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Antonella Sbuelz"Il movimento del volo"Vallecchi Editorewww.vallecchi-firenze.itScegliere, vivere, rischiare, amare. E prendere il volo. Dalla Prima guerra mondiale agli anni di piombo, quattro figure femminili ci accompagnano lungo il Novecento: storie di donne dentro la Storia, per affermare il diritto al presente e al futuro, alla dignità e all'utopia. Rachele, Livia e Anna crescono e maturano durante le drammatiche e complesse stagioni della grande guerra, del fascismo, della Resistenza e poi della Liberazione, mentre Emma compie la sua scelta nel periodo più cupo della Repubblica. Quattro donne forti - colte in fasi drammatiche e cruciali, ma anche di grandi passioni e tensioni ideali - che testimoniano l'incrollabile volontà di essere padrone del proprio destino. Volare talvolta richiede sofferenza e sacrificio, talvolta appare impossibile, eppure non ci si deve arrendere mai: è questa è l'eredità ideale che verrà trasmessa da Rachele, Livia, Anna ed Emma alle generazioni che guardano al futuro. Antonella Sbuelz ci trasporta in un viaggio indimenticabile, dall'esito emblematico e inaspettato, intrecciando le microstorie con la Storia del Novecento europeo. Un potente affresco narrativo che esplora, interroga, coinvolge e commuove, riconciliando con la grande tradizione del romanzo italiano.Antonella Sbuelz vive a Udine, dove è nata. Ha condotto studi universitari a Trieste e Verona, conseguendo un Dottorato in Letteratura Moderna presso l'Università di Losanna. È autrice di otto romanzi, numerosi racconti, raccolte poetiche, saggistica. Alle sue opere – tradotte in inglese, tedesco, francese, croato e spagnolo – sono stati assegnati numerosi premi, tra cui il Premio Fiuggi Storia, il Biblioteche di Roma, l'Alda Merini, il Colline di Torino, il Città di Predazzo, il Città di Arce, il Raffaele Crovi, il Rhegium Julii. La sua ultima raccolta poetica, Chiedi a ogni goccia il mare (Stampa 2009, 2020) ha ricevuto il Premio Camaiore ed è stata inserita nella Rosa finalista del Premio Viareggio. Tra i suoi ultimi romanzi, Questa notte non torno (Feltrinelli, 2021; Premio Campiello Junior, Premio Selezione Strega Ragazzi e Ragazze, finalista al Premio Minerva), tradotto in Germania, Austria e Svizzera, e il recentissimo Il mio nome è A(n)sia (Feltrinelli, aprile 2023). Continua a incontrare studenti nelle scuole di tutta Italia: è anche grazie a loro che non smette di imparare.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Bentornati Orsetti e Orsette dai mille coloriVolpe e Marmotta mi hanno ricordato che in questi giorni c'era la Festa della DonnaPer l'occasione hanno preparato 3 storie moooolto interessanti su principesse, vestiti dei sogni e case da tenere in ordine...Tre storie divertenti ma che fanno ragionare tanto!Quindi non perdiamoci in altre chiacchiere e andiamo a cominciareBuon ascolto Con le voci di:Cristina con: 'La principessa sulla zucca' di Janisch Heinz, Wolfsgruber LindaLucilla, Leone, Sara, Marco con: 'Biancaneve e i 77 nani' di Davide CalìSofia e Adele con: 'Il vestito dei miei sogni' di Anna VivarelliProgetto grafico di SAS
Per questa Giornata Internazionale delle Donne scopriamo insieme le vicende di Hangaku Gozen, la onna-bugeisha che guidò una ribellione contro lo shogunato! Una storia di coraggio e determinazione nella nuova puntata del Podcast dello Shogun! Link in bio (Instagram), post in evidenza (Facebook), oppure leggi sotto!La trascrizione è disponibile sul sito:https://www.podcastdelloshogun.itSe desideri sostenere il podcast, puoi farlo in due modi:- Tramite ko-fi: https://ko-fi.com/podcastdelloshogun- Tramite Paypal: https://paypal.me/podcastdelloshogunLa puntata è disponibile su:podcastdelloshogun.itSpotifyYoutubeAmazon MusicSpreakerApple Podcasts(basta cercare "podcast dello shogun")Fonti:Alessandro Amitrani - Le donne samurai, la vera storiaRochelle Nowaki - Women Warriors of early JapanStephen Turnbull - Samurai women 1184/1877Valentina Calzavara - Samurai celebri ed eroi leggendari: i guerrieri giapponesi nelle stampe mushaeCarla Mais - Onna-bugeisha: La donna guerriera tra realtà storica e tradizione inventataImmagini:Hangaku Gozen, di YoshitoshiFuhamaru, la mascotte del podcast, è disegnato da @bibidrakeart#podcast #podcastitalia #podcastitaliani #samurai #shogun #storia #japan #japanese #giappone #giapponese #womensday #internationalwomensday #history #podshogun #culturagiapponese #giapponefeudale #culturaorientale #podshogun #festadelladonna #marzo #mimosa #donna #donne #giornatainternazionaledelladonna #strongwomen #womenshistorymonth #happyinternationalwomensdayGuerra Genpei, Guerra Gempei, guerra tra Minamoto e Taira, chi erano i Taira, Hangaku Gozen, onna bugeisha, donna samurai, donna guerriera
Celebra la Festa della Donna con 10 biografie di donne eccezionali che hanno cambiato il mondo in scienza, arte, politica e diritti umani.
Bentornati Orsetti e Orsette dai mille coloriVolpe e Marmotta mi hanno ricordato che in questi giorni c'era la festa della Donna.
Per celebrare questa Festa Internazionale delle Donne 2024, SB Radio vi fa conoscere una vera e propria Rivoluzionaria, Charlotte Corday:"Era una calda notte d'estate nel luglio 1793. Piena Rivoluzione Francese. Viene ritrovato un cadavere: ci troviamo nel quartiere di Montmartre, Parigi. Si tratta di Jean Paul Marat, cinquant'anni, noto giornalista e attivista francese, colonna portante della Revolution, “amico del popolo”. Ritrovato morente nella vasca da bagno del suo appartamento, Marat era ancora intento a scrivere per il suo giornale..."Canzoni vivaci come La vasca di Alex Britti e gli ultimi successi sanremesi come "Vai!" di Alfa... E dall'Erasmus Plus ai microfoni della nostra SB Web Radio intervista incrociata a Madame Céline et Madame Alice, du Lycée de Brive, France: evviva Charlotte, attivista rivoluzionaria, come tutte noi Ragazze Savoia Benincasa
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7351FESTA DELLA DONNA, LA MOGLIE DI BIDEN PREMIA UN TRANSESSUALE, CIOE' UN UOMONon stupisce che i democratici non sappiano nemmeno dire cos'è una donna visto che usano le loro energie per promuovere l'agenda LGBTdi Valerio PeceNel giorno della Festa della Donna, la first lady Jill Biden e il segretario di Stato americano Antony Blinken hanno consegnato il "Premio Internazionale Donne di coraggio" ad un trans. L'articolo potrebbe anche finire qui, ma è giusto almeno registrare la reazione di chi, non potendo fare altro, per manifestare il proprio disappunto si è adoperato su Twitter con ogni possibile registro e colore. Ecco allora il realismo politico di Sarah Sanders, governatore dell'Arkansas, che twitta così: «È la Giornata internazionale della donna, un buon momento per ricordare che i democratici non possono nemmeno dirti cos'è una donna».Ma c'è anche l'ironia amara della conduttrice tv Dana Loesch («La first lady è stata gentile a incoraggiare lo svilimento delle donne nella "Giornata internazionale della donna". Cancellare le donne è un abuso»), nonché il black humor del giornalista Derek Hunter («A quanto pare gli uomini sono molto meglio delle donne a fare le donne. Datevi più da fare, signore!»). C'è lo sdegno "classico" di Jennifer Barreto, analista politica e voce della comunità ispanica («Tutto ciò è vergognoso e inaccettabile!»), e c'è la sconsolata presa d'atto di Christopher Bedford, direttore della Common Sense Society: «Non siamo un paese serio». Infine la questione vera, un misterioso interrogativo di fondo che emerge dal tweet della repubblicana Karoline Leavitt: «Perché i democratici fanno gli straordinari per promuovere l'agenda trans?».SE È IL VOCABOLARIO A DECIDERE COS'È UNA DONNAAlla cerimonia tenuta alla Casa Bianca l'attivista argentina Alba Rueda è stata presentata da Jill Biden come una «donna transgender che ha lavorato indefessamente per porre fine alla violenza contro la comunità LGBTQ plus in Argentina». Per la cronaca, a Rueda si deve l'approvazione della legge che in Argentina riserva alle persone transgender l'uno per cento dei posti di lavoro del settore pubblico. A fronte di tutto ciò, se anche il Cambridge Dictionary ha aggiornato la sua definizione di "donna" al fine di includere i transgender (donna, adesso, è anche «un adulto che vive e si identifica come femmina anche se può aver avuto un altro sesso alla nascita»; ad esempio, sempre secondo il Cambrige, «Mary è una donna a cui è stato assegnato il genere maschile alla nascita»), l'operazione di "normalizzazione" (e di alterazione della realtà) sembra essere completamente riuscita. Con l'ovvia conseguenza che a ogni rimostranza verrà messa la mordacchia (compresi gli scempi accaduti in quelle cliniche che avviavano alla transizione persino preadolescenti autistici).Per annusare l'antifona, basta leggere l'accigliato e perentorio messaggio dell'ultraprogressista premier canadese Justin Trudeau, che proprio l'8 marzo così scriveva: «[...] voglio essere molto chiaro su un'altra cosa: le donne trans sono donne. Resisteremo sempre a questo odio, ogni volta che si verificherà». Ora, «chiamare "odio" la biologia di base», come su twitter gli ha risposto un utente, è il solito giochino liberal, perché se è lecito restituire la complessità della realtà, tutt'altra cosa è ridisegnarla completamente, lasciando - all'interno di una vera e propria "guerra alla donna" i cui contorni si allargano ogni giorno di più - che il sesso femminile dipenda soltanto da un'autopercezione.Questo è esattamente il piano a cui anela il potente e variegato universo progressista: da Biden a Trudeau, da Sanchez a Macron, da un sistema scolastico appiattito all'inverosimile alla martellante industria dell'intrattenimento (senza nemmeno considerare la violenza blasfema con cui in questi giorni si è sbeffeggiata la Madonna per le vie di Milano). Il tutto con i grandi dizionari e le storiche enciclopedie a fare da zerbino al pensiero unico, forse il colpo peggiore. Il sulfureo disegno lo ha spiegato benissimo Anna Perenna, che in un articolo su Feminist Post ha parlato in un modo inedito e trasparente del rapporto (malato) tra la sinistra e le donne, che dal pensiero progressista si sentono ormai «tradite, maltrattate, umiliate. E infine soppiantate da neo-donne auto-identificate ben più attraenti e funzionali delle "vecchie" donne per nascita».DONNE E SINISTRA: UN AMORE TOSSICOUn rapporto tossico, quello tra progressismo e donna - ben approfondito sul Timone di marzo -, tale che, scrive Perenna, «a un certo punto bisogna per forza aprire gli occhi, soprattutto quando l'adulterio è talmente grosso e palese che non è più possibile far finta di niente». La giornalista, esponente del femminismo radicale gender critical, intravede l'inizio della fine nell'apertura di credito incondizionata e senza distinguo (fondamentalmente miope) al movimento lgbtq+. «Siamo state noi a sostenere ed accogliere il movimento omosessuale prima e transessuale poi», scrive la giornalista, «quei maschi ci apparivano fragili, dolenti, rassicuranti, non minacciosi dal punto di vista sessuale, amici sinceri ed alleati convinti nelle battaglie contro l'odiato patriarcato. E anche coloro che chiedevano di vivere sereni con un nome femminile ed un corpo sofferto e ricostruito, che male ci facevano, quali minacce potevano presentare per noi?».Ma ecco l'inganno, inaspettato come un agguato nella notte: «Ebbene, proprio in quel mondo lì, dove ci sentivamo a casa, al sicuro, protette e rilassate, è nato un movimento strano, colorato ma aggressivo, militaresco [...], e tanti nostri vecchi compagni ci si sono ritorti contro. Tanti di quei maschi complici di nostre confidenze e di battaglie contro l'odiato patriarcato hanno cambiato fronte, l'alleanza maschile a sinistra è diventata un patto d'acciaio in nome di comuni ideali raccontati come progressisti».Lo scritto di Feminist Post si spinge anche a osare l'inosabile, descrivendo ciò che davvero cova dietro il subdolo piano declinato al maschile, e cioè «un brodo ancestrale di livore, invidia, rancori millenari, desideri inespressi verso il nostro corpo sessuato e la nostra capacità di dare la Vita. I maschi hanno fatto catenaccio fra di loro contro di noi, cosa che sanno fare egregiamente da millenni, e ci hanno letteralmente tolto la terra sotto i piedi». Quale fotografia migliore del premio "Donna Coraggio dell'anno" consegnato dalla first lady e dal Segretario di Stato ad uomo che si percepisce donna? Nel giorno della Festa della Donna, ovvio. Per evitare di essere fraintesi.La chiosa finale di Anna Perenna, a seconda di come si voglia leggerla, è un pugno nello stomaco, una sveglia, una gomitata benevola ad un mondo femminile che con troppa lentezza sta accorgendosi della guerra che gli è stata dichiarata; un passaggio che in ogni caso rappresenta un salutare cambio di passo nella storia recente del femminismo italiano. Le parole della giornalista sono da meditare: «Geniali, hanno addirittura creato le neo-donne: quelle tradizionali, cioè noi, siamo superate: tutti sono donne, tutti possono esserlo, problema risolto. Qualcosa non torna, che ne è di noi?».
GLI SBIELLATIUn podcast di provincia per tentare di guardarci allo specchio, e non piacerci."Capita spesso di avere a che fare, con un certo stupore, con una tipologia di donna un poco strana e poco comprensibile, in senso figurato: quella che si presenta socialmente con il cognome del marito."
Bentornati Orsetti e Orsette dai mille coloriQuesta settimana Volpe e Marmotta mi hanno detto che per la Festa della Donna bisogna fare qualcosa di speciale...Io ho preparato Biancaneve e la Bella addormentata nel bosco... dite che vanno bene?Ascoltate la puntata per sapere cosa ne pensano!Buon ascolto...Con le voci di:Adele con: 'Hollie Greenhalgh'Bianca con: 'Theodora von Liechtenstein'Amelia con: 'Amelia Telford'Bianca con: 'Dewmini'Emma Maria con: 'Angelique Ahlstrom'Celeste con: 'Taegen Yardley'Sofia con: 'Vinisha Umashankar'Tutti questi racconti sono di Elena Favilli tratti da "100 ragazze di oggi per il mondo di domani"Alessandra F, Alessandra S, Cristiana, Cristina, Zia Betta, Fiorenza, Giulia, Rondine Laura, Lorena, Raffaella, Silvia e Veronica hanno letto 'La bambina che piantava alberi' di Caryl Hart, Anastasia SuvorovaProgetto grafico di SAS
Nella giornata internazionale dei diritti della donna vogliamo ricordare tutte quelle altre ricorrenze in cui i buoni propositi che vengono affrontati l'8 marzo vengono totalmente (e vergognosamente) dimenticati. Come durante la notte di Capodanno, nello specifico quello del 2010, in cui Enza Mignacca si è salvata per miracolo dal tentativo del marito di ucciderla. Un episodio sconcertante, come forse è ancora più sconcertante il fatto che la donna si sia trovata di fronte a una lunga e assurda battaglia legale, nel quale il suo aguzzino, seppur riconosciuto colpevole di tentato omicidio, non ha scontato la detenzione in carcere. Mignacca non si è però fatta intimorire ed è diventata un simbolo della lotta alla violenza contro le donne. E, in questa toccante puntata di CdTalk-L'Ospite, invita a reagire e denunciare ogni forma di sopruso.
Le donne in Italia: tra conquiste e lotte ancora da vincere.Le donne nel mondo: l'inferno dell'Afghanistan e dell'Iran.Naufragio: non c'è pace nemmeno per i morti.La condizione dei single in Italia: a loro la vita costa quasi il doppio.Il farmaco per il diabete che fa anche dimagrire finisce su TikTok. E ora i pazienti che ne hanno bisogno non lo trovano più.Per scriverci: dailyfive@cncmedia.itSeguici su Instagram:@emiliomola1@cnc_mediaDaily Five, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 17:00 con Emilio Mola.Una produzione CNC MediaDirezione creativa e post produzione Likeabee Creative CompanyMusica Giovanni Ursoleo
Ho fatto la mia prima vera gita a quasi 30 anni.Non andavo in gita dalle medie.Capitavo sempre in quelle classi rumorose e senza destino, quelle classi che cambiavano il destino ai giovani insegnanti.Però finalmente l'ho fatta. Ho fatto la gita più bella di sempre a quasi 30 anni con la persona che amo.Ah, oggi è l'8 Marzo, posso dirvene una?Ve ne dico una anche sui ricci afro indossando una cuffia per capelli.Freganiente.Il profilo instagram della ragazza che risponde alle domande degli amici bianchi è @itssucrepea
Sto siedemdziesiąty pierwszy odcinek z szybkiej serii ESPRESSO, w którym składam życzenia z okazji Dnia Kobiet.
Buona festa della donna! Storia di questa tradizione e un pò di poesia...Seguici in diretta su www.allthebest-radio.com
Un discorso sull'8 marzo e la festa delle donne che per molti versi rappresenta una collezioni di "non è vero"
Speciale festa della Donna con Guida Sicura Supercar Donne e motori, gioie e dolori? Dimostriamolo in pista con un corso di guida Sicura
Aspettando l'8 marzo:la sessualità come cammino di empowerment femminile
Auguri a tutte le donne del mondo!!
Radioimmaginaria Casa GiallaPodcastDa molti anni si celebra la Festa della Donna l'8 Marzo. Sapete perché è stata scelta questa data? Volete sapere come lo festeggiamo noi di Casa Gialla al Pilastro? Se le risposte sono affermative, non vi resta che mettervi comodi e ascoltarci.radioimmaginaria.it
degli auguri particolari per la festa della donna...
Nella giornata di oggi, lunedì' 7 marzo 2022, ai microfoni dei Degiornalist, con Fabiana e Claudio Chiari, è stata ospite Emanuela conte, capoufficio stampa e portavoce della commissione europea in Italia. Oggi parliamo di come la guerra sta cambiando la storia anche per l'Europa: «in questo momento vediamo un'Europa compatta, tutti i paesi hanno condannato l'aggressione e tutti i paesi stanno facendo qualcosa per aiutare queste persone che scappano» sostiene la giornalista. In occasione dell'8 marzo, la festa della donna, si sottolinea l'importanza del ruolo delle donne in questa tragedia, un argomento che dovrebbe essere costante e non solo ricordato una volta all'anno.
Per questa Festa Internazionale delle Donne 2022 SB Radio vi fa conoscere una vera e propria Regina, Caterina de' Medici, che arriva direttamente... Da un lontano e oscuro passato, ma eccola presentata con le parole di Paolo Conte:" La reine noirese balance dans son pouvoir ...La dames'enflamme dans son miroir !La belle pense :furieuse chance ...La danse commencepour les arbres qui s'élèventsur lanuit claire,la reine est un mystère,change toutdans son miroir jaloux ...Les reines dansent,les dames s'élancent,c'est tout : des nuits partout ..."Canzoni tutte al femminile con Taylor Swift e le Little Mix: auguri a tutte da Caterina, regina nera, e da SB OnLine 'n' On Air
Bentornati Orsette e Orsetti dai mille coloriQuesta puntata è dedicata alla Festa della Donna Mi piacerebbe farvi ascoltare un po' di favole sulle principesse
Un Caffè con VivoGlutenFree n.2- Mix e Farine Naturali e idee per la Festa della Donna
Ricchissima la selezione di notizie che Serafin ci propone questa settimana. - Giornata della festa della donna presso la sede SEM a Milano- Milano è il luogo di un ricordo e una suggestione: trasporto urbano in seggiovia.- Notizia dedicata alla bicicletta con la Fiera del Cicloturismo e la pedalata del solstizio proposta da Turbolento- Olimpiadi di Cortina: c'è ancora modo di salvarne la sostenibilità?- Il risveglio della primavera in Val VigezzoSu fattidimontagna.it testi, immagini e link per approfondire
Cosa celebrano i brand quando festeggiano l'8 marzo? Nel 2021 come sta la comunicazione legata alla festa della donna? In questa pillola di Réclame dai toni accesissimi si discute di aziende alle prese con assorbenti e movimenti politico-sociali.
Gli Zii Africani riescono ad essere molto creativi quando faticano a parlare l'Italiano, forse non quanto i pastori Nigeriani che parlano di come bisogna fare sesso
Come garantire una maggiore occupazione femminile e una sempre più piena inclusione finanziaria delle donne, anche come strumenti di contrasto alla violenza di genere?Ne parliamo l'8 marzo, in concomitanza con la Giornata Internazionale della Donna e con l'anniversario della nascita di Banca Etica, insieme a:Anna Fasano, presidente di Banca Etica - Ricette per una finanza alleata della parità di genereClaudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation - Il ruolo dell'educazione finanziaria per l'empowerment femminileClaudia Fiaschi, portavoce del Forum per il Terzo Settore - Il ruolo del Terzo Settore per l'inclusione femminileModera: Morena Rossi, ideatrice di Donne da Urlo, che racconta anche “Donne e Finanza da Urlo”, un progetto di storytelling che si articola in una raccolta di storie online e in un ciclo di podcast condotti dalla giornalista e conduttrice Paola Maugeri.
A tutti i maschi dico...prima di condividere una mimosa, una poesia, una frase a favore.di tutte le donne...fatemi vedere come vi siete comportati durante tutto l'anno...
La festa della donna è una celebrazione stabilmente associata a questa giornata, entrata oramai nella tradizione popolare con il corredo della mimosa. Tuttavia più che l'atmosfera di festività, la Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, è un'occasione dedicata alla commemorazione e alla riflessione sulla parità di genere: concetto a volte troppo trascurato. Con le parole di Alessandra Magliorino e Lisa Gattini.
Cosa succede se lasci 4 donne a parlare di donne?
Buooongiorno! Benvenuti in una nuova puntata di TittyCroissant Club!In questa puntata parliamo di DONNE in particolare di due serie tv di STAR il nuovo catalogo di Disney+ e due film abbastanza evitabili, il tutto farcito di termini che si riferiscono alle donne per indicare qualcosa di positivo e per il negativo...beh, vi lascio immaginare! Come cigliegina sulla tortina parliamo anche del libro letto questo mese, SPOILER: a uno di noi due non è piaciuto!
Buongiorno Dedicato a tutte le Donne del Mondo in particolare alle Ascoltatrici di Radio Mariposa :stuck_out_tongue:
Nicla VassalloIn ricordo di Rossella Panarese, giornalista di Radio3Cara Rossella,Carlo (Bernardini) mi chiama: “Nicla, vorrei che fossi tu a scrivere il necrologio di Rita Levi Montalcini per Sapere”. “Scusa, Carlo. No, grazie, non mi sento all'altezza”. Carlo insiste. Ti chiedo consiglio. A chi altri? Tu: “Dai, Nicla, scrivilo”.Irrimediabile Rossella, penso tra me e me. Questa volta, invece, il tuo necrologio non ha, né avrà la mia firma. Ti accontenterai di questa mia e-mail? Ricordi? Un giorno a Roma, uno dei tanti nostri magnifici giorni.Auditorium. Invitata da te in trasmissione. Radio3Scienza. Si presenta il National Geographic, chiedendomi una video-intervista. Tu accanto a me.“No, mi spiace”“Nicla, perché no?”.Ti ritrovo sul set. Mi scatti una foto. Me la invii. Twitter sta compiendo i primi passi. Ne sei entusiasta. Twitti qualcosa che mi riguarda. Il tuo ultimo tweet lo scorso 16 febbraio. “Ma che fai, Rossella?”.E Facebook? E Instagram? Noi due siamo social, non da social. E sull'hate speech: antesignane.Sai Rossella, da poco mi ritrovo su Instagram, soprattutto per studentesse e studenti; vi ho postato due nostre foto. Student* da entrambe amate/i. Tu col tuo corso in Sapienza.Su Twitter Rai Radio3: “Pensavamo a Rossella Panarese ogni volta che avevamo bisogno di un parere giusto, di una soluzione intelligente. Il suo equilibrio e il suo entusiasmo costruttivo ci roteggiavano dalla tentazione dello sconforto e della noia. Dava il senso al nostro essere Noi, e gliene siamo grati”.Posso associarmi, amica mia preziosa, intellettuale favolosa? Stamane, ascolto la voce strozzata di Marino (Sinibaldi) in radio.Rossella, che accade? Scienza. Conoscenza. Contro l'ignoranza. Dolori. Amori. Libri. Terrazze. Matera. Materadio. Insegnamento. Umiltà. Donne. Giovani. Crotone. Genova. Cene. Vini. Giornate di studio. Le scomparse che ci segnano. La più recente: Pietro Greco. 25 novembre contro la violenza sulle donne.Lo scorso agosto: a consigliarci libri, e su ciò non scherziamo mai, da anni e anni. No, scherziamo, senza tralasciar la buona, salvifica ironia. Accanita lettrice. Il tuo prepararti sui libri, e non solo, per ogni tuo, singolo ospite in trasmissione. E quel tuo rispettare le “regole”: il display coi minuti e secondi dietro di te, quando sei in onda.Il vestirsi/vivere da “maschi” e da “femmine”. La femminilità interiore: dolcezza, sostegno, fermezza, caparbietà, coraggio. Filosofie femministe, anche sulla scienza e nella scienza. Condivisioni a non finire.Accendo la radio. Rai Radio3. Ore 11.30 in punto. Non trovo la tua voce in diretta. Le tue amate conduttrici, i tuoi amati conduttori. A quando, Rossella, per la tua voce colta, intelligente, profonda? Ti ho detto del ciclo Loving Books, ti ho invitata, ribadisco l'invito. E poi è scontata la tua presenza al prossimo Festival della Scienza. Genova, già. Trasmissione, cene, chiacchere empatiche. Sì, non preoccuparti, ufficialmente comparirai come moderatore/moderatrice (cosa preferisci?). Ma, lo sai, da anni e anni, ormai, quando gioco in casa, ti tradisco e ti intervisto. Ora cosa stai leggendo? Chi intervisterai? A Roma ci vediamo comunque presto. A casa tua o in via Asiago, Covid permettendo. E ribadiremo convinte il nostro rito: la foto assieme, sempre, in ogni occasione, privata e pubblica.Ma il nostro privato è riservato; lo diamo per scontato. Che dirti, amica eccezionale? So che l'aggettivo non ti aggraderebbe. Il nostro unico motivo di incomprensione.Mi è stato chiesto di rendere pubblica questa mia e-mail. Ho risposto: no, grazie. E tu: “Dai, Nicla, pubblica”. Ceci n'est pas une pipe. E gli occhiali da sole.A presto.Ti abbraccio forte, dolce,NiclaIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Spendieren Sie einen Cafè? Buy me a coffee? https://ko-fi.com/italianoInternational Womens Day - Weltfrauentag - Festa della DonnaLivello B1Fra pochi giorni, l'8 marzo, sarà la festa della donna e vorrei parlarvi di questa festa, delle sue origini e di come si festeggia in Italia.È una giornata dedicata al ricordo delle conquiste economiche, sociali e politiche delle donne, ma anche per pensare alle discriminazioni e alle violenze subite dalle donne e di cui sono ancora oggetto le donne in molti paesi del mondo.È associata alla data del 25 novembre che l'Assemblea delle Nazioni Unite ha istituito come giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.Ma torniamo all'8 marzo. La festa della donna, non è la festa della mamma o la festa di Maria, della Madonna, come tanti mi chiedono. Infatti si può essere donna senza essere mamma, non bisogna avere figli oppure essere una santa per essere donna.Ebbene questa festa è proprio dedicata a tutte le donne, indipendentemente che siano sposate, single, occupate, disoccupate, con o senza figli. E volete sapere perché l'8 marzo si celebrano le donne?L'origine della festa della donna è storica e risale all'inizio del ventesimo secolo. Tra il 18 e il 24 agosto del 1907 ha luogo il settimo congresso della II Internazionale socialista (un'organizzazione internazionale dei partiti socialisti e laburisti). Il congresso si svolge a Stoccarda, in Germania e vi partecipano 884 delegati di 25 nazioni diverse. Alcuni di questi molto famosi, come per esempio Rosa Luxemburg, Clara Zetkin, Lenin e Martov. ...The full transcript with tables and additonal excercises is available via "Luisa's learn Italian Premium" - das komplette Transcript / die Show-Notes mit zusätzlichen Übungen und Tabellen zur Konjugation sind über Luisa's Podcast Premium verfügbar.Luisa's Podcast Premium ist kein Abo - sie erhalten das jeweilige Transscript/die Shownotes sowie Übungen indem Sie "pro Stück" bezahlen.Mehr info unter www.il-tedesco.it bzw. https://www.il-tedesco.it/premium
Nella puntata che precede l'8 marzo, come da tradizione, dedichiamo la trasmissione ad una nostra selezione di voci femminili nel progressive rock. (Intervallo...Prog) va in onda in diretta il giovedì alle 21:00 su www.radioliberatutti.it
Questa settimana ho un po' di film a tema da suggerirvi, tutti già disponibili per l'home video, così per passare questa settimana a casa, data l'emergenza sanitaria, ma comunque con buoni film
Oggi è l'8 marzo. Oggi è la festa della donna. Oggi è un giorno importante. O forse no?
Buongiorno Dedicato alla Festa delle Donne e a tutte le Donne che Ascoltano Radio Mariposa!!!
Voci che giungono di lontano? Paura di contagi?... No, non è la didattica a distanza per il covid_19 nel 2020: una ragazza francese di soli 19 anni, Jeanne d'Arc, ossia Giovanna d'Arco, è venuta a trovarci al FabLab del Savoia Benincasa, direttamente scampata dal rogo, per raccontarci la sua storia e augurare a tutte le Donne e gli uomini dei tempi del Corona Virus: "BUON 8 MARZO 2020!"A farle da colonna sonora brani senza tempo, come quelli della sacerdotessa maudite del rock Patti Smith, e voci divine come quella della minuta grandissima "passerotto" Edith Piaf: buon ascolto e buona festa internazionale delle donne 2020 su SB On Air!
Voci che giungono di lontano? Paura di contagi?... No, non è la didattica a distanza per il covid_19 nel 2020: una ragazza francese di soli 19 anni, Jeanne d'Arc, ossia Giovanna d'Arco, è venuta a trovarci al FabLab del Savoia Benincasa, direttamente scampata dal rogo, per raccontarci la sua storia e augurare a tutte le Donne e gli uomini dei tempi del Corona Virus: "BUON 8 MARZO 2020!"A farle da colonna sonora brani senza tempo, come quelli della sacerdotessa maudite del rock Patti Smith, e voci divine come quella della minuta grandissima "passerotto" Edith Piaf: buon ascolto e buona festa internazionale delle donne 2020 su SB On Air!
L'otto marzo in italia si festeggia la festa della donna. In questo episodio parliamo dei cambiamenti della lingua per stare al passo con i tempi.
Buongiorno a tutti quest’oggi festeggiamo la festa della Donna con Combinacion de la Habana con un pezzo musicale che si chiamava “Discrecion” !!!
Il caso della caramella al limone in regalo il giorno della festa della donna: epic fails o un modo "alternativo" per diventare virali.E voi cosa preferite: una comunicazione nei ranghi che rispetti la vostra reputazione o vi piacerebbe spingervi un po' oltre rischiando qualcosa?Scrivetemi o mandatemi un messaggio vocale su Telegram all'account @FabioMattisEcco i canali per rimanere aggiornato con me:Canale Telegram: https://t.me/wearethenetGruppo Facebook: http://bit.ly/WeAreTheNet_GFBSito Internet: http://www.wearethenet.itmail: wearethenet@fabiomattis.comiTunes: https://apple.co/2Ek1RgITuneIn: http://bit.ly/TuneIn_WeAreTheNetSpotify: https://spoti.fi/2Ab2KnDYoutube: http://bit.ly/YT_WeAreTheNet
Anche Pentathlon dedica la puntata odierna alla festa della donna, con la presentazione dell'evento sportivo che si è svolto al carcere femminile Lo Russo Cotugno, un torneo di volley che ha visto impegnate una trentina tra giocatrici e volontarie provenienti da varie squadre piemontesi e una decina di donne recluse presso la casa circondariale. L'evento è stato anche l'occasione per presentare la nuova Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport. Ai nostri microfoni la responsabile delle Pari Opportunità della UISP Torino Paola Voltolina.
Stefano e Giulia, oggi, hanno deciso di affrontare un tema molto importante e hanno creato una lista di parole inglesi legate al femminismo e alla lotta per l'uguaglianza di diritti e libertà.Imparatele assieme a loro per combattere il maschilismo!Approfittate dello sconto offerto da Babbel: https://apps.babbel.com/it/4verticale/Leggete tutto l'articolo: https://goo.gl/ToAbwz
Stefano e Giulia, oggi, hanno deciso di affrontare un tema molto importante e hanno creato una lista di parole inglesi legate al femminismo e alla lotta per l'uguaglianza di diritti e libertà.Imparatele assieme a loro per combattere il maschilismo!Approfittate dello sconto offerto da Babbel: https://apps.babbel.com/it/4verticale/Leggete tutto l'articolo: https://goo.gl/ToAbwz
Gianluigi Leoni conduce,Radio Vacanze, il primo programma dedicato al turismo condotto da un agente di viaggi.Parliamo di : Portogallo la porta della nuove EuropaLiguria sei musei da non perdere.Mauritius 7 giorni in armonia con la naturaLe tredici stare più pazze del mondo.Resta in contatto con il programma:SMS 3204687503E.mail radiovacanze@gmail.com
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/3668OTTO MARZO, FESTA CONTRO LE DONNE di Costanza Miriano Avevo promesso a me stessa che mi sarei completamente disinteressata delle celebrazioni per l'otto marzo, perché secondo me, oggi, qui, in Occidente, per come sono concepite hanno la stessa pregnanza di una danza della pioggia in Irlanda. Sono vecchie, obsolete, ma soprattutto strabiche.Avete visto la schermata di Google, verosimilmente il sito più cliccato al mondo, per il giorno x? Donne in tutte le salse - astronauti (ma che fantasia, guarda, non lo avrei mai detto), chimici, cuochi, magistrati, atleti, insegnanti e via dicendo, in quattordici versioni diverse - ma neanche una, dico, neanche una su quattordici in versione mamma. Ditemi voi se non c'è qualcosa di perverso, di intenzionale, di mirato.LA DIFFERENZA PRINCIPALELo stesso dicasi per tutte le celebrazioni analoghe in varie sedi istituzionali. Donne imprenditori, donne in politica, tutte a riempirsi la bocca di parole come diritti e differenza, ma qual è la differenza principale se non la maternità, la capacità di generare vita? Hanno presente, gli organizzatori di tutte le manifestazioni, che siamo il paese che fa meno figli al mondo? Perché continuano a parlare solo, e sottolineo solo, di tutto ciò che può allontanare le donne dalla maternità, esaltandolo come una conquista, e non parlano mai di quello che può incoraggiare le donne a buttarsi nell'avventura di fare figli, se possibile presto, se possibile non uno solo? Perché tra la donna soldato, quella astronauta, quella imprenditore, perché cavolo non è stata invitata una che fa molto la mamma? Ho un sacco di amiche mamme multiple molto più audaci e toste e coraggiose e apripista di quelle che ci propongono come modello. Invece il tasso di natalità tra le donne che in molte sedi – purtroppo anche in quelle dove non ti aspetteresti – ci vengono presentate come esemplari è da estinzione nel giro di qualche decennio.Ora, non vorrei essere fraintesa. Non dico che non sia un bello che le donne abbiano la possibilità di fare tutte quelle belle cose, se veramente lo desiderano. Credo che tutte noi siamo molto grate alle donne che hanno combattuto per conquistarci la libertà di scegliere, perché la libertà è la condizione minima necessaria, è il presupposto di qualsiasi altro discorso sulla donna, e sull'uomo come anthropos in generale. Grazie. Però adesso basta.Ho chiesto alle mie figlie "ma secondo voi una donna può fare tutto? L'astronauta? L'ingegnere?" mi hanno guardata con condiscendenza, forse con compassione pure. Direi come se avessi chiesto "ma secondo voi una mucca può fare il latte?" Io credo che per le future donne, e anche per le attuali giovani donne certi discorsi puzzino di muffa. Le conquiste sono incamerate, andiamo avanti.AFFERMAZIONE FEMMINILE?Ciò nondimeno, si continuano a fare quei discorsi spingendo sempre sull'acceleratore dell'affermazione femminile, come se questa passasse necessariamente per la negazione della maternità, e io sono certa che sia per un preciso disegno culturale: allontanare le donne dal ruolo materno e, nel caso abbiano figli (succede), invitarle a delegarne l'educazione ad agenzie esterne, non alla famiglia, che non è abbastanza controllabile. Quali lobby economiche, quali disegni politici ci siano è sinceramente un'analisi superiore alle mie forze, soprattutto alla fine di una giornata come questa, ma più che altro non mi interessa.Mi sembra invece molto più interessante, in negativo, il fatto che le donne contemporanee siano parecchio inquiete e infelici, e non lo dice qualche Pontificio Consiglio, ma studi e ricerche laicissimi tipo l'American Economic Journal e molti altri citati per esempio da Danielle Crittenden, in Why Happiness Eludes Modern Woman. A me lo dice la semplice osservazione della realtà. Va bene, siamo libere di fare tutto, siamo anche bravissime a farlo. Possiamo avere una vita sessuale soddisfacente senza essere vittime di condanna sociale, e anche senza il rischio di avere bambini indesiderati, grazie alla rivoluzione sessuale e alla contraccezione. Se i bambini arrivano per sbaglio possiamo liberarcene, e anche se non ne siamo sicure, che un bambino sia arrivato, ma lo sospettiamo solamente, basta una bombetta di ormoni uno o cinque giorni dopo. Possiamo studiare e superare i maschi in tutti i campi. Ci hanno detto di realizzarci, e poi di pensare ai figli. Se non arrivano c'è sempre il piano B, la PMA, e pazienza se costa tantissimo e ha pochissime possibilità di riuscita, e gravi rischi per la salute a breve e a lungo termine.PIÙ FELICI?Ma questo ci ha rese più felici? Non mi sembra, anzi. Io sono circondata di donne sole e alquanto disperate. Donne che non riescono a tenere tutto insieme, e anche se hanno figli e lavori splendidi e gratificanti e ben pagati a un certo punto della loro vita cominciano a chiedersi se vale la pena di correre come matte, e lasciar morire le nonne da sole, o sbattersi come trottole nei tre mesi estivi mendicando ospitalità per i bambini, o ancora perdersi primi passi, prime parole, primi amori dei figli.Ogni tanto leggo i giornali femminili (un po' noiosetti per me, tranne le pagine beauty, sono drogata di creme) e mi intenerisco a leggere le storie di donne che si raccontano balle per non ammettere che le loro vite sono terremotate, alluvionate, desertificate, perché non hanno investito abbastanza sulla famiglia, sui figli, e si raccontano che troveranno in se stesse e nel loro progetto – un negozio bio, una galleria di arte, una piccola attività di artigianato – la forza per andare avanti. Mi si stringe il cuore, perché io sono certa che solo aprirsi alla possibilità di dare la vita o di accoglierla in altri modi se non arriva, solo fare spazio veramente, lasciarsi mangiare da qualcun altro i sogni e i progetti, solo questo rende una donna veramente felice. Di certo non sono le quote rosa a riempire il cuore.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1410LA FAVOLA INVENTATA DELL'8 MARZO di Alessandra NucciLa festa dell'8 marzo, che in Italia si tramanda di anno in anno con l'immutabilità delle leggende, narra della lotta di classe, dello sfruttamento capitalista, del diritto al lavoro e, immancabilmente, dell'iniquità della società americana. Si tratta però di una mitologia indotta, un misto di fatti veri e meno veri ricostruiti con fantasia dal movimento sindacale, in piena Guerra Fredda, per dare corpo all'ideologia marxista e incanalare le donne il più possibile verso rivendicazioni di stampo comunista. La storia vera infatti è molto più articolata della sola iniziativa che si vuole lanciata da Clara Zetkin a Copenhagen nel 1910. L'incendio della Triangle Shirtwaist Factory di New York fu tragedia vera e immane, ma non fu riconducibile né a scioperi né a serrate, fece vittime anche fra gli uomini e oltretutto avvenne nel 1911, un anno dopo il supposto "proclama". Nella minuziosa ricostruzione storica offerta dal libro "8 marzo. Storie, miti, riti della giornata internazionale della donna" di Tilde Capomazza e Marisa Ombra (ed. Utopia, Roma, 1991), si scopre che la data dell'8 marzo fu stabilita a Mosca nel 1921, durante la "Seconda conferenza delle donne comuniste". Svoltasi all'interno della III Internazionale comunista, la conferenza decise di stabilire quella data come "Giornata internazionale dell'operaia" in onore della prima manifestazione delle operaie di Pietroburgo contro lo zarismo. La "Festa della donna" fu istituita quindi nel quadro ideologico e politico che vedeva i paesi comunisti di tutto il mondo uniti per la rivoluzione del proletariato, sotto la guida dell'Unione Sovietica. Perché allora questo fatto non viene tramandato ogni 8 marzo? Per capirlo bisogna andare alle radici del femminismo, che non nasce dalle lotte del proletariato ma dalle donne del ceto medio, che già dalla metà dell'800 avevano cominciato a mobilitarsi per il diritto di voto. Quando poi, al volgere del XX secolo, venne fondato il Partito Socialista internazionale, le sue donne si divisero fra quelle disposte ad allearsi con le femministe "borghesi", e quelle che invece ritenevano che, come scrisse nel 1910 «L'Avanti!», "il proletariato femminile non può schierarsi col femminismo delle donne borghesi [...] per ottenere quelle riforme civili e giuridiche che le tolgano alla tutela e alla dipendenza dall'uomo. Questa emancipazione di sesso non scuote e può piuttosto rafforzare i cardini della presente società economica: proprietà privata e sfruttamento di classe". In poche parole le donne di sinistra accusavano le borghesi di "non attaccare a fondo l'istituto familiare, luogo privilegiato di oppressione della donna". Questa divisione può spiegare la ricostruzione dell'8 marzo come iniziativa di protesta per il terribile incendio di New York, il cui taglio anti-americano risultava tanto più efficace quanto più ne rimaneva nascosta la radice sovietica. Questa versione fu riportata infatti per la prima volta in Italia dal settimanale «La lotta», edito dalla sezione bolognese del Partito Comunista Italiano. Era il 1952, e quell'anno l'Unione Donne Italiane, settore femminile della Cgil, distribuì alle sue iscritte una valanga di librettini minuscoli, 4 cm x 6, da attaccare agli abiti insieme a una mimosa. Nel libretto c'era un resoconto dell'incendio di New York. Due anni dopo, il settimanale della Cgil, «Il lavoro», perfezionò il racconto con un fotomontaggio che ritrae un signore arcigno in bombetta dal nome inventato che si fa largo fra masse di donne tenute indietro dalla polizia. Così la data dell'8 marzo si è diffusa a tappe alterne, soprattutto in Europa. In alcuni paesi è salita alla ribalta solo da pochi anni. Negli Stati Uniti, dove le manifestazioni delle donne hanno sempre incluso le più svariate associazioni femminili, le donne socialiste tenevano già una "Festa della donna" nel 1908, che però non è mai diventato un appuntamento diffuso. È da pochissimo che si tenta di far acquistare visibilità in USA all'"International Women's Day". Nonostante infatti la crescente pubblicistica degli studi femminili, presenti in tutti gli atenei, il livello di attenzione del pubblico per l'8 marzo continua ad essere quasi del tutto inesistente.