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Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Oggi con Matteo e Raffaele facciamo un bel giro d'Italia, un po' in autobus, un po' in treno. Ma c'è un colpo di scena! Dove? Chi? Come? Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Come scaricare la trascrizione Apri l'episodio in Transcript Player (https://play.easyitalian.fm/episodes/) Scarica come HTML (https://www.dropbox.com/scl/fi/t6rdrebszx77r5d6xwg7i/easyitalianpodcast152_transcript.html?rlkey=9mkr17vumb42fxohmy3onyi8g&st=3vl90hev&dl=1) Scarica come PDF (https://www.dropbox.com/scl/fi/0x1l219o8j1tlifcyhuv8/easyitalianpodcast152_transcript.pdf?rlkey=evmdruuu8y0insvshiyo6ce1v&st=dlvfpb8m&dl=1) Vocabolario Scarica come text file (https://www.dropbox.com/scl/fi/d9axrfbstqzeh1kj2mpof/easyitalianpodcast152_vocab.txt?rlkey=qmakhgvt1h5egdp5jatqyoctw&st=s6qosig3&dl=1) Scarica come text file with semicolons (https://www.dropbox.com/scl/fi/p11epld3u2q5djxenomcm/easyitalianpodcast152_vocab-semicolon.txt?rlkey=c66oyhl98msptdv4nns4ritle&st=0igf16hs&dl=1) (per app che utilizzano flashcard) Iscriviti usando il tuo feed RSS privatoper vedere la trascrizione e il vocab helper subito sulla tua applicazione per ascoltare i podcast sul tuo cellulare. Note dell'episodio Italian Conversation Phrases (For Absolute Beginners) - https://www.youtube.com/watch?v=xqCiQc7auqU Iniziamo con una parola un po' strana usata subito da Matteo: Cioncarsi - vuol dire mozzare e si usa, specialmente al sud, in frasi come: mi sono cioncato di freddo - che vuol dire mi sono spezzato, mozzato dal freddo. Ma "bando alle ciance"! iniziamo con la puntata, con un famoso ponte, in una famosa città, disegnato da un famoso architetto. Indovinato? Il ponte di Calatrava a Venezia. Un bel ponte, ma a quanto pare un po' pericoloso. E quindi sostituiranno il vetro con pietra. E quindi niente più ponte di vetro! https://arte.sky.it/news/2024/venezia-ponte-calatrava-pietra Altre parola usata da Matteo, oggi è in grande spolvero... Annoso - che è durato o dura da molti anni. Poi vi portiamo in giro per l'Italia, questa volta in autobus, per alcuni comodo ed economico, per altri un po' più scomodo, soprattutto se ti trovi su quello sbagliato e sei costretto a scendere in mezzo all'autostrada. Cose da pazzi! Ma a chi è successo? Curiosi? Concludiamo con un piccolo borgo in Sicilia, un borgo d'arte che è stato una ottima idea di un imprenditore. Ma come è andata la storia? Trascrizione Matteo: [0:23] Buongiorno! Raffaele: [0:24] Buongiorno, Matteo! Matteo: [0:25] Come va? Raffaele: [0:26] Anche a te la sigla fa i capricci? Matteo: [0:29] No. Perché? Che succede? Raffaele: [0:31] Un po' ballerina questa sigla. Mi andava veloce, mi andava lenta... Matteo: [0:36] È il freddo, il freddo ha congelato tutti i collegamenti e quindi è un po' ballerino tutto internet oggi. Raffaele: [0:46] E sì, freddo, vento, stamattina c'è tantissimo vento qui a Napoli, nuvoloni che coprono il sole, ieri c'erano nuvoloni che coprivano le stelle. Non riuscivo a vedere le stelle. Matteo: [0:59] Invece noi qui le vediamo ma ci cionchiamo di freddo. Forse questo è anche un po' dialettale come modo di dire. Raffaele: [1:12] E credo sia solo comprensibili ai campani. Matteo: [1:15] Sì. E comunque abbiamo molto freddo, ovviamente rispetto a quello che c'è di solito, non rispetto... (Non sento mai freddo, neanche quando racconto le peggiori freddure.) Raffaele: [1:25] Ma chi è? Abbiamo invitato qualcuno al podcast e non lo so? Matteo: [1:30] No, sta succedendo di tutto... Il mio tablet che uso per prendere gli appunti per la nostra puntata, ha deciso di rispondere a quello che stavo dicendo, non so per quale motivo. Quindi lui non ha freddo, però io sì. Raffaele: [1:50] Mattinata complicata, eh, Matteo? Matteo: [1:52] Molto complicata, molto complicata. Raffaele: [1:55] In tutto questo io ti avevo fatto l'assist per le stelle: non vuoi raccontarci qualcosa che riguarda alcune stelle? Matteo: [2:02] Voglio proprio raccontarvi qualcosa. Prima di partire volevamo dirvi di lasciarci tante stelle, perché così anche Raffaele che non può vederle perché è nuvoloso e non riesce a vederle... ma anche per diffondere di più il podcast e cercare di farlo sentire a tutti e ascoltare a tutti. Quindi tante stelline e lasciateci anche una bella review e in questo modo potremo diffondere il podcast di Easy Italian a tutti. Ma ora partiamo! Raffaele: [2:47] E dove andiamo? Matteo: [2:49] Partiamo da nord, vicino casa. Raffaele: [2:52] Partiamo da nord, sì, diciamo che questa puntata sarà un lungo viaggio, come spesso facciamo, da nord a sud. Partiamo da nord, partiamo da Venezia. Se fa freddo a Napoli, potete immaginare a Venezia. Matteo: [3:08] E quando fa freddo, troppo freddo, soprattutto in città d'acqua... Raffaele: [3:13] Poi è una città molto umida, è una città lagunare, quindi potete immaginare che soprattutto di notte e nelle prime ore del mattino si forma sempre un po' di ghiaccio, ma non in tutta la città, ma in un punto particolare. Dobbiamo parlare, dobbiamo affrontare il problema del ponte di Calatrava. Conosci quest'opera? Matteo: [3:37] Sì, abbastanza famosa e anche quasi subito visibile a Venezia. Raffaele: [3:46] Se arrivi dalla stazione, sì. Matteo: [3:47] Sì, sì, è un po' strano. (Perché strano?) Beh, perché rispetto a tutta Venezia, è molto moderno. Raffaele: [4:00] Eh sì. Noi parliamo di Venezia, uno si aspetta di sentir parlare di arte, di storia... Invece qui parliamo di architettura e design. E non vuol dire che Venezia non può essere moderna, però è un matrimonio non sempre facilissimo. E il design secondo me non è neanche il problema maggiore di questo ponte, Allora, in ordine, come dici tu, si vede subito se arrivi alla stazione di Santa Lucia, perché questo ponte collega proprio la stazione a Piazzale Roma. Ha diversi nomi, in realtà si chiama Ponte della Costituzione, lo chiamano quasi tutti Ponte di Calatrava perché l'architetto è quello che oggi si chiama un archistar, cioè un architetto star, ovvero Santiago Calatrava. Spagnolo. Ma in tanti lo chiamano il ponte di vetro, perché una delle caratteristiche di questo ponte super moderno è che è fatto tutto in [vetro] ed acciaio. Anche i gradini sono in buona parte fatti di vetro. E già insomma con la premessa che abbiamo fatto all'inizio con il freddo e il ghiaccio, sai già dove stiamo andando a scivolare... Matteo: [5:26] Scivoliamo tutti quanti sul ponte che diventa improvvisamente un ottimo punto per gli slittini. Raffaele: [5:33] È proprio quello che hanno affermato negli anni diversi cittadini: sembra quasi una disciplina delle olimpiadi invernali. Prova a non scivolare sul ponte di Calatrava, se arrivi dall'altro lato vinci un premio. Alcuni hanno fatto i paragoni con le piste di pattinaggio. Insomma è un ponte che, ti devo dire la verità, non è nato benissimo. Già dal principio i costi sono stati molto elevati, già di base sono stati più alti di quello che era stato messo a preventivo, si è arrivati a superare la decina di milioni di euro per un ponte di circa 100 metri. E insomma anche per il discorso artistico che dicevamo inizialmente, che fa un po' a cazzotti questa struttura super moderna con una città storica come Venezia. Ma questo ponte è tornato a far parlare di sé proprio nelle ultime settimane perché le persone continuano a scivolare, continuano a cadere. Matteo: [6:40] E non vincono nessuna medaglia... Perché dicono "Scusate, però qua facciamo questa disciplina olimpica ma almeno una medaglia alla fine..." Raffaele: [6:49] Pensa che negli anni per aiutare i partecipanti [di] questa disciplina le hanno provate tutte. Hanno provato a mettere del sale sui gradini per evitare la formazione di ghiaccio ma niente da fare. Hanno persino messo, sai, queste striscioline ruvide antiscivolo che trovi spesso nelle stazioni? Le hanno messe proprio sui gradini. E tu puoi immaginare, un ponte che è costato sopra i 10 milioni di euro e poi metterci lo scotch sopra, non è proprio il massimo. E nonostante tutto si scivolava e le strisce non aderivano bene. E quindi Matteo c'è stata un'unica soluzione da prendere in considerazione. (Tolgono il ponte!) No, non è una soluzione così drastica, sarebbe davvero un peccato. Però tolgono una parte del ponte, tolgono i gradini in vetro, che saranno sostituiti con dei gradini in pietra. Sì, una pietra molto particolare che prende il nome di trachite... Io non so come funziona la trachite: mi auguro che non faccia scivolare la gente. Matteo: [8:01] Quella che conosco io è una scocciatura: ti fa male la gola, non riesci a parlare... Raffaele: [8:08] Matteo, quella è la tracheite, che è l'infiammazione della trachea, che è una parte della gola. Ma questa che mettono a Venezia non è il mal di gola a terra... ma è la pietra per evitare che le persone... scivolino... è scivolata anche la mia lingua. E quindi alla fine un'altra spesa, quindi un milione e mezzo di euro. Una spesa extra che si aggiunge al fatto che originariamente questo ponte era stato pensato anche per far attraversare i disabili. C'era una cosiddetta ovovia, ovvero una sorta di trenino a forma di uovo, per trasportare persone disabili da un lato all'altro. Ha avuto più problemi del ponte questa ovovia ed è stata rimossa qualche anno fa. Che ne pensi tu di tutta questa storia? Matteo: [9:06] E mi dispiace, è un ponte che non decolla, che da un certo punto di vista è buono, però non so. Il problema è che quando si vuole fare qualcosa di artistico e contemporaneamente utile, ci vogliono altro che i Calatrava, ci vogliono i Da Vinci. Cioè nel senso, non basta essere un archistar, devi essere quasi un genio per riuscire ad arrivare a creare qualcosa di artisticamente bello e contemporaneamente utile per una città che ospita migliaia, anzi milioni di persone all'anno. Quindi non stiamo parlando di un paesino o di una città normale, stiamo parlando di Venezia. Raffaele: [10:04] Io penso che il punto sia sempre quello. Adesso non mi voglio sostituire agli architetti, ma io penso che il punto sia sempre quello che quando fai un'opera d'arte che viene esposta in un museo, allora deve essere bella o suscitare una riflessione. Ma in questo caso stiamo parlando di architettura pratica, un ponte sul quale le persone ci dovranno salire, dovranno salire e scendere senza cadere, quindi bisognerebbe sempre mettere al primo posto la praticità di un'opera e al secondo posto tutti gli abbellimenti architettonici e così via. Se facciamo il contrario rischiamo di dover fare le cose due volte o persino più volte. Matteo: [10:52] Sì, purtroppo è un problema, un annoso problema, un problema... questo annoso già lo abbiamo incontrato. Raffaele: [11:04] Che vuol dire annoso? Ecco qua, lo hai detto, adesso annoso cosa vuol dire? Matteo: [11:09] Che è un problema che c'è da tanto tempo, da anni, cioè... che... no? Raffaele: [11:15] Sì, sì, sì, che si trascina da molto tempo. Matteo: [11:18] Che si trascina da molto tempo per, in questo caso anni, direi anche secoli. E ovvero il riuscire a far coesistere arte e utilità, però secondo il mio modestissimo e ignorante parere se si vuole fare una cosa del genere si dovrebbe prima partire dall'utilità, come hai detto tu, e poi abbellire questa utilità. Nel momento in cui si fa il contrario, e in questo caso capisco anche perché si fa il contrario, perché Calatrava ha un suo stile, e parte dal suo stile. Raffaele: [11:58] Sì, ma sai, a Venezia i ponti ci sono sempre stati. Poche città come Venezia al mondo sanno fare i ponti. Perché prendere un architetto che ha come particolarità quella di fare ponti ultramoderni in vetro e acciaio, quando bastava fa re un ponte più semplice eumile, più economico, magari anche abbellito esteticamente, ma più in sintonia con l'estetica della città e più pratico per i cittadini stessi? Matteo: [12:30] È vero, bastava andare un po' in giro per l'Italia, forse trovavamo anche qualche esempio giusto. Raffaele: [12:38] Ci sto. Torniamo indietro, non attraversiamo il ponte, torniamo in stazione ma invece del treno, prendiamo un autobus. Matteo: [12:51] Allora, in autobus in giro per l'Italia è una cosa simpatica, però è stancante, eh? Vi avverto... Raffaele: [12:59] Fino a un certo punto. Matteo: [13:01] È un po' stancante. Raffaele: [13:03] C'è però chi lo deve fare, che non ha tante alternative. Certo, l'alternativa è sempre il treno, ma il treno per lunghi tragitti è sicuramente una forma più cara rispetto all'autobus. Oggi si può viaggiare in autobus comodi, seduti, con la presa della corrente, con il wifi, da nord a sud grazie a compagnie come... Flixbus. Matteo: [13:30] Questa puntata non è sponsorizzata da Flixbus, vogliamo specificare. Lo capirete più avanti. Raffaele: [13:39] Sì, sì, non siamo stati pagati né per parlarne bene né per parlarne male, a dir la verità. Però questa storia riguarda proprio un viaggio della speranza, un viaggio in autobus. Parliamo di un giovane ragazzo pugliese, Giuseppe De Nicolo, che è un 19enne pugliese che è andato in Trentino-Alto Adige per lavorare durante le vacanze [natalizie]. Finite queste sue settimane lavorative, decide di ritornare a casa. E prenoto un autobus che da Trento, quindi estremo nord, l'avrebbe dovuto portare a casa vicino Bari. Purtroppo però i giorni delle vacanze sono giorni di molto traffico, poi ecco c'è il freddo, il ghiaccio e così via... Gli autobus in quelle giornate subivano dei fortissimi ritardi. Fatto sta che l'autobus prenotato di fatto viene annullato, non partirà. E Giuseppe si trova nella difficoltà di capire come fare adesso per tornare a casa. Era tra l'altro un autobus notturno, quindi senza prenotazione alberghiera per la notte, come fai? Trova un'alternativa: c'è un altro autobus che fa la stessa tratta, però con cambio autobus a Bologna. Quindi Trento-Bologna, a Bologna scendi, prendi un altro autobus e fai Bologna-Bari. Tutti contenti, no? Matteo: [15:12] Eh, sì? Raffaele: [15:14] Il problema è che il biglietto era valido solo per quella corsa senza cambi. E allora l'autista di questo autobus Trento-Bologna con il controllore cominciano a fare un po' di storie: "non sarebbe questo l'autobus giusto, bisogna sentire il centralino, fai così, sali a bordo, poi vediamo..." Mai fidarsi di qualcuno che dice poi vediamo. (Poi vediamo...) Parte tranquillamente l'autobus, nel frattempo è difficile mettersi in contatto con il numero verde di Flixbus persino per l'autista stesso. Ma quando risponde il centralino, gli dicono: "Sì, effettivamente, c'è un problema: il ragazzo non può stare a bordo, non ha un biglietto valido, non sarebbe mai dovuto salire a bordo". (Ahia!) A questo punto autista e controllore comunicano la notizia al ragazzo e il ragazzo dice: "Adesso che volete fare? Mica mi potete abbandonare qui sull'autostrada?" "Ah no? E se facciamo proprio così?" Il ragazzo minaccia di chiamare i carabinieri per vedere chi ha ragione. Chiamano i carabinieri effettivamente. Secondo te i carabinieri cosa hanno detto? Matteo: [16:31] "Non lo sappiamo". Raffaele: [16:32] "Mi dispiace, non possiamo aiutarvi, non possiamo occuparci di questo." A questo punto però l'autista e il controllore sono arrabbiatissimi, alla più vicina corsia d'emergenza accostano, davanti agli occhi di tutti gli altri passeggeri che non hanno fatto nulla tra l'altro, fanno scendere il ragazzo, gli danno il bagaglio e lo abbandonano in autostrada. Matteo: [16:57] Ma in corsia d'emergenza? Raffaele: [16:58] Eh sì. Matteo: [17:00] Vabbè, però mi sembra una cosa ridicola. Raffaele: [17:01] Lui fortunatamente riesce a raggiungere la stazione di servizio, chiama un Uber e si fa portare a Bologna. E da qui prenota un treno che lo porta vicino casa, a Molfetta. Matteo: [17:15] Allora, qui c'è un problema fondamentale, che non capisco perché non lo abbiano lasciato alla prima stazione di servizio. Che stava facendo? Stava facendo impazzire tutti? Urlava? Era un pericolo? Raffaele: [17:33] Può darsi che stavano... i toni si stavano alzando, e a dir la verità questa corsetta emergenza era poco prima di una stazione di servizio. Quindi non credo il ragazzo abbia dovuto fare dei chilometri. Però comunque è stato abbandonato in autostrada un cliente, alla fine, perché il ragazzo aveva un obiettivo valido e l'autobus era stato cancellato non per suo volere. Ma si può fare una cosa del genere? . Matteo: [17:59] Evidentemente sì, nel senso che... Raffaele: [18:02] Nel senso che l'hanno fatta, quindi si può fare. (L'hanno fatto, esatto.) Fisicamente è possibile. Matteo: [18:08] Però l'errore grande è stato probabilmente farlo entrare, cioè nel senso, non puoi arrabbiarti con qualcuno che è sul tuo autobus dopo che lo hai fatto entrare. Raffaele: [18:20] Esatto, quindi l'autista e il controllore hanno fatto due errori gravi. Il primo forse dettato dalla volontà di aiutare, il secondo proprio cattivo nell'animo, perché non si fa, non si abbandona una persona in autostrada, è pericoloso e tra l'altro penso sia proprio vietato dal codice della strada. Il ragazzo fortunatamente è riuscito a tornare a casa, ma ha contattato i media per diffondere questa notizia e ha anche protestato nei confronti della compagnia. Flixbus ha risposto e ha sospeso l'autista e il controllore dicendo però che il ragazzo non sarebbe mai dovuto salire su quell'autobus, perché non aveva il titolo adatto a salire. Quindi come dire hanno sbagliato autista e controllore ma sbagliato anche il ragazzo che non doveva essere lì. Che è una, come dire, una soluzione che non so quanto mi fa contento. Matteo: [19:19] Sì, diciamo che è un po' scaricare responsabilità: la responsabilità è dell'azienda. Raffaele: [19:27] Punto, punto, non facciamo scaricabarile. Matteo: [19:30] Esatto, la responsabilità dell'azienda e se proprio dobbiamo andare a cercare un errore, l'errore più grande dell'azienda è stato quello di formare male il controllore e l'autista in modo da non dare a loro la conoscenza per dire al ragazzo "non puoi salire". Raffaele: [19:55] Esatto. Matteo: [19:55] Quindi l'errore più grande è quello, è l'unico errore. Perché poi se l'autista non sapeva bene cosa fare... Ha fatto un gesto umano facendolo salire. Poi c'è stata un'escalation, però il gesto era ovviamente umano, perché non c'era una regola ben scritta. Quindi colpa dell'azienda, non incolpiamo gli autisti. Raffaele: [20:23] Io ci metto il carico e ti dico che un altro disservizio dell'azienda è il fatto che il numero verde non rispondeva, non c'era nessuno disponibile, nessuno che sapesse dare una risposta alle domande in primis dell'autista e del controllore e poi anche del ragazzo. Il ragazzo quando è sceso in corsia d'emergenza stava ancora al telefono provando a contattare il servizio clienti di Flixbus. E io sono un po' preoccupato perché ilmese prossimo dovrei prendere un autobus Flixbus... Matteo: [20:55] E noi non vediamo l'ora di sentire la tua esperienza. Raffaele: [20:58] Vi racconterò, se tornerò a casa. Matteo: [21:01] Sì, sicuramente. Raffaele: [21:02] Nel frattempo, invece di scendere a Bari, noi proseguiamo, passiamo anche lo stretto di Messina e andiamo in Sicilia. Matteo: [21:18] Oh, che bello, anche perché penso che in Sicilia ci sarà anche una buona temperatura adesso, rispetto a Milano. Raffaele: [21:27] Ti faccio sapere subito. Palermo meteo: 11 gradi e pioggia, non benissimo. Diciamo che tutta l'Italia è attraversata da questa ondata di freddo. (Sì.) Però sopra i dieci non si sta male. Matteo: [21:44] Eh, direi. Raffaele: [21:46] E io ti porto in una cittadina vicino Palermo, ti porto in uno dei borghi più piccoli d'Italia. In termini di abitanti parliamo soltanto di venti abitanti. Matteo: [22:02] Venti? Raffaele: [22:03] Soltanto venti. E sono tanti rispetto a quelli che ci vivevano circa trent'anni fa, che era soltanto una famiglia, quindi suppongo quattro o cinque persone. Matteo: [22:14] Quindi una famiglia in un bor.... un borgo per una famiglia. Bello, però... Raffaele: [22:19] Un borgo unifamiliare. Il borgo è davvero piccolissimo, parliamo di due, tre strade. Per farti capire meglio dove siamo, siamo a circa 30 chilometri da Palermo. La cittadina si chiama Partinico, ma questo borgo si chiama Borgo Parrini. Matteo: [22:39] Nome interessante. Raffaele: [22:41] Eh sì, perché ha un significato in siciliano. I parrini in siciliano sono i preti, i sacerdoti. E questo nome ci racconta un po' la storia del borgo un po' isolato, perché era il borgo dei gesuiti che si erano stabiliti fuori Palermo, quindi dei preti. Parliamo del '500-'600. A fine Settecento i gesuiti vengono espulsi da quello che all'epoca era il regno di Napoli e il regno di Sicilia, e quindi il borgo diventa in pratica abbandonato. E ti ripeto, fino a trenta anni fa ci viveva solo una famiglia, la famiglia Gaglio, di cui però faceva parte Giuseppe, Giuseppe Gaglio, che ha un'idea interessante. Siccome tutte le casette di questo borgo erano in vendita più o meno a un euro, dice: "ma sai che faccio? Ne compro io la buona parte, le ristrutturo e ne faccio un'attrazione turistica artistica." Ispirato alle città del Mediterraneo e alla storia della Sicilia, decide di abbellirle in maniera artistica. Quindi ceramiche colorate, pittura dai colori molto forti, richiami a figure artistiche dell'area mediterranea ma un po' anche a livello internazionale. E questo posto trent'anni dopo prende il soprannome della piccola Barcellona, perché buona parte delle ricostruzioni in ceramica sono ispirate ad Antoni Gaudi, il padre del modernismo, se lo vogliamo chiamare così. Matteo: [24:24] Bello, beh in effetti è molto bello, è molto affascinante e caratteristico il borgo. Tu sei mai stato? Raffaele: [24:34] No, io non sono... mi vergogno a dirlo tantissimo... Non sono mai stato in Sicilia, Matteo... Matteo: [24:42] Ma come? Io non sono stato lì, però in Sicilia sì. Ma è strano, Napoli-Sicilia non è una cosa impensabile. Raffaele: [24:52] Allora in autobus, no. In treno, è difficile anche se si fa. In nave sarebbe la cosa più facile. C'è anche l'aereo adesso, ce ne sono tanti. Il punto sai qual è? Che dovendo prendere un mezzo di trasporto come l'aereo, o come la nave, a me non piace tantissimo viaggiare in nave. Però c'è sempre l'idea che se devo prendere un aereo, vado all'estero. Anche quando facciamo i preventivi per viaggi durante l'anno, c'è sempre qualcosa che mi fa dire: "vabbè, ma a questo punto vado a... una città estera, in una città estera." Matteo: [25:24] Ma come? Questa è una cosa che tutti i nostri ascoltatori ti diranno: "Ma no!" Raffaele: [25:30] Però anche loro poi vogliono viaggiare in Italia [all'estero], è un po' quello, no? (Eh sì, in effetti sì.) Però ci metterò una pezza, come si dice: prometto che a breve andrò in Sicilia, anzi possiamo fare una cosa, Matteo. Possiamo andare insieme, possiamo fare le nostre vacanze durante l'anno tutti quanti in Sicilia: un bel team retreat di Easy Italian in Sicilia. Matteo: [25:53] In Sicilia, bah, possiamo provare. Non lo so, vediamo, ché... fa caldo. Raffaele: [26:01] Tornando a Borgo Parrini, Matteo, che ne pensi di questa idea di Giuseppe Gaglio, che da solo ha praticamente ridato vita a questo borgo, borgo che è diventata una delle attrazioni della Sicilia, e uno dei posti più fotografati e condivisi sui social di tutta la Sicilia. Matteo: [26:23] Mi sembra un'ottima idea, è un ottimo modo per prendere, rendere qualcosa di ormai morto, una cosa di nuovo viva e utile. Anche per, come dire... Queste cose secondo me sono anche utili forse per alleggerire il peso turistico che ha Palermo e cercare di reindirizzarlo anche in altri luoghi lì vicino. Raffaele: [26:55] Sì, tra l'altro è un'escursione interessantissima, anche perché è vicino Palermo, a conti fatti, ma vicino anche l'aeroporto e altre cittadine come Terrasini e Castellammare del Golfo, quindi si presta benissimo ad essere visitato anche solo in una giornata. E poi il tocco extra dell'imprenditore Gaglio, che all'interno di alcune di queste abitazioni ristrutturate artisticamente ci ha aperto dei musei, come il Museo dei Pupi, ad esempio, che sono le tipiche marionette siciliane. Matteo: [27:33] Molto bello. Peccato che c'è un piccolo colpo di scena. (Che succede?) Il colpo di scena è che il signor Giuseppe Gallio è indagato. Raffaele: [27:47] Ah! Che è successo? Matteo: [27:51] Hai capito? Hanno fatto tutto. Ha fatto il ponte, cioè il ponte, mi sono confuso. Ha fatto il villaggio, ha creato i musei: è indagato per corruzione. Raffaele: [28:05] Oh no, arrestato per corruzione. Matteo: [28:07] Mannaggia, non si riescono a fare due cose positive in Italia che poi esce fuori qualcosa di non proprio pulito. Raffaele: [28:18] Hai proprio ragione, vedi? In Italia è difficile fare due cose buone positive una dietro l'altra. Detto questo, il borgo non è arrestato. Matteo: [28:28] Il borgo è visibile, visitabile: visitatelo. Raffaele: [28:32] Mi hai lasciato con l'amaro in bocca, Matteo, con questa notizia. Matteo: [28:36] Direi di parlare di questo colpo di scena nel nostro privé. E continuiamo. Anche perché sono curioso di sapere l'effetto che ha fatto su di te. (Eh sì.) Ho lasciato. questa notizia proprio alla fine fine, Raffaele non sapeva questa cosa. Raffaele: [28:55] Parliamone di là, vai: attraversa il ponte di vetro e vieni nella nostra sala VIP. (Senza scivolare!) Non scivolare! Diamo un grosso abbraccio a tutti i nostri ascoltatori. Matteo: [29:06] Mi raccomando, tante stelline e tante review. Raffaele: [29:09] Ciao! Matteo: [29:10] Ciao!
E iniziamo, ancora una volta, la settimana di consigli CaRfatici, che l'aveste attesa oppure no, che vi accompagneranno per questa settimana pre nascita Gesù Bambino. Una partita ancora da chiudere. Dopo tanti anni, Franco decide sia il momento di mettere una pietra sopra al passato, quando rischiò di perdere tutto in quella famosa o famigerata partita di poker che Pupi Avati racconta nel primo film. Il nostro, riunirà il cast del primo capitolo per questa rivincita di Natale, tra rimpianti, vite che si stanno spegnendo, rancori e nuovi tradimenti. Ma, anche questa volta, i bluff sono in agguato. Non siamo ai livelli del primo capitolo, ma ancora una volta Pupi dimostra di dirigere al meglio l'ancora affiatato cast che aveva fatto faville nell'86. Diego Abatantuono, Gianni Cavina, George Eastman, Alessandro Haber e Carlo Delle Piane tornano ancora alla stragrande a quel tavolo da gioco, al cospetto di un albero di Natale ancora più bello e moderno e di tanta amarezza e malinconia. Un sequel assolutamente dignitoso, che soffre di un finale un pochino troppo rapido, a mio avviso...ma un film che è sempre un piacere rivedere, specialmente sotto le feste.
Marile povești ale României cu istoricul Georgeta Filitti, autoarea a 97 de cărți. Începem cu povești din epoca fanariotă și ajungem, cătinel, în zilele noastre. Va fi o discuție absolut încântătoare, vă așteptăm comentariile. 00:00 Ne facem încălzirea cu bancuri noi, cu ruși, avem câteva vorbe despre ”spectacolul” din 24 noiembrie și personajul cu ”un soi de solemnitate gongorică”, știți voi despre cine vorbim. A, și vă pregătim o mega surpriză! 25:00 Radu traduce cu spor, pregătim cartea ”Brățară pe glezna ta” pentru comunitatea de plătitori și, cu această ocazie, vă și invităm la Gaudeamus, la lansarea cărții lui Radu, pe 7 decembrie, la ora 16.00. Am fost la teatru, la Marele Gatsby, și la film, la Moromeții 3. Să nu le ratați! Vă ispitim cu întâlnirea noastră, să spunem muzicală - dar n-am cântat - de la Timișora, din cadrul festivalului Musica Ricercata - o puteți urmări în secțiunea membrilor plătitori, dulciuri cu și fără zahăr de la Caransabeș. 01:01:00 Pupi a lui Manole. Cu istoricul Georgeta Filitti 02:40:35 Spuma Filelor vă aduce Gabriel Bebeșelea - Musica Ricercata, Natsume Soseki - Kokoro și Grant Harvard - Războiul Sfânt al României 03:03:24 Fotbal și fotbalamuc despre decizia luată în cazul meciului România - Kosovo 03:15:51 Oale, ulcele și tigăi cu pește. Da, știm că nu place tuturor.
️ LA RUINA está de gira en http://www.laruinashow.com La Ruina desde Murcia con Ignasi Taltavull (@ignasitf), Tomàs Fuentes (@cap0) y Pupi Poisson preparándose para salir de fiesta por Murcia. El juego, la taza y todo el merchandising oficial de La Ruina en https://lallamastore.com/ Ignasi Taltavull: http://www.twitter.com/ignasitf http://www.instagram.com/ignasitf Tomàs Fuentes http://www.twitter.com/cap0 http://www.instagram.com/cap0 La Ruina sigue en redes: @laruinashow http://www.twitter.com/laruinashow http://www.instagram.com/laruinashow
Kāpēc fleksitārietis nav tas pats kas veģetārietis? Kur slēpjas atšķirība starp fleksitārismu un veģetārismu, interesējamies raidījumā Kā labāk dzīvot. Skaidro sertificēta fitnesa un uztura trenere Madara Meiere un uztura speciāliste Lizete Puga. Veselīgs uzturs ir regulars, mērens un daudzveidīgs. Cilvēki dzīvo pasaulē, kurā ērti ēst gaļas produktus, piena produktus dienu no dienas, nemaz nepamēģinot pākšaugus. Raidījuma viešņas mudina ēst dažādi. Neviens nesaka, ka kotletes ir neveselīgas, problēma ir daudzumā un tajā, cik bieži izvēlas dažādus gaļas izstrādājumus. Lizete Puga norāda, ka kādā konferencē uzsvērts, ka tas, ka cilvēks neēd dārzeņus, ir tikpat bīstami, kā izsmēķēt cigarešu paciņu ik dienu. "Ja gribam izvēlēties palikt 50 gadus vienās biksēs, nav nepieciešams izvēlēties pilnpiena produktus un nav ieteicams izvēlēties treknas gaļas izstrādājumus. Un trekna gaļa ir visa veida pusfabrikāti - cīsiņi, desas. Tas ir vistīrākais piesātināto tauku avots," norāda Lizete Puga. Viņa mudina daudz vairāk izvēlēties pākšaugus un samazināt gaļas patēriņu. Pupiņas ir bagātīgs olbaltumvielu avots. Madara Meiere iesaka vienkāršu pupiņu salātu recepti: Konservētās pupiņas noskalo, jo konservējums var pūst vēderu. Pievieno 1-2 vārītas ola, rīvētas bietes, labāk svaigu gurķi, bet var arī marinētu gurķi. Var pielikt arī vārītus rīsus. Visu samaisa ar bezpiedevu jogurtu un Himalaju sāli. Tas ir pilnvērtīgs šķīvis, dod sāta sajūtu, jo tur ir olbaltumvielas, un nebūs arī gaļa jāizvēlas. Madara Meiere atzīst, ka viņa saviem klientiem arī piedāvā receptes ar gaļu un zivīm, jo tas nav neveselīgi, jautājums ir par mērenību. Tajā pašā laikā Lizete Puga atzīst, ka olbaltumvielu uzturā var būt par daudz, kas var radīt problēmas ar vēdera izeju. Atkal der atcerēties par dārzeņu nepieciešamību uzturā. -- Fleksitārisms ir termins, kas apzīmē elastīgu pieeju veģetārismam. Fleksitārietis ir cilvēks, kura uztura pamatu veido dārzeņi un citi augu valsts produkti. Laiku pa laikam maltītes iespējams papildināt ar gaļu vai, vislabāk, zivi
Je lijkt overal wel verslaafd aan te kunnen raken of te zijn, maar wanneer spreken we echt over een verslaving en wanneer is het simpelweg een gedraging die zo nu en dan niet gezond is? In deze aflevering van Normale Mensen Bestaan Niet gaan psychologen Thijs Launspach en Lennard Toma in op verslaving. Ook hebben de heren het over of het genetisch bepaald is of dat er iets anders aan te grondslag ligt. En… is Harry Potter verslavend? Bronnen en ander lees- en luister- en kijkvoer: - YouTube filmpje van universiteit Yale over verslaving: https://www.youtube.com/watch?v=RZ5LH634W8s - Johann Hari over verslaving in een TED talk: https://www.youtube.com/watch?v=PY9DcIMGxMs - Gabor Maté over verslaving: https://www.youtube.com/watch?v=ys6TCO_olOc - En nog een: https://www.youtube.com/watch?v=66cYcSak6nE - Verhaal over Rat Park en Bruce Alexander: https://en.wikipedia.org/wiki/Rat_Park Nerd-literatuur: - Rudski, J. M., Segal, C., & Kallen, E. (2009). Harry Potter and the end of the road: Parallels with addiction. Addiction Research & Theory, 17(3), 260–277. doi:10.1080/16066350802334595 - Iacono, W. G., Malone, S. M., & McGue, M. (2008). Behavioral disinhibition and the development of early-onset addiction: common and specific influences. Annu. Rev. Clin. Psychol., 4(1), 325-348. - Biolcati, R., Mancini, G., Pupi, V., & Mugheddu, V. (2018). Facebook addiction: onset predictors. Journal of clinical medicine, 7(6), 118. - Sihvola, E., Rose, R. J., Dick, D. M., Pulkkinen, L., Marttunen, M., & Kaprio, J. (2008). Early‐onset depressive disorders predict the use of addictive substances in adolescence: a prospective study of adolescent Finnish twins. Addiction, 103(12), 2045-2053. - Chen, C. Y., Storr, C. L., & Anthony, J. C. (2009). Early-onset drug use and risk for drug dependence problems. Addictive behaviors, 34(3), 319-322. - Valero-Solís, S., Granero, R., Fernández-Aranda, F., Steward, T., Mestre-Bach, G., Mallorquí-Bagué, N., ... & Jiménez-Murcia, S. (2018). The contribution of sex, personality traits, age of onset and disorder duration to behavioral addictions. Frontiers in Psychiatry, 9, 497. - Hadaway, Patricia F.; Alexander, Bruce K.; Coambs, Robert B.; Beyerstein, Barry (1979-11-01). "The effect of housing and gender on preference for morphine-sucrose solutions in rats". Psychopharmacology. *66* (1): 87–91. - Gage, Suzanne H.; Sumnall, Harry R. (2019). ["Rat Park: How a rat paradise changed the narrative of addiction"](http://researchonline.ljmu.ac.uk/id/eprint/9728/1/Rat-Park-acceptedmanuscript.docx). Addiction. *114* (5): 917–922.
On this episode of Lochhead on Marketing, Category Pirates Christopher Lochhead and Eddie Yoon talk about the power of simplifying business strategies into a One-Sentence Strategy. They discuss how successful companies, from large enterprises to solopreneurs, leverage concise strategies to drive focus and alignment. Highlighting examples like Gillette's "revenue per user per year" and Microsoft's "a computer on every desktop," they emphasize the importance of clarity and customer-centric approaches. The episode underscores that while crafting a one-sentence strategy is challenging, it is essential for achieving cohesive company culture and long-term success. Welcome to Lochhead on Marketing. The number one charting marketing podcast for marketers, category designers, and entrepreneurs with a different mind. The Power of Having One Clear Strategy Eddie Yoon emphasizes that the most successful businesses, regardless of their size, often operate under a singular, clear metric or strategy. This simplicity allows for better focus and alignment across the organization. He cites the example of Gillette, which used "revenue per user per year" (RUPI) and "profit per user per year" (PUPI) as their guiding metrics. This approach not only streamlined their decision-making but also ensured that all team members understood their primary objectives. Christopher & Eddie then give examples of several legendary companies that have thrived due to their clear, concise strategies. For instance, Microsoft's one-sentence strategy was "a computer on every desktop," which guided their product development and marketing efforts for decades. Similarly, YETI, known for its premium ice coolers, positioned itself with the straightforward strategy of offering a "premium ice cooler," differentiating itself from traditional, lower-cost options. The Importance of Customer Focus They also point out how these companies maintain a customer-centric approach. For example, the Keurig coffee system was built around the idea of convenience and choice, with the metric of "K-cups per brewer per day" driving their business decisions. This focus on customer experience and satisfaction is crucial for long-term success. Christopher explains that while these strategies are simple to understand, executing them effectively is often challenging. He notes that when a company has a clear strategy, it becomes easier to align employees, investors, and customers towards a common goal. This alignment is essential for fostering a cohesive company culture and driving growth. The Challenge of Crafting a One-Sentence Strategy Creating a one-sentence strategy is not a straightforward task. It requires deep reflection and a thorough understanding of the business's core mission and values. Christopher & Eddie discuss how many organizations settle for vague or overly complex strategies, which can lead to confusion and misalignment. They advocate for a rigorous process of distillation, where businesses must sift through their ideas and focus on what truly matters. One of the standout examples is the Ritz-Carlton's guiding principle: "Ladies and gentlemen serving ladies and gentlemen." This simple yet profound statement encapsulates their commitment to exceptional service and sets a high standard for their employees. It illustrates how a well-crafted strategy can inspire and elevate a brand's identity. To hear more From Christopher & Eddie about the One-Sentence Strategy, download and listen to this episode. Want to hear more Pirate Jams? Head on over to Category Pirates and enjoy more conversations between Category Pirates Christopher & Eddie! Don't forget to grab a copy (or gift!) of one of our best-selling books: Snow Leopard: How Legendary Writers Create A Category Of One The Category Design Toolkit: Beyond Marketing: 15 Frameworks For Creating & Dominating Your Niche A Marketer's Guide To Category Design: How To Escape The “Better” Trap, Dam The Demand,
¿Qué series y películas tuvieron BB sello esta semana y cuáles evitar a toda costa? En este episodio hablamos de: "Longlegs" "The Substance" "El Pingüino" en MAX "Accidente" en Netflix "Technoboys" en Netflix "Industry" en MAX "Nadie nos va a extrañar" en Prime "Casi el Paraíso" Adicional, si está en sus posibilidades, échenle una manita a nuestros amigos en Acapulco y una patita de amor al gatiti Faraón https://gofund.me/5b572b2b (Si no quieren escuchar a Pupi llorar cuando habla de gatos, pueden saltarse los primeros 15 minutos) ¡Gracias por escucharnos!
El 16 de julio de 2024 se cumplieron 21 años de la desaparición física de Celia Cruz, una de las figuras universales de la música y la cultura cubanas. Durante la era dorada de la radio independiente con su infinidad de programaciones musicales en directo, sus notables cualidades vocales e interpretativas le abrieron las puertas de las radioemisoras más populares de La Habana de los años 40 y 50, entre ellas: Mil Diez "la emisora del pueblo", Radio Cadena Suaritos, CMQ RadioCentro y "La onda de la alegría" Radio Progreso. Formidable intérprete brilló tanto en el género afrocubano como en los ritmos eminentemente bailables, llegando a ser reconocida como "La Guarachera de Cuba". Aunque mantuvo su carrera independiente en infinidad de shows teatrales, radiofónicos y televisivos con igual número de acompañamientos, su vínculo con el conjunto Sonora Matancera marcó discográficamente su carrera durante los años 50 y primeros 60, siendo "artista exclusiva" de la etiqueta norteamericana "Seeco". En el exilio, a partir de 1960, su voz continuó siendo una extensión espiritual de su tierra en todos los escenarios del mundo. Celia ya era una leyenda cuando en Nueva York, a comienzos de los años 70s, sumó su talento al sello "Fania" dándole impulso y consistencia a la etiqueta "salsa" bajo la cual continuó interpretando los ritmos cubanos. Trascendentales en el poderío de su voz: el afro, la conga, el son, la guaracha, la rumba, el bolero, el guaguancó, la guajira y el son montuno. Unos minutos más junto a nuestra eterna Celia Cruz. La banda sonora de una vida dedicada por entero a la música cubana. Una familia esencialmente musical conjuntamente con las inspiraciones y "tumbaos" soneros de su padre Nené, pianista de "Chappotín y sus estrellas", marcaron la niñez de Pupy Pedroso llevándolo muy pronto a los escenarios. Los convulsos años 60 aparejados a los cambios radicales que transformaron todos los ámbitos de la sociedad cubana, y por supuesto el panorama artístico musical, marcharon a la par de sus primeros pasos en la música donde el formato charanguero tuvo mayor incidencia. En orquestas ya establecidas como "Sensación", el bisoño pianista fue haciéndose un camino hasta llegar a la orquesta "Revé" donde coincide con el joven bajista Juan Formell que con el "changüí 68" prefiguraba la renovación de las charangas. En 1969, al formar parte de la fundación de "Los Van Van", Pupi tuvo la oportunidad de desarrollar al máximo toda su creatividad musical. Además de pianista destacó en la emblemática banda como arreglista y compositor, siendo en esta última faceta decisiva su labor en la popularidad de los "Van Van" y un paso más en la evolución de la sonoridad y el formato charangueros. Después de poco más de tres décadas de permanencia en los "Van Van", Pupy sorprendió a los bailadores al fundar en 2001 su propia orquesta dándole otros aires al songo vanvanero, insertándose además en la corriente de la timba. Con "Pupy y los que Son, Son" completó una trayectoria sostenida en los salones bailables de Cuba y del mundo este músico que falleció el 17 de Julio del 2022, dejándonos un legado importante como muestra fehaciente de la constante evolución de la música popular cubana. Recordamos hoy al Pupy Pedroso vanvanero. Nos despedimos con otra de las sublimes y ancestrales voces del son cubano: Carlos Embale en tres tiempos hará nuevamente la magia de la buena música. Le acompañarán el conjunto "Oriental" de Ñico Saquito, el conjunto "Cubason" a cargo del pianista Rubén González y, el eterno septeto "Nacional" del poeta del Son: Ignacio Piñeiro.
Último capítulo de la temporada. Hoy nos visita una gran artista. PUPI POISSON. Risas aseguradas mientras repasamos su carrera con todo el cachondeo que te puedas imaginar.
Come 15 anni fa Di Pietro candidò un peso massimo per ottenere un successo elettorale importante, così Salvini oggi candida Vannacci per la propria sopravvivenza politica. Ne parlano Marco e Nicola in questa puntata di #CFA. Apple Podcast https://podcasts.apple.com/gb/podcast/il-podcast-di-marco-canestrari/id1438916592 Spotify https://open.spotify.com/show/2wsXK2w0wnKHcdMwoY05D4Processo al Sistema Casaleggio
Leggenda vivente del calcio mondiale e capitano storico dell'Inter. Ebbene sì, Javier Zanetti è passato dal BSMT. Nato a Buenos Aires nel 1973, Zanetti ha iniziato la sua carriera calcistica con il Talleres prima di trasferirsi all'Inter nel 1995. Conosciuto affettuosamente come "Pupi", ha scritto la storia della squadra nerazzurra, contribuendo a vittorie memorabili come il triplete del 2010, che include la Serie A, la Coppa Italia e la Champions League. Con 1100 presenze totali tra i professionisti, un record di presenze in Serie A, cinque scudetti, altre tre Coppe Italia, un Mondiale per Club e una Champions League per tutti gli appassionati, indipendentemente dal tifo, Zanetti è una vera e propria icona del calcio. Esempio di umiltà, passione, tenacia e straordinario talento, Javier si è raccontato al BSM tra momenti di difficoltà, rapporti che vanno oltre la maglia e oltre il campo e imprese calcistiche che resteranno per sempre impresse nella mente di tutti. Una grande storia di sport e di vita, che parte da un campetto di terra battuta in Argentina e arriva all'olimpo del calcio mondiale. Buona visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Tutte le persone nate al sud o nelle isole prima o poi devono decidere se restare o partire. Questo è vero anche per i talenti dello spettacolo, un settore che offre lavori e compensi molto diversi da regione a regione.In questo episodio parliamo di cosa significa fare intrattenimento al sud, dalla formazione alla carriera vera e propria. Ci viene in aiuto Vincenzo Pirrotta, attore e regista di cinema e teatro, candidato ai David di Donatello per la miglior opera prima nel 2023 con Spaccaossa. Un racconto bellissimo, a volte sofferto, di cosa abbia significato avvicinarsi al teatro nella Sicilia degli anni '80 e '90. Bravi Tutti è un podcast di Attoricasting.Esce ogni dieci giorni e racconta il mondo dello spettacolo a chi vuole farlo e a chi vuole saperne di più. Se hai commenti o vuoi condividere la tua esperienza, manda un messaggio vocale alla pagina Instagram di Attori Casting. Il prossimo episodio esce lunedì 13 maggio. Realizzato da Vincenzo De Simone per Madcrumbs.Scrittura, voce e produzione audio: Vincenzo De Simone Clip audio:“L'uomo delle stelle”, Giuseppe Tornatore“Vincenzo Pirrotta legge Omero”, Porte Aperte Uni Catania 2019“Cùntami”, Giovanna Taviani“Spaccaossa”, Vincenzo Pirrotta“Luigi Lo Cascio”, Retroscena , TV 2000
#Banfield #Zanetti
PALERMO (ITALPRESS) - “La laurea honoris causa viene attribuita a personalità che si sono distinte nel mondo della cultura e e della ricerca. E nel caso di Cuticchio, abbiamo due elementi fondamentali: innanzitutto il mantenimento culturale del Teatro dei pupi ma anche la narrazione, il mantenimento del 'cuntu' siciliano che fa parte della nostra tradizione e che rappresenta evidentemente un elemento di grande importanza”. Così il rettore dell'Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, ha spiegato le motivazioni che hanno spinto l'Ateneo a conferire la Laurea Magistrale honoris causa in “Italianistica” a Mimmo Cuticchio, prezioso e riconosciuto testimone, protagonista e divulgatore di una importante pratica di teatro popolare, ossia l'Opera dei Pupi. “Cuticchio - ha aggiunto il Rettore - non solo ha riscoperto e mantenuto le origini della nostra cultura siciliana ma le ha trasformate in una rappresentazione dei pupi che, non solo diverte i bambini, ma che in realtà fa raccontare ai pupi vicende che andrebbero altrimenti perse. Per questo noi abbiamo voluto con questa laurea dare una testimonianza di grande attenzione a una espressione culturale che qui in Sicilia è di grandissimo impatto e poi riconoscere all'uomo la capacità di avere creato, con la sua famiglia, una manifestazione di grandissima interesse che deve essere di esempio per i più giovani”. xd8/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - “La laurea honoris causa viene attribuita a personalità che si sono distinte nel mondo della cultura e e della ricerca. E nel caso di Cuticchio, abbiamo due elementi fondamentali: innanzitutto il mantenimento culturale del Teatro dei pupi ma anche la narrazione, il mantenimento del 'cuntu' siciliano che fa parte della nostra tradizione e che rappresenta evidentemente un elemento di grande importanza”. Così il rettore dell'Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, ha spiegato le motivazioni che hanno spinto l'Ateneo a conferire la Laurea Magistrale honoris causa in “Italianistica” a Mimmo Cuticchio, prezioso e riconosciuto testimone, protagonista e divulgatore di una importante pratica di teatro popolare, ossia l'Opera dei Pupi. “Cuticchio - ha aggiunto il Rettore - non solo ha riscoperto e mantenuto le origini della nostra cultura siciliana ma le ha trasformate in una rappresentazione dei pupi che, non solo diverte i bambini, ma che in realtà fa raccontare ai pupi vicende che andrebbero altrimenti perse. Per questo noi abbiamo voluto con questa laurea dare una testimonianza di grande attenzione a una espressione culturale che qui in Sicilia è di grandissimo impatto e poi riconoscere all'uomo la capacità di avere creato, con la sua famiglia, una manifestazione di grandissima interesse che deve essere di esempio per i più giovani”. xd8/vbo/gtr
Entrevista con la miss congeniality más legendaria de la franquicia española. Pupi Possion nos cuenta TODO sobre su carrera, divertidas anecdotas y advice para toda reina que quiera surgir en el artístico mundo del drag.
Reciban un cordial saludo. Desde Cali (Colombia), les habla Sergio Luis López, compartiéndoles un nuevo episodio de "Así la escuché yo..." La orquesta de Bobby Valentín presentó en 1973 el álbum “Rey del bajo”, del cual fue éxito una canción vocalizada por el puertorriqueño Frankie Hernández titulada “Cuando te vea”. Así la escuché yo… Este éxito de Bobby Valentín es una nueva versión de la canción compuesta por el extraordinario músico estadounidense Tito Puente, cuya primera grabación la realizó veinticinco años antes la orquesta del cubano Pupi Campo en 1948, en la voz de Bobby Escoto, bajo el título “Cuando te vea”. Diez años después de esta grabación original, su compositor Tito Puente, grabaría su versión de “Cuando te vea” con su propia orquesta en el álbum “Dance Manía” de 1958 en la voz de Santitos Colón. Una buena versión de “Cuando te vea” fue la que grabó el colombiano Pabonny y su Grupo en 1973 para su álbum “La dimensión de la Salsa”. ¿Y tú, conocías el origen de esta canción? Autor: Tito Puente (nombre real Ernesto Antonio Puente, estadounidense) Cuando te vea - Bobby Valentín (1973) "Rey del bajo" álbum (1973) Bobby Valentín (nombre real Roberto Valentín Fred, puertorriqueño) Canta: Frankie Hernández (puertorriqueño) Género: Salsa Cuando te vea - Pupi Campo y su Orquesta (1948) single "Cuando te vea/Earl Wilson Mambo" (1948) Canta: Bobby Escoto (estadounidense) Pupi Campo (nombre real Jacinto Campillo Trujillo, cubano) Cuando te vea - Tito Puente (1958) "Dance Manía" álbum (1958) Canta: Santitos Colón (nombre real Ángel Santos Vega Colón, puertorriqueño) Tito Puente (nombre real Ernesto Antonio Puente Jr., estadounidense) Cuando te vea - Pabonny y su Grupo (1973) "La dimensión de la Salsa" álbum (1973) Canta: Huango (nombre real Humberto Muriel, colombiano) Pabonny (nombre real Humberto Pabón Olivares, colombiano, radicado en México) ___________________ “Así la escuché yo…” Temporada: 7 Episodio: 66 Sergio Productions Cali – Colombia Sergio Luis López Mora
Insieme a Fabio "Wolf" Gorini parliamo di zombie nostrani, con il film "Zeder" di Pupi Avanti, un esperimento horror a basso costo girato tra l'Emilia e la Romagna e uscito nel 1983 con tante idee interessanti.
Zack, da ist schon wieder die neue Folge. Es geht um die Verschiebung von Prioritäten in den verschiedensten Momenten des Lebens. Zeiten ändern sich, Menschen ändern sich, Umstände ändern sich. So ist das und was macht das mit einem?! Sind wir schon bereit vom Metal und Punk zum Schlager zu wechseln oder haben wir noch ein zwei gute Jahre?! WAs antwortet man eigentlich auf Mahlzeit...muss geklärt werden. Und die wichtigste Frage des Universums, wenn man Socken wieder anzieht, muss links dann wieder links und rechts wieder rechts sein? Hier scheiden sich die Geister, wie siehts bei euch aus? Mal wieder ein bisschen Esoterik ist auch dabei, natürlich haben wir auch nen Pupi in der Folge versteckt und haben mal geschaut, was man alles für nen Streß als Erwachsener hat. Es ist also wieder einiges dabei. Und wir freuen uns natürlich schon sehr von euch zu hören, welche Prioritäten sich bei euch verschoben haben, schreibt uns gerne. Mucke gibts wie immer in der wunderbaren 'Dickes und Dünnes Podcast' Playlist. Hört mal rein.
Para los Rumberos, es un programa dedicado a difundir la cultura de la música afrolatina, particularmente identificada en el mundo como “Salsa”, haciendo un recorrido por su historia, representantes y nuevos artistas. Bajo la programación y conducción de William Pinzón todos los sábados a partir de las 6:00 p.m. Editorial y Locución: WILLIAM PINZÓN Dirección y Producción: JUAN RUBIO Copyright © 2023 Todos los derechos reservados – Universidad La Gran Colombia. Se prohíbe de reproducción total o parcial, así como su traducción a cualquier idioma sin la autorización escrita del titular.
Torna in puntata Fabio "Wolf" Gorini per parlarci di un giallo italiano uscito nel 1976. Girato con pochi soldi e molta inventiva, "La casa dalle finestre che ridono" rappresenta la prima vera incursione di Pupi Avati nel thriller a tinte horror, inserendosi nel filone del cosiddetto giallo all'italiana. Un film singolare che darà corpo a quello che verrà definito il gotico padano. Il luogo è il vero protagonista di questa vicenda dove ogni abitante ha la sua dose di ambiguità e così Avati invece di cercare le oscurità in luoghi spettrali e cupi ambienta gran parte delle scene nella solarità abbacinante della pianura padana riuscendo a generare grande inquietudine.
Javier Zanetti, soprannominato Pupi o El Tractor, uno dei più grandi giocatori argentini della storia del calcio ci racconta la sua storia. Official Merchandising: https://muschioselvaggio.eu/https://muschioselvaggio.eu/
El No Deje de Hablar Como Maule conmemorando el agrigando Memorial Day.
Pupi odia las redes sociales , Josué las ama. ¿Cómo interactuar en el internet de las cosas sin amargarte en el intento? --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/thependejadachronicles/message
Dans cet épisode de Passion Médiévistes, Marielle Devlaeminck, aujourd'hui docteure en littérature médiévale à l'Université Grenoble Alpes, nous parle du théâtre politique au Moyen Âge. C'est en novembre 2022 et sur ce sujet qu'elle a soutenu sa thèse de littérature française intitulée « Publicques theatres ». Poétiques et dramaturgies du théâtre politique d'expression française (XVe-XVIe siècles), sous la direction d'Estelle Doudet. Au fil des pièces, venez déconstruire les idées reçues sur le théâtre et découvrez qu'au Moyen Âge aussi, on pouvait critiquer sur scène. ▪ Infos sur le podcast Créé et produit par Fanny Cohen Moreau depuis 2017. ➡ Soutenir le podcast > https://passionmedievistes.fr/soutenir/ ➡ Instagram > https://instagram.com/passionmedievistes/ ➡ Facebook > https://facebook.com/PassionMedievistes ➡ Twitter > https://twitter.com/PMedievistes ➡ Plus d'infos sur cet épisode > https://passionmedievistes.fr/ep-76-marielle-theatre-moyen-age
In sala anche Alice, Darling e il nuovo film di Avati.
Pupi y Josué, comienzan hablando de “The Whale”, pero terminan expresando todo trauma e inseguridarks sobre su peso. Tal vez con breve análisis que dura más que la película, de algún personaje de esta maravillosa película, que marca la redención de Brendan Fraser. No se coman sus sentimientos, acérquense a nosotros. Transferencias autorizadas por la embajada de Turquía https://www.kizilay.org.tr/Bagis/BagisYap/404/pazarcik-depremi-bagisi https://bagis.tdv.org/afet/deprem-25 https://www.afad.gov.tr/depremkampanyasi2 Para donativos en especie...
¡Oh, hi! Estamos de vuelta en San Francisco, esta vez sin tapujos y con spoilers, Pupi y Josué les relatarán una historia de traición, sexo, desamor, engaños y cáncer. Acompáñenos en este increíble viaje por la mente retorcida de Tommy Wiseau. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/thependejadachronicles/message
El crossover más ambicioso de la historia en The Pendejada Chronicles. Flash y Pupi hablan sobre la salida de Henry Cavill del universo muerto de DC. Flash nos revela el plot de la película de “The Flash” y empieza su residencia en el podcast, para que Pupi deje de grabar sola viendo a la pared. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/thependejadachronicles/message
E' Santo Stefano beccatevi sto "meglio dì..." Iniziamo con Enzo Spatalino anche se è ora di finiamola. Seconda parte dedicata a Mauro da Mantova. "Sai che c'è?!" Entriamo nel mondo dei conti e dei duchi. La De Blanck, Dolfin, Duca di Serracapriola, Filo della Torre e Romano Malaspina. Un crescendo. Passaggio anche dagli ambasciatori. Pupi d'Angeri e Vito Grittani. Climax finale con i nostri predicatori: Stefano Ansaldo, Evangelist Elia e Alessio Lizzio.
Regalo di Natale è un film che ho scoperto in tempi relativamente recenti e già alla prima visione me ne innamorai follemente, ritenendola una delle migliori opere di Avati. La notte di Natale, quattro amici si ritrovano dopo diversi anni, con lo scopo di spennare un "pollo" di avvocato al tavolo da poker. Tra ricordi, incomprensioni e segreti, le cose non sono quelle che sembrano. Per chi cercasse un film natalizio accomodante e gradevole, sicuramente questa pellicola non fa al caso suo, ma per chi volesse immergersi in un grandissimo esempio di cinema italiano, ecco che questo film porterà grande soddisfazione: attori fantastici, diretti da un Pupi in stato di grazie e sempre pronto a descrivere, in maniera malinconica e pungente, gli aspetti più nascosti della società in cui viviamo e dell'essere umano che la popola. Magistrale colonna sonora di Riz Ortolani e la Coppa Volpi meritatissima a Carlo Delle Piane, qui nel ruolo della sua vita.
Dovima responde a todo lo que Pupi ha dicho sobre ella. ¡Drama y conflicto! Además, se somete al polígrafo y responde toda la verdad: "¿Entraría a Drag Race All Stars"?", "¿Se reconciliaría con Pupi?". ¡Compra nuestra camiseta! https://bit.ly/reyesdelpaliqu Instagram: @somosreyesdelpalique Tiktok: @reyesdelpalique Twitter: @reyesdelpalique Nuestra invitada: @dovimanurmi Síguenos en nuestras redes sociales personales: @Fizpireta @Uyalbert
Raccontare il sacrificio di tanti “eroi” della nostra storia, anche molto recente, facendo innamorare di un'arte antica e nobile anche quei giovani che scontano dentro le mura carcerarie le loro fragilità. Grazie ad Angelo Sicilia, ospite di Gilda Sciortino, scopriamo il mondo dei suoi “pupi antimafia”, grazie ai quali parla in tutta Italia di storie di coraggio, come quelle più recenti dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, partendo dall'inizio di questa storia e cioè dalla casa di Peppino Impastato.
Nascidos e criados em família circense, os irmãos Cadorini tiveram grande apoio do pai, o palhaço e acrobata Beijinho, que percebeu o carisma e o talento dos filhos ainda quando crianças. Incentivados pela família, começaram a cantar desde muito novos. Inicialmente, utilizavam os pseudônimos de Pepi e Pupi e apresentavam-se em praças públicas, bares, rodeios, bailes e em circos. Acostumados desde cedo aos espetáculos e à estrada, logo adquiriram a experiência necessária para mostrar o potencial que tinham para a música.Em 1991, já como Edson & Hudson, passaram pelo show de calouros de Raul Gil, onde tiveram a grande oportunidade de serem vistos e ouvidos pelo grande público.
Vax y Pupi platican el día de hoy sobre los estigmas que existen acerca de ir a terapia. Un talk show en el que tú eres el protagonista, y dónde sales siendo una mejor versión de ti mismo. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/thependejadachronicles/message
In this episode, Channa Channa Channa talks to Hrvoje Madiraca of Paul Di'Anno new band Warhorse, which Di'Anno releasing new music after a seven-year hiatus. The band was formed by Paul Di'Anno and two guitarists / authors; Hrvoje Madiraca and Ante Pupačić 'Pupi'. Just days before three important surgeries, after which Paul should get back on his feet and eventually walk, the Warhorse issues a video / single ‘Stop The War' with universal and very clear message. This fierce, direct and brutally honest song was created as a direct consequence of the tragic events in Ukraine, but its message refers to all wars, the meaninglessness of the suffering and suffering of the innocent. Check out the music video for “Stop The War” on YouTube: https://youtu.be/cCjmPTsdnao #channa3x #channa3xvlogs #warhorseSupport the show
Pupi Poisson y Estrella Xtravaganza visitan Cuerpos especiales para presentar Reinas al Rescate, su nuevo programa con el que recogen la geografía española al rescate de personas del colectivo que lo necesitan. ¡Y sus entradas las hacen a todo lo grande!
En directo desde el Teatro Reina Victoria de Madrid, despedimos la tournée de los ¿Puedo hablar! XXL celebrando el orgullo con dos invitadas lujo y role models: Esty Quesada (Soy una pringada) y Pupi Poisson.
Ivetu Pupišovú už dnes mnohí nazývajú prvou dámou hotelierstva. Ak chcete nakopnúť svoju prevádzku, zistiť, čo vám nefunguje, nastaviť veci nanovo, táto žena to vie. Sama sa vypracovala z recepčnej, cez riaditeľku hotela až po rešpektovanú odborníčku v tejto oblasti. Aj vďaka nej viem, že masér v hoteli by mal ovládať, čo je najlepšie v jedálnom lístku a čašník by nemusel púšťať v reštaurácii výber najtvrdšieho slovenského rapu. Detaily robia celok a Iveta zapadla do nášho celku aj s predchádzajúcim hosťom Borisom Valábikom, preto očakávajte aj občasnú interakciu.
Hermosa charla con el ex futbolista y actual vicepresidente del Inter, Javier "Pupi" Zanetti. La relación con el fútbol, con sus hijos, su paso por La Selección, su fundación en Argentina y más. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/urbanaplayfm/message
En 1974, salió al mercado el álbum “Salsa” de la orquesta de Larry Harlow “El Judío Maravilloso”, del cual fue éxito la canción “La cartera” en la voz de Junior “Hommy” González. Así la escuché yo… “La cartera” de Larry Harlow con Junior González es prácticamente similar a la versión que realizara 7 años antes el cubano Pupi Legarreta y su Charanga en 1967. Para 1966, ya la inimitable Celia Cruz había grabado la canción para su álbum “Son con Guaguancó” bajo el título “Se me perdió la cartera”. La canción es una composición del gran músico cubano Arsenio Rodríguez (“El Ciego Maravilloso”) quien la tituló: “Se me perdió la cartera”. Autor: Arsenio Rodríguez (nombre real Ignacio de Loyola Rodríguez Scull, cubano) La cartera - Orchestra Harlow (1974) “Salsa Orchestra Harlow” álbum (1974) Canta: Junior González (nombre real Jonathan Adolfo González, puertorriqueño) Larry Harlow (nombre real Lawrence Ira Kahn, estadounidense) La cartera - Pupi Legarreta y su Charanga (1967) “King of the sauce - La cartera y otros éxitos” álbum (1967) “Soy campesino” álbum (19??) Pupi Legarreta (nombre real Félix Legarreta, cubano) Ritmo: Guaracha Se me perdió la cartera - Celia Cruz (1966) “Son con Guaguancó” álbum (1966) Ritmo: Guaracha-Mambo ___________________ “Así la escuché yo…” Temporada: 4 Episodio: 5 Sergio Productions Cali – Colombia
Hoy nos acompaña Pupi Poisson, miss simpatía y cuarta clasificada en la primera edición de Drag Race España. Con ella hablamos sobre cómo era actuar en despedidas de soltero, sus habilidades para leer bolas de cristal y toda la actualidad patria sin despeinarnos.
El podcast centennial, millennial y perennial de la (re)generación del crush. Tertulia cultural y sociológica acerca de lo divino y de lo humano de la mano de Popy Blasco. Esta semana gran rentrée de tercera temporada charlando animadamente con Monstruo Espagueti y Pupi Poisson acerca del verano, la denuncia falsa, Ibiza, el compromiso de Britney, el bulo okupa, los Juegos Olímpicos, The White Lotus, Onlyfans, Cruel Summer, el obispo de Solsona, Solo asesinatos en el edificio, el menú de Aitana, Candyman, Pé y su Copa Volpi, Shang-Chi, escuchando a The Kid Laroi con Bieber y maravillas mil. Emitiendo desde la potentísima señal de Subterfuge Radio. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Just 4 queens left! Who will get to the Final episode of Drag Race España? We are so glad to have one of the best seasons of the franchise! We talk about this, about the makeover challenge, the beauty of the inclusive rugby team and, of course, we explain Pupi's impact, her kind of drag and why it is important to the Drag Race herstory. Don't miss this gorgeous episode!
Our final four Spanish reginas are giving birth to a quartet of rugby player-sized baby queens for this week’s makeover challenge. Pupi’s poison all season has been her rough aesthetic and it unfortunately transfers to her drag daughter, while Carmen’s season-long perfection results in a true “She’s All That” moment for her partner. Sagittaria spirals out of orbit as a non-sewer with two looks to make and Killer Queen is the true winner of the week for getting to personally tuck Fernando. We queen out on Supremme’s goosey charms, the chaotic joy of the final lip sync, Give Me More queens, Envy Peru, and our plans for Season 2 of Drag Race Holland. Patreon: www.patreon.com/alrightmary Email: alrightmarypodcast@gmail.com Twitter: @alrightmary Johnny: @johnnyalso (Instagram) Colin: @colindrucker (Twitter) Web: www.tasteofreality.com/alright-mary/ www.alrightmary.com
This week’s acting challenge features the filthiest high school in Spain, with an undead Carmen stealing the show with those bananas, a wet and wild Principal Pupi, Sagitarria with a rising moon in Uranus and Hugaceo at her horniest. The runway is a literal art museum that had us saying, “Hello, Dali!” with guest judge Alaska on the judges panel calling most of the shots and certainly helping Pupi finally secure her first and much-needed win. Patreon: www.patreon.com/alrightmary Email: alrightmarypodcast@gmail.com Twitter: @alrightmary Johnny: @johnnyalso (Instagram) Colin: @colindrucker (Twitter) Web: www.tasteofreality.com/alright-mary/ www.alrightmary.com
Whether it’s Down Under, over the border or across the Atlantic, Snatch Game is always one of the most highly-anticipated challenges of a season. Spain not only paired theirs with a reading mini-challenge but a full on ball on the runway, resulting in 21 looks and well over half of the episode dedicated to the main stage. While fave of the podcast and gold star pizza queen Arantxa does end up sashaying away, Killer Queen emerges as more than just the spitting image of Tyne Daly, our love for Pupi hasn’t pooped out and Sagittaria is finally in our orbits. Patreon: www.patreon.com/alrightmary Email: alrightmarypodcast@gmail.com Twitter: @alrightmary Johnny: @johnnyalso (Instagram) Colin: @colindrucker (Twitter) Web: www.tasteofreality.com/alright-mary/ www.alrightmary.com
El gran intérprete salsero Héctor Lavoe, lanzó en 1985 su álbum “Reventó”, el cual contiene varios éxitos del artista, entre ellos la canción “Déjala que siga”. Así la escuché yo… La versión de Héctor Lavoe es en realidad una combinación de dos canciones “Decídete, mi amor” y “Déjala que siga”. Sin embargo, Héctor Lavoe no fue el primero en realizar una mezcla con este par de canciones, puesto que 6 años atrás, ya Tito Gómez con la orquesta de Enrique Jorrín había lanzado ese mismo mix en 1980. “Déjala que siga” es una composición del cubano Reinaldo Bolaños Flaquet y ha sido versionada por varios artistas, entre ellos Pupi Legarreta y su Charanga en 1975. “Y decídete, mi amor” es una composición del cubano José Antonio Méndez, la cual ha sido grabada por numerosos artistas, como Vicentico Valdés con la Sonora Matancera en 1953. Autores: - “Y decídete, mi amor” Autor: José Antonio Méndez - “Déjala que siga (andando)” Autor: Reinaldo Bolaños Flaquet - Acreditado erróneamente a Edgardo Donato en el álbum “Reventó” de Héctor Lavoe, confundiéndola con el tango “Déjala que siga” (el tango sí es de Donato, pero esta es otra canción con título similar). Déjala que siga - Héctor Lavoe (1985) Reventó álbum (1985) Y decídete mi amor /Déjala que siga andando - Tito Gómez & Enrique Jorrín (1980) Tito Gómez con la orquesta de Enrique Jorrín álbum (1980) Déjala que siga - Pupi y su Charanga (1975) Gonzalo, Pacheco y Pupi álbum (1975) Decídete mi amor - Vicentico Valdés con la Sonora Matancera (1953) single Decídete mi amor/Yo no soy guapo (1953) Los Valdés, Se formó el rumbón álbum (1958) Ritmo: Bolero Mambo ___________________ “Así la escuché yo…” Temporada: 2 Episodio: 32 Sergio Productions Cali – Colombia