Podcasts about stati uniti donald trump

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Best podcasts about stati uniti donald trump

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Ecovicentino.it - AudioNotizie
Questione dazi, la Casa Bianca annuncia: “Il 10% rimane per tutti i Paesi”

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later May 10, 2025 1:16


Proseguono le polemiche mondiali sulla nuova politica dei dazi voluta dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Nella giornata di venerdi 9 maggio la Casa Bianca ha precisato che i dazi del 10%, ovvero la tariffa base stabilita da The Donald, resta confermata per tutti i Paesi.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Voto in Canada, i liberali verso la vittoria. Ma c'è lo zampino di Trump

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Apr 29, 2025 1:27


In Canada i liberali del primo ministro Mark Carney hanno vinto le elezioni, dando al partito un altro mandato al potere dopo una campagna condizionata dalle minacce del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Il Mondo
Il Canada al voto risponde alle minacce di Trump. La spirale del silenzio sulla crisi climatica.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Apr 28, 2025 24:15


Circa 28 milioni di canadesi sono chiamati a votare oggi per le elezioni federali anticipate, dopo una campagna elettorale incentrata sulla risposta alle politiche aggressive del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Con Steve Scherer, giornalista, da Ottawa.Le azioni politiche per il clima sono lente e insufficienti, eppure la stragrande maggioranza delle persone nel mondo vuole che i propri governi adottino misure più incisive contro la crisi climatica. Con Ferdinando Cotugno, giornalista.Oggi parliamo anche di:Scienza • “Il potere calmante della voce“ di Asha DoreCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Due di denari
24 aprile - Investire informati nei beni rifugio

Due di denari

Play Episode Listen Later Apr 24, 2025


L'approccio imprevedibile e aggressivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta generando un contesto economico instabile, che vede crescere i timori delle imprese e dei risparmiatori. In uno scenario così incerto l'oro, considerato il bene rifugio per eccellenza, non smette di correre segnando continui record. Molti si stanno chiedendo se sia il momento giusto per investire in questo asset, e attraverso quali strumenti. L'investimento in oro fisico in cosa si differenzia da strumenti strettamente finanziari? Può essere una scelta da prendere in considerazione? E quali altri beni rifugio si stanno mettendo in luce in questa fase? Parliamo di tutti questi argomenti con Salvatore Gaziano - responsabile strategie d'investimento di SoldiExpert - e Filippo Bolaffi, Ad Gruppo Bolaffi.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Scandalo al Pentagono, una nuova chat mette nei guai Hegseth: condivisi piani di guerra coi familiari

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Apr 21, 2025 1:44


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato piena fiducia al capo del Pentagono, Pete Hegseth, dopo il nuovo caso di fuga di notizie riservate. Lo ha fatto sapere la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, nel corso di un'intervista a Fox, dopo le polemiche che si stanno levando intorno allo scandalo che sta travolgendo il segretario alla difesa americana.

24 Mattino - Le interviste
Meloni-Trump ai raggi X

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025


In apertura, come ogni giorno, torna il nostro Paolo Mieli con le sue riflessioni sui fatti più importanti della giornata. Poi riavvolgiamo il nastro dell'atteso incontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. Come è andato il confronto tra i due leader? Dazi, Ucraina e non solo, scopriamo meglio l'esito di questo faccia a faccia con Gregory Alegi, storico e giornalista e Lina Palmerini, quirinalista e commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.

Pagella Politica Podcast
Il bilancio dell'incontro tra Trump e Meloni

Pagella Politica Podcast

Play Episode Listen Later Apr 18, 2025 17:30


Questa settimana Giorgia Meloni ha incontrato alla Casa Bianca, a Washington, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L'incontro tra la presidente del Consiglio e Trump era molto atteso, soprattutto perché i due leader hanno parlato della questione dei dazi.  Che cosa si sono detti Meloni e Trump? Com'è andato l'incontro tra i due? E quali errori hanno commesso nelle loro dichiarazioni? Tutte le risposte nella nuova puntata del nostro podcast. Seguiteci sui nostri siti Pagella Politica e Facta sui nostri profili Facebook, Instagram, X, Telegram, Threads, TikTok e Bluesky. Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato, prodotto da Jessica Mariana Masucci Link utili: Com'è andato l'incontro tra Meloni e Trump  Il fact-checking dell'incontro tra Meloni e Trump L'altra faccia dell'export verso gli Stati Uniti riserva sorprese CREDIT BRANI “Right on target” di Lemonmusicstudio  “Slow piano blues” di JuliusH

Radio Unint
ERGO | LA GUERRA COMMERCIALE DI TRUMP ATTRAVERSO I DAZI

Radio Unint

Play Episode Listen Later Apr 14, 2025 8:45


Il 2 aprile 2025, nel cosiddetto Liberation Day, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l'introduzione di dazi reciproci in linea con una strategia di protezionismo che richiama l'operato del presidente McKinley verso la fine dell'Ottocento.Gli Stati Uniti passano dall'essere gli ambasciatori della globalizzazione e del libero commercio, all'essere i peggiori impositori di dazi. In questa nuova puntata di ERGO, capiremo che cosa significa l'introduzione dei dazi in questa fase della storia, come sono stati calcolati, quali conseguenze dobbiamo aspettarci e cosa può fare l'Europa per difendersi.---Iniziativa autonoma degli studenti UNINT che si avvale del finanziamento dell'Università degli Studi Internazionali di Roma.

Focus economia
Guerra commerciale al rialzo tra Usa e Cina, chi rischia di più?

Focus economia

Play Episode Listen Later Apr 11, 2025


Trump ha sospeso per 90 giorni i dazi "reciproci" mantenendo un'aliquota fissa del 10%, ma ha alzato le tariffe totali sulla Cina al 145% dopo la risposta cinese con barriere all'84%, ora salite al 125%. Sotto pressione da Wall Street, Big Tech, il Congresso e i mercati obbligazionari, Trump ha ceduto, aprendo ai negoziati con Paesi come Giappone e Corea del Sud. La Cina, però, ha reagito con nuovi controdazi e ha rifiutato di chiedere un incontro. Intanto Wall Street continua a calare, ma Trump su Truth resta ottimista. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore a NY.Cina, controdazi sui beni Usa al 125%. Pechino ricorre al Wto contro tariffe americaneLa Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni Usa dall'84% al 125%. Lo riferisce il ministero delle Finanze, precisando che le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile. Washington deve assumersi la piena responsabilità per le turbolenze economiche globali seguite all'offensiva tariffaria totale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha aumentato i dazi sui prodotti cinesi dopo averli sospesi per altri paesi. Lo ha affermato un portavoce del ministero del Commercio cinese, aggiungendo che i dazi annunciati da Washington hanno causato gravi shock e forti turbolenze all'economia e ai mercati globali.Intanto Pechino ha presentato un nuovo ricorso all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) dopo l'ennesimo aumento dei dazi sull'import cinese deciso da Donald Trump. Le tariffe degli Stati Uniti, ha denunciato il ministero del Commercio cinese, sono un tipico atto di bullismo e coercizione, che rappresentano una evidente violazione delle regole del Wto e indeboliscono gravemente il sistema del commercio multilaterale basato sulle regole e l'ordine economico e commerciale internazionale. Pechino, ammonisce il portavoce, chiede a Washington di correggere immediatamente le sue azioni e di cancellare tutte le tariffe unilaterali imposte sulla Cina. Il commento è di Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'Ispi.Ue, bene stop dazi, sosteniamo negoziato Commissione. Ma pronti a tassare le Big TechOggi si è aperta la due giorni dell'Ecofin informale a Varsavia con una riunione dell'Eurogruppo. "Accogliamo con favore la decisione dell'amministrazione statunitense di rinviare l'attuazione dei dazi. Ora dobbiamo usare questi 90 giorni con saggezza. Abbiamo bisogno di un buon accordo per i cittadini europei, per le aziende europee, e sosteniamo pienamente la Commissione europea nel suo sforzo di negoziare un accordo giusto e giusto". Lo ha detto Andrzej Domański, ministro delle finanze polacco, alla presidenza di turno dell'Ue, all'inizio dell'Ecofin informale a Varsavia. Durante la giornata ha parlato anche il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis interpellato nella conferenza stampa dopo l'Eurogruppo sui timori del ministro tedesco che ha invitato ad avere cautela nel valutare contro-misure ai dazi Usa sulle Big Tech. "Se si considera una categoria con un surplus sostanziale nei beni e un deficit sostanziale nei servizi, quando discutiamo dei titoli di rischio della politica commerciale, ovviamente dobbiamo anche considerare cosa sta succedendo nel settore dei servizi, compresi i servizi digitali, e come è stato delineato dalla Commissione. Quando discutiamo di contromisure tutte le opzioni sono sul tavolo".A proporre l'idea è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista al Financial Times, in cui ha dichiarato che l'Ue è pronta a introdurre "una tassa sui ricavi pubblicitari digitali" che colpirebbe le Big Tech, se i negoziati con Donald Trump per raggiungere un'intesa commerciale dovessero fallire. Interviene Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Nel 2024 vola il credito al consumo. E nel 2025 tornano a crescere i tassiI prestiti aumentano ma i tassi continuano a rimanere alti nonostante la politica espansiva della Banca centrale europea. Uno dei pochissimi aspetti positivi di una congiuntura economica così complicata, ossia il taglio dei tassi della Bce, sembra non produrre i risultati sperati nel portafogli degli italiani che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere un mutuo. Il nostro Paese infatti resta tra i più costosi in Europa per l'accesso al credito al consumo. Nel 2024 il credito al consumo in Italia ha registrato un forte incremento pari al +5,3% rispetto all'anno precedente, portando il volume totale dei finanziamenti da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Anche se più contenuto, si è osservato un incremento dello 0,5% nei prestiti complessivi alle famiglie. Secondo l'analisi realizzata dalla Fondazione Fiba di First Cisl, il credito al consumo incide in modo significativo sul totale dei prestiti richiesti, rappresentando il 18,7% (salito al 18,9% a febbraio 2025), una percentuale nettamente superiore alla media dell'area euro (11,2%) e a quella di paesi come la Germania (9,5%) e la Francia (12,7%). Ne parliamo con Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl.

Il Mondo
La strategia dei dazi. Le adozioni illegali in Corea del Sud.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Apr 2, 2025 18:53


Oggi è la data fissata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l'annuncio di nuovi dazi verso molti paesi. Con Francesco Saraceno, professore di macroeconomia internazionale ed europea all'istituto di studi politici di Parigi.Una commissione d'inchiesta ha rivelato che tra gli anni cinquanta e ottanta le autorità sudcoreane hanno favorito irregolarità e abusi nel sistema di adozioni internazionali. Con Lorenzo Lamperti, giornalista, da Taipei.Oggi parliamo anche di:Eventi • Internazionale Kids a Reggio Emilia 2025https://www.internazionale.it/notizie/2025/03/20/festival-internazionale-kids-reggio-emilia-2025Musica • From the private collection of Saba & No ID di Saba e No IDCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
C'erano piani di guerra nelle chat segrete sull'attacco americano contro gli Houthi | Il Corsivo di Giovedì 27 Marzo 2025

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 27, 2025 2:29


C'erano piani di guerra nelle chat segrete sull'attacco americano contro gli Houthi. Non svaniscono le polemiche sul contenuto delle chat segrete relative all'attacco americano contro gli Houthi nello Yemen, soprattutto dopo la pubblicazione di nuovi documenti da parte del magazine "The Atlantic". Il direttore del giornale Jeffrey Goldberg era stato inserito per errore nel gruppo Signal, una piattaforma di messaggistica non intercettabile, e poi introdotto in un gruppo ristretto, di cui faceva parte anche il vicepresidente J. D. Vance. In queste ore ha pubblicato i piani di guerra contro gli Houthi. Dagli stralci emerge come il capo del Pentagono Pete Hegseth non si era informato su chi facesse parte del gruppo, non si era neppure insospettito per la presenza di un utente sconosciuto come il giornalista Goldberg, comunque ha pubblicato la mattina del 15 marzo tutto il piano d'attacco, trentuno minuti prima che gli F-18 americani entrassero in azione e due ore e un minuto prima che il primo bersaglio Houthi venisse colpito. Le menzogne della Casa Bianca. Oggi Vance commenta: “È molto chiaro che Goldberg ha venduto più di quanto avesse". Ma negli ultimi giorni le figure apicali dell'amministrazione americana avevano affermato menzogne che sono smentite dai fatti, cioè da quello che loro stessi avevano scritto nella chat. Il capo del Pentagono Pete Hegseth aveva dichiarato che nella chat non c'erano piani di guerra. Il capo dell'intelligence Tulsi Gabbard aveva detto alla commissione Intelligence del Senato che non c'era materiale riservato condiviso sul gruppo Signal. Il direttore della Cia, John Ratcliffe, aveva rassicurato la commissione che le sue comunicazioni nel gruppo di messaggi Signal erano assolutamente permesse e legali e non c'erano informazioni riservate. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva difeso il suo staff, affermando che nella chat non c'erano informazioni riservate. Oggi sappiamo invece che i quattro hanno mentito e ci sono le prove. La sensazione è che, in assenza di una opposizione forte e organizzata, tutto passerà in cavalleria ed altre priorità emergeranno nell'agenda di Trump, in grado di distogliere l'attenzione su una sorta di Watergate moderno. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Notizie dall'Ucraina
Trump: "Domani parlerò con Putin"

Notizie dall'Ucraina

Play Episode Listen Later Mar 17, 2025 5:09


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato nella notte che parlerà con il Presidente russo Vladimir Putin domani mentre il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che è in preparazione la conversazione telefonica. Volodymyr Zelensky però guarda con scetticismo alla possibilità di una vera tregua con Mosca e, continuando a denunciare gli attacchi del nemico sul suo territorio, non abbassa la guardia sul fronte militare.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc    Adnkronos: podcast/adnkronos.com  Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/  https://x.com/Adnkronos  https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos  https://www.instagram.com/adnkronos_/  

Focus economia
Trump minaccia l'Ue, dazi del 200% su vini e champagne

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 13, 2025


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha appena minacciato l'Unione Europea , "una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo", con tariffe del 200% su "tutti i vini, champagne e prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri paesi rappresentati dall'Ue". La minaccia di Trump su Truth è una ritorsione contro i dazi dell'Ue sul whisky prodotto negli Stati Uniti. "Se questa tariffa non verrà rimossa immediatamente, gli Stati Uniti imporranno a breve - scrive il presidente Usa - una tariffa del 200% su tutti i vini, champagne e prodotti alcolici in produzione dalla Francia e da altri paesi rappresentati dall'Ue". Ne parliamo con Lamberto Frescobaldi, presidente Unione italiana vini (Uiv).Northvolt dichiara bancarotta: l industria europea delle batterie in crisiIl produttore di batterie elettriche Northvolt ha dichiarato bancarotta in Svezia. Si tratta del fallimento più grande della storia del Paese, oltre che di una nuova battuta d'arresto per l'industria europea delle batterie. Northvolt a novembre aveva già presentato istanza di protezione dalla bancarotta negli Stati Uniti, entrando nel Chapter 11 (con 5,84 miliardi di dollari di debiti e solo 30 milioni di dollari di liquidità disponibile). Tuttavia, non è riuscita a sopravvivere e a trovare nuovi investitori. Il gruppo svedese impiega ancora circa 5.000 persone. Abbiamo affrontato il tema con Alberto Annicchiarico - Il Sole 24 ORENel 2024 i pagamenti digitali superano il contante in ItaliaNel 2024, per la prima volta in Italia, i pagamenti digitali hanno superato il contante in termini di valore transato. Il 43% dei consumi è stato regolato con strumenti elettronici, mentre il contante si è fermato al 41%, con il restante 16% coperto da bonifici, addebiti in conto corrente e assegni. il valore dei pagamenti digitali in Italia ha raggiunto i 481 miliardi di euro, segnando una crescita dell'8,5% rispetto all'anno precedente. I dati emergono dalla ricerca dell Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano.Una componente chiave per questo sorpasso è stata quella dei pagamenti in negozio, trainati dal contactless, che nel 2024 ha raggiunto un transato di 291 miliardi di euro (+19%). Oggi, quasi 9 pagamenti su 10 effettuati con carta in negozio avvengono in modalità contactless, confermando la crescente familiarità degli italiani con queste soluzioni. Il commento è Ivano Asaro, direttore dell Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano.

Focus economia
Auto, la Commissione europea apre ai carburanti alternativi dal 2035. Sposata la neutralità tecnologica?

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 5, 2025


Bruxelles ha confermato oggi di voler facilitare il raggiungimento degli obiettivi di emissioni per il 2025. «La Commissione proporrà una modifica mirata al regolamento sugli standard di Co2 per auto e furgoni», si legge nella documentazione pubblicata oggi. «L emendamento consentirà alle case automobilistiche di raggiungere i propri obiettivi di conformità attraverso una media delle loro prestazioni su un periodo di tre anni (2025-2027)». MA LA VERA NOTIZIA È che rispondendo alle pressioni di alcuni paesi membri e di alcune case automobilistiche, la Commissione europea ha annunciato oggi, mercoledì 5 marzo, che intende anticipare al terzo e quarto trimestre di quest anno la verifica della legislazione comunitaria dedicata alle emissioni nocive delle vetture. In un atteso piano d azione per un settore economico in grave crisi, l esecutivo comunitario ha poi aperto la porta a nuove tecnologie capaci di garantire neutralità climatica. Affrontiamo il tema con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 Ore.Trump, Zelensky pronto a tavolo pace e firma su mineraliL'Ucraina è pronta a firmare «in ogni momento» l accordo sulle terre rare con gli Stati Uniti. Lo ha affermato il primo ministro ucraino Denys Shmygal in conferenza stampa a Kiev. «L Ucraina continuerà attraverso i canali diplomatici e gli altri canali disponibili» a collaborare con gli Stati Uniti per «assicurarsi che l Ucraina e gli Stati Uniti continuino a lottare per una pace duratura», ha detto il premier ucraino, come riporta la Bbc. Ottenere garanzie di sicurezza americane è di «vitale importanza» non solo per Kiev, ma anche per l Unione europea, ha aggiunto Shmygal. «Abbiamo bisogno e chiediamo garanzie di sicurezza concrete, tanto da parte degli Stati Uniti, quanto dell Europa e dei paesi del G7. E di vitale importanza non solo per l Ucraina ma anche per l Unione europea», ha detto.Nelle ultime bozze di conclusione del vertice Ue di giovedì prossimo si legge: «La pace deve rispettare l indipendenza, la sovranità e l integrità territoriale dell Ucraina». La dichiarazione è stata aggiunta rispetto alla versione precedente. Il nuovo testo raccomanda anche «di aumentare la pressione sulla Russia per indebolirne la capacità di continuare a condurre la sua guerra di aggressione». Affrontiamo il tema con Gian Andrea Blengini, professore di ingegneria dei materiali del Politecnico di Torino.Trump, dal 2 aprile arrivano i dazi sui prodotti agricoliL'export agroalimentare italiano negli Stati Uniti lo scorso anno ha toccato i 7,8 miliardi. Un dazio del 25% sulle esportazioni italiane potrebbe costare ai consumatori americani fino a 2 miliardi di euro in più. Il costo per le singole filiere sarebbe di quasi 500 milioni solo per il vino, circa 240 milioni per l olio d oliva, 170 milioni per la pasta, 120 milioni per i formaggi, secondo le stime di Coldiretti. I dazi all'Europa non sono ancora ufficiali ma il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato nei giorni scorsi di voler colpire le merci prodotte nell'Unione Europea con tariffe del 25%, sostenendo che il blocco è stato creato per fregare gli Stati Uniti. Il commento è di Massimo Romani, Amministratore Delegato di Argea.Merz: «Whatever it takes» sulla difesa. Accordo tra Cdu ed Spd su riforma a freno al debito «Whatever it takes»: Friedrich Merz, il probabile futuro cancelliere tedesco, prende a prestito le parole pronunciate da Mario Draghi durante la crisi dell euro. Sulla difesa, il leader dei cristianodemocratici, e vincitore delle elezioni del 23 febbraio, è pronto a fare qualunque cosa sia necessaria, per rispondere «alle minacce alla nostra libertà e alla pace nel nostro continente». E ci sarà anche un super fondo da 500 miliardi di euro in dieci anni per le infrastrutture. Dopo anni di dibattiti e frenate, a Berlino è arrivata una vera e propria scossa. C è da dare risposta alla lunga stagnazione economica, è vero, ma la svolta è soprattutto il risultato della drammaticità del contesto internazionale, rivoluzionato dal cambio di paradigma imposto dal presidente Usa, Donald Trump. Subito dopo il voto, Merz aveva annunciato l intenzione di potenziare la spesa per la difesa. E proprio come Merz voleva, l accordo con la Spd è arrivato in tempi strettissimi e prima del vertice Ue di giovedì. Il leader della Cdu ha dato l annuncio nella conferenza stampa del 4 marzo, al termine di una giornata di consultazioni con i vertici della Spd. Insieme a lui c erano Markus Söder, il leader della Csu (il partito gemello della Cdu in Baviera), e i co-presidenti della Spd, Lars Klingbeil e Saskia Esken. Per dare l'idea di quanto sia rivoluzionaria questa scelta basti pensare che il neo governo ha raggiunto un accordo per cambiare in costituzione il freno al debito. Parliamo di questo con Daniel Gros direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi.

Focus economia
Effetto dazi sulle borse

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 4, 2025


Apertura in rosso per le Borse europee sotto il peso della guerra dei dazi, che ieri ha mandato ko Wall Street e oggi ha fatto scivolare anche i mercati asiatici. Gli investitori sono diventati decisamente più avversi al rischio dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato l entrata in vigore, da oggi, di dazi del 25% su Canada e Messico e il raddoppio delle tariffe sui prodotti cinesi (al 20%), ribadendo che il 2 aprile entreranno in vigore i dazi reciproci, a partire da quelli sui prodotti agricoli. Immediata la riposta di Pechino e Ottawa che hanno già annunciato le contromosse con tariffe sui prodotti statunitensi. L attenzione del mercato resta rivolta anche agli sviluppi delle prospettive di pace in Ucraina, dopo che gli Stati Uniti hanno sospeso gli aiuti militari a Kiev. Ne parliamo con Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management.La guerra dei dazi è cominciataSe i dazi sui prodotti europei sono ancora nella fase di una promessa minacciosa («Abbiamo preso la decisione, e la annunceremo a breve: saranno del 25%», aveva detto Donald Trump a fine febbraio, in occasione del primo consiglio dei ministri del suo governo), quelli contro Canada, Messico e Cina sono da oggi 4 febbraio una realtà. La guerra commerciale è dunque iniziata e i mercati finanziari sono già andati in tilt. L annuncio di ieri dei dazi trumpiani su un mercato di merci dal valore complessivo di 1.500 miliardi di dollari ha infatti innescato un crollo delle azioni globali e spinto al ribasso i rendimenti obbligazionari, mentre sono scesi sia il peso messicano che il dollaro canadese. Secondo Washington, queste misure vengono adottate a causa di inaccettabili afflussi di droga e migranti illegali negli Usa. Per quanto riguarda la Cina, secondo la Casa Bianca anche Pechino non ha preso alcuna misura per limitare le forniture di fentanyl agli Stati Uniti. Intanto, la Ue ha posto l accento sul fatto che la decisione di Trump rischia di interrompere il commercio globale, creando «inutili incertezze in un momento in cui la cooperazione internazionale è più cruciale che mai». Ma gli effetti negativi potrebbero manifestarsi nel giro di breve anche all interno degli Stati Uniti. Secondo gli economisti americani, i dazi su Canada e Messico, che da soli coprono un valore di oltre 900 miliardi di dollari di importazioni annuali verso gli Stati Uniti, rappresenteranno una grave battuta d'arresto per tutta l'economia nordamericana, che è altamente integrata. Il commento è di Mario Deaglio, professore emerito di Economia Internazionale Università di Torino e Lucia Tajoli, Professor of Economics and International Economics al politecnico di milano e Senior Researcher a ISPI.

Uno, nessuno, 100Milan
L'Europa riaccende l'industria bellica

Uno, nessuno, 100Milan

Play Episode Listen Later Mar 4, 2025


Mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump valuta la sospensione o l'annullamento del sostegno militare americano all'Ucraina, all'interno della Ue continuano i conti su un possibile incremento della voce Difesa in vista di un esercito militare comune. Si ragiona anche su quali comparti produttivi possano essere convertiti per implementare l'industria bellica. Parliamo di questo e di altre notizie di stretta attualità compreso un ragionamento specifico sull'opportunità e necessità di pubblicare ogni giorno un aggiornamento dettagliato sullo stato di salute del Santo Padre.

Notizie dall'Ucraina
Piano di pace europeo, a quali condizioni?

Notizie dall'Ucraina

Play Episode Listen Later Mar 3, 2025 7:43


Lo scenario che si sta delineando in Ucraina diventa di ora in ora sempre più intricato. Se da lato il Pentagono ha ordinato lo stop ai cyberattacchi contro la Russia e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump risponde alle critiche per la sua crescente vicinanza alla Russia sulla questione Ucraina, affermando che gli Stati Uniti dovrebbero preoccuparsi "meno" di Vladimir Putin e più di migranti e assassini a tenere banco è il vertice di Londra tra i 16 Paesi europei ed extra-europei, guidato dal premier britannico Keir Starmer, che ha lanciato un piano pro-Ucraina promosso da Regno Unito e Francia anche se il ministro delle forze armate britannico, Luke Pollard, fa sapere che con la Francia non c'è ancora nessun accordo sul piano di tregua.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc    Adnkronos: podcast/adnkronos.com  Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/  https://x.com/Adnkronos  https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos  https://www.instagram.com/adnkronos_/  

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Ucraina, Casa Bianca: “Zelensky non vuole la pace”. Dall'Europa: “Con l'Ucraina aggredita”

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Mar 1, 2025 1:14


"Non importa chi guiderà l'Ucraina, purché questa persona sia pronta a risolvere pacificamente il conflitto con la Russia". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo il violento scontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale.

Ultim'ora
Trump a Zelensky "Stai scommettendo sulla terza guerra mondiale"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Feb 28, 2025 0:31


WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Non sei in una buona posizione. Non hai le carte in questo momento. Con noi puoi avere le carte. Al momento stai giocando a carte. Stai scommettendo con la vita di milioni di persone. Stai scommettendo sulla Terza Guerra Mondiale. Stai scommettendo sulla Terza Guerra Mondiale. E quello che stai facendo è molto irrispettoso verso questo Paese". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ricevendo nello Studio Ovale della Casa Bianca l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. sat/gtr (Fonte video: Rapid Response 47)

Veramente
Trump sta riempiendo la stanza di merda

Veramente

Play Episode Listen Later Feb 28, 2025 16:42


Avrete certamente visto anche voi il video creato con l'intelligenza artificiale nel quale il presidente degli Stati Uniti Donald Trump presenta la sua “visione” di una Gaza ricostruita come un resort di lusso. Non un delirio, anche se può sembrarlo; si tratta di una precisa strategia comunicativa. Rintracceremo insieme le sue origini, arrivando fin dove tutto ha avuto origine: in Russia.  Scriveteci all'indirizzo segnalazioni@facta.news o segnalateci le notizie che volete verificare al numero 3421829843. Seguiteci sul nostro sito Facta.news, sui nostri profili Facebook, Instagram, Telegram, TikTok e Bluesky Condotto da Simone Fontana e Anna Toniolo  Episodio scritto da Simone Fontana e Anna Toniolo  Prodotto da Jessica Mariana Masucci LINK UTILI Sommergere la stanza di merda - COMPLOTTI! La strategia di Trump di "saturare l'area" lascia gli oppositori a bocca aperta per l'indignazione - The New York Times Come Musk e Trump stanno saturando l'area - The Guardian “Riempire la stanza di merda”: Come la disinformazione ha stravolto la nostra democrazia - Vox Vladislav Surkov, l'"esteta" dell'ombra - The New York Times CREDIT BRANI “Dynamic world” di StockStudio  “Tense Detective Looped Drone” di ZakharValaha 

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Trump a Zelensky "Stai scommettendo sulla terza guerra mondiale"

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Play Episode Listen Later Feb 28, 2025 0:31


WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Non sei in una buona posizione. Non hai le carte in questo momento. Con noi puoi avere le carte. Al momento stai giocando a carte. Stai scommettendo con la vita di milioni di persone. Stai scommettendo sulla Terza Guerra Mondiale. Stai scommettendo sulla Terza Guerra Mondiale. E quello che stai facendo è molto irrispettoso verso questo Paese". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ricevendo nello Studio Ovale della Casa Bianca l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. sat/gtr (Fonte video: Rapid Response 47)

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Trump a Zelensky "Vogliamo un accordo sulle terre rare"

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Play Episode Listen Later Feb 28, 2025 1:44


WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Stiamo dialogando per un accordo giusto, non vediamo l'ora di entrare nel vivo e continuare a lavorare e a cercare alcune terre rare. Ma questo significa che ci saremo, ed è un grande impegno da parte degli Stati Uniti. Apprezziamo molto lavorare con voi, e continueremo a farlo. Abbiamo avuto alcune ottime discussioni con la Russia. Ho parlato con il presidente Putin, e cercheremo di porre fine a questa situazione. È qualcosa che volete voi e che vuole anche lui". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ricevendo nello Studio Ovale della Casa Bianca l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky.sat/gtr(Fonte video: Rapid Response 47)

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Trump a Zelensky "Vogliamo un accordo sulle terre rare"

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Play Episode Listen Later Feb 28, 2025 1:44


WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Stiamo dialogando per un accordo giusto, non vediamo l'ora di entrare nel vivo e continuare a lavorare e a cercare alcune terre rare. Ma questo significa che ci saremo, ed è un grande impegno da parte degli Stati Uniti. Apprezziamo molto lavorare con voi, e continueremo a farlo. Abbiamo avuto alcune ottime discussioni con la Russia. Ho parlato con il presidente Putin, e cercheremo di porre fine a questa situazione. È qualcosa che volete voi e che vuole anche lui". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ricevendo nello Studio Ovale della Casa Bianca l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky.sat/gtr(Fonte video: Rapid Response 47)

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Pulizia etnica con vista mare: il sogno americano di Trump

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Feb 27, 2025 1:54


Ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato sui suoi social un video. È Gaza, come la vorrebbe Trump. Ci sono donne affascinanti che ballano sulla spiaggia, ricchi che oziano sui lettini sotto il sole, uomini - ovviamente bianchi - che si dedicano agli aperitivi, hotel di lusso, attrezzature turistiche, soldi che piovono dal cielo, yacht parcheggiati, auto di lusso. C'è ovviamente anche Trump: lo si vede mentre balla eccitato con una danzatrice del ventre, lo si vede in un palloncino color oro tenuto in mano da bambini - ovviamente bianchi - e lo si vede nell'insegna di un pregiato palazzo. C'è ovviamente anche il suo sodale Musk, dedito al sollazzo nel meraviglioso mondo di “Trump Gaza”. C'è Netanyahu sdraiato in costume e felice in spiaggia con Trump. È lo spot di una pulizia etnica travestita da affare immobiliare. È un inno al suprematismo. Gli abitanti di Gaza nel video sono scomparsi, come nemmeno la violenza dell'esercito israeliano è ancora riuscita a fare. È male in purezza, volgarissimo male esibito con gusto. Il razzismo patinato offerto come opportunità di sviluppo ha una piega che rimanda ai peggiori autocrati della storia. È un video che lascia senza parole. E invece in questo tempo le parole vanno usate, eccome, pesate una a una, scritte senza compromessi chiamando le cose con il loro nome: il presidente americano è nemico dell'umana compassione, della razionalità sviluppata nel corso dei secoli, dell'umana empatia basilare per essere considerate bestie sociali. C'è un confine, netto, e non è quello di Gaza: chi appoggia Trump e chi sta dall'altra parte del fronte. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Ucraina, terzo anniversario dell'invasione russa. Von der Leyen: “Kiev è Europa”. Zelensky celebra “tre anni di resistenza ed eroismo”

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Feb 24, 2025 1:20


A tre anni dall'invasione russa dell'Ucraina, i capi di Stato e di governo dell'Unione europea arrivano a Kiev in segno di solidarietà nel contesto della frattura tra Kiev e il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha mutato gli equilibri del conflitto.

Ultim'ora
Dazi anche all'Italia? Trump glissa ma elogia Meloni

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Play Episode Listen Later Feb 24, 2025 0:40


WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Io amo l'Italia ed è una nazione davvero importante con una splendida donna come leader. Lei era anche nella conversazione di oggi tra i leader del G7. Penso che l'Italia stia facendo davvero bene e che abbia una leadership molto forte con Giorgia (Meloni, ndr)". Questa la risposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a una domanda dell'agenzia di stampa Italpress su possibili dazi all'Italia, dopo il bilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron nello Studio Ovale.xp6/sat/gsl

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Dazi anche all'Italia? Trump glissa ma elogia Meloni

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Play Episode Listen Later Feb 24, 2025 0:40


WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Io amo l'Italia ed è una nazione davvero importante con una splendida donna come leader. Lei era anche nella conversazione di oggi tra i leader del G7. Penso che l'Italia stia facendo davvero bene e che abbia una leadership molto forte con Giorgia (Meloni, ndr)". Questa la risposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a una domanda dell'agenzia di stampa Italpress su possibili dazi all'Italia, dopo il bilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron nello Studio Ovale.xp6/sat/gsl

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Medioriente, Rubio incontra Netanyahu: “Obiettivo è disarmare Hezbollah”

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Feb 16, 2025 1:10


A Gerusalemme l'incontro tra il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump "è il più grande amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca", ha detto Netanyahu al segretario di Stato americano.

Il Mondo
Il prezzo della pace in Ucraina. L'amore ai tempi di Trump.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Feb 14, 2025 27:15


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin si sono accordati per avviare i negoziati per un cessate il fuoco in Ucraina. Con Andrea Pipino, editor di Europa di InternazionaleNegli Stati Uniti uomini e donne single hanno opinioni molto diverse su cosa significa l'elezione di Trump e molte donne single eterosessuali sono restie a frequentare uomini single che sostengono il nuovo presidente. Con Barbara Leda Kenny, esperta di politiche di genere della Fondazione Giacomo Brodolini.Oggi parliamo anche di:Film • September 5. La diretta che cambiò la storia di Tim FehlbaumCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Notizie dall'Ucraina
Cremlino, presto il vertice Putin-Trump

Notizie dall'Ucraina

Play Episode Listen Later Feb 13, 2025 3:33


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump spinge per una soluzione sull'Ucraina e, dopo una lunga telefonata con il presidente russo Putin annuncia di voler far iniziare immediatamente i colloqui» e che vedrà il leader russo in Arabia Saudita. Per l'Ue, però non ci può essere pace senza Kiev al tavolo, un cattivo accordo porterà altra guerra anche perché Kiev non rinuncia a territori. Putin concorda sull'intensificazione dei contatti e invita Trump a Mosca. Donald Trump ha detto poi di condividere l'obiezione russa che l'Ucraina non può entrare nella Nato.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc     Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/  https://x.com/Adnkronos  https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos  https://www.instagram.com/adnkronos_/   

Effetto notte le notizie in 60 minuti
Trump telefona a Putin: “Iniziamo i negoziati”

Effetto notte le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Feb 12, 2025


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato di aver intrattenuto una conversazione con il leader russo Vladimir Putin, stabilendo di “far iniziare immediatamente i negoziati” per trovare una “soluzione a lungo termine”. Trump ha parlato poi anche con il presidente ucraino Zelensky, che ha affermato di essere “grato al Presidente Trump per il suo interesse in ciò che possiamo realizzare insieme”. Ne parliamo con Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali.Commentiamo poi la giornata della politica italiana insieme a Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Seconda serata del festival di Sanremo, ci colleghiamo con la nostra inviata Marta Cagnola.E serata anche di Champions League. Ci aggiorna il nostro Dario Ricci.

SBS Italian - SBS in Italiano
I dazi di Trump e gli effetti sull'economia australiana

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Feb 5, 2025 9:47


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato ordini esecutivi che impongono nuovi e pesanti dazi sulle merci provenienti da Messico, Canada e Cina. Che cosa si prospetta per l'Australia?

Il Mondo
Il peso delle origini sudafricane di Elon Musk. La Birmania quattro anni dopo il golpe.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Feb 5, 2025 24:50


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accusato il Sudafrica di aver introdotto una legge per confiscare le terre ai cittadini bianchi. Con Francesca Sibani, editor di Africa di Internazionale. Il 31 gennaio la giunta militare birmana ha prorogato di sei mesi lo stato d'emergenza ha prorogato di sei mesi lo stato d'emergenza e ha detto che organizzerà le elezioni entro la fine del 2025. Con Cecilia Brighi, segretaria generale dell'associazione Italia-Birmania insieme.Oggi parliamo anche di:Georgia • “I georgiani manifestano e il governo tira dritto” di Giorgi Lomsadzehttps://www.internazionale.it/magazine/giorgi-lomsadze/2025/01/30/i-georgiani-manifestano-e-il-governo-tira-drittoMusica • Alligator bites never heal di DoechiiCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Notizie dall'Ucraina
Trump vuole le terre rare in Ucraina in cambio degli aiuti

Notizie dall'Ucraina

Play Episode Listen Later Feb 4, 2025 3:50


Il presidente Donald Trump ha dichiarato di voler negoziare un "accordo" con l'Ucraina affinché offra una "garanzia" sulle sue terre rare in cambio degli aiuti americani mentre il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov ha affermato che i piani del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per le terre rare dell'Ucraina rappresentano un'offerta a Kiev per acquistare aiuti dagli Stati Uniti, piuttosto che la disponibilità di Washington a fornirli gratuitamente o in altro modo.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc     Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/  https://x.com/Adnkronos  https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos  https://www.instagram.com/adnkronos_/   Ph: AFP  Musiche su licenza Machiavelli Music.  AdKey:zP-94qNWQqj3XM 

A conti fatti. La storia e la memoria dell'economia

Nel discorso pronunciato a Davos lo scorso 23 gennaio, il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha attaccato senza mezzi termini l'Europa, chiedendo agli alleati della Nato di aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL e minacciando tariffe sulle aziende che non producono negli Stati Uniti. È una sfida con la quale l'Unione europea è chiamata a confrontarsi da qui ai prossimi mesi, soprattutto se la minaccia di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti si farà più concreta. Vale allora la pena, cari ascoltatori, ripercorrere la genesi del Vecchio Continente, tracciare un quadro che nel corso del tempo ci porta agli assetti attuali di una costruzione europea ancora per molti versi incompiuta. Ne parliamo questa sera traendo spunto da un libro, giunto alla terza edizione, dal titolo “Storia minima d'Europa, dal neolitico a oggi”, pubblicato dal Mulino. L'autore è Andrea Zannini, docente di Storia dell'Europa all'Università di Udine.

Il Mondo
Trump prova a forzare le leggi. Perché si parla di influenza aviaria.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Jan 31, 2025 24:17


Nei primi giorni del suo mandato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha emanato più di trecento ordini esecutivi. Con Alessio Marchionna, editor di Stati Uniti di Internazionale Il 27 gennaio nel Regno Unito è stato confermato un caso di contagio umano da influenza aviaria, il primo caso di contagio da animale a persona in Europa dall'inizio della nuova ondata di casi di aviaria. Con Stefania Salmaso, epidemiologa.Oggi parliamo anche di:Film • Io sono ancora qui di Welles SallesCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna

Radio Shamal
South Stream S3-03

Radio Shamal

Play Episode Listen Later Jan 29, 2025 70:45


29/01/2025 - South Stream S03E03. Con Dylan Di Chiara e Paco Amendola. South Stream torna con una puntata densa di contenuti. L'argomento della settimana è l'ascesa di Deepseek, la nuova Intelligenza artificiale cinese che ha messo in crisi l'industria HiTech americana, ma non si tratta dell'unico grande successo del mondo scientifico della Repubblica popolare. Meno chiacchierata alle nostre latitudini, ma delicata e importante, è la guerra civile nella Repubblica Democratica del Congo, che vede l'esercito regolare opporsi ai miliziani filo-ruandesi dell'M23, che in questi giorni hanno occupato Goma. Non può mancare nella discussione uno dei protagonisti di questa stagione, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump con le sue velleità di game changer della politica internazionale. Come hanno reagito in Scandinavia alle dichiarazioni statunitensi sulla Groenlandia? Proviamo a raccontarlo, insieme ai tentativi della destra tedesca di riformare il sistema dell'accoglienza dei richiedenti asilo, alle proteste in Serbia e le elezioni in Bielorussia. Ci trovate come sempre su www.radioshamal.it e sul nostro profilo Spotify. Buon Ascolto! (photo by Al Jazeera-M23 Troops in Bunagana)

News dal pianeta Terra
Cosa c'è di concreto su Trump che vuole la Groenlandia

News dal pianeta Terra

Play Episode Listen Later Jan 27, 2025 9:45


C'è stata una chiamata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la prima ministra danese Mette Fredriksen sulla questione della Groenlandia. Trump la vorrebbe per ragioni strategiche, economiche e commerciali. Mentre Leila Belhadj Mohamed, esperta di geopolitica, ci racconta l'ipotesi di Trump di deportare le persone dalla Striscia di Gaza e degli attacchi israeliani in Libano proprio nel giorno in cui avrebbero dovuto ritirarsi le truppe. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le news su www.lifegate.it.  Rassegna stampa: Licenziato perché non voleva volare, lo scienziato Gianluca Grimalda verrà risarcito, Maurizio Bongioanni 

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Immigrazione illegale negli Usa, Trump e la foto di clandestini in catene: Al via la deportazione

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jan 25, 2025 1:14


Una foto di migranti ammanettati e in catene in fila in attesa di salire su un aereo cargo militare. È l'immagine postata sugli account social della Casa Bianca per dimostrare al mondo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump fa sul serio, anche terminata la campagna elettorale.

Notizie dall'Ucraina
Ue, da Mosca guerra totale, Putin potrebbe attaccarci

Notizie dall'Ucraina

Play Episode Listen Later Jan 22, 2025 4:29


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che sono probabili nuove sanzioni contro la Russia se Mosca non negozierà la fine della guerra contro l'Ucraina. Intanto, Kaja Kallas, Alto rappresentante Ue, sottolinea che “è necessario che l'Europa spenda di più per la Difesa. E che l'Ue, sta lavorando al sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha chiesto in Senato l'autorizzazione per l'undicesimo pacchetto di aiuti da inviare a Kiev, perché, senza – dice – oggi non esisterebbe più l'Ucraina, non ci sarebbe più alcuna persona viva mentre il presidente Usa Donald Trump ha detto di considerare probabili nuove sanzioni contro Mosca se la Russia non aprirà a negoziati con l'Ucraina. Il commissario europeo per la Difesa, Andrius Kubilius, nel suo intervento alla Conferenza annuale dell'Agenzia europea per la difesa fa il punto della situazione.LINK SPREAKER Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc     I podcast Adnkronos: Eurofocus: https://www.adnkronos.com/speciali/eurofocus_europa/  Fa notizia da 60 anni: https://www.adnkronos.com/speciali/adnkronos60_podcast/  Aggiungi contatto: https://www.adnkronos.com/speciali/aggiungi_contatto/  Notizie dall'Ucraina: https://www.adnkronos.com/speciali/notizie_ucraina/  Israele sotto attacco: https://www.adnkronos.com/speciali/israele_sotto_attacco/  Le Storie, La Storia: https://www.adnkronos.com/speciali/le_storie_la_storia/  Sanremo Express: https://www.adnkronos.com/speciali/sanremo_podcast_2024   Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/  https://x.com/Adnkronos  https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos  https://www.instagram.com/adnkronos_/   Ph: AFP  Musiche su licenza Machiavelli Music.  AdKey:zP-94qNWQqj3XM 

Il Mondo
Le grandi aziende tecnologiche alla corte di Trump. L'insostenibile commercio del tonno rosso.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Jan 20, 2025 28:44


Alla cerimonia di insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump saranno presenti i capi delle principali aziende tecnologiche statunitensi. Con Dario Guarascio, professore associato di economia e politiche dell'innovazione all'università Sapienza di Roma.A Malta si concentra l'allevamento del tonno rosso del Mediterraneo, che viene poi esportato in Asia, dove viene venduto un prezzo esorbitante. Con Marzio Mian, giornalista.Oggi parliamo anche di:Scienza • “Il vaccino contro il cancro è più vicino“, The Economisthttps://www.internazionale.it/magazine/2025/01/16/il-vaccino-contro-il-cancro-e-piu-vicinoLibro • A quattro zampe di Miranda July (Feltrinelli)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

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Fidanza "Rapporto privilegiato tra Italia e Stati Uniti"

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Play Episode Listen Later Jan 20, 2025 0:57


WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Oggi è un momento storico, cambieranno molte cose e Donald Trump ha fatto anche un discorso di insediamento molto forte che riprende gran parte degli impegni della campagna elettorale e anche dei mesi di transizione che ci hanno portato fino all'inaugurazione. C'è la forte aspettativa di un rapporto privilegiato tra Italia e Stati Uniti". Così l'eurodeputato di FdI Carlo Fidanza, presente a Washington per l'insediamento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.xp6/ads

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Usa, Meloni "Se riesco sarò all'insediamento di Trump"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Jan 9, 2025 2:10


ROMA (ITALPRESS) – “Il viaggio ‘non rituale' era una idea nata durante l'incontro a Parigi, è stata l'occasione per confermare un rapporto che si annuncia molto solido, Italia e Usa hanno rapporti saldi e questo indipendentemente dal colore dei governi. Durante l'incontro a Mar-a-Lago abbiamo parlato soprattutto del piano generale senza parlare dei singoli dossier, il Presidente ad oggi è ancora Biden. L'accoglienza è stata al di là delle aspettative”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa annuale organizzata a Montecitorio dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dall'Associazione stampa parlamentare, rispondendo a una domanda sull'incontro dei giorni scorsi con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump.“Io confermo l'invito e che mi piacerebbe esserci, lo sto valutando con la compatibilità dell'agenda, ma se riesco partecipo volentieri”, ha poi detto in merito all'insediamento di Trump previsto il 20 gennaio.sat/gtr (Fonte video: Camera dei deputati)

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Usa, Meloni "Se riesco sarò all'insediamento di Trump"

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Play Episode Listen Later Jan 9, 2025 2:10


ROMA (ITALPRESS) – “Il viaggio ‘non rituale' era una idea nata durante l'incontro a Parigi, è stata l'occasione per confermare un rapporto che si annuncia molto solido, Italia e Usa hanno rapporti saldi e questo indipendentemente dal colore dei governi. Durante l'incontro a Mar-a-Lago abbiamo parlato soprattutto del piano generale senza parlare dei singoli dossier, il Presidente ad oggi è ancora Biden. L'accoglienza è stata al di là delle aspettative”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa annuale organizzata a Montecitorio dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dall'Associazione stampa parlamentare, rispondendo a una domanda sull'incontro dei giorni scorsi con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump.“Io confermo l'invito e che mi piacerebbe esserci, lo sto valutando con la compatibilità dell'agenda, ma se riesco partecipo volentieri”, ha poi detto in merito all'insediamento di Trump previsto il 20 gennaio.sat/gtr (Fonte video: Camera dei deputati)

Radio Bullets
24 dicembre 2024 - Notiziario in genere

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Dec 24, 2024 12:05


Iran, sospesa la controversa "legge sull'hijab e la castità". Stati Uniti: Donald Trump promette che ci saranno solo due generi per legge. Marocco: la società cambia, sempre più donne a capo delle famiglie.E buon Natale da Radio Bullets!https://www.radiobullets.com/notiziari/24-dicembre-2024-notizie-donne-mondo-podcast/

Il Mondo
Il Giappone non rinuncia alla caccia alle balene. Trump e il dilemma del dollaro.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Dec 19, 2024 21:14


Il 17 dicembre l'attivista e ambientalista canadese Paul Waston è stato scarcerato dopo che la Danimarca ha rifiutato la richiesta di estrazione da parte del Giappone. Con Junko Terao, editor di Asia di Internazionale.Il 30 novembre il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre tariffe commerciali del 100 per cento sulle merci dei paesi membri dei Brics. Con Alessandro Lubello, editor di economia di Internazionale.Oggi parliamo anche di:YouTube • Happiness di Steve Cuttshttps://www.youtube.com/watch?v=e9dZQelULDkCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Notizie a colazione
Gio 12 dic | Perché Giorgia Meloni è la persona più potente d'Europa, secondo Politico

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Dec 12, 2024 20:32


Chi chiami se vuoi parlare con l'Europa? Se sei Elon Musk — l'uomo più ricco del mondo e un consulente chiave del Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump — il numero che componi appartiene a Giorgia Meloni. Inizia così il lungo articolo con cui Politico ha presentato l'annuale classifica all'interno della quale emerge come - secondo il quotidiano americano - la premier italiana Giorgia Meloni sia la persona più potente d'Europa. Sentiamo perché. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Notizie dall'Ucraina
Mosca, rischio conflitto mondiale molto elevato

Notizie dall'Ucraina

Play Episode Listen Later Dec 9, 2024 4:42


Il Cremlino ha detto che la Russia è aperta a colloqui sull'Ucraina dopo che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto un'azione di pace. E' pronta all'immediato cessate il fuoco e ad iniziare i negoziati se l'Ucraina rinuncia alle 4 regioni annesse dalla Russia - Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson, alla Crimea e all'ingresso nella Nato. Il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov ricorda comunque che il potenziale di conflitto nel mondo rimane molto elevato.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc     I podcast Adnkronos: Eurofocus: https://www.adnkronos.com/speciali/eurofocus_europa/  Fa notizia da 60 anni: https://www.adnkronos.com/speciali/adnkronos60_podcast/  Aggiungi contatto: https://www.adnkronos.com/speciali/aggiungi_contatto/  Notizie dall'Ucraina: https://www.adnkronos.com/speciali/notizie_ucraina/  Israele sotto attacco: https://www.adnkronos.com/speciali/israele_sotto_attacco/  Le Storie, La Storia: https://www.adnkronos.com/speciali/le_storie_la_storia/  Sanremo Express: https://www.adnkronos.com/speciali/sanremo_podcast_2024   Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/  https://x.com/Adnkronos  https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos  https://www.instagram.com/adnkronos_/   Ph: AFP  Musiche su licenza Machiavelli Music.  AdKey:zP-94qNWQqj3XM 

Il ricatto di Putin
Putin-Trump, la realtà non è una telefonata - Massimiliano Lenzi

Il ricatto di Putin

Play Episode Listen Later Nov 12, 2024 5:03


Se telefonando? Stando a una indiscrezione data dal quotidiano americano “The Washington Post”, il non ancora presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin si sarebbero sentiti nei giorni scorsi al telefono sulla situazione in Ucraina.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Trump sceglie la sua squadra. In politica estera contatti con Mosca e Israele | 11/11/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Nov 11, 2024 2:23


Trump sceglie la sua squadra. In politica estera contatti con Mosca e Israele. La prima settimana di Donald Trump è corsa via come se lui fosse già insediato alla Casa Bianca. Joe Biden gli ha chiesto una transizione pacifica da qui al 20 gennaio e Trump si è messo subito al lavoro sulla squadra di Governo. Il nuovo gabinetto sarà dunque formato da lealisti, in parte scelti fuori del Congresso. La selezione dei ministri è nelle mani del figlio maggiore del tycoon Don Jr. ed Elon Musk: resteranno a Mar-a-Lago fino a mercoledì, quando Trump andrà a Washington per essere ricevuto alla Casa Bianca da Biden. Tra i nomi che circolano ci sono il senatore del Missouri Eric Schmitt come Procuratore Generale, il senatore della Florida Marco Rubio, già a capo della commissione intelligence e relazioni estere, che dovrebbe essere nominato segretario di Stato, e l'ex direttore dell'intelligence Rick Grenell, che potrebbe diventare il nuovo consigliere per la Sicurezza nazionale. Susan Summerall Wiles, co-presidente della campagna, sarà capo di gabinetto, prima donna a rivestire il ruolo. Cremlino e Israele soddisfatti per le prime mosse di Trump. Trump non è solo impegnato a formare una squadra, ma si sta già muovendo sullo scacchiere internazionale. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov sottolinea che “la volontà del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di arrivare ad un accordo che porti alla pace in Ucraina indica che i segnali sono positivi". Sull'altro fronte, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu annuncia di aver parlato almeno tre volte con Donald Trump. " Sono state conversazioni belle e molto importanti. Colloqui volti a rafforzare ulteriormente la forte alleanza tra Israele e Stati Uniti", ha spiegato Netanyahu. E' ancora troppo presto per definire i primi passi di Trump per tentare di fermare i conflitti tra Russia e Ucraina e in Medio Oriente. Nella realtà dura dello scontro militare ed economico in atto si capirà se le promesse elettorali del tycoon si tramuteranno in spiragli di pace oppure resteranno mera demagogia per ingannare gli elettori. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Trump sceglie la sua squadra. In politica estera contatti con Mosca e Israele | 11/11/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Nov 11, 2024 2:23


Trump sceglie la sua squadra. In politica estera contatti con Mosca e Israele. La prima settimana di Donald Trump è corsa via come se lui fosse già insediato alla Casa Bianca. Joe Biden gli ha chiesto una transizione pacifica da qui al 20 gennaio e Trump si è messo subito al lavoro sulla squadra di Governo. Il nuovo gabinetto sarà dunque formato da lealisti, in parte scelti fuori del Congresso. La selezione dei ministri è nelle mani del figlio maggiore del tycoon Don Jr. ed Elon Musk: resteranno a Mar-a-Lago fino a mercoledì, quando Trump andrà a Washington per essere ricevuto alla Casa Bianca da Biden. Tra i nomi che circolano ci sono il senatore del Missouri Eric Schmitt come Procuratore Generale, il senatore della Florida Marco Rubio, già a capo della commissione intelligence e relazioni estere, che dovrebbe essere nominato segretario di Stato, e l'ex direttore dell'intelligence Rick Grenell, che potrebbe diventare il nuovo consigliere per la Sicurezza nazionale. Susan Summerall Wiles, co-presidente della campagna, sarà capo di gabinetto, prima donna a rivestire il ruolo. Cremlino e Israele soddisfatti per le prime mosse di Trump. Trump non è solo impegnato a formare una squadra, ma si sta già muovendo sullo scacchiere internazionale. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov sottolinea che “la volontà del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di arrivare ad un accordo che porti alla pace in Ucraina indica che i segnali sono positivi". Sull'altro fronte, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu annuncia di aver parlato almeno tre volte con Donald Trump. " Sono state conversazioni belle e molto importanti. Colloqui volti a rafforzare ulteriormente la forte alleanza tra Israele e Stati Uniti", ha spiegato Netanyahu. E' ancora troppo presto per definire i primi passi di Trump per tentare di fermare i conflitti tra Russia e Ucraina e in Medio Oriente. Nella realtà dura dello scontro militare ed economico in atto si capirà se le promesse elettorali del tycoon si tramuteranno in spiragli di pace oppure resteranno mera demagogia per ingannare gli elettori. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Ci vuole una scienza
Cibo ultraprocessato e super preoccupazioni

Ci vuole una scienza

Play Episode Listen Later Nov 8, 2024 33:39


Gli alimenti “ultraprocessati” o “ultralavorati” sono alimenti pronti che subiscono numerose lavorazioni e contengono additivi come conservanti, emulsionanti, addensanti e coloranti. Non godono di una grande fama e sono spesso indicati come la principale causa del sovrappeso, dell'obesità e di numerose malattie. Eppure non c'è una definizione universalmente riconosciuta di questi alimenti e quelle disponibili contribuiscono talvolta a creare confusione. E i problemi non sono legati solamente alla loro definizione, ma anche allo studio degli eventuali danni per la salute: vediamo perché. Ci occupiamo poi di Donald Trump che ha vinto le elezioni negli Stati Uniti e di elefanti rugosi. Già. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: Coca-Cola, Twinkies, Skittles e… pane integrale?  Esposizione ad alimenti ultralavorati e conseguenze negative sulla salute  Nutrizione e salute. Il problema non è il cibo né i nutrienti, ma la lavorazione Cosa sbagliamo riguardo agli alimenti ultralavorati  Gli endorsement scientifici prima delle elezioni negli Stati Uniti  Dobbiamo essere pronti per un mondo nuovo: gli scienziati di tutto il mondo reagiscono alla vittoria elettorale di Trump  La vittoria di Trump è un “pugno allo stomaco” per l'azione climatica degli Stati Uniti  Donald Trump torna alla presidenza con la grande ambizione di rivoluzionare l'assistenza sanitaria  Cose | Quello che mangiamo  Gli elefanti sviluppano le rughe sia per forma sia per funzione  Le “Dieci lezioni sul giornalismo” del Post Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Altre/Storie
Ep.17 - Perché l'America ha scelto Trump

Altre/Storie

Play Episode Listen Later Nov 6, 2024 29:38


L'America è diventata rossa, il colore dei repubblicani ma soprattutto il colore di Donald Trump. Lo spostamento di voti dal mondo democratico che si è registrato il 5 novembre 2024 è uniforme geograficamente e socialmente. In ogni stato e in ogni gruppo sociale Il mondo tradizionale democratico è franato: si sono spostati i giovani, le donne, gli ispanici e gli afroamericani. In ogni angolo degli Stati Uniti Donald Trump è stato identificato come la soluzione ai problemi. Come il cambiamento necessario. E lui nel discorso della vittoria ha promesso di aggiustare l'America e riportarla all'età dell'oro. In questo episodio speciale, registrato alle Gallerie d'Italia - Torino, Mario Calabresi e Marco Bardazzi analizzano la vittoria di Trump e ragionano sul futuro del sistema politico americano. Fonti: Il discorso integrale di Donald Trump, pubblicato sul sito di RaiNews24 il 6 novembre 2024 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo stallo della Guida Suprema | 03/08/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 14, 2024 2:52


A cura di Ferruccio Bovio Nella sua  ultima apparizione pubblica – che ha coinciso con il funerale del leader di Hamas, Ismail Hanyeh - la Guida  Suprema della repubblica iraniana, Ali Khamenei, è sembrato, ad alcuni commentatori, piuttosto agitato ed incerto nei suoi movimenti. Che temesse forse l'arrivo di un drone destinato appositamente alla sua persona? Del resto, anche all'interno del Paese che governa con ferrea determinazione dalla morte del suo predecessore Khomeyni, non sarebbero certo in pochi a stappare una bottiglia di vino buono (ammesso e non concesso che se possa, clandestinamente, trovare ancora almeno una da qualche parte) se qualche anima caritatevole si decidesse a fargli raggiungere in paradiso il mitico generale Soleimani, eliminato  da Donald Trump all'inizio del 2020. Dopo quanto avvenuto a Beirut e a Teheran - dove, nel giro di sole otto ore, si è passati da un omicidio mirato all'altro - è molto probabile che adesso i capi politici e militari delle organizzazioni che, a vario titolo, fanno rifermento alla repubblica islamica, non vivano affatto momenti di beata spensieratezza: l' inadeguatezza dell'intelligence e della sicurezza iraniane è stata messa in evidenza in maniera troppo clamorosa per consentire a chiunque di loro di sentirsi davvero al riparo da una minaccia israeliana che, invece, ha dimostrato di poterli colpire ovunque e con chirurgica precisione. Khamenei parla di una “dura punizione” per Israele, verso il quale ha ordinato un attacco diretto: ed è ovvio che una “punizione” – anche se sostanzialmente innocua come fu quella tentata nell'aprile scorso – dovrà assolutamente sforzarsi di infliggerla, se non vuole del tutto perdere la faccia di fronte al mondo intero. D'altra parte, al di là dei proclami ufficiali, la repubblica sciita è ben consapevole del fatto che una eventuale escalation sul campo di battaglia sarebbe, inevitabilmente, destinata all'insuccesso, vista la disparità di potenziale bellico che la separa ancora dallo Stato ebraico. Inoltre, sono anche le condizioni economiche disastrose in cui versa il Paese a sconsigliare avventure militari che andassero al di là del puro effetto dimostrativo: infatti, specialmente da quando nel 2018 l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, denunciando l'accordo sul nucleare sottoscritto nel 2015 dall'Iran con i Paesi del P5+1, impose agli ayatollah delle sanzioni finanziarie e commerciali particolarmente severe, l'Iran è caduto in una crisi profonda dalla quale non è mai più riuscito a riprendersi. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo stallo della Guida Suprema | 03/08/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 10, 2024 2:52


A cura di Ferruccio Bovio Nella sua  ultima apparizione pubblica – che ha coinciso con il funerale del leader di Hamas, Ismail Hanyeh - la Guida  Suprema della repubblica iraniana, Ali Khamenei, è sembrato, ad alcuni commentatori, piuttosto agitato ed incerto nei suoi movimenti. Che temesse forse l'arrivo di un drone destinato appositamente alla sua persona? Del resto, anche all'interno del Paese che governa con ferrea determinazione dalla morte del suo predecessore Khomeyni, non sarebbero certo in pochi a stappare una bottiglia di vino buono (ammesso e non concesso che se possa, clandestinamente, trovare ancora almeno una da qualche parte) se qualche anima caritatevole si decidesse a fargli raggiungere in paradiso il mitico generale Soleimani, eliminato  da Donald Trump all'inizio del 2020. Dopo quanto avvenuto a Beirut e a Teheran - dove, nel giro di sole otto ore, si è passati da un omicidio mirato all'altro - è molto probabile che adesso i capi politici e militari delle organizzazioni che, a vario titolo, fanno rifermento alla repubblica islamica, non vivano affatto momenti di beata spensieratezza: l' inadeguatezza dell'intelligence e della sicurezza iraniane è stata messa in evidenza in maniera troppo clamorosa per consentire a chiunque di loro di sentirsi davvero al riparo da una minaccia israeliana che, invece, ha dimostrato di poterli colpire ovunque e con chirurgica precisione. Khamenei parla di una “dura punizione” per Israele, verso il quale ha ordinato un attacco diretto: ed è ovvio che una “punizione” – anche se sostanzialmente innocua come fu quella tentata nell'aprile scorso – dovrà assolutamente sforzarsi di infliggerla, se non vuole del tutto perdere la faccia di fronte al mondo intero. D'altra parte, al di là dei proclami ufficiali, la repubblica sciita è ben consapevole del fatto che una eventuale escalation sul campo di battaglia sarebbe, inevitabilmente, destinata all'insuccesso, vista la disparità di potenziale bellico che la separa ancora dallo Stato ebraico. Inoltre, sono anche le condizioni economiche disastrose in cui versa il Paese a sconsigliare avventure militari che andassero al di là del puro effetto dimostrativo: infatti, specialmente da quando nel 2018 l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, denunciando l'accordo sul nucleare sottoscritto nel 2015 dall'Iran con i Paesi del P5+1, impose agli ayatollah delle sanzioni finanziarie e commerciali particolarmente severe, l'Iran è caduto in una crisi profonda dalla quale non è mai più riuscito a riprendersi. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo stallo della Guida Suprema | 03/08/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 9, 2024 2:52


A cura di Ferruccio Bovio Nella sua  ultima apparizione pubblica – che ha coinciso con il funerale del leader di Hamas, Ismail Hanyeh - la Guida  Suprema della repubblica iraniana, Ali Khamenei, è sembrato, ad alcuni commentatori, piuttosto agitato ed incerto nei suoi movimenti. Che temesse forse l'arrivo di un drone destinato appositamente alla sua persona? Del resto, anche all'interno del Paese che governa con ferrea determinazione dalla morte del suo predecessore Khomeyni, non sarebbero certo in pochi a stappare una bottiglia di vino buono (ammesso e non concesso che se possa, clandestinamente, trovare ancora almeno una da qualche parte) se qualche anima caritatevole si decidesse a fargli raggiungere in paradiso il mitico generale Soleimani, eliminato  da Donald Trump all'inizio del 2020. Dopo quanto avvenuto a Beirut e a Teheran - dove, nel giro di sole otto ore, si è passati da un omicidio mirato all'altro - è molto probabile che adesso i capi politici e militari delle organizzazioni che, a vario titolo, fanno rifermento alla repubblica islamica, non vivano affatto momenti di beata spensieratezza: l' inadeguatezza dell'intelligence e della sicurezza iraniane è stata messa in evidenza in maniera troppo clamorosa per consentire a chiunque di loro di sentirsi davvero al riparo da una minaccia israeliana che, invece, ha dimostrato di poterli colpire ovunque e con chirurgica precisione. Khamenei parla di una “dura punizione” per Israele, verso il quale ha ordinato un attacco diretto: ed è ovvio che una “punizione” – anche se sostanzialmente innocua come fu quella tentata nell'aprile scorso – dovrà assolutamente sforzarsi di infliggerla, se non vuole del tutto perdere la faccia di fronte al mondo intero. D'altra parte, al di là dei proclami ufficiali, la repubblica sciita è ben consapevole del fatto che una eventuale escalation sul campo di battaglia sarebbe, inevitabilmente, destinata all'insuccesso, vista la disparità di potenziale bellico che la separa ancora dallo Stato ebraico. Inoltre, sono anche le condizioni economiche disastrose in cui versa il Paese a sconsigliare avventure militari che andassero al di là del puro effetto dimostrativo: infatti, specialmente da quando nel 2018 l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, denunciando l'accordo sul nucleare sottoscritto nel 2015 dall'Iran con i Paesi del P5+1, impose agli ayatollah delle sanzioni finanziarie e commerciali particolarmente severe, l'Iran è caduto in una crisi profonda dalla quale non è mai più riuscito a riprendersi. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo stallo della Guida Suprema | 03/08/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 8, 2024 2:52


A cura di Ferruccio Bovio Nella sua  ultima apparizione pubblica – che ha coinciso con il funerale del leader di Hamas, Ismail Hanyeh - la Guida  Suprema della repubblica iraniana, Ali Khamenei, è sembrato, ad alcuni commentatori, piuttosto agitato ed incerto nei suoi movimenti. Che temesse forse l'arrivo di un drone destinato appositamente alla sua persona? Del resto, anche all'interno del Paese che governa con ferrea determinazione dalla morte del suo predecessore Khomeyni, non sarebbero certo in pochi a stappare una bottiglia di vino buono (ammesso e non concesso che se possa, clandestinamente, trovare ancora almeno una da qualche parte) se qualche anima caritatevole si decidesse a fargli raggiungere in paradiso il mitico generale Soleimani, eliminato  da Donald Trump all'inizio del 2020. Dopo quanto avvenuto a Beirut e a Teheran - dove, nel giro di sole otto ore, si è passati da un omicidio mirato all'altro - è molto probabile che adesso i capi politici e militari delle organizzazioni che, a vario titolo, fanno rifermento alla repubblica islamica, non vivano affatto momenti di beata spensieratezza: l' inadeguatezza dell'intelligence e della sicurezza iraniane è stata messa in evidenza in maniera troppo clamorosa per consentire a chiunque di loro di sentirsi davvero al riparo da una minaccia israeliana che, invece, ha dimostrato di poterli colpire ovunque e con chirurgica precisione. Khamenei parla di una “dura punizione” per Israele, verso il quale ha ordinato un attacco diretto: ed è ovvio che una “punizione” – anche se sostanzialmente innocua come fu quella tentata nell'aprile scorso – dovrà assolutamente sforzarsi di infliggerla, se non vuole del tutto perdere la faccia di fronte al mondo intero. D'altra parte, al di là dei proclami ufficiali, la repubblica sciita è ben consapevole del fatto che una eventuale escalation sul campo di battaglia sarebbe, inevitabilmente, destinata all'insuccesso, vista la disparità di potenziale bellico che la separa ancora dallo Stato ebraico. Inoltre, sono anche le condizioni economiche disastrose in cui versa il Paese a sconsigliare avventure militari che andassero al di là del puro effetto dimostrativo: infatti, specialmente da quando nel 2018 l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, denunciando l'accordo sul nucleare sottoscritto nel 2015 dall'Iran con i Paesi del P5+1, impose agli ayatollah delle sanzioni finanziarie e commerciali particolarmente severe, l'Iran è caduto in una crisi profonda dalla quale non è mai più riuscito a riprendersi. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo stallo della Guida Suprema | 03/08/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 7, 2024 2:52


A cura di Ferruccio Bovio Nella sua  ultima apparizione pubblica – che ha coinciso con il funerale del leader di Hamas, Ismail Hanyeh - la Guida  Suprema della repubblica iraniana, Ali Khamenei, è sembrato, ad alcuni commentatori, piuttosto agitato ed incerto nei suoi movimenti. Che temesse forse l'arrivo di un drone destinato appositamente alla sua persona? Del resto, anche all'interno del Paese che governa con ferrea determinazione dalla morte del suo predecessore Khomeyni, non sarebbero certo in pochi a stappare una bottiglia di vino buono (ammesso e non concesso che se possa, clandestinamente, trovare ancora almeno una da qualche parte) se qualche anima caritatevole si decidesse a fargli raggiungere in paradiso il mitico generale Soleimani, eliminato  da Donald Trump all'inizio del 2020. Dopo quanto avvenuto a Beirut e a Teheran - dove, nel giro di sole otto ore, si è passati da un omicidio mirato all'altro - è molto probabile che adesso i capi politici e militari delle organizzazioni che, a vario titolo, fanno rifermento alla repubblica islamica, non vivano affatto momenti di beata spensieratezza: l' inadeguatezza dell'intelligence e della sicurezza iraniane è stata messa in evidenza in maniera troppo clamorosa per consentire a chiunque di loro di sentirsi davvero al riparo da una minaccia israeliana che, invece, ha dimostrato di poterli colpire ovunque e con chirurgica precisione. Khamenei parla di una “dura punizione” per Israele, verso il quale ha ordinato un attacco diretto: ed è ovvio che una “punizione” – anche se sostanzialmente innocua come fu quella tentata nell'aprile scorso – dovrà assolutamente sforzarsi di infliggerla, se non vuole del tutto perdere la faccia di fronte al mondo intero. D'altra parte, al di là dei proclami ufficiali, la repubblica sciita è ben consapevole del fatto che una eventuale escalation sul campo di battaglia sarebbe, inevitabilmente, destinata all'insuccesso, vista la disparità di potenziale bellico che la separa ancora dallo Stato ebraico. Inoltre, sono anche le condizioni economiche disastrose in cui versa il Paese a sconsigliare avventure militari che andassero al di là del puro effetto dimostrativo: infatti, specialmente da quando nel 2018 l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, denunciando l'accordo sul nucleare sottoscritto nel 2015 dall'Iran con i Paesi del P5+1, impose agli ayatollah delle sanzioni finanziarie e commerciali particolarmente severe, l'Iran è caduto in una crisi profonda dalla quale non è mai più riuscito a riprendersi. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo stallo della Guida Suprema | 03/08/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 6, 2024 2:52


A cura di Ferruccio Bovio Nella sua  ultima apparizione pubblica – che ha coinciso con il funerale del leader di Hamas, Ismail Hanyeh - la Guida  Suprema della repubblica iraniana, Ali Khamenei, è sembrato, ad alcuni commentatori, piuttosto agitato ed incerto nei suoi movimenti. Che temesse forse l'arrivo di un drone destinato appositamente alla sua persona? Del resto, anche all'interno del Paese che governa con ferrea determinazione dalla morte del suo predecessore Khomeyni, non sarebbero certo in pochi a stappare una bottiglia di vino buono (ammesso e non concesso che se possa, clandestinamente, trovare ancora almeno una da qualche parte) se qualche anima caritatevole si decidesse a fargli raggiungere in paradiso il mitico generale Soleimani, eliminato  da Donald Trump all'inizio del 2020. Dopo quanto avvenuto a Beirut e a Teheran - dove, nel giro di sole otto ore, si è passati da un omicidio mirato all'altro - è molto probabile che adesso i capi politici e militari delle organizzazioni che, a vario titolo, fanno rifermento alla repubblica islamica, non vivano affatto momenti di beata spensieratezza: l' inadeguatezza dell'intelligence e della sicurezza iraniane è stata messa in evidenza in maniera troppo clamorosa per consentire a chiunque di loro di sentirsi davvero al riparo da una minaccia israeliana che, invece, ha dimostrato di poterli colpire ovunque e con chirurgica precisione. Khamenei parla di una “dura punizione” per Israele, verso il quale ha ordinato un attacco diretto: ed è ovvio che una “punizione” – anche se sostanzialmente innocua come fu quella tentata nell'aprile scorso – dovrà assolutamente sforzarsi di infliggerla, se non vuole del tutto perdere la faccia di fronte al mondo intero. D'altra parte, al di là dei proclami ufficiali, la repubblica sciita è ben consapevole del fatto che una eventuale escalation sul campo di battaglia sarebbe, inevitabilmente, destinata all'insuccesso, vista la disparità di potenziale bellico che la separa ancora dallo Stato ebraico. Inoltre, sono anche le condizioni economiche disastrose in cui versa il Paese a sconsigliare avventure militari che andassero al di là del puro effetto dimostrativo: infatti, specialmente da quando nel 2018 l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, denunciando l'accordo sul nucleare sottoscritto nel 2015 dall'Iran con i Paesi del P5+1, impose agli ayatollah delle sanzioni finanziarie e commerciali particolarmente severe, l'Iran è caduto in una crisi profonda dalla quale non è mai più riuscito a riprendersi. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo stallo della Guida Suprema | 03/08/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 5, 2024 2:52


A cura di Ferruccio Bovio Nella sua  ultima apparizione pubblica – che ha coinciso con il funerale del leader di Hamas, Ismail Hanyeh - la Guida  Suprema della repubblica iraniana, Ali Khamenei, è sembrato, ad alcuni commentatori, piuttosto agitato ed incerto nei suoi movimenti. Che temesse forse l'arrivo di un drone destinato appositamente alla sua persona? Del resto, anche all'interno del Paese che governa con ferrea determinazione dalla morte del suo predecessore Khomeyni, non sarebbero certo in pochi a stappare una bottiglia di vino buono (ammesso e non concesso che se possa, clandestinamente, trovare ancora almeno una da qualche parte) se qualche anima caritatevole si decidesse a fargli raggiungere in paradiso il mitico generale Soleimani, eliminato  da Donald Trump all'inizio del 2020. Dopo quanto avvenuto a Beirut e a Teheran - dove, nel giro di sole otto ore, si è passati da un omicidio mirato all'altro - è molto probabile che adesso i capi politici e militari delle organizzazioni che, a vario titolo, fanno rifermento alla repubblica islamica, non vivano affatto momenti di beata spensieratezza: l' inadeguatezza dell'intelligence e della sicurezza iraniane è stata messa in evidenza in maniera troppo clamorosa per consentire a chiunque di loro di sentirsi davvero al riparo da una minaccia israeliana che, invece, ha dimostrato di poterli colpire ovunque e con chirurgica precisione. Khamenei parla di una “dura punizione” per Israele, verso il quale ha ordinato un attacco diretto: ed è ovvio che una “punizione” – anche se sostanzialmente innocua come fu quella tentata nell'aprile scorso – dovrà assolutamente sforzarsi di infliggerla, se non vuole del tutto perdere la faccia di fronte al mondo intero. D'altra parte, al di là dei proclami ufficiali, la repubblica sciita è ben consapevole del fatto che una eventuale escalation sul campo di battaglia sarebbe, inevitabilmente, destinata all'insuccesso, vista la disparità di potenziale bellico che la separa ancora dallo Stato ebraico. Inoltre, sono anche le condizioni economiche disastrose in cui versa il Paese a sconsigliare avventure militari che andassero al di là del puro effetto dimostrativo: infatti, specialmente da quando nel 2018 l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, denunciando l'accordo sul nucleare sottoscritto nel 2015 dall'Iran con i Paesi del P5+1, impose agli ayatollah delle sanzioni finanziarie e commerciali particolarmente severe, l'Iran è caduto in una crisi profonda dalla quale non è mai più riuscito a riprendersi. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo stallo della Guida Suprema | 03/08/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 3, 2024 2:19


A cura di Ferruccio Bovio Nella sua  ultima apparizione pubblica – che ha coinciso con il funerale del leader di Hamas, Ismail Hanyeh - la Guida  Suprema della repubblica iraniana, Ali Khamenei, è sembrato, ad alcuni commentatori, piuttosto agitato ed incerto nei suoi movimenti. Che temesse forse l'arrivo di un drone destinato appositamente alla sua persona? Del resto, anche all'interno del Paese che governa con ferrea determinazione dalla morte del suo predecessore Khomeyni, non sarebbero certo in pochi a stappare una bottiglia di vino buono (ammesso e non concesso che se possa, clandestinamente, trovare ancora almeno una da qualche parte) se qualche anima caritatevole si decidesse a fargli raggiungere in paradiso il mitico generale Soleimani, eliminato  da Donald Trump all'inizio del 2020. Dopo quanto avvenuto a Beirut e a Teheran - dove, nel giro di sole otto ore, si è passati da un omicidio mirato all'altro - è molto probabile che adesso i capi politici e militari delle organizzazioni che, a vario titolo, fanno rifermento alla repubblica islamica, non vivano affatto momenti di beata spensieratezza: l' inadeguatezza dell'intelligence e della sicurezza iraniane è stata messa in evidenza in maniera troppo clamorosa per consentire a chiunque di loro di sentirsi davvero al riparo da una minaccia israeliana che, invece, ha dimostrato di poterli colpire ovunque e con chirurgica precisione. Khamenei parla di una “dura punizione” per Israele, verso il quale ha ordinato un attacco diretto: ed è ovvio che una “punizione” – anche se sostanzialmente innocua come fu quella tentata nell'aprile scorso – dovrà assolutamente sforzarsi di infliggerla, se non vuole del tutto perdere la faccia di fronte al mondo intero. D'altra parte, al di là dei proclami ufficiali, la repubblica sciita è ben consapevole del fatto che una eventuale escalation sul campo di battaglia sarebbe, inevitabilmente, destinata all'insuccesso, vista la disparità di potenziale bellico che la separa ancora dallo Stato ebraico. Inoltre, sono anche le condizioni economiche disastrose in cui versa il Paese a sconsigliare avventure militari che andassero al di là del puro effetto dimostrativo: infatti, specialmente da quando nel 2018 l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, denunciando l'accordo sul nucleare sottoscritto nel 2015 dall'Iran con i Paesi del P5+1, impose agli ayatollah delle sanzioni finanziarie e commerciali particolarmente severe, l'Iran è caduto in una crisi profonda dalla quale non è mai più riuscito a riprendersi. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo stallo della Guida Suprema | 03/08/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 3, 2024 2:19


A cura di Ferruccio Bovio Nella sua  ultima apparizione pubblica – che ha coinciso con il funerale del leader di Hamas, Ismail Hanyeh - la Guida  Suprema della repubblica iraniana, Ali Khamenei, è sembrato, ad alcuni commentatori, piuttosto agitato ed incerto nei suoi movimenti. Che temesse forse l'arrivo di un drone destinato appositamente alla sua persona? Del resto, anche all'interno del Paese che governa con ferrea determinazione dalla morte del suo predecessore Khomeyni, non sarebbero certo in pochi a stappare una bottiglia di vino buono (ammesso e non concesso che se possa, clandestinamente, trovare ancora almeno una da qualche parte) se qualche anima caritatevole si decidesse a fargli raggiungere in paradiso il mitico generale Soleimani, eliminato  da Donald Trump all'inizio del 2020. Dopo quanto avvenuto a Beirut e a Teheran - dove, nel giro di sole otto ore, si è passati da un omicidio mirato all'altro - è molto probabile che adesso i capi politici e militari delle organizzazioni che, a vario titolo, fanno rifermento alla repubblica islamica, non vivano affatto momenti di beata spensieratezza: l' inadeguatezza dell'intelligence e della sicurezza iraniane è stata messa in evidenza in maniera troppo clamorosa per consentire a chiunque di loro di sentirsi davvero al riparo da una minaccia israeliana che, invece, ha dimostrato di poterli colpire ovunque e con chirurgica precisione. Khamenei parla di una “dura punizione” per Israele, verso il quale ha ordinato un attacco diretto: ed è ovvio che una “punizione” – anche se sostanzialmente innocua come fu quella tentata nell'aprile scorso – dovrà assolutamente sforzarsi di infliggerla, se non vuole del tutto perdere la faccia di fronte al mondo intero. D'altra parte, al di là dei proclami ufficiali, la repubblica sciita è ben consapevole del fatto che una eventuale escalation sul campo di battaglia sarebbe, inevitabilmente, destinata all'insuccesso, vista la disparità di potenziale bellico che la separa ancora dallo Stato ebraico. Inoltre, sono anche le condizioni economiche disastrose in cui versa il Paese a sconsigliare avventure militari che andassero al di là del puro effetto dimostrativo: infatti, specialmente da quando nel 2018 l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, denunciando l'accordo sul nucleare sottoscritto nel 2015 dall'Iran con i Paesi del P5+1, impose agli ayatollah delle sanzioni finanziarie e commerciali particolarmente severe, l'Iran è caduto in una crisi profonda dalla quale non è mai più riuscito a riprendersi. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Prima condanna per Donald Trump nel processo Stormy Daniels | 31/05/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 31, 2024 2:26


A cura di Daniele Biacchessi Oggi sappiamo, non solo sul piano giornalistico, ma anche con una verità processuale di condanna, che l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump pagò a più riprese la pornostar Stormy Daniels per evitare che raccontasse in pubblico l'incontro sessuale avuto con lui nel 2006. Sotto il profilo giudiziario, tutti i 34 capi d'accusa formulati contro Donald Trump dal procuratore di Manhattan Matthew Colangelo e dal suo vice Alvin Bragg, hanno retto davanti ai giudici del Tribunale. Si è trattato di una cospirazione pianificata, per influenzare le elezioni del 2016. Lo scopo era aiutare Trump ad essere eletto con spese illegali, per mettere a tacere persone che avevano qualcosa di negativo da dire sul suo comportamento. Insomma, una frode elettorale.  Le accuse contro Donald Trump Tutto parte dalla pubblicazione del video della trasmissione “Access Hollywood”, in cui Trump si vantava di poter toccare a piacimento i genitali delle donne: "L'impatto di quel nastro sulla campagna era stato immediato ed esplosivo", dice l'accusa. Trump si era preoccupato di tutte le persone che potevano rivelare particolari imbarazzanti sulla sua vita, e il tabloid National Enquirer, di proprietà di David Pecker, aveva allertato l'avvocato Michael Cohen che la porno star Stormy Daniels voleva rendere pubblico l'incontro sessuale del 2006. Allora, secondo i procuratori di Manhattan, Trump aveva orchestrato un piano criminale per corrompere le presidenziali, nascondendo la cospirazione anche nei documenti delle sue aziende a New York". Le reazioni
“È stato un processo farsa, una vergogna. Sono un uomo innocente. Il vero verdetto si avrà il 5 novembre. Continueremo a combattere fino alla fine”, ha commentato Trump. "Oggi a New York abbiamo visto che nessuno è al di sopra della legge", ha affermato il direttore delle campagna elettorale del presidente Joe Biden, Michael Tyler. Trump diventa così il primo ex capo della Casa Bianca condannato in un processo penale e anche il primo candidato alla presidenza a fare campagna elettorale come pregiudicato. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Prima condanna per Donald Trump nel processo Stormy Daniels | 31/05/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 31, 2024 2:26


A cura di Daniele Biacchessi Oggi sappiamo, non solo sul piano giornalistico, ma anche con una verità processuale di condanna, che l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump pagò a più riprese la pornostar Stormy Daniels per evitare che raccontasse in pubblico l'incontro sessuale avuto con lui nel 2006. Sotto il profilo giudiziario, tutti i 34 capi d'accusa formulati contro Donald Trump dal procuratore di Manhattan Matthew Colangelo e dal suo vice Alvin Bragg, hanno retto davanti ai giudici del Tribunale. Si è trattato di una cospirazione pianificata, per influenzare le elezioni del 2016. Lo scopo era aiutare Trump ad essere eletto con spese illegali, per mettere a tacere persone che avevano qualcosa di negativo da dire sul suo comportamento. Insomma, una frode elettorale.  Le accuse contro Donald Trump Tutto parte dalla pubblicazione del video della trasmissione “Access Hollywood”, in cui Trump si vantava di poter toccare a piacimento i genitali delle donne: "L'impatto di quel nastro sulla campagna era stato immediato ed esplosivo", dice l'accusa. Trump si era preoccupato di tutte le persone che potevano rivelare particolari imbarazzanti sulla sua vita, e il tabloid National Enquirer, di proprietà di David Pecker, aveva allertato l'avvocato Michael Cohen che la porno star Stormy Daniels voleva rendere pubblico l'incontro sessuale del 2006. Allora, secondo i procuratori di Manhattan, Trump aveva orchestrato un piano criminale per corrompere le presidenziali, nascondendo la cospirazione anche nei documenti delle sue aziende a New York". Le reazioni
“È stato un processo farsa, una vergogna. Sono un uomo innocente. Il vero verdetto si avrà il 5 novembre. Continueremo a combattere fino alla fine”, ha commentato Trump. "Oggi a New York abbiamo visto che nessuno è al di sopra della legge", ha affermato il direttore delle campagna elettorale del presidente Joe Biden, Michael Tyler. Trump diventa così il primo ex capo della Casa Bianca condannato in un processo penale e anche il primo candidato alla presidenza a fare campagna elettorale come pregiudicato. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Ultim'ora
Stati Uniti, il processo Trump agita New York

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Apr 17, 2024 1:33


NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la sua squadra si sono letteralmente trasferiti a New York. La città è blindata e davanti al tribunale sono presenti i giornalisti di tutto il mondo, decisamente più numerosi rispetto ai sostenitori del tycoon, che di fatto si sono visti solamente lo scorso lunedì in occasione della prima giornata del processo per poi abbandonarlo al suo destino.Mentre il processo prosegue con la selezione dei 12 giurati, la città di New York, storicamente democratica, si divide sui 34 capi d'accusa a cui Trump deve rispondere nel tribunale in cui risulta imputato per aver pagato la pornostar Stormy Daniels, all'anagrafe Stefany Clifford, per comprare il suo silenzio su una relazione avuta in passato.xp6/sat/gtr

Veramente
L'uomo che vuole prendersi il 2024

Veramente

Play Episode Listen Later Jan 5, 2024 13:07


Il 2024 è appena iniziato ma sappiamo già chi sarà uno dei protagonisti dell'informazione e della disinformazione: l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, candidato alla nomination repubblicana per la corsa alle presidenziali del prossimo autunno.A tre anni dall'assalto del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill ripercorreremo insieme che cosa è avvenuto quel giorno, qual è stato il ruolo di Trump nell'insurrezione e quali procedimenti giudiziari lo attendono nei prossimi mesi. Scriveteci all'indirizzo segnalazioni@facta.news o segnalateci le notizie che volete verificare al numero 3421829843.Seguiteci sul nostro sito Facta.news, sui nostri profili Facebook, Instagram, Twitter, Telegram e TikTokCondotto da Anna TonioloEpisodio scritto da Simone Fontana, Anna TonioloProdotto da Jessica Mariana MasucciLINK UTILII guai giudiziari di Trump in vista delle presidenziali 2024 sono appena iniziati - Facta.newsElezioni presidenziali americane 2024: chi sono i candidati? - ReutersL'assalto al Campidoglio minaccia ancora la democrazia americana - Facta.newsAudio Capitol Hill 1, 2 - TrumpCREDIT BRANI“Dynamic world” di StockStudio “Silience” di Lesiakower

ANSA Voice Daily
Trump in tribunale: si dichiara non colpevole (da Washington Benedetta Guerrera)

ANSA Voice Daily

Play Episode Listen Later Aug 3, 2023 3:15


L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è dichiarato non colpevole dei quattro capi di accusa mossi nei suoi confronti per l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio e per il tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020. Trump è apparso per l'udienza preliminare davanti al magistrato Moxila Upadhyaya, ma il suo caso andando avanti è stato assegnato al giudice Tanya Chutkan. Da Washington la corrispondente dell'ANSA Benedetta Guerrera

Nessun luogo è lontano
Stati Uniti, i guai di Trump e la mano di Biden a Sunak

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Jun 9, 2023


Rishi Sunak, premier britannico, è arrivato a Washington per due giorni di visita al presidente Joe Biden: insieme i due hanno lanciato la dichiarazione di Cooperazione Atlantica, nuova partnership che rafforzerà la cooperazione soprattutto nel settore delle energie rinnovabili. Nel frattempo, l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato incriminato per le carte trovate nella sua residenza di Mar-a-Lago. Ne abbiamo parlato con Mario Del Pero, docente di Storia Internazionale a SciencePo.

Veramente
Il curioso caso di Twitter, Musk e Trump

Veramente

Play Episode Listen Later Nov 4, 2022 11:32


L'acquisizione di Twitter da parte dell'imprenditore Elon Musk ha attirato l'attenzione di tutti, generando notizie vere e disinformazione. Vi racconteremo com'è andata e quali notizie sono false, incluse quelle che riguardano l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l'amministratore delegato di Meta, Mark Zuckerberg. Scriveteci all'indirizzo segnalazioni@facta.news o segnalateci le notizie che volete verificare al numero 3421829843Seguiteci sul nostro sito https://facta.news/ sui nostri profili Facebook, Instagram e TwitterCondotto da Camilla VagnozziEpisodio scritto da Camilla VagnozziProdotto da Jessica Mariana MasucciLINK UTILIhttps://www.nytimes.com/2022/10/27/technology/elon-musk-twitter-deal-complete.htmlhttps://facta.news/immagine-modificata/2022/11/03/musk-licenziamento-diretta-gadde/https://facta.news/notizia-falsa/2022/10/17/donald-trump-twitter/https://facta.news/notizia-falsa/2022/11/02/zuckerberg-musk-il-messaggero/Link audio presenti nell'episodio: https://www.youtube.com/watch?v=cdZZpaB2kDM&t=728s https://www.youtube.com/watch?v=JAPus_J5nqM; https://www.youtube.com/watch?v=pO7Iqu8XqRU CREDIT BRANI“Dynamic world” di StockStudio https://pixabay.com/it/music/bassi-futuri-dynamic-world-18380/“Modern chillout” di Penguinmusic https://pixabay.com/it/music/ottimista-penguinmusic-modern-chillout-12641/“Come on” di Lesfm https://pixabay.com/it/music/batte-come-on-16497/

Italian Podcast
News In Slow Italian #486- Italian Expressions, News, and Grammar

Italian Podcast

Play Episode Listen Later May 6, 2022 9:01


Apriremo il nostro programma discutendo di alcuni avvenimenti che hanno fatto notizia questa settimana. Inizieremo, parlando ancora una volta del conflitto tra Russia e Ucraina e cercheremo di capire come potrebbe andare a finire la guerra tra questi due paesi. Successivamente, discuteremo della dura condanna da parte di Israele nei confronti delle parole offensive sul nazismo pronunciate dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Quindi, nella parte scientifica, parleremo del risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Nature Aging che ha chiarito qual è la quantità ideale di sonno che un adulto dovrebbe concedersi. Infine, concluderemo la prima parte del nostro programma su una nota più leggera indagando sul motivo per il quale l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump (molto seriamente) temeva di essere ucciso dal lancio di pomodori.    Passiamo ora all'annuncio della seconda parte del nostro programma, “Trending in Italy”. Ricorderemo la scomparsa della fotoreporter siciliana Letizia Battaglia, nota per aver documentato uno dei periodi più sanguinosi della lotta alla mafia e per aver raccontato il disagio sociale di Palermo, attraverso i volti di donne e bambine. Parleremo poi dell'iniziativa del comune di Braies che mira a mettere un freno al turismo di massa nei mesi più belli e più caldi dell'anno, limitando l'accesso ad un numero eccessivo di visitatori. - Come potrebbe finire la guerra in Ucraina? - La Russia paragona Zelensky a Hitler e accusa Israele di sostenere i nazisti - La ricerca conferma che 7 ore di sonno sono il tempo di riposo ideale per gli adulti - Donald Trump temeva di essere ucciso dai lanci dei pomodori - È morta Letizia Battaglia, fotoreporter che raccontò Palermo e la lotta alla mafia - Il Lago di Braies solo su prenotazione

MELOG Il piacere del dubbio
Melog Home Edition: La "scomunica" social

MELOG Il piacere del dubbio

Play Episode Listen Later May 6, 2021


L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump era stato "bandito" da Facebook 4 mesi fa per aver incitato i suoi fan ad assaltare il Congressosecondo. L' Oversight board, commssione di un gruppo esperti indipendenti voluta da Mark Zuckerberg per esaminare i casi più importanti di violazione della policy, ha confermato la "scomunica". Ne parliamo con Andrea Rossetti, docente di informatica giuridica alla Bicocca di Milano.

RPL - La tua radio
Zoom - Il drive time in mezzo ai fatti

RPL - La tua radio

Play Episode Listen Later Jan 11, 2021


ZOOM - 90 MINUTI IN MEZZO AI FATTI- A. D'ANNA - S. GRAZIOSI, 11-1-21 h. 10.35 Al via una due giorni dedicata al caos che ha colpito gli Stati Uniti: Donald Trump rischia davvero la cacciata secondo il XXV emendamento della Costituzione americana? Come andrà questa crisi istituzionale nella Repubblica stellestrisce? Antonino D'Anna lo chiede a Stefano Graziosi, politologo e collega di RPL con il suo Comeback (in onda il martedì dalle 18.30 alle 19.30), il racconto senza filtro dell'America di oggi.

RPL - La tua radio
Zoom - 90 minuti in mezzo ai fatti

RPL - La tua radio

Play Episode Listen Later Jan 11, 2021


ZOOM - 90 MINUTI IN MEZZO AI FATTI- A. D'ANNA - S. GRAZIOSI, 11-1-21 h. 10.35 Al via una due giorni dedicata al caos che ha colpito gli Stati Uniti: Donald Trump rischia davvero la cacciata secondo il XXV emendamento della Costituzione americana? Come andrà questa crisi istituzionale nella Repubblica stellestrisce? Antonino D'Anna lo chiede a Stefano Graziosi, politologo e collega di RPL con il suo Comeback (in onda il martedì dalle 18.30 alle 19.30), il racconto senza filtro dell'America di oggi.

MIster Gadget
Colpo di coda di Trump contro i cinesi

MIster Gadget

Play Episode Listen Later Jan 7, 2021 3:08


Nel contesto delirante che stiamo vedendo in queste ore negli Stati Uniti Donald Trump firma un ordine esecutivo contro otto piattaforme cinesi di pagamento.Facebook, invece, forza la mano con i suoi utenti costringendo a condividere alcuni dati per poter usare WhatsApp.Microsoft in passato ha tentato di comprare super Mario, ma non c'è riuscita Queste sono solo alcune delle storie del podcast di oggi.Per leggere la trascrizione integrale del podcast: https://www.mistergadget.tech/74996/colpo-di-coda-di-trump-contro-i-cinesi/

Corriere Daily
Le strane somiglianze di Trump, secondo Beppe Severgnini

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jan 5, 2021 24:51


Da mezzo milione di passeggeri al giorno a poche anime in viaggio: il polo ferroviario raccontato da Federica Manzitti attraverso l’informazione e le performance di un’emittente che mette in connessione chi è di passaggio a chi è stanziale (per necessità). A seguire, dal minuto 16'42", Beppe Severgnini parla dei personaggi storici che gli vengono in mente quando pensa al presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump.Per altri approfondimenti:- La stazione Termini compie 70 anni: la lunga storia dai Papi a Mussolini e al Dopoguerra http://bit.ly/38dogcr- Roma, stazione Termini: bivacchi serali di sbandati nei saloni http://bit.ly/2Xc9T1v- “Voglio 11.780 voti”: l’audio della telefonata che mette nei guai Trump http://bit.ly/3b86M32

Pagella Politica Podcast
Tutto quello che dovreste sapere dell'assurdo complotto di QAnon

Pagella Politica Podcast

Play Episode Listen Later Dec 11, 2020 33:18


Politici di Washington, miliardari e celebrità di Hollywood che si dedicano a satanismo e pedofilia mentre complottano segretamente per assassinare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump? Pagella Politica e Facta hanno dedicato questo episodio del podcast interamente a QAnon, la teoria del complotto più assurda e paradossalmente più seguita degli ultimi anni. Dalle origini sul web fino alle inquietanti ripercussioni nel mondo reale, vi raccontiamo tutto ciò che dovreste sapere per difendervi dalla disinformazione diffusa da questo movimento, che è partito come un fenomeno americano ma sta iniziando a fare proseliti anche in Italia. In chiusura, vi offriamo anche qualche consiglio per comportarvi responsabilmente nel caso in cui vi rendiate conto che un vostro conoscente sia caduto nella trappola di questa colossale bufala e abbia iniziato a propagandare sui social le notizie false del fantasioso mondo di Q. Seguiteci sui nostri siti https://pagellapolitica.it/ e https://facta.news/ sui nostri profili Facebook, Instagram e Twitter.Host: Tommaso CanettaEpisodio scritto da Tommaso Canetta, Camilla Vagnozzi e Simone Fontana Producer: Jessica Mariana MasucciLINK UTILIhttps://facta.news/storie/2020/08/03/cose-qanon-la-complessa-teoria-del-complotto-che-sta-arrivando-in-italia/https://facta.news/?s=Qanonhttps://pagellapolitica.it/blog/show/824/porti-chiusi-cos%C3%AC-salvini-imita-la-comunicazione-e-non-solo-di-trumphttps://www.youtube.com/watch?v=4lg6cZmfpeM&feature=youtu.behttps://blog.youtube/news-and-events/harmful-conspiracy-theories-youtube/Audio Donald Trump 1 https://www.youtube.com/watch?v=HH0AvaG3SqQ Audio Donald Trump 2 https://www.youtube.com/watch?v=4lg6cZmfpeM&feature=youtu.be Audio Matteo Salvini https://www.youtube.com/watch?v=cOwj_dQ3ij8&feature=emb_logo&ab_channel=AkimVolpato CREDIT BRANI“Arpent”, “Comic game loop - Mischief”, “Hidden danger A”, “Hidden danger B” di Kevin MacLeod; “Intrusion” di Severed Personality e “Mothership” di Rafael Krux hanno una licenza Public Domain https://freepd.com CREDIT FOTO: Caterina Barbuscia

SBS Italian - SBS in Italiano
Stati Uniti, Donald Trump fallisce nella sua promessa di "Make America Great Again"

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Nov 9, 2020 11:50


Nonostante non abbia ancora ammesso la sconfitta, il presidente americano Donald Trump non è stato riconfermato per un secondo mandato alla Casa Bianca.

Effetto Mondo
Effetto Mondo del giorno 19/10/2020: Trump continua a minimizzare il Covid e a glorificare il Regeneron

Effetto Mondo

Play Episode Listen Later Oct 19, 2020


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è paragonato a Superman. Il riferimento è allo stato fisico di cui il tycoon ha beneficiato dopo aver preso il Regeneron, cocktail di anticorpi contro il Covid-19 che, promette durante un comizio per la campagna elettorale, sarà a disposizione gratuitamente per tutti gli americani.

SBS Italian - SBS in Italiano
"The President could be discharged soon" - "Il presidente potrebbe essere dimesso dall'ospedale nelle prossime ore"

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Oct 4, 2020 10:55


Doctors say United States President Donald Trump might be discharged from hospital very soon, after testing positive for coronavirus. - Secondo i medici che lo hanno in cura, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump continua a migliorare e potrebbe essere dunque dimesso dall'ospedale molto presto.

Pagella Politica Podcast
L’errore di Trump: in Italia non è in corso una seconda ondata di Covid-19

Pagella Politica Podcast

Play Episode Listen Later Aug 7, 2020 26:24


In questo episodio siamo tornati a parlare di coronavirus. La prima affermazione che abbiamo sottoposto a fact-checking è stata quella del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo il quale in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, è in corso una seconda ondata di contagi. Sull’Italia Trump sbaglia e se è vero che negli altri Paesi citati – Australia, Francia e soprattutto Spagna – la situazione stia peggiorando, è però anche vero che gli Stati Uniti sono in una situazione ancora peggiore.Abbiamo poi verificato se il 25% dei nuovi contagi in Italia riguardi immigrati sbarcati nel nostro Paese, come sostenuto tra gli altri da Giorgia Meloni, e abbiamo scoperto che le cose non stanno esattamente a questo modo. Infine, abbiamo provato a fare un po’ di chiarezza su cosa dicono veramente i dati dell’ultima indagine Istat sulla diffusione della Covid-19 nel nostro Paese. Nella rubrica dedicata al debunking, Simone Fontana ci racconterà delle teorie complottiste circolate sul web subito dopo l’incidente al porto di Beirut, in Libano. Prima di augurarvi una buona estate e di darvi appuntamento al 28 agosto con la prossima puntata del podcast, vi invitiamo infine a darci una mano con il nostro nuovo progetto per combattere le notizie false sul coronavirus. Cliccando su www.chiediavera.it potete interrogare Vera, il chatbot che con prestigiosi partner stiamo mettendo a punto per rispondere alle vostre domande sulla pandemia e che verrà lanciato ufficialmente a fine agosto-inizio settembre. Col vostro aiuto Vera potrà imparare e migliorare, in modo da arrivare alla data di lancio ancora più pronta.Seguiteci sul nostro sito https://pagellapolitica.it/ e sui nostri profili Facebook, Instagram e Twitter.Host: Tommaso CanettaEpisodio scritto da Tommaso Canetta e Simone Fontana; ha collaborato Carlo CanepaProducer: Jessica Mariana MasucciLINK UTILIwww.chiediavera.ithttps://pagellapolitica.it/blog/show/735/trump-parla-di-una-ondata-di-covid-19-in-italia-che-per%C3%B2-non-c%C3%A8https://pagellapolitica.it/blog/show/733/no-il-25-per-cento-dei-contagiati-non-sono-immigratihttps://pagellapolitica.it/blog/show/734/indagine-sierologica-istat-occhio-a-non-esagerare-i-rischihttps://facta.news/notizia-falsa/2020/08/06/no-queste-immagini-non-provano-che-lesplosione-di-beirut-sia-stata-causata-da-un-missile/https://facta.news/notizia-vera/2020/08/03/maria-elena-boschi-ha-realmente-detto-che-il-coronavirus-e-stato-esportato-dagli-italiani-in-africa-con-gli-aerei-e-in-parte-ha-ragione/Audio Donald Trump https://twitter.com/atrupar/status/1290981237872566273Audio Gian Carlo Blangiardo https://www.youtube.com/watch?v=y8ZchmynCMU&feature=youtu.be&t=1344CREDIT BRANI“Arpent”, “Comic game loop - Mischief” di Kevin MacLeod e “Warfare confederation” di Severed Personality hanno una licenza Public Domain https://freepd.com CREDIT FOTO: ANSA

Pagella Politica Podcast
L’errore di Trump: in Italia non è in corso una seconda ondata di Covid-19

Pagella Politica Podcast

Play Episode Listen Later Aug 7, 2020 26:24


In questo episodio siamo tornati a parlare di coronavirus. La prima affermazione che abbiamo sottoposto a fact-checking è stata quella del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo il quale in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, è in corso una seconda ondata di contagi. Sull’Italia Trump sbaglia e se è vero che negli altri Paesi citati – Australia, Francia e soprattutto Spagna – la situazione stia peggiorando, è però anche vero che gli Stati Uniti sono in una situazione ancora peggiore.Abbiamo poi verificato se il 25% dei nuovi contagi in Italia riguardi immigrati sbarcati nel nostro Paese, come sostenuto tra gli altri da Giorgia Meloni, e abbiamo scoperto che le cose non stanno esattamente a questo modo. Infine, abbiamo provato a fare un po’ di chiarezza su cosa dicono veramente i dati dell’ultima indagine Istat sulla diffusione della Covid-19 nel nostro Paese. Nella rubrica dedicata al debunking, Simone Fontana ci racconterà delle teorie complottiste circolate sul web subito dopo l’incidente al porto di Beirut, in Libano. Prima di augurarvi una buona estate e di darvi appuntamento al 28 agosto con la prossima puntata del podcast, vi invitiamo infine a darci una mano con il nostro nuovo progetto per combattere le notizie false sul coronavirus. Cliccando su www.chiediavera.it potete interrogare Vera, il chatbot che con prestigiosi partner stiamo mettendo a punto per rispondere alle vostre domande sulla pandemia e che verrà lanciato ufficialmente a fine agosto-inizio settembre. Col vostro aiuto Vera potrà imparare e migliorare, in modo da arrivare alla data di lancio ancora più pronta.Seguiteci sul nostro sito https://pagellapolitica.it/ e sui nostri profili Facebook, Instagram e Twitter.Host: Tommaso CanettaEpisodio scritto da Tommaso Canetta e Simone Fontana; ha collaborato Carlo CanepaProducer: Jessica Mariana MasucciLINK UTILIwww.chiediavera.ithttps://pagellapolitica.it/blog/show/735/trump-parla-di-una-ondata-di-covid-19-in-italia-che-per%C3%B2-non-c%C3%A8https://pagellapolitica.it/blog/show/733/no-il-25-per-cento-dei-contagiati-non-sono-immigratihttps://pagellapolitica.it/blog/show/734/indagine-sierologica-istat-occhio-a-non-esagerare-i-rischihttps://facta.news/notizia-falsa/2020/08/06/no-queste-immagini-non-provano-che-lesplosione-di-beirut-sia-stata-causata-da-un-missile/https://facta.news/notizia-vera/2020/08/03/maria-elena-boschi-ha-realmente-detto-che-il-coronavirus-e-stato-esportato-dagli-italiani-in-africa-con-gli-aerei-e-in-parte-ha-ragione/Audio Donald Trump https://twitter.com/atrupar/status/1290981237872566273Audio Gian Carlo Blangiardo https://www.youtube.com/watch?v=y8ZchmynCMU&feature=youtu.be&t=1344CREDIT BRANI“Arpent”, “Comic game loop - Mischief” di Kevin MacLeod e “Warfare confederation” di Severed Personality hanno una licenza Public Domain https://freepd.com CREDIT FOTO: ANSA

Radio3 Scienza 2019
RADIO3 SCIENZA - United Science of America

Radio3 Scienza 2019

Play Episode Listen Later Jul 2, 2020 30:00


Prosegue da mesi il braccio di ferro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Anthony Fauci, l'immunologo a capo della task force istituita dalla Casa Bianca per fronteggiare la pandemia. In questo botta e risposta tra scienza e politica,...

Cominciamo Bene - Le interviste
Afghanistan: la guerra, la sanità, la politica - Intervista a Marco Puntin

Cominciamo Bene - Le interviste

Play Episode Listen Later Jun 5, 2020 12:04


Alla fine di maggio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato l'ipotesi di accelerare l'uscita dall'Afghanistan delle truppe statunitensi. Secondo il calendario previsto il ritiro si sarebbe dovuto completare nella seconda metà del 2021. L'accelerazione può essere letta ancora una volta come un riflesso della politica interna statunitense: andarsene prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre significherebbe mettere fine a una guerra che dura da quasi 19 anni in tempo per il voto.L'Afghanistan spesso viene citato per i numerosi attentati che ancora avvengono con troppa frequenza. Ma ci sono altri aspetti della vita del Paese che vengono tralasciati, come la situazione socio-sanitaria.Emergency è sul campo in Afghanistan dal 1999. «Non vediamo praticamente nessun cambiamento, perché la guerra continua», racconta Marco Puntin, Coordinatore dei programmi di Emergency in Afghanistan.

Cominciamo Bene - Le interviste
Afghanistan: la guerra, la sanità, la politica - Intervista a Marco Puntin

Cominciamo Bene - Le interviste

Play Episode Listen Later Jun 5, 2020 12:04


Alla fine di maggio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato l'ipotesi di accelerare l'uscita dall'Afghanistan delle truppe statunitensi. Secondo il calendario previsto il ritiro si sarebbe dovuto completare nella seconda metà del 2021. L'accelerazione può essere letta ancora una volta come un riflesso della politica interna statunitense: andarsene prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre significherebbe mettere fine a una guerra che dura da quasi 19 anni in tempo per il voto.L'Afghanistan spesso viene citato per i numerosi attentati che ancora avvengono con troppa frequenza. Ma ci sono altri aspetti della vita del Paese che vengono tralasciati, come la situazione socio-sanitaria.Emergency è sul campo in Afghanistan dal 1999. «Non vediamo praticamente nessun cambiamento, perché la guerra continua», racconta Marco Puntin, Coordinatore dei programmi di Emergency in Afghanistan.

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Trump sospende i finanziamenti all'Oms: «Ha dato informazioni false sul coronavirus»

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Play Episode Listen Later Apr 15, 2020 1:11


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato lo stop dei finanziamenti all'Organizzazione Mondiale della Sanità. «Ho dato ordine alla mia amministrazione di sospendere il finanziamento in attesa di chiarire il ruolo dell'Organizzazione mondiale della Sanità nella cattiva gestione e nell'insabbiamento della diffusione del coronavirus. I suoi ritardi sono costati vite umane» ha spiegato l'inquilino della Casa Bianca durante il consueto briefing sull'emergenza Covid-19 . «L'Oms non ha rispettato un suo dovere fondamentale e deve pagare», ha aggiunto Trump, che ha detto di non conoscere «personalmente» il direttore dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ma «è stato molto ingiusto con gli Usa». La decisione di Trump ha suscitato la reazione del Democratic National Committee, che ha attaccato: «Nel mezzo di una pandemia globale Trump è pronto a mettere la salute a rischio per cercare di scaricare la colpa dei suoi fallimenti» su altri.

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Dazi, Cabras (M5S): «Se l'intento di Trump andrà in porto sarà la pietra tombale per il settore ovino della Sardegna»

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Play Episode Listen Later Apr 10, 2019 0:57


"Se l'intento del presidente Trump andrà in porto, sarà la pietra tombale per il settore ovino della Sardegna così come lo abbiamo conosciuto fin qui". Lo ha detto il deputato del M5S Pino Cabras in merito all'ipotesi avanzata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre dazi a prodotti e merci provenienti dai paesi Ue. Uno dei prodotti maggiormente colpiti sarebbe il Pecorino Romano esportato negli USA dalla Sardegna. Secondo Cabras è quindi "vitale" l'apertura dell'isola "a nuove produzioni e nuovi mercati che non siano il solito Pecorino Romano, il formaggio più dollarodipendente del mondo". "Ovunque in Europa la prospettiva di nuovi dazi per i prodotti europei è preoccupante ma deve essere un segnale fortissimo per l'economia sarda affinché trovi in tempi rapidi nuovi mercati per il nostro formaggio," ha concluso Cabras.

Esteri
Esteri di giovedì 21/06/2018

Esteri

Play Episode Listen Later Jun 21, 2018 27:34


1-Stati Uniti: Donald Trump ancora sotto pressione per i piccoli migranti tolti ai generatori. ..Il decreto firmato ieri dal presidente non riguarda i bambini già separati...( Alessandra Farkas) ..2- Più ombre che luci: un anno fa la nomina a erede del trono del principe saudita Mohamed Ben Salman. ( Alberto Negri) ..3-Turchia: domenica si vota. Nonostante la potenza mediatica di Erdogan per la prima volta le opposizioni ci credono. ( Marta Ottaviani, Serena Tarabini) ..4-Riciclo e riuso, un nuovo modello di economia circolare e solidale. Il caso di Parigi. ..( Luisa Nannipieri) ..5-World Music: fanfarai big band , l'omaggio dei francesi di seconda generazione ai padri del Pop Rai algerino. ( Marcello Lorrai)

Esteri
Esteri di gio 21/06

Esteri

Play Episode Listen Later Jun 20, 2018 27:34


1-Stati Uniti: Donald Trump ancora sotto pressione per i piccoli migranti tolti ai generatori. ..Il decreto firmato ieri dal presidente non riguarda i bambini già separati...( Alessandra Farkas) ..2- Più ombre che luci: un anno fa la nomina a erede del trono del principe saudita Mohamed Ben Salman. ( Alberto Negri) ..3-Turchia: domenica si vota. Nonostante la potenza mediatica di Erdogan per la prima volta le opposizioni ci credono. ( Marta Ottaviani, Serena Tarabini) ..4-Riciclo e riuso, un nuovo modello di economia circolare e solidale. Il caso di Parigi. ..( Luisa Nannipieri) ..5-World Music: fanfarai big band , l’omaggio dei francesi di seconda generazione ai padri del Pop Rai algerino. ( Marcello Lorrai)

Esteri
Esteri di gio 21/06

Esteri

Play Episode Listen Later Jun 20, 2018 27:34


1-Stati Uniti: Donald Trump ancora sotto pressione per i piccoli migranti tolti ai generatori. ..Il decreto firmato ieri dal presidente non riguarda i bambini già separati...( Alessandra Farkas) ..2- Più ombre che luci: un anno fa la nomina a erede del trono del principe saudita Mohamed Ben Salman. ( Alberto Negri) ..3-Turchia: domenica si vota. Nonostante la potenza mediatica di Erdogan per la prima volta le opposizioni ci credono. ( Marta Ottaviani, Serena Tarabini) ..4-Riciclo e riuso, un nuovo modello di economia circolare e solidale. Il caso di Parigi. ..( Luisa Nannipieri) ..5-World Music: fanfarai big band , l’omaggio dei francesi di seconda generazione ai padri del Pop Rai algerino. ( Marcello Lorrai)

Attenti a quei due
Donald Trump in collegamento da Taormina

Attenti a quei due

Play Episode Listen Later May 27, 2017 4:01


A Taormina i "Grandi" del pianeta sono riuniti per i lavori del G7.Esclusiva intervista al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Attenti a quei due
Donald Trump in collegamento da Taormina

Attenti a quei due

Play Episode Listen Later May 27, 2017 4:01


A Taormina i "Grandi" del pianeta sono riuniti per i lavori del G7.Esclusiva intervista al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Esteri
Esteri di lunedì 14/11/2016

Esteri

Play Episode Listen Later Nov 14, 2016 29:15


1-Stati Uniti: Donald Trump alla ricerca di un compromesso tra le sparate elettorali e le esigenze del partito repubblicano. ..( Roberto Festa)..2-Colombia: nuovo accordo di pace governo- Farc. ..Dopo la bocciatura al referendum le due parti hanno ..accolto numerose condizioni del fronte del No...( Alfredo Somoza) ..3-Bulgaria. Eletto presidente un ex generale considerato filo russo. Roumen Radev, sostenuto dai socialisti, ha battuto il candidato della maggioranza. ( Da Sofia Francesco Martino Obc ) ..4-Presidenziali in Francia. Domenica prossima le primarie della destra neo gollista. Il punto di Esteri. ..5-Libertà di stampa. Non solo Turchia: decine di giornalisti intimiditi o condannati in tutta Europa. Il caso Germania. ..( Chiara Sighele Obc / progetto ECPMF)..6-Rubrica sportiva. 25 anni fa l' ultima partita della nazionale della Jugoslavia. Intervista a Gigi Riva autore di “ l'ultimo rigore di Faruk “( Dario Falcini )

Esteri
Esteri di lun 14/11

Esteri

Play Episode Listen Later Nov 13, 2016 29:15


1-Stati Uniti: Donald Trump alla ricerca di un compromesso tra le sparate elettorali e le esigenze del partito repubblicano. ..( Roberto Festa)..2-Colombia: nuovo accordo di pace governo- Farc. ..Dopo la bocciatura al referendum le due parti hanno ..accolto numerose condizioni del fronte del No...( Alfredo Somoza) ..3-Bulgaria. Eletto presidente un ex generale considerato filo russo. Roumen Radev, sostenuto dai socialisti, ha battuto il candidato della maggioranza. ( Da Sofia Francesco Martino Obc ) ..4-Presidenziali in Francia. Domenica prossima le primarie della destra neo gollista. Il punto di Esteri. ..5-Libertà di stampa. Non solo Turchia: decine di giornalisti intimiditi o condannati in tutta Europa. Il caso Germania. ..( Chiara Sighele Obc / progetto ECPMF)..6-Rubrica sportiva. 25 anni fa l' ultima partita della nazionale della Jugoslavia. Intervista a Gigi Riva autore di “ l'ultimo rigore di Faruk “( Dario Falcini )

Esteri
Esteri di lun 14/11

Esteri

Play Episode Listen Later Nov 13, 2016 29:15


1-Stati Uniti: Donald Trump alla ricerca di un compromesso tra le sparate elettorali e le esigenze del partito repubblicano. ..( Roberto Festa)..2-Colombia: nuovo accordo di pace governo- Farc. ..Dopo la bocciatura al referendum le due parti hanno ..accolto numerose condizioni del fronte del No...( Alfredo Somoza) ..3-Bulgaria. Eletto presidente un ex generale considerato filo russo. Roumen Radev, sostenuto dai socialisti, ha battuto il candidato della maggioranza. ( Da Sofia Francesco Martino Obc ) ..4-Presidenziali in Francia. Domenica prossima le primarie della destra neo gollista. Il punto di Esteri. ..5-Libertà di stampa. Non solo Turchia: decine di giornalisti intimiditi o condannati in tutta Europa. Il caso Germania. ..( Chiara Sighele Obc / progetto ECPMF)..6-Rubrica sportiva. 25 anni fa l' ultima partita della nazionale della Jugoslavia. Intervista a Gigi Riva autore di “ l'ultimo rigore di Faruk “( Dario Falcini )