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Significato, storia e protagonisti del termine "Mecenate" e del mecenatismo artistico: dall'antichità sino ai giorni nostri.
Giulio II, noto come il Papa guerriero, fu mecenate e stratega politico, sostenne le arti e fondò i Musei Vaticani, segnando il Rinascimento.
Come si costruivano le cattedrali nel Medioevo? Caratteristiche e storia delle cattedrali gotiche e dei cantieri medievali nei quali venivano costruite.
I Pisolini di Leonardo Da Vinci: La Verità Sul Sonno Polifasico! Scopri il vero motivo dietro il bizzarro metodo di riposo di Leonardo da Vinci. Nessun trucco di produttività: solo una mente geniale che sfidava le convenzioni per vivere al massimo il suo tempo.#LeonardoDaVinci #genio #sonnopolifasico #storiadellarte #mentegeniale #dormiremeno #curiositàstoriche #artedelsonno #ritmiirregolari #mitogeniale
Benvenuti in un nuovo entusiasmante episodio sulla storia dei giardini.Oggi, vi porterò in un viaggio indimenticabile nei lussuosi e maestosi Giardini di Versailles, alla corte del Re Sole! ☀️
Scopriamo insieme, quei segreti ben nascosti che si celano dietro i Giardini Rinascimentali.Via dalle apparenze, perché c'è molto di più dietro la magnificenza di quei luoghi.Dall'arte del giardinaggio alle loro origini radicate nel passato, vediamo come il loro impatto vada ben oltre quello che immaginiamo.Non sono solo spazi di svago, no, i Giardini Rinascimentali sono stati molto di più.Ti guiderò attraverso le pieghe dei giardini di papi e cardinali, e capirai come persino le figure religiose abbiano avuto un ruolo cruciale nell'idea di ambienti di grande valore.Parliamo di svolte storiche che hanno fatto la differenza, come la conquista di Granada da parte dei sovrani cattolici di Spagna, con il suo impatto sui giardini occidentali.Dall'intreccio tra acqua e architettura al cambiamento delle idee riguardo ai giardini, vedrai come elementi dell'arte del giardinaggio siano stati forgiati dalla cultura islamica e adattati al contesto rinascimentale.Voglio portarti attraverso esempi concreti: pensa a Villa d'Este, Villa Lante, e persino al bizzarro parco dei mostri a Bomarzo.Vedrai come motivazioni politiche, religiose ed economiche abbiano spesso guidato la creazione di questi giardini straordinari.Questi giardini non erano solo spazi verdi. Erano manifestazioni di potere, veicoli di propaganda e riflessi del genio artistico dell'epoca.E sai una cosa?Continuano a influenzare la storia e la cultura ancora oggi, come testimoni indelebili dell'arte del giardinaggio e della sua eredità duratura.
La Maddalena di Donatello è una delle sculture più espresssive del rinascimento. La sua bellezza è nella descrizione dell'umanità di una peccatrice che ha trovato la sua redenzione oltre i valori effimeri della mondanità. Questa Puntata di Mono, le mongrafie di Quello di Arte è stata relizzata su richiesta di Gaia Pandolfi, che ringrazio. Se volete richiedere una puntata di mono potete farlo cliccando il seguente link https://quellodiarte.com/2021/... Un ringraziamento particolare va anche a Marco Chiusolo che mi ha concesso l'uso del suo brano musicale “Orizzonte” in chiusura del podcast. Potete ascoltare altri suoi brani cliccando sul seguente link https://www.youtube.com/@marcochiusolo9814
La poetica degli oggetti e l'arte del “potevo farlo anche io”, dalla Fontana di Duchamp alla Banana di Cattelan. Ma è arte questa? Aspettate a rispondere perché la questione non è così facile. Trovate tutte le immagini sul sito https://quellodiarte.com/2023/...
Ci sono podcast che valgono ogni minuto della loro durata. Oggi nel webdiario di Quello di Arte vi voglio presentare Trafug'Arte. Un podcast di John Pedeferri che incrocia Storia dell'Arte e Cronaca per raccontare la storia delle opere sottratte al godimento di tutti.@trafugarte di @john_pedeferriPer seguire Trafug'Arte questi sono i link principali:https://tg24.sky.it/podcast/trafugartehttps://www.spreaker.com/show/trafug-arte-sky-tg24L'intro di Trafug'Arte all'inizio di questa puntata è stata gentilmente concessa da John Pedeferri.
Non tutti entrano nell'ottica dell'arte. Per qualcuno la materia più bella del mondo è un labirinto di informazioni. In questa puntata del #diario di @quellodiarte parleremo di come ci si appassiona all'arte. Magari non scoccherà la scintilla ma il vostro migliorerà.
In Egitto c'è una storia che racconta la nascita delle dinastie dei faraoni. Il protagonista è Narmer, il re che ha unificato i regni e la sua storia è affidata anche a una tavoletta che serviva per preparare il trucco degli occhi. Puoi trovare le immagini, leggere il testo di questo podcast e tanto altro, su https://quellodiarte.com/2022/10/20/la-palette-di-narmer/Vuoi richiedere una puntata di MONO della tua opera d'arte preferita? Richiedila cliccando il seguente link: https://quellodiarte.com/2021/01/11/arte-monografie-on-demand/Se vuoi scrivere a Quello di Arte l'email è quellodiarte@gmail.comPlaylistMichelangelo Mammoliti, Mono, 2020
Volete conoscere la Storia dell'Arte e non sapete da dove iniziare? @QuellodiArte vi ha preparato uno #StarterKIT che guiderà i primi passi nella materia più bella del mondo. In questa puntata parliamo dell'Arte dal Romanico al Rococò.Tutte le immagini di questa puntata li trovate a questo link: https://quellodiarte.com/2022/09/15/starter-kit-n2-dal-romanico-al-rococo/
Volete conoscere la Storia dell'Arte e non sapete da dove iniziare? @QuellodiArte vi ha preparato uno #starterKIT che guiderà i primi passi nella materia più bella del mondo. In questa puntata parliamo dell'Arte dalla Preistoria all'Arte barbarica!Potete trovare tutte le immagini su https://quellodiarte.com/2022/09/14/starter-kit-n1-dalla-preistoria-allarte-barbarica/?preview_id=17090&preview_nonce=c980125ebe&preview=true&_thumbnail_id=17145
Ma vi siete accorti che nessuno parla di campanili? Grazie alla telefonata di un'amica in questa puntata parliamo del grande escluso della storia dell'arte. Ne avete da segnalare?
di Claudio Strinati - Oggi vi parleremo di Castel Sant'Angelo, il celebre monumento romano che vede le tristi vicende del terzo e ultimo atto dell'opera Tosca di Giacomo Puccini. Scopriremo le antiche origini di questo luogo e l'incredibile stratificazione storica che lo caratterizza. Ce ne parla il Prof. Claudio Strinati.Progetto promosso da Voxfarm e finanziato da LazioInnova. ©️ illustrazione Gianluigi Toccafondo
di Claudio Strinati - Continuano i nostri appuntamenti nei luoghi di Tosca. Dopo essere stati a Sant'Andrea della Valle, andiamo a Palazzo Farnese, lo splendido edificio romano dove è ambientato il secondo atto del capolavoro pucciniano. Scopriamo insieme tutti i suoi segreti, ce ne parla il Prof. Claudio Strinati.Progetto promosso da Voxfarm e finanziato da LazioInnova. ©️ illustrazione Gianluigi Toccafondo
La nostra ospite è Roberta Perusi, docente di Storia dell'arte in NAD Nuova Accademia del Design. Insieme parliamo di musei, tra tradizione e innovazione, e delle possibilità di lavoro all'estero.
Diamo il benvenuto a Paola Saia nel corpo docenti di NAD Nuova Accademia del Design con questa intervista incentrata su storia dell'arte, eventi immersivi e il significato dell'immagine professionale.
di Claudio Strinati - Vi abbiamo già parlato di Giacomo Puccini e della sua Tosca, dunque sapete che l'opera si svolge interamente nel centro storico della città di Roma. Volete scoprire qualcosa in più su questi splendidi luoghi? Ci parla oggi della basilica di Sant'Andrea della Valle il Professor Claudio Strinati.Progetto promosso da Voxfarm e finanziato da LazioInnova. ©️ illustrazione Gianluigi Toccafondo
Benvenuti su Lirica, il podcast del patrimonio culturale italiano. Vi racconteremo le opere d'arte e gli artisti, i capolavori musicali ed i musicisti…visiteremo luoghi incredibili e incontreremo personaggi d'ogni tempo…ci parleranno delle loro vite e anche un po' delle nostre…perché la cultura è semplice quando parla il linguaggio della bellezza. Se volete scoprire di più sul nostro progetto, ci trovate online all'indirizzo lirica.tv e nelle pagine social liricamusicart. Progetto promosso da Voxfarm e finanziato da LazioInnova. ©️ illustrazioni Gianluigi Toccafondo
A volte sembra scontato ma poter chiedere perché si “devono” fare alcune cose è un diritto fondamentale. A me è stato chiesto da uno studente perché si deve studiare la Storia dell'Arte. Mi sono permesso di dare una risposta. Voi cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti.
Torniamo a voi con una puntata che devia dalle nostre classiche risate e prese in giro verso chi sputa sul medioevo. In questo episodio vogliamo infatti portarvi una bella dose di storia dell'arte, e che arte signori, quella Gotica. Sicuramente vi sarà capitato di imbattervi in elementi che richiamano questo stile artistico, siano essi edifici quadri o sculture. A nostro parere valeva la pena raccontarvelo, cercando di far capire quella complicata storia dell'arte a tutti voi.BUYMEACOFFEE: https://www.buymeacoffee.com/Giovanni.PINSTAGRAM: https://www.instagram.com/medioevo_fa_storia/FACEBOOK: https://www.facebook.com/MedioevofaStoria/Music: One Bard Band, Planning, Crescendiocity, Landskab by Alexander Nakarada ( www.serpentsoundstudios.com )Licensed under Creative Commons BY Attribution 4.0 LicenseLogo design: https://www.fiverr.com/quatorzedesigns
L'arte può essere un linguaggio universale, capace di mettere in contatto culture diverse e lontane tra loro, ma può anche servire a rivendicare un'identità cancellata e rimossa. Ed è per questo che spesso l'arte ha dato voce a chi è stato costretto a lasciare il proprio Paese per potersi guadagnare da vivere o per veder rispettati i propri diritti di essere umano. Dalle sanguigne performance di Tania Bruguera all'elegante visione del postcolonialismo offerta da Yinka Shonibare, fino alle commoventi intuizioni di Emily Jacir, l'arte ha raccontato in diversi modi l'esperienza della migrazione, ma Costantino e Francesco riescono a portare un po' di leggerezza anche su un tema duro come questo, parlando del profondo legame tra Kader Attia e i formaggini e offrendo un punto di vista molto originale sulle trovate di Ai Weiwei.In questa puntata si parla di CAMP, Tania Bruguera, Yinka Shonibare, Massimo Bottura, William Hogart, Robert Louis Stevenson, Oscar Wilde, Okwui Enwezor, Kader Attia, Emmanuel Macron, Georges Adéagbo, Régine Cuzin, André Magnin, Harald Szeemann, Mona Hatoum, Hillary Clinton, Emily Jacir, Malala Andrialavidrazana, Danh Vo, Ai Weiwei, Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, Victor Burgin e Art & Language.
Arte, moda e costume, in questa puntata l'inizio di un grande amore, quello per l'arte, ma anche il racconto di un flirt iniziato come un film di ozpetek e finito in un clamoroso due di picche, passando per Donna Franca Florio e Giovanni Boldini. Sì, è una puntata frullatore dei miei deliri! Scritto da Lorenzo BisesA cura di Erica CasatiCredits:Dance - by CrowanderBye Bye Intro - by CrowanderCoffe Shop - by CrowanderOne More Round - by CrowanderOne - by Grant PittmanVariatio 3 a 1 Clav Canone allUnisuono by Kimiko IshizakaMusic by astrofreq from PixabayJohann Strauss II - Voices of Spring - Vienna Johann Strauss Orchestra
“Bisogna sempre essere se stessi, a ogni costo. È la forma più alta di moralità.” Questa frase di Candy Darling, icona transgender della Factory di Andy Warhol, morta a soli 29 anni, è la chiave che ci aiuta a comprendere l'arte creata nel pieno dell'esplosione dell'Aids, anni eccezionali e tormentati, anni in cui essere omosessuale voleva dire essere considerato un untore. In questa puntata, Costantino e Francesco raccontano la vita e le opere di artisti che hanno rivendicato, a costo della propria vita, la libertà di essere se stessi. Da Jack Smith a Robert Mapplethorpe, da Derek Jarman a Félix González-Torres.In questa puntata si parla di Candy Darling, Jack Smith, Cindy Sherman, John Waters, David Lynch, Maria Montez, Jonas Mekas, Robert Mapplethorpe, Antonio Canova, Dracula, Patti Smith, Sam Wagstaff, Mick Jagger, Rainer Werner Fassbinder, Michel Foucault, Peter Hujar, Richard Avedon, Susan Sontag, William Burroughs, Sylvester, The Cockettes, David Wojnarowicz, Félix González-Torres, Ross Laycock, General Idea (Felix Partz, Jorge Zontal, AA Bronson), Tom Cruise, Robert Indiana, Caspar David Friedrich, Keith Haring, Elio Fiorucci, Salvatore Ala, Vincent van Gogh, Hans Haacke, Jean-Michel Basquiat, Andy Warhol, Paul Morrissey, Paul Thek, Rudi Fuchs, Pontus Hultén, Harald Szeemann, Derek Jarman, Ken Russell, Sex Pistol, Thorbbing Gristle, The Smiths, Jack Birkett (Orlando), Caravaggio, Tilda Swinton, Apichatpong Weerasethakul, Friedrich Nietzche, Diamanda Galás e Phillip-Dimitri Galás.
L'arte contemporanea e la spiritualità hanno più punti in comune di quanto non si creda. In fin dei conti, gli spazi bianchi e silenziosi delle gallerie e dei musei ricordano sempre più la sacralità di un tempio e molti artisti hanno fatto il possibile per creare attorno a sé una vera e propria aura mistica. Costantino e Francesco parlano di asceti come John McCracker e Agnes Martin, di sciamani come Joseph Beuys e James Lee Byers e di artisti contemplativi come James Turrell e Hilma Af Klint. Inoltre, conosceremo Desirée, la cagnolina di Francesco, massima espertadi reincarnazione.In questa puntata si parla di Bruce Nauman, John McCracken, Stanley Kubrick,Arthur C. Clarke, David Zwirner, James Hayward, Desirée (detta Desi), JamesTurrell, Pippo Baudo, Giambattista Tiepolo, Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio,James Lee Byars, Harald Szeemann, Joseph Beuys, Ötzi, Arlecchino, Pulcinella,Gino De Dominicis, Urvasi, Gilgamesh, The Blues Brothers, Kenneth Anger,Lucifero, Louise Bourgeois, Martin Scorsese, David Lynch, Hilma Af Klint,Rudolph Steiner, Carl Gustav Jung, Vasilij Kandinskij, Kenneth Noland,Wojciech Fangor, Ugo Rondinone, On Kawara, Agnes Martin, Ralph WaldoEmerson, Henry David Thoreau, Walt Whitman e Richard Tuttle.
Henry Moore è sicuramente uno dei maggiori scultori del Novecento. Attratto dalla potenza espressiva e dalla semplificazione delle forme tipica dell’arte primitiva, così come dalla statuaria classica e rinascimentale, sviluppa un’estetica capace di conciliare la sacralità degli idoli antichi con l’umanesimo classico. Le sue figure reclinate rappresentano forse l’esempio più evidente di questa sintesi. L’incontro con il Surrealismo lo spinge poi a superare il realismo favorendo la realizzazione di sculture biomorfe, le quali meglio gli consentono di esprimere le tensioni che animano le forme e di creare un dialogo con l’ambiente circostante, basato sul rapporto tra forme organiche e spazio, tra vuoti e pieni. Le forme naturali richiamano costantemente la sua attenzione al punto da suggerirle nelle sue opere attraverso la forzatura delle proporzioni, la lavorazione della superficie scultorea e la scelta dei materiali. Il rapporto tra scultura e ambiente esterno trova in Moore anche una ridefinizione del concetto di “monumentale”, attribuendo all’opera scultorea valori e significati universali e immutabili.Link sostieni Art and Talk: https://it.tipeee.com/art-and-talkLink reclining figure: https://bit.ly/3sDl3KmLink Chac Mool: http://bit.ly/2NItUfgLink disegno ricovero antiaereo metropolitana Londra: http://bit.ly/3uHEeolLink esempio scultura monumnetale: https://bit.ly/2ZYjevtLink Re e regina: http://bit.ly/3q4GH8ILink documentario Henry Moore Rai5: https://bit.ly/3sA0M8ELink documentario BBC: https://bit.ly/2OfGyComusic by Giorgio di CampoBossa Blue for you https://bit.ly/2DCsxH3Billys Blues session https://bit.ly/2ALFQCTImmagine di copertina: https://www.flickr.com/photos/maiac/61718422
Maria Cristina Bandera"Il tempo di Caravaggio"Capolavori della collezione di Roberto Longhifino al 13 settembre 2020Musei Capitolini, Roma http://www.museicapitolini.org/itLa mostra, curata da Maria Cristina Bandera direttore scientifico della Fondazione Longhi, è dedicata alla raccolta dei dipinti caravaggeschi del grande storico dell'arte e collezionista Roberto Longhi (Alba 1890 – Firenze 1970), di cui ricorre nel 2020 il cinquantenario della scomparsa. Nella sua dimora fiorentina, villa Il Tasso, oggi sede della Fondazione che gli è intitolata, raccolse un numero notevole di opere dei maestri di tutte le epoche che furono per lui occasione di ricerca. Tra queste, il nucleo più rilevante e significativo è senza dubbio quello che comprende le opere del Caravaggio e dei suoi seguaci. Lo storico dell'arte si dedicò allo studio del Caravaggio, all'epoca uno dei pittori “meno conosciuti dell'arte italiana”, già a partire dalla tesi di laurea, discussa con Pietro Toesca, all'Università di Torino nel 1911. Una scelta pionieristica, che tuttavia dimostra come il giovane Longhi seppe da subito riconoscere la portata rivoluzionaria della pittura del Merisi, così da intenderlo come il primo pittore dell'età moderna."Ragazzo morso da un ramarro" di CaravaggioL'opera, che risale all'inizio del soggiorno romano di Caravaggio e databile intorno al 1596-1597, colpisce innanzitutto per la resa del brusco scatto dovuto al dolore fisico e alla sorpresa, che si esprimono nella contrazione dei muscoli facciali del ragazzo e nella contorsione della sua spalla. Ma anche per la “diligenza” con cui il pittore ha reso il brano della natura morta con la caraffa trasparente e i fiori, come sottolineò Giovanni Baglione già nel 1642.Nella sala introduttiva, dedicata alla figura di Roberto Longhi e alla Fondazione da lui istituita, è esposto un disegno a carboncino della sola figura del ragazzo, tratto dallo stesso Roberto Longhi, che vi appose la propria firma e la data 1930. Si tratta di un d'après, dal foglio a grandezza quasi naturale, che non solo dimostra l'abilità di disegnatore dello storico dell'arte, ma che soprattutto ne attesta la perfetta comprensione dell'organizzazione luminosa del dipinto che aveva davanti agli occhi.Dipinti e Artisti in MostraA seguire sono esposti dipinti degli artisti che per tutto il secolo XVII sono stati influenzati dalla sua rivoluzione figurativa. Tra questi è possibile ammirare tre tele di Carlo Saraceni; l'Angelo annunciante di Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo; la Maria Maddalena penitente di Domenico Fetti; la splendida Incoronazione di spine di Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone, l'Allegoria della Vanità, una delle opere più significative di Angelo Caroselli.Quattro tavolette di Lorenzo Lotto e due dipinti di Battista del Moro e Bartolomeo Passarotti aprono il percorso espositivo con l'intento di rappresentare il clima artistico del manierismo lombardo e veneto in cui si è formato Caravaggio. In mostra Il Ragazzo che monda un frutto, una copia antica da Caravaggio, che Longhi riteneva una “reliquia”, tanto da esporla all'epocale rassegna di Palazzo Reale a Milano nel 1951.Tra i grandi capolavori del primo caravaggismo spiccano inoltre cinque tele raffiguranti Apostoli del giovane Jusepe de Ribera e la Deposizione di Cristo di Battistello Caracciolo, tra i primi seguaci napoletani del Caravaggio.La Negazione di Pietro è poi il grande capolavoro di Valentin de Boulogne, recentemente esposto al Metropolitan Museum of Art di New York e al Museo del Louvre di Parigi, la cui ambientazione è un preciso riferimento alla famosa Vocazione di San Matteo di Caravaggio, nella chiesa romana di San Luigi dei Francesi. Con opere di rilievo sono presenti anche artisti fiamminghi e olandesi come Gerrit van Honthorst, Dirck van Baburen e soprattutto Matthias Stom.Notevoli anche le opere di due pittori di incerta identità, noti come Maestro dell'Emmaus di Pau e Maestro dell'Annuncio ai pastori, oltre a due piccoli ma significativi paesaggi di Viviano Codazzi e Filippo Napoletano.Tra gli altri grandi artisti si segnalano i genovesi Bernardo Strozzi, Giovanni Andrea De Ferrari e Gioacchino Assereto. E ancora: Andrea Vaccaro, Giovanni Antonio Molineri, Giuseppe Caletti, Carlo Ceresa, Pietro Vecchia, Francesco Cairo e Monsù Bernardo.A una stagione più avanzata sono riferibili due capolavori di Mattia Preti – l'artista che più di ogni altro contribuì a mantenere fino alla fine del Seicento la vitalità della tradizione caravaggesca – e due bellissime tele di Giacinto Brandi con le quali si conclude il percorso espositivo.La mostra è accompagnata da un catalogo realizzato da Marsilio Editori che presenta le opere del Caravaggio e dei suoi seguaci nella Collezione Longhi, corredate da una scheda e da una breve biografia degli artisti."Il tempo di Caravaggio"Capolavori della collezione di Roberto Longhia cura di Maria Cristina BanderaMarsilio Editorihttp://www.marsilioeditori.it/La pittura del Caravaggio (Milano, 1571 – Porto Ercole, 1610) e della sua cerchia rappresenta la centralità delle ricerche di Roberto Longhi (Alba, 1890 – Firenze, 1970). Lo storico dell'arte, di cui ricorre nel 2020 il cinquantenario della morte, si dedicò per tutta la vita, pioneristicamente a partire dalla tesi di laurea discussa a Torino nel 1911, a colui che al tempo era uno dei pittori meno conosciuti dell'arte italiana. Longhi fu anche un importante collezionista. Nella sua dimora fiorentina, villa Il Tasso, oggi sede della Fondazione che gli è intitolata, raccolse un numero notevole di opere dei maestri di tutte le epoche che furono per lui occasione di ricerca e di studio. Tra queste il corpus più importante e significativo è quello che comprende le opere del Caravaggio e dei suoi seguaci.Il percorso espositivo, così come il catalogo che esce in occasione di questa mostra, apre con una sezione composta da quattro tavole di Lorenzo Lotto e due dipinti di Battista del Moro e Bartolomeo Passerotti, a indicare il clima artistico del manierismo veneto e lombardo in cui si è formato Caravaggio. Sono poi presentati oltre quaranta dipinti degli artisti che per tutto il XVII secolo sono stati influenzati dalla sua rivoluzione figurativa. Il nucleo centrale è occupato da uno dei capolavori di Caravaggio, acquistato da Longhi alla fine degli anni venti: il celebre Ragazzo morso da un ramarro, risalente all'inizio del soggiorno romano del maestro e databile intorno al 1596-1597.Il volume raccoglie un testo introduttivo di Maria Cristina Bandera, una scheda aggiornata su ciascuna opera esposta e le biografie degli artisti in mostra. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Il '600 è un periodo fato di colori bomboniera, filtri battesimo, horror vacui e torsioni alucinanti alla ricerca del movimento.Tra amorini che cinciano fuori da tutte le parti, luci sparafleschate sui soggetti (grazie Caravaggio, era necessario!) e dei colori che speravo di vedere solo nella culla, si afferma il Baroccoccò!Beeeeeeh, non so neanche che dire... è finito, quindi, è andata bene in fin dei conti!
Il professor Gian Vico Melzi d'Eril, discendente dell'erede di Leonardo da Vinci, ci accompagna in questo viaggio nel tempo. Si parte dalla villa di Vaprio d'Adda, dove Leonardo era stato ospitato e dove il professore ha vissuto tutta la sua infanzia e giovinezza. In quella villa sono stati conservati i disegni di Leonardo, prima che iniziasse la dispersione.
Arte: cenni storici di un artista Filippo Lippi con voce narranteTiziano Piras narratingvoice
Venezia getta un ponte ideale verso la città di Anversa.Un ponte che ha fondamenta commerciali e artistiche. Le due città, all'apice della loro crescita, hanno instaurato dialoghi diretti ed indiretti che hanno influenzato diversi campi dell'arte: la pittura, la musica, ma anche le arti applicate.La mostra "Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe" è un'occasione incredibile per riattraversare quel ponte. È un progetto di ampio respiro che restituisce a Venezia due dipinti a lungo tenuti lontani dalla città - due quadri con alle spalle storie rocambolesche -, e con questa occasione racconta dei rapporti tra due mondi così lontani e al tempo stesso così vicini.In questo podcast prendiamo spunto dall'apertura della mostra per fare a nostra volta un quadro storico di questi rapporti, dal particolare al generale.Lo facciamo con le voci degli esperti che hanno lavorato all'esposizione:Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia;Ben van Beneden, direttore della Rubenshuis di Anversa;Chiara Squarcina, responsabile del museo del vetro di Murano;Marco Gemmani, maestro di cappella di San Marco.
Venezia getta un ponte ideale verso la città di Anversa.Un ponte che ha fondamenta commerciali e artistiche. Le due città, all'apice della loro crescita, hanno instaurato dialoghi diretti ed indiretti che hanno influenzato diversi campi dell'arte: la pittura, la musica, ma anche le arti applicate.La mostra "Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe" è un'occasione incredibile per riattraversare quel ponte. È un progetto di ampio respiro che restituisce a Venezia due dipinti a lungo tenuti lontani dalla città - due quadri con alle spalle storie rocambolesche -, e con questa occasione racconta dei rapporti tra due mondi così lontani e al tempo stesso così vicini.In questo podcast prendiamo spunto dall'apertura della mostra per fare a nostra volta un quadro storico di questi rapporti, dal particolare al generale.Lo facciamo con le voci degli esperti che hanno lavorato all'esposizione:Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia;Ben van Beneden, direttore della Rubenshuis di Anversa;Chiara Squarcina, responsabile del museo del vetro di Murano;Marco Gemmani, maestro di cappella di San Marco.
La seconda puntata di Visioni parla di Bill Viola e del concetto di Tempo, della sottoscritta che scopre attraverso l'incontro con questo artista che la "pittura" si può fare anche senza pennello. Buon ascolto.
Prima puntata di Visioni, il podcast dedicato alla creatività. L'incontro con Paolo Rosa ha dato vita al mio sogno e ha ispirato questo progetto.
Benvenuti in questo Episodio Introduttivo di Contaminazione Artistica. Vi racconto di cosa parlerò è perchè è nato un Podcast sull'Arte Libera per tutti!
La storia della scultura moderna come nessuno ve l'ha mai spiegata.E per fortuna, direte voi.Oggi Gerardo passa in rassegna l'evoluzione post-medievale dell'arte plastica per eccellenza - senza peraltro capire perché si dica arte plastica se poi si usa il marmo. Ma vabbè.Si parlerà di Donatello e Michelangelo e di come si sono emancipati da Splinter; di quello che faceva Canova prima di darsi all'indie; di Giambologna che non era di Bologna ma poi ci è andato; di Bernini e di tanti altri vattelappesca.Una satira lunga 400 anni (ma un podcast un po' più breve).
Al Museo di Palazzo Mocenigo un’esposizione nata per esplorare la moda, gli usi e icostumi della Venezia del XVI secolo, l’epoca di Jacopo Robusti.In questo nuovo podcast di MuVe In la responsabile di Palazzo Mocenigo, Chiara Squarcina, ci espone il progetto de "La Venezia di Tintoretto".Una mostra divisa idealmente in due: accanto a un'esposizione di tessuti storici - provenienti dalla collezione Elio Dal Cin -, si possono ammirare le ricostruzioni dei vestiti dell'epoca curate dagli studenti dell'Accademia di belle arti diretti da Stefano Nicolao, e da Sartoria Poetica.E saranno proprio Stefano Nicolao e le donne di Sartoria Poetica a parlarci in prima persona del loro lavoro e del processo di realizzazione degli abiti.La mostra è aperta dal 6 Settembre 2018 al 6 Gennaio 2019. Info: http://mocenigo.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/la-venezia-di-tintoretto/2018/02/17725/tintoretto-cinquecento/
Al Museo di Palazzo Mocenigo un’esposizione nata per esplorare la moda, gli usi e icostumi della Venezia del XVI secolo, l’epoca di Jacopo Robusti.In questo nuovo podcast di MuVe In la responsabile di Palazzo Mocenigo, Chiara Squarcina, ci espone il progetto de "La Venezia di Tintoretto".Una mostra divisa idealmente in due: accanto a un'esposizione di tessuti storici - provenienti dalla collezione Elio Dal Cin -, si possono ammirare le ricostruzioni dei vestiti dell'epoca curate dagli studenti dell'Accademia di belle arti diretti da Stefano Nicolao, e da Sartoria Poetica.E saranno proprio Stefano Nicolao e le donne di Sartoria Poetica a parlarci in prima persona del loro lavoro e del processo di realizzazione degli abiti.La mostra è aperta dal 6 Settembre 2018 al 6 Gennaio 2019. Info: http://mocenigo.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/la-venezia-di-tintoretto/2018/02/17725/tintoretto-cinquecento/
In occasione dei 500 anni dalla nascita di Tintoretto, la Fondazione Musei Civici di Venezia organizza un grande progetto in collaborazione con le Gallerie dell'Accademia e la National Gallery of Art di Washington.Una delle grandi esposizioni presenti è "Tintoretto 1519-1594", allestita a Palazzo ducale dal 7 settembre 2018 al 6 gennaio 2019.Ne parliamo in questa puntata di Muve In, assieme a Gabriella Belli, Frederik Ilchman, Robert Echols (curatori della mostra), Melissa Conn (Save Venice) e Gea Storace (responsabile dei restauri).
In occasione dei 500 anni dalla nascita di Tintoretto, la Fondazione Musei Civici di Venezia organizza un grande progetto in collaborazione con le Gallerie dell'Accademia e la National Gallery of Art di Washington.Una delle grandi esposizioni presenti è "Tintoretto 1519-1594", allestita a Palazzo ducale dal 7 settembre 2018 al 6 gennaio 2019.Ne parliamo in questa puntata di Muve In, assieme a Gabriella Belli, Frederik Ilchman, Robert Echols (curatori della mostra), Melissa Conn (Save Venice) e Gea Storace (responsabile dei restauri).
LINK ALL'ARTICOLO FACEBOOK: http://bit.ly/messafuoco_EP3
Un nuovo appuntamento con "Guggenheim on air", il programma di arte contemporanea dedicato alla Peggy Guggenheim Collection. In questa puntata una delle opere più enigmatiche di Salvador Dalì, La nascita dei desideri liquidi. Ne parla il direttore Philip Rylands.
Un nuovo appuntamento con "Guggenheim on air", il programma di arte contemporanea dedicato alla Peggy Guggenheim Collection. In questa puntata una delle opere più enigmatiche di Salvador Dalì, La nascita dei desideri liquidi. Ne parla il direttore Philip Rylands.
Nuovo appuntamento con "Guggenheim On Air", il programma di arte contemporanea interamente dedicato alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Protagonista della puntata odierna è Renè Magritte.
Nuovo appuntamento con "Guggenheim On Air", il programma di arte contemporanea interamente dedicato alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Protagonista della puntata odierna è Renè Magritte.
Terzo appuntamento di Guggenheim On Air. In questa puntata si parlerà della pittura metafisica di Giorgio De Chirico con un focus sulla sua opera "La torre rossa".
Terzo appuntamento di Guggenheim On Air. In questa puntata si parlerà della pittura metafisica di Giorgio De Chirico con un focus sulla sua opera "La torre rossa".
La seconda puntata di "Guggenheim On Air" è dedicata ad un'opera realizzata da George Braque nel 1912: Il Clarinetto. Caratteristici di questo periodo sono il formato ovale, che libera la tela dalla costrizione degli angoli, la comparsa di lettere all’interno dell’immagine e l’uso di finte venature di legno con effetto di trompe l’oeuil (una tecnica che Georges Braque introduce nel repertorio cubista). L’immagine si presenta più pallida e meno articolata rispetto al Poeta di Pablo Picasso dell’estate precedente; la struttura è più compatta e crea uno spazio pittorico meno profondo.
La seconda puntata di "Guggenheim On Air" è dedicata ad un'opera realizzata da George Braque nel 1912: Il Clarinetto. Caratteristici di questo periodo sono il formato ovale, che libera la tela dalla costrizione degli angoli, la comparsa di lettere all’interno dell’immagine e l’uso di finte venature di legno con effetto di trompe l’oeuil (una tecnica che Georges Braque introduce nel repertorio cubista). L’immagine si presenta più pallida e meno articolata rispetto al Poeta di Pablo Picasso dell’estate precedente; la struttura è più compatta e crea uno spazio pittorico meno profondo.
La prima puntata di "Guggenheim On Air" è dedicata ad una delle prime opere acquistate da Peggy Guggenheim, una scultura in ottone lucidato dal titolo "Testa e conchiglia", realizzata nel 1933 dal poeta, pittore e scultore francese Jean Hans Arp.
La prima puntata di "Guggenheim On Air" è dedicata ad una delle prime opere acquistate da Peggy Guggenheim, una scultura in ottone lucidato dal titolo "Testa e conchiglia", realizzata nel 1933 dal poeta, pittore e scultore francese Jean Hans Arp.