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Cultisti! Sfortunatamente, ogni tanto, la produzione settimanale di oscurità e lembi scissi causa distorsioni nello spazio-tempo. Diventiamo improvvisamente suscettibili a germi e virus e, quasi senza avvisaglie, uno di noi si ammala. La settimana scorsa avevate sentito il Doc dietro una mascherina, il volto già segnato dal morbo. Nei giorni successivi, la situa è peggiorata. La mutazione da Doc Bolivia a Doc Holliday si è completata e siamo stati costretti a rinunciare a Bandaland. Zoppi, ma almeno non privi di Duca, ci siamo presentati ai drammatici nastri di partenza anche questa settimana. A voi. Buon ascolto e come sempre… Ci vediamo dall'altra parte!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dunwich-buyers-club--2814177/support.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7970INTERNET, SOCIAL, CARTONI, HOLLYWOOD: IL CONTAGIO SOCIALE SULLA TRANSIZIONE DI GENERE CHE INVESTE I GIOVANI di Giuliano GuzzoChe cosa succede oggi quando un giovane ha il dubbio di “essere nato nel corpo sbagliato”? Sfortunatamente, succede che, nella misura in cui si affaccia al mondo dei social - lo strumento più immediato, a portata di mano, anzi di smartphone - trova spesso e volentieri spunti che lo incoraggiano allegramente a “cambiare sesso” e a non preoccuparsi troppo delle conseguenze che ciò potrebbe comportare. Un vero e proprio contagio sociale.Esagerazioni? Non esattamente. Prova ne è, pensando per esempio a TikTok, il profilo TikDocTony, che vanta quasi 280.000 follower ed è gestito dal dottor Tony Mangubat del La Belle Vie Cosmetic surgery center and med spa di Seattle, un medico che ha al suo attivo oltre 10.000 interventi e che non fa che parlare della transizione di genere ai giovanissimi all'insegna dell'assenza di ogni limite. Una volta, tanto per fare un esempio eloquente, un utente ha chiesto «qual è l'età ideale per sottoporsi a un intervento chirurgico di alto livello» e Mangubat ha subito risposto: «Quando è giusto per te».Che TikTok c'entri con il boom della transizione di genere è provato anche da delle testimonianze. Per esempio, si guardi alla vicenda di Ash Eskridge, giovane del Montana e oggi detransitioner - cioè trans pentita e desiderosa di tornare al suo sesso biologico – la quale ha raccontato al New York Post di quanto il popolare social abbia influito nel suo percorso: «Su TikTok ho visto i video influencer che sostenevano come la transizione di genere avesse salvato loro la vita [...] Volevo che salvasse anche la mia vita». Parole senza dubbio inequivocabili e che probabilmente oggi riguardano anche molti altri giovani, dato che esiste un nutrito gruppo influencer transgender che si servono dei canali social per veicolare la loro personale visione del mondo, che spesso e volentieri di sostanzia in una antropologia fluida tale per cui per chiunque è giusto dire può “essere chi si sente” di essere. Non stupisce, a questo punto, apprendere che molti giovani “fluidi” o trans facciano oggi coming out su Internet prima che in famiglia o a scuola.Dunque è assodato, purtroppo, che TikTok sia il social che più “influenza” le giovani menti, anche per un fattore di utenza anagrafica. Il social di video-sharing di origini cinese, infatti, lanciato nel 2016 e diventato sempre più usato soprattutto dal 2020 in poi, è di fatto l'attuale social più “giovanile” in circolazione, vantando un pubblico composto in gran parte da adolescenti. Questo - ed è assodato, nonché denunciato da più parti – rende la stessa piattaforma particolarmente vulnerabile a questioni legate alla sicurezza online come il cyberbullismo, la pedofilia e l'incitamento a comportamenti pericolosi. Facile, dunque, infiltrarsi nelle maglie larghe di TikTok per veicolare qualsiasi ideologia si voglia, soprattutto se quest'ultima - appunto quella gender - è per giunta difesa dal mainstream.PERCHÉ PROPRIO TIKTOKMa, viene da chiedersi, perché proprio TikTok e perché, in generale, proprio i social network? La risposta è, purtroppo, tanto facile quanto drammatica. In tutto il mondo, infatti, e in particolare negli ultimi anni, si sta riscontrando un sensibile aumento delle domande di riassegnazione di genere fra i bambini e gli adolescenti. Va da sé, quindi, che i terreni più fertili per la propaganda Lgbtqia+ siano proprio quelli più frequentati da giovani e giovanissimi.Come detto, dunque, tanto su TikTok ma anche su Youtube, Instagram e Facebook, abbondano video sia in italiano che in inglese, nei quali vengono riportate foto e testimonianze di giovani che stanno compiendo o hanno compiuto il percorso di transizione. Alcune criticano i luoghi comuni su questi argomenti, altre si centrano proprio sul racconto del percorso che il soggetto sta compiendo, altre ancora hanno una prospettiva più “clinica”, e poco importa a questi “influencer” se le informazioni riportate sono spesso se non sempre pesanti fake news. Ormai, infatti, il mantra «l'ho visto sui social» è il nuovo «l'ha detto la televisione», ed è dunque preso per assolutamente vero da chi guarda.Proprio utenti transgender, sedicenti medici o altrettanto sedicenti influencer tendono a rispondere a interrogativi fra cui quelli relativi al come fare per sapere se si è veramente trans, al modo per fare coming out in famiglia, al come ottenere una terapia a base di testosterone, alle paure nell'attraversare questa esperienza e così via. Una mole enorme di contenuti pro-gender che va a braccetto con la dimensione di identificazione, peraltro tipica della fascia d'età preadolescenziale. Molti soggetti giovanissimi, dunque, si aggrappano all'identità che credono di aver trovato grazie a questi video cui giungono spesso attraverso la ricerca di specifici hashtag.E chi prova a porre domande diverse da quelle mainstream o a fare commenti non in linea con l'approccio affermativo? Ormai è automatico, quasi naturale - senza neanche bisogno di incitare le folle - che arrivi una vera e propria shitstorm di commenti e risposte che bollano chi la pensa diversamente come transfobico, omofobo, retrogrado, ignorante.IL RAPPORTO GENITORI-SOCIALE il rapporto genitori-social? I genitori, troppo spesso, assistono impotenti a ciò che i propri figli fanno con e sui social. Questo vale, lo sappiamo, per tanti argomenti: dalla ricerca di contenuti sul sesso a droghe, fumo, ma anche su temi magari più banali e innocenti come lo studio, i giochi online, le conversazioni tra pari età. Insomma, i genitori sono esclusi dai propri figli da ciò che esiste sui social, quasi come se questi ultimi fossero un luogo intimo e privato della propria adolescenza. Ecco, dunque, che questa “esclusione” finisce per essere ancor più pericolosa proprio quando si tratta di disagi e confusione sulla propria sessualità o sul proprio corpo. Gli adolescenti, all'insaputa dei familiari, apprendono principalmente dal mondo online come aderire a un'immagine corporea che è esattamente l'opposto del sesso anatomico: ecco allora che acquistano vestiti che comprimono il torace al fine di occultare il proprio seno o gli abiti che nascondono gli organi genitali nei maschi, ecco che chattano con sedicenti esperti o provano a prendere appuntamenti in cliniche che - complici di tutto ciò - non pretendono nessuna autorizzazione da parte dei genitori, e così via.Ecco dunque l'amara e tragica verità: il passo dal click alla transizione è inesorabilmente breve, molto di più di quanto si possa immaginare.Ma non è finita qui. Perché i social sono la parte più consistente di un iceberg che, sott'acqua, riserva ancora altre brutte sorprese. Non ci sono infatti solo i social network a veicolare l'ideologia gender. Un ruolo in questo, infatti, lo svolgono anche la televisione, le serie tv e perfino i cartoni animati. Con riferimento a questi ultimi, come non pensare alla Disney giunta a tingere di arcobaleno la mitica saga di Star Wars, con la serie The Acolyte, che la sua stessa creatrice, Leslye Headland, ha codificato come queer. Tutto questo non deve stupire se si pensa che Karey Burke, presidente della Disney's General Entertainment Content - la quale si definisce «madre di due bambini queer» -, ha dichiarato di voler arrivare in poco tempo ad almeno il 50% dei personaggi appartenenti a «gruppi minoritari», ovviamente Lgbt in primis. L'impegno arcobaleno della celebre casa di contenuti per bambini è però già a buon punto.DISNEY ALLO SBANDOBasti qui ricordare che, su 59 film prodotti nel 2022, ben 24 di questi - ha sottolineato Glaad (acronimo dell'associazione arcobaleno Gay and Lesbian Alliance Against Defamation) - presentavano contenuti di «inclusione Lgbt». In pratica, ormai quasi un prodotto Disney su due veicola contenuti cari all'agenda politica e ideologica arcobaleno - e di questo passo, a breve, saranno senza dubbio la maggioranza. Non c'è comunque solo la Disney attiva su questo versante propagandistico. Anche la Pixar Animation Studios, celebre casa di produzione di prodotti per bambini, ancora nel 2021, si diceva interessata a cercare per «un doppiaggio giovanile» dei ragazzi che potessero «dar voce credibilmente a una quattordicenne trans». E questi sono solo - per ovvie esigenze di spazio - pochi esempi dei molti contenuti che possiamo trovare quotidianamente su tv, canali streaming e media di ogni tipo. Dove non c'è la propaganda esplicita, dunque, c'è comunque un asservimento da parte dei media ai diktat arcobaleno e transgender.Prova ne è anche la mitica emittente Cnn che, in un testo che parla di prevenzione ginecologica, ha deciso di rivolgersi agli «individui con una cervice» senza scrivere «donne» o «donna» nell'articolo, per “non offendere” le persone transgender. Non si può poi non considerare, come grande - ancorché indiretto - spot alla transizione di genere, la grande popolarità che nelle pubblicità, di moda ma non solo, hanno le modelle androgine, figure salutate anzi celebrate sui media come «top model e modelle che hanno sfidato gli stereotipi!». Da parte loro, anche queste modelle sembrano trarre a loro volta una forma d'appagamento o comunque divertimento nel vestire panni ambigui, che possano veicolare identità fluide. «Mi piacciono un sacco le donne vestite da uomini e viceversa» ha per esempio dichiarato la modella francese Agata Descroix, aggiungendo che, a suo dire, «la moda è prima di tutto la libertà di giocare con i vestiti e sentirsi bene. In aggiunta, perché impedire a una donna di indossare una bella cravatta? O un uomo di indoss
KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) - "Ho ricevuto i primi resoconti sull'attacco russo a Poltava. Secondo le informazioni disponibili, due missili balistici hanno colpito la zona. Hanno preso di mira un istituto scolastico e un ospedale vicino, distruggendo parzialmente uno degli edifici dell'istituto di telecomunicazioni. Le persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Molte persone sono state salvate, ma più di 180 sono rimaste ferite. Sfortunatamente, ci sono molte vittime. Al momento, sappiamo che 41 persone sono state uccise. Le mie più sentite condoglianze a tutti i loro parenti e cari". "La feccia russa pagherà sicuramente per questo attacco - aggiunge -. Continuiamo a esortare chiunque nel mondo abbia il potere di fermare questo terrore: l'Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa aerea e missili ora, non di depositi. Attacchi a lungo raggio che possano proteggerci dal terrore russo sono necessari ora, non più tardi. Ogni giorno di ritardo, purtroppo, significa più vite perse".fsc/gsl (Fonte video: Canale Telegram Zelenskiy / Official)
KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) - "Ho ricevuto i primi resoconti sull'attacco russo a Poltava. Secondo le informazioni disponibili, due missili balistici hanno colpito la zona. Hanno preso di mira un istituto scolastico e un ospedale vicino, distruggendo parzialmente uno degli edifici dell'istituto di telecomunicazioni. Le persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Molte persone sono state salvate, ma più di 180 sono rimaste ferite. Sfortunatamente, ci sono molte vittime. Al momento, sappiamo che 41 persone sono state uccise. Le mie più sentite condoglianze a tutti i loro parenti e cari". "La feccia russa pagherà sicuramente per questo attacco - aggiunge -. Continuiamo a esortare chiunque nel mondo abbia il potere di fermare questo terrore: l'Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa aerea e missili ora, non di depositi. Attacchi a lungo raggio che possano proteggerci dal terrore russo sono necessari ora, non più tardi. Ogni giorno di ritardo, purtroppo, significa più vite perse".fsc/gsl (Fonte video: Canale Telegram Zelenskiy / Official)
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7828BEATIFICATO DON STREICH, MARTIRE UCCISO DAI COMUNISTI di Wlodzimierz RedziochDurante l'udienza concessa il 23 maggio al card. Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha autorizzato il medesimo Dicastero a promulgare una serie di decreti, tra cui quello riguardante il martirio del Servo di Dio Stanislao Kostka Streich, sacerdote diocesano; nato il 27 agosto 1902 a Bydgoszcz (Polonia) e ucciso in odio alla fede il 27 febbraio 1938 a Luboń (Polonia). Un'altra vittima del comunismo in Polonia sarà proclamata beata, ma a differenza dei sacerdoti martiri nel periodo comunista, don Streich fu ucciso nella Polonia democratica, prima della Seconda guerra mondiale da un militante comunista. La sua storia assomiglia a tante storie dei sacerdoti dell'Emilia Romagna martirizzati dai comunisti negli anni Quaranta.Un anno prima dell'assassinio di don Streich Pio XI pubblicava l'Enciclica Divini Redemptoris sul «'comunismo bolscevico' ed ateo che mira a capovolgere l'ordinamento sociale e a scalzare gli stessi fondamenti della civiltà cristiana». Nella sua Enciclica il Papa, tra le altre cose, spiegava le cause della violenza esercitata dai comunisti. «Insistendo sull'aspetto dialettico del loro materialismo, i comunisti pretendono che il conflitto, che porta il mondo verso la sintesi finale, può essere accelerato dagli uomini. Quindi si sforzano di rendere più acuti gli antagonismi che sorgono fra le diverse classi della società; e la lotta di classe, con i suoi odi e le sue distruzioni, prende l'aspetto d'una crociata per il progresso dell'umanità. Invece, tutte le forze, quali che esse siano, che resistono a quelle violenze sistematiche, debbono essere annientate come nemiche del genere umano» - scriveva Pio XI. Il martiro di don Streich è la prova della correttezza dell'analisi del Papa che, purtroppo, è sempre attuale.DON STANISŁAW KOSTKA STREICHMa chi era don Stanisław Kostka Streich? Nacque il 27 agosto 1902 a Bydgoszcz che nel periodo delle spartizioni della Polonia ad opera delle potenze confinanti (1795-1918) apparteneva alla Prussia. I suoi genitori erano: Franciszek Streich, impiegato di una Compagnia di Assicurazioni, e Władysława Birzyńska. Nel 1912, dopo aver compiuto i tre anni della scuola dell'obbligo, frequentò per otto anni il ginnasio di Scienze umane fino al 1920. Lo stesso anno, inoltrò una domanda di ammissione al Seminario di Poznań e fu ammesso. Poi studiò a Gniezno e fu ordinato sacerdote il 6 giugno 1925. Dopo l'ordinazione, negli anni 1925-1928 studiò filosofia classica all'Università di Poznań. Negli anni successivi lavorava come vicario presso varie parrocchie e insegnava religione al seminario.Nel 1933 assunse la funzione di parroco nella località Zabikowo nel territorio del comune di Lubon dove, purtroppo, mancava una vera chiesa: da chiesa fungeva la cappella presso il convento delle Ancelle dell'Immacolata. Don Streich organizzò un comitato per la costruzione della chiesa: nel 1935 fu presa la decisione di avvio della costruzione della chiesa a Luboń e fu istituita la nuova parrocchia di San Giovanni Bosco organizzata attorno alla chiesa in costruzione. Durante i 3 anni del suo lavoro pastorale, prima di essere assassinato, il sacerdote organizzò quasi dal nulla la vita parrocchiale e la vita della comunità. Il suo atteggiamento pieno di premura e disponibilità, la promozione della vita eucaristica nella parrocchia e le attività introdotte conferirono alla parrocchia di San Giovanni Bosco di Lubon una qualità particolare. Don Streich organizzò una serie di organizzazioni cattoliche che poi crebbero in modo meraviglioso. Ma le sue intense attività nel campo sociale, di particolare importanza per Lubon, città abitata prevalentemente da operai, furono malviste dai comunisti locali che volevano instaurare il comunismo.MINACCE DI MORTEPer tutto l'anno 1937 il sacerdote riceveva lettere anonime in cui, con linguaggio ingiurioso e offensivo, si prediceva la sua morte imminente. Ad aprile, qualcuno si introdusse di nascosto nella chiesa, manomise il tabernacolo, forzò le cassette delle offerte e sparpagliò gli abiti di rito. Ad agosto, fu aggredito il guardiano della chiesa. In ottobre, aggressori ignoti lanciarono pietre contro il prete. È proprio in quel mese che scrisse il suo testamento. L'11 febbraio 1938, scrisse la sua ultima lettera alla madre. La domenica del 20 febbraio, nella chiesa successe un fatto strano: fu probabilmente quel giorno che, durante una finta confessione il suo futuro assassino gli comunicò la sua intenzione di ammazzarlo. Dopo quel fatto il sacerdote sembrava cambiato.Il 27 febbraio 1938 alle ore 9.30, don Streich entrò nel confessionale come al solito per sentire le confessioni dei fedeli. Alle 10.00 cominciò a celebrare la Messa. Dopo che si fu allontanato dall'altare, si tolse la casula e si diresse verso il pulpito per leggere il Vangelo e pronunciare la predica. Con la mano sinistra stringeva contro il petto l'evangeliario, con la destra toccava le testine dei bambini. All'improvviso, dalla folla saltò fuori un uomo con la mano alzata e sparò due volte a don Streich mirando alla faccia. Il primo colpo fu mortale: il proiettile entrò sotto l'occhio destro, ruppe l'osso cranico e si fermò nel cervello. La seconda pallottola attraversò l'Evangeliario. Il prete cadde all'indietro sul fianco destro e l'attentatore gli sparò altri due colpi alla schiena. L'atto di decesso precisava il momento della morte: le ore 10.30.I tentativi volti ad avviare l'inchiesta diocesana della causa di beatificazione di don Streich iniziarono subito dopo la sua morte. Sfortunatamente, l'anno successivo scoppiò la Seconda guerra mondiale, successivamente, nel 1945, in Polonia fu istaurato il regime comunista che ovviamente non permetteva d'instaurare un processo di beatificazione di una vittima di un comunista. Solo con la caduta del comunismo nel 1989 si ripresentò la possibilità d'avviare la causa, essendo sempre viva fama di martirio e di santità di don Streich tra i fedeli. Il 26 gennaio 2017, la Congregazione Vaticana per le cause dei santi rilasciò il "nulla osta" per l'istruzione della causa che cominciò nell'arcidiocesi di Poznan. Finita la fase diocesana, il 26 aprile 2019 gli atti furono consegnati alla Congregazione per le Cause dei Santi. L'odierna promulgazione del decreto sul martirio di don Streich apre la strada alla sua già prossima beatificazione.«Quando i cristiani sono veramente lievito, luce e sale della terra, diventano anche loro, come avvenne per Gesù, oggetto di persecuzioni. Come Lui sono 'segno di contraddizione' (...) Quanto utile è allora guardare alla luminosa testimonianza di chi ci ha preceduto nel segno di una fedeltà eroica sino al martirio!» - scriveva Benedetto XVI.Il messaggio del martirio di don Streich rimane sempre attuale nel mondo che continua a combattere la Chiesa di Cristo e perseguita i suoi sacerdoti. Ed è particolarmente attuale anche nella Polonia di oggi dove è iniziata una nuova persecuzione della Chiesa, simile a quella dei tempi del comunismo. I politici, ma prima di tutto i media, fomentano l'odio verso fede cattolica e l'anticlericalismo. E i preoccupanti risultati si vedono: profanazione dei luoghi di culto e dei simboli religiosi, spettacoli blasfemi, attacchi anche fisici ai sacerdoti, ondate di discorsi d'odio conto la Chiesa e i valori cristiani nei social media. Allora il martirio di don Streich dovrebbe essere anche un monito contro chi alimenta l'anticattolicesimo.Nota di BastaBugie: Wlodzimierz Redzioch, nell'articolo seguente dal titolo "Sacerdote arrestato nella nuova Polonia anticlericale" intervista l'avvocato del sacerdote in carcere dal 26 marzo. Si sospetta il movente politico dietro l'arresto, per appropriarsi del suo centro di aiuto alle persone in difficoltà e "regalarlo" a fondazioni di sinistra.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 11 aprile 2024:Quest'anno la Settimana Santa per la Chiesa in Polonia è stata particolare: martedì 26 marzo è stato fermato dalla polizia un sacerdote, padre Michal Olszewski: fermato e subito condannato dal tribunale distrettuale di Varsavia-Mokotów a tre mesi di arresto temporaneo in relazione al caso del Fondo Giustizia. Il difensore di padre Olszewski, l'avvocato Krzysztof Wąsowski ha comunicato che non c'erano motivi per l'arresto e che le accuse rivolte alla Fondazione Profeto diretta dal sacerdote sono infondate. Perciò ha fatto ricorso contro la detenzione del sacerdote. La faccenda riguarda la costruzione del centro "Arcipelago - Isole libere da violenza" destinata ad aiutare le persone in situazioni economiche difficili, socialmente escluse e vittime di violenza e crimini, che viene finanziato principalmente dal Fondo Giustizia gestito dal Ministero della Giustizia.Nemmeno i confratelli di padre Olszewski, i padri del Sacro Cuore di Gesù, potevano contattarlo nel giorno dell'arresto. Lo stesso giorno, gli agenti dell'Agenzia per la Sicurezza Interna (ABW) sono entrati in tre case appartenenti alla congregazione. P. Płatek, portavoce della congregazione, ha dichiarato che il giorno dell'arresto «gli ufficiali dell'ABW sono venuti e hanno fatto delle perquisizioni nelle loro case a Varsavia, Stopnica e Stadniki: erano luoghi dove la Fondazione Profeto svolgeva temporaneamente le proprie attività».L'arresto di p. Olszewski è stato preceduto ed accompagnato dall'odiosa campagna mediatica di denigrazione del sacerdote che l'avvocato ha
PALERMO (ITALPRESS) - “Franco Basaglia è stato un grande innovatore e una persona di grande spessore - sottolinea il presidente dell'Ordine dei Medici di Palermo Toti Amato - Mi ricordo che in quei tempi passava per pazzo, ma non era assolutamente così. La sua norma del 1978 portava un senso di novità: prima i manicomi erano dei veri e propri lager, luoghi di terrore e alienazione, e questo oggi sarebbe improponibile; chi entrava lì dentro sembrava destinato a non uscire più. Sfortunatamente alla legge Basaglia non sono seguiti i decreti attuativi, come succede spesso a livello normativo nel nostro paese: abbiamo bisogno che a partire dalla legge Basaglia e con i giusti correttivi si diano risposte alle persone che stanno poco bene, alle loro famiglie e alla società”. Così Toti Amato, presidente dell'Ordine dei Medici di Palermo, ricordando Franco Basaglia a cent'anni dalla nascita, a margine di un convegno che ha visto protagonisti numerosi esperti, a Palazzo dei Normanni, a Palermo.xd8/vbo/gtr
di Arianna Porcelli Safonov | Valeria ha deciso che quest'anno passerà la notte della vigilia a servire pasti caldi ai senzatetto, non certo per far del bene, ma nella speranza di evitare gli appuntamenti coi suoi cari. Sfortunatamente, durante le feste natalizie, le mense dei poveri sono assediate da volontari, se possibile molto più spiacevoli dei suoi parenti.
Per qualcuno come il sottoscritto, che ha scelto il difficile mestiere di raccontare una terra complicata come la Toscana, sapere più o meno cosa si trova in questa regione dovrebbe essere il minimo. Accogersi che le cose non stanno così non è semplice da digerire. Qualche giorno fa, mentre stavo girando in rete a caccia di qualche storia interessante come al solito, mi sono capitate sotto gli occhi alcune foto straordinarie. La cosa strana è che queste foto, davvero splendide, c'entravano con la Toscana più o meno come il cavolo a merenda. Quelle decorazioni tanto intricate quanto colorate sembravano venire dall'India o dall'altra parte del Mediterraneo. Quando mi sono accorto che invece quel posto era proprio in Toscana sono andato un attimo nel panico. Com'è possibile che non ne avessi mai sentito parlare, visto che è a soli 30 chilometri da Firenze? Quando ho capito come stavano le cose, mi è caduta la mascella per terra. Questo antico castello che fu trasformato in un caleidoscopio di stili e di colori nella seconda metà dell'Ottocento non si può visitare. Come mai? Perché è stato abbandonato da qualche decennio e sta letteralmente cadendo a pezzi. Questo spiega perché questa settimana What's Up Tuscany vi porterà a Reggello per raccontarvi tutto quel che c'è da sapere dello splendido Castello di Sammezzano, il Taj Mahal toscano abbandonato da tutti.Se ascolterete l'intero episodio impararete delle antiche origini di questo castello, come nell'anno 780 ospitò per qualche giorni addirittura Carlo Magno e come divenne sempre meno importante dal punto di vista militare. Dopo esser passato di mano diverse volte da una famiglia nobile fiorentina all'altra, i Medici lo trasformarono in una delle loro riserve di caccia preferite. Visto che al Granduca Ferdinando non piaceva granché, la vendette per una somma molto considerevole ad una potente famiglia spagnola che aveva parecchi interessi in Toscana. La trasformazione avvenne dal 1853 al 1889 sotto la direzione di un marchese che era davvero un tipo particolare: sebbene non avesse mai lasciato la Toscana, adorava l'Oriente, tanto da addestrare un gran numero di lavoratori del posto così che fossero in grado di imitare le tecniche moresche ed indiane necessarie per copiare i capolavori di cui aveva letto nei suoi amati libri. Il risultato fu così straordinario che anche il Re d'Italia Umberto I volle vederlo coi suoi occhi. Costruire da zero qualcosa in grado di battersela con l'Alhambra o con il Taj Mahal è davvero un risultato incredibile.Sfortunatamente, però, furono proprio le decorazioni così stravaganti a condannare il magnifico castello. Gli eredi del marchese non erano affatto interessati ad abitare in un palazzo così grande e strano, tanto da abbandonarlo al suo destino. Poco alla volta, tutti gli arredi orientaleggianti furono portati via dai ladri, spogliandolo quasi completamente. Il castello passò di mano un paio di volte e si provò a trasformarlo in un hotel di gran lusso. Purtroppo, però, la manutenzione era così costosa da condannare l'albergo al fallimento. Il castello è ora in vendita per circa 15 milioni di Euro e gli amanti dell'arte sperano che i nuovi proprietari abbiano voglia di investire le somme necessarie per riportarlo al massimo splendore. Negli ultimi capitolo, poi, vi descriverò lo splendido parco, che ospita delle sequoie giganti fatte arrivare direttamente dalla California, le tante cose che potete fare in questa parte poco conosciuta della Toscana e vi indicherò un'antica taverna che ora ha anche un albergo dove potrete godervi la splendida natura o mangiare alcuni dei migliori piatti della zona. Se, purtroppo, è impossibile visitarne l'interno ma Sammezzano anche se solo dall'esterno è lo stesso incredibile. Pensate a farci un salto la prossima volta che passate dalle nostre parti. Ha bisogno di tutta l'attenzione possibile: un posto così straordinario non può andare in rovina.Email: podcast@larno.itFacebook: https://www.facebook.com/larno.itTwitter: @arno_it / @WhatsupTuscanyI LINK ALLE FONTIhttps://www.atlasobscura.com/articles/sammezzano-the-most-magnificent-castle-you-cannot-seehttps://www.archeotravelers.com/en/2020/07/31/sammezzano-castle-a-corner-of-the-east-in-tuscany/https://www.telegraph.co.uk/travel/destinations/europe/italy/tuscany/articles/sammezzano-tuscan-castle-up-for-sale-14-million/https://www.marieclaire.it/lifestyle/viaggi/a38548856/castello-di-sammezzano/https://www.toscana.info/firenze/provincia/castello-di-sammezzano/https://www.sammezzano.info/https://www.villarigacci.it/BACKGROUND MUSICPipe Choir - Bom Bom Breakthrough (Instrumental)Profound Beats - Lo-fiPipe Choir - Almost Time (Instrumental)Pipe Choir - Fortress (Instrumental)Inova - SeamonsterPipe Choir - Followers (Instrumental)Wayne John Bradley - Blues Rock Original InstrumentalAll released under Creative Commons Attribution 4.0 International Licensehttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipe-choir-bom-bom-breakthrough-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/profoundbeats/profound-beats-lo-fi-free-downloadhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipe-choir-almost-time-instrumental-creative-commonshttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pc-one-fortress-instrumentalhttps://soundcloud.com/argofox/inova-seamonsterhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipechoir-followers-instrumentalhttps://soundcloud.com/ayneohnradley/blues-rock-original-instrumentalcreative-commonshttp://www.pipechoir.com/
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7610TEST EUROPEO PER SRADICARE LA CULTURA PATRIARCALE di Paola BellettiCi sono diverse notizie che possono dare i brividi, alcune perché ci mostrano in modo manifesto il male di cui le persone sono capaci, altre perché ci fanno presentire un pericolo simile ad altri già occorsi nella storia, ma che in ottusi ricorsi tendono a riproporsi. Cambiano un po' le forme, le parole, le circostanze, resta la sostanza.TERRIBILI UTOPIE EDUCATIVEÈ il caso dei progetti educativi che hanno come destinatari - ma temiamo invece come vittime - i bambini. Lo scopo, sradicare il male che certa cultura patriarcale, certo maschilismo, certa oppressione della donna in quanto tale seminano furtivamente nel cuore dei (pochi, ahinoi) nuovi nati, nella sadica certezza o nella idiota inconsapevolezza che presto o tardi tutto questo darà i suoi amari frutti.Oltre al fatto di non rilevare alcuna traccia statisticamente significativa di modelli patriarcali e a notare invece con dolore sincero una ingiusta e sistematica mortificazione dei tratti maschili più benefici e necessari, ciò che forse non stiamo sufficientemente denunciando è il pericolo legato a interventi educativi preventivi sui bambini., proposti ora con sospetta frenesia. Come fossero la sola strada percorribile, come se l'analisi necessaria a capire dove risieda e in cosa consista la vera emergenza educativa fossero assodate e condivise (emergenza che a questo punto dovremmo dichiarare una quasi disfatta, ma siamo cristiani e la speranza per noi non è l'ultimo dei mali ma la più forte delle virtù di chi è ancora pellegrino in terra).No, gli esperimenti di educazione di massa sui bambini, al di fuori e in aperto contrasto con la primaria responsabilità dei genitori, nella cellula fondamentale della famiglia naturale, non sono affatto una buona idea. Ne abbiamo una prova finora piuttosto sconosciuta in un test europeo relativamente recente realizzato nella Germania occidentale dei primi anni Settanta.I NEGOZI PER BAMBINII Kinderläden devono il loro nome semplicemente ai locali commerciali rimasti vuoti nei quali vennero avviati i centri di assistenza all'infanzia, «organizzati e gestiti collettivamente da genitori e attivisti radicali», racconta Rhyd Wildemurth su Unherd.com. Anziché occuparsi semplicemente di prendersi cura dei bambini mentre i genitori erano a lavorare, il movimento che aveva fondato i Kinderläden, dichiarò la propria ambiziosa e nefasta missione: smantellare l'educazione tradizionale, foriera di ogni male soprattutto portatrice dei germi di ogni fascismo, e offrendo «un modo più sano ed egualitario di prendersi cura dei bambini piccoli».In soli due anni i Kinderläden erano presenti in almeno 30 città; più che la piena adesione ideologica alla proposta poté il digiuno di alternative per rispondere a una necessità pratica: Il Kinderläden ha soddisfatto un chiaro bisogno materiale. Sfortunatamente, alcuni dei radicali di sinistra dietro il progetto credevano che potesse fare di più che fornire semplicemente assistenza all'infanzia a prezzi accessibili; credevano che potesse effettivamente eliminare le cause psicologiche del fascismo. E chi peggio dei genitori può dare questo imprinting? si chiedevano gli arditi pionieri.Occorreva allora intervenire alla fonte, modificandola o sostituendosi ad essa. Queste teorie sembrano quantomeno assonanti con gli slogan che rimbalzano in questi giorni da ogni schermo e che invocano la necessità di non meglio definiti corsi sull'affettività di cui la scuola deve farsi carico per sradicare queste inevitabili manifestazioni sane di un sistema malato (leggi Filippo Turetta figlio sano del patriarcato).Anche nel caso dei "negozi per bambini" all'origine della loro istituzione ci sono idee e teorie. La visione della famiglia come pozzo avvelenato da cui attingerebbe ogni fascismo veniva direttamente dalla Scuola di Francoforte, influenzata dal marxismo e da Freud che era popolare nella Germania tra le due guerre. Una di queste teorie era che la famiglia era il "luogo più importante di riproduzione" per lo stato autoritario - un'idea che persiste ancora oggi negli appelli di sinistra per l'abolizione della famiglia; la famiglia, in questo quadro, è vista come un luogo di "cura privatizzata", dove ai bambini vengono insegnate le norme della società capitalista e come obbedire all'autorità. Il legame da spezzare era dunque quello tra genitori e figli. I bambini non sono dei genitori, che se li sono intestati fin troppo a lungo, ma dello Stato. Agghiacciante, non trovate?LA FOLLIA DELLA LIBERAZIONE SESSUALE INFANTILEEsiste un altro aspetto, più indigesto ancora ma purtroppo logicamente connesso a questa istanza: la disgustosa premura per la liberazione sessuale dei bambini e delle relazioni erotiche tra bambini e adulti. Un'idea che nessuna onesta osservazione medica, psichica, biologica e umana potrebbe sposare: il bambino non è semplicemente un adulto in formato ridotto, ha altre esigenze, altri passi da fare, altri bisogni, preludio semmai a ciò di cui godrà o patirà in età adulta. «A noi interessava arrampicarci sugli alberi e scolpire il legno», osserva una donna che da bambina aveva frequentato uno dei centri. Molti dei Kinderläden furono influenzati dal lavoro di Wilhem Reich, che credeva che la repressione sessuale infantile portasse a tendenze autoritarie e persino fasciste.Così, nel Kinderläden, i bambini non venivano corretti quando toccavano i propri genitali o quelli degli altri; infatti, tale comportamento veniva attivamente incoraggiato. In modo inquietante, alcuni dei tratti educativi prodotti da questo movimento sostenevano esplicitamente il sesso tra bambini e adulti. Per liberare l'immaginazione dei bambini e incoraggiare il loro «sano e primario erotismo» naturalmente era disponibile materiale pornografico e, come in ogni materia che si rispetti, oltre alla teoria e ai manuali illustrati, i bambini erano incoraggiati da esercitazioni pratiche fatte di sesso (solo?) simulato. Ma le mamme e i papà di questi bambini, che ne pensavano? Erano tutti d'accordo e allineati con i sistemi e gli scopi di queste strutture per l'infanzia? No, affatto.Purtroppo però l'ideologia alla base di questo esperimento aveva ottenuto un altro successo: fare sentire i genitori stessi in colpa per il proprio imbarazzo rispetto alla sessualità. Si sentivano in difetto perché non erano abbastanza emancipati. Anche questo assomiglia a quel senso di colpa di massa e all'autodenuncia del maschio in quanto maschio che spontaneamente molti uomini stanno mettendo in pratica (sempre a favore di telecamera o post o al traino di qualche contenuto particolarmente virale).Non tutti i genitori i cui figli partecipavano al Kinderläden erano convinti che le interazioni sessuali tra bambini e adulti fossero benefiche, ma alcuni temevano che le proprie inibizioni sessuali potessero essere il problema. Persino gli stessi fondatori erano a disagio con gli esiti più estremi e perversi del loro esperimento e qualcosa, in quella natura così indebitamente ritenuta riprogrammabile o avvelenata dal fascismo e dall'autoritarismo del sistema capitale, ha gridato anche in uno di loro:Alexander Schuller, uno dei co-fondatori di un Kinderläden a Berlino: «Ho trovato incredibilmente difficile prendere posizione. Sentivo che quello che stavamo cercando di fare era fondamentalmente corretto, ma quando si è trattato di questo problema, ho pensato: questo è pazzesco, semplicemente non è giusto. Ma poi mi vergognavo di pensare così. Penso che molti fossero nella stessa posizione». Dalla storia dovremmo imparare non solo a non ripetere gli stessi errori, ma prima di tutto a ricordarci che la possibilità del male è dentro ogni essere umano e non basterà nessun corso a sradicarla; ancora meno potranno farlo quegli interventi che hanno come obiettivo la colpevolizzazione di ogni forma di mascolinità e la vittimizzazione di ogni donna in quanto tale. E soprattutto, lasciamo in pace i bambini.
Torniamo a parlare della nostra splendida Toscana dopo la seconda settimana di pausa in quasi tre anni, cosa della quale ci scusiamo. Sfortunatamente, stavolta, avevamo una ottima scusa, visto che il mio piccolo angolo di mondo è stato sconvolto dalle inondazioni della settimana scorsa. Se, ringraziando il Cielo, io e la mia famiglia stiamo bene, abbiamo dovuto pulire parecchie cose ed aiutare amici e parenti, che sono stati meno fortunati. Per dimenticare la distruzione che ci circonda, ho pensato di parlarvi di una cittadina non lontana da casa mia che è diventata famosa per una ragione piuttosto singolare. Come succede spesso in Toscana, nel Medioevo era una fortezza importante ed una tappa quasi obbligata sulla Via Francigena, la strada che portava i pellegrini a Roma dal Nord Europa. Cosa la rende davvero unica è che, a diversi secoli di distanza, due imperatori che hanno fatto la storia europea vi hanno lasciato un segno indelebile. Il posto è allo stesso tempo splendido e pieno di tante piccole stranezze, il che spiega perché questa settimana What's Up Tuscany vi porterà a San Miniato, la città dei due imperatori, per raccontarvi cosa la rende unica al mondo.Se ascolterete l'intero episodio imparerete come fu Federico II di Svevia a fare in modo che la strada dei pellegrini passasse di qui, ordinando la costruzione della possente torre che ancora oggi è il simbolo della città. Vi racconterò, poi, come Napoleone Buonaparte sia venuto qui almeno due volte per incontrare alcuni parenti e come fu proprio uno di loro a fornirgli la chiave che gli permise di cambiare per sempre la storia del Vecchio Continente. Continueremo poi esplorando l'enorme palazzo che segue il tracciato delle antiche mura, esplorando le tante, curiose perle di saggezza che si trovano sulla sua facciata. Daremo anche un'occhiata alla misteriosa cattedrale, le cui nicchie di ceramica replicano la forma delle due costellazioni che, secondo gli astrologi, avrebbero protetto San Miniato e il piccolo rettangolo di marmo a forma di labirinto che testimoniava la presenza dei potenti cavalieri Templari. Continueremo il nostro giro nel centro storico osservando l'antico crocifisso che, secondo la gente del posto, era in grado di proteggere dalle inondazioni e i micidiali vicoli carbonai, strade dietro alle mura che, in caso di assalto, potevano trasformarsi in una muraglia di fuoco.Nell'ultimo capitolo vi accompagnerò a visitare un piccolo museo aperto da pochi anni dedicato alle vite dei toscani durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, vi darò qualche consiglio sulla famosa mostra mercato dedicata al famoso tartufo bianco per poi finire con i nostri soliti consigli sui migliori posti dove trovare cibo eccellente senza andare in bancarotta. Stavolta sono davvero strani, visto che si va dal bancone del mercato centrale al retrobottega di una storica macelleria fino ad un piccolo negozio che nasconde una cornucopia di sapori. Consiglio spassionato: non lasciate San Miniato senza aver provato le loro patatine al tartufo, anche solo per vantarvene con gli amici. Non sarà così famosa come Firenze o Siena ma basta qualche ora per capire come questa cittadina offra un'infinità di cose da vedere e fare. La prossima volta che pensate di venirci a trovare, considerate almeno una gita a San Miniato: non ve ne pentirete di sicuro.Email: podcast@larno.itFacebook: https://www.facebook.com/larno.itTwitter: @arno_it / @WhatsupTuscanyI LINK ALLE FONTIhttps://www.discoversanminiato.it/storia/la-torre-di-federico-ii-a-san-miniato/https://www.discoversanminiato.it/cosa-vedere/https://limes.cfs.unipi.it/sanminiatopalazzoseminario/https://bonespirit.provincia.lucca.it/it/divulgativa/563/i-buonaparte-a-san-miniato.htmlhttps://viaggichemangi.com/food-and-wine/dove-mangiare/dove-mangiare-san-miniato/BACKGROUND MUSICPipe Choir - Bom Bom Breakthrough (Instrumental)Romos - HeliosProfound Beats - Lo-fiCatmosphere - Candy-Coloured SkyWUFO - Hyde ParkWayne John Bradley - WaitingPipe Choir - Ignite to Light (Instrumental)Wayne John Bradley - Blues Rock Original InstrumentalAll released under Creative Commons Attribution 4.0 International Licensehttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipe-choir-bom-bom-breakthrough-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/argofox/romos-helioshttps://soundcloud.com/profoundbeats/profound-beats-lo-fi-free-downloadhttps://soundcloud.com/argofox/catmosphere-candy-coloured-skyhttps://soundcloud.com/argofox/wufo-hyde-parkhttps://soundcloud.com/ayneohnradley/waiting-original-uplifting-indie-pop-style-instrumentalcreative-commonshttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipe-choir-ignite-to-light-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/ayneohnradley/blues-rock-original-instrumentalcreative-commonshttp://www.pipechoir.com/
#279 - Circondati di Gente Più in GambaNegli ultimi giorni il nostro appuntamento quotidiano con la pallavolo in spiaggia è praticamente morto. Uno dei giocatori più forti ha iniziato a lavorare la sera e non più libero. Il fratello se ne è andato in viaggio per qualche giorno e qualcun altro si è perso per strada o a trovato di meglio da fare con la scusa del vento di questi ultimi giorni.Fatto sta che è quasi una settimana che vado per giocare e non viene mai praticamente nessuno. In alternativa si gioca a frisbee o ad un nuovo padel personalizzato che ci siamo inventati usando come muro il cuore gigante di legno che sta proprio accanto al campo di beach volley.Ma l'altro giorno, all'improvviso è arrivato un gruppetto di 10-15 ragazzi e ragazze con un accompagnatore che è venuto a chiedere: “Oi, veniamo dal Che e vorremmo giocare a pallavolo, si può?” Ovviamente Kike ha dato l'ok e quelli sono scesi subito in campo.Da subito si è visto che non erano beach volleisti, perché si sono messi a 5 o addirittura a 6 per campo e senza badare troppo alle regole hanno cominciato a giocare. Sfortunatamente non è stato un grande spettacolo, con quasi nessuno di quelli in campo in grado di fare un passaggio, ma tutti sovraeccitati e felici di sfidarsi.All'inizio mi sono ovviamente sentito un po' a disagio, vedendo questo spettacolo, vedendo altri giocare su quello che io considero il mio campo e vedendo la pessima qualità e la tanta approssimazione. Ma l'invidia e il desiderio di essere anche io sul campo hanno presto avuto la meglio. Quando qualcuno dei loro giocatori ha cominciato a scemare, perché stanco o in procinto di andarsene, mi sono fatto avanti e mi sono messo a giocare con loro. Ma non mi sono divertito.Anzi.E' stato lì che ho realizzato quanto fosse diverso giocare con chi è alle prime armi, perché per quanto bravo tu possa essere, se gli altri non hanno esperienza e non sanno come muoversi, sei tu che dovrai scendere al loro livello. Non saranno loro che si innalzeranno al tuo.Il problema è che quando uno ne sa un pochino, ha un pò di esperienza e abilità, pensa: “Ah, ora entro io, e vedi come le cose cambiano…”Ma in realtà non è così.Puoi essere bravo quanto vuoi, ma se gli altri sono delle seghe, ti trascineranno nel baratro insieme a loro, senza nemmeno rendersi conto delle tue capacità.Morale della favola: Se vuoi crescere e apprendere gioca (studia, lavora, ricerca, esplora, etc) sempre con gente più in gamba, più brava e competente di te. Solo in questo modo puoi imparare e crescere velocemente.Qualunque sia la direzione o il campo di battaglia, affiancati sempre a chi ti sta avanti, a chi ha obiettivi e standard più alti dei tuoi. Tra chi sta su e chi sta giù, sono sempre quelli che stanno giù a tirare giù quelli che stanno su. Non il contrario. Pensa bene quindi, in ogni ambito e attività, a chi siano le persone di cui ti vuoi circondare, perché queste determineranno dove potrai arrivare. _______________Info Utili• Sostieni questo podcast:Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto onlineEntra nella comunità di imprenditori indipendenti di Robin Goodhttps://Patreon.com/Robin_Good• Musica di questa puntata:"Palm Trees" - by Joakim Karud disponibile su Bandcamphttps://joakimkarud.bandcamp.com/track/palm-trees• Nella foto di copertina:Campo di pallavolo "Morgan's Paradise". Maggio 2023. Isola di Holbox, Messico.• Dammi feedback:Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegram https://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback• Ascolta e condividi questo podcast:https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend• Seguimi su Telegram:https://t.me/RobinGoodItalia• Newsletter:Robingood.substack.com (ENG)Robingooditalia.substack.com (ITA)• Per info e richieste:Ludovica.Scarfiotti@robingood.it
Siamo chiamati a combattere; siamo chiamati a mantenere la nostra posizione riguardo alla nostra fede. Sfortunatamente, non è nemmeno una cosa "una tantum". È un processo continuo di lotta per le situazioni per poi passare alla battaglia successiva. Siamo chiamati a combattere! Siamo chiamati a rimanere saldi e possiamo farlo solo identificando il nostro nemico! Se c'è qualcuno che ha dimostrato forte tenacia, resistenza e volontà di non arrendersi, è stato Giosuè. Ciò che ci attende non lo possiamo sapere, ma Dio ci insegna che la paura non è qualcosa che dovrebbe avere il controllo su di noi! La paura non è il nostro futuro. Tre cose di cui abbiamo bisogno per affrontare il nostro futuro: OBBEDIENZA L'obbedienza nasce dall'amore, significa confidare che il nostro creatore sappia cosa è meglio per noi. CONCENTRAZIONE Non dobbiamo lasciarci distrarre dal proposito di Dio per noi. Spesso il “buono” è nemico del “grande”. Rimani concentrato non su ciò che desideri/preferisci/temi, ma su ciò che Dio ha stabilito per te! CONSAPEVOLEZZA Tieni la mano di Dio durante questo viaggio chiamato vita. Sì, ci saranno difficoltà, ansie, trionfi, tentazioni e cadute, ma devi avere la consapevolezza che DIO È CON TE!
Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo No-Profit, è stato ospite delle Donne al Volante con Liliana Russo per presentare la ricerca svolta dall'associazione sulle truffe durante le prenotazioni delle vacanze. Diverse sono le frodi in cui si può incappare: «Tra le più comuni troviamo quella della casa vacanze che non esiste o della totale difformità con l'annuncio. Tra le truffe digitali la più diffusa è l'agenzia non reale». Sfortunatamente non sono molte le speranze di riavere in dietro i soldi: «Si possono recuperare solo nel caso in cui il contratto firmato è valido e rispetta tutti i criteri richiesti dalla legislazione». Ben 2 italiani su 3 non denunciano per evitare di ammettere di aver abboccato, rendendo difficile stabilire la reale portata del fenomeno.
L'igienista naturale ed ecopsicologa Irene Luzi è stata ospite nel Buena Onda con Laura Basile e Giangiacomo Secchi per parlare di Ecco Natura, il suo progetto in cui si occupa di alimentazione e benessere. La professione di Irene può sembrare particolare: «Fondamentalmente mi occupo di salute. Partendo dal cibo e integrando anche altri aspetti come il movimento, stare all'aria aperta. L'obiettivo è quello di mangiare per quanto possibile solo prodotti che possono essere trovati direttamente in natura». «Il cibo ha un potere enorme e noi mangiamo tutti i giorni: oltre all'aspetto fisico, cambia anche il nostro stato psicologico». Trovare alimenti completamenti naturali al giorno d'oggi può essere un'impresa molto difficile: «Sfortunatamente spesso bisogna accontentarsi dell'alternativa meno peggio»
C'era una volta un cieco molto ricco, che possedeva molte monete d'oro. La notte non riusciva a dormire perché aveva paura di un ladro che viveva nei paraggi. Costui era solito rubare le pecore belle grasse e le capre che appartenevano agli abitanti del villaggio, e tutto questo faceva sì che il cieco avesse sempre più paura per il suo oro. Un giorno questo cieco portò con sé nella foresta tutto il suo tesoro, scavò una fossa e ce lo seppellì. Sfortunatamente il ladro era nelle vicinanze e così vide tutto quello che il cieco stava facendo. Appena il ricco si fu allontanato, il ladro prese l'oro e se lo portò a casa. Continue reading
Messa in voce di Gaetano Marino C'era una volta un cieco molto ricco, che possedeva molte monete d'oro. La notte non riusciva a dormire perché aveva paura di un ladro che viveva nei paraggi. Costui era solito rubare le pecore belle grasse e le capre che appartenevano agli abitanti del villaggio, e tutto questo faceva sì che il cieco avesse sempre più paura per il suo oro. Un giorno questo cieco portò con sé nella foresta tutto il suo tesoro, scavò una fossa e ce lo seppellì. Sfortunatamente il ladro era nelle vicinanze e così vide tutto quello che il cieco stava facendo. Appena il ricco si fu allontanato, il ladro prese l'oro e se lo portò a casa.
Parole di Storie - Storie di Paura, dal classico alla notte di Halloween
Messa in voce di Gaetano Marino C'era una volta un cieco molto ricco, che possedeva molte monete d'oro. La notte non riusciva a dormire perché aveva paura di un ladro che viveva nei paraggi. Costui era solito rubare le pecore belle grasse e le capre che appartenevano agli abitanti del villaggio, e tutto questo faceva sì che il cieco avesse sempre più paura per il suo oro. Un giorno questo cieco portò con sé nella foresta tutto il suo tesoro, scavò una fossa e ce lo seppellì. Sfortunatamente il ladro era nelle vicinanze e così vide tutto quello che il cieco stava facendo. Appena il ricco si fu allontanato, il ladro prese l'oro e se lo portò a casa.
C'era una volta un cieco molto ricco, che possedeva molte monete d'oro. La notte non riusciva a dormire perché aveva paura di un ladro che viveva nei paraggi. Costui era solito rubare le pecore belle grasse e le capre che appartenevano agli abitanti del villaggio, e tutto questo faceva sì che il cieco avesse sempre più paura per il suo oro. Un giorno questo cieco portò con sé nella foresta tutto il suo tesoro, scavò una fossa e ce lo seppellì. Sfortunatamente il ladro era nelle vicinanze e così vide tutto quello che il cieco stava facendo. Appena il ricco si fu allontanato, il ladro prese l'oro e se lo portò a casa. Continue reading
Il 2022 è stato un anno complicato: sia azioni che obbligazioni hanno perso valore a causa dell'aumento dei tassi di interesse globali, decisione necessaria delle banche centrali per far sì che il proprio mandato sia rispettato, cioè la stabilità dei prezzi e un'inflazione intorno al 2%.Sfortunatamente siamo ancora lontani dal target e perciò i tassi sono ad oggi ancora in aumento. Quest'anno, il racconto a mio avviso sarà proprio centrato sull'impatto che i tassi più alti avranno sull'economia, e quindi il deterioramento delle condizioni economiche, dei profitti aziendali, della produttività, dei consumi, del mercato del lavoro… e infine del valore dei capitali.Oggi tentiamo di parlarne, cercando do capire quali sono i possibili scenari economici a cui stiamo andando incontro....Sintonizzatevi!----------------MEMBERSHIP: https://mataandassociates.com/membershipSITO: https://mataandassociates.comEMAIL: staff@mataandassociates.com
Buon giorno a tutte le nostre amate lasagne e buon anno nuovo! Sfortunatamente l'epifania tutte le feste porta via, ma il buon umore resta con i nostri podcast! Nella nostra calza abbiamo trovato tante lasagne, e voi? Buon ascolto :)
Nicola Brunialti"Vacanze bestiali"Illustrazioni di Giulia DragoneEdizioni Lapishttps://www.edizionilapis.it/Tommaso Palazzi, detto Tommy, ama il calcio e odia la campagna. Sono mesi che si allena per entrare nella squadra più forte della città.Sfortunatamente, sua madre è l'unica erede dello zio Nino, e ora è chiamata a occuparsi della sua fattoria. Le mosche, gli odori, la terra… per Tommy quest'estate si prospetta come una vera tortura! La vacanza, però, prende una piega inaspettata: dopo aver preso una botta in testa, Tommy riesce improvvisamente a capire quello che dicono gli animali. Da quel momento in poi, la vita in fattoria diventa molto movimentata… merito del suo nuovo potere, ma anche di Giulia la Peste, un tipetto sempre a caccia di avventure che finisce per coinvolgerlo in un'indagine. I due ragazzi vogliono smascherare un arrivista senza scrupoli che, inquinando il fiume e coltivando OGM, punta a diventare l'unico produttore di mais della zona comprando a un prezzo stracciato le proprietà dei piccoli coltivatori. Con l'aiuto di mucche, capre, pavoni e asini parlanti, Tommy accetterà le sfide che la campagna ha in serbo per lui e scenderà in campo per la partita più importante: quella per la tutela dell'ambiente.Età di lettura dagli 8 anniNicola BrunialtiPubblicitario e scrittore. Dopo aver firmato campagne pubblicitarie cult come quella di "Paradiso Lavazza", dal 2010 si dedica a tempo pieno alla scrittura per ragazzi pubblicando romanzi di successo. È stato tra gli autori del programma TV “Chi ha incastrato Peter Pan?”, ha scritto “Dormono tutti”, una ninna nanna per Renato Zero ed è coautore con Simone Cristicchi della canzone “Abbi cura di me”. Incontra ogni anno i suoi numerosi e affezionatissimi lettori in festival letterari e scuole.Giulia DragoneIllustratrice italiana. Vive e lavora a Verona, dove è nata. Lavora come illustratrice freelance per editori, riviste, piccole imprese e agenzie pubblicitarie.Ha illustrato volumi per ragazzi con molti editori: Il Castoro, Feltrinelli, Il Battello a Vapore, Erickson, Ed. San Paolo, Il Giornalino, Edises, Giunti.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
• Il Brisbane Sunday Mail riferisce che un numero crescente di giovani donne in Australia usa un linguaggio volgare. Il professor Max Brandle, direttore dell'Australian Institute of Modern Languages, spiega: “Si scopre che le donne ora bevono di più, fumano più di quanto non facessero in passato rispetto agli uomini. Inoltre, il loro linguaggio è diventato sempre più empio. Sfortunatamente, ne deriva che alcune delle cortesie tradizionali fra uomini e donne sono diminuite. Quando entrambi i sessi usano un linguaggio empio, lo spirito romantico del passato scompare rapidamente. Oggi il linguaggio del romanticismo usato dalle generazioni precedenti non trova più posto nella società. Trovo che il linguaggio decadente sia molto comune fra i giovani di oggi”. • In Brasile il tasso di crimini commessi dalle donne è raddoppiato. Secondo il funzionario di polizia Francisco Basile, sempre più donne sono coinvolte in aggressioni, rapine e persino spaccio di droga, riferisce il quotidiano O Estado de S. Paulo. Molte donne iniziano la loro vita criminale fumando crack alle feste in cui gli spacciatori distribuiscono il crack. Le donne non solo sviluppano una tossicodipendenza, ma spesso diventano loro stesse spacciatrici. Secondo il giornale, il capo della polizia Antônio Vilela spiega: “È incredibile come il numero di donne che vendono droga sia aumentato… e non esiste una fascia di età specifica”. Molte sono giovani donne sui 20 anni, ma alcune hanno 50 anni. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
"Ho sempre cercato di essere io stesso l'esempio per i giovani che sono cresciuti in tutte le squadre che ho rappresentato. Sfortunatamente non è sempre possibile e a volte ci si fa prendere dalla foga e, a caldo, si prendono decisioni sbagliate".
Henry è un contadino che vive in un ranch isolato insieme a suo figlio, lontano dai guai. Sfortunatamente, saranno i guai a trovare loro, quando il protagonista troverà un uomo ferito da un colpo d'arma da fuoco nei dintorni della sua proprietà e deciderà di portarlo a casa sua per curarlo. Non trderanno ad arrivare al ranch le visite di uomini senza scrupoli. Un film straordinario. Aggettivo migliore non potrebbe calzare per l'opera d'esordio del regista Potsy Ponciroli, che mette in scena un western crepuscolare e un personaggio in cerca di serenità, ma dal passato oscuro. Old Henry ha dalla sua un Tim Blake Nelson (attore sempre relegato a ruolo di caratterista) che qui domina incontrastato la scena, senza però mai mangiarsi la storia e uno Stephen Dorff che, se ben diretto, da il meglio di sè. Ineccepibile anche dal punto di vista tecnico, questa pellicola possiede un respiro ampissimo, una colonna sonora magnifica e risulta sorprendente, devastante e commovente. Una storia nella quale il protagonista si muove consapevolmente in un'era ormai al tramonto, con la prospettiva che nel futuro forse non ci sarà più posto per uomini come lui. Sublime, immenso...
Come forse saprai, nel corso della storia, le generazioni più anziane e quelle più giovani hanno avuto la tendenza a scontrarsi su questioni legate al gusto personale. Ma tali differenze non dovrebbero trasformare i gusti musicali in un campo di battaglia. È molto importante trovare un terreno comune. Ricorda: c'è un grande spazio per i gusti personali. Ma, a causa del divario generazionale, è importante valutare i seguenti due fattori: 1. Il messaggio della musica che si ascolta; 2. La quantità di musica che si ascolta. Pertanto, prova a rispondere sinceramente a questa domanda … Qual è il messaggio della musica che ascolto? La musica è come il cibo. Il tipo giusto nella quantità giusta fa bene. Il tipo sbagliato nella quantità sbagliata fa male. Sfortunatamente, la musica pericolosa è quella più attraente. Qualcuno ha chiesto: ‘Perché le melodie più belle hanno i testi più brutti?'. Se la melodia è bella, il messaggio contenuto nel testo di una canzone è davvero importante? Rifletti: ‘Se qualcuno volesse farti ingoiare del veleno, quale stratagemma funzionerebbe meglio? Mischiarlo nell'aceto o usarlo come ingrediente di qualche caramella?'. Il palato ha la capacità di gustare il cibo ma, se non riconosce il veleno, ti può salvare? Quindi, invece di ingoiare, o mandar giù, una canzone solo perché ti piace il ritmo o la melodia, ovvero la caramella, soppesa le parole. Inizia analizzando il titolo, poi passa al testo. Infatti, i testi hanno il potere di influenzare sia la mente che il comportamento. Purtroppo, gran parte della musica più in voga oggi contiene testi che promuovono temi inadatti ai minori, legati al sesso, alla violenza e all'abuso di droghe. Se pensi che l'ascolto di una canzone non ti influenzerà mai, forse stai già soccombendo al “veleno”. Riflessioni finali I coetanei possono mettere una certa pressione ad altri giovani affinché ascoltino certa musica. Non si dimentichi poi la pressione proveniente dall'industria musicale. Questa si fa aiutare largamente dalla radio, da Internet e dalla televisione. Non è strano che la musica sia diventata una potente industria multimiliardaria. Esperti di marketing di alto livello vengono assunti per modellare e controllare i tuoi gusti musicali. Ma quando permetti ad altri, che siano tuoi conoscenti o i mass media, di decidere cosa devi ascoltare, hai perso il tuo potere di scelta. Sei diventato uno schiavo. Questo è un vero e proprio lavaggio del cervello. Resisti! Allena la tua mente. Riuscirai a scegliere la musica in base ai tuoi gusti e ai tuoi principi! --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7026DOPO LA DISNEY GAY FRIENDLY, ARRIVA LA BARBIE TRANSGENDER di Giuliano GuzzoChe cosa centrano una drag queen come Nina West e un'associazione di attivisti trans come Glsen con l'intrattenimento per bambini? Apparentemente nulla. Sono e dovrebbero essere e restare ambito, anzi universi paralleli, destinati quindi - in primis, per ovvie ragioni di salvaguardia dell'infanzia - a non incontrarsi mai. Sfortunatamente, non la pensa così la principale casa mondiale di prodotti audiovisivi per i minori, la Disney, che, come segnalato con sdegno su Twitter dallo scrittore Christopher F. Rufo, «ha promosso uno speciale per bambini realizzato da drag queen».In effetti, lo spezzone condiviso da Rufo non lascia spazio a dubbi ed immortala, come si diceva, Nina West - negli improbabili panni di fatina - e vari altri personaggi, allo scopo d'incoraggiare «i bambini fin dall'asilo a unirsi all'organizzazione di attivisti trans Glsen», al cui sito esplicitamente si rinvia. Ora, è fuori discussione come un simile spot sia d'una gravità inaudita. E per varie ragioni. In primo luogo, perché si serve di un marchio da decenni sinonimo di cartoni innocenti e spensierati - quello disneyano - per veicolare contenuti nella più rosea delle ipotesi di parte ed eticamente più che sensibili.Inoltre, come se non bastasse, va ricordato che non è la prima volta che la Disney si appoggia a organizzazioni Lgbt di questo tipo. Esattamente un anno fa, infatti, sempre a maggio, proprio la Disney faceva «il conto alla rovescia» per il mese del Pride e ribadiva l'impegno della Walt Disney Company nel finanziare in modo costante le «organizzazioni di tutto il mondo che sostengono le comunità LGBTQ+». Tra queste proprio la Glsen.In seconda battuta, va evidenziato come proporre ai bambini sotto una chiave giocosa e colorata - quale è, almeno a prima vista, quella drag queen - il tema del transgenderismo è irresponsabile. Per un fatto molto semplice, e cioè che «i sintomi» del disturbo dell'identità di genere in eta prepuberale, come segnalava già nel 2008 un lavoro uscito sul Journal of Sexual Medicine, «diminuiscono o addirittura scompaiono in una percentuale considerevole di bambini (le stime vanno dall'80 al 95%). Pertanto, qualsiasi intervento nell'infanzia sembrerebbe prematuro e inappropriato».Ecco che allora appare davvero pericoloso avviare alla galassia dell'associazionismo Lgbt bambini che, nella stragrande maggioranza dei casi, risolveranno in modo autonomo e naturale ogni forma di disagio che dovessero percepire sulla loro identità di genere. Non c'è alcun bisogno che Glsen, Disney o altri facciano nulla: questi minori vanno semplicemente lasciati in pace. È così difficile accettarlo, senza ricorrere per forza alla leva dell'indottrinamento? A quanto pare, per alcune realtà purtroppo lo è.Tornando a noi, va detto che avviare i bambini alle transizioni precoci - o alle associazioni Lgbt che di transgederismo, nello specifico, si occupano - è inaccettabile anche perché, come annotava nel 2012 un lavoro uscito sul Journal of Homosexuality, i bambini che si sottopongono o si sono sottoposti a questi trattamenti «si rendono a malapena conto di appartenere all'altro sesso natale. Sviluppano un senso della realtà così diverso dalla loro realtà fisica da rendere inevitabilmente difficile l'accettazione dei molteplici e prolungati trattamenti di cui avranno bisogno in seguito. Anche i genitori, che assecondano questo comportamento, spesso non si rendono conto di contribuire alla mancanza di consapevolezza di queste conseguenze da parte del bambino».Sono parole senza dubbio dure, ma dense di verità. E che devono fungere da motivo circa il fatto che chiunque osi propinare ai piccoli il tema del transgenderismo - sia pure in una prospettiva apparentemente soft, come fatto da Disney - vada guardato con estrema diffidenza: anche se porta un nome rispettabile e a suo modo glorioso, come indubbiamente è quello disneyano. Il fatto è che tanti, evidentemente, non hanno ancora compreso che, se i bambini non sono proprietà dello Stato - aberrazione possibile solo sotto i regimi totalitari -, essi non sono neppure ostaggi dei media.Le loro famiglie, e soltanto loro, sono infatti titolari della facoltà educativa, esercizio che perfino le scuole possono realizzare solamente in delega rispetto ai genitori i quali, non a caso, debbono sempre e comunque formalizzare il loro consenso informato prima di qualsivoglia attività che non sia prettamente didattica. Una regola sacrosanta che alcuni media, però, stanno tentando di aggirare. E di questo papà e mamme vanno resi consapevoli, prima che ai loro bambini sia rifilato il prossimo spot.Nota di BastaBugie: Mauro Faverzani nell'articolo seguente dal titolo "Ora inventata anche la Barbie transgender" parla della deriva gay friendly della Mattel.Ecco l'articolo completo pubblicato su Radio Roma Libera il 30 maggio 2022:Se la Disney ha "sposato" la causa Lgbt, pur tra cali nelle vendite, proteste dei dipendenti e sit-in di famiglie, la Mattel non intende essere da meno: detto fatto, ecco uscire sui mercati la nuova «Barbie transgender», ispirata al "modello" di Laverne Cox, transessuale e attivista Lgbt. Può essere acquistata online al prezzo di 40 dollari con tanto di abiti di ricambio già in catalogo.L'iniziativa non ha mancato di sconcertare il pubblico e di scatenare prevedibili polemiche, anche perché questa, più che un giocattolo, è un'arma ideologica. Molte le organizzazioni pro-life e pro-family, che hanno alzato la propria voce, biasimando la scelta del noto marchio di bambole. Giuliana Caccia, presidente dell'associazione Origen, ha parlato espressamente di «un sistema noto e perverso».Il fatto che la mossa della Mattel possa rivelarsi un prevedibile fallimento sul fronte commerciale probabilmente poco importa ai suoi paladini, già soddisfatti d'aver messo a punto l'ennesimo «strumento politico utile all'agenda Lgbt», come ha aggiunto Caccia, lasciando intendere che chi procede su questa strada lo fa «perché c'è qualcuno dietro le quinte che finanzia», facendo così intravvedere una sorta di regia più o meno occulta.D'altra parte, tutto questo si colloca in un brodo socio-culturale sostanzialmente favorevole o quanto meno ammiccante ai "piani alti" ovvero in una significativa parte del sistema politico, culturale e mass-mediatico, benché risulti al contempo problematico e turbolento a livello di opinione pubblica, di gente comune. Da un lato, infatti, il tribunale regionale di Brema ha assolto nei giorni scorsi un pastore luterano, Olaf Latzel, accusato di «incitamento all'odio» per un suo intervento critico circa il corteo Lgbt del «Christopher Street Day», definito «profondamente diabolico e satanico», nonché «un attacco all'ordine della Creazione di Dio», intervento tenuto nel corso di un seminario sul matrimonio. In primo grado era stato condannato ad una multa da 8.100 euro, ora invece l'ammenda è stata cancellata, in quanto la Corte d'Appello ha invocato i principi di libertà di religione e di opinione. D'altra parte, però, a vanificare tale risultato, provvedono notizie quali quella relativa alla concessione da parte della diocesi di Friburgo a Theo Schenkel, biologicamente donna ma dichiaratamente transgender, di una licenza permanente per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali. La decisione contrasta nettamente col Codice di Diritto Canonico e viene complicata ulteriormente dalle annunciate "nozze lesbo" dell'insegnante con la sua "compagna". Ciò che fa ancora problema a Roma, del resto, non fa più problema per la Chiesa tedesca, che ha da tempo intrapreso una propria deriva, pur proclamandosi ancora "cattolica" ed essendolo, almeno per ora, sulla carta, il che dovrebbe indurla a condotte coerenti e non a naufragi dottrinali.Intanto, nell'Europarlamento si cerca di rimpiazzare il termine «sesso» con quello di «genere». In una direttiva sulla trasparenza salariale, si propone infatti di ridurre il divario retributivo tra uomini e donne, come auspicato precedentemente dalla Commissione per l'occupazione e gli affari sociali, nonché dalla Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere. Tuttavia, la parola «sesso» è stata sistematicamente sostituita nel testo dal termine «gender», che non è esattamente la stessa cosa, mentre le parole «donne» o «uomini» sono state rimpiazzate dall'iperbolica espressione «lavoratori di genere diverso», trasformando una campagna retributiva in una campagna ideologica. Per l'approvazione, Strasburgo ha peraltro deciso furbescamente di bypassare il dibattito in plenaria, sottraendosi così al voto - e soprattutto alla discussione in aula - dei 705 deputati, per avviare piuttosto negoziati interistituzionali diretti con altri organi legislativi dell'Ue.È del gennaio scorso, inoltre, la decisione della Corte di Giustizia europea d'imporre a tutti gli Stati membri dell'Unione che i «genitori» dello stesso sesso o, per esteso, Lgbtqi ed i loro figli vengano riconosciuti come una "famiglia" a tutti gli effetti, per garantire ai piccoli il diritto alla libera circolazione: si tratta della sentenza nella causa C-490/20 relativa al caso di una bimba, cui le autorità bulgare hanno rifiutato il rilascio del certificato di nascita, essendo affidata a due donne, mentre si è fatto notare come nessun bambino possa avere due madri.La Corte di Giustizia ha agito, infischiandosene del fatto che nessun trattato europeo riconosca alle istituzioni di Bruxelles, compresa questa, la benché minima competenza in materia di diritto di famiglia. Ma, si sa, le leggi vengono applicate o trascurate a piacimento ovvero sempre e solo, chissà perché, a "senso unico"...
In questo episodio vedremo come pensare in modo strategico per prendere decisioni difficili, a volte anche sbagliando ma facendolo comunque nel modo giusto. Il tuo cervello, proprio come il mio, e quello di tutti gli altri è uno strumento straordinario ed ha una sola funzione, una sola priorità ed un obiettivo: mantenerti in vita. Non è lì per renderti felice, aiutarti a trovare la tua passione o aiutarti a vivere una vita gioiosa ed equilibrata. È lì per assicurarsi che tu non muoia. In altre parole, se ciò che stai cercando di fare non è correlato all'aiutarti a muoverti, mangiare, dormire o combattere, semplicemente non è una priorità per il tuo cervello. Sfortunatamente per noi, questo significa che molte, se non la maggior parte delle cose che potremmo voler realizzare negli affari e nella vita richiederanno uno sforzo mentale. In alcuni casi lavorando con il nostro cervello e in altri casi cercando di hackerarlo per far sì che faccia ciò che vogliamo. Ma possiamo contare sul fatto che il nostro cervello ci riesca quando le cose diventano più serie e importanti? Assolutamente si! Lascia che ti mostri come si fa. Episodio estratto dal mio video youtube: https://youtu.be/4_vGZZOsFTw
Mickey e Jules sono una coppia di ladruncoli follemente innamorati che, dopo l'ultima rapina, non vogliono far altro che allontanarsi e cercare di farsi una vita in tranquillità, dove nessuno li conosce. Sfortunatamente, la loro auto rimarrà senza benzina e i due giovani si imbatteranno in una lussuosa villa nel bosco, apparentemente disabitata. Dopo essere entrati, i due faranno la conoscenza con una ragazzina segregata nella cantina, ma anche con i due stravaganti e cattivi padroni di casa, rientrati nella loro dimora e per nulla contenti della presenza dei due intrusi. Film strano, sempre in bilico fra dramma e commedia nera, questo Malvagi mi ha però incuriosito ed interessato e, alla fine, anche soddisfatto perché no. Bill Skarsgard, senza il trucco di Pennywise, dimostra di essere un bravo attore, così come Maika Monroe, già protagonista del meraviglioso e terrificante It Follows. I due funzionano benissimo come coppia e regalano scene romantiche e dolci. Ma anche Jeffery Donovan e soprattutto Kyra Sedgwick, si incarnano in due malvagi originali, per i quali forse si può provare anche un po' di empatia. Una pellicola ben girata e dalle idee frizzanti, che forse non osa quanto avrebbe dovuto, condannandosi a un limbo recuperabile solamente dai curiosi o dagli appassionati dei thriller di una certa classe e anche, spero, dai fruitori di questo podcast.
Non scoraggiarti se i tuoi affari vanno in modo diverso da come vorresti.Molti imprenditori di successo sono partiti con niente in mano. E lungo la loro strada hanno affrontato più volte il fallimento in prima persona.Facendo tesoro delle lezioni ricevute da povertà, disperazione e senso di abbandono.Eppure, dopo lunghi anni di impegno e tormento, la vita gli ha riconosciuto una grande ricompensa.Nella puntata di oggi, per la rubrica Classici del Marketing, avrai dei consigli specifici, presi da un libro che ha fatto scuola.Il suo titolo italiano è Come si Diventa un Venditore Meraviglioso. Pubblicato nel 1947 dall'eclettico Frank Bettger.Personalità del carattere brillante, Bettger ebbe un passato da giocatore professionista di baseball in MLB - la prima divisione americana.Sfortunatamente per lui, un brutto infortunio mise fine alla sua carriera.Ma non ai suoi sogni di gloria.A 29 anni infatti cominciò a vendere assicurazioni. E appena quarantenne era già uno dei più formidabili venditori di tutti gli Stati Uniti.Così decise di condividere la sua esperienza in un testo destinato a diventare campione d'incassi a livello mondiale.Al suo interno puoi trovare aneddoti di vita vissuta, informazioni e consigli pratici, validi ancora oggi.I suoi insegnamenti sono poi stati ripresi da “mostri sacri" del self help come Maxwell Maltz, Bob Proctor e numerosi esperti di PNL.Ti offro questa “piccola masterclass” per farti capire l'importanza di gestire correttamente i paradigmi che governano la tua sfera personale.In più, visto che il libro è un bestseller da ormai 75 anni (!) troverai anche insegnamenti sulla campagna che lo lanciò (a opera di Victor Schwab, grandissimo copywriter su cui torneremo anche in futuro). Ecco un piccolo anticipo di quello che troverai in questa puntata:[5:03] La Big Idea promossa da Bettger. Perché i suoi libri, corsi e seminari hanno aiutato milioni di persone a "risorgere dalle proprie ceneri" (con l'endorsement del grande Dale Carnegie.)[6:04] Come l'attività sportiva agonistica può aiutarti a conquistare più clienti, consolidando un legame empatico con il tuo target. (E se ti dicessi che ero una promessa del basket italiano?)[7:38] Il “passaggio nascosto” in fondo al tuo subconscio che ti rende immune al fallimento e alla negatività. Chiunque si è realizzato partendo da zero possiede le coordinate per trovarla.[9:49] Crescita personale e immagine dell'io: come arrestare l'azione di sabotaggio che la tua mente perpetra nei tuoi confronti, a tua completa insaputa - ogni singolo giorno![11:25] Prendi il controllo della conversazione con il tuo pubblico e indirizza le sue domande verso la TUA soluzione. (Dai la caccia a tutti i suoi dubbi, finché non ne resterà più nessuno.)[12:54] Qual è il suono più dolce che una persona possa mai udire. E perché dovresti imparare a "riprodurlo" se vuoi aprirti un mondo di opportunità (ed essere benvoluto dagli altri).[15:31] Usa questa tattica avanzata per umanizzare il tuo pitch di vendita e sembrare più autentico agli occhi di chi compra il tuo prodotto.[16:11] Come servirti dell'aritmetica per “impregnare” il tuo copy di credibilità (e creare la tua offerta irresistibile, come insegna Victor Schwab) Risorse menzionate:https://infomarketingblog.com/wordpress/victor-schwab-ad-frank-bettger/(libro) https://www.amazon.it/Come-si-diventa-venditore-meraviglioso/dp/8830404365***Inizia a guadagnare di più con le nostre risorse a portata di tutti:1) Il Piccolo Libro della Scrittura Persuasiva https://www.copypersuasivo.com/prodotto/piccolo-libro-della-scrittura-persuasiva-versione-tascabile2) Gli Attrezzi del Mestiere. 11 Fondamenta del Copy Persuasivo® https://www.copypersuasivo.com/prodotto/copy-persuasivo-attrezzi/3) Il Manuale SfornaClienti https://www.copypersuasivo.com/prodotto/manuale-sfornaclienti-paperback/4) “Video Marketing Persuasivo” nello shop di Copy persuasivo® https://www.copypersuasivo.com/prodotto/manuale-video-marketing-persuasivo-cartaceo/5) Le Armi Segrete della Pubblicità Innovativa. Appunti da "Breakthrough Advertising" di Eugene Schwartz: https://www.copypersuasivo.com/armi►►Scopri il nuovo Club di Copy Persuasivo®Sblocca oltre 120 ore di formazione sulla scrittura e sul marketing SfornaClienti, e potenzia i tuoi materiali con l'aiuto dei professionisti: https://club.copypersuasivo.comSe non segui la mia Newsletter, rimedia subito. Inserisci i tuoi dati su https://www.copypersuasivo.com/newsletter (riceverai in omaggio anche i miei “24 Modelli Copia Incolla di Scrittura Persuasiva pronti all'uso”)
Mussolini, Ufo, Svastiche su astronavi spaziali, nazisti in Antartide e tante altre teorie del insegnante/regista/scrittore/compositore Giorgio Pastore. Ovviamente non può mancare subito dopo il delirio di Paolo riguardante i crimini commessi dalla comunità afro-americana nei riguardi dei bianchi. Ci muoviamo verso le suicide pod, con un ulteriore delirio del nostro Paolo (e due). Fortunatamente la pulitissima città di Roma non ha più problemi legati all'immondizia ed al fine di mantenerla pulita l'assessore della giunta Gualtieri invita ad evitare di impacchettare i regali di Natale che Babbo Natal...ehm San Nicola porta in dono ai bambini baresi. Ed è proprio su San Nicola che arriviamo al terzo delirio. Sfortunatamente, però, San Nicola non può accontentare tutti e quindi molti ragazzi dovranno farsi 25 ore di autobus per mangiare la parmigiana di mammà. Ma il viaggio deve essere effettuato in sicurezza e quindi dobbiamo assolutamente dividere i vagoni dei treni per genere, sesso, età, colore della pelle etc. Evviva l'Asse --- Send in a voice message: https://anchor.fm/lasse-nella-manicas-show/message
VIDEO: Kibeho: Listen, My Children ➜ https://www.youtube.com/watch?v=GV_qyomQWzUTESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6803LA MADONNA APPARVE IN RUANDA A TRE RAGAZZE AVVERTENDO DEL GENOCIDIO IMMINENTEL'abbattimento dell'aereo del presidente ruandese Habyarimana il 6 aprile 1994 sopra la capitale ruandese Kigali ha scatenato un bagno di sangue su una scala mai vista prima in Ruanda. Nel giro di un centinaio di giorni circa 800.000 persone, principalmente tutsi, furono uccise dalla milizia hutu. Sebbene la comunità internazionale, compresi gli Stati membri dell'Ue, avesse a lungo negato la dimensione genocida di questa violenza, la brutalità e i pericoli erano evidenti fin dall'inizio.Il genocidio ruandese avvenne tra il 7 aprile e il 15 luglio 1994 durante la guerra civile ruandese. Le stime per il totale delle vittime (comprese le vittime hutu e twa) arrivano a 1.100.000 di persone. La menzione del genocidio ruandese del 1994 accende i ricordi di uno delle peggiori tragedie di violenza nel mondo. Non molti, però, sanno che la Vergine Maria ha avvertito del disastro attraverso una serie di apparizioni.Nel nuovo docufilm di EWTN, Kibeho: Listen My Children, si dice che la Madre di Dio abbia avvertito il Ruanda del disastro attraverso tre studentesse circa 12 anni prima che accadesse. Il docudrama è una produzione originale di EWTN, che debutterà il prossimo 24 novembre. Il film porta in vita testimonianze delle apparizioni di Maria di decenni fa, mostrando filmati delle vere studentesse ruandesi che ricevettero i messaggi della Madonna, purtroppo inascoltati. Un rapporto condiviso con ACI Africa prima della presentazione del nuovo film EWTN indica che l'autrice pluripremiata, Immaculée IIlibagiza, sopravvissuta al genocidio, appare in primo piano nel docudrama.«Immaculée è la donna che ha raccontato al mondo il genocidio nel libro best-seller del 2017, Left to Tell, che è stato successivamente trasformato in un noto docudrama con lo stesso nome», afferma Michelle Johnson, direttore delle comunicazioni presso l'EWTN Global Catholic Network. La signora Johnson aggiunge: «Oltre alle osservazioni di Immaculée, il docudrama include filmati delle vere veggenti, studentesse ruandesi, la tortura mentale che hanno subito da parte di coloro che non hanno creduto loro, i medici che sono stati incaricati di determinare se fossero malate di mente e i funzionari della chiesa che hanno preso la decisione finale».NOSTRA SIGNORA DI KIBEHOIl docudrama EWTN esplora le visioni di distruzione, tortura e carneficina umana, nonché un fiume di sangue che è stato visto da una delle studentesse nelle apparizioni con Maria, a cui è stato anche dato il titolo di "Nostra Signora di Kibeho". Kibeho è una città nella parte meridionale del Ruanda che ha ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo a causa delle apparizioni della Beata Vergine Maria avvenute dal 28 novembre 1981. The Guardian riferisce che tutto è iniziato quando la studentessa di 16 anni, Alphonsine Mumureke, che si trovava nella mensa del collegio cattolico Kibeho College, in Ruanda, ha detto di aver sentito una voce «morbida come l'aria e più dolce della musica».Alphonsine ha detto di aver visto una bella donna «né bianca né nera" fluttuare sopra il pavimento in un abito fluente senza cuciture, con un velo che le copriva i capelli. La donna non indossava scarpe. "Chi sei?"» Alphonsine ha chiesto. La donna che in seguito si identificò come la Beata Vergine Maria rispose: «Sono la madre della parola», prima di emettere un terribile avvertimento: il Ruanda stava per diventare un inferno sulla Terra in un conflitto che avrebbe visto i fiumi del villaggio di Kibeho diventare rossi di sangue. Quando Alphonsine riferì ciò che aveva visto i suoi amici la presero in gito; i suoi insegnanti la rimproverarono e i membri del suo villaggio iniziarono ad evitarla. Immaculée dice che Alphonsine era una ragazza "normale", non conosciuta per la sua pietà, quindi nessuno le credeva. «Sfortunatamente, la loro incredulità si è trasformata in persecuzione fisica. La ragazza ha quindi pregato la Madonna di apparire anche ad un'altra ragazza in modo che fosse creduta», scrive la signora Johnson di EWTN.Il 12 gennaio 1982, la Madonna rispose alla preghiera di Alphonsine apparendo a Nathalie Mukamazimpaka, una compagna di studi con una reputazione eccellente che era nota per la sua pietà. EWTN riferisce che le cose iniziarono a migliorare un po', ma che c'erano ancora molti che non credevano alle ragazze. Un'altra ragazza di nome Marie Claire Mukangango fu la terza a ricevere un'apparizione il 2 marzo 1982. Durante un'apparizione con Marie Claire la Madonna ha trascorso molto tempo a piangere e «ha detto che era triste perché così tanti non credevano ai suoi avvertimenti». Fu Marie Claire a cui la Madonna diede le visioni di «distruzione, tortura e selvaggia carneficina umana».12 ANNI PRIMA«Quelle visioni erano, naturalmente, un'anteprima del genocidio che avrebbe fatto a pezzi il paese una dozzina di anni dopo», sostiene EWTN, aggiungendo: «In effetti, i resoconti online della storia di questo conflitto sono stranamente preveggenti dei problemi che persistono nel mondo di oggi». Il rapporto EWTN indica inoltre che la visione di uno dei veggenti è stata così terrificante che la ragazza ha detto alla Madonna che per la paura non sarebbe mai più stata in grado di dormire.Nostra Signora di Kibeho ha chiesto al popolo del Ruanda di pregare il Rosario dei Sette Dolori, una devozione data a Santa Brigida secoli prima, che era stata in gran parte dimenticata. «Durante il genocidio, le suore della scuola conventuale frequentata dalle veggenti pregavano questo rosario dalla mattina alla sera. Sono tutti sopravvissuti al bagno di sangue», riporta EWTN.«Marie Claire è stata portata anche in un viaggio nei tre luoghi di cui i cattolici sentono così spesso parlare», dice la signora John nel rapporto, aggiungendo che il primo era un luogo in cui le persone erano in terribile dolore ed estremamente arrabbiate. Si dice che la Madonna abbia detto a Marie Claire che il posto era «per coloro che soffriranno eternamente, che non saranno mai perdonati». Marie Claire è stata poi portata in un luogo dove c'era poca luce, e dove c'era sofferenza, ma meno che nel primo luogo, e «dove la gente sembrava aspettarsi che qualcuno venisse ad aiutarli». Alla fine, fu portata in un luogo con una bella luce, più luminosa del sole, dove poteva sentire belle voci. Le è stato detto che era per «coloro che hanno la luce nel cuore, il posto di coloro che rispettano Dio».Il direttore delle comunicazioni dell'EWTN riferisce che quando Marie Claire ha chiesto alla Madonna perché le aveva mostrato questi luoghi, la Madonna ha detto: «Ti ho mostrato questo in modo che tu sappia che la vita che conta di più è ciò che verrà dopo questa vita sulla terra. Vai e dillo a tutti. Incoraggiali a vivere nel modo giusto. Avvisa loro che vivere senza rispettare Dio è una perdita di tempo. Se ne pentiranno amaramente». La Madonna ha aggiunto: «Dovete dire alla gente che questi luoghi esistono davvero. Rifiutare Gesù è rifiutare il paradiso».
L'hai mai sentita la nona sinfonia di Beethoven?È una delle opere più importanti e apprezzate del compositore viennese, se non addirittura della musica classica intera.Ora, una delle cose che pochi sanno di Beethoven è che lui ha anche iniziato a comporre un'ulteriore sinfonia, la decima…Sfortunatamente non è mai stata conclusa, poiché Beethoven è scomparso prima di poterla completare.E ad oggi, di quella sinfonia sono rimasti solamente una serie sparpagliata di fogli scribacchiati.Diversi compositori hanno cercato di completarla, ma ad oggi nessuno ha creato una sinfonia abbastanza convincente.Ma adesso, a distanza di quasi 200 anni dalla sua morte, è stato possibile comporre la decima sinfonia di Beethoven grazie all'Intelligenza Artificiale.E questa notizia è stata così tanto rimbalzata nel mondo che abbiamo deciso di inserirla all'inizio di questo articolo, facendo ritornare la rubrica «Effetto Wow», in cui parliamo delle notizie provenienti dal mondo dell'Intelligenza Artificiale che potrebbero farti dire "wow".Per ora buon ascolto e ricordati che ci puoi ascoltare anche su:►GOOGLE PODCAST: https://bit.ly/32TDZei ►SPOTIFY: https://spoti.fi/2D3ttGF ►APPLE PODCAST: https://apple.co/2CBsSfzOppure puoi vederci su:► YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC7t_EfzzusBj3y_GauT_JCg
Ecco a voi una nuova puntata di Attenti al Gufo! Sfortunatamente questa settimana il nostro amato campionato non ha sfornato nessun coro degno di nota. Poco male, perché la nostra attenzione é tutta sul big match più sentito. Tra la vecchia signora e il diavolo non si va oltre il pareggio, mentre Inter e Napoli continuano a distruggere gli avversari. Questo e non solo, nella terza puntata della seconda stagione, che si conclude con qualche buona gufata in vista della Champions.
Messaggio pubblicato nel 2019 e riproposto con alcuni cambiamenti. La domanda forse più importante che una persona può farsi e che la chiesa ha tristemente fallito nel soddisfare: "Cosa succede dopo la morte?"Possiamo interagire con i morti? Possono loro comunicare con noi? O addirittura, possiamo pregare per loro? Sfortunatamente per moltissime persone che la pensano diversamente, io - ripeto, io - credo di no.
Messaggio pubblicato nel 2019 e riproposto con alcuni cambiamenti. La domanda forse più importante che una persona può farsi e che la chiesa ha tristemente fallito nel soddisfare: "Cosa succede dopo la morte?"Possiamo interagire con i morti? Possono loro comunicare con noi? O addirittura, possiamo pregare per loro? Sfortunatamente per moltissime persone che la pensano diversamente, io - ripeto, io - credo di no.
Questo è il quinto ed ultimo video di questa mini-serie di cinque video basata sul secondo corso della Bosko Bible Institute “La mia nuova identità in Cristo”. Cinque corsi con un totale di 57 video che ho fatto per poter chiarire, appianare, spiegare in parole povere la semplicità della buona notizia, il Vangelo della grazia. Proprio come Paolo lo definisce in Galati capitolo 1 dal sei al nove.Una semplicità combattuta ferocemente dal religionismo che cerca - e ha sempre cercato - di creare dottrine così ardue da capire, concetti così difficili da afferrare, termini così duri da penetrare, che c'è sempre bisogno di un pastore, un dottore, un reverendo, un sacerdote o meglio un apostolo per riuscire a capirci qualcosa. NO! Gesù ringrazia il Padre in Matteo 11:25 dicendo: “O Padre, Signore del cielo e della terra, ti ringrazio perché hai nascosto la verità a quelli che si reputano tanto sapienti e lʼhai rivelata ai bambini piccoli.” Sì, il messaggio del vangelo è semplice e ci vuole un religionista per complicarlo: Gesù mi ama e ha dato la sua vita per me, non una versione futura o migliorata di me, no, me, così come sono con tutti i miei difetti, mancanze e peccati, salvato per sempre. Questa è la semplicità dell'annuncio e questo è ciò che io ho dedicato la mia vita a difendere, l'identità di figlio.Il piano di Dio inizialmente era che tutti gli esseri umani fossero fatti ad immagine di Dio. Sfortunatamente, dopo il peccato originale, tutto è cambiato. Adesso gli esseri umani hanno bisogno di essere ricreati in Cristo Gesù per tornare ad essere portatori dell'immagine di Dio.
La musica che accompagna i nostri video aziendali ricopre un ruolo fondamentale. Sfortunatamente non è così semplice trovare la giusta traccia fra le musiche royalty free disponibili sul web. Ecco quindi alcuni link per trovare musica senza copyright da usare nei video aziendali.NOTE DELL'EPISODIO
Federico Taddia e Matteo Bussola anche questa settimana ci portano nel mondo dei padri con i consigli per i nuovi social, la ricerca della felicità e molto altro. Cominciamo la puntata con una bella storia in provincia di Arezzo. Salvatore Roccaro, detto Salvo, insieme a sua figlia Giorgia, ha aperto un canale TikTok nel quale girano scenette divertentissime. In poco tempo hanno raggiunto tre milioni di follower! Salvo ci racconta quali sono i segreti per avere un canale TikTok di successo per padri, figli e figlie. Spesso, nel processo di crescita, i nostri figli e le nostre figlie possono sentirsi imperfetti. Cosa possiamo fare noi padri per aumentare l'autostima di figli e figlie? Lo chiediamo a Roberta Cesaroni, life e mental coach. Invece qual è il segreto per essere felici? Questa domanda non può avere una risposta netta e decisa. Quello che possiamo fare noi genitori è educare i nostri figli ad essere sempre positivi, ottimisti, nell'ambizione e nella ricerca costante della felicità. Ragioniamo di come i genitori possono aiutare i figli in questo con Simone Cristicchi, cantautore e scrittore, autore del libro "HappyNext", da cui sono nati anche uno spettacolo teatrale e un docufilm. È dovere di noi padri anche costruire, insieme alle madri, un nucleo familiare solido, aiutando le stesse madri nei momenti difficili, come per esempio la gravidanza. Sfortunatamente spesso sentiamo di episodi di violenza, censurabile sempre, anche durante la gravidanza delle madri. Con Isabella Sciarretta, presidente del Centro Informazione Maternità e Nascita "Il Melograno" della città di Verona, parliamo di questo tema, prendendo spunto dal progetto "Mani di papà", ideato dal centro per sensibilizzare i genitori sul tema della violenza durante la gravidanza. Il cinema è spesso un modo fantastico per fortificare il rapporto fra genitori e figli. Che film possiamo vedere insieme? Lo chiediamo a Manlio Castagna, autore di "116 film da vedere prima dei 16 anni".
Dio ci ha creati per essere degli eroi, per vivere la vita assieme supportandoci tra donne ed uomini, e per testimoniare del suo amore per noi, sapendo che non saremo mai da soli ad affrontare il mondo. --- Predicatrice: Celeste Allen CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 32 minuti Vogliamo tutti degli eroi. Fa parte del nostro essere umani. Quando ero bambina, la mia eroina era Wonder Woman. Mi piaceva leggere le avventure di una donna forte e abile che era disposta e capace di lottare per il bene e la giustizia . Perciò non dovrebbe essere una sorpresa che uno dei miei eroi biblici venga dal libro di Giudici. Il libro di Giudici si svolge dopo che gli Israeliti erano entrati nella Terra Promessa e prima del primo re (Saul). In quel periodo il popolo d'Israele era guidato da dei giudici. (da qui il nome del libro). Non era un ruolo strettamente giudiziario, un po' come un primo ministro, e tendevano ad essere capi militari. Ed è qui che incontriamo Debora. Debora è l' unica donna leader di Israele che la Bibbia ci mostra. C'erano diverse donne profetesse, e ovviamente molte donne che hanno svolto ruoli molto significativi nel corso della storia di Israele, ma Debora fu l'unica che effettivamente guidò il paese. Non solo era la guida di Israele, ma Debora era anche una profetessa, portavoce di Dio verso il popolo di Israele . Quindi Debora non aveva solo un ruolo importante, ma aveva davvero un ruolo cruciale. "1 Morto Eud, i figli d'Israele continuarono a fare ciò che è male agli occhi del Signore. 2 Il Signore li diede nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava ad Asor. Il capo del suo esercito era Sisera, che abitava ad Aroset-Goim. 3 I figli d'Israele gridarono al Signore, perché Iabin aveva novecento carri di ferro e già da vent'anni opprimeva con violenza i figli d'Israele. 4 In quel tempo era giudice d'Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidot. 5 Lei sedeva sotto la palma di Debora, fra Rama e Betel, nella regione montuosa di Efraim, e i figli d'Israele salivano da lei per le controversie giudiziarie. 6 Debora mandò a chiamare Barac, figlio di Abinoam, da Chedes di Neftali, e gli disse: «Il Signore, Dio d'Israele, non ti ha forse dato quest'ordine: “Va', raduna sul monte Tabor e prendi con te diecimila uomini dei figli di Neftali e dei figli di Zabulon. 7 Io attirerò verso di te, al torrente Chison, Sisera, capo dell'esercito di Iabin, con i suoi carri e la sua numerosa gente, e lo darò nelle tue mani”?» 8 Barac le rispose: «Se vieni con me, andrò; ma se non vieni con me, non andrò». 9 Debora disse: «Certamente, verrò con te; però, la via per cui cammini non ti porterà onori; perché il Signore darà Sisera in mano a una donna». E Debora si alzò e andò con Barac a Chedes. 10 Barac convocò Zabulon e Neftali a Chedes; diecimila uomini si misero al suo seguito e Debora salì con lui. 11 Ora Eber, il Cheneo, si era separato dai Chenei, discendenti di Obab, suocero di Mosè, e aveva piantato le sue tende fino al querceto di Saannaim, che è vicino a Chedes. 12 Fu riferito a Sisera che Barac, figlio di Abinoam, era salito sul monte Tabor. 13 Sisera adunò tutti i suoi carri, novecento carri di ferro, e tutta la gente che era con lui, da Aroset-Goim fino al torrente Chison. 14 Allora Debora disse a Barac: «Àlzati, poiché questo è il giorno in cui il Signore ha dato Sisera nelle tue mani. Il Signore non va forse davanti a te?» Allora Barac scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini. 15 Il Signore mise in rotta, davanti a Barac, Sisera con tutti i suoi carri e con tutto il suo esercito, che fu passato a fil di spada; e Sisera, sceso dal carro, si diede alla fuga a piedi. 16 Ma Barac inseguì i carri e l'esercito fino ad Aroset-Goim; e tutto l'esercito di Sisera cadde sotto i colpi della spada e non scampò neppure un uomo. 17 Sisera fuggì a piedi verso la tenda di Iael, moglie di Eber, il Cheneo, perché vi era pace fra Iabin, re di Asor, e la casa di Eber, il Cheneo. 18 Iael uscì incontro a Sisera e gli disse: «Entra, mio signore, entra da me; non temere». Egli entrò da lei nella sua tenda e lei lo coprì con una coperta. 19 Egli le disse: «Ti prego, dammi un po' d'acqua da bere perché ho sete». Quella, aperto l'otre del latte, gli diede da bere e lo coprì. 20 Egli le disse: «Stattene all'ingresso della tenda; forse qualcuno verrà a interrogarti e ti chiederà: “C'è qualcuno qui dentro?” Tu risponderai di no». 21 Allora Iael, moglie di Eber, prese un piuolo della tenda e un martello, andò pian piano da lui e gli piantò il piuolo nella tempia tanto che esso penetrò in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; e morì. 22 Mentre Barac inseguiva Sisera, Iael uscì a incontrarlo e gli disse: «Vieni, e ti mostrerò l'uomo che cerchi». Egli entrò da lei; ecco, Sisera era steso morto, con il piuolo nella tempia. 23 Quel giorno Dio umiliò Iabin, re di Canaan, davanti ai figli d'Israele. 24 La mano dei figli d'Israele si fece sempre più pesante su Iabin, re di Canaan, finché l'ebbero annientato. (Giudici 4:1-22) Breve riassunto della storia: Debora manda a chiamare Barac e gli comunica che Dio gli dice: "Va 'in guerra con Sisera e io ti darò la vittoria". Barac risponde: "Si, va bene, ma solo se vieni con me." Debora replica: "Certamente, ma dato che hai esitato , una donna avrà l'onore di uccidere Sisera". Scendono quindi in guerra. Dio sconfigge le truppe di Sisera come promesso, e Sisera fugge a piedi; si nasconde presso qualcuno che pensa sia un suo alleato, Jael, che gli dice: "Vieni dentro, prendi un po 'di latte e fai un pisolino!" E quando Sisera si addormenta , Jael lo uccide. Ci si potrebbe fare un buon film d'azione, ma cosa ci sta dicendo Dio attraverso questa storia? Quale relazione c'è tra Debora e noi che viviamo nel 21° secolo ? Debora ha sentito la chiamata di Dio nella sua vita e l'ha adempiuta. Dio l'ha chiamata ad essere una giudice e una profetessa . Non c'erano precedenti in Israele per una leader donna, tanto meno per una leader militare donna. Eppure lei ha riconosciuto la chiamata di Dio e non ha permesso che nulla le impedisse di adempiervi Dio ha dato a ciascuno dei Suoi figli e delle sue figlie una chiamata speciale e unica e ci chiede di adempiere a quella chiamata Egli ci prepara per il ruolo che ha scelto per noi. Ci sono una miriade di doni elencati in vari passi della Bibbia. Uno di quei doni potrebbe far parte della tua chiamata. Parlando di doni spirituali, Paolo dice: “...ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole. ” (1 Corinzi 12:1) Oppure la tua chiamata potrebbe essere meno ovvia . Una mia amica vede come sua vocazione il far ridere la gente, e cerca di farlo ogni giorno. Ed è molto brava in questo; è naturalmente comica . Anche se il far ridere la gente non è qualcosa specificatamente indicato nella Bibbia, siamo tutti chiamati a benedire gli altri; e portare gioia alle persone è certamente una benedizione per il prossimo. Che cos'è che Dio ti ha chiamato ad essere o a fare? Se non lo sai, pensa a cosa ti rende felice. Cos'è che ti fa sentire più "giusto", più “giusta” quando lo fai, che ti fa dire "Ecco ciò ciò per cui sono stato creato, sono stata creata!" È probabile che sia almeno una parte della tua chiamata. Quindi, ti chiedo ancora, Che cos'è che Dio ti ha chiamato ad essere o a fare? Come stai adempiendo alla tua chiamata? E cos'altro puoi fare per adempiere alla tua chiamata? Debora andò in guerra. Non sappiamo dal testo se prese una spada o una lancia e ci si fiondò proprio accanto a Barac, o se lei, come Mosè, si trovava su una collina a supervisionare la battaglia fisica e combatteva nel regno spirituale, ma sappiamo che Debora era una guerriera. "Quando Barac vide i 900 carri di ferro di Sisera e tutte le sue truppe, ebbe tutti i diritti e le ragioni per avere paura. “Allora Debora disse a Barac: «Àlzati, poiché questo è il giorno in cui il Signore ha dato Sisera nelle tue mani. Il Signore non va forse davanti a te?»" (Giudici 4:14a) In quel momento, prima che iniziasse il combattimento fisico, Debora stava combattendo contro la paura e lo scoraggiamento di Barac. Dio ha chiamato anche ciascuno di noi ad essere un guerriero o una guerriera . Ricorda che la nostra battaglia non è contro le persone .Sfortunatamente noi siamo abituati a vedere le persone come nostri nemici; ma Efesini 6:12 dice "...il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.” (Efesini 6:12). Questo passo prosegue dicendo che Dio ci dà una completa armatura spirituale per combattere le nostre battaglie. , e, nel caso foste preoccupati di vincere la battaglia Paolo ci dice in Romani che attraverso Cristo siamo più che vincitori. “Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.” (Romani 8:37) Dio ci ha creati e attrezzati per la guerra. Forse la tua battaglia è contro lo scoraggiamento, contro la depressione, contro la delusione, contro le influenze negative delle persone intorno a te o anche contro i modelli di pensiero negativi dentro di te . Quale battaglia ti sta chiedendo Dio di combattere? In che modo stai combattendo quelle battaglie? Quali armi devi affilare? Nessuno di noi è chiamato a combattere da solo. Questo mi porta al punto successivo. Debora e Barac sperimentarono l' organizzazione originale di Dio ante-caduta nella quale gli uomini e le donne lavoravano assieme; Barac rispetta e onora la saggezza e l'autorità di Debora come capo; Debora rispetta l'abilità militare di Barac e la sua richiesta di combattere assieme a lui . Sia che si trattasse di impugnare una spada oppure di combattere in preghiera , quello che è certo è che in qualche modo Debora è scesa in guerra al fianco di Barac come partner. C'è da sottolineare che Debora e Barac non erano sposati. La collaborazione tra uomini e donne non riguarda esclusivamente quella all'interno di un matrimonio, anche se questo è certamente un requisito per un matrimonio sano. Ma l'immagine di donne e uomini che lavorano assieme per la gloria di Dio nel nostro mondo sessualmente complicato è qualcosa che abbiamo bisogno di vedere. Voi, donne, voi, uomini, in che modo state vivendo questa collaborazione? In che modo state lavorando assieme per adempiere ai propositi di Dio per questo mondo ? Su vasta scala, noi come cristiani facciamo tutti parte del corpo di Cristo, destinato a lavorare assieme per il bene di tutti. In Efesini 4: 11-12 Paolo dice: "È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo” (Efesini 4:11-12) E prosegue al versetto 16 aggiungendo: “Da lui (Cristo) tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore.” (Efesini 4:16) Ogni parte del corpo, lavora per raggiungere un obiettivo comune. Come stai collaborando con gli altri credenti in generale? Con chi stai collaborando? Con chi puoi collaborare? Debora ha celebrato; ha festeggiato sia ciò che hanno fatto gli israeliti che ciò che ha fatto Dio. Non abbiamo letto il capitolo 5 di Giudici, ma l'intero capitolo si chiama “Canto di Debora” (a volte “Canto di Debora e Barac)”. In questo canto , Debora racconta come gli israeliti combatterono e come Dio liberò il suo popolo. Questa è una lode a Dio e un incoraggiamento al popolo di Israele. Come Debora, siamo chiamati a celebrare, a festeggiare. È una delle cose più naturali al mondo; quando un bambino muove i primi passi o pronuncia la sua prima parola, lo diciamo ai nostri amici e alla nostra famiglia. Quando la nostra squadra del cuore vince una partita, gioiamo e ne parliamo con tutti quelli a cui interessa quello sport . Siamo stati fatti per festeggiare. La prima domanda del Catechismo Minore di Westminster (un documento sulla fede compilato negli anni 1640 da teologi riformati inglesi e scozzesi) chiede: "Qual è il fine principale dell'uomo?" La risposta è: "Il fine principale dell'uomo è glorificare Dio e goderne per sempre". Ciò significa che uno degli obiettivi principali dell'esistenza umana è celebrare Dio. Non si tratta solo di cantare la domenica mattina. Non si tratta proprio di solo cantare. Si tratta di glorificare Dio. Qualsiasi cosa facciamo, ovunque andiamo, chiunque noi siamo, la cosa più importante delle nostre vite è portare gloria a Dio: non avere successo, non di trovare una qualche realizzazione personale. È glorificare Dio. Sì, certo, in Lui troveremo il successo più grande (il "Ben fatto , buono e fedele servitore " dal Padre ) , una soddisfazione molto più profonda di quanto potremmo mai trovare se seguissimo i nostri obiettivi personali. Ma tutto questo è solo un effetto secondario; l'obiettivo è celebrare Dio. Come celebri? Chi festeggi? Quando Dio fa qualcosa di grande nella tua vita, come lo fai sapere al mondo? Come lo fai sapere ai tuoi amici e alla tua famiglia? Come stai dando gloria a Dio nella tua vita ? Debora era una donna di azione. Come la mia eroina d'infanzia Wonder Woman, Debora era forte, abile , e disposta a lottare per ciò in cui credeva. Non esitò; si mosse nella forza di Dio per essere la persona che Dio l'aveva chiamata ad essere. Come Debora, siamo chiamati, siamo guerrieri, siamo partner e siamo celebratori. Siamo eroi. Al pari di Debora, muoviamoci nella forza di Dio per essere l' eroe, l'eroina che Dio ci ha chiamati ad essere. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Fine settimana un po' deludente ma con un tempo molto bello e molto riposo fisico. Sfortunatamente niente corsa, niente schifezze per la cena di sabato e nessuna attività interessante, a differenza di domenica scorsa. Notizie di sport per questa domenica e un bollettino COVID davvero molto buono. Molto ricca la rubrica dei compleanni di personaggi famosi e aforisma finale di un personaggio storico. Buona settimana a tutti. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/ispeakitaliano/message
Fine settimana un po' deludente ma con un tempo molto bello e molto riposo fisico. Sfortunatamente niente corsa, niente schifezze per la cena di sabato e nessuna attività interessante, a differenza di domenica scorsa. Notizie di sport per questa domenica e un bollettino COVID davvero molto buono. Molto ricca la rubrica dei compleanni di personaggi famosi e aforisma finale di un personaggio storico. Buona settimana a tutti.
Film e Serie TV sono uno dei modi migliori per passare il tempo e imparare una nuova lingua in maniera divertente e spensierata. Sfortunatamente, moltissimi siti web di streaming non offrono la possibilità di accedervi quando ci si trova in un altro Paese: questo è il caso, per esempio, dei canali TV italiani RaiPlay e Mediaset Play, i quali non permettono a chi si trova fuori dall'Italia di guardare i film, le serie e i programmi TV disponibili per gli italiani. Ma non disperatevi: esiste una soluzione per ovviare a questo problema! Avete mai sentito parlare di VPN? In questo articolo vi spiegheremo cos'è una VPN, quali sono le migliori VPN al mondo e come può una VPN aiutarvi ad accedere a tutti i siti web esistenti... compresi quelli con geo-restrizioni! Cos'è una VPN? VPN è l'acronimo di Virtual Private Network, ossia una rete virtuale privata che filtra la vostra connessione mascherando l'indirizzo IP con il quale accedete a Internet e, di conseguenza, rendendovi invisibili a criminali informatici e organi governativi di censura (fonte: Wikipedia). Le VPN sono una sorta di scudo protettivo per la vostra connessione e i vostri dispositivi elettronici (PC, tablet, smartphone, ecc.): anche se usassimo un WI-FI pubblico non protetto, grazie al filtro offerto dalle VPN sarebbe possibile criptare tutti i dati e quindi navigare protetti dagli hacker, i quali non potrebbero intercettare le informazioni che scambiato su Internet in nessun modo. Un altro vantaggio che deriva dall'uso di una VPN è quello di navigare su Internet come se ci trovassimo all'estero, vale a dire usando un IP di un altro Paese... a nostra scelta! Sì, avete capito bene: una VPN vi dà la possibilità di scegliere da quale Paese vorreste che la vostra connessione venga filtrata, quindi vi assegna un IP del Paese da voi selezionato, facendo credere a tutti i siti web che vi troviate in quel determinato Paese! Ecco perché con una VPN potrete accedere a tutti i siti web in cui vi sono geo-restrizioni, come, per esempio, RaiPlay e Mediaset Play. Quali sono le migliori VPN? Usare una VPN è abbastanza semplice ed economico, però esistono diverse aziende che offrono VPN, ognuna con i suoi pro e contro, quindi, in questo articolo, abbiamo deciso di mettere insieme una lista delle 5 migliori VPN al mondo nel 2021. Per stilare la nostra lista abbiamo tenuto in considerazione svariati fattori come: la velocità, l'affidabilità, il prezzo, la sicurezza, la reputazione e l'interfaccia grafica. In ogni caso, se siete troppo pigri per leggervi le nostre recensioni per ogni VPN, alla fine di questa pagine trovate le nostre conclusioni su qual è la migliore VPN in assoluto! In una lista delle migliori VPN al mondo, non può mancare, in prima posizione, il leader indiscusso del settore della sicurezza informatica, nonché uno dei marchi storici e più conosciuti nel campo della privacy: NordVPN. Non ci sorprenderemmo se già aveste sentito parlare di questa VPN in giro per il web. NordVPN, infatti, è una VPN a 360º, che non scende a compromessi su nessun fronte: offre prestazioni eccezionali in termini di velocità (secondo molti esperti NordVPN offre la VPN più veloce al mondo), si caratterizza per avere un'interfaccia grafica semplice e pulita, garantisce vari livelli di sicurezza di ultima generazione e, soprattutto, è possibile usufruirne a prezzi bassissimi e super convenienti! Usare NordVPN è super semplice e intuitivo, quindi piuttosto che parlarvi di come come funziona NordVPN, vorremmo concentrarci proprio sui prezzi di questa VPN che, come anticipavamo, sono ridicoli: infatti, con pochissimi euro (circa 2,9€ al mese), potrete usare NordVPN in maniera illimitata su ben 6 dispositivi contemporaneamente tra computer, tablet, smartphone e smart TV (potreste anche impostare NordVPN direttamente sul vostro router)! Oltre a darvi la possibilità di scegliere tra ben 5000 server in 60 Paesi sparsi per il mondo,
Puntatone... Scordatevi Sarabanda, scordatevi Chi Vuol essere Milionario, è Bigottissimo il gioco dell'estate. Evangelist Elia ed il nostro ciellissimo Paolo si contendono il titolo di Beato Bigotto in una gara all'ultima intolleranza. Vincerà chi si dimostrerà il più ritroso e reazionario possibile. Produttori di Amazon Prime contattateci (ma soprattutto dateci i soldi) che questo gioco è sicuramento meglio di LOL. Speranza, non ne abbiamo in abbondanza. Difatti ne leggeremo dei brani del caso letterario dell'anno Perché guariremo, dai giorni più duri ad una nuova idea di salute, il glorioso libro del nostro ministro della salute letto con una interpretazione magistrale dal nostro Emiliano Pirri. Sfortunatamente la puntata precedente non ha avuto il riscontro sperato ed è stata mandata in pensione dentro un pilone di cemento. Quindi godetevi questo ritorno in gran forma, e buonanotte al pesce. Seguiteci su: ● INSTAGRAM: http://bit.ly/AsNli ● TWITTER: http://bit.ly/3aWsTXC ● FACEBOOK: http://bit.ly/37Gk8iv ● SPOTIFY: https://open.spotify.com/show/31h07OrtFwaYjuGLACbuf0 ● ANCHOR: https://anchor.fm/lasse-nella-manicas-show ● GOOGLE PODCAST: http://bit.ly/3ianbUA ● APPLE PODCAST: https://podcasts.apple.com/us/podcast/lasse-nella-manicas-show/id1499796035?uo=4 --- Send in a voice message: https://anchor.fm/lasse-nella-manicas-show/message
Il titolo della venticinquesima puntata della terza stagione di J-TACTICS, trae spunto da: “La cena dei cretini”, (Le dîner de cons), che è un film del 1998 scritto e diretto da Francis Veber, ispirato ad un’opera teatrale di successo dello stesso regista.A Parigi, un gruppo di amici dell’alta borghesia organizza ogni settimana una cena, a cui bisogna portare ogni volta un cretino, cioè una persona di cui ridere per tutta la serata.L’appuntamento settimanale è in arrivo e l’editore Pierre Brochant ha trovato il perfetto invitato: si tratta dell’impacciato François Pignon, un dipendente pubblico con un hobby molto particolare, costruire modellini di monumenti famosi coi fiammiferi.Prima di recarsi alla cena con gli altri, Pierre invita François a prendere un aperitivo nel suo appartamento. Sfortunatamente, proprio in quel momento il padrone di casa viene colto da una fortissima lombalgia che gli impedisce qualsiasi movimento.Da quel momento, ogni maldestro tentativo del cretino di aiutare Pierre non farà che peggiorare irrimediabilmente la situazione.Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare una vicenda che ha caratterizzato e movimentato in modo negativo le già agitate acque in casa bianconera nei giorni immediatamente precedenti il delicato derby della Mole contro i granata.Avere poco più di vent’anni non giustifica nessuno, soprattutto quando sei un personaggio pubblico, che guadagna fior di quattrini, e che è un idolo per milioni di ragazzi.Quello che è accaduto in una notte d’inizio primavera in collina a Torino, dunque, ha dell’incredibile.Accade che intorno alle 23.30, ben oltre l’orario di coprifuoco, un’auto dei carabinieri si ferma davanti al cancello della villa di Weston McKennie, texano centrocampista della Juventus e della nazionale statunitense.I militari sono stati chiamati da qualcuno perché in quella villa, è evidente, è in corso una festa, i carabinieri suonano, cercano di farsi aprire, ma dalla villa nessuno ha intenzione di farlo.All’interno, un numero imprecisato di persone, pare addirittura una ventina.Tra queste Paulo Dybala, attaccante argentino anche lui in forza ai bianconeri, e Arthur Melo, centrocampista brasiliano arrivato da qualche mese a Torino.La trattativa va avanti per un’ora, i carabinieri chiedono di entrare, gli occupanti non aprono, è una situazione delicata.Tra difficoltà con la lingua e timori, i calciatori aprono solo dopo parecchio tempo, alla fine, però, il cancello viene aperto e i militari entrano a casa McKennie.Da quel momento c’è massima collaborazione, ma ciò non toglie che gli uomini dell’arma si trovano difronte ad una palese violazione delle norme sugli assembramenti, sulla tutela della salute pubblica in relazione alla pandemia di Covid che imperversa in Italia e nel mondo da oltre un anno.In definitiva, i militari trovano una festa in piena regola, tra amici, incuranti della zona rossa e delle norme anti Covid i 3 calciatori della Juve (i ben informati dicono che in realtà fossero presenti come minimo anche altri 2 tesserati) si sono ritrovati tutti insieme, come se nulla fosse.Nonostante mancassero appena tre giorni ad una sfida delicatissima come quella contro il Torino.Da qui la reazione forte da parte della società, letteralmente furiosa e intenzionata fin da subito a non fermarsi alla semplice multa.Non soltanto perché il derby era uno snodo decisivo ma anche perché il club è sempre stato in prima fila, da quando è iniziata la pandemia, nell’osservare e far rispettare ai suoi tesserati tutti i protocolli anti coronavirus e le misure di contenimento, al contrario di altre note compagini di serie A.Il comportamento dei tre è stato quindi troppo fuori dalle regole per essere punito lievemente, dalla Continassa, infatti, oltre che la sanzione pecuniaria considerata provvedimento “minimo”, non si è fatta attendere l’ufficialità della scelta più forte, ovvero la non convocazione per il match contro i granata del Toro.Alla vigilia del derby poi Pirlo ha messo la sua parola fine sul caso dell’intervento delle forze dell’ordine per la cena a tarda ora a casa di McKennie, insieme ad Arthur e Dybala: “Non voglio più avere a che fare con questo discorso perché ne abbiamo già parlato abbastanza”; La decisione l’ho presa io, per quanto riguarda la parte tecnica, e la società ha fatto il resto prendendo la propria parte di decisioni”, ha spiegato il mister.Spostando poi l’attenzione dai festini al rettangolo di gioco e al calcio giocato, i gravi problemi della vecchia signora si sono riproposti anche nel derby, pur salvando la pelle, con un pareggio che ha più valore psicologico per come è stato raggiunto.Pasqua di riflessione insomma in casa Juve, perché il pareggio di Ronaldo (il gol è comunque uno dei pochi segnali di vita dati da CR7) non può nascondere l’ennesimo gol regalato con un assist agli avversari (l’imbarazzante azione del 2-1 granata), la lentezza del giro palla che ha consentito al Torino di riorganizzarsi sempre molto bene in difesa, una certa inadeguatezza dei centrocampisti incapaci di inserirsi nelle maglie della difesa avversaria e nello stesso tempo di fornire palloni giocabili alle punte.Si salva il solito Chiesa che, al di là del gol, è di gran lunga quello che si cala maggiormente nello spirito del derby, ma la prestazione generale non è così distante da quella a dir poco oscena vista con il Benevento.Parafrasando il titolo della pellicola da cui trae spunto l’odierna puntata di J-TACTICS, quella che è andata in scena nella villa di McKennie è stata davvero la più tipica “cena dei cretini”, e non meno da cretini è stata la prestazione sfoderata dall’intera compagine bianconera in un importantissimo derby della Mole, crocevia per la qualificazione ad un posto nella prossima Champions League che appare essere sempre più complicata per questa irriconoscibile Juventus.Sarà nostro gradito ospite l’amico Antonio Cunazza, fotografo, fondatore della rivista online Archistadia.it, appassionato di stadi ed architettura sportiva di cui scrive su L’Ultimo Uomo.Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live! Ecco i link dei nostri social:CANALE TELEGRAM:https://t.me/joinchat/AAAAAE2Dp-yj5b1N4SNcMQINSTAGRAM:https://instagram.com/jtactics_?igshid=1fg7nrkzhl2mtFACEBOOK:http://m.facebook.com/jtacticsmdn/
Troppo spesso pensiamo di dover lanciare un attacco per provocare un cambiamento nel mondo. Sfortunatamente, questo paradigma spesso genera solo più divisione e polarizzazione. Affrontare circostanze difficili con un atteggiamento di Santosha non significa che non lavorerai mai per un cambiamento sociale positivo. Invece, significa che entrerai in ogni situazione con un cuore disponibile e pacifico.
Finalmente qualche risposta in merito alla riapertura dei parchi Disney della California. Sfortunatamente, queste news, non sono delle migliori... Se vuoi commentare questo episodio, ci trovi su Instagram, Twitter e sito internet. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/aperitivowdw/message
La tigre del Caspio è stata, senza alcun ombra di dubbio, uno dei felini che più hanno influenzato l’immaginario di Asia e Medio Oriente. Sfortunatamente, questo mammifero d’immensa bellezza pare estinto, ma, proprio per questo, non va in alcun modo dimenticatoSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente
Ep.108 Parliamodillibres 13 Josep CarnerTenim un Parliamodillibres 13 dedicat integralment a Josep Carner, amb lectures i música; la tria musical és a càrrec de Toni Orpinell; les lectures, de Glòria Judal i Laia De Luca. Laura Masvidal ens parla de la seva darrera visita a Lledoners: malauradament, seguim tenint presos polítics i exiliats...La rubrica Parliamodillibres 13 è tutta dedicata allo scrittore e poeta catalano Josep Carner, letture e musica. La scelta musicale è di Toni Orpinell; le letture di Glòria Judal e Laia De Luca. Segue un commento di Laura Masvidal che ci racconta la sua recente visita al carcere di Lledoners. Sfortunatamente, abbiamo ancora prigionieri politici ed esiliati
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6216IL GOVERNO REGALA 4 MILIONI DI EURO ALLE ASSOCIAZIONI LGBT di Giuliano Guzzo4 milioni di euro. A tanto, in tempi di piena crisi economica conseguente a quella sanitaria, ammonta il «regalo» che la maggioranza di governo, Pd-5S, ha pensato di bene di fare all'associazionismo Lgbt, anticipando anche la discussione del ddl Zan contro l'omotransfobia e la misoginia, in programma in aula per il prossimo 27 luglio. Da dove questo «regalo»? Semplice: da un emendamento al decreto Rilancio approvato alcuni giorni fa presso la commissione Bilancio alla Camera dove, su proposta di Gilda Sportiello, giovane deputata del M5s, esso è stato messo ai voti.Per la precisione, si tratta di 4 milioni che andranno all'istituzione di case rifugio e sportelli di ascolto per le vittime di atti omotransfobici. A dare, giubilante, la notizia dell'approvazione di questo emendamento è stata la senatrice Alessandra Maiorino, vicepresidente vicaria del gruppo M5s a palazzo Madama, la quale, in una nota, non ha mancato di rivendicare con orgoglio la paternità di tale iniziativa, realizzata in collaborazione con la citata Sportiello. «Abbiamo messo in sicurezza la legge di tutela della comunità Lgbt contro le discriminazioni», ha annunciato la Maiorino, che è passata subito ad illustrare com'è riuscita nell'impresa: «In commissione Bilancio alla Camera è stato approvato un emendamento sul quale ho lavorato insieme alla deputata Sportiello, con cui garantiamo i fondi per l'istituzione di case rifugio e sportelli di ascolto per le vittime di atti omotransfobici».«Dimostriamo con fatti concreti», ha inoltre aggiunto la Maiorino, «l'impegno del Movimento cinque stelle verso una comunità, quella Lgbt, che a partire già da quest'anno potrà usufruire di servizi e assistenza su misura, offerti da operatori professionisti, rendendo così l'Italia un Paese più inclusivo e giusto verso tutte e tutti i suoi e le sue cittadine». A seguire, la senatrice del M5s, entusiasta per il «grande lavoro di squadra con tutta la maggioranza», ha rivolto un pensiero alla deputata Sportiello, «che ringrazio infinitamente».In effetti, visti come già si ricordava i tempi di profnda crisi economica, 4 milioni di euro sono una gran somma. Che servirà - ha spiegato l'onorevole Sportiello - ad «un programma volto a garantire assistenza legale, psicologica, sanitaria, sociale alle vittime di discriminazione fondata sull'orientamento sessuale e l'identità di genere, nonché ai soggetti che si trovino, a causa di questo, in situazioni di vulnerabilità». A chi si chiedesse cosa c'entrino gli aiuti alle vittime di violenza con il dl Rilancio, la Sportiello fa presente che «l'emergenza Covid ha acuito questi drammi».Sfortunatamente, la deputata pentastellata proponente dell'emendamento non pare però abbia portato alcun dato di fatto a suffragio della tesi secondo cui «l'emergenza Covid ha acuito i drammi» legati ad omofobia e transfobia. Motivo per cui, fino a prova contraria, gli ultimi dati disponibili non sono quelli che descrivono un'Italia nella morsa dell'intolleranza. Anzi, i dati più recenti attestano l'esatto contrario, confutando lo stereotipo dell'Italia come Paese intollerante. Secondo l'Oscad, l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori attivo presso il Viminale, le aggressioni contro le persone omosessuali sono in infatti calo: nel 2018 furono 43, e l'anno scorso son scese a 29.Quelle contro i disabili, per capirci, sono risultate assai più numerose, come aggressioni (69). Ma niente 4 milioni in più, ahinoi, per il mondo della disabilità: solo per quello delle minoranze Lgbt. Eppure, se solo si fa presente che quella arcobaleno è una lobby, si passa per complottisti o appunto intolleranti. E pensare che i dati di fatto bastano ed avanzano per descrivere una realtà che, a ben vedere, non ha neppure bisogno di commenti, tanto è lampante.Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).SOSPESO IL PRETE CHE HA CELEBRATO LE "NOZZE" GAYMentre i giornali di mezz'Italia stanno parlando di lui come del prete sposa lesbiche, lui è già in un luogo segreto a meditare su quella che il suo vescovo ha definito senza mezzi termini «una fesseria che ha fatto». A Sant'Oreste, provincia di Viterbo e diocesi di Civita Castellana è successo davvero tutto in un lampo. L'11 luglio scorso don Emanuele Moscatelli ha chiesto ed ottenuto dal sindaco Valentina Pini di unire civilmente due donne lesbiche del Paese. Domenica sera il vescovo Romano Rossi - come annunciato da lui stesso alla Nuova BQ - era già nella parrocchia di San Lorenzo Martire per spiegare ai fedeli la decisione di sospenderlo dalla guida della comunità il sacerdote.L'episodio è sintomatico di un attacco al sacerdozio che con l'approvazione della legge sull'omofobia sarà destinato a ripetersi. Chiederanno ai preti di celebrare le unioni civili nel nome della nuova religione omosessualista? E chi si rifiuterà verrà accusato di omofobia? Di sicuro il corto circuito Chiesa-Stato & diritti Lgbt è molto sospetto e rimanda a quanto accaduto in Diocesi di Gorizia, dove il cappellano degli scout partecipò convintamente al "matrimonio" dell'educatore Agesci e a rimetterci fu il parroco che si oppose a quella cerimonia: venne trasferito dal vescovo, che invece tiene ancora oggi al suo posto tanto il prete quanto "l'educatore". Non conosciamo il livello di confidenza che don Moscatelli aveva con le due donne (al telefono con la Bussola ha più volte riattaccato), ma il sospetto che il movimento Lgbt si voglia servire di preti già fragili di loro e indurli a compiere spinte in avanti come quella di Sant'Oreste, è molto forte. Ed è un sospetto che ha avuto anche il vescovo di Civita Castellana che, raggiunto dalla Bussola, ha detto: «Temevo una messinscena del mondo gay, poi mi sono informato per capire come stavano le cose».Ma alla fine a Civita il vescovo ha fatto il suo dovere, paterno, ma fermo. «Don Emanuele si è dimesso da parroco e prenderà un periodo di riflessione e di verifica personale, ieri sera l'ho accompagnato a salutare la parrocchia e mi ha ringraziato per avergli aperto gli occhi. Domenica prossima si insedierà il nuovo parroco».Modi spicci e per nulla intimorito, i dettagli maggiori di questa storia arrivano proprio dal pastore della Diocesi come è giusto che sia dato che il sacerdote non ha risposto alle domande dei giornalisti che ieri l'hanno cercato. «Gli ho fatto capire la fesseria che ha fatto, posso capire che in certi momenti di fragilità entrino in gioco l'amicizia o lo spirito del tempo, ma celebrare un'unione civile è troppo. Da domani farà un periodo di riflessione fuori dalla diocesi, si tratta di un luogo, diciamo, "collaudato", ma ora ho il compito di aiutare questo mio prete a vedere chiaro dentro di sé. E rilanciare su nuove basi la sua vita sacerdotale, credo ci sia spazio di recupero dopo l'errore fatto. Comunque, diamoci tempo un annetto e vediamo».Monsignor Rossi, che ha celebrato Messa con don Emanuele, ha detto anche di essere pronto ad eventuali "ritorsioni" degli attivisti Lgbt: «Per la verità me le aspettavo - confida - invece per il momento non si è fatto vivo nessuno». Forse, gli facciamo notare, è perché la notizia delle dimissioni del prete è ancora fresca e non è ancora arrivata a certe orecchie. «Bè, comunque se arriveranno attacchi, li affronterò, non ho mica paura sa?».L'atteggiamento di questo vescovo appare in contraddizione con le seduzioni del mondo e con il comune sentire odierno, anche ecclesiastico, dove spesso per comodità o per paura, si tende, a fare finta di nulla. Ma, affrontando la cosa di petto e denunciando l'errore chiamandolo col suo nome, questo vescovo ha dimostrato di essere il solo ad aver avuto a cuore il sacerdote, strumentalizzato da tutti, sindaco compreso, ma in realtà la prima vittima di questa storia destinata a ripetersi altrove e che apre una nuova breccia: con la legge sull'omofobia anche i preti dovranno stare ben attenti a dove schierarsi.(Andrea Zambrano, La Nuova Bussola Quotidiana, 21 luglio 2020)CONTESTATORI LGBT AGGREDISCONO UN GAY IN NOME DELLA LIBERTÀLo slogan lo conosciamo bene: è quello del "love is love". Ma... quale "Love"? Forse quello dei contromanifestanti che con insulti, minacce, spintoni e pugni chiusi hanno interrotto la manifestazione 'Restiamoliberi', organizzata dal movimento Pro vita & famiglia di Fano lo scorso sabato sera?Ci è voluto, infatti, l'intervento delle forze dell'ordine per fermare i contestatori provenienti dal centro sociale Grizzly, che avevano preso di mira i promotori, che pacificamente si limitavano a tenere in mano dei cartelli su cui era riportata, tramite slogan, la motivazione della loro protesta.Eppure, nonostante la considerevole presenza di carabinieri, polizia e militari dell'Esercito, i contestatori hanno continuato imperterriti ad urlare insulti, forse anche per rompere il silenzio che faceva parte della modalità di protesta, ma soprattutto, per cercare di interrompere, più volte, gli interventi dei partecipanti. Alla fine, le forze dell'ordine sono state costrette a creare un cordone di uomini, per assicurare lo svolgimento della manifestazione.Ma la cosa che ha più dell'incredibile è che i contromanifestanti che si dicevano contrari al ddl Zan (che teoricamente avrebbe il fine di combattere le discriminazioni contro gli omosessuali) non si sono fatti scrupolo di aggredire anche Marco Guidi, 41 anni, gay dichiarato, a cui è stato impedito di parlare: "Mi hanno insultato nei modi peggiori - ha raccontato sbalordito - ma purtroppo è il loro stile comunicativo. Sono contrario a questa legge, che produce il contrario di ciò che proclama, perché di fatto discrimina noi gay, relegandoci in una sorta di categoria protetta".
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=163BREVE BIOGRAFIA DI JOSEMARIABarbastro è una città della provincia di Huesca (Spagna). Lì nacque Josemaría Escrivá de Balaguer alle dieci di sera del 9 gennaio 1902, in una casa della via Grande con i balconi che davano sulla piazza del Mercato. Quattro giorni dopo, il piccolo fu battezzato nella cattedrale.Josemaría era un bambino normale, allegro, birichino e vivace, ma, a due anni, cominciò ad avere la febbre altissima. Dopo aver cercato di curarlo in tutti i modi, il medico di Barbastro disse ai genitori: "Non supererà questa notte".La mattina dopo, il medico tornò: "A che ora è morto il bambino?", chiese. "Non solo non è morto, dottore" gli rispose José, il padre di Josemaría, "ma è perfettamente guarito".Lui e Dolores, la madre del bambino, avevano promesso a Dio che, se il figlio fosse guarito, sarebbero andati a pregare davanti alla Madonna di Torreciudad, situata in una cappella costruita sulle montagne vicine. Dopo la guarigione, fecero quel viaggio per ringraziare la Madonna. Si poteva arrivare solo per sentieri stretti e precipizi pericolosi, ma mantennero la promessa: José a piedi, Dolores a dorso di mulo, con il bambino in braccio.Josemaría aveva una sorella più grande, Carmen, nata due anni prima di lui. Dolores, la mamma, si occupava della casa, mentre José lavorava in una ditta di tessuti.Prima di fare la prima Comunione, Josemaría si confessò con il sacerdote da cui lo aveva accompagnato la madre. Un padre scolopio lo preparò a ricevere per la prima volta Gesù e gli insegnò una preghiera che si sarebbe ricordato per tutta la vita. Diceva così: Vorrei, Signore, riceverti con la purezza, l'umiltà e la devozione con cui ti ricevette la tua Santissima Madre, con lo spirito e il fervore dei santi. Per lui fu un giorno molto felice.Poco dopo Josemaría nacquero tre sorelline: Chon nel 1905, Lolita nel 1907 e Rosaria nel 1909. Sfortunatamente, sua sorella Rosaria morì a nove mesi. Poi morì Lolita e poco dopo Chon. Josemaría aveva 11 anni ed era così triste che diceva alla madre: "L'anno prossimo tocca a me". "Figlio mio" gli rispose la madre, "la Madonna ti ha lasciato al mondo per qualcosa di grande, perché tu eri più morto che vivo".Gli ricordava così che la Madonna lo aveva guarito da una malattia quando era più piccolo. "Non preoccuparti che ti ho offerto alla Madonna e Lei si prenderà cura di te".In quegli anni gli affari del padre cominciarono ad andare male, per cui dovettero trasferirsi a Logroño, dove José aveva trovato un lavoro.Un giorno d'inverno, quando Josemaría aveva 15 anni, uscì di casa presto. La neve ammantava le strade ed egli notò delle orme: erano quelle di un frate che camminava scalzo. Lo faceva per offrire al Signore un sacrificio e per imitare Gesù, che portò la croce per noi. Sorpreso, Josemaría pensò: "Se altri fanno tanti sacrifici per amore di Dio, io non sarò capace di offrirgli nulla?".Da allora, cominciò ad andare a Messa tutti i giorni e a confessarsi più spesso. Sentiva che Dio gli chiedeva qualcosa, ma non sapeva ancora che cosa.. Perciò decise di farsi sacerdote: per essere più disponibile per servire il Signore e gli altri."Voglio essere sacerdote", disse Josemaría a suo padre.A José spuntarono le lacrime: aveva pensato che il figlio sarebbe diventato architetto o avvocato. Fu l'unica volta che lo vide piangere. Pianse di gioia, perché il padre di Josemaría era un buon cristiano, ma anche di dispiacere, perché il sacerdote deve essere una persona molto sacrificata.Come preparazione al sacerdozio, Josemaría studiò due anni al seminario di Logroño e poi andò a Saragozza. Poco tempo dopo, suo padre morì a Logroño. Con il cuore a pezzi assistette al funerale, consolò i familiari e promise di prendersi cura di loro.Il 28 marzo 1925 fu ordinato sacerdote nella chiesa di S. Carlo, a Saragozza. Celebrò la sua prima Messa per l'anima di suo padre, nella cappella della Madonna del Pilar.Più tardi andò a vivere a Madrid, dove cominciò a dedicare molto tempo a visitare i malati e a fare catechesi a bambini e bambine dei quartieri più poveri della città.All'inizio di ottobre del 1928, don Josemaría decise di dedicare alcuni giorni a stare con Dio, senza altre distrazioni. Andò perciò nella casa dei Missionari di S. Vincenzo de' Paoli, che vivevano in centro a Madrid, vicino alla basilica della Medaglia Miracolosa. Lì Josemaría pregava e chiedeva a Dio di aiutarlo ad essere un buon sacerdote e a compiere la sua volontà.Allora, il 2 ottobre 1928, mentre leggeva da solo gli appunti presi in quegli anni nei momenti di preghiera, Dio gli fece vedere l'Opus Dei: cioè, gli chiedeva di ricordare a tutti i cristiani che dobbiamo essere santi, qualunque sia il nostro lavoro. Non solo i sacerdoti devono arrivare in Cielo, ma anche i medici, gli sportivi, i maestri, le casalinghe, gli studenti, i contadini, le sarte, gli astronauti, eccetera. Molte persone si erano dimenticate che Dio le aspettava in Cielo e sulla terra.Il Fondatore dell'Opus Dei si mise a pregare ancora di più, a offrire molti sacrifici… e anche a cercare persone che potessero capirlo e ricevere la vocazione all'Opus Dei; cioè, gente comune che lo aiutasse ad estendere a molte persone il messaggio che Dio gli aveva affidato.Uno dei primi che seguirono Josemaría fu Isidoro Zorzano. Si erano conosciuti da bambini, a Logroño. Ora Isidoro era ingegnere e Josemaría sacerdote. Erano rimasti molto tempo senza vedersi, finché Isidoro si mise a cercare Josemaría, perché pensava che il Signore gli stesse chiedendo qualcosa e che il suo amico d'infanzia avrebbe saputo dirgli di cosa si trattasse. Si incontrarono per caso, parlarono e Isidoro diventò dell'Opus Dei.Josemaría chiedeva preghiere e sacrifici anche ai malti che visitava. Una di loro era Maria Ignazia García Escobar, gravemente malata di tubercolosi, ricoverata all'Ospedale del Re. La tubercolosi è una malattia molto dolorosa, ma Maria Ignazia non si lamentava. Anche lei chiese l'ammissione all'Opus Dei e visse santamente fino alla morte.
Linee guida essenziali per effettuare una stima realistica dei costi del software in attività di Agile Project Management Agile Project Management: di cosa parliamo? Una delle cose più difficili nell'Agile Project Management è determinare tempi e costi di consegna per il nuovo software. Ma davvero è così complesso? Rispondere non è facile. La stima dei costi del software è complessa, e alcuni azzardano nel prevedere risultati assoluti. Non esistono due progetti uguali tra loro: ognuno è unico per gli obiettivi e i parametri che lo compongono. Spesso, quello che appare un problema superficiale è molto più difficile o tecnicamente impegnativo da implementare nella realtà. E, senza dubbio, ci saranno “incognite” che possono essere identificate solo quando si presentano nel corso del progetto. Inoltre, non esistono due persone uguali, a prescindere dalla loro posizione: clienti, sviluppatori, utenti. Tutti possiedono un bagaglio iniziale di conoscenze, esperienze, valori, aspettative, attitudine al rischio e capacità di adattamento. Scrivere software di qualità è il pane quotidiano degli ingegneri senior, ma la creazione di prodotti software può essere un'impresa molto più difficile per tutti gli altri soggetti coinvolti. Fornire un software eccezionale è una questione di equilibrio Conoscere tempi e costi è fondamentale per prendere decisioni strategiche nelle attività di Agile Project Management. E questo vale sia per le startup in fase di avvio, sia per chi vuole realizzare una nuova opportunità di business o migliorare le prestazioni aziendali. Le tempistiche, il ritorno economico sul capitale investito e i successivi vantaggi possono fruttare, danneggiare o distruggere la tua attività. Ti chiederai: cosa otteniamo in cambio dei nostri investimenti? Possiamo prevedere i costi da sostendere? Quanto costerà creare il prodotto che vogliamo? Quando possiamo partire? Riceveremo un prodotto di qualità in cambio del nostro investimento? Crescerà con la nostra attività? Avrà valore commerciale? Quindi, come si fa a stimare le dimensioni, la durata e il costo di un progetto? Vediamo insieme la valutazione di un progetto Agile e i costi di sviluppo del software, e come avviene in Brain Computing. Prezzi e stima del contratto tradizionale Tradizionalmente, con le pratiche non-Agile, i progetti software devono spesso prevedere la correzione di funzionalità o scopi e modificare tempi e costi iniziali in corso d'opera. Questo causa alcuni problemi: Come fai a sapere che la funzionalità che valuti all'inizio di un progetto è davvero quella che serve alla tua azienda o ai tuoi clienti? Più spesso, la funzionalità o lo scopo cambieranno, per cui spesso si parla di “slittamento dell'ambito”. Si tratta del risultato di bisogni iniziali che vengono identificati attraverso il ciclo di vita di un progetto e determinati come necessari o obbligatori Quando il costo diventa una variabile, perdiamo il controllo sul ritorno sull'investimento (ROI) che stiamo cercando di ottenere. L'aumento dei costi è spesso il prodotto di rischi non preventivati, o di variazioni dei requisiti. Questo significa che serviranno nuovi membri del team per svolgere più velocemente il lavoro nello stesso lasso di tempo, o per sostenere il team più a lungo. Nessuna delle due è una buona notizia Quando il periodo di tempo è variabile, perdiamo il controllo della nostra posizione nel mercato. Forse salteremo un evento importante del settore, o i nostri concorrenti ci proporranno il loro prodotto, e così viene meno il vantaggio competitivo del nostro progetto. Esistono molti elementi legati alla variazione di tempi e costi, cherisultano spesso negativi e indesiderabili. Naturalmente, molti clienti e aziende cercano di porre rimedio ai componenti di questo “triangolo magico”. Sfortunatamente, è un tentativo quasi impossibile da realizzare. Alla fine, tutto si conclude in prodotti che non soddisfano un'esigenz...
Dopo "the best a man can get", la Gillette ritorna con i suoi spot televisivi con un altro slogan: "il meglio che un uomo può essere". Sfortunatamente però il pubblico non ha apprezzato molto la visione pacifista e conciliante che lo spot propone, creando un dibattito accesissimo. E noi ovviamente affiliamo i microfoni e ci lanciamo a spada tratta in difesa dei rasoi per uomo
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino C'era una volta un cieco molto ricco, che possedeva molte monete d'oro. La notte non riusciva a dormire perché aveva paura di un ladro che viveva nei paraggi. Costui era solito rubare le pecore belle grasse e le capre che appartenevano agli abitanti del villaggio, e tutto questo faceva sì che il cieco avesse sempre più paura per il suo oro. Un giorno questo cieco portò con sé nella foresta tutto il suo tesoro, scavò una fossa e ce lo seppellì. Sfortunatamente il ladro era nelle vicinanze e così vide tutto quello che il cieco stava facendo. [...] (Puoi anche leggere la versione testo in lingua inglese di Joshua Farley) VERSIONE TESTUALE IN LINGUA INLESE Un carissimo amico-ascoltatore-sostenitore del New London, North Carolina, Stati Uniti d'America, Joshua Farley, ha voluto farci dono di un suo lavoro, traducendo per noi, in lingua inglese, la fiaba etiope “Il cieco e il ladro”. Non poteva esserci miglior pensiero. Ringraziamo Joshua tantissimo, ed ecco, qui di sotto, la versione inglese.Troverete in fondo alla traduzione tutti i possibili riferimenti e contatti di/per/con Joshua Farley. THE BLIND MAN AND THE THIEFAn Ethiopian Folktale Translated from Italian by Joshua FarleyOnce upon a time, there was a very rich blind man who owned many gold coins. In the nighttime, he was unable to sleep because he was afraid of a thief that lived just around the corner. This thief had the habit of stealing plump, beautiful sheep and goats that belonged to the village's inhabitants, and this made the blind man fear more and more for his gold. One day, this blind man took his entire fortune into the forest, dug a pit, and buried it all there. Unfortunately, the thief was in the vicinity and, thus, saw everything that the blind man was doing. The wealthy man had just distanced himself when the thief took the gold and carried it home. A couple weeks later, the blind man returned to the forest to check on his treasure but found nothing more than an empty hole. It didn't take him long to conclude that it was the thief who stole his gold and he began to think of how he could go about getting it back. The following morning, he made a visit to the thief's house and, after exchanging pleasantries with him, said, “listen, my dear sir, I have a huge problem and I don't have anyone to share my concerns with. I've considered all my neighbors and haven't found a single one that inspires as much trust in me as you. Look, I own a lot of gold and my concern is this: If I put all my gold in one place, I could lose it all in a single swipe at the hands of some troublemaker, you know? But also, if I keep it on my person I could get mugged, you know? On the other hand, I'm also thinking that I could give my gold to someone honest who would hold on to it for me. Oh, my kind sir, what do you think of my problem? And which solution would you suggest to me?” The thief responded, “sir, listen to me very carefully. If you have decided to ask me for advice, then that means you trust me, so listen to what I have to tell you. Do not give your property to anyone because nobody is honest and worthy of trust in this day and age. Don't even put your gold in several different places among them. Put all your wealth in a single location where it is easy for you to check when you wish to do so, or to add more gold when you come across some.” “Oh, thank you so much! I just hope that you are a true friend and will keep my secret. Sir, I beg of you to keep an eye open for me in the future. Thank you!” And having said this, he thanked him and went on his way back home. Later that day, the blind man made a visit to an old friend's house and said, “my friend, as you know I am blind and therefore cannot see a thing that happens around me. So I kindly ask you to gather as many venomous snakes as you can and place them a single box.” “Venomous snakes?” “Indeed! Very venomous snakes! What is the reward for this service, you ask? I will give you a kilo of my gold!” The friend was quite pleased to make himself useful and captured a good number of venomous snakes. That same evening, he sent them to his blind friend in a closed box. In the meantime, the thief was on cloud nine. He took care to put the stolen gold back in its place so he could take it again later when more gold was added which, as he knew, or imagined, or hoped, the blind man would hide in the same spot. And so, without letting himself be seen by anyone, which was his specialty seeing how he was a thief after all, he went into the forest and put the gold right back in the same place. In the dead of the night, the blind man headed off into the forest to see if the thief had returned the stolen goods and discovered that not even a gram of his gold was missing. He discreetly took it back and, in the hole that had by that point been dug up time and again, he swapped it with the box full of venomous snakes which he covered with dirt and soil. Then, he walked home slowly. The following night, the thief went into the forest and dug up the loose soil. He discovered an extremely heavy box which he positively believed to be full of gold. He was very happy and became convinced that, from that point on, he would be rich forever. He opened the box and, alas, the snakes sprung out of their prison! They bit him rapidly and he died right there on the spot, almost without even saying “ah!” It was in this way that the blind man had outsmarted the thief because blind people have three eyes: two are cordial and friendly, the third is evil.Biografia Joshua Farley:Il mio sito web: https://scrittarte.wordpress.com/Email: joshfarley2696@gmail.com LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/josh-farley-translator/
Forst e Thorn si trovano davanti al nero cancello dalle cime acuminate della magione e rifugio di lord Scurlock, nel Distretto Perduto. Temerari, iniziano a scavalcarlo per introdursi nel lussureggiante giardino della decadente tenuta, dal quale provengono gli inquietanti latrati dei segugi infernali di guardia. Dopo averli evitati per il rotto della cuffia, i due assassini si trovano a schivare altri temibili pericoli disseminati nel parco della magione: dei mortali rampicanti assassini e un antichissimo cimitero infestato dagli spettri dove, per l’appunto, i cadaveri venivano sepolti, secondo l’uso di un tempo, e non bruciati, secondo la moderna procedura che evita la formazione degli spiriti inquieti. Alla fine, l’unica soluzione per entrare nella villa sembra essere ricorrere a una delle chiavi spettrali di Frost, che consentono di utilizzare delle scorciatoie che passano per il campo spettrale, come già gli Scarecrows avevano fatto per introdursi nella magione Scurlock di Sei Torri e assassinare Adric Scurlock, il nipote di lord Scurlock. Nel campo spettrale, però, i due assassini incontrano un misterioso vampiro al servizio di lord Scurlock, che ha l’ordine di eliminare gli intrusi e che si rivela essere il proprietario incappucciato della grotta del Porto dove Forst era solito compiere i suoi esperimenti stregoneschi. Frost rimane basito davanti alla rivelazione di essere sempre stato tenuto segretamente d’occhio, ma la situazione è tesa e precipita immediatamente in uno scontro dal quale gli assassini escono vincitori. Tornati nel mondo materiale, le insidie della magione Scurlock non sono finite: infatti, purtroppo, Thorn sparisce e viene separata da Frost, a causa della caduta in una trappola a botola, azionata nel tentativo di superare un corridoio disseminato di statue guardiane, pronte a rianimarsi. Chissà quando e se la rivedremo! Ora Frost è costretto a continuare per conto suo e trova lord Scurlock, solitario, mentre cerca invano di contattare il demone Setarra. Subito, sfrutta il momento di distrazione del vampiro per lanciarsi su di lui con la lama spezzasangue skovlandese. Segue un duello senza quartiere di acciaio e stregoneria nel quale, per un attimo, Frost sembra poter uscire vincitore. Sfortunatamente, alla fine, lo stregone-vampiro si rivela troppo superiore e, stremato, Frost ha la peggio. Non è morto, ma i suoi occhi si chiudono e tutto diventa buio… Che ne sarà ora degli Scarecrows? Tredicesima puntata del podcast dedicato agli Scarecrows, la banda di Assassini del distretto di Sei Torridi Doskvol. In questa sessione abbiamo terminato il colpo iniziato nella scorsa sessione, colpo che è rimasto in sospeso a causa della fine della campagna a causa dell’uscita di scena di entrambi i personaggi. Se la sorte lo vorrà, ci risentiremo per la seconda stagione. Data di registrazione: 24 luglio 2017 Voci: Daniele Di Rubbo, Vincenzo Lamberti Editing audio e grafica: Daniele Di Rubbo Elementi grafici: Logo Blades in the Dark © 2017 John Harper Sfondo (furfante nell’oscurità) © 2016 John Harper Silhouette (spaventapasseri): “Scarecrow” © YuguDesign (CC BY 3.0)
Nuovo format per il Dado Incantato, un breve podcast per parlare di prodotti e delle nostre prime impressioni.L'obiettivo di Prime Impressioni non è tanto quello di fare recensioni (sempre pericoloso dire cosa è una recensione e cosa non lo è) ma di dare un parere strutturato e da giocatore in merito alle impressioni di gioco, magari in rapporto con altre esperienze e con altri titoli.Oggi Michele ci parla di Decripto (T. Dagenais-Lespérance, Asmodee Italia), un party game a squadre in cui ci viene richiesto di fare associazioni mentali tra parole cercando di far comprendere un codice alla propria squadra e nel contempo creando confusione agli avversari. Sfortunatamente la squadra da lui scelta si rivela fallimentare, infatti procederanno a perdere tutte le partite fatte.Diamo anche il benvenuto a Michele Marotta nel nostro team!
Come sta andando in Oregon? - In questa puntata di Non Solo Skunk esponiamo il primo report economico sulla legalizzazione attivata in Oregon, nella rubrica legale a cura di Tutela Legale Stupefacenti analizziamo una recente sentenza di assoluzione legata all'auto-coltivazione e vi esponiamo i risultati di un importante convegno organizzato al Parlamento Europeo sulla filiera della canapa industriale. Sfortunatamente l'organizzatore, un eurodeputato grillino, non si è degnato di rispondere al nostro invito di intervento in trasmissione. Ce ne siamo già fatti una ragione
Come sta andando in Oregon? - In questa puntata di Non Solo Skunk esponiamo il primo report economico sulla legalizzazione attivata in Oregon, nella rubrica legale a cura di Tutela Legale Stupefacenti analizziamo una recente sentenza di assoluzione legata all'auto-coltivazione e vi esponiamo i risultati di un importante convegno organizzato al Parlamento Europeo sulla filiera della canapa industriale. Sfortunatamente l'organizzatore, un eurodeputato grillino, non si è degnato di rispondere al nostro invito di intervento in trasmissione. Ce ne siamo già fatti una ragione
Questa settimana a Non Solo Skunk esponiamo il primo report economico sulla legalizzazione attivata in Oregon, nella rubrica legale a cura di Tutela Legale Stupefacenti analizziamo una recente sentenza di assoluzione legata all'auto-coltivazione e vi esponiamo i risultati di un importante convegno organizzato al Parlamento Europeo sulla filiera della canapa industriale. Sfortunatamente l'organizzatore, un eurodeputato grillino, non si è degnato di rispondere al nostro invito di intervento in trasmissione. Ce ne siamo già fatti una ragione ;)
Questa settimana a Non Solo Skunk esponiamo il primo report economico sulla legalizzazione attivata in Oregon, nella rubrica legale a cura di Tutela Legale Stupefacenti analizziamo una recente sentenza di assoluzione legata all'auto-coltivazione e vi esponiamo i risultati di un importante convegno organizzato al Parlamento Europeo sulla filiera della canapa industriale. Sfortunatamente l'organizzatore, un eurodeputato grillino, non si è degnato di rispondere al nostro invito di intervento in trasmissione. Ce ne siamo già fatti una ragione ;)
Nel ventiquattresimo episodio di Gaming Effect torniamo sull’argomento voti, per andare a riscoprire quei titoli che sono stati maltrattati dalla critica ma che, da differenti punti di vista, sono meritevoli di attenzione. Sfortunatamente la stampa di settore tende ormai ad appiattire i giudizi ed è difficile farsi un’idea su un gioco, affidandosi solamente al celebre […]