti Faccia d'angelo per la finezza dei lineamenti, il portamento elegante e i denti bianchissimi; tanto quanto nera – “gniera gniera come un pozzo profondo” – aveva l'anima.Faccia d'angelo ha riversato sui figli e soprattutto sulla moglie – una donna orgogliosa ma fragilissima, consumata dall'amore e dal desiderio che la tenevano legata a lui – la sua furia cieca, l'altalena dei suoi umori, tutte le sue menzogne e tradimenti.Ma Rosa è convinta di essersi salvata: ha incontrato Marco, ha creduto di riconoscere in lui un profugo come lei, è fuggita a Roma con lui, ha persino storpiato il proprio nome. Oggi, però, mentre il suo matrimonio sta naufragando, riceve la telefonata più difficile, quella davanti alla quale non può più sottrarsi alla memoria. Ed è costretta ad affrontare il viaggio a ritroso, verso la sua terra e la sua adolescenza, alla ricerca delle radici dell'odio per il padre ma anche di quelle del desiderio, scoperto attraverso l'amicizia proibita con una prostituta e l'attrazione segreta per un uomo più grande. E, ancora, alla ricerca del coraggio per liberarsi finalmente da un'eredità oscura e difficilissima da estirpare.Rosa Ventrella ha scritto un romanzo coraggioso, animato dalla volontà di smascherare la violenza che affonda le sue radici, dure e nodose come quelle degli olivi, nella storia di tante famiglie. Ma, con la sua lingua capace di dolcezza e ferocia, ha saputo mettere in scena a ogni pagina l'istinto vitale, la capacità di perdonare e rinascere. Rosa Ventrella è nata a Bari ma vive da più di vent'anni a Cremona con marito e figli. Laureata in Storia contemporanea e specializzata in Storia delle donne, insegna Lettere, cura laboratori di scrittura creativa per ragazzi e adulti e collabora con "tuttolibri", il supplemento culturale della "Stampa". Dal suo romanzo Storia di una famiglia perbene (2018) la 11 Marzo Film ha tratto una serie tv che andrà presto in onda sulle reti Mediaset. Con Mondadori ha pubblicato nel 2019 La malalegna, a sua volta opzionato per una serie tv. I suoi romanzi sono tradotti in oltre 20 lingue e 30 paesi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Cosa visitare a TRANI, in Puglia (Italia) – VLOG alla scoperta della Perla del Sud

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Mar 21, 2021 8:30


In questo video parleremo di una delle città più belle, vive ed interessanti della Puglia: Trani. Adesso, probabilmente, questo nome non vi dirà niente, ma sono sicuro che, appena scoprirete le bellezze che la città ha da offrirvi, non lo dimenticherete facilmente. Siete pronti? Iniziamo!    TRANI e le sue bellezze Secondo la leggenda, Trani, è stata fondata da Tirreno, mitico figlio dell'eroe omerico Diomede. Infatti, prima del IV secolo, la città veniva chiamata con il nome Tirenum o Turenum. Questa ipotesi, però, è considerata poco affidabile dagli studiosi, i quali hanno sviluppato due teorie più convincenti a riguardo: Il termine 'Trani' può essere stato dato alla città in onore dell'imperatore Traiano. Il termine 'Trani' deriva da trana/traina, che indica un'insenatura adatta alla pesca (ipotesi più verosimile); Oltre che per le sue viste mozzafiato, la città di Trani è famosa anche per una particolare tipologia di marmo (la pietra di Trani), ma anche per la ricca produzione dell'olio extravergine di oliva e del vino moscato di Trani. Inoltre, la città ha dato i natali (è il luogo di nascita) a vari attori famosi, sia in Italia, che all'estero, come ad esempio: Bianca Nappi, che potete vedere nella serie televisiva Le Indagini di Lolita Lobosco (miniserie girata a Bari); Riccardo Scamarcio, il quale ha recitato in film italiani di successo, ma anche in produzioni internazionali.   I monumenti e luoghi d'interesse di Trani La città di Trani viene considerata una città d'arte, perché può vantare di un ampio patrimonio artistico e architettonico: chiese, monasteri, giardini e palazzi storici, oltre che la famosa Cattedrale sul mare e il Castello svevo. La Cattedrale di San Nicola Pellegrino La Cattedrale di San Nicola Pellegrino è, senza ombra di dubbio, la costruzione più conosciuta e prestigiosa della città pugliese. Si trova vicino al porto, accanto al mare e spicca particolarmente per la sua imponenza. La Cattedrale è uno degli esempi dello stile romanico-pugliese, realizzata con la famosa pietra di Trani (di cui abbiamo parlato poco fa) a partire dal 1099, con lo scopo di raccogliere le reliquie di San Nicola Pellegrino (oggi patrono della città). Interessante da visitare è anche la Cripta di San Nicola, con le sue 28 colonne eleganti.   Il Castello Svevo Il Castello Svevo di Trani risale al XIII secolo (edificato nel 1233), durante la denominazione degli Svevi. Infatti, è stato realizzato da Federico II come dimora per suo figlio Manfredi, il quale nel 1259 vi convogliò a nozze con Elena Ducas, la sua seconda moglie.   La Villa comunale di Trani La Villa comunale è il giardino più grande della città, si estende su un terrazzamento a picco sul mare ed è immerso nel verde. La Villa è posizionata in modo tale che, dal lato sud, sia possibile ammirare la vista panoramica del lungomare che arriva fino al Monastero di Santa Maria di Colonna; mentre, dal lato nord, si giunge al Fortino. L'inaugurazione della Villa risale al 1824, ma nel corso del tempo venne ampliata grazie ad operazioni di bonifica dei terreni a sud. La Villa comunale è dominata da fauna e flora: palme, lecci, querce, pini, aiuole con fiori, vasche che ospitano 500 pesci di diverse specie provenienti da laghi e fiumi di tutto il mondo e simpaticissimi pappagalli. Questo è il luogo ideale per le famiglie con bambini e per chi cerca un po' di riposo quando l'estate torrida non dà tregua.   La cucina tranese Nella città di Trani si mangia bene? Certo, è una città italiana e in Italia è impossibile mangiare male! La cucina tranese è decisamente semplice e genuina, basata sui prodotti del territorio e le antiche ricette pugliesi, che rispettano rigorosamente la cucina mediterranea. Vediamo adesso quali sono i piatti tipici di Trani: Orecchiette pugliesi con cime di rapa Orecchiette pugliesi con cozze e vongole Riso, patate e cozze cotte al forno Orata alla pugliese

Fr. Z's Blog - PODCAzTs
LENTCAzT 2021: 32 – Saturday 4th Week of Lent: Mother, nourishment, water, light

Fr. Z's Blog - PODCAzTs

Play Episode Listen Later Mar 20, 2021 4:59


For Lent I offer daily 5 minute podcasts.  They are intended to give you a small boost every day, a little encouragement in your own use of this holy season.  The Roman Station today is San Nicola in Carcere. Today … Read More →

Trovafrasi - le migliori citazioni da condividere
Frasi sulle tradizioni: quando viene celebrata la storia

Trovafrasi - le migliori citazioni da condividere

Play Episode Listen Later Mar 5, 2021


Ogni Paese sulla Terra ha una storia e un passato, che spesso affonda le radici in tempi antichissimi di cui ormai si ha quasi poca memoria. Le frasi sulle tradizioni ci parlano di come un popolo mantiene accesi i ricordi del passato. Sono le tradizioni ha perpetrare la memoria, in forma di feste o di semplici tradizioni tramandate di padre in figlio, spesso anche solo oralmente. Le tradizioni sono fondamentali per mantenere vivo il patrimonio culturale di un luogo, per non disperderlo nell’oblio e per riviverlo in forme folcloristiche che strappano una risata e tanto stupore. Le tradizioni in giro per il mondo Spesso quando si parla di tradizioni, la mente corre subito a quelle legate a quei riti religiosi particolarmente sentiti dalla società, soprattutto quella cristiana. Il Natale è certamente il rito più amato, ricco di significato e celebrato con usanze caratteristiche di ogni Paese: ad esempio nei borghi austriaci e in quelli del nord-Italia, nel giorno di San Nicola tra le strade si aggirano i diabolici Krampus che con le loro orripilanti maschere, le catene e i campanacci, spaventano i bimbi più monelli. In Islanda invece i 13 giorni prima del Natale sono intervallati dalle visite dei jólasveinar, che impersonano simpatici Troll che portano doni ai bambini deponendoli nelle loro scarpette. In Norvegia invece, la sera della Vigilia di Natale, le scope vengono nascoste perché in passato si pensava che fossero usate dagli spiriti maligni e dalle streghe. Le tradizioni più strane Ogni Paese ha la sua cultura e, per quanto strana questa possa essere, trova spesso espressione in rituali che a tutti strappano un sorriso. Ad esempio in Corea del Sud, durante un matrimonio si picchiano i piedi nudi dello sposo per caricarlo in occasione della sua prima notte di nozze ma anche per infondergli saggezza. Lascia col fiato sospeso invece la tradizione, che si svolge durante la festa spagnola El Colacho a Castrillo de Murcia, che vuole che i partecipanti saltino su materassini dove sono deposti i bambini nati quell’anno: basta trattenere un po’ il fiato per eseguire questo ancestrale rito di purificazione. Le tradizioni più affascinanti sono però quelle legate ad Halloween ovvero il giorno in cui le anime dei defunti tornano dall’aldilà per far visita ai parenti. Se in Messico la notte del 31 ottobre è una vera e propria festa, con tanto di banchetti installati nei pressi delle tombe, in Slovacchia l’atmosfera è più raccolta e si ha la tradizione di sistemare davanti al camino tante sedie quanti sono i componenti della famiglia e i defunti da commemorare. In Germania invece si nascondono i coltelli per evitare che le anime un po’ arrabbiate si feriscano tra di loro.

Le meraviglie 2019
LE MERAVIGLIE Torre Crawford a San Nicola Arcella raccontata da Mauro Francesco Minervino

Le meraviglie 2019

Play Episode Listen Later Jan 9, 2021 30:00


Torre di San Nicola Arcella conosciuta anche come Torre Crawford, è una struttura fortificata che si erge all'interno di uno scenario marittimo roccioso di una bellezza aspra e severa; fa parte di una serie di costruzioni spagnole del tardo ci...

Italian Podcast
News in Slow Italian #415- Intermediate Italian Weekly Program

Italian Podcast

Play Episode Listen Later Dec 25, 2020 5:07


Cominceremo la prima parte del nostro programma con la notizia della scoperta nel Regno Unito di una nuova variante di coronavirus, capace di diffondersi molto più rapidamente di quella precedente. Subito dopo, parleremo delle indagini, condotte dalla polizia francese per una serie di tweet antisemiti, indirizzati contro la seconda classificata del concorso di bellezza, Miss Francia.   Nel segmento Trending in Italy discuteremo del progetto, promosso da un’associazione di professionisti baresi, che prevede la costruzione di una statua colossale di San Nicola, in prossimità dell’area portuale del capoluogo pugliese. Poi, vi parleremo delle polemiche, nate intorno a una scenetta, andata in onda durante un programma televisivo pomeridiano di Rai Due, in cui si mostrava al pubblico femminile come fare la spesa in maniera seducente. - Scoperta una nuova variante del Covid-19 in Gran Bretagna giusto in tempo per le feste - April Benayoum, concorrente di Miss Francia 2021, vittima di insulti antisemiti su Twitter - Analisi effettuate su zanne di elefanti, risalenti a 500 anni fa, hanno portato a conclusioni sbalorditive - Un bimbo texano di 9 anni è diventato l’influencer più pagato di YouTube - Bari, polemiche sul monumento faraonico dedicato a San Nicola - RAI, indignazione sul tutorial sexy che insegna alle donne come fare la spesa

GazzaTalk
#LaPrimaVolta – Cassano, un marziano al San Nicola

GazzaTalk

Play Episode Listen Later Dec 18, 2020 9:44


La Dolce Mèta di Buò
La Dolce Meta di Buò #3 - Biscotti pan di zenzero, biscotti alle mandorle e ferri di cavallo

La Dolce Mèta di Buò

Play Episode Listen Later Dec 16, 2020 13:10


L'omino Pan di Zenzero nasce dall'immaginazione della regina Elisabetta I d'Inghilterra nel XVI secolo. La regina faceva preparare questi biscotti dalle sembianze umane aromatizzati allo zenzero per i suo ospiti importanti invitati alla sua corte.L'omino pan di zenzero ricomparve nel 1875 nella pubblicazione della storia di San Nicola. La storia racconta che una coppia di anziani desiderosi di avere un figlio cucinarono un biscotto pan di zenzero dalle sembianze umane.In questo episodio la nostra chef ci illustra le ricette dei biscotti natalizi: pan di zenzero, ferri di cavallo, pasta di mandorle, pastarelle pugliesi, anche vegani

Capriole di Parole
Puntata 33 - L'albero di Natale

Capriole di Parole

Play Episode Listen Later Dec 13, 2020 34:16


Bentornate e bentornati fate e folletti dai mille colori!Avete fatto l'albero di Natale? Quante palline avete appeso? Il vostro è pieno di lucine?"Sapevate che non è sempre Babbo Natale a portare i doni?In Ungheria sono gli angeli, in Grecia e a Cipro è san Basilio, in Finlandia è il grande Ukko, un vecchio dai lunghi baffi bianchi,In alcuni villaggi russi porta i doni Kolyada, una bella fanciulla vestita di bianco, in Norvegia sono i folletti e in Svezia Santa Lucia.In Olanda si ringrazia San Nicola, mentre in alcuni villaggi tedeschi della Valle del Reno pensano a tutto gli allegri Topolini Bianchi!"Tutto questo l'ho scoperto nel libro I bambini del mondo di Rossano Palazzeschi e Elisa PratiIl vostro Babbo Natale Orsoblu vi manda un abbraccio NEVOSO, ALBEROSO, e NATALOSO!!!!

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Start / Le belle statuine di Thatcher e Babbo Natale

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Dec 5, 2020 13:25


Dura la vita delle statue ultimamente. In Inghilterra nessuno vuole ospitare quella di Margaret Thatcher. A Bari si mette in discussione il colosso di San Nicola, alias Babbo Natale, la cui costruzione creerebbe non pochi posti di lavoro. A proposito di lavoro: in Spagna si valuta di portare la settimana lavorativa a 32 ore. In Italia, intanto, per rimettere all'opera i lavoratori dello spettacolo il ministero dei Beni culturali prova a lanciare la “Netflix” della cultura.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Start / Le belle statuine di Thatcher e Babbo Natale

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Dec 5, 2020 12:41


Dura la vita delle statue ultimamente. In Inghilterra nessuno vuole ospitare quella di Margaret Thatcher. A Bari si mette in discussione il colosso di San Nicola, alias Babbo Natale, la cui costruzione creerebbe non pochi posti di lavoro. A proposito di lavoro: in Spagna si valuta di portare la settimana lavorativa a 32 ore. In Italia, intanto, per rimettere all'opera i lavoratori dello spettacolo il ministero dei Beni culturali prova a lanciare la “Netflix” della cultura.

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così
Natale Anticovid in Belgio, tutto coccole e polizia

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così

Play Episode Listen Later Dec 1, 2020 6:32


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6388NATALE ANTICOVID IN BELGIO, TUTTO COCCOLE E POLIZIARastrellamenti all'ora del cenone, pugno duro contro le luci natalizie, ma è ammesso il compagno di coccole che viene a casa (VIDEO IRONICO: Il nuovo DPCM di Conte)di Caterina Giojelli«No, non credo affatto che viviamo in uno stato di polizia». Ma in un interregno di untori e malfattori sì. Ad Annelies Verlinden, bionda ministra dell'interno belga in carica da cinquanta giorni, non dispiacerebbe affatto una «legge sulla pandemia, in effetti ci stiamo lavorando, potrebbe costituire la base giuridica per le crisi future. Ma state tranquilli: ho ricevuto una formazione da avvocato, sono molto sensibile alla separazione dei poteri e alla proporzionalità delle misure». Per esempio, a Natale, Verlinden ha annunciato che verranno sguinzagliate pattuglie delle forze dell'ordine per il paese, «sarà la polizia a vigilare sul rispetto delle misure sanitarie. Dove necessario, suonando il campanello, bussando a casa delle persone». Certo, in tempi normali non si potrebbe chiedere agli agenti di fare irruzione senza mandato per sanzionare chiassosi cenoni illegali in luoghi privati, ma come ha chiarito il solerte Vincent Gilles, presidente del sindacato di polizia Slfp, «se c'è il sospetto di un reato, e con le misure speciali anti-Covid l'assembramento lo è, le forze dell'ordine possono intervenire d'ufficio, senza mandato, per inosservanza delle norme sanitarie». Così, per Natale, tutti gli attovagliati riceveranno una multa pari a 250 euro a testa. E se si rifiutano di conciliare, «il caso può passare da amministrativo a penale».L'ALBERO SPENTOBuone feste, ma non per tutti: secondo un'indagine condotta dall'Università di Anversa un belga su tre non vuole rinunciare a onorare il Natale come tradizione comanda e al ministro non resta che annunciare tolleranza zero contro assembramenti e focolai da salotto, pugno duro condivisissimo dal primo ministro Alexander De Croo per cui serenità natalizia uguale disciplina, pertanto, ha assicurato, lui festeggerà solo insieme a chi vive sotto al suo tetto, sua moglie e i suoi due figli. A rendere tutto più minculpop c'è la firma di Verlinden insieme a quella del collega ministro della salute Frank Vandenbroucke in margine a una letterina superpubblicizzata e spedita a San Nicola per dispensarlo dalla quarantena obbligatoria a chiunque, come lui, arrivi via mare dalla Spagna, zona rossissima, dispensa concessa sempre che il santo indossi la mascherina, si lavi le manone, rispetti il distanziamento sociale (sic) e consegni regali democratici senza distinguo tra bambini buoni o cattivi, ché ogni bambino in Belgio «è un eroe». Tanto a raddrizzare il legno storto dell'umanità adulta ci pensano loro: per cominciare San Nicola questi benedetti regali democratici dovrà lasciarli sotto a un albero spento. Per evitare concorrenza sleale tra negozi aperti e chiusi le autorità hanno stabilito infatti che le luci di Natale non sono beni essenziali e pertanto non potranno essere acquistate nei supermercati o nei ferramenta dispensati dal lockdown. E chissenefrega se verranno acquistati online, il governo ha annunciato per venerdì l'emanazione di linee guida chiare per non trovarsi a gestire una terza ondata caratterizzata da una curva epidemiologica somigliante alla vignetta del fumettista fiammingo Lectrr che la inerpica su un gigantesco albero di Natale.IL COMPAGNO DI COCCOLEDopo aver trasferito alcuni pazienti in Germania causa saturazione delle terapie intensive, oggi il Belgio inizia a registrare segnali incoraggianti, merito del regime varato dal governo che consente ai cittadini di avere contatti «massimo con una persona (sempre la stessa)» eludendo la distanza di 1,5 metri; invitare a casa fino a un massimo di «uno stretto contatto per nucleo famigliare», o, nel caso dei sigle che vivono soli, «uno stretto contatto più uno, ma non in contemporanea». Per strada sono ammessi invece «gruppi fino a quattro persone», ma mantenendo una distanza tra loro «di 1,5 metri». Non si sa se la popolazione belga giri col metro in tasca ma il malcontento, quello sì che è stato ben misurato. Mica per niente il Belgio ha deciso di conferire alle restrizioni una dimensione di prevenzione della salute anche mentale, «vogliamo un confinamento, non un isolamento» ha specificato il premier. E così l'asettico "contatto" ammesso oltre la soglia di casa è diventato l'ormai celebre «knuffelcontact», letteralmente "compagno di coccole": proprio così, ogni membro di una famiglia potrà averne uno tutto suo, chi vive da solo invece potrà averne addirittura due, purché le "coccole" non avvengano nello stesso momento. Una via di mezzo tra il "seksbuddy", compagno di letto che si è provato a sdoganare in Olanda e la "support bubble" del Regno Unito, garantita a chiunque vivesse da solo per ricevere visite.Manca solo il cactus al posto dell'albero (spento) e poi il Natale antipandemico in Belgio, tra rastrellamenti all'ora del cenone, pass sanitari per San Nicola e trombamici per decreto, riuscirà nella straordinaria impresa di somigliare a una carnevalata più grottesca di quella promessa dal nostro premier Conte in Italia, «un momento di raccoglimento spirituale per pochi», e dal ministro Speranza, che annuncia tavoli per discutere dei posti a tavola «limitati agli affetti più cari». Almeno per il momento. Nota di BastaBugie: vista la situazione in Belgio, viene quasi da rivalutare Conte. Per farlo in maniera ironica si può vedere il seguente video (durata: 1 minuto e mezzo) nel quale si ironizza sui DPCM di Conte.

Voce delle Chiese
Accoglienza a Ventimiglia - Gaia Pasini

Voce delle Chiese

Play Episode Listen Later Sep 7, 2020 5:36


Gaia Pasini, operatrice della Diaconia Valdese «Famiglie con bambini, anche molto piccoli, e donne che viaggiano sole sono i soggetti che abbiamo individuato come più vulnerabili. Alcune famiglie sono state ospitate negli spazi della parrocchia di San Nicola. Stiamo anche stilando una lista di generi di prima necessità, prodotti quotidiani e generi alimentari di base. Se qualcuno, anche da lontano, volesse contribuire, per noi sarà importante».

Italian Roots and Genealogy
Researching Calabria, Salerno, Puglia and Sicily

Italian Roots and Genealogy

Play Episode Listen Later Aug 10, 2020 43:55


Pat (Bava) Zielinski joins Bob and talks about when and why she started her research, and the meaning of her surname Bava.Grandfather Francesco Bava - from San Nicola, village outside Caulonia proper Paternal Grandmother was born Anna Sorriente In Bracigliano, a village In the hills above Salerno/SorrentoMaternal Grandfather - Angelo DeCarlo, Massafra, in the province of Torano in the Apulia region. He married my Maternal Grandmother - Angela Tuccitto in Palermo, Sicily.Instacart - Groceries delivered in as little as 1 hour. Free delivery on your first order over $35.Disclaimer: This post contains affiliate links. If you make a purchase, I may receive a commission at no extra cost to you.Support the show (https://www.patreon.com/bePatron?u=30519446)

Radio Biancorossa
Prendiamoci un tè caldo - puntata del 17 luglio

Radio Biancorossa

Play Episode Listen Later Jul 17, 2020 14:17


Commenti al primo tempo del Bari. Collegamento col San Nicola

Santuario Madonna dei Boschi Podcast
Omelia 9 luglio 2020, Memoria di San Nicola Pick e compagni, martiri

Santuario Madonna dei Boschi Podcast

Play Episode Listen Later Jul 9, 2020 11:14


Omelia della S. Messa di 9 luglio 2020, Memoria di San NIcola Pick e compagni, martiri, tenuta da P. Donato Maria Donadello.

News Puglia e Basilicata
Bari, niente Festa San Nicola e celebrazioni a porte chiuse

News Puglia e Basilicata

Play Episode Listen Later May 1, 2020 1:27


Tesori d'Italia | RRL
86 - L’Ospedaletto dei Crociati

Tesori d'Italia | RRL

Play Episode Listen Later Apr 4, 2020 2:26


Nel 1095 Ruggiero, secondogenito di Roberto il Guiscardo, fece erigere a Molfetta due ospedali, intesi nel senso originario di luogo per l’accoglienza dei pellegrini diretti o rientranti dalla Terra Santa oppure in visita ai celebri Santuari pugliesi, come quelli di San Michele Arcangelo o di San Nicola di Bari, per ricevere indulgenze.

Fr. Z's Blog - PODCAzTs
LENTCAzT 2020: 31 – Saturday in the 4th Week of Lent: Reward for an act of charity.

Fr. Z's Blog - PODCAzTs

Play Episode Listen Later Mar 28, 2020 4:59


It’s Saturday in the 4th Week of Lent. The Roman Station is San Nicola in carcere. I have a personal connection to this church from my time in seminary onward. Alban Goodier helps us to see what a seemingly small … Continue reading →

Pantheon
PANTHEON Santa Claus da Bari a Manhattan #03

Pantheon

Play Episode Listen Later Dec 28, 2019 30:00


San Nicola giunto a Bari da Roma ammirando la bella Regione disse: "hic requiescent ossa mea": così recitano i testi agiografici. Era il 1087 quando, sulla base di questo mito, 62 marinai baresi prendevano il mare per raggiungere Mira nell'att...

Le meraviglie 2019
LE MERAVIGLIE - Molo San Nicola a Bari raccontato da Antonella Lattanzi

Le meraviglie 2019

Play Episode Listen Later Jun 23, 2019 28:00


Il Molo, cuore della città, è il luogo in cui si incrociano mondi diversi, apparentemente lontanissimi: le giovani generazioni e i vecchi pescatori, i membri del circolo canottieri e i turisti. Sullo specchio di mare del Molo, si riflette il ...

Storia d'Italia
Episodio 7, speciale natalizio: San Nicola da Myra

Storia d'Italia

Play Episode Listen Later Dec 24, 2018 14:58


E' Natale, una festa che porta gioia ai giorni più bui dell'anno. A Natale ci sono molte tradizioni e alcune ci sono arrivate con un percorso tortuoso e affascinante. Scopriamone una giuntaci in modo inaspettato dal quarto secolo dopo cristo e dai tempi di Costantino e dei suoi successori. E' la storia di San Nicola da Myra. ---Per diventare miei mecenati: https://www.patreon.com/italiastoria. Altre modalità disponibili sul sito www.italiastoria.com

Le Meraviglie
LE MERAVIGLIE del 18/11/2018 - Il Santuario Santa Maria Mater Domini a San Nicola da Crissa raccontato da Vito Teti

Le Meraviglie

Play Episode Listen Later Nov 18, 2018 28:26


Il Santuario Santa Maria Mater Domini a San Nicola da Crissa raccontato da Vito Teti

Tesori d'Italia | RRL
10 - Da Cluny al lago d'Iseo

Tesori d'Italia | RRL

Play Episode Listen Later Apr 12, 2018 10:16


Così si diffuse il monachesimo cluniacense nella Diocesi di Brescia: a partire dall’abbazia di San Nicola, a Rodengo Saiano, sul lago d’Iseo, a pochi chilometri da Brescia.

I Girasoli
I Girasoli di sabato 30/12/2017

I Girasoli

Play Episode Listen Later Dec 30, 2017 43:40


1) IL PORTO..L'ultimo lavoro di Mario Dondero, un libro a cura del suo amico Uliano Lucas..2) PATRIARCHI ARBOREI..A Sondrio in due sedi la mostra di Andrea Mori, artista e camminatore visionario..3) BICOCCA TI ASCOLTO E TI GUARDO..uno sguardo poetico su un quartiere in divenire ..4) I mosaici di Polaroid: omaggio di Maurizio Galimberti..agli affreschi della Basilica di San Nicola da Tolentino dopo il terremoto..5) INCANTESIMI …… ed e' davvero..Incantevole la mostra dei costumi del Teatro alla Scala a Palazzo Reale....E qualche minuto …. se ce la facciamo vorrei dedicarlo al..bellissimo “Where Gods Whisper“ Dove sussurrano gli Dei,..il viaggio nel sacro di Monica Bulaj

I Girasoli
I Girasoli di sab 30/12

I Girasoli

Play Episode Listen Later Dec 29, 2017 43:40


1) IL PORTO..L'ultimo lavoro di Mario Dondero, un libro a cura del suo amico Uliano Lucas..2) PATRIARCHI ARBOREI..A Sondrio in due sedi la mostra di Andrea Mori, artista e camminatore visionario..3) BICOCCA TI ASCOLTO E TI GUARDO..uno sguardo poetico su un quartiere in divenire ..4) I mosaici di Polaroid: omaggio di Maurizio Galimberti..agli affreschi della Basilica di San Nicola da Tolentino dopo il terremoto..5) INCANTESIMI …… ed e' davvero..Incantevole la mostra dei costumi del Teatro alla Scala a Palazzo Reale....E qualche minuto …. se ce la facciamo vorrei dedicarlo al..bellissimo “Where Gods Whisper“ Dove sussurrano gli Dei,..il viaggio nel sacro di Monica Bulaj

I Girasoli
I Girasoli di sab 30/12

I Girasoli

Play Episode Listen Later Dec 29, 2017 43:40


1) IL PORTO..L'ultimo lavoro di Mario Dondero, un libro a cura del suo amico Uliano Lucas..2) PATRIARCHI ARBOREI..A Sondrio in due sedi la mostra di Andrea Mori, artista e camminatore visionario..3) BICOCCA TI ASCOLTO E TI GUARDO..uno sguardo poetico su un quartiere in divenire ..4) I mosaici di Polaroid: omaggio di Maurizio Galimberti..agli affreschi della Basilica di San Nicola da Tolentino dopo il terremoto..5) INCANTESIMI …… ed e' davvero..Incantevole la mostra dei costumi del Teatro alla Scala a Palazzo Reale....E qualche minuto …. se ce la facciamo vorrei dedicarlo al..bellissimo “Where Gods Whisper“ Dove sussurrano gli Dei,..il viaggio nel sacro di Monica Bulaj

Nero su Bianco
Nero Su Bianco - Puntata 02x06

Nero su Bianco

Play Episode Listen Later Nov 26, 2017 31:43


Tracce d'Africa Oggi trasmissione scomoda: la Regione Trentino Alto Adige ha approvato una mozione contraria allo Ius Soli. Poi il punto su Mugabe e il caso di San Nicola e dei suoi aiutanti neri. Volevate una trasmissione scomoda? Oggi si parla di come la Regione Trentino Alto Adige abbia approvato una mozione contraria allo Ius Soli. Poi facciamo il punto su Mugabe e un corrispondente d'eccezione ci racconta il caso di San Nicola e dei suoi aiutanti neri in Olanda. nero_su_bianco_2X6_podcast.mp3

Le Meraviglie
LE MERAVIGLIE del 26/03/2017 - La Basilica di San Nicola raccontata da Gianrico Carofiglio

Le Meraviglie

Play Episode Listen Later Mar 26, 2017 27:56


Capitani Coraggiosi Radio's show
Capitani Coraggiosi - 16 gennaio 2017: "Ci crederò quando lo vedrò

Capitani Coraggiosi Radio's show

Play Episode Listen Later Jan 16, 2017 123:02


San Nicola, dicono, abbia avuto il dono di fare innumerevoli miracoli. Tra di essi, si dice, quello di salvare tre "innocenti" da una certa condanna a morte. Orbene il termine "innocenti" è stato interpretato nel corso dei secoli e modificato in tre bambini. Ma noi sappiamo bene che invece era indirizzato a tre poveri individui capitati senza loro colpe nelle grinfie di una G>iustizia poco consapevole.Ben altro però sarebbe stato il miracolo del nostro santo se, invece di salvare tre innocenti avesse rivolto la sua attenzione alla redenzione di tre "spatriati", anziani peccatori senza remissione né pentimento alcuni come i Capitani Coraggiosi. Quello sì che sarebbe stato un miracolo vero!

Capitani Coraggiosi Radio's show
Capitani Coraggiosi - 16 gennaio 2017: "Ci crederò quando lo vedrò

Capitani Coraggiosi Radio's show

Play Episode Listen Later Jan 16, 2017 123:02


San Nicola, dicono, abbia avuto il dono di fare innumerevoli miracoli. Tra di essi, si dice, quello di salvare tre "innocenti" da una certa condanna a morte. Orbene il termine "innocenti" è stato interpretato nel corso dei secoli e modificato in tre bambini. Ma noi sappiamo bene che invece era indirizzato a tre poveri individui capitati senza loro colpe nelle grinfie di una G>iustizia poco consapevole.Ben altro però sarebbe stato il miracolo del nostro santo se, invece di salvare tre innocenti avesse rivolto la sua attenzione alla redenzione di tre "spatriati", anziani peccatori senza remissione né pentimento alcuni come i Capitani Coraggiosi. Quello sì che sarebbe stato un miracolo vero!

Esteri
Esteri di gio 05/12

Esteri

Play Episode Listen Later Dec 4, 2013 29:03


1- “ il diritto al cibo non e’ negoziabile “: da Bali l'aut aut dell'india ai paesi ricchi e al Wto. ..2-Germania: la base del Spd decide sulla grossa coalizione. ..3-USA: contro le paghe da fame i lavoratori dei fast food oggi in piazza...4-Kosovo: il successo delle ultime elezioni apre la strada a un accordo tra Belgrado e Pristina...5-Cuochi e assassini: quello che non dice il palinsesto della tv globale: è il tema degli appunti di Alfredo Somoza. ..6-Olanda, la notte di san nicola una festa razzista ? ..l'Onu chiede la revisione dell'iconografia tradizionale. ..7-le recensioni di Vincenzo Mantovani: Il grande mare. Storia del Mediterraneo, di David Abulafia.....Esteri torna il 9 dicembre !!

Esteri
Esteri di gio 05/12

Esteri

Play Episode Listen Later Dec 4, 2013 29:03


1- “ il diritto al cibo non e’ negoziabile “: da Bali l'aut aut dell'india ai paesi ricchi e al Wto. ..2-Germania: la base del Spd decide sulla grossa coalizione. ..3-USA: contro le paghe da fame i lavoratori dei fast food oggi in piazza...4-Kosovo: il successo delle ultime elezioni apre la strada a un accordo tra Belgrado e Pristina...5-Cuochi e assassini: quello che non dice il palinsesto della tv globale: è il tema degli appunti di Alfredo Somoza. ..6-Olanda, la notte di san nicola una festa razzista ? ..l'Onu chiede la revisione dell'iconografia tradizionale. ..7-le recensioni di Vincenzo Mantovani: Il grande mare. Storia del Mediterraneo, di David Abulafia.....Esteri torna il 9 dicembre !!

BASTA BUGIE - Santi e beati
Il papa dichiara santi gli 800 martiri di Otranto

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later May 17, 2013 15:19


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2772IL PAPA DICHIARA SANTI GLI 800 MARTIRI DI OTRANTOAntonio Primaldo incitava i cristiani: ''Abbiamo perduto la battaglia in difesa della terra, delle case, delle nostre famiglie, adesso dobbiamo vincere la battaglia in difesa della nostra anima''di Danilo QuintoA oltre 500 anni di distanza la storia di questi martiri ha un grande insegnamento per la nostra realtà odierna. Come riporta mons. Grazio Gianfreda, nel suo libro "Otranto nella Storia", nel giugno 1480 Maometto II toglie l'assedio a Rodi e dirige la sua flotta verso l'Adriatico. La mattina di venerdì 29 luglio 1480, dagli spalti delle mura di Otranto si scorge all'orizzonte l'"armata della Mezzaluna", forte di 90 galee, 15 maone, 48 galeotte, con 18 mila soldati a bordo.Otranto fu una delle prime città della Puglia, a convertirsi al cristianesimo. I primi gruppi di monaci che lì sorsero, subirono forse l'influenza di sant'Atanasio, che forse vi passò verso la metà del secolo IV e seguendo i canoni del monachesimo orientale, di san Basilio in particolare. Essi compresero l'importanza della conservazione e della trasmissione del sapere e alla fine del secolo X crearono una scuola, nel Monastero di San Nicola in Casole: chiunque volesse imparare il greco o il latino, poteva rimanere nell'abbazia e aveva a sua disposizione, e senza alcuna spesa, vitto, alloggio e un maestro. La cultura e la fede cristiana, che si diffusero così nella popolazione, trovarono espressione in due grandi capolavori: la cattedrale di Otranto, costruita in soli otto anni, tra il 1080 e il 1088 e, all'interno della stessa, il grandioso mosaico pavimentale. Nel 1095, proprio dalla cattedrale, il vescovo impartì la benedizione ai 12mila crociati che da Otranto, al comando di Boemondo, partivano per liberare dagli infedeli il santo Sepolcro.Dopo quasi 400 anni, la città, complice l'inerzia dei principi e dei re cristiani, viene posta sotto l'assedio dell'armata turca di Maometto II. Si compie così la profezia di un grande Santo, Francesco di Paola, che dall'eremo di Paternò aveva detto: "Ah infelice città, di quanti cadaveri ti veggo piena! quanto sangue cristiano s'ha da spargere sopra di te".I musulmani sbarcano a qualche chilometro dalla città, vicino a Roca e inviano a Otranto un interprete, che propone una resa vantaggiosa ai cittadini: se non resisteranno, saranno lasciati liberi o di rimanere, senza subire alcun danno, o di andar via. Uno dei maggiorenti della città, il vecchio Ladislao De Marco, dice all'interprete: "Se il Pascià vuole Otranto, venga a prenderla con le armi, perché dietro le mura ci sono i petti dei cittadini". Sono proprio i cittadini a difendere la loro città, da soli, perché la maggior parte dei soldati, di notte, se la dà a gambe.L'assedio dura 15 giorni. I musulmani aprono una breccia in uno dei punti più deboli delle mura e entrano nella città. Massacrano tutti coloro che incontrano. Molti cercano rifugio nella Cattedrale, ma questa viene assalita e presa. I musulmani entrano nel tempio.Si legge nella traduzione italiana ad opera di De Ferraris-Galateo del "De Situ Japigia", la cui prima edizione fu pubblicata a Basilea nel 1558: "Durante la notte precedente quello sventurato giorno, l'arcivescovo Stefano [...] aveva confortato tutto il popolo col divino sacramento dell'Eucarestia per la battaglia del mattino seguente, che lui aveva previsto". I turchi, "raggiunto l'arcivescovo che sedeva sul suo trono vestito con abiti pontificali e con in mano la croce, lo interrogarono chi fosse; ed egli intrepidamente rispose: Sono il rettore di questo popolo e indegnamente preposto alle pecore del gregge di Cristo. E dicendogli uno di loro: 'smetti di nominare Cristo, Maometto è quello che ora regna, non Cristo', egli rispose indirizzandosi a tutti: 'O miseri ed infelici, perché vi ingannate invano? Poiché Maometto, vostro legislatore, per la sua empietà soffre nell'inferno con Lucifero e gli altri demoni le meritate pene eterne; ed anche voi, se non vi convertite a Cristo e non ubbidite ai suoi comandamenti, sarete nello stesso modo cruciati con lui, in eterno'. Aveva appena terminato di proferire queste parole quando uno di loro, impugnata la scimitarra, con un sol colpo gli recise la testa; e, così decollato sulla propria sedia, divenne martire di Cristo nell'anno del Signore 1480, l'11 di agosto".Il 13 agosto, compiuto il saccheggio, il pascià chiede che gli sia presentata la lista di tutti gli abitanti fatti schiavi, escludendo le donne e i ragazzi al di sotto dei 15 anni: "In numero di circa ottocento furono presentati al Pascià che aveva al suo fianco un miserrimo prete, nativo di Calabria, di nome Giovanni, apostata della fede. Costui impiegò la satanica sua eloquenza a fin di persuadere a' nostri santi che, abbandonato Cristo, abbracciassero il maomettismo sicuri della buona grazia d'Acmet, il quale accordava loro vita, sostanze e tutti quei beni che godevano nella patria; in contrario sarebbero stati tutti trucidati. Tra quegli eroi ve n'ebbe uno di nome Antonio Primaldo, sarto di professione, d'età provetto, ma pieno di religione e di fervore. Questi a nome di tutti rispose: 'Credere tutti in Gesù Cristo, figlio di Dio, ed essere pronti a morire mille volte per lui'. E voltatosi ai Cristiani disse queste parole: 'Fratelli miei, sino oggi abbiamo combattuto per defensione della Patria e per salvar la vita e per li Signori nostri temporali, ora è tempo che combattiamo per salvar l'anime nostre per il nostro Signore, quale essendo morto per noi in Croce conviene che noi moriamo per esso, stando saldi e costanti nella Fede e con questa morte temporale guadagneremo la vita eterna e la corona del martirio'. A queste parole incominciarono a gridare tutti a una voce con molto fervore che più tosto volevano mille volte morire con qual si voglia sorta di morte che di rinnegar Cristo".A queste parole, il pascià, infuriato, condanna tutti a morte. La mattina seguente "quei prodi campioni della santa fede con la fune al collo e con le mani legate dietro le spalle, furono menati al vicino colle della Minerva. Con l'umile portamento, con l'aria divota e serena e col frequente invocare i nomi di Gesù e di Maria, facevano di sé spettacolo glorioso a Dio e gradito agli Angeli. Tutto quel tratto di strada, che corre dalla porta antica di mare fino al colle, risonò di sante preci, colle quali quelle anime grandi imploravano la grazia di consumare il sacrifizio delle loro vite. Si confortavano l'un altro a pigliar pazientemente il martirio e questo faceva il padre al figlio, e il figlio al padre, il fratello al fratello, l'amico all'amico, il compagno al compagno, con molto fervore e con molta allegrezza. Girava intorno ai cristiani un turco importuno con alla mano una tabella vergata in carattere arabo. L'apostata interprete la presentava a ciascuno e ne faceva la spiegazione, dicendo: Chi vuol credere a questa avrà salva la vita; altrimenti sarà ucciso. Ratificarono tutti la professione di fede e la generosa risposta data innanzi: onde il tiranno comandò che si venisse alla decapitazione, e, prima che agli altri, fosse reciso il capo a quel vecchio Primaldo, a lui odiosissimo, perché non rifiniva di far da apostolo co' suoi. Anzi in questi ultimi momenti, prima di chinare la testa sul sasso, aggiungeva a' commilitoni che vedeva il cielo aperto e gli angeli confortatori; che stessero saldi nella fede e mirassero il cielo già aperto a riceverli. Piegò la fronte, gli fu spiccata la testa, ma il busto si rizzò in piedi: e ad onta degli sforzi de' carnefici, restò immobile, finché tutti non furono decollati. Il portento evidente ed oltremodo strepitoso sarebbe stata lezione di salute a quegl'infedeli, se non fossero stati ribelli a quel lume che illumina ognuno che vive nel mondo. Un solo carnefice, di nome Berlabei profittò avventurosamente del miracolo, e, protestandosi ad alta voce cristiano, fu condannato alla pena del palo". Il 14 agosto, vigilia dell'Assunzione al Cielo di Maria, i corpi degli ottocento martiri, straziati, sono sul colle della Minerva. I loro resti sono conservati e venerati nella Cattedrale di Otranto.Questa terribile e al tempo stesso meravigliosa pagina di storia e di fede appartiene alla nostra identità cristiana. Indica innanzitutto un connotato essenziale dell'essere credenti: quello della testimonianza, che può arrivare fino al martirio. Un martirio "inusuale", perché non coinvolge una o più persone, com'è accaduto in duemila anni di storia dei cattolici: è un'intera città che si immola, che segue l'esempio del vecchio Primaldo, che conforta i suoi concittadini e li invita ad essere saldi nella fede e a mirare il cielo già aperto a riceverli. Gli ottocento martiri diventano un corpo unico ed è singolare che si conosca solo il nome di Primaldo, come a significare il fatto che è un popolo intero, unito, ad affrontare la terribile prova. Quei martiri – insieme al loro vescovo, che cita Lucifero, allora nelle Chiese lo si faceva - erano consapevoli delle loro radici e della loro identità cristiana. Sacrificano le loro vite per questa ragione. Per difenderle. Non sono attratti dal nuovo, dalla "modernità" di quell'epoca, che stava per soppiantare principi e valori antichi, quegli stessi principi che loro avevano imparato attraverso la cultura e la fede dei monaci. La loro esistenza era un tutt'uno alla loro fede e costituiva la loro identità. Avrebbero potuto abiurarla, ma sarebbe divenuta una vita priva di senso, perché priva del suo connotato essenziale: l'amore per il loro Dio, il Dio dei cristiani.Dovrebbero leggerla e rileggerla questa pagina di storia, tutti coloro che oggi sono attratti da quell'ecumenismo d'accatto, che in forza del leit motiv del dialogo e privi della consapevolezza della loro ident