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ROMA (ITALPRESS) - La Banca europea per gli investimenti ha annunciato un pacchetto di finanziamenti da 3 miliardi di euro per l'agricoltura, la silvicoltura e la pesca in tutta Europa insieme a iniziative per rafforzare l'assicurazione agricola. I prestiti del Gruppo BEI saranno integrati da altri istituti finanziari partecipanti, sbloccando quasi 8,4 miliardi per il settore della bioeconomia. Il sostegno rappresenta la più grande iniziativa di finanziamento sostenuta dalla BEI per l'agricoltura europea e sarà destinato alle piccole e medie imprese e a quelle a media capitalizzazione. Sarà distribuito nei prossimi tre anni, con i primi prestiti che dovrebbero essere firmati nella prima metà del 2025.Il nuovo finanziamento mira a stimolare gli investimenti in una serie di attività, tra cui la salute del suolo, gli strumenti digitali, la gestione delle risorse idriche e la resilienza ai cambiamenti climatici. Lo scopo è anche quello di rafforzare la formazione in pratiche sostenibili, contribuendo ad aumentare la quota del 12% degli agricoltori europei di età inferiore ai 40 anni e la quota del 31,6% che sono donne.Una parte dei prestiti sarà destinata ai giovani, che in genere hanno maggiori difficoltà ad ottenere finanziamenti bancari tradizionali. Il sostegno sarà anche finalizzato a superare lo squilibrio di genere e ad aiutare la transizione verde, a supporto degli obiettivi di sostenibilità dell'Unione europea.sat/gsl
ROMA (ITALPRESS) - La Banca europea per gli investimenti ha annunciato un pacchetto di finanziamenti da 3 miliardi di euro per l'agricoltura, la silvicoltura e la pesca in tutta Europa insieme a iniziative per rafforzare l'assicurazione agricola. I prestiti del Gruppo BEI saranno integrati da altri istituti finanziari partecipanti, sbloccando quasi 8,4 miliardi per il settore della bioeconomia. Il sostegno rappresenta la più grande iniziativa di finanziamento sostenuta dalla BEI per l'agricoltura europea e sarà destinato alle piccole e medie imprese e a quelle a media capitalizzazione. Sarà distribuito nei prossimi tre anni, con i primi prestiti che dovrebbero essere firmati nella prima metà del 2025.Il nuovo finanziamento mira a stimolare gli investimenti in una serie di attività, tra cui la salute del suolo, gli strumenti digitali, la gestione delle risorse idriche e la resilienza ai cambiamenti climatici. Lo scopo è anche quello di rafforzare la formazione in pratiche sostenibili, contribuendo ad aumentare la quota del 12% degli agricoltori europei di età inferiore ai 40 anni e la quota del 31,6% che sono donne.Una parte dei prestiti sarà destinata ai giovani, che in genere hanno maggiori difficoltà ad ottenere finanziamenti bancari tradizionali. Il sostegno sarà anche finalizzato a superare lo squilibrio di genere e ad aiutare la transizione verde, a supporto degli obiettivi di sostenibilità dell'Unione europea.sat/gsl
ROMA (ITALPRESS) - La Banca europea per gli investimenti ha annunciato un pacchetto di finanziamenti da 3 miliardi di euro per l'agricoltura, la silvicoltura e la pesca in tutta Europa insieme a iniziative per rafforzare l'assicurazione agricola. I prestiti del Gruppo BEI saranno integrati da altri istituti finanziari partecipanti, sbloccando quasi 8,4 miliardi per il settore della bioeconomia. Il sostegno rappresenta la più grande iniziativa di finanziamento sostenuta dalla BEI per l'agricoltura europea e sarà destinato alle piccole e medie imprese e a quelle a media capitalizzazione. Sarà distribuito nei prossimi tre anni, con i primi prestiti che dovrebbero essere firmati nella prima metà del 2025.Il nuovo finanziamento mira a stimolare gli investimenti in una serie di attività, tra cui la salute del suolo, gli strumenti digitali, la gestione delle risorse idriche e la resilienza ai cambiamenti climatici. Lo scopo è anche quello di rafforzare la formazione in pratiche sostenibili, contribuendo ad aumentare la quota del 12% degli agricoltori europei di età inferiore ai 40 anni e la quota del 31,6% che sono donne.Una parte dei prestiti sarà destinata ai giovani, che in genere hanno maggiori difficoltà ad ottenere finanziamenti bancari tradizionali. Il sostegno sarà anche finalizzato a superare lo squilibrio di genere e ad aiutare la transizione verde, a supporto degli obiettivi di sostenibilità dell'Unione europea.sat/gsl
ROMA (ITALPRESS) - In questo numero di Agrifood Magazine, prodotto dall'Italpress in collaborazione con TeleAmbiente:- Bonus Agricoltura, fondi in arrivo per la filiera olivicola- Dalla Banca Europea 3 miliardi per agricoltori e bioeconomia- 20 milioni di euro in più per il Fondo Grano Duro - La Nutella spegne 60 candeline, a Roma una mostra per celebrarlamgg/gtr/col
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Pnrr, arriva la sesta rata da 8,7 miliardi - Il futuro dell'industria automobilistica si decide a Bruxelles- 3 miliardi per agricoltura e bioeconomia sat/gtr
Si sono concluse da poco tre conferenze delle parti delle Nazioni Unite: quella più nota sul clima, ma anche quelle su biodiversità e desertificazione. Ne traiamo le conclusioni con gli esperti che vi hanno partecipato.Gli ospiti di oggi:Anna Pirani - ricercatrice del CMCCMarco Baccani - Istituto per la BioEconomia, Cnr-IbeAnna Luise - Consulente ISPRA DesertificazioneGianluca Gucciardi - Ricercatore presso DIPARTIMENTO DI ECONOMIA, METODI QUANTITATIVI E STRATEGIE DI IMPRESA dell'Università di Milano Bicocca
Assim que a conclusão do acordo comercial entre Mercosul e União Europeia voltou à pauta, produtores rurais tomaram ruas e estradas na França – chegaram até a jogar estrume na fachada de prédios oficiais. Eles protestam contra a entrada de mais produtos agrícolas sul-americanos nos mercados europeus. Quem fez coro à reclamação foi o CEO global da rede francesa Carrefour: em nota, o executivo disse que a carne do Mercosul não atende às exigências e normas francesas e afirmou que o Carrefour não irá mais comercializar as carnes provenientes desses países. A reação veio forte: seis entidades do setor assinaram uma nota de repúdio contra o grupo francês; o ministro da Agricultura e Pecuária, Carlos Fávaro, e o presidente da Câmara, Arthur Lira, também criticaram o Carrefour; e a embaixada brasileira na França emitiu nota pedindo retratação. Para explicar o estresse entre frigoríficos brasileiros e a rede francesa, Natuza Nery entrevista Paula Salati, repórter do g1 Agro. E para contextualizar esta crise diante da busca pelo acordo entre Mercosul e UE, quem fala é Leonardo Munhoz, pesquisador do FGV Agro e do Centro de Bioeconomia da FGV.
No último dia 30 de outubro, a Confederação da Agricultura e Pecuária do Brasil (CNA) organizou, em parceria com o Observatório de Bioeconomia da Fundação Getúlio Vargas (FGV), o evento “Agroenergia: transição energética sustentável - Edição Etanol”. O encontro reuniu uma série de especialistas em palestras e painéis para debater o potencial da agroenergia no país e a produção de etanol a partir de fontes consolidadas e emergentes.
Giulio Betti"Ha sempre fatto caldo!"Cicap Festwww.cicapfest.itCicap Fest, Padovasabato 12 ottobre 2024, ore 11:30Giulio Betti "Ha sempre fatto caldo!"Nella meteorologia e climatologia, accanto a domande e riflessioni legittime emergono anche teorie bizzarre, fake news e mezze verità. Queste spesso nascono e prosperano sui social media, ma talvolta finiscono sui mezzi d'informazione senza un'adeguata contestualizzazione. L'incontro fornirà una guida chiara e critica per orientarsi nel complesso panorama dei cambiamenti climatici, smontando leggende diffuse come il mito di Annibale con gli elefanti e le false attribuzioni sul ruolo dell'attività solare e della CO2.Giulio BettiHa sempre fatto caldo! E altre comode bugie sul cambiamento climaticoAboca Edizioniwww.aboca.itIn oltre vent'anni di esperienza nel campo della meteorologia e della climatologia, Giulio Betti ha visto crescere, insieme alla temperatura globale, anche la platea di persone interessate, in forme diverse, al cambiamento climatico. Domande, riflessioni e dubbi assolutamente leciti convivono con teorie bislacche, provocazioni, fake news e mezze verità che molto spesso nascono e si amplificano sui social media ma poi, purtroppo, finiscono sui principali mezzi d'informazione senza essere contestualizzate a dovere. Nonostante la climatologia sia una materia scientifica multidisciplinare tutt'altro che semplice, ultimamente è diventata il “naso di Cyrano” sul quale chiunque si sente autorizzato a dire la sua. Ma perché così tanta attenzione? La risposta è semplice: le oscillazioni del clima influenzano le nostre abitudini e la nostra vita, lo fanno da sempre, mettendo l'umanità nelle condizioni di prosperare o regredire. Il caldo in estate o il freddo in inverno, la neve in montagna o la pioggia in autunno: fanno parte di noi, ci fanno sentire al sicuro. L'attuale trasformazione impatta proprio sulla quotidianità, minacciando lo stile di vita e quindi il nostro benessere. Tocca sia la sfera intima e personale che i grandi interessi economici e politici. Ha sempre fatto caldo! mette ordine, in maniera scientificamente ortodossa ma con un linguaggio semplice (e molto spesso divertente), al caos e alle banalizzazioni che hanno svilito il dibattito pubblico sul cambiamento climatico. Una guida che aiuterà i non esperti a orientarsi tra le leggende più diffuse – Annibale che valica le Alpi con gli elefanti, Erik il Rosso che approda in Groenlandia, il ruolo dell'attività solare e della CO² nell'aumento delle temperature, il ritiro dei ghiacciai, l'innalzamento dei mari –, veri e propri “classici” della disinformazione, ma saprà anche fornirci le chiavi della speranza attraverso esempi concreti di lotta al cambiamento climatico che funzionano e portano benefici tangibili a livello sociale ed economico.Giulio Betti (Fiesole, 1980) meteorologo e climatologo presso l'Istituto per la Bioeconomia del CNR e il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale). Si occupa di previsioni meteorologiche, supporto alla Protezione Civile della Toscana, ricerca scientifica, reportistica meteo-climatica e divulgazione mediatica.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
L'ENTREVISTA GREEN - La bioeconomia pot ser la base de l'economia del nostre pa
ROMA (ITALPRESS) - Lieve miglioramento della performance economica del settore agroalimentare nel primo trimestre, con un aumento del Pil dello 0,3% nei confronti del trimestre precedente e dello 0,7% su base annua. È quanto emerge dal bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia. L'aumento del Pil è favorito dagli investimenti e dalla spesa delle famiglie, ma anche dall'andamento positivo del valore aggiunto. Rispetto allo stesso periodo del 2023, fra gennaio e marzo 2024, l'indice della produzione ha registrato un incremento per l'industria alimentare del 2,1%, a cui hanno contribuito tutti i comparti, tranne il settore ortofrutticolo e la produzione di oli e grassi. In flessione l'industria delle bevande. L'indice del fatturato dell'industria alimentare si contrae sul mercato interno, mentre su quello estero cresce del 6%. L'industria delle bevande segna risultati positivi su entrambi i mercati. Continuano a crescere anche nel primo trimestre le esportazioni agroalimentari, che raggiungono quota 16,6 miliardi. Tra i mercati in espansione maggiore Stati Uniti e Polonia. In calo invece le importazioni.sat/mrv
Especialistas mostram como a bioeconomia pode gerar oportunidades para o agro ampliar sua competitividade
ROMA (ITALPRESS) - Nel 2023 l'agroalimentare italiano ha segnato nuovi record per gli scambi con l'estero. In particolare, l'export è cresciuto del 6,6% rispetto al 2022, raggiungendo quota 63,1 miliardi di euro. Nel 2018 non superava i 42 miliardi di euro. Primato anche per le importazioni che raggiungono i 64,7 miliardi di euro, con un aumento del 4,1% rispetto al 2022. Sono alcuni dei dati del Rapporto 2023 sul commercio estero dei prodotti agroalimentari rrealizzato dal CREA Politiche e Bioeconomia. Nel 2023 l'incremento in valore delle esportazioni agroalimentari italiane riguarda quasi tutti i principali mercati e prodotti. Crescono in valore e in quantità le vendite all'estero di carni preparate e formaggi. Per le importazioni l'andamento è più diversificato: dopo il netto incremento generalizzato dello scorso anno, nel 2023 l'import di prodotti come olio di semi, caffè greggio e mais, si riduce in valore e in quantità. Anche nel 2023 l'andamento dei prezzi internazionali produce un disallineamento tra l'andamento dei valori e quello delle quantità, ma più contenuto rispetto al 2022. /gtr
ROMA (ITALPRESS) - Nel 2023 l'agroalimentare italiano ha segnato nuovi record per gli scambi con l'estero. In particolare, l'export è cresciuto del 6,6% rispetto al 2022, raggiungendo quota 63,1 miliardi di euro. Nel 2018 non superava i 42 miliardi di euro. Primato anche per le importazioni che raggiungono i 64,7 miliardi di euro, con un aumento del 4,1% rispetto al 2022. Sono alcuni dei dati del Rapporto 2023 sul commercio estero dei prodotti agroalimentari rrealizzato dal CREA Politiche e Bioeconomia. Nel 2023 l'incremento in valore delle esportazioni agroalimentari italiane riguarda quasi tutti i principali mercati e prodotti. Crescono in valore e in quantità le vendite all'estero di carni preparate e formaggi. Per le importazioni l'andamento è più diversificato: dopo il netto incremento generalizzato dello scorso anno, nel 2023 l'import di prodotti come olio di semi, caffè greggio e mais, si riduce in valore e in quantità. Anche nel 2023 l'andamento dei prezzi internazionali produce un disallineamento tra l'andamento dei valori e quello delle quantità, ma più contenuto rispetto al 2022. /gtr
Este ano, a presidência do G20 é mais uma vez brasileira. Até novembro, quando acontece a Cúpula de chefes de Estado e de representantes das maiores economias do mundo, serão mais de 100 encontros para discutir de que forma podemos tornar o mundo melhor para se viver em várias frentes. Todas as discussões também passam pelo fenômeno das mudanças climáticas, inclusive, para mitigar e evitar tragédias como a que aconteceu no Rio Grande do Sul. Sobre isso, o Insights recebe esta semana a economista, diplomata e Secretária de Assuntos Internacionais do Ministério da Fazenda, Tatiana Rosito. No bate-papo com o Economista-chefe da Bradesco Asset, Marcelo Toledo, e a Gestora de FOFs e Soluções de Investimento da Bradesco Asset, Juliana Maeda, a embaixadora destaca que este ano duas forças-tarefa, a de clima e a de combate à fome e a pobreza, acabam por unir todas as frentes de trabalho do bloco. Acompanhe! O conteúdo a seguir exposto pela empresa convidada não representa, necessariamente, a opinião e as práticas utilizadas pelo Bradesco. #G20 #meioambiente #sustentabilidade #fome #desigualdade #investimentos See omnystudio.com/listener for privacy information.
O Pará está apostando suas fichas na bioeconomia como combustível para uma transição econômica que, se der certo, poderá levá-lo a um novo ciclo de desenvolvimento. Tudo isso sem perder de vista o objetivo de tornar-se carbono neutro em 15 anos. Vivian Oswald, enviada especial da RFI a BelémNo Nheengatu, a língua franca de séculos dos povos indígenas do Brasil, 'ariamuru' significa o poder da mãe. Este foi o nome que a 100% Amazônia escolheu para o programa a partir do qual trabalha com os povos e comunidades tradicionais para extrair, beneficiar e exportar cerca de 28 espécies amazônicas florestais não madeireiras e renováveis.O açaí é o mais conhecido. Mas tem frutas secas e desidratadas, óleos e manteigas, como os de buriti e tucumã, ou as resinas do breu branco e da copaíba e as folhas da muirapiranga, usadas como energético. É uma parceria, segundo Fernanda Stefani, uma das fundadoras desta empresa, baseada em Belém, que é um misto de agroindústria e trading. Cerca de 70% dos seus funcionários são mulheres, em sua maioria criadas pelas avós, que aprenderam com elas o poder da ancestralidade. Elas sabem usar murumuru no cabelo, ou a copaíba para curar tosse ou inflamação da garganta, como os fornecedores da empresa. Este é apenas um dos exemplos de como o Pará têm mergulhado no conhecimento tradicional e nas peculiaridades regionais para alimentar a chamada bioeconomia."Por que o nheengatu e não outra língua? Quando você pega algo indígena, por exemplo, um grafismo, uma palavra, para as populações indígenas, é como se você estivesse roubando algo deles. Então, para não ter problema nenhum, a gente usa a língua franca, que é de todos e de ninguém, e a partir dali a gente busca o nome. O indígena, ele está também hoje se reconhecendo, principalmente as gerações mais novas”, afirma Stefani.Com 78% do território coberto por florestas, o estado, que é tradicionalmente um dos mais afetados pelo desmatamento, aposta em um audacioso plano de bioeconomia para garantir uma transição econômica sustentável que sirva de modelo para o resto do mundo. O PlanBio foi revelado pelo governo do estado em 2022 durante a COP27 em Sharm El-Sheikh, no Egito.A ideia agora é poder mostrar seus primeiros resultados na COP30, a convenção do clima que terá como sede a capital Belém, em pouco mais de um ano. À RFI, o secretário de meio ambiente do Pará, Mauro O'de Almeida, afirma que mais de 50% das medidas apresentadas no plano, o primeiro de um estado na América Latina, já foram implementadas, com impacto na vida de mais de 67 mil pessoas, em 92 ações. O secretário garante que o diferencial do plano é que, independentemente do governador em exercício, as medidas vieram para ficar, pois viraram lei, assim como a política estadual de mudança do clima. O Plano Amazônia Agora, que está em fase de atualização, também está prestes a se transformar em lei."A gente estima que essa institucionalidade dê um caráter de política de estado. A gente tem certeza, nós que participamos deste governo, de que o caminho que trilhamos é um caminho sem volta”, diz O'de Almeida, que é advogado e já trabalhou com a ex-ministra do Meio Ambiente Isabella Teixeira.Dentro do plano, o Pará está criando o Parque da Bioeconomia. É uma espécie de hub que vai reunir centros de tecnologia, conhecimento e inovação, startups, logística, um polo de biotecnologia, gastronomia e um museu para explicar o que é a bioeconomia. Espera-se que até a COP30 já haja 300 startups, negócios comunitários e bionegócios conectados a partir da iniciativa. Ele explica que não se trata de olhar só para startups, mas para negócios comunitários, porque é o que faz sentido no Pará e pode dar ganho de escala à produção. Tem também um escola de saberes da floresta, que estará conectada a escolas técnicas para que se criem instrumentos de bionegócios, voltados para o desenvolvimento na região.Sistema de rastreabilidadeOutra novidade é o sistema de rastreabilidade do estado, que espera até 2026 ter toda a cadeia pecuária, hoje 26 milhões de cabeças de gado, totalmente rastreada. O mecanismo enxerga não apenas dados sobre áreas desmatadas, como de trabalho escravo e infantil. A ideia é que tudo isso permita ao Pará montar um mercado de carbono para chamar de seu. O estado criou uma companhia para centralizar a comercialização de crédito de carbono, para ter controle desses créditos vendidos no estado de modo que possa fazer a contabilidade para as suas Contribuições Nacionalmente Determinadas (NDCs, na sigla em inglês). Um dos estudos encomendados pelo governo indica que o setor de bionegócios pode gerar pelo menos US$ 30 bilhões ao ano para a economia local até 2040."O Brasil, de uma maneira geral, enfrentou uma desindustrialização nos últimos anos. Essa recuperação da industrialização vai, se conseguir, se dar no Sudeste. A nossa industrialização tem que ser baseada no alimento, no cosmético, no fármaco, na natureza”, garante o secretário.A empresa de Fernanda Stefani têm por objetivo criar cadeias produtivas para o que as comunidades estão acostumadas a produzir. Tudo deve ser feito com respeito ao conhecimento tradicional. Segundo ela, é preciso revisitar essas cadeias produtivas amazônicas para que os povos originários sejam remunerados de maneira justa pelo que fazem. Mas tudo deve ser feito segundo a lógica local, em que até o atravessador tem o seu papel."Ele tem uma função. O que precisa é saber dividir melhor os ganhos dentro da cadeia. Em geral, quem ganha é sempre quem está mais no final. Só que tem também aquele cara que está se embrenhando dentro do mato para pegar copaíba, e ele fica três meses lá dentro”, diz Stefani ao referir-se ao atravessador, que muitas vezes também adianta os recursos pagos aos produtores.A empresa Dona Nena produz chocolates amazônicos na ilha do Combu, visitada pelos presidentes Luiz Inácio Lula da Silva e o francês Emmanuel Macron, a 15 minutos de Belém. O produto gourmet ganhou embalagens de design e valor para o que a empresa familiar com 14 empregados fabrica. Ela agora também está fazendo óleos essenciais, um dos segmentos considerados prioritários pelo estado para dar escala à produção local.Fora de Belém, a Rede Bragantina é constituída por 15 associações, ou 400 homens e mulheres agricultores familiares em áreas quilombolas, que atuam em quatros municípios no nordeste Paraense. Eles trabalham segundo os princípios da economia solidária. A fabricação de farinhas com raízes e tubérculos da Amazônia é sua fonte de sustento há gerações. Um ano atrás, a rede recorreu à Embrapa para tentar reduzir as perdas no processo de produção. O problema estava basicamente nas formas como manuseavam a matéria-prima. A representante da rede, Nazaré Reis, defende sua importância econômica e social."Traz retorno econômico, mas a medição desse retorno não é exclusivamente econômica na medida em que agrega outros valores sociais, culturais, agrega saberes, subjetividade, que, sem isso, as pessoas perderiam o seu chão”, diz.No mesmo projeto, a Embrapa acabou incluindo a ampliação do cardápio das farinhas especiais feitas a partir das receitas quilombolas. Acrescentou farinhas mistas, ricas em nutrientes tirados de outros frutos amazônicos. Assim agrega-se valor à produção dessa comunidade vulnerável, com produtos exclusivos a partir de sementes crioulas, esquecidas pelo tempo e resistentes à mudança do clima. O programa está em fase final, para que se encontrem as boas proporções de tucumã, pupunha e cará-roxo nas novas receitas das misturas. Se o gosto for bom, elas poderão ser usadas em biscoitos, bolos e mingaus."Além de ter propriedades funcionais interessantes, ricas em antioxidantes e fibras também usam algumas matérias-primas que já não estavam sendo utilizadas pelas comunidades para a sua alimentação rotineira”, diz a pesquisadora Laura Abreu, da Embrapa Amazônia Oriental.Proteger fórmulas da AmazôniaA receita das farinhas é guardada a sete chaves. Tem sido cada vez mais importante garantir que as fórmulas nascidas na Amazônia sejam propriedade de seus produtores ou guardiões. Pesquisas valem ouro nessa região. Empresa nacionais e sobretudo estrangeiras se dedicam há décadas a buscar receitas de sucesso que se convertam em muitos milhões de dólares para eles, e não para a região.O diretor da Embrapa Amazônia Oriental, Walkymário de Paulo Lemos, lembra a necessidade de se proteger esses conhecimentos e fala da lógica da inclusão sócio-produtiva para distribuir renda. Ele destaca que a floresta de pé tem ainda mais valor financeiro do que derrubada. Segundo ele, os projetos da entidade já são feitos pensando em patentes."O mundo todo está interessado, mas que venha estar conosco, porque temos instituições que geram bastante conhecimento sobre a Amazônia. A Universidade Federal do Pará (UFPA) é um grande celeiro de conhecimento. É a instituição que mais publica no mundo sobre a Amazônia é a UFPA”, explica Lemos.A chamada biopirataria é velho inimigo amazônico. Para combatê-la há um consenso de que é preciso difundir o conhecimento e explorar a floresta com respeito. A ideia de se colocar no plano de bioeconomia um eixo específico para o patrimônio genético e a distribuição de benefícios, teria sido justamente transformar o estado do Pará em um grande hub não só de requerimentos de patentes, mas de detentor de patentes, segundo o secretário de Meio Ambiente. E isso tem por objetivo garantir que a ancestralidade continue sendo um tesouro de quilombolas, ribeirinhos e indígenas sobretudo."Eles precisam ser detentores de patentes, e não as empresas. É claro que a gente sempre vai ter que ter contado com o empreendedorismo, porque esse é o nosso foco, ser empreendedor, mas eles têm que ser empreendedores”, ressalta O'de Almeida.
Começou a contagem regressiva. A capital do Pará tem um ano e meio para mostrar-se vitrine ou vidraça do Brasil na 30ª edição da COP, a maior conferência da Organização das Nações Unidas (ONU), prevista para novembro de 2025. Vai ser a primeira vez que o evento tem como sede uma cidade amazônica. A ideia de apresentá-la como tal tem atrativos inegáveis, mas é cheia de armadilhas. Vivian Oswald, correspondente da RFI em BelémTapumes confirmam que Belém está em obras. Mas preparar uma cidade para um evento internacional desta envergadura é tarefa que vai muito além de promover um punhado de benfeitorias. Significa transformação na infraestrutura, urbanização e limpeza.Outro obstáculo de peso é criar acomodação suficiente e capacitar mão-de-obra para receber dezenas de milhares de forasteiros vindos do mundo todo. A cidade dispõe de 18 mil leitos, considerando-se toda a região metropolitana. Estima-se que os dias de maior movimento da COP30 exijam cerca de 50 mil. O desafio é imenso. E o tempo, escasso. Para uma Olimpíada, são cerca de sete anos de preparo. Para esta COP, terão sido pouco mais de dois, com o agravante de Belém ter algumas carências.O governo do estado garante que vai haver COP e que será a melhor de todos os tempos. “Vai acontecer tudo aqui e vai ser uma COP maravilhosa. Estamos muito otimistas. Para nós, a COP já começou. Desde maio do ano passado estamos trabalhando no planejamento e na execução de ações concretas”, disse à RFI a vice-governadora Hana Ghassan.Não é o que pensam os Belenenses. Muitos falam de obras superficiais e se queixam do sucateamento da cidade. A portas fechadas em Brasília, já se cogita um plano B, com a transferência de parte das reuniões para cidades como Rio, São Paulo e até a capital federal. Por via das dúvidas, aparentemente mais confiantes de que não haverá mudanças de planos, embaixadas estrangeiras estariam desde já alugando casarões para garantir que suas comitivas terão um lugar de qualidade para ficar em Belém durante a COP. Algumas até cogitam a compra de imóveis.Desafio da hospedagemA questão da hospedagem foi dos principais gargalos apontados por um estudo encomendado pelo governo do estado à Fundação Getúlio Vargas (FGV). A COP de Dubai, que bateu todos os recordes, recebeu 41 mil pessoas nos dois dias de pico, quando os chefes de Estado e suas comitivas estavam presentes. Por isso, trabalha-se com um número ainda maior do que este."A gente sabe que a Amazônia vai atrair muito mais gente. Não dá para falar de meio ambiente sem falar da Amazônia", disse a vice-governadora.Não há tempo para construir hotéis para suprir o déficit, embora duas cadeias tenham se interessado por dois prédios antigos do governo federal para transformá-los em hospedagens de luxo. Um é o velho edifício do INSS, o outro, o da Receita Federal. Um deles pegou fogo há uns anos. Ainda não há sinal de obras para reaproveita-los.Mas a maior cartada do estado é permitir a entrada de transatlânticos no porto de Belém. Só eles poderiam trazer a bordo de 10 a 11 mil leitos. Para recebê-los, no entanto, é preciso fazer obras no calado do porto para que possam passar.Mas deixar navios gigantescos atracados por dias pode ser sinônimo de mais poluição do rio Guamá, um dos cartões postais da cidade. A vice-governadora garante, porém, que estão sendo trabalhadas alternativas menos poluentes.“Estamos trabalhando com algumas soluções que não existem em nenhum portos da América do Sul para que a gente possa ligá-los na eletricidade quando aportarem aqui. Então estamos não apenas com questão da hospedagem, mas também do meio ambiente”, disse Hana Ghassan.O governo também aposta nos aluguéis de temporada. Um protocolo foi assinado com Airbnb no ano passado e já conseguiu dobrar o número de imóveis disponíveis na plataforma. Hoje, são 1.400 com capacidade para até seis pessoas cada. As autoridades também estão negociando com a plataforma Booking.Mas isso não suficiente. Ainda é preciso preparar os condôminos. Muitos têm imóveis e não sabem como oferecê-los nas plataformas. Por isso, está sendo organizado trabalho de qualificação. As pessoas ainda têm que entender que isso gera renda para a capital e para os moradores de Belém. Outra alternativa para acomodação é usar a vila militar na cidade. Segundo Hana, as casas não precisam de grandes reformas. O custo seria pago pelo governo federal e seria um benefício que ficaria para a corporação após o evento. Mas o trabalho tampouco começou."Já fizemos contato com as forças armadas. Aqui todo mundo está muito engajado. Estão todos muito engajados para ofereceram vilas militares e áreas onde podem ser construídas estruturas temporárias, dentro de áreas militares que têm segurança e estão próximas do evento”, disse a vice-governadora.Contexto político A COP de Belém é um projeto que vem sendo costurado pelo governador Helder Barbalho, do MDB, desde a COP27, em Sharm-El-Sheikh, em 2022, quando apresentou ao mundo seu Plano Estadual para a Bioeconomia, o primeiro de um estado brasileiro, o primeiro da América do Sul. Desde que assumiu o governo do estado em 2022, Barbalho tem apostado na sustentabilidade. A ideia é diversificar a produção, fazer a transição para um novo modelo econômico e torná-lo em 15 anos um "Estado Carbono Neutro”. Estudo recente do TNC, Natura e Banco Interamericano de Desenvolvimento, o BID, indica que a bioeconomia pode gerar receitas anuais de US$ 30 bilhões para o estado até 2040.Eleito com 70% dos votos no primeiro turno, aos 44 anos Barbalho, que pertence a uma das famílias mais influentes na política do Pará, tem planos grandiosos para o estado e para si. Começou a carreira jovem. Foi vereador aos 21 anos e se tornou o deputado estadual mais votado do Pará aos 23, além de prefeito do município de Ananindeua, o segundo maior do estado, ainda aos 25. Também foi âncora de um programa de rádio na emissora da família.A COP é grande vitrine — nacional e internacional — para ele e seu governo. Para o presidente Luiz Inácio Lula da Silva também. É a confirmação da volta do Brasil ao cenário mundial como líder das grandes questões globais.Vitrine do BrasilA presidência brasileira da COP virá na sequência da presidência do G20, o grupo das 19 maiores economias do mundo mais a União Europeia e a União Africana. Ou seja, não é do interesse de ninguém que as coisas saiam erradas.A candidatura de Belém teve o aval do governo federal desde o início. Antes mesmo de tomar posse como presidente, Lula foi convidado para participar da COP em Sharm El-Sheikh como membro da comitiva do governo do Pará. Dos R$ 4 bilhões que devem ser gastos para mudar a cara de Belém até o ano que vem, R$ 3 bilhões virão do governo federal. Mas se o arranjo político parece azeitado, a realidade se impõe. O entrosamento não tem sido suficiente para a necessária arrancada. Do apertado aeroporto, onde a confusão das esteiras de bagagens confirma que há muito a ser feito, até a chegada no bairro da Campina, no centro, o motorista de táxi Waltair aponta obras em parques e canais da cidade. Diz que são apenas maquiagem, enquanto mostra pilhas de entulho e lixo em várias ruas. Ele ecoa o que dizem seus colegas e os vendedores no tradicional mercado popular Ver-o-peso, que acham que a cidade pode passar vergonha.Na bagunça organizada do mercado, com suas barracas repletas de restaurantes, produtos amazônicos e os peixes pescados na madrugada para a venda no local ou no resto do Brasil, também há certa descrença. O Ver-0-peso vai ser transferido para dois galpões próximos para que a área atual passe por reformas até a COP. É um dos atrativos turísticos da cidade. Outros dois mercados populares e parte da casario de arquitetura pombalina de Belém também devem ser renovados. As belas fachadas estão caindo aos pedaços.Parte dos atrasos no preparativos pode ter a ver com o cenário eleitoral em Belém que, em novembro, escolhe novo prefeito. Em baixa, o atual até gostaria de tirar uma casquinha das obras da COP. O que se diz é que, talvez por isso o governo do estado, que apoiaria outro candidato, ainda não tenha pisado no acelerador. O governador tem um candidato seu.Nas duas semanas da COP, todos os holofotes internacionais estarão sobre o município de 1,3 milhão de habitantes que tem a sexta pior rede de saneamento do país, onde um em cada quatro moradores não tem acesso a água tratada e a maioria está fora da rede de esgoto. Além disso, paradoxalmente, a cidade amazônica, cercada de floresta, é a segunda menos arborizada do país. A segurança é outro item importante. A recomendação dos locais a quem anda pelas ruas de Belém é máxima atenção a assaltos. Desaconselham até curtas caminhadas pelo centro antigo, na área comercial, degradado durante o dia e deserto à noite.A vice-governadora garante que a cidade estará pronta para além dos parques que estão sendo revitalizados. Fala de plano viário, com melhoria de vias com pavimentação, drenagem e sinalização. “Não apenas nos principais corredores, mas de muitas vias na nossa capital, o que inclui essa área lá do centro comercial”, diz.Sobre o aeroporto, admite que hoje opera com apenas 50% da sua capacidade e precisa de adequações. Mas já há contatos com concessionária responsável pela sua gestão e com o governo federal para tentar antecipar o plano de investimentos previsto no leilão de concessão de modo que as obras estejam prontas no prazo."Dá tempo, porque, como eu falei, não envolve obras de construção e sim de readaptação, de realocação de horários de voos, porque hoje os voos chegam quase no mesmo horário”, afirmou a vice-governadora.Hana lembra que não será a primeira vez que Belém verá forasteiros em quantidade e garante que a cidade não vai "colapsar". Por ocasião do Círio de Nazaré, grandiosa manifestação cultural, de fé e devoção à Nossa Senhora de Nazaré, que acontece há 200 anos, em outubro, a cidade recebe dois milhões de pessoas para eventos que vão de missas, a romarias e procissões religiosas. Mas o público do círio é bem diferente do que chegará para a COP30 em 2025."A grande diferença do Círio de Nazaré é que as pessoas se hospedam muito em casas de familiares, que é a cultura do Círio. Então o público é diferente do que vem para COP. Mas em termos de quantidade de pessoas circulando, eu sempre uso esse exemplo. Apesar do público ser diferente e de nós termos de trabalhar hospedagem de forma diferente, a cidade não colapsa. No Círio não falta internet, não falta alimentação”, destaca.Não se trata apenas da estrutura. Espera-se que a COP30 na Amazônia avance no combate à mudança do clima. Para a cacique Watatakalu Yawalapiti, é preciso incluir as comunidades indígenas na discussão, mostrar como se faz economia dentro de uma aldeia sem precisar derrubar nenhuma árvore.“Não dá mais para brincar com o nosso povo indígena. Nós não somos brinquedinhos, nós não somos bichinhos para ser mostrados para estrangeiro”, afirma ela, que é líder de 16 povos indígenas no Xingu à RFI.O evento tem o desafio de mostrar que o Brasil tem condições de realizar uma COP na Amazônia, objeto de encantamento internacional pelo exotismo e pela urgência climática, e que a região tem condições de se desenvolver economicamente sem derrubar árvores, ao mesmo tempo em que garante qualidade de vida a sua comunidade diversa, com respeito ao conhecimento tradicional. Tudo isso no momento em que se comemoram dez anos do grande acordo do clima firmado em Paris em 2015. Se der errado, pode se tornar um grande tiro no pé.Em novembro deste ano, na COP29 no Azerbaijão, os países devem ajustar metas e as necessidades de financiamento para a transição energética global. A expectativa é a de que o esforço seja bem maior do que se imaginava uma década atrás.
ROMA (ITALPRESS) - Lieve miglioramento della performance economica dell'agroalimentare nel quarto trimestre 2023, con un aumento del PIL nei confronti del trimestre precedente dello 0,2% e dello 0,6% rispetto al 2022. È quanto emerge dal CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia. Rispetto allo stesso periodo del 2022, fra ottobre e dicembre 2023, l'indice della produzione ha registrato un incremento per l'industria alimentare e una flessione per quella delle bevande.fsc/gsl
ROMA (ITALPRESS) - Lieve miglioramento della performance economica dell'agroalimentare nel quarto trimestre 2023, con un aumento del PIL nei confronti del trimestre precedente dello 0,2% e dello 0,6% rispetto al 2022. È quanto emerge dal CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia. Rispetto allo stesso periodo del 2022, fra ottobre e dicembre 2023, l'indice della produzione ha registrato un incremento per l'industria alimentare e una flessione per quella delle bevande.fsc/gsl
Rieccoci carichissimi! In questa puntata affronteremo in maniera introduttiva il tema della biomimetica animale, per poi addentrarci in tematiche avanguardistiche come la bioeconomia con ricci marini e microrganismi. Con i ricercatori Bertacchi Stefano e Sugni Michela affronteremo e ragioneremo anche sul complesso tema della divulgazione scientifica. Insomma, che dire: è stata una puntata curiosa e ricca di spunti per ambiti lavorativi innovativi!! Mega interessante!! Saluti dai vostri speaker Chiara Paroni e Andrea Balducci e dal regista Federico Geremia di Breaking Lab, ciao! Alla prossima!! ;)
NAPOLI (ITALPRESS) - L'Italia è il Paese europeo con il più basso tasso di prelievo di legname delle sue foreste. L'analisi dell'economista Gianni Lepre.sat/gsl
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Aumentano gli occupati nel 2023- A2A, nel Piano strategico 2024-2035 investimenti per 22 miliardi- Generali, il tour "Dritti alla Meta" fa tappa a Roma- Bioeconomia, in Italia un potenziale ancora inespressoabr/sat/gsl
Após muita discussão com representantes de setores produtivos, o governo Lula lançou sua nova política industrial, batizada como "Nova Indústria Brasil: forte, transformadora e sustentável". Essa política se organiza em torno de seis missões, cada uma delas com metas aspiracionais e desafios a serem enfrentados: 1. Cadeias agroindustriais sustentáveis e digitais para a segurança alimentar, nutricional e energética. 2. Complexo econômico industrial da saúde resiliente para reduzir as vulnerabilidades do SUS e ampliar o acesso à saúde. 3. Infraestrutura, saneamento moradia e mobilidade sustentáveis para a integração produtiva e bem-estar nas cidades. 4. Transformação digital da indústria para ampliar a produtividade. 5. Bioeconomia, descarbonização e transição e segurança energéticas para garantir os recursos para as futuras gerações. 6. Tecnologias de interesse para a soberania e a defesa nacionais. Tão logo o anúncio se deu, críticos do campo econômico liberal apontaram diversos problemas na proposta, centrados sobretudo em torno de uma percepção: a nova política industrial não seria tão nova assim, pois reeditava políticas do passado, tentando uma vez mais trilhar caminhos que já não deram certo. O governo se defendeu afirmando que não era bem assim. Segundo os defensores do novo plano, os erros anteriores foram corrigidos e havia muitas novidades. O que pensar desse debate entre liberais e desenvolvimentistas? A proposta do governo e realmente inovadora ou repete erros do passado? Para discutir tal tema, este #ForadaPolíticaNãoháSalvação recebe o economista André Roncaglia, professor da Universidade Federal de São Paulo (UNIFESP) e colunista da Folha de São Paulo. As músicas deste episódio são "Til I Hear'em Say", do NEFFEX e "Last Train North" do TrackTribe. Leia o blog do #ForadaPolíticaNãoháSalvação no site da CartaCapital. Apoie o e ajude o canal e o podcast a se manter e a melhorar! Apoiadores contarão com agradecimentos nos créditos dos episódios (claro, desde que desejem) e terão acesso a brindes relacionados ao tema do canal: a política. Agradecemos aos apoiadores do #ForadaPolíticaNãoháSalvação, Chrystian Ferreira, Beth de Brasília, Antônio Silva, George Gould, Cláudio Garcia, Maria D'Ajuda Goes Almeida, Cláudio Graziano Fonseca, Camilo Rodrigues Neto, Pedro Raul de Paula Goes, Gustavo Sousa Franco, Clalter Rocha Melgaço, Angelo Roberto Neia Meneghelo, David Ribeiro dos Reis, José M. V. Freitas, Rodolfo Nogueira da Cunha, Paulo Roberto Delgado, Edson Baeta, Antonio Silva, Maria da Conceição Viana, Erika Cunha, Ele Roberto Menezes de Melo, Carla Rodrigues, Clarice Myiagi, Janderson Campos, Marcelo Siano e Otavio Camara Sant'Anna, bem como a todos e todas que têm apoiado por meio do botãozinho do "Valeu Demais".
*) O mundo acompanhou nos últimos dias a explosão dos protestos de agricultores em pela Europa. A mobilização passou por países como França, Itália, Espanha, Alemanha, Portugal, Bélgica, entre outras nações integrantes da Uniao Europeia. O que motiva a fúria desses agricultores e como esses protestos podem respingar até aqui no Brasil? Neste episódio do podcast 15 Minutos nós analisamos este assunto. O convidado especial é o Daniel Vargas, doutor em direito, coordenador do Observatório de Bioeconomia da FGV.
ROMA (ITALPRESS) - Lieve miglioramento della performance economica per l'agroalimentare nel terzo trimestre 2023. Il PIL è aumentato dello 0,1% nei confronti del trimestre precedente e su base annua. È quanto emerge dalla fotografia scattata dal bollettino del CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia. fsc/gsl
ROMA (ITALPRESS) - Lieve miglioramento della performance economica per l'agroalimentare nel terzo trimestre 2023. Il PIL è aumentato dello 0,1% nei confronti del trimestre precedente e su base annua. È quanto emerge dalla fotografia scattata dal bollettino del CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia. fsc/gsl
“Conoscere, comprendere ed interpretare, attraverso la ricerca, i processi evolutivi in agricoltura è indispensabile per supportare la sostenibilità e la competitività non solo del nostro agroalimentare, ma dell'intero Sistema Paese. E, in questo senso, l'Annuario del CREA che presentiamo oggi ne è senz'altro la sua migliore rappresentazione”. Così Mario Pezzotti, Commissario Straordinario del CREA, intervenendo oggi alla presentazione dell'Annuario dell'Agricoltura italiana 2022, il prodotto istituzionale di più lunga tradizione, che da 76 anni aiuta a comprendere lo stato del settore in Italia, realizzato dal CREA con il suo Centro Politiche e Bioeconomia.
Fala Carlão conversa Daniel Vargas, o Coordenador do Departamento de BioEconomia da FGV, durante o fechamento das atividades na COP28, em Dubai. Uma análise da prateleira de cima. Fala aí, Daniel! Assista outra entrevista com Daniel Vargas: 1: https://youtu.be/vlg01PQmMbY
Nell'ultimo decennio, il mondo delle Api e del Miele sta riscontrando un trend positivo, come testimoniano sia il numero crescente di alveari e di apicoltori sia l'incremento del valore registrato dal comparto in termini economici, grazie a produzioni diversificate e di elevata qualità. Senza trascurare l'importanza ambientale degli impollinatori nei sistemi agricoli e forestali e la loro funzione nella produzione agricola. Una conoscenza del settore, fondata su solide basi di dati, è necessaria per delineare interventi a sostegno e valorizzazione, ma anche evoluzioni, potenzialità e difficoltà. Proprio per tali ragioni il CREA, con il suo centro di Politiche e Bioeconomia, in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale Miele, ha realizzato l'indagine statistica Honey Cost, un'iniziativa unica e senza precedenti per il settore dell'apicoltura, che ha l'obiettivo di determinare i costi di produzione del miele, identificati per la prima volta attraverso una metodologia scientifica, rigorosa e precisa.
ROMA (ITALPRESS) - Export agroalimentare italiano in crescita nei primi sei mesi 2023. In particolare, le esportazioni fanno segnare +8,4%, superando il valore record di 31 miliardi, mentre per le importazioni si registra un +8,9%, con un valore di circa 33 miliardi. È quanto emerge dal Rapporto 2022 sul commercio estero dei prodotti agroalimentari, giunto alla sua 31° edizione, realizzato dal CREA Politiche e Bioeconomia./gtr
ROMA (ITALPRESS) - Export agroalimentare italiano in crescita nei primi sei mesi 2023. In particolare, le esportazioni fanno segnare +8,4%, superando il valore record di 31 miliardi, mentre per le importazioni si registra un +8,9%, con un valore di circa 33 miliardi. È quanto emerge dal Rapporto 2022 sul commercio estero dei prodotti agroalimentari, giunto alla sua 31° edizione, realizzato dal CREA Politiche e Bioeconomia./gtr
De frente com Gabi | Uma conversa leve com o Professor Daniel Vargas sobre as intersecções de Economia e Direito, além de muita informação valiosa sobre Bioeconomia. Acesse:
O Banco Interamericano de Desenvolvimento (BID) e o Banco do Brasil lançaram nesta quinta-feira (21), em Nova York, o "Programa de Bioeconomia para a Amazônia", uma linha de financiamento para projetos sustentáveis na região. As instituições devem liberar US$ 250 milhões, cerca de R$ 1,2 bilhão, em créditos do BID e do Fundo Verde do Clima. Luciana Rosa, correspondente da RFI em Nova YorkA linha de crédito pretende incentivar a expansão de um modelo de desenvolvimento inclusivo e sustentável na região a partir de dois componentes. O primeiro é apoiar o desenvolvimento de bioempresas e de produtores rurais que fazem parte das cadeias de valor da bioeconomia da Amazônia."Quando a gente fala de bioeconomia, é extremamente abrangente. Eu tenho ali micro e pequenas empresas que nós podemos apoiar, iniciativas em bioeconomia. Nós temos agricultura familiar, agricultura de baixo impacto que a gente pode apoiar", explica Tarciana Medeiros, presidente do Banco do Brasil.O segundo componente se refere ao financiamento de projetos de geração de energia a partir de fontes renováveis e à melhoria da conectividade em áreas urbanas, rurais e florestais da Amazônia Legal, com prioridade para localidades isoladas.O anúncio foi feito durante uma reunião entre o presidente do BID, o brasileiro Ilan Goldfajn, e a do Banco do Brasil, Tarciana Medeiros. O programa está alinhado ao pilar de bioeconomia do Amazônia Sempre, um programa holístico e guarda-chuva do BID para o desenvolvimento sustentável da região amazônica. "Quando a gente fala de infraestrutura sustentável, a gente fala de uma gama de projetos infinita", disse Tarciana. "É um momento especial. O primeiro componente é a urgência, o ponto de não retorno da Amazônia e do Clima", salientou Goldfajn. "Eu vejo o mundo olhando para o Brasil como parte da solução. É uma nova necessidade global", completou o presidente do BID, referindo-se ao ponto de inflexão da crise climática.A liberação dos recursos ainda não tem uma data exata para acontecer. Goldfajn acrescentou que o banco dispõe de mais verbas que poderão ser elencados.Investir em infraestrutura e conectividadeO financiamento de projetos em uma região com problemas de conectividade exigirá investimentos também na área de infraestrutura. Tarciana, que trabalhou no Pará, considera essa uma grande oportunidade para uma maior inclusão social "Eu estou trazendo essas pessoas para o bioma econômico", afirmou, ressaltando a capilaridade e capacidade de distribuição desses fundos, já que o Banco do Brasil está presente em 97% dos municípios brasileiros.O projeto está alinhado aos objetivos da Coalizão Verde, assinada em agosto, em Belém (PA), e que busca "promover soluções financeiras e condições propícias para criar e fortalecer atividades produtivas locais, além de impulsionar projetos social, ambiental e economicamente sustentáveis, respeitando as características locais e regionais", conforme a definição ."São 20 bancos públicos na região amazônica. Isso é importante porque você tem países da região e você tem uma necessidade de inclusão maior e até de conectividade maior", frisou Ilan goldfajn.Segundo o anunciado nesta quinta-feira, os interessados terão acesso a esta linha de crédito como a qualquer outra oferecida pelo Banco do Brasil. Mas o próprio banco também poderá acionar aqueles clientes que já apresentaram algum pedido de financiamento que se encaixe nos quesitos do crédito."Os clientes que têm programas em bioeconomia e para a transição para um modelo mais sustentável busquem e apresentem seus projetos ao Banco do Brasil. E nós não podemos esquecer que temos mais de 80 milhões de clientes. Nós sabemos onde eles estão e nós iremos buscá-los", encerrou Tarciana.
A Bioeconomia pode gerar US$ 240 bilhões ao ano para o Brasil até 2050, só com bioquímicos, biocombustíveis e proteínas alternativas. Ela gera negócios sustentáveis, emprego e renda, fazendo toda a diferença na descarbonização global. É estratégica para o país, como explica Tiago Giuliani, Assessor de Sustentabilidade, Descarbonização, e Novas Tecnologias da Associação Brasileira de Bioinovação (ABBI).Links do episódioO relatório The BioRevolution, da McKinseyO relatório Bioeconomia e Descarbonização, elaborado pela ABBIO portal GEF Biogás BrasilO site do SESI Lab - Arte, Ciência e Tecnologia para TransformarO livro O país do Sol - a bioeconomia, por Paulo Braz de Andrade_____FALE CONOSCOEmail: news@theshift.info_____ASSINE A THE SHIFTwww.theshift.info
No episódio, Ana Frazão conversa com Daniel Vargas, Professor da Escola da Economia da FGVSP e da FGV-Direito Rio. Daniel é Mestre e Doutor em Direito pela Universidade de Harvard e também Coordenador tanto do Observatório de Bioeconomia da FGV como do Núcleo de Pesquisas da FGV Agro. Daniel explica o que é a Bioeconomia, a partir das suas diferentes vertentes, incluindo a bioecológica, que continua insistindo em um tradeoff entre crescimento econômico e sustentabilidade, embora procure ressignificar a questão, mostrando como as externalidades negativas e os grandes custos ocultos da deterioração do meio ambiente são nefastos não apenas do ponto de vista ambiental e social, mas também econômico. Ao abordar as demais vertentes, o professor mostra como elas buscam superar o mencionado tradeoff, mostrando como o crescimento e o desenvolvimento na atualidade dependem da sustentabilidade. A partir da integração entre direito, biologia, tecnologia e diversas outras áreas, Daniel nos apresenta as principais preocupações e pautas da Bioeconomia, inclusive oferecendo uma bibliografia básica para os interessados em aprofundar seus conhecimentos no assunto. Dentre as partes mais importantes da conversa, estão os principais desafios e potenciais do Brasil, incluindo a Amazonia, a importância da cooperação entre o Estado e o mercado para a inovação em negócios sustentáveis e a própria ideia de democracia ambiental. Daniel também faz uma interessante análise sobre o papel do Agronegócio no Brasil, mostrando como várias das métricas internacionais não são adequadas para a nossa realidade.
Comitiva brasileira na Ásia abre novos mercados e negocia retomada das compras de carne de frango catarinense pelo Japão. Bioeconomia brasileira alcança PIB de R$ 2,5 trilhões e aponta para caminho do agronegócio sustentável. Especialista indica que uso de tecnologia no agronegócio deve impulsionar ainda mais o setor. Tocantins começará em outubro o plantio da soja. Novo ciclone leva frio extremo para a região Sul.
A necessidade de desenvolver uma economia sustentável está cada vez mais presente no debate público global. No Brasil, iniciativas que fortalecem a bioeconomia da Amazônia têm tentado buscar esse objetivo.
Acompanhe, neste podcast, apresentado pela jornalista Mona Dorf, os melhores momentos da abertura do Febraban Tech 2023. Durante o painel, executivos de 5 dos principais bancos disseram acreditar que o Brasil vive uma oportunidade única de se tornar uma verdadeira potência ambiental e que devemos abraçar esse futuro com otimismo. Em suas mensagens, reforçaram o compromisso do setor com o fomento da bioeconomia e com a transição para um modelo econômico de baixo carbono. “Cabe a nós termos a postura de ajudar os nossos clientes a fazer essa transição”, afirma Milton Maluhy Filho, presidente do Itaú Unibanco. Segundo Mário Leão, CEO do Santander, “não se trata de uma postura policialesca, mas, sim, de alertar e conscientizar o cliente”. Octavio de Lazari Junior, diretor-presidente do Bradesco e presidente do Conselho Diretor da Febraban, destacou como é importante todos terem a preocupação com iniciativas sustentáveis, "Eu acho que cada um de nós, dentro das nossas empresas e cada um de vocês tem essa consciência e vem procurando melhorar esse trabalho ou essa conscientização da bioeconomia, da pegada verde". O painel, moderado por João Borges, diretor de Comunicação da Febraban, contou, ainda, com a participação de Maria Rita Serrano, presidente da Caixa; Otávio de Lazzari Junior, diretor-presidente do Bradesco, e Roberto Sallouti, CEO do BTG Pactual. Ouça o episódio, que também tem a participação de Isaac Sidney, presidente da Febraban, responsável por abrir o evento.
Assieme a Claudio Cantini, tecnologo dell'Istituto per la BioEconomia del CNR, parliamo della app Olive-Rec che permette agli utenti di segnalare le diverse varietà di ulivo sul territorio per combattere l'erosione genetica della specie. Gabriella Dodero, referente per le disabilità di Informatici Senza Frontiere, ci parla del supporto fornito dall'associazione a chi cerca la app adatta alle sue necessità specifiche nel contesto di un'offerta sempre più ricca e quindi sempre più complessa. Titti Postiglione, vicecapo Dipartimento della Protezione Civile, ci spiega It-alert, il sistema di allerta nazionale che verrà sperimentato in Toscana, Sicilia, Sardegna, Calabria ed Emilia-Romagna nelle prossime settimane.Per un uso sempre più informato parliamo con Giacomo Trevisan, formatore e coordinatore regionale dell'Associazione MEC (Media Educazione Comunità) che propone nelle scuole medie un "patentino" per l'utilizzo dello smartphone. Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta, ci parla della sempre più diffusa dipendenza da smartphone e, soprattutto, delle tattiche e delle abitudini da adottare per contrastarla.
Que o açaí é um hit no Brasil inteiro, todo mundo já sabe. Camuflado de sorvete, comida saudável e energética, ele viaja mundo afora e às vezes é esquecido enquanto alimento tradicional de parte da população. Tanto que a flutuação de preços e o interesse comercial faz com que esse alimento caminhe pelas trilhas das commodities. Fomos, então, até o berço do açaí para seguir os caminhos nada lineares e cheio de atores que esse fruto percorre até chegar na mesa do consumidor. A ficha técnica completa, com todas as fontes de informação está disponível em nosso site. O Joio e o Prato Cheio são mantidos com o apoio de organizações da sociedade que atuam na promoção da alimentação adequada e saudável. ACT Promoção da Saúde, Oxfam Brasil, Instituto Ibirapitanga, Instituto Clima e Sociedade, Instituto Serrapilheira e a Fundação Heinrich Boll são apoiadores regulares dos nossos projetos.Você já entrou no canal do Prato Cheio no Telegram? Ele é nosso fórum de discussão sobre o podcast, onde a gente também manda bastidores e curiosidades sobre a produção dos episódios e divulga com antecedência tudo que estamos fazendo. Aliás, pro Prato Cheio seguir produzindo conteúdo independente e de qualidade, a gente precisa da sua ajuda. Se puder nos apoiar financeiramente, todos os caminhos estão aqui. Se não puder, divulgue a Prato Cheio pra família e amigos, isso nos ajuda muito!
Fala Carlão conversa com Daniel Vargas, o Coordenador do Observatório de BioEconomia da FGV. Prosa durante a ExpoZebu em Uberaba. Fala aí, Daniel! Assista à outras entrevistas com Daniel Vargas: 1: https://youtu.be/vlg01PQmMbY 2: https://youtu.be/ZjZpm0iHEMM Ouça o PodCast do Fala Carlão: https://anchor.fm/radaragro Conheça nosso parceiro, o Clube Agro: https://bit.ly/3MaKUo7 Quer falar com o Carlão da Publique? Acesse: https://bit.ly/falecomcarlao
Un sistema per stimare quali e quanti alberi sono necessari per pulire l'aria delle nostre città. Ne parliamo con la dott.ssa Rita Baraldi, Dirigente di Ricerca all'Istituto per la BioEconomia del CNR di Bologna.
Sigam: @produtorcomvalor (Instagram)
Ucraina: oggi si celebra la Centuria Celeste, ossia i caduti nelle proteste di Piazza Maidan del 2014. Il nostro Gigi Donelli è a Kiev, dove il presidente USA Joe Biden si è recato per una visita a sorpresa. Siccità: nuovo allarme di Legambiente che esorta il governo a prendere provvedimenti. L'associazione riprende i dati di CIMA Research Foundation sul deficit della risorsa idrica nivale a livello nazionale (-45%), con picchi nella zona alpina (-53%) e in particolare nel bacino del Po (-61%). Con noi Ramona Magno, responsabile dell'Osservatorio Siccità del CNR IBE - Istituto per la BioEconomia.
Uma expedição a montanhas inexploradas da Amazônia, o potencial da biodiversidade da floresta tropical e a mais recente onda de Covid-19 no Brasil são os principais assuntos do podcast
Carlos Goulart, servidor do Ministério da Agricultura e fiscal federal agropecuário, foi escolhido como secretário de Defesa Agropecuária. A direção da Secretaria de Inovação, Desenvolvimento Sustentável, Irrigação, Cooperativismo e Bioeconomia ficou com Renata Bueno Miranda, servidora da Embrapa, informou o Money Times.
Nel giorno in cui la Manovra si accinge ad approdare in Senato per la definitiva approvazione e la Maggioranza di Governo sembra ricompattarsi, l'ex Premier e leader del M5S, dalle colonne dell'Avvenire lancia la candidatura di Donatella Bianchi, conduttrice di Linea Blu e presidente del Parco Nazionale Cinque Terre, alla Presidenza della Regione Lazio. Ne parliamo con Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore. Intanto negli USA continua ad imperversare la tempesta artica, responsabile della morte di oltre 50 persone: voliamo da Marco Valsania, corrispondente da New York, per le ultime dalla Grande Mela. Quello che volge ormai al termine è stato l'anno più caldo di sempre per l'Italia: ne discutiamo insieme a Giulio Betti, climatologo e meteorologo del CNR-IBE (Istituto per la BioEconomia). A quasi un anno di distanza dallo scoppio della guerra, facciamo un punto sulla situazione in Ucraina insieme a Lorenzo Cremonesi, firma del Corriere della Sera, che spesso si è recato nei territori di conflitto in questi mesi.Alcuni attivisti in Iran hanno denunciato sui social network la morte il giorno di Natale di Saha Etebari, una bambina di 12 anni, uccisa dopo che gli agenti del regime hanno aperto il fuoco contro l'auto dove viaggiava assieme ai suoi genitori: approfondiamo la questione conGiulia Valsecchi, assegnista di ricerca presso l'Università di Bergamo ed esperta di quell'area geografica. Oggi ActionAid ha temporaneamente sospeso la maggior parte dei programmi in Afghanistan dopo il divieto alle donne di lavorare nelle ONG: Marco De Ponte, segretario generale dell'organizzazione umanitaria per quanto riguarda il territorio italiano, spiega in dettaglio la vicenda.
Daniel Vargas, do Observatório de Bioeconomia da FGV, falou no Conexão Campo Cidade sobre a emissão de gases de efeito estufa no Brasil e os mecanismos para o produtor rural ganhar com a preservação ambiental
Bce, vertice d'emergenza sui mercati: sul tavolo l'ipotesi dello scudo anti spread. Ne parliamo con Alberto Orioli, Vicedirettore de Il Sole 24 Ore.Siccità, il Po ai minimi storici. Con noi Giulio Betti dell'Istituto per la Bioeconomia del CRN, meteorologo del Consorzio Lamma.
Como o manejo do pirarucu está transformando a vida dos moradores da floresta. Neste podcast, o jornalista Eduardo Geraque conversa com o biólogo João Campos-Silva, um dos laureados dos Prêmios Rolex de Empreendedorismo de 2019, sobre o projeto que está ajudando a construir um futuro sustentável para as comunidades das várzeas amazônicas. A conversa faz parte do hub de conteúdo interativo Defensores da Terra, um projeto do Estadão em parceria com Rolex. See omnystudio.com/listener for privacy information.