POPULARITY
In questa puntata, vi portiamo indietro nel tempo, agli anni '90, quando MTV Unplugged era all'apice della sua popolarità. Immaginatevi un palcoscenico intimo, immerso in un'atmosfera magica, dove le leggende della musica abbandonano gli amplificatori e incantano il pubblico con la sola forza delle loro esibizioni acustiche.Ascolta la playlist dedicata alla puntata:1) MTV Unplugged Playlist
Immaginatevi di poter controllare un computer o una macchina solo con il pensiero, senza usare le mani o la voce: ecco, avete appena immaginato una BCI, ovvero una Brain Computer interface, una interfaccia cervello-computer. Una tecnologia di cui si parla sempre di più in Cina. Gli inserti audio della puntata sono tratti da: 我国脑机接口新突破!瘫痪14年的患者用“意念”喝水, canale KNews, Haokan Baidu, 3 marzo 2024; Elon Musk Explains NeuraLink, canale YouTube Zuby, 21 giugno 2023. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Stanotte vi parlo di come è nata un'espressione che con certi miei amici storici usiamo da almeno 3 decenni... Immaginatevi i roboanti anni 90 .una discoteca di provincia e un nostro amico che se vedeva 100 donne in pista ci provava con....104!
video podcast : dato che stanotte torna l'ora solare voglio farvi una domanda... Immaginatevi di avere un'ora di tempo per fare quello che volete... e dopo tutto viene azzerato.. cosa fareste? largo alla fantasia...
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"Questo è il vostro sistema di trasmissione di emergenza che annuncia l'inizio dello Sfogo annuale. Al suono della sirena ogni crimine, incluso l'omicidio, sarà legale per le successive 12 ore. Il governo vi ringrazia per la vostra partecipazione" Benvenuti nell'America dei Nuovi Padri Fondatori, uno scenario inquietante ma non completamente inverosimile che caratterizza i film appartenenti alla saga de "La Notte del Giudizio" (The Purge). Immaginatevi superstiti dell'ennesima notte dello Sfogo. Tutto bene, giusto? Sbagliato. Perché per qualcuno lo Sfogo non dev'essere l'eccezione ma piuttosto la Regola! E quindi perché non una Notte del giudizio per sempre?
Puntata a cura di Francesca Sarah Toich“Io sono un macellaio e sto cercando di uccidervi… ma non preoccupatevi, non c'è morte migliore dello yoga”. Potete trovare questa e tante altre simpatiche citazioni di Bikram Choudhury qui nel nostro podcast. Ma soprattutto nel documentario di Eva Orner "Bikram: Guru dello yoga, predatore sessuale", su Netflix.Choudhury ha chiamato Bikram la pratica yoga, “inventata da lui”, anche detta yoga caldo.Immaginatevi nel mezzo di una palestra affollatissima e piena di specchi, riscaldata a oltre 40 gradi e con un'umidità del 40% per i prossimi 90 minuti. In alto, circondato da cuscini ed aria condizionata, il guru Bikram Choudhury con un microfono a caschetto come quello di Madonna vi guiderà nell'inferno yogico che “cura tutto”..."5 minuti 1 serie" è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in poco più di cinque minuti (e comunque meno di dieci!). Senza fronzoli, dritti al punto.Ascolta il podcast che abbiamo dedicato a sette e guru in tv: https://www.mondoserie.it/sette-e-guru-in-tv/ Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita o su: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social: https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://twitter.com/mondoserie_it https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Quanto è potente il mondo della radio? Immaginatevi un'invenzione dell'altro secolo che ancora oggi ci incanta con il suo fascino e innovazione! La radio, rimane compagna fedele che ci segue ovunque: dalle nostre case agli uffici, dalle strade affollate ai supermercati e persino negli ospedali. Non è solo una fonte di intrattenimento, ma un vero e proprio ponte che avvicina le persone e permette la conoscenza. Oggi condividiamo con voi un momento davvero speciale con la straordinaria Elena Rocco, fondatrice di Radio Magica. Elena ci spiega di come questa radio ha il potere di cambiare vite, specialmente quelle dei giovani con disabilità, portando speranza e gioia attraverso le onde sonore. Andiamo alla scoperta di questo progetto rivoluzionario e del suo futuro! Buon ascolto a tutti! Dani & Lia ~~~ The radio is an invention from another century that still enchants us today with its charm and innovation! Radio remains a faithful companion accompanying us everywhere: from our homes to offices, crowded streets to supermarkets, and even hospitals. It's not just a source of entertainment but a bridge that brings people closer and enables knowledge. Today, we share an extraordinary moment with Elena Rocco, founder of Radio Magica. Elena explains how this radio can change lives, especially those of young people with disabilities, bringing hope and joy through the airwaves. Let us talk about this revolutionary project and its future!
Immaginatevi un Paese sprofondare nel giro di pochi anni nell'inferno. È quanto successo all'Ecuador, che ha vissuto una terribile discesa nella violenza, legata al traffico di cocaina. Prima di raggiungere i mercati internazionali dai porti ecuadoriani transita infatti una percentuale significativa della droga prodotta tra Colombia e Perù.I narcos hanno trasformato il Paese in un'autostrada della cocaina con varie bande criminali che si contendono il controllo del traffico di droga, mentre i governi che si sono succeduti negli ultimi anni si sono dimostrati incapaci di tenere a freno le fazioni della criminalità organizzata. Ma è solo con l'irruzione di uomini mascherati e armati di fucili, pistole e granate – due settimane fa - in diretta televisiva negli studi di TC Televisión a Guayaquil, la principale città portuale dell'Ecuador, che anche fuori dal Paese ci si è resi conto che la tenuta dello Stato andino è a rischio.Da allora il governo ha dichiarato guerra alle bande di narcotrafficanti, con migliaia di arresti e interventi nelle carceri. Ma solo pochi giorni fa il procuratore che indagava sull'assalto alla televisione è stato ucciso in un agguato …Cerchiamo di capire come si è arrivati a questa situazione e quali sono le implicazioni, anche internazionali, della crisi ecuadoriana con:Elena Basso, giornalista freelance attiva in America Latina Vincenzo Musacchio, criminologo esperto di mafie Registrato: Mons. Antonio Crameri, vescovo di Esmeraldas, Poschiavino nato a Locarno e da oltre vent'anni in EcuadorModem, dal lunedì al venerdì, su RSI, Rete Uno e LA1 alle 08:30, in replica su Rete Due alle 18:30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app RSI e RSIPlay.
Benvenuti in un nuovo entusiasmante episodio sulla storia dei giardini.Oggi, vi porterò in un viaggio indimenticabile nei lussuosi e maestosi Giardini di Versailles, alla corte del Re Sole! ☀️
⭐️ Iscriviti subito a MINDFITNESS il nostro mini-corso gratuito: https://psinel.com/br-iscrizione-mini-corso-mindfitness/ ⭐️Nel complesso e talvolta bizzarro universo delle relazioni interprofessionali, esiste un fenomeno curioso, quasi degno di una commedia shakespeariana: il rapporto tra psichiatri e psicologi. Immaginatevi una scena in cui gli psichiatri, armati del loro stetoscopio metaforico e della loro laurea in medicina, guardano dall'alto in basso gli psicologi, che ricambiano con un sorriso sapiente. Questi ultimi, pur non avendo prescrizioni a portata di mano, possiedono un arsenale di teorie psicologiche e tecniche di ascolto che farebbero invidia a qualsiasi amante della mente umana.
L'ultimo film di Adam Sandler lo vede produttore e interprete principale, insieme a lui la moglie e le due figlie che interpretano sua moglie e le sue due figlie nel film. Il film? Una ciofeca.TRASCRIZIONE [Eng translation below]Qualche giorno fa, cioè ieri, Jonathan Zenti, uno dei miei podcast preferiti, parlava nel suo podcast Estadeli delle power couple. Chi sono le power couple? Sono le persone che stanno insieme nella vita e lavorano anche insieme. Il fatto di stare insieme nella vita reale dà più potere contrattuale quando sono sul posto di lavoro. Perché vi parlo di power couple? Perché questo pomeriggio, pigra non avevo voglia di fare niente, allora mi sono presa il cavo di alimentazione del laptop l'ho portato su al piano di sopra, nel mio letto a soppalco, e mi sono messa a guardare il primo film che mi è capitato su Netflix. Volevo vedere una cosa che durasse meno di 1 ora e mezzo e che fosse veramente facile da vedere anche così se dormivo non avrei perso niente e ho preso il primo che è capitato, eh. Adesso, in questo momento Netflix sta promuovendo molto il film intitolato 'You Are So Not Invited to My Bat Mitzvah', lo sto pronunciando male, ma non so come si pronunci in italiano, 'Non sei invitata al mio bat mitzvah'. Di che cosa? Perché ve ne parlo? Perché se due persone che stanno insieme fanno una powere couple nel film c'è una power family. Allora il film è interpretato e prodotto da Adam Sandler, che è un nome grosso nei botteghini. Nel film compaiono la moglie, che si chiama Jackie Sandler, ha preso il suo cognome e interpreta la parte della moglie di lui e poi anche le loro due figlie, Sadie e Sunny Sandler, che interpretano rispettivamente le due figlie della coppia, che è anche una coppia nella vita reale, quindi una famiglia che interpreta in un film una famiglia.E questo film è prodotto dal papà, che è anche uno dei nomi più conosciuti nel botteghino ed è anche prodotto da lui. Immaginatevi che cosa dev'essere lavorare in quel film.Ma perché ve ne parlo? Perché è un film orribile, è una ciofeca pazzesca. Basta che voi guardiate il trailer e sapete già di che cosa parla. Spoiler alert: la ragazzina farà pace con l'amica del cuore, ci sarà il trionfo della sorellanza e tutti vivranno felici e contenti. È un film dove sono tutti ricchi, dove nessuno lavora, dove nessuno ha problemi seri, dove ste ragazzine fanno i cavoli che vogliono, viziate da morire. Non mi è piaciuto, Non ve lo consiglio assolutamente. Una grande perdita di tempo. Ma poi (devo confessare che l'ultima mezz'ora me la sono vista a doppia velocità perché proprio non ne potevo più), ma poi mi sono detta ma vuoi vedere che veramente negli ambienti ebrei americani veramente vivono tutti così? Non lo so. Io conosco a malapena gli ambientacci cattolici italiani e vi assicuro che lì non si fanno queste cose qua. Comunque boh se vi va di sprecare 1 ora qualcosa della vostra vita, guardatelo, ve lo sconsiglio.TRANSLATIONA few days ago, that is, yesterday, Jonathan Zenti, one of my favorite podcasts, was talking in his podcast Estadeli about power couples. Who are power couples? They are the people who are together in life and also work together. Being together in real life gives more bargaining power when they are in the workplace. Why am I telling you about P power couple? Because this afternoon, lazy I didn't feel like doing anything, so I grabbed the laptop power cord I took it upstairs to my loft bed and started watching the first movie I came across on Netflix. I wanted to see something that lasted less than 1 1/2 hours and was really easy to see even so if I slept I wouldn't miss anything and I got the first one that happened, eh. Now, right now Netflix is promoting a lot the movie called 'You Are So Not Invited to My Bat Mitzvah', I'm mispronouncing it, but I don't know how to pronounce it in Italian, 'You are not invited to my bat mitzvah'. About what? Why am I telling you about it? Because if two people who are together make a powere couple in the movie there is a power family. Then the movie is starring and produced by Adam Sandler, who is a big name in the box office. His wife, whose name is Jack ie Sandler, has taken his last name and plays the part of his wife, appears in the film, and then also their two daughters, Sadie and Sunny Sandler, who play, respectively, the couple's two daughters, who are also a couple in real life, so a family playing a family in a film.And this film is produced by the father, who is also one of the best known names in the box office and is also produced by him. Imagine what it must be like to work in that film.But why am I telling you about it? Because it's a horrible movie, it's a sensless piece of crap. Just watch the trailer and you already know what it is about. Spoiler alert: the girl will make peace with her best friend, there will be a triumph of sisterhood, and everyone will live happily ever after. It's a movie where everybody is rich, where nobody works, where nobody has any serious problems, where these girls do whatever they want, spoiled rotten. I did not like it, I absolutely do not recommend it. A great waste of time. But then (I have to confess that the last half hour I watched it at double speed because I just couldn't take it anymore), but then I said to myself but do you want to see that really in American Jewish circles they all really live like that? I don't know. I am barely familiar with Italian Catholic settings and I assure you that there they do not do these things here. Anyway IDK if you feel like wasting 1 something hour of your life, watch it, I do not recommend it.LINKIl film che vi sconsiglio https://en.wikipedia.org/wiki/You_Are_So_Not_Invited_to_My_Bat_MitzvahQuesto invece il podcast Estadeli di Jonathan Zenti, che vi consiglio caldamente https://open.spotify.com/episode/14gRyvjzm031SCvNSW84Y7
I tormentoni dell'estate 2023, come non li avete mai assaggiati? Immaginatevi già: tra le note di una lambada, destinazione mare, vetri neri tirati su. Ascoltate una canzone d'estate, mentre sentite il profumo del marecaos immersi nell'acquamarina. È la vostra disco paradise? O solo una Italodisco? Potete chiederlo a mezzomondo, ma vi risponderà "ci pensiamo domani", perché adesso bisogna ascoltare l'episodio speciale di Sac à Pop, col torneo che infiamma il mondo di questa pazza musica a più di 30°.
Chissà quante volte sarà capitato anche a voi: volete baciare un insetto ma non sapete bene come fare. Niente paura! Le vostre preghiere sono state accolte, della serie: il gadget che non sapevate di volere! La bocca artificiale bacia-insetti! Sì, lo so cosa state pensando. Intanto vi metto il link per l'acquisto e con le immagini in fondo alla pagina, poi fate voi.TRASCRIZIONE [Eng translation below]Chissà quante volte sarà capitato anche a voi di voler baciare un insetto e però di non farlo per paura di ferire, se non ammazzare, se non ingoiare l'insetto in questione. Bene, ora non dovrete avere più paura, perché qualcuno ha inventato una bocca artificiale che vi permetterà di baciare gli insetti.Allora, cominciamo. C'è questo ragazzo, un giovane ragazzo che aveva questo desiderio di baciare gli insetti, però si è reso conto che con le nostre labbra carnose da essere umano sarebbe stato un po' complicato. Allora cosa si è inventato? Immaginatevi una specie di cucciolotto, di quelli che si mettono in bocca ai bambini, dove dalla parte dell'essere umano c'è appunto il ciucciotto di gomma o di silicone, non lo so, che si mette in bocca, dalla parte esterna c'è una molla, e alla molla c'è attaccato, ci sono attaccate delle minuscole labbra. Quindi cosa fate? Vi mettete in bocca questo cicciotto, vi avvicinate all'insetto e poi poggiate delicatamente la mini bocca sopra l'insetto in questione.Non sto scherzando, non me lo sono inventata. Questa cosa qua esiste davvero e si chiama Bugkiss e il ragazzo in questione l'ha messo su quelle piattaforme che raccolgono i soldi, chiedendo alla gente di investire in un progetto che ancora non è stato fatto, quindi un kickstarter, e lui inizialmente aveva chiesto 5.000$ e al momento sto guardando il sito, ci sono 1420 persone che hanno aderito alla sua richiesta e dei 5.000$ che erano il suo obiettivo e che lui voleva raggiungere, è arrivato a quota, tenetevi forte 43.350$ americani. Adesso il suo prossimo obiettivo penso che sia 50.000$ e vuole fare una piccola lingua che così si può leccare direttamente l'insetto. Insomma, è un mondo tutto da scoprire. Si possono fare, si può acquistare, quindi chi vuole può acquistare questa novità, il Bugkiss, c'è il link, vi metto il link nelle note del programma, per la modica somma di 10€ si riceve questa specie di ciucciotto per baciare gli insetti, insieme poi a un libricino che lui ha fatto coi disegni fatti a mano, molto male, ma volutamente fatti male, dei vari insetti che lui ha già baciato, con poi le note che spiega un po' com'è stata l'esperienza di baciare questi questi insetti. Quindi quest'estate andate in giro, cercate gli insetti e fate amicizia con un insetto. TRANSLATIONWho knows how many times it may have happened to you to want to kiss an insect but not to do it out of fear of hurting, even killing, or swallowing the insect in question.Well, now you don't have to be afraid anymore because someone has invented an artificial mouth that will allow you to kiss insects.So, let's begin.There's this boy, a young man who had this desire to kiss insects, but he realized that with our fleshy human lips it would be a bit complicated. So what did he invent? Imagine a kind of pacifier, like the ones babies put in their mouths, where on the human side there's a rubber or silicone teat that goes into the mouth, and on the other side there's a spring, and attached to the spring, there are tiny lips.So what do you do? You put this little thing in your mouth, you approach the insect, and then gently place the mini mouth on the insect in question.I'm not joking, I didn't make it up.This thing actually exists and it's called Bugkiss, and the boy in question put it on those crowdfunding platforms, asking people to invest in a project that hasn't been made yet, so a Kickstarter, and he initially asked for $5,000, and at the moment I'm looking at the website, there are 1,420 people who have supported his request, and out of the $5,000 that were his goal and that he wanted to reach, he has reached a whopping $43,350. Now his next goal, I think, is $50,000, and he wants to make a little tongue so that you can lick the insect directly.In short, it's a whole new world to discover. You can do it, you can buy it, so whoever wants can buy this novelty, the Bugkiss. There's a link, I'll put the link in the program notes, and for the modest sum of €10, you receive this kind of pacifier for kissing insects, along with a little book he made with hand-drawn, very poorly drawn, but intentionally poorly drawn, pictures of the various insects he has already kissed, along with notes explaining a little bit about the experience of kissing these insects.So this summer, go around, look for insects, and make friends with an insect.LINK La pagina kickstarter con immagini, video, spiegazioni e link per l'acquistohttps://www.kickstarter.com/projects/legbootlegit/bugkiss-little-lips-for-bug-lovins?utm_campaign=mb&utm_medium=newsletter&utm_source=morning_brew
Qualcuno sta facendo stragi di millepiedi giganti decapitandoli! Mistero ancora irrisolto!TRASCRIZIONE [ENG translation below]Immaginate un po' la scena: voi ve ne state andando a passeggio per i fatti vostri nella campagna del Massachusetts, e precisamente nella Tuckernuck Island, e a un certo punto cominciate a trovare per terra i cadaveri di questi millepiedi giganti senza testa. Decapitati. Un film dell'orrore.No, non è un film dell'orrore. È quello che succede da diversi decenni. E la cosa divertente, vabbè sicuramente non divertente per il millepiedi, ma per chi sta attorno, per gli scienziati che si stanno scervellando, è che nessuno sa cosa abbia provocato, cosa stia provocando questa moria, questo assassinamento di millepiedi giganti. Allora, il millepiedi giganti è, il millepiedi ce l'avete presente no? È quella specie di verme un po' schifoso. Quelli giganti sono, arrivano fino a - ho controllato - 33 centimetri che sono belli lunghi. La cosa particolare è che questi millepiedi morti vengono trovati decapitati, senza le prime cinque falangi. Sapete che sono fatti con degli anellini, ogni anellino è una falange e le prime cinque falangi sono quelle che mancano.Ora gli scienziati, ripeto, è da decenni che cercano di scoprire chi sia l'animale, perché può essere solo un animale colpevole di questa cosa qua, e un paio di fatti li hanno messi insieme. Allora, i millepiedi giganti sono velenosi, però la parte velenosa è quella della testa e delle prime vertebre. Quindi gli scienziati pensano che ci sia un animale che abbia imparato il fatto, cioè a furia di mangiarlo e di morire, abbia poi imparato a individuare la parte velenosa del millepiedi, che quindi vada a fare razzie, poi alcuni se li mangia, alcuni no. Però quando ho letto questo articolo - poi metto anche il link nelle note del programma - la cosa mi ha veramente scaraventato in un in una fiaba dei fratelli Grimm e torno al punto dell'inizio di questi 3 minuti grezzi. Immaginatevi proprio che voi andate a fare una passeggiata, una scampagnata, ignari di tutto quello che c'è attorno e poi cominciate a trovare, disseminati per terra questi millepiedi giganti. Io non lo so che cosa, io non so come reagirei. Ho visto tanti film dell'orrore, ho letto anche i libri che parlano di fatti soprannaturali, però immaginate voi che poi tornate nel paese, proprio come nei migliori film dell'orrore, dite ah, ho trovato tutti questi millepiedi decapitati, e la gente dice sì, va beh, ma sarà stato qualcuno che voleva farti uno scherzo, e voi che cominciate a mettere insieme tutte le congetture più possibili e immaginabili per trovare una spiegazione a questa cosa qua.Comunque, caso mai foste interessati, il mistero ancora non è stato risolto, quindi avete ancora la possibilità di buttarvi sui libri, fare una gita in Massachusetts e cercare di scoprire quest'animale, questo uccello, questo mammifero che fa razzie di millepiedi giganti.TRANSLATIONImagine the scene: you're taking a stroll in the countryside of Massachusetts, specifically on Tuckernuck Island, and suddenly you start finding the headless corpses of these giant millipedes on the ground. Decapitated. It's like a horror movie.No, it's not a horror movie. It's been happening for several decades. And the funny thing, well, not funny for the millipedes but for those around, for the scientists racking their brains, is that no one knows what has caused, what is causing this mass mortality, this decapitation of giant millipedes.So, the giant millipede is, you know what a millipede is, right? It's that kind of creepy worm. The giant ones, well, they can reach - I checked - 33 centimeters long. The peculiar thing is that these dead millipedes are found decapitated, missing the first five segments. You know, they're made up of little rings, each ring is a segment, and the first five segments are the ones missing.Now the scientists, I repeat, for decades, have been trying to find out which animal is to blame for this. It can only be an animal responsible for this. And a couple of facts have been put together.So, giant millipedes are venomous, but the venomous part is in the head and the first few segments. So, scientists think there is an animal that has learned through trial and error, by eating them and dying, to identify the venomous part of the millipede, so it goes on raids, some it eats, some it doesn't.But when I read this article - I'll also put the link in the program notes - it really threw me into a Grimm brothers' fairy tale, and I'm back to the point I started these raw 3 minutes. Just imagine going for a walk, a countryside outing, completely unaware of what's around you, and then you start finding these decapitated giant millipedes scattered on the ground.I don't know what, I don't know how I would react. I've seen many horror movies, I've read books about supernatural events, but imagine going back to town, just like in the best horror movies, saying, "Oh, I found all these decapitated millipedes," and people saying, "Well, someone must have played a prank on you," and you start putting together all possible and imaginable conjectures to find an explanation for this.Anyway, if you're interested, the mystery has not yet been solved, so you still have the chance to delve into books, take a trip to Massachusetts, and try to discover this animal, this bird, this mammal that raids giant millipedes.LINKAtlas Obscura e il mistero dei millepiedi decapitati
Una breve descrizione su come sono io? non una descrizione fisica eh..ma bensì mentale.
Già vado continuamente a sbattere (a piedi nudi) nell'angolo del letto, figuariamoci cosa sarebbe la mia vita se avessi in casa un comodino invisibile! Alla fine della pagina vi metto il link così potete vedere con i vostri occhi di cosa parlo. TRASCRIZIONE [ENG translation below]Mi piacerebbe saper disegnare bene. Mi è sempre piaciuto disegnare. Diciamo che sono abbastanza brava, che se mi date 3 ore di tempo e una fotografia riesco anche a copiare in modo che la persona che guarda riconosca sì, questo il disegno fatto da questa fotografia.Non sono scarsissima, però sicuramente non sono un genio del disegno e sicuramente non sono brava a fare quei bellissimi disegni realistici, super realistici, iper realistici che a me piacciono tanto. Disegni iperrealisti ci come quelli che fa questo signore che si chiama Howard Lee che ha una pagina, una pagina web, ha un profilo su Instagram e l pubblica questi suoi disegni che fa che sono pazzeschi.Fa cose del tipo prende un kiwi un pezzettino di cartone, mette l'angolo del cartone sopra il kiwi e poi dal vivo disegna la parte mancante del kiwi sul cartone, così come se fosse identico al kiwi. E ha questo risultato pazzesco che nonostante si veda, passo dopo passo, naturalmente il video è a velocità aumentata, più veloce, però si vedono tutti i passaggi che fa, fino ad arrivare a un risultato pazzesco di super realismo che quasi non si distingue la parte disegnata da quella da quella reale.Ora, una persona che è così brava a disegnare, così brava a mischiare i colori e a copiare i colori delle cose nella vita reale su carta, immagino che abbia, cioè questa dote ha molte applicazioni nel mondo del lavoro, immagino che sarà un illustratore.Però è divertente vedere quelli che sono alcuni dei progetti che pubblica sulla sua pagina, e uno particolarmente che mi ha fatto morir dal ridere, questo progetto, per carità fatto benissimo, poi sempre filmato e poi fatto vedere a velocità aumentata, per cui si vedono tutte le fasi dall'inizio alla fine, e lui cosa fa? Prende un mobile che sembra immaginatevi un comodino, lo mette in un angolo, in una stanza e poi dipinge questo comodino così che diventi invisibile, cioè mette il nastro di carta per suddividerlo, fa una parte come il muro, una parte come il pavimento, angolazione particolare, l'ombreggiatura. Tant'è che alla fine, quando è tutto finito, sembra effettivamente che non ci sia nessun comodino.Ora io mi dico, non so se sia mai capitato di sbattere il piede senza scarpa sull'angolo del letto, sull'angolo del mobile. Immaginatevi cosa deve essere avere in un angolo un mobile che è quasi invisibile, per cui non si vede e voi andate a sbatterci sopra, oppure vi serve qualcosa, non trovate la maniglia per aprire. Insomma, non mi sembra la cosa più utile se non all'interno di un film di Harry Potter.Comunque bravo questo signore, bravo Howard Lee, beato lui che sa disegnare così bene.TRANSLATIONI would like to be able to draw well. I've always enjoyed drawing. Let's say I'm good enough, that if you give me 3 hours and a photograph I can even copy so that the person looking at it recognizes yes, this the drawing made from this photograph.I'm not bad, however I'm definitely not a drawing genius and I'm definitely not good at making those beautiful realistic, super realistic, hyper realistic drawings that I like so much. Hyperrealist drawings like the ones that this gentleman does, he is called Howard Lee, he has a page, a web page, has a profile on Instagram and there he posts these drawings of his that are crazy.He does things like he takes a kiwi, a small piece of cardboard, puts the corner of the cardboard on top of the kiwi, and then live-draws the missing part of the kiwi on the cardboard, just as if it were identical to the kiwi. And he has this amazing result that although you can see, step by step, of course the video is at increased speed, faster, however you can see all the steps he takes, until you get to an amazing result of super realism that you almost can't tell the drawn part from the real part.Now, a person who is so good at drawing, so good at mixing colors and copying the colors of things in real life on paper, I imagine he has, I mean this gift has many applications in the working world, I imagine he will be an illustrator.But it's funny to see what are some of the projects that he posts on his page, and one particularly that made me die laughing, this project, beautifully done, nothing to say, then he filmes and then shown at increased speed, so you see all the steps from start to finish, and what does he do? He takes a piece of furniture that looks like imagine a nightstand, puts it in a corner, in a room and then paints this nightstand so that it becomes invisible, that is, he puts paper tape to divide it, makes one part like the wall, one part like the floor, particular angle, shading, so much so that at the end, when it is all over, there actually seems to be no furniture at all.Now, I reflect aloud, I don't know if it has ever happened to slam your foot without a shoe on the corner of the bed, on the corner of the furniture. Imagine what it must be like to have a piece of furniture in a corner that is almost invisible, so you can't see it and you go to bump into it, or you need something, you can't find the handle to open it. I mean, it doesn't seem like the most useful thing except within a Harry Potter movie.Anyway, bravo to this gentleman, bravo to Howard Lee, I envy people who can draw so well.LINKIl comodino invisibile
Con Chiara abbiamo parlato tanto del periodo delle Medie. Quando il tuo corpo cambia, ti senti sbagliatə e spesso anche giudicatə. Immaginatevi se siete anche unə banbinə che ama le Drag Queen, perchè di questo parla il suo libro che con leggerezza parla a tuttə. Parla ai più piccolə, dagli 8 anni, ma parla anche, e forse soprattutto, agli adulti e ai genitori. Ci fa tornare, e ricordare, come ci sentivamo dandoci modo di aiutare chi sta vivendo lo stesso momento. Consigliatissimo. Chiara Ottanelli è autrice, copywriter e traduttrice. Da sempre appassionata di teatro e di musical, insegna recitazione cinematografica alla Scuola di Cinema Immagina di Firenze.
Il piano di Gesù non era quello di risolvere solamente i problemi legati alla nostra vita quotidiana, ma di risolvere in maniera globale il problema della VITA: quella scritta tutta in maiuscolo. Quella eterna! Come risurrezione e vita, Gesù sarà sempre lì, al nostro fianco per noi. Credi tu questo?---Predicatore: Marco Delle MonacheCLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 8 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 21 minutiImmaginatevi di avere un familiare gravemente ammalato, che rischia la vita, e di sapere che c'è uno specialista che potrebbe salvarlo...e che quello specialista è amico vostro...“C'era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta, sua sorella. Maria era quella che unse il Signore di olio profumato e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; Lazzaro, suo fratello, era malato. Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».” (Giovanni 11:1-3)Marta e Maria stanno affrontando davvero questa situazione:sanno che Gesù ha ridato la vista ai ciechi, ha guarito i lebbrosi e ha scacciato i demoni dagli indemoniati. E tutti questi erano per lui “estranei.”Ma Lazzaro non è un estraneo. Anzi, Lazzaro, Marta e Maria erano grandi amici. Gesù era stato lì per i fine settimana; aveva mangiato alla loro tavola, era come uno di famiglia. Così, sembra naturale chiedere a lui che intervenga...ma Gesù non interviene...Anzi, deliberatamente rifiuta di andare...minimizza la gravità della malattia:“Gesù, udito ciò, disse: «Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato»” (Giovanni 11:4)E così, accade quello che Maria e Marta temevano, quello che, chiamando Gesù, volevano evitare:“Gesù dunque, arrivato, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro... Marta dunque disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto...” (Giovanni 11:17, 21-22)Come si saranno sentite Marta e Maria? Confuse.? Deluse? Un po' imbrogliate? Perché Gesù non aveva guarito Lazzaro; non era stato neppure al suo funerale?Quando Gesù arriva a Betania, Lazzaro è stato sepolto da quattro giorni. È passata un'intera settimana da quando Gesù ha ricevuto il messaggio della malattia.Lazzaro è morto quattro giorni fa; e lui stava a quattro giorni di cammino... non ce l'avrebbe fatta a raggiungere Lazzaro prima che morisse!Però, un attimo,Gesù ha guarito il servo del Centurione a distanza...Ha guarito un “estraneo”...Perché non l'amico Lazzaro? Se lo chiedono persino le persone davanti al sepolcro!“Ma alcuni di loro dicevano: «Non poteva, lui che ha aperto gli occhi al cieco, far sì che questi non morisse?»” (Giovanni 11:37)Sono convinto che se lo era chiesto anche Marta, quando aveva detto: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto..." (v. 21)Ti suona familiare? Le parole della folla non sembrano le mie, e le tue? Parole che abbiamo detto ad alta voce, o pensato tra noi e noi, davanti a momenti bui delle nostre vite? “Dio, se tu avessi fatto il tuo lavoro questa situazione non sarebbe accaduta. Se tu avessi usato il tuo potere, non saremmo in questa situazione. Ero nel bisogno e Tu non ti sei fatto vivo.”Non c'è bisogno di stare davanti a una tomba, o di assistere alla malattia di un caro, per avere pensieri come questo. Bastano anche eventi più piccoli, inciampi quotidiani per dirle o pensare.Delusione. Confusione. Dolore. Si presenta in ogni tipo di forma.Abbiamo fede, preghiamo, leggiamo la Bibbia, ci impegniamo verso il prossimo, siamo leali e veritieri...Perché, allora, Gesù, ti volti dall'altra parte, e non fai nulla! Dov'è Gesù quando ne abbiamo bisogno? E anche noi facciamo eco alle parole di Davide:“Fino a quando, o Signore, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? Fino a quando avrò l'ansia nell'anima e l'affanno nel cuore tutto il giorno? Fino a quando s'innalzerà il nemico su di me?” (Salmo 13:1-2).La fede dice: "Gesù non ci deluderà mai", il dolore dice: "Mi sento deluso, mi sento delusa". Marta e Maria si sentivano così. Anche noi possiamo sentirci così. “Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». Marta gli disse: «Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà, e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?»” (Giovanni 11:23-26)Gesù non voleva non guarire Lazzaro, ma non voleva SOLO guarire la malattia di Lazzaro:Il suo piano era molto più alto, mirava a dare una risposta totale, e per sempre ai problemi della vita di Lazzaro...e di tutti i Lazzaro che si sarebbero rivolti a lui...come me... come te che mi ascolti oggi!Vedete, i momenti difficili non smentiscono l'amore di Dio. Le difficoltà della vita non smentiscono che Gesù si preoccupi.Giovanni 11:35 ci consegna il versetto più corto di tutta la Bibbia, ma il più ricco di significato per chi si trova nel bisogno, nella disperazione, nel dolore:“Gesù pianse.” (Giovanni 11:35)Gesù è l'Emmanuele, colui che abbiamo celebrato a Natale, il Dio con noi non solo nella gioia, non solo nella festa, ma anche, e soprattutto nei momenti bui.Il Figlio di Dio piange con noi. Piange il nostro dolore. Sente il nostro dolore. Isaia, più di settecento anni prima,lo aveva descritto così:“Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.” (Isaia 53:3)Gesù è l'uomo dei dolori. E' colui che salirà la croce per spezzare ogni dolore, e dare una nuova vita, perché la sua morte divenga la porta attraverso cui potranno passare tutti coloro che crederanno in lui. Ma, all' epoca della morte di Lazzaro la sua morte e la sua risurrezione dovevano ancora arrivare. Nessuno conosceva ancora la potenza della croce.Non so perché Gesù pianga; se per l'amico morto, o per la tristezza di Marta e Maria, o perché vede che la gente là attorno, anche coloro che lo conoscono e lo amano, si fermano a vedere ciò che c'è ora, e non ciò che ci sarà... se crederanno...“Credi tu questo?” (v.26)Mentre la gente lo critica perché lui era arrivato in ritardo per i miracolo, è come se lui dicesse:"Aspettate un attimo, qui c'è in gioco molto di più. Non la vita, la VITA, quella scritta tutta in maiuscolo! Quella eterna! Io sono la risurrezione e la vita".Ci preoccupiamo tanto di cose come il matrimonio, la carriera, la posizione sociale. Siamo occupati, e preoccupati di tante cose durante le nostre giornate, diamo priorità a tutto...ma dimentichiamo la parte più importante...Marta lo aveva appreso da Gesù, quale fosse la parte importante:“Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta».” (Luca 10:39-41)Dovremmo essere più Maria, fermarci ad ascoltare il Maestro di più...e ci ritroviamo ad essere tante Marta, indaffarate, preoccupate, sudate... lamentone...Gesù, davanti alla tomba del fratello, stava ricordando a Marta, ancora una volta, la prospettiva eterna che le era sfuggita durante quella visita a casa sua.Ancora una volta le chiede di concentrarsi su quella!(“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà, e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?” (vv. 24-26)Attenzione al verbo che usa Gesù:“Io sono”: in greco è declinato al “presente indicativo attivo”che esprime un'azione che sta succedendo nell'esatto momento in cui viene pronunciato.Non è "Io sarò la risurrezione e la vita" ma Gesù afferma a Marta: “Io SONO la resurrezione e la vita!In questo momento tu puoi essere già risorta: sta accadendo in questo momento. Ci credi, Marta?Ci credi che puoi ottenere questo se tu ti fidi, se tu ti affidi a me, Marta?”Gesù non si concentra solo sul superamento della morte. Gesù ci mostra come possiamo godere della vita.Gesù è venuto per dare la vita. Per darci la forza di cui abbiamo bisogno, che è più che sufficiente per affrontare i nemici che dobbiamo affrontare in questa vita.Nemici come il dubbio. Nemici come la confusione, la delusione, la rabbia per il passato o per le ingiustizie subite. Nemici che cercano di trascinarci giù e di portarci via.Nemici che ci fanno dubitare che Gesù sia realmente interessato, che voglia coinvolgersi con le nostre vite.Ma Gesù è vicino; Gesù promette una soluzione non agli inciampi della vita ma alla vita in se...promette che, se ci focalizziamo sul dono eterno, su quella croce e su quella resurrezione che tra qualche settimana celebreremo, noi saremo vincitori.“Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.” (Romani 8:37)Mi piace la parafrasi che la Bibbia “La Parola è vita” fa di questo versetto“Ma anche se affrontiamo tutte queste cose la vittoria schiacciante è nostra, grazie a Cristo, che ci ha tanto amato da morire per noi.” (Romani 8:37 PV)Non solo vincitori:più che vincitori, una vittoria schiacciante...vale un 7 a 0 a calcio, 6-0 6-0 6-0 a tennis, un giro di distacco al secondo in Formula 1...Quando ci serve di ricordarcelo? Quando non raggiungiamo i nostri obiettivi. Quando le nostre aspettative non vengono soddisfatte. Quando ci troviamo in quel luogo di delusione, di confusione di "perché proprio adesso, perché proprio a me?".Dopo tutto quello che ho detto potresti essere portato, o portata a pensare che Gesù NON si occuperà MAI di te...dei tuo inciampi, delle tue cadute. TI prego, non pensarlo mai! Non essere come Marta!“Gesù disse: «Togliete la pietra!» Marta, la sorella del morto, gli disse: «Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno». Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?»” (Giovanni 11:39)Gesù si occuperà anche di quello; dei tuoi problemi di tutti i giorni, del tuo matrimonio in crisi, del lavoro che non arriva, della malattia piombata nella tua vita...della tomba chiusa... con un cadavere che puzza... Gesù intervenne nella vita di Marta e Maria, e Lazzaro visse di nuovo...e di nuovo morì...anche se era già risorto...E non sulla terra, ma al cospetto di Dio, come credente.Immaginatevi di essere gravemente ammalati, di rischiare la vita, e non quella terrena, ma quella eterna.E di avere uno specialista che ha già vinto la morte per noi...e che quello specialista è amico vostro...E di sapere che i momenti difficili non smentiscono l'amore di Dio. Le difficoltà della vita non smentiscono il fatto che a Gesù importa di te!Come risurrezione e vita, Gesù sarà sempre lì, al nostro fianco per noi.“Credi tu questo?”Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Un ascensore senza porte che viaggia di continuo 'a catena' (come un rosario, da qui il nome), pericolosissimo e ormai proibito quasi in tutti i Paesi. Se non avete mai visto un paternoster dal vivo vi consiglio di dare un'occhiata al link [in fondo alla pagina, dopo la traduzione in inglese] perché è veramente difficile immaginare come funziona.TRASCRIZIONE [ENG translation below]La prima volta che sentii parlare del paternoster fu mentre leggevo uno dei miei libri preferiti in assoluto, uno di quei libri che ho letto tantissime volte, ho regalato innumerevoli volte e anche dopo averlo letto diverse volte non mi ha mai stancato. Il libro è Opinioni di un Clown di Heinrich Böll. Nel libro, appunto, si parlava, si descriveva il paternoster. Cosa è?È un ascensore molto particolare, che anzitutto non ha porte, e poi, proprio come un padrenostro, si ripete ciclicamente. Immaginatevi una catena, un anello che viaggia in orizzontale, formato da tante piccole cabine senza porta, per cui la caratteristica è che viaggia molto lentamente, per cui in qualsiasi momento una persona può entrare oppure uscire, proprio fa un saltino, ci entra dentro una di queste scatole che poi va su, oppure salta fuori.Era molto in uso nel secolo scorso, soprattutto tra gli anni '30 e gli anni '60 e veniva utilizzato soprattutto negli edifici pubblici perché effettivamente permetteva di muovere un grande numero di persone molto più velocemente degli ascensori normali. Vi metto comunque un link nelle note del programma perché difficile immaginarlo se non l'avete mai visto.Non avendo porte, questo ascensore era però anche molto incline agli incidenti. Infatti adesso in quasi tutti i paesi è vietata l'installazione di nuovi ascensori di modello paternoster. Molte, molte nazioni li hanno, gli hanno banditi già da tantissimo tempo fa, perché effettivamente, nonostante viaggino molto lentamente, ho controllato, viaggiano alla velocità di 30 centimetri al secondo, mi pare sì 30 centimetri al secondo, però non avendo le porte, veramente molto molto facile cadere, è molto facile rimanere anche ammazzati.La Germania era disseminata, c'erano tantissimi di questi ascensori di modello paternoster, infatti non per niente il mio primo incontro è avvenuto in un libro di un grande scrittore tedesco. Hanno cercato diverse volte di vietarli. Nel 1974 hanno vietato l'installazione di nuovi paternoster nella Germania federale e nel 1994 hanno cercato di chiudere quelli esistenti. Ma c'è stato un sollevamento di popolo e non ci sono riusciti. Hanno riprovato ancora nel 2015, però ancora ci sono diversi ascensori paternoster in Germania, e addirittura la ditta che produce energia solare, Solon, nel 2009 ha avuto il permesso per farsene costruire uno nella sua sede di Berlino. Quindi se passate per Berlino cercatevi il paternoster.TRANSLATIONThe first time I heard of the paternoster was while I was reading one of my favorite books ever, one of those books that I have read countless times, given away countless times and even after reading it several times I have never tired of it. The book is Opinions of a Clown by Heinrich Böll. In the book, in fact, there is the description of the paternoster.What is it? It is a very particular lift, which first of all has no doors, and then, just like an Our Father in the rosary, it goes cyclically. Imagine a chain, a ring that travels horizontally, made up of many small cabins without a door, the characteristic is that it travels very slowly, so that a person can enter or exit at any moment, just taking a tiny jump, entering one of these boxes which then goes up, or down.It was widely used in the last century, especially between the 1930s and 1960s and was mainly used in public buildings because it actually allowed a large number of people to move much faster than normal elevators. I'll put a link in the program notes anyway because it's hard to imagine if you've never seen it.Anyway, having no doors, this elevator was also very accident-prone. In fact, the installation of new paternoster is now prohibited in almost all countries. Many, many nations have already banned them a long time ago, because actually, although they travel very slowly, I checked, they travel at a speed of 30 centimeters per second, I think so, yes 30 centimeters per second, but not having doors, it's really very easy to fall out, it's very easy to get killed too.Germany was scattered, there were so many of these paternoster model elevators, in fact, it was not for nothing that I first met them in a book by a great German writer. They have tried several times to ban them. In 1974 they banned the installation of new paternosters in West Germany and in 1994 they tried to close the existing ones. But there was a popular uprising and they didn't succeed. They tried again in 2015, but there are still several paternoster in Germany, and actually the solar energy company, Solon, in 2009 was given permission to have one built at its headquarters in Berlin. So if you pass through Berlin look for the paternoster.LINKEcco come funziona un paternoster https://it.wikipedia.org/wiki/PaternosterUn articolo intitolato L'ascensore più pericoloso al mondo https://www.milanocittastato.it/featured/paternoster-lascensore-piu-pericoloso-al-mondo-dove-chi-lo-prende-deve-pregare-il-signore/Opinioni di un Clown di Heinrich Böll https://it.wikipedia.org/wiki/Opinioni_di_un_clown
“Immaginatevi nel vostro salotto, mentre guardate un film d'azione o ascoltate una delle vostre canzoni preferite con un sistema audio surround. Il suono è tutto intorno a voi, proveniente da ogni direzione. Siete completamente immersi nell'esperienza.”Le parole che ho appena pronunciato sono la traduzione dell'incipit di un articolo di Bob Marsh che ho letto settimana scorsa. Bob Marsh, per chi di voi non lo conoscesse, è l'ideatore del metodo, approccio che lui stesso chiama Surround Sound Business™. In questo podcast vi spiegherò secondo Bob Marsh quali sono i 3 elementi che fanno di un consulente un "Surround Sound Seller"----------1 . La prima è il workshop che ho in programma il 31 marzo a Milano. Workshop a numero chiuso (solo 6 partecipanti per sessione) dove si lavora alla costruzione di questo benedetto processo di vendita, questo benedetto funnel di Social Selling. Giornata dedicata appunto a permettervi di portare a casa, per citare Bob Marsh, il vostro processo di Social Selling “Surround Sound”. Qui trovate il link per iscrivervi e partecipare ▶︎ https://thesocialseller.kartra.com/page/social-selling-funnel )2 . La seconda invece è un webinar gratuito, in programma il 17 marzo prossimo. Un'ora dove descrivo quali sono gli elementi che è indispensabile prendere in considerazione ogni qual volta si decide di muoversi in direzione del proprio pubblico, del proprio mercato se volete portare a casa risultati concreti.60 minuti, durante i quali spiegherò: - cos'è una sales cadence e perché dovete averne una;- gli errori comuni da evitare e quali punti critici è bene affrontare e risolvere prima di partire;- e appunto, i 6 elementi di cui dovete tener conto per costruire un'azione commerciale che vi faccia ottenere risultati concreti.Qui trovate il link per iscrivervi ▶︎ https://thesocialseller.kartra.com/page/webinar-6-elementi )
Se immaginate il futuro sicuramente vi vengono in mente schermi blu e ologrammi. Ma deve per forza essere così?TRASCRIZIONE [ENG translation below]Non lo so se Pantone ha un blu che si chiama Blu Futuro andrò a controllare, anche perché sono una grande appassionata dei colori Pantone, però sicuramente blu è il colore che ci fanno vedere quando al cinema, alla televisione si parla di futuro, si fanno delle previsioni o semplicemente si parla di fantascienza.Per qualche motivo il blu è stato preso come punto di riferimento. Il futuro è pieno di schermi di computer blu con luci blu. Pensate all'ultimo film di Avatar, ma anche al primo film di Avatar, gli omini blu e tutte le cose sono blu.Ci sono sempre poi gli ologrammi che sono a tre dimensioni che non sono sicura se questi già esistano, però però mi sono informata e il grande problema degli ologrammi è quello di riuscire a trattenere la luce in un posto, così che non si diffonda come invece la luce fa, appunto a velocità della luce.E' interessante come la fantasia si sia cromaticamente caratterizzata rispetto alle epoche. Se infatti vi dico ok, adesso pensiamo al passato preistorico, sicuramente vi viene in mente una scena con colori della terra, ocra, giallo, perché così ce la fanno vedere alla televisione quando si ricostruiscono paesaggi passati.Ricordo che fui molto colpita quando lessi per la prima volta, ormai risaputo, lo sanno tutti, quando lessi per la prima volta che i dinosauri che a noi fanno sempre vedere, io vedevo nei libri di scuola delle elementari come questi animaloni verdi o al più grigi, in effetti erano coloratissimi e credo che alcuni di loro avessero anche delle piume e del pelo, della pelliccia. Immaginatevi un dinosauro grande grande con la pelliccia bella, morbida, morbida.Non so, dove sta andando a parare oggi con i 3 minuti grezzi? Non lo so. Sto andando così, molto molto a ruota libera perché sono stata colpita, appunto, da un articolo che ho letto che sottolineava il fatto che il futuro è blu e con gli ologrammi.A volte anche in modo esagerato questi ologrammi a volte si vedono, mi ricordo che nel film Minority Report, che tra l'altro cun film che mi piace molto, si vedeva Tom Cruise che usava questi questi computer che erano degli ologrammi proiettati davanti a lui, ma avevano questi schermi giganteschi per cui per fare qualsiasi operazione doveva muovere tantissimo le braccia, sembrava che stesse facendo un balletto e io non lo so, Tom, se trascorri 8 ore di lavoro davanti a un computer così, a fare questi movimenti giganteschi con le mani sopra le spalle, alla fine non hai neanche più bisogno di andare in palestra perché avrai muscoli super tonici, avrai fatto un sacco di movimento.Oddio, mi rimangono 5 secondi per dirvi che sì, il futuro non è blu, ma il futuro è rosa. Ricordiamocelo, è rosa.TRANSLATIONI don't know if Pantone has a blue called Future Blue I'll go check, also because I'm a big fan of Pantone colors, but surely blue is the color they show us when we talk about the future in the cinema, on television, predictions or simply talk about science fiction. For some reason blue was taken as a reference point. The future is filled with blue computer screens with blue lights. Think of the last Avatar movie, but also the first Avatar movie, little blue people and all things are blue. Then there are always the holograms that are three-dimensional and I'm not sure if these already exist, but I've looked into it and the big problem with holograms is keeping the light in one place, so that it doesn't spread as it does light does, precisely at the speed of light.It is interesting how fantasies are chromatically characterized with respect to the epochs. In fact, if I say ok, now let's think about the prehistoric past, surely a scene with earth colors comes to mind, ochre, yellow, because they show it to us on television when reconstructing past landscapes. I remember that I was very struck when I read for the first time, by now known, everyone knows, when I read for the first time that the dinosaurs that we always see, I saw in primary school textbooks as these big green or at most gray, in fact they were very colorful and I think some of them also had feathers and fur. Imagine a big big dinosaur with nice, soft, soft fur.I don't know, where is today going with the 3 raw minutes podcast? I do not know. I'm going so, very, very freewheeling because I was struck by an article I read that emphasized the fact that the future is blue and with holograms. Sometimes even in an exaggerated way these holograms are sometimes seen, I remember that in the film Minority Report, which by the way is a film that I really like, Tom Cruise was seen using these computers which were holograms projected in front of him, but they had these gigantic screens so to perform any operation he had to move his arms a lot, it looked like he was doing a ballet and I don't know, Tom, if you spend 8 hours working in front of a computer like this, doing these gigantic movements with hands over your shoulders, in the end you don't even need to go to the gym anymore because you'll have super toned muscles, you'll have done a lot of movement.Oh well, I have 5 seconds left to tell you that yes, the future isn't blue, but the future is pink. Let's remember, it's pink.
Come è possibile che un leone divenga agnello? E perché dovrebbe farlo? Gesù l'ha fatto per noi, per lavarci col suo sangue... E per darci l'esempio di avere il coraggio di un leone e la mitezza di un agnello per parlare al mondo di lui.---Predicatrice: Lucia Pedoto CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 9 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 17 minutiCominciamo con questa immagine di un leone e un agnello assieme. Spero e penso che questo sia un fotomontaggio perché quel povero agnellino non credo che avrebbe fatto una bella fine lì davanti a questo bel leone maestoso. In questa foto ci sono questi due animali così diversi fra loro; possiamo dire che in comune hanno solo le quattro zampe, e basta Se pensate al leone, che caratteristiche ha un leone? Grande, potente, feroce... Quali sono invece le caratteristiche dell'agnello? Come ve lo immaginate? Indifeso, piccolo rispetto al leone.La nostra Bibbia parla di questi due animali:“Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio sei tornato; si è sdraiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa; chi oserà farlo alzare? Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli.” ( Genesi 49:9-10)Qui è Giacobbe che parla a Israele e sta benedicendo i suoi 12 figli che sono le12 tribù che poi conosciamo nella Bibbia; vengono nominate più volte e questa è la parte in cui benedice Giuda.Gli dice:”Sei un leone, un leone che si stabile nessuno potrà smuoverlo, non sarà tolto lo scettro a Giuda né il bastone del comando.” Chi è che ha lo scettro? Un re, e da Davide in poi tutti i re che sono stati i re ufficiali che ci ha avuto Israele sono discesi tutti dalla tribù di Giuda.Questo di cui parla Genesi poi si è riscontrato nei secoli a venire. È vero, nessuno più ha potuto togliere lo scettro a Giuda, fin quando poi arriverà colui al quale esso al appartiene, fin quando non arriverà Gesù; noi sappiamo che Gesù è discendente di Davide e di Giacobbe.Quindi immaginiamoci questo leone fiero. Pensate di essere nella foresta e il leone è il nostro re; siamo al sicuro, lui è fiero, è potente, è coraggioso, tutti lo temono, possiamo stare tranquilli.Questo è il nostro Gesù, un leone, un re che ci protegge... Però, se andiamo avanti a leggere nella Bibbia, troviamo anche queste parole:“Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca.” (Isaia 53:7)“…sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, ma con il prezioso Sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia.” (1 Pietro 1:18-19) Che è successo? Che è successo al leone? Immaginatevi un leone possente che si fa catturare, fermo silenzioso si fa legare, si fa frustare, si fa a uccidere senza muoversi. Qui non abbiamo più il leone... ma al suo posto abbiamo l'agnello.Quanto sono diverse queste due figure? Vi immaginate l'agnello che va a dominare nella savana, che tutti lo rispettano, e quando passa lui tutti tremano, “Guai a voi, ha parlato l'agnello!”?Parliamo sempre di Gesù come leone e come agnello ma non mi ero mai soffermata su queste due caratteristiche; come può una persona essere descritta allo stesso tempo come agnello e come leone? Come fa un leone a diventare agnello, e un agnello a diventare leone? E allora dobbiamo fare un salto da Genesi e passare ad Apocalisse; lì ci viene spiegato perché. Immaginiamoci Giovanni: vive in un'isola del Mar Egeo che sta portando la Parola. Viene rapito dallo Spirito del Signore e si trova davanti un trono che sta nel Cielo. Immaginatevi la scena: su questo trono c'è Dio, intorno ventiquattro troni più piccoli dove sono seduti gli anziani, davanti a loro un mare di cristallo, e davanti a questo trono Giovanni timido, intimorito; io mi immagino la sua ansia. E poi, quattro creature, con occhi avanti e dietro; un libro nella mano destra di Dio dove c'è scritto dentro e fuori con sette sigilli; una scena che neanche Hollywood avrebbe saputo disegnare meglio e immaginare meglio. E questi anziani e queste creature che lodano il Signore e che si inchinano; poi si cerca qualcuno, qualcuno che possa aprire questo libro perché nessuno lo può aprire, non si può neanche guardare, soltanto chi è senza macchia, senza peccato lo può fare.E allora Giovanni si inginocchia e scoppia a piangere perché nessuno può aprire questo libro; tutta questa scena, tutta questa grande adorazione... E poi non si trova nessuno che apra questo libro. Giovanni è disperato, piange:“Uno degli anziani mi disse:”Non non piangere; ecco, il leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli” (Apocalisse 5:5)Immaginatevi come si è rincuorato Giovanni: “Meno male, hanno trovato qualcuno, il leone!”. Io penso si sarà girato per vedere il leone che arriva; intanto i ventiquattro anziani che lodavano il Signore e le creature si inginocchiano per questo leone... e poi il leone è arrivato! Leggiamo il versetto successivo:“Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, come immolato, e aveva sette corna e sette occhi, che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. Egli venne e prese il libro dalla destra di colui che sedeva sul trono. Quando ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra».” (Apocalisse 5: 6-10)E' arrivato il leone! E invece, chi è arrivato? E' arrivato l'agnello! Ma come? Gli anziani gli hanno detto sarebbe arrivato un leone potente, che solo lui poteva aprire il libro? E invece arriva un agnello; e questo agnello come era? Candido, pulito, fresco, appena pettinato con tutti i ricciolini di lana? No, aveva i segni della morte, della sofferenza...però era vivo. Era vivo! Sì è morto, sì ha sofferto, ma era vivo! Trovo che la Bibbia ha tanti passi meravigliosi, ma credo che questo sia uno di quei passi dove veramente ti fa dire:”Caspita che Dio che ho! Come si fa a non credere in un Dio così?” E lo sapete perché il leone è l'agnello o e l'agnello è il leone? Il leone si è conquistato il titolo di re perché si è abbassato ad essere un agnello, perché si è spogliato di tutta la sua maestosità, del suo potere della sua forza. Noi a volte ci innalziamo perché chissà chi ci crediamo di essere; lui si è spogliato, e come un agnello mite, mansueto e indifeso si è fatto uccidere per noi; perciò Gesù è il leone e agnello, è primo e ultimo, è sangue intenso rosso ma che lava e pulisce e sbianca. Gesù è morto ma è una morte che salva e dà la vita; se non è perfezione questa! E' perfetto in tutto, è l'alfa e l' omega,; in lui c'è tutto, possiamo trovare qualsiasi caratteristica.E noi? Vi ricordate di Efesini 5: 1 lo diciamo spesso questo versetto:“Siate dunque imitatori di Dio, come figli amati...” ( Efesini 5: 1 a)Che facciamo noi, come ci posizioniamo in questa storia? Come possiamo essere leone e agnello in questa società? Se siamo nati in questo periodo e in questa società è perché noi qui dobbiamo essere devoti all'Agnello; qui potremmo parlare giorni e giorni, ore ed ore, ci sono tantissimi versetti nella Bibbia che ci dicono di come possiamo essere leoni e agnelli. Ne parleremo nel dettaglio un'altra volta, però adesso è giusto che ci riflettiamo qualche minuto, perché così possiamo mettere in pratica da subito, da quando usciamo da qui, quello che abbiamo imparato oggi sul nostro Signore:“Ecco, vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe” (Matteo 10:16)Non avevo mai fatto caso di quanti animali si parli nella Bibbia!”Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.” (Matteo 28:19)”Non ti prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.” ( Giovanni 17:15-16)E qui è Gesù che parla! “Vi mando... Andate..” Non è un : “Ragazzi se fate quattro chiacchiere con la gente...”. Ma è :“Andate! Io vi mando, io, il Signore!” Qui Gesù dice ala Padre di non toglierci dal mondo ma di aiutarci perché il maligno ci attaccherà; più cerchiamo di farci forza e più ci succede di tutto. Il maligno ci attaccherà; ma che abbiamo noi? Abbiamo Gesù che sta pregando per noi e ha cominciato da tempo e tempo. È così che dobbiamo essere; pecore, agnelli, dobbiamo stare nel mondo, dobbiamo stare in mezzo alla gente. Magari anche facendo due chiacchiere con la cassiera che ci sta passando il conto, oppure con chi è prima di noi nella fila al supermercato o magari con qualcuno al bancone dei surgelati. Una parola ai nostri amici, ai nostri parenti, ai nostri colleghi di lavoro. Certo Adesso ci sono anche i social, e perché no, magari si può parlare con la gente anche attraverso i social. Ma per stare nel mondo, per mischiarsi con il mondo, bisogna essere leoni per farlo.Mettersi in gioco, amare gli altri; bisogna essere coraggiosi per farlo, perché spesso sappiamo che diamo il nostro amore agli altri, che diamo la nostra disponibilità, ma la maggior parte delle volte non ci viene dato niente in cambio. Quante volte siamo stati delusi e feriti da qualcuno, e ti viene da dire: “Io non faccio più niente per nessuno”; è lì che dobbiamo essere leoni ruggenti, con coraggio. Continuare a mischiarci a darci agli altri... però come agnelli, umili, pronti ad ascoltare.Spesso le persone hanno solo bisogno di raccontarsi; perché abbiamo mille modi per comunicare, WhatsApp, Facebook Instagram, Skype Google Meet, i più giovani Tik Tok … Si può comunicare in mille modi, ma la maggior parte della gente è sola, non parla con nessuno. Quindi siamo umili, ascoltiamo gli altri, confortiamoci con gli altri. Diamo sempre una parola positiva, lasciamo magari il nostro posto se serve a qualcun altro, che noi poi possiamo farne almeno. Cerchiamo di non averla sempre vinta, lasciamo anche correre; immoliamoci per gli altri per amore di Gesù, perché lui l'ha fatto per noi.Riassumendo: andiamo nel mondo, stiamo con gli altri, troviamo sempre l'occasione per poter parlare con gli altri per poterci mettere a disposizione come coraggiosi leoni. Portiamo la paroladel Signore anche quando sappiamo già che ci snobberanno, non ci staranno a sentire. Quello non ci deve interessare; facciamolo. E spogliamoci, come agnelli, sacrificando noi stessi per gli altri.Amen.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Puntata a cura di Francesca Sarah Toich“Io sono un macellaio e sto cercando di uccidervi… ma non preoccupatevi, non c'è morte migliore dello yoga”. Potete trovare questa e tante altre simpatiche citazioni di Bikram Choudhury qui nel nostro podcast. Ma soprattutto nel documentario di Eva Orner "Bikram: Guru dello yoga, predatore sessuale", su Netflix.Choudhury ha chiamato Bikram la pratica yoga, “inventata da lui”, anche detta yoga caldo.Immaginatevi nel mezzo di una palestra affollatissima e piena di specchi, riscaldata a oltre 40 gradi e con un'umidità del 40% per i prossimi 90 minuti. In alto, circondato da cuscini ed aria condizionata, il guru Bikram Choudhury con un microfono a caschetto come quello di Madonna vi guiderà nell'inferno yogico che “cura tutto”..."5 minuti 1 serie" è il format del podcast di Mondoserie che racconta appunto una serie in poco più di cinque minuti (e comunque meno di dieci!). Senza fronzoli, dritti al punto.Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social: https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://twitter.com/mondoserie_it https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"Ciò che mi interessa più di ogni altra cosa nel lavoro e nella vita è la ricerca della verità. Questo percorso mi spinge ancora a dirigere film" Benvenuti nel Cinema di Clinton Eastwood Jr. con i suoi film così variegati, così drammatici e comunque sempre interessanti, affascinanti e dal sapore classico. L'Uomo senza nome è morto. Lunga vita a Clint Eastwood! Immaginatevi un film di James Bond ma diretto da un simpatico repubblicano dagli occhi di ghiaccio. Ecco a voi "Assassinio sull'Eiger"! Un film di spionaggio sopra le righe popolato da agenti segreti alquanto loschi, bellissime donne e con un Clint Eastwood pronto a scalare una pericolosa montagna.
Immaginatevi la scena: siete in Italia e siete al ristorante. Dopo antipasto, primo e secondo, decidete di non prendere il dolce. Il cameriere si avvicina. Voi pensate che vi stia portando il conto, invece vi chiede: "Volete del limoncello?" Voi accettate...infondo chi rifiuterebbe un digestivo al sapore di limone? Bevendolo, però, vi rendete conto che ci sono tante cose che non sapete: com'é nato? Qual é la ricetta originale? Non vi preoccupate, ci penso io a rispondere a tutte le vostre domande su questa gustosa bevanda. Infatti, in questo articolo vedremo le sue origini, la ricetta originale per prepararlo, ma anche alcune curiosità legate ad esso! LIMONCELLO: COS'È, COME SI PREPARA E CURIOSITÀ Se state leggendo questo articolo, probabilmente sapete di cosa stiamo parlando - ma nel caso non lo sapeste, il limoncello è un liquore realizzato con le scorze di limoni, proprio come suggerisce il nome! Ora però passiamo alle domande...succose! COME E QUANDO È NATO? Le sue origini non sono ancora del tutto chiare e la sua nascita è contesa tra gli abitanti di Amalfi, Sorrento e Capri. Secondo la storia più accreditata, il limoncello è nato a Capri, nella pensione di Maria Antonietta Farace. Questa donna era solita offrire ai suoi ospiti il liquore di limoni preparato in casa con gli agrumi del suo giardino....E gli ospiti ne erano estasiati! Sembrerebbe che Axel Munthe, uno dei padri della psichiatria moderna, fosse un cliente abituale della pensione e un grande amante della bevanda. Lo studioso e i tanti amici intellettuali dell'Isola andavano dalla signora Maria Antonia Farace dopo pranzo per gustare questo famoso digestivo.Successivamente, gli eredi della signora Farace hanno avuto l'intuizione di iniziare una piccola produzione di limoncello, seguendo proprio la ricetta di famiglia. Infatti, il nome “limoncello” è stato brevettato a Capri nel 1988 da Massimo Canale, nipote di Maria Antonietta Farace. Però anche tra Amalfi e Sorrento (città campane note soprattutto per i loro meravigliosi limoni) si registrano altre antichissime leggende e racconti sulla produzione della bevanda: c'è chi sostiene che veniva utilizzato dai pescatori e dai contadini al mattino per combattere il freddo, già intorno all'anno 1000; altri invece ritengono che la ricetta sia nata all'interno di un convento per deliziare i frati tra una preghiera e l'altra...! Addirittura, c'è chi pensa sia stato proprio Zeus a rivelare la ricetta di questa deliziosa bevanda a un abitante delle Terre delle Sirene! QUAL È LA RICETTA PER PREPARARE UN BUON LIMONCELLO A CASA? La ricetta tradizionale prevede l'utilizzo di: - 10 limoni biologici, possibilmente di Sorrento o di Amalfi - 600g di zucchero - 1 litro di alcol puro a 95° - 1 litro di acqua La preparazione è semplicissima! Dovete sbucciare i limoni con un pelapatate, facendo attenzione a prendere solo la parte gialla della scorza e non quella bianca, che è amara.Fatto questo, mettete le scorze in infusione in un barattolo di vetro con chiusura ermetica insieme all'alcol per 6-7 giorni in un luogo fresco e al riparo dalla luce. Scuotete il barattolo ogni giorno per amalgamare bene gli ingredienti.Trascorso il tempo di riposo, filtrate il liquido con un colino e unitelo a uno sciroppo realizzato su un fornello, con acqua bollente e zucchero sciolto pian piano al suo interno.Infine versate il liquido in una bottiglia di vetro con chiusura ermetica e conservatelo al buio per 30 giorni. Eh lo so… Bisogna aspettare un po', ma ne vale la pena! Mi raccomando: servitelo freddo! Molti infatti consigliano di metterlo in freezer circa un'ora prima di consumarlo. CURIOSITÀ Oggi il limoncello è famoso in tutto il mondo e questo successo lo deve principalmente a due attori americani: George Clooney e Danny DeVito. Nel 2006, quest'ultimo, ospite del The View (un programma statunitense molto seguito),
Immaginatevi di navigare ai piedi del colosso di Rodi, oppure di passeggiare per i perduti Giardini Pensili di Babilonia, o anche solo poter ammirare le meraviglie del mondo antico perdute nel corso dei secoli. Ora immaginate anche di controllare le civiltà che le hanno realizzate, di gestire commerci e costruire opere che verranno ricordate nella storia, fino ai giorni nostri. Questo è 7 Wonders, benvenuti nel primo episodio di Ludus in Tabula!Stanco dei soliti Monopoly e Risiko? Vorresti avventurarti nel mondo dei giochi in scatola ma non sai da dove cominciare? Il Team Ludus ti aiuterà spiegandoti le principali meccaniche e le regole di alcuni tra i migliori giochi che puoi trovare in commercio: tra dibattiti, interviste e molto altro troverai sicuramente ciò che fa al caso tuo. Vieni a giocare con noi!
A volte gli imprevisti sono positivi, come nel caso raccontato in questo episodio.Sì... positivi perchè a questa coppia di miei amici è andata bene. Immaginatevi cosa sarebbe successo se fossero stati nei panni dell'altra coppia di sposi coinvolta in questo "incidente di percorso".Se volete raccontarmi qualcosa di divertente o di imprevisto accaduto al vostro matrimonio e sentirlo riportare (in anonimo, ovviamente) nel mio podcast, scrivetemi a info@rockweddingplanner.it oppure in DM su facebook e instagram.
Immaginatevi in spiagge da sogno, circondati da corpi abbronzatissimi, auto decappottabili e Surfisti che cavalcano le onde. Oggi Busso vi porta nuovamente nei magici anni ‘60, ma questa volta in California, negli USA, per parlare del tamarrissimo Surf Rock. Link per interagire con i nostri contenuti 1. Ascolta la Playlist. - Rock'N'Roll 2. Sostienici su Patreon. 3. Seguici su Instagram. 4. Canale Telegram.
Immaginatevi di essere alla ricerca di documenti importantissimi della vostra famiglia. Scoprite che sono depositati dentro l'archivio comunale della vostra città, e decidete quindi di recarvi lì per poter consultare quei fogli. Arrivati lì, una strana figura esce dall'oscurità degli scaffali con una lanterna in mano e vi fissa, esclamando "mi segua!". Ecco, quella persona è l'ARCHIVISTA! Scherzi a parte, gli Archivisti sono persone normali che fanno dell'ordine e della precisione il proprio mestiere. Ma basta solo essere ordinati e precisi per poter fare l'archivista? Ed esattamente, che cos'è un ARCHIVISTA? Noi de I Desueti, che siamo disordinati e non ci ricordiamo più dove abbiamo messo le password dei nostri account, abbiamo chiamato due archivisti per farci raccontare di più su questo mondo. Ascoltateci e...c'è un po' di polvere su questi scaffali?
In questo racconto consceremo Zelda, una giraffa. Con lei viaggeremo fino alla lontana giungla, sta infatti per iniziare il grande ballo. Una festa che si svolge ogni anno e coinvolge tutti gli animali, o quasi.Ci sono infatti degli animali che apparentemente non sono portati al ballo o semplicemente si vergognano. Immaginatevi poi se quelle poche volte che trovano il coraggio di ballare, gli altri li prendono in giro. La nostra amica Zelda a furia di sentirsi dire che non può ballare, si è ormai rassegnata. Meglio evitare altre brutte figure.Con la tristezza nel cuore abbandona la festa e si avvia verso casa. Sulla via del ritorno, la magia della giungla, la luce della luna e le parole di conforto di una nuovo amico, la porteranno ad un ripensamento..E se semplicemente, in realtà, non avesse ancora trovato la musica giusta? Forse tutti sanno ballare, magari hanno solo bisogno di una canzone in particolare.Se vuoi ascoltare la storia e vedere le immagini, vieni a scoprire il nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/c/Raccontiperbambiniliberi?sub_confirmation=1Lo sapevi che è finalmente uscita la nostra guida mindfulness per genitori consapevoli? Vieni a scoprirla sul nostro sito: https://raccontiperbambiniliberi.com/product/mindfulness-per-bambiniSe non vuoi perderti nemmeno una delle nostre storie iscriviti alla newsletter su www.raccontiperbambiniliberi.com e seguici su Instagram: @raccontiperbambiniliberiSe vuoi sfogliare questo libro, lo puoi trovare qui: https://raccontiperbambiniliberi.com/i-nostri-racconti
CONTATTI:Se avete domande, richieste o suggerimenti scrivete a: info@italianosi.comTRASCRIZIONE DEL PODCAST:Puoi sostenere il mio lavoro con una donazione su Patreonhttps://www.patreon.com/italianosiPer €2 al mese riceverai le trascrizioni di tutti i Podcast.Per €3 al mese riceverai, oltre alle trascrizioni, anche una lista dei vocaboli più difficili, con la loro traduzione in inglese e anche gli esercizi di comprensione alla fine di ogni capitolo di Pinocchio.CONTENUTINarrativa semplificata per stranieri.Le avventure di Pinocchio, di Carlo Collodi, capitolo 32TRASCRIZIONEPinocchio, svegliandosi, si dà una grattata alla testa e mentre si gratta la testa si accorge...Indovinate un po' di che cosa si accorge?Si accorge con suo grandissimo stupore, che le orecchie gli sono cresciute più d'un palmo di mano. Voi sapete che il burattino, fin dalla nascita, aveva le orecchie piccine piccine: tanto piccine che, a occhio nudo, non si vedevano neppure! Immaginatevi dunque come resta, quando si accorge che le sue orecchie, durante la notte, si sono allungate così tanto.[...]
Mi sono innamorata del festival Isole che Parlano (Palau), un evento che riesce ad attrarre non solo musicisti ma anche pubblico spettacolari.LINKIl sito del festival Isole che Parlano (con la locandina con la cabina telefonica!)https://www.isolecheparlano.it/The Stolen Cello a Cala Corsara (Isola di Spargi)https://www.facebook.com/isolecheparlano/videos/1017030712405629Il concerto di Gavino Murgia al tramontohttps://www.facebook.com/watch/live/?v=1512898022378741&ref=watch_permalinkShakti Duo davanti alla Tomba dei Gigantihttps://www.facebook.com/isolecheparlano/videos/1017030712405629TESTO TRASCRITTO (English translation below)Una delle più belle sorprese durante le mie vacanze, sì sono tornata a casa dalle vacanze, una delle più belle sorprese è stato scoprire il festival Isole che Parlano. Non seguo il mondo musicale, non l'ho mai seguito e quindi non sono al corrente dei vari festival italiani, nemmeno sardi, però mi sono ritrovata nella zona di Palau proprio nei giorni in cui c'era questo festival, il festival Isole che Parlano, e questa era la venticinquesima edizione. Cominciamo subito dalla locandina del festival che, anche se non avessi saputo di cosa si trattava, sarei comunque andata a curiosare, perché la locandina è una vecchia cabina telefonica rotta, in mezzo a un campo, con tutta l'erba che gli cresce attorno, ed è un'immagine bellissima, un'immagine piena di suggestioni, significati, quindi anche senza sapere niente del festival, mi sarei incuriosita, poi sono capitata a vedere, ho visto tre concerti, di più non ho potuto organizzare, e i concerti, gratuiti - tra l'altro - penso che siano tutti gratuiti, quelli che ho visto io lo erano, uno era davanti alla Tomba dei Giganti, un duo per violino, voce elettronica, e violoncello si chiamava Shakti Duo di Eloisa Manera e Daniela Savoldi. Poi visto il fantastico concerto di Gavino Murgia - sax soprano, basso gutturale e altre cose che fa lui con la voce, anche questo era a La Maddalena in località Punta Tegge, Un Concerto al Tramonto, e poi ieri ho visto, forse quello più bello per quanto riguarda il luogo in cui l'ho visto perché era, sempre al tramonto, a Cala Corsara, sull'isola di Spargi. Qui si è pagato un biglietto il biglietto però era il costo di prendere la barca che portava dal La Maddalena a quest'altra isoletta che si chiama appunto Spargi (un'altra cosa che ho scoperto è fantastica!) e qui suonavano Redi Hasa, con il 'violoncello rubato', da qui il nome "The Stolen Cello" e poi alla fisarmonica c'era Rocco Nigro. Senza fiato, veramente senza fiato. Immaginatevi un piccolo, ristretto gruppo di persone, che sembrava di essere in chiesa, non volava una mosca, si sentiva il rumore della risacca del mare, il vento, queste persone, questi musicisti incredibili. E mi sono chiesta, ma a concerti così ne fanno nella mia città, a Cagliari? Com'è che a Cagliari (fatemi usare una parola inglese) le locations, sono sempre più banali... non sempre, comunque è difficile trovare locations come queste. E poi il pubblico, un pubblico fantastico, un pubblico che non fiatava, sembrava di essere in chiesa. Insomma, mi sono innamorata di questo festival, grandi Paolo e Nanni Angeli che continuano ad organizzarlo, e il prossimo anno andrò a Palau proprio per vedere il festival.ENGLISH TRANSLATIONOne of the most beautiful surprises during my holidays (yes I am home from my vacation), one of the most beautiful surprises was discovering the "Isole che Parlano" (talking island) festival. I do not follow the musical world, I have never followed it and therefore I am not aware of the various Italian festivals, nor about the Sardinian ones, but I found myself in the Palau area just in the days when there was this festival, the Isole che Parlano , and this was their twenty-fifth edition. Let's start immediately with the flyer for the festival which, even if I hadn't known what it was about, I would have gone to have a look because the flyer is an old, broken telephone booth, in the middle of a field, with tall grass growing around it, and it is a beautiful image, an image full of suggestions, meanings, so even without knowing anything about the festival, I would have been curious. Well I ended up seeing three concerts, I could not accommodate more, and the concerts, free - by the way - I think they are all free, the ones I saw were, one was in front of the Giants' Grave, a duo for violin, electronic voice, and cello was called Shakti Duo composed by Eloisa Manera and Daniela Savoldi. Then I saw the fantastic concert by Gavino Murgia - soprano saxophone, guttural bass and other things he does with his voice, this too was in La Maddalena in Punta Tegge, "Concert at Sunset", and then yesterday I saw, perhaps the most beautiful one as far as location is concerned because it was, always at sunset, in Cala Corsara, on the island of Spargi. Here you paid for a ticket but it was the cost of taking the boat that took you from La Maddalena to this other island called Spargi (another thing I discovered, fantastic!) and here Redi Hasa played, with the 'stolen cello', hence the name "The Stolen Cello" accompanied by the accordion played by Rocco Nigro. Breathless, truly breathless. Imagine a small, restricted group of people, it felt like being in a church, not a fly was flying, you could hear the sound of the surf, the wind, these people, these incredible musicians. And I asked myself, but do they do concerts like this in my city, in Cagliari? How is it that in Cagliari (let me use an English word) the 'locations' are more banal ... well, not always, however it is difficult to find locations like these. And then the audience, a fantastic audience, an audience in religious silence, like in a church. In short, I fell in love with this festival, good on you Paolo and Nanni Angeli who continue to organize it, and next year I will go to Palau just to see the festival, on purpose.
Le ricerche fatte per mermetere che gli astronauti potessero andare nello spazio hanno portato anche alla creazione dei controlli nella filiera alimentare. LINKCaparezza, 'Cacca nello spazio'https://www.youtube.com/watch?v=fC88mrTl7lM&ab_channel=telecaparezzaCos'è e a cosa serve l'Haccp: la normativahttps://www.ehaccp.it/guida/haccp-significato-normativa.htmTESTO TRASCRITTO [ENGLISH TRANSLATION BELOW]'Cacca nello spazio' è il titolo di una canzone di Caparezza. Però è anche stato un gravissimo problema quando negli Stati Uniti si cercava di mandare gli esseri umani nello spazio, e infatti, proprio per risolvere l'ipotetico problema della cacca nello spazio, si creò un'unità apposta designata a risolvere il problema, o meglio a evitare che si presentasse. Perché? Immaginatevi quello che potrebbe succedere se uno degli astronauti nello spazio fosse colpito da un attacco di dissenteria. Parliamo del primo volo spaziale, quindi ancora non si avevano dei dati certi sull'effetto della mancanza di atmosfera e come reagisce il corpo, e soprattutto come reagisce un corpo sottoposto allo stress della dissenteria. Quindi fu così che venne creato il HACCP che è la sigla che significa Hazard Analysis Critical Control Point, in italiano 'sistema basato su punti di controllo strategici per l'analisi dei rischi'. Di cosa si tratta? Praticamente prima, quando si controllavano i generi alimentari, si andava a campione in quelli che venivano conservati nei vari magazzini, quindi se si trovava un campione contaminato bisognava buttare via tutte le cose che c'erano dentro il magazzino perché non c'era modo di stabilire dove fosse avvenuta la contaminazione. Nel 1971, con la creazione di questa unità che, ripeto, è nata per permettere di poter mandare gli astronauti nello spazio senza doversi preoccupare della dissenteria, si è cambiato l'approccio, quindi non si controllava più a campione quello che veniva conservato all'interno dei magazzini ma si studiava l'intera filiera, quindi tutta la catena alimentare, in ogni fase della filiera si facevano dei controlli così che se poi alla fine un alimento fosse risultato contaminato, si sapeva esattamente dove era avvenuta la contaminazione. Questo approccio è stato subito adottato in tutti gli Stati Uniti, poi anche in Europa negli anni '90. In Italia è stato adottato per legge solo nel 2006, a me sembra un po' tardi, però meglio tardi che mai. L'adozione di questo approccio ha fatto diminuire notevolmente i casi di infezione dovuta a intossicazione alimentare. Oggi la maggior parte delle intossicazioni alimentari sono dovute al fatto che la gente conserva male il cibo a casa, lo contamina, non si lava le mani, quindi soprattutto con la salmonellosi. Quindi, inutile ripeterlo ma lo ripeto: lavatevi le mani, lavatevele più spesso e cercate di non contaminare il cibo che cucinate.ENGLISH TRANSLATION'Poo in space' is the title of a song by Caparezza. But it was also a very serious problem when in the United States they tried to send humans into space, and in fact, just to solve the hypothetical problem of poo in space, a unit was created specifically designed to solve the problem, or rather to prevent it from showing up. Why? Imagine what could have happened if one of the astronauts in space was hit by a bout of dysentery. We are talking about the first space flight, so there was still no reliable data on the effect of the lack of atmosphere and how the body reacts, and above all how a body reacts to the stress of dysentery. So, it was thus that the HACCP was created, which is the acronym that means Hazard Analysis Critical Control Point, in Italian 'system based on strategic control points for risk analysis'. What is it about? Basically, before, when you checked the food for contamination, you went to sample in what was stored in the various warehouses, so if you found a contaminated sample you had to throw away all the things that were inside the warehouse because there was no way to determine where the contamination had occurred. In 1971, with the creation of this unit which, I repeat, was created to allow astronauts to be sent into space without having to worry about dysentery, the approach was changed, so that they didn't spot-check what was stored in the warehouses, but instead they checked the supply chain, that is the entire food chain, at every stage of the supply chain, checks were made so that if in the end a food was contaminated, they knew exactly where the contamination had occurred. This approach was immediately adopted throughout the United States, then also in Europe in the 1990s. In Italy it was only adopted by law in 2006, it seems a bit late to me, but better late than never. The adoption of this approach has significantly decreased the cases of infection due to food poisoning. Today, most food poisoning is due to the fact that people store food badly at home, contaminate it, do not wash their hands, especially with salmonellae. So, needless to repeat it but I repeat it: wash your hands, wash them more often and try not to contaminate the food you cook.
Il lavoro cerca sempre di più di assomigliare ad un gioco: con la gamification si cerca di rendere il lavoro meno faticoso. C'è invece qualcuno che cerca di rendere il gioco quanto più simile possibile ad un lavoro, con risultati sorprendentemente ironici e profondamente filosofici perché ci costringono a prendere coscienza del modo in cui trascorriamo effettivamente il tempo mentre lavoriamo (tantissimo tempo 'sprecato' a litigare con l'interfaccia del computer che ci chiede di fare cose che noi preferiremmo non fare ma non farle significa non poter proseguire, tipo gli aggiornalmenti di programma). È un argomento che merita ben più dei miei tre minuti canonici, per questo vi invito a visitare i link the riporto in basso per esplorare il lavoro di Pippin Barr e per conoscere altri giochi affascinanti (come il mio secondo gioco preferito in assoluto, Paper Please).LINKVi consiglio caldamente di provare a fare questo gioco che ripropone la frustrazione di non riuscirire a concludere niente - It Is As If You Are Doing Work (è come se stessi lavorando)https://pippinbarr.github.io/itisasifyouweredoingwork/Qui l'intervista a Pippin Barr sulla fantantastica newsletter We Make Money Not Art di Regine Debatty (di questa newsletter vi ho parlato qualche giorno fa, andate a riascoltarvi la puntata numero 188)https://we-make-money-not-art.com/interview-with-pippin-barr-maker-of-witty-and-infuriating-video-games/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+wmmna+%28we+make+money+not+art%29Il mio secondo gioco preferito in assoluto, Paper Please (Glory to Arstotzka!)https://papersplea.se/Qui potete giocare a Paper Please gratis onlinehttps://paperspleasegame.com/TRASCRIZIONE TESTO (English translation below)Immaginatevi un videogioco che vi ripropone le schermate maledettissime di Windows quando vi si aprono un sacco di pop-up, vi arrivano email, notifiche eccetera. È quello che ha fatto Pippin Barr, che più che un videogamer è un filosofo, secondo me. E lui è partito dalla considerazione di come la tecnologia che noi usiamo per lavorare, sempre di più cerchi di assomigliare ai videogiochi per renderci il lavoro più piacevole, e lui fa esattamente il contrario, prende i giochi e li rende sempre più simili al lavoro, lavoro anche, così come spesso capita nella vita, che noi facciamo senza neanche renderci conto perché lo stiamo facendo, oppure quando il computer ci chiede di fare delle cose che noi non sappiamo perché ci chiede di farle, però dobbiamo farle se vogliamo procedere con il nostro lavoro, altrimenti non ci fa andare avanti, penso a tutti gli aggiornamenti e le cose di questo tipo. Ecco, questo suo gioco "As if you were doing work", è come se stessi lavorando, è esattamente così. Vi si apre una schermata, tipica del computer anni 2000 della Windows, e il computer poi vi chiede di fare delle cose, però venite continuamente interrotti non potrete mai fare quello che vi chiede, per cui trascorrere tutto il tempo del gioco a litigare con l'interfaccia dei computer. Pippin Barr fa questi giochi molto divertenti, molto ironici. Un altro che ha fatto è quello, tutta una serie dedicata ai miti dell'antica Grecia, c'è il gioco che si chiama Sisifo e consiste in questo signore, Sisifo, che spinge un masso gigantesco sopra la montagna e quando arriva in cima alla montagna, bum! Rotola giù e quindi può cominciare di nuovo all'infinito. Un altro gioco molto interessante è quello che si rifà all'happening fatto da Marina Abramovic al MOMA, famosissimo: l'artista Marina Abramovic rimase non mi ricordo quanti giorni al MOMA, otto ore nove ore tutti i giorni, seduta a un tavolino la gente faceva la fila e poi poteva guardarla intensamente negli occhi. Ecco, il gioco di Pippin Barr lo ripropone e si fa la fila per entrare al MOMA e non ci si può distrarre perché ogni tanto il gioco ci dice di fare delle cose, un passetto avanti, e se non lo facciamo perdiamo il posto in fila e dobbiamo ricominciare da capo. C'è una bellissima intervista a Pippin Barr nell'immancabile newsletter We Make Money Not Art di Regine Debatty, metterò il link nelle note al programma, dove tra l'altro Pippin Barr parla di uno dei miei videogiochi preferiti in assoluto, diciamo il secondo dopo The Stanley Parable, e parla cioè di Paper Please che è un gioco dove si finge di essere un ufficiale di frontiera in un paese dell'Est e di mettere dei timbri alle persone che chiedono di entrare o di uscire o di passare la frontiera. Anche di questo metterò il link nelle note del programma.ENGLISH TRANSLATIONImagine a video game that shows you the bloody Windows screens when a lot of pop-ups open, emails, notifications, etc. arrive. That's what Pippin Barr, whom I consider a philosopher rather than a game creator, did. He started by considering how the technology we use to work, increasingly tries to resemble video games to make our work more enjoyable, and he does exactly the opposite, takes the games and makes them look more like work, the same tasks that, as often happens in life, we perform without even realizing why we are doing them, like when the computer asks us to do things that we do not know why it is asking us, but we must perform them if we want to proceed with the our job, otherwise it won't allow us to proceed, I think about all the system updates and things like that. Well, in his game "It is as if you were doing work", it is exactly like that. A screen opens, in the style of the Windows 2000 computer, and the computer then asks you to do things, but you get continually interrupted and you will never be able to complete the required tasks, so you spend all the time in the game arguing with the computer interface. Pippin Barr makes these games very funny, very ironic. Another one he created is the one, there is an entire series dedicated to the myths of ancient Greece, there is this game which is called Sisyphus, and consists of this gentleman, Sisyphus, pushing a gigantic boulder over the mountain and when he gets to the top of the mountain, boom! it rolls down and then he can start infinitely again. Another very interesting game is the one that refers to the happening done by Marina Abramovic at MOMA, very famous: the artist Marina Abramovic stayed I don't remember how many days at MOMA, 8, 9 hours every day, sitting at a table while people stood in line to be allowed to look deeply into her eyes. Well, Pippin Barr's game proposes this again but it's about queueing to enter MOMA and we cannot get distracted because every now and then the game asks us to do things, like take a step forward, and if we do not obey we lose our place in line and we have to start again. There is a beautiful interview with Pippin Barr in the unmissable “We Make Money Not Art” newsletter by Regine Debatty, I will put the link in the program's notes, and among other things, Pippin Barr talks about one of my favorite video games ever, let's say my second favourite after The Stanley Parable, he speaks about Paper Please, which is a game where you pretend to be a border officer in an Eastern European country and you put stamps on people's papers when they ask to enter or exit or to cross the border. Of this too I will put the link in the notes of the program.Here you can listen to the podcast in Italian while reading the translation in English MAGIC!https://youtu.be/mc-yCMHKPgU
Dopo l'armaghedon gli unici a sopravvivere saranno i fenicotteri. Ve lo garantisco io.TESTO TRASCRITTOIo adoro i fenicotteri. Qualche puntata fa vi avevo detto che vi avrei raccontato delle caratteristiche pazzesche di questi animali meravigliosi, ecco lo voglio fare oggi. Quando ero bambina avevo poche opportunità di vedere i fenicotteri perché nonostante Cagliari ne sia piena, visto che è una quarantina d'anni fa i fenicotteri hanno deciso di non migrare più ma di rimanere qui stanziali, c'erano poche opportunità prima per vederli, poi hanno costruito delle belle strade che costeggiano gli stagni con i fenicotteri e anche i parchi, dove si possono andare a vedere molto da vicino, ma io voglio raccontare le caratteristiche pazzesche che hanno questi animali che sono tutt'altro che deboli, tutt'altro che che fragili. Infatti i fenicotteri riescono a vivere in luoghi molto inospitali, pensate che vivono dentro le saline ci trascorrono tutta la giornata, e sono le stesse Saline dove le persone che ci lavoravano dovevano mettere dei guanti di gomma pesantissimi, perché altrimenti il sale gli avrebbe completamente ridotto a brandelli e la pelle delle braccia. E e sono anche gli unici uccelli che riescono a bere l'acqua salata e infatti hanno dei filtri nel naso che come bevono col becco filtrano automaticamente fuori tutto il sale. Sono anche gli animali che riescono a vivere in ambienti molto molto molto più inospitali di quelli che hanno semplicemente il sale perché hanno, ci sono delle colonie di fenicotteri che vivono in questi e laghi dove ci sono tracce di addirittura di arsenico - un'altra cosa che ho letto sui fenicotteri - sì, mi sono proprio informata perché io sono fanatica dei fenicotteri, mi piacciono tantissimo e quindi mi ero messa a cercare tutte le cose strane sui fenicotteri. Un'altra cosa è che riescono a stare anche in posti dove l'acqua è caldissima. Ho letto che c'è questo questo lago in Africa a... non ricordo bene, forse in Tanzania, comunque c'è un un lago dove la temperatura è una specie di terma naturale, sono delle terme naturali dove la temperatura sfiora i 70 gradi centigradi, quindi quasi quasi temperatura di bollitura, ebbene lì i fenicotteri ci stanno a mollo e non gliene frega assolutamente niente. Riesco anche a vivere, tra l'altro dove c'è l'acqua è freddissima, infatti possono stare sempre su una zampa anche se l'acqua attorno a loro è completamente gelato non gli fa niente il caldo non gli fa niente il freddo non gli fa non gli fanno niente i veleni non gli fa niente il sale. E infatti mi ero immaginata una... avete presente fin del Armageddon dove muoiono tutti e poi quando si esce dal bunker sono rimasti solo i topi e blatte? Ecco, secondo me un un'immagine più veritiera sarebbe un mondo dove dopo l'Armageddon gli unici a rimanere lì sono i fenicotteri. Immaginatevi un pianeta deserto popolato di bellissimi fenicotteri rosa.
Eccovi l'articolo completo sulla Lobotomia e la Psicochirurgia: https://www.valeriorosso.com/2021/05/...Psicochirurgia e Lobotomia, che cosa sono veramente? Questo è il tema principale di questo video, ma vi parlerò anche del perché queste due tecniche medico-chirurgiche di trattamento dei disturbi mentali sono state così diffamate a livello mediatico.Prima di iniziare a parlarvi di questo intervento terapeutico del passato, certamente ormai in disuso ma vedremo poi il reale perchè della sua inutilità attuale, bene prima di spiegarvi tutto sulla lobotomia e sulla psicochirurgia vi voglio descrivere uno scenario. Diciamo una suggestione da cui partire. Immaginate di essere verso la fine dell’800 e di avere davanti a voi un paziente schizofrenico che, come spesso accadeva all’epoca, presentava magari pure un abuso alcolico grave. Immaginatevi anche che questa persona stia sperimentando delle allucinazioni uditive, senta delle voci e che queste allucinazioni molto intense gli suggeriscano che intorno a lui le persone stanno complottando per ucciderlo, e che poi queste allucinazioni diventino, come si dice, imperative ovvero che iniziano a dare delle specie di ordini, ad esempio spingano ad uccidere, magari per difendersi. Adesso provate a calare questa persona in una normale città dell’epoca e immaginate anche che di persone cosí gravemente ammalate ve ne siano diverse decine, magari non solo schizofreniche ma anche schizoaffettive o anche gravi bipolari, tutto questo in una società ed in un panorama culturale che non ha neppure ancora capito bene che cosa siano le malattie mentali, ok? Bene, ricordatevi anche che non ci sono psicofarmaci e che la civiltà del tempo non andava troppo per il sottile con chi presentava aspetti criminali o antisociali. Che cosa fareste? Come vi comportereste? Come aiutereste questo genere di persone?Bene, in questo panorama per i gravi pazienti psichiatrici, più che gravi direi quelli che manifestavano aggressività marcata e anomalie gravi del comportamento, impossibilità ad essere gestiti in un contesto di civiltà, c’erano poche possibilità: la prima era di essere internati e legati, catene mani e piedi, per tutta la vita in qualche manicomio; questo accadeva se si era dei poveri esseri umani ai margini della società; questa opzione comportava una vita breve e di grande sofferenza per via del rapido decadimento delle condizioni fisiche e psichiche a cui si assisteva in quei luoghi.Un’altra opzione era di essere allontanati, mandati via a forza dalla comunità di appartenenza e di finire morti in qualche bosco o in mare dopo poco. Ci sono leggende e miti che sono nati proprio da questa scelta che veniva fatta di allontanare le persone dalgli agglomerati urbani; si dice che gli elfi, i mostri, le streghe e altri personaggi di fantasia avessero preso spunto da molti pazienti psichiatrici allontanati nei boschi che, alle volte, si riorganizzavano addirittura in comunità spontanee, generando paura e leggende. Oppure, infine, un’altra possibilità era di provare ad essere affidati a cure mediche chiamiamole “raffinate” per l’epoca e che solo adesso, dopo anni di avanzamento della medicina possiamo definire “barbare” o “assurde”, ma all’epoca era tutto quello che si aveva per evitare destini ancora peggiori.Tra queste terapie che adesso non si utilizzano, effettivamente più, abbiamo, appunto, la psicochirurgia di cui la lobotomia è stata la tecnica più usata e conosciuta.#lobotomia #psicochirurgiaIl Dr. Valerio Rosso, su questo canale YouTube, si dedica a produrre delle brevi lezioni di psichiatria rivolte ai pazienti, agli operatori della salute mentale, ai famigliari dei pazienti, agli studenti di medicina, agli specializzandi in psichiatria e a chiunque sia interessato alla salute mentale, alla psichiatria ed alle neuroscienze.ISCRIVETEVI AL MIO CANALE ► https://bit.ly/2zGIJorVi interessano la Psichiatria e le Neuroscienze? Bene, allora iscrivetevi a questo canale YouTube e seguitemi sul web tramite il mio blog https://www.valeriorosso.comScoprite tutti i miei libri: https://bit.ly/2JdjocYScoprite la mia Musica: https://bit.ly/2JMqNjZVisitate anche il mio blog: https://www.valeriorosso.com
Andrea Menandro, Senior Marketing Manager di Netflix Italia, ci accompagna dietro le quinte del colosso dello streaming mondiale.Immaginatevi un’azienda che vi permette di prendervi le ferie quando volete.Ah, e anche quante, volete. Senza limiti.Immaginatevi un’azienda che vi invita sempre a rischiare.Della serie: “Sei convinto della tua idea? Vai”.Immaginatevi un’azienda che vi esorta a dire apertamente quello che pensate.Con rispetto, ma anche con totale e brutale onestà.Un sogno? La classica propaganda in stile Silicon Valley?Con Andrea non solo scopriremo la verità su questi aspetti, ma ripercorreremo il processo della sua assunzione (interessantissimo), respireremo la cultura di una multinazionale così innovativa, capiremo come vengono lanciate serie tv e film nel mercato italiano e molto molto altro.Vuoi ricevere gli "appunti di Hacking Creativity", la nostra newsletter? Iscriviti: http://eepurl.com/hfac7n▫️ Mandaci un messaggio o un vocale su Instagram con i tuoi link: https://bit.ly/2HVP8D4▫️ Se vuoi puoi anche scriverci: info@hacking-creativity.com▫️ Una recensione su Apple Podcasts non la lasciamo? https://apple.co/3le1TqK
Maurizio Crozza in uno dei suoi monologhi duante una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://it.dplay.com/passa-a-plus/?utm_source=podcast&utm_medium=crozza Support the show: https://it.dplay.com/nove/fratelli-di-crozza/ See omnystudio.com/listener for privacy information.
I medici sono esasperati. Immaginatevi noi a leggere notizie così.——— Il mio buongiorno per Left, dal lunedì al venerdì. Il testo è qui www.left.it/2020/12/07/i-medici-ci-sono-ma-non-possono-medicareABBONATEVI A LEFT! QUI: https://left.it/abbonamenti/
“Immaginatevi un mondo dove c'è tutto per vivere, in questi condizioni cìè la possibillità di realizzare il vostro sogno, tirare fuori la vostra creatività e rendere questo mondo milgiore”,- Eleonora Vershyna. Oggi in diretta su Allatra Tv Italia con la nostra ospite Eleonora Vershyna, photographer milanese parleremo della Società Creativa. Condividi anche tu la propria visione della Società Creativa nella quale ti piacerebbe vivere e manda il tuo filmato su: Italia@allatra.tv 8 PRINCIPI DELLA SOCIETÀ CREATIVA: https://allatraunites.com/it/8-fondam... SOCIETÀ CREATIVA https://youtu.be/A8bXcdEop00 SOCIETÀ CREATIVA Nuovo progetto del Movimento Internazionale Sociale “ALLATRA” https://allatraunites.com/it Se volete unirvi a noi nella nostra conversazione e condividere le vostre idee, o se avete domande o suggerimenti sulla società in cui vorreste vivere, scriveteci: italia@allatra.tv oppure chat Facebook: https://m.me/ALLATRA.TV.ITALIA
Immaginatevi di essere Belisario: la strada va avanti, corre dritta come una freccia, con il suo perfetto selciato posto dagli antichi. Le tombe dei grandi della storia romana la fiancheggiano. E poi la vedete: la grande porta sulle mura della città, i locali sostengono che a costruirle sia stato un imperatore del passato, un certo Aureliano. Ma questo non vi interessa più di tanto, perché pochi passi ancora e l’Impero dei Romani sarà tornato a casa. Storia d'Italia è stata candidata a "best non-english podcast" presso i Discover Pods Awards, uno dei premi più prestigiosi al mondo! Per votare il podcast, o anche molti altri di valore, andate al link in basso:https://www.surveygizmo.com/s3/5978795/2020-Discover-Pods-Awards-Finalists---Ti piace il podcast? Sostienilo, accedendo all’episodio premium, al canale su telegram, alla citazione nel podcast, alle première degli episodi e molto altro ancora:https://www.patreon.com/italiastoria►Trascrizioni episodi, mappe, recensioni, genealogie:www.italiastoria.com ►FacebookPagina: https://www.facebook.com/italiastoriaGruppo: https://www.facebook.com/groups/italiastoria►Instagramhttps://www.instagram.com/italiastoria/►Twitterhttps://twitter.com/ItaliaStoria►YouTube:https://www.youtube.com/channel/UCzPIENUr6-S0UMJzREn9U5Q►Contattami per commenti, idee e proposte di collaborazione: info@italiastoria.comGrazie ai miei Patreon:Livello Leonardo da Vinci: Paolo, David l’apostata, Massimo, Pablo, Simone, Francesco, Arianna, Jacopo, Jacopo F., Riccardo e Lucio.Livello Galileo Galilei: Davide, Francesco, Jacopo Toso, Riccardo, Stefano, Roger, Anna, Pierangelo, Luigi, Antonio, Giulia, Ezra, Andrea, Paola, Daniele, Mariano, Francesca, Gabriella, Alessio, Giovanni, Alessandro, Valerio.Livello Marco Polo: Dominik, Giacomo, Jacopo, Marco, Fabio, Francesco, Roberto, Stefano, Sergio, Fabrizio, Gianmarco, John, Luca, Gianluca, Marco, Federico, Tony, Mariette, Luca, Andrea, Gabriele, Bruno, Gabriele Mazzon, Ale, Maurizio, Enrico, Federico, Leandro, Patricia, Emiliano, Alessandro, Pietro, Nikola, Tommaso, Marco N., Nicolò, Dario L., Dario C., Vittorio, Tommaso, Andrea B, Marco il nero, Valerio, Pasquale, Antonino, Jonathan, Enrico, Patrizia, Giannoide, Christian, Giorgio, Matteo, Antonio, Marzia, Francesco, Dario, Lorenzo, Norman, Andrea, Erika, Michele, Paolo, Michel.
Immaginatevi dei soldati romani del sesto secolo, con le mani nervosamente sulle loro armi, avendo lasciato la protezione della loro grande fortezza alle spalle. Di fronte sanno che sta arrivando il più grande esercito del loro tempo, un’armata che li ha più volte sconfitti. I loro cavalli sollevano della polvere fino al cielo, nascondendone i movimenti. Poi la foschia si dirada e di fronte hanno schiere su schiere di nemici, nelle loro armature lucenti. L’Iran è arrivato per infrangere la linea di difesa dei Romani e dilagare in Siria. Dalla loro i Persiani hanno l’esperienza, il numero e apparentemente la fortuna. Voi avete solo il vostro coraggio, e Belisario. Dovranno bastare. ---Per diventare patreon andate sul sito www.patreon.com/italiastoriaGrazie ai miei Patreon:Livello Leonardo da Vinci: Paolo, David l’apostata, Massimo, Pablo, Simone, Francesco, AriannaLivello Galileo Galilei: Davide, Francesco, Jacopo Toso, Riccardo, Stefano, Roger, Anna, Pierangelo, Luigi, Antonio, Giulia, Ezra, Andrea, Paola, Daniele, MarianoLivello Marco Polo: Dominik, Giacomo, Jacopo, Marco, David, Fabio, Francesco, Roberto, Stefano, Sergio, Fabrizio, Gianmarco, John, Luca, Gianluca, Marco, Federico, Tony, Mariette, Luca, Andrea, Gabriele, Bruno, Gabriele Mazzon, Ale, Maurizio, Enrico, Federico, Leandro, Patricia, Emiliano, Alessandro, Pietro, Silvio, Nikola, Tommaso, “johnny”, Marco N., Nicolò, Dario L., Dario C., Vittorio, Tommaso, Andrea B, Marco il nero, Valerio, Pasquale, , Antonino, Jonathan, Enrico e PatriziaPer sostenermi su Patreon: https://www.patreon.com/italiastoria.Altre modalità disponibili sul sito: www.italiastoria.comMusiche di Riccardo Santato
Ci ha accompagnato anche in questi giorni di reclusione: lo streaming di una canzone o di un flow che ci hanno ricordato momenti di una vita che non sarà più la stessa, la voce dei conduttori radio che hanno tenuto compagnia a milioni di persone sole, i concerti in diretta improvvisati da artisti conosciuti e meno: quello di One World organizzato da Lady Gaga è stata una maratona emozionante, con tutte le sue imperfezioni (per chi lo avesse perso può rivederlo qui; Bocelli ha incantato nel suo concerto in un Duomo di Milano spettralmente deserto. Cosa sarebbe dunque la nostra vita senza la musica? Saremmo sicuramente più soli, senza la nostra colonna sonora che ci ha accompagnato in tanti istanti emozionanti. Ma la musica non è solo grandi artisti: sono i milioni di musicisti che insegnano, compongono, eseguono in ogni angolo della terra. E che hanno improvvisato da palchi arrangiati nei cortili delle città, sulle vie dei corsi, da balconi e terrazzi degli appartamenti concerti diventati la nostra voce del cuore.Ma questa dedizione, questa passione rischiano di morire: chiusi i locali, annullati i concerti, inaccessibili scuole, sale prove e studi un popolo di artisti rischia di doversi reinventare per riuscire a sbarcare il lunario nel prossimo futuro. Un accesso più ampio alle piattaforme per la redistribuzione equa del valore generato è l'unica via per poter permettere a questa ed altre forme d'arte di poter sopravvivere. Non sono i vincoli tecnologici a frenarne la diffusione ma la logica vetero-mercantilistica che non premia la bravura, le competenze ma la capacità di saper sfruttare al meglio la propria immagine e sapersi vendere, anche per quello che non si è.Eppure c'è chi ci crede ancora e si impegna ogni giorno per cercare di sostenere questo mercato: Davide D'Atri, Amministratore Delegato di Soundreef ha vestito i panni di Don Chisciotte e ha vinto la battaglia contro i mulini a vento, fantasmi del passato e del presente che nulla hanno fatto per aiutare gli artisti, se non difendere coloro i quali il successo lo avevano già ottenuto. La piattaforma è nata con un unico intento: permettere ad ogni artista, senza spese fisse, di poter tracciare l'utilizzo della sua opera ed essere giustamente remunerato per quanto prodotto ed utilizzato on e offline. Immaginatevi una gigantesca Shazam che ascolta radio, tv, streaming, e qualsiasi canale audio tracciabile, campiona la musica, la riconosce e ne segnala l'utilizzo all'autore. Il tutto in tempi oggi rapidi, domani immediati. Alla faccia dei diritti pagati a mesi e mesi di distanza. "Come può oggi un giovane giustificare alla sua famiglia le sue capacità se non producendo reddito?", si chiede Davide. "Dobbiamo dare ai musicisti la possibilità di fare della loro passione artistica un lavoro in grado di sostenere una vita dignitosa". E in quest'ottica SoundReef ha deciso di anticipare a tutti gli artisti iscritti con introiti inferiori ai 10.000 € l'anno il 50% delle loro future revenue. Una scommessa coraggiosa che fa luce in un mondo di paure e incertezze. Un esempio da seguire ed applicare non solo in campo musicale o, allargandone la portata, artistico in generale ma a tutte le professioni per premiare finalmente le competenze, unico vero valore che ci permetterà di uscire dal buco nero nel quale siamo finiti. E chiudere la porta in faccia a quelli che continuano a bearsi delle loro posizioni di privilegio senza capire il mondo che cambia. Così erano gli influencer di ieri, opportunamente ribattezzati #Covidiot dal NYPost che oggi iniziano a lasciare spazio - ancora poco ma la speranza è dura a morire - a chi come Federico Ronchetti, fisico, racconta con passione e senza peli sulla lingua di questo momento di discontinuità
Ci ha accompagnato anche in questi giorni di reclusione: lo streaming di una canzone o di un flow che ci hanno ricordato momenti di una vita che non sarà più la stessa, la voce dei conduttori radio che hanno tenuto compagnia a milioni di persone sole, i concerti in diretta improvvisati da artisti conosciuti e meno: quello di One World organizzato da Lady Gaga è stata una maratona emozionante, con tutte le sue imperfezioni (per chi lo avesse perso può rivederlo qui; Bocelli ha incantato nel suo concerto in un Duomo di Milano spettralmente deserto. Cosa sarebbe dunque la nostra vita senza la musica? Saremmo sicuramente più soli, senza la nostra colonna sonora che ci ha accompagnato in tanti istanti emozionanti. Ma la musica non è solo grandi artisti: sono i milioni di musicisti che insegnano, compongono, eseguono in ogni angolo della terra. E che hanno improvvisato da palchi arrangiati nei cortili delle città, sulle vie dei corsi, da balconi e terrazzi degli appartamenti concerti diventati la nostra voce del cuore.Ma questa dedizione, questa passione rischiano di morire: chiusi i locali, annullati i concerti, inaccessibili scuole, sale prove e studi un popolo di artisti rischia di doversi reinventare per riuscire a sbarcare il lunario nel prossimo futuro. Un accesso più ampio alle piattaforme per la redistribuzione equa del valore generato è l'unica via per poter permettere a questa ed altre forme d'arte di poter sopravvivere. Non sono i vincoli tecnologici a frenarne la diffusione ma la logica vetero-mercantilistica che non premia la bravura, le competenze ma la capacità di saper sfruttare al meglio la propria immagine e sapersi vendere, anche per quello che non si è.Eppure c'è chi ci crede ancora e si impegna ogni giorno per cercare di sostenere questo mercato: Davide D'Atri, Amministratore Delegato di Soundreef ha vestito i panni di Don Chisciotte e ha vinto la battaglia contro i mulini a vento, fantasmi del passato e del presente che nulla hanno fatto per aiutare gli artisti, se non difendere coloro i quali il successo lo avevano già ottenuto. La piattaforma è nata con un unico intento: permettere ad ogni artista, senza spese fisse, di poter tracciare l'utilizzo della sua opera ed essere giustamente remunerato per quanto prodotto ed utilizzato on e offline. Immaginatevi una gigantesca Shazam che ascolta radio, tv, streaming, e qualsiasi canale audio tracciabile, campiona la musica, la riconosce e ne segnala l'utilizzo all'autore. Il tutto in tempi oggi rapidi, domani immediati. Alla faccia dei diritti pagati a mesi e mesi di distanza. "Come può oggi un giovane giustificare alla sua famiglia le sue capacità se non producendo reddito?", si chiede Davide. "Dobbiamo dare ai musicisti la possibilità di fare della loro passione artistica un lavoro in grado di sostenere una vita dignitosa". E in quest'ottica SoundReef ha deciso di anticipare a tutti gli artisti iscritti con introiti inferiori ai 10.000 € l'anno il 50% delle loro future revenue. Una scommessa coraggiosa che fa luce in un mondo di paure e incertezze. Un esempio da seguire ed applicare non solo in campo musicale o, allargandone la portata, artistico in generale ma a tutte le professioni per premiare finalmente le competenze, unico vero valore che ci permetterà di uscire dal buco nero nel quale siamo finiti. E chiudere la porta in faccia a quelli che continuano a bearsi delle loro posizioni di privilegio senza capire il mondo che cambia. Così erano gli influencer di ieri, opportunamente ribattezzati #Covidiot dal NYPost che oggi iniziano a lasciare spazio - ancora poco ma la speranza è dura a morire - a chi come Federico Ronchetti, fisico, racconta con passione e senza peli sulla lingua di questo momento di discontinuità
Ci ha accompagnato anche in questi giorni di reclusione: lo streaming di una canzone o di un flow che ci hanno ricordato momenti di una vita che non sarà più la stessa, la voce dei conduttori radio che hanno tenuto compagnia a milioni di persone sole, i concerti in diretta improvvisati da artisti conosciuti e meno: quello di One World organizzato da Lady Gaga è stata una maratona emozionante, con tutte le sue imperfezioni (per chi lo avesse perso può rivederlo qui; Bocelli ha incantato nel suo concerto in un Duomo di Milano spettralmente deserto. Cosa sarebbe dunque la nostra vita senza la musica? Saremmo sicuramente più soli, senza la nostra colonna sonora che ci ha accompagnato in tanti istanti emozionanti. Ma la musica non è solo grandi artisti: sono i milioni di musicisti che insegnano, compongono, eseguono in ogni angolo della terra. E che hanno improvvisato da palchi arrangiati nei cortili delle città, sulle vie dei corsi, da balconi e terrazzi degli appartamenti concerti diventati la nostra voce del cuore.Ma questa dedizione, questa passione rischiano di morire: chiusi i locali, annullati i concerti, inaccessibili scuole, sale prove e studi un popolo di artisti rischia di doversi reinventare per riuscire a sbarcare il lunario nel prossimo futuro. Un accesso più ampio alle piattaforme per la redistribuzione equa del valore generato è l'unica via per poter permettere a questa ed altre forme d'arte di poter sopravvivere. Non sono i vincoli tecnologici a frenarne la diffusione ma la logica vetero-mercantilistica che non premia la bravura, le competenze ma la capacità di saper sfruttare al meglio la propria immagine e sapersi vendere, anche per quello che non si è.Eppure c'è chi ci crede ancora e si impegna ogni giorno per cercare di sostenere questo mercato: Davide D'Atri, Amministratore Delegato di Soundreef ha vestito i panni di Don Chisciotte e ha vinto la battaglia contro i mulini a vento, fantasmi del passato e del presente che nulla hanno fatto per aiutare gli artisti, se non difendere coloro i quali il successo lo avevano già ottenuto. La piattaforma è nata con un unico intento: permettere ad ogni artista, senza spese fisse, di poter tracciare l'utilizzo della sua opera ed essere giustamente remunerato per quanto prodotto ed utilizzato on e offline. Immaginatevi una gigantesca Shazam che ascolta radio, tv, streaming, e qualsiasi canale audio tracciabile, campiona la musica, la riconosce e ne segnala l'utilizzo all'autore. Il tutto in tempi oggi rapidi, domani immediati. Alla faccia dei diritti pagati a mesi e mesi di distanza. "Come può oggi un giovane giustificare alla sua famiglia le sue capacità se non producendo reddito?", si chiede Davide. "Dobbiamo dare ai musicisti la possibilità di fare della loro passione artistica un lavoro in grado di sostenere una vita dignitosa". E in quest'ottica SoundReef ha deciso di anticipare a tutti gli artisti iscritti con introiti inferiori ai 10.000 € l'anno il 50% delle loro future revenue. Una scommessa coraggiosa che fa luce in un mondo di paure e incertezze. Un esempio da seguire ed applicare non solo in campo musicale o, allargandone la portata, artistico in generale ma a tutte le professioni per premiare finalmente le competenze, unico vero valore che ci permetterà di uscire dal buco nero nel quale siamo finiti. E chiudere la porta in faccia a quelli che continuano a bearsi delle loro posizioni di privilegio senza capire il mondo che cambia. Così erano gli influencer di ieri, opportunamente ribattezzati #Covidiot dal NYPost che oggi iniziano a lasciare spazio - ancora poco ma la speranza è dura a morire - a chi come Federico Ronchetti, fisico, racconta con passione e senza peli sulla lingua di questo momento di discontinuità
Ci ha accompagnato anche in questi giorni di reclusione: lo streaming di una canzone o di un flow che ci hanno ricordato momenti di una vita che non sarà più la stessa, la voce dei conduttori radio che hanno tenuto compagnia a milioni di persone sole, i concerti in diretta improvvisati da artisti conosciuti e meno: quello di One World organizzato da Lady Gaga è stata una maratona emozionante, con tutte le sue imperfezioni (per chi lo avesse perso può rivederlo qui; Bocelli ha incantato nel suo concerto in un Duomo di Milano spettralmente deserto. Cosa sarebbe dunque la nostra vita senza la musica? Saremmo sicuramente più soli, senza la nostra colonna sonora che ci ha accompagnato in tanti istanti emozionanti. Ma la musica non è solo grandi artisti: sono i milioni di musicisti che insegnano, compongono, eseguono in ogni angolo della terra. E che hanno improvvisato da palchi arrangiati nei cortili delle città, sulle vie dei corsi, da balconi e terrazzi degli appartamenti concerti diventati la nostra voce del cuore.Ma questa dedizione, questa passione rischiano di morire: chiusi i locali, annullati i concerti, inaccessibili scuole, sale prove e studi un popolo di artisti rischia di doversi reinventare per riuscire a sbarcare il lunario nel prossimo futuro. Un accesso più ampio alle piattaforme per la redistribuzione equa del valore generato è l'unica via per poter permettere a questa ed altre forme d'arte di poter sopravvivere. Non sono i vincoli tecnologici a frenarne la diffusione ma la logica vetero-mercantilistica che non premia la bravura, le competenze ma la capacità di saper sfruttare al meglio la propria immagine e sapersi vendere, anche per quello che non si è.Eppure c'è chi ci crede ancora e si impegna ogni giorno per cercare di sostenere questo mercato: Davide D'Atri, Amministratore Delegato di Soundreef ha vestito i panni di Don Chisciotte e ha vinto la battaglia contro i mulini a vento, fantasmi del passato e del presente che nulla hanno fatto per aiutare gli artisti, se non difendere coloro i quali il successo lo avevano già ottenuto. La piattaforma è nata con un unico intento: permettere ad ogni artista, senza spese fisse, di poter tracciare l'utilizzo della sua opera ed essere giustamente remunerato per quanto prodotto ed utilizzato on e offline. Immaginatevi una gigantesca Shazam che ascolta radio, tv, streaming, e qualsiasi canale audio tracciabile, campiona la musica, la riconosce e ne segnala l'utilizzo all'autore. Il tutto in tempi oggi rapidi, domani immediati. Alla faccia dei diritti pagati a mesi e mesi di distanza. "Come può oggi un giovane giustificare alla sua famiglia le sue capacità se non producendo reddito?", si chiede Davide. "Dobbiamo dare ai musicisti la possibilità di fare della loro passione artistica un lavoro in grado di sostenere una vita dignitosa". E in quest'ottica SoundReef ha deciso di anticipare a tutti gli artisti iscritti con introiti inferiori ai 10.000 € l'anno il 50% delle loro future revenue. Una scommessa coraggiosa che fa luce in un mondo di paure e incertezze. Un esempio da seguire ed applicare non solo in campo musicale o, allargandone la portata, artistico in generale ma a tutte le professioni per premiare finalmente le competenze, unico vero valore che ci permetterà di uscire dal buco nero nel quale siamo finiti. E chiudere la porta in faccia a quelli che continuano a bearsi delle loro posizioni di privilegio senza capire il mondo che cambia. Così erano gli influencer di ieri, opportunamente ribattezzati #Covidiot dal NYPost che oggi iniziano a lasciare spazio - ancora poco ma la speranza è dura a morire - a chi come Federico Ronchetti, fisico, racconta con passione e senza peli sulla lingua di questo momento di discontinuità
Silent Hill e la storia di Team Silent Cosa succede quando metti assieme un gruppo di sviluppatori falliti?Succede che formi Team Silent e fai la storia dell’Horror Quella di Silent Hill è la storia di un gruppo di sviluppatori sfigati messi sotto contratto da Konami. Questo era Team Silent, né più né meno. Immaginatevi un […] L'articolo DLC #13: Accattatill o’ Silent Hill proviene da Gameromancer.
Come stai aspettando di ricordare l'arrivo di Gesù a Natale? Con il cuore freddo di uno scienziato, con quello impaurito di colui che non lo segue... o con quello umile ed aperto di chi ha fede e spera? --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 12 min.Tempo di ascolto audio/visione video: 30 min. Abbiamo introdotto la scorsa settimana il tema dell'Avvento, ed abbiamo acceso la prima candela, quella che rappresenta la speranza. Cosa significa “sperare”? Il dizionario Devoto lo definisce cosi: “Attesa fiduciosa di un evento desiderato perché ritenuto gradito o vantaggioso” Secondo il dizionario le caratteristiche di chi spera sono: a) l'attesa; b) a fiducia; c) il desiderio. Non so se ci avete fatto caso, attesa, fiducia, desiderio, sono tutte cose che prevedono... che cosa? Stare ASSOLUTAMENTE FERMI! Sono azioni-non-azioni, dove l'importante è non muoversi. E per noi credenti? Abbiamo detto che l'Avvento parla della speranza. Valgono le stesse categorie quando parliamo di Gesù? Sappiamo che per noi l'attesa è terminata circa 2019 anni fa, anno più, anno meno, e che ogni anno in questo periodo festeggiamo appunto la fine dell'attesa. Ma invece cosa significava la parola speranza, per le persone di 2019 anni fa, in Israele? Leggiamo il Salmo 25: “Fammi conoscere le tue vie, Signore; insegnami il cammino da seguire. Guidami con la tua verità, istruiscimi:sei tu il Dio che mi salva, ogni giorno sei la mia speranza.” (Salmo 25:4-5 TILC) E poi nel Salmo 37: “Spera nel SIGNORE e segui la sua via.” (Salmo 37:34a) Per gli ebrei il concetto di speranza era spessissimo associato a quello di un cammino, una strada, una via da percorrere e che Dio ha già stabilito. Facciamo un gioco; fondiamo le due definizioni di speranza, quella del mondo e quella della Bibbia e vediamo cosa ne esce: “Attesa fiduciosa di percorrere un cammino desiderato che Dio ha stabilito.” Ora tu potresti giustamente chiedermi: “Ma Marco, che c'entra tutto questo con l'Avvento, col Natale, con la speranza, con l'attesa, e la fede?” Vorrei leggere assieme a voi un brano dal Vangelo di Matteo: "Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all'epoca del re Erode. Dei magi d'Oriente arrivarono a Gerusalemme, dicendo: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo».Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informò da loro dove il Cristo doveva nascere. Essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea; poiché così è stato scritto per mezzo del profeta:"E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei affatto la minima fra le città principali di Giuda; perché da te uscirà un principe, che pascerà il mio popolo Israele"». Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s'informò esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparsa; e, mandandoli a Betlemme, disse loro: «Andate e chiedete informazioni precise sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, affinché anch'io vada ad adorarlo».Essi dunque, udito il re, partirono; e la stella, che avevano vista in Oriente, andava davanti a loro finché, giunta al luogo dov'era il bambino, vi si fermò sopra. Quando videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra. Poi, avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro paese per un'altra via. "(Matteo 2:1-7, 9-11) I Magi , che in alcune versioni vengono chiamati “Uomini Sapienti”., erano una sorta di astronomi/astrologhi e provenivano probabilmente da Aleppo, in Siria, dove c'era una famosa scuola di astrologia. Al giorno d'oggi Aleppo dista circa 700 chilometri da Gerusalemme. Google Maps dice che una persona impiega a piedi 136 ore: calcolando di camminare 8 ore al giorno, attualmente, con le strade moderne, ci vogliono più di 17 giorni per arrivare... All'epoca non c'erano le strade che ci sono ora, né il Tom Tom o il Garmin. Bisognava attraversare più stati, e bisognava ottenere il passaggio dalle autorità e stare attenti dai predoni. Probabilmente ci volevano circa tre mesi per raggiungere Gerusalemme da Aleppo “in sicurezza”. (Ricordate che tipo di regali portavano e come erano vestiti! Non passavano di certo inosservati! Avrebbe fatto gola a chiunque assalirli e derubarli!) Ora … chi glie lo fa fare? Perché lo fanno? Se tu sei un astronomo, cosa fai la notte invece di dormire? Guardi il cielo! Immaginatevi ora di essere astronomi e di guardare il cielo in direzione di questa costellazione. Sapete di cosa si tratta vero? E' il Gran Carro, che si trova all'interno della Costellazione con l'Orsa Maggiore (poco più a destra in alto c'è la Stella Polare). Immaginatevi che i Magi, abituati a stare sempre con il naso all'insù una notte vedono questo: Molti di noi, ammesso che si sarebbero accorti, avrebbero detto: “E beh? Chissene...” I Magi invece erano “Uomini Sapienti” ovvero erano non solo astronomi ma erano anche studiosi. Di certo avevano letto la Torah (l'Antico Testamento) e queste profezie: “Lo vedo, ma non ora; lo contemplo, ma non vicino: un astro sorge da Giacobbe, e uno scettro si eleva da Israele.” (Numeri 24:17a) I Magi non erano Ebrei, e non erano neppure credenti; erano scienziati (dell'epoca) che stavano aspettando un segno e che quando lo vedono, ragionano, agiscono, si muovono, cercano... sperano, in un certo senso, che il loro ragionamento sia giusto: “Questa è la profezia, adesso c'è una stella nuova... ecco il segno! Andiamo! Troviamolo!” «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo» (v.2) I Magi hanno aspettato il momento giusto per muoversi, hanno cercato, hanno sperato hanno trovato. E lo facevano con gioia “(la stella) giunta al luogo dov'era il bambino, vi si fermò sopra. Quando videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia.” (v. 10) Ma, nello stesso momento dei Magi, c'erano altri che stavano cercando un segno, e non erano di certo gioiosi: “Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informò da loro dove il Cristo doveva nascere.” (v. 3) Il versetto dice che Erode era turbato. Lui aveva tutto il diritto di esserlo: era un re fantoccio, messo lì dai Romani. Contava meno di niente... ma era re! Ma Erode non era il solo ad essere turbato. Guardate il versetto: dice che “tutta Gerusalemme” era turbata. Gerusalemme era la capitale della Giudea, dove viveva gran parte delle persone “importanti”: i ricchi, i sacerdoti, gli scribi e i farisei. Era governata dai Romani, che, da buoni politici, si erano ingraziati facendogli favori e dandogli cariche di prestigio agli occhi del popolo ma inutili politicamente ricchi, sacerdoti scribi e farisei. Capite bene che un “nuovo re” invece di Erode avrebbe potuto “cambiare le carte in tavola”... c'era troppo da perdere, bisognava mantenere lo “status quo”, la situazione così come era. Anche a Gerusalemme c'erano degli “scienziati”, degli studiosi, stavolta non del cielo, ma della Bibbia: erano i capi sacerdoti e gli scribi. Anche loro “cercano” e trovano le profezie che si legano a quella stella nel cielo... che loro non hanno visto, e neppure cercato... ma i Magi si: “Essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea; poiché così è stato scritto per mezzo del profeta:"E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei affatto la minima fra le città principali di Giuda; perché da te uscirà un principe, che pascerà il mio popolo Israele"»” (vv. 5-6) Anche i sacerdoti e gli scribi hanno cercato, e hanno trovato... ma l'effetto non è stato “grandissima gioia”... ma piuttosto paura per il futuro. I Magi hanno fatto un lungo cammino... sacerdoti e farisei... nemmeno un passo. Ma quella stessa sera c'erano anche altre persone che stavano aspettando e cercando: leggiamo Luca 2: “In quella stessa regione c’erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge. E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e furono presi da gran timore. L’angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia”».... Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto sapere». Andarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; … E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato loro annunciato.” (Luca 2:8-12, 14-16, 20) Essere pastore era il lavoro più comune per un ebreo, e se erano ebrei credevano in Dio e stavano aspettando il Messia che significa “l'Unto del Signore” colui che il Signore ha scelto. La parola “messia” in greco (la lingua in cui è scritto il vangelo di Luca) si traduce con “Cristo”. Gli angeli annunciano ai pastori ebrei che il Cristo, il Messia il re promesso, il Salvatore, è arrivato! Che non avevano sperato invano! Cosa fanno i pastori? Dicono “Eh beh... ciccia, noi dobbiamo badare alle pecore.”? Assolutamente no: i pastori si muovono, agiscono, rispondono. Si incamminano, vanno, cercano... trovano. E quale è l'effetto del loro muoversi del loro cercare la stalla col bimbo? “E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto.” (v. 20) Non so se avete fatto caso: avevamo detto che la speranza per la Bibbia è un cammino con Dio che porta a lodare Dio. Cosa avevano fatto i Magi dopo aver cercato Gesù, dopo aver trovato Gesù? “(i Magi) Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono” (v. 11) Hanno adorato Gesù! Cosa hanno fatto i pastori, dopo aver cercato la stalla, dopo aver trovato Gesù? Hanno glorificato Dio! Cosa hanno fatto i sacerdoti e gli scribi dopo aver trovato il luogo dove sarebbe nato Gesù attraverso le profezie della Bibbia? Assolutamente nulla! Secondo voi, chi ha apprezzato di più Dio di queste tre categorie di persone? Forse chi si è prostrato e ha adorato Gesù? I Magi, gli “uomini sapienti” gli scienziati che, attraverso lo studio del cielo si erano mossi, avevano cercato, avevano trovato? Può essere... in fondo Dio in un certo senso li ha “usati”, si è servito di loro per rivelare suo figlio al mondo... ma... Oggi abbiamo acceso la seconda candela dell'Avvento, quella relativa alla fede. Perché si erano mossi? Cosa stavano aspettando davvero? Avevano realmente capito chi avevano trovato? C'era fede in quello che avevano fatto? Erano arrivati a Gesù attraverso l'intelligenza... ma questo non li aveva cambiati. Non erano divenuti credenti in Dio: infatti, se ne ritornano ad Aleppo in Siria e di loro non sapremo più nulla. Quanti, al giorno d'oggi, credono che Gesù è realmente esistito è realmente il Figlio di Dio è realmente risorto... ma questa rivelazione non fa alcuna differenza nella loro fede? Allora forse Dio ha gradito chi aveva capito studiando la Bibbia dove sarebbe nato Gesù, i sacerdoti e gli scribi? Avevano capito... ma non si erano mossi da Gerusalemme. Erano arrivati a capire che Gesù era nato attraverso la lettura della Parola... ma questo non li aveva cambiati, anzi; li aveva turbati, spaventati per quello che avrebbe significato per loro. Erano credenti, ma che razza di fede avevano? Ebrei dice: “Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono.” (Ebrei 11:1) Speranza e fede sono legate assieme, e la fede vera porta a sperare, non ad avere paura. Molti al giorno d'oggi vivono la stessa situazione. Sanno che Dio esiste, che Gesù è venuto ma vivono la loro fede non con speranza, ma con la paura. Temono il giudizio, e la punizione, perché la loro fede è solo nella conoscenza di Gesù, non nell'affidarsi a lui e seguirlo. Chi ha gradito Dio, allora? I pastori si erano mossi dalle proprie greggi per andare ad incontrarlo, seguendo la speranza nella promessa di Dio di mandargli il Messia, l'Unto, il Cristo. Non li aveva guidati la loro intelligenza e neppure la loro conoscenza della Bibbia ma la fiducia, la fede che se Dio promette qualcosa, quello avverrà. Dove sei tu, in questo Natale? Cosa stai aspettando? Stai aspettando di sapere tutto su Gesù sfrutti la tua intelligenza, la scienza., i libri ome hanno fatto i Magi (intendi, tutte cose più che lecite, anzi ottime) ma non sei disposto, non sei disposta a seguirlo... e te ne torni ad Aleppo... come i Magi? Oppure stai aspettando il Natale con paura, come i sacerdoti e gli scribi, perché sai che la conoscenza della Bibbia non ti mette al riparo dal giudizio, se la leggi e basta, e non la metti in pratica? Luca dice: “E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto.” (v. 20) Gli unici che stavano davvero aspettando, gli unici che avevano davvero sperato erano i più poveri, i più semplici, i più umili di tutti. Cosa stai aspettando a Natale? Sappi che Dio sta cercando cuori poveri cuori semplici cuori umili, a cui rivelarsi, e offrire “ un Salvatore, che è Cristo, il Signore” Gesù dice: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. ...Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.” (Matteo 11:25, 28) Se lo hai già trovato, ritorna a lodare e glorificare Dio per tutto quello che hai visto e udito. Se non lo hai ancora trovato, cosa stai aspettando? Lui aspetta te, questo Natale.... e sempre! Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO --- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Come battere la concorrenza di Amazon?Come posso battere i colossi del commercio al dettaglio?Sono destinato a chiudere?Il mercato di cui parleremo oggi è quello delle macchine da cucire. Immaginatevi un mercato in cui i clienti sono passati dall'ordinare macchine e ricambi dal negozio sotto casa, all’ordinarle online, magari da una Nazione con un po’ meno tasse in modo da averle con un bel risparmio (e la garanzia?! bho pazienza! Ci penseremo quando si romperà) e poi da Amazon e da Ebay. Ricambi infiniti, sempre presenti a magazzino, il giorno dopo arrivano a casa tua.Continua su: ⠀⠀https://www.MERITA.BIZ/214 ⠀⠀⠀⠀♥ TELEGRAM ♥ ⠀⠀https://telegram.me/meritabiz ⠀⠀ ⠀⠀
Immaginatevi un intero sito internet interattivo in cui il partner in questione vi spiega dettagliatamente tutti i vantaggi della vostra relazione, etichettati per argomento. E’ quello che ha fatto l’Unione Europea che da qualche tempo ha preso atto che la sua storia d’amore con una parte dei cittadini europei è ai ferri corti. sitounioneeuropea.mp3
Il primo episodio di Sally's Chats è online!!! Che emozione!Come posso spiegarvi al meglio di cosa si tratta? Immaginatevi di andare in un bellissimo caffè con una buona amica. Vi sedete su una poltrona comodissima, bevete un caffè/tè e chiacchierate per ore sulla vita, su cosa state vivendo, le vostre esperienze, paure, dolori, gioie,... Ecco è così che vorrei che ci sentiamo (me compresa) quando ascoltiamo Sally's Chats.Il mio desiderio è quello che ognuna di noi possa essere ispirata e motivata per la propria vita ascoltando Sally’s Chats e che chissà , possano nascere nuove amicizie. Tutto è possibile. Sono convinta che ogni storia sia importante e che c’è qualcuno là fuori che ha bisogno di sentirla!Cosa potete aspettarvi:- interviste con donne incredibili- tante emozioni- ispirazione per la vostra vita- nuove amicizie
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