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In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava do- mandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Filmový apríl začne nabitým prvým týždňom. Cate Blanchet a Michael Fassbender zažiaria v luxusne vyzerajúcom špionážnom trileri Stevena Soderberga. Rakúšania vraj našli odpoveď na Östlunda a Lanthimosa. Mladšiu generáciu na chvíľu odtrhne od počítačov filmová adaptácia Minecraftu s Jackom Blackom. A na záver si pripraví Anthony Hopkins zákernú pascu na zlodeja svojho auta. Čo meno, to pojem, ale oplatí sa niečo z toho vidieť? Pustite si nový diel .týždňa vo filme a možno sa dozviete.
Wer sich in der Schweizer Surfszene ein wenig auskennt, der ist sicher bereits über ihren Namen gestolpert: Alena Gubler. Pasci meint: "Die erfolgreichste Schweizer Surferin, die es bisher gab." Sie erzählt uns von ihrem Leben und verrät, dass sie schon ein wenig Stolz ist auf ihre Erfolge.Hört rein!
Ist ein:e Athlet:in mit vielen Social Media Follower:innen mehr Wert als eine:r mit wenigen?Wir reden heute über Social Media. Pasci nimmt uns an die Hand und führt uns durch "seine" Welt. Wie wichtig ist Social Media denn überhaupt für Profisportler:innen? Muss man überhaupt Social Media haben als Athlet:innen?Hört rein und bildet euch!
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Tu seguimi” !Gesù appare in riva al mare di Galilea21 Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera.2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. 3 Simon Pietro disse loro: «Vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Uscirono e salirono [subito] sulla barca; e quella notte non presero nulla. 4 Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. 5 Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». 6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. 7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. 8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti, trascinando la rete con i pesci. 9 Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 11 Simon Pietro allora salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» Sapendo che era il Signore. 13 Gesù [allora] venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce. 14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai [suoi] discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.Gesù e Pietro15 Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».Il discepolo che Gesù amava20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul petto di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi». 23 Per questolascia un commentoSupport the show
Dal Vangelo secondo Giovanni[Dopo che si fu manifestato risorto ai suoi discepoli,] quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio.E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
In quel tempo, quando [si fu manifestato ai discepoli ed essi] ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 21,15-19 In quel tempo, quando [si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. « Pasci i miei agnelli, pascola le mie pecore, pasci le mie pecore ». In questi tre imperativi, si trova la nuova missione di Pietro che dopo avere negato Gesù durante la sua passione, viene riabilitato come pastore del gregge del Signore. Assistiamo qui ad una strana confessione non del peccato, ma dell'amore pur imperfetto di Pietro nei confronti di Gesù: Gli vuole bene. In effetti, il Risorto non chiede al discepolo di rievocare la notte del rinnegamento. Gli interessa soltanto riportare Pietro all'alba della sua nuova chiamata a seguirlo. In fondo il pentirsi dai propri peccati non consiste solo nel riconoscere il peccato commesso. Esso dovrebbe manifestare soprattutto l'ardente desiderio di vivere in piena comunione con il Signore amandolo malgrado le debolezze quotidiane. Ecco perché nel dialogo tra Pietro e Gesù si vede come l'uomo non è capace di capire il senso vero e totale dell'amare rivelatoci sulla croce. Signore, riconosciamo di non essere capaci di amare come Te. Fa che impariamo almeno a lasciarci amare da Te aprendoti i nostri cuori. Buon fine settimana.Don Arthur.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».Parola del Signore.
In quel tempo, quando [si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Tu seguimi” !Gesù appare in riva al mare di Galilea21 Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera.2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. 3 Simon Pietro disse loro: «Vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Uscirono e salirono [subito] sulla barca; e quella notte non presero nulla. 4 Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. 5 Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». 6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. 7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. 8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti[a]), trascinando la rete con i pesci.9 Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 11 Simon Pietro allora[b] salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» Sapendo che era il Signore. 13 Gesù [allora] venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce.14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai [suoi] discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.Gesù e Pietro15 Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni[c], mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».Il discepolo che Gesù amava20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul petto di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi». 23 Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morSupport the show
Sono più di 300.000 gli Europei che, tra il XVI e il XVII secolo, hanno lasciato la fede cristiana, convertendosi all'Islam e stabilendosi nei paesi islamizzati dell'Impero Ottomano o dei suoi Stati vassalli. Molti di loro scelsero la via della conversione per svariate ragioni: riscatto da uno stato di schiavitù o prigionia, fascino dell'avventura per i viaggiatori, brama di guadagno per i lavoratori specializzati, persino una "vertigine dell'apostasia" per alcuni membri del clero. Tra questi rinnegati che trovarono la loro fortuna sotto la Sublime Porta, spicca esemplare la figura di Scipione Cicala, al secolo Sinan Capudan Pascià… "Pirati - Vite fuori dagli schemi" è una serie originale targata Podcast Italia Network e sponsorizzata dal Canale Telegram "Podcast Consigli di Ascolto'. Visita il link in descrizione per scoprire ogni giorno recensioni e suggerimenti sui migliori podcast da ascoltare in Italia: https://t.me/podcastconsiglidiascolto Voce e testi di Michele D'Innella. Produzione di Matteo Ranzi. Sound design di Federico Slaviero e Stripe Studio.
Tja, was sollen wir sagen. In dieser Folge PhilosoBIEREN passiert so einiges. Pasci erfindet einen "Bier-Cuvée", Christina wird zur Expertin für griechische Mythologie und Santschi verwandelt den Podcast kurzerhand in ein Hörbuch. Viel Spass beim Zuhören!Eure Storys, Ideen oder Anmerkungen könnt ihr uns zuschicken auf: philosobieren.podcast@gmail.com
“Simone figlio di Giovanni mi ha più di costoro” Gv 21,16Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».Mentre il tempo Pasquale ormai si va compiendo nella gioiosa festa di pentecoste Il Vangelo ci pone di fronte alla domanda essenziale dell'amore per Cristo“Dolce Emmanuele, rinasci anche in me. Dimora in me, rendimi una cosa sola con te, tu che mi hai scelto con amore” (Gerhard Tersteegen)
[quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
IL VANGELO DEL GIORNO – venerdì 26 MAGGIOGv 21,15-19 Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.In quel tempo, quando si fu manifestato ai discepoli ed essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».https://www.nondisolopane.it/il-vangelo-del-giorno-venerdi-26-maggio/
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».Parola del Signore.
Dal Vangelo di Giovanni 21,15-19 In quel tempo, quando [si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi». --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
Pasci and Elin left their comfort zone in this extraordinary b2b to step into unknown experimental territories of electronic music. This detour abducts you into the realm of the niche, the underground, the unusual. Have an adventurous ride and enjoy the otherworldly.
Il Messaggio di Oggi: "PASCI I MIEI AGNELLI" • Matteo 4: 18 • Giovanni 21: 15 • 2 Timoteo 4: 2 • Marco 5: 19-20 • Luca 24: 48 • Giovanni 4: 28-29 • Giovanni 4: 39 • 1 Pietro 5: 1 • Atti 2: 32 • Atti 10: 41-42 • Atti 10: 44 • Atti 1: 8 • Atti 4: 8 • Atti 2: 14 • Atti 2: 16 • Atti 2: 38-39 • Giovanni 21: 18-19 • 2 Pietro 1: 14-15 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Hoje vou trazer um sensacional bate papo sobre “Botas” com meu amigo Augusto Canabrava da Nepal Montanhismo aqui em São Paulo, visite www.nepal.com.br Eu montanhista Freddy Duclerc apresento o episódio nº127 da terceira temporada com tema "BOTAS" Como escolher para sua aventura? E ai te pergunto. Você sabe escolher uma bota? Para a praia ou Montanha? Qual tipo de Bota? Mid, Transição, Mista, Alta Montanha... Qual grip é melhor para sua aventura? Uma bota é como uma roupa tem que combinar com você e atender suas necessidades técnicas, mas não dá para desprezar seu design e estilo. Na hora de escolher nossa bota de alta montanha precisamos refletir alguns fatores que influenciam nossa decisão, adquirir a mais adequada para a nossa atividade em montanha. Quanto mais longa a expedição, a bota terá que atender as exigências do terreno, ou seja, tem que ser encorpada para aguentar bem, jamais pode deixar você na mão. Porém deixar sempre com os pés de maneira confortável para a atividade em montanha. Seu peso e seu conforto são decisivos na hora da compra. Em minha opinião, o que determina a bota que devemos usar é o Terreno. Se tem muitas inclinações e relevo, o cano alto ajuda a evitar torções. Dependendo da inclinação, o solado é mais aderente, robusta, biqueira reforçada, laterais emborrachadas para aguentar terrenos como morenas ou muita rocha. Sua parte frontal quando reforçada é para atender o esforço aplicado pela ponta dos pés, com seus dedos, nas inclinações, no uso de crampons durante uma ascensão inclinada. O clima também é determinante na hora da melhor escolha! Para climas secos e quentes, fundamental ser uma bota respirável, normalmente com membranas que facilitam sua respiração. Em lugares úmidos e frios, botas com tecidos impermeáveis e membranas transpiráveis. Quanto mais frio e lugares altos acima de 5, 6, 7 e 8 mil. As botas são revestidas com materiais plásticos, na frente e atrás para uso de crampons, chegando a ter mais uma bota interna, chamada “bota dupla” para alta montanha. A Bota Dupla, retém calor, para aquecer e isolar os pés da temperatura externa. Mas se a dúvida persistir, sempre pesquise, compare, fale com fabricante ou procure profissionais comprovadamente competentes para auxiliar. Texto de um artigo que escrevi no Blogdescalada.com dos meus amigos Luciano e Natalia. Vamos tocar nestes pontos neste episódio, ouça até o final Estamos sendo ouvidos em 48 países e em 6 continentes: América, Europa, África, Ásia, Oceania e a Antártida. Destacando a grande audiência fora do Brasil nos EUA, Japão e Portugal, muito obrigado! Este episódio tem o APOIO da COROS Brasil e Dr Shape. Coros é uma marca americana de relógios GPS multiesportivos com alta tecnologia e qualidade. A Dr. Shape é uma empresa que atua há 19 anos no mercado, sendo a maior Rede de Franquias Especializada em Suplementos Alimentares e Artigos Esportivos da América Latina. Aqui no Projeto Reset Humano a história é contada a partir de histórias de vidas. Você pode conhecer nosso trabalho, os âncoras e nossos valores através do site podcastresethumano.com.br, visite! Bons Ventos Freddy Duclerc Whatsapp +55 11 98165 0990 www.freddyduclercexpedicao.com.br Intro music: Pasciência Lenine/Alok Remix https://youtu.be/nPS7Ifep5j8 --- Send in a voice message: https://anchor.fm/reset-humano/message Support this podcast: https://anchor.fm/reset-humano/support
Music from Phil weeks/ around 7 / Dj sneak and many more Genres : House / DeepHouse / classichouse Track list Pascià by V.I.C.A.R.I. White Label Sparks by 4th Sign Don't Let Go The Disco by Bas Roos Raw Is The Fight by Around7 Breaking It Down by Hideto Omura Reels Rebel by Mennie I Need You To Know by Minimono The March (D'julz Edit) by Rob Brown Acid Attack by No Assembly Firm Ghost Town (Tool 3) by Phil Weeks Bridgin' The Gap by DJ Sneak
Predicazione espositiva del Pastore Emerito Fred Whitman su Giovanni 21 versetti da 1 a 19. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 14 Agosto 2022.Titolo del messaggio: "La conversazione di Gesù con un discepolo fallito".GIOVANNI 21V1-191 Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera. 2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. 3 Simon Pietro disse loro: «Vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Uscirono e salirono sulla barca; e quella notte non presero nulla. 4 Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. 5 Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». 6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. 7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. 8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti), trascinando la rete con i pesci. 9 Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 11 Simon Pietro allora salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» Sapendo che era il Signore. 13 Gesù venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce. 14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai suoi discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.15 Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +Dopo che si fu manifestato risorto ai suoi discepoli,] quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».Parola del Signore.Parola del Signore.
Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».Parola del SignoreCommento di Don Domenico, sacerdote della Diocesi di TraniPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».Parola del Signore.
Dal Vangelo di Giovanni 21,15-19 In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi». --- Send in a voice message: https://anchor.fm/vangelo/message
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».Commento di Don Saverio, sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Dal Vangelo di Giovanni 21,1-19 In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi». --- Send in a voice message: https://anchor.fm/vangelo/message
Al centro di ogni religione c'è il bisogno dei credenti di sapere che il loro Dio li ama. Ma il modo in cui tu come cedente restituisci il tuo amore a Dio determinerà la differenza tra l'avere uno spirito religioso e l'amare realmente il tuo Creatore. --- Predicatrice: Jean Guest CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 37 minuti "Ti amo; ich liebe dich; te quiero; je t'aime; iwedihalehu E-we-d-ha-lew; kesalul; I love you." Ogni lingua sulla terra ha parole che significano ti amo. Ogni cultura ha sviluppato rituali per esprimere l'amore e l'accoglienza di un bambino, o l'unione di persone in una relazione impegnata; mi piacciono molto le tradizioni in Cina dove lo sposo lancia frecce alla sposa, e nella Repubblica Democratica del Congo dove se sorridi il giorno del tuo matrimonio, significa che non sei serio riguardo alla tua relazione. E ogni religione mondiale enfatizza l'amore divino; si esprime con pratiche molto diverse, ma al centro di ogni religione c'è il bisogno dei credenti di sapere che il loro Dio li ama. Che sia umano o divino, sembra che il nostro bisogno d'amore sia radicato nella nostra stessa essenza. Secondo la teoria triangolare dell'amore, sviluppata dallo psicologo Robert Sternberg, le tre componenti dell'amore sono: intimità, passione e impegno. L'intimità è l'avere una stretta relazione personale con qualcuno; si tratta di vederlo come è realmente, si potrebbe dire che è conoscerlo dall'interno. Come cristiani parliamo di Dio che ci conosce in questo modo; possiamo non essere sempre a nostro agio con questo pensiero, ma lo vediamo come una prova del suo amore per noi. Il Salmo 139 dice: “Tu Signore mi conosci dentro e fuori. (Salmo 139:15 - Trad. Bibbia “The Message”) Ma conosciamo Dio in questo modo, e dovremmo conoscerlo così? IN Esodo c'è il racconto di come Mosè ebbe il primo incontro "personale" con Dio: “Mosè disse: «Ti prego, fammi vedere la tua gloria!» ... E il Signore disse: «Ecco qui un luogo vicino a me; tu starai su quel masso; mentre passerà la mia gloria, io ti metterò in una buca del masso, e ti coprirò con la mia mano finché io sia passato” (Esodo 33:18, 21-22) In questo passo del libro di Esodo Mosè chiede di vedere la gloria di Dio. Ora, si potrebbe pensare che se esiste qualcuno che abbia già visto la gloria di Dio quello deve essere Mosè; non è stato lui a condurre il popolo fuori dall'Egitto quando il mare si aprì? Non è stato lui che incontrò Dio in un cespuglio ardente? Quello che aveva in mano un bastone che si trasformò in un serpente e poi di nuovo in bastone? Quello che sapeva che Dio era nella nuvola? Che aveva mangiato la manna dal cielo? Se qualcuno aveva visto la gloria di Dio sicuramente era Mosè; eppure dice "fammi vedere la tua gloria". Cosa può mai intendere per gloria? Non può essere la potenza, l'autorità, la provvidenza e nemmeno la presenza; ha sperimentato tutti questi aspetti di Dio. Quindi deve essere qualcos'altro che Mosè sta chiedendo di vedere. Gli studiosi dicono che in questo caso la parola “gloria” significa “essenza”. Mosè sta chiedendo di vedere l'essenza di Dio, la cosa che effettivamente lo rende Dio. E cosa dice Dio? “Il Signore passò davanti a lui, e gridò: «Il Signore! il Signore! il Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in bontà e fedeltà.” (Esodo 34:6) L'essenza di Dio è l'amore. Questa essenza è lenta all'ira, è piena di compassione e misericordia, è fedele e non fallisce mai. Forse non sapete che i credenti su Twitter questa settimana stanno discutendo su ciò che un conduttore di programma americano ha detto in diretta circa la sua fede. Ho pensato che fosse un discorso bello e ponderato, dato che stava parlando di fronte a milioni di non credenti. Ma un certo numero di persone (che io chiamo la "polizia del vangelo") erano indignati perché non aveva incluso nella sua "condivisione della fede" la necessità del pentimento e le conseguenze del peccato come la morte e l'inferno. Forse, a volte questo è ciò che la gente ha bisogno di sentire, ma l'essenza di Dio è l'amore. E sicuramente questo è ciò che attira noi e gli altri a lui. Gesù afferma: “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. “ (Giovanni 3:16-17) C'è una cosa là fuori nel mondo conosciuta come i Cinque Linguaggi dell'Amore. Non è particolarmente scientifica, ma gli psicologi dicono comunque che è uno strumento utile per aiutare le persone che hanno bisogno di una consulenza sulle relazioni interpersonali a capire dove e perché le cose forse non vanno. L'idea è che se il nostro linguaggio dell'amore non viene usato, allora non sperimentiamo quella sensazione di essere amati. Questi sono i 5 linguaggi dell'amore. 1. Parole di affermazione - Questo linguaggio usa parole per affermare altre persone. 'Sei grande'.2. Atti di servizio - Per queste persone, l'azione parla più forte delle parole.3. Ricevere regali - Per alcune persone, ciò che le fa sentire più amate è ricevere un regalo.4. Tempo di qualità - Questo linguaggio consiste nel dare all'altra persona la tua completa attenzione.5. Contatto fisico - Per questa persona, niente parla più profondamente del contatto fisico (appropriato). C'è una discussione molto interessante sul linguaggio dell'amore in Giovanni 21, quando Gesù si presenta a colazione sulla riva del lago: “Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». “ (Giovanni 21:15-17a) Vedete, la parola che Gesù usa per amore è il greco agape, che significa amore incondizionato. E la parola che Pietro sta usando è la parola greca phileo che significa amore fraterno. Qualunque sia il significato delle tre domande, sembra che Gesù stia dicendo a Pietro: il linguaggio dell'amore che ti equipaggerà per il tuo futuro ministero, è quello di seguirmi incondizionatamente. E, che Dio lo benedica, Pietro, come sappiamo, alla fine ci arriva. Quando è stata l'ultima volta che hai detto a Dio che lo ami? Ora, essendo buoni evangelici, ci preoccupiamo che sia più importante sapere quanto siamo amati da lui, piuttosto che il contrario. E naturalmente c'è del vero in questo; il Suo amore è infallibile, il nostro probabilmente oscilla. Ma sente Dio il nostro “ti amo”, quando diciamo, “grazie”, o “ti lodiamo”, o “sei degno”... oppure sono implicite? Tutte queste parole sono importanti, ma dove vede il nostro agape/ti amo per lui? Cìè una storia nel vangelo di Giovanni che vale la pena di essere raccontata; ed è quella di un atto semplice, ma significativo di Maria verso Gesù: “Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov'era Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. Allora Maria, presa una libbra d'olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell'olio. Ma Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto quest'olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?» Diceva così non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro, e tenendo la borsa ne portava via quello che vi si metteva dentro. Gesù dunque disse: «Lasciala stare; ella lo ha conservato per il giorno della mia sepoltura. Poiché i poveri li avete sempre con voi; ma me, non mi avete sempre».” (Giovanni 12:1-8) Questo è un momento meravigliosamente intimo nella vita di Gesù; ricordate che l'intimità è essenziale nell'amore. A proposito, il linguaggio d'amore di Marta è chiaramente gli atti di servizio, mentre quello di Maria è il contatto fisico. Quello che Maria fa è un atto straordinario di affetto pubblico ed è una scandalosa dichiarazione d'amore. Perché pensate che l'indignazione sia così grande? Come ho detto è incredibilmente intimo e contro ogni sorta di costume sociale. Ma è anche il significato e la spesa del barattolo di profumo; vedete, questa è la dote di Maria ed è il suo futuro che lei sta versando. E cosa ha fatto? L'ha versato ai piedi dell'uomo che le ha dato ogni bene nella sua vita, l'uomo che è il suo rabbino, l'uomo che ama. Gesù non la ferma, né le dice che è inappropriato. Quando è stata l'ultima volta che egli ha visto un amore così sacrificale o che ha sentito da noi un; “Ti amo”? Circa dieci anni fa ho ricevuto un messaggio molto inaspettato attraverso un social media. Era dell'uomo che era stato il mio primo fidanzato quarant'anni prima. E si chiedeva se mi sarebbe piaciuto di incontrarlo. La risposta era: “No!” Vedete, Malcolm (si chiama così) da giovane era bellissimo con capelli ricci scuri, grandi occhi azzurri e profumava sempre di menta. Ma se ora non fosse stato più così? Sarei rimasta delusa? L'avrei riconosciuto? Volevo che rimanesse un bel ricordo, anche se lontano. Il primo amore è una cosa preziosa, ma raramente dura. In Apocalisse Gesù parla alla chiesa di Efeso: “Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli ma non lo sono, e che li hai trovati bugiardi. So che hai costanza, hai sopportato molte cose per amore del mio nome e non ti sei stancato. Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore.” (Apocalisse 2:2-4) Questo è Giovanni nell'Apocalisse che descrive la visione che ha visto riguardo alla chiesa di Efeso. Era stata una chiesa che bruciava di amore per Gesù e per gli altri fratelli credenti; i cui membri avevano abbracciato la salvezza con passione, consapevoli di quanto Dio li amasse, erano 'vivificati in Cristo'. E la loro gioia era travolgente mentre vivevano questa nuova vita. Lo troverete in Efesini 2:1-5. Qui, Gesù loda gli Efesini per le loro molte buone opere, il loro duro lavoro e la loro sapienza spirituale: mettevano alla prova i maestri per vedere se le loro parole erano vere; sopportavano le difficoltà e perseveravano senza stancarsi. Ma avevano perso il loro primo amore per Gesù; e, essendo accaduto questo, cominciarono a "fare senza crederci” delle buone opere, in maniera automatica" motivati non dall'amore di e per Gesù, ma dalle opere stesse. Quello che una volta era un rapporto d'amore si raffreddò in mera religione. La loro passione per Lui divenne poco più che un dovere. E qual è questo primo amore che hanno perso? E' di nuovo quella parola agape - il tipo di amore incondizionato. Gli Efesini avevano dimenticato che è necessario impegnarsi nell'amore - non è semplicemente un sentimento, ma è un atto di volontà. Quindi come possiamo guardarci dal perdere il nostro primo amore per Gesù? Prima di tutto c'è una precisazione da fare: accettare che ci sono stagioni di fede. A volte siamo nei giorni di sole dell'estate dove tutto sembra benedetto; a volte siamo nel profondo inverno quando Dio sembra lontano e siamo pieni di dubbi. Le stagioni della fede sono naturali; non possiamo essere sempre su e non saremo sempre giù. Ma le stagioni della fede sono diverse dal perdere quel primo amore incondizionato per Gesù e ci sono abitudini che possiamo praticare che custodiranno il nostro cuore e la nostra mente. 1. Cercarlo consapevolmente ogni giorno in ogni modo Ignazio di Loyola diceva che ogni decisione dovrebbe essere inquadrata dalla domanda: "In che modo questo mi porta verso, mi avvicina a Gesù? 2. Ascoltare, non parlare “«Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio.” (Salmo 46:10) La parola usata qui per “fermo” è la radice della parola inglese che indica la “vacanza”. Prenditi del tempo ogni giorno, una volta alla settimana o una volta al mese per ritirarti dalla vita quotidiana e semplicemente sederti alla sua presenza. E tu HAI tempo! 3. Parla con lui - digli tutto Dice Pete Grieg, pastore e co-fondatore del movimento di preghiera 24/7: “La preghiera è una conversazione e la Bibbia è la sua metà della conversazione". Siediti con la tua Bibbia. Digli ogni piccola cosa perché allora avrai la rivelazione di vederlo all'opera. 4. Ricordati di ciò che ha fatto in passato “Io rievocherò i prodigi del Signore; sì, ricorderò le tue meraviglie antiche, mediterò su tutte le opere tue e ripenserò alle tue gesta. (Salmo 77:11-12) L'ha fatto già in passato, lo farà di nuovo - aspettatevi grandi cose da lui. 5. Impara questo versetto “Sì, io ti amo di un amore eterno; perciò ti prolungo la mia bontà.” (Geremia 31:3b) Colui che ti ha chiamato a sé è benevolo, colui che rimane con te ti ama incondizionatamente e per sempre. AmenGUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKVIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM a breve--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Questa storia viene dall'Albania dove un ragazzo di strada diventa un potente governatore che deve far costruire un ponte. Ma se di giorno il ponte viene costruito, di notte il ponte crolla... come si può risolvere la situazione? Scoprilo ascoltando questa storia!
Kroky Roberta Fica (Smer) znervózňujú koalíciu. „Správne cíti trhliny v ich vzťahoch, a nedá si zobrať šancu zaútočiť,“ povedal v podcaste komentátor Pravdy Marián Repa. Nielen vlažný postoj Kollárovcov pri Mikulcovi, ale aj rázne slová hnutia Sme rodina o nájomných bytoch, vyvolávajú obavy, či koalícia zostane pokope. „Kollár napína svaly, ale z koalície neodíde, lebo ešte nenastal ten správny čas,“ komentoval situáciu Repa. „Je zarážajúce, že strana so 17 poslancami vydiera celú koalíciu, a premiér Eduard Heger sa prizerá,“ konštatoval komentátor.
Il Messaggio di Oggi: "PASCI LE MIE PECORE - SEGUI ME"• Giovanni 21:15• 1 Timoteo 2:4-6• Matteo 28:19• Giovanni 21:16• Giovanni 4:39• Giovanni 4:40-42• Giovanni 21:17• Giovanni 21:19• Atti 2:38• Atti 2:42--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
[quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».Parola del Signore.Parola del Signore.
„Najdôležitejšie je, aby si dlžník včas uvedomil, čo sa deje. A teda, že má problém, ktorý treba začať riešiť čo najskôr…” vysvetľuje odborník na svet financií Ing. Michal Ducký. V dnešnom rozhovore sme sa venovali témam ako dlhová pasca, splácanie pôžičiek pôžičkami, exekúcia a osobný bankrot. Čo robiť, aby sme sa tomu najhoršiemu scenáru vyhli a “vymotali” sa z dlhov čo najskôr? Je ďalšia pôžička, ak nevládzem svoje dlhy platiť, riešením?Čo v rozhovore zaznelo:00:00 Úvod.00:18 Predstavenie hosťa a témy.00:48 Čo je to dlhová pasca?01:23 Ako sa človek dostane do dlhovej pasce?02:39 Ako nespadnúť do dlhovej pasce?03:25 Kto nám môže poradiť v prípade problémov so splácaním dlhov?04:01 Ako ľudia najčastejšie riešia problémy so splácaním dlhov?07:25 Čo znamená negatívny záznam v úverovom registri?07:45 Aké má človek možnosti v prípade exekúcie?09:23 Čo znamená osobný bankrot?11:05 Ako sa dá dlhová pasca vyriešiť?Ak máte na pána Michala Duckého doplňujúce otázky, opýtajte sa ho v našej poradni: https://www.modrykonik.sk/ask-an-expert/financna-poradna/Chceš aj Ty s nami natočiť podobné video? Vyplň formulár https://i.modrykonik.cz/2zTrovc a my sa Ti ozveme.Účinkovali:Odborník vo svete financií - Ing. Michal Ducký: https://www.finporadna.skNámet a scenár - Jana Madleňáková: https://www.instagram.com/jennyska_ig/Rozhovor spolu s videom nájdete aj na: https://youtu.be/gJzkW7noP9kNÁJSŤ NÁS MÔŽETE AJ NA IG, FB a WEBE- @modrykonik- https://www.facebook.com/Modrykonik.sk- https://www.modrykonik.sk/#modrykonik #exekutor #dlhovapasca #uver #dlh #osobnybankrot
1. Lockdown zaberie. 2. Táto koalícia dlho nevydrží. 3. Všetci sú hlupáci, len náš premiér je unikát.
Zu Gast ist der FCL-Verteidiger Stefan Knezevic. Wie er die Corona-Pause überstanden hat, und warum er diese Saison gegen St.Gallen noch ein Tor schiessen wird, das hört ihr in dieser Folge des FCL.Podcasts. Das Gespräch wurde am Montag 8. Juni nach dem Mannschaftstraining in der swissporarena aufgezeichnet. Die erste Mannschaft vom FCL hat an dem Tag seine vierte Trainingswoche nach der Corona-Pause gestartet und steht vor dem Wiederbeginn der Meisterschaft am Sonntag 21. Juni gegen Basel in der swissporarena, jedoch ohne Zuschauer. Bei der nächsten Folge, die in etwa einem Monat erscheint, wird Pascal Schürpf zu Gast sein. Wenn ihr Fragen an Pasci habt, oder uns - den Machern vom FCL.Podcast, dem FCL.Radio - etwas mitteilen wollt, sendet uns eine Sprachnachricht auf 076 468 68 29 oder schickt uns eine Mail an podcast(at)fcl.ch.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?", e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».Parola del Signore.Parola del Signore.
+ Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
44# Silný výber – PRVÝ „APOKALYPTICKÝ“ DIEL! Ďalší prieskum predvolebných preferencií agentúry AKO, slovenskí autodopravcovia protestujú, média zverejnili výpoveď Márie Troškovej v kauze vraždy Kuciaka a Kušnírovej, plány Borisa Kollára a jeho Sme rodina, strana Za ľudí zverejnila svoj volebný program, šialenstvo predvolebných videí pokračuje, kurz španielskej katolíckej cirkvi pre novomanželov, eskalácia napätia medzi USA a Iránom – a jeho obete, nové korupčné odhalenia ruského FBK Alexeja Navaľného. Tak a máme tu druhý rok Silného výberu. Ako sa na prvé ponovoročné vydanie vášho najobľúbenejšieho satirického politicastu patrí, prichystali sme pre vás viacero zmien. Jasné, všetky ich ofrflete. Samozrejme, vytvorí sa skupina odštiepencov – milovníkov tzv. klasického Silného výberu. No ale my sa nenecháme odradiť – a budeme podávať litre kvalitnej zábavy – až do úplného zákazu. Pripíjame: v pietnej spomienke na obete nedávnej leteckej katastrofy ukrajinských aerolínií neďaleko iránského Teheránu – a na to, aby bol 2020 nový, lepší, milosrdnejší. Hudba v podcaste: Dropkick Murphys – The Boys Are Back a ILWT – Будет пижже
12. Gesù parla ai discepoli dopo la resurrezione (Giovanni 20:26-29) E otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Toma era con loro. Venne Gesù, a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: Pace a voi! Poi disse a Toma: Porgi qua il dito, e vedi le mie mani; e porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente. Toma gli rispose e disse: Signor mio e Dio mio! Gesù gli disse: Perché m’hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non han veduto, e hanno creduto! (Giovanni 21:16-17) Gli disse di nuovo una seconda volta: Simon di Giovanni, m’ami tu? Ei gli rispose: Sì, Signore; tu sai che io t’amo. Gesù gli disse: Pastura le mie pecorelle. Gli disse per la terza volta: Simon di Giovanni, mi ami tu? Pietro fu attristato ch’ei gli avesse detto per la terza volta: Mi ami tu? E gli rispose: Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che io t’amo. Gesù gli disse: Pasci le mie pecore.
Some of the tools in this series might be difficult to visualize in your mind, so I’ve put together examples of each tool that you can use in your context on my website. Head to mcurtis.co/clarity to find worksheets and examples.What is a Responsibility Matrix?It defines who is responsible for various parts of a project.You may have heard of a RACI. That is perhaps the most well known of the responsibility matrixes. In my opinion, there is one that is better suited to the church space called PACSI.PASCI is helpful in organizations where one person’s work can be reviewed or vetoed by others who are outside the process. This is typically necessary in organizations that empathize collaboration. That is squarely where we sit, which is why I prefer PACSI.Perform: who is expected to carry the execution workload?Accountable: who is “on the hook” for the final product? Who do we talk to if things didn’t go the way we expected, or exceeded our expectations?Control: Who has the ability to speak in heavily and even veto the project? This person may not be directly involved in any of the development.Suggest: Whose opinion should be considered as counsel?Informed: Who should be informed of the result of the project?What does a Responsibility Matrix do?The only thing a Responsibility Matrix does is clearly define who is responsible for each area of a project’s completion.I’ve found two things happen when project roles aren’t clearly defined. They are wildly inefficient. They create mistakes. What does a Responsibility Matrix not do?A responsibility Matrix doesn’t mean these out of bounds conversations stop happening. How did we begin to implement this?Anytime we had a major project to work on, a lot of things went wrong. Things would be pulled out at the last minute, but their impact wasn’t what it could have been.We were getting changes from dozens of people, and some of it was undoing what someone else had just asked us to change.We needed to simplify the process, so we started asking “who is the project point person”. In other words, we were saying “who is Accountable”. Once we defined that, we spoke to no one else. From there, the other letters of the acronym became more clear.This can be applied to large projects like our example, small projects, job descriptions, and even major functions across the organization like “volunteers”, “giving”, or “the assimilation process”. There are two reason I think you should begin implementing a Responsibility Matrix:You will be helping the organization get better. Every project you apply this to will experience less friction, and will encounter less inaccuracies. That could mean a lot of different things in your context, but less friction and more accuracy is a win no matter what you are doing.You will be gaining experience at managing projects well when you do move up. The other great thing about a Responsibility Matrix is that you can implement it simply by behaving differently.When I began doing this, I was worried that people would be frustrated. Quite the opposite. Everyone was thrilled at how much easier project went along.
We're back in Week 3 with a very eclectic mix of tracks presented by Yescene. The show starts with a latin marimba edit of 'Rumba de Babalu Aye', then moves into a fresh selection of funky, jazzy and uplifting deep house from Softpaw, Scott Diaz, Saison, Art of Tones, Nnatn and Robosonic. We hope you enjoy this week's mix! Tracklist 1. Coflo, Tomahawk Bang, Lazaro Martínez - Rumba de Babalu Aye (Marimba Mix) - Ocha Records 2. Softpaw - Break Up - Alma Trax 3. Art of Tones - I Can - Local Talk Records 4. David Anthony, Sister Maghee - Hold On - Planet Hum 5. Low Steppa - Heard It All Before (Scott Diaz Extended Remix) - Armada Deep 6. Saison - Tell Me - No Fuss Records 7. V.I.C.A.R.I. - Pascià - Robsoul Essential 8. Nnatn - Soul - HOT-Q 9. Anthony Mea - Stronger - Quantize Recordings 10. Jad & The - 2 Getha (4 Eva Mix) - Fina Records 11. Robosonic & Masta Ace - Good Old Feel (Club Dub) - Outtakes
Mensagem apresentada em 19/08/2017 pelo Pr. Felipe Tonasso na Nova Semente. Mais em novasemente.org/viva
Track List: 01. Tiga & Audion - Fever(Tom Trago Rmx) 02. No Artificial Colours - Hot fuse 03. No Artificial Colours - Thugmode 04. Dashdot - The signs 05. Super Flu & Andhim - Reeves 06. Double:think - Sguillou 07. Jonas Rathsman - Hope I'm wrong 08. Bobby D'Ambrosio Ft. Leah Joy - Testify(Moon Rocket Romero Rmx) 09. DJ Pierre & Supernova - The beat 10. Double:think - Bimbou 11. Double:think - Come back in my arms again 12. The Bloody Beetroots - All the girls(No Artificial Colours Rmx) Biography: “The decks, the disks, the cd and other in the hands of a good dj, are good instruments, the important is to know how to use them in the best way! These elements can become for the dj, as for a good musician, a great orchestra. That’s why today also a dj can ride the classifications with the pieces realized, remixed and produced by him and because the youngs cram to one of his dj set as once only for a rock concert happened. The dj is the new star! Besides also Brian Eno had foretold this in the distant year 83 saying: ” the musician of the future will be the dj! ” A philosophy of life at the base of the profession of the dj always accompanied by a good musical taste, ear, humility and above all passion in these words it is picked the opinion of Flavio Kirilli. Flavio, since from childhood, has been a lover of music and of what rotates around it; he starts to move his first footsteps when he was 16 buying the first console, then growing ,he continues his walk “putting disks” practically in the best clubses of the region. After sometime, he learns to discover and to interpret the different musical tastes of the people, the way to make amuse them and to transmit emotions. After different broadcast experiences he comes to Ciccio Riccio (one among the most important radios in Puglia), where for a few years he succeeds in spreading his sound to the thousand of listeners of the station; meanwhile the evenings increase and he succeeds in affirming him also out of its region (but he has to do a lot more). In 2002 he decides to move definitively to Riccione where all the time there are the most important clubs of Italy. Here finally the dreams become reality, after having worked at the Echoes – Liz and to the Byblos and Pascià. For different years he works to one of the shops of disks more important of Italy, where he enriches his musical culture and strengthens his knowledges with the best exponents of the house panorama national and not only. In 20 years he has worked in hundreds of clubs in Italy and to the foreign countries, among the most meaningful: Matis (Bologna), Divinae Follie (Bisceglie – Ba), Nafoura (Castellaneta Marina-Ta), Fellini (Milano), Dna (Ginosa Marina – Ta), Miu’ J’adore (Marotta-An), Chalet delle Rose (Bologna), Des Alpes (Madonna di Campiglio – Tn), Vanilla (Siena), The Door (New York – USA), NiteFlight (Leibnitz – Austria), Fiesta Club (Bruxelles – Belgio), Penthouse (Copenhagen - Denmark) and so many others… He has worked with sacred monsters of the music, artists of world calibre with which he have had the pleasure to share both the professionalism and the friendship. “It is enought look at them working to understand that from them there is always to learn ” he says with humility… Consequence of his success and his back-ground musical, as natural professional growth, Flavio from 2006 starts to compare him with the job of remixer and record producer. Between a dj set and another, with friends dj and musicians he moves in different recording studies where he is working at his new tracks.... With his partner Andrea Arcangeli create a duo called DOUBLE:THINK and together they working hard on many new stuff…. Stay tuned!!!! FK Anyway Facebook Page: www.facebook.com/fkanyway Double:think Beatport: www.beatport.com/artist/double-think/401077 Double:think Web Site: www.doublethinkartist.com
Track List: 01. Jimpster & Jonatan Backelie - Brought to bare(Deetron Rmx) 02. Double:think - Last word(Unreleased) 03. Homework - Ask yourself(Audiojacks Chemical Rewind) 04. Sonic Future - Remember 05. Andhim - Hausch 06. Renzky, Thabo Getsome - Waited so long(Mat.Joe Rmx) 07. DJ Fudge And Kiko Navarro - So tight 08. Double:think - Whip(Unreleased) 09. Andhim - Alter egon 10. Double:think - Feel it(Unreleased) 11. Trash You - Watch this 12. Paul C, Paolo Martini - Flying lizard 13. Stefano Ritteri - Nothing stays the same Biography: “The decks, the disks, the cd and other in the hands of a good dj, are good instruments, the important is to know how to use them in the best way! These elements can become for the dj, as for a good musician, a great orchestra. That’s why today also a dj can ride the classifications with the pieces realized, remixed and produced by him and because the youngs cram to one of his dj set as once only for a rock concert happened. The dj is the new star! Besides also Brian Eno had foretold this in the distant year 83 saying: ” the musician of the future will be the dj! ” A philosophy of life at the base of the profession of the dj always accompanied by a good musical taste, ear, humility and above all passion in these words it is picked the opinion of Flavio Kirilli aka FK Anyway. Flavio, since from childhood, has been a lover of music and of what rotates around it; he starts to move his first footsteps when he was 16 buying the first console, then growing ,he continues his walk “putting disks” practically in the best clubses of the region. After sometime, he learns to discover and to interpret the different musical tastes of the people, the way to make amuse them and to transmit emotions. After different broadcast experiences he comes to Ciccio Riccio (one among the most important radios in Puglia), where for a few years he succeeds in spreading his sound to the thousand of listeners of the station; meanwhile the evenings increase and he succeeds in affirming him also out of its region (but he has to do a lot more). In 2002 he decides to move definitively to Riccione where all the time there are the most important clubs of Italy. Here finally the dreams become reality, after having worked at the Echoes – Liz and to the Byblos and Pascià. For different years he works to one of the shops of disks more important of Italy, where he enriches his musical culture and strengthens his knowledges with the best exponents of the house panorama national and not only. In 20 years he has worked in hundreds of clubs in Italy and to the foreign countries, among the most meaningful: Matis (Bologna), Peter (Riccione), Divinae Follie (Bisceglie – Ba), Nafoura (Castellaneta Marina-Ta), Fellini (Milano), Dna (Ginosa Marina – Ta), Villa Delle Rose (Riccione), Miu’ J’adore (Marotta-An), Chalet delle Rose (Bologna), Des Alpes (Madonna di Campiglio – Tn), Vanilla (Siena), The Door (New York – USA), NiteFlight (Leibnitz – Austria), Fiesta Club (Bruxelles – Belgio), Penthouse (Copenhagen - Denmark) and so many others… He has worked with sacred monsters of the music, artists of world calibre with which he have had the pleasure to share both the professionalism and the friendship. “It is enought look at them working to understand that from them there is always to learn ” he says with humility… Consequence of his success and his back-ground musical, as natural professional growth, Flavio from 2006 starts to compare him with the job of remixer and record producer. Between a dj set and another, with friends dj and musicians he moves in different recording studies where he is working at his new tracks.... www.residentadvisor.net/dj/fkanyway www.facebook.com/fkanyway www.twitter.com/flaviokirilli www.dj.beatport.com/fkanyway
Track List: 01. Cleov - Crush on you(Chasing Kurt Rmx) 02. Jazzanova Ft. Ben Westbeech - I can see(Konstantin Sibold Rmx) 03. Nhan Solo - Perfect plan 04. Sugar Hill - Stimulated 05. FreakMe - Sexy girl 06. Dayne S - Rolling stone 07. Beanfield - Alone 08. Roscoe Sledge - Frisson 09. Jay Lumen & Max Demand - Hipster chicks(Jay Lumen s Stripped Mix) 10. Simion - Don't u 11. Troels Abrahamsen & Kolsch - All that matters(Monkey Safari Mix) Biography: “The decks, the disks, the cd and other in the hands of a good dj, are good instruments, the important is to know how to use them in the best way! These elements can become for the dj, as for a good musician, a great orchestra. That’s why today also a dj can ride the classifications with the pieces realized, remixed and produced by him and because the youngs cram to one of his dj set as once only for a rock concert happened. The dj is the new star! Besides also Brian Eno had foretold this in the distant year 83 saying: ” the musician of the future will be the dj! ” A philosophy of life at the base of the profession of the dj always accompanied by a good musical taste, ear, humility and above all passion in these words it is picked the opinion of Flavio Kirilli aka FK Anyway. Flavio, since from childhood, has been a lover of music and of what rotates around it; he starts to move his first footsteps when he was 16 buying the first console, then growing ,he continues his walk “putting disks” practically in the best clubses of the region. After sometime, he learns to discover and to interpret the different musical tastes of the people, the way to make amuse them and to transmit emotions. After different broadcast experiences he comes to Ciccio Riccio (one among the most important radios in Puglia), where for a few years he succeeds in spreading his sound to the thousand of listeners of the station; meanwhile the evenings increase and he succeeds in affirming him also out of its region (but he has to do a lot more). In 2002 he decides to move definitively to Riccione where all the time there are the most important clubs of Italy. Here finally the dreams become reality, after having worked at the Echoes – Liz and to the Byblos and Pascià. For different years he works to one of the shops of disks more important of Italy, where he enriches his musical culture and strengthens his knowledges with the best exponents of the house panorama national and not only. In 20 years he has worked in hundreds of clubs in Italy and to the foreign countries, among the most meaningful: Matis (Bologna), Peter (Riccione), Divinae Follie (Bisceglie – Ba), Nafoura (Castellaneta Marina-Ta), Fellini (Milano), Dna (Ginosa Marina – Ta), Villa Delle Rose (Riccione), Miu’ J’adore (Marotta-An), Chalet delle Rose (Bologna), Des Alpes (Madonna di Campiglio – Tn), Vanilla (Siena), The Door (New York – USA), NiteFlight (Leibnitz – Austria), Fiesta Club (Bruxelles – Belgio), Penthouse (Copenhagen - Denmark) and so many others… He has worked with sacred monsters of the music, artists of world calibre with which he have had the pleasure to share both the professionalism and the friendship. “It is enought look at them working to understand that from them there is always to learn ” he says with humility… Consequence of his success and his back-ground musical, as natural professional growth, Flavio from 2006 starts to compare him with the job of remixer and record producer. Between a dj set and another, with friends dj and musicians he moves in different recording studies where he is working at his new tracks.... www.residentadvisor.net/dj/fkanyway www.facebook.com/fkanyway www.twitter.com/flaviokirilli www.dj.beatport.com/fkanyway
Track List: 01. Dashdot - Places(Nobody Knows Rmx) 02. AD&A Ft. Jamie Woon - All the ladies 03. Millok - I'm trippin 04. Funky Fat, Fabo & HNQO - Why go home(Rmx) 05. Climbers - No regrets(Newbie Nerdz Rmx) 06. Daniel Kyo Ft. Mr White - All i want(Adriatique Rmx) 07. Nicone & Malonda - Let love begin 08. Ali Love - Another 09. Alex Mills & Hot Since 82 - Shadows 10. Dashdot - Another life 11. Tiga & Audion - Let's go dancing(Solomun Rmx) 12. Fetsum - Waitin for you(Till Von Sein & Tigerskin Rmx) 13. Klangkarussell - Sonnentanz 14. KANT - Eye on me 15. Sonny Fodera - Trainsurfing Biography: “The decks, the disks, the cd and other in the hands of a good dj, are good instruments, the important is to know how to use them in the best way! These elements can become for the dj, as for a good musician, a great orchestra. That’s why today also a dj can ride the classifications with the pieces realized, remixed and produced by him and because the youngs cram to one of his dj set as once only for a rock concert happened. The dj is the new star! Besides also Brian Eno had foretold this in the distant year 83 saying: ” the musician of the future will be the dj! ” A philosophy of life at the base of the profession of the dj always accompanied by a good musical taste, ear, humility and above all passion in these words it is picked the opinion of Flavio Kirilli aka FK Anyway. Flavio, since from childhood, has been a lover of music and of what rotates around it; he starts to move his first footsteps when he was 16 buying the first console, then growing ,he continues his walk “putting disks” practically in the best clubses of the region. After sometime, he learns to discover and to interpret the different musical tastes of the people, the way to make amuse them and to transmit emotions. After different broadcast experiences he comes to Ciccio Riccio (one among the most important radios in Puglia), where for a few years he succeeds in spreading his sound to the thousand of listeners of the station; meanwhile the evenings increase and he succeeds in affirming him also out of its region (but he has to do a lot more). In 2002 he decides to move definitively to Riccione where all the time there are the most important clubs of Italy. Here finally the dreams become reality, after having worked at the Echoes – Liz and to the Byblos and Pascià. For different years he works to one of the shops of disks more important of Italy, where he enriches his musical culture and strengthens his knowledges with the best exponents of the house panorama national and not only. In 20 years he has worked in hundreds of clubs in Italy and to the foreign countries, among the most meaningful: Matis (Bologna), Peter (Riccione), Divinae Follie (Bisceglie – Ba), Nafoura (Castellaneta Marina-Ta), Fellini (Milano), Dna (Ginosa Marina – Ta), Villa Delle Rose (Riccione), Miu’ J’adore (Marotta-An), Chalet delle Rose (Bologna), Des Alpes (Madonna di Campiglio – Tn), Vanilla (Siena), The Door (New York – USA), NiteFlight (Leibnitz – Austria), Fiesta Club (Bruxelles – Belgio), Penthouse (Copenhagen - Denmark) and so many others… He has worked with sacred monsters of the music, artists of world calibre with which he have had the pleasure to share both the professionalism and the friendship. “It is enought look at them working to understand that from them there is always to learn ” he says with humility… Consequence of his success and his back-ground musical, as natural professional growth, Flavio from 2006 starts to compare him with the job of remixer and record producer. Between a dj set and another, with friends dj and musicians he moves in different recording studies where he is working at his new tracks.... www.residentadvisor.net/dj/fkanyway www.facebook.com/fkanyway www.twitter.com/flaviokirilli www.dj.beatport.com/fkanyway
Track List: 01. Andre Crom Ft. Dennis Degenhardt - Tell me(David August Rmx) 02. Louie Fresco - New hateration(MK Rmx) 03. Johnny Mikes Ft. Michael B - Darkness everyday(Original Mix) 04. David August - Hamburg is for lovers(Original Mix) 05. Purple Disco Machine - My house(Original Mix) 06. Timo Garcia & Manu Delago - The hang track(No Artificial Colours Dub Mix) 07. Bruce Leroys Ft. Dr. Shinigami - Get me right(Barber & Vanilla Ace Rmx) 08. Gui Boratto - Too late(Original Mix) 09. Disclosure Ft. Jamie Woon - January(Original Mix) 10. Sucre Sale Ft. Sashe - Bye bye les fraises(Heinrichs & Hirtenfellner Rmx) 11. Alfa Romero - Bank holiday(Betoko Rmx) 12. Etienne De Crecy - I'm wrong(NiCe7 Mash Up 2013) Biography: “The decks, the disks, the cd and other in the hands of a good dj, are good instruments, the important is to know how to use them in the best way! These elements can become for the dj, as for a good musician, a great orchestra. That’s why today also a dj can ride the classifications with the pieces realized, remixed and produced by him and because the youngs cram to one of his dj set as once only for a rock concert happened. The dj is the new star! Besides also Brian Eno had foretold this in the distant year 83 saying: ” the musician of the future will be the dj! ” A philosophy of life at the base of the profession of the dj always accompanied by a good musical taste, ear, humility and above all passion in these words it is picked the opinion of Flavio Kirilli aka FK Anyway. Flavio, since from childhood, has been a lover of music and of what rotates around it; he starts to move his first footsteps when he was 16 buying the first console, then growing ,he continues his walk “putting disks” practically in the best clubses of the region. After sometime, he learns to discover and to interpret the different musical tastes of the people, the way to make amuse them and to transmit emotions. After different broadcast experiences he comes to Ciccio Riccio (one among the most important radios in Puglia), where for a few years he succeeds in spreading his sound to the thousand of listeners of the station; meanwhile the evenings increase and he succeeds in affirming him also out of its region (but he has to do a lot more). In 2002 he decides to move definitively to Riccione where all the time there are the most important clubs of Italy. Here finally the dreams become reality, after having worked at the Echoes – Liz and to the Byblos and Pascià. For different years he works to one of the shops of disks more important of Italy, where he enriches his musical culture and strengthens his knowledges with the best exponents of the house panorama national and not only. In 20 years he has worked in hundreds of clubs in Italy and to the foreign countries, among the most meaningful: Matis (Bologna), Peter (Riccione), Divinae Follie (Bisceglie – Ba), Nafoura (Castellaneta Marina-Ta), Fellini (Milano), Dna (Ginosa Marina – Ta), Villa Delle Rose (Riccione), Miu’ J’adore (Marotta-An), Chalet delle Rose (Bologna), Des Alpes (Madonna di Campiglio – Tn), Vanilla (Siena), The Door (New York – USA), NiteFlight (Leibnitz – Austria), Fiesta Club (Bruxelles – Belgio), Penthouse (Copenhagen - Denmark) and so many others… He has worked with sacred monsters of the music, artists of world calibre with which he have had the pleasure to share both the professionalism and the friendship. “It is enought look at them working to understand that from them there is always to learn ” he says with humility… Consequence of his success and his back-ground musical, as natural professional growth, Flavio from 2006 starts to compare him with the job of remixer and record producer. Between a dj set and another, with friends dj and musicians he moves in different recording studies where he is working at his new tracks.... www.residentadvisor.net/dj/fkanyway www.facebook.com/fkanyway www.twitter.com/flaviokirilli www.dj.beatport.com/fkanyway
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2772IL PAPA DICHIARA SANTI GLI 800 MARTIRI DI OTRANTOAntonio Primaldo incitava i cristiani: ''Abbiamo perduto la battaglia in difesa della terra, delle case, delle nostre famiglie, adesso dobbiamo vincere la battaglia in difesa della nostra anima''di Danilo QuintoA oltre 500 anni di distanza la storia di questi martiri ha un grande insegnamento per la nostra realtà odierna. Come riporta mons. Grazio Gianfreda, nel suo libro "Otranto nella Storia", nel giugno 1480 Maometto II toglie l'assedio a Rodi e dirige la sua flotta verso l'Adriatico. La mattina di venerdì 29 luglio 1480, dagli spalti delle mura di Otranto si scorge all'orizzonte l'"armata della Mezzaluna", forte di 90 galee, 15 maone, 48 galeotte, con 18 mila soldati a bordo.Otranto fu una delle prime città della Puglia, a convertirsi al cristianesimo. I primi gruppi di monaci che lì sorsero, subirono forse l'influenza di sant'Atanasio, che forse vi passò verso la metà del secolo IV e seguendo i canoni del monachesimo orientale, di san Basilio in particolare. Essi compresero l'importanza della conservazione e della trasmissione del sapere e alla fine del secolo X crearono una scuola, nel Monastero di San Nicola in Casole: chiunque volesse imparare il greco o il latino, poteva rimanere nell'abbazia e aveva a sua disposizione, e senza alcuna spesa, vitto, alloggio e un maestro. La cultura e la fede cristiana, che si diffusero così nella popolazione, trovarono espressione in due grandi capolavori: la cattedrale di Otranto, costruita in soli otto anni, tra il 1080 e il 1088 e, all'interno della stessa, il grandioso mosaico pavimentale. Nel 1095, proprio dalla cattedrale, il vescovo impartì la benedizione ai 12mila crociati che da Otranto, al comando di Boemondo, partivano per liberare dagli infedeli il santo Sepolcro.Dopo quasi 400 anni, la città, complice l'inerzia dei principi e dei re cristiani, viene posta sotto l'assedio dell'armata turca di Maometto II. Si compie così la profezia di un grande Santo, Francesco di Paola, che dall'eremo di Paternò aveva detto: "Ah infelice città, di quanti cadaveri ti veggo piena! quanto sangue cristiano s'ha da spargere sopra di te".I musulmani sbarcano a qualche chilometro dalla città, vicino a Roca e inviano a Otranto un interprete, che propone una resa vantaggiosa ai cittadini: se non resisteranno, saranno lasciati liberi o di rimanere, senza subire alcun danno, o di andar via. Uno dei maggiorenti della città, il vecchio Ladislao De Marco, dice all'interprete: "Se il Pascià vuole Otranto, venga a prenderla con le armi, perché dietro le mura ci sono i petti dei cittadini". Sono proprio i cittadini a difendere la loro città, da soli, perché la maggior parte dei soldati, di notte, se la dà a gambe.L'assedio dura 15 giorni. I musulmani aprono una breccia in uno dei punti più deboli delle mura e entrano nella città. Massacrano tutti coloro che incontrano. Molti cercano rifugio nella Cattedrale, ma questa viene assalita e presa. I musulmani entrano nel tempio.Si legge nella traduzione italiana ad opera di De Ferraris-Galateo del "De Situ Japigia", la cui prima edizione fu pubblicata a Basilea nel 1558: "Durante la notte precedente quello sventurato giorno, l'arcivescovo Stefano [...] aveva confortato tutto il popolo col divino sacramento dell'Eucarestia per la battaglia del mattino seguente, che lui aveva previsto". I turchi, "raggiunto l'arcivescovo che sedeva sul suo trono vestito con abiti pontificali e con in mano la croce, lo interrogarono chi fosse; ed egli intrepidamente rispose: Sono il rettore di questo popolo e indegnamente preposto alle pecore del gregge di Cristo. E dicendogli uno di loro: 'smetti di nominare Cristo, Maometto è quello che ora regna, non Cristo', egli rispose indirizzandosi a tutti: 'O miseri ed infelici, perché vi ingannate invano? Poiché Maometto, vostro legislatore, per la sua empietà soffre nell'inferno con Lucifero e gli altri demoni le meritate pene eterne; ed anche voi, se non vi convertite a Cristo e non ubbidite ai suoi comandamenti, sarete nello stesso modo cruciati con lui, in eterno'. Aveva appena terminato di proferire queste parole quando uno di loro, impugnata la scimitarra, con un sol colpo gli recise la testa; e, così decollato sulla propria sedia, divenne martire di Cristo nell'anno del Signore 1480, l'11 di agosto".Il 13 agosto, compiuto il saccheggio, il pascià chiede che gli sia presentata la lista di tutti gli abitanti fatti schiavi, escludendo le donne e i ragazzi al di sotto dei 15 anni: "In numero di circa ottocento furono presentati al Pascià che aveva al suo fianco un miserrimo prete, nativo di Calabria, di nome Giovanni, apostata della fede. Costui impiegò la satanica sua eloquenza a fin di persuadere a' nostri santi che, abbandonato Cristo, abbracciassero il maomettismo sicuri della buona grazia d'Acmet, il quale accordava loro vita, sostanze e tutti quei beni che godevano nella patria; in contrario sarebbero stati tutti trucidati. Tra quegli eroi ve n'ebbe uno di nome Antonio Primaldo, sarto di professione, d'età provetto, ma pieno di religione e di fervore. Questi a nome di tutti rispose: 'Credere tutti in Gesù Cristo, figlio di Dio, ed essere pronti a morire mille volte per lui'. E voltatosi ai Cristiani disse queste parole: 'Fratelli miei, sino oggi abbiamo combattuto per defensione della Patria e per salvar la vita e per li Signori nostri temporali, ora è tempo che combattiamo per salvar l'anime nostre per il nostro Signore, quale essendo morto per noi in Croce conviene che noi moriamo per esso, stando saldi e costanti nella Fede e con questa morte temporale guadagneremo la vita eterna e la corona del martirio'. A queste parole incominciarono a gridare tutti a una voce con molto fervore che più tosto volevano mille volte morire con qual si voglia sorta di morte che di rinnegar Cristo".A queste parole, il pascià, infuriato, condanna tutti a morte. La mattina seguente "quei prodi campioni della santa fede con la fune al collo e con le mani legate dietro le spalle, furono menati al vicino colle della Minerva. Con l'umile portamento, con l'aria divota e serena e col frequente invocare i nomi di Gesù e di Maria, facevano di sé spettacolo glorioso a Dio e gradito agli Angeli. Tutto quel tratto di strada, che corre dalla porta antica di mare fino al colle, risonò di sante preci, colle quali quelle anime grandi imploravano la grazia di consumare il sacrifizio delle loro vite. Si confortavano l'un altro a pigliar pazientemente il martirio e questo faceva il padre al figlio, e il figlio al padre, il fratello al fratello, l'amico all'amico, il compagno al compagno, con molto fervore e con molta allegrezza. Girava intorno ai cristiani un turco importuno con alla mano una tabella vergata in carattere arabo. L'apostata interprete la presentava a ciascuno e ne faceva la spiegazione, dicendo: Chi vuol credere a questa avrà salva la vita; altrimenti sarà ucciso. Ratificarono tutti la professione di fede e la generosa risposta data innanzi: onde il tiranno comandò che si venisse alla decapitazione, e, prima che agli altri, fosse reciso il capo a quel vecchio Primaldo, a lui odiosissimo, perché non rifiniva di far da apostolo co' suoi. Anzi in questi ultimi momenti, prima di chinare la testa sul sasso, aggiungeva a' commilitoni che vedeva il cielo aperto e gli angeli confortatori; che stessero saldi nella fede e mirassero il cielo già aperto a riceverli. Piegò la fronte, gli fu spiccata la testa, ma il busto si rizzò in piedi: e ad onta degli sforzi de' carnefici, restò immobile, finché tutti non furono decollati. Il portento evidente ed oltremodo strepitoso sarebbe stata lezione di salute a quegl'infedeli, se non fossero stati ribelli a quel lume che illumina ognuno che vive nel mondo. Un solo carnefice, di nome Berlabei profittò avventurosamente del miracolo, e, protestandosi ad alta voce cristiano, fu condannato alla pena del palo". Il 14 agosto, vigilia dell'Assunzione al Cielo di Maria, i corpi degli ottocento martiri, straziati, sono sul colle della Minerva. I loro resti sono conservati e venerati nella Cattedrale di Otranto.Questa terribile e al tempo stesso meravigliosa pagina di storia e di fede appartiene alla nostra identità cristiana. Indica innanzitutto un connotato essenziale dell'essere credenti: quello della testimonianza, che può arrivare fino al martirio. Un martirio "inusuale", perché non coinvolge una o più persone, com'è accaduto in duemila anni di storia dei cattolici: è un'intera città che si immola, che segue l'esempio del vecchio Primaldo, che conforta i suoi concittadini e li invita ad essere saldi nella fede e a mirare il cielo già aperto a riceverli. Gli ottocento martiri diventano un corpo unico ed è singolare che si conosca solo il nome di Primaldo, come a significare il fatto che è un popolo intero, unito, ad affrontare la terribile prova. Quei martiri – insieme al loro vescovo, che cita Lucifero, allora nelle Chiese lo si faceva - erano consapevoli delle loro radici e della loro identità cristiana. Sacrificano le loro vite per questa ragione. Per difenderle. Non sono attratti dal nuovo, dalla "modernità" di quell'epoca, che stava per soppiantare principi e valori antichi, quegli stessi principi che loro avevano imparato attraverso la cultura e la fede dei monaci. La loro esistenza era un tutt'uno alla loro fede e costituiva la loro identità. Avrebbero potuto abiurarla, ma sarebbe divenuta una vita priva di senso, perché priva del suo connotato essenziale: l'amore per il loro Dio, il Dio dei cristiani.Dovrebbero leggerla e rileggerla questa pagina di storia, tutti coloro che oggi sono attratti da quell'ecumenismo d'accatto, che in forza del leit motiv del dialogo e privi della consapevolezza della loro ident
After a short break caused by heavy volumes of exciting music to set up both on Metroline and Retrometro, we are finally back with a new podcast! Our guest dj for episode 39 is Gabriele Mancino with a 2 hour mix recorded live at Accademia del Lusso in Palermo in March 2013. Born in Palermo in 1981, fascinated by house music and vinyl, Gabriele Mancino buys his first Turntable in 1999. In the same period he starts to working into his best friends record shop where he can discover many types of new musical genres wich will be fondamental for the creation of his dj set, spacing from deep-house and nu-funk to techno-Detroit. From there he starts his first experiences as Dj in gigs as: Zwischenraum festival (Berlin), Sottomarino giallo (Mi), Binario 1 (Mi), Motorshow festival (Bo), Vola (Ct), Zo (Ct), Native (Me), Movida (Pa), Pascià (Tp), Grog (Cl), Black out (Cl), Wintercase festival(Pa). In 2002 spins the vinyls in the after-party of Jamiroquai concert in Catania and in 2010 is selected for the national event Elettrowave challenge. He starts to work as producer in 2008 for the italian label Recline under the name MAH! also remixed by Francesco Farfa. At the moment he works with differents indipendent labels like Sincopat, Sleep is commercial, Multi Vitamins, Caramella, Yulia. and for some projects with Ricky Montanari, Uglh and Avenir.
Track List: 01) Walker & Royce - Connected 02) My Favorite Robot - Not progress 03) Disclosure - White noise 04) Luca C & Brigante Ft. Robert Owens - Tomorrow can wait(Art Department Rmx) 05) James Curd - Don't know how 06) Sharam Jey & Night Talk - On the floor 07) LouLou Players & Sharam Jey - Hum hum 08) Josh Wink - Don't laugh 09) Jobe - The jam 10) Adriatique - Catch the light 11) Hot Since 82 - Like you 12) Dave Davis Ft. Skye - Changed(Kolombo Rmx) 13) Tom Demac - Crewcuts & curls(Jamie Jones Watercooler Rmx) Biography: “The decks, the disks, the cd and other in the hands of a good dj, are good instruments, the important is to know how to use them in the best way! These elements can become for the dj, as for a good musician, a great orchestra. That’s why today also a dj can ride the classifications with the pieces realized, remixed and produced by him and because the youngs cram to one of his dj set as once only for a rock concert happened. The dj is the new star! Besides also Brian Eno had foretold this in the distant year 83 saying: ” the musician of the future will be the dj! ” A philosophy of life at the base of the profession of the dj always accompanied by a good musical taste, ear, humility and above all passion in these words it is picked the opinion of Flavio Kirilli aka FK Anyway. Flavio, since from childhood, has been a lover of music and of what rotates around it; he starts to move his first footsteps when he was 15 buying the first console, then growing ,he continues his walk “putting disks” practically in the best clubses of the region. After sometime, he learns to discover and to interpret the different musical tastes of the people, the way to make amuse them and to transmit emotions. After different broadcast experiences he comes to Ciccio Riccio (one among the most important radios in Puglia), where for a few years he succeeds in spreading his sound to the thousand of listeners of the station; meanwhile the evenings increase and he succeeds in affirming him also out of its region (but he has to do a lot more). In 2002 he decides to move definitively to Riccione where all the time there are the most important clubs of Italy. Here finally the dreams become reality, after having worked at the Echoes – Liz and to the Byblos and Pascià. For different years he works to one of the shops of disks more important of Italy, where he enriches his musical culture and strengthens his knowledges with the best exponents of the house panorama national and not only. In 20 years he has worked in hundreds of clubs in Italy and to the foreign countries, among the most meaningful: Matis (Bologna), Divinae Follie (Bisceglie – Ba), Nafoura (Castellaneta Marina-Ta), Fellini (Milano), Kamaloca (Campobasso), Dna (Ginosa Marina – Ta), Miu’ J’adore (Marotta-An), Chalet delle Rose (Bologna), Des Alpes (Madonna di Campiglio – Tn), Vanilla (Siena), The Door (New York – USA), NiteFlight (Leibnitz – Austria), Fiesta Club (Bruxelles – Belgio), Penthouse (Copenhagen - Denmark) and so many others… He has worked with sacred monsters of the music, artists of world calibre with which he have had the pleasure to share both the professionalism and the friendship. “It is enought look at them working to understand that from them there is always to learn ” he says with humility… Consequence of his success and his back-ground musical, as natural professional growth, Flavio from 2006 starts to compare him with the job of remixer and record producer. Between a dj set and another, with friends dj and musicians he moves in different recording studies where he is working for the birth of his first project….
BIOGRAPHY: Luca Agnelli, 34 years old, from Tuscany (Italy), dj, producer and remixer in constant evolution, is always looking for new targets and more challenges, experimenting uncommon paths and inventing innovative languages. Eclectic, creative, curious and involving, Luca has a unique style which transmits passion and adrenaline, dreams and emotions. His sets are marked by the art of sound manipulation and style pollution, challenging standards and prejudices, playing wisely with technology and everything that enables him to change and produce music reworks. Luca doesn't aim to classify his sound within precise boundaries, but it's quite easy to perceive strong house roots with contemporary techno and deep inflections. Discography >>Releases Luca Agnelli - Landscape - Four Twenty (2011) Luca Agnelli - Very Late e.p. - Etruria beat (2010) Luca Agnelli - 7 o clock - Etruria beat (2010) Luca Agnelli, Marco Faraone - Meat Pack EP - Manocalda (2009) Luca Agnelli - Harbour / Guenda - Takt (2009) Luca Agnelli - Reserved / Beach EP - Ocean Track (2008) Luca Agnelli (Etruria) - Chimera / Cassero EP - Laterra Recordings (2007) Luca Agnelli - Booster EP - MBF (2007) >>Remixes Katoline - Dixieland (Luca Agnelli Remix) - Waldliebe (2011) Alessandro Sensini - Jazzy Shout (Luca Agnelli Remix) - Etruria beat (2010) Stefano Testa - 10 Jackson Ave (Luca Agnelli Remix) - Rebirth (2010) Keemani - Klama (Luca Agnelli Guendalina morning mix) 2010 Ls002 - Lastella Zeta Funk, Alex Pini - Tomboliza (Luca Agnelli Remix) - Mazoom Lab (2009) Meg - Distante (Luca Agnelli Remix) - Multiformis (2008) Claude VonStroke - The Whistler (Luca Agnelli VS Claude VonStroke Remix) - Dirtybird (2007) Flat Pack - Sweet Child O’ Mine (Luca Agnelli Club Mix) - Emotiva (2005) Clubs >>Italy Cocoricò (Riccione), Echoes (Misano Adriatico), Guendalina (Lecce), Angels of Love (Napoli), Kama Kama Camaiore), Magazzini Generali (Milano), Pascià (Riccione), Clorophilla (Taranto), Kursaal (Lignano), Mazoom Le Plaisir (Sirmione), Tenax (Firenze), Area (Venezia), Gallery @ Vox (Modena) Revolution @ Italghisa (Reggio Emilia), Bizzarro @ Saponeria (Roma), Frau Marleen (Viareggio), Clorophilla (Taranto), Marabù (Taormina), Ciclope (Palinuro), Maffia (Reggio Emilia), Dome (Catania), Kinki (Bologna), Exmud (Firenze), Madame Butterfly (Ferrara), Juice of Juice, MTV Club Generation Tour, Wish Afterhours (Riccione), Folies de Pigalle @ Adrenaline (Reggio Emilia), Qube (Roma), Matis (Bologna), Red Zone (Perugia), Alter Ego (Verona), Fellini (Genova), Abacab (Terni), Bier Garten (Palermo), ... . >> Worldwide Cocoon (Frankfurt), Amnesia (Ibiza), Cavo Paradiso (Mykonos), Two A.M. @ 54 (London), Gazgolder (Moscow), Life is Music (Madrid), Mad (Losanne), Pacha (Barcelona), Pacha (Sharm el Sheik), Komplex 457 (Zurich), BCM (Mallorca), Sketch (London), Xueno (Formentera), Bazar (Marseille), ... .
Track List: 01) MK & Lee Foss Ft. Anabel Englund - Electricity 02) Pete Oak - Baby baby 03) Mat.Joe - Heart to find 04) Roisin Murphy - Simulation(Mano Le Tough Rmx) 05) Betoko - Space invader(Nhan Solo Brings You To Alderaan Rmx) 06) Andrea Arcangeli + Mappa - Keep on loving(Toky Rmx) 07) Grand Corporation Ft. Jeremy Glenn - Wonder & amazement(Deetron Vocal) 08) Betoko - U so fine 09) Junk Yard Rhythm Section - Falling(Kolombo Rmx) 10) Groove Armada - Always take me higher 11) Robert Owens & Jakkin Rabbit - Pushin(FreakMe Rmx) 12) Dave Aju - Caller#7(Seth Troxler & Subb-an Rmx) Biography: “The decks, the disks, the cd and other in the hands of a good dj, are good instruments, the important is to know how to use them in the best way! These elements can become for the dj, as for a good musician, a great orchestra. That’s why today also a dj can ride the classifications with the pieces realized, remixed and produced by him and because the youngs cram to one of his dj set as once only for a rock concert happened. The dj is the new star! Besides also Brian Eno had foretold this in the distant year 83 saying: ” the musician of the future will be the dj! ” A philosophy of life at the base of the profession of the dj always accompanied by a good musical taste, ear, humility and above all passion in these words it is picked the opinion of Flavio Kirilli. Flavio, since from childhood, has been a lover of music and of what rotates around it; he starts to move his first footsteps when he was 16 buying the first console, then growing ,he continues his walk “putting disks” practically in the best clubses of the region. After sometime, he learns to discover and to interpret the different musical tastes of the people, the way to make amuse them and to transmit emotions. After different broadcast experiences he comes to Ciccio Riccio (one among the most important radios in Puglia), where for a few years he succeeds in spreading his sound to the thousand of listeners of the station; meanwhile the evenings increase and he succeeds in affirming him also out of its region (but he has to do a lot more). In 2002 he decides to move definitively to Riccione where all the time there are the most important clubs of Italy. Here finally the dreams become reality, after having worked at the Echoes – Liz and to the Byblos and Pascià. For different years he works to one of the shops of disks more important of Italy, where he enriches his musical culture and strengthens his knowledges with the best exponents of the house panorama national and not only. In 19 years he has worked in hundreds of clubs in Italy and to the foreign countries, among the most meaningful: Matis (Bologna), Divinae Follie (Bisceglie – Ba), Nafoura (Castellaneta Marina-Ta), Fellini (Milano), Dna (Ginosa Marina – Ta), Miu’ J’adore (Marotta-An), Chalet delle Rose (Bologna), Des Alpes (Madonna di Campiglio – Tn), Vanilla (Siena), The Door (New York – USA), NiteFlight (Leibnitz – Austria), Fiesta Club (Bruxelles – Belgio), Penthouse (Copenhagen - Denmark) and so many others… He has worked with sacred monsters of the music, artists of world calibre with which he have had the pleasure to share both the professionalism and the friendship. “It is enought look at them working to understand that from them there is always to learn ” he says with humility… Consequence of his success and his back-ground musical, as natural professional growth, Flavio from 2006 starts to compare him with the job of remixer and record producer. Between a dj set and another, with friends dj and musicians he moves in different recording studies where he is working for the birth of his first project….