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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha reso noto che prenderà una decisione su un eventuale attacco all'Iran entro le prossime due settimane, augurandosi che nel frattempo ci possa essere una soluzione diplomatica al conflitto tra Iran e Israele.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di non decidere per il momento sulla possibilità che gli Stati Uniti intervengano militarmente al fianco di Israele per attaccare l Iran. Giovedì pomeriggio (sera in Italia) ha annunciato, tramite la sua portavoce Karoline Leavitt, che dirà qualcosa entro due settimane: Poiché c è una possibilità concreta di negoziati che potrebbero avvenire oppure no a breve, prenderò la mia decisione se andare oppure no [ad attaccare l Iran] nelle prossime due settimane. Questa frase ha fatto partire un gran numero di speculazioni sul fatto che effettivamente possano ricominciare dei negoziati, oppure che Trump voglia soltanto prendere tempo, o che stia addirittura mettendo in atto una specie di bluff. Anzitutto la prima questione da capire è che due settimane per Trump non sono un unità di tempo precisa. Trump dice due settimane tutte le volte che vuole rimandare un problema, senza fare una vera stima del tempo che gli servirà a risolverlo. La prima ipotesi che giustifica il rinvio della decisione è che Trump voglia davvero trattare con l Iran. Prima dell attacco israeliano della settimana scorsa, gli Stati Uniti stavano portando avanti negoziati con l Iran da mesi. Trump ha sempre mostrato di prediligere un accordo pacifico a una guerra, che gli creerebbe grossi problemi politici interni. Ma Trump potrebbe anche solo voler prendere tempo anche per vedere come proseguirà la campagna di bombardamenti israeliana. Due settimane possono dare tempo a Israele di continuare a distruggere le difese aeree iraniane, cosa che ridurrebbe i rischi per gli Stati Uniti nel caso in cui decidessero di attaccare e di usare le loro bombe bunker buster contro i siti nucleari iraniani. Cerchiamo di capirne di più con Giulio Sapelli, Università Statale Milano.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di inviare la Guardia nazionale a Los Angeles dove sono in corso da alcuni giorni delle manifestazioni contro le deportazioni dei migranti irregolari. Con Lucia Magi, giornalista, da Los Angeles.È cominciata ieri a Nizza la terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani, in cui una sessantina di capi di Stato e di governo si riuniranno per cercare di fermare il degrado dell'ecosistema marino. Con Gabriele Crescente, editor di ambiente di Internazionale.Oggi parliamo anche di:Documentario • Honeydew di Marco Bengozi e Michael PetroliniCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Al voto oltre 14 milioni di italiani, ma non basta a raggiungere il quorum: fermo al 30%. Ne parliamo con Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 OreGarlasco: i carabinieri del Ris per oltre sei ore alla villetta dei Poggi. Con noi Marco Oliva, conduttore di “Lombardia Nera” su Antenna 3.È scontro fra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il governatore della California Gavin Newsom. Alla domanda se Tom Homan, funzionario dell’immigrazione, dovesse arrestare il governatore il presidente ha risposto “Io lo farei”. Ci racconta la cronaca di questa giornata Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York. Dopo l’annuncio del suo esonero, Spalletti alla guida della Nazionale per l’ultima volta: a Reggio Emilia gli azzurri sfidano la Moldavia. Ce la racconta in diretta dal Mapei Staudiam il nostro Dario Ricci.
Alta tensione tra Usa e Russia sugli sviluppi della guerra. Attraverso il suo social Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump lancia un avvertimento al leader russo, dopo averlo già accusato di essere impazzito per il fatto di continuare i raid sull'Ucraina.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump congela i dazi al 50% per l'Ue annunciando che le tariffe, destinate a entrare in vigore il primo giugno, non verranno adottate fino al 9 luglio. Il rinvio, scrive il Tycoon in un post sul social Truth, viene deciso dopo un colloquio telefonico con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
I paesi europei protestano per la prima volta con forza contro Israele, ma in questi 19 mesi di guerra senza quartiere a Gaza, l'Europa è sembrata assente e impotente di fronte alle atrocità commesse dagli israeliani. Con Francesca Mannocchi, giornalista.Il 21 maggio in un incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha respinto le accuse secondo cui sarebbe in atto un “genocidio” della popolazione bianca del Sudafrica.. Con Francesca Sibani, editor di Africa di Internazionale.Oggi parliamo anche di:Film • Mission: Impossible. The Final Reckoning di Christopher McQuarrieCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Dopo il colloquio tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Vladimir Putin con Trump che dice che la telefonata è andata molto bene e sono stati fatti progressi mentre il premier russo Vladimir Putin si è detto soddisfatto sottolineando che gli sforzi per chiudere il conflitto sono sui binari giusti, l'Ue ha approvato il suo 17esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prende di mira quasi 200 navi della flotta ombra. Le nuove misure affrontano anche le minacce ibride e i diritti umani. Nel frattempo il presidente ucraino Zelensky fa il punto della situazione.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
Qualche anno fa Steve Bannon riferendosi alla strategia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump contro i media, per lui il nemico numero uno del tycoon, aveva usato le parole “flood the zone”, cioè allagare tutto. L'idea è bombardare i media di notizie e dichiarazioni nuove ogni giorno, costringendoli a inseguire il ritmo e indebolendo ogni reazione. Questa è la strategia che Trump sta mettendo tutt'ora in campo, dai dazi sull'industria del cinema a quelli sulle medicine. Come orientarsi nei mercati in tutto questo caos? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Proseguono le polemiche mondiali sulla nuova politica dei dazi voluta dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Nella giornata di venerdi 9 maggio la Casa Bianca ha precisato che i dazi del 10%, ovvero la tariffa base stabilita da The Donald, resta confermata per tutti i Paesi.
In Canada i liberali del primo ministro Mark Carney hanno vinto le elezioni, dando al partito un altro mandato al potere dopo una campagna condizionata dalle minacce del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Circa 28 milioni di canadesi sono chiamati a votare oggi per le elezioni federali anticipate, dopo una campagna elettorale incentrata sulla risposta alle politiche aggressive del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Con Steve Scherer, giornalista, da Ottawa.Le azioni politiche per il clima sono lente e insufficienti, eppure la stragrande maggioranza delle persone nel mondo vuole che i propri governi adottino misure più incisive contro la crisi climatica. Con Ferdinando Cotugno, giornalista.Oggi parliamo anche di:Scienza • “Il potere calmante della voce“ di Asha DoreCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
L'approccio imprevedibile e aggressivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta generando un contesto economico instabile, che vede crescere i timori delle imprese e dei risparmiatori. In uno scenario così incerto l'oro, considerato il bene rifugio per eccellenza, non smette di correre segnando continui record. Molti si stanno chiedendo se sia il momento giusto per investire in questo asset, e attraverso quali strumenti. L'investimento in oro fisico in cosa si differenzia da strumenti strettamente finanziari? Può essere una scelta da prendere in considerazione? E quali altri beni rifugio si stanno mettendo in luce in questa fase? Parliamo di tutti questi argomenti con Salvatore Gaziano - responsabile strategie d'investimento di SoldiExpert - e Filippo Bolaffi, Ad Gruppo Bolaffi.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato piena fiducia al capo del Pentagono, Pete Hegseth, dopo il nuovo caso di fuga di notizie riservate. Lo ha fatto sapere la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, nel corso di un'intervista a Fox, dopo le polemiche che si stanno levando intorno allo scandalo che sta travolgendo il segretario alla difesa americana.
In apertura, come ogni giorno, torna il nostro Paolo Mieli con le sue riflessioni sui fatti più importanti della giornata. Poi riavvolgiamo il nastro dell'atteso incontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. Come è andato il confronto tra i due leader? Dazi, Ucraina e non solo, scopriamo meglio l'esito di questo faccia a faccia con Gregory Alegi, storico e giornalista e Lina Palmerini, quirinalista e commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.
Questa settimana Giorgia Meloni ha incontrato alla Casa Bianca, a Washington, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L'incontro tra la presidente del Consiglio e Trump era molto atteso, soprattutto perché i due leader hanno parlato della questione dei dazi. Che cosa si sono detti Meloni e Trump? Com'è andato l'incontro tra i due? E quali errori hanno commesso nelle loro dichiarazioni? Tutte le risposte nella nuova puntata del nostro podcast. Seguiteci sui nostri siti Pagella Politica e Facta sui nostri profili Facebook, Instagram, X, Telegram, Threads, TikTok e Bluesky. Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato, prodotto da Jessica Mariana Masucci Link utili: Com'è andato l'incontro tra Meloni e Trump Il fact-checking dell'incontro tra Meloni e Trump L'altra faccia dell'export verso gli Stati Uniti riserva sorprese CREDIT BRANI “Right on target” di Lemonmusicstudio “Slow piano blues” di JuliusH
Il 2 aprile 2025, nel cosiddetto Liberation Day, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l'introduzione di dazi reciproci in linea con una strategia di protezionismo che richiama l'operato del presidente McKinley verso la fine dell'Ottocento.Gli Stati Uniti passano dall'essere gli ambasciatori della globalizzazione e del libero commercio, all'essere i peggiori impositori di dazi. In questa nuova puntata di ERGO, capiremo che cosa significa l'introduzione dei dazi in questa fase della storia, come sono stati calcolati, quali conseguenze dobbiamo aspettarci e cosa può fare l'Europa per difendersi.---Iniziativa autonoma degli studenti UNINT che si avvale del finanziamento dell'Università degli Studi Internazionali di Roma.
Trump ha sospeso per 90 giorni i dazi "reciproci" mantenendo un'aliquota fissa del 10%, ma ha alzato le tariffe totali sulla Cina al 145% dopo la risposta cinese con barriere all'84%, ora salite al 125%. Sotto pressione da Wall Street, Big Tech, il Congresso e i mercati obbligazionari, Trump ha ceduto, aprendo ai negoziati con Paesi come Giappone e Corea del Sud. La Cina, però, ha reagito con nuovi controdazi e ha rifiutato di chiedere un incontro. Intanto Wall Street continua a calare, ma Trump su Truth resta ottimista. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore a NY.Cina, controdazi sui beni Usa al 125%. Pechino ricorre al Wto contro tariffe americaneLa Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni Usa dall'84% al 125%. Lo riferisce il ministero delle Finanze, precisando che le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile. Washington deve assumersi la piena responsabilità per le turbolenze economiche globali seguite all'offensiva tariffaria totale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha aumentato i dazi sui prodotti cinesi dopo averli sospesi per altri paesi. Lo ha affermato un portavoce del ministero del Commercio cinese, aggiungendo che i dazi annunciati da Washington hanno causato gravi shock e forti turbolenze all'economia e ai mercati globali.Intanto Pechino ha presentato un nuovo ricorso all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) dopo l'ennesimo aumento dei dazi sull'import cinese deciso da Donald Trump. Le tariffe degli Stati Uniti, ha denunciato il ministero del Commercio cinese, sono un tipico atto di bullismo e coercizione, che rappresentano una evidente violazione delle regole del Wto e indeboliscono gravemente il sistema del commercio multilaterale basato sulle regole e l'ordine economico e commerciale internazionale. Pechino, ammonisce il portavoce, chiede a Washington di correggere immediatamente le sue azioni e di cancellare tutte le tariffe unilaterali imposte sulla Cina. Il commento è di Filippo Fasulo, Co-head dell'Osservatorio Geoeconomia dell'Ispi.Ue, bene stop dazi, sosteniamo negoziato Commissione. Ma pronti a tassare le Big TechOggi si è aperta la due giorni dell'Ecofin informale a Varsavia con una riunione dell'Eurogruppo. "Accogliamo con favore la decisione dell'amministrazione statunitense di rinviare l'attuazione dei dazi. Ora dobbiamo usare questi 90 giorni con saggezza. Abbiamo bisogno di un buon accordo per i cittadini europei, per le aziende europee, e sosteniamo pienamente la Commissione europea nel suo sforzo di negoziare un accordo giusto e giusto". Lo ha detto Andrzej Domański, ministro delle finanze polacco, alla presidenza di turno dell'Ue, all'inizio dell'Ecofin informale a Varsavia. Durante la giornata ha parlato anche il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis interpellato nella conferenza stampa dopo l'Eurogruppo sui timori del ministro tedesco che ha invitato ad avere cautela nel valutare contro-misure ai dazi Usa sulle Big Tech. "Se si considera una categoria con un surplus sostanziale nei beni e un deficit sostanziale nei servizi, quando discutiamo dei titoli di rischio della politica commerciale, ovviamente dobbiamo anche considerare cosa sta succedendo nel settore dei servizi, compresi i servizi digitali, e come è stato delineato dalla Commissione. Quando discutiamo di contromisure tutte le opzioni sono sul tavolo".A proporre l'idea è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un'intervista al Financial Times, in cui ha dichiarato che l'Ue è pronta a introdurre "una tassa sui ricavi pubblicitari digitali" che colpirebbe le Big Tech, se i negoziati con Donald Trump per raggiungere un'intesa commerciale dovessero fallire. Interviene Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Nel 2024 vola il credito al consumo. E nel 2025 tornano a crescere i tassiI prestiti aumentano ma i tassi continuano a rimanere alti nonostante la politica espansiva della Banca centrale europea. Uno dei pochissimi aspetti positivi di una congiuntura economica così complicata, ossia il taglio dei tassi della Bce, sembra non produrre i risultati sperati nel portafogli degli italiani che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere un mutuo. Il nostro Paese infatti resta tra i più costosi in Europa per l'accesso al credito al consumo. Nel 2024 il credito al consumo in Italia ha registrato un forte incremento pari al +5,3% rispetto all'anno precedente, portando il volume totale dei finanziamenti da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Anche se più contenuto, si è osservato un incremento dello 0,5% nei prestiti complessivi alle famiglie. Secondo l'analisi realizzata dalla Fondazione Fiba di First Cisl, il credito al consumo incide in modo significativo sul totale dei prestiti richiesti, rappresentando il 18,7% (salito al 18,9% a febbraio 2025), una percentuale nettamente superiore alla media dell'area euro (11,2%) e a quella di paesi come la Germania (9,5%) e la Francia (12,7%). Ne parliamo con Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl.
Oggi è la data fissata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l'annuncio di nuovi dazi verso molti paesi. Con Francesco Saraceno, professore di macroeconomia internazionale ed europea all'istituto di studi politici di Parigi.Una commissione d'inchiesta ha rivelato che tra gli anni cinquanta e ottanta le autorità sudcoreane hanno favorito irregolarità e abusi nel sistema di adozioni internazionali. Con Lorenzo Lamperti, giornalista, da Taipei.Oggi parliamo anche di:Eventi • Internazionale Kids a Reggio Emilia 2025https://www.internazionale.it/notizie/2025/03/20/festival-internazionale-kids-reggio-emilia-2025Musica • From the private collection of Saba & No ID di Saba e No IDCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
C'erano piani di guerra nelle chat segrete sull'attacco americano contro gli Houthi. Non svaniscono le polemiche sul contenuto delle chat segrete relative all'attacco americano contro gli Houthi nello Yemen, soprattutto dopo la pubblicazione di nuovi documenti da parte del magazine "The Atlantic". Il direttore del giornale Jeffrey Goldberg era stato inserito per errore nel gruppo Signal, una piattaforma di messaggistica non intercettabile, e poi introdotto in un gruppo ristretto, di cui faceva parte anche il vicepresidente J. D. Vance. In queste ore ha pubblicato i piani di guerra contro gli Houthi. Dagli stralci emerge come il capo del Pentagono Pete Hegseth non si era informato su chi facesse parte del gruppo, non si era neppure insospettito per la presenza di un utente sconosciuto come il giornalista Goldberg, comunque ha pubblicato la mattina del 15 marzo tutto il piano d'attacco, trentuno minuti prima che gli F-18 americani entrassero in azione e due ore e un minuto prima che il primo bersaglio Houthi venisse colpito. Le menzogne della Casa Bianca. Oggi Vance commenta: “È molto chiaro che Goldberg ha venduto più di quanto avesse". Ma negli ultimi giorni le figure apicali dell'amministrazione americana avevano affermato menzogne che sono smentite dai fatti, cioè da quello che loro stessi avevano scritto nella chat. Il capo del Pentagono Pete Hegseth aveva dichiarato che nella chat non c'erano piani di guerra. Il capo dell'intelligence Tulsi Gabbard aveva detto alla commissione Intelligence del Senato che non c'era materiale riservato condiviso sul gruppo Signal. Il direttore della Cia, John Ratcliffe, aveva rassicurato la commissione che le sue comunicazioni nel gruppo di messaggi Signal erano assolutamente permesse e legali e non c'erano informazioni riservate. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva difeso il suo staff, affermando che nella chat non c'erano informazioni riservate. Oggi sappiamo invece che i quattro hanno mentito e ci sono le prove. La sensazione è che, in assenza di una opposizione forte e organizzata, tutto passerà in cavalleria ed altre priorità emergeranno nell'agenda di Trump, in grado di distogliere l'attenzione su una sorta di Watergate moderno. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato nella notte che parlerà con il Presidente russo Vladimir Putin domani mentre il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che è in preparazione la conversazione telefonica. Volodymyr Zelensky però guarda con scetticismo alla possibilità di una vera tregua con Mosca e, continuando a denunciare gli attacchi del nemico sul suo territorio, non abbassa la guardia sul fronte militare.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha appena minacciato l'Unione Europea , "una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo", con tariffe del 200% su "tutti i vini, champagne e prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri paesi rappresentati dall'Ue". La minaccia di Trump su Truth è una ritorsione contro i dazi dell'Ue sul whisky prodotto negli Stati Uniti. "Se questa tariffa non verrà rimossa immediatamente, gli Stati Uniti imporranno a breve - scrive il presidente Usa - una tariffa del 200% su tutti i vini, champagne e prodotti alcolici in produzione dalla Francia e da altri paesi rappresentati dall'Ue". Ne parliamo con Lamberto Frescobaldi, presidente Unione italiana vini (Uiv).Northvolt dichiara bancarotta: l industria europea delle batterie in crisiIl produttore di batterie elettriche Northvolt ha dichiarato bancarotta in Svezia. Si tratta del fallimento più grande della storia del Paese, oltre che di una nuova battuta d'arresto per l'industria europea delle batterie. Northvolt a novembre aveva già presentato istanza di protezione dalla bancarotta negli Stati Uniti, entrando nel Chapter 11 (con 5,84 miliardi di dollari di debiti e solo 30 milioni di dollari di liquidità disponibile). Tuttavia, non è riuscita a sopravvivere e a trovare nuovi investitori. Il gruppo svedese impiega ancora circa 5.000 persone. Abbiamo affrontato il tema con Alberto Annicchiarico - Il Sole 24 ORENel 2024 i pagamenti digitali superano il contante in ItaliaNel 2024, per la prima volta in Italia, i pagamenti digitali hanno superato il contante in termini di valore transato. Il 43% dei consumi è stato regolato con strumenti elettronici, mentre il contante si è fermato al 41%, con il restante 16% coperto da bonifici, addebiti in conto corrente e assegni. il valore dei pagamenti digitali in Italia ha raggiunto i 481 miliardi di euro, segnando una crescita dell'8,5% rispetto all'anno precedente. I dati emergono dalla ricerca dell Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano.Una componente chiave per questo sorpasso è stata quella dei pagamenti in negozio, trainati dal contactless, che nel 2024 ha raggiunto un transato di 291 miliardi di euro (+19%). Oggi, quasi 9 pagamenti su 10 effettuati con carta in negozio avvengono in modalità contactless, confermando la crescente familiarità degli italiani con queste soluzioni. Il commento è Ivano Asaro, direttore dell Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano.
Bruxelles ha confermato oggi di voler facilitare il raggiungimento degli obiettivi di emissioni per il 2025. «La Commissione proporrà una modifica mirata al regolamento sugli standard di Co2 per auto e furgoni», si legge nella documentazione pubblicata oggi. «L emendamento consentirà alle case automobilistiche di raggiungere i propri obiettivi di conformità attraverso una media delle loro prestazioni su un periodo di tre anni (2025-2027)». MA LA VERA NOTIZIA È che rispondendo alle pressioni di alcuni paesi membri e di alcune case automobilistiche, la Commissione europea ha annunciato oggi, mercoledì 5 marzo, che intende anticipare al terzo e quarto trimestre di quest anno la verifica della legislazione comunitaria dedicata alle emissioni nocive delle vetture. In un atteso piano d azione per un settore economico in grave crisi, l esecutivo comunitario ha poi aperto la porta a nuove tecnologie capaci di garantire neutralità climatica. Affrontiamo il tema con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 Ore.Trump, Zelensky pronto a tavolo pace e firma su mineraliL'Ucraina è pronta a firmare «in ogni momento» l accordo sulle terre rare con gli Stati Uniti. Lo ha affermato il primo ministro ucraino Denys Shmygal in conferenza stampa a Kiev. «L Ucraina continuerà attraverso i canali diplomatici e gli altri canali disponibili» a collaborare con gli Stati Uniti per «assicurarsi che l Ucraina e gli Stati Uniti continuino a lottare per una pace duratura», ha detto il premier ucraino, come riporta la Bbc. Ottenere garanzie di sicurezza americane è di «vitale importanza» non solo per Kiev, ma anche per l Unione europea, ha aggiunto Shmygal. «Abbiamo bisogno e chiediamo garanzie di sicurezza concrete, tanto da parte degli Stati Uniti, quanto dell Europa e dei paesi del G7. E di vitale importanza non solo per l Ucraina ma anche per l Unione europea», ha detto.Nelle ultime bozze di conclusione del vertice Ue di giovedì prossimo si legge: «La pace deve rispettare l indipendenza, la sovranità e l integrità territoriale dell Ucraina». La dichiarazione è stata aggiunta rispetto alla versione precedente. Il nuovo testo raccomanda anche «di aumentare la pressione sulla Russia per indebolirne la capacità di continuare a condurre la sua guerra di aggressione». Affrontiamo il tema con Gian Andrea Blengini, professore di ingegneria dei materiali del Politecnico di Torino.Trump, dal 2 aprile arrivano i dazi sui prodotti agricoliL'export agroalimentare italiano negli Stati Uniti lo scorso anno ha toccato i 7,8 miliardi. Un dazio del 25% sulle esportazioni italiane potrebbe costare ai consumatori americani fino a 2 miliardi di euro in più. Il costo per le singole filiere sarebbe di quasi 500 milioni solo per il vino, circa 240 milioni per l olio d oliva, 170 milioni per la pasta, 120 milioni per i formaggi, secondo le stime di Coldiretti. I dazi all'Europa non sono ancora ufficiali ma il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato nei giorni scorsi di voler colpire le merci prodotte nell'Unione Europea con tariffe del 25%, sostenendo che il blocco è stato creato per fregare gli Stati Uniti. Il commento è di Massimo Romani, Amministratore Delegato di Argea.Merz: «Whatever it takes» sulla difesa. Accordo tra Cdu ed Spd su riforma a freno al debito «Whatever it takes»: Friedrich Merz, il probabile futuro cancelliere tedesco, prende a prestito le parole pronunciate da Mario Draghi durante la crisi dell euro. Sulla difesa, il leader dei cristianodemocratici, e vincitore delle elezioni del 23 febbraio, è pronto a fare qualunque cosa sia necessaria, per rispondere «alle minacce alla nostra libertà e alla pace nel nostro continente». E ci sarà anche un super fondo da 500 miliardi di euro in dieci anni per le infrastrutture. Dopo anni di dibattiti e frenate, a Berlino è arrivata una vera e propria scossa. C è da dare risposta alla lunga stagnazione economica, è vero, ma la svolta è soprattutto il risultato della drammaticità del contesto internazionale, rivoluzionato dal cambio di paradigma imposto dal presidente Usa, Donald Trump. Subito dopo il voto, Merz aveva annunciato l intenzione di potenziare la spesa per la difesa. E proprio come Merz voleva, l accordo con la Spd è arrivato in tempi strettissimi e prima del vertice Ue di giovedì. Il leader della Cdu ha dato l annuncio nella conferenza stampa del 4 marzo, al termine di una giornata di consultazioni con i vertici della Spd. Insieme a lui c erano Markus Söder, il leader della Csu (il partito gemello della Cdu in Baviera), e i co-presidenti della Spd, Lars Klingbeil e Saskia Esken. Per dare l'idea di quanto sia rivoluzionaria questa scelta basti pensare che il neo governo ha raggiunto un accordo per cambiare in costituzione il freno al debito. Parliamo di questo con Daniel Gros direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi.
Apertura in rosso per le Borse europee sotto il peso della guerra dei dazi, che ieri ha mandato ko Wall Street e oggi ha fatto scivolare anche i mercati asiatici. Gli investitori sono diventati decisamente più avversi al rischio dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato l entrata in vigore, da oggi, di dazi del 25% su Canada e Messico e il raddoppio delle tariffe sui prodotti cinesi (al 20%), ribadendo che il 2 aprile entreranno in vigore i dazi reciproci, a partire da quelli sui prodotti agricoli. Immediata la riposta di Pechino e Ottawa che hanno già annunciato le contromosse con tariffe sui prodotti statunitensi. L attenzione del mercato resta rivolta anche agli sviluppi delle prospettive di pace in Ucraina, dopo che gli Stati Uniti hanno sospeso gli aiuti militari a Kiev. Ne parliamo con Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management.La guerra dei dazi è cominciataSe i dazi sui prodotti europei sono ancora nella fase di una promessa minacciosa («Abbiamo preso la decisione, e la annunceremo a breve: saranno del 25%», aveva detto Donald Trump a fine febbraio, in occasione del primo consiglio dei ministri del suo governo), quelli contro Canada, Messico e Cina sono da oggi 4 febbraio una realtà. La guerra commerciale è dunque iniziata e i mercati finanziari sono già andati in tilt. L annuncio di ieri dei dazi trumpiani su un mercato di merci dal valore complessivo di 1.500 miliardi di dollari ha infatti innescato un crollo delle azioni globali e spinto al ribasso i rendimenti obbligazionari, mentre sono scesi sia il peso messicano che il dollaro canadese. Secondo Washington, queste misure vengono adottate a causa di inaccettabili afflussi di droga e migranti illegali negli Usa. Per quanto riguarda la Cina, secondo la Casa Bianca anche Pechino non ha preso alcuna misura per limitare le forniture di fentanyl agli Stati Uniti. Intanto, la Ue ha posto l accento sul fatto che la decisione di Trump rischia di interrompere il commercio globale, creando «inutili incertezze in un momento in cui la cooperazione internazionale è più cruciale che mai». Ma gli effetti negativi potrebbero manifestarsi nel giro di breve anche all interno degli Stati Uniti. Secondo gli economisti americani, i dazi su Canada e Messico, che da soli coprono un valore di oltre 900 miliardi di dollari di importazioni annuali verso gli Stati Uniti, rappresenteranno una grave battuta d'arresto per tutta l'economia nordamericana, che è altamente integrata. Il commento è di Mario Deaglio, professore emerito di Economia Internazionale Università di Torino e Lucia Tajoli, Professor of Economics and International Economics al politecnico di milano e Senior Researcher a ISPI.
Mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump valuta la sospensione o l'annullamento del sostegno militare americano all'Ucraina, all'interno della Ue continuano i conti su un possibile incremento della voce Difesa in vista di un esercito militare comune. Si ragiona anche su quali comparti produttivi possano essere convertiti per implementare l'industria bellica. Parliamo di questo e di altre notizie di stretta attualità compreso un ragionamento specifico sull'opportunità e necessità di pubblicare ogni giorno un aggiornamento dettagliato sullo stato di salute del Santo Padre.
Lo scenario che si sta delineando in Ucraina diventa di ora in ora sempre più intricato. Se da lato il Pentagono ha ordinato lo stop ai cyberattacchi contro la Russia e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump risponde alle critiche per la sua crescente vicinanza alla Russia sulla questione Ucraina, affermando che gli Stati Uniti dovrebbero preoccuparsi "meno" di Vladimir Putin e più di migranti e assassini a tenere banco è il vertice di Londra tra i 16 Paesi europei ed extra-europei, guidato dal premier britannico Keir Starmer, che ha lanciato un piano pro-Ucraina promosso da Regno Unito e Francia anche se il ministro delle forze armate britannico, Luke Pollard, fa sapere che con la Francia non c'è ancora nessun accordo sul piano di tregua.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Adnkronos: podcast/adnkronos.com Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
"Non importa chi guiderà l'Ucraina, purché questa persona sia pronta a risolvere pacificamente il conflitto con la Russia". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo il violento scontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale.
Avrete certamente visto anche voi il video creato con l'intelligenza artificiale nel quale il presidente degli Stati Uniti Donald Trump presenta la sua “visione” di una Gaza ricostruita come un resort di lusso. Non un delirio, anche se può sembrarlo; si tratta di una precisa strategia comunicativa. Rintracceremo insieme le sue origini, arrivando fin dove tutto ha avuto origine: in Russia. Scriveteci all'indirizzo segnalazioni@facta.news o segnalateci le notizie che volete verificare al numero 3421829843. Seguiteci sul nostro sito Facta.news, sui nostri profili Facebook, Instagram, Telegram, TikTok e Bluesky Condotto da Simone Fontana e Anna Toniolo Episodio scritto da Simone Fontana e Anna Toniolo Prodotto da Jessica Mariana Masucci LINK UTILI Sommergere la stanza di merda - COMPLOTTI! La strategia di Trump di "saturare l'area" lascia gli oppositori a bocca aperta per l'indignazione - The New York Times Come Musk e Trump stanno saturando l'area - The Guardian “Riempire la stanza di merda”: Come la disinformazione ha stravolto la nostra democrazia - Vox Vladislav Surkov, l'"esteta" dell'ombra - The New York Times CREDIT BRANI “Dynamic world” di StockStudio “Tense Detective Looped Drone” di ZakharValaha
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Stiamo dialogando per un accordo giusto, non vediamo l'ora di entrare nel vivo e continuare a lavorare e a cercare alcune terre rare. Ma questo significa che ci saremo, ed è un grande impegno da parte degli Stati Uniti. Apprezziamo molto lavorare con voi, e continueremo a farlo. Abbiamo avuto alcune ottime discussioni con la Russia. Ho parlato con il presidente Putin, e cercheremo di porre fine a questa situazione. È qualcosa che volete voi e che vuole anche lui". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ricevendo nello Studio Ovale della Casa Bianca l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky.sat/gtr(Fonte video: Rapid Response 47)
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Stiamo dialogando per un accordo giusto, non vediamo l'ora di entrare nel vivo e continuare a lavorare e a cercare alcune terre rare. Ma questo significa che ci saremo, ed è un grande impegno da parte degli Stati Uniti. Apprezziamo molto lavorare con voi, e continueremo a farlo. Abbiamo avuto alcune ottime discussioni con la Russia. Ho parlato con il presidente Putin, e cercheremo di porre fine a questa situazione. È qualcosa che volete voi e che vuole anche lui". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ricevendo nello Studio Ovale della Casa Bianca l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky.sat/gtr(Fonte video: Rapid Response 47)
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Non sei in una buona posizione. Non hai le carte in questo momento. Con noi puoi avere le carte. Al momento stai giocando a carte. Stai scommettendo con la vita di milioni di persone. Stai scommettendo sulla Terza Guerra Mondiale. Stai scommettendo sulla Terza Guerra Mondiale. E quello che stai facendo è molto irrispettoso verso questo Paese". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ricevendo nello Studio Ovale della Casa Bianca l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. sat/gtr (Fonte video: Rapid Response 47)
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Non sei in una buona posizione. Non hai le carte in questo momento. Con noi puoi avere le carte. Al momento stai giocando a carte. Stai scommettendo con la vita di milioni di persone. Stai scommettendo sulla Terza Guerra Mondiale. Stai scommettendo sulla Terza Guerra Mondiale. E quello che stai facendo è molto irrispettoso verso questo Paese". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ricevendo nello Studio Ovale della Casa Bianca l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. sat/gtr (Fonte video: Rapid Response 47)
Ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato sui suoi social un video. È Gaza, come la vorrebbe Trump. Ci sono donne affascinanti che ballano sulla spiaggia, ricchi che oziano sui lettini sotto il sole, uomini - ovviamente bianchi - che si dedicano agli aperitivi, hotel di lusso, attrezzature turistiche, soldi che piovono dal cielo, yacht parcheggiati, auto di lusso. C'è ovviamente anche Trump: lo si vede mentre balla eccitato con una danzatrice del ventre, lo si vede in un palloncino color oro tenuto in mano da bambini - ovviamente bianchi - e lo si vede nell'insegna di un pregiato palazzo. C'è ovviamente anche il suo sodale Musk, dedito al sollazzo nel meraviglioso mondo di “Trump Gaza”. C'è Netanyahu sdraiato in costume e felice in spiaggia con Trump. È lo spot di una pulizia etnica travestita da affare immobiliare. È un inno al suprematismo. Gli abitanti di Gaza nel video sono scomparsi, come nemmeno la violenza dell'esercito israeliano è ancora riuscita a fare. È male in purezza, volgarissimo male esibito con gusto. Il razzismo patinato offerto come opportunità di sviluppo ha una piega che rimanda ai peggiori autocrati della storia. È un video che lascia senza parole. E invece in questo tempo le parole vanno usate, eccome, pesate una a una, scritte senza compromessi chiamando le cose con il loro nome: il presidente americano è nemico dell'umana compassione, della razionalità sviluppata nel corso dei secoli, dell'umana empatia basilare per essere considerate bestie sociali. C'è un confine, netto, e non è quello di Gaza: chi appoggia Trump e chi sta dall'altra parte del fronte. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
A tre anni dall'invasione russa dell'Ucraina, i capi di Stato e di governo dell'Unione europea arrivano a Kiev in segno di solidarietà nel contesto della frattura tra Kiev e il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha mutato gli equilibri del conflitto.
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Io amo l'Italia ed è una nazione davvero importante con una splendida donna come leader. Lei era anche nella conversazione di oggi tra i leader del G7. Penso che l'Italia stia facendo davvero bene e che abbia una leadership molto forte con Giorgia (Meloni, ndr)". Questa la risposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a una domanda dell'agenzia di stampa Italpress su possibili dazi all'Italia, dopo il bilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron nello Studio Ovale.xp6/sat/gsl
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Io amo l'Italia ed è una nazione davvero importante con una splendida donna come leader. Lei era anche nella conversazione di oggi tra i leader del G7. Penso che l'Italia stia facendo davvero bene e che abbia una leadership molto forte con Giorgia (Meloni, ndr)". Questa la risposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a una domanda dell'agenzia di stampa Italpress su possibili dazi all'Italia, dopo il bilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron nello Studio Ovale.xp6/sat/gsl
A Gerusalemme l'incontro tra il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump "è il più grande amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca", ha detto Netanyahu al segretario di Stato americano.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin si sono accordati per avviare i negoziati per un cessate il fuoco in Ucraina. Con Andrea Pipino, editor di Europa di InternazionaleNegli Stati Uniti uomini e donne single hanno opinioni molto diverse su cosa significa l'elezione di Trump e molte donne single eterosessuali sono restie a frequentare uomini single che sostengono il nuovo presidente. Con Barbara Leda Kenny, esperta di politiche di genere della Fondazione Giacomo Brodolini.Oggi parliamo anche di:Film • September 5. La diretta che cambiò la storia di Tim FehlbaumCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump spinge per una soluzione sull'Ucraina e, dopo una lunga telefonata con il presidente russo Putin annuncia di voler far iniziare immediatamente i colloqui» e che vedrà il leader russo in Arabia Saudita. Per l'Ue, però non ci può essere pace senza Kiev al tavolo, un cattivo accordo porterà altra guerra anche perché Kiev non rinuncia a territori. Putin concorda sull'intensificazione dei contatti e invita Trump a Mosca. Donald Trump ha detto poi di condividere l'obiezione russa che l'Ucraina non può entrare nella Nato.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato di aver intrattenuto una conversazione con il leader russo Vladimir Putin, stabilendo di “far iniziare immediatamente i negoziati” per trovare una “soluzione a lungo termine”. Trump ha parlato poi anche con il presidente ucraino Zelensky, che ha affermato di essere “grato al Presidente Trump per il suo interesse in ciò che possiamo realizzare insieme”. Ne parliamo con Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali.Commentiamo poi la giornata della politica italiana insieme a Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Seconda serata del festival di Sanremo, ci colleghiamo con la nostra inviata Marta Cagnola.E serata anche di Champions League. Ci aggiorna il nostro Dario Ricci.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato ordini esecutivi che impongono nuovi e pesanti dazi sulle merci provenienti da Messico, Canada e Cina. Che cosa si prospetta per l'Australia?
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accusato il Sudafrica di aver introdotto una legge per confiscare le terre ai cittadini bianchi. Con Francesca Sibani, editor di Africa di Internazionale. Il 31 gennaio la giunta militare birmana ha prorogato di sei mesi lo stato d'emergenza ha prorogato di sei mesi lo stato d'emergenza e ha detto che organizzerà le elezioni entro la fine del 2025. Con Cecilia Brighi, segretaria generale dell'associazione Italia-Birmania insieme.Oggi parliamo anche di:Georgia • “I georgiani manifestano e il governo tira dritto” di Giorgi Lomsadzehttps://www.internazionale.it/magazine/giorgi-lomsadze/2025/01/30/i-georgiani-manifestano-e-il-governo-tira-drittoMusica • Alligator bites never heal di DoechiiCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Nei primi giorni del suo mandato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha emanato più di trecento ordini esecutivi. Con Alessio Marchionna, editor di Stati Uniti di Internazionale Il 27 gennaio nel Regno Unito è stato confermato un caso di contagio umano da influenza aviaria, il primo caso di contagio da animale a persona in Europa dall'inizio della nuova ondata di casi di aviaria. Con Stefania Salmaso, epidemiologa.Oggi parliamo anche di:Film • Io sono ancora qui di Welles SallesCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna
Alla cerimonia di insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump saranno presenti i capi delle principali aziende tecnologiche statunitensi. Con Dario Guarascio, professore associato di economia e politiche dell'innovazione all'università Sapienza di Roma.A Malta si concentra l'allevamento del tonno rosso del Mediterraneo, che viene poi esportato in Asia, dove viene venduto un prezzo esorbitante. Con Marzio Mian, giornalista.Oggi parliamo anche di:Scienza • “Il vaccino contro il cancro è più vicino“, The Economisthttps://www.internazionale.it/magazine/2025/01/16/il-vaccino-contro-il-cancro-e-piu-vicinoLibro • A quattro zampe di Miranda July (Feltrinelli)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Iran, sospesa la controversa "legge sull'hijab e la castità". Stati Uniti: Donald Trump promette che ci saranno solo due generi per legge. Marocco: la società cambia, sempre più donne a capo delle famiglie.E buon Natale da Radio Bullets!https://www.radiobullets.com/notiziari/24-dicembre-2024-notizie-donne-mondo-podcast/
Il 17 dicembre l'attivista e ambientalista canadese Paul Waston è stato scarcerato dopo che la Danimarca ha rifiutato la richiesta di estrazione da parte del Giappone. Con Junko Terao, editor di Asia di Internazionale.Il 30 novembre il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre tariffe commerciali del 100 per cento sulle merci dei paesi membri dei Brics. Con Alessandro Lubello, editor di economia di Internazionale.Oggi parliamo anche di:YouTube • Happiness di Steve Cuttshttps://www.youtube.com/watch?v=e9dZQelULDkCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Chi chiami se vuoi parlare con l'Europa? Se sei Elon Musk — l'uomo più ricco del mondo e un consulente chiave del Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump — il numero che componi appartiene a Giorgia Meloni. Inizia così il lungo articolo con cui Politico ha presentato l'annuale classifica all'interno della quale emerge come - secondo il quotidiano americano - la premier italiana Giorgia Meloni sia la persona più potente d'Europa. Sentiamo perché. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Se telefonando? Stando a una indiscrezione data dal quotidiano americano “The Washington Post”, il non ancora presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin si sarebbero sentiti nei giorni scorsi al telefono sulla situazione in Ucraina.
Gli alimenti “ultraprocessati” o “ultralavorati” sono alimenti pronti che subiscono numerose lavorazioni e contengono additivi come conservanti, emulsionanti, addensanti e coloranti. Non godono di una grande fama e sono spesso indicati come la principale causa del sovrappeso, dell'obesità e di numerose malattie. Eppure non c'è una definizione universalmente riconosciuta di questi alimenti e quelle disponibili contribuiscono talvolta a creare confusione. E i problemi non sono legati solamente alla loro definizione, ma anche allo studio degli eventuali danni per la salute: vediamo perché. Ci occupiamo poi di Donald Trump che ha vinto le elezioni negli Stati Uniti e di elefanti rugosi. Già. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: Coca-Cola, Twinkies, Skittles e… pane integrale? Esposizione ad alimenti ultralavorati e conseguenze negative sulla salute Nutrizione e salute. Il problema non è il cibo né i nutrienti, ma la lavorazione Cosa sbagliamo riguardo agli alimenti ultralavorati Gli endorsement scientifici prima delle elezioni negli Stati Uniti Dobbiamo essere pronti per un mondo nuovo: gli scienziati di tutto il mondo reagiscono alla vittoria elettorale di Trump La vittoria di Trump è un “pugno allo stomaco” per l'azione climatica degli Stati Uniti Donald Trump torna alla presidenza con la grande ambizione di rivoluzionare l'assistenza sanitaria Cose | Quello che mangiamo Gli elefanti sviluppano le rughe sia per forma sia per funzione Le “Dieci lezioni sul giornalismo” del Post Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'America è diventata rossa, il colore dei repubblicani ma soprattutto il colore di Donald Trump. Lo spostamento di voti dal mondo democratico che si è registrato il 5 novembre 2024 è uniforme geograficamente e socialmente. In ogni stato e in ogni gruppo sociale Il mondo tradizionale democratico è franato: si sono spostati i giovani, le donne, gli ispanici e gli afroamericani. In ogni angolo degli Stati Uniti Donald Trump è stato identificato come la soluzione ai problemi. Come il cambiamento necessario. E lui nel discorso della vittoria ha promesso di aggiustare l'America e riportarla all'età dell'oro. In questo episodio speciale, registrato alle Gallerie d'Italia - Torino, Mario Calabresi e Marco Bardazzi analizzano la vittoria di Trump e ragionano sul futuro del sistema politico americano. Fonti: Il discorso integrale di Donald Trump, pubblicato sul sito di RaiNews24 il 6 novembre 2024 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices